Siamo Lysander e Lorcan Scamandro, al vostro personale servizio!

di Patta97
(/viewuser.php?uid=125568)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Presentazioni. ***
Capitolo 2: *** Finalmente le lettere! ***
Capitolo 3: *** Si parte! ***
Capitolo 4: *** Sull'Espresso per Hogwarts. ***
Capitolo 5: *** Smistamento. ***
Capitolo 6: *** Conoscenze - parte I ***
Capitolo 7: *** Conoscenze - parte II ***



Capitolo 1
*** Presentazioni. ***



…Avevi detto che volevi iniziare tu!

Sei il solito fifone!
Non è vero!
Ti è tornata la voce?

Oh, Merlino dammi la forza…! Proprio a me un fratello così idiota?
Oh, sta zitto! Sì, incomincio io!
Era ora! La scena è tutta per te…
Bene! …Ehm…ciao! Mi chiamo Lorcan Scamandro e lui è mio fratello Lysander, ho undici anni, mi piacciono i gatti…
…E il mio più grande desiderio è la pace nel mondo! Ma dico, ti senti? Sembri una di quelle ragazze in quel programma Babbano che zia Hermione guardava disgustata l’altra sera… com’è che si chiamava? “Miss Inghilterra”?
Bé, visto che sei tanto intelligente, Lysander, parla tu!
Non me lo faccio ripetere due volte! Allora… come vi ha già anticipato il mio caro fratello, noi due siamo il “leone” Lysander e il “coniglio” Lorcan Scamandro, al vostro personale servizio! …ovviamente io sono il più bello!
Ma se siamo identici fino all’ultima lentiggine!
È una questione di stile, Lorcan, tu non puoi capire… il tuo cervello rosicchiato dai topi peggio dei libri su cui stai chinato a leggere tutto il giorno non ci arriva! È troppo per te! Comunque, come stavo dicendo prima che il bruttino ci interrompesse, io sono il più bello, anche se, come ha tenuto a chiarire il coniglietto, siamo gemelli mono…mono…
…Monozigoti…vuol dire che siamo pressoché identici…
Sì, quella roba lì! Entrambi biondissimi, chiarissimi, con occhi azzurrissimi…
E viso pieno di così tante lentiggini che sembriamo costantemente affetti da Spruzzolosi!
Finalmente una cosa sensata, fratello!
Continuo io?
E va bé…
Bene, dicevamo… siamo gemelli, Lysander e io, e abbiamo anche sangue illustre nelle vene! Infatti nostra madre è la famosa Luna Lovegood…
Se intendi che siamo nipoti del “famosissimo” Xenophilius Lovegood, il “grande” direttore de “Il Cavillo”, sei fuori strada…
Non intendevo quello! Ti sei forse scordato che nostra madre ha preso parte attivamente alla Seconda Battaglia di Hogwarts?
Ah, quello! No, no, certo che no! Mamma infatti è anche amica sin dai tempi di Hogwarts del trio più famoso del secolo…, Ron Weasley, Hermione Granger e, il pezzo forte… Harry Potter! Il Bambino che è Sopravvissuto! Il Prescelto! Colui che è Morto e Risorto! Quello che ha ucciso Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato! …Hai capito zio Harry! Con tutti sti titoli ad adornargli il nome, ci credo che cerca sempre di nascondersi quella figata di cicatrice!
Eh, già… tutti lo considerano un eroe! Lui come zio Ron e zia Hermione! E non scordiamoci di zia Ginny, zio Neville e la nostra cara mamma!
Quanti zii che abbiamo, eh? E dire che nessuno è davvero nostro zio… sono tutti amici di mamma! L’unico zio vero che abbiamo è uno hippie… 
T’ho detto di non chiamarlo così, Lysander!
Bé, hai usato tu questo termine per primo! Mica è colpa mia se ti droghi di libri di storia Babbani!
E come dovrei chiamare uno che incornicia con dei disegnini di fiori la propria firma?
Vedi? È solo così che possiamo definirlo… Haward lo zio Hippie.
Se lo sapesse papà che chiamiamo così suo fratello…
E che vuoi che faccia? È anche lui per il team “Peace&Love”! Solo che non incornicia con dei disegnini di fiori la propria firma…
…E ci mancava solo questa!
Mamma non lo avrebbe mai sposato! Ok, anche lei è un po’ matta, a volte…
Ma è comunque una Corvonero! Ha la testa ok! Anche papà era un Corvonero! Solo che è cinque anni più grande di mamma e così non si erano mai frequentati a Hogwarts, a malapena visti!
Che dici, raccontiamo la loro “love story”?
No, no, ne parleremo poi… prima lasciamoli ambientare! In fondo dobbiamo far conoscere loro il nostro mondo accompagnato dai nostri commenti!
I tuoi saranno pallosi da morire…
…Sorvolo sul tuo ultimo commento. Come siamo arrivati a questo?
Si parlava di mamma che è un po’ matta ma era Corvonero…
Già, Corvonero… A proposito! Noi, come vi dicevo, abbiamo undici anni, compiuti da dodici giorni, ormai!
Giusto! Siamo entrati ufficialmente nel mondo dei maghi apprendisti! Tra qualche giorno riceveremo le nostre lettere da Hogwarts!
Chissà in che Casa finiremo…
Tu sicuro in Tassorosso, sei così sfigato…
Quante volte te lo devo ripetere? Tassorosso non è la Casa degli sfigati, ma dei leali e buoni di cuore!
Che c’è, difendi la tua Casa del cuore?
Io non finirò lì!
Ah, davvero?
Sì! Io finirò in Corvonero, come mamma e papà!
Streghe e maghi, udite udite…!
E tu dove dovresti finire, invece?
A Grifondoro! Sono coraggioso, io! No, Lorcan? Anche se nemmeno Corvonero mi dispiacerebbe…
Nessun Cappello Parlante sano di mente ti Smisterebbe in Corvonero! I cervelli di dimensioni pari a quelle di un canarino non sono accettati, lì!
Ascolta, fifone dei miei stivali…
Hai sentito?
Cosa?
La mamma ci chiama per la cena!
 
Ragazzi, venite! O dopo vi aspetterà il succo di Radigorda…
 
Sì, papà!
…Merlino ci salvi! Corriamo o il succo di Radigorda non ce lo leva nessuno!
Bé, allora ciao a tutti!
Sì, ciao! E speriamo che la prossima volta vi parleremo con le lettere di Hogwarts strette in mano!
È stato un piacere!

NB Informo i lettori che, dal terzo capitolo in poi, i capitoli non saranno più solo scambi di battute tra i due!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Finalmente le lettere! ***


Detto fatto, cari amici!
Indovinate che abbiamo per le mani?
Vi diamo un indizio…
Busta pesante in pergamena giallastra…
Parole in inchiostro verde smeraldo…
Uno stemma in ceralacca con una grande “H”…
Con un leone, un serpente, un tasso e un corvo…
Eh, già! Le nostre tanto attese lettere per Hogwarts sono finalmente arrivate!
Ed era ora, oserei dire! Sono gli ultimi di Luglio!
…Primo settembre, stazione di King’Cross, binario nove e tre quarti…
Che figata!
Puoi dirlo forte, Lysander!
CHE FIG…
Ma tu e i modi di dire siete due mondi paralleli?
Era per fare una battuta…
Una battuta vecchia quanto Merlino, direi!
Zitto, coniglio!
Non ti rispondo... Ti sei scordato che c’è gente che ascolta?
Ah, già…
Dunque, come vi ho già accennato, il primo settembre andremo alla stazione di King’s Cross e prenderemo l’Espresso per Hogwarts! Abitiamo nella periferia di Londra, quindi dovremo prendere la metropolitana per arrivare fin lì.
Odio quel mezzo Babbano! Ci si sballotta la maggior parte del tempo e se hai la fortuna di beccare un posto c’è sempre qualche vecchietta che ti fissa finché non lo molli a lei!
È ben educazione, Lysander, sai…
Ma solo perché ho undici anni categoricamente non devo essere mai stanco?!
Lasciamo perdere…
Continuo io! Tu non hai spiegato bene! Vi chiederete: come fanno tre maghi e una strega prendere un mezzo Babbano con due grossi bauli e due gabbie senza dare nell’occhio? Semplice! Papà ha un trucco fichissimo che il nonno usava per lui… con un semplice incantesimo… come si chiamava…?
Vuoi dire l’incanto Reducio?
Ah, ecco, sì! Con quest’incantesimo mettiamo bauli e gabbie in tasca e andiamo tranquilli! Geniale, no?
Sì, peccato che una volta papà, facendo così, si è seduto per sbaglio sulla gabbia del suo povero gufo e lo stava facendo morire…
E va bé, cose che capitano! Comunque noi non facciamo di questi errori!
Io no di certo…
Stai insinuando qualcosa?
Non sia mai! Continua, prego…
D’accordo, ma ti tengo d’occhio… quindi, dicevo, dopo essere arrivati alla stazione e dopo miei vari tentativi di suicidio, prenderemo la metropolitana e, dopo scambi, scambi, scambi e, indovina?
Scambi…
Già, come hai fatto a capirlo?! Arriveremo a King’s Cross e poi dritti tra il numero nove e dieci, fino al binario nove e tre quarti!
Lysander, direi che è meglio che proseguiamo il racconto quando saremo comodi comodi in un scompartimento dell’Espresso…
I caffè hanno scompartimenti?
Ma ce la smetti con queste battute, che chiamarle anche solo così è un disonore per quelle vere? Sono a dir poco squallide!
Ok ok, d’accordo, non ti scaldare, Lorcan!
Finisco io… la prima settimana di Agosto mamma, Lysander e io andremo a Diagon Alley a comprare tutto l’occorrente per la scuola, tranne animali domestici – io ho una bellissima gatta nera, Stella, e Lysander un gufo, Vincent Malloy -…
E scope! Purtroppo agli studenti del primo non è permesso possedere dei manici di scopa e far parte delle squadre di Quidditch! Solo zio Harry ha avuto questa fortuna! È un vero peccato, amo letteralmente il Quidditch…
Io non lo sopporto, invece, e non reggo neanche te quando ne parli...
Ti ho mai detto che sei palloso, Lorcan?
Almeno una volta al giorno, Lysander.
Ah, menomale, siccome continui a comportarti da tale… comunque, ci sentiamo quando saremo sul treno, eh?
Spero ci sarete, non siete stati in molti, finora!
Questo solo perché tu sei una pizza totale!
Cose che succedono… mica possono essere tutti fighi come te, dico bene?
Dici benissimo!
Comunque, alla prossima! Vi faremo conoscere anche i nostri numerosi amici-cugini acquisiti! Ciao ciao!


_____________________________________________________
Anch'io, come Lorcan e Lysander spero proprio che qualcuno commenterà, stavolta!
Patta97

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Si parte! ***


- Svegliati, Lysander! – la voce di mamma arriva prepotentemente alle nostre orecchie.
Un grugnito soffocato arriva da sotto le coperte rosse e sotto quelle blu, mentre ci giriamo su un fianco, riprendendiamo a dormire.
- E anche tu, Lorcan, su! – dice ancora mamma.
- Sì – è lo sbadiglio trattenuto che proviene da sotto le coperte blu.
Mi libero dalle lenzuola e lancio il mio cuscino sul groviglio di coperte sul letto accanto al mio. Un gemito giunge da sotto e una testa bionda fa capolino.
- Che c’è? – chiedo io, brusco, la voce impastata dal sonno.
- C’è che è tardi – osservo io, alzandomi dal letto e stiracchiandomi.
- Che ora è? – domando io, iniziando a prendere in seria considerazione l’idea di alzarmi.
- Le otto e mezza… - rispondo io, dirigendomi ai piedi del mio letto e iniziando a indossare i vestiti preparati ieri sera.
- Lorcan Xenophilius e Lysander Aydan Scamandro! – suona stranamente minacciosa la voce di mamma, vicinissima alla porta della nostra camera. – Se entro sei minuti non siete sotto a far colazione, vestiti di tutto punto, vi faccio ingollare così tanto di quel succo di Radigorda che pure mio padre rimarrà stupito! – ricatta.
A quelle parole, anche io scatto in piedi e inizio a frugare nell’armadio, alla ricerca di che mettermi.
- Non hai preparato i vestiti ieri sera, come ha raccomandato mamma? – chiedo preoccupato io, mentre mi allaccio le scarpe.
Alzo gli occhi al cielo ed emergo dall’armadio con un paio di jeans in una mano e una felpa nell’altra. Dopo i sei minuti concessi, spuntiamo in cucina, vestiti e pettinati.
Bé, io mi sono pettinato per bene i capelli… mentre Lysander ha deciso di lasciarli spettinati, in perfetto stile James Sirius Potter.
E che c’è? Fanno figo!
- Era ora! – sospira mamma, vedendoci e tornando col tono di voce normale.
Mentre iniziamo a servirci di frittelle all’aroma di miele di Capribernoccolo*, entra in cucina anche un uomo.
Ecco, lui è papà! Rolf Scamandro.
Un figo, in effetti… niente a che vedere con Haward lo zio Hippie…
Ti devo dare ragione, Lysander…
Ha un sacco di capelli rossicci e cortissimi e gli occhi neri…
…Che sono ancora appannati dal sonno.
- Rolf… - sospira mamma. - E poi c’è chi si chiede perché i gemelli sono così dormiglioni… -.
E si preoccupa del fatto che siamo dormiglioni, con tutti i loro lati negativi che potevamo prendere da loro ci è andata bene!
Eccome! Avremmo potuto essere contagiati dal loro pessimo look… anche se non è che tu te la passi proprio meglio, Lorcanino…
Non chiamarmi con quel ridicolo soprannome! E poi tu mi vedi appesi alle orecchie degli orecchini fluorescenti a forma di rapanello o al collo una collana di semi di prugne dirigibili, come mamma?! O jeans punk come papà?!
Bé, in effetti no… poteva andarti peggio…
Anche mamma e papà si siedono a tavola e mangiamo in fretta.
- Ragazzi, sono le nove! Se partiamo da casa tra meno di dieci minuti dovremmo essere sul binario nove e tre quarti alle undici meno un quarto… - dice papà, con un calcolo veloce, appena finito di mangiare.
- Su, andate a prendere i bauli! Io sistemo Vincent nella gabbia e provo a convincere Stella ad entrare nel cestino… - dice mamma, sospirando all’idea di ciò che deve riuscire a fare.
Ci precipitiamo su per le scale e prendiamo i bauli già sistemati da sotto i letti; poi, appesantiti dal peso dei bagagli, scendiamo di nuovo, più lentamente.
- Bene, ragazzi! Siete pronti? Datemi i bagagli… - chiede papà, sistemando i bauli davanti a sé, con sopra la gabbia di Vincent e quella di Stella. Si schiarisce la voce e… - Reducio! -. In un attimo, bauli e gabbie diventano grandi quanto il palmo di una mano, pronti per essere messi in tasca.
- Perfetto! – annuncia papà, soddisfatto. – Ora non resta che andare alla stazione della… - continua poi.
- …Metropolitana – gemo io, concludendo.
- Se solo avessimo una macchina, come ogni mago che desidera mescolarsi ai Babbani… - comincia mamma, tirando fuori il solito argomento di discussione.
Non è che è il “solito argomento di discussione”, Lysander, è che papà odia le macchine.
Li considera aggeggi infernali, già… ma, dico io, possono essere confrontate alle metropolitane?!
E dai! Non sono così pessime…
Sì, certo, come no…!
- Ma Luna, tesoro! Non perdiamo tempo, su… non vorrai arrivare in ritardo alla stazione! – cerca di difendersi papà.
Per fortuna mamma è un tipo… soft.
- D’accordo… - sussurra lei, prima di uscire di casa, seguendo papà.
Dopo circa un’ora e mezza, ci siamo.
O meglio, ci siamo quasi.
Siamo davanti al passaggio del binario nove e tre quarti.
Oddio! La metropolitana è stata un giusto prezzo da pagare!
E detto da te è tanto…
Puoi dirlo forte, Lorcanino!
Prendiamo i carrelli dalle mani dei nostri genitori e fissiamo lo sguardo tra i due binari, dov’è nascosto l’accesso. Prendiamo la rincorsa e… ci siamo!
Siamo sul binario nove e tre quarti, fratello! Stiamo per partire!
Il treno fischia per la prima volta e mamma e papà ci raggiungono.
- Li vedete? – chiede mamma, emozionata.
- Sì! – esclamo io.
Io mi sbraccio per farci notare da quel groviglio di persone dai capelli rossi.
Vediamo che zio Harry ci fa un cenno di saluto con una mano, venendoci incontro, seguito dalla truppa.
Ecco, loro sono i nostri innumerevoli cugini acquisiti!
Hanno quasi tutti i capelli rossi e a vedersi è una cosa tra l’impressionante e il raccapricciante…
Ve li presenteremo poi con più calma, però, il treno ha già fischiato un’altra volta…
Ci lasciamo baciare dalla mamma; papà, dopo averci dato un abbraccio goffo, fa ritornare i nostri bauli e le gabbie  a grandezza naturale e ce li consegna. Poi ci accalchiamo davanti agli sportelli dei vagoni del treno lungo e rosso, tutti che cercano di salire per primi.
Appena trovati un paio di scompartimenti, ci sporgiamo dal finestrino per salutare un’ultima volta mamma e papà. Quest’ultimo si rende conto che dovrebbe farci delle raccomandazioni ed attacca a sproloquiare sul “comportarsi bene” e “seguire le regole”, ma noi non l’ascoltiamo più.
L’Espresso inizia a sbuffare e a mettersi in movimento. Salutiamo con un cenno e con un saluto gli zii, che ricambiano. L’ultima cosa che sentiamo, prima che il treno curvi, è la mamma che, inseguendo il treno, ci urla di stare attenti a Nargilli e Gorgosprizzi.
Ci lasciamo ricadere sui sedili, osservando i visi eccitati dei nostri cugini-amici più giovani: Lily, Hugo, Louis, Molly, Lucy e Roxanne.
Molly e Lucy sono gemelle, proprio come noi, ma non sono mono… monozigote?
Già, non lo sono. Molly ha i capelli rossi e ricci, corti, Lucy lunghi e neri, lisci; entrambe hanno occhi azzurri e lentiggini, però. Molly è molto sbarazzina, furba ed ambiziosa, come zia Audrey, mentre Lucy è… bé, buona.
Già, come il pane.
Roxanne ha capelli rossi, ricci e lunghi, occhi marroni e la pelle color caffellatte. È intrepida e coraggiosa e ama fare scherzi, come suo fratello Fred.
Hugo sembra un piccolo pazzoide con quei capelli cespugliosi e rossi che non riescono a stare fermi!
Ha gli occhi azzurri ed è pieno di lentiggini. Ama le battute fuori luogo, ma è anche molto intelligente, quando vuole.
Louis è per un ottavo Veela e, per mia sfortuna, è...
Bello.
Al diavolo, sì! E' bellissimo! E vi giuro che è duro ammetterlo!
Ha occhi azzurri, capelli dorati, lisci e con un taglio impeccabile.
E' super viziato da zia Fleur e da Victoire, che lo agghindano per benino ogni santo giorno...
Eppure non è viziato nell'animo, riceve solo mille attenzioni. E' molto calmo, riflessivo e studioso; ha anche un'intelligenza composta e naturale.
E' perfetto, per la miseria!
Già...
E poi c’è Lily…
Oh, Lily, Lily… cosa faresti se non ci fossi tu, in questo vasto mondo…?
Che cosa stai insinuando?
Niente, niente, solo che ti sta colando un rivolo di bava, lì… su, asciugalo, da bravo…
Farò finta di non aver sentito! Bé, Lily è… è… Lily è…
Ha i capelli rossi, lisci e lunghi, languidi occhi marroni e qualche rara lentiggine. È una femminista testa calda, che si batte per i propri diritti fino alla morte, cosa in cui è molto simile a Rose, tra l’altro…
Sì, direi che l’hai resa bene…
Oh, perfetto! Pensavo volessi aggiungere qualche frase zuccherosa!
Che stupido.
Bé, ora vi lasciamo… speriamo di potervi presentare anche gli altri, la prossima volta…
Già! A presto, mie care fan!
Shhhh! Lily potrebbe sentire, Lysander, non vuoi mica fare la figura del don Giovanni?!
Vieni qui, che t’ammazzo…!
Aiut…!

_____________________________________
Eccoci qua!
Capitolo un po' più lunghetto ed estremamente difficile. Un po' perchè mi sono dovuta fare una prima idea dei più giovani pargoli dei nostri eroi, un po' perchè non sapevo come impostare la faccenda "prima persona plurale", quindi ho optato per i colori difefrenti, come nei primi due capitoli; spero non facciate confusione e la lettura sia scorrevole ugualmente!
Vi auguro una buona e dolce sbafata di ciocc... ehm... Pasqua!
Patta97

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Sull'Espresso per Hogwarts. ***


Ouch!
Ahi!
Aiut…
Calma, calma, ragazze… so che v’è mancato il vostro amato, stimato e bellissimo Lysand…! Ehi, tu! Sì, tu col portatile! Mi hai fatto male!
Siamo stati via troppo… ringrazia che ci siano ancora almeno sti quattro gufi…
Hai ragione…
Al solito.
Già…
Bé, vi avevamo lasciato descrivendo i nostri cugini adorati: Lily, Hugo, Louis, Molly, Lucy e Roxanne.
Questi sono i minori, c’è ancora una bella truppa, ma a loro penseremo dopo.
Siamo in viaggio da un’oretta, ho lasciato libera per lo scompartimento la mia cara Stella e lei sta facendo le fusa sulle mie gambe. I vari gufi e civette tubano nelle loro gabbie. Guardando fuori dal finestrino, possiamo vedere già da un po’ la verde e incontaminata campagna inglese.
Come sei poetico, Lorcan. Non per interrompere le tue descrizioni da scrittore diversamente incompreso, ma… lasciamo parlare anche i nostri cugini?
Ok…
- Passata una bella estate? – chiede Lucy, gentile come al solito.
- Sì – risponde Louis con un sorriso cortese.
Che mortorio che sono…
- Al solito – sbuffa Roxanne, irrequieta come sempre a stare seduta troppo a lungo.
- Io pure tutto okay – commenta Hugo, masticando una Cioccorana.
Ma siamo in viaggio da neanche un’ora! Come fa ad avere già fame?!
Hai… chomp… deffo qualcofa?

- Io invece sono stata elettrizzata tutta l’estate! – sospira Lily, facendo un gran sorriso. – Siete brave a parlare voi, Molly, Lucy e Roxanne! Siete già al secondo anno! -.
Ah, già! Ecco che avevamo scordato!
Molly è Serpeverde, Lucy Tassorosso e Roxanne Grifondoro.
I primini di famiglia siamo solo noi due, Hugo, Lily e Louis.
- Già! – esclama Roxanne. – L’anno scorso mi sono divertita da matti a fare scherzi al custode assieme a Fred e James e Pix il Poltergeist! Mi ha preso in simpatia… dice che gli ricordo mio padre e zio Fred... – si interrompe. Piomba un silenzio totale al nominare lo zio morto in guerra. – Bé, io vado a cercare gli altri o a infastidire i Serpeverde! – dice Roxanne balzando in piedi e uscendo dallo scompartimento. – Ci si vede! -.
È strana forte… 
Già.
- Secondo me voi non finirete nella stessa Casa – osserva Lucy. Voltiamo all’unisono la testa verso di lei, facendoci male al collo.
- Davvero? Perché? – domandiamo in coro, massaggiandoci la nuca dolorante.
- Bé – interviene Molly. – Non avete lo stesso carattere, come me e Lucy – spiega. La sua gemella annuisce, sorridendo.
- Oh… - sussurro io.
Mi gratto la nuca, sovrappensiero.
Perché, tu godi della facoltà di pensare?
Fammi finire il mio pensiero profondo! Dicevo, mi gratto la nuca, sovrappensiero.
- Insomma – dico infine. – Non è questa gran perdita… -.
E il pensiero profondo dov’è?!
È questo, Lorcanino caro, proprio non ci arrivi?
- E dove finiranno, secondo voi? – chiede Lily, interessata.
- Bé – prende nuovamente la parola Molly, dandosi l’aria di chi la sa lunga. – Lysander andrà in Grifondoro – decreta, sicura.
Vedi? Sono io il coraggioso, tu la pappamo…
- …E Lorcan, allora, va in Corvonero – finisce Lily. Lucy, Hugo e Louis annuiscono, convinti.
…lla?
Sta’ zitto.
- Come sarebbe? Perché Lorcanino dovrebbe finire in Corvonero? – comincio, irritato. - È un fifone! Starebbe bene in Tass… - mi interrompo, ricordandomi della presenza di Lucy. – …fifone e stupido, quindi in Serp… - tronco la parola a metà ancora una volta, c’è Molly.
Sei in un campo minato, Lysander.
- Bé… - balbetto, in difficoltà. Tutti mi guardano strano.
Tranne me, che rido come un matto.
- Non può andare in Corvonero, insomma! – concludo, voltando la testa verso il finestrino, ponendo fine alla discussione.
Brutta figura numero uno, e siamo ancora sull’Espresso. Complimentoni.
Lorcan, di preciso, cosa c’è che non va nella frase “Sta’ zitto”?!
- Bé, in effetti, non vedo granché Lorcan in Corvonero – dice Molly.
Ma che…?!
Cosa odono i miei stupendi e ben disegnati padiglioni auricolari?
- È un mistero, sarà il Cappello a decidere: lui non sbaglia mai – sancisce la Serpeverde alla fine.
Va già meglio, posso sperare.
Guardando sempre fuori, scorgo un edificio in lontananza.
- Ehi, ragazzi, guardate! – esclamo.
Schiacciamo tutti il viso contro il finestrino. Sono le luci della stazione di Hogsmeade che spiccano nel buio della sera.
- Siamo arrivati! – annuncia Roxanne, entrando nello scompartimento a prendere la gabbia del suo gufo, dando forma ai nostri pensieri eccitati. – Vi conviene scendere – dice prima di uscire di nuovo, a cercare i suoi amici.
Faccio per uscire, ma mi faccio da parte per far passare prima Lily.
E l’amore avvolgerà… i sogni e la realtààà…
La smetti?
Sarebbe troppo bello per essere realtà…
Ti dico una cosa che ti suonerà nuova: sta’ z-i-t-t-o.
Sì, d’accordo. Ma solo perché abbiamo preso i bagagli e stiamo andando verso il caro, vecchio Hagrid.
Tra poco andremo alle barche!
E tra poco più di un’ora sapremo a che Casa apparterremo per i prossimi sette anni.
Suona strano, vero?
Già…
Bé, cari lettori, ma soprattutto, carissime lettrici, vi lasciamo qui.
Torneremo presto, quando saremo in fila davanti a un vostro ben noto Cappello…
Per allora, ciao! ‘Notte e Lysander d’oro.
Levati quel sorriso scemo dalla faccia, Lysander! Puoi fare lo sbruffone quanto vuoi, ma James ha comunque più spasimanti di te!
Questo perché ancora le Hogwartiane non mi hanno conosciuto a dovere. Provvederemo presto…
Ah, non cambierai mai! Buonanotte, è stato un piacere!
Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Smistamento. ***


Ok, momento fifa.
Chi ha sempre detto che sei un fifone, eh? EH?

Dai, non è così male… Vedi? Lily è già in Grifondoro…
Sì.
È stata Smistata ed è ancora viva, no?
Già.
Esatto. Calma. Sangue freddo.
Sei tu il coraggioso, Lysander, non io… hai ragione, sono un fifone…
Mi… mi hai dato ragione?
Sì…
LORCANINO CARO! Non ti abbraccio solo perché c’è gente e potrebbe essere sconveniente per la mia popolarità… strane voci, sai come sono gli adolescenti… si vocifererebbe che siamo parenti…
Ma noi siamo parenti, Lysander…
Sì, sì, come vuoi tu! Dai, sono sicuro che andrà tutto bene!
Sai che quando si dice così va sempre tutto male, vero?
Sì… e qual è il male, adesso, Lorcan?
Non lo so…
Neanche io… su, sei tu l’intelligentone, elabora!
Bé… il peggio per me sarebbe finire in una Casa diversa dalla tua…
Lorcan, io…
- Scamandro, Lorcan! – chiama Neville, lasciandosi scappare un piccolo sorriso.  
Mi avvicino allo sgabello, traballante.
Neville me lo posa in testa…
Molto bene, chi abbiamo qui?
E le voci si moltiplicano…
In effetti, che devono capire quelle povere anime buone che si degnano di leggere?!
Mi scusi, giovanotto in blu…
Chi, io?

Sì, tu… mi lasceresti solo con…?
Oh, sì, certo…
Bene, signor Scamandro. Non mi pare abbia le idee molto chiare…
Se lei fruga nella mia mente in cerca di risposte, allora, Signor Cappello, mi scusi, ma quello a non avere le idee chiare qui è lei.
Signor Cappello? Beneducato, eh? Staresti bene in Tassorosso, dunque…
Non che mi vada granché, in effetti…
Un vero Tassorosso si sarebbe subito arreso alla mia scelta, quindi lì non ti troveresti molto bene… vedo ambizione, ma non serve solo questo per andare in Serpeverde… hai anche tanto orgoglio dentro di te, ma non abbastanza per un Grifondoro… rimane solo…
Corvonero?!
Se non ti va bene neanche quella, signor Scamandro, direi che c’è stato un errore e non sto guardando il magnifico cervello di un giovane e promettente… CORVONERO!
Oddio.
Cosa, che c’è?
Non hai sentito?
Ehm, no…
Sono Corvonero! Sono Corvonero!
Oh, fantastico…
Tutto ok?
Bé, più o meno. Lorcan…
- Scamandro, Lysander – annuncia Neville, con un altro sorriso.
Vi lascio alla vostra privacy. A dopo.
Sì…
Il ragazzo in azzurro è il tuo gemello?
Già, ognuno ha le proprie disgrazie…
Non c'è bisogno di dire così... so che ti spiace stare lontano da lui. Vero?
Sì, prima era lui… però adesso… io non sono Corvonero, dannazione! È lui il secchione! Ma quanto mi piacerebbe stare con lui…
Non posso permetterlo, ragazzo. Siete troppo diversi dentro. Tu sei un Grifondoro
Come?
GRIFONDORO!
Wow. È successo. GRIFONDORO, GRIFONDORO!
Mi siedo accanto a Lily, che mi sorride estasiata. Quel sorriso…
Torna dal Pianeta A, Lysander, ti devo parlare un attimo.
Pianeta A?
Pianeta Amore, ovviamente.
Ovviamente. Comunque, che c’è?
Sai, ho sentito mentre parlavi col Cappello…
Hai origliato?
Bé, sì… tu no quando c’ero io?
No! Non lo avrei mai fatto!
E va bene, io sì! Ma non è questo il punto! È che ti volevo dire che anche tu mi mancherai…
Anche tu a me, tanto.
Saremo divisi, fratellino, ma abbiamo i nostri pensieri, no? Il nostro luogo segreto.
Sì, il luogo segreto che possono leggere altre persone a loro piacimento…
Sai che intendo dire…
No.
Ok, non puoi seguire due pensieri intelligenti dopo l’altro.
Vedi che hai afferrato il concetto? Ti saluto.
Ciao. A dopo.
Poco dopo Louis si unisce a me, in Corvonero,
e Hugo viene dai leoni.
Mangiamo a sazietà e, dopo che la Preside fa il solito discorso, andiamo nelle nostre rispettive Sale Comuni.
Sono in stanza con Hugo e altri tre tizi, domani li conoscerò meglio.
Idem. Solo che io non ho Hugo ma Louis.
Bene. Aaawn… Ho un gran sonno, fratello…
Idem.
Ma che è sto idem?
È latino, vuol dire “lo stesso”.
E tu mi parli di latino – che, sinceramente, non so neanche cos’è – all’una di notte?
Hai ragione, riposa le tue meningi affaticate da nulla.
Buona idea.
Mi sdraio sul letto a baldacchino dai drappeggi blu.
È comodo. Il tuo?

Idem. Oddio, mi stai facendo diventare colto. Meglio dormire e dimenticare tutto.
Bé, allora… buonanotte, Lysander.
Buonanotte, Lorcan. 

__________________________________
Oh, che dolci! *-*
Si sono socrdati di salutare, perdonateli!
Capitolo lunghetto rispetto agli altri, quanto sono brava ù.ù
Bene, grazie per aver letto,
Patta

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Conoscenze - parte I ***


 POV. LYSANDER
 
Sento delle braccia scuotermi e apro gli occhi, confuso ma pronto a prendermela con Lorcan. Rimango con espressione ottusa, invece, ad osservare un viso sconosciuto.
- Scamandro! Sveglia! Oggi ci consegnano gli orari, non vorrai mica fare ritardo a colazione? – chiede il ragazzo, che ha capelli neri rasati cortissimi e gli occhi scuri.
Mi alzo di scatto dal letto e ricordo: sono a Hogwarts…
Apro il baule intatto e mi metto a rovistare in cerca della divisa. Mi sistemo con orgoglio la cravatta rossa e oro, guardandomi all’unico specchio.
- Ti sbrighi? – è un’altra voce. Mi volto. Sulla soglia del dormitorio, vicino al ragazzo di prima, c’è ne un altro, altissimo e magrissimo per avere undici anni.
Li seguo giù per le scale.
- Sono Addie Hokin – si presenta il ragazzo coi capelli rasati, mentre attraversiamo il ritratto della Signora Grassa e scendiamo le scale a chiocciola della torre. – Ma tu chiamami Hokin -.
- Io invece sono Jim Hopkins e puoi chiamarmi Jim – dice il ragazzo allampanato.
Memorizzo i nomi e li associo subito ai loro volti.
- Non ti preoccupare per il fatto del cognome. Addie odia il suo nome, permette solo a sua sorella e a me di chiamarlo così… però è democratico: chiama tutti col cognome! – mi sussurra Jim all’orecchio con un sorriso, mentre entriamo nella Sala Grande.
Guardo subito il tavolo dei Corvonero e vedo Lorcan, insonnolito, che parla con Louis e un ragazzo che non conosco. È così preso che non ascolta nemmeno i miei pensieri. Mi siedo tra Hokin e Hugo, cercando di farmi passare il senso di delusione. Hugo, che sta già divorando la sua pancetta, mi dice che non mi ha potuto aspettare “perché stava morendo di fame”. E si vede.
- Scamandro, loro sono gli altri nostri due compagni di stanza – dice Hokin. – Justin Dixon – fa un cenno a un ragazzo dai capelli biondo scuro e gli occhi azzurri. - Ed Erik Murray – Un piccoletto coi capelli castani e gli occhi scuri mi sorride e mi porge la mano. La stringo, felice. Sembrano tutti simpatici. Mi sarebbe piaciuto conoscerli ieri sera, ma sono crollato come un sasso… - E lui è Hugo Weasley – continua Hokin, - ma mi pare di aver capito che lo conosci -. Annuisco e il piccoletto, Erik, mi lancia un’occhiata strana.
Inizio a mangiare, ascoltando i vari discorsi e capisco molte cose: Hokin e Jim si conoscono da quando erano piccoli, visto che i loro genitori erano amici fin da Hogwarts. Hokin ha una sorella del quarto anno, sempre Grifondoro, mentre Jim è figlio unico. Erik è appassionato di storia sia magica che non, avendo il padre Babbano e la madre strega; ha due fratelli più piccoli, entrambi magici: uno entrerà ad Hogwarts il prossimo anno e uno tra quattro. Justin è molto taciturno, ha accennato solo di avere i genitori entrambi maghi. Neville… il professor Paciock, cioè, sta distribuendo i pezzetti di pergamena in cui sono trascritti gli orari. Quando mi consegna il mio, mi sorride e mi da una calorosa pacca sulla spalla, così come a Hugo. Erik va in brodo di giuggiole a osservare nuovamente da vicino uno degli eroi della Seconda Battaglia di Hogwarts; fissa ogni tanto Hugo di sottecchi, con aria avida. Ma lui è preso dalla terzo bis di pane e marmellata.
- Hugo! Mangi, eh? Che novità… Sono fiero di te, comunque, sarai un perfetto Grifondoro – è James Potter, il fratello maggiore di Lily. Sta per andarsene, seguito dai suoi amici, quando mi nota. - Ciao, Lysander! – mi saluta. - Complimenti, sei finito in un’ottima Casa, proprio come la mia sorellina – aggiunge con orgoglio. - Mi ha detto che lo desideravi tanto… ti è andata bene, eh? Bé, ci si vede! – si allontana, non prima di aver scompigliato i capelli a me e Hugo e aver fatto un cenno ai miei amici. Erik diventa rosso come un peperone e penso che sta scoppiare scoppiare, ma si da un contegno.
- Tu – sussurra eccitato. – Tu, conosci i Potter? – ha una luce spiritata negli occhi scuri.
- Bé, certo… - adesso tutti i miei compagni mi guardano. Erik ricomincia a fissare Hugo, che stavolta si sente a disagio e arrossisce in zona orecchie.
- Vincent! – esclamo, interrompendo quel momento imbarazzante quando vedo il mio bellissimo gufo venire verso di me. Prendo la lettera che ha nel becco.
 
Caro Lysander,
potevi mandarci un gufo per darci la notizia, Lorcan l’ha fatto! E invece riceviamo l’allocco di Neville a dirci che sei Grifondoro! Come sono i tuoi compagni di stanza, simpatici? Ci sono Nargilli sul cuscino? Se ti gira la testa vai in infermeria, mi raccomando.
Che Louis è Corvonero e Hugo Grifondoro ce l’ha detto Lorcan. E anche che Lily è una Grifondoro. Sarai felice, no? Ho capito che ti piace.
Io e papà ti auguriamo un felice giorno di lezioni.
Con affetto,
                                                                                                                  Luna Lovegood (mamma)

 
- LUNA LOVEGOOD È TUA MADRE?! – urla Erik.
– Bé, sì -.
Erik si lascia sfuggire uno squittio e inizia a parlare da solo. Si riusciva a distinguere solo “ma certo?!” e “ come mi è sfuggito?!”.
- È… È normale? – chiede Hugo, sconcertato. Gli altri si limitano ad alzare le spalle e a continuare la colazione. Non mi fanno domande, ma mi sento più osservato di prima, ma mai quanto Hugo, che adesso può fare a gara con un pomodoro maturo. Usciamo dalla Sala Grande, con Erik non ancora ripreso del tutto. Ci dirigiamo alla prima lezione, Trasfigurazione, insegnata da Genestae Flos. Noto che è coi Corvonero. Wow, Lorcanino bello, pagherai per avermi dimenticato.
 
 
Beeeene, potete uccidermi.
Primo, ho aggiornato in ritardo e non presto come avevo promesso e avrei voluto.
Secondo, il capitolo è confusionario e non si capisce niente.
Ma vi farò un riassunto.
Allora, Lysander è in camera con Hugo, Jim Hopkins, Abbie... scusate, Hokin, Erik Murray e Justin Dixon. Sì, sono sei, anche se il massimo è cinque. Problems? >.<
Lorcan, apparentemente, sembra non calcolare Lysander che, visto che hanno la lezione di Trasfigurazione (insegnata da un'insegnate inventata da me) insime, vuole fargliela pagare.
Vi lascio a recensire, si spera, questo obbrobbio. Ma vi regalo una chicca, per dirla alla Hagrid......

Image and video hosting by TinyPic la famiglia Scamandro-Lovegood.
Image and video hosting by TinyPic Addie Hokin.
Image and video hosting by TinyPic Erik Murray.
Image and video hosting by TinyPic Jim Hopkins.
Image and video hosting by TinyPic Justin Dixon.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Conoscenze - parte II ***


POV. LORCAN

Vengo svegliato dal trambusto che c’è in camera. Louis mi sveglia definitivamente, scuotendomi in modo gentile.
- Lorcan, su sveglia! – mi chiama, piano.
Apro gli occhi per incontrare quelli color ghiaccio eppure caldi di Louis. È già vestito di tutto punto.
- Mi alzo subito, grazie Lou – dico, puntellandomi sulle braccia. Gli latri tre compagni di stanza fanno la fila davanti allo specchio per pettinarsi i capelli e uno ha seri problemi col nodo della cravatta.
Mi alzo e prendo la divisa, piegata ai piedi del letto. Mi vesto in fretta e vado in bagno a lavarmi la faccia e i denti. Quando esco, cercando di sistemarmi senza successo i capelli con un pettine bagnato, mi scontro con un mio compagno di stanza, facendo perdere l’equilibrio ad entrambi.
È magrissimo e basso, i capelli neri e folti. Gli occhi sono scuri e lucidi d’intelligenza.
Mi alzo e tendo la mano per aiutarlo, ma lui la ignora e si tira su da sé, lanciandomi un’occhiata sprezzante.
- Simpatico – mormoro, alzando un sopracciglio. Quello si erge in tutta la sua misera statura.
- Hai qualche problema? – dice un vocione, tanto che guardo il piccoletto, stupito. Ma non è stato lui a parlare. Mi volto lentamente. Dietro di me sta un ragazzo massiccio e alto, i capelli neri e gli occhi con la stesso colore e luce di quelli del piccoletto.
Diamine. Perché devo sempre dire tutto quello che mi passa per la testa, perché?
Chiudo gli occhi, attendendo qualche fattura o magari anche dei pugni, ma non arrivano.
Apro un occhio, spaventato. L’armadio vivente sta rimproverando il piccoletto.
- Perché fai sempre così, Tim? – dice l’armadio col suo vocione. – Non aveva fatto niente! – aggiunge, mentre il piccoletto mi lancia un’occhiata velenosa. L’armadio si gira verso di me e io torno a tremare.
- Non avere paura – ridacchia l’armadio e mi porge una delle sue manone. – Io sono Tom McDonald e lui è mio fratello Tim – si presenta. Stringo la sua mano, non del tutto rassicurato.
- Fratellastro – precisa Tim, mantenendo sempre il broncio.
- Io sono due anni indietro – racconta Tom, mentre scendiamo in Sala Comune. Adesso anche Louis ascolta, interessato. Attraversiamo la porta con il corvo di bronzo, che ci strizza un occhio, gracchiando un “buona fortuna” per il primo giorno.
– Mia madre è morta quando sono nato e mio padre mi trattava come una bambola… - continua Tom. Tento d’immaginarmelo trattato come una bambolina di porcellana, con le guancette rosee e un tutù. Il tutto è patetico.
– Poi papà conobbe Josephine e la sposò quando io avevo circa un anno. E nacque Tim. Ma papà mi ha voluto mandare a Hogwarts solo quando anche Tim ha avuto l’età, perché dice sempre che è troppo piccolo per difendersi – spiega. – Ma credo se la cavi da solo – ridacchia poi, dando una manata sulle spalle del fratello, il quale traballa instabile.
Entriamo nella Sala Grande. Guardo il tavolo dei Grifondoro, in cerca di Lysander, ma deve ancora arrivare. Sorridendo al pensiero di mio fratello che ancora ronfa, beato, mi siedo accanto a Louis e Tim.
Mentre spalmo il burro su una fetta di pane, qualcuno si intrufola fra me e Tim.
- Ciao! – è una voce acuta a parlare. Mi giro verso la fonte della voce.
È un ragazzino albino, elettrizzato dalla testa ai piedi.
Gli occhi sono enormi e grigio chiarissimo e i capelli quasi bianchi, ritti in testa. La pelle fine e bianca lascia intravedere le vene e i capillari. Dà l’impressione di stare per volare via, fragilissimo, con quella pelle diafana. Eppure non avevo mai visto tanta energia. Mi porge una mano dalle dita lunghe e sottili.
- Sono Izmo Mismo! – si presenta. Poggio appena la mia mano sulla sua, ho troppa paura di fargli male.
- Lorcan – dico, sorridendo incerto.
- Ieri notte non sei venuto in dormitorio – lo accusa Tim, diffidente. Tom, accanto a lui, gli poggia una mano sulla spalla.
- Ho dormito sulla torre di astronomia – risponde Izmo tranquillo.
- Come mai? – chiede Louis, interessato.
- Si vede tutto il parco, da lassù! Papà me ne parla sempre! Dormiva almeno una volta a settimana lassù quando veniva qui! Lui era un Tassorosso, ma la mamma è una Babbana! –.
Finisce ogni frase pronunciando l’ultima parola in modo acuto.
Inizia a parlare fitto con Louis.
Tim e Tom stanno discutendo animatamente.
Nel mezzo fra le due coppie, mi sento un po’ a disagio. Per fortuna un gufo color sabbia si dirige sicuro verso di me. È quello di papà. Deve essere la risposta alla lettera che ho inviato ai miei genitori ieri sera
Afferro la busta che tiene stretta nel becco ricurvo e gli offro il mio porridge. Inizia a mangiare, contento, mentre inizio a leggere.
 
Caro Lorcan,
Un Corvonero! Io e papà siamo molto fieri di te!
Mi dispiace che tu e Lysander siate finiti in Case diverse, ma sapevo che sarebbe andata così.
Spero che i tuoi compagni di stanza siano simpatici e che non ci sia nulla di strano nella tua stanza (ma controlla sempre, caro!).
Io e papà ti auguriamo un felice giorno di lezioni.
Con affetto,
                                                                                                                               Luna Lovegood (mamma)

 
Scrivo velocemente sul retro del foglio che i compagni di stanza sono ok ma che non ho ancora parlato con Lysander. Ho appena riaffidato la busta al gufo di papà, sazio e attivo, quando arriva Neville – che devo iniziare a chiamare professor Paciock – che distribuisce i foglietti con gli orari.
Adesso abbiamo un’ora di Trasfigurazione coi Grifondoro. Cerco Lysander fra i miei pensieri, ma sarà occupato in altro, perché non lo trovo, pazienza. Ora che sono Corvonero e sto fra i cervelloni, per dirla alla Lysander, devo cercare di capire questa specie di collegamento fra la mia testa e quella di mio fratello. Non ne abbiamo mai parlato con nessuno, ma credo ci sia una specie di incantesimo di nascita sotto questa faccenda. Guarderò in biblioteca appena avrò tempo…

Adesso… ci stiamo per vedere, fratello! Non vedo l’ora!



Ci ho messo un PO' ad aggiornare, ok...
Ma ormai saprete che la puntualità non è esattamente il mio forte ^^''
Ringrazio Irishgirl per avermi spronata :D
Come avrete notato, ho messo l'inizio per un mistero che spero/credo vi siate posti: "Come mai L e L possono parlare nella loro mente a piacimento?"
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che mi recensirete! (Speranze vane - Capitolo 1)
Baci, 
Chiaretta

PS Ho deciso di fare anche altri punti di vista nei capitoli, per esempio Lily, Louis, Hugo, Lucy...

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=684965