Un nuovo giorno

di Francesc o
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Alle porte del viaggio ***
Capitolo 2: *** Uno strano incontro ***
Capitolo 3: *** Ecco il perché ***



Capitolo 1
*** Alle porte del viaggio ***


"Sono stufo di vedere le solite persone,di fare le stesse cose!"

La mia vita è sempre stata piena di momenti di felicità e momenti di tristezza.
Adesso è un periodo pieno di tristezza.
Sono apatico nei confronti della vita,non ho più interessi,non ho più degli obiettivi da raggiungere.
Da bambino il mio sogno era quello di diventare un bravissimo cantante eppure,molte volte,la vita ci fa capire che non possiamo
diventare quello che vorremmo essere.
Indubbiamente bisogna fare nuove esperienze e conoscere nuovi posti per crescere interiormente.
Per questa ragione,decisi di trasferirmi in città per cominciare una nuova vita.
Vivere in montagna era bello ma dovevo cominciare a pensare di più a me stesso.

Trascorsa l'intera mattinata,decisi di recarmi al più vicino centro commerciale per comprarmi delle scarpe.Portavo sempre

degli scarponi ma,per la vita in città,sono più funzionali delle semplici scarpe da ginnastica.
Provavo numerose emozioni contrastanti. Ero felice di partire per cercare di trovare un buon lavoro anche se ero molto triste

perché non avrei rivisto molto spesso i miei amici.
Ritengo di avere due vere amiche ed un vero amico. Sono fantastici perché,con loro,posso essere me stesso senza preoccuparmi

d'essere giudicato.
Il brutto della vita in un piccolo paese è proprio quello d'essere costantemente giudicati.
Forse in città avrei avuto l'opportunità di omologarmi con la massa,senza preoccuparmi del giudizio altrui.


Il giorno della partenza era arrivato.Mi sentivo agitatissimo.
Dopo ben tre ore di viaggio senza soste,arrivai nella città che mi avrebbe ospitato per i prossimi mesi: Firenze.

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Capitolo 2
*** Uno strano incontro ***


                                                                      Uno strano incontro


Giunsi nella via della mia casa.
Aprii la porta e sistemai i bagagli. Ero agitato perché sapevo di dovermi dar da fare.
Per la prima volta in vita mia non avevo nessuno che mi potesse aiutare. Finalmente ero indipendente.
La notte passò molto velocemente.


Era già passata una settimana dal mio arrivo a Firenze.
Sfortunatamente non avevo ancora conosciuto nessuno. Per questo motivo,decisi di andare a mangiare in un ristorante molto

bello situato vicino il centro della città. Nel ristorante c'erano tantissime persone. Chiesi un tavolo e iniziai a decidere cosa

ordinare.
Improvvisamente entrò una ragazza bionda con gli occhi azzuri come delle pietre marine. Chiese un tavolo proprio vicino al mio.
Dopo pochi minuti,decisi di rompere il ghiaccio ed inventai una banale scusa.
"Ciao,mi chiamo Francesco. Scusami se ti sembrerò buffo ma io non conosco nessuno in questa città,per caso tu conosci qualcuno

a cui serve un ragazzo diplomato al liceo classico?"
Ero stato sciocco,banale ed immaturo. Mi aspettavo una risposta stupida quando....
"Si,certo.  Io lavoro come commessa in un negozio di abbigliamento ed ho una mia amica a cui serve un ragazzo del classico."
Ero sbalordito. Ogni volta che provavo a parlare con una ragazza,diventavo tutto rosso e non riuscivo a dire nulla. Questa volta le

cose erano differenti. Stranamente mi sentivo a mio agio.
"Perfetto. Vuoi mangiare con me?"
"Mi farebbe molto piacere"
La serata passò in fretta e decisi di riportare questa ragazza a casa.
Non appena giunti al portone della sua casa le chiesi:"Scusami,ma io non conosco nemmeno il tuo nome."
"Laura. Ora scusami ma devo andare. Ci vediamo domani alle 8."
Rimasi immobile per qualche minuto.


Drrrrrrrr......sono le 7 di mattina....drrrrrrrrrrr................
"Sono le 7,ma è tardissimo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"
Mi preparai velocemente ed uscii di casa.
Arrivai nel luogo dell'appuntamento puntuale.
Aspettai circa 2 ore quando decisi di andarmene.
Laura non si era presentata all'appuntamento.
"Forse sarà successa una cosa grave"pensai
"Oppure si è scordata?Per quale motivo non si è presentata all'appuntamento?"
Con uno sguardo triste andai verso il centro della città per trovare un nuovo lavoro.

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Capitolo 3
*** Ecco il perché ***


Niente. Era tutto inutile.
Non riuscivo a trovare nessun tipo di lavoro.
Effettivamente il mio titolo di studi era soltanto il liceo perché l'università era troppo costosa.
Il mio pensiero era costantemente rivolto a Laura. A distanza di una settimana,continuavo a pensare a lei.
Nonostante non mi avesse più cercato,il mio interesse verso di lei non era assolutamente svanito.



Dopo averci pensato per molto,decisi di iscrivermi all'Università facendo conto sui miei risparmi.
Tra meno di una settimana dovevo affrontare il test d'ingresso. Però c'era un vero e proprio problema:A quale facoltà dovevo

iscrivermi???
Psicologia o Lingue??
Pensai a fondo a questa scelta.
Dopo innumerevoli domande,decisi di iscrivermi alla Facoltà di Lingue.



Ero agitatissimo!!!!Avevo studiato a fondo per questo test d'ingresso eppure mi sentivo impreparato.
Il test fu molto difficile.
I risultati si sarebbero saputi soltanto dopo una settimana.
Nel frattempo andai alla facoltà di Psicologia per vedere un po' come erano i test.
Mi sentivo come uno sciocco!!! Il test era stato più semplice di quello che pensavo.
Correvo il rischio di non poter entrare all'Università per aver sbagliato la Facoltà più giusta per me.
C'era sempre tempo per cambiarla però,senza una motivazione,decisi di rimanere nella facoltà di Lingue.
Improvvisamente vidi passare Laura per il corridoio principale.
Il mio cuore era a mille!
"Devo parlarle assolutamente!!"pensai
Mi avvicinai piano quando la vidi mano nella mano con un ragazzo molto alto,biondo con gli occhi verdi.
Soltanto adesso capivo perché non mi aveva più contattato.




Il posti disponibili per la Facoltà di Lingue erano 100.
Il mio nome non era nella lista. Questo voleva dire che non avevo superato il test d'ammissione.
Ero entrato in una sorta di depressione. Rivedere Laura non era stata una cosa facile ed il non aver passato il test aggravava la

situazione.
Vicino la bacheca per gli ammessi alla Facoltà di Lingue vidi una ragazza un po' bassa,con i capelli mossi.
Anche lei non aveva passato il test.
Questo si capiva dalla sua espressione del viso.
"Potresti darmi un fazzoletto?Questo è il secondo anno che ci provo eppure ho fallito ancora"
"Anche io non ho passato il test"risposi
"Bene allora siamo in due! Mi chiamo Claudia"
"Piacere,mi chiamo Francesco. Ti va di andare al bar per un caffè?"
"Volentieri"

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