E dai... ti prego?

di Blonde_titch
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** 2 capitolo ***
Capitolo 3: *** 3 capitolo ***
Capitolo 4: *** 4 capitolo ***
Capitolo 5: *** 5 capitolo ***
Capitolo 6: *** risposte ai commenti ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Titolo: E dai… ti prego

Titolo: E dai… ti prego?

AUTORE: Blonde-titch

Traduttrice: Caleb Lost

Beta: Rejoice

Rating: G

Personaggi: I Marauders, Lily Evans e Harry Potter

Genere: Comico

Avvertenze: Nessuna, traduzione.

Note/1: Questa è una traduzione. Per chiunque volesse leggere l’originale, la può trovare sotto il profilo dell’autrice su www.fanfiction.net a questo link: http://www.fanfiction.net/u/655130/

Summary: Al contrario di quanto promesso, James permette a Sirius di portare fuori il piccolo Harry per un’intera giornata. Dopo tutto, Remus sarà con lui… Cosa potrebbe andare storto?

 

 

 

E dai…. Ti prego?

"E dai….. ti prego?"

"No"

"ti prego ti prego?"

"No"

"Argh! Io non ti capisco!"

"No, Sirius. Sto solo proteggendo mio figlio dalla pazzia del suo padrino!"

"Pazzia? Da quando senti il bisogno di proteggere Harry da…"

"L’ultima volta che l’hai portato fuori l’hai messo su una scopa! Una scopa! Non sa neanche camminare ancora!"

"Non è caduto, no?"

"Solo perché l’hai legato!"

"Beh, se solo avessi potuto…"

James Potter aveva emesso un grugnito e si era girato per fronteggiare il suo migliore amico.

"No. Non puoi portarlo fuori. Lily mi ucciderebbe."

"Ma solo se lo viene a sapere."

"Oh, ma lei lo verrà a sapere." Era vero, Lily Potter sembrava avere un certo sesto senso per tutto quello che riguardava Harry. Non importava cosa fosse successo o cosa fosse andato storto, Lily in qualche modo lo avrebbe scoperto e avrebbe sgridato il responsabile, soprattutto se la persona in questione tendeva ad essere uno dei due uomini che in quel momento stavano discutendo nella cucina di Godric’s Hollow.

Sirius aveva fatto una smorfia ed era sceso giù dal tavolo, scegliendo una mela e dandole un morso. Masticò annoiato per un momento prima di aprire la bocca e dire a James "eeooy eieo oi?"

James aveva guardato Sirius con uno sguardo esasperato e aveva tolto i pezzetti di mela masticati che erano atterrati sui suoi occhiali.

"Paddy, non ho idea di ciò che tu abbia appena detto."

Sirius aveva alzato gli occhi al cielo, aveva inghiottito, e si era piegato in avanti per dire chiaramente e lentamente "E. se. Moony. Venisse. Con. Noi?"

"Se Moony viene con voi?"

"A Lily piace Moony. Si fida di lui e sa che non ucciderebbe Harry. Se viene con noi allora Lily, allora Lily non sbraiterà. E poi voi due potreste avere un pò di tempo per fare -" diede una più che esagerata strizzatina d’occhio e alzò suggestivamente le sopracciglia scure.

James si spinse all’indietro sulla sedia in modo da stare in equilibrio sulle gambe posteriori "Sirius, non parlare mai più della mia vita sessuale. In ogni caso, hai fatto un punto. Moony è probabilmente il più responsabile tra tutti noi." Studiò il soffitto, apparentemente immerso nei suoi pensieri, mentre Sirius gettava il torsolo della mela nel bidone della spazzatura, imprecando nel mancarlo. Si era alzato per riprenderlo mentre James era caduto di nuovo sulle quattro gambe della sedia con un sonoro ‘clunk’.

"Ok"

"Huh?"

"Tu e Moony potete portare fuori Harry."

Sirius batté le mani e tirò in aria il torsolo della mela in segno di vittoria. Questa aveva lasciato una macchia gialla sul soffitto prima di ricadere e centrare in pieno il bidone della spazzatura. I due uomini erano rimasti ad osservare la scena per un momento prima di sentire un urlo squarciare l’aria.

James sussultò e saltò giù dalla sedia, ignorando Sirius che si stava esibendo in una sorta di danza della vittoria al centro della cucina, e andò a vedere Harry.

Quando tornò con Harry in braccio Sirius stava mangiando una banana.

"Hai intenzione di mangiare l’intero contenuto del cestino della frutta, Black?"

"No, non mi piacciono le prugne."

Sirius gettò la buccia di banana alle sue spalle, mancando di nuovo il bidone della spazzatura. Ignorò il debole rumore della buccia di banana sulla mattonella del pavimento e prese Harry dalle braccia di James. "Ciao piccolo Prongs. Uscirai con me e con lo zio Remus domani. Che ne dici? Sei contento?"

Harry fissò Sirius con i suoi grandi occhi verdi e fece uscire una piccola bollicina dalla bocca. Sirius scosse la testa furbescamente. "Immagino di sì. Ma non ti preoccupare, parleremo prima col tuo avvocato."

James, che stava scaldando un po’ di latte sul fornello, guardò il suo migliore amico e suo figlio con uno sguardo confuso. Sirius era molto bravo con Harry, anche se mancava totalmente di buon senso. E, ovviamente, di sanità mentale, in quanto Sirius Black era coinvolto in una dettagliata conversazione circa una domanda d’indennizzo con un bambino di dieci mesi che rideva e gorgogliava in risposta.

Quando il latte fu caldo, James prese il biberon e lo diede a Harry, il quale gridò "Bah-Bah" nel momento in cui quello entrò nel suo campo visivo. "Biberon" aveva replicato automaticamente James. Lily lo aveva costretto a fare questa cosa e aveva fatto ai quattro marauders una lunga paternale circa il non usare un linguaggio da neonati con Harry, ma usare l’inglese corretto. "È meglio per la sua crescita" aveva detto loro seriamente. Questo aveva significato l’inizio delle ridicole conversazioni di Sirius con il giovane Potter.

La porta sbatté e un grido di gioia si espanse per tutto il corridoio. Harry emise un gridolino spaventato, portando Sirius a stringerselo al petto, mentre James andava a vedere chi fosse il visitatore.

"Moony! Hai spaventato Harry!"

"Scusa!" Remus Lupin appese il suo giacchetto e posò l’ombrello. James lo guardò, notando che era marrone con dei pallini verdi. "È un ombrello orribile, Moony. Sta piovendo?"

"No. Lo volevo soltanto mettere in mostra. Sai, questi colori sono così divini!" aveva risposto Remus sarcasticamente. "Chi c’è?"

"Solo io, Harry e Padfoot."

"Dov’è Peter?"

"Non lo so. Non l’ho visto in queste settimane. Salterà fuori. Lo fa sempre."

I due amici andarono in cucina, dove Sirius stava facendo volteggiare Harry sulla sua testa, facendo dei rumori simili a ‘whoosh’. Alla fine, aveva abbassato Harry e aveva emesso un gemito, passando il bambino a Remus e lasciandosi cadere sulla sedia. "Oh Dio, penso che vomiterò."

James rise, appoggiandosi al bancone della cucina. "Metti la testa fra le gambe."

Sirius lo guardò disgustato "Dov’è che devo mettere la testa?!"

"È utile quando stai per svenire." Disse Remus.

"Non vedi l’ora di affrontare il tuo piccolo viaggio domani, Moony?"

Remus cercò di non staccare lo sguardo da Harry che stava facendo saltellare sulle sue ginocchia "Viagio? Che viaggio?"

"Verrai al parco con me ed Harry!" aveva annunciato, felice, Sirius. "Non è divertente?"

"Cosa? Io non… Quando…." Remus ci rinunciò. "Certo. Perché no? Sarà divertente. Ma non mi butterò di nuovo nel lago. Se perdi la tua palla lì dentro, l’avrai persa per sempre. Capito?"

Sirius ci pensò per un attimo prima di scuotere la testa e stringere la mano di Remus per scuoterla.

"Capito."

- fine 1° capitolo-

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Capitolo 2
*** 2 capitolo ***


N

N.d.T.: Finalmente io e la mia beta ce l’abbiamo fatta! Ecco il secondo capitolo! Conto di aggiornare almeno una volta a settimana, università e impegni vari permettendo. E ora, passiamo alle risposte ai commenti, date direttamente dall’autrice!

UnicaRaptor: Grazie mille e grazie anche per aver commentato!

Mel_Chan: Grazie e grazie anche a te per aver commentato!

Tonksandremus4ever: Mi piace il tuo nickname – sono totalmente d’accordo con te! Sono contenta ti sia piaciuto il capitolo! Spero apprezzerai anche il prossimo!

Doralice: sono felice che tu l’abbia trovato divertente – spero apprezzerai anche il prossimo!

Iride89: sono contenta che ti sia piaciuto il primo capitolo! E grazie mille anche per aver recensito! Mi raccomando, continua a leggere!

Ellie: Sono contenta tu l’abbia trovata divertente! Spero che anche il prossimo ti faccia lo stesso effetto! Continua a leggere!

Un grazie anche da parte mia. Fa piacere sapere che il proprio lavoro viene così apprezzato!

Ed ora….. BUONA LETTURA!

 

Capitolo 2

Un giovane e bell’uomo stava felicemente saltellando nel vialetto dei Potter, canticchiando a denti stretti. Spinse la porta di fronte a sé ed osservò la scena che gli si parava davanti prima di ghignare imbarazzato.

Remus era in piedi nel corridoio, pronto per andare, mentre Lily legava Harry al suo passeggino. James era in piedi dietro di lui, una borsa con dei pannolini in una mano, un orsetto e delle salviettine per bambini nell’altra e una macchina fotografica al collo.

Remus guardò Sirius, poi l’orologio, e poi di nuovo Sirius, il quale sembrava offeso.

"Cosa? Sono assolutamente in orario!"

"Certo, se ‘assolutamente in orario’ significa mezz’ora di ritardo."

Sirius decise di non dargli peso e di ignorare Remus. Si girò verso James, che sembrava decisamente di cattivo umore mentre Lily gli passava una delle scarpine di Harry. Era andata a finire con la scarpa arrotolata sulle piccole dita di Harry. Sirius aprì la bocca per fare un commento riguardante asini e il troppo lavoro ma Lily lo guardò male e lui si zittì.

"Ecco fatto." Lily, apparentemente soddisfatta del fatto che Harry fosse tranquillo, si drizzò "Ora, Sirius."

"Si tesoro?"

"Zitto!"

"Sei deliziosa. Sai non è un modo di fare molto femminile."

"Vuoi che ti metta questa bottiglia in qualche posto doloroso? No. Non penso proprio. Comunque, devi ricordare che Harry gattona molto velocemente ora, quindi devi guardarlo per tutto il tempo in cui non è sul passeggino. E assicurati che non mangi niente con cui possa soffocare. Il libro dice che è un’ottima cosa vedere se si dissolve nell’acqua prima di darglielo da mangiare."

"Non immergo nell’acqua tutto ciò che mangio!"

Remus sorrise gentilmente e posò una mano sulla spalla di Lily "Staremo attenti Lil."

"Ok." Lily si girò verso Harry e si chinò in modo da poterlo guardare dritto negli occhi. "Harry, andrai al parco con lo zio Sirius e lo zio Remus, ok tesoro?"

"Boo." Rispose Harry serio. Lily sorrise, si alzò e prese tutto l’occorrente da James, mettendo l’orsetto vicino a Harry, che lo fissò come se fosse sorpreso di vederlo mentre Lily rimetteva le scarpine al loro posto e James metteva il resto nella borsa con i pannolini e la passava a Sirius. "Abbiamo messo anche la macchina fotografica nel caso voleste fare qualche foto."

"Ok, d’accordo."

James e Lily si fermarono sulla soglia e salutarono mentre i due uomini spingevano il passeggino lungo il vialetto, girandosi alla fine per permettere ad Harry di salutare i suoi genitori.

Circa dieci minuti dopo arrivarono al parco, un immenso spazio aperto con centinaia di alberi sparsi tutt’intorno, un lago e un parco giochi.

"Bene, dove andiamo per iniziare?" aveva chiesto Remus, chinandosi per riassettare la cinta di Harry.

"Andiamo a dare da mangiare alle anatre!"

"E con cosa?"

"Pane!" Sirius aveva tirato fuori un sacchetto di pane dalla borsa, alzandolo sopra la sua testa. "L’ho comprato mentre venivo da voi."

"È per questo che sei arrivato in ritardo?"

"Per questo e perché sono uscito tardi."

Così Sirius e Remus scesero lungo il sentiero che portava al lago, ricevendo delle strane occhiate lungo il percorso. Questo era probabilmente causato dal fatto che Remus continuava a pestarsi i piedi con il passeggino e lanciava delle pseudo-imprecazioni come "Porca p… pecorella!" o "Ca…. campanella!" (Un’altra regola che gli aveva imposto Lily – non imprecare quando c’era Harry in giro). Sirius trovò il tutto molto divertente, e continuava a lasciarsi sfuggire grandi risate che facevano saltare la gente intorno a loro. Insisteva inoltre a cantare ‘A little help from my friends’ ad alta voce, per far ridere Harry.

"What would you think if I sang like a loon, would you stand up and walk.…*"

"Out of tune*." Si intromise Remus.

"Huh?"

"È ‘out of tune’ non ‘like a loon’ *."

"Davvero? Sei sicuro?"

"Si."

"Oh. Ok, allora" prese un profondo respiro "What would you do if I sang out of tune, would you….*"

Remus ringhiò, ma sorrise mentre Harry ridacchiava forte verso Sirius, causando sorrisi e strani versetti da parte di alcune donne che passavano lì vicino ("Non si usa un linguaggio infantile con il mio figlioccio!" aveva gridato Sirius).

Alla fine erano arrivati al lago, un immenso spazio d’acqua con alcune barche che vi galleggiavano sopra. Sirius tirò fuori il suo pezzo di pane e cominciò a spezzettarlo in tanti piccoli pezzi, dandone un po’ a Remus e gettando il resto nell’acqua. Un piccolo gruppo di anatre cominciò a riunirsi intorno a loro. Harry ridacchiò e agitò la sua manina paffuta in direzione di Sirius, il quale gli diede un po’ di pane. Harry tirò il primo pezzo a circa trenta centimetri dal passeggino, e mangiò il resto. Dopo quelli che sembrarono secoli a Sirius e Remus, Harry si stancò delle anatre e cominciò a lamentarsi. Sirius andò dietro ad un cespuglio vicino e un enorme cane nero ne saltò fuori subito dopo. Corse verso il basso, abbaiando e facendo volare a pelo d’acqua il gruppo di anatre, facendole schiamazzare e facendo ridere Harry a crepapelle. Remus sorrise e tirò fuori la macchina fotografica per fare un po’ di foto, per poi farla scivolare di nuovo nella borsa.

Sirius si ritrasformò, sebbene un po’ bagnato, e il piccolo gruppo ricominciò a camminare sull’erba, parlando e sgranocchiando quello che era rimasto del pane. Decisero poi di andarsi a prendere un gelato, dato che la temperatura sembrava essere passata da calda a "Wow, penso che la mia faccia si stia fondendo" come aveva fatto notare, gentilmente, Sirius.

Quando arrivarono al chiosco dei gelati, Remus tirò fuori Harry dal passeggino e lo mise seduto all’ombra di un albero, stendendo una coperta per metterci seduto Harry, prima di tirare fuori l’orsetto e fargli fare una sorta di balletto, guardato da Harry con sguardo greve.

Sirius arrivò con due enormi coni alla vaniglia nel momento in cui la danza finì, Harry si allungò, afferrò l’orsetto e lo fissò, ovviamente confuso, prima di ridere felice e gettarlo sul terreno.

"È un po’ violento, non trovi?" commentò Sirius, passando a Remus il suo gelato e crollando sulla coperta.

"Hmm. Ho visto di peggio. Lily può far veramente paura quando si arrabbia."

Sirius rise e si guardò intorno, osservando le famiglie intente a fare dei picnic, un padre che insegnava al proprio figlio ad andare in bicicletta e focalizzando lo sguardo su due giovani donne sedute sotto ad un albero a parlare. Loro lo notarono e Sirius gli lanciò quello che credeva essere un sorriso sgargiante. Non funzionò. Probabilmente perché aveva un po’ di gelato sulla punta del naso. Remus rise.

"Come hai potuto essere uno sciupafemmine a scuola?"

"Non solo uno sciupafemmine mio caro amico, ho come il sospetto che Flitwick avesse una cotta per me."

"Hugh. Tu hai dei seri problemi, Black."

"Bè, ovviamente ho dei seri ** probl…."

Remus ringhiò "Stai zitto Sirius. O ti uccid…" balzò in piedi "Dov’è Harry?"

Sirius scattò in piedi, guardando la coperta e girando in cerchio, cercando disperatamente un segno dei capelli neri del bambino. "Bene, dov’è?" chiese a Remus, che era anche lui in piedi.

"Non lo so, non lo vedo da nessuna parte!" la voce di Remus aveva raggiunto un innaturale tono "Lily ci ucciderà! Dobbiamo trovarlo!"

 

 

- fine 2° capitolo -

 

* "Cosa penseresti se cantassi come un pazzo (1)"

"Fuori tono"

"è ‘fuori tono’ non ‘come un matto’"

"cosa faresti se cantassi fuori tono….."

** in originale sarebbe ""Ugh. You have problems, Black." "Well obviously I have Sirius prob...". lo avrei voluto rendere in italiano ma non penso sia possibile….

 

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Capitolo 3
*** 3 capitolo ***


Risposte ai commenti (da parte dell’autrice) :

Risposte ai commenti (da parte dell’autrice) :

MARIKOTTER: Sono contenta che ti abbia fatto ridere! Lol! Spero ti piaccia anche questo capitolo!

MIYAKI, IRIDE89, LOLLO, HHRTRUELOVE & TONKSEREMUS4EVER: Grazie mille per i commenti ragazzi! Sono davvero contenta che la fic vi piaccia – è una delle prime che ho scritto e vi sono grata per i commenti. Spero che il prossimo capitolo vi piaccia altrettanto!

 

E ora una parolina da parte della traduttrice.

Voglio scusarmi con Tonkseremus4ever…. Ti giuro che non mi ero accorta di aver scritto male il tuo nick, scusami ancora!

Poi, Hhrtruelove mi ha chiesto di quanti capitoli è composta la fic…. Ho dimenticato di scriverlo… scusate! Comunque, la fic è composta da 5 capitoli, Quindi con questo siamo quasi alla fine. Grazie da parte mia e dell’autrice per averci messo tra i preferiti!

E con questo mi sembra di aver detto tutto, quindi ora non mi resta che lasciarvi alla lettura del 3 capitolo.

Buona lettura!

 

3° capitolo

"Non posso credere che l’hai perso!"

"L’ho perso! È il tuo figlioccio! Tu sei quello che parla sempre di un ‘legame speciale’ con lui."

I due uomini stavano camminando velocemente intorno all’area riservata ai picnic, cercando sotto i tavoli e dietro gli alberi, sperando in un qualsivoglia segno del bambino. Sirius pensò di averlo trovato, ma si scoprì essere la bambina di qualcun altro.

"Moony, devi rilassarti. Andare nel panico non ci aiuterà in questo momento. Dammi retta."

"Dammi retta?" Remus sembrava furioso "Hai mai ascoltato Lily? Aveva detto che io non dovevo farti fare niente di stupido."

"Tecnicamente, io non ho fatto niente di stupido…"

"In qualche modo, penso che perdere il suo unico figlio rientri nella categoria ‘cose stupide’ Padfoot!" prese un profondo respiro "Ok, ecco quello che faremo. Io andrò a cercare un custode del parco o qualcun altro per aiutarci. Tu invece andrai a cercare Harry."

Sirius fece un falso saluto militare "Signor sì, capitano!"

Mentre Remus se ne andava, brontolando circa gli inutili cani bastardi, Sirius girava intorno all’area erbosa. Non riusciva a vedere Harry da nessuna parte, e alla fine concluse che doveva essere riuscito ad uscire dall’area riservata ai picnic e si trovava in qualche altra area del parco. "Wow. Quel ragazzino dev’essere maledettamente veloce." disse fra sé e sé, e si rimise in viaggio nel parco.

Nel frattempo, Remus era riuscito a trovare un custode che stava falciando l’erba e con il quale fu difficile parlare. Riuscì ad ottenere la sua attenzione saltando su e giù e agitando selvaggiamente le braccia in aria. Generalmente, questo lo avrebbe a dir poco imbarazzato, ma a mali estremi, estremi rimedi.

Così il custode spense la sua falciatrice e si avviò, un po’ esitante, verso Remus.

"Salve… hum…" Remus guardò il cartellino appeso al suo collo "….Carl. Ho un problema; sembra che io abbia perso un bambino."

Carl guardò Remus come se quest’ultimo fosse assolutamente e completamente pazzo. "Un bambino?"

"Si."

"Lei ha perso un bambino…"

"Si." Remus si chiese come fosse riuscito a scegliere il più lento custode dell’intero universo.

"Lei ha perso…."

"Un bambino! Si! Ho perso un bambino!"

"Come?"
"Beh, io ed il mio amico gli stavamo facendo da baby-sitter e lo avevamo messo sulla coperta e poi non gli abbiamo prestato attenzione e lui è gattonato via…" disse Remus abbassando la voce, realizzando quanto stupido lo facesse sembrare questa storia. Beh, pensò, probabilmente non stupido quanto Carl, il quale stava, di certo, ancora cercando di raccapezzarci qualcosa circa il fatto che lui aveva perso il bambino. Onestamente, pensò Remus, buttando un’occhiata alla falciatrice/trattore, doveva avere il permesso per quella cosa, la vita di qualcuno poteva essere in pericolo.

"E così ha perso un bambino?"

Remus combatté la voglia di prenderlo a pugni "Sì. Ho perso un bambino."

"Ok… Com’è fatto questo bambino?"

"Um… beh, ha i capelli neri, gli occhi verdi. E indossa dei pantaloni blu e una maglietta rossa."

"Ok. Allora… il bambino… che si è perso….. ha i capelli neri e gli occhi blu…"

Remus fissò Carl per un momento, prima di andare a cercare qualcun altro di sano.

La ricerca di Sirius non stava andando meglio. Harry non era da nessuna parte. Sembrava, semplicemente, come se fosse svanito. "Forse ha rubato il mantello dell’invisibilità di James" pensò.

Si chiese anche come aveva fatto a spingere il passeggino e a portare la borsa visto che, bisognava dirlo, era molto pesante. Sirius provò anche a vedere se Harry si trovasse lì dentro, ma non c’era. Era solo piena di oggetti per bambini di cui non avrebbe mai avuto bisogno, come venti milioni di giocattoli imbottiti.

Sospirò e sbirciò al di là di una panchina una coppia di bambini che stavano giocando su di uno stuoino. Dopo aver deciso che nessuno dei due fosse Harry, e dopo che i genitori gli avevano lanciato delle occhiate sospettose, indietreggiò e si guardò intorno.

Avrebbe controllato il lago, decise, e ripercorse lo stesso vialetto percorso poco prima. Sicuramente sembrava ridicolo, era un giovane uomo con i capelli legati a coda di cavallo che spingeva un passeggino con niente dentro se non un orsetto di peluche, ma non era necessario starlo a fissare. Per segnare un punto a suo favore, guardò di sottecchi l’anziana donna che lo stava osservando. Purtroppo, questo stava a significare che non stava guardando dove metteva i piedi, e andò a finire dritto in una siepe.

Remus, dal canto suo, aveva trovato un guardiano normale, una giovane donna con i capelli castani di nome Hannah. Lei aveva ascoltato in silenzio la sua storia e poi lo aveva portato in una baracca, gli aveva offerto una tazza di tè forte e aveva chiamato tutti i guardiani del parco, spiegando loro la situazione e ordinandogli di cercare Harry. Remus dovette prendere un lungo sorso di tea, che gli bruciò la bocca, quando sentì la voce di Carl alla radio che faceva mille domande fino a che Hannah non gli disse di tornare a falciare l’erba.

Finito il suo tè ringraziò Hannah, la quale era andata ad unirsi agli altri nelle ricerche, e andò a cercare Sirius. C’erano guardiani ovunque. Sirius era incredibilmente confuso, un secondo prima non ce ne era neanche uno, ora invece vedeva giacchetti rossi ovunque. Inoltre, tutti lo stavano imitando. Ne era sicuro. Stavano cercando nei cespugli, sotto le panchine e perfino sugli alberi. Che stava succedendo? Camminò il più velocemente che poté senza investire i suoi piedi senza pestarsi i piedi e si diresse verso il lago. Aveva ancora delle foglie tra i capelli a seguito del suo recente incontro con una siepe di faggi e queste avevano iniziato a cadere sul retro della sua camicia, il che era insopportabile. Per peggiorare le cose, stava lentamente diventando sempre più delirante riguardo la preoccupazione per Harry. La sua mente aveva cominciato a far girare immagini di Harry che gattonava felicemente verso il lago, o che veniva rapito da una vecchia donna spaventosa, o che balzava verso un albero ma lo mancava e cadeva in un baratro. Sirius aveva una fervida immaginazione.

Infine arrivò al lago e si mise a guardare le barche che ondeggiavano adagio a riva. Forse poteva noleggiarne una per poi arrampicarsi sul pennone così da avere una migliore vista del parco.

Ma poi vide qualcosa. Un piccolo bambino dai capelli neri era seduto a riva, si piegava in avanti cercando di raggiungere le anatre ed era seduto a pochi metri dall’argine. Era pericolosamente vicino al bordo. Sirius cominciò a correre, rovesciando il passeggino. In un attimo Sirius aveva sollevato il bambino tra le sue braccia, causando le sue acutissime grida nel suo orecchio. Ma a Sirius non importava, Harry era salvo. Arrabbiato, ma salvo.

Subito sentì dei passi dietro di lui e Remus arrivò al suo fianco, prendendo una delle manine del bambino nelle sue. "L’hai trovato!"

"Stava per cadere nel lago!"

Remus sorrise "Calmati, Sirius. L’abbiamo trovato."

"Ma se fosse caduto…"

"Ma non è successo. Sta bene. Vieni, andiamo a prendere il passeggino."

Sirius annuì e seguì Remus. Harry stava ancora singhiozzando lievemente, ma si calmò abbastanza per tirare i capelli di Sirius. Era legato nel suo passeggino e i due uomini, scossi, si diressero verso il caffè del lago.

- fine 3° capitolo -

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Capitolo 4
*** 4 capitolo ***


NdT: Innanzitutto, mi scuso davvero tanto per il ritardo ma purtroppo gli impegni universitari hanno portato via (e continuano a portare via) un sacco di tempo sia a me che alla mia beta (entrambe stiamo preparando un esame)

NdT: Innanzitutto, mi scuso davvero tanto per il ritardo ma purtroppo gli impegni universitari hanno portato via (e continuano a portare via) un sacco di tempo sia a me che alla mia beta (entrambe stiamo preparando un esame). Spero di riuscire a pubblicare in tempo il prossimo capitolo, che oltretutto è anche l’ultimo….. L mi dispiace così tanto… oRmai m i ero affezionata a questa fic e la ritengo la migliore tra quelle che ho pubblicato (almeno fin’ora).

E ora passiamo alle risposte alle recensioni da parte dell’autrice:

MARIKOTTER: Lol! Mi dispiace! C’è così tanto da scrivere riguardo Sirius che girovaga per un parco – è così divertente! Sono contenta che ti sia piaciuto!

FRANCESCA AKIRA89: Lol! Sono contenta che ti sia piaciuto questo capitolo!

TONKSEREMUS4EVER: Sapevi che lo avrebbero trovato! Lol! Grazie per la recensione!

MEL-CHAN: Ho sempre pensato che Sirius sarebbe stato davvero dolcissimo nel momento in cui si sarebbe preoccupato per Harry. Sono contenta tu sia d’accordo con me! E so cosa vuoi dire, Sirius si sarebbe divertito nel crescere Harry, ma è dovuto andare ed essere imprigionato… e ucciso L

IRIDE89: Sono contenta che ti sia piaciuto Sirius preoccupato. Avevo pensato che sarebbe stato così dolce! Grazie mille!

CALL: Grazie mille! Spero apprezzerai anche i prossimi.

PINA88: Ok… bene, ho valutato la tua opinione. Ma, se sei ancora qui, potresti darmi alcuni consigli? Tipo, come la miglioreresti? Hmmm?

MIMMYNA: Mi dispiace che sia così breve! Ma sono contenta che ti sia piaciuta, ovviamente hai il mio stesso senso dell’umorismo! Lol!

Bene… Vi ringrazio di nuovo per le recensioni, mi fanno davvero molto piacere!

Ora però i lascio alla lettura del capitolo, altrimenti mi uccidete!

Buona lettura!

 

 

4° capitolo

"Odio il caffè. È così amaro!"

"Allora perché lo bevi?"

"Perché qui il tè sa di porridge." Protestò Remus, "e poi ho avuto uno shock. Il caffè è ottimo per uno shock."

"E da quando?"

"Da sempre."

I due uomini erano seduti al caffè e osservavano i guardiani cercare Harry. Remus si stiracchiò pigramente, "Pensi che dovremmo dirgli che lo abbiamo trovato?". Sirius ghignò, come avrebbe potuto fare un adolescente che non aveva buone intenzioni, "Nah. Lasciamoli stare ancora per un po’. Penso che quel biondo cercherà di arrampicarsi su quell’albero."

"Se li lasciamo stare ancora per un po’ penso che dreneranno il lago" rise Remus, ma poi si rimise seduto ad osservare i guardiani correre tutt’intorno al parco.

Dopo pochi minuti Remus aveva mandato giù, a fatica, il suo caffè amaro e i due uomini andarono a dire a Hanna che avevano trovato Harry. Lei sembrava affaticata visto che aveva cercato per tutto il parco giochi. Questo normalmente non sarebbe stato un problema, ma il chiosco dei gelati stava offrendo due gelati al prezzo di uno, e il risultato fu una mega carrellata di bambini, ognuno dei quali pensava che Hannah fosse una specie di ‘vialetto’.

"Hey" sorrise, "avete avuto fortuna?"

"L’abbiamo trovato." Remus fece un cenno in direzione di Harry, che era legato al suo passeggino e succhiava, assonnato, il pollice.

"È fantastico! Dov’era?"

"Giù al lago. Voleva un’anatra."

Hannah rise, togliendosi i capelli castani da davanti gli occhi. "Ok, lo vado a dire agli altri. Godetevi il resto della giornata."

"Grazie per l’aiuto." Remus la guardò andar via e si girò verso Sirius. "Ora cosa facciamo?"

"Harry vuole andare alle giostre."

Così i due uomini andarono lì e Sirius si sedette sull’altalena con il bambino in grembo. Remus fece delle foto, sebbene tenesse d’occhio il bambino iperattivo che lo stava fissando.

Per i successivi 10 minuti Harry provò ad arrampicarsi sullo scivolo più piccolo finché Remus non lo prese in braccio e scivolò con lui in grembo. Sirius e Harry lo trovarono esilarante e insistettero per farglielo fare ancora. E ancora. E ancora. Presto comunque si stancarono e a Remus fu concesso di allontanarsi dallo scivolo. Subito dopo una voce risuonò per il parco giochi, facendo immediatamente girare i due.

"Sirius! Stupido cannibale! Hey? Lo specchio! Sono nello specchio!"

Sirius corse dietro ad un albero lì vicino per nascondersi dagli sguardi dei babbani che si guardavano intorno per cercare la fonte di quell’urlo. Tirò fuori quello che sembrava un normale specchio e vi sussurrò "Prongs! Vuoi farmi arrestare?"

James fece una faccia pensierosa, "Beh…. Mi farebbe risparmiare un sacco di soldi sulla frutta…."

"Che vuoi James?"

"Potreste fermarvi al supermercato? Ci servono i cereali."

La voce di Lily venne fuori dallo specchio "latte e uova!"

James sospirò, "E latte e uova."

"E succo d’arancia" aggiunse la voce di Lily.

"sai…." Ghignò James, "potresti comprare un po’ di tutto? Ti restituirò i soldi dopo."

"Ok, non c’è problema."

"Grazie amico. Ci vediamo dopo."

"A dopo." Sirius guardò il viso di James scomparire e uscì da dietro l’albero.

Si diresse verso Remus, "Dobbiamo fermarci al supermercato e comprare un po’ di cose per Lily e James."

"Ok." Remus guardò l’orologio, "se dobbiamo fermarci al supermercato dobbiamo andare via adesso."

"Si, hai ragione."

Circa mezz’ora dopo, Remus e Sirius tirarono giù il passeggino dal Knight Bus*.

Harry aveva rigettato e questo aveva richiesto l’utilizzo di alcuni incantesimi per pulire da parte di Remus. Ora, comunque, sembrava felice e stava chiacchierando felicemente con entrambi dopo essere stato di nuovo legato al suo passeggino.

Entrarono al supermercato e si guardarono intorno. "Bene" mormorò Sirius, "come funziona esattamente questo posto?"

Remus lo fissò "Non sai come funziona un supermercato?"

"Non ci sono mai stato, ordino la spesa oppure mangio a Godric’s Hollow."

Remus lo guardò, fece spallucce e si girò, dando un’occhiata al negozio. "Ok. Cominciamo dall’estrema sinistra e proseguiamo fino all’uscita."

Sirius annuì, prese il passeggino e seguì Remus attraverso il reparto di frutta e verdura.

"Io prendo Harry e passo a prendere la verdura e tu pensi alla frutta. Non fare quella faccia, sei tu quello che mangia tutta la loro frutta."

Remus prese il passeggino e si diresse verso l’altro reparto, lasciando Sirius da solo con montagne di mele, pere e arance.

"ok." Sirius si strofinò le mani e prese un sacchetto di plastica, "cominciamo dall’inizio e facciamoci un giro". le sue mani indugiarono per un po’ sopra le mele prima di arrivare a prendere la più grande e lucida di queste. Dopo averla esaminata attentamente per vedere se ci fossero delle ammaccature, la posò gentilmente nel sacchetto e cominciò a sceglierne un’altra.

Cinque minuti dopo, Remus girò l’angolo. Aveva parcheggiato il passeggino in uno spazio apposito e aveva preso un carrello. Harry era seduto nel suo piccolo seggiolino e si guardava intorno con gli occhi sbarrati. Remus aveva riempito il fondo con una varietà di verdura ed ora stava andando a prendere la frutta. Ma c’era un problema. Sirius stava in piedi davanti al banco delle mele, tenendo stretto un sacchetto con solo due mele dentro. Mentre Remus lo osservava, Sirius si portò una mela vicino al viso e la esaminò accuratamente prima di rimetterla al proprio posto e prenderne un’altra. Dopo circa un minuto, Remus rinunciò e andò a finire di fare la spesa. Si trovava nel reparto dei surgelati quando Sirius balzò fuori per incontrarlo mise cinque sacchetti di frutta nel carrello e fece una smorfia verso Remus, "Che stai facendo qui? Pensavo fossi al reparto verdura!"

"C’ero! Ma tu ci stavi mettendo cinque milioni di anni per prendere la frutta e così…" Remus si rese conto che Sirius non lo stava ascoltando; era appoggiato alla sbarra del carrello e stava facendo delle boccacce ad Harry, che però rimaneva impassibile.

Remus afferrò il carrello dalla fine e glielo spinse addosso, facendo perdere l’equilibrio a Sirius e facendolo cadere. Remus e Harry risero a crepapelle mentre Sirius si rialzava da terra.

"Non è divertente" borbottò, "Sono già caduto in un cespuglio oggi, potrei avere una commozione cerebrale."

Ma Remus aveva già ripreso a camminare, spingendo il passeggino e continuando a sbellicarsi.

- fine 4° capitolo-

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Capitolo 5
*** 5 capitolo ***


-

-        5° capitolo

 

Perché ci sono cinque tacchini?”

Lily stava svuotando le buste della spesa mentre Sirius era seduto sul bancone della cucina facendo ondeggiare le sue gambe e mangiando una carota. Si era offerto di dare una mano, ma metteva le cose nel posto sbagliato e così Lily glielo aveva vietato. Lui scrollò le spalle, “Era un tre per due.

E allora perché non ne hai presi tre?”

“Non lo so” disse Sirius scrollando le spalle, “Lì per lì sembrava una buona idea.”

“Questi cosi sono grandi quanto la mia testa!”

La voce di Remus arrivò dal soggiorno, “Potresti congelarli per Natale!”

Lily aprì la bocca per rispondere, la richiuse, scrollò la testa e ricominciò a svuotare le buste. Prese un’altra busta e ne tirò fuori cinque buste di piselli congelati.

“Metà prezzo.” Spiegò Sirius.

Poi tirò fuori un pacco di duecento tappi di feltro.

“Costavano solo 99p.

Lo svuotamento delle buste andò avanti così per un po’, finché le credenze della cucina non sembrarono stessero per scoppiare e Lily sembrasse altamente stressata. “Ho bisogno di sdraiarmi” mormorò, e si diresse verso il soggiorno, seguita da Sirius.

Pochi minuti dopo erano tutti seduti sui vari mobili male assortiti che decoravano il soggiorno. Remus era seduto a gambe incrociate sulla grande poltrona con un libro sulle gambe. Aveva finito di svuotare le buste borbottando qualcosa a proposito della luna e su una falsa contrazione muscolare. Gli altri Marauders non avevano idea di cosa una contrazione potesse avere a che fare con qualsiasi altra cosa, ma questa li aveva tirati fuori da varie punizioni quando erano a scuola e dalle faccende domestiche una volta diplomati. Lily era sdraiata scompostamente sul divano, con i piedi e la testa poggiati sui braccioli. Sembrava come se stesse per appisolarsi, ma poi si risvegliava improvvisamente per dire a Sirius di lasciare in pace il fuoco. Onestamente, per la maggior parte del tempo le sembrava di dover tenere a bada due bambini invece che uno.

Presto James scese giù fragorosamente, dopo aver messo a dormire Harry. Quelle scale sarebbero crollate un giorno o l’altro se lui avesse continuato a correrci su e giù, e avesse continuato a scivolare giù col sedere con Harry sul grembo.

Ci avrebbe pensato dopo, mentre James le metteva un cuscino sotto la testa e la baciava dolcemente sulla fronte.

Si sedette per terra, con la schiena contro il divano, e si unì a Sirius nel gettare pezzi di pergamena nel fuoco. I quattro adulti erano seduti in confortevole silenzio fino a quando un bussare alla porta non li risvegliò. Sirius si alzò per andare a rispondere mentre gli altri ascoltavano con interesse.

“Oh! Quale gioia! Possibile che…..? Penso proprio di sì! Peter Pettigrew!” Un rumore sordo fece capire agli altri che Sirius era caduto a terra, ovviamente fingendo si svenire per lo shock.

Hey SiriusPeter sembrava stremato, “Come vanno le cose?”

“Sono andato al supermercato!”

Peter entrò nel soggiorno, salutato da vari mormorii come “Hey Wormtail!”. Lily aprì un occhio verde smeraldo per scrutare Peter. Aveva un aspetto terribile, i suoi piccoli occhi erano cerchiati di nero e la sua faccia paffuta era quasi spettrale. Si mise velocemente seduta, colpendo accidentalmente la testa di James e facendolo imprecare ad alta voce.

Peter! Hai un aspetto terribile. Siediti.” Tirò a sé le gambe, facendo spazio sul divano per permettere a Peter di crollarci sopra, “Vuoi qualcosa da mangiare? Vuoi un po’ di tacchino?”

Peter la guardò confusa, “Tacchino?”

Lily prese una decisione, “Ne vado a scongelare uno. Si alzò e si diresse in cucina.

“Allora cos’è successo Wormy?” Sirius pese il posto vuoto di Lily e lo guardò attentamente. “Stai di merda.”

“Grazie. È solo….” Gli occhi di Peter saettarono nervosamente da James a Remus e poi di nuovo a Sirius. “Lavoro. È solo lavoro. Sto bene.”

James e Sirius sembrarono accettare questa risposta e tornarono a discutere su come avrebbero potuto rendere il loro gioco col fuoco più interessante, arrivando a menzionare della benzina. Remus, d’altra parte, diede un’occhiata sospettoso a Peter. Era sempre stato molto vago circa quello che faceva attualmente a lavoro. Non vago come lo erano Sirius e James, dato che non gli era permesso parlare di certi argomenti fuori dall’ufficio degli Auror, ma come se stesse nascondendo qualcosa. Le sue riflessioni si interruppero quando Sirius si alzò in piedi e colpì forte James sulla schiena.

Hey Prongs!”

Ok, ahi! Cosa?”

“Sai quella nuova pubblicità su quel nuovo parco?”

“Sì….”

Che ne dici se ci portassi Harry?”

Remus ringhiò internamente. Ci risiamo….

“No”

Cosa?”

“No”

E dai…. Ti prego?”

 

- fine -

 

 

 

NdT: Chiedo scusa a tutti voi per l’immenso ritardo ma purtroppo il mio computer ha pensato bene di rompersi proprio il giorno di Natale e il negoziante me lo ha ridato solo oggi. Spero che leggiate anche questo capitolo e scusatemi ancora. Stavolta però ho una scusante più che buona: ero senza computer!” E ci sono rimasta per 1 mese…..

Essendo questo l’ultimo capitolo non posso dirvi altro che grazie mille a chi ha letto e a chi ha anche commentato. Vi ringrazio veramente di cuore, non potete immaginare quanto mi faccia felice ricevere i vostri commenti (e questo lo dico anche a nome dell’autrice).

Come ultima cosa, tanto per non lasciarvi ancora altro tempo senza l’ultimo capitolo, lo pubblico ma senza risposte ai commenti… non avendo il computer non ho potuto contattare la scrittrice.

Per le risposte ai commenti aggiungerò un capitolo appena mi arriveranno le risposte dell’autrice.

Grazie ancora e un bacione grandissimo a tutti!

  Mi faccio un po’ di pubblicità: ci ritroviamo tra non molto con un’altra fic scritta sempre dall’autrice di E dai…ti prego?

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Capitolo 6
*** risposte ai commenti ***


Risposte ai commenti capitoli 4 e 5

Risposte ai commenti capitoli 4 e 5

 

NdT: come al solito, prima di un capitolo o prima di postare i commenti, io il mio discorso lo devo fare altrimenti non mi sento bene! ;) Che dire? Cominciamo con i ringraziamenti a tutti voi che avete seguito la storia, capitolo per capitolo, nonostante i ritardi negli aggiornamenti (scusate…. Non ci posso credere, sono capace di postare in ritardo anche le risposte ai commenti….). E grazie anche per i meravigliosi complimenti che mi fate per la traduzione –così mi fate montare la testa…. ;) E poi ringrazio anche chi ha solo letto, anche voi siete tantissimi!

Mi dispiace di aver postato tardi le risposte alle vostre recensioni ma tra i miei impegni –è iniziata la sessione d’esame all’università…. Aiuto- e quelli di Blonde-titch ci è voluto davvero un bel po’ di tempo per organizzarmi.

Grazie ancora, e ci vediamo tra qualche giorno con un’altra traduzione. La storia è sempre scritta da Blonde-tich.

Un bacione grandissimo,

Francesca!

 

Capitolo 4:

 

dikar 93: Si, il piccolo Harry è meraviglioso! Lo voglio anch’io!!! Lol! Spero apprezzerai allo stesso modo anche il prossimo capitolo! E grazie per aver recensito ogni capitolo! Mi ha fatto davvero piacere leggere i tuoi commenti!  

 

Cho_potter: Io so che se perdessi il bambino di Lily sicuramente non glielo andrei a dire! Immagino sia molto terrificante! Lol! Grazie per aver recensito, mi ha fatto davvero piacere!

 

Mimmyna: Spero apprezzerai anche il prossimo capitolo! Grazie per la recensione, l’ho davvero apprezzata!

 

Ginny 93:  Grazie mille! Spero che ti piaccia anche il prossimo capitolo!

 

avRiLeTtA_92:  Sono felice che ti sia piaciuto! Adoro i Marauders e il piccolo Harry allo stesso modo. Mi dispiace tu non abbia letto storie con lui come protagonista. Forse ne scriverò un’altra presto…. Comunque, grazie per aver recensito!

 

CAPITOLO 5:

 

MEL-CHAN: Peter annoia anche me ma ho pensato, era una Marauders, quindi l’ho dovuto mettere per forza. Ma l’ho fatto cattivo! Lol! So cosa vuoi dire circa le storie dei Marauders – sono così tristi perché sappiamo già cosa succederà! Grazie per aver seguito così assiduamente questa storia! Ho apprezzato molto tutte le tue recensioni!

 

Francesca akira 89: Grazie! Lol!

 

Marikotter: lol! Mi dispiace! Lo so che è un po’ cortino… e grazie mille per aver recensito! Mi è piaciuto leggere tutte le tue recensioni!

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