The best Kisses

di Karyon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** First ***
Capitolo 2: *** Death Kiss ***
Capitolo 3: *** Gossip ***
Capitolo 4: *** Hobgoblins - rimpianti ***



Capitolo 1
*** First ***



The Best Kisses – Contest a turni indetto da BS.

Holà, popolo harrypotteriano! Queste piccolo flash stanno partecipando ad un Contest a turni (nome di cui sopra), tutto interamente dedicato ai baci. Ottimo spunto, ma anche difficile – soprattutto per ricavarci qualcosa di originale – quindi, perché non provare?
Le prime due sono già approdate a giudizio, quindi le pubblico, mentre per le altre due dovrete pazientare.

1° Turno: First – Neville Paciock/Sorpresa – 12/03
2° Turno: Death Kiss – Lord Voldemort/Bellatrix Black – 25/03
3° Turno: Gossip - Sirius Black/Sorpresa - 07/04

4° Turno: Hobgoblins – Mirtilla Malcontenta/Sorpresa – 26/04


 

Nickname sul forum: Karyon.
Nickname su efp:
Karyon.
Titolo della fanfiction:
“First”.
Personaggi:
Neville Paciock, sorpresa.
Genere scelto:
Commedia, sentimentale.
Warnings:
Flash fiction (325 parole).
Personaggio scelto:
Neville Paciock.
Note personali:
Ho cercato di dare un’impronta il più personale possibile alla storia con Neville, oltre a dargli una certa credibilità in argomento “bacio”; ho lasciato volutamente in sospeso la persona a cui si rivolge.

Buona lettura!

“First”
La tenue luce del mattino filtrò attraverso le limpide vetrate dell’alta Torre Grifondoro, rivelando un dormitorio solitario e silenzioso. Dei cinque letti a baldacchino, quattro giacevano già ordinati in modo perfetto, segno che gli elfi domestici del Castello avevano già compiuto la loro missione.
Tuttavia quello più a Est nella stanza circolare, a ridosso delle scale che accedevano alla Sala Comune, mostrava ancora le coperte sfatte della notte prima, mentre il suo occupante era intento a schiarirsi la voce vestito di tutto punto.
Neville emise un nuovo colpo di tosse, poi batté velocemente le palpebre – per l’ennesima volta.
Non era mai stato così emozionato in vita sua, nemmeno quando la nonna gli aveva permesso di mangiare tutte quelle caramelle per colazione; con un leggero tremore si avvicinò ancora di più, mentre sentiva le gote andargli in fiamme e la gola seccarsi irrimediabilmente.
«I-io lo so di non essere l’uomo p-perfetto…» provò a dire in un balbettio. Silenzio.
Neville sospirò, sentendo mancare il coraggio. Poi qualcosa dentro di lui decise che doveva smetterla di comportarsi come un vigliacco e dimostrare di essere un vero Grifondoro.
«Okay, ricomincio… T-tu sei una persona fantastica e mi piaci molto…» continuò semplicemente, cercando di acquistare sicurezza; fece ancora qualche passo, poi allungò il collo, schiudendo le labbra screpolate.
Sperò con tutto se stesso che continuasse a restare immobile, anche solo a causa della confusione che le sue parole avevano creato: voleva arrivare fino in fondo, quella volta.
Il tempo sembrò rallentare ogni secondo di più, quasi fino a fermarsi; con ben stampati in mente i suoi capelli lucenti e il suo sguardo intenso ed espressivo, Neville chiuse gli occhi e si avvicinò ancora.
Con un sospiro attutito, le labbra andarono a posarsi titubanti di fronte a lui… nell’aria.
Il ragazzo aprì gli occhi e batté le palpebre, di nuovo, per poi sollevare gli occhi al cielo «Oscar, torna qui!» Urlò, mentre una piccola macchia verdognola saltellava verso l’uscita, gracidando placidamente.


I classificata. Giudizio:
Lessico e Grammatica: 20/20
Originalità della storia: 20/20
Inserimento del personaggio e del bacio: 5/5
Caratterizzazione dei personaggi: 5/5
Giudizio personale: 9/10
Totale: 59/60

COMMENTO
Questa storia è fantastica.
È semplice e dai toni leggeri, proprio per questo l’ho subito adorata.
Non ci sono errori, hai un buon lessico e mi piace molto il tuo stile. Inoltre ho trovato l’idea davvero molto divertente. Il finale della storia ti lascia con il sorriso disegnato sulle labbra e questo è decisamente da apprezzare.
Hai dato anche un’ottima caratterizzazione al personaggio, impacciato al punto giusto, proprio com’è solitamente il nostro Neville.
Il personaggio è decisamente presente, così come l’idea del bacio, anche se alla fine il bacio vero e proprio non c’è stato è comunque il pilastro intorno al quale gira la storia.
Quindi non posso far altro che complimentarmi con te.
<3



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Capitolo 2
*** Death Kiss ***


Nickname sul forum: Karyon.
Nickname su efp: 
Karyon.
Titolo della fanfiction: 
Death Kiss.
Personaggi: 
Bellatrix Lestrange, Lord Voldemort.
Genere scelto:
Angst, introspettivo, drammatico.
Warnings: Flash-fiction (598), missing moment.
Personaggio scelto: Bellatrix Lestrange.
Punto bonus: «Un bacio può essere l’inizio di tutto o semplicemente la fine di qualcosa».
Note personali: 
Allora, qui le note sono un po’ di più… la fiction è sicuramente più cupa e delirante della prima, ma penso anche che il personaggio di ella lo richieda. Il suo amore per Voldemort è una passione assoluta che, come ha detto la stessa Rowling, riempie totalmente la strega, senza permetterle altri sentimenti. In questa flash ho preso in esame il momento della “marchiatura” (ok, non è molto originale, ma spero si averlo reso bene), dove Bella vede quel patto come un qualcosa di eterno e perfetto e qualcosa che suggella l’inizio della sua vera vita, come un bacio. Il secondo momento è, ovviamente, la sua morte; la voce è quella di Molly Weasley (la frase è proprio così, se non ricordo male) e Bella, che sta per morire, vede negli ultimi istanti la rabbia di Voldemort, credendo di percepire il suo interesse, quello che aveva sempre cercato. Un bacio d’addio, in qualche modo. La frase non è inserita proprio in modo identico, ma ho cercato di inserirla in modo originale, spero vada bene.
Il bacio della Morte del titolo indica Voldemort più che altro, visto che lui ci tiene tanto ad essene il padrone.
Buona lettura!
 
Death Kiss
 
Le sue mani erano fredde, quando si posarono sulle spalle ossute e lattescenti, quasi trasparenti alla tenue luce che filtrava a malapena attraverso le pesanti tende scure.
Bella sentiva le lunghe dita affusolate disegnare arabeschi sulla pelle, che vibrava di piacere a quel tocco delicato e leggero come vento.
Un’ombra si mosse dietro di lei e mormorii sommessi in una lingua sconosciuta cominciarono ad addensarsi nell’aria, formulando incantesimi che non conosceva. Tuttavia non aveva paura, non avrebbe mai avuto paura di quella sensazione che le strisciava nel corpo insieme al sangue, fino a raggiungere il cuore che scalpitava e la mente che si schiudeva totalmente a lui; il desiderio si srotolava sulla lingua come un dolce proibito e quasi urlò, quando il legno duro della bacchetta le sfiorò l’avambraccio.
Un fascio di luce verde, intenso, e sentì la pelle andare a fuoco – letteralmente.
Bella inspirò profondamente, riempiendo i polmoni fino alla sensazione di farli scoppiare; gli occhi si dilatarono, stupiti, la bocca si spalancò con un gemito strozzato.
Bruciava come se migliaia di aghi infiammati le si fossero conficcati profondamente nella carne, fino a stridere contro le ossa; tuttavia non avrebbe urlato e non solo perché il suo orgoglio di Black glielo impediva, ma perché sentiva quello sguardo su di lei come una luce intensa e vibrante di potere, quasi le passasse attraverso denudandola di qualsiasi segreto.
Dopo qualche secondo il bruciore cessò, lasciando una cute annerita da una cupa incisione, ancora lucente di sangue.
«Morsmordre» si ritrovò a sibilare; una parola che non credeva di conoscere e che invece era lì, portata da una voce sibillina e nascosta nei recessi della memoria spalancata.
Bella alzò lo sguardo appannato dalla fatica verso il suo Signore, che la guardava – guardava lei, era soddisfatto del rito in cui l’aveva fatta sua – e accennò un sorriso sulle labbra esangui.
«Bene…» lo sentì dire e sentì, ancora, le sue mani su di sé; avvertiva acutamente quel piacere sul palato che le investiva le labbra e la pelle come un fuoco caldo, come un bacio rovente e appassionato.
O forse erano quelle del Signore Oscuro, le labbra che sfioravano – quasi con delicatezza – i sottili ghirigori che s’inseguivano sulla pelle, a tratteggiare un teschio e un serpente, uniti nel fuoco di un rito eterno.
 
Un bacio può essere l’inizio di tutto.
Bella l’aveva pensato fermamente, quando grazie al suo nome – puro, puro come il sangue che le scorreva nelle vene – l’aveva trascinata in quel vortice orgiastico e perfetto che Lord Voldemort, il più grande mago di tutti i tempi, aveva portato in vita dalle ceneri di desideri reconditi.
Con tutte le sue forze aveva lottato perché quel sogno così giusto si esaudisse, e i maghi come loro prendessero nel Mondo il posto che gli aspettava di diritto; anelava, Bella, soltanto la morte di tutta quella feccia, sporca e sudicia che infestata la terra.
E lei sapeva che avrebbero potuto vincere, lei e il suo Signore, che la teneva al suo fianco ogni giorno della sua luminosa esistenza; avrebbero potuto vincere e vivere per sempre, crogiolandosi in quel sogno divenuto realtà.
«Tu… CAGNA!» Una voce urlò e un lampo di luce rossa cancellò ogni cosa.
Bella cadde indietro, mentre la mente registrava un’ultima immagine di occhi rossi deformati dalla rabbia e un urlo – forte, distinto – che paralizzò il tempo.
Fu come un calore, intenso e impalpabile, che le si diffuse dentro, prendendo il posto della Morte.
Stava morendo, Bella, tuttavia fu quell’ultimo gesto d’interesse, quello che vide e sentì poco prima del grande passo.
Fu come un bacio d’addio o, semplicemente, la fine di qualcosa.
 
 
 
 
I Classificata. Giudizio:
Lessico e Grammatica: 20/20 
Originalità della storia: 19.5/20 
Inserimento del personaggio e del bacio: 5/5 
Caratterizzazione dei personaggi: 5/5 
Giudizio personale: 9.5/10 
Totale: 59/60 
Punto bonus: 1.5 

60.5/60 

COMMENTO 
Sto ancora cercando le parole per giudicare questa storia. 
Direi che rasenta quasi la perfezione. 
Mi è piaciuto molto il lessico e ho adorato anche il tuo stile. C’è un solo, piccolissimo, errore di battitura (“registravano” invece di “registrava”), ma non me la sono sentita di abbassarti il punteggio solo per questo errore. 
Ho trovato questa storia anche piuttosto originale, ma tutte voi che avete scelto Bellatrix avete parlato del suo rapporto con Voldemort, quindi mi sono sentita in dovere di penalizzarvi un po’, per quanto ti riguarda ho tolto solo mezzo punto perché il resto era perfetto. 
Hai inserito magnificamente il bacio e molto bene il personaggio. 
Mi è piaciuto il fatto che hai parlato del bacio senza far realmente capire al lettore se si trattasse di una metafora o di un bacio vero. 
Ho trovato perfetta anche la caratterizzazione del personaggio e mi è piaciuto anche il modo in cui hai inserito la frase, spezzandola, ma riportandola comunque fedelmente. 
In conclusione non posso che farti i miei complimenti.
<3<3<3

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Capitolo 3
*** Gossip ***


Nickname sul forum: Karyon.
Nickname su efp: 
Karyon.
Titolo della fanfiction: 
Gossip.
Personaggi: 
Sirius Black, sorpresa.
Genere scelto:
Commedia.
Warnings: 
Flash fiction ( 732 parole).
Personaggio scelto: 
Sirius Black/Sorpresa.
Altri personaggi: James Potter, Remus Lupin, Peter Minus, Lily Evans.
Note personali: 
Questa non mi convince per niente, ma ancora una volta ho cercato di non rendere le cose scontate. Volendo, la mia scelta Het era palese, ma ho voluto giocare sull’originalità (anche se è difficile, perché dato l’argomento del Contest, si sa dove si va a parare). Ovviamente la cosa è un po’ esasperata, ma ho immaginato fosse il settimo anno, con una Lily già interessata a James eccetera.

Buona lettura!
 
Gossip
 
Sirius Black ridacchiò quando due ragazze lo guardarono sconvolte, per poi cominciare a parlottare tra loro con la mano a coppa sulla bocca.
Ormai, da quasi una settimana, l’intero Castello parlava di lui – di loro –come se fossero scesi direttamente dal cielo, con aria tra il meravigliato e lo schifato.
Dopotutto era ovvio che accadesse una cosa del genere, poiché era stato tutto totalmente inaspettato; crollato su di loro come una valanga imprevista. 
Mentre due idioti di Serpeverde gli lanciavano un paio d’insulti e neanche tanto velati, Sirius scandì la parola d’ordine, strizzando l’occhio alla Signora Grassa che – giusto per sottolineare l’impressione che tutto il Mondo sapesse – gli sorrise con fare pettegolo.
La Sala Comune era quasi vuota, segno che esistevano ancora degli studenti diligenti in quella scuola mentre lui andava a zonzo entusiasta e orgoglioso, neanche avesse vinto la Coppa del Mondo di Quidditch.
«Oh, non c’è nessuno» fece, quasi dispiaciuto: in verità amava che si parlasse di lui, soprattutto che si parlasse di quella cosa che gli aveva donato così tanta felicità.
Sì, era felice, checché ne dicessero tutti gli altri.
«Black, non c’è bisogno di far sapere a mezzo Grifondoro che sei arrivato» sbottò il solito prefetto so-tutto-io, alzandosi dalla comoda poltrona di fronte al camino. Nonostante il tono acido, Sirius aveva notato Lily arrossire, così come aveva notato l’esitazione con cui l’aveva chiamato per cognome.
«Puoi chiamarmi anche per nome… Lily» rispose, con voce suadente e godendosi in pieno il rossore che le colorò le guancie.
Lei sbuffò, stranamente a disagio, poi sembrò decidersi su cosa dire «Black, l’altra settimana non è semplicemente successo niente. Non interessa a nessuno!»
Sirius sorrise e scosse la testa «Per essere niente, sei piuttosto agitata…»
Fu in quel momento che Remus apparve, libro alla mano, lanciando gli occhi in aria e borbottando un «Vi lascio soli», avviandosi verso il loro dormitorio.
Sirius ghigno di nuovo «Vado anch’io, non posso permettergli di leggere “1000 e più piante e veleni” con soli due mesi di anticipo sul programma» annunciò ironico, piantandola lì con un bacio mimato e un’altra strizzatina d’occhio.
Al piano di sopra intanto, mentre lui e Remus erano ormai lanciati da un’ora nell’allegra discussione “avvelenare il topo di Minus o meno”, James entrò con un diavolo per capello.
«Per Merlino, odio questo Castello» grugnì, per la prima volta in ben sette anni. Si buttò sul letto e si portò il cuscino al volto con la precisa idea di soffocarsi.
Sirius scrollò la testa «Sei penoso».
James gli tirò il cuscino di poc’anzi, forse era meglio usarlo per uccidere lui, e lo guardò con sguardo assassino «Tu non parlarmi mai più, razza di traditore! Mezza scuola mi guarda come se fossi… Mocciosus che ha appena scoperto lo shampoo e deve dire addio ai suoi bellissimi capelli unti!»
Sirius fece una smorfia al paragone, poi scrollò le spalle «Beh, hanno ragione! Tu hai perso ed io ho vinto, quindi ti meriti le pacche di comprensione e io la gloria!» Mimò un gesto di vittoria con entrambe le mani al cielo, per poi essere raggiunto da un altro cuscino volante – quello di Peter per la precisione.
James emise un gemito strozzato e si ributtò sul letto; Remus sbuffò, ormai stanco di tutta quella storia «Ma non sarebbe il caso di piantarla voi due? E’ da una settimana che va avanti…»
Sirius si riprodusse in un’espressione sconvolta «Ma neanche per sogno, è tutto perfetto! Le ragazze neanche si avvicinano perché credono che io non sia più libero, i Serpeverde passano il tempo a insultarmi come se dovessi rimanerci male e la rossa neanche riesce a formulare una frase coerente al mio cospetto, il che è palesemente un bene!»
Come se si fosse risvegliato solo allora, James si alzò di colpo «Ecco, Lily! Per Merlino, sei uno stronzo!» Esclamò, come se fosse la prima volta che sentiva quelle parole.
Sirius e Remus si lanciarono un’occhiata esasperata, poi il bruno sorrise dolcemente «Ramoso rassegnati, ormai l’hai persa» gli fece notare, mentre quell’altro si tratteneva dal mozzargli la testa.
Fortunatamente Peter arrivò a fermare la Terza Guerra Mondiale, con espressione scioccata sul piccolo viso paffuto «Stavano per uccidermi dalle domande di sotto… voi due! Non vi sembra il caso di annunciare al Mondo che vi siete baciati solo per una scommessa?»
Sirius s’illuminò «Non è corretto, amico mio: io ho baciato lui» fece, mentre James tornava a sommergersi tra cuscini e coperte, progettando il letargo per un intero, lungo, anno.
 
 
 
 
 
Gossip- Karyon (1° classificata pari merito con Only) 

Lessico e Grammatica: 18/20 
Originalità della storia: 20/20 
Inserimento del personaggio e del bacio: 4.5/5 
Caratterizzazione dei personaggi: 5/5 
Giudizio personale: 10/10 
Totale: 57.5/60 

COMMENTO 
Fantastica. 
Ho trovato questa storia semplicemente fantastica, non c’è che dire. 
L’idea è decisamente originale ed il lessico sempre molto buono. Mi è piaciuto tutto di questa breve storia. 
Ho trovato molto buona anche la caratterizzazione e l’inserimento del personaggio. Anche il bacio è decisamente presente (praticamente è il fulcro della storia), ma non è presente fisicamente, non l’hai neanche descritto, motivo per cui ho dovuto toglierti mezzo punto alla voce “Inserimento del personaggio e del bacio”. 
Avevo anche scordato che fossi tu la ragazza che mi aveva chiesto se andava bene inserire il bacio per scherzo, quindi fino alla fine sono rimasta con la curiosità di scoprire cosa fosse successo. 
Peccato solo che le flash fiction siano di un massimo di 500 parole e tu ne hai scritte più di 700, motivo per cui ho dovuto penalizzarti, togliendoti 1 punto alla voce “Lessico e Grammatica”. 



 
 

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Capitolo 4
*** Hobgoblins - rimpianti ***


Nickname sul forum: Karyon.
Nickname su efp: 
Karyon.
Titolo della fanfiction: 
Genere scelto:
Introspettivo, malinconico, triste.
Warnings: Flash fiction (494), what if…?

Punto bonus: "Mi basterebbe un bacio per sentirmi felice". 
Personaggio scelto: Mirtilla Malcontenta.
Pairing: Mirtilla Malcontenta/Sorpresa.
Note personali: Come si fa scrivere una roba così con Mirtilla? A parte ciò, qualche spiegazione: gli Hobgoblins sono un vero gruppo magico nominato dalla Rowling nel, mi pare, Calice di fuoco (il cantante è quello per cui era stato preso Sirius, in un articolo del Cavillo); ovviamente la frase non è loro.
Chris Hornby esiste davvero (il nome è una mia invenzione, ma non il cognome) ed è il fratello di Olive Hornby, la ragazza che infastidiva Martilla e ne ha ritrovato il cadavere; Mirtilla l’ha infastidita per ripicca dopo la morte, anche la matrimonio del fratello, prima di essere rispedita a Hogwarts dal Ministero. Ho immaginato che si fosse innamorata del fratello, appena visto. Potrà sembrare OOC, ma credo che Mirtilla, almeno una volta, abbia provato questo senso di rimpianto, fine e mancanza della vita.
                                                  
Hobgoblins
 
“Mi basterebbe un bacio per sentirmi felice”.
Quella frase le era entrata dentro un giorno, mentre svolazzava per il corridoio del secondo piano alla ricerca di un passatempo.
Una stupida ragazzetta di Tassorosso la stava canticchiando, mentre studiava il poster degli “Hobgoblins”, un gruppo musicale i cui elementi sembravano non aver incontrato acqua e sapone da secoli.
Mirtilla le era passata attraverso, inondandola con la consueta aria ghiacciata, poi era scappata via ridacchiando malignamente.
Tuttavia, solo pochi minuti dopo, quelle parole erano ritornate in modo inaspettato, addossandole un umore che non era quello di sempre: non sentiva il bisogno di lamentarsi, piuttosto di starsene da sola a vagare con i ricordi in frammenti di tempo sepolti nella sua non-vita presente.
In realtà lei non era solo un fantasma seccatore che gioiva nell’importunare gli altri – per quanto se lo meritassero, erano vivi! –, ma anche una persona cui era stata strappata la vita quasi senza che se ne accorgesse.
Non aveva sofferto nel vedere il suo corpo lontano, mentre la sua essenza o quello che era volava in alto, a vivere una vita da roba evanescente e perlacea.
Molto spesso, pensava di aver sofferto più per quello che aveva perso, che per la morte in sé; c’erano altri istanti che aveva lasciato scorrere via, insieme a quella vita che credeva di vivere, ma mai veramente del tutto: gli amici, quelli che avrebbe potuto avere un giorno, i sentieri soleggiati e fioriti di Hogsmeade, la burrobirra bollente nelle limpide e fredde giornate invernali e l’istante.
Quel momento in cui il tempo si ferma per un millisecondo, mentre il cuore batte furiosamente come se volesse uscirti dal petto.
E lì, allora, le ritornava in mente la frase dei Goblins.
Parole quasi banali – che qualsiasi adolescente in preda agli ormoni impazziti pronuncerebbe – eppure così vere
Mirtilla sapeva di aver perso una parte di sé, quell’antico giorno, forse il pezzettino che ancora provava quel miscuglio di sentimenti e sensazioni che ormai non ritrovava più da tempo; tuttavia non riusciva a impedirsi di guardarli, quegli ingrati studenti che si sbaciucchiavano in ogni angolo del Castello.
Così ritornava ai tempi della sua Hogwarts, anni prima, quando aveva vissuto aspettando quel qualcosa che le era sfuggito fino alla morte e che ora era costretta a rivivere da spettatrice invisibile.
E chiudeva gli occhi, rivivendo quel volto per cui aveva sospirato, anche se l’aveva incontrato solo per un momento, quando il suo scopo era d’infestarne la famiglia.
Mirtilla chiudeva gli occhi e sognava di baciare Chris Hornby proprio il giorno del suo matrimonio, quando l’aveva visto così radioso tra l’erba verde, mentre infastidiva la sua malvagia sorella.
«Mi basterebbe un bacio per essere felice» le diceva con un sussurro, prima di baciarla.
E lei ricambiava finalmente, viva – viva veramente, con le ossa e tutto il resto – seguendolo all’altare.
Poi tutto sfumava, lasciandola a guardarsi nello specchio scheggiato della sua bara a forma di bagno, con quella frase ancora nelle orecchie a ripetersi, ossessivamente.
 
 
 
1° CLASSIFICATA 
Karyon- Hobgoblins- rimpianti 
Lessico e Grammatica: 20/20 
Originalità della storia: 20/20 
Inserimento del personaggio e del bacio: 5/5 
Caratterizzazione dei personaggi: 4.5/5 
Giudizio personale: 9.5/10 
Punti bonus: 1.5 
Totale: 59/60 
60.5/60 

COMMENTO 
E con questa ultima storia non mi hai affatto deluso. Mi è piaciuta molto. Il lessico molto buono, lo stile, come sempre, perfetto, la storia scorre molto bene. Anche l’idea mi è parsa decisamente originale, non avevo mai visto Mirtilla così, a rimpiangere un amore passato e “rivissuto” anche nel presente. 
Il personaggio mi sembra decisamente IC, la tematica del bacio si sente, anche se il bacio in sè per sè non è presente ed il punto bonus è meritatissimo. 
Non ho altro da dirti se non che sei stata bravissima. 

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