The best Kisses di Karyon (/viewuser.php?uid=44967)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** First ***
Capitolo 2: *** Death Kiss ***
Capitolo 3: *** Gossip ***
Capitolo 4: *** Hobgoblins - rimpianti ***
Capitolo 1 *** First ***
The Best Kisses
– Contest a
turni indetto da BS.
Holà, popolo harrypotteriano! Queste piccolo flash stanno
partecipando ad un
Contest a turni (nome di cui sopra), tutto interamente dedicato ai
baci. Ottimo
spunto, ma anche difficile – soprattutto per ricavarci
qualcosa di originale –
quindi, perché non provare?
Le prime due sono già approdate a giudizio, quindi le
pubblico, mentre per le
altre due dovrete pazientare.
1° Turno: First – Neville Paciock/Sorpresa
– 12/03
2° Turno: Death Kiss – Lord
Voldemort/Bellatrix Black – 25/03
3° Turno: Gossip - Sirius Black/Sorpresa - 07/04
4° Turno: Hobgoblins –
Mirtilla Malcontenta/Sorpresa
– 26/04
Nickname sul
forum: Karyon.
Nickname su efp: Karyon.
Titolo della fanfiction: “First”.
Personaggi: Neville Paciock, sorpresa.
Genere scelto: Commedia, sentimentale.
Warnings: Flash fiction (325 parole).
Personaggio scelto: Neville Paciock.
Note personali: Ho cercato di dare un’impronta il
più personale possibile
alla storia con Neville, oltre a dargli una certa
credibilità in argomento
“bacio”; ho lasciato volutamente in sospeso la
persona a cui si rivolge.
Buona lettura!
“First”
La tenue luce del mattino filtrò attraverso le limpide
vetrate dell’alta Torre
Grifondoro, rivelando un dormitorio solitario e silenzioso. Dei cinque
letti a
baldacchino, quattro giacevano già ordinati in modo
perfetto, segno che gli
elfi domestici del Castello avevano già compiuto la loro
missione.
Tuttavia quello più a Est nella stanza circolare, a ridosso
delle scale che
accedevano alla Sala Comune, mostrava ancora le coperte sfatte della
notte
prima, mentre il suo occupante era intento a schiarirsi la voce vestito
di
tutto punto.
Neville emise un nuovo colpo di tosse, poi batté velocemente
le palpebre – per
l’ennesima volta.
Non era mai stato così emozionato in vita sua, nemmeno
quando la nonna gli
aveva permesso di mangiare tutte quelle caramelle per colazione; con un
leggero
tremore si avvicinò ancora di più, mentre sentiva
le gote andargli in fiamme e
la gola seccarsi irrimediabilmente.
«I-io lo so di non essere l’uomo
p-perfetto…» provò a dire in un
balbettio.
Silenzio.
Neville sospirò, sentendo mancare il coraggio. Poi qualcosa
dentro di lui
decise che doveva smetterla di comportarsi come un vigliacco e
dimostrare di
essere un vero Grifondoro.
«Okay, ricomincio… T-tu sei una persona fantastica
e mi piaci molto…» continuò
semplicemente, cercando di acquistare sicurezza; fece ancora qualche
passo, poi
allungò il collo, schiudendo le labbra screpolate.
Sperò con tutto se stesso che continuasse a restare
immobile, anche solo a
causa della confusione che le sue parole avevano creato: voleva
arrivare fino
in fondo, quella volta.
Il tempo sembrò rallentare ogni secondo di più,
quasi fino a fermarsi; con ben
stampati in mente i suoi capelli lucenti e il suo sguardo intenso ed
espressivo, Neville chiuse gli occhi e si avvicinò ancora.
Con un sospiro attutito, le labbra andarono a posarsi titubanti di
fronte a
lui… nell’aria.
Il ragazzo aprì gli occhi e batté le palpebre, di
nuovo, per poi sollevare gli
occhi al cielo «Oscar, torna qui!» Urlò,
mentre una piccola macchia verdognola
saltellava verso l’uscita, gracidando placidamente.
I
classificata. Giudizio:
Lessico
e Grammatica: 20/20
Originalità
della storia: 20/20
Inserimento
del personaggio e del bacio: 5/5
Caratterizzazione
dei personaggi: 5/5
Giudizio
personale: 9/10
Totale:
59/60
COMMENTO
Questa
storia è fantastica.
È
semplice e dai toni leggeri, proprio per questo l’ho
subito adorata.
Non
ci sono errori, hai un buon lessico e mi piace
molto il tuo stile. Inoltre ho trovato l’idea davvero molto
divertente. Il
finale della storia ti lascia con il sorriso disegnato sulle labbra e
questo è
decisamente da apprezzare.
Hai
dato anche un’ottima caratterizzazione al
personaggio, impacciato al punto giusto, proprio
com’è solitamente il nostro
Neville.
Il
personaggio è decisamente presente, così come
l’idea del bacio, anche se alla fine il bacio vero e proprio
non c’è stato è
comunque il pilastro intorno al quale gira la storia.
Quindi
non posso far altro che complimentarmi con te.
<3
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Capitolo 2 *** Death Kiss ***
Nickname
sul forum: Karyon.
Nickname su efp: Karyon.
Titolo della fanfiction: Death Kiss.
Personaggi: Bellatrix
Lestrange,
Lord Voldemort.
Genere scelto: Angst,
introspettivo,
drammatico.
Warnings: Flash-fiction (598), missing
moment.
Personaggio
scelto: Bellatrix
Lestrange.
Punto bonus: «Un bacio può
essere
l’inizio di tutto o semplicemente la fine di
qualcosa».
Note personali: Allora, qui
le note
sono un po’ di più… la fiction
è sicuramente più cupa e delirante della prima,
ma penso anche che il personaggio di ella lo richieda. Il suo amore per
Voldemort è una passione assoluta che, come ha detto la
stessa Rowling, riempie
totalmente la strega, senza permetterle altri sentimenti. In questa
flash ho
preso in esame il momento della “marchiatura” (ok,
non è molto originale, ma
spero si averlo reso bene), dove Bella vede quel patto come un qualcosa
di
eterno e perfetto e qualcosa che suggella l’inizio della sua
vera vita, come un
bacio. Il secondo momento è, ovviamente, la sua morte; la
voce è quella di
Molly Weasley (la frase è proprio così, se non
ricordo male) e Bella, che sta
per morire, vede negli ultimi istanti la rabbia di Voldemort, credendo
di
percepire il suo interesse, quello che aveva sempre cercato. Un bacio
d’addio,
in qualche modo. La frase non è inserita proprio in modo
identico, ma ho
cercato di inserirla in modo originale, spero vada bene.
Il bacio
della Morte
del titolo indica Voldemort più che altro, visto che lui ci
tiene tanto ad
essene il padrone.
Buona
lettura!
Death
Kiss
Le
sue mani erano fredde, quando
si posarono sulle spalle ossute e lattescenti, quasi trasparenti alla
tenue
luce che filtrava a malapena attraverso le pesanti tende scure.
Bella
sentiva le lunghe dita
affusolate disegnare arabeschi sulla pelle, che vibrava di piacere a
quel tocco
delicato e leggero come vento.
Un’ombra
si mosse dietro di lei e
mormorii sommessi in una lingua sconosciuta cominciarono ad addensarsi
nell’aria,
formulando incantesimi che non conosceva. Tuttavia non aveva paura, non
avrebbe
mai avuto paura di quella sensazione che le strisciava nel corpo
insieme al
sangue, fino a raggiungere il cuore che scalpitava e la mente che si
schiudeva
totalmente a lui; il desiderio si srotolava sulla lingua come un dolce
proibito
e quasi urlò, quando il legno duro della bacchetta le
sfiorò l’avambraccio.
Un
fascio di luce verde, intenso,
e sentì la pelle andare a fuoco – letteralmente.
Bella
inspirò profondamente,
riempiendo i polmoni fino alla sensazione di farli scoppiare; gli occhi
si
dilatarono, stupiti, la bocca si spalancò con un gemito
strozzato.
Bruciava
come se migliaia di aghi
infiammati le si fossero conficcati profondamente nella carne, fino a
stridere
contro le ossa; tuttavia non avrebbe urlato e non solo
perché il suo orgoglio
di Black glielo impediva, ma perché sentiva quello sguardo
su di lei come una
luce intensa e vibrante di potere, quasi le passasse attraverso
denudandola di
qualsiasi segreto.
Dopo
qualche secondo il bruciore
cessò, lasciando una cute annerita da una cupa incisione,
ancora lucente di
sangue.
«Morsmordre»
si ritrovò a
sibilare; una parola che non credeva di conoscere e che invece era
lì, portata
da una voce sibillina e nascosta nei recessi della memoria spalancata.
Bella
alzò lo sguardo appannato
dalla fatica verso il suo Signore, che la guardava – guardava
lei, era soddisfatto del rito in cui
l’aveva fatta sua – e accennò un sorriso
sulle labbra esangui.
«Bene…»
lo sentì dire e sentì,
ancora, le sue mani su di sé; avvertiva acutamente quel
piacere sul palato che
le investiva le labbra e la pelle come un fuoco caldo, come un bacio
rovente e
appassionato.
O
forse erano quelle del Signore
Oscuro, le labbra che sfioravano – quasi con delicatezza
– i sottili ghirigori che
s’inseguivano sulla pelle, a tratteggiare un teschio e un
serpente, uniti nel
fuoco di un rito eterno.
Un
bacio può essere l’inizio di tutto.
Bella
l’aveva pensato fermamente,
quando grazie al suo nome – puro, puro come il sangue che le
scorreva nelle
vene – l’aveva trascinata in quel vortice
orgiastico e perfetto che Lord
Voldemort, il più grande mago di tutti i tempi,
aveva portato in vita dalle ceneri di desideri reconditi.
Con
tutte le sue forze aveva
lottato perché quel sogno così giusto si
esaudisse, e i maghi come loro
prendessero nel Mondo il posto che gli aspettava di diritto; anelava,
Bella,
soltanto la morte di tutta quella feccia, sporca e sudicia che
infestata la
terra.
E
lei sapeva che avrebbero potuto
vincere, lei e il suo Signore, che la teneva al suo fianco ogni giorno
della
sua luminosa esistenza; avrebbero potuto vincere e vivere per sempre,
crogiolandosi in quel sogno divenuto realtà.
«Tu…
CAGNA!» Una voce urlò e un
lampo di luce rossa cancellò ogni cosa.
Bella
cadde indietro, mentre la
mente registrava un’ultima immagine di occhi rossi deformati
dalla rabbia e un
urlo – forte, distinto – che paralizzò
il tempo.
Fu
come un calore, intenso e
impalpabile, che le si diffuse dentro, prendendo il posto della Morte.
Stava
morendo, Bella, tuttavia fu
quell’ultimo gesto d’interesse,
quello che vide e sentì poco prima del grande passo.
Fu
come un bacio d’addio o,
semplicemente, la fine di qualcosa.
I
Classificata. Giudizio:
Lessico
e Grammatica:
20/20
Originalità
della storia: 19.5/20
Inserimento del personaggio
e del bacio: 5/5
Caratterizzazione dei
personaggi: 5/5
Giudizio personale: 9.5/10
Totale: 59/60
Punto bonus: 1.5
60.5/60
COMMENTO
Sto ancora cercando le
parole per giudicare questa
storia.
Direi che rasenta quasi la
perfezione.
Mi è piaciuto
molto il lessico e ho adorato anche
il tuo stile. C’è un solo, piccolissimo, errore di
battitura (“registravano”
invece di “registrava”), ma non me la sono sentita
di abbassarti il punteggio
solo per questo errore.
Ho trovato questa storia
anche piuttosto
originale, ma tutte voi che avete scelto Bellatrix avete parlato del
suo
rapporto con Voldemort, quindi mi sono sentita in dovere di
penalizzarvi un
po’, per quanto ti riguarda ho tolto solo mezzo punto
perché il resto era perfetto.
Hai inserito magnificamente
il bacio e molto bene
il personaggio.
Mi è piaciuto il
fatto che hai parlato del bacio
senza far realmente capire al lettore se si trattasse di una metafora o
di un
bacio vero.
Ho trovato perfetta anche
la caratterizzazione del
personaggio e mi è piaciuto anche il modo in cui hai
inserito la frase,
spezzandola, ma riportandola comunque fedelmente.
In conclusione non posso
che farti i miei
complimenti.
<3<3<3
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Capitolo 3 *** Gossip ***
Nickname
sul forum: Karyon.
Nickname su efp: Karyon.
Titolo della fanfiction: Gossip.
Personaggi: Sirius
Black,
sorpresa.
Genere scelto: Commedia.
Warnings: Flash
fiction ( 732
parole).
Personaggio scelto: Sirius
Black/Sorpresa.
Altri
personaggi: James
Potter, Remus Lupin, Peter Minus, Lily Evans.
Note personali: Questa
non mi convince per niente, ma ancora una volta ho cercato di non
rendere le
cose scontate. Volendo, la mia scelta Het era palese, ma ho voluto
giocare
sull’originalità (anche se è difficile,
perché dato l’argomento del Contest, si
sa dove si va a parare). Ovviamente la cosa è un
po’ esasperata, ma ho
immaginato fosse il settimo anno, con una Lily già
interessata a James
eccetera.
Buona
lettura!
Gossip
Sirius
Black ridacchiò quando due ragazze lo guardarono sconvolte,
per poi cominciare
a parlottare tra loro con la mano a coppa sulla bocca.
Ormai,
da quasi una settimana, l’intero Castello parlava di lui
– di loro –come
se fossero scesi direttamente
dal cielo, con aria tra il meravigliato e lo schifato.
Dopotutto
era ovvio che accadesse una cosa del genere, poiché era
stato tutto totalmente
inaspettato; crollato su di loro come una valanga imprevista.
Mentre
due idioti di Serpeverde gli
lanciavano un paio d’insulti e neanche tanto velati, Sirius
scandì la parola
d’ordine, strizzando l’occhio alla Signora Grassa
che – giusto per sottolineare
l’impressione che tutto il Mondo sapesse – gli
sorrise con fare pettegolo.
La
Sala Comune era quasi vuota, segno
che esistevano ancora degli studenti diligenti in quella scuola mentre
lui
andava a zonzo entusiasta e orgoglioso, neanche avesse vinto la Coppa
del Mondo
di Quidditch.
«Oh,
non c’è nessuno» fece, quasi
dispiaciuto: in verità amava che si parlasse di lui,
soprattutto che si
parlasse di quella cosa che gli aveva donato così tanta
felicità.
Sì,
era felice,
checché ne dicessero tutti gli altri.
«Black,
non c’è bisogno di far sapere a mezzo
Grifondoro che sei arrivato» sbottò il solito
prefetto so-tutto-io, alzandosi
dalla comoda poltrona di fronte al camino. Nonostante il tono acido,
Sirius
aveva notato Lily arrossire, così come aveva notato
l’esitazione con cui
l’aveva chiamato per cognome.
«Puoi
chiamarmi anche per nome… Lily»
rispose, con voce suadente e godendosi in pieno il rossore
che le colorò le guancie.
Lei
sbuffò, stranamente a disagio, poi sembrò
decidersi su cosa dire «Black, l’altra settimana
non è semplicemente successo niente.
Non interessa a nessuno!»
Sirius
sorrise e scosse la testa «Per essere niente,
sei piuttosto agitata…»
Fu
in quel momento che Remus apparve, libro alla
mano, lanciando gli occhi in aria e borbottando un «Vi lascio
soli», avviandosi
verso il loro dormitorio.
Sirius
ghigno di nuovo «Vado anch’io, non posso
permettergli di leggere “1000 e
più
piante e veleni” con soli due mesi di anticipo sul
programma» annunciò
ironico, piantandola lì con un bacio mimato e
un’altra strizzatina d’occhio.
Al
piano di sopra intanto, mentre lui e Remus erano
ormai lanciati da un’ora nell’allegra discussione
“avvelenare il topo di Minus
o meno”, James entrò con un diavolo per capello.
«Per
Merlino, odio questo Castello» grugnì, per la
prima volta in ben sette anni. Si buttò sul letto e si
portò il cuscino al
volto con la precisa idea di soffocarsi.
Sirius
scrollò la testa «Sei penoso».
James
gli tirò il cuscino di poc’anzi, forse era
meglio usarlo per uccidere lui, e
lo
guardò con sguardo assassino «Tu non parlarmi mai
più, razza di traditore! Mezza
scuola mi guarda come se fossi… Mocciosus che ha appena
scoperto lo shampoo e
deve dire addio ai suoi bellissimi capelli unti!»
Sirius
fece una smorfia al paragone, poi scrollò le
spalle «Beh, hanno ragione! Tu hai perso ed io ho vinto,
quindi ti meriti le
pacche di comprensione e io la gloria!» Mimò un
gesto di vittoria con entrambe
le mani al cielo, per poi essere raggiunto da un altro cuscino volante
– quello
di Peter per la precisione.
James
emise un gemito strozzato e si ributtò sul
letto; Remus sbuffò, ormai stanco di tutta quella storia
«Ma non sarebbe il
caso di piantarla voi due? E’ da una settimana che va
avanti…»
Sirius
si riprodusse in un’espressione sconvolta «Ma
neanche per sogno, è tutto perfetto! Le ragazze neanche si
avvicinano perché
credono che io non sia più libero, i Serpeverde passano il
tempo a insultarmi
come se dovessi rimanerci male e la rossa neanche riesce a formulare
una frase
coerente al mio cospetto, il che è palesemente un
bene!»
Come
se si fosse risvegliato solo allora, James si
alzò di colpo «Ecco, Lily! Per Merlino, sei uno
stronzo!» Esclamò, come se
fosse la prima volta che sentiva quelle parole.
Sirius
e Remus si lanciarono un’occhiata esasperata,
poi il bruno sorrise dolcemente «Ramoso rassegnati, ormai
l’hai persa» gli fece
notare, mentre quell’altro si tratteneva dal mozzargli la
testa.
Fortunatamente
Peter arrivò a fermare la Terza
Guerra Mondiale, con espressione scioccata sul piccolo viso paffuto
«Stavano
per uccidermi dalle domande di sotto… voi due! Non vi sembra
il caso di
annunciare al Mondo che vi siete baciati solo per una
scommessa?»
Sirius
s’illuminò «Non è corretto,
amico mio: io ho baciato
lui» fece, mentre James
tornava a sommergersi tra cuscini e coperte, progettando il letargo per
un
intero, lungo, anno.
Gossip-
Karyon (1° classificata pari merito con Only)
Lessico e Grammatica: 18/20
Originalità
della storia: 20/20
Inserimento del personaggio
e del bacio: 4.5/5
Caratterizzazione dei
personaggi: 5/5
Giudizio personale: 10/10
Totale: 57.5/60
COMMENTO
Fantastica.
Ho trovato questa storia
semplicemente fantastica,
non c’è che dire.
L’idea
è decisamente originale ed il lessico
sempre molto buono. Mi è piaciuto tutto di questa breve
storia.
Ho trovato molto buona
anche la caratterizzazione
e l’inserimento del personaggio. Anche il bacio è
decisamente presente
(praticamente è il fulcro della storia), ma non è
presente fisicamente, non
l’hai neanche descritto, motivo per cui ho dovuto toglierti
mezzo punto alla
voce “Inserimento del personaggio e del bacio”.
Avevo anche scordato che
fossi tu la ragazza che
mi aveva chiesto se andava bene inserire il bacio per scherzo, quindi
fino alla
fine sono rimasta con la curiosità di scoprire cosa fosse
successo.
Peccato solo che le flash
fiction siano di un
massimo di 500 parole e tu ne hai scritte più di 700, motivo
per cui ho dovuto
penalizzarti, togliendoti 1 punto alla voce “Lessico e
Grammatica”.
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Capitolo 4 *** Hobgoblins - rimpianti ***
Nickname
sul forum: Karyon.
Nickname su efp: Karyon.
Titolo della fanfiction:
Genere scelto: Introspettivo,
malinconico,
triste.
Warnings: Flash
fiction (494), what if…?
Punto bonus: "Mi
basterebbe un bacio per sentirmi felice".
Personaggio
scelto: Mirtilla
Malcontenta.
Pairing: Mirtilla
Malcontenta/Sorpresa.
Note
personali: Come si fa
scrivere una roba
così con Mirtilla? A parte ciò, qualche
spiegazione: gli Hobgoblins sono un
vero gruppo magico nominato dalla Rowling nel, mi pare, Calice di fuoco
(il
cantante è quello per cui era stato preso Sirius, in un
articolo del Cavillo);
ovviamente la frase non è loro.
Chris
Hornby esiste
davvero (il nome è una mia invenzione, ma non il cognome) ed
è il fratello di
Olive Hornby, la ragazza che infastidiva Martilla e ne ha ritrovato il
cadavere; Mirtilla l’ha infastidita per ripicca dopo la
morte, anche la
matrimonio del fratello, prima di essere rispedita a Hogwarts dal
Ministero. Ho
immaginato che si fosse innamorata del fratello, appena visto.
Potrà sembrare
OOC, ma credo che Mirtilla, almeno una volta, abbia provato questo
senso di
rimpianto, fine e mancanza della vita.
Hobgoblins
“Mi
basterebbe un bacio per sentirmi
felice”.
Quella
frase le era entrata dentro un giorno, mentre svolazzava per il
corridoio del
secondo piano alla ricerca di un passatempo.
Una
stupida ragazzetta di Tassorosso la stava canticchiando, mentre
studiava il
poster degli “Hobgoblins”,
un gruppo
musicale i cui elementi sembravano non aver incontrato acqua e sapone
da secoli.
Mirtilla
le era passata attraverso, inondandola con la consueta aria ghiacciata,
poi era
scappata via ridacchiando malignamente.
Tuttavia,
solo pochi minuti dopo, quelle parole erano ritornate in modo
inaspettato,
addossandole un umore che non era quello di sempre: non sentiva il
bisogno di lamentarsi, piuttosto di
starsene da
sola a vagare con i ricordi in frammenti di tempo sepolti nella sua
non-vita
presente.
In
realtà
lei non era solo un fantasma seccatore che gioiva
nell’importunare gli altri –
per quanto se lo meritassero, erano vivi! –, ma anche una
persona cui era stata
strappata la vita quasi senza che se ne accorgesse.
Non
aveva sofferto nel vedere il
suo corpo lontano, mentre la sua essenza o quello che era volava in
alto, a
vivere una vita da roba evanescente e perlacea.
Molto
spesso, pensava di aver
sofferto più per quello che aveva perso, che per la morte in
sé; c’erano altri
istanti che aveva lasciato scorrere via, insieme a quella vita che
credeva di
vivere, ma mai veramente del tutto: gli amici, quelli che avrebbe
potuto avere
un giorno, i sentieri soleggiati e fioriti di Hogsmeade, la burrobirra
bollente
nelle limpide e fredde giornate invernali e l’istante.
Quel
momento in cui il tempo si
ferma per un millisecondo, mentre il cuore batte furiosamente come se
volesse
uscirti dal petto.
E
lì, allora, le ritornava in
mente la frase dei Goblins.
Parole
quasi banali – che
qualsiasi adolescente in preda agli ormoni impazziti pronuncerebbe
– eppure
così vere
Mirtilla
sapeva di aver perso una
parte di sé, quell’antico giorno, forse il
pezzettino che ancora provava quel
miscuglio di sentimenti e sensazioni che ormai non ritrovava
più da tempo;
tuttavia non riusciva a impedirsi di guardarli, quegli ingrati studenti
che si
sbaciucchiavano in ogni angolo del Castello.
Così
ritornava ai tempi della sua
Hogwarts, anni prima, quando aveva vissuto aspettando quel qualcosa che le era sfuggito fino alla
morte e che ora era
costretta a rivivere da spettatrice invisibile.
E
chiudeva gli occhi, rivivendo
quel volto per cui aveva sospirato, anche se l’aveva
incontrato solo per un momento,
quando il suo scopo era d’infestarne la famiglia.
Mirtilla
chiudeva gli occhi e
sognava di baciare Chris Hornby proprio il giorno del suo matrimonio,
quando l’aveva
visto così radioso tra l’erba verde, mentre
infastidiva la sua malvagia
sorella.
«Mi
basterebbe un bacio per
essere felice» le diceva con un sussurro, prima di baciarla.
E
lei ricambiava finalmente, viva
– viva veramente, con le ossa e tutto il resto –
seguendolo all’altare.
Poi
tutto sfumava, lasciandola a
guardarsi nello specchio scheggiato della sua bara a forma di bagno,
con quella
frase ancora nelle orecchie a ripetersi, ossessivamente.
1°
CLASSIFICATA
Karyon-
Hobgoblins- rimpianti
Lessico e Grammatica: 20/20
Originalità
della storia: 20/20
Inserimento del personaggio
e del bacio: 5/5
Caratterizzazione dei
personaggi: 4.5/5
Giudizio personale: 9.5/10
Punti bonus: 1.5
Totale: 59/60
60.5/60
COMMENTO
E con questa ultima storia non mi
hai affatto
deluso. Mi è piaciuta molto. Il lessico molto buono, lo
stile, come sempre,
perfetto, la storia scorre molto bene. Anche l’idea mi
è parsa decisamente
originale, non avevo mai visto Mirtilla così, a rimpiangere
un amore passato e
“rivissuto” anche nel presente.
Il personaggio mi sembra
decisamente IC, la
tematica del bacio si sente, anche se il bacio in sè per
sè non è presente ed
il punto bonus è meritatissimo.
Non ho altro da dirti se non che
sei stata
bravissima.
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