Una sera terribile

di Amy March
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una sera terribile ***
Capitolo 2: *** Al funerale ***
Capitolo 3: *** Innocenti ***
Capitolo 4: *** L'udienza ***



Capitolo 1
*** Una sera terribile ***


Quanto è difficile dirti che ti amo

Quel giorno faceva freddo. Faceva molto freddo.
Era una sera gelida, il vento che soffiava forte. Non era una serata come le altre.
Sirius era seduto a tavolo annoiato. Avrebbe voluto chiamare James per fare qualcosa di divertente, ma James magari era a casa sua con Lily, con suo figlio Harry...
Non ci si poteva divertire senza di lui.
Remus invece trafficava con pentolini e caffettiere.
All'improvviso qualcosa ruppe il silenzio.
Qualcuno aveva bussato alla porta
"Sarà James" pensò Sirius tutto contento
-Sirius vai tu?- chiese Remus
Sirius si precipitò alla porta e la aprì con un'energia che la fece sbattere rumorosamente
-Sirius più piano per favore, vuoi distruggermi la casa?- chiese Remus dalla cucina.
Ma Sirius non ci badò.
-Weilà Jam...-
Non finì la frase che si ritrovo davanti, con delusione, Albus Silente.
-Oh, professor Silente buonasera- disse Sirius con le orecchie che diventavano rosse.
Remus si affacciò dalla cucina.
-Buonasera- disse con voce pacata Silente.
-Buonasera professor Silente- disse Remus facendosi cadere le pentole per la sorpresa
-Si accomodi, vuole un pò di caffè?Burrobirra?Cioccolata?- riprese Remus
-Niente, grazie ragazzi- disse Silente
Aveva una strana espressione in viso ed anche Remus e Sirius se ne accorsero.
Silente si sedette sul divano rattoppato
-Accomodatevi anche voi ragazzi, perchè sto per dirvi una cosa che vi scioccherà e non poco- disse Silente.
Non sorrideva. Brutto segno.
Sirius e Remus si guardarono preoccupati e si sedettero sulle poltrone ai lati del divano
-Allora come sapete Voldemort ha ucciso e uccide ancora, ma da qualche ora a non so per quanto non ucciderà più-
Remus e Sirius si riguardarono ancora più felice, e un sorriso trionfante si dipinse nei loro volti.
Sconvolgente!Questa notizia era straordinaria.
Ma Silente non sorrideva, sembrava ancora più triste.
-E' morto?- chiese Sirius
-Non credo, ma ha perso tutti i suoi poteri e il suo corpo, e il bello è che tutto questo è stato fatto da un bambino di un anno- disse Silente con aria stanca.
Possibile?Con tutti i grandi Auror che avevano cercato di ucciderlo, un bambino lo aveva sconfitto?
-Ma professore...un bambino, come può...- disse Remus balbettante
-Questa sera un unico bambino è sopravvissuto a lui, anche i suoi genitori sono- Silentre prese fiato -Morti-
-Voldemort ha attaccato questa sera a Godric's Hollow- concluse Silente con un sospiro.
-Cavolo, è dove abitano James e Lily!- disse Sirius colpito.
-Sirius- boccheggiò Remus.
Sirius si voltò a guardarlo: era bianco come un cenco, aveva un'espressione di uno che stava per svenire, lo sguardo perso nel vuoto.
-Remus, ti senti bene?- chiese Sirius preoccupato
-Sirius....i-i genitori del bambino s-soprsavvissuto sono L-lily e J-James- disse Remus. Ogni parola gli costava carissimo.
-Hahaha, Remus! Ma cosa dici, James e Lily sono vivi e vegeti e staranno giocando con Harry, credi a me, ti serve una boccata d'aria- disse Sirius
-No, Sirius, Remus ha ragione, mi dispiace ammetterlo per voi, ma il bambino sopravvissuto è Harry- disse Silente senza guardarlo.
No, stavano tutti mentendo, James non poteva essere, non poteva essere...
Sirius aprì la bocca e la richiuse.
Ora era lui bianco come un cadavere, la vista annebbiata.
D'istinto corse a prendere il cappotto, ma Remus lo fermò.
-No, NO!Sirius, dove vuoi andare?-
-A Godric's Hollow- disse Sirius -Vado a chiamare James-
-James non c'è più Sirius! Non c'è più- disse Remus faticando a parlare.
-NO!NO STATE MENTENDO TUTTI! JAMES E' VIVO! E' VIVO, CHIARO?- urlò Sirius in preda alla collera.
Il nodo alla gola gli impediva quasi di parlare.
-James non può essere morto- disse infine Sirius guardando inespressivamente il parquet.
-NO!NOOOOOOOOOOOOOOOOO- gridò Sirius.
Si, il suo migliore amico era morto. E pensare che qualche mezz'ora prima stava per andarlo a chiamare per divertirsi con lui.
-Ora devo andare, devo fare certo cose con Hagrid e con la Professoressa McGranitt- disse Silente con un'aria tristissima e stanca.
Sirius prestò la sua moto a Hagrid per andare a prendere il bambino sopravvissuto.
La terribile serata passò così, tra i pianti per la perdita dell'amico, i ricordi che avevano di lui,di quando giocavano insieme, tutti quei bei ricordi....
Due giorni dopo il funerale di James e Lily, Sirius e Remus scoprirono che a tradire i loro amici era stato Peter Minus, che ai tempi della scuola era un loro amico, ma ora lo odiavano a morte.
L'indomani Sirius Black fu rinchiuso ad Azkaban.
Ma in lui bruciava la voglia di vendicarsi. Di vendicarsi dell'amico, di sua moglie, e l'infanzia felice che era stata rubata a loro figlio Harry, il bambino sopravvissuto.

Salve come al solito, sempre io con queste mania di storie drammatiche. Ma vi chiedo per favore, ditemi che ne pensate. Bacioni Amy.

 

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Capitolo 2
*** Al funerale ***


Quanto è difficile dirti che ti amo

Quella mattina era gelida.

Forse era solo una sensazione gelida, o forse no.

Forse era quell’ambiente gelido.

O solo il pensiero del funerale dei tuoi migliori amici.

Era tutto di un lugubre grigio triste.

Sembrava che il cielo volesse piangere, ma d’altronde lo stavano facendo tutti lì.

Molte, moltissime persone erano li in piedi, a disperarsi per la morte di Lily e James Potter.

Il cimitero dei maghi aveva sempre fatto questa impressione, ma quel giorno sembrava essere più terribile del solito.

Ma, era orrendamente doloroso, essere lì, per i migliori amici del morto.

Remus e Sirius, avevano un aria così afflitta, che molti passanti si preoccuparono seriamente per loro.

Era cosi, orrendamente doloroso, vedere li le tombe di Lily e James.

Vedere le tombe dei tuoi amici.

Terribile

C’erano anche la sorella di Lily, Petunia, suo marito Vernon, e i loro “due” figli: quello naturale , un grosso bimbo biondo chiamato Dudley, e…lui, il loro figlio adottivo Harry.

Harry, il bambino che era sopravvissuto a Voldemort.

Il discorso fatto da Albus Silente fu assolutamente triste e doloroso, per tutti i presenti.

Sirius si era promesso,insieme a Remus, di non piangere, non davanti a tutta quella gente…chissà se riusciva a mantenere la promessa.

Remus aveva già perso.Si teneva il fazzoletto bagnato davanti al viso , per non far vedere che stava piangendo, ma si capiva benissimo

Un singhiozzo si levò rumoroso.

Remus e Sirius si voltarono. Era Jennifer Kortley, migliore amica di Lily, nonché, ai tempi di Hogwarts, era pazzamente innamorata di James.

-Che disgrazia, che disgrazia- continuava a ripetere Jennifer piangente.

Sirius lanciò uno sguardo agli zii di Harry, Vernon e Petunia.

Non osava guardare dentro il carrozzino in cui Harry dormiva beato. Non doveva guardarlo.

In un certo senso , in quel momento, odiava un po’ quel bambino.

Ah! Se non fosse nato, magari, sarebbero vivi.

“Che razza di padrino sono?” si riprese.

-Sirius- lo chiamò la voce strozzata di Remus.

Sirius fece un cenno con la testa.

-Vieni- disse Remus, e afferrandolo per l’avambraccio lo trascinò verso i Dursley.

-NO!- gridò Sirius divincolandosi.

-Andiamo, SIRIUS!- gridò Remus

Ma ormai erano troppo vicini alla culla, Sirius chiuse gli occhi.

Non voleva vederlo, non doveva aprire gli occhi.

I Dursley avevano un’aria fredda, per niente dispiaciuta…forse Petunia un po’, ma un pizzico solo.

-Salve- disse Remus.

I Dursley parvero spaventati.

Sirius aprì gli occhi, si trattenne dal picchiare i Dursley, tanto quanto si trattenne a guardare Harry.

-Salve- disse Sirius evidenziando ogni parola più forte che poteva.

-Buongiorno- disse Zio Vernon burbero.

Remus si chinò verso il carrozzino.

Sirius sbirciò.

“No, è troppo uguale a James!”

Si chinò anch’egli ,arreso, sul carrozzino del bimbo.

Capelli nerissimi e arruffati, uguali a James, naso uguale, bocca uguale.

Gli occhi, però erano di un verde intenso come quelli di Lily.

Sirius si commosse ricordando James in quel bambino…

Aveva promesso di non piangere!

-Remus andiamocene- disse meccanicamente

-Sirius…ma- balbettò Remus

-ANDIAMO!- gridò Sirius.

Non voleva più vedere, non voleva più sapere, non voleva più sentire.

E non doveva piangere, assolutamente!

Fu difficile certo, ma mantenne la promessa…almeno fino al cimitero.

Ma quando furono a casa, Sirius perse, come Remus, la sfida.

Pianse tutte le sue lacrime sul letto della sua stanza.

Non voleva più vedere, non voleva più sapere, non voleva più sentire, ma era impossibile.

 

Eh si, mi è venuta l'ispirazione e ho continuato. Grazie per i commenti e consigli, spero che questo capitolo vi piaccia di più....

 

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Capitolo 3
*** Innocenti ***


Quanto è difficile dirti che ti amo

Era ancora lì.

Sopra la terra fredda in cui riposavano Lily e James.

Sirius, si sentiva troppo male se non andava a fare, almeno una visita al giorno al cimitero.

Erano passati due giorni da funerale, e era andato a trovare almeno sei volte le tombe di Lily e James.

Remus invece, preferiva starsene a casa, a bere il tè e cioccolata.

Secondo lui Sirius si stava rovinando ad andare sempre in quel lugubre posto.

-Sirius dove vai?- chiese il giorno prima Remus, vedendo il suo amico con cappotto e sciarpa

-Al cimitero, Moony- rispose Sirius con lo sguardo perso nel vuoto

-Ci sei ga andato stamattina!-protestò Remus, incredulo

-Problemi?- chiese Sirius spazientito

-Sirius, ti rendi conto che andarci troppe volte, là, ti farà male?- chiese Remus

-No, Remus, non credo proprio…-disse Sirius prendendo le chiavi di casa.

-Ieri ci sei andato tre volte, e te ne sei tornato che sembravi un fantasma!Ti stai distruggendo ad andare la Sirius!-

-Non puoi impedirmi di andare a trovare Lily e James!- gli gridò di rimando Sirius

-E’ vero non posso, tanto tu non li prendi mai in considerazione i miei consigli!- rispose Remus, cercando di controllare la sua voce.

-E poi a te che t’importa di quello che faccio, eh Moony?- chiese Sirius

-M’importa della tua salute, Sirius, ma tu questo non lo vuoi proprio capire!?- gli gridò dalla cucina Remus.

Poi si sentì un battere di porta, e Remus seppe che Sirius, ancora una volta non gli aveva dato ascolto

Le fotografie di Lily e James gli sorridevano.

-James?- chiese Sirius come per vedere se l’amico fosse sveglio.

Dalla tasca, prese qualcosa di piatto e estremamente liscio. Lo specchio. Il suo specchio, e quello di James, quello che serviva per comunicare tra di loro.

Ma Jamse non ce lo aveva, ed era inutile.

Lo ripose nella tasca, senza speranza ormai.

-James, ti ricordi, quando facevamo tutte quelle belle cose ai Serpeverde? E ti ricordi quando, mettemmo le mutande di Piton nell’aula del prof. Lumacorno?- chiese Sirius inginocchiandosi nella terra fredda dove c’erano molte, moltissime tombe.

-Eh, James? Mi senti, vecchio mio? Si, io sono sicuro che mi senti, ma non mi vuoi rispondere eh?- chiese Sirius, con un sorriso amaro.

-Ne combinavamo di tutti i color,i eh Jamie? E poi, come fui felice quando seppi che tu e Lily si eravate fidanzati!Finalmente, sette anni a stare dietro di lei, almeno non sono andati sprecati!- disse Sirius con una luce triste e malinconica negli occhi.

-Vi sposaste, io fui il tuo testimone, eravate stupendi quel giorno.E poi aveste un bambino Harry, e ricordo che Remus era emozionantissimo, anche io, ma tu, quasi piangevi, Jamie. Avete fatto un bambino stupendo, uguale a te, e io sono stato il suo padrino, James, ti ricordi?Ma poi, Tu-Sai-Chi è entrato in casa tua per mezzo di…- la sua voce si strozzò in un singhiozzo.

Le lacrime scendevano sulle guancia rosse per il freddo silenzioso.

Sirius si girò.

Proprio dietro di lui, c’era una tomba, con una foto che Sirius conosceva bene.

C’era un ragazzo giovane molto bello e attraente, che sorrideva, non di ghigno, ma di sorriso sincero.

-Regulus, fratello mio- disse Sirius inginocchiandosi sulla tomba di suo fratello

-Per quale nobile ragione sei morto, Regulus?E’ da quando che sono fuggito a casa di James Potter che non ti vedevo, fratello mio, bello come un tempo- disse Sirius asciugandosi le lacrime con la manica del cappotto e guardando la foto del fratello.

-Non ghigni più come facevi da ragazzo Regulus?La morte ti ha stroncato quell’aria di superiorità?Sei più bello senza quella smorfia, fratello- disse Sirius e lasciando cadere un mazzo di fiori freschi se ne ritornò a casa.

-Sei tornato Sirius?- chiese Remus, una volta che sentì di nuovo il battito della porta.

Non ebbe risposta, ma capì che era tornato.

-Sirius?- chiese Remus affacciandosi dalla cucina.

-Ciao Remus –disse Sirius, che per nascondere il volto bagnato, fece finta di dover recuperare un fazzoletto da terra.

-Allora?Vuoi un tè?- chiese Remus con voce tranquilla e rassicurante

-No, grazie- disse cercando di trattenersi, ma si tradì levando un singhiozzo, e ormai, mentire non serviva più, e quindi ricominciò a piangere.

-Sirius- mormorò Remus, abbracciando l’amico.

La porta bussò forte, fortissimo. Remus ebbe la certezza che stesse cadendo.

E infine cadde, e una serie di dipendenti del Ministero entrarono, rigorosamente in divisa con una lunga pergamena.

-Sirius Black, lei è accusato di aver ucciso dodici persone con un non si sa quale incantesimo, inoltre Lei  colpevole dell’omicidio di Peter Minus- disse uno in aria solenne.

Sirius li guardò incredulo e terrorizzato

-Cosa volete?Sono innocente!Innocente!Non ho mai fatto nulla del genere!- ribatte Sirius

-Le prove parlano chiaro Black- disse una vecchia strega dalla voce stridula.

-Lasciatelo stare!- gridò Remus con tutta la forza che aveva quando presero Sirius –E’ innocente lasciatelo!!!-

-Fermo!- disse un grosso mago fermando Lupin.

-Lui è innocente, non lo toccate!- ribattè Remus rosso dalla rabbia.

-Levati di mezzo- disse il corpulento mago

-Neanche per sogno, se prendete lui, dovete prendere anche me- disse Remus.

-NO!- gridò Sirius –Remus questa faccenda non ti riguarda-

-PRENDETELI- disse il mago grosso.

Due dissennatori si avventarono su Remus e Sirius.

Era terribile, orrendo.

Presto sarebbero stati portati ad Azkaban, entrambi, e poi sarebbero stati processati, e lì avrebbero provato l’innocenza di Sirius.

 

Eccomi con un nuovo capitolo. Ringrazio tutti per i commenti, spero che questo cap vi piaccia.

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Capitolo 4
*** L'udienza ***


Quanto è difficile dirti che ti amo

-L’udienza si terrà oggi pomeriggio alle 19.30- li informò una guardia.

Si trovavano in una delle celle di Azkaban, la terribile prigione dei maghi.

Era stato terribile tenere il dissennatori sul collo per tutto il giorno.

Ora per fortuna se ne erano andati, chissà a chi altro avrebbero rovinato la vita.

-Sirius, hai sentito l’udienza inizierà oggi pomeriggio- disse Remus scuotendogli le spalle.

-Svegliati Felpato!- esclamò con una punta di impazienza Lupin

-Che vuoi Remus?- chiese irritato Sirius

-L’udienza si terrà oggi alle 19.30, e cioè tra poco- ripetè l’altro

-Davvero?- chiese inespressivo Sirius

-Si, guarda stanno arrivando- disse Remus indicando al di fuori delle sbarre dove si potevano chiaramente vedere due dissennatori.

-Oh no- mormorò Sirius alzandosi.

Pochi minuti dopo erano lì davanti al Wizengamot legati a una sedia.

-Il signor qui presente Sirius Black, è accusato per omicidio di dodici perosne tra cui babbani, inoltre è accusato dell’omicidio di Peter Minus- sbottò leggendo una lunga pergamente il Ministro

-E il signor qui presente Remus John Lupin, è accusato di complotto- continuò lanciando un’occhiata ai due ragazzi.

-Complotto?Mi premetta Ministro, ma sia io che Remus siamo innocenti, siamo sempre rimasti in casa e…- disse ingenuamente Sirius

-E quali prove ci sono per confermarlo?- chiese una donna grassa e dall’aspetto sgradevole.

-E quali prove ci sono per accusarmi?- chiese Sirius furioso

-Iniziamo…una testimone oculare, la signora Leopoldina Walfrigh- disse il Ministro facendo entrare una donna ossuta e magra coperta da abiti neri, tremava.

Alla vista di Sirius, sussultò e si mise a piangere.

-Lui!Signor Ministro, l’ho visto con i miei occhi…ha ucciso tantissime persone in un colpo solo, cielo, questo criminale, non so come ha fatto, so solo che è stato lui Ministro, e non ne voglio più parlare- disse la vecchia donna piangendo.

-Mente!Sta mentendo, non è affatto vero ciò che sta dicendo- disse Remus in difesa dell’amico

-E questo giovanotto, l’ha mai visto?- chiese il Ministro indicando Lupin alla vecchia che scosse la testa.

-Molto bene, inoltre abbiamo un altro testimone oculare: il signor Tobia Hocker- disse il Ministro.

Entrò un uomo robusto e alto, non si vedeva il viso perché era coperto da un cappuccio nero, e si vedeva benissimo che la voce era cambiata a forza di quest’ultimo.

-Stavo camminando per la strada principale che porta per Diagon Alley, eravamo ancora a Londra e c’erano molti babbani. Tuttavia non so che succedette, vidi Black che scagliava maledizioni dovunque gli capitasse. Mi nascosi temendo di essere colpito ma assistetti alla scena. Fu terribile…assolutamente, dopo pochi minuti, corpi morti a terra dappertutto. Fuggii in silenzio per non essere visto, ma mi rendo conto che avrei dovuto subito avvertirvi…- disse l’uomo gravemente.

Sia Remus che Sirius erano pallidi con gli occhi sbarrati.

-E ha visto Remus John Lupin?- chiese il Ministro indicando l’altro ragazzo.

L’uomo sembrò rifletterci un po’ su, ma poi disse

-No, non l’ho visto-

-E non hai visto neanche Sirius bugiardo!- gridò Lupin.

-Ma davvero?- chiese la corpulenta e grassa donna affianco al Ministro. Aveva un viscido odioso sorrisetto.

Il testimone fece per andarsene, quando qualcosa interruppe il silenzio.

-Piton!Credi di bleffarmi, lui non è Tobia Hocker, Ministro…è un imbroglione, è un bugiardo, a chi credi di darla a bere Mocciosus?- disse Sirius dimenticandosi di quanta gente importante c’era lì intorno.

Piton sbuffò una falsa incredulità

-Ministro io sono Tobia Hocker…e le ho fatto vedere le carte che parlano chiaro- rispose.

-Certo signor Hocker, forse è proprio Black l’imbroglione- disse il Ministro

-Esatto- aggiunse Piton.

Quando stava per andarsene si chinò leggermente su Sirius e gli sussurrò con il suo tono di voce normale

-Mi dispiace “Felpato”, dovevo farlo-

Siriu sbarrò gli occhi

-Come mi hai chiamato?-

Il Ministro battè la mano sul bancone.

-E ora il verdetto-

Passarono dei minuti tra borbottii contrariati dei membri del Wizengamot.

-Chi è per la liberazione di Black alzi la mano- disse il Ministro

Con orrore di Sirius e di Remus solo un vechhio mago alzò la mano: il loror preside Albus Silente

-Portatelo via!- ordinò aspro il Ministro ai dissennatori

-No, Sirius!- esclamò Remus libero, senza nessun dissennatore sul collo.

-IO SONO INNOCENTE!- gridò e gridò di nuovo.

Ma nessuno seppe che lo era veramente…neanche dopo la sua morte.

 

Ringrazio tantissimo GryffindorGirl per il commento bellissimo e incoraggiante. E grazie anche a SiJay e a hele, eh si...mi rendo conto che è davvero triste.

In quanto a jack mi dispiace che non ti piaccia. Io non credo che sia così malvagia questa mia fan fiction. Caotica dici?Intendi forse tutte le pazzie che fa Sirius quale parlare con i morti?Beh, non credo sia così caotica e banale come pensi tu, perchè è davvero difficile sopportare la perdita di un amico...e poi. Beh quel pizzico di improbabilità, credo che da gusto alla fan fiction, anche perchè se vogliamo tenerci alla versione dei fatti ci andiamo a leggere il libro no? Grazie comunque per il commento

Grazie a tutti per le belle recensione.

Amy

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