My Hope

di Kuroalchemist 94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Pedinamento ***
Capitolo 3: *** Ma che diavolo!!!? ***
Capitolo 4: *** Il portale ***
Capitolo 5: *** Il velo della morte ***
Capitolo 6: *** Avviso ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


 

 

My Hope

Prologo

Silenzio…………un lungo sonno senza sogni……da quanto tempo la musica si era fermata?Da quanto tempo la coltre di gelo era calata?Gelida, inesorabile…….

Luci soffuse, tenui bagliori, parole sussurrate, memorie rubate.

Tutto solo un modo per arrestare anche solo per un battito di ciglia la venuta del futuro, di ciò che sarebbe accaduto e che doveva realizzarsi.

Fermo, paziente aveva aspettato per secoli e secoli assistendo neutrale allo scorrere degli avvenimenti, alle guerre, alla distruzione, al patire dell’uomo sperando nella venuta del giorno tanto atteso. Quello in cui avrebbe rivisto la sua speranza risorgere come aveva già fatto una volta…..la primavera era giunta di nuovo,il mondo ancora teatro di avvenimenti lontani,ma che ora era scenario di lotte cause di dolore e di una tremenda malinconia che assaliva senza distinzione alcuna  i vari protagonisti di questo surreale spettacolo.

Inconsapevoli però che il loro non era altro che un piccolo siparietto nella fitta trama di eventi che da lì a poco avrebbero sconvolto i rigidi equilibri che si erano instaurati.

L’Alchimista fece ripartire la musica e guardando da un altopiano la regione di Central City sottostante sussurrò al vento, mentre una lacrima gli rigava la guancia,< sii forte piccola mia è il momento di svegliarsi >.

Nello specchio d’acqua vicino varie immagini si susseguivano…..

Fiamme danzanti,occhi dorati,lame d’acciaio,antiche cicatrici del corpo e dell’anima presenti anche in coloro che affermavano di non averla, il serpente che morde la propria coda ed infine un enorme portale. Tutto svanito grazie al contatto di una piuma con la superficie dell’acqua proprio nell’istante in cui le sue colossali porte si aprivano grazie ad una preghiera < Nicholas >.

 

CHE GIOIA!!! LA MIA PRIMA STORIA!!!Sì QUESTO è SOLO UN PROLOGO,EPPURE CREDO DI AVER LASCIATO ALCUNI INDIZI SUI PROTAGONISTI….SPERO DI NON AVER ESAGERATO RECENSITE!!! ^-^

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Capitolo 2
*** Pedinamento ***


 

 

Pedinamento

< CHI è CHE HAI CHIAMATO PULCE MICROSCOPICA CHE NON SI RIESCE A VEDERE NEANCHE CON LA LENTE DI INGRADIMENTO?!!!!!!  >

Il grido lanciato  aveva fatto prendere un colpo a tutta la piazza se non a tutta Central City.

L’autore del casino generale era un biondino,alto un metro e un tappo,con una treccia bionda,occhi dorati e un cappotto che avrebbe fatto concorrenza a quello di cappuccetto rosso. Se questo non bastasse era accompagnato da un enorme armatura che tentava invano di calmarlo… o almeno che non saltasse al collo del militare che gli stava d fronte. Questi era un uomo sulla trentina per niente preoccupato dalla reazione del giovane e che anzi indifferente faceva l’occhiolino a un gruppo di belle ragazze ,sotto lo sguardo assassino dell’altro militare, una donna dai capelli biondi che spazientita accarezzava l’adorata pistola,ansiosa di utilizzarla.

< Su Full Metal non è il caso di prenderla così>, l’uomo finalmente si era degnato di prendere in considerazione il ragazzo oramai con la bava alla bocca per la rabbia. ….

< Ma che scherzo e scherzo io la pesto accendino usurato che non è altro..lasciami andare Al!! >

< Cerca di calmarti fratellone >.

Intanto dal tetto di un palazzo vicino oscure figure osservavano silenziose la scena.. o meglio annoiate a morte di vedere la scena ripertersi giorno dopo giorno…

< Lust ho fame > un uomo così grasso da assomigliare ad una palla si era rivolto ad una bella donna prosperosa con un tatuaggio sul petto.

Questa con aria stanca gli rispose < lo so Gluttony però devi aspettare è un ordine di quella persona >

< Ma io mi annoio!!! > questa volta a parlare era stato un bambino dagli occhi viola  di nome Wrath, al cui fianco era seduto un giovane ragazzo con indosso degli strani abiti neri che facevano apparire la sua sottile figura ancora più ambigua, accentuata dal  pallido viso grazioso e giovane. Lui stesso se lo era scelto proprio per questo,un viso all’apparenza dolce ma che sin dal primo sguardo si rivelava dimora di un ghigno sadico e strafottente.

Gli homunculus da più di due settimane avevano ricevuto l’ordine da Dante di seguire da vicino gli spostamenti dell’ alchimista d’acciaio, la donna da troppo tempo desiderava ardentemente che lui realizzasse la pietra filosofale. Il suo corpo non avrebbe resistito ancora per molto, un vero peccato perché il corpo di Layla era di suo gradimento.

 

Fatto anche il primo capitolo!!! Presto le cose si movimenteranno e comparirà un nuovo personaggio o forse anche due?

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Capitolo 3
*** Ma che diavolo!!!? ***


 

 

MA CHE DIAVOLO!!?

Raramente Dante si recava di persona in città abbandonando quella sotterranea,

divenuta il suo regno. Ma desiderava ardentemente acquistare un abito speciale

per il giorno in cui avrebbe ottenuto la pietra e con essa anche il corpo di Rose.

Nessuno l’avrebbe ostacolata.

Per puro caso aveva anche lei assistito alla sfuriata verso il generale Mustang.

Si era divertita, il ragazzo era per molti aspetti un piccolo casinaro e per altri invece era molto simile al padre, per quelle melense preoccupazione per i più deboli.

 

Anche Envy ,mentre con occhi assenti osservava Ed, stava pensando a Hoheneim.

Quel maledetto bastardo che lo aveva abbandonato dopo averlo ridotto carne da macello. Quanto desiderava averlo tra le mani e poter attuare la sua vendetta. Così finalmente  quel senso di dolore perenne che gli premeva nel petto lo avrebbe abbandonato…forse. Lo avrebbe fatto patire, prima sfogandosi sui sui cari figlioletti, quelli che aveva preferito a lui per chissà quale motivo …sì gli avrebbe tolto ogni cosa avrebbe conosciuto cosa si provava…..

All’improvviso il cielo si oscurò. La gente si guardava attorno perplessa e in apprensione non capendo cosa stesse succedendo.

Dello stesso avviso erano Dante, gli homunculus e i quattro che avevano subito smesso di discutere;poi un bagliore improvviso attirò la loro attenzione,proveniva da est in città.

Gli Elrick subito accorsero. < Acciaio aspetta!!> Mustang era però troppo lontano per essere udito e  rimase lì con affianco Riza all’oscuro che i loro mortali nemici erano  a loro volta stati attratti dalla luce proprio come una falena dalla fiamma prima di incendiarsi.

Scusate ma per più avanti faticherò ad aggiornale, ma non perdete la speranza.

A presto e recensite!!!!!!

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Capitolo 4
*** Il portale ***


 

Il portale

Edward correva a perdifiato per le vie affollate di Central seguito dal fratello che tentava di stargli dietro. Lui sapeva cosa stava succedendo, aveva già provato la stessa sensazione durante l’infanzia, ne era attratto e impaurito nello stesso tempo, ma non poteva voltarsi e fare finta di niente perché forse questa sarebbe stata la volta buona per riavere ciò che avevano perduto. Lo doveva a suo fratello,Al,gli avrebbe restituito il corpo,avrebbe rimediato al suo peccato,alla sua colpa. Fosse stata l’ultima azione della sua vita.

Dante voleva vederci chiaro. Aveva anche lei riconosciuto quella luce e si chiedeva chi, chi mai c’era riuscito? Hoheneim?No impossibile quell’uomo non era mai utile nei momenti cruciali,capace solo di abbandonare nel momento del bisogno. Forse qualcun altro? In quel caso avrebbe ottenuto la pedina fondamentale per il suo piano e si sarebbe finalmente liberata dei due fratelli scansafatiche. Dopotutto se non ci s’impegna, si perde il posto, no?

Sinistra, destra, attraverso la piazza della fontana e poi sempre dritto a Ed sembrava di non arrivare mai. Sorpassando vicoli oscuri,seguì il faro di luce attraverso i vari isolati della città senza fermarsi ; poi finalmente svoltò un angolo e lo vide, ciò che gli aveva segnato la vita per sempre…

Dante lo osservò con gli occhi sgranati, lo aveva visto molte altre volte, ma come si poteva rimanere impassibili dinanzi ad una tale visione?D’altronde rimaneva pur sempre umana…

Ma anche chi non era umano rimase paralizzato. Come se fossero stati sigillati gli homunculus si sentivano oppressi da un senso di puro terrore, avevano davanti agli occhi ciò che da anni li aveva terrorizzati nei loro sogni ad occhi aperti.

IL PORTALE

Maestoso, eterno e immutabile con le sue nere porte si stagliava di fronte ad un pubblico così numeroso, ghiacciatosi per la sorpresa.

Passarono secondi che parvero anni e… non accadde assolutamente nulla.

Il portale rimane chiuso come se nulla fosse.

Dopo un iniziale sbigottimento Dante si nascose dietro ad un angolo per non farsi notare, mentre gli homunculus oramai si trovavano incuranti a un paio di metri di distanza dai fratelli che solo qualche istante dopo se ne accorsero.

< Che diavolo! Lo sapevo che c’eravate voi dietro a questa storia!!! >

< Ehi piccoletto noi non centriamo assolutamente niente > Envy aveva cercato di apparire superiore e scontroso come il solito ma le parole gli erano uscite di bocca come un gridolino strozzato di cui si imbarazzò molto.

< perché è comparso qui? > sussurrò Lust evidentemente sbiancata mentre Wrath si raggomitolava per terra piangendo disperato impaurito dall’idea di tornare al suo interno e Gluttony si teneva la testa tra le grassocce mani.

< Non prendetemi gioco di me! > Ed aveva trasmutato l’auto mail e si era scagliato contro di loro, casualmente proprio contro Envy che era il più lontano.

Anche in questi momenti non si dimenticava mica di essere stato chiamato piccoletto dall’homunculus in questione, il portale poteva anche aspettare.

Envy ancora sotto shock riuscì, però, ad evitarlo e  dopo un salto in aria cominciò ad attaccarlo a sua volta con calci e pugni che non sempre erano parati dall’alchimista.

Ed trasmutò il terreno sottostante facendo cadere il suo avversario. Era pronto a colpirlo quando si sentì afferrare per le braccia. < Basta così fratellone >.

Al era finalmente intervenuto ed anche Lust aveva bloccato con le sue unghie Envy, dopo aver fatto una delle sue solite riflessioni su chi siamo e cosa facciamo, lunghe un quarto d’ora.

Sarebbe stata una scenetta alquanto comica se improvvisamente non si fosse sentito un sinistro cigolio provenire da davanti a loro.

Ognuno nello stesso istante si era voltato giusto in tempo per vedere il portale aprirsi; lentamente le porte si spalancarono. Tutti rimasero paralizzati tranne Envy che scattò seduto, trovandosi a soli cinque metri dalla sua più grande paura.

Manine nere uscirono dal portale, numerose, avendo come sfondo decine di occhi ametista. Envy non riuscì più a respirare pensò di essere spacciato, ma non era giusto lui voleva, lui doveva, farla pagare a quel bastardo. Non era giusto…………

Ma non fu afferrato da queste, che erano troppo impegnate a portare qualcosa invece dall’interno all’esterno, appoggiandola delicatamente a terra per poi ritirarsi.

Con loro scomparve anche il portale lasciandosi dietro solo la minuta figura priva di sensi di una giovane ragazza, apparentemente poco più che bambina.

Scusate per il ritardo ma ho avuto molte cose cui pensare ultimamente inoltre ho dei problemi con il codice html, ma ho partorito un capitolo più lungo dei precedenti, spero che vi sia piaciuto a presto!

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Capitolo 5
*** Il velo della morte ***


Il velo della morte

Eh?

Envy incapace di fare altro osservò la ragazza accasciata incosciente a pochi centimetri da lui.

Avrà avuto circa 16 anni,pelle olivastra,capelli neri con riflessi rossicci lunghi fino al bacino sparpagliati sul suo vestito bianco percorso da particolari arabeschi rossi. Il viso era rilassato, mostrava i segni di un profondo sonno e le labbra color ciliegia leggermente dischiuse.

Tutti quanti la osservavano come se lei stessa fosse il portale in persona,studiandola per riuscire a capire chi fosse,ricercando un qualche indizio di cerchi alchemici o sigilli. Ma nulla appariva come una normalissima ragazza addormentata,inconsapevole di ciò che accadeva intorno a lei e che presto sarebbe accaduto.

Un pensiero poi colpì Edward con la forza di una valanga. Se lei era uscita dal portale qual’era stato lo scambio equivalente?Chi aveva pagato per lei o forse era stata lei stessa a pagare?Quel pensiero raggiunse anche Al.

L’armatura mollò all’improvviso il fratello facendolo cadere al suolo come un sacco di patate e domandò < Ma è viva? >.

Envy allora in maniera titubante,come per paura di scottarsi le appoggiò una mano sul polso per percepirne il battito……

Non rispose perché lo fece Lust al suo posto, poiché aveva letto l’espressione sul suo volto, < NO >.

Goccia dopo goccia…..il rumore lento di passi risuonava nel vicolo buio.

Il fucile agganciato sulla spalla gli donava un poco di fiducia,ma con un killer a piede libero non si doveva abbassare la guardia,gli sarebbe stato fatale. Dai ancora un giro e  ritornava alla centrale,poi una birra tra amici e….

Qualcuno gli aveva afferrato la spalla stringendogliela.

Mio Dio,accoglimi tra le tue braccia….

< Smettila di girovagare così alla cieca. Ci hanno inviato un messaggio;hanno riferito dei disordini e strani fenomeni in centro. Dobbiamo dirigerci lì immediatamente. > il suo compagno lo aveva richiamato. Non era stato mai così felice che le sue narici venissero inondate dal fetore emanato dalla sigheretta dell’altro.

Ahhh…un altro giorno e un’altra birra.

 

Disordini in città?Strani fenomeni?Prima Acciaio a mettergli i bastoni fra le ruote,l’esercito,quei dannati esseri senz’anima ed ora questo…ma che cosa stava succedendo?Tuttavia proprio lui non aveva il diritto di fare la predica;un gigante di colore con gli occhi cremesi e migliaia di vite nel braccio,la sua condanna,il dono del suo dio e la sacra missione da compiere. E lui che pensava di far fuori un altro militare,ma questo potrebbe essere più interessante.

Scar si girò e ritornò sui suoi passi < Che fortunati Breda,Havoc….. >

Edward si era avvicinato e guardava con occhi tristi il corpo della ragazza ancora a terra vicino ad Envy. Tanto sforzo per nulla….era davvero stata attuata la legge dello scambio equivalente?Vuol dire che il pedaggio del portale valeva una vita….

< Se ne è andata prima di poter rivedere la luce  >.

Wrath rimase colpito da quelle parole. Anche lui dopotutto era morto prima di nascere non potendo vedere la luce…e quando era finalmente tornato era stato cacciato da colei che lo avrebbe dovuto amare più di qualunque altro. Forse anche lei aveva combattuto e a lungo aspettato prima di poter finalmente uscire e ora non ce l’aveva fatta…addio signorina.

< Lust posso mangiarla? >.Lust stava per ribattere,ma venne sorpresa da un rumore improvviso.

I militari erano arrivati e loro se ne dovevano andare,così come Dante.

Envy però non ne voleva sapere di muoversi era troppo sorpreso;non capiva la ragione del suo arrivo. Era forse giunta per morire?Così fragili gli esseri umani troppo deboli. Piccoli esseri solo in grado di morire sotto i colpi della sorte,ed anche i più forti erano destinati a perire. Allora perché ostinarsi a combattere? Tanto alla fine sarebbero rimasti solo loro homunculus e quella giovane era stata la prima a cadere. Ma allora perché?perchè gli altri homunculus desideravano tanto diventare deboli?Per poter morire?

< Gli umani sono deboli… >

Ed allora sgranò gli occhi sconvolto,per poi dire con la testa bassa

< Envy…>. Questo sentitosi chiamare uscì dai propri pensieri per girarsi verso l’alchimista.

Venne scaraventato ad alcuni metri di distanza da un potente pugno d’acciaio,tirato da un Edward che aveva perso il controllo.

Era pronto a lanciarsi sul nemico ancora a terra,ma venne bloccato dalla fuoriuscita dal terreno di un muro creato grazie all’uso dell’alchimia.

Wrath,conscio che l’arrivo dei militare era oramai prossimo,aveva ritenuto opportuno fermare lo scontro;avevano fallito la missione che gli era stata affidata e non dovevano peggiorare la situazione.

Lust e Gluttony  si stavano già allontanando mentre Envy inveiva a gran voce contro l’Elrick,il quale contraccambiava con affianco uno scandalizzato Alphonse.

 

Wrath  afferrò il compagno per la gonnellina tirandolo su,sollevandola però.

Envy scarlatto in volto fece ritrovare Wrath con un gambale tra i denti,che si aggiustarono dopo poco da soli grazie alla capacità rigeneratrice del loro proprietario.

Gli homunculus si defilarono prima della venuta dei militari,lasciando un Ed a terra in un caso di morte apparente , causa l’atroce visione di pochi istanti prima, ed anche quando fu interrogato da Mustang su ciò che gli era capitato fu solo in grado di dire sotto lo sguardo stranito di Hughes < Ho visto cose che non sono di questo mondo >.

 

Non tiratemi pomodori,vi prego pietà!!!

Questo capitolo è stato molto duro da scrivere e non mi è venuto un gran che bene. Ma è solo uno per sbloccare la situazione!!!

Vorrei inoltre assicurare tutti quanti che non sarà una Mary-Sue,

anche se forse è apparsa tale.

Al prossimo aggiornamento!!!Recensite!!!!

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Capitolo 6
*** Avviso ***


Scusate per l'estremo ritardo,ma ultimamente ho estreme difficoltà a continuare la storia.Tuttavia non temete sto lavorando al prossimo capitolo e spero di poterlo postare al più presto.Scusate ancora, a presto!!

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