Alex era legato ad una croce da un cespuglio di rose che li
impediva qualunque movimento e che lo stritolava ogni volta che si rifiutava di
rispondere alle insistenti domande di Delphine che sembrava divertita della sua
sofferenza; non riuscì a frenare la sua stessa bocca dal rivelare alla maestra
i due primi misterion, troppo assoggettato dal siero che gli era stato
somministrato e al continuo mescolarsi nella sua testa di dolore e confusione:
- Allora signor “poeta”, vuoi recitarmi il terzo misterion?-
- Non lo conosco -
Sillabò il moro, la donna digrignò i denti e gli trafisse il
petto con un’unghia facendolo sussultate:
- Recitami il terzo misterion!-
Ordinò, Alex ripeté:
- Non lo so -
Ma anche questa volta Delphine non gli credé e fece
stringere ancora di più il cespuglio di rose intorno al corpo del prigioniero;
Claus strinse i pugni mentre veniva trattenuto da Lucciola, il Canada osservò:
- Signora, se mi è permesso, credo che sia vero che non
conosca il terzo misterion…-
- Forse hai ragione… -
Accettò la regina, poi fermando la sua tortura sul petto del
capitano della Silvana che era ormai caduto in un uno stato semi-cosciente
continuò:
-….ma di sicuro saprà chi lo conosce!-
Avvicinò il viso all’orecchio d’Alex e chiese:
- Dimmi, chi conosce il terzo misterion?-
Non ebbe risposta, le rose si strinsero ancora di più e
sangue cominciò a sgorgare da numerose ferite sul corpo del moro:
- Dimmelo…-
Alex riuscì a
trattenere la sua bocca dal muoversi, la donna adirata ricominciò la sua
tortura al petto dell’uomo:
- Puoi non rispondere al sangue della verità!-
Esclamò mentre la sua unghia che stava trafiggendo Alex si
bagnò di sangue, il comandante trattenne un sussulto:
- Parla!-
Gli gridò contro Delphine, ma il moro non disse niente
causando una stretta ancora più soffocante dalle rose:
- Basta!-
Gridò Claus che non riusciva più a sopportare la vista di
quella scena, la donna si girò verso il pilota:
- Ragazzino, tu mi ordini di fermarmi?Ridicolo! -
Il biondo si fece lasciare da Lucciola e salì le scale finché
non fu di fronte alla Maestra:
- La prego! Alex non sa più niente…lo lasci in pace!-
Delphine sorrise vittoriosa riscendo a leggere in quella
voce ciò che voleva:
- E così tu conosci il terzo misterion! Dimmelo!-
Il biondo rimase stupito, lui non lo conosceva! Perché la
Maestre credeva che lo sapesse? O forse lo conosceva e non sapeva di
conoscerlo! Claus indietreggiò spaventato:
- Io non so niente!-
- Invece si! Lo leggo nella tua voce!-
La donna si avvicinò al ragazzo che guardò Lucciola in cerca
d’aiuto, ma l’amico non fece niente neanche quando Delphine si abbassò davanti
al biondo e tentò di fargli bere il contenuto di una boccetta, fallendo:
- Io non berrò niente! Io non le dirò niente!-
Esclamò adirato Claus scansando da sé Delphine che sorrise
alla resistenza del ragazzo davanti a lei:
- Sei un ragazzo coraggioso! Nessuno aveva mai osato
ostacolarmi!-
Ma sorrise ancora di
più quando notò il colore che avevano assunto gli occhi del pilota, un azzurro
così chiaro da sembrare trasparente:
- Era da anni che….-
Sussurrò, con prepotenza prese tra le mani il viso del
biondo e studiò gli occhi cristallini:
- Tu sei un “angel”!-
Affermò alla fine trionfante, Claus che non aveva capito
niente scosse la testa:
- Cos’è un "angel"?-
- Un “angel” è una creatura del cielo, tu sei una di esse ed
io sono fortunata ad averti qui perché ora non mi servono più i quattro
misterion!-
Alex strinse in pugni mentre Claus scosse la testa:
- Ma cosa sta dicendo?!-
- Tu mi aiuterai a ristabilire il potere della Gilda sulla
terra, in cambio i tuoi amici avranno salva la vita -
Un barlume di speranza comparve negli occhi del pilota:
- E Dio? Dio sarà libero?-
- Dio sarà libero -
Il comandante avrebbe voluto dire a Claus di non accettare,
che sarebbe stata la fine, ma le rose gli impedirono di parlare e così il
biondo annuì:
- Va bene, accetto!-
Delphine sorrise radiosa:
- Bene!-
In quel momento nella sala entrarono due soldati che
tenevano fermo una ragazza che continuava a dimenarsi cercando di liberarsi, la
portarono al cospetto della regina:
- Maestra, abbiamo catturato questa ragazza che era riuscita
a penetrare nella Reggia!-
- Quella ragazza è riuscita a penetrare da sola nella
Reggia?-
Chiese la donna squadrando la ragazza che tentava di
liberarsi:
- Si…-
Rispose una guardia, la regina alzò con una mano il viso
della giovane: capelli lunghi e neri incorniciavano un viso avorio, due occhi
blu e profondi restituivano freddi lo sguardo alla donna:
- Oggi è la mia giornata fortunata! Alla mia casa sono
giunti ben due “ angel”…-
Fece un cenno ai due soldati che lasciarono la corvina e se
ne andarono richiudendo alle loro spalle il portone, la nuova arrivata fissò
bellicosa Delphine che chiese:
- Come ti chiami?-
L’angel non rispose, la donna indicò Alex:
- Sei qui per lui, vero?-
Chiese, ma la risposta non arrivò neanche questa volta,
sorrise sadica e ad un suo cenno le rose stritolarono Alex che, questa volta,
non trattenne un urlo di dolore, la giovane gridò:
- Ferma!-
Delphine fece allentare la presa alle piante soddisfatta e
domandò:
- Chi sei?-
La corvina,questa volta, rispose subito:
- Il mio nome è Miyu Y.Vampir…è vero sono un “angel” e sono
venuta qui per Alex -
- Brava, deduco dal tuo aspetto che sei consenziente..-
- Si, sono cosciente della mia forma -
- Bene! Tu insegnerai a Claus a trasformarsi e insieme mi
aiuterete a ricostruire il mio impero!-
Miyu strinse i pugni:
- Libera Alex, subito, solo allora io ti aiuterò!-
- Prima devi dimostrarmi che ubbidirai ai miei ordini e,
soprattutto, che sei consenziente!-
- Che cosa vuoi?-
Sibilò Vampir lanciando uno sguardo d’odio alla donna che
ordinò:
- Trasformati….-
Sfiorò con un dito il petto di Alex ormai svenuto e
continuò:
-…o vuoi che soffra ancora?-
Miyu strinse i pugni:
- Va bene, mi trasformerò-
Si posizionò in mezzo alla stanza, congiunse le mani e dopo
aver sussurrato una frase una luce la avvolse: dal kimono bianco con sopra i
fiori di ciliegio che indossava si aprirono due ali bianche maestose e molte
piume candide caddero intorno, l’obi rosso cambiò colore diventando azzurro e
sulla fronte comparve per qualche secondo un kanji rosso:
- Molto bene!-
Esclamò Delphine, si chinò verso Claus completamente
ipnotizzato da quella visione:
- Hai visto? Quello è un “ angel” e presto anche te sarai
capace di trasformarti!-
La ragazza si avvicinò alla Maestra che ordinò:
- Non devi mai prendere la forma umana, ricordati, voglio
sempre vederti così-
- Certo -
Accettò mestamente Vampir, poi affermò:
- Ora, libera Alex!-
La regina accettò, schioccò le dita e le rose lasciarono
libero il comandante che cadde in avanti, la corvina lo prese al volo e lo
strinse a se macchiandosi del suo sangue:
- Scusami, sono arrivato in ritardo-
Il moro socchiuse gli occhi, gli sembrò di vedere una
persona che conosceva bene, ma prima di poter dire qualunque cosa perse
completamente coscienza; Claus si corse da Al:
- Al!-
Chiamò, la bambina uscì dalla trance in cui era caduta e si
girò verso l’amico:
- Claus!-
Chiamò, il biondo la prese in braccio:
- Tranquilla! Ora è tutto finito!-
- Claus! Ho avuto tanta paura!-
Pianse Al, il pilota la cullò tra le sue braccia cercando di
farla smettere di piangere; in quel momento Canada proruppe:
- Il Rito del Giuramento è finito!-
Delphine sorrise, poi in tono neutro ordinò:
- Bene, se il vincitore è Dio ditegli che è libero di fare
ciò che vuole -
Canada annuì e non obbiettò le parole della Maestra che si
rivolse alla giovane che teneva fra le braccia Alex:
- Lucciola, scortala nostra amica nelle camere in cui
alloggerà con i suoi compagni -
Il ragazzo annuì e fece cenno ai due “angel” di seguirlo,
prima di uscire dalla sala Miyu rivolse uno sguardo gelido alla donna:
- Si ricorsi, signora Delphine…lei ha tutto il mio
risentimento! Le ubbidirò solo perché sono un “angel”, altrimenti lei sarebbe
già morta!-
Detto questo uscì portando sulla schiena Alex svenuto.
Quando Alex rinvenì si ritrovò adagiato su un letto coperto
e con le ferite fasciate, prima di perdere coscienza gli era sembrato di vedere
Yuris, ma, ripensandoci, era impossibile dato che era morta anni prima nel
Grand Stream, si guardò intorno scorgendo un altro letto in cui dormiva serena
Al, sembrava che tutto fosse tornato normale; la porta della stanza si aprì:
- Complimenti Claus, oggi hai fatto dei progressi! Mi auguro
che continuerai così anche nei prossimi giorni!-
Una voce femminile che il moro credeva di non poter sentire
più parlò a Claus che rispose:
- Grazie, ma, dimmi, hai saputo quando l’Urbanus attaccherà
la Gilda?-
- Non di preciso, ma l’attacco verrà sferrato
approssimatamente tra due giorni, dobbiamo tenere duro!-
- Lo so, tuttavia non riesco a sopportare la falsità della
Maestra! La odio!-
Miyu si sedette sul letto su cui era sdraiato Alex e
sospirò:
- So bene che è dura! Ma dobbiamo sopportare, anch’io odio
Delphine soprattutto per ciò che ha fatto a me e ad Alex, tuttavia sopporto
perché so che arriverà presto l’ora dei conti! Ricordati non bisogna mai avere
fretta!-
Il comandante della Silvana si girò verso il punto da cui
proveniva la voce e spalancò gli occhi stupito: doveva ammettere che era molto
cambiata dall’ultima volta che l’aveva vista, ma la riconobbe lo stesso, solo
lei possedeva quelle due cobalto capaci di stregare chiunque li fissava per più
di due secondi:
- Yuris -
Sussurrò, la ragazza si girò e si accorse che il moro era
sveglio:
- Alex! Meno male che ti sei svegliato! Cominciavo a pensare
che non ti svegliassi più!-
Esclamò Vampir abbracciando il moro che rimase stupito dal
calore che gli infondeva quell’abbraccio, timidamente, come se un suo qualunque
movimento potesse rompere quell’attimo, portò le braccia intorno alla vita
della corvina, appoggiò la testa sulla sua spalla inebriandosi del dolce odore
che emanava la pelle di Yuris e, con le lacrime che minacciavano di cadere
dagli occhi, chiese:
- Perché non ti sei fatta viva per tutti questi anni? Perché
non mi hai detto che eri viva?-
La corvina sciolse l’abbraccio, gli accarezzò delicatamente
i capelli per poi scendere fino alla guancia, gli si sedette accanto e gli
prese una mano tra le sue:
- Ci sono molti motivi e, dato che abbiamo tempo, risponderò
a tutte le tue domande…-
Claus fece per uscire dalla stanza, ma Miyu accorgendosene
lo fermò:
- Resta qui! Voglio che ascolti!-
Il biondo si andò a sedere sul letto dove dormiva Al e
annuì, Alex a un cenno di Yuris chiese:
- Mi puoi spiegare cos’è questa storia del tuo nome? Perché
ti fai chiamare Miyu? E cosa vuol dire che appartieni alla razza “angel”?-
Vampir annuì,
accarezzando la mano del moro rispose:
- Per quanto riguarda il nome ho deciso io di cambiarlo,
dopo l’incidente del Grand Strem…-
- Ma..perché?-
- Devi sapere che mio padre non era d’accordo con in il
fatto che ti amavo, numerose volte cercò di impedirmi di raggiungerti agli
appuntamenti o nelle nostre avventure, così quando tutti mi credettero morta
decisi che era ora di ricostruirmi una vita! Con i soldi che avevo su un conto
nascosto a mio padre ho arruolato un equipaggio e con loro ho costruito una
nave invincibile, “La Fenice Oscura”, una specie di nave fantasma!-
- Ne ho sentito parlare! Molti dicevano che fosse solo una
fantasia e che il suo equipaggio fosse guidato da un comandate che possedeva
dei poteri speciali!-
Osservò il pilota, Miyu annuì:
- Proprio così, ciò che volevo era che nascesse una specie
di leggenda su una nave fantasma in modo che nessuno credesse ai sui
avvistamenti, pagai io stessa le persone che dovevano mettere in giro la voce!
Inoltre sapevo che avrei vissuto all’ombra della “Silvana” e questo mi avrebbe
permesso di continuare tranquillamente le mie ricerche!-
Il comandante si ricordo improvvisamente del giorno della
prima asta a cui aveva partecipato da quando era partito con la Silvana…………….
Alex entrò nella sala dove sarebbe avvenuta l’asta, prese
il suo numero e il catalogo con degli oggetti in vendita e si sedette al suo
posto, si guardò attorno e notò subito una persona che in quel momento si stava
dirigendo verso di lui, notò che aveva il numero consecutivo al suo, gli si
accomodò accanto e aprì il suo catalogo:
- Salve -
Disse, il moro rispose al saluto e chiese:
- Lei e qui per qualcosa in particolare?-
- Lei?-
- Glielo dirò se mi risponde prima lei!-
Lo sconosciuto aprì il catalogo a una delle ultime
pagine: una Katana era riposta in un fodero nero laccato:
- Sono qui per questa, e lei?-
- Per curiosità -
Rispose Alex non volendo rivelare il vero motivo per cui
era lì, lo sconosciuto sembrò credergli, annuì distogliendo l’attenzione dal
vicino, il moro dedicò quel momento a capire l’identità della persona accanto,
ma non ci riuscì perché troppo celata dai vestiti e dalla maschera bianca che
indossava:
- Mi scusi, potrebbe dirmi il suo nome e da dove viene?-
- Per il nome, mi dispiace, ma dovrà accontentasi del
beneficio del dubbio……per quanto riguarda la mia provenienza..beh…sono la
comandate di una nave da combattimento, ne avrà di sicuro sentito parlare…-
- Lei è una femmina?!-
- Si, c’è forse qualcosa di strano?-
- No, solo…-
Non terminò la frase perché un campanello segnò l’inizio
dell’asta, per tutta la durata si ritrovò a fissare il vicino, distolse la sua
attenzione dalla comandante solo quando arrivò l’articolo che gli interessava e
andò a prenderlo sul palco, verso la fine lo sconosciuto si alzò e dopo aver
ritirato la Katana gridò sguainandola:
-Angeli Randagi! È ora!-
Venti persone vestite irruppero nella sala e derubarono
dei propri soldi alcuni noti nobili, poi si dileguarono, prima di sparire in
una nuvola di fumo lo sconosciuto disse:
- Ricordatevi! Avete appena incontrato l’equipaggio della
“Fenice Oscura” !-
Ricordando quel giorno gli venne da sorridere, Yuris aveva
spaventato proprio tutti e la sorveglianza nei porti era stata triplicata! Miyu
lo distolse dai sui pensieri continuando:
- Passando alla seconda risposta beh! Io sono un “angel” e
possiedo molti poteri, per questo mio papà mi voleva sempre in casa: io
assicuravo un posto rispettabile alla mia famiglia perché ero temuta -
Alex capì finalmente i ritardi frequenti della ragazza e
perché ogni volta che doveva andarla a prendere doveva superare gli anti-furto
e le guardie di famiglia:
- Ora molte cose mi sono chiare!-
Pensò ad alta voce, la corvina sorrise divertita sapendo a
ciò che si riferiva, gli lasciò la mano e chinandosi su di lui gli baciò la
guancia per poi scendere fino alla guancia cospargendo di piccoli baci il
percorso, Claus capendo che era ora di lasciarli soli prese in braccio Al e
decise di portarla da Lucciola e Dio nella camera accanto, silenziosamente andò
via e chiuse la porta alle sue spalle; Alex attirò a sé Yuris e con un mano
dietro alla testa la invitò in un bacio: le loro labbra si scontrarono e si
unirono, i loro sapori si unirono e il moro approfondì nella bocca della
ragazza così che le loro iniziarono una danza dolce che sapeva, malgrado anni
di separazione, di amore, quando si staccarono il comandante della Silvana la
strinse a sé con forza e mentre alcune lacrime di gioia solcavano i suoi occhi
scuri disse:
- Ti amo ancora!-
- Anch’io, non ho mai smesso di amarti!-
Esclamò radiosa Yuris come il giorno in cui si erano
dichiarati, poi si fece lasciare, si sdraiò accanto al moro che domandò:
- Puoi?-
La corvina annuì:
- Certo!-
Prese tra le braccia Alex che si ritrovò sopra alla sua
ragazza: le loro gambe intrecciate, le loro braccia che cingevano l’uno la vita
dell’altro, il moro appoggiò la testa al petto di Vampir e si sentì sereno nel
sentire il ritmo del suo cuore, sentì una mano sulla sua testa procedere in
lente carezze dall’alto al basso e pian piano ipnotizzato da quel lento gesto
d’affetto si addormentò per la prima volta da molti anni con serenità e che
quando si sarebbe svegliato avrebbe avuto un motivo per continuare a vivere.
Una ragazzina che indossava un Kimono bianco con un obi
azzurro, i capelli neri divisi in due codini da due nastri rosa e le guance
avorio tinte di un leggero colore rosato era ferma sotto a una albero dalla
chioma rigogliosa, ad un certo punto un ragazzino moro e dagli occhi nocciola
tendenti ad essere di un meraviglioso colore dorato alla luce del sole, vestito
con un paio di pantaloni e una maglia nera si avvicinò alla corvina e
mostrandogli una lettera, mentre anche i suoi zigomi si coloravano di rosso,
chiese:
- Sei tu?-
- S..si-
Rispose balbettando la ragazzina arrossendo violentemente,
poi debolmente domandò:
- Allora?-
Il moro rispose:
- Va bene…-
- Cosa?-
- MI PIACI YURIS!-
Urlò il ragazzino, la corvina lo abbracciò di slancio:
- Fantastico! Allora staremo per sempre insieme! Vero,
Alex?-
Il moro la abbraccio a sua volta:
- Certo, nessuno ci potrà mai dividere!-
La lettera cadde a terra e il vento la porto via facendola
librare nel cielo tra le nuvole sempre più in alto:
“Vorrei fuggire via con te,
in un luogo dove nessuno ci conosce,
in un luogo dove nessuno ci osserva,
oltre il filo spinato,
per noi due soli,
che più di ogni altro luogo si avvicina al paradiso…”
INTANTO NELLA STANZA ACCANTO….
Claus era seduto su un letto insieme a Dio e a Lucciola a
cui stava insegnando a giocare a carte, Al, che si era svegliata da poco,era
sdraiata sull’altro letto a disegnare; la spiegazione del biondo, che stava
dicendo a Dio che a scopa non c’erano i Jolly,fu interrotta da Lucciola che
domandò:
- Scusa l’interruzione, voleva saper come sta Alex? La
signorina Vampir è riuscita a curarlo?-
- Certo, Alex sta bene e Miyu si sta prendendo cura di lui
proprio in questo momento…-
L’altro ragazzo dopo aver buttato a terra le carte che aveva
in mano, stanco di cercare di capire come funzionava il gioco, decise di
intervenire anche lui nel discorso e chiese:
- Alex e quella ragazza stanno insieme?-
- Si, ma come…-
Dio spiegò con voce triste:
- Il giorno in cui Alex fece l’incidente nel Grand Stream io
ero insieme a mia sorella Delphine e lei me li indicò mentre precipitavano
dicendomi che gli umani erano degli stolti che cercavano di raggiungere la
nostra casa….mi sento in colpa per non averli aiutati, magari Alex sarebbe
felice se io fossi riuscito a soccorrerli…-
- Non devi sentirti in colpa! Tu non potevi di sicuro
salvarli! Avevi a mala pena quattro o cinque anni!-
Lo consolò il biondo, Lucciola rincarò:
- Inoltre il Maestro ti avrebbe impedito di uscire, senza
contare che senza quell’incidente non avresti conosciuto Claus!-
Dio sorrise:
- Avete ragione!-
- Ricordati: non guardare mai solo i lati negativi della
vita o non sorriderai mai!-
Esclamò Claus mentre Al abbandonava il suo disegno e gli
saliva in grembo abbracciandolo:
- Himmalmen! Ora vuoi fare il saggio?-
Lo schernì Dio, il biondo ribatté:
- Non prendermi in giro!-
E lanciò un cuscino a Dio che ribatté rilanciandoglielo a
sua volta colpendolo in pieno volto, Claus sorrise giocoso:
- Bene! Vuoi la guerra! E guerra sia!-
I due ricominciarono a lanciarsi i cuscini e, ben presto, Al
e Lucciola si ritrovarono i tra due fuochi e quando dei cuscini vacanti li
colpirono decisero di combattere anche loro, la battaglia a cuscinate continuò
tra le risate generali, mentre fuori gli schieramenti si preparavano all’ultimo
scontro.
In fondo cosa importava essere diversi?
L’aspetto esteriore non fa l’individuo!
Anche se non si vive
nello stesso posto..
Anche se non si parla
la stessa lingua..
Anche se la si pensa
in modo diverso..
In fondo,
siamo tutti figli dello stesso cielo!
Su di noi splenderanno sempre
le stesse stelle!
I nostri cuori lontani
lotteranno per congiungersi
e supereranno ogni insidia della vita!
Nella vita non si può essere soli
e non importa l’aspetto apparente della persona
che riempirà il vuoto dentro
di te
e che ti appoggerà
nel tuo viaggio,
nel bene e nel male.…..
Chiudi gli occhi
e aprì il cuore,
l’amore
c’è solo
quando ci si abbandona
completamente
al proprio
cuore.