Oltre il tempo.

di Naralyn
(/viewuser.php?uid=72722)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 0 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1° ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2° ***



Capitolo 1
*** Capitolo 0 ***


-Ehi Snivellus!- la voce di Potter riecheggiò nell’ampio corridoio deserto.
-Sì, Potter?-
James s’avvicinò a Snape, le mani in tasca e un sorriso sulle labbra.
-Che hai Mocciosus, non si salutano gli amici?-
-Gli amici sì, gli idioti no-
Severus voltò le spalle e tenendo stretti a sé i suoi libri si allontanò, lasciando James da solo, in mezzo al corridoio.
 
****FLASH FORWARD****
 
-Non te ne starai andando di nuovo di nascosto, vero?-
-Scusa, non volevo svegliarti-
-Perché te ne vai?-
-Non voglio che i tuoi amici mi vedano qui la mattina-
Il silenzio pervase la stanza, interrotto solo dal respiro dei ragazzi dormienti.
-Lo sai che ti amo vero?-
-Lo immaginavo-
Due basse risate riecheggiarono nella stanza buia.
-Ci vediamo domani Jamie-
-Buona notte amore-
 
****NOW****
 
La primavera incombeva ad Hogwarts e non c’era studente che rinunciasse a studiare all’aria aperta.  Persino Severus era uscito, ed ora se ne stava seduto sotto un albero, col suo libro di pozioni. L’aria fresca gli scompigliava i capelli. Ad un tratto però qualcosa interruppe quella calma. Precisamente un sasso, che, lanciato con ammirabile precisione, colpì Snape proprio in fronte, lasciandogli un segno violaceo.
Sirius se ne uscì da dietro un cespuglio, ridendo sguaiatamente.
-Ehi Mocciosus, carino il tatuaggio, è nuovo?- lo sguardo crudele fece infuriare Severus, ma era consapevole che quello era l’intento del Malandrino, così se ne rimase semplicemente in silenzio, continuando  leggere.
-Che noia che sei oggi Snivellus, sei più moscio del solito-.
Il moro si voltò e se ne andò sbuffando. La nuova tecnica di Severus, quella dell’indifferenza, stava dando i suoi frutti.
 
****FLASH FORWARD****
 
-Buon giorno mi amor-
-Wow, anche lo spagnolo ora?-
-Non mi basterebbero tutte le lingue del mondo per dirti quanto ti amo-
Si guardarono per un momento in silenzio, poi si scambiarono un dolce, lungo bacio, davanti a tutta la scuola.
 
****NOW****
 
Severus camminava silenzioso lungo il corridoi affollato. I capelli nascondevano parte del segno rosso che aveva in fronte, ma non del tutto.
-Snape?- una voce fin troppo familiare lo chiamò. Severus i fermò, meglio voltarsi e non farlo arrabbiare.
-Che vuoi Potter?- la voce era fredda, ma un leggero tremore lasciò intuire al Grifondoro che era intimorito.
-Io... beh, volevo scusarmi con te...-
Severus rimase sorpreso da tale affermazione, ed alzò un poco lo sguardo.
-E perché mai?-
-Per quello che ti ha fatto Sirius, ieri...- James gli si avvicinò lentamente.
-Dico sul serio Severus, mi dispiace...Tanto-
Snape lo fissò per un lungo istante, poi, quando si riebbe, senza un motivo apparente, se ne andò.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 1° ***


Primo settembre, primo giorno nella nuova scuola.
Severus Snape, capelli neri, lunghi, lucidi, magro, naso aquilino, alto, fa il suo ingresso nella sala grande e si unisce a tutti gli studenti più giovani in attesa di essere smistati. Affianco a lui c’è un altro ragazzino, castano, con gli occhiali tondi e un bel sorriso. Questo si gira e lo guarda, poi sorridendogli gli prende la mano e gli sussurra: - Se sarai un grifondoro sarai il mio migliore amico-.
-Potter, James!- gridò la professoressa.
Il ragazzino lasciò la mano di Severus, saltellò fino al Cappello parlante e, quasi senza sentire cosa esso decretava, si diresse verso il tavolo dei Grifondoro, che lo accolsero con un fragoroso applauso.
Severus era ancora sconcertato dall’avvenuto quando la professoressa chiamò il suo nome. Titubante, salì i gradini e sedette sullo sgabello. ‘’Non ho mai avuto amici..’’ fu l’ultimo suo pensiero, prima che, con voce assordante, il Cappello gridasse Serpeverde.
                                              
 
La cena fu un tripudio di gusti e colori, pochi dei nuovi studenti aveva mai partecipato ad un banchetto simile. Tutti gli studenti più grandi si presentavano ai nuovi arrivati, che gentilmente e chi meno.
James Potter rideva e mangiava coi suoi vicini, tre ragazzini al primo anno come lui: Sirius, Remus e Peter.
Severus stava zitto, il ragazzo accanto a lui era di un anno più grande, aveva lunghi capelli biondi raccolti con un laccio verde, e non lo degnava di uno sguardo.  Solo alla fine della serata si presentò.
-Lucius Malfoy, tu sei?
-Snape, S-severus Snape..
-Bene Sev, avremo modo di conoscerci molto presto.
Il ragazzo si alzò e come lui fecero altri ragazzi più grandi. Uno prese la parola:
-La cena è finita, seguite me e gli altri capocasa, vi condurremo al nostro dormitorio.
In un attimo, 4 file da tutti i tavoli si alzarono e cominciarono a muoversi, ognuna però in direzione diversa. Severus cercò con lo sguardo il ragazzino che gli aveva parlato prima dello smistamento. E lo trovò. Lo sorprese mentre lo osservava. Subito entrambi i ragazzi distolsero gli sguardi, e lentamente seguirono i loro gruppi.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 2° ***


I giorni passarono velocemente, adattarsi a quella nuova vita per Severus fu molto semplice. Pasti ricchi ogni giorno, ragazzi più o meno simpatici con cui fare amicizia o semplicemente parlare, le lezioni, tutto contribuiva a far migliorare la sua vita.
Lucius, il ragazzo conosciuto la sera dello smistamento si stava rivelando più socievole di quanto avesse previsto. Ogni giorno gli serbava un posto a tavola affianco a lui.

-Severus hai impegni stasera?- chiese ad un tratto Lucius.
-No Luc, perchè?-
-Mi chiedevo se ti andasse di fare due chiacchiere.-
Severus guardò con sguardo interrogativo il ragazzo più grande che con estrema indifferenza si riavviò i capelli, concentrandosi sul proprio succo di zucca.
-Certo, va bene..-. Severus distolse lo sguardo e cominciò a farlo vagare sulla Sala Grande, senza concentrarsi realmente su nulla. Di questo sguardo vuoto si accorse il giovane moro che sedeva tre tavoli più in là,intento a cogliere ogni minimo movimento di quel viso affilato che amava tanto osservare.

*************
-Sev? Sev? SEV!! Svegliati dai, dobbiamo alzarci, ho lezione alla prima!-
Il giovane Serpeverde rotolò su un fianco e quasi cadde dal letto. Da quando si era impegnato in quella relazione le notti erano fantastiche, ma i risvegli lasciavano molto a desiderare..
-Buon giorno anche a te Luc..- brontolò, con la faccia nascosta tra i cuscini.
-Dai dai dai!-
Lucius Malfoy e Severus Piton da qualche tempo condividevano di più dei loro appunti. Erano ormai due anni che si frequentavano assiduamente.
La vita del moro non era cambiata molto in quel periodo se non per poche cose: il suo coinvolgimento amoroso con Malfoy e gli scherzi assidui e frequenti dei Marauders.
Dall'inizio del secondo anno sembravano averlo preso particolarmente di mira, ma i motivi non erano ben chiari. Non erano bastate le minacce arrivate da Lucius in persona, loro continuavano a prendersi gioco di lui.
-Ehi Snivellus!- la voce di Potter riecheggiò nell’ampio corridoio deserto.
-Sì, Potter?-
James s’avvicinò a Snape, le mani in tasca e un sorriso sulle labbra.
-Che hai Mocciosus, non si salutano gli amici?-
-Gli amici sì, gli idioti no-
Severus voltò le spalle e tenendo stretti a sé i suoi libri si allontanò, lasciando James da solo, in mezzo al corridoio.
Aveva sviluppato un attento istinto di sopravvivenza verso Black, Remus e Minus, ma con Potter alcune volte si lasciava andare. Non aveva mai dimenticato le parole che gli aveva rivolto il giorno che si erano conosciuti, mentre attendevano di essere smistati.
<< Se sarai un grifondoro sarai il mio migliore amico>> aveva detto, sussurrando, e stringendogli la mano. Da quel giorno però non si erano parlati più se non per insultarsi. Certo Potter era meno molesto del resto del suo gruppo, ma che differenza faceva? Loro lo odiavano, chi più e chi meno a Severus non interessava.


Una mattina di dicembre del loro terzo anno ad Hogwarts James Potter e Severus si incontrarono sulle rive del lago nero. Il giovane Serpeverde era sicuro di non aver visto nessuno nei paraggi, ma evidentemente si era sbagliato, perchè quello che camminava verso di lui con le mani in tasca e il volto coperto per metà dalla sciarpa rosso-oro era proprio il Grifonodoro che tentava di evitare. Quella mattina a pozioni lo aveva sorpreso più di una volta mentre lo fissava e aveva il terribile presentimento che si stesse avvicinando un qualche
terribile scherzo ai suoi danni. Si fermò e lentamente, come se avesse in programma quella manovra già da tempo, si girò, dirigendosi da tutt'altra parte. Il giovane rosso o ro però non si lasciò ingannare e, allungando il passo, lo chiamò.
-Che vuoi?- chiese caustico Severus.
-Volevo parlarti- il silenzio dell'altro indusse James a continuare.
-Io.. io volevo..- peccato che le parole proprio non volevano uscire dalla sua dannata bocca.
Severus respirò profondamente, distogliendo per un momento gli occhi da quelli castani dell'altro. E fu in quell'istante che il grifondoro con un movimento rapido gli prese il viso tra le mani, e lo baciò.



NdA: Bene bene bene, non vi faccio notare lo spazio temporale tra questo e il capito precedente perchè è più che imbarazzante. Spero possiate perdonarmi, ma non sono brava con le long :( Attendo commenti, siate spietati perchè è molto che non scrivo e sono mooolto arrugginita..

NdA2: se vi interessa ciò che scrivo potete tenere controllati qui i miei progressi :)

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=693710