Quello che non ti ho scritto.

di Lucri_Chopper
(/viewuser.php?uid=123162)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ti sento vivere. ***
Capitolo 2: *** Nessun Rimpianto ***
Capitolo 3: *** Gli anni ***
Capitolo 4: *** Io ci sarò ***
Capitolo 5: *** Come mai ***
Capitolo 6: *** Il mondo insieme a te. ***
Capitolo 7: *** Non ti passa più ***
Capitolo 8: *** Almeno una volta ***
Capitolo 9: *** Eccoti ***
Capitolo 10: *** Il meglio ***



Capitolo 1
*** Ti sento vivere. ***


Ti sento vivere
 
Eccomi, immerso in questo silenzio surreale, in questa oscurità infinita, in quest’atmosfera lugubre.
Osservo il vuoto sopra di me, dove ci dovrebbe essere la stoffa verde del baldacchino.
So che non mi addormenterò più.
Vorrei chiamarti, vorrei parlarti.
Ma per cosa poi?
Sei già stata abbastanza chiara, poco fa.
Sei testarda, e non ti passerà in fretta questa collera contro di me.
Hai perfettamente ragione ad essere arrabbiata, mi faccio schifo da solo.
Lo sapevo. Lo sapevo che non avrei potuto proteggerti dai pregiudizi degli altri a lungo.
Ma soprattutto non sarei stato capace di proteggerti dai miei.
Perchè erano chiari nella mia mente, chiarissimi, però il mio cuore riusciva a essere più forte, per una volta.
Ma alla fine non ce l’ha fatta, non è riuscito a resistere al mio istinto, e ora è in mille pezzi.
Probabilmente è questo che mi rende un Serpeverde.
 
 
Eccoti, come ogni giorno, al tavolo dei Grifondoro, i coraggiosi di cuore.
Sorridi e scherzi con i tuoi amici, ma dietro alla tua allegria c’è un dolore profondo che scorgo solo quando i nostri occhi si incontrano.
Il mondo mi cade addosso, il verde dei tuoi occhi si sovrappone a quello dello stemma della mia casa come se volesse farmi scegliere, ma io non posso scegliere.
Non posso più.
Vorrei essere ancora insieme a te.
Vorrei sapere se ti manco almeno un po’.
Perché tu… sei al centro del mio mondo.
Te l’avrò scritto centinaia di volte nelle mie lettere di scuse.
Ma tu non lo sai.
Non le hai mai lette.
Non le hai mai ricevute.
Non te le ho mai spedite.
 
Ma non tornerò sui miei passi, Lily.
Anche se vorrei con tutto il cuore che tu fossi con me.
Che avessi scelto la mia stessa strada
 
 

Salve a tutti! Questa è una raccolta di flashfic ispirate (ATTENZIONE: solo ispirate) ad alcune canzoni di Max Pezzali. Per ogni canzone c’è una coppia protagonista. Le flshfic sono tutte molto diverse fra loro, dialoghi, lettere pensieri ecc.
Qui come certamente avrete capito (spero) si tratta di Lily e Severus.
Non ero neanche sicura se pubblicarla oppure no, ma poi mi son detta, massì vediamo un po’ che ne pensano i cari amici di EFP sempre pronti a recensire (vero? VERO?). xD
A parte gli scherzi, spero in una vostra recensione, positiva o negativa.
Ciao ciao
By Lucri_Chopper xD

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Nessun Rimpianto ***


Nessun rimpianto
 
 
 
Era notte fonda, Draco se ne stava sdraiato sul letto con gli occhi sbarrati. Non riusciva proprio a prendere sonno quella sera, si alzò piano, nonostante in casa ci fosse solo lui, e uscì sul balcone assaporando la brezza estiva.
Ancora non si capacitava di ciò che era successo, ancora non riusciva a dimenticarla.
Di solito era lui che lasciava le ragazze, non si affezionava mai a qualcuno in particolare, ma lei era diversa, lei era prima di tutto sua amica, durante gli anni a Hogwarts, gli anni in cui avevano avuto vite amorose parallele, lui si era reso conto di essere davvero legato a lei.
Insomma, un Malfoy innamorato, era una cosa inconcepibile da pensare.
Una ragazza che lo lasciava… una donna, in effetti, sorrise a quel pensiero, l’aveva vista crescere, erano cresciuti insieme.
Un’immensa collera si impadronì di lui improvvisamente.
Non poteva nemmeno pensare di essere geloso, non per la famiglia da cui proveniva, il suo orgoglio aveva già ricevuto un colpo abbastanza basso perché non gliene fregasse più nulla, no, perché effettivamente non lo aveva abbandonato per qualcun altro, semplicemente lei aveva deciso di lavorare all’estero, in America.
Nessuna degna purosangue avrebbe preferito un altro uomo a Draco Malfoy, e lei era indiscutibilmente una degna purosangue.
Quel pensiero non lo fece sentire meglio.
Lo aveva mollato, se n’era andata e lui non aveva avuto la forza di controbattere a causa dello stupore, non se l’aspettava, ma lei aveva delle giustificazioni più che accettabili e neanche un Malfoy l’avrebbe potuta fermare.
Si chiese se per una volta se lo meritava davvero. No, non si meritava un simile trattamento, lo aveva ammesso anche lei, ma forse quella era una specie di punizione.
Doveva essere punito per aver fatto soffrire tante persone comportandosi come un bastardo.
Doveva essere avvertito del fatto che la sua vita non sarebbe stata più così facile come quella del ragazzino viziato che viveva a Villa Malfoy.
Doveva soffrire, e l’unica persona in grado di farlo soffrire era lei, proprio perché era stata l’unica in grado di farlo innamorare.
Si chiese se avrebbe avuto la forza di dimenticarla. Avrebbe dovuto, ma proprio non riusciva a non pensare a lei, ai suoi capelli neri come il carbone, come i suoi occhi, la pelle chiara, le sue labbra rosse, anche senza rossetto.
No! Per una volta doveva essere forte, non sarebbe sprofondato nel dolore. Quel dolore, non lo voleva ammettere, ma c’era, anche se tentava di respingerlo in tutti i modi, c’era, e il primo passo era ammetterlo, almeno a se stesso, ma a quel punto poco importava del suo orgoglio.
“Pansy non tornerà” pensò guardando la luna piena.
 
 
Ok, lo so, avevo parlato di coppie, ma qui si parla solo di lasciarsi, tranquilli, le prossime saranno meno tristi.
 
Draco soffre perché è stato lasciato da Pansy. Nella mia mente contorta, infatti, è lei a prendere l’iniziativa di mollare il fidanzato e ricominciare, in America,una nuova vita, in cui possa rimediare ai suoi errori, in effetti pernde proprio esempio da Draco. Lavorerà al ministero della magia statunitense, si sposerà e continuerà la sua nuova vita. Lui è disperato, perché ha sempre considerato la loro amicizia come qualcosa di scontato, nonostante lei fosse follemente innamorata di lui, e proprio quando capisce di ricambiare, comprende che ormai è troppo tardi.
 
Ringrazio FloxWeasley per la sua recensione e spero che mi facciate sapere che ne pensate lasciandomi un commentino (positivo e negativo).
 
La vostra Lucri_Chopper. 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Gli anni ***


Gli anni 


Petunia era seduta sul suo letto, le braccia incrociate e l’ira che aumentava di minuto in minuto.
Aveva promesso di farsi sentire in quei giorni e invece? E invece neanche una telefonata, nemmeno una! Ma lei non era una che piangeva per un ragazzo, per quanto le facesse male, lei era una forte! Stava cercando di convincersi di questo quando sentì un rombo provenire dall’esterno, si affacciò pronta a gridare a chiunque stesse facendo quel baccano, ma un gemito le si strozzò in gola.
-Vernon!- gridò con gli occhi lucidi. Un ragazzo alto, robusto con i capelli biondi la guardava divertito da sopra il suo motorino nuovo fiammante. Era bellissimo, alcuni potevano anche dire che un uomo così grosso non fosse adatto a lei, ma Petunia lo amava.
Si, certo forse a volte era un po’ scorbutico, musone, sgarbato, soprattutto quando si trattava di cose anormali (aveva un pensiero molto razionale benché non fosse un genio a scuola), ma lui era il capo, il migliore,  e la faceva sempre sentire la più bella, la faceva sentire bene, come non era mai stata con nessun altro.
Cercò di fare la preziosa, non voleva certo perdonarlo subito.
-Non crederai mica che arrivando qui in motorino risolverai qualcosa, vero? Ogni volta che sparisci mi lasci sola per giorni e poi ti scusi dicendo che dovevi riflettere!- disse stizzita.
-L’ho fatto!- si giustificò lui –E sai, sono arrivato alla stessa conclusione ogni giorno e ogni notte, che fossi seduto in un bar, che stessi vagando per il parco, che chiedessi consigli, Petunia tu mi conosci, io non chiedo mai consigli.- Era vero, lui era troppo orgoglioso, troppo leader per chiedere consiglio a qualcuno.
-E a quale conclusione saresti arrivato?!- la sua voce era ancora distaccata, ma dentro di sé urlava di gioia.
-Che ti amo! Ti amo Petunia Evans!- la sorpresa le mozzò il fiato. Rimase lì a bocca aperta per qualche secondo, e poi, quando realizzò quello che aveva sentito si allontanò dalla finestra di corsa e ricomparve poco dopo fuori dalla porta, salì sulla moto e strinse forte il suo fidanzato, che partì in gran corsa.
-Ti amo anchio, Vernon!-
 

 
Ma saaalve
Eccomi con un’altra flashfic, questa volta ho scritto su Petunia e Vernon, una coppia che non si vede quasi mai, ma ascoltando la canzone “Gli anni” mi sono subito venuti in mente loro. :D
Recensite per favore e ditemi che ne dite.
Ringrazio tantissimo Sheireen_Black 22 per la sua recensione.
Grazie a tutti.
Buona lettura.
By Lucri_Chopper

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Io ci sarò ***


 Io ci sarò 
 


Lily lo guardò stupita. Non ci poteva credere. James Potter era inginocchiato davanti a lei con una scatolina in mano.
“Cara Lily. Forse quando da bambina pensavi al matrimonio, ti aspettavi il principe azzurro sul cavallo bianco, un castello lussuoso e una vita felice per sempre. Ebbene io non sono un principe dei sogni, anche se ammetto di essere infinitamente bello” la giovane donna non trattenne un sorrisetto, se non ci avesse messo un po’ della sua arroganza e voglia di scherzare non sarebbe stato James Potter, quest’ultimo continuò: “Non posso prometterti una vita nel lusso, non posso prometterti momenti sempre felici, lo so, ci saranno difficoltà, ma sono certo di una cosa: Lily Evans, ti amo e ti amerò sempre, ci sarò sempre per te, in un modo o nell’altro.
Lily Evans, vuoi sposarmi?”
Qualche lacrima di gioia e un po’ di tristezza attraversò le guance della ragazza.
“Si, si lo voglio” disse decisa “Ti amo, e ti starò sempre accanto!”.
James la strinse a sé e la baciò, entrambi speravano che non finisse mai, rimasero stretti per tanto tempo, mentre lacrime calde bagnavano i loro vestiti, lacrime di gioia, con una punta di dolore, dolore per tutti coloro che avrebbero voluto avere accanto in quel momento, ma che non avrebbero rivisto mai più.
 
 
 
 
 
 
 
 
Buondì!
Eccomi qui con un altro capitolo.
Questa è una James/Lily come avrete capito, forse è una coppia he in generale piace di più rìspetto a quelle che ho pubblcato precedentemente, tuttavia non sono sicura di averle reso giustizia, percìò vi chiedo per favore di lasciarmi un commentino per farmi sapere se vi è piaciuta o no.
Al prossimo capitolo.
By Lucri_Chopper.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Come mai ***


 Come mai.

 
Cara Astoria
 
Ti scrivo questa lettera per dirti che ti amo.
Ti scrivo questa lettera perché non ho mai scritto ad una ragazza.
Ti scrivo questa lettera perché voglio dirti che ti dimostrerò che sei diversa.
Ho sofferto per amore in passato e ho capito come ci si sente quando qualcuno ti abbandona.
Ho capito quanto sono stato stupido in passato.
Vorrei dirti che sono cambiato, che ora sono diverso, perché a volte percepisco la tua paura.
Hai paura che io faccia di nuovo l’egoista, e ho paura anch’io.
Ho paura farti soffrire. Com’è già successo in passato.
Ho paura di sbagliare ancora.
L’unica cosa di cui sono sicuro ora, sei tu.
L’unico errore che non ho commesso è quello di amarti.
Tu sei la donna migliore che io abbia mai conosciuto.
Un bagliore nell’oscurità che mi attanagliava.
Tu, capace di farmi scrivere lettere su lettere che alla fine non ti spedirò mai, come questa.
Tu, capace di farmi sorridere in ogni momento.
Tu, capace di farmi sentire sempre come in un meraviglioso sogno.
Tu, capace di farmi diventare uno di quegli uomini sdolcinati che ripetono alla propria fidanzata frasi e parole dolci.
Tu capace di non farmi vergognare di questo, neanche dai miei vecchi amici, che mi credevano quel playboy che non si sarebbe mai innamorato.
A te. Grazie Astoria.




Ciao a tutti cari lettori di EFP!!
Dopo la Draco/Pansy del secondo capitolo ecco la continuazione con una Draco/Astoria.
Questa è una lettera di Draco, come potete vedere questo tema lo riprendo spesso, da qui il titolo “Quello che non ti ho scritto”.
Non sono molto sicura di questo capitolo, mi sembra un po’ troppo sdolcinato x Draco, ma non sono riuscita a fare meglio, perciò buona lettura e recensite per favore, ne ho bisogno.
Grazie.
By Lucri_Chopper

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Il mondo insieme a te. ***


Il mondo insieme a te.




 
Voltai la pagina del vecchio album fotografico scostando dolcemente le manine di Fred. Al centro c’era un primo piano di due bambini di circa 5 anni, esattamente identici, capelli rossi occhi azzurri e sorriso sulle labbra. 

-Papà!- esclamò Fred indicando la foto con gli occhi sbarrati.

-Si, piccolo mio, papà. E questo era lo zio.- dissi accarezzandogli la testolina rossa. –Si chiamava proprio come te.-

Voltai la pagina e vidi una foto mia e di Angelina. Era meravigliosa in quel vestito blu. Era sempre
meravigliosa. 

-Mamma!- urlò sorridendo il bambino.

-Si, mamma. E’ bellissima. Ed è forte, se non fosse per lei forse non sarei neanche qui, forse non sarei così felice, forse non avrei la forza di andare avanti.-

-Tu sei folte, papà.- disse lui guardandolo incuriosito.

-Ora lo sono di nuovo. Per un po’ ho pensato di non poter più trovare la forza di andare avanti, quand’ero più giovane.- disse osservando il vuoto come per rifletterle.-

-Eppoi??!-

-E poi ho scoperto quanto fosse meravigliosa la vita insieme alla tua mamma, mi ha fatto capire quanto mi stavo perdendo della vita restando a crogiolarmi nella mia tristezza.-

-Pecchè eli tiste?- chiese ancora Fred inclinando la testa.

-Perché avevo perso la mia metà. Mi sentivo vuoto… e ora quel vuoto non lo sento quasi più. Perché ci siete voi a riempirlo.- risposi prendendolo in braccio.
 
 





Buongiorno a tutti.
Nuovo capitolo postato.
E’ una George/Angelina benchè io non ami molto questa coppia (per niente), comunque spero che vi piaccia.
Non sono molti sicura di questo capitolo, anche perché l’ho scritto l’antro giorno e avevo la febbre (quindi probabilmente deliravo xDxD).
Recensite pleaseeee.
Un enorme grazie a FloxWeasley per la sua fantastica recensione.
Al prossimo capitolo.
Lucri_Chopper.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Non ti passa più ***


 Non ti passa più. 
 


Una giornata nevosa, una gita a Hogsmeade. Cosa c’è di meglio di una belle burrobirra ai tre manici di scopa?
Entro con Seamus e Neville, ci sediamo, ordiniamo, e poi ti vedo.
Sei in un angolino con lui.
Michael Corner.
I miei amici mi chiedono che cos’ho da ghignare.
La verità?
Con quello lì… non durerà.
E un giorno ti accorgerai di me, ne sono certo.

 
 
 
 
Ehilà
Questo capitolo è piuttosto corto, infatti è basato soltanto su un pezzo della canzone. Il livello 6.
Dean, in questo momento, ha solo una cotta per Ginny, perciò le prende abbastanza sul ridere.
Ringrazio chi inserisce la storia tra le seguite e chi recensisce. :D
(per favore recensite e bla bla bla).
Buona lettura.
By Lucri_Chopper.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Almeno una volta ***


Almeno una volta

 

 
-Portami un altro whisky!- dico al barista posando senza alcuna delicatezza il bicchiere sul tavolo. Lui mi guarda storto, ma tanto quel vecchio pazzo guarda storto tutti.
-Che hai da guardare? Mai visto un uomo che vuole ubriacarsi?- dico sgarbatamente, la sua espressione diventa ancora più dura se possibile si avvicina al bancone.
-Di uomini che vengono per ubriacarsi ne vedo ogni giorno.- sibila. –Vengono qui perché si fanno schifo da soli, e così, cercano un posto più schifoso di loro. Vengono se perdono qualcosa, se fanno degli errori così terribili da non poter tornare indietro, o forse anno troppa paura perché sono una situazione troppo grande per loro. Vediamo, tu che problema hai di tanto grave?- per l’ultima frase ha usato un sarcasmo tremendo, ma quando lo guardo e ho la sensazione che i suoi occhi azzurri riescano a leggermi l’anima.
-Ho perso tutto.- dico semplicemente. –Tutto quello di cui forse mi importava veramente.-
-Succede… Certe persone capiscono che qualcosa importava loro davvero solo quando lo perdono.- commenta lui tornando ad asciugare i bicchieri. –Io ho sempre saputo a cosa tenevo davvero.-
-Ho rotto i rapporti con la mia famiglia, sono scappato, e invece avevano ragione loro. Ma sono troppo orgoglioso per ammetterlo.-
-Capisco, allora è questo il problema?- borbotta lui. –La famiglia.-
-Non solo.- grugnisco mandando giù un altro sorso di Whisky. Inizio a sentirmi la mente un po’ annebbiata. –La verità è che non posso più tornare indietro. Se mi licenziassi sembrerebbe strano, desterei sospetti. Io, l’impiegato modello del ministero, l’assistente perfetto, che mi licenzio di punto in bianco? No, impossibile, quelli possono diventare pericolosi.-
-Allora il problema è il lavoro.-
-No.-
Il barista sbuffa sonoramente. –Se avessi saputo che la storia era così lunga non ti avrei chiesto nulla… Comunque, dai retta a me, è sempre meglio restare in basso, perché chi ha troppo potere sugli altri finisce per non averne più per se stesso e poi… guarda mio fratello comer l’anno ridotto. Vita e menzogne di Albus Silente, ora vogliono tutti sapere tutto di lui. Bah, io non sono padrone di niente, ma schiavo di nessuno.-
-T-tuo fratello? Albus Silente?- balbetto confuso. Sbuffa di nuovo.
-Bevi e stai zitto, anzi, bevi e parla. Qual è sto terribile problema?-
-Penelope.-
-Mh, la tua fidanzata?-
-Non più. Vedi, prima mi sosteneva sempre, anche se avevo abbandonato la famiglia, gli amici. Ora ha dovuto ammettere pure lei che ho sbagliato, e visto che non mi decidevo a reagire, ci ha pensato lei a fare qualcosa, mi ha mollato.- dico con voce funerea. –Allora, ha ancora voglia di prendermi in giro, ora?-
-Io non prendo in giro nessuno. Dico solo che ci sono cose più gravi. E poi dovresti cercare di fare un po’ meno la prima donna.-
-Lo ha detto anche Penelope.- rispondo  mandando giù un altro sorso. –Cosa intendi per “problemi peggiori”?-
-Guarda la mia cliente preferita, eccola sta entrando. Diciamo che tu sei un novellino in confronto a lei in fatto di sopportazione.-
Una giovane donna si siede al bancone e ordina Whisky incendiario.
-E’ qui tutte le sere. Se me la fai staccare dalla bottiglia ti do dieci galeoni- dice rivolto a me versandole da bere.
-Tutte le sere??! E bevi?- chiedo stupito.
-No, figurati. Mi piace guardareHome page di YouTubegli straccioni che si sbronzano.- dice lei ironica.
-Dicevo solo che fa male al fegato bere troppo.-
-Parla lui.- dece indicando il mio bicchiere di Whisky. Io sbuffo e la ragazza mi guarda divertita. E’ carina, capelli neri lunghi fino alle spalle, occhi nocciola, ma sembra segnata da profonde ferite spirituali che persino io, Percy Weasley, quello che non sa vedere oltre i suoi occhiali, riesco a scorgere.
-Come ti chiami?- chiedo.
-Audrey.-
-Piacere, io sono Percy.- Vedo Audrey sorridere per la prima volta da quando è entrata, almeno una volta ho detto la cosa giusta.
 
 
 

 
 
Ciao a tutti!
Come va?
Iniziamo ad avvicinarsi alla fine di questa raccolta, ci saranno ancora un po’ di capitoli e, a meno che non vogliate suggerirmi qualcosa, avremo finito.
Le canzoni saranno:

  • Eccoti
  • Il meglio
  • Sei fantastica.
  • Ritornerò
Forse anche qualche altra, ma non ne sono ancora sicura.
Ovviamente le coppie sono una sorpresa.
Torniamo al capitolo. Lo so, è più lungo del solito.
Vi dico già che scriverlo è stata una faticaccia, e non mi è venuto neanche bene come speravo…
Comunque si tratta di una Percy/Penelope e Percy/Audrey, con l’intervento di Aberforth Silente, che sembra sempre distaccato ma in realtà conosce tutti i suoi clienti.
Recensite please.
Bye bye
Lucri_Chopper.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Eccoti ***


 Eccoti



 
Ron si rigirò nel letto lasciando che un’inspiegabile felicità lo pervadesse.
Rimase a contemplare la luce flebile dell’alba che proveniva dall’esterno per parecchio tempo, e si ritrovò presto a pensare alla sua fidanzata, che non vedeva da tanto, troppo tempo.
Si ritrovò a pensare a quanto fosse stato uno stupido in quei sette anni a non accorgersi di quanto l’amava, di quanto fossero meravigliose tutte le sue qualità quanto i suoi difetti.
Si ritrovò a ricordare tutti i loro battibecchi, i loro piani e progetti, le giornate passate in biblioteca, le battute… eh si, le risate non mancavano mai… la sua risata era meravigliosa e avrebbe dato qualsiasi cosa per risentirla in quel momento.
Si ritrovò a sorridere ripensando alle sue, a volte strambe, riflessioni, che però stranamente avevano sempre un filo logico, ai suoi scatti, quando le veniva un’idea, alle sue improvvise corse verso la biblioteca.
La amava, la amava da morire. Purtroppo, però, era stato così stupido a non accorgersene prima, colpa del suo orgoglio nel non volerlo ammettere. E alla fine era stata lei a fare il primo passo, ma a quel punto a chi importava, lui era l’uomo più felice del mondo se c’era lei. Peccato che sarebbe tornata da Hogwarts soltanto tra… no, un momento… qualcosa scattò nella mente del ragazzo.
-Hermione!- urlò balzando dal letto.
Sarebbe tornata proprio quel giorno!
Aveva aspettato da così tanto quel momento e ora se lo dimenticava? Si alzò in fretta felice come non lo era da tanto tempo. Si vestì con molta più cura del solito e, prendendo un maglione dal cassetto, notò una scatola che prima non c’era, la riconobbe immediatamente, Hermione ne aveva tantissime, la prese in mano sorridente e ne ammirò la scritta colorata.
“Piume di zucchero”recitava. Notò una scritta su un lato, era certamente la calligrafia di Hermione.
Per addolcire il tuo “studio”.






Ciao a tutti!
Lo so... sono molto in ritardo, ma sono stata impegantissima in queste settimane e probabilmente lo sarò anche nei prossimi giorni.
Ron/Hermione
E' la prima che ho scritto, ma non mi piaceva, così è rimasta a marcire nella mia cartella per settimane. Ora ho deciso di pubblicarla, so che non è proprio l'orario migliore, ma è il mio unico momento libero, perciò, oh voi pochi che leggerete questo capitolo, fatemi sapere che ne pensate. g.g
Ciao ciao
Lucri_Chopper

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Il meglio ***


 Il meglio

 
 
-Non mia figlia, cagna!-
 
Un’improvvisa collera mi avvolge e d’un tratto mi sento più forte di quanto non lo sia mai stata in tutta la mia vita, non permetterò a nessuno di toccare i miei figli, non sono riuscita a salvare Fred, ma posso ancora proteggere tutti gli altri e soprattutto posso uccidere colei che ha tolto la vita a molti innocenti.
Non sono mai stata più sicura di me stessa e di ciò che faccio.
Le mie più grandi paure si sono realizzate e ora devo affrontarle da Grifondoro quale sono.
I mangiamorte hanno cercato di distruggere tutto ciò che io e Arthur abbiamo faticosamente costruito, fregandocene del giudizio degli altri e contando solo sulle nostre forze.
Hanno ucciso nostro figlio, ma, anche se non riesco a immaginarmi un futuro senza di lui, so che la nostra vita ha ancora molto in serbo per noi, e non ho alcuna intenzione di perdermelo.
Il meglio per me, Arthur, e tutta la nostra famiglia deve ancora arrivare.
 
 

 
 
 
Salve!
E’ finalmente arrivato il nuovo capitolo!
Con la fine delle verifiche e delle interrogazioni ho molto più tempo per scrivere. :D
Questo capitolo parla di Molly e Arthur, in riferimento alla canzone “Il meglio” di Max Pezzali. Pensate che mentre la ascoltavo mi sembrava di ascoltare i pensieri di Molly direttamente, per questo non mi è venuta bene come speravo: perché volevo scrivere tante cose in più, ma rischiavo sempre di ripetere le frasi della canzone parola per parola…
Perciò vi consiglio vivamente di ascoltarla. :D
Ringrazio tanto Be_Sirius, Miss_Slytherin e virginiawoolf che hanno recensito il capitolo 8.
Recensite per favore.
Ciau ciau
Lucri_Chopper.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=694520