Viviamo in un mondo foffoso.

di Sweet Transvestite
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Vi presento lei: Virginia. ***
Capitolo 2: *** Pensieri. ***
Capitolo 3: *** Non rinnegarmi. ***
Capitolo 4: *** Splendido splendente. ***
Capitolo 5: *** I want some more! ***
Capitolo 6: *** Animal. ***
Capitolo 7: *** Baci. ***
Capitolo 8: *** Notte. ***
Capitolo 9: *** Ira! ***
Capitolo 10: *** Pomeriggio fantastico. ***
Capitolo 11: *** Il tuo ragazzo? ***



Capitolo 1
*** Vi presento lei: Virginia. ***


Salve fan! È da un po' che non posto niente e finalmente ho deciso di scriverne un'altra delle mie ! Spero vi piaccia..beh..fate il vostro lavoro..commentate commentate commentate!! 
Baci,
Sweet Transvestite.


..It's amazing, I'm the reason. Everybody fired up this evening! ..
Esco di casa in fretta,non voglio far tardi. La musica nelle cuffie è assordante ma non abbasso. Aumento il passo. Arrivo di fronte a scuola e la vedo. Lei,Virginia,colei che mi ha stregato,mi ha sedotto e con i suoi piccoli occhi neri mi ha fatto innamorare.
-Amore!-mi saluta scompigliandomi i miei capelli biondi. Le do un bacio al quale lei ricambia volentieri. Abbiamo la stessa età ma io sono in seconda e lei in prima,entrambi al Classico. Suona la campanella.
-Maledizione!-dico.
-Tranquillo,a ricreazione faccio il mio solito giro, così riusciamo a vederci.
Così salii le scale e incontrai Marco.
-Ciao Matte!
-Ciao Marco..allora oggi? Vieni a scherma?
-Credo proprio di sì..a meno che quella troia di..
-Salve prof!-interruppi Marco cercando di salvargli il culo.
-Buon giorno Doriani,buon giorno Centri. Su su,dividete i banchi!-disse la Fico.
Dividemmo i banchi e ricevemmo la nostra verifica di latino.
Guardai la versione. Guardai la prof e mi buttai a capofitto sul foglio. La versione parlava di un maialino e di alcune pecore. Amo il latino più di ogni altra cosa,oltre a Virginia. Virginia ha lunghi capelli neri e un viso dolce e gentile. L’ho conosciuta ad un corso di teatro e ne fui subito innamorato. L’unico motivo per cui non le ho chiesto di uscire con me fu perché avevo un “inciuccio” con la Gilda. Gilda è proprio tutto il contrario di Virginia. Gilda non è molto alta,è bionda e ha l’erre moscia. Ma ci sono andato solo per scommessa e dopo pochi giorni tutto era finito.
-Doriani che fai,dormi?-entrò con forza,la Fico,tra i miei pensieri.
-No prof,ho finito. Se vuole consegno.
-Bravo Doriani. Consegni,consegni pure!-e le ritornò il sorriso.
Tornando al mio banco,notai un bigliettino.
“Amo i tuoi capelli foffosi.” Non capivo. Solo Virginia dice che i miei capelli sono foffosi eppure..Lanciai un’occhiataccia a Giovanni.
-Dai,sto scherzando!-rispose.
Giovanni è il pagliaccio della classe. E ogni tanto lo vorrei uccidere.
Suona la campanella. Religione. Oh,per fortuna che non la faccio. Scendo le scale e vedo Gilda. 
-Ciao!-mi saluta lei con un certo che da puttana.
-Ciao.- non so perchè,ma avevo un presentimento.
-Matteo,vieni qui un attimo.-mi chiede lei.
-Senti,..io e te non stiamo più..- e mi chiuse la bocca con un bacio.
-No! Gilda,non hai capito! Io amo Virginia!
-Ah,quella giraffa!-dopo di che la allontanai e me ne andai. Speravo che nessuno avesse visto la scena. Passai tutta l'ora con il mio caro amico I-pod,immerso tra Kanye West e Pitbull. 
Ricreazione. Oh,finalmente! Mi dirigo verso la 4B dove Virginia mi aspettava. Ero impaziente di vederla,di sentire ancora una volta le sue labbra sulle mie e le sue mani toccarmi i capelli.


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Capitolo 2
*** Pensieri. ***


La vedo. È là che mi aspetta,impaziente di riavermi per sé.
-Oh,finalmente!-mi dice.
-Scusa, se ho tardato..- le rispondo.
Mi sorride.
-Stai bene? Sembri..diverso..non so.
-No,sto bene..-non le volevo dire niente di Gilda,non voglio che soffra per una così.
-Ok..senti..oggi pomeriggio facciamo qualcosa? Io finisco pianoforte alle 4..
-Oggi proprio non posso,ho allenamento.
-Ok..- e mi abbracciò. Sentire il calore di quel  corpo che tanto amavo, mi fece sentire vivo.
La campanella.  No,vi prego. Voglio fermare questo momento,non voglio lasciarla.
-Matteo,devo andare..ci vediamo domani. Ti amo.-e mi diede un bacio.
-Anch’io.
La guardai rientrare in classe. Educazione fisica. Andai verso la mia aula,presi la mia sacca e insieme a Marco mi diressi verso la palestra.
-Oh Matte,che hai fatto?-Perfetto,pure lui se n’è accorto.
-Gilda.
-Oh merda. Cosa ha combinato stavolta?!
-L’ho incontrata prima. E mi ha baciato.
-Ha fatto cosa?? E tu?
-E io niente. L’ho mandata via. Adesso non so cosa fare. Forse è meglio parlarne con Virginia.
-No! Assolutamente! Te la farebbe pesare..
-Forse hai ragione.
Ci cambiammo e come sempre Giovanni faceva lo spiritoso.
-Allora Matteo,quand’è che pensi di fartela?
-Farmi chi?
-Dai,la Giraffa! Sei in seconda,è ora di divertirsi!
-Non chiamarla più Giraffa! Si chiama Virginia!
-Ahah sisi! Virginia..Doriani,dovresti crescere un po’ !
Andai in palestra,cercando di ignorare la sua voce.  Mi dedicai solo ed esclusivamente alla palla,cercando di fare canestro. Non mi piaceva il basket,ma in quel momento sarebbe andato bene tutto.
Passate quelle due interminabili ore,mi cambiai e andai a casa,come sempre a piedi. Dalle mie grandi cuffie arancioni usciva solo ed esclusivamente musica ed io non pensavo ad altro. Arrivato a casa,mi distesi sul letto a pensare. Forse,forse aveva ragione Giovanni. Forse è ora di svegliarsi e di fare quel grande passo. Non è da molto che io e Virginia stiamo assieme ma dobbiamo farlo. Mi addormentai con quei pensieri in testa che ormai non volevano più uscire,anche se io cercavo di evitarli.
Alle 3 mi svegliai. Avevo fame. Aprii il frigo e decisi di mangiare l’insalata. Alle 4 presi l’autobus che mi portava a scherma. Scherma è uno sport fantastico. Arrivato di fronte alla palestra lessi il cartello: “ Chiuso per ristrutturazione.” Oh merda! Mi potevano avvertire.  Allora decisi di andare a casa di Virginia. Tanto non era molto distante. Suonai al campanello e vidi Virginia affacciarsi.
-Matteo! Cosa ci fai qui?-mi sorrise.
-Non c’è allenamento oggi. Posso salire?
-Ovviamente!
Entrai in casa. C’ero stato parecchie volte, un appartamento vicino al centro,classico con vista sul Duomo. Virginia si avvicinò e mi baciò.
-A cosa devo tutto questo amore?-le chiesi.
-Oh,tu sei qui. E io ti amo.
“Bene,credo sia arrivato il momento!”- mi sono detto. Mi avviai verso la camera da letto e mi sedetti.
-Cosa pensi di fare?-mi chiede lei.
-Vieni qui,voglio un po’ di coccole. 

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Capitolo 3
*** Non rinnegarmi. ***


Buon pomeriggio fanssssss! Come state?Io bene..e sono in vacanzaaaaaa! Commentate mi raccomando!

Lei si sedette vicino a me e io le sfiorai il viso.
Era così candido e pulito ancora,come potevo io rompere quest equilibrio solo perché uno stupido come Giovanni mi aveva preso in giro?
Ma ormai era troppo tardi e io volevo vivere quel momento. La baciai a lungo e alla fine riuscii a farla stendere sul letto. Sentivo il suo respiro trai miei capelli mentre le baciavo il collo.
-Cosa stiamo facendo?-mi chiede lei.
-Non lo so..- e le sbottonai la camicetta. Ormai c’eravamo.  I miei baci dal collo erano passati alla pancia.
-Fermati Matteo.
-Perché? Stiamo insieme da tempo e io voglio condividere quest’esperienza con te.
-Lo so,ma no. Non sono ancora pronta.
-Ok.-mi alzai dal letto e me ne andai.
“Oh,che idiota che sono!” pensavo mentre mi avviavo verso la fermata dell’autobus.
“ E adesso? Come mi devo comportare?” decisi così di chiamare Marco.
-Marco,posso venire a casa tua?
-Certo!
Marco ed io ci conosciamo da un sacco di tempo e siamo come fratelli. Arrivato a casa sua,mi andai a sedere sul divano. Marco era fuori in balcone che fumava.
-Da quant’è che tu fumi?-gli chiedo,sbigottito.
-Oh,qualche tempo. Mi aiuta ad alleggerire la tensione.-risponde,con la sua solita calma.
-Lo sai che fa male.
-Non iniziare eh!-così dicendo rientrò in sala.
-Cosa è successo?-continua.
-Virginia. Eravamo arrivati lì. Ma lei no,non vuole.
-Oh,questo si che è un problema. E quindi?
-E quindi niente. Me ne sono andato. Forse ho sbagliato,forse sono stato troppo precipitoso..
-Ragazzo,forse lei non è quella giusta.
-Forse lo è,forse..se io però..
-Con i se, non si conclude niente. Hai fatto bene a provarci.
-Boh. –sbuffai.
-Dai su su,non fare così! Tutte cadono ai tuoi piedi (e non solo loro!)-disse abbassando la voce.
-Come scusa? Non ho capito.
-Oh niente..allora,sei venuto qui solo per questo?
-Sì,scusa se ti ho disturbato!
-Lo sai che sei come un fratello,tu non disturbi mai!
-Ah grazie. Senti,ora devo andare. Ci vediamo lunedì!
-Ok,ciao!
Così uscii di casa.
Cosa intendeva Marco con quel “e non solo loro”? Perché diceva così?
Un dubbio atroce mi salì alla mente e non volle più andare via per il resto della serata,fino a quando non capii.
O almeno così credevo.

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Capitolo 4
*** Splendido splendente. ***


Aprii gli occhi. Mi guardai attorno e capii di essere in camera mia. Guardai l’orologio: le 5.
Non capivo. Un attimo prima ero alla fermata e un attimo dopo nel letto? Forse mi ero addormentato e tutto quello successo prima era soltanto un sogno.
Presi il telefono e vidi che c’era un sms: “ Amore,sono passata dalla palestra ed ho scoperto che è chiusa. Ti va di venire qui a casa?”
Allora sì,era stato davvero un sogno. Chiusi la porta e presi l’autobus. Arrivato a casa di Virginia suonai e le mi venne ad aprire.
-Che faccia addormentata che hai!-mi dice lei,prendendomi per mano.
-Ah,lo so,ho dormito tutto il pomeriggio.
Andammo in camera sua e lei chiuse la porta a chiave.
-Cosa vuoi fare?-le chiedo io,anche se sapevo benissimo.
-Oh,sorpresa!-e mi fece stendere sul letto.
Il mio cuore batteva più forte del solito e riuscivo a sentire il rumore dei battiti.
Virginia si stese di fianco a me,così iniziammo a baciarci. Le misi la mano sotto la maglia e iniziai ad accarezzarla.  Lei,invece,me la tolse direttamente. Allora io feci altrettanto.
Il mio cellulare squillò.
-Merda.
Così mi alzai e guardai il numero: Marco. Spensi il telefono e anche Virginia si alzò.
-Qualcosa non va?
-No,assolutamente. Va tutto a meraviglia.
Così dicendo la baciai e,dalla foga, la spinsi contro l’armadio. Iniziai a baciarle il collo e lei,come se fosse abituata a farlo, mi tolse i pantaloni.
Eravamo impazienti entrambi,volenterosi di condividere quest’emozione.
Le tolsi anch’io i jeans e la vidi per la prima volta in intimo.
-Che c’è?-mi disse.
-Niente. Sei..sei bellissima. Ti amo Virginia.
-Oh sciocco,questo già lo so. Anch’io.
Mi prese le mani e mi fece slacciare il reggiseno. Così,cercando di non farle male, mi appoggiai a lei che intanto mi accarezzava la schiena.
Mi tolsi i boxer e lei fece altrettanto con le sue mutandine.
Finalmente,la vedevo nuda.
Lei arrossì. Ridendo,le presi il viso e la baciai. Poi si sedetti sul letto e le presi le mani . Così le feci toccare il mio corpo fino a raggiungere il mio membro.
Le insegnai ad accarezzarlo e sembrava non dispiacerle. Visto che la cosa si faceva sempre più eccitante, prese un preservativo e me lo porse.
Dopo di che, la presi per i fianchi e penetrai nel suo esile corpo.
Ormai i nostri corpi si erano uniti e niente e nessuno poteva separarci.
Dopo circa un’ora,stanchi da quell’esperienza,ci mettemmo sotto le lenzuola.
Si addormentò e io la lasciai da sola,mi vestii e le scrissi un biglietto:” Amore,buona notte. Ti amo.”

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Capitolo 5
*** I want some more! ***


 Cari fans,mi dispiace di aver tardato nel pubblicare,ma il mio computer è mongolo e non mi faceva usare l'html -.-'' detto questo,spero che questo capitolo vi piaccia (sì,è corto ma a me non piace
scrivere capitoli lunghi!)
Commentate mi raccomando!
La vostra amata scrittrice,
Sweet Transvestite

Tornai  a casa a piedi,così avrei avuto più tempo per riflettere.
Quella era la nostra prima volta. Ero così felice,euforico ma allo stesso tempo qualcosa mi assaliva la mente: nessun rumore,nessuna parola o verso.
Niente di niente. Forse,come dice la leggenda metropolitana,la prima volta non è mai come ci si aspetta di viverla. Io speravo in qualcosa ma niente. Forse è un’impressione,boh.
Arrivato a casa salutai mia madre.
-Tito!
-Ciao mamma..Dov’è Francesco?
-È di là in camera. Come ..-ma non riuscì a finire la frase perché una piccola peste bionda mi saltò al collo.
-Tito!-urlò mio fratello,Francesco,di sei anni.
L’abbracciai e insieme ci sedemmo a tavola.
-Vostro padre stasera..non verrà.-disse mia madre con aria triste.
-Cosa ha fatto?
-Niente..Ha tanto lavoro.
Mia madre ed io sapevamo benissimo che non era così. Mio padre da qualche tempo usciva spesso di sera e tornava tardi,molto tardi. A volte non tornava neanche.
Tempo fa mia madre scoprì mio padre con la sua migliore amica a lavoro e da quel giorno ci fu tensione in casa. Però per non farlo pesare a mio fratello,diciamo che ha del lavoro da fare.
Finita la cena andai in camera mia e finii i compiti.
Poi,accesi il computer e mi misi comodo sulla poltrona.  Aprii la mia pagina Facebook e ci trovai Virginia.
-Amore!-mi scrisse subito lei.
-Ciao.
-Che hai fatto?
-Niente..
-Sicuro?
-Sì tranquilla..
-Uhm sarà.. Oggi è stato il giorno più bello della mia vita. Grazie.
-Anche il mio.
Silenzio. Per diversi minuti la conversazione non andò avanti.
-Senti Tito,vado a letto,ci vediamo domani!
-Ok,buona notte .
Offline.
Dovevo far qualcosa. Volevo sentirla mia mentre lo facevamo ma non è stato così,o almeno non completamente. Domani. Domani lo rifacciamo,ma stavolta a modo mio.
Così,con l’immagine di quello che avrei fatto il giorno dopo,andai a letto e mi addormentai.
Suona la sveglia. E così un’altra mattina incomincia. Solita giornata: matematica,greco,inglese,italiano e scienze. Però non sono riuscito a vederla.
All’una,uscito da scuola ho ricevuto un suo sms: “ Amore,oggi ci vediamo?” e io ovviamente le ho risposto: “Certo,vengo a casa tua sulle 3” e così andai a casa e mi feci una doccia.
Dovevo essere perfetto.
A pranzo di solito non mangiavo,così avevo più tempo per altre cose. “Per fortuna domani è domenica” pensai.
Si fecero le 3 meno un quarto tra zapping e altro zapping. Presi l’autobus e arrivai a casa sua alle 3 precise.
Come se mi stesse aspettando sulla porta,mi aprii subito. Non la salutai,ma la baciai direttamente.
-Siamo soli in casa vero?-le chiesi.
-Certo,come tutti gli altri giorni.
-Bene.
La presi in braccio e la feci sedere sul tavolo.
-Spogliati.-le dissi.
Non esitò. In men che non si dica,ci ritrovammo nudi,il mio corpo contro il suo.

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Capitolo 6
*** Animal. ***


Salve fanss! Avete fatto gli auguri alla vostra mamma?Bando alle ciance, ecco un altro capitolo solo per voi!
Ps. Vi ringrazio di cuore per tutto l'affetto che state dimostrando al nostro caro protagonista.
Commentate!
Sweet Transvestite


Sentivo il suo profumo avvolgermi e le sue mani toccarmi la schiena.
-Sempre gentile eh!-mi disse lei scherzando.
Non la badai e la baciai con passione fino a quando le sue dita non mi toccarono il petto e si spostavano sempre più giù fino a toccarmi il membro.  Il suo tocco leggero mi stuzzicava,così le presi la mano e l’invitai a fare di più. Così,iniziò massaggiarlo,sempre più forte,sempre di più. Allora presi tra le mani il suo voto fino a farle toccare con la bocca la mia erezione. Scese dal tavolo e incominciò a baciarlo.
 Ma questo non mi bastava. Ormai non mi riconoscevo più. Che animale ero diventato?
Allontanai quei pensieri e alzai il viso di Virginia.
-Facciamo di più. –le dissi.
Non le diedi il tempo di rispondere che l’avevo spinta contro il muro.  Con un gesto le allargai le gambe e senza alcuna esitazione penetrai dentro di lei. La sua reazione fu immediata: un piccolo urletto fuoriuscì dalla sua gola. Allora continuai,avanti e indietro,fino a quando non venni anch’io. Non volevo smettere e lei non sembrava aver nulla al contrario. Altri piccoli urli invasero la stanza fino a quando lei non mi spinse via.
Forse ne aveva avuto abbastanza,ma io no.
Le baciai un seno e con la mano torturai l’altro.
-Basta Tito.. Smettila..
-Perché?-e iniziai ad accarezzarla.
-Smettila ti ho detto.
La guardai e mi vestii .
-Non so tu che cazzo abbia fatto ma comunque ciao.-dissi,sbattendo la porta e lasciandola da sola.
Cosa mi stava succedendo? Non mi riconoscevo più.
Arrivai a casa e mi chiusi in camera mia. Presi il telefono e mandai un sms a Marco.
“Marco,ho avuto un pomeriggio di merda,posso venire lì da te?”
Non aspettai neanche la sua risposta che mi diressi verso casa sua.
Bussai la porta e mi aprii un ragazzo che non conoscevo.
-Tu devi essere Matteo giusto?-mi chiese il ragazzo. Era alto,moro e aveva un che di affascinante e familiare.
-Sì ..dov’è Marco?
-È di là..Oh,io mi chiamo Lorenzo,forse  ci siamo incontrati per scuola,faccio il linguistico.
-Ecco dove ti ho già visto!-e sorrisi.
-Vedo che avete già fatto conoscenza!-disse Marco,raggiungendoci.
Ci andammo a sedere sul divano e così iniziai a raccontare il mio pomeriggio.
-Ragazzo,non ti merita!-disse Lorenzo.
-Secondo me,sei stato troppo duro con lei. Le ragazze hanno bisogno di dolcezza,non di essere sbattute contro il muro! –disse Marco.
Guardai Marco e poi Lorenzo. Anche lui mi stava guardando con i suoi occhi verdi.
-Ragazzi,ho della birra in casa..ne volete un po’? –disse Marco.
-Per me sì grazie.-dissi.
-Anche per me.-rispose Lorenzo.
Iniziammo così a bere e a parlare,a parlare e a bere.
-Posso rimanere a dormire qui?-chiesi a Marco.
-Sì,tanto i miei sono via per il weekend.. Rimani anche tu Lore?
-Ok.
Avvertii mia madre con un sms e presi la mia quarta birra.
Le cose andarono avanti fino a notte quando Marco disse:
-Io ragazzi vado a fare un giro,ho degli amici che mi aspettano. Voi restate qui o..?
-No,restiamo qui.-rispondemmo in coro io e Lorenzo. Ci guardammo e iniziammo a ridere,con quelle risate che hai solo quando sei ubriaco.
Marco uscii di casa e rimanemmo soli. 

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Capitolo 7
*** Baci. ***


Fanss! Come state? Questo capitolo sarà un po' cortino mi sa ma sto già scrivendo l'altro,non temete! 
Su su,commentate!
Sweet Transvestite

Le risate continuarono per qualche minuto,dopo di che ci fu assoluto silenzio.
-Quindi tu fai il linguistico eh?-chiesi.
-Sì..
-E com’è? Io volevo fare il linguistico ma per stare con i miei amici ho preferito il classico.
-Io ho fatto il linguistico per seguire la persona di cui ero innamorato.
-Oh non parliamo di ragazze !-risposi io bevendo l’ultimo sorso di birra.
-Infatti non sto parlando di ragazze. Marco non ti ha mai detto niente?
-Cosa mi doveva dire..Io e Marco parliamo di tante cosa ma di ..Aspetta,tu sei gay?
-Ecco il punto. Sono bissessuale,non gay. A metà tra una squadra e l’altra.
Rimasi un po’ stupito,non mi era mai capitato di conoscere un gay.
-Nessuno lo sa a parte voi due.. La mia vita a scuola sarebbe finita e la mia reputazione di playboy etero sarebbe morta per sempre. Ti prego,non lo dire a nessuno.-continuò.
-Sì,tranquillo.. Quindi a te piacciono sia i maschi che le femmine quindi?
-Sì..anche se l’unica persona di cui io mi sia mai innamorato è un ragazzo. Ma è storia passata.
-Aah..quindi tu sei il famoso ragazzo di cui tutte le mie amiche mi parlano,quello che va con tutte?
-Ahah modestia a parte,credo di essere io.
Scoppiammo di nuovo a ridere. Quel ragazzo mi incuriosiva. Era stranamente affascinante.
-Vuoi un’altra birra?-gli chiesi.
-Direi di no,il mio tasso alcolico è fin troppo elevato anche se resto a casa.
-Ok..- mi diressi lo stesso in cucina e mi aprii l’ultima birra. Sì,non lo dovevo fare ma non mi importava.
Urtai con un fianco il timer del forno e improvvisamente scattò la luce.
-Ommerda! Cazzo ho fatto!
-Abbiamo fatto scattare la luce..Ma dov’è l’interruttore del salvavita?-chiese Lorenzo dalla sala.
Appoggiai la birra sul tavolo e camminai a tentoni fino a toccare qualcosa . Non capivo cosa fosse.
-Lorenzo,dove sei?
-Sono qui.
Mi sentii sbattere contro il muro. Sentivo un presa alle braccia. Due labbra morbidi e dolci si posarono sopra le mie.
Cercavo di fare resistenza ma Lorenzo non mollava così mi arresi.
Era un bacio dolce e diverso da tutti quelli che avevo dato fin’ora. Sentii Lorenzo allontanarsi,scese le scale e la luce illumino la stanza.
-Visto? Tutto risolto!- disse lui come se non fosse successo niente.
-Ma..- non riuscii a dire niente. Andai così nella camera degli ospiti e mi spogliai. Rimasi in mutande,anche se non credo fosse molto sicuro stare così.
Cercai negli armadi qualcosa da mettermi.
-Ho sentito un detto: “Se è figo e ha il culo di marmo, va tranquillo: è gay.” Forse è il tuo caso.-disse Lorenzo.
-Vai via. Tu..non dovresti stare qui. Chi ti ha detto che mi sia piaciuto? Chi ti ha dato il permesso di farlo?-dissi io arrabbiato.
-Oh suvvia,se non ti fosse piaciuto avresti fatto di tutto per liberarti.
-Non ci riuscivo!
Lorenzo si avvicinò.
-Sembri una femminuccia Doriani.-disse Lorenzo ridendo.
-La femminuccia sarai tu !-e ci fissammo negli occhi. Alla vista dei suoi occhi verdi mi sciolsi.
Ci baciammo

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Capitolo 8
*** Notte. ***


Fans,oggi sono piena di idee! :D 

Prese il mio volto tra le mani e iniziò ad accarezzarmi i capelli. Proprio come faceva Virginia. Pensai a lei e mi scese una lacrima.
-Ehi,che c’è?-disse Lorenzo asciugandomi la lacrima.
-Niente,mi dispiace per..
-Su,lasciala stare.
E continuammo a baciarci. La sua bocca si aprì appena per far uscire la lingua e la sentii dentro la mia bocca.
Sapeva baciare così bene,era così dolce,così..sexy. Dannatamente sexy.
 Allora ero gay anch’io?
Così,immaginai come sarebbe stata la mia vita con Lorenzo. Immaginai di portarmelo a letto.  
Il suo corpo sopra il mio,gli addominali,quei due occhi così verdi e così profondi.. No,non poteva succedere no..no!
-Cosa fai?-disse Lorenzo.
“Merda”pensai. Sì,mi stavo eccitando alla vista del suo corpo scultoreo.
Mi allontanai. Lorenzo rise alla vista dei miei pantaloni così dannatamente alti. Il tocco delle sue dita mi fece irrigidire ancor di più,anche se sopra ai pantaloni del pigiama.
-Smettila..-gli dissi.
-Perché? Non credo tu lo voglia davvero che io smetta.
Aveva ragione.
Vidi che anche i suoi pantaloni si stavano alzando.
-Allora non sono l’unico.-e ridemmo assieme.
Riprendemmo a baciarci e lui mi calò i pantaloni. Mi infilò una mano dentro ai boxer e iniziò a toccarmi. Ero eccitato e questo si vedeva benissimo.
-Forse dovremmo smetterla. Se venisse Marco?-dissi io.
-Che ci importa.
Allora si calò anche lui i pantaloni e i boxer.
-Dai prova tu. – mi disse.
Avevo paura,non avevo mai masturbato un altro ragazzo. Ma la sensazione fu di piacere . Si chinò e baciò la mia erezione. Il bacio divenne sempre più profondo e sensuale.
-Ragazzi,sono a casa!-disse Marco aprendo la porta principale.
-Ommerda!-mi infilai sotto le coperte e Lorenzo,dopo aver spento la luce,pure.
-Sono a letto Marco e Lorenzo arriva subito,è uscito un attimo. Buona notte e per favore,non entrare!-dissi io.
-Uhm ok..-disse Marco,dal tono un po’ perplesso. Sentii chiudersi la porta della camera di Marco.
-Smettila!-dissi intanto a Lorenzo che stava cercando di farmi urlare,toccandomi.
-Che femminuccia che sei eh!
-Ti ho detto di smetterla di chiamarmi così!
Lui si alzò e andò a stendersi per terra.
-Dai, buonanotte. Ci vediamo domani mattina,culo di marmo!
-Buonanotte.
La notte passò in fretta,avendola passata la maggior parte sveglio a pensare a questa situazione.

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Capitolo 9
*** Ira! ***


Buona lettura!
Ps. Montana,c'è una piccola parte solo per te (ma ce ne sono in programma altre) :D
     DontJumpMelanie,forse una frase ti potrà ricordare i nostri discorsi (ah,leggete le sue storie perchè merita dibbrutto!) :D



-Che cazzo di ore sono?-chiesi io ancora stordito.
-Sono le tre.- rispose Marco.
-Le tre??
-Sì,ti sei addormentato e non hai voluto sentire ragioni di svegliarti.
-Ommerda. E mia madre?
-Sta venendo a prenderti. Le ho detto che siamo stati a parlare tutta la notte e che eri stanco.
-Grazie.
Aspettai che uscisse dalla stanza  e mi rivestii.
Dov’era Lorenzo? Perché non mi aveva svegliato?
Sentii mia madre entrare così uscii.
-Buongiorno dormiglione!-disse mia madre con assoluta tranquillità.
-Già..Grazie Marco,ci vediamo domani!
-Ciao Tito!-e così mia madre ed io uscimmo.
-È andato tutto bene?-mi chiese saliti in macchina.
-Sì ma ero un po’ stanco..in effetti lo sono ancora.
-Beh dai, mangi qualcosa poi puoi tornare a letto.
Non dissi niente e mi misi le cuffie. Come al solito Kanye West primeggiava come scelta della canzone.
Arrivato a casa,mia madre mi fece un panino e me lo portai in camera. Ne mangiai un pezzo ma poi crollai sul letto.
Feci un sogno strano: c’era Virginia con Lorenzo mano nella mano ma non riuscivo a parlargli.
Li chiamavo ma loro non rispondevano.

Mi svegliai alle 7 e decisi di non riaddormentarmi. Mi feci la doccia,mi vestii con molta calma e feci lo zaino. Si erano fatte le sette e mezza, era ora di uscire.
Camminai verso la scuola ed arrivai allo suonare della campanella. Alla prima ora avrei avuto la Fico,speravo in un buon voto.
-Doriani,ecco il suo compito.
9.
-Come è andata?-mi chiede Marco.
-Come al solito. Te?
-Bene dai,8..
Sorrisi. Quella mattina ero intenzionato a salutare Lorenzo.
Passarono in fretta le ore,tra qualche suggerimento di latino,qualche atomo di scienze e un’ora pallosa di greco.
Ricreazione.
Scattai verso il corridoio e salii al linguistico. Era lì. Con una ragazza ovviamente. La prese per il viso e iniziò a baciarla.
Alla visione di quell’immagine mi venne la nausea e l’ira mi divampò su tutto il corpo.
Ritornai al mio piano e cercai Virginia. Quando la trovai la portai di sopra e senza darle spiegazioni la baciai di fronte a tutti.
Lei non fece resistenza. Quando mi voltai vidi che lui mi stava guardando. Lo guardai anch’io ma Virginia mi fece distogliere lo sguardo da lui.
-Da dove proviene tutto questo amore?
-Scusa.
-Non ti devi scusare. So che..-ma la campanella l’interruppe. Volai in classe ma con la mente restai al di fuori,da Lorenzo.
Mi arrivò un sms da un numero che non conoscevo.
“Perché l’hai fatto? L.”
L,L di Lorenzo.
“Cosa hai fatto tu piuttosto!”
“Te l’ho spiegato,non posso farmi vedere da tutti con un ragazzo. Vieni a casa mia oggi pomeriggio,abito in via Parini n. 13”
“Vedrò se venire o meno.”
Desideravo con tutto me stesso andarci ma dovevo tenerlo sulle spine. Quando tornai a casa mangiai un piatto di pasta che mia madre mi aveva preparato.
Non avevo fame ma qualcosa dovevo mangiarla.
Studia per un’oretta o poco più e mi preparai per andare da Lorenzo. Presi la mia bicicletta e mia avviai verso casa sua. 

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Capitolo 10
*** Pomeriggio fantastico. ***


Bussai due o tre volte quando Lorenzo mi venne ad aprire.
-Vieni,entra.
La casa non era male,piccola ma accogliente. Andammo in camera sua dove aveva tutto ciò che un ragazzo della nostra età ha: computer,casse a tutto volume,ma soprattutto disordine.
-Scusa,ma come gay perfettino sono proprio una frana!
A me il disordine non dava fastidio,tutt’altro.
-Allora,cosa c’è?-dissi io spazientito.
-Ascolta Matteo.. Tu mi piaci molto da come avrai potuto capire.
-No,io non ho capito proprio un cazzo. Tu mi baci da mezzo ubriaco e poi dopo due giorni ti vedo infilare la lingua nella bocca di una ragazza.
-Te l’ho detto,devo mantenere la mia reputazione. E comunque tu non dovevi baciare Virginia.
-Io non dovevo baciarla?! Ti ricordo che è la mia ragazza!
-Ah sì? Non si direbbe dall’altra notte.
-Smettila. Vuoi continuare così? Bene ma io non voglio avere nulla a che fare con questa storia. Starò con Virginia e tu invece..Tu bacerai delle altre ragazze ma intanto guarderai il culo dei ragazzi!
-No,ti sbagli. Io guardo solo il tuo di culo perché mi piaci solo tu.
A quelle parole mi sciolsi e lo baciai. Mi toccava i capelli ed evidentemente sapeva che mi faceva impazzire.
-Voglio solo te,hai capito?- mi sussurrò all’orecchio mentre gli baciavo il collo.
Che ragazzo. Allora sì,era probabile che io fossi gay.
Mi tolsi la maglietta e lui fece lo stesso. Ci stendemmo sul letto.Corpo contro corpo. Ci togliemmo i pantaloni e i boxer.
Iniziò a baciarmi e a toccarmi fino a quando non mi chiese di girarmi.
-No..non credo di essere pronto. –dissi io timoroso.
-Farò piano,lo giuro.
Allora mi girai e lui incominciò a baciarmi la schiena. Mi allargò con un gesto le gambe per far spazio al suo membro pulsante ed eccitato.
E così iniziò a penetrare lentamente,attento a non farmi male. Ma il dolore era forte e non riuscii a trattenere un gemito.
-Ok,ho capito. Fallo tu allora.
Accettai l’invito e inizia a penetrare anch’io . Lui sembrava quasi più abituato a questo tipo di dolore ma neppure lui riuscì a trattenere un gemito.
Vedevo che i suoi muscoli si contraevano sotto di me e qualche goccia di sudore scese dalla sua così scolpita schiena.
Lo voltai e gli toccai il membro che,nel frattempo,aveva rilasciato sperma dalla forte eccitazione.
Bacia la punta dell’erezione e assaggiai “il frutto dello sforzo.” Che sapore strano.
Vedevo che Lorenzo sorrideva e non riusciva a trattenere ciò che provava.
-Lorenzo..anche tu mi piaci.-dissi io.
-Taci,lo so benissimo.- e mi baciò.
-Ti ho lasciato il segno..-e indicai il collo.
-Lo so,ma non mi importa..Forse dovresti andare.
-Sì..ci vediamo domani.
-Ok.-e mi baciò di nuovo.
Mi rivestii e tornai a casa. Che pomeriggio assolutamente fantastico.
Quando arrivai in camera mi stesi sul letto e aspettai l’arrivo dei miei.

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Capitolo 11
*** Il tuo ragazzo? ***


La sera passò tranquillamente e,come al solito,mio padre non c’era.
La mattina mi diressi verso scuola con le mie solite cuffie arancioni ma,a metà strada incontrai Virginia.
-Ehm..Cosa ci fai qui?
-Un “buongiorno amore!” andava bene lo stesso!- disse lei imbronciata.
-Ah,ecco..si..
-Comunque,sono qui per vedere il mio ragazzo,non posso? E poi per chiederti una cosa..
-Dimmi.
-Perché ieri mi hai chiesto scusa dopo avermi baciata?
-Ecco..perchè..So quanto ti dia fastidio tutta quell’attenzione da parte della gente !
-Ma non è vero!
-Oh,va bene. Virginia,è finita. Non voglio più stare con te.-non riuscivo più a tenermi quel peso.
Virginia scappò via,ma non la seguii, era meglio così.
Arrivai a scuola al suono della campanella.
Le ore sembravano interminabili,tra italiano,storia e inglese. Per fortuna,la campanella suonò.
Schizzai fuori dall’aula e mi diressi verso il piano superiore. Ad aspettarmi,in cima alle scale c’era Lorenzo.
-Hey Tito! Vieni,ti devo parlare.
Iniziammo così a chiacchierare come se non fosse successo niente. Ci allontanammo dal casino e mi disse:
-Vieni,seguimi.
Non sapevo dove volesse portarmi ma alla fine capii: in bagno.
-Perché ci troviamo qui?
La sua risposta fu un bacio.
-Cosa fai?- avevo paura che qualcuno ci vedesse,non ero pronto per certe etichette.
-Bacio il mio ragazzo.
-I-il tuo ragazzo?
-Beh..ecco.
-Ho bisogno di saperlo. Io sono il tuo.. r-ragazzo?
-Sì.
-Oh,ok,figo. Allora,visto che sono il tuo ragazzo,non voglio che tu esca con altre ragazze.
-Ahaha sei un idiota.
E ci baciammo ancora. La ricreazione finì,anche se nessuno di noi due voleva staccarsi dalle labbra dell’altro.
Non pensavo di provare certe sensazioni per un altro ragazzo.
Tornai in classe ma la mia mente rimase dentro a quel bagno.
Le ultime due ore erano di supplenza,così ne approfittai per ascoltare un po’ di musica.
Mi arrivò un sms da un’amica di Virginia:
“Vieni fuori, ci vediamo in bagno fra qualche minuto.”
Chiesi al supplente di uscire e mi ritrovai di fronte Adele,la sua amica.
-Perché mi hai chiamato qui?
-Per dirti che sei un coglione. Perché l’hai lasciata?
-Senti,se non l’amo più,non voglio farla soffrire. Credi che io stia bene? L’amavo davvero,ma non potevo andare avanti fingendo.
-Beh,Mister Intelligenza,l’hai fatta soffrire ancora di più !
-Lei dov’è?
-In bagno. Sta piangendo,cosa che fa da stamattina.
-Virginia,Virginia esci !
-No,vattene via !-disse tra i singhiozzi.
-Esci,ho bisogno di parlarti.
La ragazza uscì dal bagno e si asciugò le lacrime con un fazzoletto,ormai da buttare.
-Senti,non volevo farti soffrire. Questa è la cosa migliore da fare,troverai persone migliori di me.
-Ma io ti amo !- e si buttò sul mio petto.
-Lo so,ma è meglio così. Su,la vita va avanti.-le alzai il viso e le diedi un bacio sulla fronte.
-Virginia,forza,andiamo in classe. E tu,biondo sia fuori che dentro, sparisci dalla mia vista.
-È sempre un piacere rivederti !-e me ne tornai in classe.
 

Allora,premetto che quest’Adele,mi ricorda molto me (vedi il mio soprannome Big Mama) ma non importa.
Ah,cosa molto importante: c’è una citazione (riadattata per i personaggi) di un dialogo tra Calliope Torres e Arizona Robbins di Grey’s Anatomy  
“I-il tuo ragazzo…figo.” Poi il resto della frase è sempre una citazione di quel dialogo ma è adattata a questa storia. 

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