Il LuNgO SiLeNzIo

di kamy chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 1 Pensieri In Contrasto ***
Capitolo 3: *** 2 Normalità? ***
Capitolo 4: *** 3 Controversia ***
Capitolo 5: *** 4 Sofferenze ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Il LuNgO SiLeNzIo

iL LuNgO SiLeNzIo

(Ciao ragazzi, mi presento sono Kamy chan, questa è la mia prima fan fiction, perciò siate clementi, non mi sono mai incimentata in una cosa del genere prima d'ora, ma dopo aver letto molte fan fiction sopratutto di inuyasha e ranma ho voluto provare anche io a scriverne una, in verità questa è la seconda, ne stò scrivendo una anche su inuyasha (ADORO INUYASHA), ora vi lascio alla fan fiction spero vi piaccia, io ci metterò tutto l'impegno ciao e buona lettura.... PS: (la storia è ambiantata alla fine del volume 38!!!) ricordatevi di commentare e sopratutto consigliatemi, ciao)

Prologo

-Pensieri-

"Dialoghi"

Buona Lettura

"Il destino non esiste" io ho sempre creduto fermamente in questo, mai nella mia vita avrei creduto possibile che tutto fosse già scritto, siamo noi che scriviamo la nostra vita,il lungo cammino da percorrere, siamo noi con le nostre azioni che scriviamo le pagine del nostro destino,infinite pagine che si incontrano con altre in combinazioni infinite senza uscita, siamo noi che creiamo gli eventi che ci circondano, siamo noi gli artefici di tutto.

Questo è quello in cui ho sempre creduto, nella mia vita il destino ha giocato un ruolo più che rilevante, tutto a cominciare dal mio viaggio di allenemento verso la Cina, tutti i miei guai cominciano da li,dal giorno in cui sono caduto nelle sorgenti maledette, trasformandomi ogni volta che entro a contatto con l'acqua fredda in una ragazza, faccio ancora molta fatica ad accettare ciò, non sopporto l'idea di essere un mezzo uomo, ho fatto di tutto per rimediare alla mia sfortunata situazione ma purtroppo nulla ha funzionato,ormai credo che rimarrò per sempre un mezzo uomo,ma infondo ormai credo di essermi rassegnato definitivamente a questa stramba situazione,tutti i miei amici e nemici non mi hanno mai fatto pesare ciò,nemmeno a lei è mai importato realmente,l'unico vero motivo per i quale io volevo tornare alla normalità era per lei,l'unica luce che affiorava nella mia stramba vita,allora non riuscivo a spiegarmene il motivo però era così, ai suoi occhi non volevo essere Ranma il cambia sesso, volevo essere il Ranma virile, un vero uomo, purtoppo per me ciò non è mai stato possibile.

Lungo il cammino della mia vita, dopo l'episodio delle sorgenti, molte altre vite si sono allacciate alla mia, la vita di lei si è allacciata alla mia e io alla sua,non ho mai pensato realmente a questo, dopo averla incontrata ho sempre dato per scontato che la mia e la sua vita sarebbero rimaste per sempre intrecciate (quanto mi sbagliavo), in mezzo a tutte le mie sfortune c'era e ci doveva essere sempre lei, lei sarebbe rimasta sempre al mio fianco almeno fino a quel maledetto giorno in cui il destino dopo avermenla data me l'ha portata via per sempre, lontana da me, in un luogo dove non avrei più potuto raggiungerla, via da me per sempre.

Da quel giorno, il giorno in cui persi per sempre Akane "cominciai la mia guerra contro il destino....

 

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Capitolo 2
*** 1 Pensieri In Contrasto ***


Il LuNgO SiLeNzIo

Pensieri in contrasto

Il Matrimonio era stato un completo fallimento, fallimento era dire poco, era stato un disastro.

Akane stava leggendo distrattamente una rivista datale da Kasumi e intanto nella sua testa alleggiavano mille pensieri, dopo il fallimento del matrimonio lei e Ranma non avevano fatto altro che litigare,tutto era tornato come prima, litigavano e litigavano in continuazione, Ranma sembrava aver messo una pietra sopra a tutto con sollievo, da parte sua le cose non stavano affatto così, si sentiva terribilmente infelice, a Ranma sembrava non importare proprio un gran chè di lei, per lui, lei era solo una scocciattura da aggiungere alle tante altre che aveva già, si divertiva a offenderla ferirla e illuderla, dopo quello che era successo in Cina, lei si era illusa di contare qualcosa di più per Ranma, l'aveva visto piangere per lei, dirle cose talmente dolci e poi era sicura di aver sentito uscire flebilmente dalle sue labbra un ti amo, ma ora non era più sicura di niente, dentro di se una vocina continuava a dirle di continuare a sperare, lei era stufa di continuare a illudersi eppure non riusciva a farna a meno e per questo si odiava.

Aveva cominciato ad evitare Ranma, si sentiva turbata dalla sua presenza, aveva bisogno di stare un pò da sola per riflettere con più lucidità e magari conquistare un pò di felicità nelle piccole cose di ogni giorno, sorrise all' idea, nonostante tutta la sofferenza che aveva dentro lei avrebbe continuato a vivere la sua vita aspettando un evento che l'avrebbe portata alla felicità, sperando che quell'evento riguardasse Ranma.

Non poteva negare l'evidenza dei suoi stessi sentimenti lei amava Ranma, ma se per lui non era così avrebbe imparato a dimenticarlo.

Chiudendo il lungo fluire dei suoi pensieri Akane decise che era ora di vestirsi, oltretutto doveva anche svegliare Ranma, così dopo essersi vestita con tutta calma e preparato la cartella per la scuola usci dalla sua stanza e si apprestò a svegliare il fidanzato che dormiva profondamente.

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Capitolo 3
*** 2 Normalità? ***


Il LuNgO SiLeNzIo

Normalità?

Akane si soffermò sull'uscio a osservare il volto rilassato di Ranma che sorrideva compiaciuto, chissà cosa stava sognando quello sbruffone si chiese, ma poi sorvolando ciò non pote non arrossire a pensare quanto fosse carino in quell'espressione così innocente che ultimamente vedeva molto poco sul suo volto, si diede della sciocca e sospirando si accucciò di fronte al fidanzato, scrollandolo leggermente cominciò a chiamarlo sempre più forte.

"Ranma....Ranma...pelandrone ti vuoi svegliare, se non ti alzi faremo tardi a scuola.....anzi farai, non ho certo intenzione di fare tardi anche io" disse Akane portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio con fare stizzito. Ranma brontolò qualcosa di incomprensibile e si voltò dall'altra parte dando le spalle all'oltraggiata Akane che senza pensarci su poi molto gli tirò una secchiata d'acqua.

Il poverò Ranma o meglio dire la povera Ranma si svegliò del tutto e imprecando contro la fidanzata si alzò dal letto.

"Akane maledizione c'era bisogno di svegliarmi così, non sei per niente carina maschiaccio!!" disse la Rossa esibendo la linguaccia.

Akane si riscosse dalla momentanea vittoria e senza rispondere alla provocazione scese al piano di sotto a fare colazione sotto lo sguardo di una fradicia Ranma che imprecando sottovoce corse in bagno a recuperare il suo aspetto virile.

Ranma non si spiegava il comportamento della fidanzata ultimamente le poche volte che si scambiavano parola era più scontrosa che mai, sembrava cercare di evitarlo, scossè il capo da quei pensieri e dopo essersi lavato e vestito di tutta corsa scese per fare colazione.

Akane aveva appena finito di mangiare la porzione di nikuman preparatole da Kasumi con tanto amore, ringraziò la sorella e fece per uscire di casa ma la sorella la blocco nell'intento di uscire.

"Akane aspetta Ranma...ultimamente te ne vai via sempre così alla svelta, quel povero ragazzo per raggiungerti quasi tutte le mattine salta colazione" disse dolcemente la sorella regalandole un dolce sorriso.

Akane da parte sua non aveva voglia di fare tardi a scuola per via di quello stupido ma la frase appena detta da Kasumi ebbe il potere di convincerla all'istante, e così Ranma saltava quasi sempre la colazione, Akane si portò una mano a tirare su la frangia e sospirò con forza, Ranma per lei rappresentava sempre una continua contraddizione, prima si era autoconvinta che di lei a Ranma non importava poi molto e ora invece sembrava non essere così, sorrise alla sorella e si sedette a tavola con finta disinvoltura in attesa del fidanzato.

Ranma non si fece attendere molto, 3 minuti dopo era sceso in cucina stupito della presenza di Akane, le lanciò una fugace occhiata e si gettò accanto a lei divorando la colazione.

Akane accantò a lui scalpitava nell'impazienza che terminasse per correre di volata a scuola, gli lanciò un'occhiataccia e si alzò da tavola intimando il ragazzo a darsi una mossa.

"Forza Ranma, alzati dobbiamo andare è tardi!!!" disse portandosi le mani sui fianchi.

Ranma si soffermo sulla sua figura e imitando la fidanzata si alzò da tavola con la bocca ancora piena

"Ci sono ci sono!!" disse dopo aver inghiottito.

"Noi usciamo!!"

Urlarono prima di buttarsi a capofitto in una corsa contro il tempo per non fare tardi a scuola.

Akane correva a perdi fiato qualche metro sotto di lui, le lanciò un'occhiata furtiva, stranamente quella mattina l'aveva aspettato, la ringraziò mentalmente, erano giorni che non faceva colazione come si deve, riportò il suo sguardo sulla minuta figura della fidanzata e con la mente ritornò a quella stessa figura vestita in abito da sposa, si passo le mani sotto al codino e sospirò, quel giorno era stato un disastro e il peggio era che lei sembrava essere felice di doversi sposare con lui, ranma sospirò e scostò lo sguardo da lei, lui ancora era molto confuso non sapeva quello che voleva realmente, eppure non voleva perdere Akane, non ne sapeva il motivo ma per lui lei era essenziale, non riusciva a vedere un futuro senza Akane, lei avrebbe dovuto esserci sempre, un'altro punto che lo tormentava erano appunto i sentimenti della ragazza, lui era troppo orgoglioso per ammetterlo ma aveva paura a confrontarsi con lei, quella situazione non era delle migliori ma era felice di poterle stare affianco così, in completa semplicità, l'orgoglio gli impediva di assumere un comportamento alternativo, dopo l'episodio in Cina si era sentito scoperto di tutti i muri che lo proteggevano e ora stava tentendo di rimediare, Scrollando il capo da quei pensieri si decise a spiccicare parola, guardò Akane e con tono neutro le domendò.

"Come mai oggi non sei corsa via come tuo solito?"

Osservò attenatamente la ragazza in attesa di una risposta, la vide irrigidirsi e continuare subito dopo a correre con disinvoltura, d'altro canto Akane si sentì scoperta e con tono di sufficenza gli rispose voltandosi appena.

"Me l'ha chiesto Kasumi, dice che tutte le mattine per raggiungermi salti la colazione.......mi spiace!"

Aggiunge con voce bassa arrossendo per poi continuare a correre.

Ranma sobbalzò e imbronciandosi rispose

"Non ho agito così per raggiungere te, non volevo fare tardi a scuola tutto qui."

Akane rallentò la corsa e strinse i pugni lungo i fianchi, lui era sempre così scontroso, anche se fosse stato l'altro il motivo, cosa c'era di così grave?, fece un lungo sospirò e facendo finta di niente continuò a correre il più veloce possibile, in fondo quella era la normalità nel suo rapporto con Ranma.

Ranma dall'alto della recinzione sospirò a sua volta, guardò la fidanzata correre via il più veloce possibile e scendendo dalla recinzione aumentò l'andatura e poco dopo le fu accanto nella sfiancante corsa verso il furinkan.

"Ehi Akane ti sei offesa?"

"No perchè? cosa te lo fa pensare? corri piuttosto!!" Aggiunse con stizza.

Ranma sorrise difronte alla caparbia della fidanzata e insieme varcarono il cancello della scuola appena in tempo.

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Capitolo 4
*** 3 Controversia ***


Il LuNgO SiLeNzIo

Controversia

Si sistemò il grembiule con fare annoiato pronta ad aprire il suo locale, tutto stava andando a rotoli, i suoi piani per il futuro stavano andando a rotoli, se non fossero intervenuti subito, lei avrebbe perso Lanma per sempre, lui si sarebbe sposato con il maschiaccio e lei sarebbe tornata sconfitta al suo villaggio natale, diventando lo zimbello del suo villaggio e non più Shampu la coraggiosa donna di polso che otteneva sempre quello che voleva.

Tirò un calcio a una sedia e si sedette svogliatamente; Akane Tendo , quanto odiava quel nome, era tutta colpa di quel maschiaccio se non poteva realizzare i suoi piani e disegnare il suo futuro assieme al futuro malito , Akane le aveva sempre impedito di raggiungere il cuore di Ranma,anche solo il fatto che Akane esistesse le aveva strappato ogni possibilità di fare innamorare Ranma di lei, ormai l'aveva capito benissimo, ci aveva sofferto molto ma l'aveva capito, il suo lanma era innamorato del maschiaccio, tirò un pugno contro il tavolo e cancellò col pugno una lacrima che le stava scivolando giù lungo una guancia, lei aveva provato più volte a impossessarsi del cuore di lanma, le aveva provate davvero tutte ma niente era servito, Akane era sempre intervenuta in aiuto di Ranma e così anche Ranma in aiuto di Akane, cancellò una seconda lacrima, quei 2 si amavano, tutti l'avevano capito, lei ormai non poteva in alcun modo intromettersi.

Si alzò e tirò su il cancello del locale a metà, tirò un altro pugnò, questa volta contro il cancello e imprecando sottovoce non potè fare a meno di non piangere.

"Malesizione, maledizione, maledizione, ci deve essere un modo, ci deve essere......se solo.....se solo Akane non fosse mai esistita, se solo quello sciocco maschiaccio non fosse mai esistito!!!!."

Tirò un altro pugno e un altro e un altro ancora finchè non crollo sulle ginocchia ormai in stato di shock, lei odiava Akane con tutta se stessa, quella maledetta le aveva portato via la cosa più bella della sua vita, fece per tirare un'altro pugno ma il bastone della bisnonna gli e lo impedì, alzò di scatto la testa per incontrare i grandi occhi di Obaba che la scrutavano con rammarico.

"bis.......bisnonna?!?"

"Nipotina mia, è inutile che tu ti dispera in questo modo, dove è finita la mai coraggiosa nipote che affonta ogni controversia a testa alta? non è ancora finita Shampu, ascolta le mie parole, non è ancora finita, puoi ancora lottare nipote mia........non ti arrendere. Ingiunse Obaba per poi voltarsi e entrare in cucina."

Shampu osservò la figura della bisnonna scomparire dietro l'angolo della cucina, no lei non si sarebbe arresa per nulla al mondo, sorrise e si alzò da terra conscia del fatto che ancora la partita non era finita.

"Akane Tendo vedrai......Lanma sarà mio per sempre e tu.....sarà come se non fossi mai esisita!!."

Disse per poi correre nel semiinterrato del locale, alla ricerca di quel che non aveva mai osato aprire, il libro più pericoloso contenente ogni sortilegio delle ormai dimenticate arti oscure del suo villaggio.

Le lezioni erano terminate, per fortuna si disse Ranma soffocando uno sbadiglio, aveva dormito tutta la mattina e si era beccato una strigliata dalla professoressa Inako che l'aveva buttato fuori dalla classe, represse un gesto di stizza e aspettò la fidanzata sotto il cancello della scuola, sbuffo, Akane stava ancora parlando con le sue amiche, era immersa in una divertente conversazione con Aruko e Kaname, la osservò meglio rilassandosi alla vista del suo dolce sorriso, raramente riusciva a vedere quel bel sorriso stampato sul suo volto, si riscosse e corse incontro alla fidanzata malcelando con scarso successo il sorriso stampato sul suo volto vedendo la ragazza sorridere.

"Andiamo Akane?!?"

Akane si riscosse e stupita di vedere Ranma sorriderle gli sorrise a sua volta.

"Devo sostituire Aruko nelle pulizie, vai pure a casa Ranma, ci vediamo poi!!."

Ranma rimase incantato di fronte al sorriso diAkane, voleva vederla sorridere più spesso, riscossosi si voltò di scatto e sempre col sorriso sulle labbra salutò Akane per correre a casa alla velocità della luce.

"D'accordo a più tardi allora, ciao!."

Akane sorrise, era soddisfatta, per una volta avevano avuto una conversazione come si deve, sorrise di nuovo e voltandosi per tornare in classe salutò le amiche.

Non si era accorta della presenza di Ukyo, ma appena si voltò se la trovò di fronte con i pugni serrati e lo sgurdo di ghiaccio, alla vista di Ukyo in quello stato si raggelò all'istante e il sorriso che aveva sullle labbre si trasformo in volto piatto asciutto dal quale non traspariva alcun sentimento, sicuramente Ukyo era li per aggredirla, dopo il matrimonio non l'aveva più vista, non che se ne fosse preoccupata più di tanto ma era pur sempre una sua amica, era stata molto ferita, non si aspettava da Ukyo un comportamento del genere, capiva i suoi sentimenti però aveva esagerato,contenendo la rabbia, sospirò e con voce melliflua le si rivolse.

"Ciao Ukyo"

Ukyo non rispose subito, strinse ancora più forte i pugni e con voce incrinata dalla crescente rabbia rispose ad Akane.

"Akane...........io.......io ti sfido......se vincerò io lascerai per sempre in pace il mio Ran-chan, devi......devi smettere di frapporti fra me e Ran-chan, capito???"

Akane si sentì invadere dall'ira, il rispetto che aveva sempre nutrito per Ukyo stava man mano scemando sempre più, anche lei come le altre si stava rivelando una calcolatrice a cui non importava niente dei sentimenti di Ranma, contrasse i muscoli e fece cadere a terra la cartella, rivolse a Ukyo un'eloquente occhiattacia e con voce soffocata dalla l'ira crescente le si rivolse.

"Chi sei tu per dirmi quello che devo e non devo fare??? no Ukyo scordati uno scontro a questo prezzo,io non sono come te e Shampu, mi hai profondamente delusa ti ho sempre creduto una persona razionale e invece anche a te come alle altre non interessa nulla dei sentimenti di Ranma, non sopporto questo comportamento, non prendertela con me io non ho fatto proprio niente, se vuoi risolvere la faccenda dovresti provare a parlarne con il diretto interessato e non con me, stai tranquilla io non sono come certe persone, non ti impedirei mai di parlare con lui anche solo per uno scambio di saluti."

"Tu me l'hai portato via.....lui.....lui ora non mi parla quasi più, è tutta colpa tua, io ti odio Akane."

"Avresti dovuto pensarci prima alle consequenze che sarebbero nate dal tuo comportamento al finto matrimonio, potevi parlarne con calma con lui e invece lo hai addirittura aggredito, non osare dare la colpa a me Ukyo, non osare....... Akane concluse il discorso cercando di malcelare la sua ira, sorpasso Ukyo e face per entrare a scuola."

Ukyo abbasso la testa e respirando affannosamete tirò fuori la spatola, si volse verso Akane e la richiamo.

"Akane...........tu.....tu......combatti!!!."

Ukyo non poteva replicare perchè sapeva dannatamente bene che Akane aveva ragione, ma sapeva anche che sarebbe stato tutto inutile perchè Ranma, anche se Akane non lo sapeva, amava lei, questo fece aumentare la sua rabbia che con uno scatto improvviso colse Akane impreparata e la colpì al viso con la spatola facendola sbattere contro un'albero.

Rimase pietrificata da ciò che aveva appena fatto fece cadere la spatola e si ininocchiò, si era comportata da perfetta vigliacca, l'aveva colpita alle spalle, Ukyo strinse nuovamente i pugni e guardò titubante in direzione di Akane, Akane era riversa a terra a pancia in giù, il volto coperto, la vide scostarsi con fatica, sempre dandole le spalle si mise in ginocchio e la vide toccarsi il volto.

Akane si toccò il volto e innoridì alla vista del sangue sulla sua mano, la ferità le bruciava come fuoco, non riusciva a mettere insieme i pochi eventi, Ukyou l'aveva colpita alle spalle con una ferocia inaudita, i suoi respiri deventarono dei rantoli sconnessi al ricordo, era così infuriata che faticava a respirare, si alzò in piedi sempre dando le spalle a Ukyo, chiuse le mani a pugno e strinse anche l'altro occhio, la ferità le percorreva la palpebra dell'occhio destro fino alla guancia, impedendole di tenere l'occhio aperto, però il dolore alla ferita era effimero a confronto di quello che provava dentro, Ukyo la odiava e tante altre persone insieme a lei, non l'avrebbe mai ammesso ma lei ne soffriva profondamente, ormai i veri amici che possedeva le si contavano sul palmo della mano, tutti la odiavano perchè era la fidanzata di Ranma e ora si rese conto che questa situazione non sarebbe mai cambiata, si voltò verso Ukyo non cercando di nasconderle le profonde lacrime che le uscivano da entrambi gli occhi, compreso quello chiuso.

Ukyu era infelice come non mai, era caduta profondamente e irrimediabilmente in basso, ma nonostante ciò non poteva smettere di odiare Akane, lei le aveva portato via Ranma, continuò a osservare la figura voltata di Akane con risentimento ma anche con dispiacere finche non la vide voltarsi verso di lei col volto inondato di lacrime, tutto si aspettava ma non era pronta alle lacrime della ragazza, la cosa le arrecò un tremendo fastidio, non poteva piangere, non poteva...

Akane indugiò sulla figura di Ukyo,le si portò vicino e con voce intrisa dal pianto le sussurò a bassa voce

"Tu....io...io non ti considererò mai più mia amica, che tu lo creda o no io prima t consideravo come una cara amica e tu hai rovinato tutto......tu mi odi ma da adesso in poi anche io odierò te."

Rimasero in silenzio, Ukyo era rimasta spiazzata senza parole, indugiò sulla figura di Akane e non sopportando il suo sguardo abbasso la testa attanagliata da i più svariati sentimenti, primo fra tutti la frustrazione.

Akane non indugiando oltre raccolse la cartella e corse via dimenticandosi completamente delle pulizie, ultimo dei suoi pensieri, corse a casa con quanta più velocità aveva in corpo, triste e rassegnata, tutti o quasi tutti la odiavano, lei per gli altri non era Akane ma bensì la fidanzata di Ranma , a nessuno interessava conoscerla per quella che era, a prescindere da ciò tutti la odiavano per ciò che rappresentava, un'ostacolo.

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Capitolo 5
*** 4 Sofferenze ***


Il LuNgO SiLeNzIo

Sofferenze

Era quasi arrivata a casa, quando si senti chiamare da una voce allarmata, era corsa così veloce che aveva raggiunto e sorpassato Ranma senza accorgersene.

"Akane....AKANE!!"

La ragazza si bloccò, non sapeva come affrontarlo, lei andava orgogliosa di non essersi mai fatta vedere in lacrime, specialmente da lui, ma invece ora.... rimase voltata non voleva farsi vedere da lui in quello stato.

Ranma era rimasto completamente spiazzato, poco fa l'aveva salutato con il sorriso, e ora la vedeva correre come una pazza, e cosa che l'aveva preoccupato di più aveva sentito provenire dalla sua figura un profondo singhiozzo, ora era li ferma, di spalle a pochi passi da lui, fece per andarle incontro.

"Akane...ma cos....." Akane lo interruppe.

"Niente Ranma davvero, ci vediamo dopo...!" fece per riprendere la corsa ma Ranma la prese per un braccio e con voce stranamente dolce le si rivolse.

"Ehi Akane....cosa è successo???" le chiese ignorando la sua risposta.

Akane non pote fare a meno che sciogliersi di fronte alla dolcezza quasi mai udita del fidanzato e spiazzando oltre che se stessa anche lui si lasciò scivolare verso terra seguita da profondi singhiozzi, Ranma rimase fermo immobile, inorridendo di fronte alla disperazione della fidanzata, mai e poi mai l'aveva vista in quello stato, non sapeva come reagire, scrollandosi e cercando di farsi coraggio le si inginocchio di fronte, si sentiva il cuore in tumulto di fronte alla visione della sua Akane disperata come non mai.

"A....akane....calmati e....dimmi che succede ok?" le disse dolcemente, fece per prenderle il viso tra le mani, ma lei sussulto.

"No.....no Ranma....io......io" non sapeva cosa dire stava tentando di coprirgli la vista del suo viso sfregiato ma Ranma la sorpresa e le prese il viso in mano....,lo vide raggelarsi e nel suo viso scorse un lampo di ira.

"Chi è stato a farti questo??? dimmi chi è stato Akane!!!! che diavolo è successo???"

Ranma era rimasto scioccato, chi era il bastardo che aveva osato toccare Akane, non riusciva a contenersi. l'ira stava divorandolo sempre più, chiunque fosse stato l'avrebbe pagata cara, aspettò che Akane gli rispondesse ma lei sembrava non averne intenzione almeno per il momento, lo sguardò di lei indugiava sulla sua camicia, continuava a piangere in silenzio, Ranma esasperato fece per incitarla a dirgli tutto ma lei lo colse di sorpresa abbracciandolo e inondandogli il collo di calde lacrime.

"Per.....perfavore portami a casa Ranma....io....io non mi sento bene!!".

Akane non se la sentiva di affrontare Ranma in quel momento, Per oggi si disse di aver già affrontato troppo, ora era stanca, molto stanca e interamente invasa dalla tristezza, per la prima volta si era resa conto che lei si era sempre illusa di essere considerata per quello che era e non per quello che rappresentava, lei non eveva amici, era completamente sola, non aveva nessuno a parte la sua famiglia e........Ranma!?!....quella domanda l'afflisse ancor più.....per quanto Ranma sarebbe rimasto al suo fianco?.....tutti intorno a lei non erano altro che sporchi calcolatori che pensavano solo e unicamente ai propri interessi......e lei rappresentava l'ostacolo di quel combattimento senza fine, ripensò all'incontro con Ukyo, l'aveva sempre consederata sua amica nonostante tutto, è questo per molto tempo, erano poco più di due anni che la conosceva e di conseguenza si era illusa per tutto quel tempo, ora insieme alla tristezza se ne aggiunse un sentimento sempre più consistente di rabbia, sentì

la ferita bruciare come non mai e insieme a lei bruciava anche il fuoco dell'ira, non reggeva più questa situazione, aveva una gran voglia di picchiare tutto e tutti, a cominciare da quelle maledette che la stavano lentamente rovinando...bloccò il fluire dei suoi pensieri, stanca anche di pensare, ora la sua mente era vuota, si setiva vuota.

Ranma era rimasto fermo e immobile, non si aspettava una reazione simile da Akene, l'aveva colto totalmente impreparato e ora non sapeva come reagire, mai avrebbe pensato di poter vedere un giorno il forte e austero carattere della fidanzata piegato totalmente dalla sofferenza, per il momento decise di assecondare il desiderio di Akene e portandosela sulle spalle spicco un salto sul tetto più vicino e corse in fretta verso casa con lo spirito attanagliato dal rancore.

Giunti a casa Akane scese rapidamente dalla schiena del ragazzo liberandosi dalla sua stretta e correndo verso camera sua senza accorgersi degli sguardi curiosi dei familiari, Ranma rimase un'attimo incantato dalla scena ma realizzando subito dopo fece per seguire Akane ignorando le domande dei familiari

"Akane aspetta........!!!"

La ragazza non aveva la minima intenzione di confidarsi col fidanzato, almeno per il momento voleva rimanere da sola come era sempre stata anche prima dell'arrivo di Ranma, si chiuse velocemente la porta di camera sua alle spalle e chiuse altrettanto rapidamente la serratura un'attimo prima che la mano di Ranma si posasse sulla maniglia, non le importava della ferita che le procurava un fortissimo dolore, lei era abituata a ben altro, ora la sua anima ancor più della ferita sanguinava copiosamente, si portò sedendosi sul letto una mano all'altezza del cuore e se lo senti pesante come un macigno, tutto il peso della sua sofferenza le gravava sul cuore, copiose lacrime presero a scendere da entrambi gli occhi mentre sull'occhio aperto compariva un velo opaco, Akane era piombata in un'abisso di pensieri che le procuravano un'infinita depressione, ripensò ai 2 anni trascorsi analizzando con occhio critico la vita condotta fino a quel momento riconoscendo in ogni avventura affrontata il ruolo che lei aveva sempre condotto, l'ostacolo. Strinse i pugni con fervore, non sentiva niente di quello che la circondava, riusciva a malapena ad udire le urla del fidanzato fuori dalla stanza, tutto il suo essere era schiacciato dalla tristezza, dal rancore e da un sentimento che stava via via prendendo possesso, l'odio. Ripensò alla situazione che stava vivendo con Ranma, ora vista da quel punto di vista la sua vita stava prendendo una piega diversa, le appariva tutto diversamente; Ranma, quel nome che aveva sempre ricondotto il suo essere all'amore che nonostante tutto provava per lui, stava facendo via via scemare quel sentimeno,ora sostituito gradualmente dal rancore, si rese conto che lui non l'aveva mai rispettata, si sentiva come se Ranma avesse sempre avuto pieno potere su di lei, era sempre stato un'egoista nei suoi confronti, egoista di prendere il suo amore e pretendere di non darne, si era sempre fatta mettere i piedi in testa da lui, lei gli donava il suo amore e lui....lui le restituiva solo offese insulti, la faceva sempre sentire una sciocca, strinse maggiormente i pugni e piccoli zampilli di sangue le colorano lungo la mano andando a finire sul pavimento, Akane era stufa non ce la faceva più e tra questi pensieri si addormentò.

Dopo aver cercato in tutti i modi di farsi aprire, civili e non Ranma era corso fouri in giardino e aveva tentato di entrare attraverso la finistra ma anch'essa era rimasta chiusa, non era neanche riuscito a scorgere la figura di Akane per via delle tende, frustrato e ricolmo d'ira Ranma tornò in casa e racconto ai famigliari quel poco che sapeva. Soun Tendo fu scosso da una crisi di pianto al sapere della brutta ferita che si era fatta la sua banbina mentre kasumi corse a chiamare il dottor tofu, i rimanenti tre tentarono di farsi aprire da Akane fallendo miseramente.

Ranma era sempre più in ansia per la fidanzata e non essere al corrente di cosa era successo lo mandava in bestia.

Ciao ragazzi finalmente ho modificato la storia con l'html, mi spiace averci messo tanto ma ho avuto vari problemi col computer, grazie per i commenti, sono molto contenta ke la mia storia venga letta, spero di aggiornare al più presto ma purtroppo non ho molto tempo libero, continuate a commentare ci conto un bacio a tutti.

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