When you're in love - Vita da rockers, manuale per l'uso.

di 48crash
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** You've been...thunderstruck. ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


Introduzione
 

Lo sguardo della prof mi penetrò diretto, attraversando l'aula.
<< Cosa stai facendo lì dietro, Giovannina? >>fece con tono inquisitorio.
Sbuffai, nonostante la mia posizione critica. Non mi chiamavo né Giovanna né Giovannina, ma tu faglielo capire.
<< Sto prendendo appunti >>replicai sicura. Non potevo di sicuro dirle che stavo cercando di ricostruire le tappe del tour dei Queen in Sud America di 30 anni fa con la mia compagna di banco, o che stavo decidendo quale canzone mi piacesse di più tra tutte quelle che avevano scritto in tutta la loro carriera. Potevamo considerarci fortunate se un nostro professore sapeva chi fossero i Queen, ma non gli avremmo chiesto di più.
<< Ah sì? >>mi sfidò guardandomi oltre le lenti dei suoi occhiali a lunetta.
Odio gli occhiali a lunetta.
<< Sì. Ha appena detto che Alfieri è un personaggio controverso perché sembra difendere il popolo, ma in realtà è un aristocratico che ama alla follia l'aristocrazia >>.
Regola numero uno: fingere. Se sai fingere puoi arrivare ovunque, e se sei fortunato, puoi circuire chiunque. L'ho imparato molto in fretta, e so mentire con una disinvoltura che i peggiori criminali mi invidierebbero.
In verità non la stavo ascoltando. Non del tutto almeno. So prestare attenzione a due cose contemporaneamente, poi fingere di starmi dedicando a una soltanto.
Penny che mi fulminò con lo sguardo. Sapevo che invidiava moltissimo questa mia capacità, ma dentro di sé mi stava ringraziando: avevo parato il culo a entrambe per l'ennesima volta.
<< Ah >>fece la Sandrelli, mentre io sorridevo compiaciuta. Colpita e affondata, prof.
Non appena riabbassò lo sguardo sul libro, io lo riabbassai sul foglio tra le mani di Penny, dove avevamo scritto la nostra personalissima top 20 delle migliori canzoni scritte da mano umana.
<< Va bene Dream On, ma non mi puoi mettere Mama Kin così in alto! >>sibilò Penny quasi incredula guardando i miei ultimi “appunti”.
<< Perché no? Se la vedi come la vedo io, l'interpretazione di quella canzone può essere molto profonda >>.
<< Ma non la vedo come la vedi tu >>.

Come se non lo sapessi, Penny”. Certo che lo sapevo, eravamo completamente uguali ma diametralmente opposte nella maggior parte delle cose, e non chiedetemi come facessimo. Di una cosa sola eravamo certe: amavamo il rock 'n' roll. E questo era assolutamente sufficiente.



Nuova creazione!
Lo so che da tutto quello che scrivo, pare che non abbia niente da fare, ma la verità è che sono ossessionata dallo scrivere fin da piccola, e lo faccio di notte, di solito, o comunuqe in ogni momento libero.
Dunque, precisazioni.
Questa ff parla di alcune avventure (alcune realmente avvenute) che possono capitare alle amanti del rock. Non so perchè, ma credo che se Eucalipto dovesse leggerla, le piacerebbe. E credo che se i suoi occhi dovessero essersi posati su questa introduzione, abbia già riconosciuto qualcuno o qualcosa di estremamente familiare.
Citerò un po' ovunque svariate canzoni (cosa che faccio con ogni ff, come avrà già notato chi ha già letto qualcosa di mio), alcune delle quali sono quelle che ascolto mentre lavoro. Già qui ho citato i Queen (mi spiace, ma per me sono immancabili), e gli Aerosmith. Ringrazio in anticipo tutti gli artisti che ho citato e citerò, che mi offrono continuamente spunti di riflessione.
La storia, come avrete già capito, è raccontata dal punto di vista di una delle due ragazze, la più cinica e disillusa (che tra l'altro, per ora non ha nome), e sto decidendo se alternare i punti di vista delle due o meno. Comunque, sarà narrata da un punto di vista interno sicuramente. Il titolo è una frase tratta da It's A Hard Life dei Queen, e si riferisce ovviamente allo stato di innamoramento perenne delle due protagoniste nei confronti della musica.
Veniamo al capitolo. E' breve e coinciso, se vi è piaciuto continuate a seguirmi altrimenti andate, perchè lo stile è questo e si continuerà così.
Un bacio
Lucy :***

 

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Capitolo 2
*** You've been...thunderstruck. ***


You've been...thunderstruck.

 

<< Ma cos'è?! >>
Le mie urla duravano ormai da dieci minuti buoni, e Penny, che era la prima a dovermi sopportare in momenti simili, non mi reggeva più.
<< Sì, ok. Ti ha fatto una bastardata, ma adesso dovresti anche calmarti... >>cominciò piano, sapendo che se la situazione fosse peggiorata avrebbe potuto prendersi un pugno anche lei che non centrava niente, seguito poi dalle scuse e da un abbraccio, con una canzone stile Don't Cry per farmi perdonare.
<< Calmarmi io?! >>esclamai. << Se le va bene, a quella puttana le incendio la macchina! >>
Penny sospirò. Mi conosceva fin troppo bene per non sapere che il mio raptus omicida sarebbe durato ancora per un po', e quindi non c'era nessun altro modo se non ascoltarmi in silenzio per farmi calmare. Mi diceva spesso che ero più collerica di Axl Rose da giovane, e Dio solo sa che aveva ragione.
<< Effettivamente, io so che ti concentri di più così, ma per lei che non lo sa deve essere difficile... >>ricominciò Penny.
Apriti cielo. Mai giustificare un'insegnante davanti a me.
<< Per lei, difficile?! Ma come puoi anche solo pensare una cosa così, dopo che quella cerca di rendermi la vita impossibile ogni giorno da quando ha cominciato ad insegnarci?! >>sbottai.
Sospirò e annuì. Sì, ero matta, ma non poteva negare che l'avermi mandato dal preside dopo avermi beccato con le cuffie dell'ipod nelle orecchie durante una verifica, tra l'altro di comprensione per cui mi era impossibile se non innecessario copiare, era stato un po' eccessivo, anche per quel caso patologico della mia prof di inglese.
<< E adesso cosa faccio? Rispondimi Penelope, che cazzo combino?! Mia madre mi ucciderà >>.
Mi sedetti sulla panchina e mi presi la testa tra le mani. All'indomani la professoressa avrebbe chiamato a casa, se non quel pomeriggio stesso, mentre io ero in giro con Penny per altri motivi e non potevo in nessun modo fermarla o spiegare a mia madre o a chiunque avesse risposto al telefono come stavano le cose. Speravo almeno che a casa mia almeno una persona avesse la dose di buon senso sufficiente a capire la situazione, e che quella persona rispondesse al telefono.
<< Scommetto che riuscirai a farti capire, in qualche modo >>mi disse sedendosi al mio fianco. << Certo, lei ti odierà, ma di sicuro non potrà bocciarti. Con tutto l'ascolto prolungato di musica straniera che fai da quando sei nata hai una padronanza dell'inglese che non può assolutamente contestarti >>.
Sorrisi. Meno male c'era Penny, in quei momenti.
<< Adesso ascoltiamoci qualcosa di bello, vah. E stasera vieni a dormire da me >>.
<< Grazie >>mormorai infilandomi nell'orecchio una cuffia e sentendo la familiare “schitarrata” iniziale di Thunderstruck degli AC/DC. Perfetta per quel momento.
Per fortuna non sono mai stata una che si dà per vinto facilmente.
E, alla fine dell'anno, l'avrei uccisa, quella puttana.








Hola!
Finalmente, per la felicità di Midori997, pubblico il secondo capitolo di questa ff.
Fa schifo, e quando mi verrà in mente qualcosa di meglio lo cancellerò e pubblicherò qualcosa di migliore. Però per ora accontentarsi.
E' ispirato ad un avvenimento fresco di giornata (esclusion fatta per la parte riguardante il preside), e la lettura prolungata dei Malavoglia mi provoca la scrittura di scene poco sensate e flussi di coscienza inconcepibili. Se ne capite fuori qualcosa, complimenti!
Meglio che non aggiunga altro, prima di degenerare.
Un bacione!
Lucy :***


 

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