Nel ghiaccio, bruciati.

di Secret
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** Dubbi... ***
Capitolo 3: *** E chi lo sa! ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


Nel ghiccio brucaiti

Sono nata nel fango, nel più oscuro ribrezzo.

Sono nata tra sabbie macchiate di sangue.

Nel  profondo oblio,  ho emesso il primo respiro.

Tra melma  e ruggine il mio cuore ha incominciato a battere. 

In un vortice sempre più stretto mi son trovata a nuotare, emettendo ad  ogni singolo respiro dolore e sofferenza. 

Dal mio grembo, nessuna vita usciva, solo sangue e scorie varie, i miei occhi appannati diffondevano solo distruzione.

Nel mio cuore sin dall’inizio dei tempo accudiva un solo sentimento, l’odio e nel profondo inverno,  dove la terra  si congela , la mia mente ha lavorato.

Ho aspettato anni  lo sciogliersi dei ghiacci, che non arrivava. Non un raggio di sole nel cielo plumbeo e distratto. Solo la tempesta ricopriva la mia carne e ad ogni passo i fiori  mi perforavano.  Or dunque  dov’è la primavera tanto acclamata? Dov’è quella “rinascita” tanto glorificata? Nel mio freddo inverno son protetta, nessuna scure contro la mia testa.   Le catene dei miei piedi trascinano con rumore la speranza  mia.  I corpi fragili dei miei “amati” giacciono senza alcun battito nell’ora accecante neve. Or quanto mi erano sembrati potenti e forti, che tenerezza ora mi fan , bianchi nella coltre di rosso vestita.  Che sciocco il genere umano, che stupidi a creder nell’amore. Il mio nudo corpo viene accarezzato dai miei capelli. Rosso è il loro colore, rosso del color del sangue. Sulle bionde ciocche si è intriso e oramai non va più via. È dentro me e mi appartiene.  

I miei occhi guardano ancora in lungo e in largo, ma ormai il paesaggio è sempre lo stesso, e son “ciechi” rischiarati da questa finta cecità. Che ne è stato della me stessa del passato? Non sono mai stata me stessa. Solo un essere privo di senno.  Un essere che si credeva donna ma era il perfetto contrario. … Costui ero o sono io. Mi sento ancora stretta nel mio vortice, e in quell’acqua mi sento morire e mi brucia e la tua mano mi afferra. Sei tu dunque il mio salvatore?

Anni e anni son passati, nomi e volti sono cambiati. E mi ritrovo qui, in questo nuovo secolo che ora non mi appartiene. 21 secoli dalla mia maledizione o forse anche più. Non rimembro più i giorni dalla caduta di Atlantide, non ricordo ora il tempo passato. Ci siamo lasciati con quella promessa. Vita dopo vita non avremmo mai smesso di cercarci. Ed ora eccoti, sei tu il mio salvatore. I tuoi occhi non mi ingannano. Specchi della tua anima…. Sei tu, ma forse non lo sai ancora….

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Capitolo 2
*** Dubbi... ***


dubbi

Mi volgo a guardare l’orizzonte. Che triste deserto… La nebbia non permette di guardare oltre la sua coltre…. Hogwarts sembra quasi fuori dal mondo, allontanato da esso. Silente dice per proteggerci… ma proteggerci da cosa? I mangiamorte se lo vogliono possono entrare con un semplice schiocco delle dita. Le spie sono ovunque ormai, Silente lo sa bene. E allora come mai , per quale motivo ci ritroviamo qui nelle più oscure nebbie? Questo paesaggio mi ricorda qualcosa, ma… non riesco a trovare quel ricordo nella mia testa. Quanta angoscia mi mette… troppa forse. Mi sento  preda di un’illusione. Una personale, creata dagli altri oppure tutte e due le cose?  Sono davvero io a dettare le leggi della mia vita? Nemmeno Hogwarts è più padrona di se, quindi cosa mi dice se sono libera o no? Che inquietudine. E lungo la schiena si propaga questo brivido di incertezza che non precede mai nulla di buono. Le nebbie  e ancora le nebbie,  quel tepore familiare e poi,  ricordi tornano a galla, sempre più.

 

Rimase immobile nella tensione della magia,

 poi protese le braccia sopra le testa con le palme rivolte al cielo,

 e le riabbassò all'improvviso.

A quel gesto le nebbie scesero…

 

Mi distacco da questo “ricordo”… è possibile definirlo così se non l’ho mai vissuto? Eppure una spiegazione deve esserci, nascosta da qualche parte. Ma lo stesso non riesco a vederla, sono abbastanza “ceca” da non ricordare me stessa?  E mi vedo riflessa nei tuoi occhi.  Mi sento a casa,ancora una volta. Di nuovo. Ma non è la mia dimora quella….  Non ora.  Non più. E mi sembra tutto così sbagliato, così dannatamente sbagliato. Perché?

Il tuo corpo mi schiaccia contro il freddo vetro. Così freddo, che non posso non rabbrividire e mi sento scossa sempre più.  Non è il freddo, ne il terrore del tuo volto. Non so dare un nome….  Non so specificarlo. È per causa tua, solo per causa tua. È la tua vicinanza. Quanto vorrei un sorriso in quelle labbra, ma no, solo ghigni che creano ombre maligne sul tuo volto, come in un corridoio di una casa quando appena esci da una stanza illuminata e li le vedi, quelle ombre nere. Cosa possono darti? Solo terrore. Ti si avvicinano per inglobarti.  Ma puoi solo fuggire verso la luce. Tu che provochi questo. Tu, brutta Serpe, ne sei consapevole e ne ridi beffardo. 

- Cosa cerchi di fare Granger? -

- Non sono affari tuoi.-

-  Non sai quanto ti sbagli. -

- Smettila…-

- di fare cosa?-

- di stringermi come se fosse la tua amante.-

-Cosa sei allora, Granger?-

Cosa sono allora? Cosa sono realmente? Non so chi sono io, e allora che cosa sono?

Intanto le tue labbra prendono possesso delle mie. Nel tuo dolce bacio mi catturi, facendomi sciogliere. Eppure non so da dove esca tutta questa “ forza”dentro me, per lottare.

- Lasciami andare-

Sussurro dura sulle tue labbra, hai un attimo di esitazione, la tua mano leggermente trema,   ma ancora non ti arrendi.

-sei un idiota Malfoy –

Mi mordicchi il labbro inferiore.

- Mi frego del pensiero della gente –

E la tua lingua si insinua dentro me….  Questo strano calore  si insinua in me. Arde e mi da pace….

Perché? Perché non riesco a dare spiegazioni alle mie domande? Esisteranno in questo mondo le risposte? O in un altro, o in qualunque parte in questo universo spiegazioni ai miei perché? Ma la risposta so già dov’è. So dove si trova. Ma la strada per trovarla è troppo lunga e tortuosa. È dentro me…. Può sembrare facile, ma non lo è. E con i tuoi freddi occhi continui a guardarmi e a lambire ogni pezzo delle mia pelle.

- Cosa vuoi da me, Malfoy? Io non ti appartengo-

- non esserne sicura…-

La tua mano si insinua sotto la mia camicetta. La scosto via rapidamente, e  mi allontano.  La tua mano mi trattiene ancora.

-Dove pensi di andare?-

- Lontana da te-

Mi lasci andare, mentre i tuoi occhi ,dal colore delle nebbie, cambiano repentinamente.

Come una lancia che ferisce il cuore, non solo il corpo, le mie parole tagliano il suo petto. Ma, mi sento di nuovo tra le tue braccia e mi conforta tutto questo.

-Perché fai tutto questo? Lasciami andare….-

Non so il  perché del loro venir fuori, ma sentii le mie lacrime scendermi sulle guance. All’orecchio la tua voce rabbiosa mi scuote.

- Perché? Perché l’ho promesso e giurato. Ti avrei protetta sempre e in ogni situazione, Granger. E non ti lascerò andare via, ora che ti ho ritrovato. Non posso.-

E continuo a piangere cullata tra le tue braccia.  Non credo di riuscire  a far altro.

Mi baci il capo gentilmente per poi scendere a baciare le mie lacrime e infine la mia bocca. Non voglio più protestare, tra le tue braccia sono al sicuro.

 




NdA

Allora... Salve a voi tutti lettori! eccovi giunto il nuovo capitolo, un po' incasinato come i pensieri della nostra cara Hermione. Vorrei spiegare alcune cose. 

Questa storia è intrecciata a parti di un libro che amo e che ho letto ultimamente. Si chiama "Le nebbie di Avalon" di  Marion Zimmer Bradley potete trovare la trama qui  http://www.potereallafantasia.it/recensioni/le-nebbie-di-avalon-marion-zimmer-brandley.html  Mi ha ispirato una storia che si trova nel libro, che più in là vi spiegherò. Il pezzo in corsivo è tratto dal libro, ed è l'accesso alla magica isola di Avalon. Non so se è chiaro come capitolo o meno. Fatemi sapere voi! ^^

Ringrazio Laretta per la recensione e voi altri che leggete.

Vi aspetto al prossimo capitolo.

Un Bacio per salutare la morte e un abbraccio per richiamare la vita

Secret



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Capitolo 3
*** E chi lo sa! ***


Stiamo impazzendo

 

Un volta, anni addietro, c’è stato un tempo in cui le donne si donavano all’uomo nel nome della Dea all’ombra di un grande fuoco  nella notte di Beltane. 
Gli uomini si sottomettevano alle donne, loro avevano il potere e la saggezza, e il figlio della sorella del re di una terra era l’erede al trono. Si viveva omaggiando la dea, nella più assoluta libertà. 
Nessuna costrizione  o altro.

 Ma tutto è cambiato…

 Le religioni si sono combattute e sconfitte a vicenda e gli uomini sono diventati potenti.. Sono stato costretto a vedere tutto ciò, vita dopo vita, corpo dopo corpo, ed ora sono arrivato ad un punto in cui sono estraneo a me stesso. Sono sempre io, ma è una faccia a me sconosciuta tanto da non riuscirne a prendere il sopravvento. Sono in disparte, sopraffatto da questo mio io, violento, insensibile e con poca considerazione dell’altro sesso. Ciò che non sono io… E tu. Anche tu sei cambiata… Nei tuoi occhi affligge un conflitto… un duro conflitto.  Sei abbattuta da qualcosa dentro te… Non sai ancora chi sono…. E questo mi rattrista e sono sempre più oscurato in me stesso.  La tua vera te non è ancora emersa.  Oh mia Morgana… Ti amo ancor più di prima.  Questa maledizione ci porta ad inseguirci sempre…. Eppure non ci riconosciamo mai. Fa parte anche questo della  maledizione? Non l’ho ancora capito… Ma dei due sei sempre stata tu la più saggia e lo sarai sempre. Ti accarezzo ancora con lo sguardo e il tuo corpo nudo mi porta via dal presente e ritorno al passato. Ancora….  Mi assopisco in quel ricordo. Il mio oscuro io ora può agire indisturbato, non posso farci nulla. 

Ed eccoti… Tu la vergine Cacciatrice ed io il tuo giovane consorte….

 

 

 

- Granger, non riesci a resistermi … -

- o forse sei tu che non riesci a resistere? Tu mi hai portata a letto.-

Sorrise sardonico, baciandola.

-E sei ancora tu che mi stringi e mi baci-

-questo è vero, ma tu non hai resistito.-

- mi avresti preso con la forza-

- e tu mi avresti picchiato a morte. Ho ancora il segno-

 Indicò uno scuro livido sotto l’occhio sinistro. La ragazza rise.

- Come siamo finiti così, Malfoy? Come siamo giunti dall’odio a questo?-

Indicò i loro corpi nudi.

- non l’ho ancora capito….-

-eppure sei stato tu a compiere la promessa. Sei stato tu a volermi proteggere. Dovresti sapere la risposta-

- non so un emerito cazzo, invece! E smettila di fare la sapientona del cazzo perché mi da sui nervi! –

Il Serpeverde si alzò sbuffando e indossando i suoi boxer.

- Perdonami mio signore se le ho dato disturbo! Stai pur certo che non rivedrai la mia faccia!-

Esclamò stizzita la giovane vestendosi a sua volta.

- Lo dici sempre, ma non lo fai mai! Sempre tra le palle!-

- Sei tu che vieni a cercarmi ogni volta come un cagnolino e non te ne vai finchè non ricevi l’osso! –

- ma va a fanculo Granger! E levati dai coglioni! –

- ma vattene tu! Questa è la mia stanza!-

- me n’ero dimenticato. La mia stanza non è così sudicia.-

La mora gli tirò un bel ceffone sul viso.

- Eppure ti  è piaciuto stare in una stanza così lurida ogni notte è?-

-azzardati ancora a toccarmi, schifosa mezzosangue, e ti uccido!-

- uccidimi pure. Non sei stato tu a giurar di proteggermi sempre? Le promesse sono sacre, non lo sai?-

Un altro ceffone stava per arrivare, ma venne bloccato dalla mano dell’altro.  Il volto diafano vicino al suo rosso di rabbia.

-Maledico quel giorno Granger . E maledico me per aver pronunciato quelle parole.-

Lacrime sgorgarono sul volto della ragazza. Accadeva sempre così, non riusciva a non piangere… Un tempo non sarebbe  mai accaduto.

- Piangi Granger? Che c’è? Ti sei fatta la bua?-

- Muori Malfoy!-   

- Ti porterò con me all’inferno, allora! –

La baciò rudemente, ancora, ancora e ancora…

-ti odio!-

- non sai quant’odio me stesso e il mondo che mi circonda. Odiami anche tu e sarò l’uomo più felice del mondo.-

Sorrise malinconico e si ritrovarono negli occhi dell’altro. Sempre negli occhi dell’altro si rifugiavano…. Per scoprire quell’altro mondo.  Ogni volta che si guardavano, qualcosa di nuovo affiorava… Ricordi passati e mai vissuti che stranamente erano li. 

- stiamo impazzendo, Malfoy?-

- se non lo sai tu che sei la so-tutto-io della scuola!-

- la smetti con sta solfa? –

- e  che cazz!-

Draco Malfoy si buttò pesantemente sul letto, sbuffando. Prese una sigaretta e l’accese, ma rimase li in mano, mentre gli occhi grigi fissavano il vuoto.  

-Deve esserci una spiegazione….-

- a tutto c’è una soluzione-

Il biondo la guardò in malo modo e la mora alzando le mani disse:    

-la smetto di fare la filosofa…. Silente potrebbe aiutarci.-

-quel vecchio barbuto non sa un cazzo!-

- non parlare così di Silente!!!-

il biondo si alzò

- Parlo come mi piace e pare a chiunque-

- Non a me.-

- chi te lo dice?-

Fronte sulla fronte

- IO-

Il tipico ghigno sulla faccia.

- e tu chi sei?-

-Hermione Jean Granger-

Un minuto di silenzio con al tensione a fior di stelle.

- già. Hermione Jean Granger-

Chiuse gli occhi ancora appoggiato su di lei.

-La testa mi sembra svuotata, Granger.-

- la mia invece pesa troppo-

- pensi troppo, Granger…-

- già-

Aprì di scatto gli occhi.

- dobbiamo parlare con Silente… -

-EH? E io cos’ho detto prima?-

- non capisco cosa stai dicendo, Granger!-

- non fare il finto tonto!-

Lo spinse sul letto e baciò quel sorriso perfetto.

- Vedi che non riesci a resistermi ?-

Tra le risa e i baci, passarono ancora un’altra parte della loro esistenza  insieme.

Salve a tutti! Perdonate il clamoroso ritardo, ma ho avuto realmente poco tempo. tra la scuola e la mancanza di ispirazione, non ho lavoroato molto alla fitc. 

Sono giunta a questo capitolo che non spiega ancora nulla, ma ben presto arriveranno spiegazioni. 

Ringrazio tutti voi per aver letto e seguito la fitc fino a qui. E...

BUONA PASQUA!!!!!!

Vi auguro tanto divertiemnto per la pasquetta e i restanti giorni di vacanza.

Un bacio per salutare la morte e un abbraccio per richiamare la vita. 

Secret

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