Diario ad un amore

di Chocolat95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Festa di compleanno ***
Capitolo 2: *** Tre sogni ***
Capitolo 3: *** Amore...? ***
Capitolo 4: *** Piccoli acciacchi quotidiani ***
Capitolo 5: *** Noia e... ***



Capitolo 1
*** Festa di compleanno ***


Alex era l’ultima persona che Oscar si sarebbe aspettata di vedere. Sua sorella Ortence compiva 18 anni e per l’occasione aveva chiesto e ottenuto di fare una mega festa nella loro villetta. Inizio nel tardo pomeriggio, buffet e musica a tutto spiano, ma non era mica finita lì! Chi voleva poteva fermarsi a dormire per la notte. Questa proposta aveva lasciato un po’ interdetti i genitori e soprattutto la nonna, attaccata alla morale in maniera unica “Maschi e femmine a dormire insieme?! Mai e poi mai! Ai miei tempi certe cose non si osava neanche pensarle…!” Ma alla fine avevano ceduto “18 anni si hanno una volta sola” aveva detto lei. E così era iniziata quella super festa. Oscar dava già per scontato che ci sarebbe stata un sacco di gente, sua sorella era un “essere sociale” come la definiva sua madre. Tutto il contrario di lei. Lei era un gatto com’era risultato da un test fatto con la sua migliore amica Rosalie, sì un gatto perché era molto chiusa di carattere, introversa, rispettosa e discreta ma diffidente, con gli estranei beninteso, perché con gli amici, era tutta un’altra cosa…! Ma solo con pochi “eletti”. Dunque, quella sera stava girando per la sala alla ricerca di non si ricordava neanche più cosa, quando lo vide, là tra la gente…Non ebbe nessuna reazione particolare, solo stupore, un grande stupore di vederlo lì… certo sapeva che il cugino era un grande amico della sorella ma non credeva sarebbe venuto anche lui… Comunque questi pensieri attraversarono la sua mente il tempo di un battito di ciglia, due secondi dopo era già con la sua amica Antonietta e non pensò ad Alex per tutta la serata. La notte però, fece uno strano sogno… Si trovava in un luogo in cui c’era il cielo rosso e vi volavano i pipistrelli, c’era una donna che era più un generale, lei e Alex. Oscar gli sorrideva ma lui le voltava le spalle e se ne andava… Di colpo aveva aperto gli occhi. Intorno a lei, nella grande stanza dove erano state sistemate le ragazze, la gente cominciava a svegliarsi. Si tirò su ma aveva nel petto una strana sensazione, sentiva un irrefrenabile impulso di correre di là nella stanza dei maschi e abbracciare Alex come se qualcuno avesse potuto portaglielo via da un momento all’altro, aveva paura di…perderlo… Si stupì moltissimo di questo pensiero, ma durò un attimo. Due secondi dopo fantasticava già su quale colazione avesse preparato la nonna. Era una giornata fantastica così andarono a giocare in giardino. Oscar non pensava a niente, si divertiva e rideva come una matta! Se ripensava alle sensazioni provate poco prima, le pareva impossibile averle provate e anzi, quasi per scherzo disse ad Alex che l’aveva sognato! Passò del tempo, e alla fine dell’estate ricominciò la scuola, Oscar ritrovò tutti i suoi compagni Rosalie, Antoinette, Bernard, Andrè, Louis e…Alex, i suoi più cari amici. Con loro il tempo volava, era per la gioia e la felicità di incontrarli tutte le mattine che Oscar non vedeva l’ora di arrivare a scuola, le lezioni erano un divertimento, anzi di più uno spasso! Se ridere allunga la vita, lei sarebbe vissuta cent’anni con tutte le risate che si faceva. Ma ecco che a poco a poco tornò quella strana sensazione, quel misto di emozioni che le veniva quando era in compagnia di Alex o lo vedeva anche solo da lontano… “Che stia cominciando a piacermi…?” si chiedeva, e pensò che doveva essere per forza così perché ogni giorno questa sensazione cresceva, cresceva… Ci pensava ogni giorno e decise che doveva dirglielo subito, prima che iniziassero le vacanze di Natale e mancavano pochi giorni, poi lui sarebbe partito per la sua natia Svezia. Alla fine però non lo fece, per il semplice motivo che non sapeva come dirglielo, non era un’esperta di approcci con i ragazzi come sua sorella e pensò di tenerlo per sé “Tanto –si disse- passerà presto…” Ma non passò affatto, anzi, aumentò ogni giorno di più, sempre di più… Trascorsero così settimane, diversi mesi, addirittura un anno senza potersi liberare di questa sensazione che la opprimeva… Così Oscar decise che era arrivato i momento di confidarsi con qualcuno… [continua…]

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Capitolo 2
*** Tre sogni ***


Con questo capitolo inizia la storia raccontata da Oscar attraverso i suoi pensieri annotati su un diario. Trattandosi di un diario, scritto da una ragazzina di 14 anni, per giunta innamorata, sarà frequente trovarvi frasi incompiute e contorte,   puntini di sospensione, pensieri contradditori e giri di parole, non spaventatevi ok? ;-)


Amore, ti racconto come sei diventato tale…
 

Luglio 2007

Compleanno di mia sorella, quando ti ho visto tra i miei amici mi sono solo stupita, la notte ti ho sognato…
Mi trovavo in un luogo oscuro nel cui cielo rosso volteggiavano i pipistrelli. Io dovevo fare una gara di corsa, ma ero caduta dalle scale e mi ero fatta male . La mia allenatrice era una donna spietata, voleva ugualmente che io corressi ameno che non ci fosse stato qualcuno testimoniare la mia caduta. Mi sei venuto in mente tu, perché tu mi avevi vista, mi sono guardata intorno e quando ti ho visto ti sono venuta in contro, ma appena. Speranzosa, ti ho chiesto di affermare ciò che era successo, dalle tue labbra uscì un leggero ma convinto ‘NO’. Poi te ne sei andato seguito dai tuoi amici. Mentre ti guardavo andare via mi stavo svegliando e mentre passavo dal sogno alla realtà, ho sentito un irrefrenabile desiderio di correre da te e abbracciarti. Avevo una gran paura di perderti… Da quel momento la tua immagine è rimasta fissa nei tuoi pensieri…
 

24-03-09

Ti vedevo e volevo che te ne andassi…
Non c’eri e ti volevo vicino…
Che casino…
 
Tante volte mi mettevo sotto le coperte sperando di sognarti, ma niente… Una notte invece, ti sei affacciato al mio inconscio…
Eravamo con alcuni dei nostri compagni a giocare a mosca cieca in camera mia. Era però un modo diverso di giocare; la stanza era completamente buia, solo la porta era aperta e non era bendata la “mosca”  ma le “prede”. Così io giravo bendata senza sapere dove andavo, ma contemporaneamente, come succede solo nei sogni, vedevo la gente intorno a noi, ad un certo punto mi viene incontro qualcuno, poi accade tutto velocemente, mi prende per le spalle e mi bacia… Non mi ricordo come ho capito che eri tu, nella mia mente, sempre come succede nei sogni, si è figurata una tabella in cui era evidenziato il tuo nome. Inizialmente mi sono spaventata, ma poi credo di aver risposto al tuo bacio…
 
 

22 marzo 209

Eravamo appena tornati dalla gita a Versailles . Tornata a casa, stanca e stravolta mi sono sistemata velocemente, nel letto il sonno no ha tardato a venire e ti ha riportato da me…
Una bella sala luminosa, un palazzo o un teatro e noi tutti vestiti eleganti, molto eleganti, come antichi nobili. Era arrivato il momento dei balli, avrei voluto chiedere a te un ballo ma tante altre avevano già  avuto la mia idea così ho vagato in giro da sola. Mentre passavo da una stanza all’altra ti ho visto seduto per terra con una nostra compagna, forse Antoinette, proprio vicino alla porta, l’unica per passare di là, e non so perché, ma mi dava fastidio passarvi accanto, così, non so se l’ho fatto apposta o mi era venuta una voglia improvvisa, mi sono messa volteggiare vicino a voi, uscendo poco dopo.
Sono passati solo due giorni da questo sogno e già comincio a dimenticare dei particolari. Ricordo che dopo un po’ mi era venuto il coraggio di chiederti un ballo e con un accordo silenzioso ce lo siamo promessi. Raggiunto il luogo dell’incontro non ti ho trovato e preoccupata ho chiesto in giro di te. Mentre provavano telefonarti, io ero già corsa a cercarti altrove. Quando entrai in una stanza ti trovai lì. Vedendomi,  hai subito messo giù il telefono perché anche tu mi stavi cercando, e io ti sono corsa tra le braccia, baciandoti senza sosta mentre ero sul punto di piangere. Nuovamente la paura di perderti mi aveva assalita…
Da quando ti conosco, da quando ti penso sempre, ti ho incontrato nei sogni solo 3 volte… Se tu leggessi queste cose, potresti  sentirti sconcertato, pieno di dubbi o al contrario senza sapere cosa pensare… Non puoi immaginare come mi senta io a scrivere queste righe…è quello che sento dentro, ma rileggendole, mi sembrano scritte da un’altra persona…
 

[continua…] 

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Capitolo 3
*** Amore...? ***


 

 Continuano gli elementi caratteristici del diario (frasi incompiute o senza senso, salti temporali ecc.),  tra un po' comincerete a vedere che i personaggi della mia storia hanno subito mutazioni carratteriali e ( alcuni) anche anagrafiche e di parentela

 ***

 


25-03-09

Amore, non so se ti dovrei chiamare “Amore”
Non so se posso chiamarti così
Non so se potrò mai chiamarti così
Non so se…
 
In questo momento non so neanche cosa dirti…! Oggi non è successo niente di particolare, sempre le solite cose; voi maschi che vi rincorrete, Rosalie sempre dolce e gentile, Andrè sempre con me, Victor che comincia a diventare un po’ noioso e rompiscatole, Antoinette che fa sempre la svenevole… A proposito, è sempre più evidente che dove c’è lei ci siete voi. Sempre. Non riesco a capire se è per le sue “grazie”, perché vi piace veramente (in fondo, sembra ci sappia fare con i ragazzi), o perché noi alte siamo noiose e almeno lei vivacizza la situazione… Io la guardo dal punto di vista di una ragazza e, a parte gli occhi (che sono davvero belli, di quell’azzurro mare), non  ha tutta questa straordinarietà…
Poi adesso le piace un certo Jean-Luc e parla solo di lui… Oggi tornando da danza, ha invornito me e mia mamma su quanto lo trovasse bello ecc. e ha chiesto anche se potevamo fare una piccola deviazione così da passare davanti a casa sua…!Che noia mortale…! Intendiamoci, a me Antoinette sta molto simpatica, a volte ha delle uscite che io non riuscirei neanche a pensare, fa proprio ridere! Ma quando si fissa sui ragazzi… parte a parlare e non la si tiene più, tira fuori una sciocchezza dopo l’altra…! Oggi poi era più incasinata del solito perché aveva da star dietro a ‘sto Jean-Luc ma anche a Denis e Jacques… e non la finiva più…
Prima che la lasciassimo giù ha chiesto se domani poteva passarmi a prendere 5 minuti prima (abitiamo vicine così andiamo a scuola insieme). Io pensavo fosse perché voleva ripassare …invece no… deve lasciare Denis (a detta sua stavano insieme), parlare con Jean-Luc e magari anche con Jacques…!
Prima di lasciarci ha detto che oggi è andata in 2° e ha scritto alla lavagna “Bu Polignac by Fersen” ha scritto così perche questa Polignac (che tra l’altro è la cugina della sua migliore amica) ti verrebbe dietro. Non so se hai notato ma quando passi per il corridoio, effettivamente le sue amiche urlano “Charlotte! (si chiama così) C’è Fersen!!” Ma fai davvero a non accorgerti di quanta gente ti viene dietro e sbava quando passi?!
Comunque io in realtà volevo solo dirti che oggi avevi un buon profumo. Fresco, come l’aria in primavera o il mare d’estate. Lo sai che quando devo colorare gli oggetti, penso sempre a che colore mi fanno venire in mente? Bhè… il tuo profumo lo collegherei al grigio chiarissimo misto ad un po’ d’azzurro cielo…
E’ tardi, dovrei dormire.
Ho pensato che non ti chiamerò “Amore” ma solo “A”
 
Buona notte A

 
[continua…] 

***
 

1)Scusate per la brevità del capitolo
2)Siccome sono finite le vacanze pasquali, ora ricomincia la scuola ed è la tirata finale perciò si cerca di salvare il salvabile.
2a)Sarò parecchio impegnata ma cercherò di aggiornare appena posso ok? Al prossimo capitolo (sperando sia un po' più lungo)!

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Capitolo 4
*** Piccoli acciacchi quotidiani ***


26-03-09

Ciao A,
Sono le 16.20, mi sono appena svegliata dal mio “riposino quotidiano” ma sono ancora un po’ addormentata perché inciampo dappertutto! Prima nella coperta del letto, poi nella cinghia di una borsa…!
Arriverò direttamente al nocciolo: hai uno strano modo di aprire la porta, quando entri in classe, prima ti fermi davanti alla porta e la apri. Ovvio, dirai tu, non ci posso mica passare attraverso, ma io intendo dire, che tu abbassi la maniglia e aspetti che la porta sia tutta aperta, poi allora passi….Solitamente uno entra accompagnando la porta…invece tu, prima è tutta aperta, poi passi… Sei proprio buffo!
Mi sono accorta che non è tardi ma è meglio che faccia i compiti, a tra poco.
 

Eccomi! Dopo ore sono tornata! In questo frangente ho: finito i compiti, mangiato la mia pizza momentaneamente preferita (pancetta&cipolla), guardato le stelle perché da quando le abbiamo studiate mi affascinano moltissimo, e portato avanti la colorazione di un disegno per domani, sai, seguo un corso di disegno.
‘Sta sera ho fatto anche una doccia rilassante ma i pesti di oggi del salti in alto durante l’ora di ginnastica, mi fanno ancora un po’ male…  Ho scoperto che sono assolutamente limitata! La corsa di resistenza mi uccide, quella con gli ostacoli, li butto giù tutti… nel salto in lungo ho raggiunto appena i 3m e Bernard mi aveva detto “Ho fatto solo 4.20m” … “solo” 4.20…   Nel salto in alto poi,mi hai visto anche tu… più del metro e 20 non salto…
Giusto la corsa veloce potrebbe salvarmi…ma forse neanche quella… sto proprio calando di qualità…
A proposito di stadio, ma lo sai che mi fai davvero schifo quando sputi!? Non capisco che bisogno ci sia di imitare quei cretini dei calciatori… ok dai… non sono tutti cretini…
Quando poi stavamo tornando a scuola, per la strada, voi maschi vi rincorrevate e vi facevate gli scherzi e siete anche rimasti in mezzo alle strisce col semaforo rosso!! Mhà… la mente maschile per me rimarrà sempre un mistero…
Adesso è tardi sul serio, se non dormo mia mamma s’incavola sul serio perchè domani c’è la verifica di storia!
In bocca al lupo e buona notte A
 
 



27-03-09

Ciao A,
adesso ho poco tempo, devo andare al corso di disegno. Se magari avessi voglia di ascoltare una canzone, ti suggerirei “Le cose che vivi” di Laura Pausini (la mia cantante preferita), è un brano che mi piace davvero tanto.
 

Sono tornata! Ti farò un po’ di cronaca di oggi, quando a ricreazione Rosalie mi ha tirato il cancellino dritto in faccia che poi ti è rimbalzato sulla schiena (sulla maglia nera!) facendoti due macchie bianche. Quando mi hai “ordinato” di pulirti, l’ho fatto subito facendoti, come lo chiama Andrè, un “contentino” (è da un po’ che te li faccio comunque) ma ero anche seccata (ma forse neanche tanto) perché ovunque mi trovo mi sei tra i piedi… Ti ricordi che poi ti ho detto “sembrano delle ali”? Quando l’ho detto ad Andrè mi ha risposto “Sì, delle ali da pollo!” ahahahahah! Scusa, ma sono morta dal ridere ahahahah!!
Oggi poi, ho constatato che sono pericolosa per voi maschi; ieri per parare un goal, sono andata addosso  a Bernie e m’ha detto che gli avevo dato una gomitata, poi nel corridoi mentre andavamo nell’aula di musica, stavo dicendo a Rosalie che i bambini delle elementari hanno i computer enormi, e nel mimarlo ti ho dato una manata in faccia, poi di sopra ho spinto Luois perché non si muoveva, e mi ha detto che gli ho fatto male…! Se fossi un vampiro, non oso immaginare che potere avrei…sarei distruttiva!
Avrei tante cose da dirti ancora, ma come al solito è tardi per qualcosa, in questo per dormire.
Un’ultima cosa, oggi pomeriggio mia mamma e mia sorella oggi hanno visto in centro tua sorella ma io ero in biblioteca. Quando me lo hanno detto, eri tra il felice e il triste; triste perché io non c’ero, felice perché non c’ero neanch’io così non mi sono persa un tuo incontro!
 
Devo proprio smettere ora,
buonanotte A 

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Capitolo 5
*** Noia e... ***


28-03-09

Ciao A,
in questo momento sono davvero annoiata perché non so cosa fare…mia sorella è al computer e non me lo vuole dare, i compiti li ho quasi finiti ma non ho voglia di concluderli poi ho colorato il cartellone per il concorso.. Ero disperata perché mi sentivo tanto sola con davanti quel foglio enorme da colorare e ho pensato quindi di chiamare Rosalie ma non era in casa… ero talmente disperata che ho pensato di chiamarti ma poi mi sono venute in mente le tue “innate doti artistiche” perciò scusa,ma ti ho scartato subito… per lo stesso motivo anche Victor e Louis… Andrè invece era la persona perfetta ma ho pensato, lo chiamo e cosa gli dico??  Mia mamma era favorevole a far venire Louis, a lei sta simpaticissimo…! Gli altri non mi sono venuti neanche in mente, ma tanto alla fine non è venuto nessuno. Si è finalmente liberato il computer. Faccio uno stacco, a dopo.
 
Bene! Prima sono riuscita ad impossessarmi del pc e ne ho approfittato per giocare a “The Sims2” che è troppo divertente! Sì lo so che te e Victor preferite giochi come “cull of Duty” o “Oblivion” e appena potete vi vedete per giocarci,ma anche se sono una ragazza col nome da maschio, si dà il caso che questo non sia né “Alex” o “Victor” quindi…  Ti dicevo, è fantastico controllare la vita altrui! Ti senti padrone del mondo! La cosa che mi piace di più è far avere i bambini. Ma spesso…i figli sono degli amanti…!
Perché funziona così; magari un sim è sposato però poi si innamora di un altro, o per caso o apposta, e io lascio che avvenga, e anzi,mi impegno anche perché i due riescano a portare avanti la loro relazione senza che il compagno lo scopra! Fino a, magari, l’arrivo di un figlio…!
E’ scandalosamente divertente!! Non ti aspettavi questo lato di me vero?
Ok, a parte le cavolate…
Non so più cosa raccontarti…quando non ci sei non posso riflettere su ciò che fai…
Siccome non mi viene in mente niente, per annoiarti un po’, ti racconterò di ieri quando durante l’ora di italiano sei venuto nella nostra classe 3 volte…
Dopo la prima volta che sei venuto, continuavo a guardare la porta sperando di rivederti comparire e così è stato quando ho visto una figura che si schiantava contro lo stipite della porta e la apriva. Ho capito subito che eri tu e dentro di me morivo da l ridere.
La terza volta poi sei entrato mentre erano interrogati Victor e Louis, sai, tante volte ho desiderato che tu entrassi quando ero interrogata io, così che potessi vedere quanto sono brava in italiano…
D’altra parte però, se tu ci fossi stato veramente, come al solito avrei voluto che te ne andassi al più presto… il voglio/non voglio di sempre…
Rosalie me lo spiegava così; secondo lei, il non volerti vicino è perché tu non abbia la possibilità di vedermi in cattiva luce…
Io non ne ho idea perché sono incasinata da matti!
Rosalie, lei è l’unica persona a cui io abbia detto tutto, veramente tutto, perché, per come, per quando… Solo a lei ho detto veramente che mi piaci…
Le altre persone magari lo intuiscono un po’, ma non capiranno mai veramente il perché…
Mentre scrivo, sento la tentazione di farti leggere queste pagine perché tu possa capire, ma so che è meglio di no e temo le possibili conseguenze…
Neanche Andrè sa veramente se mi piaci o no, ma del resto lui è un ragazzo e sarebbe l’ultima persona a cui lo andrei a dire, non siamo più bambini, certe cose non si possono dire così, a chicchessia… fosse pure il tuo migliore amico…
Lo sappiamo solo io, Rosalie e queste pagine… non lo sai neppure tu…

 

 Sono senza cuore…
…perché tu me lo hai rubato…
…e ti sei dimenticato…
…di ridarmelo indietro…

 

  

 

[continua…] 

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