I love the way you love me di Idiopatica (/viewuser.php?uid=114690)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Molly and Louis, salt and chocolate. ***
Capitolo 2: *** Hermione e Ron, disastri e parole dolci ***
Capitolo 3: *** Molly e Sirius, mamma e figlio. ***
Capitolo 4: *** Albus e Gellert, ingannevoli sorrisi. ***
Capitolo 5: *** Dominique e Lysander, patti e sesso. ***
Capitolo 6: *** Hannah e Neville, questione di istanti. ***
Capitolo 7: *** Lily e James, risa e baci di fuoco. ***
Capitolo 8: *** Sirius e James, insieme agli zombie. ***
Capitolo 1 *** Molly and Louis, salt and chocolate. ***
"Non ti ho mai lasciata
da sola!"
Era biondo, biondo come la sabbia ed un raggio di sole. Bello da farle
contorcere lo stomaco. Bello da farle cantare a squarciagola qualsiasi
canzone forte e disperata, che la faccia distrarre da lui.
Perchè non era giusto.
"Molly, dannazione ti sto
parlando!"
Continuava, le rinfacciava tutte quelle volte che era stato accanto a
lei. Tutte quelle dannate volte che l'aveva abbracciata senza fitare,
che avevano bruciato vecchi abiti o rotto le cose della nonna. Ogni
singola volta, della quale non si era, sicuramente, dimenticata.
Però lei era libera. E dover ammettere, di aver
costantemente bisogno di lui, era qualcosa di tecnicamente impossibile.
Eppure stavano litigando, e lui era lì. Dietro quella porta,
contro la quale sbatteva selvaggiamente i pugni. Si voltò.
Spalancò la porta.
"Io ti voglio bene Molly."
Si gettò al collo della ragazza e lei inarcando un
sopracciglio, per niente sorpresa, lo strinse a sè. Louis era strano,
certe volte le pareva una ragazza. Soffocò il sorriso
affondando il viso nella sua spalla.
"Anch'io ti voglio bene
Louis."
Perchè lei amava il modo in cui Louis la adorava. Era puro, immaccolato. Era
il loro esclusivo club d'amore platonico.
Angolo me.
Lo o, ho tante cose da finire, ma le idee, non vanno soffocate. Ecco a
voi, una mia raccolta di FalshFic, sui diversi tipi di amore
all'interno di Harry Potter. Sia della vecchia generazione, che della
nuova, che dell'era dei malandrini. Insomma, un po' tutto. Ho deciso di
inizare da loro, perchè sono una ventata d'aria fresca,
perchè sono perfetti l'uno per l'altra. Lei è una
pazza rocker, lui è dolce e la stravolge il suo modo di
essere calmo e di capirla. Forse non a tutti piacerà ^^
Spero comunque che un po' vi vada a genio un bacio
Valen.
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Capitolo 2 *** Hermione e Ron, disastri e parole dolci ***
"Ma tu sei proprio un
deficiente!"
Lo sguardo sgranato della diciottenne dai capelli vaporosi, lo
intomorì a tal punto da nascondersi dietro il letto alzando
le braccia in segno di resa. Boccheggiò a mezz'aria, voleva
difendersi, lui non aveva fatto o detto niente di male, o almeno niente
che ricordi. Eppure il dito puntato contro con estrema
sicurezza, e la luce che pericolosamente balenava nello sguardo scuro,
lo fecero sentire tremendamente in colpa. Abbassò gli
occhi e si notarono le punte delle orecchie divenire sempre
più purpuree.
"Ma io non centro,
stavolta no!"
Esasperata sospirò grattandosi il capo. Tipico. Oh
sì. Tipico di quel rosso insopportabile e così
facile da spaventare. Oh almeno per lei. Di quel dannato Weasley.
Quello.
"Oh, non è mai
colpa tua vero Ron ?!"
Alzò il tono della voce, e il ragazzo, si sentiva sempre
più piccolo, fino a sembrar di scomparire dal mondo, o fino
a diventare un piccolissimo scarafaggio.
"Io ti amo."
Sussurrò tentando un sorrissetto. Hermione era facile da
rigirare, Ron ci riusciva così bene, con quel suo tono
infantile e il suo viso pallido e pentito.
"Ti amo anch'io. Cretino."
Sbuffò lei, portandosi le mani sui fianchi, sorridendo a sua
volta. Adorava il modo che aveva Ron di dirglielo. Erano
buffi, a loro piaceva.
Angolo me.
Io li amo, no cioè sono una delle poche coppie coerenti e
logiche nei libri. Io li vedo così, Ron ha combinato
qualcosa e lei lo sgrida, lui le dice che la ama e lei abbocca. Spero
vi piaccia un bacio
Valen.
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Capitolo 3 *** Molly e Sirius, mamma e figlio. ***
"Oh andiamo Molly!"
Una donna un po' più matura, aveva messo su, il suo tipico
cipiglio con le mani sui fianchi. L'espressione stanca, le aveva
ridotto gli occhi a fessure, che mettevano in evidenza le rughe attorno
ad essi. La fronte agrottata, e le labbra piegate in un linea incerta.
I capelli rossi e vaporosi le cadevano dei ciuffi sul volto.
"Sirius ho altri sette figli, non me ne serve un'altro. Sti sto
ripulendo casa, ti compro da mangiare, ti faccio tutto quello che
accidenti vuoi, ma tu da questa casa NON ESCI!"
Gli puntò il dito contro, ma le bastò quel
radioso volto, ridotto alla tipica espressione, che usavano anche la su
amoltitudine prole, che le si addolcì il suo cuore materno.
"Eh va bene!"
Esclamò ripulendosi le mani nel grembiule che le cingeva la
vita.
"Ma se ti vedono Malocchio mi fa fuori."
Sirius l'abbracciò.
"Oh, magari da giovane avessi avuto una mamma come te, Molly."
Le diede un bacio sulla guancia, e prendendo velocemente la forma di
una cane, latrò correndo verso la porta ascoltando le mille
raccomandazioni, della sognora Weasley
Angolo Me.
Per me sono così, mamma e figlio, non riesco a non pensare a
Sirius e Molly nella stessa stanza, senza litigare come un'adolescente
con la madre. Spero vi piaccia
Valen.
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Capitolo 4 *** Albus e Gellert, ingannevoli sorrisi. ***
La morbosità con cui lo guardava, gli faceva
contorcere ogni pensiero ed ideale, e bruciava dentro, come l'alitata
di alcool e ossigeno, come la mancanza di aria. Posava lo sguardo sulle
labbra, sperando di vedere la melodia uscire, perchè le sue
parole, per quanto dure ed egoiste, sapevano incantare, e la sua
dolcezza garbata, lo teneva sulle spine.
"Capisci Albus?"
Il ragazzo si scosse lievemente, e col sorriso gentile, quello di
sempre, quello che ancora fino ai suoi centocinquant'anni, reggeva le
guance donandogli gioia, giovinezza.Il biondo lo inchiodò
con lo sguardo frizzante, in un modo altruista, trapassando il suo
spirito, scandendolo sillaba per sillaba. Albus era una facile preda di
raggiro, per lui, lo era stato dal primo istante.
"Certo Gellert, e concordo in tutto e per tutto."
Acconsentì con un vigoroso cenno del capo. Mentre la chioma
ballonzolava sulla testa, buffa e ridicola. Lo vedeva fremere. Gellert,
sorrise in modo raggiante e con un'elegante ed iornico inchino si
sedette al fianco dell'amico.
"Sai Silente, sei forte."
Perchè, qualunque fanciulla si sarebbe sentita contorcere il
cuore. Ed Albus si sentiva un po' ragazzo al suo fianco.
Scrollò le spalle.
"Nemmeno tu sei male."
L'altro, sfonderò un sorriso sghembo.
No, non sei male per niente.
Angolo me.
Si è visto che mi sono impegnata? Oh io spero di
sì. Ho cercato di creare quest'atmosfera nel loro rapporto,
perchè voi, dite quello che volete, ma secondo me, Albus era
innamorato di Gellert. Lo ammetto, nella mia mente contorta pure io
sarei stata invanghita di Gellert, ora dopo aver messo a nudo i miei
infimi segreti, mi dileguo e vi ringrazio TUTTI, recensori, lettori e
chi mette tra preferite e seguite.
Jules , oh
beh non ti ho ringraziato ancora come si deve. Grazie, grazie, grazie
infinite per seguire così tanto la mia storia e leggere le
tue recensioni mi soddisfa molto :) Per quanto rigaurda la
pubblicità, te ne sarei profondamentissimamente grata. Sei
un tesoro.
Vale,
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Capitolo 5 *** Dominique e Lysander, patti e sesso. ***
"Stronzo."
Era un misto di musica, sesso e parolacce. Le loro serate trascorrevano
così, oltre la coltre di nicotina, tra languidi suoni umidi
di baci, e voci impastate di rossetto e passione. E capelli neri come
anguille e serpenti, ondeggiavano, sfioravano. E mani pallide e bianche
li districavano ferocemente, li carezzavano. E poi sfiniti e consumati,
finirono uno fianco all'altro. E il soffitto era forse teatro di opere
differenti, con attori eccellenti e melodrammi unici. Le dita di lei
andarono a scostarsi dal viso ciocche abissali, che le infastidivano lo
sguardo. L'espressione era accigliata, e il sopracciglio
inarcato sulla fronte, non lasciava intuire niente di buono. I respiri
echeggiavano nelle quattro mura che delimitavano la stanza, e
rimbalzavano, fino a posarsi sulla pelle del vicino. Cosa avrebbe
potuto fare di così sbagliato, il ragazzo dai capelli blu?
"Dominique. Non scassare."
Stringendosi nelle spalle, buttò un'occhiata verso l'amica.
Questa, si abbandonava sempre di più al cuscino, e affondava
nelle coperte. Le tirò giocosa una gomitata, ma
evidentemente, per quanto potesse essere adulta, era troppo occupata a
incazzarsi per sorridere.
"Abbiamo fatto solo uno stupido patto, non siamo sposati o altra roba.
E poi diciassette anni li compio fra quattro ore. "
Insistette, voltandosi e poggiandosi su un fianco. Lei fece la stessa
identica cosa. Ed era una specie di circolo vizioso. Perchè
era una di quelle amicizie suggellate, indistruttibili, neppure con uno
tsunami. Lei tese la mano. Lui tese la mano.
"Sei un coglione, comunque. Questo patto io l'ho rispettato,
perchè tu no? Solo per un giorno."
Lui scrollò le spalle. Strinse tra le dita lunghe quelle
chiare e delicate. La tirò a sè e
l'abbracciò.
"Non me ne fotte un cazzo se non ti vuole nessuno. Ti voglio io."
Ed era sempre stato così. Perchè erano soli.
Perchè erano uguali. Perchè combaciavano in modo
perfetti, e cadevano nel vuoto tenendosi la mano.
Angolo me.
Quanto li amo, quanto li amo. Okay, sono una coppia del mio fottuto
immaginario, ma Dio. Quanto li amo. Dominique e Liysander. Oh.
Perchè secondo me sono così. Perchè
lei mi fa paura in modo indescribivile, lo ammetto, ma a lui vuole un
bene dell'anima. Perchè lui lo adoro coi suoi caplli blu, e
con lei lo adoro di più. Bho basta esprimere il mio amore.
Ringrazio tutti i lettori e chi mette nelle seguite, ricordate o
preferite.
Jules, ancora grazie, e lo so Albus è molto femminile
lì. Ma io non riesco a vederlo in altro modo con Gellert e
secondo me a ucciderlo ha sofferot moltissimo. Spero ti piaccia anche
questo.
Mi sucso con tutti per il ritardo, ma sto traslocando ^^
Un bacio.
Valen.
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Capitolo 6 *** Hannah e Neville, questione di istanti. ***
La sua treccia bionda le ricadeva sulla spalla. Il sole sttraversava
l'aula, svelando a tutti gli studenti presenti gli acari di polvere che
volteggiavano impertinenti nell'aria. Lo sguardo vigile, rivelava
quanto lei diesiderasse stare attenta, senza risultato.
Avere diciassette anni, in quel periodo era faticoso e pedante. Ecco
perchè aspettava l'irrangiungibile fine dell'ora, quella che
ogni studente ambiva da sempre, ogni anno, ogni minuto.
Finalmente. Finelmente. Finalmente.
E forse fra la folla lo avrebbe incontrato. E forse, in quel momento,
la folla sarebbe mota, sparita. Lì. In quell'istante di
sorriso.
Tutti si alzarono, mentre la professoressa dettava gli ultimi compiti
per il fine settimana. E baci, e brusio e carezze. E urla che
risucchiarono l'allegria.
Ma a lei non importava.
Lei era contenta sempre, con le sue guancie rosate e gli occhi
guizzanti da un posto all'altro.
In fretta, molto in fretta, si precipitò verso il corridoio.
La borsa le pesava sulle spalle facendola oscillarte dolcemente.
Attraversava il tutto lanciando saluti e chiedendo "permesso".
"Hannah!"
Oh. Oh. Oh. Oh. Quasi le labbra le esplosero in una risata piena di
gioia.
"Neville!"
Il ragazzo accennò l'abbozzo di un sorrisetto.
Buttò un'occhiata veloce all'orologio e guizzò
ancora verso le scarpe, che prima si fissava.
"Sai, domani verresti con me a Hosmade?"
Lei annuii con assoluta vigorosità.
Lo aspettava, lo aspettava da tempo, da oramai anni. Perchè
lo adorava, oh se lo adorava. Ed era goffo, e buffo, era Neville Paciok
diamine!
"Dio. Sì!"
Esclamò allargando le braccia. Le caddero i libri. Risero,
risero tutti. Si chinarono a prenderli e si toccarono le mani. Un tocco
che logorava dentro, come un fuoco.
Angolo me.
Voi non li trovate così carucci? Io sì v.v Beh
che dire, mi sono sempre piaciuti, non che su di lei si dica molto ma
adoro il suo nome, e mi par timida come Neville -che stimo
profondamente.- Un saluto e spero vi piaccia
Valen
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Capitolo 7 *** Lily e James, risa e baci di fuoco. ***
Il fioccare perpetuo di lacrime gelide, da nuvole
di sfarzo e soffici manti, si incastrava tra capelli e labbra.
Labbra di lei. Labbra di lui.
Tra l'avidità e l'insaziabile voglia di divorare.
Tra fiamme spente e alimentate da petrolio.
Era rabbia. Era solo fottuta, maledetta rabbia.
Si scatenava in uno sguardo, si manifestava in un tocco. Esplodeva,
logorova.
Piaceva. Piaceva a lei. Piaceva a lui.
Si scostò dalla pelle le condanne ed i doni di un bacio
esasperato. Stampato e nutrito, tra l'echeggiare di urla e il tonfo di
uno schiaffo.
"Sparisci."
Mormorò in balia id un terremoto di titubanza ed angoscia.
Dalle palpebe socchiuse, goccie di pugni e carezza, tentavano il
suicidio.
"Te ne pentirai lo sai?"
La soavità delle parole del ragazzo, uscì
avvolgendola dolcemente. Fcanedola inciampare nei suoi stessi piedi.
"Sparisci James."
Insistettè, alzando di poco il volume della voce.
"Ti odio, ti odio. Cazzo Lily, ti odio! Perchè?
Perchè non lo capisci che ti voglio per sempre, che voglio
solo te...Che Dio, sarei disposto a fare qualsiasi cosa, qualsiasi
Lily."
Il ripetere continuo del suo nome, le causò un'irrefrenibile
voglia di picchiarlo, mentre il sentimento che trasudava da ogni
lettera, la fecero scoppiare a ridere.
Rise. Oh rise fragorosamente, sotto uno sgaurdo accigliato. Rise,
lasciando in sospeso il tutto.
Rise di sè, rise di lui. Rise di tutto. Rise del dolore.
Rise della neve e della pioggia. Ma soprattutto rise di James.
Rise. Rise come un'adolescente.
Fingendo per un'attimo di essere lei, padrone di una storia del
momento. Tra tradimenti e pace. Tra arroganza e perfidia. Tra scherzi e
divertimenti. .
"Fanculo James."
Bisbigliò con l'ombra di un sorriso.
"Fanculo Lil."
Le cinse le spalle.
Unirono ancora le labbra, e ancora una volta dalle cenere naque una
fenice.
Angolo me.
Hey, sì sono viva e vegeta v.v
No scusatemi tanto ma sono molto impegnata e ho problemi col compunter.
Ora intanto beccatevi questo capitolo. Lil e James. Sì li
vedo così io v.v Secondo me litigano costantemente, ma sul
serio, e non so hanno un qualcosa di loro:)
Spero vi piaccia
Valen.
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Capitolo 8 *** Sirius e James, insieme agli zombie. ***
"James, mi prometti che quando
morirai mi aspetterai anche nel mondo degli zombie con cervello marcio?"
C'era quel bambino, accucciato contro il cuscino bianco. Aveva i
capelli neri e gli occhi che lucciavano alla penombra della candela.
Aveva dodici anni ed un volto pallido, malaticcio, la malinconia
riflessa nelle sue labbra screpolate dal freddo.
"A cuccia Sirius."
Mormorò l'amico, rigirandosi nelle coperte. La voce ridotta ad un
grugnito esasperante.
"E daai, che ti costaaaa?"
Per quanto Sirius, poteva essere esasperante, irritante, decismente
insopportabile, aveva un'allegria talmente radicata in lui, da
contagiare chiunque anche solo con mezza carezza.
E no, non causava soltanto sorrisi, quelli a fiori di labbra che ti
segnano soltanto il viso. No, Sirius era tutt'altro. Marchiava il cuore
a fondo, talmente a fondo da farlo esplodere e macchiare la stanza.
Rosso sangue, come la vita.
"Va bene, va bene."
James, si sedette sul letto. Le palpebre socchiuse e i capelli
terribilmente spettinati, era buffo. Tanto buffo. Il ragazzo dai
capelli neri, trattenne una risata.
Potter, sbuffo scuotendo il capo.
Non c'era legame più forte, che quello fatto dai fili di spago, di
bottoni ed aghi da cucito, un legame fatto di torte che Dorea preparava
soltanto per loro due, quello che era soltanto telepatia, sguardi,
abbracci che donavano soltanto felcità.
"Ti prometto che, quando sarò vecchio e decrepito, dopo essermi sposato
con la Evans, aver avuto sette bambini dei quali tu sarai il padrino di
tre, dodicimila nipoti e quaranta gatti e morirò, ti aspetterò anche di
là, facendo compagnia agli zombie magia cervello."
Compiaciuto, Black si coricò accanto all'amico.
"Grazie James, ti voglio bene."
"Anch'io amico, anch'io."
Angolo me.
Si trucidatemi, uccidetemi, ammazzatemi. Non aggiorno da anni e ora me
ne torno con questa stupidata? Beh, leggetela almeno*-* Ci tengo perchè
tengo a loro due, loro due insieme e da soli. Insomma, potete non
amarli?
Spero vi piaccia :3 E questa la dedico a Jules_Black, lo so che non è
il massimo ma, spero ti piaccia <3
Vals.
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