Zansel & Sretel

di anrashomonna
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio ***
Capitolo 2: *** la casa di pan dolce ***
Capitolo 3: *** la prigionia ***
Capitolo 4: *** Verso casa ***
Capitolo 5: *** E vissero felici e... ***



Capitolo 1
*** L'inizio ***


 

Capitolo 1: L’inizio

 
C'era una volta un vecchio padre che, persa la moglie, si era risposato; ma vivevano poveri in canna dovendo allevare anche i due figli di lui.
La moglie una sera davanti al fuoco gli disse:
“Amore, dobbiamo liberarci dei tuoi figli Zansel e Sretel! Amore? Mi stai ascoltando??” La povera matrigna Nami non si accorse che il nuovo consorte dormiva beatamente sognando di consumare un lauto pasto. Il povero Rufy si svegliò sentendo la moglie urlargli addosso frasi che lui non riusciva a comprendere.
“Zzzzzzzzz”
Ehm! Dicevo il povero Rufy si svegliò
“Zzzzzzzzz”
Il povero Rufy si SVEGLIÒ!!!
“Zzzzzzzzz…….AHIA!!!”
Dicevo: il pov…..lasciamo perdere. Rufy fu svegliato da un violento cazzotto infertogli dalla neo consorte e le disse:
“Nami ma che ti prende stavo facendo uno splendido sonnel…..chi è quella che sbraita e agita le braccia in quella maniera!”
La povera autrice (Che sarei io) trafelata raggiunse Rufy dandogli il perfetto consiglio che ogni autore dovrebbe dare ai suoi personaggi:leggi il copione gomu-baka!!
“Copio che???”
“IO non posso lavorare così! Una ragazza del mio talento affiancata da un idiota del genere! Se mi cercate sono sulla Sunny”
Nami ti scongiuro! Non andare risloverò tutto davvero……OH! BRAVO! Sei contento? Adesso chi farà il ruolo della moglie?? Ehi Rufy? Ma come, ti sei riaddormentato???
“Zzzzzzzzz”

Ri-Capitolo 1: L’inizio

 
Questa è una richiesta che la povera autrice fa a tutti i cari lettori: conoscete tutti la fiaba di Hansel e Gretel quindi non mi soffermo sul prologo, sta di fatto che i due piccoli Zansel e Sretel si ritrovarono ad andare nella foresta con il loro padre Rufy.
“Le isole del sud~♪sono calde~♪Paina-purupuru~la loro testa diventa molto calda~♪  E loro sono tutti idioti~♪” cantava allegramente il padre; mentre i due ragazzi ,avendo sentito la discussione della sera prima tra i  genitori, confabulavano tra loro per escogitare un piano geniale:
“Vuoi litigare testa d’alga?”
“Fatti sotto ero-cook!”
Fermi smettetela!! Perchè devo avere dei personaggi così sconsiderati?
I due non accingevano a calmarsi, tanto vale andare avanti…dicevamo; i fratellini avevano già esogitato un piano: mentre combattevano e litigavano Sretel avrebbe fatto cadare dalla propria casacca dei sassolini bianchi raccolti la sera prima. Arrivati ad un grosso albero Rufy avvisò i figlioli di aspettarlo lì, lui sarebbe venuto a prenderli appena si fosse fatto buio; passarono i minuti, le ore e arrivò la sera ma il padre non tornò a prenderli.
“Ohi testa di muschio” Sretel scuoteva delicatamente il fratellino che dormiva beatamente accanto al fuoco “Alzati! E mai possibile che tu debba sempre dormire”.
Zansel non si mosse, russava quanto una mandria di rinoceronti
“Io sarei come una mandria di rinoceronti?!”
Ah…..mi ha sentito, ma come diavolo ha fatto?? Ehm dicevo il povero Zansel dormiva beatamente russecchiando leggerissimamente.
“Meglio! Ohi torciglio si vedono i sassolini?”
“Sì! Stasera con la luna piena non è difficile notare dei sassolini bianchi”
I due si avviarono per il sentiero tenendosi stretti per mano.
“COOOSA???” urlarono all’unisono i due fratelli
“Scordatelo stupida autrice del cavolo!!” disse Zansel
“Non parlare così ad Anna-chan, chiaro buzzurro? Dolce Anna perfavore non farmi far stringere la mano di questo idiota, non è necessario”
Va bene, se lo dite voi. Allora i fratellni, il più lontano possibile l’uno dall’altro, riuscirono ad arrivare a casa quasi verso le nove del mattino; non arrivarono all’alba, come da copione, per via di Zansel che continuava a sbagliare strada ritenendo gli alberi più attendibili dei sassolini.
 Giunti alla porta della loro casa bussarono: la matrigna aprì loro e li rimproverò “Cari figlioli miei, come mai di ritorno così tardi?”. La loro matrigna era decisamente cambiata non solo nella voce, che aveva un non so che di stridulo e falso, ma anche nell’aspetto: i capelli arancioni lasciavano intravedere una massa di riccioli neri fuori controllo, e sul volto c’era una sporgenza alquanto inusuale e orribile.
“Non ti permetto di insultare il mio naso, lo preso da mia madre”
Il giovane Sretel orrorifatto da quella visone cominciò a piagnucolare dicendo “Dov’è la mia bella Nami-san??? Rivoglio la mia Nami-san!!!”.
“Smettila di piangere! Ho preso il posto di Nami perchè lei si rifiuta di partecipare a questa buffonata! Ma date le mie doti artistiche non c’è da preoccuparsi, sono un attore provetto sentite qua…..Tesorini miei ben tornati, ma dovreste accompagnare di nuovo vostro padre nella foresta! E tu non scordarti di passare a riprenderli stavolta”
“Ma il copione diceva che dovevo lasciar…” una sonora pedata zittì papà Rufy che pian piano riaccompagnò i suoi due figli nel bosco.
Sretel, lungo il cammino, lasciò cadere delle briciole di pane che come la sera prima avvrebbero potuto salvarli da quell’orribile destino: sfortunatamente il loro padre tornò a casa percorrendo la stessa identica strada fatta la mattina, mangiandosi tutte le briciole di pane che trovava (Rufy lasciatelo dire sei una fogna).

Note dell'autrice
Stringete gli orsacchiotti e tirate su le coperte, abbiamo appena incomiciato! XD

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Capitolo 2
*** la casa di pan dolce ***


Capitolo 2: La casa di pan dolce

 
Zansel e Sretel cominciarono a vagare senza meta (cosa che a Zansel riusciva benissimo), finchè un giorno non videro uno strano uccellino ricoperto di piume e con … le corna. L’animale cominciò a cinguettare una dolce canzone “Le isole del sud~♪ sono calde~♪…”
Ho detto dolce!!! Lasciamo stare. Quando l’uccellino smise di cantare, cominciò a volare davanti a loro per poi  appollaiandosi su una casa fatta di pandolce. I due fratellini affamati si avventarono sulla povera casupola: Zansel cominciò a rosicchiare il tetto di focaccia mentre Sretel leccò tutto lo steccato fatto di bastoncini di zucchero.
Ad un tratto la porta si spalancò facendo un gran fracasso: dalla casetta era uscita una vecchia signora che disse ai bambini
“Veniteeee♪ Care creature♪” Canticchiò la vecchia, che tanto vecchia non sembrava,  restando sulla soglia della casina. Ohi! aspettate un momento non dovrebbe canticchiare…..Robin che diavolo stai combinando?
“Sto interpretando il mio ruolo♪ Sonno brava, vero?♪”
Ma questo non è un musical, non devi cantare……è inutile! Fa come vuoi ma attieniti alle battute perfavore!
La vecchina dai capelli corvini si avvicinò volteggiando ai due bambini: Sretel aveva già cominciato a saltellare cosparso di cuoricini attorno alla vecchina, e senza discutere entrò in casa mentre Zansel restava in disparte.
“ Bel bambino dai capelli verdi vieni con me♪ Non vuoi una cioccolata calda♪?”
“Hai del sake?” chiese Zansel. La vecchina rimase di sasso a quella richiesta, ma gli sorrise facendogli un cenno di approvazione. Il bambino allora la seguì dentro casa.
Per tutta la sera la vecchina preparò loro manicaretti di ogni genere e diede ai due fratellini un letto caldo con le lenzuola di lino: Zansel e Sretel credevano di essere giunti in Paradiso e che quello non fosse un letto ma una nuvola del cielo.

Note dell'autrice
La vecchina sembra molto gentile (ma poco vecchina), i due vivranno nell'agio per il resto dei loro giorni? oppure no? al prossimo capitolo!

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Capitolo 3
*** la prigionia ***


Capitolo 3: la prigionia

 
La mattina dopo però non c’era nessuna tavola imbandita ad attenderli per colazione: la vecchina cominciò ad ordinare a Sretel ogni genere di lavoro plausibile, che il bambino eseguiva tutto contento. Dal canto suo Zansel si rifiutava di fare lo schiavo come suo fratello tantè che la vecchina lo rinchiuse in una gabbia, mettendolo all’ingrasso:
“ Bravooo ♪ Bel bambino! Mangia e diventa grasso♪ Così farò un lauto pasto!♪”
Ogni sera la vecchina chiedeva a Zansel di porle un dito così da verificare quanto fosse cresciuto, e lui tutte le sere le porgeva le dita di uno scheletro dalla capigliatura molto particolare che giaceva inerme nella gabbia: la vecchina, dato che era un po’ cieca, non si accorse dello stratagemma!
“ Sei troppo magro per esser mangiato♪ Allor attenderemo … la~ la♪”
“Quella stupida” diceva tra se e se Zansel “Non sono per niente spaventato, potrei andare avanti così per sempre”
“Yoho ho ho ho ho!Sarebbe bello ragazzino, avrei finalmente qualcuno con cui parlare! Oh scusa… Burp! Ops…Prtttttt!”
“Vi prego fatemi uscire di qui!!” Il povero Zansel era completamente terrorizzato!!!
Sretel voleva salvare il fratellino, ma allo stesso tempo non riusciva a disubbidire alla vecchina: doveva scegliere è in fretta anche, perchè Zansel stava per diventare la cena!
Il povero biondino passò la notte in bianco per pensare ad una possibile soluzione e alla fine si decise: doveva salvare suo fratello.
Appena la vecchia avesse aperto il forno, lui l’avrebbe spinta dentro facendola bruciar…
“Noooooo! Non farò mai del male ad una donna, specialmente se è per salvare quell’idiota di un Marimo!!”
Sanji smettila immediatamente! La storia dice così è così noi la facciamo, punto! L’autrice ha parlato!
“Ma perchè non possiamo trovare un finale alternativo?”
Ma tanto non la uccidi davvero, stai recitando ricordi??
“No no no no no no no no no e no!”
Uffa che lagna che sei! Ok allora facciamo che appena la vecchina apre la gabbia di Zansel tu la butti dentro e la chiudi a chiave ok?
“perfetto!” Un lungo sorriso comparve sulla faccia del biondino.

Nota dell'autrice
Lo so che sono sembre l'uno più corto dell'altro, ma mi sembra giusto aggiornare ogni giorno ^-^!
Riuscirà Sretel a salvare suo fratello? lo scopriremo presto!
un ringraziamento speciale a LoveLaw93 che è stata la prima a recensire!

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Capitolo 4
*** Verso casa ***


Capitolo 4: Verso casa

 
La sera seguente la vecchina si avvicinò alla gabbia, Zansel disperato preferiva morire mangiato piuttosto che restare ancora rinchiuso, così le porse un suo dito.
“Bene♪Nel forno per un viaggio senza ritorno♪”
Appena la porticina della gabbia fu aperta Sretel, con una poderosa spinta data però con molta cura, gettò la vecchina nella gabbia mentre Zansel con un balzo ne usciva. I due fratellini chiusero a chiave la gabbia tirando un sospiro di solievo:
“Siamo liberi!! Però prima di andare devo farti vedere una cosa Zansel”
Il biondo accompagnò il fratello davanti ad un piccolo forziere pieno di gemme preziose e gli ordinò di riempirsi le tasche: quando le casacche furono strapiene i due decisero di avviarsi verso casa.
“Ma secondo te la vecchina starà bene dentro quella gabbia?”
“ Sei troppo dolce con le donne torciglio! Poi finisce che ti schiavizzano come ha fatto questa qua, comunque non preoccuparti non corre rischi” Zansel tralasciò il fatto che vi fosse uno scheletro parlante dai modi rozzi nella gabbia per evitare che il fratellino tornasse indietro per salvare la veccchina.
Dopo qualche ora i due si ritrovarono sulla sponda di un lungo corso d’acqua, ma non c’erano ponti o guadi che permettessero loro di attraversarlo. All’improvviso dall’acqua comparve uno strano anatrino azzurro che cominciò ad urlare:
“SUPEEEERRR! Avete bisogno di una mano fratelli?”
“Come sai che siamo fratelli?” Chiese Zansel.
“Che importa testa d’alga! Scusa non potresti portarci sull’altra sponda, casa nostra è dall’altra parte ma qui non ci sono ponti”
“Hai detto bene fratello! Niente ponti, ma non preoccuparti sono qui per questo! Farò un SUPER ponte per andare dall’altra parte”
“Davvero?” Dissero estasiati i fratelli.
Lo strano anatrino ci mise poco più di 6 secondi per costruire un ponte a dir poco stupefacente: i due si stupirono della velocità con cui l’animale aveva finito il lavoro e lo ringraziarono per poi dirigersi verso casa.

Nota dell'autrice
Siamo quasi alla fine! Come verranno accolti i due appena raggiungeranno casa? Non perdete il prossimo capitolo! XD

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Capitolo 5
*** E vissero felici e... ***


Capitolo 5: E vissero felici e…

 
Appena li vide arrivare papà Rufy corse loro incontro abbracciandoli.
Papà Rufy raccontò loro che la matrigna era morta e che non bisognava più preoccuparsi, avrebbero vissuto insieme felici, poveri ma felici. A quelle parole i fratellini svuotarono le tasche e riversarono le gemme preziose sul tavolo: il padre stupito chiese
“E queste dove le avete prese”
“Alla casa di pan dolce! Un vecchia che ci teneva prigionieri le teneva in un forziere, io però ho salvato Zansel che era stato rinchiuso perchè la vecchia voleva mangiarselo, così..”
“Aspetta” lo interruppe il padre “Hai detto CASA DI PAN DOLCE?”
“Sì! La casa della vecchia era fatta interamente di zucchero, focaccia e pan dolce…papà dove vai? Perchè corri?”
Papà Rufy era già lontano un miglio, la notizia che esistesse una casa fatta di dolciumi aveva fatto prevalere lo stomaco sull’affetto che provava per i suoi figli.
“Non preoccupatevi ragazzi penserò io a voi” disse la matrigna……..Matrigna???? Nami dovresti essere morta! Dov’è Usop?
“Il grande artista è in pausa! Comunque date le pietre preziose alla mammina!”
“Tutto quello che vuoi Nami-san” rispose allegro il biondo
“Io vado a dormire” disse Zansel.
Fermi un momento, dobbiamo concludere non può finire così! Aspettate! Oh Mannaggia!
Come mi levo da sto casino? …………ah ci sono!
E vissero tutti felici e contenti, almeno ognuno a suo modo!
 
The End

Note dell'autrice
Perdonate la continua brevità dei capitoli, ma il mio piccolo cervellino non è riuscito a fare di meglio!
Questo obrobrio ha raggiunto la fine spero non vi siate annoiati e non abbiate cominciato a vomitare sulla tastiera! Ringrazio tutti coloro che hanno letto e in particolare ringrazio LoveLaw93 per aver recensito! Un abraccio alla prossima!

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