I have changed my life with you!

di Fallen_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** BDay&Life ***
Capitolo 2: *** Viaggio verso una nuova vita! ***
Capitolo 3: *** Dubbi... ***
Capitolo 4: *** Incontri ***
Capitolo 5: *** This is the life that I expected? ***
Capitolo 6: *** How are you? I hope fine... ***
Capitolo 7: *** When I’m whit you I feel better. ***
Capitolo 8: *** Happy *BDay* to you! ***
Capitolo 9: *** *Bad Day* ***
Capitolo 10: *** Date & Doubts ***
Capitolo 11: *** New, disastrous, meetings! ***
Capitolo 12: *** I'm desperate. ***
Capitolo 13: *** All is perfect ***
Capitolo 14: *** 14. Everything can change in few minute! ***
Capitolo 15: *** Some mistakes. ***
Capitolo 16: *** Unreal. ***
Capitolo 17: *** Good... Or not? ***



Capitolo 1
*** BDay&Life ***


                                 BDay and life.

Benvenute vacanzee!! Dopo questi tre mesi mi aspetta l’ultimo anno: il Senior Year, però non nella mia scuola.
Mi chiamo Kimberly Adams, vivo a New York, ma fra una settimana mi trasferirò con la mia famiglia a Los Angeles, non mi piace dover lasciare tutti i miei amici qui, ma Los Angel è ciò che ho sempre sognato, la patria del Cinema, della Musica, mentre qui a New York c’è solo Moda e non ce la faccio più, tutte oche che vanno firmate da capo a piedi, le mie amiche sono poche, e non ho un’amica speciale, purtroppo non l’ho ancora incontrata, e non ho un ragazzo, o meglio, non l’ho mai avuto, si nella Big Apple io non ho ancora trovato un ragazzo, o forse sono io quella strana, non sono come le altre ochette di questa stupida metropoli.
Oggi però è il mio compleanno, e nessun pensiero mi deve passare per la mente, per l’Italia oggi sarei maggiorenne, certo però che lì non hanno la macchina a 16 anni, la mia Fiat 500 prugna, fantastica, ricevuta due anni fa, ci salgo su, mi aspettano in un locale per festeggiare questo diciottesimo compleanno.
Sono appena arrivata in un pub di Manhattan, all’ingresso ci sono le mie amiche ad aspettarmi, scendo dalla macchina e li vado incontro, sono tutte agghindate, vestitini ultra chic, tacchi, gioielli e un trucco pesante che sembra più stucco; io ho un trucco leggero, vestitino in maglia sportivo, meglio dire maxi-pull, panta-collant e converse abbinate, non sembro neanche la festeggiata.
“Kiim! Auguri tesoro!”
“Grazie ragazze!” sfoggio un sorriso smagliante.
Sedute al nostro tavolo aspettiamo le pizze, nel frattempo chiacchieriamo un po’,
“Aahh ragazze! Ieri sera ho conosciuto un ragazzo fantastico al Central Park!!”
“Sono certa che non è meglio del mio amore!!”
“Oohh ragazzee!! Cambiate argomento vi prego!!”
Una cosa che non sopporto? Quando parlano di ragazzi, mi da sui nervi, ogni mese ne trovano uno diverso, mi chiedo come facciano, io non ce la farei a cambiare ragazzo in continuazione!
“Ma per favore Kim! Tu sei la più fortunata! Ti stai per trasferire a Los Angeles! Sede dei bei surfisti e di rockstar strafighe!”
“Alexia starai scherzando spero? Di certo non mi trasferisco lì per questo! Credo che lì riuscirò a trovare la mia strada, i miei genitori quando mi hanno detto del trasferimento credevano di darmi una brutta notizia, invece ne sono stata felicissima!”
“E così sei felice di lasciarci eh?”
“Noo. Solo che Los Angeles è sempre stata il mio sogno! È una città migliore di New York, qui c’è solo Manhattan, la Statua della Libertà, grattacieli, Central Park! Invece lì potrò realizzare qualsiasi sogno.”
“Scusi signorina il ragazzo del tavolo 5 mi ha chiesto di darle questo!”
“Grazie…”
Ok che cavolo è? Una presa in giro? Do uno sguardo al tavolo, ci sono tre ragazzi mori, uno ricciolino che mi guarda e sorride, cavolo! Apro il biglietto!
Ciao Bella, ho sentito che ti trasferirai presto a LA! Io sono di lì! Ti farò da guida se ti va!
“Ehy Kim cosa c’è scritto??”
“Nulla Alexia… Solo un ragazzino che mi verrebbe fare da guida!”
“Quel ricciolino? E non accetti? Cioè Kim è stupendo! Spero che tu stia scherzando a rifiutare!”
“No! Sarebbe potuto venire qui direttamente e non chiamarmi bella!”
Mi alzai ed eccomi di fronte a lui.
“Oh buona sera bellissima!”
“Ti consiglio di evitare di chiamarmi così! Sai com’è non è il mio nome!!
“Bene! Allora dimmi come ti chiami!”
“Educazione al culmine! Ah e comunque non ho bisogno di una guida!”
Si gira mi guarda dritto negli occhi, ok sto per… no Kim non ci pensare.
“Ne sei proprio sicura??”
“Certo!”
Tornai al mio posto, le ragazze mi guardano sbalordite!
“KIM! Sei PAZZA!”
“Si! Alexia ha ragione! Cioè hai rifiutato come guida quel ragazzoo!!”
“Ragazza quello li non mi piace, fortunatamente LA è abbastanza grande, spero di non incontrarlo più!”
La festa andò avanti, quel ragazzaccio continuava a fissarmi, una cosa odiosa!
Verso mezzanotte tornai a casa,
“Mamma sono a casa!”
“Beh ti sei divertita alla festa?”
“Certo! Era il mio ultimo giorno con le mie amiche, come potevo non divertirmi!?!”
“Non si sa mai! Comunque sono contenta che tu abbia preso bene questo trasferimento!”
“Si mamma! Ormai qui a NY non sapevo più che fare. Certo è sempre una metropoli piena di attrattive ma ho proprio bisogno di cambiare aria!”
“E poi è possibile che lì trovi la tua anima gemella!”
“Oddio ma perché pensate tutti alla stessa cosa? No! Non voglio andare lì per i ragazzi! Sono il mio ultimo pensiero ora!!”
“Okok! Come vuoi… Ma ho dei dubbi.”
“Mamma pensala come vuoi io vado a letto. Sono stanchissima. Domani dovrò iniziare a impacchettare tutto. Sono così emozionata mamma! Non vedo l’ora!!”
Abbracciai mia madre e salì in camera. Prima di dormire decisi di fare un doccia e poi dritta sul letto, i capelli bagnati mi rinfrescano.
Ripenso a quel ragazzo, mi ha fatta sentire strana tutta la serata, mmm, meglio non pensarci, c’è qualcosa di molto meglio: Los Angeles, non ci posso ancora credere. Dopo due mesi dalla notizia ancora non ci credo… Si LA è quello mi serve. Fra una settimana cambierà tutto, e sono impaziente che questo accada!

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Capitolo 2
*** Viaggio verso una nuova vita! ***


Viaggio verso una nuova vita!
 

Finalmente sono sull’aereo, LA sto per arrivare, sono così eccitata ed emozionata. Addio New York, finalmente quella vita frenetica la lasciavo alle spalle, ora mi aspetta qualcosa di più, una carica in più alla mia vita!
Metto l’IPod alle orecchie parte ET di Katy Perry, amo questa canzone, mi lascio trasportare dalla musica e mi addormento, dopo un po’ mi risveglio, perfetto IPod scarico, lo rimetto in borsa, il pilota annuncia che stiamo per atterrare, attacco la cintura e il mio cuore inizia a battere forte, sono così emozionata!!
Ed eccoci qui, io, mia madre, mio fratello e mio padre all’aereoporto di LAX e davanti a me c’è un nuovo futuro!
“Bene ragazzi siete felici di essere arrivati a Loos Angeelees??”
Chiede mio padre mentre chiama un taxi.
“Siii!” rispondo entusiasta,
“Noo…”
Mio fratello aveva una vita vera lì, ha 15 anni, a New York aveva tanti amici e una ragazza, ha dovuto abbandonare tutto, purtroppo non posso capirlo.
“Dai Josh! Non fare così! Hai un carattere solare che ti farà fare tanti nuovi amici e poi sei bello! Non avrai problemi con le tante belle ragazze che ci sono qui!”
“Avrai anche ragione Kim, ma ci tenevo alla mia vita lì! Tu hai fatto i salti di gioia nel sapere di dover abbandonare quelle oche che ti ritrovavi al posto delle amiche!”
“Appunto vedi? Forse qui potrò trovare qualche ragazza più decente, purtroppo nel cuore di Manhattan non potevo trovare di meglio!”
Prendiamo due taxi diversi, io con mia mamma, lui con papà.
Arriviamo di fronte ad una casa stupenda, un prato verde enorme davanti e dietro e una casa arancione abbastanza grande, inizio a visitarla, fuori sul retro c’è una piscina, dentro sembra molto più grande, la cucina è stupenda un piano cottura enorme e i fornelli spariscono sotto un ‘coperchio’ che si può utilizzare come tavolo quando si è in molti, la mia camera come sempre è al piano di sopra, ma questa è molto più grande, diciamo il doppio della vecchia, un letto matrimoniale tutto per me(mi brillano gli occhi!), una grande scrivania su cui passerò ore a studiare e un divanetto comodissimo, il resto è tutto libero, potrò ballare come voglio qui, mi volto e c’è un impianto stereo bellissimo su un ripiano sopra il mio letto.
“Mammaaa…”
“Ehy che è auccesso?”
Scendo di corsa le scale, sono così felice.
“Mamma questa casa già l’adoro!!”
“Ti piace??”
“Sii!! Mamma io vado a fare un giro…”
“Di già?? Non dovresti sistemare qualcosa prima?”
“Appena torno farò di tutto!!”
“Va bene! Non fare tardi e non ti perdere!!”
“Certo che no mamma!!”
Presi i miei RayBan ed eccomi qui LA!
Camminare finalmente per queste strade mi rende veramente la ragazza più felice, poco più avanti di casa mia c’è un parco, non è come il Central Park ma è stupendo comunque.
Camminando mi volto a guardare dei bambini che giocano, quanto amo i bimbi, mi rendono felice, d’un tratto mi scontro contro qualcosa, anzi qualcuno.
“Ehy ma fa più attenzione quando cammini ragazzina!”
Mi volto, no non ci posso credere, lui, anche con gli occhiali che ha riesco a riconoscerlo perfettamente.
“Ma mi perseguiti?”
Perfetto, il mio primo giorno a Los Angeles rovinato da questo individuo.
“Non direi. Ma mi fa piacere averti incontrata.”
“La verità? A me no!”
“Dai non fare così. So che sei felice anche tu di vedermi!”
“Assolutamente no! Ed ora levati che devo andare…”
“Prego… Ma ricorda che tu sarai mia!”
Sgranai gli occhi,
“Cosa dici tuu?? Sei pazzo!!”
“Prego passa pure, ma ricorda le mie parole…”
Carino ma il modo in cui si è imposto quella sera non mi è piaciuto, e neanche quello di ora, pretende senza neanche conoscermi. No. Non può.
Finito il giro del mio quartiere torno a casa. In giardino c’è mia mamma con una signora sorridente e una ragazza.
“Ciao Kim, vieni ti presento la nostra vicina.”
“Buonasera!”
“Buonasera tesoro! Io sono Mandy e lei è mia figlia Emily, dovreste avere la stessa età!”
Emily è completamente diversa da me, riccia capelli chiari lunghissimi e occhi grandi e verdi. Io il contrario, la invidio, ma sembra simpatica.
“Ciao, Kim giusto?”
“Sisi!”
Sorridemmo tutte e due.
“Io ho 18 anni. Tu?”
“Anch’io! Gli ho compiuti una settimana fa!”
“Ah auguri in ritardo allora!”
“Graziee!! Vuoi entrare?”
“Certo!”
“Purtroppo non ho la possibilità di offrirti nulla. E scusa il caos!”
“Non ti preoccupare! In quale scuola andrai?”
“Andrò all’Heritage-Ready Academy College High School.”
“È  il mio!”
“Senior year?”
“Certo!”
“Foreign Lenguage Dipartiment?”
“Ovvio!”
“Aahh che belloo!! È bello sapere di poter contare su qualcuno il primo giorno in nuova scuola!”
“Già!”
Misi le mani nella tasca del mio gilet…
“Ma cosa?”
“Che c’è?”
Due foglietti, non ricordavo di averli messi,
Bella non mi resisterai a lungo!!”
Ciao Bella, ho sentito che ti trasferirai presto a LA! Io sono di lì! Ti farò da guida se ti va!
“NO! Non ancora! Basta!”
“Che c’è? Ehy? Se non mi vuoi dire fammi spere eh!”
Li porsi i biglietti.
“Wow! E chi sarebbe questo?”
“È uno che mi perseguita da NY! L’ho incontrato in un pub e si è presentato con il primo biglietto dove c’è scritto ciao bella, l’altro deve averlo messo oggi quando ci siamo scontrati…”
“Ti piace?”
“Chi quello?? Scherzi? Ha detto ‘sarai mia’, proprio così! Poi è arrogante, avrà anche un fisico che sono sicura tutte li andranno dietro, ma a me non serve quello. Se un ragazzo è senza cervello e arrogante deve sparire!”
“Woow! Deve essere proprio antipatico eh!”
“Tanto!”
“Vieni! Ti faccio fare un giro! Con una canzone che è adattissima!!”
“Va bene! Andiamo! Mamma io esco!”
“Di nuovo?”
“Dai mamma! Torno subito! Siamo in macchina!”
“Ah vai con lei?”
“Si! Ci sono problemi??”
“No certo!! Vai pure!”
Ed eccoci nella decapottabile di Emi, parte una canzone, è bella! Mai sentita prima!
“Ti piace?”
“Si… Ma… Questa voce…”
 
 
*Piccola nota*
Spero che questa storia vi stia piacendo! Vi pregherei invece di leggere solamente di recensire per farmi sapere cosa ne pensate! Un Bacio. *Vale*

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Capitolo 3
*** Dubbi... ***


Dubbi…

 
“Cosa ha questa voce di strano??”
“Chi è?”
“Come chi è? Non li conosci!?”
Accosto, occhi sgranati e bocca aperta, non capisco perché dovrei conoscerli, non ho mai sentito questa, ma quella mi ricorda qualcuno,
“Chi sono? Emy per favore mi diresti chi sono?”
“Jonas Brothers! Tre fratelli, non ti dice nulla?”
“No! Non mi dice nulla! Non li conosco!..”
“Non ci credo…”
“Mi stanno piacendo però.. Li voglio vedere, e la voce del primo solista mi ricorda qualcuno!!
“È la mia band preferita! A Los Angeles però li ho visti poche volte!”
“Ah, credevo che a LA le celebrità girassero come funghi!”
“Oh sisi! Ne vedi sempre qualcuna! Ma loro sembra che si eclissino!”
“Wow! Hai una foto??”
“Ovvio! Un album! È nel cruscotto!”
Le canzoni scorrono di sottofondo mentre guardo queste foto, che carini da piccoli, dei batuffoli bellissimi! Ma no, ahah, è una presa in giro vero?
“Kim perché fissi così quella foto?”
“Sembra lui!”
“Lui chi?”
“Quel ragazzo di cui ti ho parlato…”
“Ahah, impossibile…”
“Perché?”
Quell’affermazione mi diede fastidio, non perché ero fiera di essere ‘perseguitata’ da una star che anzi mi stava dando molto fastidio, ma per il semplice fatto che odio essere contrariata.
“Beh perché ci sono tanti che vogliono assomigliare a Nick, alcuni ci riescono molto bene! Ti sarai confusa… Poi ai detto la prima volta che l’hai visto è stato in pub, e lì le luci non danno molta visibilità, la seconda volta aveva gli occhiali e quelli coprono…”
“Mmm… Si avrai ragione… Ma ora non ci voglio pensare…”
 
---
 
Questa notte sembra non finire più, fa caldo, non riesco a dormire, appena chiudo gli occhi vedo lui, non lo conosco, non conosco il suo nome, aiuto…
 
---
 
-Driin-
La sveglia, mmm, ho dormito appena mezz’ora, non può già suonare…
-Driin-
La butto via,
“E sta un po’zitta”
Bussano alla porta,
“Kim! Sveglia tesoro! Abbiamo bisogno di te!”
Questo trasferimento mi ha uccisa, sono passate due settimane dal nostro arrivo e ancora dobbiamo finire di sistemare tutto.
Questa notte è stata terribile, non sono riuscita a dormire, c’era lui a distrarmi, eppure non lo vedo da un po’. Non mi ha più dato fastidio dopo l’ultima volta.
“Kiiim!!”
“Si, faccio una doccia e scendo!”
Oddio, mi guardo allo specchio sono un panda! Le occhiaie sono così evidenti!
Fortunatamente hanno inventato i magici fondotinta! Mi trucco un po’ in modo da nascondere l’insonnia di questa notte e scendo!
“Buongiorno! Cosa c’è per colazione?”
“Pancakes!”
“Mmm, buonee!!”
“Sei di buon umore oggi!”
Faccio cenno di si con la testa, e taglio un pezzo di pancake, le adoro, ma preferisco andare a farmi uno Starbucks, magari con Emy, le invio un messaggio intanto finisco la pancake, suonano.
“Vado ioo!! Ehyy potevi anche rispondere eh!”
“Mmm… Naa!!”
Ridiamo, beh ci conosciamo ancora poco ma già abbiamo un po’ di complicità.
“Mamma noi andiamo a prendere un Starbucks, il tempo di finirlo e torno a sistemare!”
“No Kim! Per favore c’è tanto da fare!”
“Daii mammaa!!”
“Dylan che dobbiamo fare?”
“Vai vai!”
“Grazie papàà!!”
Mio papà! Che persona! Lavora molte ore al giorno eppure si fa in quattro anche in casa pur essendo stanco, io faccio quel che posso, ma lui è sempre stato permissivo.
 
“Lo beviamo al parco?”
“Certo!”
“Perfetto, allora vado a prenderne due! Tu intanto trova una panchina.”
“Ma no dai andiamo insieme!”
“E poi ci sediamo sull’erba? A quest’ora c’è sempre molta gente!”
“E che problema c’è? Io adoro stare sull’erba!”
“Dai vai! Io torno subito!”
“Aaahh va bene!”
Ed eccomi nel parco, mi batte forte il cuore. Perché?? Perfetto mi tocca stare sul prato, non credo che a Emy farà piacere, a me si!
L’odore e la piacevole freschezza sul corpo dell’erba mi rilassava, a pomeriggio dopo aver sistemato un po’ a casa sarei andata al mare, Malibu, avevo bisogno di un bagno in mare però, mi sono stancata della piscina.
C’è un bellissimo sole, mi scalda, ma soprattutto… mi abbronza!
“Ehy Emy spostati! Mi sto godendo il sole!”
“Peccato che io non sia Emy…”
Apro gli occhi e mi siedo in un secondo,
“Uff…”
“Non sei felice di vedermi eh… Peccato… Poco fa avevi un sorriso incantevole. Il primo che abbia visto da quando abbiamo parlato la prima volta.”
“Non credi che questo vorrà dire qualcosa?”
“Dovrebbe?”
Il suo viso è cupo, non è il solito. Chissà cosa avrà. Sembra un cucciolo indifeso che ha bisogno di essere curato.
“Diciamo…”
“Comunque piacere io sono... Nick!”
Mi porge la mano… Non ci credo…
“Piacere… Kimberly!”
Il mio viso non tralasciava nessuna emozione, era rimasto indifferente. Anche se dentro avevo il cuore che batteva forte e la sorpresa nel sapere che era proprio lui.
“Wow! Mi hai detto il tuo nome…”
“Già!”
“Scusa Kimberly ora devo proprio andare!”
“Ok…”
L’ho detto senza pensarci anche se dentro la mia testa urla di no…
“Ciao Kimberly. Spero di rivederti.”
“An… Ciao…!”
E così se ne va. Ma cosa mi succede? Così all’improvviso mi sento bene di fianco a lui, ho voglia di rivederlo. Eppure l’ho odiato sin dal primo momento.
“Kiim! Ma non ti avevo detto una panchina? Kiim!!”
“Eh, si… Non ne ho trovata una!”
“Vabbe… Fa troppo caldo! Ho preso due succhi.”
“Ah! Perfetto! Grazie!”
Sorrido…
“Che hai?”
“Nulla perché sei strana!”
“Ma noo…”
“Si!”
“No!”
“Dimmi tutto!”
“Non lo so… Questa notte non ho dormito… E ora vorrei averlo di nuovo qui seduto di fianco a me come poco fa… Ma so che mi sta antipatico!”
“Ma chi quel ragazzo?”
“Si…”
“Noo! Non l’ho visto! Sono curiosa di vedere questo ragazzone che ti fa mangiare la testa!”
“Scusa Emy… Devo tornare a casa… Torni con me o rimani un altro po’?”
“Devo andare da una parte! Ci vediamo!”
“Ok! Ciao ciao!”
Sorseggio il succo mentre torno a casa. Cosa accade? Io non ho bisogno di lui! Sto bene così. Eppure ho voglia di incontrarlo di nuovo.



Angolo Autrice
Ragazze gli altri 2 capitoli hanno avuto poche visualizzazioni e praticamente nessuna recensione... Se non vi piace la storia fatremi sapere, accetto qualsiasi critica!! ;) Spero di vedere qualche commento in più!! :*

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Capitolo 4
*** Incontri ***


Incontri

“Kim ma che stai combinando?”
“Non lo so mamma, non ci sto con la testa!”
“Lo vedo! L’armadio è un disastro. Ma Kim come mai queste occhiaie? Il fondotinta non serve a nulla contro le occhiaie!”
“Ma le avevo coperte per bene!”
“Ma strofina strofina si è tolto! Non hai dormito?”
“No!”
“Come mai?”
“Non lo so neanch’io!”
“Va a dormire, tanto queste sono vestiti un più caldi e di certo non ti servono ora! Ti chiamo appena è pronto!”
“Ok! Grazie mamma!”
Un bacio sulla fronte e corre via, mia mamma è così! Non sta ferma un attimo, deve sempre pulire, cucinare e ora anche sistemare. Poi si lamenta di essere stanca.

“Kim alzati è pronto!”
“Mmm Josh lasciami dormiree!!”
Ora non voglio alzarmi, ho dormito per quattro ore ma sembrano cinque minuti, vita crudele. A pomeriggio dormirò sotto il sole! Relax, puro relax!
“Eccomi!”
Dissi accompagnando uno sbadiglio.
“Dormito bene?”
“Si, ma avrei voluto dormire di più!”
“Eh vabbè ora ne vuoi troppe.”
“A pomeriggio andrò a Malibu!”
“Ma non ti stanchi a stare sempre fuori di casa?”
“Ma papà è da due settimane che sistemo in casa, oggi è il primo giorno che passo fuori!”
“Ah okok! Scusa!”
“Dopo pranzo ti aiuto con i piatti e poi vado!”
“Va bene!”
Pranzammo in silenzio con la tv di sottofondo.
D’un tratto una notizia,
I Jonas Brothers stanno per dividersi? Non c’è nulla che lo afferma. Loro insistono dicendo di no, che i tre ragazzi del New Jersey che hanno fatto sognare milioni di ragazzine esisteranno per sempre, eppure sono tutti molto lontani l’uno dall’altro in questo periodo. Cosa accadrà? Lo scopriremo.”
Lavai i piatti in silenzio. Chissà come avrà preso questa notizia Emy, appena posso la chiamo. Non credo che sia vera, in due settimane ho imparato tutto sulla loro vita, Emy è peggio di Wikipedia, ho capito quanto questi tre fratelli siano uniti, no non credo che si separeranno.
 
“Emy!”
“Kim!”
“Come vedi sto andando a mare, vuoi venire?”
“Certo. Il tempo di cambiarmi, vieni di sopra.”
“Ok. Emy non sono passata solo per questo.”
“Ah no?”
“No. Oggi hai guardato il telegiornale?”
“Mmm non ancora. Perché?”
“Hanno detto qualcosa sui Jonas!”
“Un nuovo tour??”
Li brillano gli occhi, anch’io ci terrei a vederli live, per conoscerli, non mi posso di certo paragonare a tutte quelle milioni di fan che li seguono da anni.
“No. Purtroppo no. Una notizia che non credo ti piacerà.”
“Oddio cosa? Kim mi stai facendo preoccupare!”
Disse con gli occhi lucidi, di lì a poco avrebbe pianto ne ero certa.
“Hanno detto che forse si stanno sciogliendo. Ma sinceramente anche se li conosco da appena due settimane ho dei dubbi.”
“Cosaa?? Noo! Non è possibile! Sono una band da 5 anni. Sono sempre stati uniti, si è vero hanno fatto album da solisti, Kevin si è dedicato molto a sua moglie, ma non credo affatto che si separeranno!”
“Ok, mi affido a te visto che li conosci da circa 5 anni in più di me!”
Scoppiammo a ridere,
“Beh ma proprio appena eh! Ora vado a sistemarmi, due secondi e sono da te!”
“Certo. Aspetto qui!”
“Sul tuo tanto adorato divano arancione.”
“Si!!”
Eh si, mi sono innamorata di questo divano. Un colpo di fulmine direi! È comodissimo, ti rilassa e concilia il sonno. Infatti…
“Kim! –una risata- Kiim svegliaa!!”
“Eh!?”
“Sono stata via appena un quarto d’ora, torno e ti trovo dormendo!!”
“Sii! Questo divano è la mia fonte di relax puro. Me lo porterei a mare se fosse possibile.”
“Ti prendo in parola. Andiamo?”
“Certo. Questa volta con la mia!”
“Va benee!!”
Mare, sabbia, surfisti(ahah!!ù.ù), e soprattutto relax!!
“Ehy non vieni a fare il bagno?”
“No Emy, preferisco prendere un po’ di sole.”
“Come vuoi! Io vado a rinfrescarmi un po’, porto con me il materassino!”
“Ok! Ci vediamo dopo!”
Adoro il sole caldo che scalda la mia pelle, anche se mi acceca, ma questo è un particolare a cui non do’ molta importanza,  stesa sull’asciugamano inizio a giocare con la sabbia,
“Aahh Emy ma che faii! È freddaa!!”
“Ma mi scambi sempre con Emy? Deve essere la tua unica amica qui vero?”
“Ma… Ehy…”
“Un ciao andava benissimo!”
“Scusa, comunque Emy si è la mia unica amica, ma ho tante altre conoscenti che mi ha presentato qui.”
“Conoscenti?”
“Si. Considero così le persone con cui non ho molta confidenza!”
“Quindi io sarei un conoscente?”
“Assolutamente… No!”
“Ah no?? Allora perché mi parli?”
“Perché purtroppo è maleducazione non rispondere alle persone!”
“Oh educata la ragazza!”
“Ovvio! L’educazione prima di tutto! Ma ora per favore lasciami in pace!”
“Certo! Ti lascio prendere quanto sole vuoi…”
Finalmente se ne è andato. La pace. Ma quale pace? Sto impazzendo. Mentre parlavo con lui avevo un tremendo dolore al cuore, non respiravo bene, e avevo paura di riaprire gli occhi e guardarlo. Ho paura che mi stia iniziando a piacere. Non lo so. Aiuto. Mi alzo e mi siedo.
“E tu che ci fai ancora qua?”
“Mi hai solo detto di lasciarti prendere il sole, non di andarmene. Poi mi piace guardarti, sei molto carina.”
Odio i complimenti. Mi fanno sentire in imbarazzo, poi riceverli da lui. Cavolo però, non mi ero resa conto del bellissimo fisico che si ritrovava. Wow! Ora capivo perché milioni di ragazzine gli sbavavano dietro!
“Nick posso farti una domanda?”
“Tutto quello che vuoi!”
“È una cosa che ti avranno chiesto in tanti, anzi tantissimi!”
“Credo di aver capito, ma dimmi comunque!”
“È vero che tu e i tuoi fratelli vi state sciogliendo?”
“Secondo te?”
“Beh io vi conosco da appena due settimane, mi astengo dal giudicare!”
“L’avevo capito…”
“Da cosa?”
“Dal fatto che non hai ceduto subito a me!”
“E ora tu credi che abbia ceduto solo perché so chi sei…”
“Possibile…”
“Allora ti dirò tre cose… 1 non ho ceduto a nessuno… 2 se ti parlo non è per il fatto che tu sia famoso, cosa che a me non importa affatto… 3 ora vado a farmi il bagno. Quindi ciao e arrivederci!”
“Ah beh grazie allora! Comunque no, non ci stiamo sciogliendo!”
“Bene! Meglio così! Per voi e per le vostre fan!!”
“Arrivederci Kim!”
“Arrivederci!”
Non ho ceduto a nessuno? Sono solo una pazza! Ho ceduto  a lui. Credevo di non essere interessata a lui, anzi! Di lui non m’importava niente, e tutt’ora non m’importa! Ma ho iniziato a parlarci, così, da un giorno all’altro! E non m’importa affatto che lui sia o meno una star, per me l’importante è che sia un ragazzo intelligente, con i piedi per terra, e non montato e deficiente solo perché con un po’ di popolarità in più!

Non ho bisogno di popolarità, ho bisogno di qualcuno che mi ami per ciò che sono.

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Capitolo 5
*** This is the life that I expected? ***


This is the life that I expected?

 
 
“Kiim! Sei arrivata finalmente!”
“Oh si! Mi stavo arrostendo un tantino e l’acqua è così fresca!”
Un tuffetto ed eccomi qui sott’acqua. I miei occhi vedono per la prima volta queste acque così cristalline. Adoro stare sott’acqua. Mi rilassa. Senza pensieri per questi pochi attimi, ma d’un tratto…
“aahh!”
“Sei riemersa? Credevo che fossi affogata!”
“So quando basta!”
“Ne ero sicura. Anche se hai un po’ di fiatone.”
“Si. Mi sono trattenuta troppo. Ho la testa che scoppia di pensieri.”
“Immaginavo. Dimmi un po’. È per quel ragazzo?”
“Possibile!”
“Daii!! Dimmi tutto. Sono un tantino curiosa.”
“Beh… mi confonde. Ho iniziato a parlarci.”
“Vi incontrate spesso?”
“Oggi due volte, ma non lo vedevo da un po’.”
“Vi siete presentati?”
“Si.”
“E lui cosa pensa di te?”
“Non lo so! Non abbiamo parlato molto.”
“Perché la prossima volta non li chiedi di uscire? Un vero appuntamento insomma!”
“Io?? Sei pazza? È già tanto se ci parlo! No! Non ci tengo grazie.”
“Come sei strana.”
“Non sono interessata ai ragazzi ora. Non sono la solita adolescente con una tempesta ormonale in corso!”
“Okok. Beh io si.”
“Non avevo dubbi!”
“Che vuoi dire??”
“Visto che ti squadri quel surfista come se te lo volessi mangiare!”
“Ahah. Liam. Lo sogno dall’elementari.”
“Woow! E ci hai mai parlato?”
“Una volta. Avevo dieci anni.”
“Racconta.”
“Eravamo al compleanno di Kate, la ragazza che ti ho presentato ieri.”
“Ah sisi. Va avanti!!”
“Gli ho portato il pezzo di torta, e lui mi ha detto ‘grazie’.”
“Ahah! Starai scherzando spero!”
“No.”
Ed eccola tutta rossa come un peperone. Ops. Mi sa di aver toccato un tasto dolente.
“Oddio Emy scusa. Non volevo prenderti in giro. È solo che… Ahhh!!”
 No. Non ci posso credere. È proprio lui! Oddio qui a LA saranno anche abituate a vederlo ma per me è la prima volta. Cacchiarola. Spero che la mia leggera miopia non mi stia facendo brutti scherzi!
“Kim che hai? Dove corri??”
Ed eccomi intenta ad asciugarmi. Devo fare in fretta se non voglio che se ne vada.
“Kiim!!”
“Emy è proprio lui!”
“Ma lui chi?”
“Guarda!”
“Ah Jhonny Depp. Non mi dire che non l’hai mai visto?”
“No. Non l’ho mai visto! Cavolo. È proprio luii.”
“Vorrai foto e autografo immagino!”
“Beh si. Ma non ho il coraggio di avvicinarmi!”
“Ma daii! Forza prendi digitale, carta e penna.”
In soli due secondi ho tutto in mano.
“Andiamo!”
Emy mi tira per il polso. Sento il cuore battere forte, troppo forte. Per me Jhonny Depp è un idolo. Un uomo bellissimo e attore eccezionale! Ho visto tutti i suoi film, e lo Amo. Per tutto! Tutto ciò che fa, per quello che è.
“Mmm. Signor Depp?”
“Si?”
“Scusi il disturbo. Ma qui la mia amica vorrebbe una foto e un autografo se è possibile, ma siccome è troppo timida per chiederlo personalmente mi sono offerta di fare tutto io.”
“Non c’è alcun disturbo! Sei tu la sua amica?”
“Io… eehh… Si.”
“Bene. Piacere Jhonny, tu come ti chiami?”
“Ki… Kimberly…”
“Bene Kimberly hai un foglio e una penna? Purtroppo io ho lasciato tutto nella mia borsa.”
“Oh, certo. Tenga.”
“Dammi del tu per favore.”
“O-ok!”
“Si sei molto timida a come vedo. Sei tutta rossa. Vieni qui, fatti abbracciare!”
Oddio. Jhonny Depp mi ha chiesto di abbracciarlo? È un miraggio? Non ci posso credere. Ok. Questo è un sogno. Sono fra le sue braccia. Respira Kim respira.
“Bene. Ehm… amica di Kimberly di cui non conosco il nome per favore potresti farci una foto?”
“Si certo! In posa!”
Ed ecco quel bellissimo momento immortalato lì in quella digitale.
“Grazie mille Jhonny!”
“E di che?”
Un nuovo abbraccio. Non dimenticherò mai quel pomeriggio a mare.
 
Later
 
“Kiim! Kiim! Svegliaa!!”
“Eh oh si.”
“Stai fissando quella foto da due ore.”
“Io Amo quest’Uomo!”
“Non capisco cosa ci trovi!”
“TUTTO”
“Woow!!”
“Comunque ho una bella notizia per te!”
“Cioè?”
“Fonti certe mi hanno assicurato che i Jonas non si scioglieranno!”
“Che belloo!! Veramentee??”
“Certo!!”
“E chi te l’avrebbe detto?”
“Ehm… Si ecco una persona…”
“Ma noo… Pensavo un uccellino! Dai chi è?”
“Non posso dirtelo! L’importante è che non si sciolgano i Jonas!!”
“Su questo hai ragione!”
“Emy io vado. Ci vediamo domani!”
“Ciaoo!!”
Los Angeles. Che terra. Mi piace, mi piace, mi piace. Gente nuova, gente famosa.
Ho voglia di un frullato, non devo fare molta strada, c’è un chiosco qui vicino.
“Prego signorina?”
“Un frullato alla fragola grazie.”
“Ecco a lei.”
“Grazie.”
Sorseggio questo buonissimo frullato. Non ne ho mai assaggiato uno così buono a New York.
Splat. Benee il mio buonissimo frullato sui miei bellissimi e nuovissimi pantaloni.
“E che cavolo stai attento!!”
“Oh perdonami io non volevo.”
“Si certo.”
“Tieni.”
Un misero fazzolettino. Di cosa me ne faccio. Uff. non è giusto. Proprio oggi che è stata una bellissima giornata.
“Ti prego scusa. Credimi. Non volevo!”
“Vabbè allora la prossima volta guarda avanti e non dietro ai pantaloncini di quelle che corrono.”
“Ma io non lo stavo facendo.”
“I ragazzi. Tutti uguali.”
“Si ok. Mi hai scoperto. Ora cosa farai? Andrai ad accusarmi di stalking?”
“Mmm. Non è male come idea dopo che hai rovinato i miei nuovi jeans!”
“Scusa. In effetti hai ragione ad essere arrabbiata. Sono veramente carini.”
“Non voglio complimenti da parte tua…”
Alzai lo sguardo per guardarlo per la prima volta in faccia e mi ritrovai di fronte ad un muro fatto di muscoli e addominali ricoperto da una maglietta molto aderente grigia. Alzai un altro po’ lo sguardo e mi ritrovai con la bocca aperta.
“Ehm… signorina non ha per caso paura che le entri una mosca?”
Spiritoso. È proprio lui ne sono sicura. Il carissimo fratellone di Nick. Joe.
“Ehy ma io ti conosco.”
“Dici?”
“Sei Kimberly giusto!? Ok non rimanere così sorpresa e fa rientrare gli occhi nelle orbite. Comunque si conosco il tuo nome solo perché mio fratello mi parla spesso di te.”
What? Rewind please! Non è possibile.
“Ok mi sa che ho detto troppo. Se vuoi i pantaloni te li ricompro.”
“No grazie. Corro a casa.”
Incontro un Jonas e già mi conosce, wow. Questa cosa mmm da una parte mi piace, ma sapere il motivo per cui mi conosce, direi di no. Non posso credere che Nick abbia parlato di me a suo fratello. Sono io l’unica che mantiene un velo misterioso su questi incontri?
Al prossimo dovrò capire perché parla con una come me, alla fine io chi sono? La figlia di una psicologa e un insegnante, non sono figlia di chissà quale imprenditore con chissà quanti miliardi e che conosce mezza America.
 
Anche questa giornata del tutto strana è finita. Dormo. Allontanandomi da tutti i miei pensieri. Da tutto ciò che ora mi circonda.



Ragazze perchè non recensite mai?? T.T Please. Voglio sapere se è bene continuare o no... Fatemi sapere per favore. Ci tengo ;)

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Capitolo 6
*** How are you? I hope fine... ***


How are you? I hope fine…
 

Domani sarà il mio primo giorno nella Los Angeles High School. Voglio conoscere altra gente. Farmi tanti tanti amici e amiche. Quest’estate ho conosciuto un po’ di persone, tutti amici di Emy, e lei è quella ragazza che volevo trovare qui a LA. C’è sempre, abbiamo passato tutte le giornate insieme. Mare, shopping, corsa, passeggiate, e anche un po’ di disco. È stata un’estate fantastica.
Lui? L’ho incontrato spesso. Non gli ho mai chiesto perché parlasse, e si sfogasse anche con una come me. Non ne ho mai avuto il coraggio. I nostri incontri non sono mai programmati, non abbiamo mai parlato di un appuntamento. Preferisco così. Non ce la farei ad uscire con lui. A volte quando si sfogava lo abbracciavo, mi veniva istintivo, vederlo piangere per motivi futili faceva star male anche me, e trovavo sempre qualche parola per farlo tirare su di morale. Durante quelli abbracci però ricevevo una scarica elettrica. Volevo allontanarmi perché avvertivo brividi, il battito cardiaco era accelerato e il respiro mi mancava. Ma sapevo di non poterlo fare. Lasciarlo lì così mi avrebbe fatto peggio di quanto già stavo.
Negli ultimi incontri però mi sono limitata ad un: ciao come va? Poi scappavo via.
Il motivo? Ancora da chiarire. Emy non sa ancora chi sia questo ragazzo.
La sua musica? È diventata colonna portante delle mie giornate. Non riesco a farne a meno. Mi da carica. Asciuga le mie lacrime. Mi fa compagnia. È veramente tutto per me. Poi con un’amica come Emy come non sarebbero potuti entrare nella mia vita?
I ragazzi? Le mie amiche e mia mamma avevano ragione. Mi piace uno. È quello giusto? Lo so già. No.
Ora sono stesa sul letto ad ascoltare musica. Ho un unico pensiero fisso da questa mattina. Devo evitarlo. A tutti i costi!
Inizio a cantare, ho caldo devo fare una doccia.
Spengo l’Ipod… Ma non la musica. Accendo lo stereo e vado in bagno a passi di danza, danza, era da tre mesi che non facevo un passo, ma mi veniva naturale, la danza è nata con me, è l’unica cosa che mi riesce bene. Per il resto sono una frana!
Entro nell’idromassaggio. Relax. La musica è a tutto volume. Chiudo gli occhi e lo vedo lì di fronte a me. Scuoto la testa e apro gli occhi. No.
 
I'm missing you so much 
Can't help it, I'm in love 
A day without you is like a year without rain 
I need you by my side 
Don't know how I'll survive 
A day without you is like a year without rain 
 

 
Non questa canzone!
Torno in camera. Abbasso un po’ il volume e cerco un canale in radio.
D’un tratto interrompono la canzone e lo speaker inizia a parlare:
“A tutte le teenager innamorate dei Jonas Brothers…”
Rialzo il volume e torno ad asciugare i capelli con l’asciugamano.
“Abbiamo appena ricevuto una notizia che non credo vi piacerà…”
Cosa è successo di nuovo. Sento che il cuore batte più forte. Le mani tremano.
“Nick, il piccolo del gruppo, è stato ricoverato d’urgenza dopo essersi sentito male a causa del diabete.”
Inizio piangere. Diabete? Non ne sapevo nulla. Non mi aveva mai detto nulla. Fino a due minuti fa non ero a conoscenza di questo suo problema, strano che neanche Emy mi abbia detto niente. E lui… lui non si fida di me… Ma devo andare. Mi metto la prima cosa che trovo. Prendo chiavi e cellulare e inizio a correre verso la macchina, non ho neanche spento la radio, non posso perdere altro tempo.
In auto le lacrime mi annebbiano la vista. Mi fermo alla prima clinica che trovo, vedo qualche giornalista, sarà qui? Corro verso l’entrata. Riesco ad entrare ma dopo un paio di metri vengo fermata da un medico.
“Sappiamo per chi è venuta. Ma non può entrare. Non vogliamo giornalisti o fan.”
“Ma quale giornalista. Mi lasci passare. Sono una sua amica.”
Amica? Ho detto amica? Oddio rabbia e nervoso mi fanno un brutto effetto.
“Certo tutte amiche. Vada via per favore.”
Ero furiosa e preoccupata. Dovevo vederlo.
“Per favore la prego mi creda.”
Vedo qualcuno. Si è lui!
“Joe!!”
Un urlo e Joe si girò. Menomale. Magari mi avrebbe fatta passare e farmelo vedere. O almeno farmi sapere come stava. Mi guarda confuso. Ha gli occhi arrossati, ha pianto, come me, come Kevin, come sua mamma e suo papà, come tutte le vere fans là fuori. Non mi riconosce, perfetto. Mi arrendo. Inizio ad andare verso l’uscita piangendo più forte di prima.
“Kim!”
Mi blocco. È lui ne sono sicura, mi volto, Joe corre verso di me, mi ha riconosciuta per fortuna. Corro e lo abbraccio piangendo sempre di più, le lacrime scendono sole,
“Kim calmati è tutto passato!”
“Veramente?”
“Certo. Ora sta meglio.”
“Posso vederlo?”
“Credo di si. Sai non mi sarei aspettato che venissi, e di certo non se lo aspetterà per niente lui.”
“Come sta?”
“Bene. Non era nulla. Ci siamo allarmati troppo ma è bastata una flebo per farlo stare meglio.”
Mi strofino un po’ gli occhi, fortunatamente non sono truccata, altrimenti ora sarei un panda.
“Ecco vieni.”
“Ehy Joe chi è questa ragazza?”
Denise, che donna. Cinque uomini da portare avanti, fortunatamente ora c’è la sua adorata nuora, Danielle, che donna bellissima, e con Kevin rappresentano l’amore perfetto, quello vero, ma chissà quanto tempo sia passato prima che Kevin si potesse fidare al 100% del suo amore.
“È un’amica di Nick, può vederlo vero?”
“Certo! Ora è sveglio. Entra pure cara.”
“Grazie mille signora.”
Faccio un respiro per riprendermi un po’, vedere la sua famiglia serena mi tranquillizza.
“Posso?”
Com’è pallido, sento gli occhi annebbiarsi di nuovo. Li chiudo.
“Ehy entra pure. Che ci fai qui? Non mi aspettavo di vederti.”
Un sorriso timido si forma sulle mie labbra. I suoi sono sereni, felici direi.
“Come potevo non venire?”
Mi avvicino al letto, li accarezzo quei ricci così folti, è tutto sudato. Non voglio mostrarmi triste davanti a lui. Sorrido. Chissà come sarà stanco di subire tutti quei commenti compassionevoli sul suo problema.
“Beh non ci conosciamo poi tanto.”
“Ma io a te ci tengo.”
“Come un amico…”
“Come un fratello. Anche se ci conosciamo poco e non ci vediamo quasi mai.”
“Già!”
Mi piego un po’ in avanti e lo abbraccio, lo stringo forte.
“Ehy ehy così mi strozzi.”
“Oh, ehm scusa!”
“Non ti preoccupare.”
Guardo l’orologio sono le 20.15
“Cavolo come è tardi.”
“Devi andare?”
“Purtroppo si. Domani inizia l’ultimo anno.”
“Oh già la scuola.”
“Vengo a trovarti domani dopo scuola ok?”
“Ok. Prima però…”
“Si?”
“Mi daresti iltuo numero?”
“Uhm si. Dove lo segno?”
“Prendi il mio cellulare sul tavolino.”
“Fatto!”
“A domani.”
“A domani.”
“Ciao ragazzi. Signore e signora Jonas buonanotte!”
“Buonanotte cara.”
“Kim, come sta?”
“Bene. Molto bene. Abbiamo parlato tranquillamente ed era sereno.”
“Grazie di essere venuta!”
“Nulla Joe. Buonanotte.”
“Notte.”
Sulla strada per casa non faccio altro che pensare a lui. Starà bene. Ne sono sicura.
“Mamma papà sono a casa.”
“Finalmente! Dove sei stata? Eravamo in pensiero!”
“Si scusa mamma, avrei dovuto avvertire. Sono stata in clinica.”
“In clinica?”
“Si. Da Nick.”
“Nick? E chi è?”
“Nick Jonas mamma!”
“Ma quello dei Jonas che ascolti sempre??”
“Si papà. Proprio lui!”
“E che ci faceva in clinica? E poi tu da una popstar?”
“Si. Da una popstar! Siamo a Los Angeles papà! Nick si è sentito male.”
“Come mai?”
“Diabete…”
“Diabete?? Mi dispiace.”
“Non dire così… Si è vero sono stata male anch’io quando l’ho saputo. Ma tu immagina quelle persone quante volte si sono sentite dire ‘mi dispiace… deve essere terribile… ecc ecc…”
“Ok ok hai ragione… Ma siamo nervosette?”
“No! Anzi!”
Dissi facendo un sorriso a 32 denti.
“Quando si mangia?”
“Apparecchia che è pronto!”
“Va bene. Lascio queste cose in camera e scendo!”
“ok.”
Mentre salgo le scale mi vibra il cellulare. Un messaggio. Emy.
Tesoro hai saputo? Nick è stato ricoverato. Sono così in pensiero. Ci vediamo dopo cena?
Devo dirgli che sono andata o inventarmi che un amico di mio fratello che ha il papà che lavora nella clinica…oddio no…
Certo tesoro… Comunque tranquillizzati… Nick sta benissimo ;)
“Si mangiaa”
“Finalmente vero?”
“Si! Muoio di fame!”
 
Later
“Tesorooo! E tu come fai a sapere che Nick sta bene? Sai troppe cose su di loro prima che qualcuno le dica…”
Biip biip
Ciao. Come stai? Strano che sia proprio io a chiederlo vero? Volevo dirti che mi ha fatto veramente piacere vederti, in particolare in questo momento. Mi dispiace non averti detto niente prima di questo problema. Spero che tu non te la sia presa. Purtroppo sai come è la mia vita. Buonanotte. Spero di rivederti presto.
Wow. Mi sento strana. Non mi aspettavo di sentirlo così presto.
“Ehy chi è? Hai un’aria come per dire ‘wow non posso crederci che proprio quella persona mi abbia scritto.”
“Beh si. È così. Un attimo che rispondo.”
Ciao. Sto benissimo. Tu? Spero molto meglio! Comunque tranquillo,  certo devo ammettere che un po’ ci sia rimasta male, ma non fa nulla. L’importante è che tu stia bene! Buonanotte anche a te. A presto.
“Beh? Allora? Chi è?”
“Ti dirò. E dormi tranquilla che domani dobbiamo avere un bel sorriso. Ah e spero di riuscire ad entrare nelle cheerleader,  democraticamente e non con grazie a te.”
“Ok ok! Tranquilla. So quanto odi le raccomandazioni, e io non farò nulla. Anzi uscirò dalla giuria durante il tuo provino.”
“Grazie! Buonanotte.”
“Notte!”
Che giornata. Sembrava così noiosa. Lunga. E invece è stata movimentata e veloce alla fine. E poi lui.
Ora è tempo di dormire. Notte mondo. Chissà cosa mi aspetterà domani. Ma domani è un altro giorno… si vedrà!


Ragazze spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Non recensite mai :( Perchè?? 

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Capitolo 7
*** When I’m whit you I feel better. ***


When I’m whit you I feel better.

 
 

“Kiim!! Alzati è tardi! La sveglia è suonata da un po’!”
“Mmm…”
riuscì a dire solo quello, non avevo le forze per alzarmi…
“Oh…!”
“Che c’è?”
“Oggi c’è scuola! Oddio! Che ore sono??”
“Le 8!”
“Oh cavolo!”
Ancora non sapevo cosa mettere. Optai per un paio di jeans chiari e un maxi pull rosso.
Il getto d’acqua fredda sulla faccia mi fece svegliare di colpo. Ora si che va meglio. Cavolo. Oggi avrei iniziato la scuola. Alcune ragazze già le conosco e non ho tanta paura di non riuscire ad ambientarmi.
Mi vesto veloce, ma all’ultimo istante cambio maglietta, però sempre rossa.
“Kim c’è Emily!”
“Falla entrare in camera.”
Mentre mi trucco Emy entra e la vedo sedersi sul mio letto ancora sfatto.
“Oh Emy scusa il disordine.”
“Non ti preoccupare. Non avevo mai visto la tua stanza con qualcosa fuoriposto!”
“Eh già. Mia mamma mi ha trasmesso il suo gene dell’ordine assoluto!”
“Mia mamma non è riuscita! Mannaggi.”
“Andiamo?”
“Sto aspettando te!”
La scuola è un po’ lontana, ma siamo un po’ in anticipo e riusciamo ad arrivare a circa dieci minuti prima del suono della campanella. La scuola è anche più grande di quella che frequentavo a New York, mi piace, spero che i professori non siano isterici. Salutiamo qualcuno, e subito dopo andiamo a ritirare il nostro orario in segreteria. Emy ha la divisa da cheerleader, spero di poterla avere anch’io fra qualche giorno.
“Cos’hai a prima ora?”
“Letteratura! Tu?”
“Storia!”
“Stiamo messe bene eh!”
“Si! Proprio bene. Ci vediamo direttamente a mensa.”
“Va bene.”
Emy si dirige verso la sua aula di storia io intanto lascio le ultime cose nell’armadietto prima di chiuderlo e cercare qualcuno che mi dia una mano a trovare l’aula di letteratura.
“Buongiorno. Tu devi essere la nuova. Kimberly giusto?”
Mi volto ed ecco di fronte a me quello che dovrebbe essere il figo della scuola e quindi il quarterback della squadra di football.
“Si. Sono io. E tu sei?”
“Jack.”
“Piacere di conoscerti Jack. Ora però mi servirebbe un favore.”
“Dimmi tutto.”
“Dov’è l’aula di letteratura?”
“Anch’io ho letteratura. Vieni ti accompagno.”
“Grazie.”
Entriamo in aula e c’è qualche barbie che si sta limando le unghie, caso strano non sono cheerleader.
“Buongiorno”
Un signore basso e tarchiato è dietro di me.
“Buongiorno”
“Lei deve essere la signorina Adams giusto?”
“Si, sono io.”
“Benvenuta nella LA High School. Prendi posto dove vuoi.”
Mi siedo di fianco ad una ragazza che apparentemente sembra simpatica, spero lo sia veramente.
La lezione inizia, e con lei tutta la giornata.
 
 
 
 
 
-Nick-
 
Spero veramente che non se la sia presa. Avrei voluto dirle del mio problema. Ma purtroppo con la mia vita le persone che conosco sono un po’ un problema. Non mi posso mai fidare di nessuno. Ma con lei mi sento diverso. È tutto diverso quando c’è lei. Ieri sera sono stato decisamente meglio quando l’ho vista, è diversa, si, molto diversa dalle altre. Non è una delle solite barbie, anche la prima volta che la vidi nel pub era diversa dalle sue amiche.
“Nick!?”
“Mamma!”
“Come va?”
“Benissimo grazie.”
Un sorriso si formò sulle sue labbra come sulle mie.
“Chi è quella ragazza che è venuta a trovarti ieri sera?”
“Kim?”
“Non conosco il suo nome. Ma credo che sia lei, visto che è l’unica che è venuta. Non ho ancora visto neanche Mandy.”
“Si è stata l’unica.”
“Credi di aver trovato finalmente qualcuno di cui fidarti e che non sia interessato alla tua figura e alla tua popolarità?”
“Si mamma. Credo di si. Spero. Non vorrei illudermi di nuovo.”
“Oh tesoro. Non ti preoccupare. Il fatto che ieri sera sia venuta subito a trovarti credo che sia già un buon segnale no?”
“Oh già.”
“Ehy dormiglionee.”
“Ciao ragazzi!”
I miei fratelli. I miei migliori amici. I miei consiglieri. Joe e Kevin. Joe un uragano. Mai fermo, sempre a dire cose sciocche a ridere e scherzare, ma è anche una persona seria quando vuole, e riesce sempre a capirmi, anche con una semplice occhiata.
Kevin è più saggio e composto. Già sposato, ma niente bambini per ora. È un uomo perfetto, Danielle è veramente fortunata.
“Tesoro io vado, tra un po’ esce Frankie da scuola e devo arrivare lì in tempo. Torno dopo con lui ok?”
“Si mamma, non ti preoccupare. A dopo.”
“Bene bene.”
“Joe mi fai paura”
“Fai bene ad averne.”
“Kev cosa vuole??”
“Sapere perché Kim è venuta qui ieri sera piangendo!”
“Piangendo? Kim ha pianto?”
“Si! E ha discusso con il medico che non la faceva passare.”
“Kim ha pianto veramente?”
“In effetti quando Joe l’ha accompagnata qui aveva gli occhi un po’ arrossati. E poi mi sembrava anche strano che una ragazza che conosci a malapena si presentasse qui.”
“È stata una sorpresa anche per me vederla qui.”
“E oltre la tua famiglia è stata l’unica persona a venire.”
“Già Kevin ha ragione. È da sottolineare anche questo.”
“Nick ti è arrivato un messaggio.”
Ciao. Posso venire?’
Un enorme sorriso si forma sulle mie labbra, credo di illuminare tutto intorno a me.
“Ohoh abbiamo capito chi è.”
Esordisce Joe, e scoppiano a ridere tutti e due, ma non li do peso, non riesco a pensare a loro.
 
 


 
-Kim-
 
C’è bisogno di chiederlo? Puoi venire quando vuoi.
Che scema sono stata ad inviarli quel messaggio, non solo mi vergogno tantissimo di averlo fatto. Ma ora lui mi starà aspettando e non posso non andarci, che figura ci farei? Voglio vederlo, ma mi vergogno. Non so che mi succede. Oggi non sono riuscita a concentrarmi su nulla, ho fatto letteratura,francese, tedesco, spagnolo, scienze ed educazione fisica. Nulla. Non mi sono concentrata su nulla! Un unico pensiero. Lui.
Ed ora mentre per l’ennesima volta penso a lui, a come sia difficile per ammettere ciò che ho dentro, perché lui è un Jonas, una star in tutto il mondo, con milioni di ragazzine che li muoiono dietro, ed io che non sono nessuno, che non mi posso paragonare a quelle ragazze che li sono fedeli sin dall’inizio, sono qui a prendermi una cotta proprio per lui, sono arrivata davanti alla clinica dove è ricoverato.
Scendo dalla macchina, entro, no, esco di nuovo. Ok basta. Entro e mi dirigo veloce verso la sua stanza. Sento qualcuno che ride, e poi la sua risata si distingue fra le altre e mi fa sorridere. Busso. Si apre la porta, davanti a me c’è Joe che sta ancora ridendo.
“Ciao.”
“Ciao Kim, vieni entra.”
“Buon pomeriggio ragazzi.”
“Nick io vado.”
“Ciao Kevin, salutami Danielle!”
“Ciao Kim”
“Ciao Kevin.”
“Vado anch’io!”
“Arrivederci Joe!”
Aspetto che Joe sia uscito e mi avvio verso il suo letto. Gli do un leggero bacio sulla guancia e lui mi guarda e sorride, nel suo sguardo leggo stupore e gioia.
“Ti trovo bene!”
“Si. Sto molto bene grazie!”
Apro la borsa e prendo una caramella.
“Ne vuoi?”
Il suo sguardo si rabbuia.
“Ehy tranquillo! Sono al limone e senza zucchero. Ci tengo alla mia linea”
Dico facendoli l’occhiolino.
“Oh grazie allora!”
Torna a sorridere. Amo quel sorriso. Che spesso non vedo. Ma quando c’è è semplicemente stupendo. Si. Bellissimo.
“Come è andato il primo giorno?”
“Cosa? Scusa non stavo seguendo.”
“Me ne sono accorto. Sei pensierosa.”
“Amo pensare.”
“Ok. Comunque ripeto come è andato il primo giorno?”
“Oh bene grazie!”
“Quali attività extrascolastiche farai?”
“Cheerleader. E poi pensavo di fare un provino per teatro!”
“Ti potrei dare una mano!”
“A me? Ti porterei via troppo tempo. Me la caverò sola. Come andrà andrà!”
“Ma no dai tranquilla! Insisto per darti qualche lezione. Ciò che vuoi. Canto, recitazione, qualche strumento!?”
“mmm. Non vorrei approfittare maa…”
“Ma?”
“Suoni la batteria e il piano giusto?”
“Si.”
“Mi potresti dare qualche lezione??”
Gli occhi mi brillavano. Amavo quei due strumenti ma non ho mai avuto l’occasione di parlarne con i miei.
“Vuoi impararli?”
“Sii!! Ho sempre sognato di impararli!”
“Quali sono i tuoi sogni??”
“Beh alcuni gli ho già esauditi, quello di venire a LA, quello di trovare un’amica perfetta e…”
“E?”
“Quello di conoscere una persona fantastica…”
“Potrei sapere chi??”
“Mmm… Tu…”
“oh…”
I nostri occhi continuarono a guardarsi. Volevo distogliere lo sguardo ma non riuscivo, i suoi occhi mi ipnotizzavano, non riuscivo a fare a meno di guardarli, guardare quei suoi occhi color nocciola.
“Poi?”
La sua voce mi distrasse dai miei pensieri. Scossi un attimo la testa e ripresi a parlare.
“Beh continuare a ballare per tutta la vita, girare il mondo, avere una famiglia tutta mia, imparare a cantare e suonare.”
“Suonare cosa?”
“Mi piacciono un po’ di strumenti.”
“Quali??”
“Chitarra, pianoforte, batteria, flauto traverso e violoncello.”
“Uh, un po’ tanti eh!”
“Si!”
“Mmm, bene allora esaudirò un po’ dei tuoi sogni!”
“Veramente?”
Dissi prendendogli una mano,
“Certo!”
“Grazie grazie grazie!”
Lo abbraccio forte. E il suo profumo mi invade. Sento i miei battiti accelerare.
“Okok, allenta un po’ la presa mi stai strozzando.”
“Oh scusa!”
Come sto bene con lui. Ho sensazioni addosso piacevoli ed emozioni che mi sorprendono sempre.
“Perché sorridi?”
“Perché sto bene. Con te. È come se ti conoscessi da tutta una vita, in genere con le persone che conosco poco sono timida, non riesco a far uscire una parola, ma con te è diverso!”
“Oh sono onorato per questo!”
Fa segno di sedermi accanto a lui, mi siedo e poggio la testa sulla sua spalla, un brivido mi percorre lungo la schiena. Mi abbraccia e io ricambio, stringo un po’ la presa come per non farlo andare più via, tenerlo sempre accanto a me, quanto vorrei che questo momento non finisse mai, ma ritorno alla realtà, mi stacco, lo guardo negli occhi, è bellissimo lui. Mi alzo e cammino un po’ per la stanza, mi sta guardando, che imbarazzo.
D’un tratto vedo un bambino saltare sul letto e sedersi di fianco a Nick abbracciandolo.
“Ehy scimmietta!”
“Ciao Nick! Come staii?!”
“Bene scimmia!”
“Non sono riuscita a fermarlo. È corso via. Oh buongiorno!”
“Buongiorno. Eh Nick io vado.”
“Di già??”
“Si ho molte cosa da fare!”
“Ah ok! A domani?”
“Certo! Ma domani non sei a casa?”
“Si! E allora?”
“Dove ci dovremmo trovare?”
“Ti invierò un messaggio ok?”
“Va bene! Arrivederci!”
“Ciao!”
Uscendo dalla stanza qualcosa si separa da me. È una sensazione che non ho mai provato prima. È strana. Ma sapendo di cosa potrebbe trattarsi non so se stare bene o male!
Vengo distratta dalla suoneria del mio cellulare.
“Pronto!?”
Kim dove sei?
“Sto tornando a casa. Perché?”
Vieni a casa. Dobbiamo dirti una cosa!
“Ok. Arrivo!”
Chissà cosa vuole mia mamma. A volte è veramente strana e misteriosa. Puoi pensare di tutto, ma alla fine è sempre ciò a cui tu non avresti mai pensato. Ha fatto la stessa cosa quando mi ha detto che ci saremo trasferiti. Non posso pensare che da quel giorno siano passati già cinque mesi. È stata una notizia boom e non dimenticherò mai le sue parole.
“So che potrà non piacervi questa notizia, ma per motivi di lavoro dovremo trasferirci”
Non riuscì a finire la frase che mio fratello si alzò e andò via, era diventato rosso dalla rabbia e non volle sentire altro. Io la incitai ad andare avanti, volevo sapere dove dovevamo andare.
“Los Angeles”
Quando quelle due parole uscirono dalla sua bocca urlai e mi buttai ad abbracciarli e dicendoli grazie. I miei rimasero senza parole. Non avrebbero mai immaginato che reagissi in quel modo, anzi si aspettavano che reagissi come mio fratello.
“Mamma sono a casaa!”
“Vieni siamo in cucina!”
Sono seduti al tavolo lei e mio padre che mi fa segno di sedermi.
“Che c’è?”
Dal mio tono si capisce perfettamente che sono preoccupata, oddio non sarà qualche notizia che mio fratello li ha riferito per mettermi nei guai, non sarebbe la prima volta.
“Kim abbiamo qui una cosa che credo ti farà molto piacere.”
“Cosa?”
Mia mamma mi porge dei fogli. Inizio a leggere ‘Scheda d’iscrizione all’accademia di danza di Los Angeles!’
“Oddio!”
Mi alzo e vado ad abbracciarli.
“Grazie grazie grazie!”



*Angolo Autrice*
Ciaoooo!!! Cari i miei lettori non aggiungo capitoli da un po' perchè le visualizzazioni sono scarse ._. e di recensioni neanche l'ombra T.T Voglio sapere se posso andare avanti con la storia!! Altrimenti mi blocco qui!! ù.ù

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Capitolo 8
*** Happy *BDay* to you! ***


Happy *BDay* to you!

 
Ed eccomi qui. Seduta a terra a scaldarmi. Oggi è la mia prima lezione di danza qui a LA e non vedo l’ora di iniziare a ballare. È così bello ballare. Mi rilassa tutto.
-Buongiorno ragazze. Forza alla sbarra.
Sono così emozionata. Spero che sia come la mia vecchia insegnante, mi è dispiaciuto solo lasciare lei. Lei non era un’autorità, lei era un’amica per tutte noi.
Iniziamo gli esercizi, quanto mi mancava fare esercizi alla sbarra, sono stata più di tre mesi senza farli e per è come se fosse passato un secolo.
-Tu devi essere la nuova, giusto?
-Si.
-Complimenti. Vedo che hai studiato molto. Da quando fai danza classica?
-Classica da quindici anni e moderna da dieci.
-Bene bene. Benvenuta fra noi allora.
-Grazie a voi per avermi presa.
Le due ore di lezione passarono velocemente, troppo velocemente.
-Mamma sono a casaa.
-Beh come è andata??
-Benissimo. Riprendere danza è stato fantastico.
-Non avevi mai fatto una pausa così lunga.
-Già. La danza è tutto per me. Ora vado a farmi una doccia.
Sotto la doccia mi tornano in mente i momenti passati in questi ultimi due giorni, ieri Nick è sceso dal’ospedale,era così pallido nell’ultimo periodo, e si leggeva nel suo sguardo che non stava bene, ieri l’ho visto molto meglio, un bel colorito sulle guance e un luccichio gioioso nei suoi occhi, la suoneria del mio cellulare mi riporta al presente, esco dalla doccia e rispondo senza neanche leggere chi sia,
- Pronto?
- Kim??
- Emy che succede??
- Ho fatto un casino!!
- Dove sei?
- In macchina.
- Vieni subito qui, intanto calmati, appena arrivi mi racconterai tutto!
- Calmarmii?? Mi sembra una parola troppo grossa!
- Non credo sia tanto grave quello che hai fatto!
- Si invece!! Sono quasi arrivata, a dopo!!
Non faccio in tempo a rispondere ché ha già chiuso.
Cerco qualcosa da mettere, sono preoccupata, cosa avrà fatto di tanto grave? Rubato qualcosa? Picchiato qualcuno? No. Emy non farebbe mai una cosa del genere! Sento la porta sbattere e qualcuno piangere rumorosamente.
- Emy!
Continua a piangere, è stesa a pancia in giù sul mio letto e sta inzuppando tutto il cuscino con le sue lacrime, mi siedo accanto e inizio ad accarezzarle i capelli,
- Ehy tesoro calmati. Che diavolo hai fatto da stare così male?
Alza la testa e fissa i miei occhi, o almeno ci prova visto che continua a piangere ed è diventata un panda.
- Ricordi il surfista?
- Si, Liam, come potrei dimenticarlo visto ce da quando sei riuscita a frequentarlo mi hai fatto una testa enorme?!?
- Si, lui, ecco, io… i-io…
- Tu??
- Li ho detto tutto ciò che provo per lui.
- E lui?
- Non si è mosso, non ha cambiato espressione, è rimasto paralizzato, una statua.
- E ti sei messa a piangere per questo?
- No.
- E allora perché?
- Io l’ho b-ba-baciato…
- E lui l’ha ricambiato??
- Si… No…
- Eh?? Si o no??
- Si!
- E allora che problema hai?
- Sono scappata via, l’ho sentito chiamarmi un paio di volte, ma non ho avuto il coraggio di voltarmi. E poi…
- E poi?
- Non mi merita.
Strabuzzo gli occhi e inizio a prenderla a cuscinate,
- E tu ha sporcato il cuscino di mascara per questo? Sei una stupida! Come hai potuto lasciarlo lì senza neanche sentire cosa pensa??
Nel mio tono c’era una punta di ilarità, e lei l’ha capito subito visto che ha riso, ma per quanto? Due secondi?
- Si ok hai ragione ma ora finiscilaa!
- NO!
- Vuoi la guerra?? E guerra sia!
Con un cuscino ciascuno iniziamo a darci cuscinate, ma mia mamma, come fanno sempre i genitori, ci interrompe!
- Ragazze vi prego non mi sfasciate la casa!!
- Mamma bussare no eh?
- Devo controllare sul dizionario cosa significa, grazie per il suggerimento. Emy ti fermi a cena da noi?
- Si grazie!
- Vi aspetto giù allora. Mi raccomando non scendete tardi!
- No mamma!
Finalmente libere dalla mia spia-mamma tiro un’altra cuscinata a Emy che risponde,
- Ah per tornare a noi, chiamalo immediatamente e, visto che domani è sabato, chiedili di incontrarvi per chiarire e chiedili scusa.
- Devo?
- Assolutamente. Su forza!
- Lo devo chiamare ora?
- Si.
- Ok. Uff.
Mentre lei chiama Liam io ricevo un messaggio, sento le mie guance colorarsi e un sorriso formarsi sulle mie labbra, è Lui.
Ciao Kim. Visto che domani è sabato e non dovrebbe esserci scuola, pensavo se volessi venire qui da me e passare una giornata a casa mia.’
- Oh mio dio.
- Shh sta risp… Oh Liam, ehm, ciao… Senti volevo scusarmi per prima… Io non sarei dovuta scappare via.
- …
- Oh, certo. Allora non ti sei arrabbiato? Offeso?
- …
La mia curiosità di sapere cosa dice sale.
-Cosa? Domani? S-si certo. A domani allora.
- …
- Notte.
- Ehyy che ha detto??
- Che non ha capito perché sono scappata via così, ma comunque non si è arrabbiato ma anzi mi vuole vedere domani sera a cena. E tu? Perché hai urlato così?
- Oh ehm, ascolta andiamo a cenare ora, appena finiamo ti devo dire una cosa!
- Mmm… Tu non me la racconti giusta.
E come posso visto che ti nascondo tutto da tre mesi ormai.
Subito dopo cena usciamo fuori in giardino, è metà settembre ma fa ancora molto caldo, così ne approfittiamo per sederci sui bordi della piscina e bagnarci i piedi.
- Allora? Che mi nascondi.
- Una cosa da che va avanti da tre mesi!
- Ti sei trovata un ragazzo e non mi hai detto niente?? Ecco perché a volte sparivi.
- Eh? Nono! Ho conosciuto una persona, l’emittente di quel messaggio.
- E chi è?
- Nicholas … Jonas…
- O mio dio! E tu non mi hai detto niente in tutti questi mesi? 
- È che essere ‘amica’ se così si può dire, di una star non è da tutti i giorni.
- Lo so. Ma cavolo stai parlando di Nick! Ma comunque che dice nel messaggio??
- Tieni.
Li porgo l’IPhone e mentre legge inizia a fare facce strane,
- Tu sai cos’è domani vero??
- Sabato!
- No la data!!
- mmm…
- 16 Kim domani è 16!
- Okok non ti scaldare!
- Non ti scaldareee??? Kim ma ti rendi contoo?? Domani è una data molto importante!
- Per te!?
Non riesco a capire, sembrerò anche un’interdetta ma non riesco proprio a capire! Sono confusa.
- Kim. Domani c’è un compleanno! Il SUO!
- O mio dio!!
- In primis dilli di si! Secondo li chiedi a che ora devi andare. Terzo se ti dice di andare presto tu ritardi di almeno un’ora perché prima hai un impegno, cioè prenderli un regalo!
- Cavolo. Ma non è possibile, cioè io? Al suo compleanno. Non credo che…
- Non credi cosa? Dammi rispondo io!
- Sono capace di rispondere da sola.
- E allora fallo.
- Okok. Fammi connettere un attimo.
Ci metto due secondi a scrivere la risposta, positiva, ma… mi sento strana. Come è possibile che lui mi abbia invitata a casa sua in una giornata tanto importante per lui. Ho bisogno di schiarirmi le idee, ma come? So benissimo quanto ho bisogno di lui. Passare una giornata con lui sarebbe micidiale per me.
- Ehyy sei ancora fra noi? Ha risposto sai? Ha detto domani alle 11 a casa sua, e ti ha lasciato anche l’indirizzo. Mi sembra perfetto no? Alle dieci fatti trovare pronta che andiamo alla ricerca del regalo perfetto.
- Regalo perfetto? Ma quale regalo perfetto? È complicato trovare una cosa perfetta per qualcuno che ha tutto.
- Ma se una cosa è comprata col cuore non significa affatto che lui ce l’abbia.
- Dici?
- Assolutamente si!
Allarga le braccia e io mi butto, ma mi pento subito,
- Emyy ma sei scemaa??
- Ahah adesso chi è il panda.
- Guarda un bagno con questo caldo l’avrei voluto fare, ma di certo non tutta vestita!
Per fortuna la mia piscina non ha luci così posso tranquillamente andare giù e tirarla in acqua per i piedi.
- Tu sei pazza.
- Si infatti mi sono buttata da sola in acqua!
Una risata fragorosa risuona nel giardino, non mi sono mai divertita così tanto con un’amica.
- Ti voglio bene!
Le mie parole sono un sussurro,
- Anch’io!
La guardo sorpresa, mi ha sentita. Sorrido e ci abbracciamo forte. È così dolce lei.
 

Sono le otto e mi ritrovo sotto la doccia ancora un po’ assonnata. Ieri grazie all’aiuto di Emy ho deciso cosa mettere, e oggi dobbiamo andare a prendere il regalo, ma cosa prendo??
Dopo mezz’ora passata sotto l’acqua esco, mi stiro i capelli e dopo essermi vestita mi trucco e do una passata di piastra ai capelli. Sono agitata. Molto agitata.
- Kim?
- Emy sono in bagno!
- Wow!
- Che c’è?
- Sei bellissima!
- Si certo. Stai meglio tu in jeans e maglietta!!
- Ma zitta! Guardati! I capelli lisci ti stanno benissimo. Poi guarda come sono lunghi! E questo vestito?? Ti sta benissimo! È stupendo!
- Ok basta! Ora andiamo. Ci tocca una spesa dura!
- Che ne dici di un profumo?
- Un profumo?
- Si perché no??
- E quale???
- Andiamo nella profumeria più In di LA e vedrai che qualcosa ne uscirà fuori.
- Ok! Grazie dell’aiuto. Senza te non saprei da dove iniziare.
- Oh questo e altro per te!
- Graziee!
- Di nulla. Ora andiamo da Starbucks prendiamo un bel frappuccino qualche muffin e poi dritte nella profumeria!
- Ook! Prendo la borsa e andiamo!
- Certo!
Camminando per le strade di LA penso a cosa accadrà quando sarò lì a casa sua. Sono in ansia. Ho paura di fare qualcosa di sbagliato.
- Ehy che fai non mangi?
- Cosa?
- Il tuo muffin. Lo tieni in mano da tre ore.
- Oh è che sono sovrappensiero.
- Me ne sono accorta! Che hai??
- Io ho paura.
- Di cosa?
- Di fare qualcosa di sbagliato. Di non riuscire ad essere me stessa.
- Solo perché sei a casa sua?
- Si!
- Ma vaaaa!!!
- Dove?
- A comprare un regalo!
Per fortuna la mia tensione si allontana per un po’, anche se so benissimo che mi vuole un mondo di bene e tornerà presto!
- Che ne dici questo?
- Buono. Di chi è?
- Cavalli!
- Tienilo presente! Sentiamo questo Armani!
- Oddio è perfetto!
- Si! Fantastico!
- Allora? Dopo l’ennesimo profumo questo ti va bene?
- Sisi! È perfetto!!
- Allora ragazze? Avete deciso?
Ed ecco la solita barbie, bionda, alta, fisico da stuzzicadenti, labbra carnose, strati di stucco sulla faccia e una gonna invisibile!
- Si! Questo grazie!
Un sorriso tirato sulle nostre labbra, io ed Emy ci guardiamo e alziamo gli occhi al cielo.
- Ottima scelta! È per il tuo ragazzo?
Ma i cavoli tuoi quando?
- Oh nono! Un amico!
- Beh deve essere molto importante allora.
Mi fa un occhiolino come per dire: ‘A me puoi dire tutto!’, e io dovrei raccontare la mia vita a te?
Finalmente usciamo dalla profumeria.
- Giuro che non ce la stavo facendo più!
- Me ne sono accorta! Stavi cambiando mille colori dal nervoso!
- Io e le barbie non abbiamo un buon rapporto!
- Se è per questo neanch’io! Tante ochette che vivono di pane e gossip!
- Già!
- Cavolo Kim sono le 10.30. per arrivare a casa sua ci vuole una buona mezz’ora! Sali in macchina ti accompagno io!
- Si! E poi come torno?
- Ti vengo a prendere io!
- Ma tu non stai con Liam?
- Tranquilla! Con Liam mi vedo a pomeriggio. Farò in tempo a venire da te.
- Grazie allora!
Lungo la strada iniziamo a cantare come due matte, almeno per un po’ preferisco non pensare a quello che accadrà dopo.
- Allora ci vediamo dopo!
- Già. Sinceramente? Non mi va di andare!
- Daii suu. Guarda che bei tipi ci sono lì. Alti e grossi.
- Mi fanno paura.
E non scherzo. Perché non c’è BRob lì? Quelli fanno paura sul serio!
- Anche a me. Ma dai su fa un bel respiro e vai.
- Ok. Mmm… Aiutooo!!
- Aspetto qui finché non entri! E sappi che mi dovrai raccontare tutto!
- Se è per questo anche tu!!
- Certoo!! Ora datti una mossa!
- Allora a dopo eh… E che qualcuno me la mandi buona!
- Andrà tutto bene! Non ti preoccupare!
Ed ora che sono di fronte a questi che faccio?
- Chi è lei?
- I-io sono Kimberly Adams.
- Mmm… Si, puoi entrare!
- Grazie!
Cavolo, cavolo chi me l’ha fatto faree??
- Kiiim!
- Joee!!
Una faccia amica, un ragazzo più simpatico, pazzo e dolce di Joe? Mai incontrato!
- Come va Sum?
- Sum??
- Si. Da Summer! Tu non so perché ma mi fai venire in mente l’estate!
- Wow!
Mi abbraccia e io ricambio, adoro Joe! È un ragazzo fantastico!
- Allora rispondi alla mia domanda o no?
- Oh! Va tutto bene grazie! Tu?
- Bene bene! Ora vieni! Andiamo dal festeggiato! Cosa gli hai preso?
- A parte che non avevo neanche capito che mi avesse invitata al suo compleanno. Comunque un profumo di Armani. Dici che gli piacerà?
- L’ultimo di Armani?
- Si. Perché?
- Lo voleva sai?
- Joe non prendermi in giro!
- Non ti sto prendendo in giro!
- Ok allora ho veramente azzeccato?
- Certo!!
- Wow!
- Niiick è arrivata Kim!!
Entrando in casa vedo crollare tutti i castelli che mi ero costruita fino a quel momento. Tutto per la vista di…



N.B.
Vi prego recensite un po' T.T Perchè non lo fate? Non vi piace?? Scrivetelo! 

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Capitolo 9
*** *Bad Day* ***


*Bad Day*

 
Entrando in casa vedo crollare tutti i castelli che mi ero costruita fino a quel momento. Tutto per la vista di… Delta Goodrem seduta sulle gambe di Nick con le mani fra i suoi riccioli benedetti e le labbra che si muovevano sulle sue.
- Oh Kim!
Disse lui mentre si staccava da lei e togliendola delicatamente di dosso per alzarsi,
- Auguri Nick!
Con un finto sorriso li do un abbraccio, due baci sulle guancie e il suo regalo.
- Oh grazie Kim! Non avresti dovuto!
Inizio ad avere gli occhi lucidi, ma di certo non posso mettermi a piangere ora, qui.
- Wow Kim è fantastico! È il profumo che volevo!
Mi sento abbracciare e io ricambio, ma ho la vista annebbiata e non riesco a vedere bene chi sia, ma dovrebbe essere lui, si, riconosco il suo profumo!
- Vieni.
Mi muovo meccanicamente. Ho bisogno di andare in bagno.
- Delta lei è Kim. Kim lei è Delta!
- Piacere.
- Piacere mio Kim!
Odio anche la sua voce.
Mi volto e cerco Joe, per fortuna è rimasto lì, mi scruta e mi fa segno di uscire.
- Che hai?
- Io… ehm… niente!
- Si come no. Hai gli occhi lucidi e stai per piangere… è per Delta.
- Possibile.
Lo guardo e lo vedo rabbuiarsi. Cosa ho detto di sbagliato?
- Ehy che hai?
- Io niente. Sei tu quella triste!
- Ma sei hai un muso che arriva a terra!
- Non è vero! Ah togli quei trampoli tanto siamo sul prato!
- Ok!
Un sorriso sincero compare sul mio viso.
- Wow! Stai sorridendo!
- Già!
- Eh ora mi sa che non riderai più!
Lo guardo confusa… Cosa vorrà dire?? Mi sento sollevare da terra, lo guardo non faccio in tempo a dire nulla e mi ritrovo in acqua. Mi ha buttata in piscina! Io lo ammazzo! Il lavoro di una mattina buttato al vento!
- Joeeee!!!
- Oddioo!! Guardati!
Continua a ridere come uno scemo. Esco dalla piscina e mi metto di fronte a lui. Sul suo viso si disegna un’espressione di terrore, fai bene ad avere paura Joe caro, sarai anche alto e muscoloso ma non sei tanto intelligente da farmi fessa. Con una spinta lo butto giù in piscina, ma mi tira per un braccio e mi ritrovo di nuovo in acqua.
- Joee ma sei cretino!
- Noo!!
Metto le mani sulle spalle e lo faccio andare giù e intanto mi ritrovo a ridere, almeno con lui potevo farlo!
Mentre riemerge vado a poggiarmi a bordo piscina, sento che poggia le mani sui miei fianchi e mi volta. I nostri volti sono così vicini, sento il suo respiro addosso. Ho una forte fitta allo stomaco. Joe bagnato è… è… è così… sexy. Ma che cavolo di pensieri mi ritrovo a fare. Si avvicina sempre di più, il suo corpo ormai aderisce al mio…
Un colpo di tosse ci distrae e lui velocemente si allontana da me.
- Scusate non volevamo disturbarvi.
Inizio ad odiarla sempre di più quella vecchia gallinaccia. Perché lei? Qualsiasi altra ragazza ma non lei! È antipatica e ha uno sguardo snob e odioso.
- Joe aiutami!
- Si … Sum!
Aiutandomi ad uscire mi sussurra all’orecchio –Scusa-. Scusa di cosa? Che mi hai fatto tornare il sorriso pur avendomi buttata in piscina? Che mi hai fatto sentire lo stomaco come uno straccio mentre viene strizzato?
- Vieni andiamo ad asciugarci!
- Ma non possiamo entrare tutti bagnati!
- Non ti preoccupare vieni!
Camminando mi rendo conto che ci stiamo dirigendo verso la dependance, alzo un po’ il passo per raggiungerlo e prenderli il braccio,
- Ehy Joe…
- Dimmi Sum…
- Perché mi hai chiesto scusa?
- Per quello che è successo prima!
- Perché mi hai buttata in piscina?
- Anche!
- E allora perché?
- Tieni l’asciugamano!
- Grazie! Ma potresti rispondere alla mia domanda?!!
- Cosa devo dirti?
- Perché mi hai chiesto scusa! Sono sicura al 100% che non me l’hai detto per avermi buttato in piscina!
- Allora vuoi sapere perché?
- Si!!
Nel momento stesso in cui do la risposta mi prende per i fianchi e mi avvicina lui, una mano sale sulla schiena e mi stringe a se in modo che i nostri corpi aderiscano mentre l’altra scorre sul mio braccio fino ad arrivare fra i miei capelli,
- Forse se prima commetto l’errore, dopo posso chiederti scusa…
La sua voce è un sussurro poco percettibile, un brivido lungo la schiena mi fa tremare tutta.
Mi stampa un leggero bacio sulla fronte, lo vedo sorridere, mi stringe ancora di più e posa leggero le sue labbra sulle mie, io butto le mie braccia intorno al suo collo e muovo le mie labbra seguendo le sue. Dolcemente si allontana da me e fissa i suoi occhi nei miei, non riesco più a capire cosa sto facendo. Perché ho baciato lui, perché mi sento ancora strana, perché non riesco a pentirmi di quello che ho fatto ma, anzi, credo essere anche felice!
- Ora posso dirtelo… Scusa!
- No. Non lo dire.
- Cosa??
- Non dirmi scusa!
- Ma… Ma tu… Cioè a te non piace mio fratello?
Sciolgo l’abbraccio e mi allontano da lui, li do le spalle mentre continuo a tamponare i capelli con l’asciugamano, lo osservo dallo specchio, esce dal bagno mentre si toglie la maglietta, ho ancora la sensazione dei suoi addominali addosso, è tutto strano, non riesco più a capire nulla, dopo essermi lavata il viso dalle ultime tracce di trucco alzo lo sguardo per specchiarmi e lo vedo lì dietro di me a petto nudo e con lo sguardo perso nel vuoto. Mi volto e li vado vicino, dannazione… perché è così terribilmente attraente.
- Scusa, veramente! Non avrei dovuto sono uno stupido… tu… mio fratello… io no…
- Shhh… Non sei stupido, anzi! Sei il ragazzo più intelligente, dolce, simpatico e pazzo che io conosca. Poi tuo fratello, cosa c’entra lui?
- So cosa provi per lui. Te lo si legge in faccia, negli occhi.
- Ma Joe lui è di un’altra, e poi io mi sono illusa! Troppo!
- Mi dispiace…
- Di cosa?
- Di averti baciata!
- Sai… A me no… Non mi è dispiaciuto che tu mi abbia baciata!
- No?!?
- No…
- Allora… Ti andrebbe di…
- Cosa…??
- Di provarci… Di iniziare dal primo gradino, e vedere se fra noi potrebbe andare bene… Anche se tu provi qualcosa per mio fratello o sbaglio?
- No, non sbagli! Però si… Proviamoci!
- Allora domani sera ti andrebbe di uscire insieme?
- Mmm… Si!
- Perfetto. Ma ti posso chiedere una cosa?
- Certo! Dimmi!
-Vorrei che questa cosa rimanga nascosta. Almeno finché non siamo sicuri di quello che stiamo facendo!
- Si! Sono d’accordo con te!
Sorride e io ricambio abbracciandolo forte, finalmente forse nella mia vita qualcosa inizia ad andare nel verso giusto!
- Sum credi che una mia maglietta sia abbastanza lunga per te?
- Non so! Se non la provo!
- Ok. Vado a prenderla!
- Certo!
Wow. Joe Jonas… Chi l’avrebbe mai detto!
Due minuti dopo torna con una sua maglietta e me la porge,
- Se è troppo lunga non so proprio cosa darti.
- Ok. Comunque grazie per avermi buttata in piscina!
- Grazie?
- Si! Fa caldo… E poi se non l’avessi fatto non avremmo mai saputo se provarci o meno!
- Già!
- Ora esci! Non mi farò vedere in intimo da te!!
Tolgo l’abito e infilo la maglietta. Mi arriva fino alle ginocchia, wow, non credevo fosse tanto lunga.
Esco dal bagno e vado verso Joe.
- Non credo affatto che sia corta!
 
 

Joe
 
- Non credo affatto che sia corta!
- Mmm? Oh già! È abbastanza lunga!
- Joe Kim dove siete? Venite è pronto!
- Andiamo dai!
- Si. Ma il mio vestito?
- Appendilo alla sedia. Lo prenderai prima di andartene.
- Ok!
Non pensavo che Kim potesse darmi una possibilità, e invece. Un bacio, un solo bacio e sto toccando il cielo con un dito. Kim mi ha attratto a lei sin da subito, come una calamita. Ma ho capito sin da subito che lei invece era attratta da mio fratello, e oggi nel vederla con gli lucidi ne ho avuto la conferma. Ma dopo quel momento in piscina, dopo che lei non mi ha respinto, e nel bagno, quando mi ha incoraggiato in qualche modo a finire ciò che avevo iniziato… Beh una fiammella si è riaccesa. Kim è una persona fantastica, e mio fratello con quella Delta non capisce minimamente cosa si sta perdendo. Sinceramente da una parte sono felice che lui stia con un’altra, se così non fosse io non avrei avuto la possibilità di chiedere una chance a Kim.
- Kim cosa ti sei messa?
- Una maglietta di Joe. Qualche problema Delta??
Kim ha un’aria di sfida negli occhi, sta antipatica anche lei.
- Uh no. Peccato che il tuo vestito si sia bagnato, di certo una maglietta extra large non è l’indumento più adatto per questa giornata.
- Di certo non è colpa mia!
- Sum vieni a sederti!
Non so chi delle due sto salvando da una tirata di capelli.
- Grazie Joe! Stavo per prenderla a pugni.
- Me ne sono accorto!!
Cosa dire? È stupenda! Anche con una semplice maglietta addosso! Ha tre anni in meno di me ma è molto matura e con la testa sulle spalle, è simpatica, dolce e intelligente. Riuscirò a tenerla ben stretta a me? O qualcuno me la porterà via? Con una ragazza così non sto affatto tranquillo. È perfetta, e qualcuno migliore di me riuscirà a prendersela.
- Joe che fai non mangi?
- Cosa? Scusa ero sovrappensiero!
- Me ne sono accorta!
La sua risata cristallina risuona nella stanza, e io non posso fare a meno di guardarla e sorridere.

 
Kim
 
Ho ancora la sua maglietta addosso. Non sono riuscita toglierla, e neanche a dormire. Il suo profumo mi fa stare così bene.
Mi ha accompagnata lui a casa, è stato così gentile.
Mi sembra ancora di sognare,
 
- Allora ci vediamo domani?
- Domani?
- Si… per… ti va di uscire domani?
- Sarebbe una richiesta per un appuntamento?
- Si.
Quel suo sorriso, mi trovo in completa confusione.
- Io… si… Ma ovviamente non dovremo parlarne con nessuno vero?
- Già! Allora ti passo a prendere domani sera alle 8?
- Certo! A domani!
- Buonanotte!
- Notte!
 
Notte? E chi ha dormito? Mi chiedo se quello che sto facendo sia giusto. Mi sento strana perché in quest’ultima settimana ho conosciuto bene Joe, siamo entrati molto in confidenza, per me è diventato un fratellone maggiore, appunto un fratello, il mio migliore amico. Ma vederlo in un’altra prospettiva mi spaventa. Dovrei rinunciare a lui? Perché lo vedo come un fratello? Ma Joe a me piace, non posso negarlo. Durante quel bacio è successo qualcosa dentro di me. Eppure, sono stata male alla vista di Nick e Delta che si baciavano, che si abbracciavano e che pomiciavano.
Basta.
Devo darli una possibilità. Dipenderà tutto da cosa accadrà nei prossimi giorni.
 
- Kiim! Svegliaa! C’è Emy!
L’unica cosa che riesco a produrre è un rantolo.
- Buongiornoo!!
Emy mi toglie di dosso le coperte e metto la testa sotto il cuscino.
- Emy ti pregoo!!
- O mio dio!
Alzo un po’ il cuscino e seguo il suo sguardo, sta fissando la maglietta.
- E tu che ci fai con addosso la maglietta di…
- Shh abbassa la voce! I miei non l’hanno vista e non la devono vedere!
Si volta e corre a chiudere la porta per poi tornare e sedersi sul letto.
- Kim come mai hai la sua maglietta!
- Ieri mi ha buttata in piscina e siccome il mio vestito era tutto bagnato mi ha prestato una sua maglietta.
- Woow!! E Nick? Non poteva prestartela lui?
- Lasciamo stare Nick!
- Perché?
- Vado a lavarmi! Appena finisco ti racconto tutto!
- No. Tu intanto ti lavi mi dici tutto. Ah e mettiti un costume che si va a Malibu!
- Fa abbastanza caldo?
- Guardami! Sono tutta bagnata. Ma purtroppo nessuno mi ha buttata in piscina!
- Okok!
- Su dai inizia a raccontare…
 
Later
- E così è confermato! Nick Jonas e Delta Goodrem!
- Già!
- Immagino come tu ti sia sentita!
- Me ne dovrò fare una ragione.
Anche perché ora c’è qualcun altro a cui pensare…
- Ma tu? Con Liam?
- Beh ecco…
- Non fare tanto la misteriosa e racconta!
- È passato a prendermi verso le 8 e mezzo e siamo andati in pizzeria.
- Passa al punto cruciale please!
- Mi ha detto che non sarei dovuta andare via, che a lui non è dispiaciuto che lo abbia baciato e che anche lui prova qualcosa per me e mi ha notata sin dal primo anno al liceo ma ho sempre mantenuto le distanze. Spero però che per lui io non sia una delle tante.
- A fine serata cos’ha fatto?
- Mi ha accompagnata a casa e prima di salutarmi mi ha baciata!
- Oohh!! Quindi? State insieme?
- Siii!!
- Aaah tesoro mio vieni qui!!
Sono così felice per lei! Mi ha parlato di lui per tutta l’estate e ora finalmente stanno insieme! Lei è stata sicura sin da subito, ha saputo sin da quando era bambina che lui era quello giusto… Mentre io sono uno stato di completa confusione. Spero di riuscire ad avere le idee più chiare questa sera.
- Tu ora cosa hai intenzione di fare?
- Anch’io vorrei qualcuno che mi volesse veramente bene. Ma la sorte è cattiva con me! Dovrò aspettare ancora un po’!
- Daii!! Guarda qua! La spiaggia è piena di bei ragazzi tutti da conoscere, Los Angeles, la nostra scuola!
- Ma io non ho bisogno di un bel ragazzo che tutte m’invidiano. Ho bisogno di qualcuno dolce e divertente, che fa la parte dello scemo ma alla fine è maturo.
- Oohh che dolcee!!
- Ma sei scema?? Sto parlando seriamente!!
- Su su! Non ti deprimere! Ora vieni e andiamo a farci un bel bagno!!
- Ook!!
 
Joe
Manca poco più di un’ora al nostro appuntamento e ancora non so dove portarla. Non possiamo andare in qualche ristorante per ora, idem nei fast food.
- Ehy Joe! Che faii??
- Nulla!
- Ma se stai in bagno da tre ore!
- E con questo?
- Chi è la nuova vittima?
- Non c’è nessuna vittima. Piuttosto Nick! Non ti sei reso conto di averla fatta tu una vittima??
Di scatto mi volto verso di lui e punto lo sguardo dritto nei suoi occhi. Non se n’è ancora reso conto??  Perché non gliel’ha detto di Delta?
- Io??
- Si tu!! Non te ne sei reso conto?? Eppure ti ha quasi pianto davanti!
- Ma chi? Joe cosa ti preso??
- Nulla! Perché non gli hai detto che stai con Delta? Perché gliel’hai fatto scoprire così? Nel modo peggiore!!
- Joe non ti seguo!
- Ieri Nick! Non ti sei accorto di nulla?
- Avrei dovuto??
- Si Nick! Kim ha quasi pianto! Ma non so come è stata forte e non l’ha fatto!!
Lo vedo strabuzzare gli occhi e spalancare la bocca, come non detto.
- Non te ne sei reso conto vero?
- Io… No!!
- Complimenti! Ora devo andare!
- Ma…
- Niente ma Nick! Ora vai da Delta, starà piangendo per la tua assenza di… mezz’ora!!
Mio fratello è così scemo. Non capisce nulla!!
Ma ora lei mi sta aspettando! Devo andare! Credo di sapere dove portarla… Spero che lei sia un tipo da queste cose, altrimenti sono nei guai!!

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Capitolo 10
*** Date & Doubts ***


Piccola premessa. In questo capitolo entrerà in gioco una nuova coppia già conosciuta. Non voglio essere criticata. Ma...


Date & Doubts

 

- Cosa facciamo qui al McDrive?
- Prendiamo un cheeseburger, delle patatine e la coca cola.
- Si. Questo l’avevo capito. Ma hai intenzione di mangiarli qui in macchina?
- No! Assolutamente!
- E allora dove?
- Sum troppe domande. Fa silenzio e vedrai!
- Uff.
Ricevetti l’ordinazione e partimmo. Lei guardava fuori dal finestrino, la luce rossa del sole che tramonta le illumina il volto. È stupenda. Ha un sorriso che la illuminerebbe anche senza la luce del sole.
Arrivammo sulla spiaggia mentre una grande luna piena splendeva nel cielo.
- Ma… Cioè noi… Qui…
- Non ti piace?
- Si. Mi piace! Cioè è splendido!!
- Credevo che non ti piacesse! Ero preoccupato quando ho scelto!
Mentre parlo prendo due coperte e le stendo a terra una accanto all’altra.
- Grazie!
- Cosa?
- Grazie per quello che stai facendo! Sei un angelo!
- Di nulla!
Non so cos’altro dire. Ho il cervello in pappa.
- E volevo dirti un’altra cosa.
- Dimmi tutto!
- Volevo farti sapere che non sono qui per usarti come ruota di scorta ok?
- Mi fa piacere sentirtelo dire.
- Ero certa che lo pensavi. E forse per te questa non è la cosa giusta.
Inizia a camminare a passo svelto, io ancora inginocchiato a terra mi alzo di scatto e dopo quattro cinque passi di corsa la prendo per il polso.
- Ehy ti ho detto nulla? E poi chi ti ha detto di andartene.
- Io non voglio che tu pensi male di me!
- Ma non sto pensando nulla. Tranne che… che questa sera sei bellissima!
Si volta e punta lo sguardo fisso nel mio, sorride.
- Veramente?
- Certo!
Solo dopo aver risposto mi rendo conto di non aver respirato.
- Ora andiamo che la cena si raffredda!
- Ok! Andiamo!
 
 
 
 
Kim

Mi prende per mano e dopo due secondi caschiamo stesi sulle coperte e lui è sopra di me. Sento il suo respiro addosso. Lo guardo negli occhi e mi sento le farfalle girare nello stomaco, mi servirebbe un’insetticida mpf… Lui lentamente avvicina il suo volto al mio…
- Eh Joe mi stai schiacciando!
- Oh scusa io…!
- Non ti preoccupare! Ah e per la cronaca, si ci sarà anche stato un bacio, ma… Non bacio mai al primo appuntamento. E ad essere sinceri… Neanche al secondo.
- Grazie per l’avvertimento allora!
- Scusa! Non volevo rovinare tutto…
- Ehy tranquilla non hai rovinato nulla! Ora mangiamo dai!
- Oooh si!
 
 
 
- Cavolo questi cheeseburger erano buonissimi!!
- Già! Ti va di guardare le stelle?
- Che ore sono?
- Le nove perché?
- Non posso sapere?- dico ridendo – Comunque si! Guardiamo un po’ le stelle!
Distesa al suo fianco questa serata così semplice diventa speciale, ed è lui a renderla diversa, è la sua presenza che mi fa stare bene.
- Sum…
- Si?
- Tu cosa pensi dell’amore?
Giro la testa e lo vedo seduto con le gambe vicine al busto e le braccia incrociate di sopra, la testa rivolta in alto che guarda le stelle. È una visione bellissima, sembra un sogno.
- Che è particolare. A volte bello. Altre brutto. Ti può far gioire così come soffrire. Ti prende all’improvviso. E a volte non si sa se quella è veramente la persona che ami. Tu cosa pensi dell’amore?
- Quando penso all’amore mi viene in mente solo una cosa…
Il suo volto è ancora rivolto verso le stelle, che sono bellissime. Ma io non riesco a distogliere lo sguardo da lui.
- Cioè?
- Che non è fatto solo di coccole, nomignoli sdolcinati e romanticismo. Ma anche di stupidi scherzi, di litigi, che spesso ti avvicinano di più a quella persona, ed altre cose che magari con l’more non c’entrano nulla. Ma per me sono parte di una storia.
- Joe.
- Dimmi…
Si volta  a guardarmi e le parole per un attimo si eclissano nella mia mente.
- Tu hai mai amato veramente qualcuno?
- Devo essere sincero?
- Al 200%!
- Si…
- La fortunata ragazza?
- Con questa fortunata ragazza sono stato uno stupido… Ancora mi pento della fine della nostra storia… Prima della nostra storia ci fu un’amicizia bellissima. Poi mi sono reso conto di amarla e ci siamo messi insieme… Dopo poco tempo ci siamo lasciati…
Nel rispondere alla domanda era tornato a guardare il cielo. Sta male, si capisce…
- Come mai?
- Non lo so… Le nostre fan mi venivano incontro con cartelloni del tipo ‘Torna con lei’ o ‘Noi speriamo in voi!’… Ma ormai era tutto rovinato, il danno era stato fatto… E per lei la fine della nostra storia è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso…
- Lei… è Demi giusto?
Si volta e mi guarda negli occhi, i suoi sono lucidi, da un momento all’altro potrebbe piangere.
- Si!
Una lacrima li solca il volto…
- Scusa… Non dovevo parlartene proprio oggi.
Mi metto in ginocchio di fianco a lui e li asciugo la lacrima con il dito…
- Tu non vuoi stare con me vero?
- I-io…
- Shh… Sai che ti dico? Che dovresti andare da lei! Il prima possibile. Sono assolutamente certa che lei aspetta in tuo ritorno.
- Sum…
Mi abbraccia forte e io ricambio per farli capire che ci sono…
- Ascolta… Io sono Sum… La tua Sum… La tua migliore amica… Ma non sono di più… Ho capito sin da quando hai risposto di si alla domanda se ti eri mai innamorato… E sappi che le tue fans hanno assolutamente ragione! Dovete tornare insieme! Siete fatti l’uno per l’altra! E ora basta piangere! Pensa a un nuovo inizio… Ok?
- Si. Grazie Sum… Io… Non ho parole… Pur stando qui con me per un appuntamento mi dici di andare da un’altra…
- Perché so che non sono all’altezza… Lei è quella giusta per te… Non sono come altre ragazze che comunque si metterebbero subito con te per altro e non per amore… Ora andiamo che domani io devo andare andare a scuola!
- Va bene! Andiamo!
Dopo avermi aiutata ad alzarmi ci guardiamo fisso negli occhi…
- Ti voglio bene Joe!
- Ti voglio bene Kim!
Sorridiamo e lui mi da un bacio in fronte. Dopo aver raccolto tutto e piegato le coperte ci dirigiamo verso l’auto. Dopo pochi minuti siamo già a casa mia.
- Grazie delle serata Joe!
- Grazie a te per tutto quello che hai fatto oggi!
- Per te questo e altro. Ora devo andare!
Mi avvicino per darli un bacio sulla guancia ma mi blocca.
- Aspetta devo darti una cosa di cui ieri mi sono dimenticato.
- Cioè?
Dalla tasca della giacca tira fuori uno scatolino e lo apre,
- Ecco.. questi sono due ciondoli dell’amicizia.
- Oh!
- Sono a forma di puzzle come vedi. E ci sono le nostre lettere. Questo blu è il tuo. Girati. Alza i capelli.
- Grazie Joe è stupendo! Dammi ti metto il tuo!
- Di nulla! È il segno di un’amicizia che non finirà mai.
- Mai!
- Buonanotte Sum!!
- Notte Joe!!
Dopo averli dato un bacio sulla guancia scendo e mi dirigo verso casa, mi volto e lo saluto.
- Ci vediamo!
- Ciaoo!! Alla prossima!
Entro in casa e mi dirigo dritta in camera. Mi sento molto bene! So di aver fatto la cosa giusta a dirli di andare da lei. Io in queste condizioni non sarei riuscita mai ad innamorarmi di lui, si è vero ho provato tante sensazioni quando mi ha baciata o quando era sopra di me… Ma era pura attrazione fisica. Chi non sarebbe attratto da lui? Cavolo! È così sexy… Ma non è lui il ragazzo di cui sono innamorata. Li voglio bene! Tanto! È come un fratello, è un amore fraterno, che è ben diverso dall’amore per un partner.
Posso dormire sogni tranquilli. Si. È stata la cosa più giusta che io abbia potuto fare!!
 
 

* * *

 
 
- Cioè quindi fammi capire…. Tu sei uscita con Joe Jo…
- Zitta zitta! Abbassa la vocee!!
- Okok! Comunque perché non mi hai detto niente? Eh?
- Perché lo abbiamo deciso insieme!!
- Cioè ma tu dopo che Nick si è messo con Delta tu lasci andare Joe?
- Si! E non l’ho lasciato andare! Lui è il mio migliore amico! L’ho solo spinto cerso la  sua strada! Verso il suo vero amore!!
- Sei tutta matta! Ormai fra loro è tutto finito! Lo sanno tutti!
- No! Non è finito nulla!! Lui ne è innamorato! E molto!
- So perché l’hai fatto…
- Cosa?
- Tu non lo ami…
- No… Non lo amo…
- Ma li vuoi molto  bene!
- Tantissimo!
- Quindi fai tutto ciò che è meglio per lui! No?
- Ovvio!!
- E ti piace un altro?
- No!
- Si! Ti piace un altro!
- No! Ora voglio dedicarmi alla scuola, alle mie amicizie, alla danza, alle cheerleader…  ma non voglio impegnarmi!
Si. Non voglio pensare ad altro. Ho passato tre mesi a chiedermi se mi piacesse. Quando ho passato la settimana in clinica con lui ho capito di amarlo. Ma ora? Mi sono resa conto di essere arrivata troppo tardi. Lei c’era già a quanto ho capito. Mi sono solo illusa. Quando lui aveva un momento di sconforto era perché lei era lontana, ed io ero la nuova amica che serviva a consolarlo e tenerli compagnia mentre lei era lontana. Ho avuto tutte queste conferme da Joe. Ed è stato terribile ascoltarlo. Ho trattenuto le lacrime davanti a lui. ma una volta tornata a casa non ce l’ho fatta. Sono crollata. E ho pianto per parecchio tempo prima di riprendermi.
Ma oggi è il 20 settembre 2011 ed oggi ricomincia un’altra vita a Los Angeles.
- Ehy Kim, Emy sabato sera c’è una festa a casa mia. Vi va di venire?
- Certo!!
- Perfetto! Ora iniziamo l’allenamento.
Bene la festa sarà una buona scusa per ricominciare.
 
 
Dopo l’allenamento sono tornata subito a casa e ho fatto la doccia qui a casa. Ora mi tocca a danza. Durante la doccia ho ripensato alla promessa che mi aveva fatto Nick… Non credo che mi imparerà a suonare qualche strumento. Non lo sento e non lo vedo dal giorno del suo compleanno. Joe invece l’ho visto tutti i giorni. È tornato con Demi e me l’ha presentata ieri. Io e lei abbiamo parlato. Mi ha detto che è felice che Joe abbia trovato un’amica come me, soprattutto per quello che ho fatto per loro, che spera di conoscermi meglio e che è sicura al 100% che diventeremo grandi amiche. Sono felicissima per loro. Sono bellissimi insieme.
Un rumore richiama la mia attenzione, è il mio cellulare che vibra. Un messaggio. Lo apro. È lui.
‘Ehy che fine hai fatto? Non ci sentiamo da un po’. Ti va di andare a prendere uno Starbucks più tardi?’
Il solito.
‘Ho danza. Non posso. Mi dispiace.’
Invio.
Sarei potuta uscire mezz’ora prima. Ma non mi va. Dovrei perdere danza per lui. E magari poi c’è anche Δ e non voglio vederla.
‘Scusa. Non ne ero al corrente. Ti andrebbe domani?’
‘A che ora?’
‘È un si? Alle 5 ti va bene?’
‘Facciamo alle 6?’
‘D’accordo! A domani! Buona lezione!’
‘Grazie. A domani!’
Non ho molta voglia di vederlo. So che cascherò come una pera cotta appena incrocerò il suo sguardo. Ma posso evitarlo per sempre.
 
 
Joe
 
E così sono tornato con Demi.
Sono corso a casa sua lunedì mattina. Mi ha aperto sua sorella e ho chiesto se era in casa. Quando mi ha detto che sarebbe tornata presto in un primo momento mi è crollato il mondo addosso perché non sapevo se ce l’avrei fatta a tornare un’altra volta. Ma poi mi sono seduto nel vialetto e l’ho aspettata. Quando mi ha visto il suo volto ha cambiato mille espressioni. Io ne avevo una… Un ebete felice e innamorato.
- Joe?
- Demi io… Iniziamo da 0… Sono stato uno stronzo lo so benissimo… Ma ora… Sono qui perché voglio recuperare tutto ciò che ho perso… Voglio poter cancellare quel brutto periodo che è passato… Voglio… stare con te…
Lentamente e inconsciamente mentre parlavo mi ero avvicinato a lei e le avevo preso il viso tra le mani costringendola a guardarmi negli occhi.
- Joe… Io non lo so!
- Ti prego Demi! Io…
Quegli occhi bellissimi in cui mi ero perso infinite volte guardandola, quelle labbra su cui tante volte avevo poggiato le mie, le sue mani nel quale avevo stretto le mie, per più di un anno mi erano stati lontani. Mai rivisti. Ma in quel momento era lì a pochi centimetri da me. E vorrei poter ricominciare tutto di nuovo lasciandoci il passato alle spalle. Vorrei che lei dicesse di si, che li va bene ricominciare dimenticando.
- Joe veramente non so se è il caso!
- Demi io Ti Amo!
Lei sgranò i suoi grandi occhi dalla sorpresa. E io avvicinai il suo volto al mio poggiando prima la fronte sulla sua, chiusi gli occhi e dopo un breve sorriso posai le mie labbra sulle sue. Non mi interessava che mi avrebbe respinto. Magari tirandomi la prima cosa che si trovasse in mano.
Eppure. Lasciò cadere le buste di mano e buttò le braccia intorno al mio collo stringendomi di più a sé. Io poggiai le mie mani sulla sua schiena e la strinsi finché il suo addome non divenne un tutt’uno col mio. Continuammo a muovere delicatamente le nostre labbra per un tempo indeterminato che a me parve comunque poco. Poi lentamente allontanò il suo volto quel tanto che bastava per guardarmi negli occhi.
- Sarà difficile dimenticare quest’ultimo anno. Lo sai vero?
- Si… Ne sono pienamente consapevole.
- Non ti sei fatto più sentire né vedere.
- Lo so e mi dispiace. Ma avevo paura di ferirti ancora di più!
- Joe mi ami veramente?
- Si!
- Joseph… Ti Amo anch’io!
A quelle parole mi sentì come se non ci fosse nulla solo io e lei. La presi e girai su me stesso con lei fra le braccia, le sue morbide e calde mani erano poggiate sul mio volto. E una risata fragorosa emerse dalle sue labbra. La sua risata. Mi era mancato tutto di lei!


Ora è di nuovo con me. E devo ringraziare solo una persona per questo. La mia Sum! Le invio un messaggio.
‘Grazie di cuore. Ti voglio bene!
- C’è nessuno?
- Cosa?
- Joe ti sto parlando da due ore!
- Ero sovrappensiero!
- L’avevo capito! Avevi un sorriso da ebete stampato in faccia.
- Che stavi dicendo?
- Nulla di importante! Ah e domani fatti trovare pronto per le 9!
- Perché? Che dobbiamo fare?
- Buonanotte beduino!
- Ehy ma vuoi dirmi cosa…?
Troppo tardi è già in bagno. E quando si chiude la sera è per farsi una doccia rilassante… Questo equivale a ‘Non disturbate o vedrete la bestia che è in me!’ ed io ci sono passato. Vado a dormire. Ho dimenticato quale impegno abbiamo domani. Purtroppo il mio cervello ogni tanto va in stand-by quando è ora di dormire.
 
 
 
 
Kim
 
È finita anche questa giornata. Sono stanchissimi e non vedo l'ora di andare a dormire.
Domani mattina ho un impegno con le cheerleader il che significa saltare delle ore di lezione, e questo mi rallegra sapendo che potrò saltare soprattutto storia e latino, odio la materia e le professoresse. Sono tutte e due sorelle. Identiche! Basse, grassocce, con degli occhialetti sul naso, troppo piccoli sul viso sproporzionato. Ma in particolare antipatiche e sempre pronte a fare compiti a sorpresa! Cosa che odio! Per fortuna però ho sempre bei voti.
La cosa che più mi preoccupa per domani è che dovrò vedere Nick. Non vorrei che ci fosse anche lei. O che lei sia partita e che mi usasse come sempre come ‘spalla su cui piangere’.
beep-beep
Un messaggio. Joe.
‘Grazie di cuore. Ti voglio bene!’
È da quattro giorni che non fa altro che ringraziarmi. Alla fine non lo sopporterò più se continua così.
Ritornando a Nick preferisco non pensarci e dormirci su. Domani è un altro giorno. Si vedrà.



Ma a me piacciono tantissimo! Molti amano la coppia Jemi (IO!) Altri no. Acceterò qualsiasi critica tranquilli ;) Ma sappiate già che nella mia storia Jemi non mancherà!
Alla prossima! :D Recensite in tanti un bacio!

*Kim*
 

Ps. Un messaggino per Broccola!XD vedi fessa che io penso sempre prima alla felicità di Broccolo sai?! :) 

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Capitolo 11
*** New, disastrous, meetings! ***


New, disastrous, meetings!
 

E se il buongiorno si vede dal mattino…
Oggi mi sono alzata alle 5 e sono andata a correre, alle sei e mezzo sono tornata a casa a fare una doccia, ho indossato la divisa da cheerleader. Poi dopo un bicchierone di latte freddo sono andata dritta a scuola. A piedi oggi. Ero in anticipo di parecchio e quindi ho potuto fare con calma. Arrivata a scuola sono andata nel cortile retrostante dove ho trovato alcune cheerleader che si stavano esercitando e mi sono aggiunta a loro.
- Ehy Kim.
- Ciao ragazze.
- Quindi ci sarai anche tu sabato?
- Certo!
- Ci chiedevamo se potevi occuparti della musica.
- Ragazze è quello che sto pensando?
- Dipende cosa…
- Che tipo di musica volete?
- Mmm… Magari live…
- Ok!
- Cioè quindi tu inviterai veramente i Jonas?
- Oh beh non so se sono disponibili per sabato… Ma altrimenti inviterò qualcun altro!
- Di famoso?
- Qualcuno che faccia buona musica sicuro!
- Bene. Grazie Kim!
- Nulla!
- Ragazze avete saputo che la prof. di storia ha preso non so che malattia?
- Veramente?
- Si! E la settimana prossima arriverà il o la supplente!
- Bene una sorella in meno! Speriamo che la prossima non sia come lei!!
- Già! Speriamo bene!!
- Mi sa che è ora di entrare! Uff…
- Sinceramente? Non mi va… Certo faremo solo le prime tre ore ma sono pesanti comunque!
- Già! Hai proprio ragione.
- Ehy Emyy!
- Giorno Kim!!
- Che fine hai fatto stamattina? Quando sono uscita di casa la tua auto era ancora lì!
- Si! Oggi mi andava di camminare! Sono venuta a piedi! Ogni tanto fa bene camminare a piedi!
- Già! Hai proprio ragione!!
- Ragazze forza! Sbrigatevi!
- Si Mr. Collins!
- Cavoli però quanto è bello il prof!
- Ma chi? Mr. Collins il prof di psico?
- Sisi! Proprio lui!
- Oddiiiooo!!
- Che c’è?
- È orribile! La sua faccia sembra un trapezio, con quegli occhiali e le sue facce strane… è proprio brutto!
- Non è vero! E poi guarda che fisico!
- Emy ti prego! Ho bevuto solo un po’ di latte oggi… Non voglio perdere anche quello!
- Ma daii! Kim non capisci nulla!
- Si certo! Ora entra che si fa tardi!
- Va bene, va bene entro!
Le tre ore successive sono passate velocemente per fortuna. Ora mi ritrovo nel campo di football ad esercitarmi con le ragazze. Dopo questa manifestazione inizieremo gli allenamenti per le provinciali. Non vedo l’ora! Ho partecipato già a delle gare, ma solo per danza. Fare cheerleader è una cosa del tutto nuova.
- Kim! Ma con i fratelli?
- Nick e Joe?
- Si! Proprio loro!
- Oh beh… Joe è tornato con Demi! Sono una coppia fantastica!
- E Nick?
Ecco. Nick. Me ne ero dimenticata. Lo devo vedere oggi. Anche se non me la sento.
- Lo vedrò questa sera… Per un caffè…
- Bene!
- Ma bene cosa? Sto in crisi! Non so ancora se me la sento!
- Andrà tutto bene! Ora concentrati sulle coreografie!
- Certo!
 

Later
 
-Ragazze siamo state bravissime!
- Yeeaahh!!
- Bene! Ora dopodomani si festeggia eh!
- Si! Ci vediamo sabato ragazze!
- Kim già scappi?
- Si! Ho un impegno fra un paio d’ore e mi devo preparare!
- Ok! A domani allora!
- A domani!
Torno a piedi, anche se non ho tutta la forza di stamattina. Sono sfinita! Abbiamo fatto il bis di tutte le coreografie. Ho le gambe gonfie. Ho proprio bisogno di un bagno! Per fortuna la scuola non è lontana da casa e in pochi minuti sono già a casa.
- Ciao Mamma!!
- Ehy tesoro! Vieni qui, come è andata?
- Benissimo! È stato tutto perfetto!!
- Sono felice per te! So quanto ci tenevi a questa esibizione!
- Beh si! Anche questo si aggiunge ai crediti per la domanda d’iscrizione al college!
- Allora hai proprio deciso eh!
- Si! Ci andrò! Spero che per voi non sarà pesante!
- Assolutamente tesoro! Quando compilerai la domanda?
- Appena arriva in segreteria!
- Ok! Ora devo andare! Ci vediamo sta sera!
- Dove vai?
- In giro con le mie amiche!
- Shopping?
- Anche!
Che tipo mia mamma. A volte è una vera e propria teenager!
Ora mi dedico un’ora solo a me! Poi deciderò cosa mettere.
Accendo come sempre lo stereo, oggi alzo un po’ di più visto che in casa non c’è nessuno e inizio a scatenarmi sulle note di Teenage Dream.
Mentre entro nella vasca parte Just the way you are, perfetta per rilassarsi. Amo questa canzone. E amo Bruno Mars. Prossimamente ci sarà un concerto e ci dovrò andare.
 
---
 
And right now there’s a steel knife
In my windpipe
I can’t breathe
But I still fight
While I can fight

Credo di essermi addormentata visto che mi risveglio sulle note di Love the way you lie.
Guardo il cellulare, cavolo manca solo mezz’ora.
Esco di corsa dalla doccia e inizio a frizionarmi i lunghi capelli con l’asciugamano. Prendo il diffusore e la schiuma, oggi li lascerò ricci.
Ora il dilemma più grande. Cosa mettere. Apro la cabina-armadio e guardo attentamente ogni capo.
Opto per un top a strisce bianche e blu, jeans, cardigan blu e ballerine bianche.
Finisco di prepararmi prendo la borsa ed esco. Questa volta però prendo l’auto.
Dopo pochi minuti eccomi di fronte al bar dove dobbiamo incontrarci. Sono in ritardo di pochi minuti. Entro, lo cerco fra la gente, ma non c’è. Mi siedo su uno sgabello vicino al bancone.
Sono qui da mezz’ora. Lui non è ancora arrivato.
- Signorina vuole qualcosa?
- Si. Un frappé al cioccolato grazie!
- Arriva subito.
Magari passo il tempo.
Ho finito il frappé. È passata un’altra mezz’ora, forse anche di più. Me ne vado. È meglio. Il mio cellulare inizia a vibrare. È lui.
‘Scusa. Ho avuto un contrattempo con il lavoro. Rimandiamo a domani?’
‘Rimandiamo a … mai più magari!’
‘Perché? Ti sto dicendo la verità credimi! Ti prego! Ho bisogno di parlare con te!’
‘Ok. Rimandiamo a  non so quando. Ma la prossima volta se hai altri impegni ti pregherei di avvertirmi prima.’
Sono nervosa. Molto. Non avrei mai immaginato che potesse essere così. Il bar è di fronte al parco. Ne approfitto per passeggiare un po’. Sono così furiosa che camminando non mi accorgo di una buca, così inciampo e arrivo su qualcuno che prontamente mi regge per non farmi arrivare a terra. Alzo lo sguardo, è un uomo sulla trentina, molto affascinante.
- Ehm… ecco scusa… non era mia intenzione arrivarle addosso!
- Non ti preoccupare, e non darmi del lei per favore.
- Ok. Scusa ancora!
Cavolo i suoi occhi. Sono di azzurro chiaro. Cristallini. E profondi. Mi volto e lo vedo sparire tra la gente. Mi sento stana, ho bisogno di sedermi. Ma è uno sconosciuto. Troppo grande. Non devo pensarci. Inizio a correre e dopo un po’ mi fermo e vado a sedermi sull’erba. Raccolgo le gambe al petto con le braccia e inizio a piangere. Per rabbia o per tristezza, non lo so. So solo che mi fa bene.
 
 
 
*Autrice*
 
Dopo l’incontro l’uomo ripensò a lei tutta la sera. A quegli occhi nocciola così profondi. Eppure ce l’aveva con sé stesso. Aveva provato qualcosa dentro incrociando il suo sguardo. L’aveva vista inciampare e si era precipitato a prenderla senza sapere neanche perché. Poi quella sua espressione imbronciata che si era trasformata in stupore appena l’aveva presa.
Eppure sapeva che non poteva pensare a lei.
Sapeva che c’era qualcosa di sbagliato nel pensarla. Ma non riusciva a togliersela dalla mente.
Dopo che si era assicurato che stesse bene era scappato via, sapeva che se si fosse fermato sarebbe stata la fine. Si sarebbe fermato a parlarle, a fare conoscenza. E non voleva che questo accadesse.
Non sapeva perché ma aveva brutti presentimenti. La notte nel letto non poteva chiudere gli occhi, continuava a vedere i suoi se lo faceva.
- Basta! Basta!
Si era messo ad urlare.
-Devo incontrarla. Solo così potrò forse togliermela dalla testa. Magari trovando un difetto in lei. In un suo modo di fare. Nel suo modo di parlare. Lo spero. Lo  spero veramente!
Dopo aver bevuto un bicchiere di latte tornò a dormire. Questa volta riuscì ad addormentarsi. Ma non per molto. Perché quel viso comparve anche nei suoi sogni.
 
 
 
Kim
 
Ok. Sto impazzendo. Passare una notte insonne solo per un paio di occhi non è affatto normale. No. Non lo è!
Però quegli occhi.
Vorrei tanto incontrarli di nuovo. Anche se lui si vede è abbastanza più grande di me! Ma sia. Qualche anno in più non fa male a nessuno!
Si devo rivederlo! Voglio incontrarlo. Voglio conoscerlo!
Salgo in macchina e metto in moto. C’è una canzone in radio a me del tutto sconosciuta, è un ragazzino si sente, ma ha un bel ritmo, mi piace.
 
I’m sleeping through the day
I’m trying not to fade
But every single night I’ve just been lying awake
Cause I, I can’t get you off my mind

The moment that we met, I didn’t know yet
That I was looking at a face I’ll never forget
Cause I, I can’t get you off my mind
I can’t get you off my mind


 Queste parole mi ricordano solo una cosa. Quel volto. Quel volto senza nome, sconosciuto. Canticchio un po’ la canzone e mentre sta per finire parcheggio e scendo dall’auto. Oggia scuola giornata come tutte le altre purtroppo. Quanto vorrei un’altra giornata come ieri. Non certo la seconda  parte. Ma la prima è stata ottima!
- Buongiorno ragazzi!
- Buongiorno signora Sharton!
- Abbiamo una nuova compagna! Entra pure Hanna!
- Buongiorno a tutti!
- Bene Hanna! Vieni con me! Ti accompagno al tuo banco!
- Preferirei andare da sola! Mi può dire quale fila è?
- Si certo! La terza sulla tua sinistra!
- Grazie mille signora Sharton!
Casualmente il banco è proprio il mio! Hanna è una ragazza cieca. Ma di solito loro non vanno in scuole private? È strano vederla qui!
- Ciao! Io sono Hanna! Tu?
- Kimberly! Ma puoi chiamarmi Kim!
- Ok Kim! Oh ti starai sicuramente chiedendo cosa ci faccio qui!
- Beh ecco…
- Io non sono nata cieca. Due anni fa…
-Signorina Adams, signorina Rice le presentazione a dopo!
- Certo! Ci scusi!
- Ti racconto dopo. Sempre se non ti scoccia conoscere la mia storia.
- No certo!
- Ok. Sai ogni tanto ho bisogno di parlare con qualcuno!
- E io sono disponibile! Quando vuoi!
- Grazie!
- Allora ne parliamo a pranzo!
- Ok!
 
Le ora successive sono passate lentamente! Molto lentamente! Una noia. Finalmente il pranzo è arrivato. Vedo Hanna sulla porta e alzo il passo per andarli vicino. Le prendo la mano e la vedo sussultare.
- Ehy tranquilla sono Hanna!
- Oh! Hanna scusa!
- Non ti preoccupare! Andiamo a sederci?
- Si. Certo!
- Che ne dici di andare fuori? Così stiamo un po’ più tranquille!
- Sisi! Va bene!
L’aiuto ad uscire. Non avevo mai avuto a che fare con qualcuno come lei prima quindi sono un  po’ impacciata. Sembra conoscere già la scuola. Ma a quanto ho capito dev’essere venuta qui prima.
- Bene! Vieni mettiamoci su questa panchina! Almeno l’albero ci fa un po’ d’ombra!
- Kim!?
- Si?
- Sei sicura di voler sentire la mia storia? Non ti scoccia?
- Nono! Parla pure!
- Bene come ti ho già detto non sono nata cieca. Due anni fa ero in auto con una mia amica, io ero alla guida. Stavamo  scherzando, ridevamo senza smettere. Poi mi sono distratta qualche istante di troppo e… non mi sono accorta di un camion che arrivava di fronte. La mia amica è saltata fuori dalla macchina rompendosi un braccio e riportando qualche graffio e un taglio. Mentre io nel panico sono rimasta immobile. L’ultima cosa che ricordo è una forte luce che mi viene incontro e poi nulla. Le tenebre. Nello scontro l’auto ha preso fuoco. Io ho riportato ustioni su tutto il corpo, ma la parte peggiore… è stato perdere la vista.
Mamma che storia triste. Ho gli occhi lucidi ma non piango.
- Kim?
- Hanna. Io non so che dire. Mi dispiace tanto!
- Oh. Ormai sono passati due anni. Fino al mese scorso sono andata in una struttura adatta a me. Poi ho deciso di voler passare l’ultimo anno di scuola qui. Nel mio liceo. Mi mancavano queste mura.
- Sai, quando sei entrata in classe molti sono rimasti sorpresi.
- Me l’aspettavo! Vedermi tornare è un po’ una sorpresa per tutti!
Il suono della campanella ci interrompe. È incredibile come vola il tempo quando si sta bene.
- Io ora vado. Se hai bisogno di qualcosa chiamami.
- Si! Grazie Kim!
- Di nulla a domani!
 
Nelle due ore successive ho avuto supplenza e poi allenamento.
Ora finalmente a casa. Mi riposo un po’ poi andrò a studiare al parco. Mi piace studiare in mezzo al verde. Si avrò anche un giardino immenso, ma il parco è diverso. Le voci dei bambini, il carretto dei gelati con il carillon. È tutto più rilassante. Se dovessi studiare qui a casa non esiterei dal farmi un bagno in piscina. Sarà anche metà ottobre, ma fa ancora abbastanza caldo.
Mentre cammino ripenso, ancora, a quell’uomo. Ho una sensazione dentro che non mi augura nulla di buono. Ma sento la necessità di conoscerlo.
 
Dopo due ore ho finalmente finito di studiare. Sono le sei e mezzo. Mi alzo e vado nel bar di fronte, proprio quello in cui ero ieri. Purtroppo è il migliore nella zona. Mi siedo al bancone e prendo un frappé. Inizio a sorseggiarlo lentamente. Non ho voglia di fare nulla oggi. Vorrei solo una cosa… Incontrarlo. Ma a quanto è grande Los Angeles in questo istante proprio qui doveva stare. Un sogno ad occhi aperti!
 
 
 
*Autrice*
 
Quell’uomo si trovava in un bar in quel momento. Ha voglia di incontrarla anche lui.  Ma allo stesso momento non vuole. Non perché fosse lei. Ma solo perché ha brutti presentimenti. Ma se riuscisse a trovarla al diavolo tutto, avrebbe dovuto conoscere quella ragazza dagli occhi nocciola.


Kim
 
Dopo mezz’ora non sono neanche a metà con il frappé, ma mi va bene così. Non ho impegni oggi. Posso dedicarmi tutto il tempo.
- Ciao…
Una voce sconosciuta proviene dall’uomo seduto accanto a me a cui non avevo dato la minima importanza fino ad ora… Anche se avrei dovuto.

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Capitolo 12
*** I'm desperate. ***


I'm desperate!


- Ci conosciamo?
Chiedo con un pizzico di sarcasmo e acidità nella mia voce, cavolo, lui neanche si ricorderà di me!
- Mmm… Diciamo di no… Ma ieri ti ho salvata da una brutta caduta!
Oh cavolo si ricorda! No non ci credo. Cioè è un sogno! Non è possibile!
- Guarda che se non ricordi puoi dirmelo eh!
- Eh? Nono! Mi ricordo! Si! Perdonami se non mi sono fermata, ma ero un po’ nervosa!
- Si! Me n’ero reso conto… Problemi col tuo ragazzo?
- Non ho un ragazzo. È il mio migliore amico… Praticamente non ha più tempo per me.
- Capisco… Comunque ancora non ci siamo presentati… Piacere Caleb!
- Piacere Kimberly!
- Ti andrebbe di fare un giro al parco?
- Certo! Andiamo!
Presi la mia borsa e ci incamminammo.
Io sono a corto di argomenti. Speriamo che lui spiccichi parola altrimenti staremo in silenzio tutto il tempo.
- Parlami un po’ di te!
- Da dove dovrei iniziare?
- Mmm… Dai tuoi hobbies??
- Allora… Faccio danza, ma mi piace anche suonare, ascoltare musica, e per rilassarmi vengo qui al parco e mi siedo vicino ai giochi per bambini a volte solo per ascoltare la loro felicità, altre volte con un bel libro! A te cosa piace?
- Leggere e suonare!
- Cosa suoni?
- Chitarra!
- Suoni in una band?
- Oh nono!! Lo faccio per un piacere personale e per rilassarmi!
- Oh ok!! Ehm scusa un attimo mi suona il cellulare!
- Certo vai!
- Pronto?!
- Kim? Dove sei?
- Al parco mamma che c’è?
- Puoi tornare a casa?
- Mamma che è successo mi stai facendo preoccupare!!
- Nulla nulla! Mi devi solo dare una mano! Puoi? Altrimenti sia faccio da sola!
- No! Aspettami! Sto venendo!
- Tutto bene?
- Si! Era mia mamma! Devo tornare a casa. Ha bisogno di me!
- Ah… Ci rivediamo?
- Lo spero!
- Arrivederci allora!
- Ciao!
Non mi ero resa conto di quanta strada avessimo fatto. Uff. mia mamma proprio ora doveva chiamare? Certo non è stata una conversazione fantastica, ma almeno stavamo chiacchierando tranquilli. Un’altra vibrazione. Questa volta un messaggio.
‘Stavo venendo da te. Poi ti ho vista con quello. Chi era? Perché non mi hai detto che ti stai frequentando con qualcuno?  Ora capisco perché ieri mi hai risposto con acidità!’
Oddio. Adesso è lui che si mette a fare il geloso?! Ma non li rispondo neanche. Da quando è con lei si lo vedo ridere, essere felice, ma con me le cose sono cambiate. E pensare che sono andata in clinica tutti i giorni a trovarlo. Ma lei non c’era mai! Non c’è stata quando è stato male. No! Ma se a lui va bene così io non mi posso intromettere. Alla fine la vita è sua.
Sono appena arrivata a casa.
- Kiim!! Ma ci vuole tanto ad arrivare??
- Mamma c’era traffico!
- Vabbé vieni qui ora!
- Cosa stai cucinando? C’è un profumino!
- Ecco infatti! Vieni qui! Aiutami! Metti tutti i piatti nella lavastoviglie poi fammi la torta alla frutta che sai fare benissimo!
- Va bene! Ma perché oggi hai cucinato tanto?
- Perché tuo papà ha invitato dei colleghi a cena con le loro famiglie! Quindi raddoppia la dose degli ingredienti!
- Ok! Mi metto subito al lavoro!
In effetti mia mamma ha ragione. La mia torta alla frutta è una bontà!
 
 
 
 
Nick
 
- Il fratellino qui è depresso. Cos’è Delta ti ha lasciato per qualche modello di Vogue?
- Si si molto spiritoso tu!
- Beh? Allora che hai?
- Nulla. Vado in camera mia…
Uno non può essere un po’ giù di morale in questa casa…
In effetti non mi sento tanto triste da un po’… Ma da quando mi ha fatto capire di non volermi vedere sto malissimo. Neanche la rottura con Delta pochi giorni mi ha fatto stare male.
Non so perché sia arrabbiata con me. Vorrei poterlo capire. Ma non vuole vedermi si capisce. Perché dovrei impormi? Sarebbe inutile, peggiorerebbe solo le cose. Dal giorno del mio compleanno sono cambiate un bel po’ di cose. È cambiato soprattutto il nostro rapporto. E questo mi fa stare malissimo. Ho bisogno di parlarle. Di sentirla vicina come solo lei ha fatto nel mio momento peggiore. Lei mi ha sempre fatto tornare il sorriso. Ho bisogno di lei!
È il mio raggio di sole durante una tempesta.
- Nick?
- Hey Demi! Entra!
- Come stai?
- Bene…
- Non è vero!
- Ti dico di si!
- Non stai bene! Sai come Joe ti capisca subito! Non stai bene! È preoccupato perché non li vuoi parlare. Casa c’è che non va? Ti manca Delta? Stai male per la rottura del vostro rapporto?
- No! Come sai l’ho lasciata io… Non è per lei…
- E allora per cosa? O per chi?
- Non ho voglia di parlarne.
Mi dirigo verso il letto e mi stendo con le spalle rivolte a Demi. È una delle mie più care amiche, ma l’unica persona con cui voglio parlare ora non mi vuole vedere. E questo mi distrugge.
- Non vuoi parlarne con me? Bene. Ma almeno muovi quel sedere e va a parlare con chi devi! Ora!
- Non mi vuole vedere! Cosa andrei a fare?
- Sono sicura che ti vorrà parlare! Va subito!
- No! Scusa ma proprio ora no!
- Ecco vedi? ti butti giù al primo ostacolo! Dov’è il Nicholas forte che non si ferma davanti a nulla? Tiralo fuori e fa quello che devi fare! A dopo. E quando tornerò domani non voglio trovarti ancora qui con il morale a terra capito?
- Si.
- Non è abbastanza convincente ma va bene! Ciao Nick!
- Ciao!
Demi ha ragione. Questo non sono io. Non mi sono fermato davanti a nulla. Eppure ora una ragazzina qualsiasi mi blocca qui.
Vado a fare una doccia. Dopo andrò da lei. Anche se non vorrà vedermi farò di tutto per parlarle!
 
 
Kim
 
- Benissimo Kim! Ora vai sistemarti qui ci penso io!
- Ok! Vado! Quanto tempo ho?
- Un’oretta!
- Così poco??  Ahy! Dovrò essere un  fulmine!
- Già! Sbrigati su! Vai vai!
- Vado vado!
Ed ecco perché odio le cene! Mi avvisano all’ultimo momento e devo essere sempre perfetta, perché se no farò una brutta impressione ai colleghi di mio padre, questi poi sono pure nuovi. Ed è ancora peggio.
Durante la doccia ovviamente c’è la mia playlist che scorre. Poi arriva una canzone, la sua, quella che ha scritto per tutti, ma che parla soprattutto di lui. quella canzone che mi ha sempre fatto piangere. Mi accascio nella doccia e poggio la testa sulle ginocchia. E piango. Piango perché mi manca. Piango perché so che non avrà mai tempo per me, piango perché li servo solo quando se ne va lei. E questo mi fa sentire uno straccio. La canzone finisce, ma le lacrime no, inizia On my mind, quella canzone che credevo mi ricordasse gli occhi di Caleb, no mi ricorda solo Lui. così le lacrime continuano, anche mentre mi asciugo, mentre mi vesto e mi stiro i capelli. Ma con per il trucco la devo smettere, come dice Marilyn Monroe: ‘Il mio mascara vale più di un inutile uomo’.
Scendo le scale con tutta la calma del mondo, e quando arrivo nella sala da pranzo ci sono già alcune famiglie.
- Buonasera!
- Buonasera!
Rispondo tutti in coro,
- Kimberly!
Ecco un altro motivo per cui odio le cene, il mio nome pronunciato per intero.
- Signori lei è mia figlia Kimberly!
- Piacere di conoscerti Kimberly!
- Piacere mio! Papà suonano alla porta, vado ad aprire!
- Si vai!
Un modo per evadere, anche se so che è qualche altro collega accompagnato dalla sua allera famiglia!
Apro la porta. Ma quello che mi ritrovo davanti non è ciò che mi aspettavo!
- Caleb?!
- Kim?
- Che ci fai qui!?
- È la stessa domanda che stavo per farti!
- Beh è casa mia!
- Casa tua? Non mi dire che il signor Adams è tuo padre!
- Così sembra! Comunque vieni entra!
Sto per chiudere la porta quando qualcosa la blocca. Mi volto e la riapro. Perfetto serata rovinata al 100%!!
- Che vuoi?
- Parlarti! Ora!
- No! Sparisci!
- No!!
- Nicholas c’è una cena in corso, non voglio morire per colpa tua!
- Kimberly ti prego! Parliamo! Pochi minuti! Ti chiedo solo questo!
- Non ora!
Richiudo la porta ma lui la blocca di nuovo. Esasperata la lascio così e mi volto.
- Ehy Kim che hai?
- Io? Niente perché?
- Stai piangendo!
Per il nervoso non me n’ero neanche resa conto. Mi guardo nello specchio che abbiamo nell’ingresso e vedo due lunghe strisce nere solcare il mio volto. No. Non è possibile. Non di nuovo.
- Quello è il tuo migliore amico?
- Si. Cioè no. Vabbè. È ancora lì?
- Si! Vai parlali!
- No!
- Perché? Cosa ti ha fatto?
- Mi ha usata come rifugio quando la sua ragazza partiva e lui rimaneva solo, non ha avuto il tempo di venire al bar a prendere un caffè l’altro giorno mentre io per una settimana ho passato tutti i miei pomeriggi in clinica per lui.
- È questo che pensi? Che io ti abbia solo usata e che non abbia avuto tempo per te? Che non mi rendo conto di quanto ci tieni a me tanto da passare tutti i pomeriggi in ospedale per me? Beh ti sbagli. Ma se è questo che pensi a quanto pare non abbiamo più niente da dirci. Addio.
Non faccio in tempo a voltarmi che lui è già uscito sbattendo la porta e tutti di conseguenza si sono materializzati qui. Corro verso la porta e mi catapulto fuori.
- Nick!! Niick ti prego ascoltami!!
Ma è troppo lontano. Lo vedo correre e poi sparire dietro l’angolo.
Mi ritrovo stesa a terra con il volto coperto di  lacrime.
- Kim! Tesoro che hai?
- Mamma!!
Mi metto seduta e l’abbraccio forte.
- Mamma perché? Perché questo a me?
- Non è successo niente.
- Mamma ho perso il mio migliore amico. Ho perso il ragazzo che amo!!
- No mamma.
Mi allontano per guardarla bene negli occhi anche se ho la vista annebbiata dalle lacrime.
- Mamma voglio tornare a New York!


Ragazzi... Ma... Perchè non recensite MAI? Che c'è vi fa tanto schifo la mia storia? Allora ditemelo. Vi prego. Ho bisogno di sapere cosa ne pensate!!

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Capitolo 13
*** All is perfect ***


All is perfect
 


 
- Che cosa?
- Si mamma! Non ce la faccio a rimanere qui! Andrò da sola e starò dalla nonna.
- Ma tesoro non dire così? Sei solo un po’ stordita da quello che è successo! Dai su alzati e che è arrivata Emy! Vi lascio sole ok? E non ripetere più quello che mi hai appena detto!
Non posso prometterlo. Me ne voglio andare da qui. Almeno per un po’.
- Emy ma come…?
- Mi ha chiamata tuo fratello. Vieni qui!
Non me lascio ripetere due volte e mi tuffo nelle sue braccia. Piango. Non riesco a smettere.
Non voglio perderlo. No! Ma se n’è andato. Cosa posso fare ormai?
- Kim andiamo.
- Dove?
- Tu sali in macchina e non ti preoccupare.
Entro in casa e mi scuso con tutti per l’equivoco poi chiedo a mia mamma il permesso di uscire con Emy.
- Andiamo?
- Si! Raccontami un po’ quello che è successo.
 
 
 
Nick
 
Non posso crederci. È vero ieri non sono potuto andare da lei. Ma mi sono sentito malissimo a dover rimandare. È veramente finito tutto? Non voglio perderla! Eppure è quello che li ho appena detto. Diamine.
- Ehy Nick ma che hai?
- NIENTE!
- Okok ma non urlare!
Sento che una lacrima inizia a solcarmi il volto, e ribollisco ancora di rabbia. Cerco di non farmi vedere e scappo in camera mia di corsa. Mi butto sul letto e con la faccia premuta sul cuscino soffoco un urlo. Perché lei pensa questo di me? Perché li ho detto addio?
Qualcuno bussa alla porta.
- Vai via!
Cerco di urlare, ma mi trema la voce, e questo tradisce le mie lacrime.
- Nick?
- Va via Joe ti prego!
- No! Non vado via. Ti prego Nick. In queste ultime 24h sei stato veramente strano. Che hai?
- Niente.
- Hai esaurito le parole nel tuo vocabolario? Nick così non migliorano le cose. E comunque non ti dovresti vergognare di piangere.
- Neanche se fosse per una ragazza che è la tua migliore amica ma che da un po’ di tempo non ne sei più tanto sicuro?
- Che non è più la tua migliore amica o che è qualcosa di più? Oppure tutte e due che è ancora peggio.
Strofino un po’ il volto sul cuscino per asciugare le lacrime e mi metto seduto.
- L’ultima parte?
- Che è successo con Kim?
- Come fai..?
- Come faccio a sapere che è lei? Beh non era difficile capirlo.
- Joe io…
Mi trema la voce.
- Ti senti strano. Vorresti rimanerle amico per non rovinare quest’amicizia…
- E non vorrei che finisse come tra te e Demi.
- Cosa?
- Si Joe scusa ma dopo quello che è successo con voi.
- Ok. Si sarà anche successo. Ma… Questo non vuol dire che dovrà succedere anche a te scusa.
- Su questo non ci piove.
- Ma non è solo per questo che stai così vero?
- No…
- Sei andato da lei?
- Si…
- E cosa è successo?
- Ha detto che l’ho solo usata quando mi sentivo solo e che non ho avuto tempo per lei per un misero caffè mentre lei per me ha passato tutti i pomeriggi in clinica.
- Beh sull’ultima parte forse un po’ ragione ce l’ha…
- Si. Ma sulla prima? Cioè io? Usarla? Lo sai che non ne sarei mai capace di fare una cosa del genere a nessuno!
- Si lo so. Ma lei? Lei questo lo sa?
- No… Non credo.
- Devi farglielo capire!
- Ma come?? Li ho detto addio. Vuoi che ti faccia lo spelling? A…
- No. No. No. Mamma mia Nick. Sei ottimista al massimo eh?
- Sono realista!
- Alzati e va da lei.
- Se mi andrà ci andrò domani!
- Domani potrà essere troppo tardi!
- Disse colui che aspettò due anni!
- Ah ma fa quello che vuoi… Mi chiedo cosa ci faccio qui a perdere tempo!
Esce sbattendo la porta. Mi alzo e vado a sciacquarmi la faccia!
Mentre mi lavo la sua voce risuona nella mia mente forte e chiara.
Continua a chiamarmi.
‘Nick. Nick’
Sembra provenire dalla camera, non dalla mia mente. È troppo reale.
‘Nicholas’
Esco dal bagno… E… No… Non era la mia immaginazione.
I suoi occhi erano rossi, il mascara colato ha formato delle righe nere sul volto. I capelli sono leggermente scompigliati.
In quel disordine vedo solo una ragazza bellissima.
Lentamente mi avvicino a lei. A pochi centimetri dal suo viso mi blocco. Alzo un braccio e con il dorso della mano accarezzo delicatamente la sua guancia, asciugando una lacrima.
 
 
 
Kim.
 
Non capisco più nulla. Uno stormo di uccelli svolazza allegramente nel mio stomaco e gli occhi bruciano.
Ho una voglia matta di poggiare le mie labbra sulle sue. Su quel cuore perfetto che formano.
Poi d’un tratto è come se volassi. Le sue braccia grandi e forti mi avvolgono, lo fisso dritto negli occhi.
- Scusa.
Sussurro.
Poi quelle labbra che ho sempre desiderato, si avvicinano sempre di più…
- Avete fatto pace?
Le nostre fronti si poggiano l’una sull’altra e sorridiamo,
- Joe ma bussare?
- Ops. Mi sa di aver interrotto qualcosa.
- Tu dici?
Allungo la mano, prendo il cuscino e glielo lancio addosso.
Non può veramente aver interrotto tutto!
- Okok! Vado! Quando avrete finito vi aspetto di sotto per la cena!
Finalmente di nuovo soli.
- Vieni siediti!
Mi fa segno di sedermi sul letto, ma rimango paralizzata lì.
- Nick io…
Le parole non escono. O meglio, non so cosa dire!
- Kimberly io sarei voluto venire. Come…
Abbasso lo sguardo, sento una morsa allo stomaco che mi uccide.
- Non so come farmi perdonare per quello che ho detto prima, Nick!
- Le pensi veramente quelle cose?
- Prima si… Ora… Ho capito di essermi completamente sbagliata! Quel pensiero non avrebbe dovuto minimamente sfiorare i miei pensieri! Perdonami…
- Shh. È tutto passato!
Mi abbraccia, poggio la fronte sulla sua spalla e scoppio in lacrime.
- Nick veramente… S-scusa. Io non… Non… non volevo… Io…
- Basta. Mettiamoci una pietra sopra e andiamo avanti ok?
- Sicuro?
- Si!
Mi asciuga le ultime lacrime e sorride.
Quel sorriso che mi fa morire. Che scatena in me una tempesta.
- Vatti a sciacquare la faccia. Sei abbastanza buffa sai?
- Scemo!
Dico dandoli un colpetto sulla spalla.
- Vado a sciacquarmi e scendo. Tu va avanti ok?
- Come vuoi!
Prendo velocemente la borsa che avevo messo sul letto e corro in bagno. Beh faccio proprio schifo eh!
Mi lavo per bene e l’ultima traccia di trucco va via. Apro la borsa e recupero il kit d’emergenza.
Spazzolo i capelli, un filo di matita e burro cacao.
Ora sono pronta per riprendere in mano la situazione e andare avanti.
Scendo le scale, lascio la borsa sul divano e mi dirigo nella sala da pranzo.
- Che si mangi di buono?
- Oh sei scesa finalmente.
- Ma se sono stata via due minuti!
- Venti prego!!
- Non è vero!
- Guarda che ore sono!
Ops. Bene. Sono passati veramente venti minuti!
- Ma sono una ragazza io!
- Tu? Una ragazza? Ahahahah bellissima battuta complimenti.
- Cosa hai detto tu?
- Io? Niente!
- Joseph Adam Jonas ti odio!
- Ah si?
- Si!
- Bene!
- Bene!
Scoppiamo a ridere e corro ad abbracciarlo!
- Ti voglio bene fratellone!
- Anch’io Scemotta!
- Sono arrivate le pizzee!!
- Oh finalmente sto morendo di fame!!
 
Finito di mangiare usciamo in giardino e ci mettiamo sulle sdraio.
- Fa caldo sta sera.
- Già! Anche troppo!
Parte la suoneria del mio cellulare e fa spaventare tutti.
- Scusate ragazzi. Ma non sono io che ho messo una specie di cane all’inizio di una canzone.
Dico voltandomi verso Joe.
- Ehy non insultare Winston!
- Pronto?
Kim ma che fine hai fatto?’
- Scusa mamma! Sono rimasta qui a cena’
‘Ti è passata la fissa di New York?’
- Oh. New York… Mamma ne parliamo a casa ok? Comunque sto tornando! I colleghi di papà sono ancora lì?
‘Si!’
- Bene. Mi vorrei scusare ancora. A dopo mamma.
‘A dopo!’
- New York?
- Ehm. No nulla. Nick mi dai un passaggio??
- Certo andiamo. Poi mi dirai cos’è questa storia di New York!
- Oh nulla. Cose stupide che dico senza ragionare. Ora andiamo prima che i colleghi di mio padre se ne vadano!
- Ok.
Durante il tragitto un silenzio tombale ci invade. Ma non è uno di quei silenzi imbarazzanti. Si sta bene.
Dopo un tempo troppo breve sono già a casa.
-  Scusa ancora Nick!
- Ancora? Non ti preoccupare. Basta così. Vieni!
Non me lo faccio ripetere due volte e mi tuffo fra le sue braccia. Dopo un lungo abbraccio lo saluto e scendo dall’auto.
- Ben tornata a casa.
- Signori, signore volevo scusarmi per l’equivoco di questa sera. Non era mia intenzione. E volevo anche scusarmi per non aver partecipato alla cena. Spero di poter recuperare un’altra volta!
- Oh non ti devi preoccupare. Veramente. È tutto apposto!
Sorrido timidamente e mi siedo sul divano accanto a mia mamma.
Questa serate sembrava essere iniziata male. E invece è finito tutto bene! Sono proprio felice. Si. Non poteva andare meglio.
Per fortuna Nick mi ha perdonata, e questo è l’importante. Anche se Joe avrebbe potuto non interrompere quel momento. Sarebbe stato bellissimo concludere tutto con un bacio. E invece…
- Kim!?
- Si?!
- Vieni aiutami a servire la torta.
- Certo!
E mentre tutti guastano felici la torta. Sorrido. Per tutti i bei momenti passati con lui in questi tre mesi. 

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Capitolo 14
*** 14. Everything can change in few minute! ***


 

  Everything can change in few minute

   


 
 
In quest’ultima settimana siamo stati spesso insieme. Purtroppo i suoi impegni di lavoro e il mio studio ci rubano tanto di quel tempo da passare insieme. Ma noi un momento per stare insieme lo abbiamo trovato sempre!
Tra un’oretta dovrei incontrarlo! Non so ancora dove andremo. Spero in un posto tranquillo dove nessuno ci disturbi. Di solito c’è sempre qualche fan che li chiede un autografo o una foto. Le capisco. Ma a volte trovi quelle che ti guardano come per dire: ALLONTANATI DA LUI O TI AMMAZZO!
Ma io mi giro semplicemente dall’altra parte con paziente attesa che lui finisca il suo lavoro da star. Altre ragazze invece sono molto simpatiche e chiacchierano con me.
‘Kim?’
‘Emyy!! Vieni entra! È tanto che non ci vediamo!’
‘Eh già! Dopo quella sera ci siamo viste a malapena a scuola!’
‘Scusa!! Sabato mi farò perdonare!’
‘Domani?’
‘Si! I miei sono fuori per il week-end e mio fratello dorme da un suo amico. Ciò significa che avremo tutta la casa per noi!’
‘Ecco! Si questo è quello che ci serve! Anzi che mi serve!’
‘Cosa? Che ti serve? Perché che è successo?’
La vedo incupirsi.
‘Ho lasciato Liam!’
‘Cosa? Perché?’
‘È  uno stronzo. Il classico donnaiolo che vuole solo portarti a letto!’
‘Ehhy! Su non piangere! Vieni qui!’
Allargo le braccia e lei non se lo fa ripetere due volte. Ci si tuffa e scoppia in lacrime. Cavolo quanto vorrei rimandare l’uscita con Nicholas.
Suona il cellulare e lei si allontana per andarsi a sedere sul letto.
Leggo sullo schermo il suo nome… Mi volto e prendo Louis, il mio mini peluche a forma di gattino. Una specie di portafortuna.
‘È lui?’
‘Cosa?’
‘È Nicholas?’
‘Si!’
‘Rispondi dai!’
‘Ma…’
Mi squadra e rispondo senza farmelo ripetere.
‘Pronto?’
‘Kim?’
‘Demi!?!’
Sono sorpresa di sentirla. E poi che ci fa lei con il cellulare di Nick?
‘Vi va di fare un’uscita a cinque?’
‘Chiederlo prima a Nick?’
‘Ha lasciato il cellulare a casa e ho pensato di chiamarti. Non è ancora arrivato?’
‘No! Ma scusa perché… cinque??’
‘Oh nulla di importante. C’è un nostro amico in visita e non vogliamo lasciarlo a casa da solo!’
‘Ma nostro di chi?’
‘Mio e di Joe!’
‘Ah… E se fossimo sei?’
‘Hai intenzione di portare qualche fan che sverrebbe alla vista di due terzi dei Jonas?’
‘No. Non credo che sverrebbe!’
‘Se non sviene e non urla allora va benissimo!’
‘No tranquilla! Ci vediamo dopo!’
‘A dopo!’
‘Vatti a preparare su!’
‘Che cosa?’
‘Uscirai con noi! Non vorrai venire in tuta e appena tornata da una corsetta?!’
‘No certo! Ma…’
‘Niente ma! Vai il bagno sai dov’è! Fatti una doccia che ora ti do un top e un jeans!’
‘Ok vado! Ma se arriva Nick dimmelo nel caso dovessi uscire in accappatoio e me lo ritrovassi davanti!’
‘Ok! Non ti preoccupare! Ora vai su!’
 
Metto Who I Am. Ogni tanto ascolto qualche sua canzone, soprattutto quando è lontano per lavoro, me lo fa sentire vicino. Amo la sua voce. E credo di amare un po’ tutto di lui. Anche se non voglio ammetterlo comunque. È troppo presto. Da quanto lo conosco. Anzi, sarebbe meglio dire QUANTO lo conosco. Si sarà anche confidato spesso con me, ma in conclusione non so proprio nulla. E questo un po’ mi dispiace.
La canzone finisce e mi rendo conto che qualcuno suona insistentemente al campanello.
- Arrivo! Arrivo!
Ma perché parlo se non mi sente comunque?
Apro la porta e rimango leggermente imbambolata con lo sguardo fisso nei suoi occhi.
- Beh? Non mi fai entrare? Sai fa leggermente freddo fuori! Anche a LA ogni tanto si congela!
- Oh entra! Scusa!
Oggi è particolarmente affascinante!
- Nicholas?
- Ma perché non mi chiami semplicemente Nick? Ti sbrighi pure!
- A me piace Nicholas, e ora ascolta. Hai lasciato il cellulare a casa, mi ha chiamata Demi e… non ci sono problemi se usciamo con quattro persone vero?
- Quattro persone? Non dirmi che a Demi e Joe è venuta la felice idea di portare il loro caro amichetto e… scusa chi sarebbe la quarta pers…
- Aaaahhhh!
- Ehm colei che è appena comparsa mezza nuda! Oddio. Scusami un attimo! Torno in un lampo!
- Oh non preoccuparti! Fate con calma!
- Grazie!
Scappo in camera ma mi blocca per il polso…
- Ehy.
- Non mi hai ancora salutato!
Lo vedo avvicinarsi e… stamparmi un bacio sulla guancia.
- Buonasera principessa!
- Buonasera a lei!
Imbarazzata e rossa come un peperone scappo su per le scale. Come mi è minimamente potuto passare per la testa che volesse baciarmi. Solo io posso pensare certe cavolate!
- Emyy??
- Scema! Cavolo mi avresti potuta avvertire!
- Ma se non ho avuto tempo! E comunque non eri nuda!
- No. Mutande e reggiseno davanti al tuo idolo non è nuda?
- Vabbé dai solo un po’!
- Sta zitta peperone!
- Peperone?!
- Si sei un tantino rossa in volta! Non te ne sei accorta?
Mi butto fra felpe e jeans per non far vedere che ero diventata ancora più rossa. Non per uno stupido bacio sulla guancia, che per me significa tantissimo, ma per la vergogna. Mi vergogno di aver pensato per un solo istante che ci potesse essere un bacio fra me e lui!
- Beh? Il ragazzo aspetta! Se mi dai qualcosa da mettere!
- Oh si! Tieni!
- Dolce questa felpa!
- Ti brillano li occhi! Oh si! Ho sempre amato Bambi! Poi con la farfallina sul naso è cuccioloso!
- Eh lo so! Altrimenti non starebbe nel mio guardaroba!
- Tu sei ancora più dolce! Maxi maxi maxi maglione con Minnie e Topolino e jeans neri super aderenti! Chi è più semplice e allo stesso tempo sexy di te sta sera?
- Qualsiasi altra persona sulla faccia della terra! Ora vado! Ci vediamo dopo!
- Ok peperone!
- Ancora?
- Beh guardati!
- Dai non sono tanto rossa!
- Solo un po’!
- Smettila e sbrigati fessa!
Scendo velocemente le scale e lo trovo seduto sul divano, con la schiena poggiata e le braccia conserte.
- Scusa! Ti ho fatto aspettare troppo!
- Oh non preoccuparti!
- Comunque ti sei arrabbiato per quello che ti ho detto prima!
- Beh avrei preferito una serata fra me e te, possibilmente lontano da LA. Ma no tranquilla. È tutto apposto!
- Ok. Menomale.
Sono leggermente in imbarazzo. Non so veramente cosa cavolo fare, cosa dire, non mi ero mai sentita così.
- Kim hai qualcosa da bere?
- Certo! Diet coke?
- Oh...
I suoi occhi si dilatano.
- Che c’è? Non ti va bene?
- No benissimo! Ma…
- Ma?
- Bevete sempre Diet Coke?
- Oh no. Beh dovrei sapere che…
- Che?
-  Anche mio fratello Josh è… diabetico!
- Ah. Non lo sapevo!
- Allora ti va bene?
- Sisi!
- Vuoi qualche stuzzichino?
- No grazie!
- Ok. Torno subito!
Un sorriso spunta sulle sue labbra.
Il suo sorriso.
Quel sorriso.
Ho appena messo piede in cucina che due lacrime iniziano a solcare il mio volto. Ma appunto solo due. Non voglio lacrime. Non in questa che deve essere una bellissima serata. Apro il frigo per prendere due lattine di Diet Coke e torno in salotto.
- Ecco qui.
- Grazie mille!
Nell’attesa che scenda Emy e sorseggiando la coca parliamo del più e del meno. Il tempo quando sono con lui sembra fermarsi e non scorrere più. Eppure guardando l’orologio a muro del salotto mi rendo conto che è passata più di mezzora e che la mia coca è evaporata.
- Buonasera. Ah… Ehm, scusa per prima!
- Non ti preoccupare! Piacere Nick!
- Piacere Emily!
- Emy inizia a farci l’abitudine e non tremare così!
Scoppiamo a  ridere insieme, anche se si vede lontano un miglio che Emy è molto imbarazzata!
- A Kim tieni! Ha suonato ma non ho fatto in tempo a rispondere!
- Mmm… Ah è Joe!
-Pronto?
- Qui Summer cerca Joseph. Joseph risponda prego!
- Ehy scema!
- Ma scemo sarai tu!
- Ahahah. Uscite? È da un’ora che stiamo aspettando!
-Ma suonare vi costava tanto?
- Scendere dalla macchina, camminare, alzare il braccio per…
- Okok ho capito stiamo uscendo!
- Bene sbrigatevi!
- Andiamo?
- Certo!
- Ah stiamo con due macchine come facciamo?
- Tu vieni con me ed Emy con loro. Complicato?
- No. Per te Emy va bene?!
Arriva uno sguardo d’intesa da parte sua.
- Certo! Ora muoviamoci!
La macchina di Nick era parcheggiata sul vialetto. Mentre quella di Joe parcheggiata di alla strada parallela.
- Emy vai ho inviato un messaggio a Joe per dirli che stai arrivando!
- Ok. Ehm, a dopo allora.
- A dopo.
In macchina Nick inizia a sorridere,
- Perché hai quel sorriso furbetto stampato in faccia?
- Chi? Io? Sto solo sorridendo. Ah apri il cruscotto e scegli un cd!
- Ok. Ma tu non me la racconti giusta!
Dopo aver messo un cd di musica rilassante, mi misi comoda.
- Dove andiamo?
- Non lo so.
- Daii!
- Veramente sto seguendo Joe.
- Ok. Sono un po’ stanca.
- Vuoi dormire?
- No. No.
- Va bene. Come vuoi.
 
 
Nick
 
- Nick?!
- Si?
- Io… Io…. No… Non posso.
- Cosa non puoi?
Mi volto e vedo che sta dormendo. Parla nel sonno. Meglio non svegliarla. E poi è così carina.
A causa del traffico mi allontano da Joe. Così decido di cambiare destinazione, accosto un attimo per inviare un messaggio a Demi. Capiranno.
Non so ancora dove andare. Un posto tranquillo…
Si ci sono!
- Kim! Kim! Sveglia! Siamo arrivati!
- Eh? Oddio scusa. Mi sono addormentata.
- Oh non preoccuparti.
- Spero di non aver detto nulla….
- Oh beh… No. Nulla di particolare.
- Dove siamo?
- In un tranquillo fast food a Santa Monica!
- Mmm ok.
- Buongiorno eh!
- Daiii!!
- Ti stai stiracchiando da un’ora.
- Sono fatta così! Che vuoi!
- Nulla, nulla!
- Si certo!
- Quanto sei permalosa!!
- Non è vero! Adesso andiamo! Gli altri ci staranno aspettando!
- Oh beh… Veramente…
- Nicholas dove siamo?
- Stiamo entrando in un fast food.
- E gli altri dove sono?
- Oh non lo so!
 
 
Kim
 
Dove cavolo mi ha portata? E perché non siamo con gli altri? Ok si sono paranoica. Ma ha fatto tutto lui.
- Perché non siamo con gli altri?
Dico prendendoli un braccio.
- Beh… Vieni.
Mi prende per mano e mi trascina via dall’entrata, e appena svoltato l’angolo mi fa poggiare la schiena contro il muro.
- Mi spieghi cosa vuoi?
- Questo!
D’un tratto è come se mi staccassi da terra.
Sta succedendo davvero?
 
Your lips… On my lips.
 
Sento le sue mani scivolare sulla mia schiena e intrecciarle ai miei capelli.
Io… Io non riesco a fare nulla. È come se fossi paralizzata. Muovo le mie labbra meccanicamente, seguendo le sue.
Si allontana dolcemente e sorridendo mi guarda negli occhi.
Sento il cuore uscirmi dal petto e lo stomaco accartocciarsi.
- Ho sbagliato?
Come puoi minimamente pensarlo?
- No.
Sorrido anch’io e d’istinto li butto le braccia al collo. Lo stringo forte.
Non te ne andare mai. Non abbandonarmi. Tienimi accanto anche quando sarai dall’altra parte del mondo.
Perché non riesco a dirlo?
Sento le sue forti braccia stringermi a lui.
Questo non lo dimenticherò mai.
Tu non lo farai vero?
Una lacrima solca il mio viso. È una lacrima di felicità. Si. Felicità! Vorrei gridarlo al mondo. SONO FELICE!
Un rumore proveniente dal mio stomaco rompe questo momento… Magico.
- Oh cavolo!
- Mi sa che hai fame!
Scoppiamo a ridere, ma rimaniamo uniti. Voglio poter rimanere un attimo ancora così.
Dopo essere stata per non so quanto tempo sulle punte torno ad essere nana e con le mani tengo il colletto della sua classica camicia da boscaiolo.
Sorrido.
- Andiamo?
- Certo!
Lo tiro a me e li do un breve bacio sulle labbra.
Mi prende per mano e ci dirigiamo verso il fast food. Questa volta lo stomaco a brontolare è il suo.
 

***

 
- Grazie per la magnifica serata!
- Grazie a te!
Tirandomi a sé mi da un dolce bacio.
- Devo andare. Altrimenti i miei mi sbranano. Si è fatto un po’ tardi.
- Quando si sta bene con la persona che hai accanto il tempo passa troppo in fretta.
- Eh già! A domani!
- A domani.
Un piccolo e dolce bacio conclude questa bellissima serata.
- Buonanotte!
- Notte.
Apro la porta e mentre la chiudo lo vedo mentre sale in macchina e mette in moto.
Grazie Nicholas.

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Capitolo 15
*** Some mistakes. ***


Some Mistakes

 
Nicholas
 

Sono le 4.02 AM. Non riesco a dormire.
Sono ancora agitato per tutto quello che è successo sta sera.
Quando sono tornato Joe stava già dormendo. Però ci penserà domani mattina a farmi scoppiare la testa con frasi tipo: ‘Dove siete stati?’ ‘Cosa avete fatto?’ ‘Perché non siete venuti con noi?’
---
- Nicholas?
- Chi è?
- Non gridare! Gli altri dormono ancora!
- Ma se sono le 10!
- Fratello sono le 6!
- Oddio! Che cosa?
- Non hai dormito vero?
- No! Per niente!
- Come mai?
- Non so. Non ho sonno!
- Si certo come no. Che hai fatto ieri sera?
- Sono uscito!
- Con Kim!
- Si.
- Ma non con gli altri!
- No.
- Quindi è potuto succedere qualsiasi cosa che non ti ha fatto dormire!
- Kevin!
- Guarda che non ci vuole molto a capirti sai?
- Ma poi scusa tu non hai una casa?
- Si!
- E che ci fai qui?
- Abbiamo dormito qui! È un problema?
- Si se mi devi fare un interrogatorio!
- Ok dai. Dimmi solo com’è andata? Cos’avete fatto!
- Beh ci siamo divertiti, abbiamo cenato in un fast food e passeggiato un po’.
- E…?
- Ci siamo baciati!
- Wow! Congratulazioni fratello! E pensare che fino a qualche mese fa ti odiava!
- Si. Quella sera a New York. Ne rimasi subito colpito!
- E allora perché dopo ti sei tuffato nelle braccia di...
- Non nominarla! Sai il perché e non voglio tornare sull’argomento. Non ora che c’è lei!
- Okok.
- Poi la incontrai al parco, in spiaggia… E alla fine diciamo che ogni volta che ne avevo bisogno la incontravo al parco. E lei non andava via. Rimaneva lì! Per me. Per ascoltarmi!
- E all’inizio non sapeva neanche chi tu fossi!
- No. Non lo sapeva. E anche dopo ha continuato a trattarmi come una normalissima persona!
- Si ok. Poi in ospedale lei ti è stata sempre accanto, ed il giorno del tuo compleanno è stata malissimo. Ma tu questo non lo sai vero? Poi ieri sera no… Ieri che è successo?
- Joe! Non lo sai che è maleducazione origliare!
- Ma siete stati voi a svegliarmi!
Entra chiudendo la porta, si stiracchia e le sue fauci si aprono in un enorme sbadiglio!
- Buongiorno eh!
- Ma che buongiorno! Io ho ancora sonno.
- Non m’importa cos’è questa storia del mio compleanno?
- Oh nulla. Maaa… Dimmi di ieri va!
 
 
 
Kim
 
 
4.06
 
Non è possibile. Devo dormire! Sono distrutta cavolo!
 
6.01
 
Chissà che starà facendo lui.
Domanda stupida.
Sta dormendo ovvio.
 
7.00
 
Beep beep.
Stupida sveglia.
Non servi a nulla!
Sono sveglia non vedi?
Scendo in cucina e preparo caffè e frittelle.
Solo ora mi rendo conto che sono da sola a casa! Prendo il telecomando e metto un po’ di musica! Magari mi riprendo un po’!
Inizio a ballare e cantare come una matta. Sono felice. Si.
Ma…
E se quel bacio fosse stato solo per ieri e stop. 
Cavolo ma cosa vado a pensare.
Lui c’era in quel bacio. Lui l’ha voluto!
Qualcuno bussa alla porta e corro ad aprire.
- Emyy!!
Gli salto addosso e l’abbraccio.
- Ehy ehy calmati! Mi ammazzi così!
- Scusa. Entra!
- Hai un sorriso a 36 denti! Ieri è successo qualcosa vero?
- Si! Ma oggi non voglio pensare a lui! Non ci ho dormito! Sono tutt’ora euforica. Ma terribilmente stanca!
- Si vede! Hai delle occhiaie!
- Ma perché hai la divisa?
- Ne ero sicura! Te ne sei dimenticata! Abbiamo le prove oggi!
- Cavolo! A che ora?
- Fra un paio d’ore!! Tranquilla! Hai tutto il tempo!
- Oh menomale! Comunque scusa se ti ho abbandonata così! Non volevo ma mi sono addormentata in macchina e lui ha fatto tutto… E beh sinceramente ho preferito così!
- Che avete fatto? Anzi concluso?!
- Mi ha baciata!
- Cavolo tesoro!
Mi abbraccia forte!
- Saliamo su che mi lavo. Anzi se vuoi di là in cucina ci sono frittelle e caffè, se vuoi anche il latte sai dove trovarlo!
- Grazie! In effetti ho fame! Vatti a lavare. Ci vediamo dopo!
 
Finita la doccia scendo velocemente le scale, sotto l’acqua mi è venuta in mente la bellissima sensazione delle sue labbra sulle mie.
Purtroppo sono le nove e mezzo e non l’ho ancora sentito.
- Ehy che hai?
- No. Stavo solo pensando. Ma vieni andiamo di sopra. Mi vesto e andiamo!
Salendo le scale mi stringo l’accappatoio. D’un tratto ho dei brividi. Ma so che non sono di freddo!
Mi vesto in fretta ed usciamo di casa.
- Pronta per l’allenamento!
- No! Ho sonno!
- Dai me! A pomeriggio prima di uscire dormiamo un po’!
- Oh santa ragazza! Grazie!
 
 
 
Nicholas
 
Ancora non ci posso credere. Ho litigato con mio fratello. È stupido. Alla fine è stato solo un bacio di debolezza, anzi tristezza. La posso capire. Ma… cavolo! Perché con lui.
Ma che domande. Lui è bello, muscoloso, affascinante…
In realtà non sono arrabbiato… Veramente non so neanch’io cosa provo… è tutto così… Strano!
- Nick?
- Va via Joe!
- No. Ho omesso una cosa!
- Cosa?
Magari che non è vero!!
- Lei non c’entra nulla! Lei ti ama. Sono stato io ad insistere!
- Ma lei avrebbe potuto rifiutare no?
- Stava male. Tu non hai affatto idea di come stava!
- No. Non posso capire è vero… Ma…
- Oh niente ma Nick! Alza il culo da quel letto e va da lei!
- Ma starà dormendo!
- No!
- E tu che ne sai?
- Dimentichi che si sente con la mia ragazza?
- E con questo!
- Alzati e va a questo indirizzo. Lì la troverai!
- Posso esserne certo?
- Si però sbrigati! Altrimenti non la trovi più!!
Mi alzo dal letto, metto il giubbino e corro giù per le scale. Ho bisogno di lei. Di sentirla fra le mie braccia, di guardarla negli occhi e togliermi dalla testa tutto questo!
 
 
 
Kim
 
- Dai forza ragazze!
- Sai com’è ieri era venerdì Jessica!
- E con questo! Questa sera c’è la partita l’avete dimenticato?
- Jessica ma mi spieghi chi sei tu per dar loro ordini?
- E tu chi sei per darli a me Kim?
- Mmm… Fammi pensare?! La capo cheerleader?
Inizio ad urlare… Sono arrabbiata, lui non si è più fatto sentire, questa pica è da due ore che tormenta le ragazze!
- Ragazze prendetevi una pausa!
- Grazie Kim!
- E tu finiscila ok? Se quest’anno sono io a capo del gruppo un motivo ci sarà!
La vedo sbarrare gli occhi. Hai paura sciocca?
- Ma… Ma…
- Ehy calmati. Che hai? Nervosa oggi?
Mi volto di scatto e me lo ritrovo di fronte, sembra più bello del solito, ma c’è qualcosa nel suo sguardo che non mi piace.
Sento le sue braccia scivolare intorno alla mia vita e stringermi forte a lui, ricambio subito l’abbraccio mettendo una mano tra i suoi morbidissimi ricci, non m’importa di tutte le ragazze che si sono fermate a guardarci. Era di questo che avevo bisogno.
- Che fine avevi fatto?
- Vieni con me. Dobbiamo parlare!
No. Quelle due parole no cavolo.
Mi prende per mano e andiamo a sederci in disparte sugli spalti.
- Kim…
- Si?
- Perché non mi hai detto nulla di Joe?
Joe e la sua bocca. No ok meglio parlare e risolvere. Alla fine è stato solo un bacio, si con Joe Jonas… Ma per me non ha avuto un significato profondo!
- Avevo paura. E mi sono vergognata tantissimo di averlo fatto. Ma ti posso assicurare che per me quel bacio non è stato nulla.
- Lo so. Joe me l’ha già detto. Ma volevo sapere perché l’hai fatto!
- Era il giorno del tuo compleanno. Ero felicissima. Tu mi volevi accanto a festeggiare il tuo compleanno. Ma non sapevo dell’esistenza di una tua ragazza. Io nei giorni precedenti in clinica non l’avevo mai vista. Entrare e trovarla tra le tue braccia… Lì dove sarei voluta esserci io… Mi ha distrutta. Purtroppo ho il bruttissimo difetto di farmi tanti castelli, e quello era il più importante… Vederlo crollare così, ha fatto crollare tutta la mia persona.
 
Qualche lacrima inizia a scendere, anche questo è un mio difetto, il nervosismo, la situazione che si è creata…
Il ricordo di quella giornata!
 
- Ehy!
Mi abbraccia e io poggio la fronte sul suo petto.
- Scusa!
- Ma di che. Scusami tu… Avrei dovuto dirtelo. Ma sappi che con lei era…
- Cosa? La ami ancora?
- No assolutamente! Anzi!
- Non avrei dovuto… Ma ehm ecco… Ero a terra in quel momento, e lui era lì per me… Ha insistito un po’ e io ci sono cascata. Ma non voglio dare la colpa a lui, perché alla fine ci sono stata anch’io!
- Ok ho capito basta! Guardami!
Alzo lo sguardo e incontro i suoi bellissimi occhi.
- Fammi un sorriso!
Ci provo, ma con scarsi risultati!
Lui invece scoppia a ridere.
- Cosa c’è da ridere in un momento cosìì??
- La tua faccia!
- Scemo!
Mi alzo e inizio a correre via.
- Ehy ma che fai? Non ho abbastanza energia per correre!
Mi fermo e inizio a ridere, mi trattengo da rotolare tipo panda a malapena.
- Scansa fatiche!
- Zitta scema!
Mi prende da dietro e inizia farmi il solletico.
- No ti prego! Il solletico no!!
- Me la devi pagare!
- Basta! Ti prego!
In un tempo troppo breve per farmi capire cosa sta accadendo me lo ritrovo con le labbra a pochi centimetri dalle mie e le sue mani sui fianchi. Sorrido. Mi alzo in punta. E poi un bacio. Un bellissimo bacio.
- Grazie!
- Grazie a te Nicholas!
- Ora torna all’allenamento… Guardale!
Ride.
- Solo un po’ di invidia.
- Ma proprio poca eh!
- Ci vediamo.
- Domani!
- No! Questo fine settimana lo voglio passare con la mia amica. Me lo vieti?
- Certo che no!
- Dai ti accompagno. Non voglio che qualcuna di quelle ti placchi alle spalle!
- Gelosa?
- Possibile!



Angolo Autrice.
A parte che ho una paura in questo momento che non immaginate. Si prevede un nubifragio nel mio paese e stanno chiudendo scuole e uffici.
Rendetemi felice con qualche recensione. 
No sto scherzando. 
E' seria la cosa! Ho paura veramente cavolo! D':
Ok basta.
Vado.
Aspetto vostre recensioni comunque!

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Capitolo 16
*** Unreal. ***


Unreal

 
 
- Potevate dare meno spettacolo eh.
- Ma che spettacolo?
Avevo un sorriso da ebete stampato in faccia, era più forte di me, non riuscivo a togliermelo.
- No, nessuno. Amici giusto? Perché ora una star viene mi abbraccia e io li metto le mani fra i capelli, ma siamo solo amici eh.
- Uh quanto la fai lunga.
- Dai dimmi tutto su. Che vi siete detti?
- Preferisco non parlarne…
- Perché? Mi è sembrato tutto apposto no?
- Sisi. Perché abbiamo parlato e risolto.
- Segreto di stato?
- No. Solo qualche orecchio d’elefante di troppo. A casa ti dirò tutto tranquilla.
- Ok.
- Che c’è? Non ti fidi?
- Si…
- Dalla tua espressione non mi sembra.
- No è che ho paura che non ti fidi di me.
- Ma cosa dici? Sei l’unica vera amica che ho qui, l’unica con cui ho condiviso tutto sin da subito.
- Lo so. Va bene dai.
- Un sorriso per la stampa? Bravissima! Ora andiamo su.
- Ook.
- Ragazzee.
- Eccoci.
- Bene ripetiamo due volte la coreografia per questa sera e poi andiamo!
 
- Mamma mia. Ora una dormita me la farei.
- Anche a me viene sonno dopo la doccia, ma ora mi devi dire qualcosa… No?
- Uh si. Allora iniziamo dal principio. Il giorno del compleanno di Nick scoprì, non nel migliore dei modi, che Nick stava con Delta. E beh io per paura, tristezza, confusione, ho… Ho ba… Ho baciato Joe.
- Coosaa??
- No ti prego non fare così, mi basta già sentirmi in colpa di mio.
- No scusa. Ma, Joe… cioè Joe Jonas?
- E chi se no scusa?
- Wow. Cioè no oddio. Hai sbagliato. Si… Ma… Mamma mia Joe. Ok basta.
- Ahahahah. Aspetta ti vado a prendere una bacinella.
Sto per morire dalle risate. La sua faccia è troppo… non so neanch’io cosa. Dovrei piangere e invece.
- Uffa. Smettila di ridere.
- Ma se ti sta scendendo la bava e i tuoi occhi brillano e sono a cuoricino. Ma… l’amico di Demi?
- Mm.
- Mm cosa? Ti piace? Ti sta simpatico?
- No.
- Perché?
- È snob! Non immagini quanto. Mamma mia. Insopportabile. Invece Joe è stato tanto gentile, carino. Che poi Demi ha pensato al suo amico e Joe a me. Non che io me ne voglia vantare, anzi sono pure dispiaciuta. Cioè mi è dispiaciuto vederli così distanti.
La guardo dubbiosa. Possibile? Demi e Joe distanti?
- Cioè non si sono abbracciati, dati un bacio?
- No. Nulla.
- Ma a proposito… Questo chi era? Non che lo abbia capito.
- Un certo Wilmer Valderrama.
- Chi?
- Un attore. Bu. Non m’importa. Comunque non sta simpatico neanche a Joe.
- Li parlerò. Mi sembra strano e non mi suona bene.
- Bene. Adesso parliamo un po’ di quello che faremo stasera.
- Prima di tutto andiamo a mangiare. Poi sta sera andiamo in pizzeria dopo la partita ok?
- Mmm…
- Si ok e poi andiamo a ballare.
- Oh questo si che mi piace. E dove?
- Alla Rosa Negra, classico locale ispirato al film…
- Si. Ma come mi conosce bene questa ragazza!
- Si talmente bene che non dovevo dirti nulla visto che era una sorpresa!
- E perché? Non è la prima volta che ci andiamo!
- Lo so. Ma oggi è diverso!
- Si. Hai ragione.
- Vedi? Meno male che non hai capito! Andiamo ora dai.
 
 
 
Joe


- Che storia è questa? Mi stai prendendo in giro vero? Dopo tutto quello che ho fatto…
- Si. Scusa Joe mi dispiace. Il destino non ha voluto…
- Non ha voluto cosa? Io nel destino non ci credo! E poi avresti potuto avere il minimo buon senso di dirmelo in faccia, no?
- È vero. Hai ragione anche su questo! Perdonami…
- Addio.
Lancio il telefono non so dove e sento il tonfo…
Bene addio anche al telefono.
Possibile che non me ne vada bene una?
La amo cazzo.
- Joe che è successo?
Guardo Nick negli occhi e sento le lacrime che iniziano a pungere gli occhi.
- Tu e…
- Si.
Una lacrima solca il viso.
Mi abbraccia.
- Mi dispiace!
Il mio fratellino che mi consola dopo quello che li ho raccontato questa mattina.
- La odio.
- Non è vero!
- Ti rendi conto? È stata una stronza.
- Basta Joe!
- Dirmi tutto per telefono. Ma sono un oggetto?
- Anche tu non sei stato gentilissimo con lei.
- Ma non ho fatto tutto per telefono. Le parlai a quattr’occhi. Ricordi?
- Si.
- Allora perché mi ha fatto questo?
- Ma perché ti ha…
- Per quel suo amico lì.
- Wow. Non… Non l’avrei mai immaginato!!
- Neanch’io… E se l’avessi saputo non ci avrei mai avuto nulla a che fare…
- Ora vuoi rimanere solo?
- Si grazie.
- A dopo.
Devo chiamarla.
Summer.
Devo parlare con lei.
- Pronto?
- Sum. Ho bisogno di te!
-  Joe sono alla partita ora. Mi dispiace.
- Ti raggiungo lì, appena finisci possiamo? Due minuti non chiedo molto!
- Certo certo! Vieni!

 
 
 
Kim

 
-Chi era?
- Joe.
- È successo qualcosa?
- Mi sa.
- Dai ora dobbiamo andare in campo.
- Sono preoccupata! Aveva un tono di voce che non mi piaceva.
Provo a concentrarmi sui passi, sono la capo cheerleader. Non devo sbagliare.
Arnold mi prende e mi lancia in aria, capriola e poi nelle sue braccia.
Un altro ragazzo mi aiuta, e con un piccolo salto sono in piedi sulle spalle di Arnold.
La coreografia è finita. Ma il mio pensiero è al mio migliore amico.
Lo vedo. Anzi… Vedo un gruppo di ochette di primo saltare e urlare… E purtroppo non è per Harry, il quarterback che sta rientrando in campo.
- Kim vallo a recuperare!
- Corro!
- Joe! Joe! Ehy fatemi passare!
- Ma dove vuoi andare cretina! Rispetta il tuo turno!
- Sum! Lasciatela passare! Ferme!
- Tu lo conosci!?
- Si! Andiamo Joe. O vuoi rimanere qui in attesa?
- Nono. Arrivo! Alla prossima ragazze!
 
Mi cambio velocemente e corro da Joe che mi aspetta in corridoio.
- Vi raggiungo fra due minuti!
- Ok Emy. Non ci mettere una vita!
Lo vedo seduto a terra con la testa fra le mani.
- Joe che è successo??
- Demi…
- No.
- Si. E sai come l’ha fatto?
- Ridendo?
- No. Per telefono!
- Mi stai prendendo in giro!
- No! L’ha fatto… per quel suo…
- Si Emy me l’aveva detto che c’era qualcosa che non andava.
- Lei si è resa conto subito. È stata così carina. Cercava di farmi ridere. Ci è riuscita, ma purtroppo quando li guardavo mi saliva un senso di rabbia che non ti saprei descrivere.
- Vorrei portarti con noi sta sera ma…
- Perché no? Ti piacerebbe venire alla Rosa Negra? Tanto rimarrei comunque sola.
- Emy. Sola? E perché scusa?
- Ho detto troppo! Allora? Vieni?
- Se non sono di troppo perché no!
- Ok allora! Andiamo!
 
 
Mi chiedo perché Emy sia così elettrizzata. Ci siamo andate tante volte e ci siamo divertite come matte. Anche qui come nel film ci sono il re e la regina, e quanto la invidio quella ragazza.
- Siamo arrivati!
- Kim! Tieniti pronta. Vieni!
- Che c’è? Ehy perché mi stai bendando?
- Vedrai!
Gli sento bisbigliare e ridacchiare alle mie spalle!
- Ehy cosa state confabulando!
- Buenas Noches!
- Vorrei ballare!
- Fai almeno iniziare la canzone!
- Questa sera abbiamo un ospite speciale. Ragazze datevi da fare e per questa sera sarete non le regina, bensì le imperatrici della Rosa Negra.
- Ma perché?
- Tu va a ballare. Vedrai!
Emy mi toglie la benda. La canzone inizia. Un ragazzo mi chiede di ballare.
Balliamo. Ci divertiamo. Ogni tanto mi giro verso Emy e Joe. Li vedo chiacchierare e lui sorride ogni tanto.
Si può essere gelosi del proprio migliore amico e della propria migliore amica?
A quanto pare si.
- Bene signorine. Venga qui di fianco a me la signorina Kim! Su forza! Kim Adam è pregata di salire!
Sento le urla di Emy e Joe.
Mi dirigo timidamente verso il palco.
Cavolo vogliono questi da me!
- Signorina Adam lei è la fortunata ragazza che questa sera ballerà con… Diego!
Mi volto verso la pista e lo vedo lì sorridente.
Gli occhi diventano lucidi.
- Cavolo!
Si dirige verso di me mentre partono le note di Represent Cuba.
Mi sento morire. Non ci posso credere.
- Buona sera.
- Sera.
- Le va di ballare?
- Certamente!




Recensioni proprio 0 eh? 2 recensioni su 110 visite nell'ultimo capitolo.
Voglio critiche ùù
Su. Non vi cade mica la manina eh!!
Ah e chi lo conosce Diego? *O* 
Chi non ha mai visto Dirty Dancing 2!?! *W*
Bye bye ;D
Recensite perfavoreee!!

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Capitolo 17
*** Good... Or not? ***


Good… Or not?


 
Cavolo sto ballando con Diego Luna.
No non ci credo!
Ma…
- Sei veramente brava sai?
-Oh. Ehm grazie!
- E sei pure bellissima!
- Grazie ma basta con tutti questi complimenti!
- Te li meriti. Poi stai arrossendo e sei ancora più carina.
- Ok Diego basta ti prego!
- Sei fidanzata?
- Si!
- Oh.
- Che c’è? Non dovrei?
- Nono. Anzi! È... È fortunato lui!
Finiamo di ballare e parte un applauso.
- Grazie Diego!
- Grazie a te!
- Mio fratello sarebbe veramente geloso sai?
- Lo so.
- Ehy stavo scherzando! Perché stai così?
- Perché mi sento come se l’avessi tradito veramente.
- Vuoi che lo chiami?
Alzo il viso e annuisco. Mi accarezza la guancia e sorride.
- Ti voglio bene. E non ti preoccupare!
- Anch’io!
Sorrido.
È un angelo questo ragazzo. Come ha potuto trattarlo in quel modo?
- Tesoro. Ti sei divertita? Siete stati fantastici.
- Si è stato bellissimo. Ma…
- Si ho già capito! Ma sta tranquilla…
- Sapevo già tutto!
- Che cosa?
- Sapevo già tutto vieni qua!
Mi tuffo fra le sue braccia. 
- Perché ti sei preoccupata tanto?
- Beh guarda come si balla qui.
- Si. Balliamo?
- Sicuro?
- Certo!
Iniziamo a ballare. Non conoscevo questo suo lato. È così… così…
Cavolo Kim calmati! Che hai?
Alzando lo sguardo vedo Diego che mi fissa, sorride e mi saluta.
Sorrido anch’io poi fisso gli occhi in quelli di Nick.
Li vedo felici.
Mi tira a se e mi da un bacio.
Lungo.
Passionale.
Di quelli che ti fanno accartocciare lo stomaco.
Che ti fanno provare sensazioni strane e nuove.
- Hey voi due!
Joe.
È dolce quanto volete, ma sa anche rompere le scatoline quando vuole.
- Joe.
- Avete finito di dare spettacolo?
- Si. Abbiamo finito.
- Oh Nick che toni.
- Oh si. Certo!
- Kim!
- Emy. Che c’è?
- Posso parlarti?
- Certo! Scusa Nick.
- Sisi vai. Non ti preoccupare!
- Che è successo?
- Io. Ho. Baciato. Joe.
- O. Mamma. Mia. No. Cioè quando?
- Mentre tu eri appiccicata a Nick!
Perché non sono felice!
L’abbraccio.
- Che bello tesoro.
- Ha fatto in fretta però. Sono un po’ preoccupata.
- E tu digli di andare con calma!
- Sisi. Si è appena lasciato con una ragazza che sicuramente ama. Non voglio essere quella di ripiego…
- Da una botta e via!
- Appunto!
- Sta venendo! Uscite fuori e parlatene!
- Certo!
Nicholas mi abbraccia da dietro, Emy prende Joe e dopo essersi scambiati due parole all’orecchio escono fuori.
- Dove vanno?
- A parlare!
- Sei bellissima sta sera!
- Grazie.
- Fra un mese è Natale!
- Lo so!
- Vorrei passarlo insieme.
- Anch’io. Ma i miei non mi lasciamo passare il natale fuori casa.
- Neanche i miei!
- E allora?
- Li dobbiamo far conoscere!
- E come scusa?
-Un modo lo troveremo. Ora torniamo a ballare!
- Ok.
Li rubo un bacio e torniamo in pista.
Al contrario di cui molte pensano, è un ballerino straordinario! Mi sento al sicuro, protetta dalle sue forti braccia.
Ma arriva Diego a rovinare questo nostro magico momento.
- Li posso rubare la dama?
Nick mi guarda, non so che dire, annuisce e mi ritrovo fra le braccia di Diego che inizia a farmi roteare.
Perché non sono felice di essere con lui? era il mio sogno no?
Guardo Nick che mi guarda sorridente, non sembra infastidito. Emy li aveva riferito della mia passione per il ballo ed il mio sogno di ballare con Diego.
- Che c’è non sei felice?
- No. Anzi.
- Mi è stato riferito che era il tuo sogno ballare con me. O mi sto sbagliando?
Sento le guance infuocarsi. Sono un po’ imbarazzata per questo.
- Si, e sono veramente felice di essere qui a ballare con te. Ti ringrazio!
- Non devi ringraziare me. Ma lui.
- Ma io credevo che…
- È stato lui a contattarmi! La tua amica voleva farti una sorpresa, ma lui ha poi pensato a tutto!
Sento li occhi inumidirsi e subito una calda lacrima solcare la guancia.
- Vuoi andare da lui?
- Finiamo questo ballo! Se lui l’ha voluto, allora vuole vedermi felice!
- Va bene. Come vuole signorina!
La canzone molto movimentata finalmente finisce. Abbraccio forte Diego sussurrando un grazie, che mi consiglia di correre da Lui.
- Te ne vai?
- Posso rimanere ancora se vuoi!
- Aspetta un attimo!
Corro da lui che mi aspetta sorridente.
- Grazie!
Urlo mentre li metto braccia al collo.
- Grazie! Grazie di tutto!
- Farei qualsiasi cosa per vederti felice!
- Nick?!
- Si?
- Avrei fame… Mi chiedevo se potessimo andare tutti insieme a mangiare una pizza!
- Certo!
Faccio cenno a Diego che si avvia verso di noi.
- Hai fame?
- Abbastanza!
- Bene andiamo! Quei due sono ancora fuori?
- Si.
Uscendo sentiamo delle voci, le riconosco. Ma perché urlano così?
- Da un giorno, anzi, dal giorno alla sera sei diventato così? Perché? E cosa ti ho fatto io per essere trattata come un oggetto! Sono fortunata a non essere andata oltre!
- Mi fai finire di parlare? Non volevo usarti! Mi sono espresso male! Ok? Perdona la mia risata, cancella tutto! Ricominciamo da capo!
 
 
Emy
 
Guardo i suoi bellissimi occhi. Come si fa a dirli di no?
Ma alla mia domanda andiamo con calma lui ha risposto con una risata e con: stiamo scherzando?
Cosa li ho fatto di male?
- Ti prego!
Si avvicina. Non riesco a resistergli.
- No Joe. Mi dispiace!
L’ho detto davvero?
- Emy che è successo?
- Possiamo andare?
- Ragazze andate. La pizza la rimandiamo!
- Mi dispiace ragazzi!
- Non ti preoccupare. Era la vostra serata! A sabato prossimo!
Cavolo. Kim aveva invitato Diego a quanto pare… Non posso rovinare tutto.
- Kim se vuoi…
- No. Sta tranquilla! Oggi la priorità va a te!
- Grazie!
Mentre camminiamo verso l’auto mi abbraccia. È così dolce lei.
 
 
Kim
 
Come si può stare senza amici?
- Ora stai meglio?
- Diciamo di si. Cavolo non pensavo di non contare nulla… Per nessuno!
- Ehy!
- Kim. Guarda che schifo. Prima Liam, ora pure Joe. Ma cosa sono?
- Non dire così. Troverai quello giusto. E poi Joe è stato appena lasciato. Prova a darli tempo.
- Si. Forse hai ragione. Però… cavolo tu non immagini quanto ti invidio.
- Non dire così che mi fai stare male.
- Ma è vero. Hai un ragazzo perfetto! Chi non sogna uno come lui?
- Si hai ragione. Ma se devo parlare e vederti stare male preferisco non farlo.
- No. Parlami. Dimmi tutto. Non ci sto male. Anzi, sono felicissima per te.
- Sicura?
- Sicurissima! Te lo meriti!
La stringo forte a me, lei invece questo non se lo merita. È una ragazza dolce, sensibile, altruista.
- Tu invece no. Non meriti quello che ti hanno fatto. E sinceramente proprio da Joe non me lo sarei aspettato.
- È il tuo migliore amico. Ovvio che non te lo saresti aspettato.
Il mio cellulare squilla.
- Kim il cellulare!
- Lo so. Ma voglio abbracciarti forte forte!
- Vai a rispondere!
- Corro!
È Joe.
- Ehy.
- Come sta?
- Non bene!
- Mi dispiace.
- Ci avresti dovuto pensare prima no? Prima di agire o parlare prova a contare fino a dieci la prossima volta!
- Sum sai cosa ti ho detto su di lei. È vero non avrei dovuto ridere…
- Sei stato un cretino.
- Lo so.
- Beh almeno questo.
- Hai finito di prendermi in giro?
- E chi lo sta facendo?
- Oh grazie. Molto gentile da parte sua, signorina.
- Prego prego.
- Ma guarda che faccia tosta.
Mi viene da ridere. Fa l’offeso il ragazzo.
- Esci!
- Cosa?
- Ti ho detto di uscire di casa!
- No.
- Ti prego.
- Non vuole vederti.
- Io si. Voglio parlarle e chiederle scusa.
- Non è dell’umore giusto. Lo dico per il bene di tutti e due.
- No! Ora! Apri o butto giù la porta.
- Non ci provare!
- Uno…
- Joe No!
- Due…
Cavolo faccio?
- Due e mezzo…
- Eccomi arrivo arrivo.
Chiudo e apro la porta.
Ha un’espressione che non mi piace. Sta peggio di lei. Invece di farlo entrare lo spingo fuori e lo abbraccio.
- Come va?
- Male Sum, male.
Scoppia in lacrime. Cavolo, non l’avevo mai visto piangere. È sempre quello forte, il duro di ogni situazione.
- Ehy basta. Va tutto bene. Perché piangi? Eh? Per Demi? Dimenticala. Va avanti. Lo so che non sono passate neanche ventiquattro ore, ma il buongiorno si vede dal mattino no?
- Si. È vero. Ma non ce la faccio. Ora anche Emy mi odia.
- Non ti odia. Tranquillo. Vieni.
Lo prendo per mano e lo porto in camera dove c’è Emy che appena lo vede scatta in piedi. Vedo gli occhi di entrambi riempirsi di lacrime, ma si nota che Joe vuole resistere a tutti i costi. Lei no. Lei è debole non ce la fa.
Scoppia.
Piange come non l’avevo mai vista prima.
Si avvicina a lui con i pugni stretti a pugno.
Ho paura, ma un po’ mi viene da ridere, è un po’ comica come scena.
- Io…
Inizia a tirare pugni al petto di Joe, mi chiedo chi dei due si stia facendo male.
- Ti…
Ora è più veloce, tira sempre più pugni. Joe subisce in silenzio, si morde un labbro per trattenere le lacrime.
- Amo!
Urla. Urla forte. E tira un ultimo pugno.
 
 
Joe
 
Quei pugni più che fisicamente mi fanno male psicologicamente.
- Amo!
Urla. Urla forte. E tira un ultimo pugno.  Il più forte.
La stringo al mio petto. Ha bisogno di protezione.
- Scusa.
Non la sento più piangere ma è ancora scossa.
Alzo lo sguardo verso Kim che mi sussurra qualcosa.
- Io vado!
Faccio un cenno con la testa.
Allontano Emy delicatamente e mi siedo a terra, con un gesto della mano li faccio cenno di sedersi accanto.
- Perdonami. Sono stato uno sciocco ma io non…
- Tu non potevi sapere quello che mi è successo. Ma… pensavo che con quello che è successo a te…
- Si. Andiamo con calma.
- Ci voleva tanto?
Una risatina leggera fuoriesce dalle sue labbra. Come è bella.
- Si è fatto tardi. Io devo andare.
- Lo so. Ci vediamo.
- Alla prossima.
Li accarezzo i capelli mentre mi alzo.
- Sum?
Mi dirigo di sotto ma di Sum neanche l’ombra.
- Sum?
Urlo un po’, magari non mi sente.
- Joe che c’è?
- Non trovo Kim!
-Come no? Kim! KIM!
- Kim!
- Joe che fine ha fatto?
- Kim è uno scherzo di cattivo gusto.
- Joe ho paura.
- Starà scherzando. Sarà nascosta da qualche parte a ridersela. Appena la trovo è finita!

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