Beyond the life Merlino impiegò qualche istante a riprendersi. Si toccò delicatamente sotto le costole, dove il dolore era ormai scomparso, ma non vi trovò nessuna ferita. Sollevò il viso e di fronte a sè vide finalmente la battaglia con i suoi stessi occhi. Qualche metro più in là, lontani dal nucleo centrale della lotta, i due condottieri si stavano fronteggiando. Il mago vide Artù sferrare una stoccata decisa, colpendo lo scudo di Mordred e scagliandolo lontano. "Guardati intorno Mordred." Cominciò il re fissando il suo avversario che ansimava, senza forze. "Quello per cui ho lottato tutta la vita vivrà dopo di me...ma il dolore che tu hai portato nel mio regno..." Con un movimento rapido Artù colpì il ragazzo, trapassando il suo corpo e chiudendolo quasi in un abbraccio. "...adesso morirà con noi due." Le ultime parole del re uscirono come un debolissimo sussurro che il mago non riuscì ad udire. Con un secco scatto del polso Artù rigirò Excalibur nel petto del nemico che lanciò un ultimo urlo di dolore prima di cadere sulle ginocchia. Pochi istanti dopo Merlino vide il corpo di Mordred accasciarsi al suolo senza vita, ai piedi del suo avversario. Era finita. Tutt'intorno gli altri soldati continuavano a combattere senza sosta. Voci di uomini allo stremo e rantoli d'acciaio facevano da sottofondo a tutta la valle. Per un attimo la tensione che opprimeva il corpo del mago sparì e un lieve senso di gioia fece increspare le sue labbra. Vide il suo re stringere con forza l'elsa di Excalibur, la cui lama splendente ancora perdeva purpuree gocce di sangue sul terreno. Lentamente l'uomo si voltò. Ansimava per la fatica e lucide perle di sudore, come gemme di rugiada, gli bagnavano il viso. Gli occhi dei due si trovarono, azzurro nell'azzurro, e le loro bocche si abbandonarono ad un sorriso complice e spontaneo, come quelli che si scambiavano anni prima, quando quell'oscurità sembrava ancora così lontana. Era finita. 'cause I'm broken and I'm lonesome... Un tintinnio d'armatura rigettò gli uomini nella realtà, fatta di gemiti e stridii metallici. Merlino spalancò gli occhi, incredulo, mentre il sorriso sulle sue labbra morì in un dolente sussurro. "No..." Senza rendersene conto Artù aveva portato la sua mano a stringersi il fianco opposto. La sua cotta di maglia scintillava di un colore diverso dal grigio dell'acciaio, mentre le sue dita si bagnavano di rosso. Fece un passo in avanti e con un gemito cadde sulle ginocchia. "Artù!" Con un balzo Merlino si lanciò verso l'uomo. I suoi stivali colpirono rumorosamente la terra, bagnata di pioggia e sangue. La terra di un campo di battaglia in cui si stava combattendo una guerra che il mondo avrebbe ricordato per sempre. "Artù..." Il mago si chinò davanti al guerriero, afferrando e sorreggendogli la testa e le spalle col proprio braccio. "Merlino...era ora..." L'uomo teneva gli occhi aperti a fatica, rivolti al cielo, ma il leggero sorriso sul suo volto pallido non accennava a sparire. "Non so più cosa fare con te e i tuoi continui ritardi..." La sua voce era appena udibile ma pervasa da un senso di tranquillità e gioia che il mago non riusciva a comprendere. Con la mano libera tentò di tamponare la profonda ferita sotto le costole di Artù, esattamente nello stesso punto in cui la fitta improvvisa lo aveva colpito qualche minuto prima. Aveva la mente annebbiata dalla confusione e gli occhi, pieni di lacrime, gli bruciavano fastidiosamente. "Sono contento che tu sia qui..." Il re continuò a parlare, spostando lo sguardo sull'amico che, con dolorosa ostinazione, non smetteva di premere il palmo della mano sul suo ventre, tentando di fermare il sangue. Un sospiro gli uscì dalle labbra. Il suo angelo custode. Al suo fianco, sempre e comunque. Al suo fianco per l'ultima volta. "Merlino...è finita..." "No!" Il mago non riuscì a trattenersi. Respirava affannosamente e sentiva le tempie pulsagli. Doveva fare qualcosa. All'improvviso i suoi occhi si illuminarono del colore dell'ambra. "Voi non morirete! Avete ancora molte cose da fare! Voi..." Le iridi si dorarono ancora e ancora e ancora ma non accadde nulla. Valle Sines. La prima valle che la magia aveva abbandonato. Merlino espirò sonoramente abbassando la testa. Non poteva fare niente. ...and I don't feel right when you've gone away... Vide la sua mano coperta del sangue del suo miglior amico e tutto all'improvviso gli fu amaramente chiaro. Le lacrime gli scesero sulle guance senza che nemmeno se ne accorgesse. Il drago aveva ragione. Lentamente il suo sguardo si spostò, fino ad incontrarne un altro. Uno sguardo morente, ma non triste e spaventato. Bensì consapevole e sereno. Uno sguardo fraterno. "Credo che per adesso dovrò fermarmi qui, amico mio" Il loro destino era compiuto. Il mago si lasciò sfuggire un singhiozzo, mentre le lacrime gli bagnavano le labbra. Non riusciva a distogliere gli occhi da quelli di Artù. Non voleva. Per paura che quell'attimo sarebbe bastato per perderlo per sempre. Il re afferrò con tutta la forza che gli restava il polso dell'uomo, stringendolo con le sue dita fredde e segnate dal sangue. L'espressione sul suo viso era dolce, stanca e velata di malinconia. "Grazie di tutto, Merlino." Il mago, con uno sforzo inumano, si obbligò a rallentare il respiro e a riprendere il controllo. Ma gli occhi continuavano a bruciargli e le mani non smettevano di tremare. "Ve l'avevo detto Artù.." La voce gli uscì con fatica, come se la sua gola stesse soffrendo nel pronunciare quelle ultime parole troppo tristi. "Sarò felice di essere il vostro servo..." Troppo dolorose... "...fino al giorno della mia morte." You've gone away... "N-no...Non il mio servo" Artù scosse delicatamente la testa, deglutendo con uno sforzo. Le labbra gli tremavano, ormai stremate. Si fece improvvisamente serio in viso, come se le parole che stavano per uscire dalla sua bocca fossero le più importanti che avesse mai pronunciato. E forse lo erano. Respirò profondamente, sentendo il corpo perdere sensibilità e le palpebre sempre più pesanti. Capì che tutto stava per finire, ma c'era solo ancora una cosa che lui doveva...voleva dire... "Grazie di essere stato mio amico fino alla fine." …prima di andarsene. Merlino strinse gli occhi e serrò la mandibola tanto da farsi male per ricacciare in fondo alla gola un singhiozzo. Il blu delle sue iridi brillava di una luce intensa che si rifletteva in quelle dell'uomo steso tra le sue braccia. Delicatamente ruotò la mano fino ad afferrare quella di Artù. Con un lieve cenno del capo lo ringraziò nuovamente. Il viso di Merlino si accese in un debole e triste sorriso e la sua voce si fece per un attimo allegra, come quella che aveva molto tempo prima, quando bisticciava con il suo migliore amico. Il suo futuro re. "Oh... è stato più difficile di quanto possiate immaginare" A quelle parole il viso del re si illuminò e con un gemito, un riso appagato gli uscì dalle labbra. In quel momento di serietà e dolore aveva avuto la conferma che nulla era cambiato tra di loro, anche dopo tutti quegli anni. Dopo così tanto tempo, dopo una vita intera, erano rimasti gli stessi ragazzi: leali, coraggiosi e un po' incoscienti. E lui sapeva che anche se stavano per separarsi, non si sarebbero mai perduti. I suoi occhi arrossati lentamente divennero lucidi, azzurri come uno specchio di acqua ghiacciata e la sua voce spezzata uscì con un sussurro divertito. "Idiota" Con un singhiozzo il sorriso del mago si allargò dolcemente, mentre la sua mano strinse quella del re con più forza. La prima goccia di rugiada del mattino scivolò dalla foglia di un albero, andando a perdersi tra le loro dita intrecciate. "Babbeo" Senza allentare la presa tra le loro mani Artù guardò il viso del suo migliore amico. Lo guardò negli occhi per l'ultima volta. "Addio, amico mio.." Una lacrima solitaria cadde dalle ciglia di merlino, rigandogli la guancia, fino a morire sulle sue labbra ancora sorridenti, socchiuse in un sussurro. You don't feel me here... "Addio, mio re..." Il vento continuava a gridare tra gli alberi noncurante delle lame che inarrestabili fendevano l'aria. Un dolce sorriso comparve sul viso del guerriero e dai suoi occhi, ormai chiusi, scivolò un'ultima, tiepida lacrima. Anymore.
Ed eccoci arrivati all'epilogo di questa vicenda. Speriamo che la storia vi sia piaciuta, anche se molto triste. Ci farebbe piacere leggere i vostri commenti a riguardo. Ci sentiamo quasi tristi ora che la storia è finita (è la prima a più capitoli che concludiamo...ci siamo affezionate *-*). Anche se non la abbandoneremo del tutto, infatti questa fic ha un seguito (che momentaneamente è solo nelle nostre menti e che verrà messo presto nero su bianco), quindi vi raccomandiamo di tenere ancora sott'occhio gli aggiornamenti. Nonappena il sequel sarà pronto aggiungeremo un nuovo capitolo a questa storia fornendovi il link per la parte due. Vorremmo ringraziare tutti coloro che ci hanno recensito. In particolare spero che per elfin emrys la situazione si sia chiarita...In caso ancora qualcosa non fosse chiaro spero con questo "riassunto" di renderti tutto limpido. Questa fic è il racconto di un episodio della vita di Artù, una specie di occhiata che il lettore esterno butta su una giornata della sua vita, in particolare è la giornata della sua morte. Siamo infatti nel futuro (non lo abbiamo specificato ma fatto intuire attraverso alcuni particolari), circa dieci-quindici anni dopo la sua incoronazione. La vicenda parte con Artù e Merlino su una collina che parlano tra di loro. I due si separano, Artù si dirige verso la valle per combattere con il suo esercito mentre Merlino va dal drago per conferire, ma sulla sua strada trova Morgana, alleata di Mordred, che lo combatte e gli fa perdere tempo. Nel frattempo Artù e Mordred stanno scontrandosi. Merlino vede parte della battaglia nei cristalli e capisce che Artù perirà nello scontro. Si precipita fuori dalla caverna nel tentativo di raggiungerlo ma quando arriva è troppo tardi e Artù muore tra le sue braccia. Questo è in breve ciò che accade nei quattro capitoli che hai letto. Se ancora qualcosa dovesse non esserti chiaro, chiedi pure :) Bene, credo che sia ora dei saluti finali. Ancora grazie a tutti quelli che ci hanno seguite. Un bacio, Cabaret del Diavolo.
Eccovi il link per la seconda parte: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=801791&i=1
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