a pagare, a morire e a sposarsi c'è sempre tempo

di pennychella
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo II ***



Capitolo 1
*** Capitolo I ***


-No,non è possibile -Lily Evans passò le mani sul viso.–ma…ma non è possibile,sta scherzando,vero?non ci posso credere. Oh no,è adesso? -.
-Evans sicura di stare bene?- Potter spalancò la bocca per sbadigliare.
-Professoressa,cosa le ho fatto di male?sono sempre stata una ragazza esemplare. Ho preso gli appunti quando era necessario prenderli,l’ho ascoltata sempre,mi sono impegnata al massimo,perché mi fa questo?la prego,la scongiuro,la supplico:mi dica che è uno scherzo !-.
-E’ una decisione presa dal preside e condivisa da tutto il corpo docenti. E’inutile che mi guarda in quel modo, non ci posso fare nulla. Adesso la smetta di fare la bambina e soprattutto non mi preghi visto che non sono una santa-.
La professoressa Mcgranitt sistemò  il colletto del suo abito color topo. Aprì il primo cassetto della sua scrivania per prendere alcune pergamene.
-Visto che siete diventati prefetti è necessario informarvi sulle vostre mansioni. Dovrete fare la ronda il giovedì e il venerdì fino a mezzanotte. Il vostro compito è quello di controllare che tutti gli studenti siano nei loro letti. Capito,signor Potter?tutti gli studenti ,anche i suoi amici-.
Potter alzò la testa  e si guardò in torno –si,certo-.
-Se qualcuno verrà scoperto da un professore a zonzo per i corridoi,per il parco,per i sotterranei,per il campo,per le serre,per la foresta proibita e per qualunque posto immaginabile verrà messo in punizione insieme a voi. Prima di fare la ronda firmerete un foglio che vi darò personalmente.  Se trovate uno studente segnate il suo nome su una di queste pergamene e riconducetelo nella sua stanza. La mattina mi consegnerete la pergamena e io provvederò  a fare il necessario. Ovviamente avete la facoltà di togliere punti ma immagino lo sappiate-.
Lily prese la pergamena,aprì la cartella e gliela infilò a forza - c’è altro ,professoressa?-chiese.
Minerva  Mcgranitt  incrociò le mani  -no . Direi che potete andare-.
Lily si alzò dalla sedia e prese la cartella. Fece due passi in direzione della porta.
-Signor Potter mi spiace di averla annoiata tanto. Se la prossima volta le serva un cuscino,chieda pure! Sarò felice di metterla in punizione-.
-Mi scusi-.
Lily aprì la porta e andò alla sua destra. Aveva un mucchio di cose da fare:il tema,la ricerca,la pozione Corroborante.
-Evans, lo so che non mi hai mai sopportato-.
–Vedo che facciamo progressi-.
-Magari la ronda è un occasione per migliorare le cose-.
-Quali cose?sbaglio o sei stato tu a buttarmi le cacca bombe alla festa del quarto anno,a mettere un elfo domestico nel mio zaino al primo anno, a rubare il mio libro di pozioni al terzo?-.
-Le cacca bombe erano per Mocciosus,l’elfo domestico è stata opera di Sirius e il libro di pozioni l’ha rubato qualcun altro-.
Lily sospirò. Quelle cose  erano soltanto due Avvincini nel lago Nero.
-Ci si vede,ho un mare di compiti da fare-.
Lily si fermò davanti  le scale.
Un dubbio si insinuò nella sua mente:Sala grande o biblioteca?
Al diavolo il tema,la ricerca e anche il distillato. Come se non potessi mai dare l’impreparato.
Il suo stomaco aveva deciso e in questi casi non si poteva fare altro se non dire un bel saionara alla biblioteca. Inoltre doveva trovare subito Marlene e riferirle cosa era successo.
Si appoggiò al corrimano e percorse tutte e sette le rampe di scale.
La ronda con Potter?Potter prefetto?chi è che ha dato di matto?voglio sapere quel deficiente che ha confuso la Mcgranitt!
Entrò nella sala grande con il fiatone.
-Lily,sono qui. Che ti è successo?sei tutta rossa -.
- Marlene devo dirti una cosa-.
-Aspetta,la mia è più importante. Non ci crederai mai. Però siediti sennò mi viene il torcicollo-.
Lily sospirò e si sedette accanto all’amica .
– Ma mi è successa una cosa sconvolgente- ribatté Lily –è una cosa scioccante-.
-Ti sei fidanzata con Sirius Black,per caso?-.
-No,in che senso?perché?-.
Lily spalancò  gli occhi –stai scherzando,vero?-.
-No ,non sto scherzando. Ho l’aria di una che scherza?-.
-Hai l’aria di una svampita,semmai. Avete dato tutti di matto. Prima la Mcgranitt e adesso tu-mormorò Lily con il mento a terra.
-La Mcgranitt?- Marlene guardò Lily perplessa.
Lily sospirò -niente-.
–Trottolino amoroso- urlò Marlene.
 Sirius si avvicinò  con aria da deficiente seguito da tre idioti,il Grande capo era  intento a pulirsi gli occhiali sporchissimi di fuliggine.
-Pluffettina mia -.
Remus alzò gli occhi al cielo,Peter si girò dall’altra parte e Potter fece una smorfia.
-Lily ,ti dispiace se sto un po’ con trottolino?-.
-No,figurati-.
Lily si alzò,gli occhi sgranati. Fu costretta a sedersi  tra Peter e Potter.  Trottolino invece si accomodò accanto alla sua Pluffettina . I due si presero per mano e iniziarono a guardarsi come due ebeti,gli occhi luccicanti e un sorriso a ottantasette denti.
-L’ho saputo dopo pranzo-disse Remus  -credevo fosse una burla-.
-Sai Evans,oggi è giovedì-.
-Lo so- .
-Sorpresa?quando Sirius mi ha annunciato la lieta notizia gli ho riso in faccia. Naturalmente ero certo che fosse una balla. Quando è diventato tutto rosso ho capito che parlava seriamente-.
-Quando l’hai saputo?-.
-Prima di andare dalla Mcgranitt.-.
Lily allungò la forchetta verso due coscette di pollo.
Piatti,bicchieri,posate,tovaglioli,bevande ,portate  e le coscette di pollo sparirono. Gli studenti si alzarono e per la sala grande iniziò un grande trambusto.
-Oh no .E adesso? Morirò di fame. Peggio di così! Potter,andiamo -.
-Si,vengo-.
-Panzerotto mio -.
-Pesciolina mia-.
Remus si alzò –io me ne vado-.
-A…anch’io-. Peter lo seguì e sparì tra la folla.
Lily guardò la nuova coppia con disgusto-contenta di essere prefetto -.
Lily e James uscirono dalla sala grande.
Marlene e Sirius si guardarono per un istante e scoppiarono a ridere.
-Hai visto le loro facce?-.
Sirius si asciugò una lacrimuccia -Evans era sconvolta –.
-Dici che abbiamo esagerato?-.
-Scherzi? Pagherei per  vedere il loro atteggiamento. Chissà cosa stanno pensando-.
-Hai ragione. Pluffettina mia era disgustoso. Sei stato bravo-.
Sirius fece un inchino.-tra una settimana c’è la gita ad Hogsmeade-.
-Io da Zonko non ci entro. Te lo scordi. Perchè non ci vai in questi giorni?mi avevi detto che c’è un passaggio al terzo piano che porta al negozio-.
- Ogni volta che vado al terzo piano vedo Gazza  fare la guardia. Maledetto lui e la sua gattaccia!-
-A cosa ti serve andare da Zonko?non hai caccabombe a sufficienza?-.
-No,in ballo c’è qualcosa di grosso ma non posso dirti nulla. A proposito,come sta Vance?
-Si sta riprendendo. Stavo giusto andando a farle una visita,vuoi venire? –.
-Come rifiutare un simile invito?-.
I due Grifondoro si guardarono negli occhi.
-Pluffettina-.
-Trottolino mio-.
Si alzarono e uscirono dalla sala grande ormai vuota.
-Quei due sarebbero una bella coppia- disse Marlene.
-L’ho sempre pensato anch’ io-.
La strega salì i primi quattro gradini della rampa di scale,si fermò e guardò verso Sirius.
-Se li aiutassimo?-.
- non mi immischio in queste cose amorose e disgustose -.
-Non ho intenzione di preparargli la cenetta. Sarà divertente. Saremo io e te ad aiutarli e non maghi qualunque. Sono sicura che anche Emmeline ci darebbe il suo appoggio-.
-Stai parlando della Vance,per caso?-.
-Si  e se non c’è lo da la coinvolgeremo  noi,come sempre d’altronde. Anche Remus effettivamente potrebbe essere coinvolto-.
-Hai in mente qualcosa?-.
-Qualcosina. Vedrai ,uniremo le nostre menti e a fine anno vedremo James e Lily chiamarsi con nomignoli sdolcinati e vomitevoli-.
Marlene si voltò e continuò a percorrere le scale. Si,sarebbe riuscita in questa impresa.
-Sarebbe simpatico scommettere - pensò mentre imboccava un corridoio.
Sirius la seguì non molto convinto e insieme i due si persero nei meandri del castello.

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Capitolo 2
*** Capitolo II ***


-Piove piove piove,la strega cerca un fiore,lo cerca per merlino,ringhia il carlino. Piove,piove,piove,la strega cerca un fiore,lo cerca per merlino,ringhia il carlino. Piove,piove,pio…-.
- Potter,la smetti? Mi dai sui nervi-.
James sbuffò –C’era un mago seduto sulla scopa,c’era un mago seduto sulla scopa che disse alla sua pluffa…-.
-Eh basta -.
James si guardò intorno. Non si sentiva nessuno eccetto Pixie che cantava a squarciagola.
-Mi annoio-.
-Anche io. Credevi fosse divertente?sarà l’una di notte,ho un sonno assurdo, e domani,tanto per compiacerti,darò l’impreparato in tre materie-.
-Perché non chiedi  alla Mckinnon o alla Vance di farti copiare la ricerca e il tema?-.
-Emmeline è in infermeria e Marlene…beh,è rimbambita-.
James si passò una mano tra i capelli-domani abbiamo pozioni-.
-Non me ne parlare. Lumacorno mi ha invitato ad una delle sue feste. Stare in mezzo ai Serpeverde non mi alletta per niente.- Lily sospirò –saliamo o scendiamo?-.
-Saliamo,sennò finiamo nei sotterranei -.
-Ancora non riesco a credere che Marlene e Sirius…- Lily fece una smorfia.
James ghignò –Chissà magari un giorno anche noi…tutto sta nell’accettare il mio invito-.
-Ceerto-disse Lily –sai che ti dico? Che ne pensi di vederci il trentuno febbraio?o forse preferiresti il trentasei Ottobre,visto che viene più vicino?- .
-Se con il 36 Ottobre intendi il 5 Novembre è perfetto –.
-Piantala. Quando è no,è no. Certo se me lo chiedesse Peter,potrei accettare-.
-Evans,sbaglio o hai detto che ci saranno i Serpeverde al festino?-.
-Già-.Gli occhi di lily divennero due fessure–che ti importa?-.
-Sei stata tu a dirmelo-.
-L’ho buttata li per non restare in silenzio-.
-E io ho ripreso l’argomento-.
-Davvero??e io credevo che la tua testolina avesse elaborato qualcosa di malefico!giurerei che hai sconnesso il cervello da quando ti ho dato questa informazione-.
-Ma no,cosa dici?io?-.
-Allora il tuo non è un ghigno diabolico. Ti sta venendo l’immuno deficienza,è contagiosa?-.
-Adesso basta. Aspettavo un tuo invito è mi tratti a pesci in faccia-.
-Perché avrei dovuto invitarti?dovresti farti ricoverare al San Mungo o buttarti tra le braccia del platano picchiatore,Potter-.
-Non gliela vuoi far pagare a quel confettino di Narcissa?-.
-Certo che voglio. Ripeto:cosa te ne frega?-.
-Niente,proprio niente,assolutamente nulla-.
Lily Evans inarcò un sopracciglio e fece un passo in avanti –peccato,magari se me l’avessi detto ti avrei anche invitato . Credevo che tu e Black stesse escogitando qualcosa di spettacolare. Ma,ovviamente,mi sono sbagliata. Capita a tutti qualche errore in fin dei conti. Ora che ci penso mi avevano detto che i malandrini non erano più quelli di una volta. Tanto meglio,non vedrò Black,Lupin e Minus tra i corridoi .Sono certa,che rammolliti come sono,potrò stare più tranquilla d’ora in poi.Credo che possiamo tornare nei nostri dormitori. Andiamo?-.
Lily salì il primo,il secondo e il terzo gradino con una lentezza eccessiva.
- Non posso dirti cosa ho in mente,dovrai vederlo con i tuoi occhi-.
-La cena è domani sera alle otto e mezza. Sii puntuale  e soprattutto non presentarti in divisa,tutto chiaro?-.
-Ma che vestito dovrei mettermi?-.
-Qualcosa di elegante, Potter ma immagino tu non sappia il significato di questa parola -.
-Per chi mi hai preso Evans?come puoi offendere questo gentleman,questo Lord,questa tenera faccina piena di fascino che trasuda bellezza e carisma da tutti i pori?-.
-Davvero?che la terra mi inghiotta per questo mio gravoso errore ma ,Lord,non eravate voi e il vostro fedele messere a fare a gara di rutti sulle sponde del lago la settimana scorsa-.
-Lilian,lascia che ti spieghi. Quello che tu ritieni sia il ruttare non è altro che una raffinata arte che si apprende dopo decenni di studio e duro allenamento. Mi rincresce affermare che non sono ,ahimè,stato io il fautore di questa veneranda disciplina,la scorsa settimana,ma i miei fidati Messer Black e Minus. Non mi alzerei mai ad un livello linguistico così sublime-.
-Parola d’ordine?-.
-Quare id faciam fort…fort…fortasse ?-.
La signora grassa emise uno sbuffo-se non la dici tutta non posso farti passare-.
-Al diavolo,io detesto il greco-.
-Quare id faciam fortasse requiris. E’ latino,Potter,proprio come il nome di tutti gli incantesimi che pronunci-.
-Certo che lo sapevo. Era un modo per testare la tua spigliatezza-.
-Ovviamente-.
Attraversarono il buco del ritratto.
-A domani allora,Miss Evans-.
-Miss lo dici alla tua pluffa,Potter-.
-Qui non c’è l’ho,fa lo stesso se dico Miss moquette?-.
-A domani sera,puntuale-.
Lily salì le scale e raggiunse il suo dormitorio. James invece uscì una pergamena dalla tasca dei pantaloni e si sedette sul divano:aveva molto da fare.

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