this is the life 2 seconda storia di nancyiry (/viewuser.php?uid=41417)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO N 1 ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO N 2 ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO N 3 ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO N 4 ***
Capitolo 5: *** CAPITOLO N 5 ***
Capitolo 6: *** CAPITOLO N 6 ***
Capitolo 7: *** CAPITOLO N 7 ***
Capitolo 8: *** CAPITOLO N 8 ***
Capitolo 9: *** CAPITOLO N 9 ***
Capitolo 10: *** CAPITOLO N 10 ***
Capitolo 11: *** CAPITOLO N 11 ***
Capitolo 12: *** CAPITOLO N 12 ***
Capitolo 13: *** CAPITOLO N 13 ***
Capitolo 14: *** CAPITOLO N 14 ***
Capitolo 15: *** CAPITOLO N 15 ***
Capitolo 16: *** CAPITOLO N 16 ***
Capitolo 17: *** CAPITOLO N 17 ***
Capitolo 18: *** CAPITOLO N 18 ***
Capitolo 19: *** CAPITOLO N 19 ***
Capitolo 20: *** CAPITOLO N 20 ***
Capitolo 21: *** CAPITOLO N 21 ***
Capitolo 22: *** CAPITOLO N 22 ***
Capitolo 23: *** CAPITOLO N 23 ***
Capitolo 24: *** CAPITOLO N 24 ***
Capitolo 25: *** CAPITOLO N 25 ***
Capitolo 26: *** CAPITOLO N 26 ***
Capitolo 27: *** CAPITOLO N 27 ***
Capitolo 28: *** CAPITOLO N 28 ***
Capitolo 29: *** CAPITOLO N 29 ***
Capitolo 30: *** CAPITOLO N 30 ***
Capitolo 31: *** CAPITOLO N 31 ***
Capitolo 1 *** CAPITOLO N 1 ***
TITOLO: THIS IS THE LIFE 2 (SECONDA STORIA)
AUTRICE: nancyiry
Attenzione:
- questa
storia è la continuazione della precedente, che si intitola
“This is the life”;
- quando
troverete delle frasi in corsivo, sottolineate e tra le virgolette,
vuol dire che si tratta dei pensieri dei personaggi;
- non
ho altro da dirvi, quindi…vi auguro buona lettura !
CAPITOLO
N * 1
Era
una giornata triste…
Nel
cielo si vedevano
molte nuvole grigie e
di lì a poco sarebbe sicuramente scoppiato un tremendo
temporale…
In
un bosco, otto ragazzi, un cane
parlante
e un uomo, erano riuniti
attorno a una
bara.
Era
il giorno del funerale di Ari.
Jeb
era stravolto dal dolore e guardava la bara del figlio con gli occhi
lucidi.
Max
guardava la bara del fratellastro, senza sapere cosa
dire.
Nancy
era stretta a Kevin e guardava
tristemente la bara dove
giaceva uno dei
suoi migliori amici.
Kevin
le cinse la vita con un braccio
ancora
più forte per infonderle
coraggio.
“Ari, quanto mi dispiace…Mi
mancherai
tantissimo…”, pensò
la ragazza tristemente fissando la bara.
Angel,
la più piccola del gruppo, fece un passo avanti verso la
bara e ci buttò sopra
della terra, poi disse:”Ari, non ti ho
conosciuto molto bene…Non mi
piacevi prima, ma poi ci hai
aiutati e hai cominciato a
piacermi.”, poi si voltò verso
Max con gli occhi lucidi.
Max
abbracciò dolcemente la bambina, accarezzandole la testa per
consolarla.
Dopo
Angel, si fece avanti Gassman, il quale disse: “Mi dispiace
per quello che ti
hanno fatto…”, e buttò a sua volta un
po’ di terra sulla bara, poi tornò al suo
posto.
Dopodichè
toccò a Nudge, la quale però, non
riuscì a dire niente, troppo emozionata.
Infatti,
la ragazzina scoppiò a piangere e Max la strinse a
sé.
Iggy
disse bruscamente: “Non ho niente da dire.”
Quando
arrivò il turno di Kevin,disse con tono sincero:
“Ti ho odiato per molto tempo,
ma ultimamente eri
cambiato…ed eri
diventato un amico. Mi dispiace che sia finita
così.”
Kevin
tornò al suo posto e si fece avanti Nancy.
La
ragazza guardò la tomba e le tornare in mente molti ricordi
di Ari.
Nancy
si ricordò della prima volta che aveva incontrato quel
bambino alla Scuola, di
quando erano diventati amici, di quando Ari l'aveva aiutata alla Scuola
e di
quando l'aveva salvata.
Subito,
le si formò un groppo in gola e la ragazza lottò
per non piangere.
Dopo
qualche minuto di silenzio, Nancy disse: “Ari…sei
stato uno dei miei migliori
amici e non ti dimenticherò mai.”, poi, sapendo
che se avesse detto ancora
una parola, non sarebbe più riuscita a
trattenere le lacrime, la ragazza tornò da Kevin.
Il
ragazzo le circondò la vita con un braccio e le
sussurrò all’orecchio: “Sono
qui.”
Nancy
sorrise e gli rispose: “Lo so…grazie.”,
e si girò verso di lui, appoggiando il
capo al suo petto,nascondendosi tra le sue braccia forti.
Kevin
sorrise e le diede un tenero bacio sul capo.
Poi
Fang fece cenno a Max di prendere la parola.
Max
si avvicinò alla bara del fratellastro, ci buttò
sopra due gigli,
poi guardò Jeb e vide quanto
dolore provasse in quel momento.
La
ragazza non riuscì a dire
nulla.
Fang
le si avvicinò, le circondò le spalle con un
braccio e Max scoppiò a piangere
sul suo petto.
Fang
accarezzò dolcemente i capelli della ragazza, cercando di
calmarla.
Quando
Max si fu calmata, Fang si avvicinò alla bara e
disse:”Ari, da piccolo eri in
gamba, ma poi sei diventato un
incubo…Non mi sono mai fidato di te e non ho mai voluto
conoscerti davvero…e
solo ora mi rendo conto che
è stata
questa la tragedia più grande…Mi
dispiace…”
Tutti
guardarono Fang, increduli.
Max
scoppiò a piangere ancora più forte e Angel,
Nudge, Gazzy, Nancy, Kevin, Iggy e
Fang l’abbracciarono cercando di infonderle coraggio.
In
quel momento, cominciò a piovere e grandi gocce
d’acqua piovana bagnarono il
terreno boschivo, come se anche il cielo stesse piangendo quel tragico
evento…
FINE
CAPITOLO N
* 1
|
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Capitolo 2 *** CAPITOLO N 2 ***
CAPITOLO
N * 2
Appena
il funerale fu finito, Jeb, guardando lo
stormo, disse:”Andiamo, ragazzi. Dovete prepararvi per
l'incontro.”
“Perchè
è così importante questo incontro, Jeb
?”
gli chiese Max diffidente seguendo l'uomo attraverso il bosco.
“Non
avevi detto che c'entrava qualcosa il Governo
?”, gli chiese Nancy.
“Sì,
infatti. Le persone che incontrerete sono
dalla nostra parte. Hanno tutti i mezzi per aiutarvi. Però
quelle persone
vogliono vedervi di persona.”, rispose loro l'uomo.
“Sono
impazienti di conoscervi. Vogliono vedere
con i loro occhi i ragazzi prodigiosi.”, proseguì
Jeb guardando lo stormo al
completo.
“Se
con ragazzi prodigiosi intendi bambini
innocenti, il cui DNA è stato modificato con il due per
cento di geni
aviari...allora siamo proprio noi.”, gli disse Max acida, poi
aggiunse:”E' un
miracolo se non siamo disastri mutanti completamente pazzi.”
Jeb,
ferito da quelle parole, ma riconoscendo la
verità in esse, annuì, poi disse:” Io e
la dottoressa Martinez vi consigliamo
di andare a questo incontro, ragazzi.”
I
ragazzi continuarono a seguire silenziosamente
Jeb fino al limitare del bosco dove c'era un piccolo jet che attendeva lo stormo.
A
pochi metri di distanza dal jet, i ragazzi si
fermarono per captare eventuali pericoli.
“Mi
sembra strano che non ci sia nessuno a
infilarmi un cappuccio
in testa...”,
disse Max diffidente guardando il jet.
“Max,
ne abbiamo già parlato. Questo jet è sicuro
e vi porterà a Washington molto più velocemente
di quanto potreste fare voi
volando.”, le disse Jeb seriamente.
“Dobbiamo
proprio andarci su quel coso fino a
Washington ?”, chiese Nancy non troppo entusiasta.
Jeb
guardò tutti i ragazzi e domandò
loro:”Non vi
fidate di me ?”
Tutto
lo stormo guardò l'uomo con espressione
scettica.
“Ti
dobbiamo rispondere ?”, gli chiese Nancy
sarcastica.
Gli
altri ragazzi sorrisero a quella battuta.
“No,
Jeb. Però mi fido di mia madre, che a quanto
pare si fida di te.... quindi saliamo.”, gli rispose Max
avviandosi verso il
jet.
Gli
altri ragazzi lo seguirono.
“Non
mi piace questa storia...Solo al
pensiero di stare chiusa in quel jet,mi mette addosso l'agitazione.”,
pensò Nancy nervosamente avvicinandosi all'avioggetto.
“Tranquilla,
Nancy. Andrà tutto bene.”,
le disse Angel telepaticamente.
Nancy
guardò la bambina, che, a sua volta la stava
fissando sorridendo.
“Hai
ragione, Ange...fino a quando saremo
tutti insieme, andrà tutto bene.”,
pensò Nancy sorridendo e guardando
la bambina.
Appena
i ragazzi salirono a bordo videro dei
tavolini e molti agenti vestiti in nero e con gli auricolari alle
orecchie.
“Sembra
di essere in un film di James
Bond...”, pensò Nancy
diffidente guardando gli agenti.
Nancy,
vedendo gli uomini in nero, si agitò e
disse a Kevin: “Perchè ci sono anche questi qua
?!”
Kevin
guardò prima gli agenti e poi Nancy,
sorridendo.
“Sono
qui per scortarci e proteggerci.”, le
rispose tranquillamente il ragazzo.
“Sarà...come
se avessimo bisogno della loro
protezione !”, disse Nancy non del tutto convinta e guardando
diffidente gli
agenti.
Kevin
scosse la testa e, sorridendo le disse:”Dai,
vieni.”
Il
ragazzo, prendendo Nancy per mano, la guidò
fino a un divanetto
e lì, i due ragazzi
si sedettero.
Nancy
si mise vicino al finestrino e guardò fuori
nervosamente.
A
Nancy tornò in mente che l'ultima volta che era
salita su un jet, era quando sua madre l'aveva portata via dalla Scuola.
Pensando
a sua madre, la ragazza si ricordò che da
due giorni non le aveva fatto avere sue notizie, così
tirò fuori il computer
portatile dallo zaino e lo accese.
“Scrivi
a tua madre ?”, le chiese Kevin
guardandola.
“Sì,
è da due giorni che non mi faccio sentire.
Sarà un po' in ansia.”, gli rispose Nancy entrando
nella posta elettronica.
“E
il cellulare ? Non ti è arrivato qualche
messaggio ?”, le chiese Kevin.
“Non
lo so. E' completamente scarico e non ho
ancora avuto il tempo di caricarlo.”, gli rispose Nancy
prendendo il cellulare
che le aveva regalato sua madre.
“Caricalo
ora.”, le disse il ragazzo indicandole
una presa di corrente accanto al sedile.
“Sì,
è meglio.”, concordò Nancy prendendo il
carica batterie e attaccandolo alla presa, poi ci attaccò il
cellulare.
Dopodichè,
Nancy controllò le e-mail e vide che ce
n'erano una di Kessy e sei di Anne.
“Ops...”,
disse Nancy divertita vedendo tutte le
e-mail della madre.
La
prima e mail di Anne era vecchia di due giorni
e diceva:
“Ciao,
tesoro !
Come
va ? Spero tutto bene.
Qui
la situazione è sotto controllo: il lavoro va
come al solito, nessuna novità.
Voi
state tutti bene ?
Fatti
sentire !
A
presto !
Mamma”
Dopo
quella e-mail, la donna, non avendo ricevuto
risposta, ne aveva mandate delle altre sempre più
preoccupate, ad esempio:
“Nancy,
come mai non rispondi ?
State
bene ?
Fammi
sapere !”
E
l'ultima arrivata diceva:
“Perchè
non rispondi ? E' successo qualcosa ?
Siete nei guai ?
Accendi
il cellulare e perchè è sempre
irraggiungibile ?
Cos'è
successo ?!
Rispondi
!!!”
“Forse
è meglio se le rispondi sai ? Almeno sta
tranquilla.”, le disse Kevin leggendo l'ultima e-mail con
aria divertita.
“Sì,
hai ragione. Sembra un po' preoccupata.”, gli
rispose la ragazza sorridendo.
“Un
po' ?”,le domandò lui sarcastico alzando un
sopracciglio.
“Okay,
un po' tanto !”, esclamò Nancy divertita
guardando il ragazzo.
Poi,
Nancy, rispondendo a una delle e-mail della
madre, scrisse:
“Ciao,
mamma.
Qui
stiamo tutti bene, non preoccuparti.
Non
mi sono fatta sentire perchè siamo stati un
po' presi con il funerale di Ari.
Il
mio cellulare si è scaricato completamente, ma
adesso l'ho messo in carica.
Siamo
in viaggio per Washington.
Dobbiamo
andare a un incontro con dei pezzi
grossi del Governo.
Ti
saprò dire di più dopo l'incontro.
Non
cos'altro dirti a parte che io e Kevin stiamo
guardando le e-mail, Max e Fang si guardano attorno nervosi, Angel e
Total
stanno dormendo, Iggy sta ascoltando la musica con un I-Pod e Nudge e
Gazzy
stanno giocando a poker.
Mi
ha scritto anche Kessy, ma non ho ancora letto
la sua e-mail.
Ti
voglio bene.
Nancy”
“Aspetta.
Vorrei scrivere anch'io a tua madre.”,
le disse Kevin.
Nancy
lo guardò perplessa, ma poi gli passò il
computer e gli disse: “Okay,ma non metterla in agitazione
più quanto già non
sia.”
Kevin
sorrise e cominciò a scrivere aggiungendo un
messaggio sotto quello di Nancy:
“Ciao,
Anne.
Non
preoccuparti, stiamo tutti bene.
Ci
penserò io a proteggere Nancy, non ti
preoccupare.
Kevin”
“Cancella
subito !”, esclamò Nancy imbarazzata
vedendo cos'aveva scritto Kevin.
“No.
Tua madre è preoccupata per te e io voglio
rassicurarla.”, le rispose il ragazzo divertito guardando
Nancy.
“Lo
so ! Ma non c'è bisogno di scrivere che mi
proteggi, perchè so farlo benissimo da sola !”,
gli disse Nancy imbronciata.
“E'
vero, ma ho promesso a tua madre che ti avrei
protetta sempre.”, le rispose lui prima di inviare il
messaggio.
“No
!”, esclamò Nancy cercando di prendere il pc
dalle mani dell'amico.
Kevin
lo allontanò dalla ragazza e le disse
sorridendo: “Troppo tardi ! L'e-mail è
già andata !”
Nancy
lo guardò imbronciata per qualche secondo,
poi, incrociando le braccia, gli disse: “Sei insopportabile
quando ti ci metti
! Dai, dammi il pc che devo rispondere
a
Kessy.”
Kevin
le restituì il pc e Nancy lesse l'e-mail
dell'amica:
“Ciao,
Nancy !
Come
va ? State bene ?
Salutami
tutti !
Qui
è tutto ok,a parte la scuola !
Non
ne posso più !
E'
così noiosa da quando te ne sei andata !
Adesso
ho come compagno di banco un ragazzo
timido,ma moooolto carino !
Si
chiama Shon,è alto,magro...tipo Iggy.
Solo
che ha i capelli castano chiaro e due occhi
azzurri come il ghiaccio...
ma
che non spiccica una parola !
Come
posso fare con lui ?
Tu
come hai fatto con quel figo di Kevin ?” , e
qui Nancy arrossì,
mentre Kevin sorrideva divertito, perchè anche lui stava
leggendo l'e-mail.
“Ehi
! Non leggere ! Sono cose private !”, lo
rimproverò Nancy guardandolo.
“Ah
sì ? Pazienza, ormai ho già letto...e poi mi
piace il commento della tua amica !”, gli rispose Kevin
sorridendo divertito.
Nancy
sospirò e gli disse:”Sei un caso disperato !
Basta che ti facciano un complimento e ti monti la testa !”,
poi tornò a
leggere l'e-mail.
Kevin
sorrise divertito.
“Comunque,
sto costruendo una specie di Stormo Fan
Club a scuola, sai ?
Sto
dicendo di voi ragazzi, della Itex e del
pianeta.
Per
ora gli iscritti (me compresa !!!) sono circa
venticinque, cioè meno della metà della scuola,
ma ho intenzione di ampliare il
numero.
Pensa
che Shon è stata la seconda persona a
iscriversi al club dopo di me !
Ora
ti saluto e spero di ricevere presto tue
notizie e magari qualche dritta su come comportarmi con Shon.
Grazie
e a presto !
Kessy”
Nancy
finì di leggere l'e-mail sorridendo e pensò:
“Questa volta
Kessy si è davvero
innamorata...”
“Non
rispondi ?”, le domandò Kevin.
Nancy,
riprendendosi dalle sue riflessioni, gli
rispose: “Ma certo.”, e, subito dopo
cominciò a scrivere una risposta
all'amica.
“Ciao,
Kessy.
Noi
stiamo tutti bene, grazie.
E
spero anche tu.
Per
quanto riguarda la rottura della scuola,
posso darti solo un consiglio: tieni duro !!!
Ho
visto che mi hai scritto di Shon e da come lo
descrivi, deve essere molto carino.
L'unico
consiglio che posso darti per
conquistarlo è che devi essere te stessa, niente di
più.
Se
è timido, cerca di non bombardarlo di domande,
lasciagli i suoi spazi.
Ma
non mollare la presa se ti piace così
tanto...”
“Già,
è il consiglio migliore per conquistare
qualcuno...E tu lo sai bene, vero ?”, le disse Kevin
guardandola negli occhi
dolcemente dopo aver letto l'e-mail di Nancy.
Nancy
annuì, guardando rapita gli intensi occhi
azzurri di Kevin.
Il
ragazzo la baciò dolcemente, cingendole la vita
con un braccio.
“Ti
amo.”, le disse Kevin seriamente fissandola
quando si staccarono.
“Anch'io...ma
ora fammi finire di rispondere
all'e-mail.”, gli rispose Nancy sorridendo e guardandolo
dolcemente.
“Okay,
fai pure.”, le disse il ragazzo continuando
a guardarla.
Nancy
sorrise e riprese a scrivere.
“Per
quanto riguarda il Fan Club dello Stormo, hai
avuto un'ottima idea !
Più
gente sa cosa sta succedendo e più
possibilità avremo di salvare il pianeta !”,
poi, rivolgendosi agli amici disse:
“Ragazzi !”
I
presenti si voltarono verso di lei e la
guardarono con aria interrogativa, tranne Angel e Total che stavano
ancora
dormendo.
“Vi
saluta Kessy e dice di aver costruito un Club
in nostro sostegno a scuola.”, disse loro Nancy.
“Salutala
anche tu da parte nostra.”, le disse
Fang.
“Certo.”,
rispose Nancy.
“E
falle i complimenti per il Club.”, aggiunse
Nudge.
“E
dille di non cacciarsi nei guai, soprattutto.”,
disse Max.
“Questo
credo che lo stia già facendo...”, le
rispose Nancy sorridendo e tornò a scrivere l'e-mail.
“Ti
salutano anche gli altri ragazzi e ti
ringraziano per il Fan Club che hai fondato per noi e Max ti dice di
non
cacciarti nei guai.
Per
ora non posso dirti di più...
Fammi
sapere come va con Shon.
Ciao
!
Nancy”
Poi,
la ragazza inviò l'e-mail e, appena fu
partita spense il pc e lo mise nello zaino.
“Hai
finito di rispondere alle e-mail dei
tuoi ammiratori ?”, le domandò Kevin
scherzando.
“Direi
di sì...sai, ce ne sarebbero ancora molte
altre, ma per ora basta...”, gli rispose la ragazza stando
allo scherzo.
Max e
Fang, che avevano guardato la scena, si cambiarono
un'occhiata perplessa.
Nancy
e Kevin risero divertiti vedendo le
espressioni stranite di Max e di Fang.
Subito
dopo, arrivò lo steward di bordo che offrì
ai ragazzi delle bevande.
“Io
una coca cola.”, gli disse Kevin.
“Io
un succo di arancia.”, disse Nancy.
“Una
diet coke per me.”, aggiunse Max.
“C'è
la Barq's ? E' una bevanda di New Orleans ed
è strepitosa !”, esclamò Nudge.
“No,
non abbiamo la Barq's.”, le rispose l'uomo.
“E
la Jolt ?”, gli chiese Nudge speranzosa.
“Sì,
ma contiene molta caffeina...”, le rispose
l'uomo perplesso.
“In
effetti, dopo tutto quello che abbiamo
passato, non credo che un po' di caffeina ti faccia male, vero Nudge
?”, le
chiese Max divertita.
“Già.”,
concordò Nudge sorridendo.
Così,
l'uomo diede la bibita a Nudge, Max, Kevin,
poi si avviò verso la mini cucina per preparare la spremuta
di arancia a Nancy
e prendere altre due coca cola per Fang e Iggy.
La
lattina di Nudge scivolò velocemente verso la
mano della ragazzina.
Max,
Nancy, Kevin e Fang guardarono la scena
increduli.
“Sì
è inclinato l'aereo.”, si difese Nudge,
facendo finta di nulla.
“Sì,
certo. Vediamo se lo fa anche con me.”, disse
Max prendendo la lattina di Nudge e rimettendola al centro del tavolo.
La
lattina non si mosse.
Quando
ritentò Nudge e tese la mano, la lattina le
arrivò dritta nel palmo.
Max,
Fang, Kevin e Nancy si guardarono con occhi
sgranati.
“L'aereo
si è inclinato di nuovo.”, disse Nudge.
Max
tolse di nuovo la lattina dalla mano di Nudge
e la mise in un altro posto.
Subito
dopo, la lattina sfrecciò per la terza
volta fino alla mano tesa di Nudge.
“Wow
! Forse sono magnetica !”, esclamò Nudge
felice.
“Non
cominciare a combinare pasticci con gli
elettrodomestici, allora.”, le disse Max tranquillamente.
Intanto
arrivò Gazzy, che si sedette accanto a Nudge
e le chiese: “Che succede ?”
“Sono
Magnetic girl !”, gli rispose Nudge
sorridendo.
Gazzy
fece un'espressione perplessa guardando
prima Nudge e poi gli altri ragazzi.
Fang
prese una penna e l'avvicinò al braccio di
Nudge.
La
penna cadde per terra e quando la ragazza si
chinò per raccoglierla, l'oggetto le sfrecciò
velocemente in mano.
“Wow
! Sei forte !”, esclamò Gazzy ammirato.
“Credo
che tu possa attirare il metallo, ma solo
se lo vuoi.”, ipotizzò Fang pensieroso.
Da
quel momento, Nudge cominciò a usare il suo
nuovo potere e ad attirare qualsiasi oggetto di metallo presente nel
jet.
Il
resto del viaggio trascorse velocemente.
Quando
si stavano avvicinando a Washington, Jeb li
raggiunse e gli chiese sospettoso: “Cosa state combinando
?”
“Posso
attirare il metallo !”, esclamò Nudge
entusiasta.
Dopodichè,
la ragazzina diede subito una
dimostrazione pratica del suo nuovo potere
a Jeb.
“Non
so perchè riesci a farlo...”, disse
pensieroso Jeb, poi riprese, guardando tutti i ragazzi: “Ma
può darsi che ognuno
di voi stia mutando spontaneamente.”
“Forse...Comunque
sia, è una figata !!!”, esclamò
Nudge sorridendo.
FINE
CAPITOLO N * 2
|
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Capitolo 3 *** CAPITOLO N 3 ***
CAPITOLO
N * 3
Quando
i ragazzi arrivarono a Washington, Jeb li
portò in una casa sicura, dove li attendeva la dottoressa
Martinez.
Appena
li vide, la donna abbracciò calorosamente
tutti i ragazzi e Max era al settimo cielo per la felicità.
Una
volta che ebbero salutato la madre
di Max, i ragazzi si sparpagliarono per la
casa.
Angel
e Nudge si misero a chiacchierare tra di
loro sedendosi su un tappeto della sala.
Gazzy
giocò alla Playstation con Iggy.
Nancy
e Kevin si sedettero sul divano della sala,
di fronte alla tv e chiacchierarono.
Fang
si mise a guardare fuori da una finestra e
Max andò a farsi una doccia.
Dopo
circa venti minuti, Iggy, avviandosi verso il
bagno bussò alla porta e disse:”Max ! Ma quanto ci
metti lì dentro ? Ti stai
facendo i baffi ?!”
Nancy
e Kevin, scambiandosi un'occhiata, sorrisero
divertiti a quella battuta.
In
quel momento, Max uscì dal bagno e rispose a
Iggy, seccata: “Io non li ho i baffi ! E comunque,
è a te che verranno tra
qualche anno !”
Nancy
sorrise divertita, guardando Iggy che si
toccava il mento preoccupato.
Poi
Max entrò nella sala e, avvicinandosi a Fang,
gli chiese: “Hai notato qualcosa ?”
Fang
si voltò e le rispose: “No, tutto
tranquillo.”
Poi
il ragazzo guardò più attentamente Max e le
chiese: “Dov'è la tua abbronzatura ?”
“Era
sporcizia, Fang.”, gli rispose Max divertita.
“Capisco...Comunque
stai bene così...sembri
quasi...”, le disse Fang fissandola da capo a piedi.
“Cosa
?”, gli chiese Max impaziente.
“Non
dire stupidaggini, Fang...o farai una
brutta fine.”, pensò Nancy
preoccupata spostando lo sguardo da Fang a
Max.
Prima
che Fang potesse risponderle, Nudge disse:
“Max ! Sei fantastica ! Quel top ti sta benissimo e sembri
una sedicenne !”
“Davvero
? Grazie.”, le rispose Max voltandosi
verso la ragazzina.
“Okay,
ora vado io a lavarmi.”, disse Kevin
alzandosi dal divano.
“Va
bene, ma non metterci troppo ! Devo
andarci anch'io
dopo.”, gli disse Nancy.
“Non
preoccuparti. Non sono mica una ragazza e non
ci metto un'eternità.”, le rispose Kevin
sorridendo.
“Meglio
per te !”, esclamò Nancy divertita.
Dopodichè,
Kevin andò in bagno.
Poi
Max si sedette accanto a Nancy, mentre Fang
riprese a guardare fuori dalla finestra.
“Allora,
come va ? Hai sentito tua madre ?”, le
chiese Max.
“Sì,
mi ha mandato sei e-mail ed era un po'
preoccupata perchè non riusciva a contattarmi. Ma poi le ho
risposto.”, le
disse Nancy.
“Meglio
così...Vado da mia madre. Ci pensi tu a
tenere d'occhio i più piccoli ?”, le chiese Max.
“Certo,
ma fino a quando Kevin esce dal bagno,
perchè poi voglio andare a lavarmi anch'io.”, le
rispose Nancy.
“Okay,
a dopo allora.”, le disse Max alzandosi.
Nancy
annuì.
Iggy
nel frattempo continuava a giocare alla
Playstation con Gazzy.
Angel
e Nudge giocavano a Monopoli, Total le
guardava e Fang continuò a osservare il panorama dalla
finestra.
Nancy
si alzò, si avvicinò a Fang e gli chiese :
“Perchè non ti riposi un po' ? Devi proprio fare
la guardia ? Siamo al sicuro
qui.”
Fang
la guardò un momento, poi le rispose
cupamente: “Non siamo mai al sicuro.”
“E
dai ! Non fare il tragico ! Sto io di guardia,
ma tu distraiti un po' ! Per una volta che non dobbiamo scappare,
goditela, no
?”, esclamò Nancy sorridendo.
Fang
la guardò un momento, poi disse: “Forse hai
ragione. Comunque tu controlla la situazione.”
“Sì,
signore !”, esclamò Nancy facendo il saluto
militare.
Fang
scosse la testa divertito e raggiunse Iggy e
Gazzy.
Poco
dopo arrivò Jeb e si avvicinò a Nancy.
La
ragazza lo sentì avvicinarsi, ma non si voltò.
“Nancy.”,
la chiamò l'uomo.
“Cosa
c'è ?”, gli chiese lei voltandosi a
guardarlo annoiata.
“Mi
dispiace per tuo padre. Era un brav'uomo.”, le
rispose Jeb seriamente.
“Già
e tu non hai fatto niente per aiutarlo.”, gli
rispose Nancy freddamente.
“Non
potevo andare contro la Scuola, Nancy ! Sennò
come avrei fatto ad aiutarvi ?!”, le rispose Jeb.
Nancy
lo guardò un momento e, anche capendo che
l'uomo era sincero, non riuscì a fidarsi di lui.
“Perchè
non mi hai mai detto di mia madre ? Perchè
non mi hai detto chi era ?”, gli chiese Nancy dopo qualche
minuto di silenzio.
“Perchè
lei non voleva.”, le rispose l'uomo
semplicemente.
“Non
voleva ?”, gli chiese Nancy incredula.
“No,
Nancy. Mi ha fatto giurare di non dirti
niente e quand'è successo l'incidente di Jonh, ha voluto
allontanarsi per un
po' perchè era sconvolta.”, le rispose l'uomo
seriamente.
Nancy
non disse niente e si mise di nuovo a
guardare fuori dalla finestra.
“Ti
devo ringraziare, Nancy.”, le disse Jeb dopo
qualche minuto.
“Perchè
?”, gli chiese la ragazza stupita.
“Perchè
sei stata vicino ad Ari...quando io non c'ero.”,
le rispose l'uomo tristemente.
“O
non hai voluto esserci, Jeb ? Stavi sempre con
noi dello stormo e lo ignoravi totalmente ! Lo lasciavi sempre
solo.”, gli
disse freddamente Nancy fissandolo negli occhi.
Jeb
sapeva che Nancy aveva ragione e non replicò.
Nancy
guardò i suoi amici e, disse: “Io ho sempre
avuto i miei amici con me...ma Ari era solo, troppo solo.”
“Lo
so, ma non si può tornare indietro. Ormai è
passato.”, aggiunse Jeb con gli occhi lucidi.
Nancy
lo guardò e vide quanta sofferenza stesse
provando.
Poi
l'uomo si allontanò.
“Non
sei stata troppo dura con lui ?”, le chiese
Fang, che aveva sentito tutto.
“No,
è la verità.”, gli rispose Nancy decisa.
“Come
vuoi...Senti, Angel e Nudge vogliono
convincermi a giocare a Monopoli con loro...Ti andrebbe di giocare al
posto mio
?”, le chiese Fang.
Nancy
guardò Angel e Nudge che la guardavano con
gli occhi da cucciolo implorante e sospirò.
“E
va bene. Ma ricordati che sei in debito con
me.”, gli rispose Nancy, poi si avviò verso le due
ragazzine.
Arrivò
il momento dell'incontro al Campidoglio di
Washington.
Lì,
i ragazzi vennero accompagnati in una stanza
già occupata da una dozzina di persone dall'aria molto
autoritaria.
I
ragazzi dello stormo si sedettero ai loro posti
e, subito dopo partì un filmato che riguardava la loro vita.
Nel
filmato si vedevano i ragazzi che volavano,
che combattevano contro i robot, contro Omega...e si vedeva anche la
morte di
Ari.
A
Nancy diventarono gli occhi lucidi vedendo
l'ultima parte del video.
“Povero,
Ari...”, pensò la ragazza
tristemente.
Kevin,
accorgendosene strinse dolcemente la mano
sinistra di Nancy con la sua, per infonderle coraggio.
Nancy,
a sua volta strinse la mano del ragazzo.
Max
lanciò un'occhiata furiosa a Jeb, ma vide che
l'uomo era molto pallido e scosso per il filmato.
Quando
il filmato fu finito e le luci si
riaccesero, una donna disse: “Siete davvero incredibili,
ragazzi.”
“Noi
vorremmo costruire una scuola dove possiate
vivere e imparare tranquillamente.”, aggiunse un uomo.
“Una
scuola per colmare la vostra istruzione e
sviluppare il vostro potenziale.”, disse un terzo uomo
guardando Jeb e la
Dottoressa Martinez.
I
ragazzi non dissero niente, troppo diffidenti.
“A
quale scopo ? Perchè non credo che ci darete
tutto questo gratis, vero ?”, chiese loro Max.
“Bè,
noi vorremmo studiarvi.”, le rispose la donna
che aveva parlato per prima.
“Per
creare altri come noi ?”, le chiese Max.
“No,
solo per capire.”, le rispose un uomo.
Ci fu
qualche minuto di silenzio, poi Max chiese:
“ E poi ? Cos'altro vorreste da noi ?”
“Cos'altro
vorremmo ? Niente, ve l'abbiamo
detto...Cosa ti fa credere che vorremmo dell'altro ?”, le
chiese un uomo.
“Forse
perchè non sono completamente cretina. E
anche perchè nessun adulto è mai stato sincero
con noi.Non ci state dicendo tutto.”,
gli rispose Max spazientita.
Nancy
sorrise.
I
ragazzi dello stormo si guardarono tra di loro
scambiandosi occhiate d'intesa.
Nel
silenzio più assoluto, Total si appoggiò con
le zampe anteriori sul tavolo e bevve rumorosamente dal suo bicchiere
d'acqua.
Tutti
i ragazzi rischiarono di scoppiare a ridere
vedendo le facce degli adulti del governo, ma si trattennero per non
rovinare
la suspence...
“Perchè
non volete la nostra protezione ?”, chiese
loro una donna.
“Perchè
ci saranno sicuramente degli effetti
collaterali.”, le rispose Max freddamente.
“Ma
non vi piacerebbe avere una casa, una famiglia
?”, chiese loro un uomo.
“Dovreste
essere fieri di servire il vostro Paese
! Possibile che non abbiate un po' di spirito patriottico
?!”, sbottò una
donna.
“Ah,
è così ? Quindi vorreste studiarci e usarci
per i vostri scopi...interessante.”, disse Max.
“A
dire il vero, vi consideriamo un tesoro
nazionale.”, aggiunse una donna dolcemente.
“In
ogni caso, siete ancora minorenni e secondo le
leggi statali, dovete essere tutelati dagli adulti.”, disse
un uomo con tono
severo.
“State
scherzando ?! Siamo cresciuti in gabbie per
cani, abbiamo subito torture mentali e fisiche, abbiamo combattuto
contro
avversari di ogni genere e secondo voi...ce ne importa qualcosa delle
leggi
statali ?”, urlò Max furiosa.
“E'
esplosa...c'era da aspettarselo con
tutte le cavolate che ci hanno detto.”,
pensò Nancy guardando l'amica.
“Credo
sia meglio che ci pensiate su con calma. Ci
rivederemo domani.”, disse loro un uomo.
Dopodichè,
i ragazzi, la dottoressa Martinez, Jeb
e Total tornarono alla “casa sicura” con una
limousine.
“E'
andata proprio bene...”, disse la dottoressa
Martinez sorridendo.
Tutti
i ragazzi scoppiarono a ridere divertiti.
FINE
CAPITOLO N * 3
|
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Capitolo 4 *** CAPITOLO N 4 ***
CAPITOLO
N * 4
I
ragazzi tornarono a casa e, per cena decisero di
ordinare la pizza.
Intanto
che attendevano le pizze, Max e gli altri
ragazzi parlarono un po'.
“Non
so...tutta questa faccenda governativa non mi
ispira.”, disse Max pensierosa seduta al tavolo della sala.
“Hai
ragione. Non mi fido di quei tipi.”, concordò
Nancy, che era seduta sul divano accanto a Kevin.
“E'
vero. Secondo me, quelle persone sono più
interessate a usarci che a proteggerci.”, aggiunse Kevin
cupamente.
“Eppure,
mi sentirei più sicura sapendovi ben
protetti.”, disse loro la dottoressa Martinez.
“La
loro protezione non è molto sicura. Prima o
poi si trasformerà in una trappola.”, disse
tristemente Gazzy.
“Giusto.
E poi, io non voglio andare a scuola.
Andrei solo in una scuola dove insegnano moda o musica, dove ti
insegnano a
diventare una rock star.”, disse Nudge.
Nancy
sorrise divertita guardando Nudge.
“Io
credo che quella gente non sappia cosa
voglia.”, disse Angel.
“Ma
non hai percepito intenzioni malvagie da quei
tipi, vero ?”, le chiese Max.
“No.
Ho sentito solo che sono molto confusi e
hanno molti segreti, ma nient'altro.”, le rispose la bambina.
Ci fu
un momento di silenzio, poi arrivò Jeb che
chiese se qualcuno volesse una limonata.
“Io
!”, esclamò subito Gazzy prendendo una tazza
azzurra.
“No,
quella azzurra è mia !”, disse Iggy toccando
la tazza in questione contemporaneamente con Gazzy.
Tutti
i ragazzi e Jeb guardarono Iggy increduli.
“Quale
tazza azzurra, Ig ? Quella chiara o quella
scura ?”, gli domandò Max, visto che sul vassoio
che aveva in mano Jeb ce n'era
una azzurro scuro e una celeste pallido, oltre a una verde, una rossa,
una
rosa, una gialla, una blu e una bianca.
“Quella
chiara.”, le rispose Iggy.
Tutti
i presenti guardarono Iggy in silenzio.
“Ragazzi,
voi avete detto di che colore sono le
tazze ?”, domandò loro Iggy stupito.
“No.”,
gli rispose Max con un filo di voce per la
sorpresa.
Iggy
guardò verso Max per qualche minuto, ma poi
esclamò frustrato: “E' inutile ! Non vedo niente
!”
Poi, il
ragazzo toccò la tazza che aveva appena preso in mano e
disse: “Però questa
tazza è azzurra.”
“E
questa ?”, gli domandò Gazzy avvicinandogli
un'altra tazza.
“Gialla.”,
gli rispose Iggy dopo aver toccato la
tazza che l'amico gli porgeva.
“Okay,
ragazzi. Avete di nuovo giocato con i
rifiuti tossici ?”, domandò loro Fang fingendo un
tono severo di rimprovero.
“No
! Ormai quelli non ci divertono più !”, gli
rispose Nudge divertita.
Iggy
toccò molte altre cose e ne seppe
dire il colore esatto, poi toccò Total e
disse: “Tu sei nero.”
“Preferisco
Cinoamericano.”, lo corresse Total.
“E
io ?”, gli chiese Nudge.
Iggy
le toccò una guancia e le disse: “Tu sei tipo
cioccolato al latte.”
“Più
tipo cappuccino.”, gli disse Gazzy divertito.
Così
Iggy aveva sviluppato un nuovo potere.
Verso
le 19.00 suonarono alla porta.
Finalmente
erano arrivate le pizze.
I
ragazzi si nascosero in un'altra stanza per non
farsi vedere.
Jeb
andò aprire la porta, pagò il fattorino e
prese le pizze.
Una
volta richiusa la porta, Jeb portò le pizze
nel salone e lì, la madre di Max fece per aprire la prima,
ma Gazzy notò un
filo verde spuntare proprio dallo scatolone di quella pizza.
“Guardate
!”, esclamò Gazzy indicando agli amici
il filo verde.
Dopo
aver realizzato il pericolo, Max gridò: “ Al
riparo !”
Tutti
i presenti si buttarono a terra all'istante.
Subito
dopo ci fu una tremenda esplosione.
Fang
circondò Max per proteggerla e i due si
ritrovarono a terra abbracciati.
Kevin
aveva fatto da scudo a Nancy con il suo
corpo e le si era sdraiato sopra.
Quando
il polverone scomparve...
“Stai
bene ?”, le chiese Fang.
“Sì.”,
gli rispose lei sentendosi ancora
intontita.
Subito
dopo, Max si alzò in piedi e gridò: “A
rapporto !”
“Io
sono okay.”, disse Iggy alzandosi in piedi.
“Anch'io.”,
aggiunse Gazzy spuntando dalle macerie
del tavolo.
“Che
botta !”, esclamò Nudge alzandosi.
“Sto
bene anch'io.”, aggiunse Angel.
“Cos'è
stato ?“, chiese la dottoressa Martinez
alzandosi in piedi.
“State
tutti bene ?”, chiese loro Jeb preoccupato.
“Ci
sono.”, aggiunse Total.
Intanto,
Nancy aprì gli occhi e vide Kevin sopra
di sé.
Gli
occhi azzurri del ragazzo la fissavano
preoccupati.
Appena
vide che la ragazza aveva ripreso
conoscenza, Kevin si tranquillizzò e le disse divertito:
“Ti sei svegliata. Era
ora.”
“Già...”,
concordò Nancy, poi, vedendo la
posizione in cui si trovava arrossì violentemente.
“Che
c'è ? Non ho fatto niente ! Non dovresti
imbarazzarti così !”, esclamò Kevin
divertito guardando il viso della ragazza.
“Piantala
e alzati !”, gli rispose Nancy ancora
più imbarazzata di prima.
Kevin
stava per risponderle, ma Max li interruppe.
“Ehi,
voi due ! Avete finito di fare i piccioncini
?!”, esclamò Max spazientita, ma felice di vedere
che stavano bene.
Nancy
arrossì ancora di più e Kevin sorrise
divertito, poi, alzandosi porse una mano alla ragazza per aiutarla ad
alzarsi.
Nancy
accettò l'aiuto del ragazzo e lui la tirò in
piedi in un batter d'occhio.
“Scusate.
Ci siamo persi qualcosa ?”, le chiese
Kevin tranquillamente.
“Niente
di particolare...a parte il fatto che c'è
appena stata un'esplosione e stavo chiamando tutti a
rapporto.”, gli rispose
Max alterata.
Nancy,
imbarazzata, le rispose: “Max, non ti
arrabbiare...Kevin mi ha protetta dall'esplosione...Tutto
qui.”
Max,
notando il rossore sulle guance dell'amica
sorrise e le disse divertita: “E devo dire che ti ha protetta
molto bene.”
Nancy
arrossì ancora di più, con grande
divertimento di Kevin.
Poi
rivolgendosi a tutti i ragazzi dello stormo,
Max disse loro: “Okay, ragazzi. E' ora di tagliare la corda !
Dobbiamo
andarcene prima che arrivino gli sbirri !”
FINE
CAPITOLO N * 4
|
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Capitolo 5 *** CAPITOLO N 5 ***
CAPITOLO
N * 5
Subito
dopo l'esplosione, i ragazzi volarono via e
seguirono la dottoressa Martinez e Jeb, i quali andarono in auto, fino
a un
motel vicino all'autostrada.
Jeb e
la madre di Max affittarono tre camere.
In
una camera dormivano Jeb e la madre di Max.
Un'altra
camera era occupata da Fang, Gazzy, Iggy
e Kevin.
La
terza camera era occupata da Max, Nancy, Nudge,
Angel e Total.
Prima
di andare nella camera a lui destinata,
Kevin andò in quella di Nancy.
“Ciao.”,
salutò Kevin entrando nella stanza.
“Ciao.”,
gli rispose Nudge, distogliendo
l'attenzione dal programma televisivo che stava vedendo.
Nancy
guardò Kevin sorridendo, e, alzando lo
sguardo gli chiese: “Che ci fai qui ?”
“Credo
che voglia darti la buona notte e
controllare che sia tutto a posto.”, le rispose Angel
tranquillamente
accarezzando Total.
“Angel,
quante volte ti ho detto di non leggermi
nella mente ?!”, esclamò Kevin imbronciato.
“Scusa,
non lo faccio di proposito.”, gli rispose
la bambina sorridendo.
“Ange,
andiamo un attimo da Gazzy e gli altri ?”,
le domandò Nudge alzandosi in piedi.
“Sì,
okay.” concordò Angel intuendo le intenzioni
dell'amica.
“Ragazze,
non c'è bisogno...”, disse loro Nancy
imbarazzata, sapendo che le due amiche lo stavano facendo per lasciarla
un po'
da sola con Kevin.
“Tranquilla,
Nancy...E poi, devo chiedere una cosa
a Iggy.”, le disse Angel sorridendo. E si avviò
verso la porta con Nudge.
“Total,
vieni anche tu.”, lo chiamò Nudge notando
che il cagnolino non si era mosso dal letto di Angel.
“Perchè
devo venire ? Chi controlla che questi due
non facciano cose sconce ?!”, sbottò Total
alzandosi e avvicinandosi ad Angel.
“Total
! Cosa dici ?!”, esclamò Nancy imbarazzata
e rossa in viso.
Kevin
sorrise guardando la ragazza.
Angel
sospirò divertita, poi prese in braccio il
cagnolino.
“A
dopo.”, li salutò Angel e chiuse la porta,
lasciandoli soli.
Ci fu
un momento di silenzio nel quale Nancy e
Kevin si fissarono.
Poi,
Kevin si sedette sul letto di Nancy e le
disse: “Sono state gentili a lasciarci un po' di privacy...Da
quando eravamo a
casa della mamma di Max, non abbiamo più potuto dormire
insieme.”
“Già,
è vero.”, concordò Nancy sorridendo e
finendo di scrivere la sua e-mail seduta su una sedia vicino a un
tavolo al
centro della stanza.
“Scrivi
a tua madre ?”, le chiese Kevin guardando
la ragazza.
“Sì.
Lo sai che vuole sapere come vanno le
cose...”, gli rispose Nancy inviando l'e-mail e spegnendo il
computer.
Poi
la ragazza lasciò il pc sul tavolo.
Dopodichè,
Nancy si andò a sedere accanto a Kevin.
Nancy
si appoggiò al ragazzo e mise il capo sulla
sua spalla destra.
Kevin,
contemporaneamente circondò la vita della
ragazza con il suo braccio destro e con l'altra mano iniziò
ad accarezzarle i
capelli dolcemente.
I
ragazzi restarono così per qualche minuto.
“Ti
manca ?”, le chiese Kevin dopo un po'.
“Chi
?”, gli domandò Nancy.
“Tua
madre.”, le rispose Kevin.
Nancy
rimase un attimo in silenzio, poi gli
rispose: “Sì, mi manca moltissimo....Adesso che
avevo cominciato ad andare
d'accordo con lei, l'ho dovuta lasciare di nuovo.”
Kevin
sorrise e le disse rassicurante: “Non
preoccuparti. Appena possibile andremo a trovarla.”
“Okay.”,
concordò la ragazza sorridendo.
Poi,
Kevin prese delicatamente il mento di Nancy
con una mano e glielo sollevò, in modo da poterla guardare
negli occhi.
I due
ragazzi si guardarono intensamente per
qualche minuto, poi Kevin baciò dolcemente la ragazza.
Nancy,
felice, rispose al bacio.
Quando
si staccarono, i due ragazzi si guardarono
a vicenda, sorridendosi.
“Lo
sai che mi hai reso il ragazzo più felice
della terra, vero ?”, le domandò dolcemente Kevin.
“Ah
sì ?”, gli chiese Nancy cercando di non
imbarazzarsi e continuando a guardarlo negli occhi.
“Già.”,
le rispose lui e la baciò di nuovo.
“Ehi
! Basta adesso ! Il tempo è finito ed è ora
di andare a dormire !”, esclamò la voce di Total
facendo irruzione nella
stanza, seguito da Angel e Nudge.
Nancy
e Kevin si staccarono all'istante, la
ragazza era molto imbarazzata, mentre il ragazzo era infastidito per
quell'interruzione.
“Scusate
! Non ce ne siamo accorte ! E' bastato un
attimo di distrazione e si è fiondato qui !”,
disse loro Nudge dispiaciuta.
“Total,
perchè devi fare così ?”, gli chiese
Angel
con tono di rimprovero.
“Perchè
è il solito ficcanaso !”, rispose Kevin
infastidito, guardando male il cagnolino.
Nancy
sorrise e disse: “Non importa, ragazze. Non
preoccupatevi...”
Kevin,
anche se molto contrariato si alzò e si
avviò verso la porta.
“Io
vado. Buona notte, ragazze.”, disse loro Kevin
guardando Nancy, Angel e Nudge.
“'Notte
!”, gli risposero Angel e Nudge in coro.
“Buona
notte e sogni d'oro !”, gli disse Nancy
sorridendo.
“Anche
a te.”, le rispose Kevin guardandola
dolcemente, poi uscì dalla stanza, chiudendo la porta.
“Che
ne dite di andare a dormire ? Io sto
crollando dal sonno.”, chiese loro Nancy mettendosi a letto.
“Sì,
ho sonno anch'io.”, le rispose Nudge, andando
in bagno.
“Comunque,
quel ragazzo è molto innamorato di te,
Nancy. Ho sentito i suoi pensieri...e tu sei la cosa più
importante per
lui...Sei davvero fortunata.”, le disse Angel avvicinandosi
al letto della
ragazza.
“E'
vero, Ange...Sono davvero fortunata.”,
concordò Nancy sorridendo.
Angel
sorrise e andò a mettersi a letto, dove
c'era già acciambellato Total.
Quando
Nudge uscì dal bagno, Nancy spense le luci
e le tre ragazze e Total si addormentarono.
Nel
frattempo, Max era nella camera di sua madre e
le due stavano parlando, sedute sul divano.
Jeb,
invece era andato a controllare i ragazzi.
“Allora,
l'idea della scuola del governo non vi
convince, eh ?”, le chiese sua madre.
“No,
per niente.”, le rispose Max.
“Capisco...Comunque,
sappiate che se aveste mai
bisogno di un rifugio, la mia casa sarà sempre aperta per
voi.”, le disse la
donna seriamente.
“Grazie...Anche
la mamma di Nancy ci aveva fatto
la stessa proposta, ma abbiamo dovuto rifiutare.”, le disse
Max cupamente.
“Perchè
?”, le domandò la dottoressa Martinez.
“Hai
visto cos'è successo con la pizza, no ?
Rischieremmo di mettere in pericolo te ed Ella.”, le rispose
Max.
La
donna restò in silenzio qualche minuto, poi
baciò la figlia sulla fronte e le disse:
“Promettimi che starai attenta.”
“Certo,
come sempre.”, la rassicurò Max.
Durante
la notte, Max venne svegliata da qualcuno.
“Fang
! Mi hai fatto prendere un colpo !”,
bisbigliò Max arrabbiata.
“Dai,
andiamo a farci un volo, ti va ?”, le chiese
il ragazzo tranquillamente.
Max
si alzò e, insieme a Fang volò via nella
notte.
I due
ragazzi si allontanarono da Washington e
arrivarono alla baia di Chesapeake, sull'oceano.
Lì,
Max e Fang trovarono un molo e si sedettero
sul bordo, con i piedi che quasi sfioravano l'acqua.
“E'
bello qui.”, disse Max dopo essersi guardata
in giro.
“Sì,
è vero...E' tranquillo.”, aggiunse Fang.
Ci fu
qualche minuto di silenzio.
“Max.”,
la chiamò Fang.
“Dimmi.”,
gli rispose lei guardandolo.
“Torniamo
insieme ?”, le chiese Fang seriamente.
“Oh...”,
disse Max colta alla sprovvista, poi
aggiunse: “Fang, cosa vuoi da me ?”
“Voglio
le solite cose, come sempre.”, le rispose
Fang tranquillamente.
Max
lo guardò stupita.
“Senti,
lo so che in Virginia ti ha dato fastidio
quand'ho baciato quella ragazza dai capelli rossi. E a me ha dato
fastidio
vederti con quel Sam.”, le disse Fang seriamente.
Max
non disse nulla, continuando a fissare il
ragazzo.
Fang
sospirò, poi baciò la ragazza.
Max,
sconvolta, si staccò dal ragazzo, si alzò in
piedi, spalancò le ali e volò via nella notte.
Max
amava Fang, ma non era sicura di quello che
faceva.
FINE
CAPITOLO N * 5
|
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Capitolo 6 *** CAPITOLO N 6 ***
CAPITOLO
N * 6
Il
mattino dopo, Max e i ragazzi fecero colazione
in camera.
Max e
Fang si tenevano a distanza, Nudge attirava
continuamente oggetti metallici, Iggy toccava diversi oggetti e ne
indovinava
sempre il colore, Angel e Gazzy se ne stavano tranquillamente a
parlottare tra
di loro e Nancy e Kevin erano seduti su un divano.
Total
si stava lavando la schiena.
Nancy,
che aveva ancora in mano la sua brioche,
stava guardando Max e Fang e notò soprattutto la freddezza
del ragazzo.
“Ma
cosa sarà successo a quei due ?”,
si chiese Nancy guardando i suoi amici pensierosa.
“Ehi,
guarda che se non la mangi tu la brioche, la
prendo io.”, le disse Kevin allungando una mano per prendere
la brioche che la
ragazza aveva in mano.
“Non
ci provare !”, esclamò la ragazza guardandolo
male e allontanando la brioche.
“Ce
l'hai in mano da mezz'ora ! Se non ti va,
basta dirlo. Io la mangerei volentieri e poi...ho ancora un certo
languorino.”,
le rispose Kevin divertito.
“Strano...ti
sei già mangiato quattro brioche. Non
starai esagerando ?”, lo rimproverò Nancy
scettica.
“No,
affatto ! Quattro brioche sono poche per me,
cosa credi ?”, le rispose lui sorridendo.
“Sei
un pozzo senza fondo !”, esclamò Nancy
divertita.
“Che
ci posso fare ? Allora, mi dai la brioche ?”,
le chiese Kevin speranzoso.
“No
! E poi, non ne ho mangiata neanche una !”,
gli rispose Nancy iniziando a mangiare la sua colazione.
Anche
mentre mangiava, Nancy continuò ad osservare
Max e Fang, preoccupata.
Kevin
se ne accorse e, dopo qualche minuto, chiese
alla ragazza, con un tono serio: “Nancy, si può
sapere cosa c'è ?”
Nancy
lo guardò e gli rispose: “Non lo so...Max e
Fang sono strani. Spero che non sia successo niente di serio.”
Kevin
osservò i due ragazzi e poi disse a Nancy:
“E' vero. Non si comportano come al solito.”
“Già...Vado
a parlare con Max.”, disse la ragazza
e si alzò dal divano, poi si avvicinò all'amica.
“La
solita curiosa...Perchè le ragazze
devono essere sempre così curiose ?”,
pensò Kevin divertito guardando
Nancy.
“Max.”,
la chiamò Nancy.
“Sì
?”, le chiese lei.
“Andiamo
un attimo fuori ?”, le chiese Nancy
indicandole la porta della stanza.
Max
la guardò un momento perplessa, poi annuì.
Le
due ragazze uscirono dalla stanza e camminarono
per qualche minuto lungo il corridoio del motel in silenzio.
“Allora,
che c'è ?”, le chiese Max fermandosi in
mezzo al corridoio, spazientita.
“Tu
dovresti dirmi cosa c'è, Max...E' successo
qualcosa con Fang ?”, le rispose tranquillamente Nancy.
“Non
è successo niente, perchè ?”, le
rispose Max
non volendone parlare.
“Certo,
come no ! Tu sei più nervosa del solito e
Fang è molto freddo nei tuoi confronti...Qualcosa
sarà pure successo.”, le
disse Nancy.
Max
guardò l'amica per qualche minuto, poi le
disse: “Certo che non ti si può nascondere niente,
eh ? Non saprai leggere nel
pensiero come Ange, ma sei un fenomeno a leggere gli altri
segnali.”
Nancy
sorrise e le disse: “Sarà un talento
ereditario, avrò ripreso da mia madre.”
“Senza
dubbio...Anche lei sa leggere dentro le
persone.”, concordò Max sorridendo.
“Allora,
ti va di dirmi cos'è successo ?”, le
chiese Nancy dolcemente.
Max,
rassegnata raccontò tutto all'amica, di
quello che era successo con Fang al molo sull'oceano e di come lei
avesse
reagito.
“Sarà
offeso, immagino...”, disse Max quando ebbe
finito di raccontare.
“E
ci credo, poverino !”, esclamò Nancy
sorridendo.
“E
cos'avrei dovuto fare secondo te ?!”, esclamò
Max infastidita.
“Per
prima cosa, devi capire se ami davvero Fang.
Lo ami ?”, le rispose Nancy tranquillamente.
Max
arrossì violentemente e per qualche minuto non
disse niente, ma poi rispose: “Sì, credo di
sì...Anzi, sì.”
“Okay,
allora non continuare a
scappare. Affronta la cosa con lui. Digli
come ti senti. Se non sei pronta a stare con lui cerca di
spiegarglielo. Se ti
ama così tanto, e penso di sì visto da come ti
guarda, allora aspetterà che tu
sia pronta, senza farti pressioni.”, le rispose Nancy
dolcemente.
Max
guardò la sua amica incredula, poi disse:
“Wow...Da quand'è che sei un'esperta negli affari
di cuore ?”
“Da
quando ho conosciuto Kevin. Lui non mi ha mai
messo fretta. Stiamo andando avanti insieme, con calma.”, le
rispose Nancy
sorridendo e arrossendo.
Max
guardò la sua amica e sorrise, poi le disse:
“Torniamo dagli altri e grazie per la consulenza.”
“Figurati
! Quando vuoi sono qui.”, le rispose
Nancy sorridendo.
“A
proposito, non dire niente a nessuno. Neanche a
Kevin, capito ?”, le disse Max mentre camminavano verso la
stanza.
“Sì,
signora !”, esclamò Nancy mettendosi
sull'attenti e facendo il saluto militare.
“Ma
piantala ! Dai, andiamo.”, le disse Max
divertita.
Quando
le due ragazze raggiunsero i loro amici,
Max andò da sua madre e parlò un po' con lei e
Nancy tornò da Kevin, che era
seduto sul divano.
“Ti
sono arrivate delle e-mail.”, le disse Kevin
appena lei si fu seduta.
“Ah
sì ? Vediamo.”, disse Nancy prendendo il pc
dalle mani del ragazzo.
Un
messaggio era di Anne e uno di Kessy.
La
ragazza rispose ad entrambe le e-mail e poi
spense il pc.
Dopo
qualche minuto di silenzio, Kevin le chiese:
“Allora, cosa ti ha detto Max ?”
“Non
posso dirtelo...Cose da ragazze.”, gli
rispose Nancy evasiva.
“Okay
e poi, è una questione loro e non si deve
intromettere nessuno.”, disse Kevin tranquillamente.
“E'
vero. Devono vedersela loro. Noi al massimo
possiamo dargli dei consigli, ma poi sta a loro decidere.”,
concordò Nancy
appoggiando la testa sulla spalla sinistra del ragazzo.
Kevin
le circondò la vita con un braccio, poi la
baciò dolcemente a fior di labbra.
“Ehi,
voi due ! Ci sono dei minori qui ! Non vi
vergognate ?!”, esclamò Total.
Nancy
e Kevin si staccarono subito.
Nancy
era molto imbarazzata perchè tutti stavano
guardando lei e Kevin, mentre il ragazzo era furioso.
“Ehi,
sottospecie di cane ! Vuoi farti gli affari
tuoi una buona volta ?!”, esclamò il ragazzo
infastidito.
“Sennò
cosa fai ?”, lo provocò il cagnolino per
nulla intimorito.
“Ti
faccio mangiare quelle pappe tanto buone
apposta per i cani, ovviamente nella ciotola !”, gli rispose
il ragazzo
malignamente.
“Kevin
!”, lo rimproverò Nancy severamente.
“No...le
pappe, le ciotole...o povero me....”,
balbettò il cagnolino totalmente sconvolto.
“Total,
non fare così. Kevin non diceva sul
serio.”, gli disse Nancy preoccupata sedendosi accanto al
cane e accarezzandolo
delicatamente.
Total
guardò prima la ragazza, poi Kevin
sconvolto, con gli occhi lucidi.
Kevin
sospirò e si avvicinò al cane, poi con tono
sincero gli disse: “Total, lo sai che non ti farei mai una
cosa simile...ma tu
intervieni sempre nei momenti meno opportuni !”
Nancy
sorrise.
“Per
forza ! Se non ci fossi io, chissà cosa fareste
voi due piccioncini !”, esclamò il cagnolino
riprendendosi.
Nancy
arrossì e Kevin rispose: “Faremmo
esattamente quello che
facciamo sempre,
Total.”
“Come
no !”, esclamò Total.
“Dai,
Total. Non ti preoccupare. Tanto possiamo
tenerli d'occhio anche noi.”, gli disse Max facendo
l'occhiolino a Nancy, che
ricambiò.
Quella
stessa mattina, i ragazzi, Jeb e la d.ssa
Martinez ebbero un nuovo incontro con i pezzi grossi del governo.
Le
persone con cui parlarono, dissero ai ragazzi
che stavano costruendo una scuola speciale per loro con insegnanti e
sorveglianti.
“Non
mi piace la storia dei
sorveglianti...Mi ricorda tanto la Scuola...”,
pensò Nancy cupamente.
“Max,
ce ne andiamo ?”, le chiese
Angel telepaticamente.
Max
guardò prima Angel e poi gli altri ragazzi
dello stormo e decise che era arrivato il momento di parlare.
“Sentite,
voi parlate come se noi non fossimo qui.
Decidete del nostro futuro senza neanche consultarci.”, disse
Max rivolta agli
adulti del governo.
“Vedi,
Maximum...è vero che si incoraggiano i
bambini a esprimere le loro preferenze, ma a volte è meglio
che siano gli
adulti a decidere per loro.”, le disse un uomo
tranquillamente, convinto di
avere già la vittoria in pugno.
Nancy
guardò la sua amica preoccupata e pensò:
“Speriamo
che adesso non esploda...”
Max
restò in silenzio per qualche secondo, poi
disse: “Voi non vi rendete conto di quello che abbiamo
passato ! Abbiamo
superato prove terribili, che voi neanche vi sognate ! Abbiamo imparato
a
cavarcela da soli e la vostra scuola non fa per noi !”
Contemporaneamente
si alzarono gli altri ragazzi.
Subito
dopo, Max e gli altri ragazzi uscirono
dalla stanza, e, alla prima finestra che trovarono volarono fuori.
Max
abbracciò prima sua madre, poi raggiunse
volando i suoi amici.
I
ragazzi volarono via, allontanandosi da quelle
persone così ipocrite e arroganti.
“Pensavo
peggio, sai ?”,le chiese Kevin
sorridendo.
“Anch'io.
Questa volta Max è riuscita a
controllarsi alla grande !”, gli rispose Nancy divertita.
“Che
avete voi due da borbottare ?”, chiese loro
Max imbronciata.
“Niente.
Stavamo solo dicendo quanto sei
migliorata a controllare i tuoi scatti impulsivi.”, le
rispose Nancy
tranquillamente.
“E'
vero. Ho dovuto fare molta pratica !”, le
disse Max sorridendo e
tornò in testa
allo stormo, che volava libero nel cielo.
“Max,
dove andremo adesso ?”, le domandò Gazzy
volandole vicino.
“Ha
importanza ?”, gli rispose lei.
Il
bambino scosse la testa.
“Non
importa dove andremo...basta che
restiamo insieme...”, pensò
Nancy guardando i suoi amici.
“Sono
d'accordo con te.”, le disse
Angel telepaticamente sorridendole e voltandosi verso di lei.
Nancy
le sorrise di rimando e continuò a volare
con i suoi compagni.
FINE
CAPITOLO N * 6
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** CAPITOLO N 7 ***
CAPITOLO
N * 7
“Ehi,
guardate ! Ho sempre desiderato vedere il
Pentagono !”, esclamò Gazzy volando in quella
direzione.
“Anch'io
!”, disse Iggy sarcastico.
Nancy
sorrise divertita.
“Puoi
sempre toccarlo e scoprire di che colore
è.”, gli disse Fang.
“In
picchiata !”, esclamò Gazzy e si diresse a
tutta velocità verso l'edificio.
“Gazzy,
torna indietro !”, urlò Nancy.
“Gazzy,
è un edificio del Governo e sono ancora
più paranoici di noi !”, gli urlò Max.
Gazzy
sorrise divertito e cambiò direzione,
allontanandosi dall'edificio.
Gli
altri ragazzi lo seguirono.
Poco
dopo aver sorvolato il Pentagono, i ragazzi
sentirono dei rumori molto forti alle loro spalle.
Quando
si voltarono, Max e compagni si resero
conto di essere inseguiti da due elicotteri militari.
“E
quelli ?”, chiese Nancy nervosa guardando i due
avio oggetti.
“Cosa
vogliono ?”, chiese Nudge preoccupata,
avvicinandosi a Max.
“Abbiamo
violato lo spazio aereo del Pentagono.”,
spiegò tranquillamente Fang.
“Avrei
dovuto prevederlo ! Avrei dovuto
impedirvelo ! Voi ragazzi siete troppo imprudenti !”,
esclamò Total agitato,
che era in braccio a Fang.
“Andiamo
via !”, urlò Max.
Subito
dopo, i ragazzi volarono velocemente verso
un bosco e si nascosero lì, continuando a volare tra gli
alberi.
Dopo
qualche minuto, il rumore degli elicotteri
non si sentì più.
“Sembra
che se ne siano andati.”, osservò Nancy
restando in ascolto.
Kevin
restò in silenzio per qualche minuto, poi
disse: “Sembra proprio di sì.”
“E'
stato fantastico !”, esclamò Gazzy divertito,
scambiando un cinque con Iggy.
“Fantastico
e stupido ! D'ora in poi, vediamo di
non farci notare e di non attirare l'attenzione.”, disse loro
Max in tono di
rimprovero.
“Okay...comunque
è stato davvero fantastico !”,
disse Gazzy divertito.
Nancy
scosse la testa divertita.
Dopo
circa tre ore di volo, Max e gli altri
ragazzi raggiunsero le Pocono Mountains e lì trovarono un
parco statale.
“Che
ne dite ? Ci riposiamo un po' ?”, chiese loro
Max, indicando degli alberi proprio sotto di loro.
“Volentieri
!”, le rispose Nancy.
“Sono
d'accordo anch'io.”, aggiunse Kevin.
“E
quando mai ! Quello che dice Nancy ti va sempre
bene, vero amico ?!”, gli disse Iggy sarcastico.
Kevin
arrossì e anche Nancy.
“Spiritoso
!”, gli disse Kevin.
Fang
sorrise e iniziò a scendere verso gli alberi.
Quando
si furono accomodati sugli alberi, i
ragazzi si rilassarono un po'.
Stava
tramontando il sole e Nancy si stava godendo
lo spettacolo dal suo ramo.
“Wow...che
spettacolo !”, pensò
Nancy guardando il globo infuocato tramontare dietro le montagne.
Mentre
Nancy guardava il panorama, Kevin la
raggiunse, si sedette dietro di lei e le circondò la vita
con le braccia.
Poi,
il ragazzo avvicinò il viso all'orecchio
sinistro di lei e le chiese dolcemente: “Ti guardi il
tramonto ?”
Nancy
sorrise, poi si voltò verso di lui e gli
rispose sorridendo: “Sì, è
bellissimo.”
“Mai
quanto te.”, le disse Kevin e la baciò.
Nancy
rispose al bacio.
Poi,
quando si allontanarono, la ragazza disse:
“Devo chiamare mamma.”
Kevin
annuì e continuò ad abbracciarla mentre la
ragazza tirava fuori il cellulare dallo zaino.
Nancy
compose il numero, si sentì uno squillo e
subito dopo...
“Nancy
!”, esclamò Anne dall'altra parte della
cornetta.
“Ciao,
mamma.”, la salutò Nancy sorridendo
guardando che Kevin che la fissava divertito.
“Ciao,
tesoro ! Come stai ? E gli altri ragazzi ?
Siete al sicuro ? Avete bisogno di
qualcosa ?”, le chiese Anne premurosa.
“Sì,
mamma. Stiamo bene e siamo al sicuro per ora.
Non abbiamo bisogno di niente, grazie. E tu come stai ?”, le
rispose Nancy
sorridendo.
“Tutto
a posto. Lavoro- casa e
casa-lavoro...niente di nuovo. Comunque se vi serve qualcosa fatemelo
sapere,
okay ?”, le rispose Anne.
“Certo,
grazie.”, le rispose Nancy.
“Tesoro,
Kevin è lì ?”, le chiese Anne.
“Sì.”,
le rispose Nancy guardando il ragazzo.
“Me
lo passi un attimo ?”, le domandò la donna.
“Certo.
Ciao, mamma.”, la salutò la ragazza.
“Ciao,
tesoro. Ti voglio bene.”, la salutò Anne.
“Sì,
anch'io.”, le disse Nancy, poi, passando il
telefono al ragazzo gli disse: “Ti vuole parlare.”
Kevin
alzò un sopracciglio con aria interrogativa.
Nancy
sorrise, gli diede il cellulare e andò da
Angel e Nudge a chiacchierare con loro.
“Ciao,
Anne.”, la salutò Kevin.
“Ciao,
Kevin. Allora, vi state tenendo alla larga
dai guai ? Tutto a posto ?”, gli chiese la donna agitata.
“Sì,
abbastanza.”, le rispose il ragazzo
tranquillamente.
“Abbastanza
? Come abbastanza ?! Kevin, cosa vuoi
dire ?! Non starete combinando qualche pasticcio, vero ?”,
esclamò Anne
allarmata.
“No,
Anne. Scherzavo ! E' tutto a posto, davvero
!”,la rassicurò Kevin sorridendo.
“Speriamo...va
bè, salutami gli altri e tieni
d'occhio Nancy, capito ?”, gli disse la donna più
tranquillamente.
“Va
bene, Anne. Non preoccuparti.”, le disse
Kevin.
“Ti
sembra facile ?!”, si lamentò la donna.
“Dai,
Anne ! Siamo forti quando siamo insieme. Ci
aiutiamo a vicenda. Non ci succederà niente.”,
cercò di calmarla il ragazzo.
“Okay...ora
devo attaccare. Ho una chiamata
sull'altra linea.”, gli disse Anne.
“Va
bene. Allora, ciao.”, la salutò Kevin.
“Ciao
e occhi aperti !”, gli rispose Anne.
“Come
sempre !”, le disse Kevin sorridendo.
“Ciao.”,
lo salutò Anne.
“Ciao,
Anne.”, la salutò il ragazzo e chiuse la
comunicazione.
Nel
frattempo anche Max aveva parlato con sua
madre e Jeb e, quest'ultimo le aveva fatto intendere che aveva piena
fiducia in
lei per una qualche ignota missione.
“Okay.
Vado a fare la spesa. Volete qualcosa in
particolare ?”, chiese Nancy ai ragazzi alzandosi dal tronco
sul quale era
seduta.
“Quale
spesa ?”, le chiese Fang perplesso.
“La
spesa, roba da mangiare.”, gli rispose Nancy
impaziente.
“E
dove vorresti andare a comprare dei viveri ? Se
non te ne sei accorta, siamo in mezzo a un parco.”, le chiese
Max scettica.
“C'è
un mini market poco distante dal parco. L'ho
visto mentre venivamo qui.”, le rispose Nancy.
“Davvero
? Grande !”, esclamò Gazzy entusiasta.
Poi,
ogni ragazzo disse cosa volesse per cena.
Poi,
Nancy, Kevin e Fang andarono al minimarket,
che era a mezz'ora dal parco.
Circa
un'ora dopo, i tre ragazzi tornarono con tre
sacchetti stracolmi di roba da mangiare.
“Wow
! Non credo ai miei occhi !”, esclamò Gazzy,
guardando famelico tutto quel cibo.
“Quanta
roba ! Ma tua madre non si arrabbierà
sapendo che spendi tutti quei soldi con la sua Carta di Credito
?”, le chiese
Max.
“No
che non si arrabbia. Mi ha dato la sua Carta
apposta per comprarmi quello che mi serve.”, le rispose Nancy
sorridendo.
“Okay,
allora...diamoci dentro, ragazzi !”,
esclamò Max.
Dopo
cena, i ragazzi si sparpagliarono sui rami
dell'albero, per dormire.
Total
e Angel si misero vicini, Nudge si era
allungata su un ramo.
Iggy
e Gazzy si misero a dormire su due rami
paralleli.
Kevin
e Nancy dormirono vicini, sullo stesso ramo.
Max
guardò il suo stormo e notò che mancava Fang.
“Dov'è
Fang ?”, chiese Max.
Angel
e Gazzy, gli unici ancora svegli, si
guardarono attorno in cerca del loro amico, senza vederlo.
“Sono
qui.”, rispose la voce di Fang da un ramo
poco distante da quello di Max.
Max
guardò in quella direzione e vide il ragazzo
comodamente seduto sul ramo.
“Ho
guardato prima e non c'eri.”, gli disse Max.
“Sì
che c'ero.”, ribattè Fang.
“No,
non c'eri. Ti cercavo anch'io. Eri dietro
l'albero ?”, gli chiese Nudge che si era svegliata da poco.
“Ero
qui ! Ve l'assicuro.”, disse loro Fang
guardandoli come se avessero le traveggole.
“Si
può sapere cos'avete ? Stavo dormendo !”,
protestò Nancy assonnata sedendosi sul suo ramo.
“Hanno
le traveggole.”, le rispose Fang
spazientito indicandole Max, Angel, Gazzy e Nudge.
“Traveggole
? Perchè ?”, gli chiese Nancy
perplessa, guardando prima Fang e poi gli altri ragazzi.
“Non
abbiamo le traveggole !”, esclamò Nudge
offesa.
Fang
sospirò e sparì di nuovo.
Infatti,
quando il ragazzo restava completamente
immobile, si mimetizzava così bene che diventava invisibile.
“Fang
! Dove sei ? Non ti vedo !”, esclamò Nancy
preoccupata guardando il ramo dove, fino a poco prima era seduto
l'amico.
“Sono
sempre qui.”, le rispose il ragazzo con tono
annoiato.
“Dietro
l'albero ?”, gli chiese Max, che iniziava
a spaventarsi.
“Ma
sei cieca ?! Sono sempre qui, nello stesso
posto !”, le rispose Fang esasperato muovendosi.
In
quel momento, Fang tornò visibile.
“Ora
ti vedo !”, disse Nudge parlando a nome dei
presenti.
“Voglio
farlo anch'io !”, esclamò Gazzy.
Fang,
capì che forse, i suoi amici non erano
diventati pazzi e che potevano davvero avere ragione, sul fatto che lui
potesse
diventare invisibile.
“Davvero
non mi vedevate ?”, chiese loro il
ragazzo compiaciuto.
“No,
fino a quando stai fermo e zitto.”, gli
rispose Max, contrariata dal tono soddisfatto dell'amico.
“Grande
!”, disse Fang sorridendo.
Nel
frattempo, si svegliarono anche Kevin, Total e
Iggy.
Nancy
raccontò agli ultimi tre componenti del
gruppo quello che lei e gli altri ragazzi avevano appena scoperto
riguardo a
Fang.
“Okay.
Visto che siamo tutti svegli, ne approfitto
per dirvi un paio di cose.”, disse loro Max.
“Sentiamo.”,
disse Nancy curiosa.
“Dunque...prima
di tutto, ci terremo alla larga
dai guai e dagli umani...Ovviamente dobbiamo distinguere le cose buone,
come
mia madre, Ella, la mamma di Nancy e i biscotti al
cioccolato.”, disse loro
Max.
“Perchè
non ne dite qualcuna anche voi ?”, chiese
loro Max dopo qualche minuto di silenzio.
“La
cena era buonissima !”, esclamò Nudge
entusiasta.
“Nessuno
oggi ha tentato di ammazzarci.”, aggiunse
Total, poi aggiunse: “E siamo tutti insieme.”
“Bene,
continua.”, lo incoraggiò Max.
“Non
ho le pulci.”, disse il cagnolino.
“Invece
scommetto di sì.”, disse Gazzy.
Total
e Gazzy cominciarono a discutere sul fatto
delle pulci del primo.
Nancy
sorrise e Max scosse la testa sconsolata.
“Torniamo
a dormire ?”, le chiese Kevin.
“Sì,
sono a pezzi.”, gli rispose lei, e insieme,
si distesero nuovamente sul ramo e si addormentarono abbracciati.
Fang,
accorgendosi che i due amici si erano
addormentati, disse agli altri ragazzi: “Ehi, parlate piano.
Sennò svegliate
Romeo e Giulietta !”
Tutti
si voltarono verso Nancy e Kevin e
sorrisero, vedendoli così.
Poi,
anche gli altri ragazzi si misero a dormire.
FINE
CAPITOLO N * 7
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Capitolo 8 *** CAPITOLO N 8 ***
CAPITOLO
N * 8
Una
sera, mentre stavano cenando...
“Max,
dove andremo ora ?”, le chiese Angel.
“Perchè
non torniamo in Francia ? Mi era piaciuta
molto.”, propose Nudge speranzosa.
“O
in Canada ?”, chiese Iggy.
“Anche
l'Alaska sarebbe bella...”, propose Nancy.
“Posti
caldi, no ?”, chiese Kevin sarcastico.
Nancy
sorrise e gli rispose: “Cosa ci devo fare ?
A me piacciono i posti incontaminati...”
Kevin
scosse la testa, incredulo e divertito al
contempo.
“Ehi,
ragazzi ! Ho un nuovo potere !”, esclamò
Angel.
“Davvero
? E quale ?”, le chiese Nancy curiosa.
“Guardate.”,
le rispose la bambina, poi, si
concentrò e, pian piano modificò il suo aspetto.
I
suoi capelli divennero castano scuro, la sua
carnagione abbronzata e gli occhi divennero neri.
“Posso
cambiare il mio aspetto !”, disse Angel
felice.
“Grande
! Voglio farlo anch'io !”, disse Gazzy
guardando ammirato la sorella.
“Wow...Complimenti,
Ange. E' un potere davvero
utile.”, le disse Nancy sorridendo.
“Sì,
sei davvero incredibile.”, le disse Kevin
guardando la bambina.
“Fai
la Bimba Pennuta ! Mi piace un sacco !”, le
disse Total impaziente.
Angel
annuì e poco dopo si trasformò in un
bellissimo uccello del paradiso, con le piume turchesi.
“E'
bellissimo !”, esclamò Nancy incredula.
“Per
adesso riesco a trasformarmi solo così...Ma
se faccio un po' di pratica, dovrei migliorare...”, disse
Angel sorridendo.
Infatti,
anche se ricoperta da penne turchesi,
Angel era ancora se stessa, aveva i suoi capelli, la sua faccia, le
braccia e
le gambe.
“Sarà,
ma sono già fantastiche queste due
trasformazioni che ci hai appena fatto vedere.”, le disse
Nancy.
“Stiamo
cambiando tutti...e in modi non previsti
dai nostri progetti...”, aggiunse Nudge pensierosa.
“Già,
magari entro la settimana saremo tutti dei
girini !”, scherzò Iggy.
“Dico
sul serio, Ig...Non sappiamo cosa ci stia
succedendo.”, disse cupamente Nudge.
Max
guardò gli altri ragazzi e vide che avevano delle
espressioni preoccupate.
“E'
vero. Stiamo cambiando e non sappiamo cosa ci
succederà, ma almeno in questo siamo uguali a tutte le altre
persone.”, disse
loro Max.
“Non
sappiamo cosa ci succederà, come non lo sa
nessuno.E' un mistero...Noi siamo un po' più entusiasmanti e
un po' più fighi
della maggioranza.”, aggiunse Max sorridendo.
Gli
altri ragazzi, rincuorati da quelle parole
sorrisero e annuirono.
“Okay,è
meglio dormire ora.”, disse Max stringendo
una mano a pugno.
Gli
altri ragazzi la imitarono mettendo i loro
pugni sul suo.
Dopodichè,
i ragazzi si sparsero sui rami degli
alberi.
Nancy
e Kevin si distesero vicini su un ramo.
Nancy
si era stesa su un fianco di fronte a Kevin.
Kevin
le strinse la vita con un braccio e la
guardò in silenzio per qualche minuto.
“Chissà
come andrà a finire ?”, si chiese Nancy
preoccupata guardando il ragazzo di fronte a sé.
“Non
lo so...Ma non mi interessa.”, le rispose lui
guardandola.
“Come
non ti interessa ?”, le chiese lei
perplessa.
“Non
mi interessa il futuro. Può succedere di
tutto, ma fino a quando tu sarai con me, io starò
bene.”, le rispose Kevin
sorridendo.
Nancy
lo guardò felice e stupita, poi gli disse:
“Vale lo stesso per me...Fino a quando saremo insieme,
andrà tutto bene o
comunque, ce la caveremo.”
Kevin
sorrise e la baciò delicatamente sulle
labbra.
Quando
si staccarono...
“'Notte,
piccola.”, le disse Kevin dolcemente
guardando la ragazza negli occhi e accarezzandole i capelli.
“'Notte,
Kevin.”, gli rispose Nancy, prima di
addormentarsi, cullata dalle carezze del ragazzo.
FINE
CAPITOLO N * 8
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Capitolo 9 *** CAPITOLO N 9 ***
CAPITOLO
N * 9
Erano
quasi le sei del mattino e, su un albero di un Parco Statale degli
Stati Uniti,
dormivano otto ragazzi e un cane.
Max
si era svegliata da poco e la Voce le disse che lei e i compagni
dovevano
seguire delle coordinate
che li
avrebbero portati dalla Dottoressa Martinez.
Appena
saputa quella notizia,
Max svegliò lo
stormo.
“Ragazzi,
svegliatevi ! E’ ora di andare !”, urlò
Max per farsi sentire dai suoi amici.
“Ma
che c’è ? E’ presto.”, si
lamentò Nancy assonnata, mettendosi
seduta.
“E’
vero…Non saranno neanche le otto…”,
aggiunse Kevin sedendosi accanto alla
ragazza.
“E
tu come lo sai ?”, gli chiese Gazzy.
“Cosa
?”, gli domandò Kevin, insonnolito.
“Che
non sono ancora le otto.”, gli rispose Gazzy.
“Non
lo so…intuito, immagino.”, gli disse Kevin.
“In
effetti, hai ragione Kevin. Sono le sei e dieci.”, gli disse
Nancy guardando il
suo orologio.
“Le
sei e dieci ?! Ma è
prestissimo !”, esclamò Gazzy
scandalizzato.
“Sì,
è vero…Si può sapere perché
ci hai svegliati così presto ?”, chiese Fang a Max.
“Perché
la Voce mi ha detto che dobbiamo incontrarci da qualche parte con mia mamma.”,
rispose loro Max
tranquillamente.
“E
se fosse una trappola ?”,le chiese Angel.
“Potrebbe
essere, Ange.”, disse Max, poi aggiunse: “Staremo
attenti…e ora andiamo !”
I
ragazzi, rassegnati, si
alzarono e
si involarono nel
cielo limpido.
Dopo
due ore di viaggio, lo
stormo raggiunse
un piccolo
aeroporto in mezzo a un
bosco, vicino a Pittsburgh.
Nell’aeroporto,
nascosto da un folto gruppo di abeti c’era un piccolo
aviogetto che era appena
atterrato.
“Un
altro jet ! No !”, esclamò Nancy guardando
preoccupata il mezzo di trasporto.
Kevin
sorrise guardando la ragazza e, volandole vicino le
disse:“Tranquilla…Questa
volta siamo tutti insieme.”
Nancy
annuì e continuò a sorvolare la zona sopra il jet
con i suoi amici.
“Non
sembra una gran trappola.”, disse Nudge.
“Sarà…ma
è meglio stare all’erta.”, disse Fang
diffidente.
Poco
dopo, dal jet scese la Dottoressa Martinez.
“Ehi,
Max ! C’è tua mamma !”, le disse Gazzy
indicandole la donna che guardava verso
il cielo, dove stavano volando i ragazzi.
“Già…allora,
forse potremmo fidarci…”, disse Nancy.
“Andiamo.”,
disse Max e iniziò
a scendere in
picchiata verso il jet.
Quando
Max atterrò, sua madre corse ad abbracciarla.
Gli
altri ragazzi la raggiunsero poco dopo.
“Max
! Sono contenta di vedervi !”, disse loro la donna sorridendo
e guardando prima
Max e poi gli altri ragazzi.
“Sì,
anch’io…Ma allora ? Cosa ci facciamo qui
?”, le chiese Max.
“Non
perdi tempo, eh ?”, le rispose la madre sorridendo.
“Comunque,
io e Jeb vorremmo farvi una proposta. Si tratterebbe di una specie di
viaggio
di ricerca con degli scienziati che studiano le condizioni climatiche
del
pianeta. Sareste al sicuro con loro, perché la ricerca si
svolge in un luogo
remoto e potrebbe essere interessante per voi.”,
spiegò loro la donna.
“E
quale sarebbe questo luogo remoto ?”, le chiese Fang.
“Per
ora è meglio che non lo
sappiate. Vi
presento con
piacere una scienziata che
collabora al progetto.”,
disse la madre di Max
evasiva.
Dietro
la dottoressa Martinez c’era una ragazza dai
capelli biondi che li
guardava
incredula.
“Mi sa che non è tanto abituata
a vedere
dei ragazzi alati.”,
pensò Nancy
divertita guardando la faccia sbigottita della sconosciuta.
“Sono
la dottoressa Brigid Dwyer.”, si presentò la
ragazza tendendo la mano
a Max.
“Max.”,
le rispose lei stringendo la mano diffidente, poi le
chiese:”Allora ? Di che
progetto si tratta ?”
“Vi
spiegherò tutto una volta
che saremo
a bordo.”,
le rispose la ragazza
indicando il jet.
“Perché
non ci spiega tutto prima
di salire ?
Oppure potremmo dirci subito addio.”, le disse Max seriamente.
La
dottoressa Brigid restò un momento spiazzata, ma poi
disse:”La dottoressa
Martinez vi ha raccomandati per…una missione di
salvataggio.”
“Ah,
davvero ? E cosa dovremmo salvare ?”, le chiese Max
diffidente.
“Il
mondo.”, le rispose la dottoressa Brigid seriamente.
I
ragazzi dello stormo si scambiarono delle occhiate sbigottite.
FINE
CAPITOLO
N * 9
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Capitolo 10 *** CAPITOLO N 10 ***
CAPITOLO
N * 10
“Salvare il mondo ? Questa sì
che è nuova
!”, pensò Nancy sarcastica sorridendo.
“Forza,
ragazzi. Salite. Non vi succederà niente.”, disse
loro la dottoressa Martinez
in tono incoraggiante.
I
ragazzi dello stormo la guardarono incerti.
“Tu
non vieni ?”, le domandò Max.
“No,
ma non preoccuparti. Ci rivedremo ancora.”, le rispose la
madre sorridendo e
abbracciando la figlia.
Quando
Max si allontanò dalla madre si avvicinò a Fang e
poco dopo, gli altri ragazzi
dello stormo si fermarono vicino a loro.
“Okay,
ragazzi. Saliamo, ma teniamo gli occhi aperti.”, disse loro
Max indicando il
jet.
“Certo.”,
concordò Nancy.
“Okay,
occhi aperti…Sentite, ma c’è qualcosa
da mangiare su quell’aggeggio ? Sto
morendo di fame !”, esclamò Gazzy.
“Strano…perché
la cosa non mi stupisce ?”, scherzò Kevin
divertito.
“Gazzy,
sei sempre il solito ! Siamo in una situazione delicata e tu penso solo
al cibo
!”, lo rimproverò Nudge.
Nancy
sorrise divertita.
“Cosa
ci posso fare ?! Ho fame !”, protestò Gazzy offeso.
“Perché
sei un pozzo senza fondo !”, gli rispose Nudge.
“Ah,
davvero ? E chi è che si
è mangiata sei
merendine di fila
qualche tempo fa ?”,
la prese in giro Gazzy.
Kevin
scosse la testa, sapendo che le cose sarebbero andate per le lunghe.
“Ragazzi,
ora basta ! Nudge ha ragione, Gaz…Stiamo per salire su un
jet e dobbiamo fare
attenzione. Prima controlliamo che sia tutto a posto e poi pensiamo al
cibo.”,
disse Max spazientita guardando entrambi i litiganti.
“E
va bene.”, si arrese Gazzy.
Dopodiché,
i ragazzi e Total salirono sul jet.
Una
volta dentro, i ragazzi
videro che il
jet era di lusso; aveva dei divanetti,
una tv al plasma, le
tendine alle
finestre…
Fang
andò a controllare la cucina
con Kevin.
Iggy
e Gazzy
controllarono la cabina di
pilotaggio e fecero vedere a Max i due piloti, molto sorpresi da
quell’intrusione.
Total,
dopo aver annusato l’intero jet, tornò da Max e le
disse: “Tranquilla, è tutto
a posto.”
Max
e Nancy si scambiarono un’occhiata
preoccupata.
“Dai,
magari è tutto a posto davvero. Tua madre non ci metterebbe
mai in pericolo.”,
cercò di rassicurarla Nancy.
Max
sospirò e guardò fuori dal finestrino.
“E’ okay, Max. Ti stanno usando,
ma questa
volta è per il bene.”, le
disse la Voce.
“Ah, bene…allora ne vale proprio
la pena !”,
pensò Max sarcastica.
“Okay,
ragazzi. Potete sedervi e allacciare le cinture di sicurezza. Appena
saremo
decollati ci sarà un rinfresco, va
bene
?”, disse loro la dottoressa Dwyer sorridendo.
“Se
proprio insiste !”, disse Max annoiata, sedendosi e
allacciandosi la cintura.
Anche
gli altri ragazzi si sedettero ai loro posti e si allacciarono le
cinture di
sicurezza anche a Total, mentre la
dottoressa Dwyer li osservava
incuriosita.
“Allora,
dove andiamo ? Per favore, mi dica che si tratta di un posto caldo ! Di
freddo
ne abbiamo già preso abbastanza !”, le chiese Max.
“Stiamo
andando in Argentina.”, le rispose
vagamente la dottoressa Dwyer.
“Nella
foresta pluviale ?”, le chiese Max.
“No.
Quando saremo lì ci
imbarcheremo.”,
le rispose la
dottoressa.
Kevin
e Nancy si scambiarono un’occhiata diffidente.
Nel
frattempo l'aereo decollò e prese quota dopo pochi minuti.
“Davvero
? E dove andremo dopo che ci saremo
imbarcati ?”, le chiese Fang sospettoso.
Ci
fu un momento di silenzio, durante il quale
uno dei piloti annunciò
che
potevano essere slacciate le cinture di sicurezza.
“Avete
fame ? Vi va qualcosa da mangiare ?”, chiese loro la
dottoressa Dwyer cambiando
discorso,slacciandosi la cintura di sicurezza e alzandosi.
Fang,
Max, Kevin e Nancy si scambiarono un’occhiata
d’intesa: dovevano stare
in
guardia.
Passarono
quattro ore di volo e i ragazzi divennero sempre più nervosi.
Quando
finalmente l’aereo atterrò a San Julian, in
Argentina, Gazzy si lanciò fuori
dall’uscita di emergenza, facendo scattare
l’allarme e facendo gonfiare lo
scivolo d’emergenza.
Era
notte quando i ragazzi uscirono dal jet.
“Okay,
ragazzi. Salite pure.”, disse loro la d dottoressa Brigid
indicando loro una
jeep poco distante.
I
ragazzi dello stormo guardarono la jeep contrariati.
“No,
dottoressa. La seguiremo dall’alto.”,
le
disse Max.
“Ma
ragazzi..”, protestò la donna.
“Scusi,
dottoressa Dwyer, ma siamo appena stati rinchiusi in uno spazio
ristretto per
quattro ore…e non credo sia il caso
di
starci di nuovo.”, aggiunse Nancy sorridendo.
“E’
vero. Noi preferiamo il movimento.”, disse Kevin.
“Oh,
okay. Allora seguiteci pure dall’alto. Andiamo.”,
disse loro la dottoressa
rassegnata e salì sull’auto.
La
jeep partì e i ragazzi la seguirono volando.
“Ah…che
bello volare ! Non ne potevo più di stare
chiusa in quel jet !”, esclamò
Nancy felice, mentre si librava nel cielo notturno.
“A
chi lo dici !”, concordò Kevin volando accanto
alla ragazza e sfiorandole di
tanto in tanto le ali.
Poco
dopo, i ragazzi arrivarono vicino all’Oceano Atlantico, dove
galleggiavano dei
pezzi di ghiaccio.
I
ragazzi videro la jeep della dottoressa Dwyer percorrere un molo, fino
a
raggiungere una nave ormeggiata.
Appena
la jeep si fermò la dottoressa Brigid scese e si
avvicinò alla nave, poi guardò
in su, verso i ragazzi che sorvolavano la zona.
I
ragazzi volarono un po’ sopra la nave, poi atterrarono a
qualche metro di
distanza da dove si era fermata la jeep.
“Potete
volare davvero…E’ bellissimo.”, disse
loro
la dottoressa Brigid ammirata.
“Non
credo che se avesse passato quello che abbiamo passato noi,lo
definirebbe
bellissimo.”, le disse Nancy in tono tagliente.
“Hai
ragione…Perdonatemi…So che non avete scelto voi
di essere così…so anche
quali traumi abbiate
dovuto sopportare, solo,
che guardarvi
come spettatore esterno, sembra
così bello e
invidiabile…”, si scusò la dottoressa
imbarazzata e
dispiaciuta contemporaneamente.
I
ragazzi restarono increduli sentendo quelle parole.
Nessuno
gli aveva mai parlato così.
“E'
strano...nessun adulto ci aveva mai parlato così...Questa
dottoressa invece
sembra davvero dispiaciuta.”,
pensò Nancy guardando la giovane
scienziata.
“Quella
è la nostra nave di ricerca. La Wendy K. Siamo della
International Earth
Science Foundation.”, disse
poi la
dottoressa Brigid indicando loro la nave.
I
ragazzi guardarono la nave e videro che si trattava di un vecchio
peschereccio
in disuso, era rossa e sembrava abbastanza robusta.
“Quando
l’abbiamo comprata era un peschereccio in disarmo e
l’abbiamo un po’
modificata.”, spiegò loro la dottoressa Dwyer
sorridendo.
“Ciao,
Brigid !”, la salutò un uomo dal ponte della nave.
“Ciao,
Michael !”, gli rispose la dottoressa, poi, rivolgendosi ai
ragazzi disse:
“L’abbiamo equipaggiata
grazie alle donazioni.
E’ sicura, anche se
dall’aspetto non si direbbe. Dai,
venite.”, e iniziò ad arrampicarsi su
una scaletta per salire a bordo.
“Sarà…”,
mormorò Gazzy, poi spalancò le ali e
volò sul ponte della nave, atterrando
davanti all’uomo di nome Michael.
Gli
altri ragazzi lo seguirono .
Michael
guardò i ragazzi, incredulo.
“Michael,
ti presento: Max, Fang, Iggy, Gasman, Nudge,Angel, Kevin e
Nancy.”, gli
disse la donna,
poi, voltandosi verso i
ragazzi disse loro: “Ragazzi, lui è Michael Papa.
Uno dei nostri principali
ricercatori.”
Total
brontolò offeso.
“Oh,
e questo è Total, il loro cane.”, aggiunse
la donna indicando il cagnolino.
Total
sospirò, disgustato.
Nancy
sorrise divertita guardando Total e pensò: “Poverino...non
gli piace
essere ignorato in questo modo.”
“Garzie
per essere venuti.”, disse loro Michael dopo aver stretto la
mano a ogni
ragazzo.
“Prego,
ma non sappiamo ancora cosa ci facciamo qui.”,
ribattè Max spazientita.
“Oh,
Brigid non ne ve l’ha detto ?”, chiese
l’uomo sorpreso guardando la donna.
“Siete
qui per aiutarci a raccogliere
dei dati
per un progetto di
ricerca sul
riscaldamento globale e sulle conseguenze in
Antartide e non soltanto.”, spiegò
loro l’uomo in tono cordiale, poi
concluse: “Siete qui per aiutarci a salvare il
mondo.”
“Ancora con questa
storia ?! Allora è una fissa ! Però
quest’uomo
e anche la
dottoressa Brigid non mi
sembrano malvagi.”, pensò
Nancy
guardando i due
scienziati diffidente.
“Infatti
non lo sono…Possiamo fidarci di loro. Sono dalla nostra parte.”,
le
disse Angel telepaticamente.
Nancy
guardò la bambina e annuì sorridendo, poi
pensò: “E’
vero…Ci siamo già
fidati di altri adulti.”, e le
vennero in mente i
volti di Mark, Emily,
Anne e la madre di Max.
FINE
CAPITOLO N
* 10
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Capitolo 11 *** CAPITOLO N 11 ***
CAPITOLO
N * 11
“Wow
! Sembra di essere nella storia di Moby Dick
! Siamo su un peschereccio, ma questo è molto più
tecnologico !”, esclamò Nudge
felice seduta sulla cuccetta.
“Sarà,ma
a me non fa impazzire stare su una
nave.”, disse Nancy per nulla entusiasta.
“Concordo…ma
per ora non abbiamo nessun piano
migliore…e poi, mi incuriosisce questa missione di
ricerca.”, le disse Max
sorridendo.
Nancy
la guardò scettica per qualche secondo, poi
le disse tranquillamente: “Hai ragione. Ora siamo qui, quindi
tanto vale
saperne di più di questa faccenda.”
“La
Dottoressa Dwyer e il Dottor Papa mi sembrano
delle brave
persone. Credono molto in
quello che fanno e sono sinceri.”, disse Angel pensierosa,
mentre guardava
fuori dall’oblò.
Ci fu
un momento di silenzio.
All’
improvviso entrò Gazzy nella stanza ed
esclamò: “Ehi, stiamo partendo per il Polo Sud
!”
Poco
dopo arrivarono anche Fang, Iggy e Kevin.
“Senti,
ma la tua Voce non potrebbe farci andare
alla Hawaii ? Sotto il sole, con
la
spiaggia, i bicchierini di bibite con gli ombrellini e le ragazze in
bikini….”,
disse Total a Max con aria
sognante.
“Total
!”, lo rimproverò Nancy.
“Che
c’è ? Solo perché sono un povero cane
parlante non significa che non debbano interessarmi le ragazze umane
!”, le
rispose Total per nulla imbarazzato.
Nancy
scosse la testa e disse, rassegnata: “Sei
davvero irrecuperabile…”
“Allora
stai attento, Kevin. Potresti avere un
concorrente !”, disse Iggy rivolto all’amico e
alludendo a Nancy.
“Non
credo proprio…”, gli rispose Kevin ghignando e
guardando Nancy.
“Oh,
finitela voi due !”, disse loro Nancy
imbarazzata.
Kevin
sorrise e andò a sedersi accanto a Nancy.
“Dai,
non te la prendere...Lo sai che ci piace
scherzare.”, le disse Kevin sorridendo e accarezzandole una
guancia con una
mano.
Nancy
arrossì a quel tocco, ma ne fu felice, però
per non darla vinta al ragazzo fece l'offesa e gli disse:
“Siete i soliti
antipatici !”, e voltò il viso
dall’altra parte.
Kevin
la guardò un momento pensando che la ragazza
fosse davvero offesa.
Ma
subito dopo Nancy lo guardò sorridendo e gli
disse:”Ma siete fatti così...E io vi voglio bene
lo stesso.”
Kevin
sorrise e le disse:”Certo che sei brava a
recitare...ci avevo creduto, sai ?”
“Eh,
lo so...Sono un'attrice nata. Che ci vuoi
fare ?”, gli rispose Nancy divertita.
Kevin
scosse la testa con aria divertita.
Gli
altri ragazzi guardarono la scena sorridendo,
poi presero a parlare tra loro.
Mentre
stavano parlando, i ragazzi ricevettero la
visita del dottor Papa e di una bella cagnolona eschimese bianca.
“Aloha,
querida…”, disse Total ammaliato appena
vide l’altro cane.
“Mi sa
che qualcuno si è appena preso una bella cotta
!”, pensò Nancy
sorridendo guardando Total.
“Ciao,
ragazzi. Lo so che la sistemazione non è
delle migliori, ma cercheremo di farvi avere tutte le
comodità possibili. Se
avete delle richieste fatele pure, va bene ?”, chiese loro
l’uomo sorridendo
cordialmente.
I
ragazzi si scambiarono delle occhiate incredule:
nessun adulto li aveva mai trattati con tanto
riguardo.
“Tranne
mia madre, Mark, Emily e la Dottoressa Martinez…”,
pensò Nancy
tristemente.
“Ti
manca tua madre ?”, le chiese
Angel telepaticamente.
“Sì,
moltissimo.”, le rispose Nancy guardando
la bambina.
“Vedrai
che starà bene.”, la
rassicurò Angel
sorridendo.
Nancy
annuì, sperando che la bambina avesse
ragione.
“Dunque,
ragazzi. Se vi va, potreste venire
alla Sala Conferenze almeno conoscerete il
resto della ciurma, potrete farci
delle
domande alle quali cercheremo di rispondere.”, disse loro
l’uomo.
“A
proposito, lei è Akila, la nostra mascotte e
cane di soccorso della spedizione.”, aggiunse
l’uomo accarezzando sul capo
la cagna eschimese.
“E’
davvero bellissima…Posso accarezzarla ?”,
gli chiese Nancy.
“Ma
certo, no preoccuparti. Non morde.”, la
rassicurò l’uomo.
“Non
è il morso di un cane a preoccuparmi…Ne ho
viste di peggio.”, gli disse
Nancy
sorridendo e accucciandosi davanti ad
Akila.
Subito,
la ragazza cominciò ad accarezzarla
dolcemente, prima sotto il muso, poi sulla testa.
“Ciao,
Akila…Come sei bella.”, le disse Nancy
dolcemente continuando ad accarezzarla.
“Ci
risiamo ! L’abbiamo persa !”, esclamò
Fang
divertito.
“Già,
qualcuno chiami il 911 !”, aggiunse Iggy.
“Che
state dicendo ? Non vi capisco…”, chiese loro
l’uomo stranito.
“Niente,
dottor Papa. Si riferiscono al fatto che
ogni volta che Nancy vede un cane e
comincia a coccolarlo, il resto del
mondo scompare…”,
gli rispose Kevin
sorridendo.
“Oh,
finitela ! Quanto siete noiosi !”, esclamò la
ragazza, poi, alzandosi si rivolse ai suoi amici e disse loro:
“Che c’è di male
se mi piacciono gli
animali ? Non lo
faccio apposta !”
Kevin,
Fang e Iggy sorrisero divertiti.
“Dai,
Nancy. Non te la prendere. Lo sai che lo
fanno di proposito a provocarti.”, le disse Max.
“Si
divertono così loro….e dire che sono
più grandi
di me e dovrebbero essere molto più
maturi.”, aggiunse Angel pensierosa guardando Nancy.
“Appunto,
Ange…Dovrebbero ma non è detto che sia
così per forza !”, le disse Nudge sorridendo.
Nancy
sorrise disse loro: “Avete ragione,
ragazze.”
“Ehi
!”, esclamarono Kevin, Iggy e Fang offesi.
Nancy,
Max, Nudge ed Angel scoppiarono a ridere
divertite.
“Che
ragazzi strani…”, mormorò il dottor
Papa
guardandoli.
“Può
dirlo forte, dottore.”, gli disse Total.
L'uomo
guardò il cagnolino, sconvolto.
“Okay,
ragazzi. Dopo raggiungeteci in Sala
Conferenze, va bene ? E’ sul ponte, a prua.”, disse
l’uomo.
I
ragazzi annuirono.
Quando
l’uomo e la cagna eschimese se ne furono
andati.
“Akila
è proprio bella…”, disse Angel.
“Bella
? Lei è…è spettacolare, bellissima ! Avete visto che zigomi ?
E quella
pelliccia, più luminosa del sole….”,
sciamò Total in tono
sognate.
Iggy
roteò gli occhi esasperato.
“Emh..Total…Akila
è bella, è vero…Ma è solo un animale normale
e…”, cercò di
dire Max.
“Animale
normale ? Non osare più
definirla così ! Definiresti la Monna Lisa
normale ? La Venere
di Milo bella ?!”,
esclamò il cagnolino indignato.
“No,
certo che no…Hai ragione, Total.”, disse
Nudge per calmarlo.
Max
lasciò cadere quell’argomento e disse:
“Okay,
ragazzi. Andiamo a sentire cos’ hanno da dirci queste
persone. Se questa storia
si concluderà in fretta avremo tempo per andare a vedere la
fiera delle
mongolfiere in New Mexico.”
“Interessante,
non ho mai visto quella fiera.”,
disse Fang.
Poi,
i ragazzi andarono nella Sala Conferenze.
Quando i
ragazzi entrarono nella Sala Conferenze si resero conto che era una
cucina
molto piccola e lì c’erano già seduti
ai loro posti sette adulti.
“Ciao,ragazzi
! Sedetevi pure.”, disse loro
Michael Papa indicando loro delle sedie vuote.
I
ragazzi si sedettero.
“Come
sapete già, io sono il dotto Michael Papa.
Ma potete chiamarmi
Michael. Poi c’è la
dottoressa Brigid Dwyer…”, disse loro
l’uomo in tono cordiale indicando la
giovane donna.
“Possiamo
chiamarti Brigid ? E’ davvero un bel
nome !”, esclamò Nudge guardando la dottoressa.
“Certo
! Mi farebbe molto piacere.”, le rispose la
donna sorridendo.
“Io
sono Melanine Bone, specialista nella
comunicazioni.”, disse loro una donna molto abbronzata.
Poi
c’erano: Brian Carey, specialista in
immersioni, Emily Robertson, ecopaleontola, Sue Anne, specialista in giaccio e Paul Carey,
capitano della nave.
Tutti
gli adulti guardavano i ragazzi molto
intensamente.
“Okay,
togliamoci il pensiero.”, disse Max e,
alzandosi dalla sedia spalancò le ali.
“Quindi
non sono attaccate alle braccia.”, osservò
una scienziata.
“No.”,
le rispose Max.
“Sono
così, grandi, così belle…”,
disse la
scienziata di nome Emily.
“Grazie…e
comunque, le ali devono essere grandi
perché noi pesiamo di più degli uccelli e devono
sostenerci.”, le spiegò Max.
“Quanto
pesi ?”, le domandò Brian, poi,
scusandosi, le disse: “Scusa,volevo
solo…”
“Sui
45 chili. Abbiamo dei muscoli e degli
scheletri diversi, più leggeri da quelli di
un normale essere umano.”, gli rispose Max
tranquillamente.
“Ti
senti più un essere umano o più un uccello
?”,
le chiese Brigid
incuriosita.
Max
restò sorpresa dalla domanda e ci pensò un
attimo, poi rispose: “Non saprei...Se mi guardo allo specchio
vedo una ragazza
come le altre, ma quando
volo nel
cielo…allora non mi sento tanto umana…Non so come spiegarlo; è
una sensazione strana…”
Poi
Max richiuse le ali e si sedette di nuovo,
pensierosa.
“Io
credo di sentirmi più umana…Mi piacciono i
vestiti, le acconciature…mi piace la roba che piace ai
giovani…Non ho mai
sentito il bisogno di costruirmi un nido o roba del genere.”,
disse Nudge
tranquillamente.
Tutti
i ragazzi sorrisero divertiti.
“Io
non mi sento tanto umana…So di non essere
normale. Non sono come gli altri ragazzi. Solo con i ragazzi dello
stormo posso
essere me stessa…E poi, mi sento fuori posto
ovunque.”, disse Angel guardando
gli scienziati, poi proseguì:”, Questo
mondo non è fatto per ragazzi come
noi…”, e indicò il resto dello
stormo: “In questo mondo non c’è niente
che ci faccia sentire a nostro
agio. Si vede che siamo diversi. La
gente ci vuole dalla sua parte o ci vuole morti, a
causa di ciò
che siamo, non di chi
siamo. E’
dura vivere così.”, concluse Angel cupamente.
Gli
scienziati e anche i ragazzi dello stormo
restarono colpiti da quelle parole e ci fu qualche minuto di silenzio.
“Sì,
in effetti Angel ha ragione...Anch'io
mi sento a mio agio solo con i ragazzi dello stormo...Neanche con mia
madre
riesco a sentirmi a mio agio completamente...”,
pensò Nancy tristemente
guardando prima la bambina e poi gli altri ragazzi.
“Scusate
se interrompo il momento, ma c’è qualcosa
da mangiare ?”, esclamò Total.
Gli
scienziati, tranne Michale Papa, restarono
increduli quando sentirono parlare Total.
“Un
panino sarebbe ottimo.”, suggerì Nudge
tranquillamente.
“Sì,
certo.”, disse una scienziata riprendendosi
dallo shock del cane parlante.
Dopo
circa mezz’ora di pausa per il pasto,
ai ragazzi venne fatto vedere un filmato sul
surriscaldamento globale.
“Il
surriscaldamento globale è una
catastrofe molto grave.”, disse Sue Anne
quando il filmato fu finito.
“Se
l’umanità continuerà a sfruttare le
risorse
naturali come ha fatto fino ad oggi, i livelli dei mari si alzeranno di
almeno
sei metri in meno
di un secolo.”, disse
Emily tristemente.
“Quindi
avremo tutti la casa sulla spiaggia ?”,
domandò Gazzy entusiasta.
“Non
è una bella notizia, Gasman. Se i livelli dei
mari si alzeranno sommergeranno vari
Stati. Così, le persone saranno costrette ad
abbandonare le loro case, i
loro lavori e dovranno cercarsene di nuovi in altri posti.”,
gli rispose Paul.
“Il
clima si sta riscaldando troppo in fretta…”,
aggiunse Emily.
“Sarebbe
bello se il mondo fosse un po’ più
caldo…io odio il freddo.”, disse
Nudge.
“Se
fosse solo questo il problema, sarebbe
il minimo…Ma se il clima continuerà a
peggiorare in questo modo, gli uragani, gli tsunami e le tempeste
saranno
all’ordine del giorno. Già in questi anni che ne
sono stati molti…”,
disse Paul.
“Il
surriscaldamento genera una reazione a catena:
dagli oceani, alle piante, agli animali…Questo
problema sconvolgerà l’intero
equilibrio del pianeta.”, aggiunse Brigid
seria.
“E’
il cerchio della vita.”, disse Iggy.
“Secondo
alcuni studi, molte specie animali si
stanno estinguendo e molte altre stanno modificando il loro
comportamento…In
futuro potrebbero estinguersi altri animali e
piante…”, aggiunse
Sue Anne.
“E
noi cosa c’entriamo con tutto questo ?”, chiese
Fang.
“Giusto,
Fang…E’ un bel problema, non lo
metto in
dubbio….ma noi cosa possiamo
farci
?”, pensò Nancy guardando prima Fang e poi gli
scienziati.
Tutti
i ragazzi dello stormo, ora attendevano la
risposta che li interessava di più.
FINE
CAPITOLO N * 11
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Capitolo 12 *** CAPITOLO N 12 ***
CAPITOLO
N * 12
“Allora
? Noi cosa c’entriamo con il vostro progetto ?”,
chiese Fang guardando tutti
gli scienziati.
“L’Antartide
è un posto pericoloso e imprevedibile. Voi avete delle
capacità fuori dal
comune e avete la
possibilità di
mettervi in salvo volando.”, gli rispose Brigid
tranquillamente.
“Ma
noi non sappiamo niente di scienza, niente sul riscaldamento globale.
Non
capisco come potremmo aiutarvi.”, disse Max scettica.
Brigid
sorrise e disse: “Non c’è bisogno che
diventiate dei ricercatori specialisti.
Voi potrete aiutarci a svolgere alcuni compiti particolari che noi non
potremmo
fare.”
“Questo
non è l’unico motivo, ragazzi. Il fatto
è che voi siete molto importanti.
Appena la gente vi vede, i giornali e le televisioni cominciano a
parlare di voi…Quindi
siete più indicati per trasmettere il nostro
messaggio.”, disse Brian Carey.
“E
quale messaggio sarebbe ?”, chiese Fang a
Brigid, diffidente.
“Che
il nostro Governo e anche quelli degli altri Paesi
devono considerare seriamente il problema del
surriscaldamento globale.”, rispose
Brigid guardando seriamente i ragazzi dello stormo.
“Dobbiamo
fare in modo che la gente cominci a usare delle energie alternative che
non
inquinino il pianeta. Le persone devono
ridurre drasticamente le emissioni
dei gas
che provocano l’effetto serra. Se andiamo avanti
così, si estingueranno sempre
più piante e animali e presto…andrà
tutto perduto.”, spiegò loro Brigid
seriamente.
“E
se noi non credessimo a tutto
questo ?”,
chiese Max.
Ci
fu un momento di silenzio, durante il quale gli scienziati si
scambiarono
occhiate preoccupate, poi Melanie rispose, guardando Max:
“Non vi obbligheremo
a fare qualcosa che non
vogliate
davvero. Se dopo averci aiutato per un po’ non sarete
convinti dell’utilità
di quello che
stiamo facendo, sarete
liberi di andarvene.”
“Sarete
liberi di andarvene in qualunque momento. Abbiamo pensato di portarvi
con noi
perché siete stati raccomandati dalla Dottoressa
Martinez.”, aggiunse Brigid.
“Ho
capito…Io e lo stormo dobbiamo discuterne e
decidere.”, disse Max.
“Ma
certo. Se vi servono altre informazioni
chiedete pure. Avete ancora fame ?”, le rispose
Michael gentilmente.
“Abbiamo
sempre fame.”, gli disse Nudge tranquillamente.
“Consumiamo
dalle tremila alle quattromila calorie al giorno quando fa
caldo.”, aggiunse
Max.
Gli
scienziati restarono sorpresi da quella notizia, ma cercarono di non
darlo a
vedere.
“Okay,
non c’è problema. Vediamo cosa riusciamo a
raccogliere.”, disse loro Brigid
riprendendosi dallo
shock.
Poi,
la giovane dottoressa si avviò verso al cucina e Fang la
seguì silenziosamente.
Max,
guardò male sia Fang e sia Brigid.
Poi,
tutti i ragazzi dello stormo andarono in cucina, che era molto piccola.
Intanto,
Fang e Brigid chiacchieravano tranquillamente, sotto le occhiatacce di
Max.
Ad
un certo punto, Max non resistette più, troppo gelosa e
arrabbiata e uscì dalla
stanza, andò sul ponte della nave e spiccò il
volo, allontanandosi.
“Saliamo
?”, chiese Nancy.
“Certo.”,
le rispose Kevin.
I
due ragazzi salirono sul ponte e restarono lì a guardare il
panorama.
Il
panorama che si vedeva dal ponte della nave era molto uniforme...
Il
cielo grigio e carico di nubi grigio scuro non prometteva niente di
buono e
l'acqua dell'oceano era altrettanto scura.
Dopo
qualche minuto di silenzio, Kevin disse:”Mi interessa questa
cosa.”
“Il
riscaldamento del pianeta ?”, gli domandò Nancy
guardandolo.
“Già.
Mi sembra una cosa seria e se posso fare qualcosa per migliorare la
situazione,
la farò.”, le rispose il ragazzo seriamente.
“Sì,
hai ragione. Non piace neanche a me questo problema e vorrei trovare
una
soluzione, o almeno, provare a limitare i danni.”,
concordò Nancy cupamente
appoggiando il capo alla spalla destra del ragazzo.
Kevin
sorrise e cinse la vita di Nancy con il braccio destro.
I
due ragazzi restarono così per qualche minuto, poi Kevin
disse:”Peccato.”
“Per
cosa ?”, gli chiese Nancy alzando il capo e guardandolo
stupita.
“Non
possiamo dormire insieme neanche questa volta. Mi hanno messo in camera
con i
ragazzi.”, le rispose lui divertito.
Nancy
arrossì, ma poi, sorridendo e stringendo a sua volta la vita
di Kevin con il
braccio sinistro, gli rispose:”E' vero...Ma vedrai che ci
saranno altre
occasioni.”
Kevin
restò stupito da quella risposta, perchè si
aspettava una reazione imbarazzata
da parte della ragazza.
Il
ragazzo, poi sorrise felice e baciò dolcemente Nancy a fior
di labbra.
Poco
dopo, i due ragazzi sentirono dei rumori e interruppero il bacio.
“Abbiamo
compagnia.”, disse Kevin rassegnato per essere stato
nuovamente interrotto.
“Già.
Non si può mai stare in pace.”,
concordò Nancy.
Infatti,
proprio in quel momento comparvero sul ponte tutti gli scienziati.
“Ciao,
ragazzi. Che fate di bello ?”, chiese loro Michael
calorosamente.
“Guardiamo
il panorama.”, gli rispose Kevin sarcastico.
L'uomo
lo guardò un momento, incerto se interpretare il suo tono
come veritiero o
sarcastico.
Nancy
sorrise e gli disse:”E' vero, dottor Papa. Stavamo guardando
l'oceano.”
Quando
Max tornò sul ponte e vide tutti gli scienziati fuori che la
guardavano, si innervosì
e chiese loro: “Che succede ? E’ tutto a posto
?”
“E’
tutto a posto. Ti stavamo solo guardando volare.”, le rispose
tranquillamente
Melanine.
“E’
davvero bello poter volare.”, aggiunse Michael.
“E’
vero. E’ meraviglioso poter volare.”,
confermò Max.
“Ragazzi
?”, disse loro Max appena li vide.
“E’
tutto okay, Max.”, la rassicurò Nancy sorridendo.
Kevin
sorrise e annuì.
Max,
rassicurata,tirò un sospiro di sollievo.
”Max, vorrei tanto chiederti cosa provi a essere quello che sei, ma mi
rendo conto che le mie
domande sarebbero un’intrusione
orribile…Cercherò di reprimere la
scienziata che
è in me e non ti
seccherò.”, le
disse Brigid.
“Allora,
buona fortuna, Brigid ! Essere scienziati, non è qualcosa
che si fa, è qualcosa
che si è !”, le disse Paul divertito.
Brigid
annuì e disse a Max: “E’
vero…Ma non
voglio turbare nessuno di voi con le
mie
domande…”
Max,
Nancy e Kevin restarono sorpresi sentendo quelle parole.
Gli
scienziati che avevano conosciuto i ragazzi fino a quel momento, gli
avevano
sempre fatto del male e di certo, non si erano mai preoccupati di
ferire i loro
sentimenti.
Gli
scienziati della Wendy K, invece, erano molto diversi.
“Per
fortuna che esistono anche persone così...e non solo quelle
malvagie.”,
pensò Nancy guardando il gruppo di scienziati.
Dopo,
Max si diresse verso la scala che portava verso l’interno
della nave e lì
incontrò Fang.
“Cos’
hai ?”, le chiese Fang bloccandole il passaggio.
“Niente.”,
gli rispose Max gelida, evitando il suo sguardo.
“Max,
perché non mi vuoi parlare ?”, le chiese
Fang avvicinandosi a lei e afferrandola per le braccia.
“E
di cosa ? Di te e di me ? Non ci sarà
nessun te e me se corri dietro a tutte le
gonnelle che vedi !”, esclamò Max
furiosa
guardandolo e
liberandosi dalla presa
del ragazzo.
“Sbagli,
Max…Un te e me ci sarà sempre.”, le
disse Fang tristemente.
Max
spinse via Fang, poi andò nella camera che
divideva con Angel, Nudge e Nancy.
Poco
dopo, andò via anche Fang.
Nancy
e Kevin, che avevano assistito alla scena restarono in silenzio per
qualche
minuto.
“Non
so cosa fare per aiutarli.”, disse Nancy tristemente.
“Non
metterti in testa di fare Cupido, per favore…Devono
vedersela loro, non
possiamo intrometterci.”, le disse Kevin stringendola a
sé.
“Lo
so. Hai ragione. Ma mi dispiace vederli
così…Si
vede che lontano un miglio che sono
fatti l’uno per
l’altra…”, disse Nancy guardando nella
direzione in cui
erano spariti gli amici.
“Lo
so…Ma anche Max non facilita di certo le
cose…E’ una testarda e un’orgogliosa
tremenda e respinge Fang continuamente perché non sa nemmeno
lei cosa vuole.”,
aggiunse Kevin.
“Lo
so…è il suo carattere. Ma anche Fang potrebbe
evitare di fare il cascamorto con
Brigid.”, disse Nancy.
“Non
fa il cascamorto. Fang considera Brigid solo come
un’amica…Ma ora basta
pensarci. E’ un problema che devono risolvere
loro.”, concluse Kevin risoluto.
“Hai
ragione.”, concordò Nancy appoggiando il capo al
petto del ragazzo.
FINE
CAPITOLO N
* 12
|
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Capitolo 13 *** CAPITOLO N 13 ***
CAPITOLO
N * 13
“Dai,
andiamo dagli altri, okay ?”, gli chiese Nancy.
“Okay.”,
le rispose Kevin e, sciogliendo l’abbraccio seguì
la ragazza all’interno della
nave e fino alla sua stanza.
Quando
arrivarono alla camera di Nancy, lei e il ragazzo vi entrarono e vi
trovarono:
Angel, Nudge, Gazzy, Iggy, Max e Total.
“Eccovi,
finalmente !”, sbottò Max appena li vide entrare.
“Che
c’è ?”, le chiese Nancy tranquillamente.
“Ci
stavate aspettando ?”, chiese Kevin divertito guardando Max.
Nancy
lanciò un’occhiataccia al ragazzo e
pensò: “Kevin
! Max è già arrabbiata di suo, se ti ci metti
anche tu a provocarla !”
“Certo
che vi stavamo aspettando ! Dobbiamo decidere cosa fare !”,
rispose spazientita
Max.
Tutti
i presenti la guardarono perplessi perché avevano capito che
c’era qualcosa che
non andava.
“Allora,
cos’avete scoperto ?”, chiese Nancy ai
ragazzi per distogliere la loro attenzione
dai problemi di Max.
“Il
deposito munizioni !”, esclamò Gazzy felice.
“Oh…vedete
di non fare saltare per aria la nave tu e il tuo compare, capito
?”, gli disse
Nancy preoccupata guardando prima Gazzy e poi Iggy.
“Tranquilla,
Nancy. Lo sappiamo che questa nave ci deve portare a destinazione,
quindi non la
faremo saltare.”, la rassicurò Iggy
divertito.
“Già,
e poi le persone che ci ospitano non lo meritano…Sono dalla
nostra parte.”,
aggiunse Gazzy seriamente.
“Okay,
meglio così.”, disse Nancy più
tranquilla.
“Che
bello ! Abbiamo un posto sicuro dove stare, cibo e
poi…”, disse Nudge.
”E
poi, finalmente abbiamo una missione anche noi e a me piace
!”, la interruppe
Gazzy entusiasta.
“Dici
davvero ?”, gli chiese Max non molto convinta.
Gazzy
annuì sorridendo.
“Senza
contare, che partecipare a questa missione, mi da la sensazione di fare
davvero
qualcosa di buono…Prima ci limitavamo sempre a opporci al
male, ma questa
missione mi interessa davvero.”, aggiunse Iggy seriamente.
Intanto,
Total continuava a sospirare, pensando ad altro.
“Cos’
ha ?”, chiese Max guardando il cagnolino.
In
quel momento entrò Fang.
“Credo
che sia Akila.”, le rispose Angel accarezzando dolcemente la
testa del
cagnolino.
“Ah,
Akila, AKila…perché proprio tu ?”,
esclamò Total disperato.
“Mh…mal
d’amore…è una cosa brutta.”,
disse Kevin guardando Total.
“Non
ricordarglielo…è già depresso
così, non peggiorare le cose.”, gli disse Nancy
in tono di rimprovero.
Kevin
stava per ribattere, ma Fang disse: “L’amore fa
soffrire.”
“Stai
zitto, tu !”, esclamò Max infastidita, poi,
rivolgendosi agli altri ragazzi
disse: “Parliamo di qualcosa di più
utile…Qual è il problema, Total ?”
“Mi
ignora, totalmente…lei è bellissima…di
razza pura ed è alta…come
può
guardare me ? Un basso mutante senza pedigree, sempre in fuga con una banda di
delinquenti…”, le
rispose Total tristemente.
“Ehi
!”, esclamò Max offesa.
“Avete
rubato tre macchine, effrazione di domicilio,
aggressione…Devo continuare ? La
lista è ancora lunga.”, le rispose il cagnolino
tranquillamente.
“Okay,
allora quando sarai stufo di noi, potrai andartene per la tua
strada.”, gli
disse in tono secco Max.
Angel
passò un braccio intorno al collo di Total, temendo di
perderlo.
Nancy
vedendo la scena sorrise.
“E
dovrei abbandonarvi al vostro destino ? Non sono un traditore ! E poi,
avete
bisogno di me !”, le disse Total indignato alzandosi in piedi
scatto.
Nancy
sorrise e, accorgendosi che Kevin stava per scoppiare a ridere, gli
diede una
piccola gomitata su
un fianco.
Kevin
la guardò inarcando un sopracciglio, perplesso.
“Cerca
di essere te stesso con Alkila. Magari, più cortese,
più premuroso…Comportati
di più come un cane normale. Ad esempio, dovresti essere
più forte
e silenzioso.”, gli consigliò Max.
Total
annuì.
“Okay,
ora parliamo della missione.”, disse Nudge, poi aggiunse:
“A me queste
persone piacciano e
questa missione
anche, quindi proporrei
di restare per
un po’.”
“Anch’io.”,
concordò Gazzy.
“Io
ho già detto prima cosa ne penso e sono
favorevole.”, aggiunse Iggy.
“Anch’io
vorrei restare.”, disse Angel.
“Sì,
anch’io.”, disse Total.
“Sono
d’accordo anch’ io. Questo problema del
riscaldamento globale mi interessa e
sembra essere un bel casino…Se posso fare qualcosa per
migliorare la
situazione, lo farò.”, disse
Nancy.
“Resto
anch’io.”, aggiunse Kevin.
“Okay,
allora resteremo per un po’.”, disse loro Max
suscitando le esclamazioni felici
di tutti.
Dopodiché,
i ragazzi si alzarono dai letti e uscirono dalla stanza per andare a
dormire.
“
‘Notte, piccola.”, le disse Kevin dopo averle dato
un tenero bacio sulla
fronte.
“
‘Notte, Kevin.”, gli rispose Nancy sorridendo.
Il
ragazzo sorrise e salutò anche Max, Nudge e Angel,ma, prima
di uscire dalla
stanza si voltò verso Total e gli disse: “Total,
cerca di assecondare
Akila più che puoi…Vedrai che le
farà piacere.”
Tutti
guardarono Kevin, increduli.
“Va
bene. Grazie del consiglio…Se la tua tattica funziona
chiuderò tutti e due gli
occhi quando tu e Nancy
pomiciate.”,
gli rispose Total
in tono solenne.
“Total
!”, esclamò Nancy imbarazzata.
“Va
bene, Total. Guarda che ci conto !”, gli
rispose Kevin divertito e uscì dalla stanza.
Nancy
scosse la testa imbarazzata.
“Non
te la prendere. Lo sai che è fatto
così…Ma ti ama davvero.”, disse Max
sorridendo sedendosi accanto
all’amica.
“Lo
so…”, disse Nancy sorridendo e guardando l'amica
negli occhi.
In
quel momento suonò il cellulare di Nancy.
“Tua
madre ?”, le chiese Max guardando il cellulare.
“Già.
Tra poco torno.”, le rispose Nancy e uscì dalla
stanza.
Appena
arrivò in corridoio...
“Tesoro
! Come stai ?”, le chiese sua madre dall’altra
parte della cornetta appena Nancy
ebbe accettato la chiamata.
“Tutto
bene e tu ?”, le chiese la figlia.
“Io
bene…Ma parlami un po’ di te…Voi state
tutti bene ? Dove siete ? Cosa state
facendo ?”, le rispose Anne.
Nancy
le spiegò la missione.
“Sì,
capisco…Fate attenzione e copritevi bene. In quel posto fa
molto freddo.”, le
disse sua madre.
“Sì,
lo so…Ci sentiamo domani ? Sto
crollando
dal sonno.”, le disse Nancy soffocando uno sbadiglio.
“Certo…E’
già mezz’ora
che siamo al telefono.
Sarai stanca…”, concordò la madre.
“Già.”,
le rispose Nancy.
“Okay,
allora ci sentiamo domani. Buonanotte, Nancy.”, le disse Anne.
“’Notte,
mamma.”, la salutò la ragazza, poi
chiuse la comunicazione e tornò nella sua
camera per dormire.
FINE
CAPITOLO N
* 13
|
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Capitolo 14 *** CAPITOLO N 14 ***
CAPITOLO
N * 14
Il
mattino dopo, i ragazzi andarono sul ponte della
nave e gli scienziati avevano fornito loro
indumenti pesanti.
“Total,
hai freddo ?”, gli chiese Nancy vedendolo tremare.
“No,
perché ?”, le rispose il cagnolino cercando di
fare il duro.
“Perché
stai tremando come una foglia.”, gli disse Nancy.
“Sì,
ti ci vorrebbe un cappottino.”, aggiunse Max.
“Akila
non ha il capottino !”, sbottò Total gonfiando
orgogliosamente il petto.
“Ma
Akila ha anche un altro tipo di pelo ed è abituata a questo
clima rigido…”,
cercò di farlo ragionare Nancy.
“Allora,
torna in coperta prima che ti debba staccare i ghiaccioli dal
naso.”, gli disse
Max annoiata.
Nancy
tirò un’occhiataccia all’amica.
Max
fece spallucce.
Total,
girandosi se ne andò in coperta silenziosamente.
“Max
! Ma poverino ! Già è
demoralizzato di
suo, se poi ti ci metti anche tu !”, le disse Nancy quando
Total fu sparito.
“Non
ho detto niente di male, solo la verità.”, le
rispose Max tranquillamente.
Nancy
scosse la testa e sospirò, ma non era veramente arrabbiata
con l’amica.
“Hai
finito di fare la protettrice degli animali ?”, le chiese
Kevin divertito
abbracciando Nancy da dietro.
“No,
mai ! Quello è il mio lavoro a tempo pieno !”,
esclamò Nancy divertita
voltandosi verso di lui.
“E’
incredibile…Non riesco ancora
ad
abituarmi alla
faccenda del cane
parlante e dei ragazzi volanti…”, disse loro
Melanine, che era appena salita
in coperta, poi riprese a scrivere su
un taccuino.
“Cosa
fai ?”, le chiese Max per distogliere l'attenzione da Nancy e
Kevin.
“Segno
i cambiamenti delle condizioni climatiche: temperature,
velocità dei venti…”,
le rispose Melanie.
“E
dovresti vedere i loro computer !”, esclamò Nudge
avvicinandosi.
“Perché
?”, le chiese Max.
“Ti
mostrano come sarà la terra tra cinquant’anni o
gli effetti di uno tsunami…E’
grandioso !”, le rispose Nudge.
“Interessante…Ma
Iggy e Fang dove sono ?”, chiese Max.
“Stanno ripulendo Brian e Brigid a
poker.”, le
rispose Nudge, poi
continuò: “…Gazzy sta
guardando delle
simulazioni a computer e
Angel sta vincendo
una trentina di
dollari.”
“Da
quanto lavori a questo progetto ?”, le chiese Nancy.
“Da
cinque anni…Sai, abbiamo dei finanziamenti, ma quando si
esauriscono dobbiamo
sospendere tutto…E
voi da quanto siete
in fuga ? La dottoressa Martinez ci ha detto della vostra situazione e
abbiamo
preso molte misure di sicurezza per voi.”, le rispose
Melanine.
“Siamo
liberi da quasi due anni e in fuga da…più o meno sei mesi, anche se sembra
passata
un’eternità.”, disse Max trucemente.
Melanine
annuì comprensiva.
In
quel momento, sul ponte comparve Angel.
“Ci
sono delle balene.”, disse la bambina.
“Eh
?”, le chiese Max.
“Davvero
?”, le domandò Nancy curiosa.
“Sì,
volevo vederle.”, rispose loro Angel tranquillamente.
“Sì,
è vero. Sicuramente ne vedremo alcune. In questa regione ce
ne sono diverse
specie.”, aggiunse Melanie.
“Le
vedremo adesso.”, disse Angel convinta appoggiandosi al
parapetto della nave.
Melanie
sorrise comprensiva e le disse: “Prima o poi le vedremo
sicuramente.”
“No,
sono già qui…E pensano che questa barca
puzzi.”, precisò Angel indicando un
punto poco distante dalla nave.
“Cosa
?”, le chiese Melanie perplessa.
In
quell’istante, un animale immenso bianco e nero
saltò fuori dall’acqua.
Nancy
restò ammaliata guardando quella creatura.
“Wow…E’
bellissima.”, sussurrò la ragazza guardando
l’animale, piena di meraviglia.
“E’
un’orca. Un mammifero marino molto
intelligente…Diciamo che queste balene
sono alla lontana
delle parenti dei
delfini. In genere
non attaccano
l’uomo.”, spiegò loro Melanie.
“Sono
bellissime…”, disse Nancy guardando ammirata
l’animale che si immergeva
nuovamente in acqua e rispuntava in superficie un po’
distante dalla nave.
Poco
dopo, accanto al primo mammifero ne
apparvero un’altra decina.
Le
orche fendevano l’acqua come nuotavano e restavano le une
vicine alle altre.
Nancy
non perse tempo e cominciò a fare varie foto ai cetacei.
Dopo
qualche foto scattata sul ponte, Nancy si involò e
sorvolò la zona dove stavano
nuotando le orche.
“Nancy,
torna indietro !”, le urlò Melanie.
“Tranquilla,
è tutto a posto !”, le rispose la ragazza
continuando a sorvolare gli animali
che nuotavano sotto di lei facendo svariate fotografie.
“E'
inutile...non cambierà mai...Sapevo che aveva la passione
per gli animali, ma
mi sa che queste orche hanno proprio fatto colpo...”,
pensò Kevin
sorridendo guardando Nancy che si librava a qualche metro d'altezza
sopra i
cetacei.
“Ehi,
ragazzi ! C’è un pod di orche vicino a noi ! Le ho appena viste con il sonar
!”, disse loro
Michael arrivando sul ponte.
“Lo
sappiamo. Le abbiamo viste.”, gli disse Melanie.
“Cos’è
il pod ?”, chiese Kevin incuriosito.
“E’
il gruppo, il branco che formano le orche. I loro gruppi vengono
chiamati
così.”, spiegò Michael.
“Ho
capito.”, disse Kevin continuando a guardare
gli animali.
“Che
belli…ci sono i cuccioli che vorrebbero avvicinarsi, ma le
mamme non glielo
permettono perchè sanno che la nave è una cosa
strana, che non ci dovrebbe
essere…Ma non sono arrabbiate, anzi,
sono abbastanza incuriosite.”, disse Angel dopo qualche
minuto.
“Dici
? Ti piace inventare storie su ciò che vedi ?”, le
domandò Melanie
tranquillamente.
“Non
so inventando storie…Sto solo….wow !”,
disse Angel guardando un cucciolo
di orca saltare
vicino alla fiancata
della nave.
“Voleva
mettersi in mostra, come un adolescente.”, disse Angel
guardando il cucciolo
mentre tornava nel
gruppo.
Melanie
e Michael si scambiarono un’occhiata incredula, poi la prima chiese:
“Ragazzi, c’è qualcosa che non
sappiamo ?”
“Sono
una bambina strana, ma non in senso negativo….Insomma, io
posso leggere nella
mente delle persone e degli animali.”, le rispose Angel
tranquillamente.
“E sai anche controllare il pensiero della
gente…Ma questo è meglio che non
lo
sappiano…”, pensò
Nancy guardando la bambina mentre continuava a
sorvolare le orche.
Angel
si girò verso di lei e sorrise.
Poi,
Nancy tornò verso il ponte della nave e atterrò
vicino a Kevin.
“Allora,
hai fatto un po' di foto ?”, le domandò lui
divertito.
“Sì,
posso considerarmi soddisfatta. Non vedo l'ora di metterle sul computer
!”, gli
rispose la ragazza entusiasta.
“Prima
ho sentito pensare le balene, ho sentito che si stavano avvicinando
allora sono
salita a vederle.”, disse Angel ai due scienziati, increduli.
Nancy
sorrise guardando le espressioni dei due adulti, poi, girandosi di
nuovo verso
le orche disse:”Ragazzi, finalmente ho capito
cosa voglio fare da grande.”
“Davvero
?”, le chiese Melanie.
“L’Animalista
!”, esclamò Nudge.
“Vuoi
gestire un canile !”, tirò a indovinare Kevin.
“O
un allevamento con un rifugio per trovatelli.”,
aggiunse Max.
“No,
secondo me, qualcos’altro.”, disse Angel
sorridendo e guardando Nancy.
“Voglio
fare la biologa marina.”, disse loro Nancy seriamente
guardandoli.
“Come
?”, le chiese Nudge, incredula.
“Voglio
proteggere gli animali, soprattutto le orche.”, le rispose
Nancy.
“Oh,
no ! Ha avuto un altro colpo di fulmine !”,
esclamò Max coprendosi gli occhi
con una mano.
“Un
altro ? Perché, il primo qual è stato
?”, le chiese Nudge.
“Il
primo è stato Kevin.”, le rispose Angel
tranquillamente.
Kevin
guardò prima Angel e poi Nancy, che
arrossì, imbarazzata.
“E’
che sono degli animali bellissimi…Mi piacciono
anche gli altri, ma le orche…credo siano
i miei preferiti.”, disse loro Nancy guardando
il gruppo di mammiferi
che nuotavano vicino alla barca.
Kevin
sorrise e, cingendole la vita con un braccio, le disse:
“Qualunque decisione
prenderai, io sarò con te.”
Nancy
lo guardò felice e gli rispose:
“Grazie…”, e lo baciò.
Kevin,
dopo un attimo di sorpresa, rispose al bacio.
Dopo
quelle che parvero ore…
“Ehi,
voi due ! Certe cose non si fanno in pubblico !”,
esclamò una voce fin troppo
conosciuta.
Nancy
si staccò di colpo dal ragazzo.
“E’
arrivato…”, brontolò Kevin.
“Certo
! Basta che mi allontano per qualche
minuto e voi fate i piccioncini !”,
esclamò Total avvicinandosi al
gruppetto.
“Total,
non stavamo facendo niente.”, si difese Nancy imbarazzata.
“Total,
perché non vai a fare amicizia con
le
orche ? Magari andate d’accordo, oppure, con te fanno un buon
antipasto.”, gli
disse Kevin infastidito per essere stato interrotto poco prima.
“Kevin,
smettila !”, lo rimproverò Nancy sorridendo.
Total
sbuffò.
Poi
Nancy tirò fuori la sua macchina fotografica e fece qualche
altra foto alle
orche.
Dopodiché,
i ragazzi tornarono in coperta, mentre Nancy e Kevin andarono nella
piccola
cucina.
Nancy
si sedette su una
sedia vicino al
tavolo e accese il suo computer.
Kevin
si sedette accanto a lei.
Nel
frattempo, il pc si era acceso e il programma della posta era stato
avviato.
Nancy
vide un’e-mail di sua madre.
” Ciao, Nancy !
come
va ? state tutti bene ?
Allora, come va
la vostra missione ?
Fammi sapere, ok
?
Mamma”
“Sarà
meglio rispondere…”, disse Nancy sorridendo e
cominciò a scrivere la sua
risposta.
“Ciao,
mamma.
Qui
va tutto bene. Siamo
ancora sulla nave diretta al Polo Sud.
Poco
fa ero con gli altri
ragazzi sul ponte della nave e indovina cos’è
successo ?
Abbiamo
visto un pod di
orche !!!
Sono
bellissime !
Le
adoro !
Credo
che diventerò una
biologa marina, sai ?
Mi
piacciono moltissimo
quegli animali !!!
Per
il resto è tutto
regolare: niente combattimenti, niente fughe, quindi direi che va
piuttosto
bene !
Ciao e alla prossima !
Nancy”
“Ti
hanno proprio colpita quegli animali, eh ?”, le
domandò Kevin sorridendo.
“Già.
Sono davvero bellissimi !”,gli rispose Nancy e gli fece
vedere le foto che
aveva scattato.
“Perché
non ne mandi qualcuna a tua madre ?”, le domandò
il ragazzo guardando le foto.
“E’
vero. E’ un’ottima idea.Ora gliele
mando.”, gli rispose la ragazza e, scrivendo
un’altra e-mail alla madre le allegò alcune delle
foto appena fatte.
FINE
CAPITOLO N
* 14
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Capitolo 15 *** CAPITOLO N 15 ***
CAPITOLO
N * 15
La
navigazione dall’Argentina all’Antartide
durò tre giorni e per i ragazzi fu
davvero dura.
Spesso,
durante quei giorni, i ragazzi si allontanavano in volo.
I
ragazzi in quel periodo di navigazione cominciarono anche a conoscere
gli scienziati.
Gli
adulti della Wendy K erano molto cordiali e gentili con lo stormo e i
ragazzi
si trovarono molto bene con loro.
Una
mattina, Nancy e Kevin si allontanarono in volo.
“Ehi,
voi due !”, urlò Max dal ponte della nave.
Nancy
e Kevin si voltarono verso di lei, vedendola in piedi che li guardava
con le
braccia conserte.
“Che
c’è, Max ?”, le chiese Nancy sospesa a
mezz’aria.
“State
attenti e non allontanatevi troppo.”, le rispose Max
seriamente.
“Va
bene, non preoccuparti.”, la rassicurò Nancy
sorridendo.
“Già.
Torneremo tutti interi, tranquilla.”, aggiunse Kevin
divertito.
Poi,
i due si voltarono e si allontanarono in volo.
Mentre
volavano ad alta quota, i ragazzi videro delle balene nuotare sotto la
superficie dell’acqua.
“Kevin,
guarda !”, gli disse Nancy indicandogli il branco di balene
che nuotava sotto
di loro.
“Le
ho viste.”, le rispose lui sorridendo.
“Se
non fosse per il freddo, questo posto mi piacerebbe anche, sai
?”, le chiese
dopo qualche minuto lui.
“E’
vero…Con tutte queste balene da osservare…non mi
dispiacerebbe diventare
davvero una biologa marina.”, concordò la ragazza
sorridendo.
“Ti
sei proprio fissata, eh ?”, le domandò lui
divertito.
“Già.
Cosa ci vuoi fare ? E comunque, potresti diventare un biologo anche
tu.”, gli
rispose la ragazza tranquillamente.
“O
il capitano della nave.”, aggiunse Kevin sorridendo.
“Anche…”,
concordò Nancy.
Passò
qualche minuto, poi Kevin le chiese: “Torniamo alla nave ?
Quelle nuvole non mi
piacciono neanche un po’ e il vento sta cominciando a
diventare più forte.”
Nancy
guardò le nuvole nere alle quali si stavano avvicinando e
tra le quali si
vedevano anche dei lampi.
“Sì,
è meglio tornare.”, gli rispose la ragazza e,
virando improvvisamente si voltò
nella direzione della nave.
Kevin
la seguì e dopo dieci minuti atterrarono sul ponte della
nave, dove trovarono
gli scienziati al completo e tutti i membri dello stormo.
“Per
fortuna siete tornati, ragazzi…Mi sa che sta per arrivare un
bel temporale.”,
disse loro Michael indicandogli le nuvole nere.
“Già.
Appena abbiamo visto quei nuvoloni abbiamo fatto dietro
front…”, gli rispose
Nancy tranquillamente.
“E’
meglio andare giù…Abbiamo visto dei lampi
lì in mezzo…”, aggiunse Kevin
seriamente.
“Dei
lampi ?”, gli chiese Melanie.
“Sì,
e tanti anche.”, le rispose Nancy.
“Allora
sarà davvero una brutta tempesta.”, disse Brigid.
“Forza,
andate tutti in coperta. Lì sarte al sicuro.”,
disse loro il capitano della
nave in tono molto serio.
“Perché
? Io voglio vedere questa tempesta. Non ne ho mai vista una
!”, protestò Gazzy.
“Gazzy,
non discutere. E’ pericoloso stare fuori con questo tempo e
quando ci sarà la
tempesta lo sarà ancora di più.”, gli
disse Max in tono risoluto.
Gazzy
la guardò un momento, poi, scrollando le spalle disse con
tono annoiato: “E va
bene…Vado giù…ma sarà una
noia…”
Così
dicendo il ragazzino scese in coperta, seguito dagli altri ragazzi e
dagli
scienziati.
Dopo
venti minuti circa, si scatenò davvero la tempesta e la nave
avanzò
faticosamente nell’oceano venendo sballottata violentemente
dalle onde.
I
ragazzi guardarono quello spettacolo dai finestrini.
“Caspita…E’
forte come tempesta.”, disse Fang guardando fuori.
“Sì,
in questa regione ce ne sono spesso di tempeste, ma non erano mai state
così
violente…”, gli rispose Brigid.
“E’
vero…negli ultimi dieci anni le tempeste di questa regione
sono cambiate…ed è
tutto dovuto ai cambiamenti climatici…Peggioreranno ancora
di più.”, aggiunse
Melanie.
I
ragazzi guardarono le due scienziate, capendo che non avevano mentito e
compresero che il surriscaldamento del pianeta era davvero un problema
molto
serio.
Quando
la temperatura esterna arrivò a -25 ° sotto lo zero,
Total accettò di mettersi
il cappottino.
Il
terzo giorno…
“Ehi,
ho visto della terra.”, esclamò Gazzy che stava
volando poco distante dalla
nave.
Nancy,
Kevin e Max, che erano sul ponte guardarono nella direzione indicata da
Gazzy e
videro un’isola bianca.
“Dovremmo
vederla tra poco. L’aria è abbastanza
limpida.”, disse loro Michael dopo
aver guardato anche
lui in quella
direzione, ma senza riuscire a distinguere la terra ferma.
“Noi
la vediamo già. Abbiamo la vista molto sviluppata, come
quella dei falchi.”,
gli disse Max
tranquillamente.
Michael
guardò stupito i ragazzi, da una parte invidioso, ma
cercò di non darlo a
vedere.
“Capisco.”,
disse l’uomo e tornò a guardare verso la terra
ferma.
“Ehi,
c’è qualcosa di grigio…Sembrano
rocce…Ma non dovrebbe esserci neve dappertutto
?”, gli chiese Max scrutando l’orizzonte.
“Non
è tutto coperto dalla neve. Ci sono anche strisce di roccia,
dove i ghiacciai
si sono fermati e poi, in questo periodo, qui siamo in estate e
c’è meno
ghiaccio del solito.”, le spiegò Michael.
“Se
adesso è estate non voglio pensare in inverno
com’è questo posto…”, disse
Nancy
sottovoce.
Kevin,
sentendo quello che aveva detto la ragazza sorrise.
“Ci
sono delle costruzioni.”, osservò Nancy.
“Sì,
sembrano…degli edifici rossi.”, aggiunse Max.
“Io
non vedo ancora niente, ma quelli che mi avete descritto sono i nostri
rifugi…di solito sono di colori sgargianti, ad esempio rossi
o verdi, in modo
da poterli distinguere facilmente anche a grandi distanze.”,
spiegò loro
l’uomo.
“Ad
esempio, in una tormenta ?”, chiese Max.
“Sì,
anche se qui nevica poco. Più che altro ci sono
forti raffiche di vento e fa molto freddo, ma di tormente vere e proprie
non ce ne sono
spesso.”, le rispose Michael tranquillamente.
“E’
così strano…”, osservò Max.
“Cosa
è strano ?”, le chiese Fang alle sue spalle.
Max
sussultò sentendo la voce del ragazzo.
“Qui
non nevica o nevica poco…eppure è tutto coperto
di neve….”, gli rispose Max.
Fang
annuì e disse: “Brigid dice che qui
c’è l’aria più asciutta della
Terra.”
“Scommetto
che non vedete l’ora di sbarcare. Quando scenderemo,
alloggeremo nella stazione
di Lucir, che accoglie turisti ogni
anno.”, disse loro Michael.
“Non
pensavo di incontrare altre persone.”, disse Max iniziando a
innervosirsi.
“Ci
sono dodici famiglie che lavorano qui perennemente. Sono in tutto
quaranta
persone.”, le disse Michael tranquillamente.
Fang,
Max, Kevin e Nancy si scambiarono uno sguardo d’intesa:
bisognava stare
all’erta.
“Ragazzi,
io vado in cabina a prepararmi. Attraccheremo tra circa
mezz’ora. Ci vediamo
dopo.”, disse loro l’uomo e si avviò
verso l’interno della nave.
Quando
l’uomo se ne fu andato, Gazzy atterrò sul ponte,
con le ali spiegate.
“Quegli
edifici sembrano grandi anche visti da qui, sapere ?”, chiese
loro Gazzy.
“Un
motivo in più per stare in guardia.”, disse Max in
tono cupo.
“In
guardia ? No, Max ! Non dirmi che siamo in pericolo anche qui ! E io
che
pensavo di essere in vacanza !”, esclamò Gazzy.
“Non
lo so, Gazzy…Ma visto quello che ha detto Michael,
è meglio stare attenti.”,
gli rispose Max seriamente.
“Ti
riferisci alle persone che vivono lì ?”, le
domandò il ragazzino.
Max
annuì.
Ci
fu qualche minuto di silenzio…
“Dai,
ragazzi. No prendiamola così. Magari sono brave persone
anche quelle che vivono
lì. E poi, basterà tenere gli occhi aperti, come
sempre…”, disse loro Nancy
cercando di essere ottimista.
Kevin,
Max, Fang e Gazzy guardarono la loro amica per qualche secondo.
“E’
vero. Dobbiamo essere almeno un po’ ottimisti. Staremo
attenti, ma
intanto…perché non proviamo anche
quest’esperienza ?”, disse loro
Kevin tranquillamente.
“Sì,
hai ragione. E poi, tra te che blocchi la
gente….”, disse Max indicando Kevin,
:”…e Angel che legge nel pensiero e tutti gli
altri, nessuno può fermarci.”,
concluse Max sorridendo.
“Già,
ben detto !”,concordò Nancy sorridendo.
Fang
sorrise, poi disse: “Vado di sotto. A dopo.”, e se
ne andò per la scaletta che
portava al piano interno.”Vado al prepararmi
anch’io.”, disse Max,
allontanandosi.
“Anch’io.
Ciao !”, disse loro Gazzy.
“Ciao.”,
gli rispose Nancy.
“A
dopo.”, aggiunse Kevin.
Quando
restarono solo Nancy e Kevin sul ponte…
“Allora,
stiamo per iniziare una nuova avventura, eh ?”, le chiese
Kevin guardando
l’oceano.
“Già,
ma non sono preoccupata.”, gli rispose Nancy guardando nella
sua stessa
direzione.
“Perché
?”, le chiese il ragazzo guardandola stupito.
“Perché
siamo insieme.”, gli rispose la ragazza semplicemente
guardandolo a sua volta.
Kevin
sorrise e, cingendola la vita con un braccio, la strinse a
sé.
Nancy
non oppose resistenza.
I
due ragazzi si guardarono negli occhi per qualche minuto, sorridendo.
“Quando
ci sarà un po’ di calma, ci prenderemo del tempo
per noi…Andremo da qualche parte
solo io e te.”, le disse Kevin seriamente.
Nancy
lo guardò un momento, poi gli rispose sorridendo:
“I ragazzi dello stormo sono
sempre stati la mia
famiglia e sto bene
con loro…Però…”
“Però
?”, le chiese Kevin alzando un sopracciglio.
“Però
voglio anch’io stare un po’ tranquilla con te.
Senza gente intorno, solo noi
due. Voglio anch’io trascorrere del tempo solo con
te…Ma quando
saremo al sicuro.”, gli rispose Nancy
sorridendo.
“Quello
era sottinteso.”, le rispose Kevin sorridendo e,
avvicinandosi lentamente, la
baciò.
Nancy
rispose felice a quel bacio.
Quando
si staccarono…
“Strano.”,
disse Nancy pensierosa.
“Cosa
?”, le chiese il ragazzo stupito.
“E’
strano che non sia arrivato Total…ogni volta arriva sempre
nel momento
sbagliato e ci interrompe.”, gli rispose la ragazza divertita.
“Già,
ora che mi ci fai pensare è
vero…Dov’è finito ?”,
osservò Kevin guardandosi
attorno.
“Sarà
con Akila.”, ipotizzò Nancy.
“Può
essere…Approfittiamone, allora.”, le disse Kevin
sorridendo e avvicinandosi
nuovamente.
“No,
Kevin. Dobbiamo prepararci, lo sai.”, lo fermò
Nancy.
Kevin
la guardò offeso e mise il broncio.
Nancy
lo guardò un momento, poi si avvicinò di nuovo a
lui e, accarezzandogli una
guancia con una mano, gli disse: “Dai, non fare
così.”, e lo baciò di nuovo.
Kevin
rispose al bacio, contento di averla avuta vinta.
Quando
si allontanarono…
“Non
riesci proprio a resistermi, eh ?”, le chiese il ragazzo
divertito.
“Lo
sai che quando fai la faccia da cucciolo abbandonato, non so resistere
e tu te
ne approfitti !”, gli rispose Nancy sorridendo.
“Già…lo
faccio apposta…”, le disse lui ghignando divertito.
Nancy
scosse la testa e, prendendolo per mano, gli disse:
“L’avevo immaginato…Ora
andiamo, forza.”
Poi,
la ragazza iniziò a incamminarsi verso l’interno
della nave e Kevin la seguì.
FINE
CAPITOLO N
* 15
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Capitolo 16 *** CAPITOLO N 16 ***
CAPITOLO
N * 16
Quando
la nave attraccò, i ragazzi scesero a
terra, con gli scienziati della Wendy K.
“Venite,
ragazzi. Ci stanno aspettando.”, disse loro Sue Anne
cordialmente.
“Già.
Avete un sacco di persone da conoscere.”, aggiunse Michael.
“Non
vedo l’ora…”, sibilò Max
nervosa.
“Dai,
Max. Vedrai che andrà tutto bene.”, le disse Nancy
incoraggiante camminando
accanto a lei.
Quando
i ragazzi furono a terra, si guardarono intorno incuriositi e videro le
costruzioni rosse che avevano già scorto dalla nave.
Oltre a quelle costruzioni dal colore vivace e altre navi
ormeggiate nel
piccolo porto non c’era altro.
Tutto
attorno a loro, i ragazzi videro distese immense ricoperte di neve e
spuntoni
di roccia grigia che affioravano dal terreno.
“E’
come essere sulla luna.”, disse Nudge guardando il panorama.
“Già…e
poi, questo posto è così pulito
che non
sembra vero.”, aggiunse Angel.
“Wow
! Siamo esploratori e forse vedremo cose che non ha ancora visto
nessuno!”,
esclamò Gazzy entusiasta.
Nancy
si guardò intorno incuriosita, poi disse:”E' bello
questo posto...E' molto
tranquillo.”
“Già,
ma fa troppo freddo per i miei gusti.”,aggiunse Kevin non
troppo entusiasta.
“E'
vero. Sembra di essere in un congelatore.”, disse Fang.
“Avete
ragione...Fa troppo freddo anche per me...Però devo
ammettere che non mi
dispiace un po' di tranquillità dopo tutto quello che
abbiamo passato...Di
sicuro però, non verrei mai a vivere in un posto
così...”, disse loro Nancy
sorridendo.
“Sarà...io
comunque preferisco il caldo.”, disse Max, poi
aggiunse:”E’ tutto bianco…”
“Già.”,
concordò Iggy assorto.
“Non
è come i posti che siamo abituati a vedere…Qui
è così, silenzioso, così
pulito…così tutto bianco…”,
aggiunse Max.
Fang
le fece cenno di guardare Iggy.
“Lo
so. Posso vederlo.”, disse Iggy lentamente.
Nancy
e Kevin, che avevano assistito alla scena, guardarono Iggy increduli.
“Amico,
che hai detto ?”, gli chiese Kevin avvicinandosi a Iggy.
“Ho
detto che ci vedo.”, gli rispose Iggy pacatamente.
Max,
allora agitò una mano davanti al volto di Iggy.
“Ehi
! Ma che fai ?”, esclamò Iggy allontanandosi di
qualche centimetro.
Max
guardò incredula prima Iggy e poi Fang.
Iggy
sorrise di rimando, guardandoli entrambi.
Nancy
sorrise, felice per l’amico, e gli disse: “Iggy,
sono così contenta per te !”
“Che
succede ?”, chiese loro Gazzy avvicinandosi.
“Iggy
ci vede.”, gli rispose Max.
Gazzy
fece una faccia incredula mentre Iggy lo guardava.
“E’
passato…è tornato tutto come
prima…”, disse Iggy frustrato dopo aver guardato
Gazzy per qualche minuto.
“Come
è passato ?”, gli chiese Gazzy perplesso.
Iggy
sospirò, si voltò verso le montagne ed
esclamò: “Ci vedo
ancora ! Vedo le montagne laggiù !”,
e indicò
la catena montuosa che si vedeva in lontananza.
Iggy
poteva vedere le cose bianche e restò incanto per venti
minuti buoni a
guardarsi attorno.
“Ragazzi,
andiamo dentro. Sto gelando.”, disse Max ad un certo punto.
“Sì,
sono d’accordo. Ho freddo anch’io.”,
aggiunse Nancy stringendosi nel suo
cappotto.
“Okay,
non abbiamo fatto tutta questa strada per finire congelati.”,
concordò Kevin
sorridendo e cingendo la vita di Nancy con un braccio per infonderle
calore.
“Kevin,
lasciami !”, gli disse Nancy imbarazzata.
“Ti
sto solo scaldando.”, le rispose il ragazzo divertito
guardando il viso della
ragazza arrossire velocemente.
“Ti
ringrazio, ma ora puoi anche allontanarti…Tanto stiamo
entrando.”, gli disse la
ragazza imbarazzata allentandosi di qualche centimetro da lui.
Kevin
la lasciò andare e sorrise divertito.
Nancy,
nel frattempo faceva finta di nulla, ma in realtà era
imbarazzata.
Max
e Fang si scambiarono un’occhiata divertita.
“Dai,
entriamo.”, disse Max sorridendo e guidando lo stormo
all’interno di una
costruzione rossa.
I
ragazzi si avventurarono nell’edificio rosso di fronte a loro.
Appena
entrò all’interno della costruzione, Iggy non vide
più nulla e dovette
nuovamente concentrarsi sui rumori del posto per orientarsi.
Mentre
camminavano all’interno della struttura, i ragazzi videro
molte persone che li
guardavano incuriosite.
I
ragazzi vennero condotti ai loro alloggi da Michael.
Nudge,
Max, Nancy e Angel avevano una camera per loro con quattro letti a
castello e
un bagno incluso.
Kevin,
Fang, Iggy e Gazzy avevano anche loro un’unica camera.
Dopo
essersi sistemati, i ragazzi andarono nella camera delle loro amiche.
“E’
grande questo posto.”, disse Kevin entrando nella stanza
delle ragazze.
“Già,
per fortuna le nostre camere sono vicine.”, aggiunse Fang.
“Ehi,
ragazzi ! Volete venire a vedere i pinguini ?”, chiese loro
Brigid entrando
nella stanza.
“Certo
! Basta che li mettiate davanti a uno sfondo bianco, almeno ne vedo le
sagome.”, le rispose Iggy sarcastico.
Nancy
sorrise, poi le disse: “Certo, dottoressa
Brigid…Ce ne sono molti da queste
parti ?”
“Chiamami
pure Brigid e dammi
del tu…o mi fai
sentire vecchia !!! Comunque, sì, ci sono alcune specie di
pinguini in questa
regione. Dai, andiamo !”, le rispose Brigid sorridendo.
FINE
CAPITOLO N
* 16
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Capitolo 17 *** CAPITOLO N 17 ***
CAPITOLO
N * 17
Nel
frattempo, in un altro luogo qualcuno stava tramando alle spalle dei
ragazzi
guardando delle registrazioni e dei
fotogrammi scattati a bordo della Wendy K e della stazione
di Lucir…
I
ragazzi dello stormo raggiunsero insieme a Brigid una colonia di
pinguini
imperatore.
“Guardate
! Sono un pinguino anch’io !”, esclamò
Angel e, buttandosi pancia a terra
scivolò lungo un pendio innevato.
“Angel,
stai attenta ! Stai andando troppo veloce !”, le disse Nancy
guardandola
preoccupata.
“Tranquilla.
Non si farà niente.”, la rassicurò Max
sorridendo.
Nancy
guardò l’amica al suo fianco, poi
disse:”Speriamo…”, e tornò a
guardare Angel.
“Ehi,
non diventare iper preoccupata come
Anne, per favore !”, esclamò Fang
divertito.
“Spiritoso…”,
gli disse Nancy facendogli la
linguaccia.
Kevin
sorrise e strinse la vita di Nancy con un braccio.
Nancy
guardò il ragazzo e gli sorrise di
rimando.
Senza
aspettare oltre, anche Gazzy si lanciò giù dal
pendio seguendo l’esempio della
sorella e alcuni pinguini gli finirono addosso.
Nel
frattempo, Max prese appunti: sul clima, sul paesaggio, sui
pinguini…
“Come
va ?”, chiese loro Brian Carey sbucando dal nulla e
raggiungendo i ragazzi.
“Bene…Stiamo
socializzando con i pinguini.”, gli rispose Brigid divertita.
“Già.
Sono così carini…”, aggiunse Sue Anne
guardando i volatili.
Proprio
in quel momento, i pinguini si allontanarono spaventati
dall’acqua emettendo
dei versi striduli.
Subito
dopo, dall’acqua emerse un’enorme foca leopardo che
affettò Sue Anne per una
gamba e la trascinò sotto la superficie.
“Cos’era
?!”, esclamò Nancy spaventata.
“Una
foca leopardo !”, le rispose Biran agitato.
“Chiamate
aiuto ! Ci servono Paul e gli altri !”, aggiunse Brigid
spaventata.
All’improvviso,
Sue Anne riemerse dall’acqua e gridò, ma
l’animale la tirò nuovamente negli
abissi marini.
L’acqua
cominciò a tingersi di rosa…
I
ragazzi se ne accorsero.
“Andate
! Chiamate aiuto !”, gridò loro Max.
Nancy,
Kevin, Iggy, Gazzy,Angel e Nudge corsero verso la stazione il
più velocemente
possibile, perchè le forti e gelide raffiche di vento non
permisero loro di
volare.
“La
terrà sott’acqua e la scrollerà fino ad
ucciderla !”, esclamò Brigid sconvolta.
“Sue,
resisti !”, urlò Brian quando la foca riemerse e
agitò le braccia per attirare
l’attenzione dell’enorme animale.
Brian
però, non poteva buttarsi perché la superficie
ghiacciata era rotta solo dove
c’era il buco provocato dalla foca e, se qualcuno fosse
caduto in quel buco,
non ne sarebbe più uscito…
“Vieni
!”, gridò Max a Fang e decollò.
Il
ragazzo la imitò e, dopo aver fatto una veloce ricognizione
della superficie
ghiacciata, vide la sagoma lunga tre metri della foca nuotare sotto il
ghiaccio.
“Ragazzi,state
attenti ! Il vento è molto forte !”,
urlò loro Brigid preoccupata guardandoli.
“Prendila
appena riemerge !”, gli disse Max seriamente contrastando le
forti raffiche.
Fang
annuì, continuando a osservare i movimenti della foca.
I
ragazzi volarono a meno di due metri della
superficie, attendendo che la foca emergesse.
L’animale,
dopo qualche minuto affiorò dall’acqua e comparve
anche Sue Anne, ormai
svenuta.
Fang
colpì con gli stivali la testa della foca con violenza e Max
fece la stessa
cosa, colpendo però la schiena dell’animale.
La
foca restò sorpresa da quei colpi e cercò di
afferrare Max, ma fortunatamente,
la ragazza ritirò su le gambe velocemente.
Subito
dopo, i due ragazzi sollevarono Sue Anne di peso e la allontanarono
dall'acqua.
Fang
e Max trascinarono in volo Sue Anne fino all’infermeria, dove
gli infermieri la
misero su una barella.
“Ragazzi
! State bene ?”, chiese loro Nancy correndogli incontro,
seguita da Kevin,
Angel, Nudge, Gazzy, Iggy e Total.
“Noi
sì, ma lei…”, le rispose Max alludendo
a Sue Anne, che era conciata davvero
male.
Infatti,
la donna aveva una brutta ferita a
una
gamba ed era coperta di sangue.
Nel
frattempo arrivarono anche gli scienziati della Wendy K.
Due
infermieri stavano controllando le condizioni
della donna e, quando uno di loro esaminò la
ferita alla gamba e scostò
alcuni brandelli di carne, vide dei cavi elettrici.
“E
questo che vuol dire ?”, chiese Paul vedendo i cavi elettrici.
“Non
lo so…ma è andata ormai. Non
c’è polso.”, gli rispose un infermiere.
Tutti
gli scienziati della Wendy K erano sconvolti.
“Brian,
vai a prendere il computer di Sue Anne e perquisisci il suo
alloggio.”, disse
Paul seriamente guardano i ragazzi.
Sue
Anne era una spia.
“Voi
entrare e non fatevi vedere.”, disse Paul ai ragazzi dello
stormo, poi,
rivolgendosi agli altri scienziati disse: “Voi perquisite la
Wendy K, la
stazione, gli alloggi, la mensa e controllate che non ci siano
telecamere…A
quanto pare c’era una traditrice tra di noi.”
I
ragazzi dello stormo si guardarono tesi, sapendo che presto sarebbe
arrivato
qualche grosso guaio.
FINE
CAPITOLO N
* 17
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Capitolo 18 *** CAPITOLO N 18 ***
CAPITOLO
N * 18
Una
mattina, i ragazzi andarono a fare un volo
di ricognizione.
“Dove
andiamo ?”, le chiese Nudge mentre sorvolavano bianche
distese.
“Solo
a fare una ricognizione della zona.”, le rispose Max.
Poi,
la ragazza si avvicinò a Fang e gli
disse:
“Sicuramente, Sue Anne stava trasmettendo informazioni su di
noi a qualcuno.”
“Già…Brigid
sta cercando di entrare nel suo computer per vedere se riesce a
scoprire
qualcosa di più.”, le rispose Fang cupamente.
“Ho
capito. Nudge ce la farebbe tranquillamente.”,
osservò Max.
“Già.
Se Brigid non ci riuscirà, diremo a Nudge di
tentare.”, concordò Fang
ostinatamente.
Max
gli tirò un'occhiataccia, che il ragazzo ignorò
tranquillamente.
“Ehi,
sorvoliamo le isole ?”, chiese loro Gazzy avvicinandosi.
“Già.
In mezzo a quell'isola c’è un vulcano
!”, esclamò Nudge entusiasta.
“Va
bene. Andiamo.”, concordò Max facendo rotta verso
un’isola più grossa
delle altre, con al centro un enorme vulcano.
“Io
non vedo niente.”, disse Iggy in tono depresso.
“Potrei
viaggiare con Fang ?”, chiese Total agitandosi tra le braccia
di Iggy.
“Posso
ancora volare ! E so orientarmi e manovrare !”,
sbottò Iggy indispettito.
Nancy
sorrise e disse al cagnolino: “Non dovresti preoccuparti,
Total. Iggy è davvero
in gamba, te lo assicuro !”
Iggy
le sorrise riconoscente, mentre il cagnolino si tranquillizzava tra le
braccia
del ragazzo, poi disse: “Ma sì, lo so che
è bravo anche lui. E' il più in gamba
del gruppo !”
Iggy
sorrise, sorpreso da quelle parole e arrossì.
“Grazie,
Total...ma sapevo già di essere il migliore !”,
gli rispose Iggy sorridendo.
“Il
solito modesto !”, gli disse Kevin in tono scherzoso.
Iggy
sorrise divertito, poi, con gli altri ragazzi continuò a
volare verso l'isola
con il vulcano.
Man
mano che i ragazzi si avvicinavano al vulcano, videro che al suo
interno
l’acqua era calda.
I
ragazzi atterrarono sulla terra ferma, vicino al vulcano.
“C’è
stata tanta gente in questo posto.”, osservò Fang
guardando diversi cartelli
con il nome dell’isola, tradotti in diverse lingue.
L’isola
si chiamava DECEPTION ISLAND, che tradotto sarebbe ISOLA
DELL’INGANNO.
“L’isola
dell’ Inganno ! Sembra proprio il posto ideale per
vivere.” , disse Max
divertita leggendo il nome del posto.
“Se
proprio ci tieni a vivere nella sterile e totale
desolazione…”, commentò Fang
guardandosi intorno.
“Non
è sterile.”, disse Angel.
Poi
Nudge cominciò a togliersi gli
stivali.
“Che
fai ?”, esclamò Max innervosendosi.
“Un
bagno caldo…”, le rispose Nudge sognante,
indicando l’acqua calda, dalla quale
fuoriusciva un intenso
vapore.
Poi,
Nudge si immerse nell’acqua.
“Stai
attenta…L’acqua potrebbe ribollire
all’improvviso.”, l’ammonì Max
seriamente.
“Entro
anch’io.”, disse Total e si buttò
nell’acqua.
Nel
frattempo, sopra i ragazzi passò un
gruppo di albatros e Max e compagni si
incantarono a guardarli.
“Che
belli.”, osservò Nancy.
“Già…Sono
albatros.”, spiegò Fang guardando gli uccelli.
“Ragazzi
!”, li chiamò Nudge preoccupata.
Tutti
si voltarono verso di lei, allarmati.
“Che
c’è ?”, le chiese Max.
“Guardate.”,
rispose Nudge indicando Total, che, in quel momento
sguazzava placidamente nell’acqua calda.
“Oh,
che bel calduccio…Se mi portassero anche un Martini non
uscirei più…è un
paradiso.”, disse Total beatamente, ignorando il fatto che lo
stessero
guardando tutti.
“Non
ci credo…”, mormorò Nancy stupita.
“E’
incredibile…”, aggiunse Kevin guardando Total.
Tutti
i ragazzi fissarono il cagnolino, increduli.
“Si
può sapere cos’avete ? Siete andati in fissa
?!”, esclamò Total sentendosi
così osservato.
“Total…ti
stanno spuntando le ali.”, gli rispose Max sbalordita.
Infatti,
dalla schiena di Total erano comparse
due piccole ali nere.
FINE
CAPITOLO N
* 18
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Capitolo 19 *** CAPITOLO N 19 ***
CAPITOLO
N * 19
Il
mattino dopo, mentre i ragazzi stavano facendo colazione e Total
mangiava in
una ciotola accanto ad Akila...
“Okay,
ragazzi…Lo so che è dura passare oltre il
tradimento di Sue Anne, ma abbiamo
del lavoro da fare.”, disse loro Michael in tono serio
guardandoli tutti.
I
ragazzi smisero di mangiare contemporaneamente e fissarono
l’uomo.
“Oggi
accompagnerete alcuni di noi in una
piccola esplorazione, ma dovete restare comunque
all’erta.”, proseguì
l’uomo seriamente.
Max
annuì.
“Come sempre…Non è
una novità stare
all’erta per
noi.”, pensò Nancy
sarcastica guardando i ragazzi dello stormo e poi l’uomo.
“Quando
Sue Anne è stata aggredita, ci stavate aiutando a
documentare le condizioni di
vita dei pinguini imperatore…Oggi andrete con
Brigid ad esaminare alcuni campioni di
ghiaccio, dai quali si possono scoprire molte
informazioni.”, aggiunse
Michael.
“Sì,
però prima dobbiamo parlare della vostra
sicurezza, ragazzi.”, disse loro Brigid
seriamente.
“Ad
esempio, se vi smarriste ? Le zone si assomigliano
molto da queste parti. Cosa fareste ?”,
aggiunse Brigid guardando i ragazzi.
“Io mi alzerei in volo e, da
lì, sorvolerei le
varie zone, fino a trovare la stazione.”, le rispose Max
tranquillamente.
“Oh…certo…Comunque,
alcuni animali di queste zone possono essere molto pericolosi, quindi,
se vi
trovaste troppo vicini a loro, vi
raccomandiamo…”, proseguì
Brigid dopo una certa
sorpresa.
“Di
fuggire volando ?”, la interruppe Max divertita.
I
ragazzi cercarono di non sorridere.
“Dai,
Max ! Dalle tregua ! Povera, Brigid !”,
pensò Nancy divertita guardando
l'amica.
“Okay,
tormente e venti possono essere molto forti da queste parti. Possono
arrivare a
una forza di ottanta miglia orarie e soffiano neve e schegge di
ghiaccio che
possono forare come
aghi...”, continuò
Brigid in tono risoluto.
Poi,
la giovane donna attese qualche secondo, in attesa della solita replica
di Max,
che però non arrivò.
“In
quei casi dovrete scavarvi una buca nella neve abbastanza profonda da
contenervi, stare vicini e non mangiare il ghiaccio per idratarvi. Se
mangiaste
il ghiaccio, la vostra temperatura corporea si abbasserebbe ancora di
più.
Restate dove siete…vi troveremo noi.”,
proseguì Brigid seriamente.
“Signorsì
!”, esclamò Max facendo il saluto militare .
Brigid
sorrise di rimando a Max, poi, con i ragazzi
dello stormo e
Melanie si avventurò verso le distese ghiacciate.
Mentre
erano impegnate ad aiutare Brigid e Melanie ad estrarre dei campioni di
ghiaccio, Max, Nudge e Nancy parlarono
un po’.
“Sapere
che al mondo esistono organizzazioni
malvagie che vogliono sfruttare noi
poveri ragazzi alati è desolante !”,
disse Nudge.
“E
sapere che esistono organizzazioni malvagie che creano dei mostri con il solo scopo di ucciderci
è ancora peggio.”,
aggiunse Nancy.
“E
sapere che al mondo ci sono persone che sfruttano le risorse di questo
pianeta
e rischiano di distruggerlo solo per fare soldi, è ancora
più deprimente.”,
disse Nudge.
“Hai
ragione…Possibile che non gliene importi niente del nostro
pianeta ?”, disse
Nancy.
“Come
fanno a sopportarsi sapendo quello che stanno facendo ?”,
concordò Max.
“Non
lo so…Probabilmente, perché non hanno scrupoli,
perché pensano solo a sé stessi
e se ne fregano di
tutti.”, le rispose
Nancy tristemente.
Dopodiché,
le tre ragazze continuarono il loro lavoro in silenzio.
Dopo
qualche minuto, Angel raggiunse Max e le disse: “Voglio un
cucciolo di
pinguino.”
“No.”,
le disse Max risoluta guardando la bambina, poi, aggiunse
più dolcemente: “Hai
già Celeste e Total e poi,
quando un
pinguino cresce diventa
grande come un
ragazzino di terza elementare.”
Angel
sospirò, poi disse:”Sono così carini,
così morbidi…Potremmo…”
“No…Angel,
i pinguini cucciolo mangiano un pastone
rigurgitato composto di pesce mezzo digerito e di
krill…Pensi davvero di
riuscire a mangiare pesce e krill e
vomitarlo nel beccuccio aperto di
un
tenero e pigolante cucciolo di pinguino ?”, le disse Max
tranquillamente.
“Viva la finezza, Max ! Non avrei saputo
dirlo meglio !”, pensò Nancy
sarcastica guardando prima l’amica e poi
Angel.
Angel
ci pensò su un momento, poi, facendo spallucce disse:
“Vado da Gazzy.”, e si
allontanò in direzione del fratello.
“Pericolo
scampato.”, sussurrò Nancy a Max sorridendo.
“Già.
Ci mancava solo un pinguino !”, le rispose Max sarcastica.
Poco
dopo arrivarono anche Akita, Total e Michael.
Intanto,
Fang e Brigid stavano lavorando vicini, suscitando le la rabbia di Max
e le sue
occhiate omicida.
Iggy,
Kevin, Gazzy e Angel lavoravano insieme e sembravano molto interessati a quello che stavano facendo.
Ad
un certo punto, Max ebbe la familiare sensazione del pericolo
in vista e guardò accigliata i dintorni.
Nancy,
Kevin e Fang se ne accorsero e si guardarono intorno a loro volta,
senza notare
niente di sospetto.
“Max,
è tutto a posto.”, le disse Nancy rassicurante.
Ma
quella fastidiosa sensazione non voleva abbandonare Max.
“Non
lo so, Nancy…C’è qualcosa che non
va.”, le disse Max cupamente.
Nancy
guardò l’amica negli occhi e notò che
era davvero preoccupata, poi le disse
seriamente: “Terremo gli occhi aperti.”
Poi,
i ragazzi ripresero i loro lavori.
FINE
CAPITOLO N
* 19
|
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Capitolo 20 *** CAPITOLO N 20 ***
CAPITOLO
N * 20
Quando
i ragazzi tornarono dalla loro esplorazione giornaliera, si dispersero
per la
stazione di Lucir.
Gazzy,
Nudge e Iggy osservarono con Brigid i dati raccolti.
Kevin
e Nancy erano in cucina, che fungeva anche da salottino.
Nancy
scrisse un'e-mail a sua madre per farle sapere che andava tutto bene.
Poi
Kevin lesse le notizie sui giornali on line, dopodichè
spense il computer.
“Niente
di interessante ?”, gli chiese la ragazza.
“No...E
poi, ho di meglio da fare.”, le rispose lui sorridendo e
guardandola negli
occhi.
Nancy,capendo
a cosa alludesse il ragazzo, ma volendo provocarlo, gli chiese:
“Davvero ? E
cos'avresti di meglio da fare ?”
Kevin
sorrise divertito, poi le rispose: “Ad esempio,
questo...”, e, avvicinandosi
velocemente alla ragazza la baciò dolcemente sulle labbra.
Nancy,
divertita rispose al bacio con passione.
Quando
si allontanarono...
“Sei
proprio incorreggibile...Possibile che non pensi ad altro ?”,
lo prese in giro
la ragazza.
“Che
ci posso fare ? Sei tu che mi istighi.”, le rispose Kevin
sorridendo.
“Io
?! Ma cosa dici ?”, gli chiese Nancy facendo la finta offesa.
Kevin
sorrise e le circondò la vita con un braccio, stringendola
di più a sé.
Nancy,
felice appoggiò il capo alla spalla destra di lui e
restò immobile per qualche
minuto.
“Vorrei
che momenti come questo durassero in eterno.”, disse la
ragazza.
“A
chi lo dici.”, le rispose il ragazzo baciandole il capo
dolcemente.
Nancy
sorrise, poi gli disse:”Non so proprio come fai...Ma riesci
sempre a calmarmi,
a farmi tornare di buon umore.”
Kevin
sorrise a sua volta e le rispose: “Magari ho dei poteri
mentali anch'io e
riesco a controllare gli stati d'animo delle persone.”
Nancy
scosse la testa, poi gli disse: “Sei davvero irrecuperabile !
Non si riesce mai
a fare un discorso serio con te !”, poi, alzando il capo lo
baciò teneramente.
Il
ragazzo rispose al gesto
di Nancy con
altrettanto trasporto.
Fang
e Max erano ancora nell’hangar principale e si stavano
togliendo la pesante
attrezzatura usata contro il freddo.
“Sei
arrabbiata perché ho scritto di Brigid sul mio
blog.”, le disse Fang
tranquillamente guardando la ragazza.
“Ti
sbagli ! Puoi scriverci tutto quello che vuoi sul tuo blog. A me non
interessa
!”, gli rispose Max furiosa.
“Non
puoi avere tutte e due le cose, Max…Ogni
volta mi respingi e poi ti arrabbi se parlo con
un’altra.”, le rispose
Fang seriamente guardando la ragazza.
Max
non seppe rispondere perché sapeva
che
il ragazzo aveva ragione.
“Ho
detto che non ci saremo più divisi, Max. Dobbiamo restare
assieme per mantenere
unito lo stormo. Ma tu potresti anche
lasciarmi respirare un po’ ogni
tanto.”, le disse Fang seriamente
avviandosi verso la
porta.
In
quel momento apparve Gazzy, molto agitato.
“Ragazzi
! Non riesco a trovare Angel. Io, Nudge e Iggy eravamo con Brigid, ma
poi è
venuto uno scienziato e ci ha chiesto di
lei. Noi l’abbiamo cercata, ma non
l’abbiamo trovata da nessuna parte.
Anche Total e Akila sono spariti.”, disse loro il ragazzino
agitato.
“Forse
è uscita a volare.”, ipotizzò Max.
“Ma
l’avrebbe detto a qualcuno !”, esclamò
Gazzy preoccupato.
“Sentite
che vento.”, disse loro Fang.
Gli
altri due restarono in silenzio per qualche
secondo ascoltando le forti raffiche di
vento esterne.
“Ragazzi,
avete visto Akila ? L’ultima volta che l’ho vista
era fuori con Total e Angel.
Ne sapete qualcosa ?”, chiese
loro
Michael entrando da una porta.
Fang
e Max si
scambiarono un’occhiata
d’intesa, poi la ragazza disse:” Fang,
chiama
gli altri e digli di vestirsi pesante.”
Fang
annuì, uscì dall’hangar e
andò ad
avvisare gli altri ragazzi dello stormo.
Nel
frattempo, a circa un miglio di distanza
dalla stazione di Lucir, Angel, Total e Akila erano imprigionati dentro
un
crepaccio ghiacciato.
“E’
tutta colpa mia…Se non fossi stata così testarda
a vedere quel cucciolo di
pinguino, ora non saremmo qui.”, disse Angel frustrata.
“Se
non fossi così testarda, non saresti tu.”, le
disse Total dolcemente.
Angel
gli sorrise, rincuorata da quelle parole, poi disse: “Potrei
provare a
trasformarmi nell’Uccello del Paradiso. Magari, diventando
più piccola potrei
uscire da questo
posto e chiamare
aiuto.”
“Prova.”,
la incoraggiò Total.
Angel
si concentrò e si trasformò, ma non
servì a nulla.
Angel
tornò normale e pensò che era
giunta la
fine.
“E’
inutile…”, disse la bambina disperata.
“Vedrai
che Max arriverà ad aiutarci.”, le
disse
Total, cercando di consolarla.
“Non
è giusto…Devo smetterla di
cacciarmi nei
guai, dai quali Max è costretta a tirarmi
fuori…”, disse la bambina
tristemente e rabbrividendo per il freddo.
Nel
frattempo, la temperatura corporea di Angel, Total e Akila si stava
abbassando
per il gran freddo.
FINE
CAPITOLO N
* 20
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Capitolo 21 *** CAPITOLO N 21 ***
CAPITOLO
N * 21
Nel
frattempo, alla stazione di Lucir, Max aveva appena
“convinto” Gazzy e Iggy a
restare lì, con una delle sue occhiate omicida.
Nudge
andò con Brigid e Michael alla Wendy K, sperando che Angel e
i cani fossero lì.
“Non
voglio che vi alziate in volo con
questa
tempesta, e già brutta così…Non voglio
dover cercare anche voi.”, disse loro
Brian Carey perentorio.
Kevin,
Max, Fang e Nancy continuarono a
prepararsi.
“Ragazzi,
dico sul serio. Ci pensiamo noi.”, disse loro
l’uomo seriamente.
“Sappiamo
badare a noi stessi.”, gli disse Max guardando Brian.
“Ragazzi,
vi proibisco di andare fuori con questa tempesta !”, disse
loro Paul mettendosi
davanti alla porta bloccando il passaggio.
“Davvero
?”, gli chiese Nancy sarcastica.
Poi,
Kevin bloccò Paul con il suo potere speciale e i ragazzi
uscirono nella
tormenta.
Appena
i ragazzi furono fuori dalla stazione, si involarono, ma il vento era
troppo
forte.
I
ragazzi cercarono di contrastare le
correnti d’aria, ma erano troppo violente.
“Ragazzi,
il vento è troppo forte ! Proviamo a salire !”,
urlò loro Max.
Gli
altri annuirono e, tutti e quattro volarono più in alto, ma
così non videro più
il suolo.
“Max,
è meglio scendere ! Da quest’altezza non si vede
niente !”, urlò Nancy.
Max
annuì e i quattro ragazzi si abbassarono di
nuovo e, cominciarono a volare in circolo.
“Ragazzi,
sbrighiamoci ! Angel potrebbe morire di ipotermia !”,
esclamò Fang.
“E’
vero ! Dobbiamo fare in fretta.”, aggiunse
Nancy preoccupata.
Kevin
annuì.
Max
continuò a guardare verso il terreno ghiacciato, poi
guardò Fang, disperata.
“La
troveremo…come sempre.”, le disse Fang guardando
la ragazza.
Max
annuì, poi, improvvisamente vide delle tracce e dei pinguini.
“Pinguini
!”, esclamò Max indicandone le tracce.
“Sì,
e allora ?”, le chiese Fang.
“E’
vero ! Pinguini !”, esclamò Nancy capendo
dove volesse andare a parare Max.
“Ma
si può sapere cos’avete voi due ?”,
chiese loro
Kevin perplesso anche a nome di Fang, guardando stranito
le due ragazze.
“Angel
voleva un pinguino…Andiamo giù !”,
rispose loro Max e scese in picchiata verso
le tracce e gli animali.
“Già,
andiamo !”, esclamò Nancy seguendo
l’amica.
Kevin
e Fang seguirono le due ragazze.
FINE
CAPITOLO N
* 21
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Capitolo 22 *** CAPITOLO N 22 ***
CAPITOLO
N * 22
Kevin,
Nancy, Max e Fang atterrarono con non poche difficoltà
scendendo di quota
perché il vento era davvero molto forte.
Quando
i ragazzi furono sul terreno ghiacciato, chiusero le ali e si presero
per mano
per restare uniti.
Kevin
e Nancy, mano nella mano procedevano a fatica in mezzo alle raffiche di
vento
ghiacciato, cercando eventuali tracce di Angel e dei cani.
Max
e Fang fecero lo stesso.
Però,
Angel e i cani non erano in mezzo al branco di pinguini.
“Non
si vede niente !”, urlò Nancy ai compagni,
socchiudendo gli occhi per il forte
vento e la neve ghiacciata che colpiva tutti loro.
Infatti,
il forte vento, che trasportava neve stava coprendo anche le orme dei
pinguini.
“E’
vero ! La neve sta coprendo qualsiasi cosa !”, aggiunse Kevin
parandosi gli
occhi con il braccio libero.
“Restiamo
vicini, ragazzi.”, disse loro Fang.
Gli
altri tre annuirono.
Mentre
camminavano, i quattro ragazzi giunsero fino
un crepaccio dove Max stava per cadere, ma Fang
l’aveva prontamente
sorretta e tirata indietro.
“Aiuto
!”, si udì una voce urlare dal fondo del crepaccio.
Nancy,
Max, Kevin e Fang si guardarono spaventati, riconoscendo quella voce
familiare.
“Angel
! Dove siete ?”, chiese Max.
“Siamo
qui sotto !”, le rispose la voce della bambina
dall’interno del crepaccio.
Max,
Fang, Nancy e Kevin guardarono preoccupati la profonda spaccatura nel
ghiaccio,
da dove proveniva la voce di Angel.
“Perfetto...Non
poteva andarci peggio...”, disse Kevin sarcastico.
Nancy
lo guardò sconsolata, sapendo che aveva ragione, poi
guardò in fondo al
crepaccio vedendo Angel e i cani in quel piccolo spazio largo circa un
metro.
“Ange,
cercate di resistere
!”, urlò Nancy
guardando in quella direzione.
“Okay...”,
le rispose la voce flebile della bambina dal fondo del crepaccio.
“Anche
volare lì in fondo è da escludere...Lo spazio
è troppo ristretto.”,
pensò cupamente Nancy.
Intanto,
Fang e Kevin stavano srotolando una fune.
“Tranquilla,
Angel. Ti tireremo fuori da lì.”, la
rassicurò Max cercando di essere convinta
delle sue stesse parole per incoraggiare la bambina.
“Angel,
stiamo per calare una fune. Tu aggrappati forte così noi ti tiriamo
su.”, le urlò Fang guardando
nel crepaccio.
Angel
disse qualcosa, ma il rumore del vento coprì le sue parole.
“Cos’hai
detto Angel ?”, le chiese Kevin avvicinandosi di
più all’apertura del
crepaccio.
“Ho
un piede incastrato ! E poi, Akila e Total non
possono aggrapparsi alla fune !”,
urlò la bambina.
Max,
Fang, Kevin e Nancy si guardarono un
momento, non sapendo cosa fare.
“Perfetto.”,
disse Max sarcastica.
“Mi
dispiace…”, disse Angel sull’orlo delle
lacrime.
“E’
tutto a posto, Ange ! Vi tireremo fuori tutti !”, le disse
Max cercando di
essere convincente.
“E’
freddo qui sotto ! Akila e Total non si muovono !”, disse
loro Angel.
I
quattro ragazzi più grandi, sentendo quelle parole,
temettero il peggio.
“Angel,
c’è solo un modo per salvare i cani…Devi
legargli la vita con la fune e tiriamo su prima
loro.”, disse Max
seriamente dopo qualche secondo di silenzio.
“Prima
loro ?”, chiese Angel.
“Oppure
tiriamo su prima te se proprio non puoi aspettare…Ma
così, i cani…”, le rispose
Max seriamente.
“… moriranno…”,
pensò Nancy
tristemente.
Dopo
qualche secondo di silenzio, Angel urlò:”Prima
lego la fune attorno a Total !”,
Nancy,
Max, Kevin e Fang sorrisero orgogliosi.
“Brava,
Ange ! Sei davvero in gamba !”,
pensò Nancy sorridendo.
Fang
calò la fune.
Dopo
qualche minuto, Angel urlò:”Okay, ho fatto
!”
Kevin
e Fang, tirando insieme la fune portarono Total alla superficie.
Appena
il cagnolino fu investito dalle raffiche di vento gelido, si mosse.
Nancy
lo sciolse e rigettò la fine nel crepaccio.
Max
strofinò la pelliccia di Total con vigore per riattivargli
la circolazione.
Dopo
circa due minuti, Angel urlò:”Akila è
pronta ! L’ho legata meglio che ho potuto
!”
“Okay,
la tiriamo su !”, le rispose Kevin e, insieme a Fang
tirò fuori anche Akila.
Appena
fu in superficie, anche Akila si riprese.
Max
la sciolse e, con
Nancy cominciò a
massaggiarle il corpo per riattivare la circolazione, come aveva fatto
in precedenza
con Total.
“Ti
ributtiamo la fune, Angel !”, urlò Fang.
“Akila
e Total come stanno ?”, chiese loro la bambina.
“Stanno
bene, Ange…Sei stata bravissima ! Ora attaccati alla fune,
va bene ?”, le
rispose Max sorridendo.
“Ho
preso la fune, ma il piede è ancora incastrato…e
credo di non poter uscire.”,
le rispose tristemente la bambina.
Max
guardò preoccupata Fang e gli altri due ragazzi.
Tutti
e quattro i ragazzi stavano congelando, rischiando
l’ipotermia; dovevano agire
alla svelta.
“Dobbiamo
tirarla su lo stesso.”, disse Kevin dopo qualche secondo.
Nancy
guardò il ragazzo, capendo cos'avesse in mente, e, incupendo
lo sguardo capì
che non c'era altra soluzione.
“Hai
ragione.”, gli disse Nancy guardando prima lui e poi gli
altri due amici.
Max
capì immediatamente l'unica soluzione possibile guardando il
volto dell'amica e
annuì con aria decisa.
“Angel,
invece di aggrapparti alla fune, legatela intorno al petto,
così ti tiriamo
su.”, le disse Max.
“Ma
il piede…”, disse la bambina preoccupata.
“Lo
so, Ange…dobbiamo provare.”, la interruppe Max in
tono deciso.
I
quattro ragazzi si scambiarono delle occhiate di intesa, sapendo bene
che non
c'era altro modo per tirare fuori di lì la bambina.
Appena
Angel si fosse legata la corda attorno
alla vita, Kevin e Fang l’avrebbero
tirata su, spezzandole la caviglia, ma
almeno, sarebbe finalmente uscita dal crepaccio.
Nancy
guardò Kevin negli occhi e lui annuì.
“Okay,
sono pronta.”, disse loro Angel.
Kevin
e Fang cominciarono a tirare, fino a quando sentirono la resistenza
provocata
dal piede incastrato di Angel.
I
due ragazzi si scambiarono un’occhiata, poi, anche se
malvolentieri, tirarono
ancora più forte e, mentre Angel lanciò un
piccolo urlo di dolore, la
resistenza scomparve e, poco dopo, la bambina fu in
superficie.
Appena
la issarono fuori dal crepaccio e la depositarono in un posto sicuro,
Max,
Fang, Nancy e Kevin abbracciarono la bambina, felici.
“Ange,
ci dispiace tanto…Ma era l’unico modo per tirarti
fuori.”, le disse Nancy
preoccupata appena sciolse l’abbraccio.
“Lo
so…Grazie, ragazzi.”, le disse la bambina,
guardando prima lei e poi gli altri
ragazzi.
Max,
Kevin e Fang le sorrisero di risposta.
“Non
possiamo tornare indietro con questa tempesta.”, disse Kevin
in tono serio
guardandosi intorno.
“E’
vero. Dobbiamo scavare un riparo e aspettare.”, aggiunse Fang.
Nancy
e Max annuirono, poi, la prima indicò ai ragazzi un
affioramento roccioso che
avrebbe potuto fargli da riparo a una decina di metri da dove si
trovavano
loro.
I
ragazzi si diressero lì.
Max
e Fang trascinarono Angel e Akila , mentre Nancy portava Total in
braccio e
Kevin la seguiva molto da vicino.
Appena
raggiunsero l’affioramento, Max, Nancy, Kevin e Fang
cominciarono a scavare a
mani nude il più velocemente possibile.
Appena
la fossa fu abbastanza grande, Angel, i cani, Max, Nancy, Fang e Kevin
ci si
misero dentro e, pochi minuti dopo, la neve li aveva già
coperti.
Total
cercò di alzarsi, mentre Akila vacillava.
Nancy
massaggiò il corpo di Total per riattivargli la circolazione
e Max fecero
stesso con Akila.
Poi,
le ragazze si sedettero e guardarono i loro compagni preoccupate.
Fang
e Kevin, seduti fianco a fianco, tremavano, anche se cercavano di
nasconderlo.
Angel
era terribilmente pallida.
Anche
Nancy e Max avevano molto freddo.
“Nancy,
usa il tuo potere speciale e scalda un po’
l’ambiente !”, le disse Total.
Infatti,
Nancy poteva scaldare o ghiacciare qualsiasi cosa a piacimento, anche
il suo
corpo.
“Certo,
Total…così la neve si scioglierà e
moriremo annegati.”, gli disse Max
sarcastica.
“Già,
non posso farlo Total.”, aggiunse Nancy, che ci aveva
già pensato, poi
aggiunse:” Però, potrei scaldarvi a turno,
ragazzi.”
“No,
è troppo pericoloso, Nancy. Siamo circondati dalla
neve...Appena il tuo corpo
si scalda, comincerebbe a sciogliersi anche la
neve…”, le disse Max perentoria.
Nancy
ci pensò un attimo, poi disse: “Hai ragione,
Max…”
Nancy
allora, si avvicinò a Kevin e lui le cinse la vita con un
braccio.
“Hai
freddo ?”, le chiese lui sorridendo.
“Come
te del resto.”, gli rispose Nancy sorridendo.
“Mi
fa male la caviglia, ma non so se è rotta.”, disse
Angel.
Max
la guardò preoccupata pensando che Angel aveva urgente
bisogno di cure mediche,
poi guardò i ragazzi tremare e disse
loro:”Ragazzi, dobbiamo riattivare la
circolazione.Massaggiatevi le braccia e
battetevi le mani sul petto.”
Poi
Max massaggiò ancora la pelliccia di Total e gli chiese:
“Tu come stai ?”
“Non
so cosa darei ora per l’acqua calda di quell’isola
vulcanica.”, le rispose
Total.
“Anch’io…”,
gli disse Max, poi, guardando Fang, gli disse:”E’
un peccato che Brigid non sia
qui…Lei saprebbe cosa fare.”
“Probabilmente
troverà i nostri cadaveri congelati.”, le disse
Fang.
“Fang
!”, lo rimproverò Nancy.
“Non
moriremo congelati, vero ?”, chiese Angel preoccupata
guardando prima Max e poi
Fang.
“No,
Ange. Andrà tutto bene. Siamo al sicuro
qui…Dobbiamo solo aspettare che qualcuno ci
trovi.”, le rispose Max
rassicurante.
“O
aspettare che finisca la tormenta, almeno così potremo
tornare alla stazione.”,
aggiunse Nancy incoraggiante.
“Già,
per ora possiamo solo aspettare.”, disse Kevin annoiato.
“Ehi,
voi due !”, esclamò Total guardando Kevin e
Nancy.
“Che
c’è ?”, gli chiese Nancy perplessa.
“Questo
sarebbe il momento giusto per fare un po’ di esercizio fisico
tra
innamorati…dicono che produca molto calore.”,
disse Total guardando Nancy e
Kevin.
Kevin,
scambiandosi uno sguardo con Fang sorrise divertito.
Max
arrossì di colpo, così come Nancy, che
scattò verso il cagnolino, cercando
di agguantarlo.
“Ferma
! Non fare movimenti bruschi o il rifugio ci crollerà
sopra.”, le disse Kevin
afferrando prontamente Nancy per le braccia, impedendole di alzarsi e
facendola
sedere nuovamente accanto a lui.
Nancy
si sedette nuovamente ed esclamò verso
Total:”Total ! Guai a te se lo dici di
nuovo ! Maleducato !”
“Dai,
non te la prendere…E’ una cosa normale, non
c’è bisogno di agitarsi
così.”, le
disse Kevin
divertito lasciandole andare
le braccia.
“Non
ti ci mettere anche tu !”, esclamò Nancy
imbarazzata guardando male il ragazzo.
Max,
Fang e Angel si scambiarono delle occhiate divertite e il cagnolino
fece
l’occhiolino alla bambina, che ricambiò.
“Grazie,
Total. Riesci sempre a tirarmi su il morale.”,
pensò la bambina
sorridendo guardando il cagnolino.
FINE
CAPITOLO N
* 22
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Capitolo 23 *** CAPITOLO N 23 ***
CAPITOLO
N * 23
Dopo
circa un’ora, i ragazzi, nel loro nascondiglio stavano
cominciando ad
annoiarsi.
“Ragazzi,
che facciamo ?”, chiese Nancy.
“Cosa
vuoi fare ? C’è ancora la tormenta
fuori.”, le rispose Kevin accarezzandole i
capelli dolcemente.
Nancy,
ascoltando il vento che soffiava ancora
molto forte sospirò e disse:
“E’ che….è
noioso…”
“Lo
so, ma dobbiamo aspettare che finisca…Poi potremo
uscire.”, concordò Max.
Nancy
annuì rassegnata.
“Almeno
un lato positivo c’è.”, disse Angel.
“Sarebbe
?”, le chiese Nancy perplessa.
“Che
la mia caviglia è talmente gelata che non sento neanche
più il dolore.”, le
rispose la bambina sorridendo.
Nancy
sorrise, temendo però che la caviglia della bambina avrebbe
potuto rinsaldarsi
nel modo sbagliato.
Se
questo fosse avvenuto, ci sarebbe stato il
bisogno di spezzargliela di nuovo.
“Sono sicura che si sarà
rinsaldata bene.
Non preoccuparti.”, le disse Angel
telepaticamente.
“Lo spero per te, Ange…”,
le
rispose Nancy nella sua
mente guardando
la bambina.
Angel
le sorrise.
Man
mano che trascorrevano i minuti, il rifugio diventava sempre
più buio perché
c’era molta neve che
si depositava sopra
di esso, trasportata dal vento.
“E’
finita, ragazzi.”, disse Total a un certo punto.
“No,
per niente ! Sarà finita solo quando lo dirò
io.”, esclamò Max risoluta.
“Non
puoi farci niente, Max.”, le disse Fang pacatamente mentre
accarezzava i
capelli di Angel, che gli si era accoccolata vicino, sonnacchiosa.
Nancy,
molto assonnata guardò gli amici e si
strinse ancora di più a Kevin.
“E’
stato un onore battermi al vostro fianco. Ho sempre giurato che avrei
affrontato la morte
con dignità e
onore…”, disse Total in tono
solenne.
“Morte ? Ma che sta dicendo ?”,
si
chiese Nancy riacquistando un po’ di lucidità.
“Ti
sbagli ! Hai giurato che ti saresti battuto con noi con tutte le tue
forze e
che non ti saresti mai arreso !”, sbottò Max
spazientita guardando il
cagnolino.
“Ah…la
dolce vita…è fuggevole…”,
disse Total, poi, guardando Akila continuò:”E tu,
dolce e
meravigliosa regina delle nevi,
che hai servito per una causa più
nobile…”, e proseguì con il suo
sproloquio.
“Ti
prego, dimmi che tra poco sarà tutto finito.”,
disse Fang rivolgendosi a Max.
“Ma…è
l’aria ! Ci manca l’aria, per questo
stiamo uscendo di testa !”,
pensò Nancy improvvisamente.
“Max,
abbiamo bisogno d’aria !”, esclamò Nancy
mettendosi seduta e iniziando a
scavare tra la neve.
L’amica
annuì e con un pugno colpì una parete innevata.
Subito
dopo, dai due buchi creati da Nancy e da Max cominciò a
entrare aria fresca e
pulita e i ragazzi si sentirono subito meglio.
Kevin
e Angel si svegliarono di colpo e la
bambina chiese: “E’ finita la tempesta
?”
“No.”,
rispose una voce profonda dall’esterno.
Max,
Fang, Nancy e Kevin si scambiarono delle
occhiate allarmate.
“La
tempesta comincia adesso.”, disse la
stessa voce profonda e, poco dopo, tutta la neve che copriva il
rifugio cadde addosso ai
ragazzi.
CAPITOLO
N * 23
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Capitolo 24 *** CAPITOLO N 24 ***
CAPITOLO
N * 24
Qualcuno
tirò su di peso i ragazzi e il vento
forte ricominciò a investirli con folate gelide.
Nancy,
Max, Kevin e Fang si alzarono subito in piedi per tentare di prendere
il volo.
Subito,
una rete metallica imprigionò Max, Fang Akila, Total e
Angel, inchiodandoli a
terra.
Un’altra
rete catturò allo stesso modo Nancy e Kevin.
I
ragazzi si guardarono attorno e videro dei
robot, molto simili ai Tipi Volanti, ma senza le ali.
Max
cercò di alzarsi in piedi, ma la rete si strinse ancora di
più attorno a lei e
ai compagni.
Nel
frattempo, Nancy si era accorta che Kevin era svenuto.
“Kevin
! Ma cos’hai ? Svegliati !”, esclamò la
ragazza
spaventata cercando di scuotere il
ragazzo per quanto glielo consentisse la rete.
“E’
inutile…Sta facendo un pisolino.”, le disse una
voce molto profonda con tono
divertito.
Nancy
guardò in quella direzione e vide
un
grosso robot male assortito.
“Cosa
gli avete fatto ?!”, gli chiese Nancy furiosa.
“Lo
abbiamo messo fuori combattimento, almeno non ci creerà
problemi.”, le rispose
il robot.
“Maledetto ! Vuol dire che sa del potere
speciale di Kevin ? Per questo l’ha colpito ?”,
pensò Nancy furiosa
guardando il robot.
“E’ possibile…Cerca di
stare tranquilla,
Nancy. Kevin è solo svenuto e se perdiamo le staffe adesso
sarà la fine per
tutti.”, le disse Angel telepaticamente
in tono serio.
“Hai ragione, Ange…”,
pensò Nancy
guardando la bambina, che era ancora molto pallida.
“Andiamo.”,
disse il robot con la voce profonda,
rivolgendosi ai suoi simili.
Subito
dopo, le due reti vennero sollevate dai robot.
“Io
sono Gozen, ragazzi. Non voglio vedervi morire
congelati…Voglio guardarvi
morire dopo.”,
disse loro il robot
guardandoli tutti.
“Ma che gentile…”,
pensò Nancy
sarcastica.
“Dovrai
trovarti un nuovo passatempo.”, gli disse Max furiosa.
“C’è
sempre qualcosa.”, aggiunse Total.
“Uccidere
per me non è un passatempo… Sono stato
creato solo per questo…So uccidere in molti
modi diversi.”, le rispose
Gozen.
“Anche
noi siamo capaci di uccidere in modi
diversi, per esempio, ci piace spezzare le
cose.”, gli disse Max.
“Max, non lo provocare…Quel tipo
mi
sembra molto
pericoloso.”, pensò
Nancy preoccupata.
Infatti,
Gozen disse: “Allora abbiamo qualcosa in comune.”,
poi, avvicinandosi ad Angel
e afferrandole un braccio.
“No,
fermo !”, urlò Nancy, temendo quello che
stava per succedere.
Gozen
sorrise, guardò Nancy, poi si voltò nuovamente
verso Angel e le spezzò il
braccio.
La
bambina trattenne a stento un grido e, quando Gozen la
lasciò andare, Max la
strinse a sé.
“Portateli
via.”, disse Gozena i robot.
I
robot eseguirono gli ordini e caricarono le
due reti su un aggeggio cigolante che avanzava sul
ghiaccio.
Nel
frattempo, il vento gelido e carico di neve continuava a investire i
ragazzi.
Nancy,
Max e Fang si scambiarono delle occhiate
d’intesa: dovevano attendere il momento buono
per agire.
Nancy
dopo qualche minuto distolse lo sguardo dagli amici e lo
spostò su Kevin,
ancora svenuto.
La
ragazza accarezzò dolcemente i capelli di Kevin e il punto
dove i robot lo
avevano colpito, dove stava già spuntando un bel bernoccolo.
“Kevin, la pagheranno per quello che ti
hanno fatto !”, pensò Nancy
furiosa continuando ad accarezzare
dolcemente i capelli corvini e il viso del ragazzo.
“E’
furiosa.”, disse Fang indicandole Nancy.
“Già…Non
le ho mai visto quell’espressione…Fa
quasi paura.”, aggiunse Max guardando il volto dell’amica.
FINE
CAPITOLO N
* 24
|
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Capitolo 25 *** CAPITOLO N 25 ***
CAPITOLO
N * 25
I
robot caricarono le reti su un mezzo di
trasporto cingolato, che avanzava spedito sulla neve.
Dopo
circa mezz’ora di tragitto, i ragazzi si
addormentarono.
Ad un
certo punto, il mezzo entrò in una grande
costruzione bianca, dove, all’interno c’era un
aviogetto grigio in attesa di
partire.
Le
reti vennero messe a terra appena furono tutti
nell’edificio.
Angel
si svegliò sentendo il contatto con il
pavimento.
“Max
?”, la chiamò la bambina, ma si
riaddormentò
subito dopo.
Poi,
le reti vennero portate all’interno
dell’aereo e il portellone della stiva si chiuse dietro di
loro.
Le
reti si aprirono e i ragazzi, semi congelati
poterono alzarsi.
Nancy
trascinò Kevin fuori dalla rete e si
avvicinò a una parete, sedendosi con la
schiena contro di essa.
La
stiva era immensa nella più totale oscurità.
“Ragazzi,
ci siete ?”, chiese Nancy.
“Sì.
Kevin si è svegliato ?”, chiese le rispose
Max.
“No.”,
le disse Nancy preoccupata accarezzando il
viso del ragazzo.
“Neanche
Angel.”, aggiunse Fang.
“Max
!”, esclamò una voce conosciuta.
“Gazzy
?”, chiese l’interessata sorpresa.
“Ragazzi,
cosa vi è successo ?”, chiese loro
Nudge.
“Già
e perché Kevin è svenuto ?”, aggiunse
Iggy.
Nancy
raccontò loro cosa fosse successo.
“E
Kevin non ha ancora ripreso conoscenza.”,
concluse la ragazza guardando preoccupata l’amico.
“Devono
avergli dato un bel colpo.”, constatò
Iggy.
“A
chi lo dici ! Era un tipo grosso, non l’ho
visto arrivare. Mi ha colpito alle spalle e non ho fatto in tempo a
difendermi.”, disse Kevin, alzandosi faticosamente e
mettendosi a sedere.
“Kevin,
finalmente !”, esclamò Nancy felice e lo
abbracciò, gettandogli le braccia al collo.
Kevin
sorrise e abbracciò a sua volta la
ragazza, accarezzandole
dolcemente i
capelli con una mano.
“Tranquilla.
E’ tutto a posto adesso.”, le disse
Kevin in tono rassicurante dopo aver sciolto l’abbraccio.
“Mi
hai fatto spaventare, sai ? Non ti svegliavi
più.”, gli
disse Nancy guardando
preoccupata il ragazzo.
“Mi
spiace…ma lo dovresti sapere che non è
così
facile farmi fuori.”, le disse lui sorridendo.
Nancy
sorrise guardando il ragazzo.
“Dove
stiamo andando secondo voi ?”, chiese Iggy.
“Non
ne ho idea.”, gli rispose Max.
Poi
Nudge spiegò che lei, Iggy e Gazzy erano
stati catturati alla stazione di Lucir.
Gli
scienziati avevano combattuto per proteggerli,
ma non era servito.
Nella
stiva, insieme ai ragazzi c’erano dei
robot.
“Sono
così strani questi cosi….”, disse Gazzy.
Poi,
il bambino toccò uno dei robot e venne
catapultato indietro
di qualche metro da
una violenta scossa elettrica.
Tutti
i robot fissarono Gazzy e gli altri ragazzi
con i loro luminosi occhi rossi.
“Gazzy,
indietreggia molto lentamente.”, gli disse
Max a bassa voce.
Gazzy
ubbidì e si mosse lentamente, ma uno dei
soldati gli sparò con un raggio laser, forandogli lo stivale
destro.
“Ahi
!”, esclamò Gazzy saltellando su un
piede solo.
“Ti
ha ferito ?”, gli chiese Max ansiosa.
“No.
Ha solo colpito lo stivale, ma ha mancato le
dita.”, le rispose Gazzy e, molto lentamente si
andò a sedere vicino agli altri
ragazzi.
“Okay.
Restate immobili, evitate i movimenti
bruschi. Questi cosi sparano per un niente.”, disse Max
rivolgendosi allo
stormo.
Lo
stormo al completo annuì e, per quindici
minuti, tutti i ragazzi
e i cani
restarono immobili.
Man
mano che il tempo passava, i ragazzi si
accorsero che potevano muoversi, basta che
evitassero movimenti bruschi o si avvicinassero troppo ai
soldati.
In
quel momento entrò Gozen e si avvicinò a Nancy.
“Tu
! Vieni con me !”, esclamò Gozen prendendola
per un braccio e
sollevandola di peso.
“No,
lasciami !”, esclamò Nancy cercando di
liberarsi dalla presa del robot.
“Lasciala
andare !”, esclamò
Kevin furioso alzandosi di scatto.
Nancy,
con la coda dell’occhio vide che un robot
stava per sparare al ragazzo e gli disse:”Kevin, stai
giù !”
Il
ragazzo ubbidì e si sedette nuovamente con
rapidità evitando il colpo del laser, che sennò
gli avrebbe forato la testa.
“Ora
vedi di stare tranquillo. Non usare il tuo
potere particolare o la tua amica farà una brutta
fine.”, gli disse Gozen
divertito fissandolo, e, guardando
gli
altri ragazzi disse: “Lo stesso
vale per
voi.”
Poi,
il robot
trascinò fuori dalla stiva la ragazza.
“Maledizione
! Come diavolo fa a sapere del mio
potere ? Guai a lui se le fa del male
!”, pensò Kevin
furioso guardando la porta dalla quale
Nancy era stata portata via.
“Non
le farà del male, Kevin. Stiamo tranquilli
fino a quando saremo di nuovo tutti insieme.”, gli disse Max
seriamente.
Kevin
la guardò e annuì.
“Che
sguardo furioso che ha…”,
pensò Max osservando il ragazzo.
“Come
quello che aveva Nancy…”,
pensò a sua volta Fang guardando l’amico.
Nel
frattempo, Nancy era stata chiusa in una
stanza dell’aereo dove c’erano una decina di robot.
Intanto,
nella stiva, Angel si era riaddormentata.
Dopo
circa quindici minuti, nella stiva rientrò
Gozen.
“Dov’è
Nancy ?”, gli chiese Kevin furioso,
sforzandosi di non alzarsi in piedi e prendere a pugni il robot.
“Sull’aereo.”,
gli rispose tranquillamente Gozen.
“Sta
bene ?”, gli domandò Max.
“Per
ora sì, sempre che voi stiate tranquilli e
anche lei dovrà stare tranquilla.”, le rispose
Gozen divertito.
“Cosa
vuoi dire, mostro ?!”, esclamò Kevin sempre
più arrabbiato.
“Che
la vostra amica è in una camera con
dieci miei colleghi e se starà tranquilla non
le succederà
niente.”, gli rispose il
robot, poi, puntando un
telecomando
verso un televisore incastonato nel muro, aggiunse:
“Guardate.”
Sullo
schermo apparve l’immagine di Nancy, in
una stanza, seduta contro una parete in
compagnia di dieci robot che la
controllavano.
“Per
fortuna sta bene…”,
pensò Kevin guardando lo
schermo.
Poi,
Gozen usò di nuovo il telecomando per
spegnere lo schermo.
“Chi
sei ?, “ gli chiese Nudge.
“Sono
Gozen.”, le rispose il robot.
“Tipo
gnocchetti giapponesi ?”, gli chiese Nudge.
“No,
quelli si i goyza.”, mormorò Fang.
Nudge
annuì.
“Da
dove vieni ? Per chi lavori ?”, gli domandò
Max.
“Sono
il capo…Stai zitta.”, le rispose Gozen.
“Auguri.”,
gli disse Iggy divertito.
“Atterremo
tra quattordici ore e trentanove
minuti.”, disse Gozen.
“Dove
stiamo andando ?”, gli chiese Max.
“Non
vi riguarda.”, le rispose il robot.
“Al
contrario ! Ci riguarda eccome ! Siamo
impegnati noi ! Abbiamo appuntamenti da
rispettare, persone da incontrare…”,
gli disse Max
sarcastica.
Gozen,
muovendosi velocemente colpì Max,
mandandola a terra, poi le sferrò un terribile
calcio alle costole.
Kevin
stava per bloccarlo con il suo potere,
ma Gozen,
voltandosi verso di lui, gli
disse: “Non ci provare. Ci andrà di mezzo la tua
amica.”
“Nancy !”,
pensò Kevin furioso e, anche se contrario si rimise
tranquillo.
Gozen
sorrise e guardò Max.
Tutto
lo stormo, tranne Angel e Kevin si alzò
appena Max fu attaccata.
Max
fermò i ragazzi con un gesto e loro
obbedirono.
“Tu
non comandi. Tu obbedisci.”, le disse Gozen.
Max
era molto tentata di reagire, ma doveva
pensare allo stormo e a Nancy, così si morse
un labbro e non
disse niente.
Max
si alzò nuovamente a sedere.
“Siamo
nemici. Noi siamo contro quelli del
riscaldamento globale.”, disse poi Gozen.
“E
allora ? Non siamo noi il problema.”, gli
rispose Max.
“Voi
siete parte del problema. Sarà bello
assistere alla vostra morte.”, disse Gozen, poi
uscì dalla stiva.
Quando
il robot fu sparito…
“Quel
tizio non ha senso dell’umorismo.”, disse
Fang.
“No…e
mi è venuta in mente una cosa ancora peggiore.”,
gli rispose Max.
“Cosa
?”, le chiese Nudge.
“Ci
restarono solo quattordici ore…e dubito che
nel frattempo ci
serviranno da bere, da
mangiare o ci faranno vedere qualche film.”, gli rispose Max
sarcastica.
Fang
e gli altri ragazzi sorrisero sentendo quella
frase, ma poi Kevin si fece di nuovo serio e
pensò:”Perchè
dovevano
separarci ? Non mi va di stare lontano da Nancy...Solo al pensiero che
quei
robot potrebbero attaccarla da un momento all'altro mi fa innervosire.”
“Cerca
di non agitarti, Kevin...Vedrai che
Nancy starà bene...Questi esseri che ci hanno catturati sono
malvagi, è
vero...ma non credo che vogliano davvero ucciderci come ha detto Gozen,
sento
che hanno altri progetti per noi...”, gli
disse Angel telepaticamente
guardandolo.
Kevin
guardò la bambina per qualche secondo, po
pensò: “Hai ragione, Ange...devo
restare calmo...certo che è strano
sentirselo dire da una bambina di sei anni !”
Angel
sorrise, poi prese e parlare con Max e gli
altri ragazzi, mentre Kevin pensò ai fatti suoi.
Intanto,
in un altra stanza dell'aereo, Nancy
guardava i robot immobili di fronte a lei.
“Uffa...è
una noia stare qui...Almeno
se ero con i
ragazzi potevo
chiacchierare un po'...Speriamo di arrivare alla svelta...”,
pensò la
ragazza guardando i robot.
“Spero
solo che Max o Kevin non perdano la
testa...se si arrabbiano, non so chi sia peggio tra quei due...”,
pensò
poi Nancy sorridendo.
FINE
CAPITOLO N * 25
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Capitolo 26 *** CAPITOLO N 26 ***
CAPITOLO
N * 26
Quando
l’aereo atterrò , i ragazzi si ritrovarono a Miami.
La
città nella quale arrivarono non era però, la
tipica città con il sole
splendente e con il mare di un azzurro terso, come ci si aspetterebbe
normalmente...
Infatti,
su Miami erano comparse grosse nuvole grige, c'erano forti raffiche di
vento,
si sentivano tuoni e in giro non si vedeva nessuno.
Alcuni
robot entrarono nella stiva appena l’aereo
atterrò, legarono i ragazzi alle
mani e ai piedi, li incappucciarono e li caricarono su un furgone.
“Dov’è
Nancy ?”, chiese Kevin furioso.
“Vi
sta già aspettando a destinazione.”, gli rispose
tranquillamente Gozen.
I
ragazzi vennero condotti all’ultimo piano di
un altissimo grattacielo della città che si affacciava sul mare.
Quando
vennero condotti in una stanza all’ultimo piano, i ragazzi
vennero liberati.
“Ragazzi
!”, esclamò Nancy correndo verso
di loro
e avvicinandosi a Kevin.
“Allora
il mostro aveva ragione.”, disse Fang sorridendo guardando
l’amica.
“E’
da tanto che sei qui ?”, le chiese Nudge.
“No,
da una decina di minuti.”, le rispose Nancy tranquillamente.
“Come
stai ? Ti hanno fatto del male ?”, le chiese Kevin in tono
serio guardando da
capo a piedi.
“Sto
bene…Non preoccuparti.”, gli rispose Nancy
sorridendo e cercando di calmarlo.
Kevin
stava per ribatterle, ma Gozen disse:”Non cercate di fuggire,
ragazzi. Non ci
riuscireste.”
Poi,
il robot si lanciò a tutta velocità verso la
finestra.
“Cosa
fa ? Così sfonderà il vetro ! E sarebbe una cosa
utile, almeno potremmo
andarcene.”, pensò Nancy
guardando il robot.
I
ragazzi davano per certo che il vetro della finestra crollasse sotto il
peso
del mostro, ma si sbagliavano.
Contrariamente
alle loro aspettative, il vetro non cedette.
“Incredibile…non
ha nemmeno scalfito il vetro…”,
pensò Nancy guardando Gozen e il vetro
intatto della finestra.
“Ora
vi porteremo da mangiare. L’asta inizierà tra
un’ora.”, disse loro il robot,
poi uscì dalla stanza.
“Di
che asta stava parlando ?”, chiese Gazzy preoccupato
guardando Max.
“Non
lo so.”, gli rispose Max guardando attentamente la stanza.
“Mi
fa male il braccio.”, disse Angel.
Max
la fece sedere su una sedia e chiamò Iggy, il quale
cominciò a tastare il punto
dolente del braccio di Angel, molto delicatamente.
“Sembra
una frattura semplice.”, disse Iggy in tono pacato, poi, con
un movimento
rapido rimise a
posto il braccio
della bambina.
“Adesso
va meglio…Fa ancora male, ma non come prima. Grazie,
Iggy.”, disse Angel.
Iggy
sorrise, contento di poter essere d’aiuto.
“Non
c’è di che, gentil donzella !”, le disse
Iggy sorridendo.
Poi
Max strappò la fodera della sua giacca a vento e ne ricavò una
benda per il
braccio fratturato di Angel.
“Ora
cosa facciamo ?”, chiese Gazzy.
“Sparpagliamoci
e controlliamo il perimetro.”, gli rispose Max in tono
risoluto.
Tutti
i ragazzi obbedirono e, cinque minuti dopo erano di nuovo con le mani
in mano.
“Non
ci sono vie di fuga, Max.”, disse Nancy rassegnata.
“E
se provassi ad aprire la porta con il mio potere magnetico
?”, chiese Nudge.
Tutti
guardarono prima la porta blindata dalla quale erano entrati e poi
Nudge.
“Okay,
prova…Ma fai attenzione.”, disse Max guardando la
ragazzina.
Nudge
annuì, poi, avvicinandosi alla porta mise
una mano sulla serratura.
Qualcosa,
all’interno della serratura si stava
muovendo.
“Forse
ci sono…”, disse Nudge concentrata.
Subito
dopo però, la ragazzina venne sbalzata lontano di qualche
metro rispetto alla
porta.
Nancy
la raggiunse subito e l’aiutò ad alzarsi.
“Nudge,
cos’è successo ?”, le chiese Nancy
preoccupata sorreggendole il busto per
aiutarla ad alzarsi.
“I
catenacci sono elettrificati….e addio al mio
potere.”, le rispose Nudge
sconsolata.
“Non
serve neanche il mio nuovo potere…”, disse Angel
amareggiata.
“E
visto che non siamo immersi nella neve, io sono sempre
cieco.”, disse Iggy,
poi, toccandola moquette del pavimento aggiunse:
“Però questa moquette è grigia
con una striscia color cannella lungo la
base del muro !”
Max
sospirò, scambiando un’occhiata con Fang, poi
disse: “Non ci resta altro che
aspettare.”
Mentre
i ragazzi si osservavano intorno e parlavano, Kevin e Nancy guardavano
preoccupati fuori da una finestra l’evolversi del tempo.
Fuori,
infatti si stava scatenando una tremenda
tempesta: il cielo era grigio scuro, c’erano
lampi accecanti, pioggia
violenta e un vento fortissimo.
“Che
tempo strano per questa regione.”, disse Nancy.
“A
chi lo dici. Di solito qui c’è sempre il
sole.”, le rispose Kevin guardando il
panorama esterno.
Ad
un certo punto, nella stanza entrarono dei robot con dei vassoi,
supervisionati
da Gozen.
I
ragazzi videro che nei vassoi c’erano : fiocchi
d’avena, panini, frutta, pane,
una ciotola di cibo per cani, che Total spinse verso Akila…
“Non
ci credo !”, urlò Nudge.
Tutti
i ragazzi le si avvicinarono allarmati.
Nudge
indicò loro qualcosa in una ciotola e
disse divertita: “Sono semi…becchime
!”
Per
qualche secondo i ragazzi si fissarono tra
loro, poi cominciarono a ridere di gusto.
“Delizioso…Potrei
avere anche qualche lombrico ?”, chiese Gazzy tra una risata
e l’altra.
“Attento
Gazz, che te lo portano davvero !”, gli rispose Nancy ridendo.
“Basta,
non fatemi ridere !”, esclamò Max divertita non
riuscendo a calmarsi.
Infatti,
il calcio Gozen aveva sferrato a Max, le aveva colpito le costole e,
ridendo le
facevano male, ma non riusciva proprio a fermarsi.
Persino
Fang era piegato in due dalle risate.
“E’
davvero becchime ?! Perché siamo uccelli ?”,
chiese Iggy tra una risata e
l’altra toccando i semi
con una mano.
“Sì,
Igg…è così !”, gli rispose
Max in preda
alle risate.
“Questo
è troppo !”, esclamò Fang ridendo di
gusto.
“E
per dolce cosa c’è ? Bruchi ?”,
esclamò Max divertita.
E
partirono nuove risate.
“Questo
panino non è tanto male.”, disse Total
appoggiandosi al tavolo e mangiando un
panino ripieno con prosciutto e formaggio.
“Non
ci hanno portato niente per fare il nido ?”, chiese Nudge
divertita.
“Già.
E poi dobbiamo fare le uova !”, aggiunse Nancy continuano a
ridere.
“E
covarle !”, disse Kevin divertito.
“Almeno
nasceranno i pulcini !”, concluse Max ridendo.
Improvvisamente
la porta venne aperta.
I
ragazzi cercarono di mettersi in guardia, ma erano ancora in preda alle
risate.
Solo
Akila si mise sulla difensiva, ringhiando verso Gozen e Total le diede
subito
man forte.
“Il
resto della giornata non vi sembrerà così
divertente. Ora seguitemi. L’asta sta
per cominciare e l’uragano sta per arrivare.”, disse loro Gozen.
“Quale
asta ? E che uragano ?”, gli chiese Max tornando seria.
“L’Uberdirettore
sta per vendervi a un’asta al miglior offerente. Si aspetta
che gli facciate
guadagnare molti soldi.”, le rispose Gozen.
“Wow…E
perché ci vogliono comprare ? Per farci cosa ?”,
gli domandò Max cercando di
apparire tranquilla.
“Quello
che vogliono. Seguitemi, ora.”, le rispose il robot e si
avviò lungo un
corridoio.
I
ragazzi lo seguirono, non avendo scelta.
“
La cosa non mi piace…”,
pensò
Nancy cupamente.
“E
l’uragano ?”, chiese Max.
“Un
uragano di categoria quattro sta per colpire Miami.”, le
rispose Gozen
tranquillamente.
“E
nessuno se ne preoccupa ? E’ bello grosso un uragano di
quella categoria.”, gli
disse Max.
“La
città è stata evacuata.”, le disse
Gozen.
“E
noi ?”, gli chiese Max.
“No.”,
le rispose il robot, poi, fece cenno ai ragazzi di
entrare in una sala conferenze.
I
ragazzi ubbidirono ed entrarono nella sala.
“Un’asta
dove vogliono venderci e usarci per chissà cosa e un uragano
di categoria
quattro…Non so cosa sia peggio delle due
cose….”, disse Nancy sarcastica.
“Non
lo so neanch’io…ma una cosa è
certa…”, le rispose Kevin divertito.
“Questa
è l’esperienza più bizzarra che mi sia
capitata da quando sono scappato dalla
Scuola..Sì, ne ho viste tante, ma
un’asta…Chi se l’aspettava ? Credono
davvero di averci così facilmente ?”, le
rispose Kevin ghignando.
“Già,
non ci arrenderemo.”, aggiunse Nancy molto più
sollevata di prima.
“Tua
madre ne sa qualcosa di questa faccenda ?”, le
domandò lui.
“No,
il mio zaino, con il cellulare e il computer è
rimasto alla stazione di Lucir. E’ da due giorni che non la
sento.”, gli rispose Nancy.
“Allora
pensa quando le dirai dell’asta e dell’uragano
!”, le disse Kevin sorridendo.
Nancy
sorrise e gli rispose: “Meglio che non lo
sappia tutto assieme.”
Kevin
sorrise e stringendo la mano della ragazza entrò nella sala
con il resto dello
stormo.
FINE
CAPITOLO N
* 26
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Capitolo 27 *** CAPITOLO N 27 ***
CAPITOLO
N * 27
Dopo
essere entrati nella sala conferenze, i
ragazzi videro che al centro c’era un grande tavolo ovale di
legno, con delle
sedie munite di rotelle e una parte
coperta da diversi
schermi tv al plasma.
Ma la
cosa che colpì più di tutto i ragazzi fu
l’Uberdirettore.
Una
persona di cui si vedevano gli organi; ogni
organo era dentro una scatola trasparente immerso in un liquido.
Poi
c’era la testa della persona collegata a una
spina dorsale quasi nuda.
L’Uberdirettore
era seduto su una sedia con le
ruote e sulla quale c’erano ammassate tutte le scatole di
plexiglas.
“Che
schifo...”, pensò Nancy
guardando l'Uberdirettore.
“Ne
ho viste di cose strane, ma questa le
supera tutte...”, pensò Kevin
guardando le scatole con dentro gli
organi.
“Fa
davvero impressione.”, pensò
Angel.
“Quasi
quasi
preferivo gli Eliminatori a quel coso...”,
pensò Gazzy con aria
disgustata guardando l'Uberdirettore.
Dopo
qualche minuto di silenzio, l’Uberdirettore
disse, rivolgendosi a Max e compagni: “Sono
l’Uberdirettore.”
Nessuno
dei ragazzi rispose.
“Mi
preoccupo per voi da molto tempo, ormai.”,
proseguì l’uomo.
“Ma
davvero ? Sei quasi uno di noi, allora !”,
esclamò Max sarcastica.
L’Uberdirettore
sorrise, poi proseguì: “Vi trovo
molto interessanti…dal punto di vista scientifico,
ovviamente.”
“Ah
sì ? Anch’io ho un po’ di
curiosità
scientifica, sai ? Come fanno a tenerti pulite tutte le scatole ? Usano
gli
attrezzi che si adoperano per pulire gli acquari ?”, gli
chiese Max in tono
pungente.
Nancy
sorrise e pensò, guardando l’amica : “Non cambierai mai, Max. Sei sempre la
solita !”
L’Uberdirettore,
a quelle parole si arrabbiò e
guardò Gozen.
Il
robot si fece immediatamente avanti, avanzando
verso Max.
La
ragazza però saltò sul tavolo spiegando le ali.
Gozen
si immobilizzò.
Max
guardò l’Uberdirettore e gli chiese:
“Ehi,
Uber ? Va tutto bene ? Non ti offendi se ti chiamo Uber, vero
?”
Poi,
rivolgendosi a Gozen, gli chiese:”Ehi, Uber è
okay ? Non ha bisogno di essere alimentato artificialmente o roba
simile ?”
Gozen
scattò verso Max, intenzionato a colpirla
con un pugno micidiale.
La
ragazza però, si spostò di lato, scendendo a
terra.
Il
pugno del robot centrò in pieno il tavolo e
provocò una profonda crepa al suo centro.
Lo
stormo al completo era all’erta.
“Basta
così, Gozen. Fermati.”, ordinò
l’Uberdirettore, alias “scatolotto”.
Il
robot obbedì.
“E
tu, vedi stare tranquilla. L’asta sta per
cominciare. Una volta accesi gli schermi dovrete
stare tutti zitti.”, disse
l’Uberdirettore
rivolgendosi prima a Max e poi agli altri ragazzi.
Gazzy
soffocò una risata.
“Certo,
scatolotto ! Staremo tutti buoni e tranquilli mentre ci vendi come
oggetti
!”, pensò Nancy sarcastica.
“Hai
niente da dire prima che accendano gli
schermi ?”, le chiese l’uomo.
“Sì.
Ha chiamato un criceto che vuole indietro la
sua casina.”, gli rispose Max sarcastica.
FINE
CAPITOLO N * 27
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Capitolo 28 *** CAPITOLO N 28 ***
CAPITOLO
N * 28
Oltre
ai ragazzi dello stormo, nella sala c’erano
l’Uberdirettore, Gozen e molti robot.
Quando
si accesero gli schermi, su ognuno di
essi comparve il
volto di persone
diverse.
“Quindi,
quelle persone dovrebbero essere i
compratori, giusto ?”, pensò
Nancy guardando i volti delle persone
negli schermi.
“Penso
proprio di sì, Nancy.”, le
rispose Angel telepaticamente.
“Bene...Non
gli renderò la cosa facile.”,
le disse Nancy ghignando divertita.
“Cosa
intendi ?”, le chiese Angel
telepaticamente.
“Tra
poco lo scoprirai.”, le rispose
Nancy telepaticamente guardando la bambina.
“Uber,
E-bay non andava bene per noi ?”, gli
chiese Max sarcastica.
“A
quanto pare, no...”, le rispose Nancy
sorridendo.
Iggy
e gli altri ragazzi sorrisero divertiti.
“Ecco
gli oggetti disponibili alla vendita…Sono in
condizioni accettabili, sebbene uno sia danneggiato.”, disse
l’Uberdirettore
rivolgendosi agli schermi.
“Stronzo
! E’ stato il tuo robot
a rompere il
braccio di Angel !”, pensò
Nancy furiosa guardando l’Uberdirettore.
“Hanno
qualche difetto ?”, chiese una donna da uno
schermo.
“A
parte il nostro pessimo gusto in fatto di moda
?”, le rispose Max.
“O
magari, la scarsa igiene personale ?”, aggiunse
Nancy divertita.
I
ragazzi dello stormo guardarono Nancy, increduli:
si aspettavano quel comportamento da Max, ma non da Nancy, che di
solito era
molto tranquilla e riflessiva.
“Ma cosa
le pende ? Sembra quasi…che voglia
farla
pagare a questi qui….”,
pensò Kevin sbalordito guardando prima Nancy e
poi gli schermi.
Max
guardò Nancy, incredula, ma poi sorridendo
pensò “ E’
proprio arrabbiata per
quello che hanno fatto a Kevin…”
“Silenzio
!”, esclamò l’Uberdirettore.
“Dipende…Se
per difetto si intende la totale
incapacità di obbedire agli ordini…”,
continuò Max.
“E
il fatto i considerare quasi tutti gli adulti
degli stupidi sfruttatori senza scrupoli…”
aggiunse Nancy sarcastica.
Le
persone sullo schermo mormorarono qualcosa
tra di loro.
“Come
potete vedere, possiedono
un’intelligenza utile,
ma limitata.”,
disse Uber.
“Limitata
?! Tu sei proprio l’ultima persona al
mondo che possa parlare di limiti ! Almeno
noi sappiamo nuotare e volare…Noi siamo capaci
di digerire da soli !”,
sbottò Max furiosa verso l’Uberdirettore.
“Noi,
almeno siamo autonomi. Possiamo muoverci
liberamente, senza il bisogno di tutte le
scatole che hai tu !”, aggiunse Nancy arrabbiata.
“Nancy è
davvero furiosa…Non vorrei essere al posto di quei pazzi in questo momento.”,
pensò Fang
guardando l’amica.
“Che
ne dite di questo ?”, chiese loro Gazzy.
Tutti
i ragazzi guardarono il bambino preoccupati.
Gazzy
emise una nube verdognola e puzzolente a
forma di fungo.
Tutti
i volti sugli schermi spalancarono gli
occhi.
Nel
frattempo, i ragazzi dello stormo si
allontanarono velocemente da Gazzy.
“Ah,
che liberazione ! Meglio fuori che dentro !”,
esclamò il bambino con tono rilassato.
“Pietà
! Il mio povero naso !”, esclamò Total
prima di correre a nascondersi sotto il tavolo.
“Cavolo
! Ma cos’hai mangiato ? Scorie nucleari
?”, gli chiese Max tappandosi il naso con una mano.
Gazzy
sorrise e le fece spallucce non sapendo cosa
rispondere.
“Che
bello ! Ho un nuovo potere !”, esclamò poi
Gazzy felice.
“Ma
perché le finestre non si aprono ?!”, chiese
Nudge tappandosi il naso.
“Sei
grande !”, esclamò Iggy scambiando un cinque
con Gazzy.
Dopodiché,
l’asta andò ancora peggio.
Iggy
si frugò il naso con le dita.
Fang
si mimetizzò in un quadro astratto.
Nudge
chiacchierò senza posa sugli smalti.
Nancy
e Kevin parlavano dell’utilità delle divise
scolastiche.
Angel
guardava i suoi amici, incredula.
Nel
frattempo, il vento esterno continuava a
soffiare molto forte.
Max
preoccupata per il vento forte radunò i
ragazzi al centro
della sala, lontani
dalle vetrate.
“Ora
basta ! Torniamo all’asta ! La base è di mezzo miliardo di
dollari. Chi offre tre
quarti di miliardo ?”, disse l’Uberdirettore
furioso.
“Ancora
una cosa ! Se ci comprate dovete tener
conto delle nostre date di scadenza…Siamo mutanti
monouso.”, intervenì Max.
“Non
è detto che dobbiate usarli più di una
volta.”, disse l’Uberdirettore ormai
sull’orlo di una crisi
isterica.
In
quel momento, le vetrate dell’edificio
implosero verso l’interno, distrutte dalla forza dell’uragano.
Un
attimo dopo, i ragazzi vennero sbalzati contro
una parte della sala e il vento furioso riempì
l’ambiente.
“Stormo
! Al riparo, sotto al tavolo !”, urlò Max.
Tutti
i ragazzi si rifugiarono sotto il tavolo.
“Possiamo
volare fuori ?”, chiese Gazzy.
“No,
il vento è troppo forte. Dovremmo
passare in
corridoio.”, gli rispose
Fang.
Max
annuì.
Angel,
nel frattempo vide che su una tv era
apparsa le videata
di un bollettino
meteo.
“C’è
un bollettino meteo in tv e dicono che questo
uragano sia provocato dal riscaldamento globale.”, disse
Angel.
“Gli
uragani ci sono sempre stati.”, disse Max.
“Non
in questa stagione. E poi, ora ce ne sono
molti di più
e sono più violenti e
distruttivi.”, aggiunse Fang.
Nancy
annuì, guardando preoccupata mobili e
sedie che volavano tutti attorno a loro
per la stanza.
“Questo
uragano è troppo forte, non possiamo
volarci in mezzo…ci distruggerebbe.”, disse Fang
seriamente.
Kevin
annuì.
“Okay,
ora andiamo in corridoio. Usciamo di qui e
vediamo se riusciamo a trovare un posto sicuro dove
aspettare che
l’uragano passi.”, disse Max.
Fang
prese Akila e Iggy prese Total.
“Okay,
ragazzi…Stiamo vicini d’accordo ?”,
chiese loro
Max preoccupata.
Gli
altri ragazzi annuirono con aria determinata.
“Va
bene. Andiamo !”, li esortò Max dopo averli
guardati ancora per qualche
secondo.
FINE
CAPITOLO N
* 28
|
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Capitolo 29 *** CAPITOLO N 29 ***
CAPITOLO
N * 29
Mentre
Max e Nancy avevano preso in giro i
compratori sugli schermi, Fang e Iggy, usando le loro giacche
antartiche, ne
avevano ricavato delle funi.
Infatti,
quando erano ancora sotto il tavolo, i
due ragazzi avevano legato Total e Akila con quelle
funi.
“Ehi
!”, esclamò Total in tono di protesta
appena Iggy gli
legò la fune attorno al
collo.
“Non
è un guinzaglio, Total ! Serve per non
perdervi !”, sbottò Max spazientita.
Nel
frattempo, l’uragano imperversava per la
stanza facendo volare le cose o
risucchiandole all’esterno, dalle finestre.
“Gozen,
non farli scappare !”, urlò
l’Uberdirettore.
Il
robot cominciò ad avanzare con fatica verso lo
stormo.
“Ragazzi,
andiamo !”, urlò Max e, con i compagni
iniziò a strisciare verso la porta.
I
ragazzi procedevano a fatica, anche se non
avevano la minima idea di come aprire la
porta della stanza.
Improvvisamente,
una forte raffica di vento divelse
la porta e anche i ragazzi vennero
risucchiati dal flusso violento dell’aria.
I
ragazzi si trovarono scaraventati sul soffitto,
senza il bisogno di usare le ali.
Gozen
intanto, si curvò a proteggere
l’Uberdirettore, mentre vari oggetti lo colpivano.
“Ragazzi,
seguiamo il flusso ! Fang, prendi Akila
!”, urlò Max rivolgendosi prima allo stormo e poi
a Fang, poi prese Total e se
lo strinse forte al petto.
Fang
fece lo stesso con Akila.
“Okay,
seguitemi !”, urlò Max.
Poi,
Max dispiegò le ali un pochino e fu
scaraventata verso
il corridoio dalla
forza dell’uragano.
Anche
gli altri ragazzi si lasciarono trasportare
dalle forti raffiche di vento.
Il
corridoio però, finiva contro una parete a
vetro a prova di uragano, quella che Gozen
non era riuscito a sfondare.
“Oh,
no…Ci schianteremo contro il vetro…Dobbiamo fare
qualcosa !”, pensò
Nancy vedendo il vetro in fondo al corridoio.
“Non
seguite il flusso !”, urlò Max rendendosi
contro del pericolo del vetro e cercò di opporsi alle raffiche per tornare
indietro.
Ma
ormai era troppo tardi…
Il
vento era troppo forte e i ragazzi non poterono
far nulla per opporsi alla forza della natura.
I
vetri a prova di uragano non funzionarono come
avrebbero dovuto perché esplosero ancora prima che i ragazzi
li avessero
raggiunti.
Infatti,
i ragazzi vennero scaraventati fuori
dalla finestra e, con loro c’erano: sedie, cestini, piante in
vaso, scrivanie….
Appena
furono all’interno della tromba d’aria, i
ragazzi vennero investiti da pioggia e grandine e furono zuppi in pochi
secondi.
Kevin
e Nancy si tenevano abbracciati il più forte
possibile.
Nudge,
Gazzy e Angel invece, si erano legati
insieme con una fune attorno alla vita.
Dopo
alcuni minuti d’inferno, i ragazzi vennero
risucchiati in una zona molto calma e
silenziosa: l’occhio del ciclone.
Subito
dopo, i ragazzi cominciarono a
precipitare verso
il basso e aprirono un
po’ le ali.
Max,
Kevin e Nancy atterrarono su un cavalcavia in
macerie per primi.
Poi
atterrarono anche Nudge, Angel e Gazzy.
Max
andò subito da loro, mettendo a terra Total
per slegarli e
vedere le loro
condizioni.
Nel
frattempo atterrarono anche Iggy e Fang.
“Dov’è
Akila ?”, pensò Nancy guardando
Fang e Iggy.
“Vieni.”,
le disse Kevin e,
prendendola per mano, la
portò fino agli altri ragazzi.
“Dov’è
Akila ?”, chiese Max guardando prima Fang e
poi Iggy.
Fang
le lanciò un’occhiata triste e Iggy scosse la
testa.
Max e
Nancy si scambiarono un’occhiata addolorata.
“Era
troppo pesante…Non ce l’hanno fatta a
tenerla…”,
pensò Nancy tristemente guardando Fang e Iggy.
“Gozen.”,
disse Fang ad un certo punto indicando
l’occhio del ciclone.
Infatti,
Gozen stava precipitando verso il suolo,
con tutte le scatole dell’Uberdirettore tra le braccia.
Nancy
e Max si scambiarono un’occhiata d’intesa e,
furiose schizzarono in volo verso i nemici.
“Nancy
! Cosa fai
Torna qui !”, le urlò Kevin e
aprì le ali per raggiungerla.
Fang
lo fermò prendendogli un braccio.
“Ma
Fang, non posso...”, disse Kevin.
“Non
preoccuparti. Non le succederà niente.”, gli
disse l'altro ragazzo in tono calmo.
Kevin
lo guardò un momento, poi guardò verso la
direzione nella quale erano volate via Max e Nancy.
“Hai
ragione...Quelle due sono le più toste di
tutti.”, disse Kevin sorridendo.
Fang
sorrise di rimando e mollò la presa.
“Non
lasciarmi !”, esclamò l’Uberdirettore a
Gozen.
“Che
scenetta commovente.”, disse Nancy
sarcastica.
“Aiutatemi.”,
disse loro Gozen appena le vide.
“Non
credo proprio.”, gli rispose Max arrabbiata.
Poi,
quest’ultima tirò un violento calcio al
braccio di Gozen e Nancy lo colpì alla testa.
Subito
dopo, Gozen mollò la presa e precipitò
verso il suolo.
Poi
Max afferrò la sedia dell’Uberdirettore.
“Ho
molto potere. Posso renderti ricca…Posso farti
avere tutto ciò che vuoi se mi salvi.”, le disse
l’Uberdirettore terrorizzato.
“Non
vogliamo niente da uno come te.”, gli disse
freddamente Nancy avvicinandosi a
Max.
Max
annuì, poi disse all’Uberdirettore: “
E’
meglio che tu non rimanga a questo mondo.”, e
mollò la presa, lasciandolo
precipitare.
Mentre
le varie scatole dell’Uberdirettore si
disperdevano nell’uragano, Max e Nancy
volarono in picchiata fino a raggiungere lo stormo.
I
ragazzi erano tutti attorno a Total, che
singhiozzava disperato per la scomparsa di Akila.
“Oh,
Akila…Perché proprio tu ci hai
dovuto rimettere ? Perché ?”,
esclamò Total
piangendo.
Nancy
e Max, ritirando le ali guardarono
tristemente Total.
I
ragazzi erano dispiaciuti per Akila e ancora di
più per Total.
“Mi
dispiace moltissimo, Total.”,
pensò Nancy tristemente guardando il cagnolino.
Passarono
circa cinque minuti...
“Akila
!”, urlò Angel e, poco dopo, la cagna
eschimese atterrò sopra Max, schiacciandola con il suo peso.
Fang
aprì un occhio di Akila, poi le ascoltò il
battito.
“E’
viva.”, disse Fang rialzandosi.
“Me
la togliete di dosso ?!”, chiese loro Max con
voce soffocata.
Nancy
sorrise e, con Kevin spostò dolcemente Akila
sul terreno.
“Akila
! Credevo di averti persa per sempre !”,
esclamò Total felice cominciò a leccarle il muso.
“Che
schifo…”, pensò Max
guardando la scena.
“Che
carini…”, pensò
invece Nancy guardando i due cani.
Akila
fu felice delle attenzioni di Total e lo
leccò a sua volta, anche se era fradicia e sfinita.
Poi
Nancy si strinse a Kevin, abbracciandolo.
“Allora
? Ti sei vendicata ?”, le chiese Kevin
ghignando divertito, abbracciandola a sua volta e baciandole il capo.
“Sì,
ora sono a posto.”, gli rispose Nancy
sorridendo e voltandosi a guardarlo.
Kevin
sorrise e le chiese: “Anche se non ho
capito per cosa ti sia voluta vendicare. Non
ti ho mai vista
così arrabbiata.”
“Ti
avevano fatto del male quando ci avevano
catturati in Antartide…Quando eri rimasto svenuto, mi hai
davvero fatto preoccupare…”,
gli rispose Nancy seriamente.
Kevin
la guardò sorridendo, poi le disse: “E
pensare che ero io quello iperprotettivo ! Mi
sa che tu mi
batti.”
Nancy
sorrise divertita e lo baciò.
Il
ragazzo ricambiò il bacio felice.
FINE
CAPITOLO N * 29
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Capitolo 30 *** CAPITOLO N 30 ***
CAPITOLO
N * 30
I
ragazzi restarono all’interno dell’occhio del
ciclone fino a quando la tempesta
si calmò un po’.
In
quel momento di calma, i ragazzi uscirono volando
dall’uragano.
I
ragazzi, mentre sorvolarono la città videro gli ingenti
danni provocati
dall'uragano: case distrutte, cartelli stradali sradicati e sparsi
ovunque...
“Che
disastro...”, disse Nancy guardandosi intorno.
“E'
vero...Se gli effetti del riscaldamento globale sono questi, dobbiamo
davvero
fare qualcosa per impedire che peggiori ancora.”,
concordò Kevin seriamente
mentre volava accanto alla ragazza.
“Sì,
avete ragione...Se non facciamo niente per ridurre il problema, tra un
po' non
ci resterà neanche un pianeta sul quale vivere.”,
disse Max cupamente.
“Già.”,disse
Nancy preoccupata.
“E
pensare che questa era una delle più famose e belle
città della
Florida...Guardate adesso com'è ridotta.”, disse
Fang.
“E'
vero...Non sembra più la Miami che conoscevamo.”,
concordò Gazzy tristemente.
“Avevi
ragione, Fang. Dobbiamo aiutare a fermare il riscaldamento
globale.”, disse Max
seriamente rivolgendosi al ragazzo.
“Cos’hai
detto ? Puoi ripetere ?”, le chiese Fang incredulo
continuando a volarle
accanto.
“Che
c’è di strano ? E comunque, non ho nessuna
intenzione di tornare in Antartide !
Faceva troppo freddo lì.”,
gli rispose
Max imbarazzata.
“Che
ne dite se mangiamo qualcosa e poi chiamiamo la dottoressa Martinez
?”, chiese
Fang guardando prima Max e poi gli altri ragazzi.
”Ottima
idea !”, gli rispose Max sorridendo felice.
Era
il giorno nel quale Max avrebbe dovuto parlare al Congresso del Governo
di
Washington riguardo al problema del riscaldamento globale.
I
ragazzi vennero fatti entrare in una stanza dove c’erano
molti esponenti
della politica
americana.
Prima
di entrare nella sala con i suoi amici,
Nancy vide Anne accanto alla dottoressa
Martinez.
“Mamma
!”, pensò Nancy guardandola e
sorridendo felice.
Anne
ricambiò, sorrise a sua volta e fece cenno alla figlia che
l’avrebbe aspettata
fuori.
“Vuoi
stare un po’ con lei ?”, le chiese Kevin sottovoce
parlandole all'orecchio
destro.
Nancy
annuì, sorridendo.
“Mi
sento malissimo…Non ce la posso fare…”,
disse Max agitata.
“Ce
la farai, invece. Sei l’indistruttibile Max, no ?”,
le chiese Fang
pacatamente cercando di calmarla.
“Andrà
tutto bene, Max. Siamo tutti con te. Non sei da sola.”, le
disse Nancy
sorridendo.
Max
guardò ogni membro dello stormo,
calmandosi un po’.
“E’
che non ho mai fatto nulla di così difficile.”,
disse loro Max nervosa.
“Tranquilla,
Max. Andrà tutto bene e se qualcuno prova a metterti i
bastoni tra le ruote, ci
penseremo noi a fermarlo !”, le disse Iggy sorridendo.
“Certo,
Igg ha ragione. Non ti devi preoccupare, Max.”,
concordò Nancy sorridendo a sua
volta.
Max
li guardò un momento, poi sospirò e
disse:”E va bene, ragazzi. Lo farò, ma
spero che finisca il più presto possibile ! Non sono fatta
per stare al centro
dell'attenzione.”
Tutti
i ragazzi le sorrisero incoraggianti.
“Max,
hai tutto ? I tuoi appunti ?”, le chiese Brigid.
“Sì.”,
le rispose la ragazza.
“Okay.
Credo siano pronti ad ascoltarti.”, le disse
Brigid sorridendo.
“Forza,
Max. Questa è la tua missione.”, la
incoraggiò Jeb.
Max
annuì e salì sul podio in fondo alla sala.
Scese
il silenzio e Max iniziò il suo discorso sotto gli occhi dei
ragazzi dello
stormo, degli scienziati
della Wendy K,
di Jeb, della dottoressa Martinez e di Anne.
“Grazie
per avermi invitata qui oggi. Sono qui per
parlarvi di un grave problema che minaccia il nostro
pianeta.”, iniziò a dire Max.
“L’uomo
si è molto evoluto, ha inventato delle
cose incredibili. Le persone sono riuscite a fermare e far
ripartire un
cuore umano, hanno addirittura creato degli esseri come
me…Ma tutto questo
progresso, questo sfruttamento delle
risorse naturali ha i suoi prezzi.”, continuò Max
seriamente.
“Ogni
giorno inquiniamo il pianeta con lo scarico
delle automobili, distruggiamo chilometri quadrati di boschi e il suolo
coltivabile sta
diminuendo. Le invenzioni delle persone stanno inquinando e sconvolgendo il nostro pianeta. Sapete
una cosa ? Noi
abbiamo solo un pianeta e se non facciamo qualcosa
subito per salvarlo, non lo avremo più e non
ci saremo più nemmeno noi. Bisogna investire sulle fonti
energetiche
alternative…Bisogna agire subito. Ormai non ci è
rimasto molto tempo…O volete
aspettare che l’oceano sommerga le vostre case e le vostre
famiglie ?”,
concluse Max seriamente guardando la sua platea.
“Bel
discorso, Max.”, pensò Nancy
sorridendo e guardando
l’amica.
Dopodiché
Max scese dal palco e tornò dai suoi
amici.
“Sei
stata grande, Max !”, si complimentò Nudge.
“E’
vero.”, confermò Fang.
Nel
frattempo, l’aula di stava svuotando.
Nancy
vide Anne fuori dalla porta e la raggiunse.
“Ciao,
tesoro !”, esclamò la donna felice, abbracciandola.
“Ciao,
mamma !”, le rispose Nancy abbracciandola a sua volta.
Quando
si allontanarono, Nancy le disse: “Mamma, senti…se
non ti ho scritto è perché
non avevo dietro lo
zaino…”
“Sì,
lo so. La mamma di Max mi ha spiegato tutto: dal vostro rapimento in
Antartide
all’asta di Miami.”, disse Anne sorridendo.
“E
poi…ecco qui la tua roba. Jeb me l’ha fatta
avere.”, le disse la madre
porgendole lo zaino.
“Wow
! Grazie.”, le disse Nancy prendendo lo zaino con dentro il
pc, il cellulare e
la macchina fotografica.
“Mamma,
senti…”, disse poi Nancy.
“Dimmi,
Nancy.”, le rispose la donna guardandola intuendo che la
figlia le stava per
dire qualcosa che la imbarazzava.
“Se
per te non è un problema…vorrei tornare un
po’ a casa.”, le disse Nancy.
“Ehi,
parla al plurale. Vengo anch’io.”, aggiunse Kevin
sorridendo avvicinandosi.
“Ciao,
Kevin. Questo era sottointeso…”, disse Anne
guardando il ragazzo sorridendo,
poi, rivolgendosi a entrambi disse loro: “E comunque non
c’è assolutamente
nessun problema, ragazzi. Sarò felice di avervi per
casa.”
Nancy
e Kevin si scambiarono un sorriso.
“Okay,
allora andiamo a dirlo agli altri, va
bene ?”, chiese Nancy al ragazzo.
Kevin
annuì e, insieme raggiunsero il resto dello stormo.
“Ragazzi.”,
li chiamò Nancy.
Tutti
si voltarono nella sua direzione.
“Che
c’è ?”, le chiese Max.
“Io
e Kevin staremo un po’ da mia madre. Volete
venire ?”, le rispose Nancy.
Max,
capendo che l’amica voleva stare un po’ da sola con
la madre e con Kevin, le
rispose sorridendo:”No, grazie. Noi dobbiamo andare alla
Scuola speciale per
Mutanti Alati !”
“Max,
non si chiama così !”, la rimproverò la
dottoressa Martinez.
“Che
Scuola ?”, le domandò Nancy.
Allora
Max raccontò all’amica della scuola
speciale situata in Virginia che le autorità del Governo avevano costruito
apposta per loro.
“Ho
capito…Allora, ci vedremo tra un po’.”,
disse Nancy.
Max
la guardò, poi le disse: “Già e,
comunque, sentiamoci per telefono e per
e-mail.”
“Certo
!”, le rispose Nancy.
A
Nancy dispiaceva lasciare i suoi amici, ma
voleva davvero passare del tempo con sua madre e con Kevin
e,
soprattutto, vivere una vita normale…almeno per un
po’.
“Okay,
allora ci vediamo ragazzi.”, li salutò Kevin.
“Ciao.”,
lo salutarono Gazzy e Fang in coro.
“E
prenditi cura di Nancy.”, le disse Iggy sorridendo.
“Come
sempre, Igg.”, gli rispose Kevin sorridendo.
“Oh,
non ricominciate voi due ! So badare benissimo a me
stessa !”, sbottò Nancy imbarazzata
incrociando le braccia al petto.
Gli
altri ragazzi la guardarono sorridendo.
Nancy
abbracciò a turno tutti, poi, quando si
allontanò da Max le disse: “A presto,
Max.”
“Contaci…E
comunque, goditi questo periodo.”, le rispose Max sorridendo.
Nancy
sorrise e, prendendo Kevin per mano si voltò verso la madre.
“Allora
? Vogliamo andare ?”, chiese loro Anne.
“Sì,
siamo pronti.”, le rispose Nancy sorridendo.
Poi,
i tre si avvicinarono al parcheggio, dove c’era la macchina
di Anne, la jeep
blu.
FINE
CAPITOLO N
* 30
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Capitolo 31 *** CAPITOLO N 31 ***
CAPITOLO
N * 31
Quando
arrivarono alla macchina, Nancy si mise accanto al sedile
del guidatore, dove si sedette Anne, mentre Kevin si mise su uno dei
sedili
posteriori.
“Allora,
ragazzi...Andiamo a casa ?”, chiese loro Anne dopo
essersi messa la cintura.
“Sì,
ho proprio voglia di tornare un po' a casa.”, le rispose
Nancy sorridendo.
Anne
sorrise e mise in moto l'auto.
“Mamma,
Kessy come sta ? L'hai vista di recente ?”, le chiese
Nancy dopo qualche minuto di tragitto.
“Sta
benone, Nancy...Pensa che quando è venuta a casa mi ha
praticamente costretta ad aderire al Fan Club che ha messo su per lo
stormo.”,
le rispose la donna sorridendo.
“Sì,
ce me ne ha parlato in un'e-mail. Ha avuto una grande idea.”,
le rispose Nancy sorridendo.
“Già.
Dobbiamo ringraziarla quando la vediamo.”, aggiunse Kevin.
“Sì,
certo e poi te la voglio presentare.”, concordò
Nancy
guardando il ragazzo dallo
specchietto.
“Va
bene. Sono curioso di conoscerla...”, le disse lui ghignando.
“Non
farti strane idee, Don Giovanni ! Kessy è già
felicemente
impegnata !”, sbottò Nancy facendo la finta offesa.
“Peccato...”,
disse il ragazzo con aria divertita.
“Antipatico
!”, sbottò la ragazza e gli fece la linguaccia.
Anne,
dopo aver assistito alla scena, chiese loro sorridendo: “Ma
voi fate sempre così ?”
Nancy
e Kevin si scambiarono uno sguardo divertito, e lui disse,
rivolto alla donna: “No, Anne...facciamo anche di
peggio.”
Anne
scosse la testa divertita, poi disse: “Ah, i ragazzi
d'oggi...è proprio vero che siete cambiati...”
I
due ragazzi sorrisero divertiti.
Durante
il tragitto, i due ragazzi e Anne parlarono un po' tra
loro.
I
ragazzi raccontarono ad Anne le varie avventure vissute, e la
donna fece loro mille domande.
“Eccoci
arrivati.”, disse loro Anne quando arrivarono nel garage
della casa.
“Già.
Casa dolce casa !”, esclamò Nancy e
saltò giù dall'auto.
Ovviamente,
la ragazza fece appena in tempo a scendere dalla jeep
che si ritrovò il cane di Anne in braccio che le faceva le
feste tutto
contento.
“Ciao,
bello !”, lo salutò la ragazza e
cominciò a coccolarlo.
Nel
frattempo, Anne e Kevin scesero dall'auto e guardarono la
scena sorridendo.
Passarono
i giorni, durante i quali, Nancy e Kevin andarono a
volare insieme, fecero delle gite con Anne.
Nancy
presentò anche Kevin a Kessy.
Infatti,
un pomeriggio, su invito di Nancy, Kessy raggiunse la
casa di Anne.
Nancy
e Kevin erano seduti in riva al lago, nel giardino di casa
quando suonò il campanello.
Anne
andò ad aprire e, poco dopo...
“Nancy
!!!”, si sentì urlare.
La
ragazza fece appena in tempo ad alzarsi in piedi e a voltarsi
in quella direzione, che si trovò stretta nell'abbraccio di
Kessy.
“Kessy
!”, esclamò la ragazza felice e abbracciando a sua
volta
l'amica.
Nel
frattempo, Kevin e Shon guardarono la scena sorridendo.
Quando
le due ragazze si allontanarono...
“Non
sai quanto mi sei mancata.”, le disse Kessy sorridendole
felice.
“A
chi lo dici !”, le rispose Nancy sorridendo a sua volta.
“Ah,
a proposito...Lui è Shon.”, disse poi Kessy
rivolgendosi a
Nancy e a Kevin indicando loro il ragazzo dai capelli castano chiaro,
gli occhi
azzurro ghiaccio alto e magro che le stava al fianco.
“Ciao,
ragazzi. Piacere di conoscervi.”, disse loro Shon
educatamente.
“Piacere
nostro, Shon. Io sono Nancy e lui è Kevin.”, gli
rispose
Nancy sorridendo e indicandogli Kevin.
“Piacere.”,
disse Kevin cordialmente guardando l'altro ragazzo.
“Ragazzi,
voi chiacchierate un po' tra di voi, ok ? Io e Nancy
dobbiamo recuperare il tempo perso. Ciao !”, disse loro Kessy
e, prendendo
Nancy sotto braccio, la trascinò lontano dai due ragazzi.
“Kessy,
ma che fai ?”, le chiese Nancy perplessa.
“Vieni.
Ci sono delle novità importanti, ma non posso parlartene
davanti a loro !”, le rispose l'amica sorridendo.
Nancy
sospirò e, insieme a Kessy camminò un po' per il
giardino
attorno alla casa.
“Allora
? Quali sarebbero queste novità ?”, le chiese
Nancy mentre
camminavano.
“Prima
di tutto, io e Shon siamo fidanzati !!!”, le rispose Kessy
emozionata.
“Davvero
? Wow ! Sono così felice per te !”,
esclamò Nancy
sorridendo.
“Grazie...allora,
come ti sembra ?”, le chiese l'amica.
“E'
davvero molto carino, Kessy. Avevi ragione.”, le rispose
Nancy
sorridendo.
“Già,
è vero. Comunque, sono davvero felice di rivederti. E con
Kevin come va ? E gli altri ragazzi come stanno ?”, le chiese
Kessy impaziente.
“Anch'io
sono felice di rivederti. Con Kevin va benissimo. Appena
gli ho detto che volevo tornare un po' a casa, ha voluto subito
seguirmi. Max e
gli altri stanno bene e mi mancano già un
po', ma avevo troppa nostalgia di mia madre, di casa, di
te e...volevo
vivere normalmente almeno per un po'...Max l'ha capito subito e ha
rifiutato la
mia offerta di venire a casa mia con gli altri ragazzi.”, le
rispose Nancy
sorridendo.
“Sì,
capisco...Comunque, visto che siete qui, qualche volta
potremmo organizzarci, vederci, andare a fare dei pic nic o delle gite. Per quanto
tempo restate ?”, le
rispose Kessy.
“Non
lo so, Kess...Non abbiamo un tempo preciso...Fino a quando
Max e gli altri ragazzi non saranno nei guai, vorremmo
rimanere.”, le rispose
Nancy dopo qualche minuto di
riflessione.
Una
sera, a casa di Anne vennero Dean, un collega della donna, con
la moglie e il figlio, Alex.
“Alex
!”, esclamò Nancy felice appena entrò
in casa.
“Ciao,
Nancy ! Come stai ?”, le chiese il ragazzo abbracciandola.
Kevin
guardò male l'altro ragazzo e i tre adulti se ne accorsero.
“Qualcuno
è geloso...”,
pensò
Anne sorridendo guardando
Kevin divertita.
Quando
i due ragazzi si allontanarono,Nancy disse:” Kevin, lui
è
Alex. Te ne ho parlato, ti ricordi ?”
“Sì,
mi ricordo.”, le rispose Kevin squadrandolo da capo a piedi.
“Ciao.
Sono contento di conoscerti, sai ?”, gli chiese Alex.
“E
perchè ?”, gli domandò Kevin perplesso.
“Perchè
volevo vedere che tipo di ragazzo era riuscito a fare così
tanto colpo su Nancy per non farle vedere nessun altro.”, gli
rispose Alex
cordialmente.
“Alex
!”, lo rimproverò la madre.
“Forza,
andiamo a mangiare.”, disse loro Anne sorridendo e
indicando loro la sala.
Durante
la cena, Nancy e Alex raccontarono a Kevin del loro
piccolo scherzo che avevano fatto ai rispettivi genitori la prima volta
che si
erano conosciuti.
Man
mano che parlava con l'altro ragazzo, Kevin si rese conto che
Alex era davvero una brava persona, e non c'era nessun motivo di
essere
geloso.
Infatti,
Kevin e Alex divennero ottimi amici.
Passarono
alcuni mesi e Nancy e Kevin continuarono a vedersi con
Kessy, Shon e Alex.
Andarono
in giro con Anne.
Anne
prese molto in simpatia Kevin e lo considerava come un
figlio.
Nel
frattempo, Max e gli altri ragazzi andarono via dalla Scuola
Speciale in Virginia perchè la Voce aveva comunicato che
c'era una nuova
missione per loro.
Max
e gli altri ragazzi però non dissero niente a Kevin e a
Nancy
per lasciarli un po' in pace a godersi del tempo per loro.
“Chissà
cosa staranno facendo i ragazzi ?”, chiese Nancy una sera,
mentre erano in riva al lago del giardino.
Kevin
le abbracciava dolcemente la vita con un braccio, infatti, i
due ragazzi erano seduti
sull'erba.
“Non
lo so...Perchè non proviamo a sentirli domani ?”,
le chiese
Kevin.
“Sì,
domani ci proverò...Sono già quattro mesi che
siamo
qui...speriamo che non gli sia successo niente...”, disse
Nancy preoccupata.
“Ma
no, cosa dev'essergli successo ? Vedrai che stanno bene...e
poi...io sto bene qui...non me ne voglio andare.”, le rispose
lui e la baciò
dolcemente sulle labbra.
Nancy
rispose al bacio, felice.
Nel
frattempo, Anne guardò la scena dalla finestra della sala
pensò: “Oh, ragazzi...Sono
così contenta per voi.”
“Neanch'io
me ne voglio andare...Dopo tutte le fughe e i
combattimenti che abbiamo dovuto sopportare, ho proprio voglia di stare
un po'
tranquilla, di vivere normalmente e, soprattutto, voglio passare del
tempo con
te...”, gli rispose la ragazza sorridendo e baciandolo a sua
volta.
Kevin
rispose felice al bacio.
Quando
si allontanarono, i due ragazzi si guardarono negli occhi
dolcemente.
“Ti
amo.”, le disse Kevin dopo qualche minuto guardandola
teneramente.
“Ti
amo anch'io, Kevin...Non so cosa succederà, come
andrà a
finire...L'importante è che restiamo insieme.”,
gli rispose la ragazza
sorridendo.
“Certo.
Di questo puoi starne certa.”, le rispose Kevin
guardandola negli occhi.
“Lo
so.”, gli disse la ragazza, e, appoggiando il capo alla sua
spalla destra si mise a guardare la luna che splendeva luminosa nel
cielo senza
nuvole.
Kevin
strinse di più la presa attorno alla vita della ragazza, le
baciò delicatamente il capo e guardò anche lui la
luna, pensando: “So che
questo periodo non durerà in eterno...tra un po' vorrai
tornare da Max e dagli
altri...e io ti seguirò...per me sei
importante
solo tu.”
E
così, in una notte di agosto, due ragazzi stavano
tranquillamente abbracciati, felici di essersi trovati...
FINE
CAPITOLO N
* 31
FINE !!!
Ed
eccoci arrivati alla fine di questa storia.
Spero
vi sia piaciuta !
Mi
raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate !!!
Grazie
per tutti quelli che hanno seguito la mia storia !
Ciao
!
By Nancyiry
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