this is the life 2 seconda storia

di nancyiry
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO N 1 ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO N 2 ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO N 3 ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO N 4 ***
Capitolo 5: *** CAPITOLO N 5 ***
Capitolo 6: *** CAPITOLO N 6 ***
Capitolo 7: *** CAPITOLO N 7 ***
Capitolo 8: *** CAPITOLO N 8 ***
Capitolo 9: *** CAPITOLO N 9 ***
Capitolo 10: *** CAPITOLO N 10 ***
Capitolo 11: *** CAPITOLO N 11 ***
Capitolo 12: *** CAPITOLO N 12 ***
Capitolo 13: *** CAPITOLO N 13 ***
Capitolo 14: *** CAPITOLO N 14 ***
Capitolo 15: *** CAPITOLO N 15 ***
Capitolo 16: *** CAPITOLO N 16 ***
Capitolo 17: *** CAPITOLO N 17 ***
Capitolo 18: *** CAPITOLO N 18 ***
Capitolo 19: *** CAPITOLO N 19 ***
Capitolo 20: *** CAPITOLO N 20 ***
Capitolo 21: *** CAPITOLO N 21 ***
Capitolo 22: *** CAPITOLO N 22 ***
Capitolo 23: *** CAPITOLO N 23 ***
Capitolo 24: *** CAPITOLO N 24 ***
Capitolo 25: *** CAPITOLO N 25 ***
Capitolo 26: *** CAPITOLO N 26 ***
Capitolo 27: *** CAPITOLO N 27 ***
Capitolo 28: *** CAPITOLO N 28 ***
Capitolo 29: *** CAPITOLO N 29 ***
Capitolo 30: *** CAPITOLO N 30 ***
Capitolo 31: *** CAPITOLO N 31 ***



Capitolo 1
*** CAPITOLO N 1 ***


TITOLO: THIS IS THE LIFE 2 (SECONDA STORIA)

AUTRICE: nancyiry

 

Attenzione:

  1. questa storia è la continuazione della precedente, che si intitola “This is the life”;
  2. quando troverete delle frasi in corsivo, sottolineate e tra le virgolette, vuol dire che si tratta dei pensieri dei personaggi;
  3. non ho altro da dirvi, quindi…vi auguro buona lettura !

 

 

CAPITOLO N  * 1

 

Era una giornata triste…

Nel cielo  si vedevano molte nuvole grigie e di lì a poco sarebbe sicuramente scoppiato un tremendo temporale…

 

In un bosco, otto ragazzi, un  cane parlante e un uomo, erano  riuniti attorno a una bara.

Era il giorno del funerale di Ari.

Jeb era stravolto dal dolore e guardava la bara del figlio con gli occhi lucidi.

Max guardava la bara del fratellastro, senza sapere cosa  dire.

Nancy era stretta a Kevin e  guardava tristemente la bara  dove giaceva uno dei suoi  migliori amici.

Kevin le cinse la vita con un  braccio ancora più forte per  infonderle coraggio.

Ari, quanto mi dispiace…Mi mancherai tantissimo…”, pensò la ragazza tristemente fissando la bara.

Angel, la più piccola del gruppo, fece un passo avanti verso la bara e ci buttò sopra della terra, poi disse:”Ari, non ti ho  conosciuto molto bene…Non mi  piacevi prima, ma poi ci hai  aiutati e hai cominciato a  piacermi.”, poi si voltò verso  Max con gli occhi lucidi.

Max abbracciò dolcemente la bambina, accarezzandole la testa per consolarla.

Dopo Angel, si fece avanti Gassman, il quale disse: “Mi dispiace per quello che ti hanno fatto…”, e buttò a sua volta un po’ di terra sulla bara, poi tornò al suo posto.

Dopodichè toccò a Nudge, la quale però, non riuscì a dire niente, troppo emozionata.

Infatti, la ragazzina scoppiò a piangere e Max la strinse a sé.

Iggy disse bruscamente: “Non ho niente da dire.”

Quando arrivò il turno di Kevin,disse con tono sincero: “Ti ho odiato per molto tempo, ma  ultimamente eri cambiato…ed eri diventato un amico. Mi dispiace che sia finita così.”

Kevin tornò al suo posto e si fece avanti Nancy.

La ragazza guardò la tomba e le tornare in mente molti ricordi di Ari.

 

Nancy si ricordò della prima volta che aveva incontrato quel bambino alla Scuola, di quando erano diventati amici, di quando Ari l'aveva aiutata alla Scuola e di quando l'aveva salvata.

 

Subito, le si formò un groppo in gola e la ragazza lottò per non piangere.

Dopo qualche minuto di silenzio, Nancy disse: “Ari…sei stato uno dei miei migliori amici e non ti dimenticherò mai.”, poi, sapendo che se avesse detto  ancora una parola, non sarebbe più riuscita a trattenere le lacrime, la ragazza tornò da Kevin.

Il ragazzo le circondò la vita con un braccio e le sussurrò all’orecchio: “Sono qui.”

Nancy sorrise e gli rispose: “Lo so…grazie.”, e si girò verso di lui, appoggiando il capo al suo petto,nascondendosi tra le sue braccia forti.

Kevin sorrise e le diede un tenero bacio sul capo.

Poi Fang fece cenno a Max di prendere la parola.

Max si avvicinò alla bara del fratellastro, ci buttò sopra due  gigli, poi guardò Jeb e vide  quanto dolore provasse in quel momento.

La ragazza non riuscì a dire  nulla.

Fang le si avvicinò, le circondò le spalle con un braccio e Max scoppiò a piangere sul suo petto.

Fang accarezzò dolcemente i capelli della ragazza, cercando di calmarla.

Quando Max si fu calmata, Fang si avvicinò alla bara e disse:”Ari, da piccolo eri in gamba, ma poi sei diventato  un incubo…Non mi sono mai fidato di te e non ho mai voluto conoscerti davvero…e solo ora mi rendo conto  che è stata questa la tragedia più grande…Mi dispiace…”

Tutti guardarono Fang, increduli.

Max scoppiò a piangere ancora più forte e Angel, Nudge, Gazzy, Nancy, Kevin, Iggy e Fang l’abbracciarono cercando di infonderle coraggio.

 

In quel momento, cominciò a piovere e grandi gocce d’acqua piovana bagnarono il terreno boschivo, come se anche il cielo stesse piangendo quel tragico evento…

 

FINE CAPITOLO N * 1

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Capitolo 2
*** CAPITOLO N 2 ***


CAPITOLO N * 2

 

Appena il funerale fu finito, Jeb, guardando lo stormo, disse:”Andiamo, ragazzi. Dovete prepararvi per l'incontro.”

“Perchè è così importante questo incontro, Jeb ?” gli chiese Max diffidente seguendo l'uomo attraverso il bosco.

“Non avevi detto che c'entrava qualcosa il Governo ?”, gli chiese Nancy.

“Sì, infatti. Le persone che incontrerete sono dalla nostra parte. Hanno tutti i mezzi per aiutarvi. Però quelle persone vogliono vedervi di persona.”, rispose loro l'uomo.

“Sono impazienti di conoscervi. Vogliono vedere con i loro occhi i ragazzi prodigiosi.”, proseguì Jeb guardando lo stormo al completo.

“Se con ragazzi prodigiosi intendi bambini innocenti, il cui DNA è stato modificato con il due per cento di geni aviari...allora siamo proprio noi.”, gli disse Max acida, poi aggiunse:”E' un miracolo se non siamo disastri mutanti completamente pazzi.”

Jeb, ferito da quelle parole, ma riconoscendo la verità in esse, annuì, poi disse:” Io e la dottoressa Martinez vi consigliamo di andare a questo incontro, ragazzi.”

 

I ragazzi continuarono a seguire silenziosamente Jeb fino al limitare del bosco dove c'era un piccolo jet che  attendeva lo stormo.

A pochi metri di distanza dal jet, i ragazzi si fermarono per captare eventuali pericoli.

“Mi sembra strano che non ci sia nessuno a infilarmi un  cappuccio in testa...”, disse Max diffidente guardando il jet.

“Max, ne abbiamo già parlato. Questo jet è sicuro e vi porterà a Washington molto più velocemente di quanto potreste fare voi volando.”, le disse Jeb seriamente.

“Dobbiamo proprio andarci su quel coso fino a Washington ?”, chiese Nancy non troppo entusiasta.

Jeb guardò tutti i ragazzi e domandò loro:”Non vi fidate di me ?”

Tutto lo stormo guardò l'uomo con espressione scettica.

“Ti dobbiamo rispondere ?”, gli chiese Nancy sarcastica.

Gli altri ragazzi sorrisero a quella battuta.

“No, Jeb. Però mi fido di mia madre, che a quanto pare si fida di te.... quindi saliamo.”, gli rispose Max avviandosi verso il jet.

Gli altri ragazzi lo seguirono.

Non mi piace questa storia...Solo al pensiero di stare chiusa in quel jet,mi mette addosso l'agitazione.”, pensò Nancy nervosamente avvicinandosi all'avioggetto.

Tranquilla, Nancy. Andrà tutto bene.”, le disse Angel telepaticamente.

Nancy guardò la bambina, che, a sua volta la stava fissando sorridendo.

Hai ragione, Ange...fino a quando saremo tutti insieme, andrà tutto bene.”, pensò Nancy sorridendo e guardando la bambina.

 

Appena i ragazzi salirono a bordo videro dei tavolini e molti agenti vestiti in nero e con gli auricolari alle orecchie.

Sembra di essere in un film di James Bond...”, pensò Nancy diffidente guardando gli agenti.

Nancy, vedendo gli uomini in nero, si agitò e disse a Kevin: “Perchè ci sono anche questi qua ?!”

Kevin guardò prima gli agenti e poi Nancy, sorridendo.

“Sono qui per scortarci e proteggerci.”, le rispose tranquillamente il ragazzo.

“Sarà...come se avessimo bisogno della loro protezione !”, disse Nancy non del tutto convinta e guardando diffidente gli agenti.

Kevin scosse la testa e, sorridendo le disse:”Dai, vieni.”

Il ragazzo, prendendo Nancy per mano, la guidò fino a un  divanetto e lì, i due ragazzi si sedettero.

 

Nancy si mise vicino al finestrino e guardò fuori nervosamente.

A Nancy tornò in mente che l'ultima volta che era salita su un jet, era quando sua madre l'aveva portata via dalla Scuola.

Pensando a sua madre, la ragazza si ricordò che da due giorni non le aveva fatto avere sue notizie, così tirò fuori il computer portatile dallo zaino e lo accese.

“Scrivi a tua madre ?”, le chiese Kevin guardandola.

“Sì, è da due giorni che non mi faccio sentire. Sarà un po' in ansia.”, gli rispose Nancy entrando nella posta elettronica.

“E il cellulare ? Non ti è arrivato qualche messaggio ?”, le chiese Kevin.

“Non lo so. E' completamente scarico e non ho ancora avuto il tempo di caricarlo.”, gli rispose Nancy prendendo il cellulare che le aveva regalato sua madre.

“Caricalo ora.”, le disse il ragazzo indicandole una presa di corrente accanto al sedile.

“Sì, è meglio.”, concordò Nancy prendendo il carica batterie e attaccandolo alla presa, poi ci attaccò il cellulare.

Dopodichè, Nancy controllò le e-mail e vide che ce n'erano una di Kessy e sei di Anne.

“Ops...”, disse Nancy divertita vedendo tutte le e-mail della madre.

La prima e mail di Anne era vecchia di due giorni e diceva:

 

Ciao, tesoro !

Come va ? Spero tutto bene.

Qui la situazione è sotto controllo: il lavoro va come al solito, nessuna novità.

Voi state tutti bene ?

Fatti sentire !

A presto !

                                             Mamma”

 

Dopo quella e-mail, la donna, non avendo ricevuto risposta, ne aveva mandate delle altre sempre più preoccupate, ad esempio:

 

Nancy, come mai non rispondi ?

State bene ?

Fammi sapere !”

 

E l'ultima arrivata diceva:

 

“Perchè non rispondi ? E' successo qualcosa ? Siete nei guai ?

Accendi il cellulare e perchè è sempre irraggiungibile ?

Cos'è successo ?!

Rispondi !!!”

 

“Forse è meglio se le rispondi sai ? Almeno sta tranquilla.”, le disse Kevin leggendo l'ultima e-mail con aria divertita.

“Sì, hai ragione. Sembra un po' preoccupata.”, gli rispose la ragazza sorridendo.

“Un po' ?”,le domandò lui sarcastico alzando un sopracciglio.

“Okay, un po' tanto !”, esclamò Nancy divertita guardando il ragazzo.

Poi, Nancy, rispondendo a una delle e-mail della madre, scrisse:

 

Ciao, mamma.

Qui stiamo tutti bene, non preoccuparti.

Non mi sono fatta sentire perchè siamo stati un po' presi con il funerale di Ari.

Il mio cellulare si è scaricato completamente, ma adesso l'ho messo in carica.

Siamo in viaggio per Washington.

Dobbiamo andare a un incontro con dei pezzi grossi del Governo.

Ti saprò dire di più dopo l'incontro.

Non cos'altro dirti a parte che io e Kevin stiamo guardando le e-mail, Max e Fang si guardano attorno nervosi, Angel e Total stanno dormendo, Iggy sta ascoltando la musica con un I-Pod e Nudge e Gazzy stanno giocando a poker.

Mi ha scritto anche Kessy, ma non ho ancora letto la sua e-mail.

Ti voglio bene.

                                                          Nancy”

 

“Aspetta. Vorrei scrivere anch'io a tua madre.”, le disse Kevin.

Nancy lo guardò perplessa, ma poi gli passò il computer e gli disse: “Okay,ma non metterla in agitazione più quanto già non sia.”

Kevin sorrise e cominciò a scrivere aggiungendo un messaggio sotto quello di Nancy:

 

Ciao, Anne.

Non preoccuparti, stiamo tutti bene.

Ci penserò io a proteggere Nancy, non ti preoccupare.

                                                                                Kevin”

 

“Cancella subito !”, esclamò Nancy imbarazzata vedendo cos'aveva scritto Kevin.

“No. Tua madre è preoccupata per te e io voglio rassicurarla.”, le rispose il ragazzo divertito guardando Nancy.

“Lo so ! Ma non c'è bisogno di scrivere che mi proteggi, perchè so farlo benissimo da sola !”, gli disse Nancy imbronciata.

“E' vero, ma ho promesso a tua madre che ti avrei protetta sempre.”, le rispose lui prima di inviare il messaggio.

“No !”, esclamò Nancy cercando di prendere il pc dalle mani dell'amico.

Kevin lo allontanò dalla ragazza e le disse sorridendo: “Troppo tardi ! L'e-mail è già andata !”

Nancy lo guardò imbronciata per qualche secondo, poi, incrociando le braccia, gli disse: “Sei insopportabile quando ti ci metti ! Dai, dammi il pc che devo rispondere  a Kessy.”

Kevin le restituì il pc e Nancy lesse l'e-mail dell'amica:

 

Ciao, Nancy !

Come va ? State bene ?

Salutami tutti !

Qui è tutto ok,a parte la scuola !

Non ne posso più !

E' così noiosa da quando te ne sei andata !

Adesso ho come compagno di banco un ragazzo timido,ma moooolto carino !

Si chiama Shon,è alto,magro...tipo Iggy.

Solo che ha i capelli castano chiaro e due occhi azzurri come il ghiaccio...

ma che non spiccica una parola !

Come posso fare con lui ?

Tu come hai fatto con quel figo di Kevin ?” , e qui Nancy arrossì, mentre Kevin sorrideva divertito, perchè anche lui stava leggendo l'e-mail.

“Ehi ! Non leggere ! Sono cose private !”, lo rimproverò Nancy guardandolo.

“Ah sì ? Pazienza, ormai ho già letto...e poi mi piace il commento della tua amica !”, gli rispose Kevin sorridendo divertito.

Nancy sospirò e gli disse:”Sei un caso disperato ! Basta che ti facciano un complimento e ti monti la testa !”, poi tornò a leggere l'e-mail.

Kevin sorrise divertito.

 

 

Comunque, sto costruendo una specie di Stormo Fan Club a scuola, sai ?

Sto dicendo di voi ragazzi, della Itex e del pianeta.

Per ora gli iscritti (me compresa !!!) sono circa venticinque, cioè meno della metà della scuola, ma ho intenzione di ampliare il numero.

Pensa che Shon è stata la seconda persona a iscriversi al club dopo di me !

Ora ti saluto e spero di ricevere presto tue notizie e magari qualche dritta su come comportarmi con Shon.

Grazie e a presto !

                                                        Kessy”

 

Nancy finì di leggere l'e-mail sorridendo e pensò: “Questa volta  Kessy si è davvero innamorata...

“Non rispondi ?”, le domandò Kevin.

Nancy, riprendendosi dalle sue riflessioni, gli rispose: “Ma certo.”, e, subito dopo cominciò a scrivere una risposta all'amica.

 

Ciao, Kessy.

Noi stiamo tutti bene, grazie.

E spero anche tu.

Per quanto riguarda la rottura della scuola, posso darti solo un consiglio: tieni duro !!!

Ho visto che mi hai scritto di Shon e da come lo descrivi, deve essere molto carino.

L'unico consiglio che posso darti per conquistarlo è che devi essere te stessa, niente di più.

Se è timido, cerca di non bombardarlo di domande, lasciagli i suoi spazi.

Ma non mollare la presa se ti piace così tanto...”

 

“Già, è il consiglio migliore per conquistare qualcuno...E tu lo sai bene, vero ?”, le disse Kevin guardandola negli occhi dolcemente dopo aver letto l'e-mail di Nancy.

Nancy annuì, guardando rapita gli intensi occhi azzurri di Kevin.

Il ragazzo la baciò dolcemente, cingendole la vita con un braccio.

“Ti amo.”, le disse Kevin seriamente fissandola quando si staccarono.

“Anch'io...ma ora fammi finire di rispondere all'e-mail.”, gli rispose Nancy sorridendo e guardandolo dolcemente.

“Okay, fai pure.”, le disse il ragazzo continuando a guardarla.

Nancy sorrise e riprese a scrivere.

 

Per quanto riguarda il Fan Club dello Stormo, hai avuto un'ottima idea !

Più gente sa cosa sta succedendo e più possibilità avremo di salvare il pianeta !”, poi, rivolgendosi agli amici disse: “Ragazzi !”

I presenti si voltarono verso di lei e la guardarono con aria interrogativa, tranne Angel e Total che stavano ancora dormendo.

“Vi saluta Kessy e dice di aver costruito un Club in nostro sostegno a scuola.”, disse loro Nancy.

“Salutala anche tu da parte nostra.”, le disse Fang.

“Certo.”, rispose Nancy.

“E falle i complimenti per il Club.”, aggiunse Nudge.

“E dille di non cacciarsi nei guai, soprattutto.”, disse Max.

“Questo credo che lo stia già facendo...”, le rispose Nancy sorridendo e tornò a scrivere l'e-mail.

 

Ti salutano anche gli altri ragazzi e ti ringraziano per il Fan Club che hai fondato per noi e Max ti dice di non cacciarti nei guai.

Per ora non posso dirti di più...

Fammi sapere come va con Shon.

Ciao !

                              Nancy”

 

Poi, la ragazza inviò l'e-mail e, appena fu partita spense il pc e lo mise nello zaino.

“Hai finito di rispondere alle e-mail  dei tuoi ammiratori ?”, le domandò Kevin scherzando.

“Direi di sì...sai, ce ne sarebbero ancora molte altre, ma per ora basta...”, gli rispose la ragazza stando allo scherzo.

Max e Fang, che avevano guardato la scena, si cambiarono un'occhiata perplessa.

Nancy e Kevin risero divertiti vedendo le espressioni stranite di Max e di Fang.

Subito dopo, arrivò lo steward di bordo che offrì ai ragazzi delle bevande.

“Io una coca cola.”, gli disse Kevin.

“Io un succo di arancia.”, disse Nancy.

“Una diet coke per me.”, aggiunse Max.

“C'è la Barq's ? E' una bevanda di New Orleans ed è strepitosa !”, esclamò Nudge.

“No, non abbiamo la Barq's.”, le rispose l'uomo.

“E la Jolt ?”, gli chiese Nudge speranzosa.

“Sì, ma contiene molta caffeina...”, le rispose l'uomo perplesso.

“In effetti, dopo tutto quello che abbiamo passato, non credo che un po' di caffeina ti faccia male, vero Nudge ?”, le chiese Max divertita.

“Già.”, concordò Nudge sorridendo.

Così, l'uomo diede la bibita a Nudge, Max, Kevin, poi si avviò verso la mini cucina per preparare la spremuta di arancia a Nancy e prendere altre due coca cola per Fang e Iggy.

La lattina di Nudge scivolò velocemente verso la mano della ragazzina.

Max, Nancy, Kevin e Fang guardarono la scena increduli.

“Sì è inclinato l'aereo.”, si difese Nudge, facendo finta di nulla.

“Sì, certo. Vediamo se lo fa anche con me.”, disse Max prendendo la lattina di Nudge e rimettendola al centro del tavolo.

La lattina non si mosse.

Quando ritentò Nudge e tese la mano, la lattina le arrivò dritta nel palmo.

Max, Fang, Kevin e Nancy si guardarono con occhi sgranati.

“L'aereo si è inclinato di nuovo.”, disse Nudge.

Max tolse di nuovo la lattina dalla mano di Nudge e la mise in un altro posto.

Subito dopo, la lattina sfrecciò per la terza volta fino alla mano tesa di Nudge.

“Wow ! Forse sono magnetica !”, esclamò Nudge felice.

“Non cominciare a combinare pasticci con gli elettrodomestici, allora.”, le disse Max tranquillamente.

Intanto arrivò Gazzy, che si sedette accanto a Nudge e le chiese: “Che succede ?”

“Sono Magnetic girl !”, gli rispose Nudge sorridendo.

Gazzy fece un'espressione perplessa guardando prima Nudge e poi gli altri ragazzi.

Fang prese una penna e l'avvicinò al braccio di Nudge.

La penna cadde per terra e quando la ragazza si chinò per raccoglierla, l'oggetto le sfrecciò velocemente in mano.

“Wow ! Sei forte !”, esclamò Gazzy ammirato.

“Credo che tu possa attirare il metallo, ma solo se lo vuoi.”, ipotizzò Fang pensieroso.

Da quel momento, Nudge cominciò a usare il suo nuovo potere e ad attirare qualsiasi oggetto di metallo presente nel jet.

 

Il resto del viaggio trascorse velocemente.

 

Quando si stavano avvicinando a Washington, Jeb li raggiunse e gli chiese sospettoso: “Cosa state combinando ?”

“Posso attirare il metallo !”, esclamò Nudge entusiasta.

Dopodichè, la ragazzina diede subito una dimostrazione pratica del suo nuovo potere  a Jeb.

“Non so perchè riesci a farlo...”, disse pensieroso Jeb, poi riprese, guardando tutti i ragazzi: “Ma può darsi che ognuno di voi stia mutando spontaneamente.”

“Forse...Comunque sia, è una figata !!!”, esclamò Nudge sorridendo.

 

 

FINE CAPITOLO N * 2

 

 

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Capitolo 3
*** CAPITOLO N 3 ***


CAPITOLO N * 3

 

Quando i ragazzi arrivarono a Washington, Jeb li portò in una casa sicura, dove li attendeva la dottoressa Martinez.

Appena li vide, la donna abbracciò calorosamente tutti i ragazzi e Max era al settimo cielo per la felicità.

 

Una volta che ebbero salutato la madre  di Max, i ragazzi si sparpagliarono per la casa.

Angel e Nudge si misero a chiacchierare tra di loro sedendosi su un tappeto della sala.

Gazzy giocò alla Playstation con Iggy.

Nancy e Kevin si sedettero sul divano della sala, di fronte alla tv e chiacchierarono.

Fang si mise a guardare fuori da una finestra e Max andò a farsi una doccia.

 

 

 

Dopo circa venti minuti, Iggy, avviandosi verso il bagno bussò alla porta e disse:”Max ! Ma quanto ci metti lì dentro ? Ti stai facendo i baffi ?!”

Nancy e Kevin, scambiandosi un'occhiata, sorrisero divertiti a quella battuta.

In quel momento, Max uscì dal bagno e rispose a Iggy, seccata: “Io non li ho i baffi ! E comunque, è a te che verranno tra qualche anno !”

Nancy sorrise divertita, guardando Iggy che si toccava il mento preoccupato.

Poi Max entrò nella sala e, avvicinandosi a Fang, gli chiese: “Hai notato qualcosa ?”

Fang si voltò e le rispose: “No, tutto tranquillo.”

Poi il ragazzo guardò più attentamente Max e le chiese: “Dov'è la tua abbronzatura ?”

“Era sporcizia, Fang.”, gli rispose Max divertita.

“Capisco...Comunque stai bene così...sembri quasi...”, le disse Fang fissandola da capo a piedi.

“Cosa ?”, gli chiese Max impaziente.

Non dire stupidaggini, Fang...o farai una brutta fine.”, pensò Nancy preoccupata spostando lo sguardo da Fang a Max.

Prima che Fang potesse risponderle, Nudge disse: “Max ! Sei fantastica ! Quel top ti sta benissimo e sembri una sedicenne !”

“Davvero ? Grazie.”, le rispose Max voltandosi verso la ragazzina.

“Okay, ora vado io a lavarmi.”, disse Kevin alzandosi dal divano.

“Va bene, ma non metterci troppo ! Devo andarci  anch'io dopo.”, gli disse Nancy.

“Non preoccuparti. Non sono mica una ragazza e non ci metto un'eternità.”, le rispose Kevin sorridendo.

“Meglio per te !”, esclamò Nancy divertita.

Dopodichè, Kevin andò in bagno.

 

Poi Max si sedette accanto a Nancy, mentre Fang riprese a guardare fuori dalla finestra.

“Allora, come va ? Hai sentito tua madre ?”, le chiese Max.

“Sì, mi ha mandato sei e-mail ed era un po' preoccupata perchè non riusciva a contattarmi. Ma poi le ho risposto.”, le disse Nancy.

“Meglio così...Vado da mia madre. Ci pensi tu a tenere d'occhio i più piccoli ?”, le chiese Max.

“Certo, ma fino a quando Kevin esce dal bagno, perchè poi voglio andare a lavarmi anch'io.”, le rispose Nancy.

“Okay, a dopo allora.”, le disse Max alzandosi.

Nancy annuì.

Iggy nel frattempo continuava a giocare alla Playstation con Gazzy.

Angel e Nudge giocavano a Monopoli, Total le guardava e Fang continuò a osservare il panorama dalla finestra.

Nancy si alzò, si avvicinò a Fang e gli chiese : “Perchè non ti riposi un po' ? Devi proprio fare la guardia ? Siamo al sicuro qui.”

Fang la guardò un momento, poi le rispose cupamente: “Non siamo mai al sicuro.”

“E dai ! Non fare il tragico ! Sto io di guardia, ma tu distraiti un po' ! Per una volta che non dobbiamo scappare, goditela, no ?”, esclamò Nancy sorridendo.

Fang la guardò un momento, poi disse: “Forse hai ragione. Comunque tu controlla la situazione.”

“Sì, signore !”, esclamò Nancy facendo il saluto militare.

Fang scosse la testa divertito e raggiunse Iggy e Gazzy.

Poco dopo arrivò Jeb e si avvicinò a Nancy.

La ragazza lo sentì avvicinarsi, ma non si voltò.

“Nancy.”, la chiamò l'uomo.

“Cosa c'è ?”, gli chiese lei voltandosi a guardarlo annoiata.

“Mi dispiace per tuo padre. Era un brav'uomo.”, le rispose Jeb seriamente.

“Già e tu non hai fatto niente per aiutarlo.”, gli rispose Nancy freddamente.

“Non potevo andare contro la Scuola, Nancy ! Sennò come avrei fatto ad aiutarvi ?!”, le rispose Jeb.

Nancy lo guardò un momento e, anche capendo che l'uomo era sincero, non riuscì a fidarsi di lui.

“Perchè non mi hai mai detto di mia madre ? Perchè non mi hai detto chi era ?”, gli chiese Nancy dopo qualche minuto di silenzio.

“Perchè lei non voleva.”, le rispose l'uomo semplicemente.

“Non voleva ?”, gli chiese Nancy incredula.

“No, Nancy. Mi ha fatto giurare di non dirti niente e quand'è successo l'incidente di Jonh, ha voluto allontanarsi per un po' perchè era sconvolta.”, le rispose l'uomo seriamente.

Nancy non disse niente e si mise di nuovo a guardare fuori dalla finestra.

“Ti devo ringraziare, Nancy.”, le disse Jeb dopo qualche minuto.

“Perchè ?”, gli chiese la ragazza stupita.

“Perchè sei stata vicino ad Ari...quando io non c'ero.”, le rispose l'uomo tristemente.

“O non hai voluto esserci, Jeb ? Stavi sempre con noi dello stormo e lo ignoravi totalmente ! Lo lasciavi sempre solo.”, gli disse freddamente Nancy fissandolo negli occhi.

Jeb sapeva che Nancy aveva ragione e non replicò.

Nancy guardò i suoi amici e, disse: “Io ho sempre avuto i miei amici con me...ma Ari era solo, troppo solo.”

“Lo so, ma non si può tornare indietro. Ormai è passato.”, aggiunse Jeb con gli occhi lucidi.

Nancy lo guardò e vide quanta sofferenza stesse provando.

Poi l'uomo si allontanò.

“Non sei stata troppo dura con lui ?”, le chiese Fang, che aveva sentito tutto.

“No, è la verità.”, gli rispose Nancy decisa.

“Come vuoi...Senti, Angel e Nudge vogliono convincermi a giocare a Monopoli con loro...Ti andrebbe di giocare al posto mio ?”, le chiese Fang.

Nancy guardò Angel e Nudge che la guardavano con gli occhi da cucciolo implorante e sospirò.

“E va bene. Ma ricordati che sei in debito con me.”, gli rispose Nancy, poi si avviò verso le due ragazzine.

 

 

 

Arrivò il momento dell'incontro al Campidoglio di Washington.

Lì, i ragazzi vennero accompagnati in una stanza già occupata da una dozzina di persone dall'aria molto autoritaria.

I ragazzi dello stormo si sedettero ai loro posti e, subito dopo partì un filmato che riguardava la loro vita.

 

Nel filmato si vedevano i ragazzi che volavano, che combattevano contro i robot, contro Omega...e si vedeva anche la morte di Ari.

A Nancy diventarono gli occhi lucidi vedendo l'ultima parte del video.

Povero, Ari...”, pensò la ragazza tristemente.

Kevin, accorgendosene strinse dolcemente la mano sinistra di Nancy con la sua, per infonderle coraggio.

Nancy, a sua volta strinse la mano del ragazzo.

Max lanciò un'occhiata furiosa a Jeb, ma vide che l'uomo era molto pallido e scosso per il filmato.

 

Quando il filmato fu finito e le luci si riaccesero, una donna disse: “Siete davvero incredibili, ragazzi.”

“Noi vorremmo costruire una scuola dove possiate vivere e imparare tranquillamente.”, aggiunse un uomo.

“Una scuola per colmare la vostra istruzione e sviluppare il vostro potenziale.”, disse un terzo uomo guardando Jeb e la Dottoressa Martinez.

I ragazzi non dissero niente, troppo diffidenti.

“A quale scopo ? Perchè non credo che ci darete tutto questo gratis, vero ?”, chiese loro Max.

“Bè, noi vorremmo studiarvi.”, le rispose la donna che aveva parlato per prima.

“Per creare altri come noi ?”, le chiese Max.

“No, solo per capire.”, le rispose un uomo.

Ci fu qualche minuto di silenzio, poi Max chiese: “ E poi ? Cos'altro vorreste da noi ?”

“Cos'altro vorremmo ? Niente, ve l'abbiamo detto...Cosa ti fa credere che vorremmo dell'altro ?”, le chiese un uomo.

“Forse perchè non sono completamente cretina. E anche perchè nessun adulto è mai stato sincero con noi.Non ci state dicendo tutto.”, gli rispose Max spazientita.

Nancy sorrise.

I ragazzi dello stormo si guardarono tra di loro scambiandosi occhiate d'intesa.

Nel silenzio più assoluto, Total si appoggiò con le zampe anteriori sul tavolo e bevve rumorosamente dal suo bicchiere d'acqua.

Tutti i ragazzi rischiarono di scoppiare a ridere vedendo le facce degli adulti del governo, ma si trattennero per non rovinare la suspence...

“Perchè non volete la nostra protezione ?”, chiese loro una donna.

“Perchè ci saranno sicuramente degli effetti collaterali.”, le rispose Max freddamente.

“Ma non vi piacerebbe avere una casa, una famiglia ?”, chiese loro un uomo.

“Dovreste essere fieri di servire il vostro Paese ! Possibile che non abbiate un po' di spirito patriottico ?!”, sbottò una donna.

“Ah, è così ? Quindi vorreste studiarci e usarci per i vostri scopi...interessante.”, disse Max.

“A dire il vero, vi consideriamo un tesoro nazionale.”, aggiunse una donna dolcemente.

“In ogni caso, siete ancora minorenni e secondo le leggi statali, dovete essere tutelati dagli adulti.”, disse un uomo con tono severo.

“State scherzando ?! Siamo cresciuti in gabbie per cani, abbiamo subito torture mentali e fisiche, abbiamo combattuto contro avversari di ogni genere e secondo voi...ce ne importa qualcosa delle leggi statali ?”, urlò Max furiosa.

E' esplosa...c'era da aspettarselo con tutte le cavolate che ci hanno detto.”, pensò Nancy guardando l'amica.

“Credo sia meglio che ci pensiate su con calma. Ci rivederemo domani.”, disse loro un uomo.

 

Dopodichè, i ragazzi, la dottoressa Martinez, Jeb e Total tornarono alla “casa sicura” con una limousine.

“E' andata proprio bene...”, disse la dottoressa Martinez sorridendo.

Tutti i ragazzi scoppiarono a ridere divertiti.

 

FINE CAPITOLO N * 3

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Capitolo 4
*** CAPITOLO N 4 ***


CAPITOLO N * 4

 

I ragazzi tornarono a casa e, per cena decisero di ordinare la pizza.

 

Intanto che attendevano le pizze, Max e gli altri ragazzi parlarono un po'.

“Non so...tutta questa faccenda governativa non mi ispira.”, disse Max pensierosa seduta al tavolo della sala.

“Hai ragione. Non mi fido di quei tipi.”, concordò Nancy, che era seduta sul divano accanto a Kevin.

“E' vero. Secondo me, quelle persone sono più interessate a usarci che a proteggerci.”, aggiunse Kevin cupamente.

“Eppure, mi sentirei più sicura sapendovi ben protetti.”, disse loro la dottoressa Martinez.

“La loro protezione non è molto sicura. Prima o poi si trasformerà in una trappola.”, disse tristemente Gazzy.

“Giusto. E poi, io non voglio andare a scuola. Andrei solo in una scuola dove insegnano moda o musica, dove ti insegnano a diventare una rock star.”, disse Nudge.

Nancy sorrise divertita guardando Nudge.

“Io credo che quella gente non sappia cosa voglia.”, disse Angel.

“Ma non hai percepito intenzioni malvagie da quei tipi, vero ?”, le chiese Max.

“No. Ho sentito solo che sono molto confusi e hanno molti segreti, ma nient'altro.”, le rispose la bambina.

Ci fu un momento di silenzio, poi arrivò Jeb che chiese se qualcuno volesse una limonata.

“Io !”, esclamò subito Gazzy prendendo una tazza azzurra.

“No, quella azzurra è mia !”, disse Iggy toccando la tazza in questione contemporaneamente con Gazzy.

Tutti i ragazzi e Jeb guardarono Iggy increduli.

“Quale tazza azzurra, Ig ? Quella chiara o quella scura ?”, gli domandò Max, visto che sul vassoio che aveva in mano Jeb ce n'era una azzurro scuro e una celeste pallido, oltre a una verde, una rossa, una rosa, una gialla, una blu e una bianca.

“Quella chiara.”, le rispose Iggy.

Tutti i presenti guardarono Iggy in silenzio.

“Ragazzi, voi avete detto di che colore sono le tazze ?”, domandò loro Iggy stupito.

“No.”, gli rispose Max con un filo di voce per la sorpresa.

Iggy guardò verso Max per qualche minuto, ma poi esclamò frustrato: “E' inutile ! Non vedo niente !”

Poi,  il ragazzo toccò la tazza che aveva appena preso in mano e disse: “Però questa tazza è azzurra.”

“E questa ?”, gli domandò Gazzy avvicinandogli un'altra tazza.

“Gialla.”, gli rispose Iggy dopo aver toccato la tazza che l'amico gli porgeva.

“Okay, ragazzi. Avete di nuovo giocato con i rifiuti tossici ?”, domandò loro Fang fingendo un tono severo di rimprovero.

“No ! Ormai quelli non ci divertono più !”, gli rispose Nudge divertita.

Iggy toccò molte altre cose e ne seppe  dire il colore esatto, poi toccò Total e disse: “Tu sei nero.”

“Preferisco Cinoamericano.”, lo corresse Total.

“E io ?”, gli chiese Nudge.

Iggy le toccò una guancia e le disse: “Tu sei tipo cioccolato al latte.”

“Più tipo cappuccino.”, gli disse Gazzy divertito.

Così Iggy aveva sviluppato un nuovo potere.

 

Verso le 19.00 suonarono alla porta.

Finalmente erano arrivate le pizze.

I ragazzi si nascosero in un'altra stanza per non farsi vedere.

Jeb andò aprire la porta, pagò il fattorino e prese le pizze.

Una volta richiusa la porta, Jeb portò le pizze nel salone e lì, la madre di Max fece per aprire la prima, ma Gazzy notò un filo verde spuntare proprio dallo scatolone di quella pizza.

“Guardate !”, esclamò Gazzy indicando agli amici il filo verde.

Dopo aver realizzato il pericolo, Max gridò: “ Al riparo !”

Tutti i presenti si buttarono a terra all'istante.

Subito dopo ci fu una tremenda esplosione.

Fang circondò Max per proteggerla e i due si ritrovarono a terra abbracciati.

Kevin aveva fatto da scudo a Nancy con il suo corpo e le si era sdraiato sopra.

 

 

Quando il polverone scomparve...

“Stai bene ?”, le chiese Fang.

“Sì.”, gli rispose lei sentendosi ancora intontita.

Subito dopo, Max si alzò in piedi e gridò: “A rapporto !”

“Io sono okay.”, disse Iggy alzandosi in piedi.

“Anch'io.”, aggiunse Gazzy spuntando dalle macerie del tavolo.

“Che botta !”, esclamò Nudge alzandosi.

“Sto bene anch'io.”, aggiunse Angel.

“Cos'è stato ?“, chiese la dottoressa Martinez alzandosi in piedi.

“State tutti bene ?”, chiese loro Jeb preoccupato.

“Ci sono.”, aggiunse Total.

 

Intanto, Nancy aprì gli occhi e vide Kevin sopra di sé.

Gli occhi azzurri del ragazzo la fissavano preoccupati.

Appena vide che la ragazza aveva ripreso conoscenza, Kevin si tranquillizzò e le disse divertito: “Ti sei svegliata. Era ora.”

“Già...”, concordò Nancy, poi, vedendo la posizione in cui si trovava arrossì violentemente.

“Che c'è ? Non ho fatto niente ! Non dovresti imbarazzarti così !”, esclamò Kevin divertito guardando il viso della ragazza.

“Piantala e alzati !”, gli rispose Nancy ancora più imbarazzata di prima.

Kevin stava per risponderle, ma Max li interruppe.

“Ehi, voi due ! Avete finito di fare i piccioncini ?!”, esclamò Max spazientita, ma felice di vedere che stavano bene.

Nancy arrossì ancora di più e Kevin sorrise divertito, poi, alzandosi porse una mano alla ragazza per aiutarla ad alzarsi.

Nancy accettò l'aiuto del ragazzo e lui la tirò in piedi in un batter d'occhio.

“Scusate. Ci siamo persi qualcosa ?”, le chiese Kevin tranquillamente.

“Niente di particolare...a parte il fatto che c'è appena stata un'esplosione e stavo chiamando tutti a rapporto.”, gli rispose Max alterata.

Nancy, imbarazzata, le rispose: “Max, non ti arrabbiare...Kevin mi ha protetta dall'esplosione...Tutto qui.”

Max, notando il rossore sulle guance dell'amica sorrise e le disse divertita: “E devo dire che ti ha protetta molto bene.”

Nancy arrossì ancora di più, con grande divertimento di Kevin.

Poi rivolgendosi a tutti i ragazzi dello stormo, Max disse loro: “Okay, ragazzi. E' ora di tagliare la corda ! Dobbiamo andarcene prima che arrivino gli sbirri !”

 

 

FINE CAPITOLO N * 4

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Capitolo 5
*** CAPITOLO N 5 ***


CAPITOLO N * 5

 

 

Subito dopo l'esplosione, i ragazzi volarono via e seguirono la dottoressa Martinez e Jeb, i quali andarono in auto, fino a un motel vicino all'autostrada.

 

Jeb e la madre di Max affittarono tre camere.

In una camera dormivano Jeb e la madre di Max.

Un'altra camera era occupata da Fang, Gazzy, Iggy e Kevin.

La terza camera era occupata da Max, Nancy, Nudge, Angel e Total.

 

Prima di andare nella camera a lui destinata, Kevin andò in quella di Nancy.

“Ciao.”, salutò Kevin entrando nella stanza.

“Ciao.”, gli rispose Nudge, distogliendo l'attenzione dal programma televisivo che stava vedendo.

Nancy guardò Kevin sorridendo, e, alzando lo sguardo gli chiese: “Che ci fai qui ?”

“Credo che voglia darti la buona notte e controllare che sia tutto a posto.”, le rispose Angel tranquillamente accarezzando Total.

“Angel, quante volte ti ho detto di non leggermi nella mente ?!”, esclamò Kevin imbronciato.

“Scusa, non lo faccio di proposito.”, gli rispose la bambina sorridendo.

“Ange, andiamo un attimo da Gazzy e gli altri ?”, le domandò Nudge alzandosi in piedi.

“Sì, okay.” concordò Angel intuendo le intenzioni dell'amica.

“Ragazze, non c'è bisogno...”, disse loro Nancy imbarazzata, sapendo che le due amiche lo stavano facendo per lasciarla un po' da sola con Kevin.

“Tranquilla, Nancy...E poi, devo chiedere una cosa a Iggy.”, le disse Angel sorridendo. E si avviò verso la porta con Nudge.

“Total, vieni anche tu.”, lo chiamò Nudge notando che il cagnolino non si era mosso dal letto di Angel.

“Perchè devo venire ? Chi controlla che questi due non facciano cose sconce ?!”, sbottò Total alzandosi e avvicinandosi ad Angel.

“Total ! Cosa dici ?!”, esclamò Nancy imbarazzata e rossa in viso.

Kevin sorrise guardando la ragazza.

Angel sospirò divertita, poi prese in braccio il cagnolino.

“A dopo.”, li salutò Angel e chiuse la porta, lasciandoli soli.

 

Ci fu un momento di silenzio nel quale Nancy e Kevin si fissarono.

Poi, Kevin si sedette sul letto di Nancy e le disse: “Sono state gentili a lasciarci un po' di privacy...Da quando eravamo a casa della mamma di Max, non abbiamo più potuto dormire insieme.”

“Già, è vero.”, concordò Nancy sorridendo e finendo di scrivere la sua e-mail seduta su una sedia vicino a un tavolo al centro della stanza.

“Scrivi a tua madre ?”, le chiese Kevin guardando la ragazza.

“Sì. Lo sai che vuole sapere come vanno le cose...”, gli rispose Nancy inviando l'e-mail e spegnendo il computer.

Poi la ragazza lasciò il pc sul tavolo.

Dopodichè, Nancy si andò a sedere accanto a Kevin.

Nancy si appoggiò al ragazzo e mise il capo sulla sua spalla destra.

Kevin, contemporaneamente circondò la vita della ragazza con il suo braccio destro e con l'altra mano iniziò ad accarezzarle i capelli dolcemente.

I ragazzi restarono così per qualche minuto.

“Ti manca ?”, le chiese Kevin dopo un po'.

“Chi ?”, gli domandò Nancy.

“Tua madre.”, le rispose Kevin.

Nancy rimase un attimo in silenzio, poi gli rispose: “Sì, mi manca moltissimo....Adesso che avevo cominciato ad andare d'accordo con lei, l'ho dovuta lasciare di nuovo.”

Kevin sorrise e le disse rassicurante: “Non preoccuparti. Appena possibile andremo a trovarla.”

“Okay.”, concordò la ragazza sorridendo.

Poi, Kevin prese delicatamente il mento di Nancy con una mano e glielo sollevò, in modo da poterla guardare negli occhi.

I due ragazzi si guardarono intensamente per qualche minuto, poi Kevin baciò dolcemente la ragazza.

Nancy, felice, rispose al bacio.

 

Quando si staccarono, i due ragazzi si guardarono a vicenda, sorridendosi.

“Lo sai che mi hai reso il ragazzo più felice della terra, vero ?”, le domandò dolcemente Kevin.

“Ah sì ?”, gli chiese Nancy cercando di non imbarazzarsi e continuando a guardarlo negli occhi.

“Già.”, le rispose lui e la baciò di nuovo.

“Ehi ! Basta adesso ! Il tempo è finito ed è ora di andare a dormire !”, esclamò la voce di Total facendo irruzione nella stanza, seguito da Angel e Nudge.

Nancy e Kevin si staccarono all'istante, la ragazza era molto imbarazzata, mentre il ragazzo era infastidito per quell'interruzione.

“Scusate ! Non ce ne siamo accorte ! E' bastato un attimo di distrazione e si è fiondato qui !”, disse loro Nudge dispiaciuta.

“Total, perchè devi fare così ?”, gli chiese Angel con tono di rimprovero.

“Perchè è il solito ficcanaso !”, rispose Kevin infastidito, guardando male il cagnolino.

Nancy sorrise e disse: “Non importa, ragazze. Non preoccupatevi...”

Kevin, anche se molto contrariato si alzò e si avviò verso la porta.

“Io vado. Buona notte, ragazze.”, disse loro Kevin guardando Nancy, Angel e Nudge.

“'Notte !”, gli risposero Angel e Nudge in coro.

“Buona notte e sogni d'oro !”, gli disse Nancy sorridendo.

“Anche a te.”, le rispose Kevin guardandola dolcemente, poi uscì dalla stanza, chiudendo la porta.

“Che ne dite di andare a dormire ? Io sto crollando dal sonno.”, chiese loro Nancy mettendosi a letto.

“Sì, ho sonno anch'io.”, le rispose Nudge, andando in bagno.

“Comunque, quel ragazzo è molto innamorato di te, Nancy. Ho sentito i suoi pensieri...e tu sei la cosa più importante per lui...Sei davvero fortunata.”, le disse Angel avvicinandosi al letto della ragazza.

“E' vero, Ange...Sono davvero fortunata.”, concordò Nancy sorridendo.

Angel sorrise e andò a mettersi a letto, dove c'era già acciambellato Total.

Quando Nudge uscì dal bagno, Nancy spense le luci e le tre ragazze e Total si addormentarono.

 

 

Nel frattempo, Max era nella camera di sua madre e le due stavano parlando, sedute sul divano.

Jeb, invece era andato a controllare i ragazzi.

“Allora, l'idea della scuola del governo non vi convince, eh ?”, le chiese sua madre.

“No, per niente.”, le rispose Max.

“Capisco...Comunque, sappiate che se aveste mai bisogno di un rifugio, la mia casa sarà sempre aperta per voi.”, le disse la donna seriamente.

“Grazie...Anche la mamma di Nancy ci aveva fatto la stessa proposta, ma abbiamo dovuto rifiutare.”, le disse Max cupamente.

“Perchè ?”, le domandò la dottoressa Martinez.

“Hai visto cos'è successo con la pizza, no ? Rischieremmo di mettere in pericolo te ed Ella.”, le rispose Max.

La donna restò in silenzio qualche minuto, poi baciò la figlia sulla fronte e le disse: “Promettimi che starai attenta.”

“Certo, come sempre.”, la rassicurò Max.

 

 

Durante la notte, Max venne svegliata da qualcuno.

“Fang ! Mi hai fatto prendere un colpo !”, bisbigliò Max arrabbiata.

“Dai, andiamo a farci un volo, ti va ?”, le chiese il ragazzo tranquillamente.

Max si alzò e, insieme a Fang volò via nella notte.

 

 

I due ragazzi si allontanarono da Washington e arrivarono alla baia di Chesapeake, sull'oceano.

Lì, Max e Fang trovarono un molo e si sedettero sul bordo, con i piedi che quasi sfioravano l'acqua.

“E' bello qui.”, disse Max dopo essersi guardata in giro.

“Sì, è vero...E' tranquillo.”, aggiunse Fang.

Ci fu qualche minuto di silenzio.

“Max.”, la chiamò Fang.

“Dimmi.”, gli rispose lei guardandolo.

“Torniamo insieme ?”, le chiese Fang seriamente.

“Oh...”, disse Max colta alla sprovvista, poi aggiunse: “Fang, cosa vuoi da me ?”

“Voglio le solite cose, come sempre.”, le rispose Fang tranquillamente.

Max lo guardò stupita.

“Senti, lo so che in Virginia ti ha dato fastidio quand'ho baciato quella ragazza dai capelli rossi. E a me ha dato fastidio vederti con quel Sam.”, le disse Fang seriamente.

Max non disse nulla, continuando a fissare il ragazzo.

Fang sospirò, poi baciò la ragazza.

Max, sconvolta, si staccò dal ragazzo, si alzò in piedi, spalancò le ali e volò via nella notte.

Max amava Fang, ma non era sicura di quello che faceva.

 

FINE CAPITOLO N * 5

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Capitolo 6
*** CAPITOLO N 6 ***


CAPITOLO N * 6

 

Il mattino dopo, Max e i ragazzi fecero colazione in camera.

Max e Fang si tenevano a distanza, Nudge attirava continuamente oggetti metallici, Iggy toccava diversi oggetti e ne indovinava sempre il colore, Angel e Gazzy se ne stavano tranquillamente a parlottare tra di loro e Nancy e Kevin erano seduti su un divano.

Total si stava lavando la schiena.

Nancy, che aveva ancora in mano la sua brioche, stava guardando Max e Fang e notò soprattutto la freddezza del ragazzo.

Ma cosa sarà successo a quei due ?”, si chiese Nancy guardando i suoi amici pensierosa.

“Ehi, guarda che se non la mangi tu la brioche, la prendo io.”, le disse Kevin allungando una mano per prendere la brioche che la ragazza aveva in mano.

“Non ci provare !”, esclamò la ragazza guardandolo male e allontanando la brioche.

“Ce l'hai in mano da mezz'ora ! Se non ti va, basta dirlo. Io la mangerei volentieri e poi...ho ancora un certo languorino.”, le rispose Kevin divertito.

“Strano...ti sei già mangiato quattro brioche. Non starai esagerando ?”, lo rimproverò Nancy scettica.

“No, affatto ! Quattro brioche sono poche per me, cosa credi ?”, le rispose lui sorridendo.

“Sei un pozzo senza fondo !”, esclamò Nancy divertita.

“Che ci posso fare ? Allora, mi dai la brioche ?”, le chiese Kevin speranzoso.

“No ! E poi, non ne ho mangiata neanche una !”, gli rispose Nancy iniziando a mangiare la sua colazione.

Anche mentre mangiava, Nancy continuò ad osservare Max e Fang, preoccupata.

Kevin se ne accorse e, dopo qualche minuto, chiese alla ragazza, con un tono serio: “Nancy, si può sapere cosa c'è ?”

Nancy lo guardò e gli rispose: “Non lo so...Max e Fang sono strani. Spero che non sia successo niente di serio.”

Kevin osservò i due ragazzi e poi disse a Nancy: “E' vero. Non si comportano come al solito.”

“Già...Vado a parlare con Max.”, disse la ragazza e si alzò dal divano, poi si avvicinò all'amica.

La solita curiosa...Perchè le ragazze devono essere sempre così curiose ?”, pensò Kevin divertito guardando Nancy.

 

“Max.”, la chiamò Nancy.

“Sì ?”, le chiese lei.

“Andiamo un attimo fuori ?”, le chiese Nancy indicandole la porta della stanza.

Max la guardò un momento perplessa, poi annuì.

 

Le due ragazze uscirono dalla stanza e camminarono per qualche minuto lungo il corridoio del motel in silenzio.

“Allora, che c'è ?”, le chiese Max fermandosi in mezzo al corridoio, spazientita.

“Tu dovresti dirmi cosa c'è, Max...E' successo qualcosa con Fang ?”, le rispose tranquillamente Nancy.

“Non è successo niente, perchè ?”, le rispose Max non volendone parlare.

“Certo, come no ! Tu sei più nervosa del solito e Fang è molto freddo nei tuoi confronti...Qualcosa sarà pure successo.”, le disse Nancy.

Max guardò l'amica per qualche minuto, poi le disse: “Certo che non ti si può nascondere niente, eh ? Non saprai leggere nel pensiero come Ange, ma sei un fenomeno a leggere gli altri segnali.”

Nancy sorrise e le disse: “Sarà un talento ereditario, avrò ripreso da mia madre.”

“Senza dubbio...Anche lei sa leggere dentro le persone.”, concordò Max sorridendo.

“Allora, ti va di dirmi cos'è successo ?”, le chiese Nancy dolcemente.

Max, rassegnata raccontò tutto all'amica, di quello che era successo con Fang al molo sull'oceano e di come lei avesse reagito.

“Sarà offeso, immagino...”, disse Max quando ebbe finito di raccontare.

“E ci credo, poverino !”, esclamò Nancy sorridendo.

“E cos'avrei dovuto fare secondo te ?!”, esclamò Max infastidita.

“Per prima cosa, devi capire se ami davvero Fang. Lo ami ?”, le rispose Nancy tranquillamente.

Max arrossì violentemente e per qualche minuto non disse niente, ma poi rispose: “Sì, credo di sì...Anzi, sì.”

“Okay, allora non continuare  a scappare. Affronta la cosa con lui. Digli come ti senti. Se non sei pronta a stare con lui cerca di spiegarglielo. Se ti ama così tanto, e penso di sì visto da come ti guarda, allora aspetterà che tu sia pronta, senza farti pressioni.”, le rispose Nancy dolcemente.

Max guardò la sua amica incredula, poi disse: “Wow...Da quand'è che sei un'esperta negli affari di cuore ?”

“Da quando ho conosciuto Kevin. Lui non mi ha mai messo fretta. Stiamo andando avanti insieme, con calma.”, le rispose Nancy sorridendo e arrossendo.

Max guardò la sua amica e sorrise, poi le disse: “Torniamo dagli altri e grazie per la consulenza.”

“Figurati ! Quando vuoi sono qui.”, le rispose Nancy sorridendo.

“A proposito, non dire niente a nessuno. Neanche a Kevin, capito ?”, le disse Max mentre camminavano verso la stanza.

“Sì, signora !”, esclamò Nancy mettendosi sull'attenti e facendo il saluto militare.

“Ma piantala ! Dai, andiamo.”, le disse Max divertita.

 

Quando le due ragazze raggiunsero i loro amici, Max andò da sua madre e parlò un po' con lei e Nancy tornò da Kevin, che era seduto sul divano.

“Ti sono arrivate delle e-mail.”, le disse Kevin appena lei si fu seduta.

“Ah sì ? Vediamo.”, disse Nancy prendendo il pc dalle mani del  ragazzo.

Un messaggio era di Anne e uno di Kessy.

La ragazza rispose ad entrambe le e-mail e poi spense il pc.

Dopo qualche minuto di silenzio, Kevin le chiese: “Allora, cosa ti ha detto Max ?”

“Non posso dirtelo...Cose da ragazze.”, gli rispose Nancy evasiva.

“Okay e poi, è una questione loro e non si deve intromettere nessuno.”, disse Kevin tranquillamente.

“E' vero. Devono vedersela loro. Noi al massimo possiamo dargli dei consigli, ma poi sta a loro decidere.”, concordò Nancy appoggiando la testa sulla spalla sinistra del ragazzo.

Kevin le circondò la vita con un braccio, poi la baciò dolcemente a fior di labbra.

“Ehi, voi due ! Ci sono dei minori qui ! Non vi vergognate ?!”, esclamò Total.

Nancy e Kevin si staccarono subito.

Nancy era molto imbarazzata perchè tutti stavano guardando lei e Kevin, mentre il ragazzo era furioso.

“Ehi, sottospecie di cane ! Vuoi farti gli affari tuoi una buona volta ?!”, esclamò il ragazzo infastidito.

“Sennò cosa fai ?”, lo provocò il cagnolino per nulla intimorito.

“Ti faccio mangiare quelle pappe tanto buone apposta per i cani, ovviamente nella ciotola !”, gli rispose il ragazzo malignamente.

“Kevin !”, lo rimproverò Nancy severamente.

“No...le pappe, le ciotole...o povero me....”, balbettò il cagnolino totalmente sconvolto.

“Total, non fare così. Kevin non diceva sul serio.”, gli disse Nancy preoccupata sedendosi accanto al cane e accarezzandolo delicatamente.

Total guardò prima la ragazza, poi Kevin sconvolto, con gli occhi lucidi.

Kevin sospirò e si avvicinò al cane, poi con tono sincero gli disse: “Total, lo sai che non ti farei mai una cosa simile...ma tu intervieni sempre nei momenti meno opportuni !”

Nancy sorrise.

“Per forza ! Se non ci fossi io, chissà cosa fareste voi due piccioncini !”, esclamò il cagnolino riprendendosi.

Nancy arrossì e Kevin rispose: “Faremmo esattamente quello  che facciamo sempre, Total.”

“Come no !”, esclamò Total.

“Dai, Total. Non ti preoccupare. Tanto possiamo tenerli d'occhio anche noi.”, gli disse Max facendo l'occhiolino a Nancy, che ricambiò.

 

 

 

Quella stessa mattina, i ragazzi, Jeb e la d.ssa Martinez ebbero un nuovo incontro con i pezzi grossi del governo.

Le persone con cui parlarono, dissero ai ragazzi che stavano costruendo una scuola speciale per loro con insegnanti e sorveglianti.

Non mi piace la storia dei sorveglianti...Mi ricorda tanto la Scuola...”, pensò Nancy cupamente.

Max, ce ne andiamo ?”, le chiese Angel telepaticamente.

Max guardò prima Angel e poi gli altri ragazzi dello stormo e decise che era arrivato il momento di parlare.

“Sentite, voi parlate come se noi non fossimo qui. Decidete del nostro futuro senza neanche consultarci.”, disse Max rivolta agli adulti del governo.

“Vedi, Maximum...è vero che si incoraggiano i bambini a esprimere le loro preferenze, ma a volte è meglio che siano gli adulti a decidere per loro.”, le disse un uomo tranquillamente, convinto di avere già la vittoria in pugno.

Nancy guardò la sua amica preoccupata e pensò: “Speriamo che adesso non esploda...”

Max restò in silenzio per qualche secondo, poi disse: “Voi non vi rendete conto di quello che abbiamo passato ! Abbiamo superato prove terribili, che voi neanche vi sognate ! Abbiamo imparato a cavarcela da soli e la vostra scuola non fa per noi !”

Contemporaneamente si alzarono gli altri ragazzi.

Subito dopo, Max e gli altri ragazzi uscirono dalla stanza, e, alla prima finestra che trovarono volarono fuori.

Max abbracciò prima sua madre, poi raggiunse volando i suoi amici.

 

 

I ragazzi volarono via, allontanandosi da quelle persone così ipocrite e arroganti.

“Pensavo peggio, sai ?”,le chiese Kevin sorridendo.

“Anch'io. Questa volta Max è riuscita a controllarsi alla grande !”, gli rispose Nancy divertita.

“Che avete voi due da borbottare ?”, chiese loro Max imbronciata.

“Niente. Stavamo solo dicendo quanto sei migliorata a controllare i tuoi scatti impulsivi.”, le rispose Nancy tranquillamente.

“E' vero. Ho dovuto fare molta pratica !”, le disse Max sorridendo  e tornò in testa allo stormo, che volava libero nel cielo.

“Max, dove andremo adesso ?”, le domandò Gazzy volandole vicino.

“Ha importanza ?”, gli rispose lei.

Il bambino scosse la testa.

Non importa dove andremo...basta che restiamo insieme...”, pensò Nancy guardando i suoi amici.

Sono d'accordo con te.”, le disse Angel telepaticamente sorridendole e voltandosi verso di lei.

Nancy le sorrise di rimando e continuò a volare con i suoi compagni.

 

FINE CAPITOLO N * 6

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Capitolo 7
*** CAPITOLO N 7 ***


CAPITOLO N * 7

 

“Ehi, guardate ! Ho sempre desiderato vedere il Pentagono !”, esclamò Gazzy volando in quella direzione.

“Anch'io !”, disse Iggy sarcastico.

Nancy sorrise divertita.

“Puoi sempre toccarlo e scoprire di che colore è.”, gli disse Fang.

“In picchiata !”, esclamò Gazzy e si diresse a tutta velocità verso l'edificio.

“Gazzy, torna indietro !”, urlò Nancy.

“Gazzy, è un edificio del Governo e sono ancora più paranoici di noi !”, gli urlò Max.

Gazzy sorrise divertito e cambiò direzione, allontanandosi dall'edificio.

Gli altri ragazzi lo seguirono.

Poco dopo aver sorvolato il Pentagono, i ragazzi sentirono dei rumori molto forti alle loro spalle.

Quando si voltarono, Max e compagni si resero conto di essere inseguiti da due elicotteri militari.

“E quelli ?”, chiese Nancy nervosa guardando i due avio oggetti.

“Cosa vogliono ?”, chiese Nudge preoccupata, avvicinandosi a Max.

“Abbiamo violato lo spazio aereo del Pentagono.”, spiegò tranquillamente Fang.

“Avrei dovuto prevederlo ! Avrei dovuto impedirvelo ! Voi ragazzi siete troppo imprudenti !”, esclamò Total agitato, che era in braccio a Fang.

“Andiamo via !”, urlò Max.

Subito dopo, i ragazzi volarono velocemente verso un bosco e si nascosero lì, continuando a volare tra gli alberi.

Dopo qualche minuto, il rumore degli elicotteri non si sentì più.

“Sembra che se ne siano andati.”, osservò Nancy restando in ascolto.

Kevin restò in silenzio per qualche minuto, poi disse: “Sembra proprio di sì.”

“E' stato fantastico !”, esclamò Gazzy divertito, scambiando un cinque con Iggy.

“Fantastico e stupido ! D'ora in poi, vediamo di non farci notare e di non attirare l'attenzione.”, disse loro Max in tono di rimprovero.

“Okay...comunque è stato davvero fantastico !”, disse Gazzy divertito.

Nancy scosse la testa divertita.

 

 

Dopo circa tre ore di volo, Max e gli altri ragazzi raggiunsero le Pocono Mountains e lì trovarono un parco statale.

“Che ne dite ? Ci riposiamo un po' ?”, chiese loro Max, indicando degli alberi proprio sotto di loro.

“Volentieri !”, le rispose Nancy.

“Sono d'accordo anch'io.”, aggiunse Kevin.

“E quando mai ! Quello che dice Nancy ti va sempre bene, vero amico ?!”, gli disse Iggy sarcastico.

Kevin arrossì e anche Nancy.

“Spiritoso !”, gli disse Kevin.

Fang sorrise e iniziò a scendere verso gli alberi.

 

 

 

Quando si furono accomodati sugli alberi, i ragazzi si rilassarono un po'.

Stava tramontando il sole e Nancy si stava godendo lo spettacolo dal suo ramo.

Wow...che spettacolo !”, pensò Nancy guardando il globo infuocato tramontare dietro le montagne.

Mentre Nancy guardava il panorama, Kevin la raggiunse, si sedette dietro di lei e le circondò la vita con le braccia.

Poi, il ragazzo avvicinò il viso all'orecchio sinistro di lei e le chiese dolcemente: “Ti guardi il tramonto ?”

Nancy sorrise, poi si voltò verso di lui e gli rispose sorridendo: “Sì, è bellissimo.”

“Mai quanto te.”, le disse Kevin e la baciò.

Nancy rispose al bacio.

Poi, quando si allontanarono, la ragazza disse: “Devo chiamare mamma.”

Kevin annuì e continuò ad abbracciarla mentre la ragazza tirava fuori il cellulare dallo zaino.

Nancy compose il numero, si sentì uno squillo e subito dopo...

“Nancy !”, esclamò Anne dall'altra parte della cornetta.

“Ciao, mamma.”, la salutò Nancy sorridendo guardando che Kevin che la fissava divertito.

“Ciao, tesoro ! Come stai ? E gli altri ragazzi ? Siete al sicuro ? Avete bisogno di  qualcosa ?”, le chiese Anne premurosa.

“Sì, mamma. Stiamo bene e siamo al sicuro per ora. Non abbiamo bisogno di niente, grazie. E tu come stai ?”, le rispose Nancy sorridendo.

“Tutto a posto. Lavoro- casa e casa-lavoro...niente di nuovo. Comunque se vi serve qualcosa fatemelo sapere, okay ?”, le rispose Anne.

“Certo, grazie.”, le rispose Nancy.

“Tesoro, Kevin è lì ?”, le chiese Anne.

“Sì.”, le rispose Nancy guardando il ragazzo.

“Me lo passi un attimo ?”, le domandò la donna.

“Certo. Ciao, mamma.”, la salutò la ragazza.

“Ciao, tesoro. Ti voglio bene.”, la salutò Anne.

“Sì, anch'io.”, le disse Nancy, poi, passando il telefono al ragazzo gli disse: “Ti vuole parlare.”

Kevin alzò un sopracciglio con aria interrogativa.

Nancy sorrise, gli diede il cellulare e andò da Angel e Nudge a chiacchierare con loro.

 

 

“Ciao, Anne.”, la salutò Kevin.

“Ciao, Kevin. Allora, vi state tenendo alla larga dai guai ? Tutto a posto ?”, gli chiese la donna agitata.

“Sì, abbastanza.”, le rispose il ragazzo tranquillamente.

“Abbastanza ? Come abbastanza ?! Kevin, cosa vuoi dire ?! Non starete combinando qualche pasticcio, vero ?”, esclamò Anne allarmata.

“No, Anne. Scherzavo ! E' tutto a posto, davvero !”,la rassicurò Kevin sorridendo.

“Speriamo...va bè, salutami gli altri e tieni d'occhio Nancy, capito ?”, gli disse la donna più tranquillamente.

“Va bene, Anne. Non preoccuparti.”, le disse Kevin.

“Ti sembra facile ?!”, si lamentò la donna.

“Dai, Anne ! Siamo forti quando siamo insieme. Ci aiutiamo a vicenda. Non ci succederà niente.”, cercò di calmarla il ragazzo.

“Okay...ora devo attaccare. Ho una chiamata sull'altra linea.”, gli disse Anne.

“Va bene. Allora, ciao.”, la salutò Kevin.

“Ciao e occhi aperti !”, gli rispose Anne.

“Come sempre !”, le disse Kevin sorridendo.

“Ciao.”, lo salutò Anne.

“Ciao, Anne.”, la salutò il ragazzo e chiuse la comunicazione.

 

 

 

Nel frattempo anche Max aveva parlato con sua madre e Jeb e, quest'ultimo le aveva fatto intendere che aveva piena fiducia in lei per una qualche ignota missione.

 

“Okay. Vado a fare la spesa. Volete qualcosa in particolare ?”, chiese Nancy ai ragazzi alzandosi dal tronco sul quale era seduta.

“Quale spesa ?”, le chiese Fang perplesso.

“La spesa, roba da mangiare.”, gli rispose Nancy impaziente.

“E dove vorresti andare a comprare dei viveri ? Se non te ne sei accorta, siamo in mezzo a un parco.”, le chiese Max scettica.

“C'è un mini market poco distante dal parco. L'ho visto mentre venivamo qui.”, le rispose Nancy.

“Davvero ? Grande !”, esclamò Gazzy entusiasta.

Poi, ogni ragazzo disse cosa volesse per cena.

Poi, Nancy, Kevin e Fang andarono al minimarket, che era a mezz'ora dal parco.

 

 

Circa un'ora dopo, i tre ragazzi tornarono con tre sacchetti stracolmi di roba da mangiare.

“Wow ! Non credo ai miei occhi !”, esclamò Gazzy, guardando famelico tutto quel cibo.

“Quanta roba ! Ma tua madre non si arrabbierà sapendo che spendi tutti quei soldi con la sua Carta di Credito ?”, le chiese Max.

“No che non si arrabbia. Mi ha dato la sua Carta apposta per comprarmi quello che mi serve.”, le rispose Nancy sorridendo.

“Okay, allora...diamoci dentro, ragazzi !”, esclamò Max.

 

 

Dopo cena, i ragazzi si sparpagliarono sui rami dell'albero, per dormire.

Total e Angel si misero vicini, Nudge si era allungata su un ramo.

Iggy e Gazzy si misero a dormire su due rami paralleli.

Kevin e Nancy dormirono vicini, sullo stesso ramo.

Max guardò il suo stormo e notò che mancava Fang.

“Dov'è Fang ?”, chiese Max.

Angel e Gazzy, gli unici ancora svegli, si guardarono attorno in cerca del loro amico, senza vederlo.

“Sono qui.”, rispose la voce di Fang da un ramo poco distante da quello di Max.

Max guardò in quella direzione e vide il ragazzo comodamente seduto sul ramo.

“Ho guardato prima e non c'eri.”, gli disse Max.

“Sì che c'ero.”, ribattè Fang.

“No, non c'eri. Ti cercavo anch'io. Eri dietro l'albero ?”, gli chiese Nudge che si era svegliata da poco.

“Ero qui ! Ve l'assicuro.”, disse loro Fang guardandoli come se avessero le traveggole.

“Si può sapere cos'avete ? Stavo dormendo !”, protestò Nancy assonnata sedendosi sul suo ramo.

“Hanno le traveggole.”, le rispose Fang spazientito indicandole Max, Angel, Gazzy e Nudge.

“Traveggole ? Perchè ?”, gli chiese Nancy perplessa, guardando prima Fang e poi gli altri ragazzi.

“Non abbiamo le traveggole !”, esclamò Nudge offesa.

Fang sospirò e sparì di nuovo.

Infatti, quando il ragazzo restava completamente immobile, si mimetizzava così bene che diventava invisibile.

“Fang ! Dove sei ? Non ti vedo !”, esclamò Nancy preoccupata guardando il ramo dove, fino a poco prima era seduto l'amico.

“Sono sempre qui.”, le rispose il ragazzo con tono annoiato.

“Dietro l'albero ?”, gli chiese Max, che iniziava a spaventarsi.

“Ma sei cieca ?! Sono sempre qui, nello stesso posto !”, le rispose Fang esasperato muovendosi.

In quel momento, Fang tornò visibile.

“Ora ti vedo !”, disse Nudge parlando a nome dei presenti.

“Voglio farlo anch'io !”, esclamò Gazzy.

Fang, capì che forse, i suoi amici non erano diventati pazzi e che potevano davvero avere ragione, sul fatto che lui potesse diventare invisibile.

“Davvero non mi vedevate ?”, chiese loro il ragazzo compiaciuto.

“No, fino a quando stai fermo e zitto.”, gli rispose Max, contrariata dal tono soddisfatto dell'amico.

“Grande !”, disse Fang sorridendo.

Nel frattempo, si svegliarono anche Kevin, Total e Iggy.

Nancy raccontò agli ultimi tre componenti del gruppo quello che lei e gli altri ragazzi avevano appena scoperto riguardo a Fang.

“Okay. Visto che siamo tutti svegli, ne approfitto per dirvi un paio di cose.”, disse loro Max.

“Sentiamo.”, disse Nancy curiosa.

“Dunque...prima di tutto, ci terremo alla larga dai guai e dagli umani...Ovviamente dobbiamo distinguere le cose buone, come mia madre, Ella, la mamma di Nancy e i biscotti al cioccolato.”, disse loro Max.

“Perchè non ne dite qualcuna anche voi ?”, chiese loro Max dopo qualche minuto di silenzio.

“La cena era buonissima !”, esclamò Nudge entusiasta.

“Nessuno oggi ha tentato di ammazzarci.”, aggiunse Total, poi aggiunse: “E siamo tutti insieme.”

“Bene, continua.”, lo incoraggiò Max.

“Non ho le pulci.”, disse il cagnolino.

“Invece scommetto di sì.”, disse Gazzy.

Total e Gazzy cominciarono a discutere sul fatto delle pulci del primo.

Nancy sorrise e Max scosse la testa sconsolata.

“Torniamo a dormire ?”, le chiese Kevin.

“Sì, sono a pezzi.”, gli rispose lei, e insieme, si distesero nuovamente sul ramo e si addormentarono abbracciati.

Fang, accorgendosi che i due amici si erano addormentati, disse agli altri ragazzi: “Ehi, parlate piano. Sennò svegliate Romeo e Giulietta !”

Tutti si voltarono verso Nancy e Kevin e sorrisero, vedendoli così.

Poi, anche gli altri ragazzi si misero a dormire.

 

 

FINE CAPITOLO N * 7

 

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** CAPITOLO N 8 ***


CAPITOLO N * 8

 

Una sera, mentre stavano cenando...

“Max, dove andremo ora ?”, le chiese Angel.

“Perchè non torniamo in Francia ? Mi era piaciuta molto.”, propose Nudge speranzosa.

“O in Canada ?”, chiese Iggy.

“Anche l'Alaska sarebbe bella...”, propose Nancy.

“Posti caldi, no ?”, chiese Kevin sarcastico.

Nancy sorrise e gli rispose: “Cosa ci devo fare ? A me piacciono i posti incontaminati...”

Kevin scosse la testa, incredulo e divertito al contempo.

“Ehi, ragazzi ! Ho un nuovo potere !”, esclamò Angel.

“Davvero ? E quale ?”, le chiese Nancy curiosa.

“Guardate.”, le rispose la bambina, poi, si concentrò e, pian piano modificò il suo aspetto.

I suoi capelli divennero castano scuro, la sua carnagione abbronzata e gli occhi divennero neri.

“Posso cambiare il mio aspetto !”, disse Angel felice.

“Grande ! Voglio farlo anch'io !”, disse Gazzy guardando ammirato la sorella.

“Wow...Complimenti, Ange. E' un potere davvero utile.”, le disse Nancy sorridendo.

“Sì, sei davvero incredibile.”, le disse Kevin guardando la bambina.

“Fai la Bimba Pennuta ! Mi piace un sacco !”, le disse Total impaziente.

Angel annuì e poco dopo si trasformò in un bellissimo uccello del paradiso, con le piume turchesi.

“E' bellissimo !”, esclamò Nancy incredula.

“Per adesso riesco a trasformarmi solo così...Ma se faccio un po' di pratica, dovrei migliorare...”, disse Angel sorridendo.

Infatti, anche se ricoperta da penne turchesi, Angel era ancora se stessa, aveva i suoi capelli, la sua faccia, le braccia e le gambe.

“Sarà, ma sono già fantastiche queste due trasformazioni che ci hai appena fatto vedere.”, le disse Nancy.

“Stiamo cambiando tutti...e in modi non previsti dai nostri progetti...”, aggiunse Nudge pensierosa.

“Già, magari entro la settimana saremo tutti dei girini !”, scherzò Iggy.

“Dico sul serio, Ig...Non sappiamo cosa ci stia succedendo.”, disse cupamente Nudge.

Max guardò gli altri ragazzi e vide che avevano delle espressioni preoccupate.

“E' vero. Stiamo cambiando e non sappiamo cosa ci succederà, ma almeno in questo siamo uguali a tutte le altre persone.”, disse loro Max.

“Non sappiamo cosa ci succederà, come non lo sa nessuno.E' un mistero...Noi siamo un po' più entusiasmanti e un po' più fighi della maggioranza.”, aggiunse Max sorridendo.

Gli altri ragazzi, rincuorati da quelle parole sorrisero e annuirono.

“Okay,è meglio dormire ora.”, disse Max stringendo una mano a pugno.

Gli altri ragazzi la imitarono mettendo i loro pugni sul suo.

Dopodichè, i ragazzi si sparsero sui rami degli alberi.

Nancy e Kevin si distesero vicini su un ramo.

Nancy si era stesa su un fianco di fronte a Kevin.

Kevin le strinse la vita con un braccio e la guardò in silenzio per qualche minuto.

“Chissà come andrà a finire ?”, si chiese Nancy preoccupata guardando il ragazzo di fronte a sé.

“Non lo so...Ma non mi interessa.”, le rispose lui guardandola.

“Come non ti interessa ?”, le chiese lei perplessa.

“Non mi interessa il futuro. Può succedere di tutto, ma fino a quando tu sarai con me, io starò bene.”, le rispose Kevin sorridendo.

Nancy lo guardò felice e stupita, poi gli disse: “Vale lo stesso per me...Fino a quando saremo insieme, andrà tutto bene o comunque, ce la caveremo.”

Kevin sorrise e la baciò delicatamente sulle labbra.

 

Quando si staccarono...

“'Notte, piccola.”, le disse Kevin dolcemente guardando la ragazza negli occhi e accarezzandole i capelli.

“'Notte, Kevin.”, gli rispose Nancy, prima di addormentarsi, cullata dalle carezze del ragazzo.

 

FINE CAPITOLO N * 8

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Capitolo 9
*** CAPITOLO N 9 ***


CAPITOLO N * 9

 

Erano quasi le sei del mattino e, su un albero di un Parco Statale degli Stati Uniti, dormivano otto ragazzi e un cane.

Max si era svegliata da poco e la Voce le disse che lei e i compagni dovevano seguire delle  coordinate che li avrebbero portati dalla Dottoressa Martinez.

Appena saputa quella  notizia, Max svegliò lo stormo.

“Ragazzi, svegliatevi ! E’ ora di andare !”, urlò Max per farsi sentire dai suoi amici.

“Ma che c’è ? E’ presto.”, si lamentò Nancy assonnata, mettendosi  seduta.

“E’ vero…Non saranno neanche le otto…”, aggiunse Kevin sedendosi accanto alla ragazza.

“E tu come lo sai ?”, gli chiese Gazzy.

“Cosa ?”, gli domandò Kevin, insonnolito.

“Che non sono ancora le otto.”, gli rispose Gazzy.

“Non lo so…intuito, immagino.”, gli disse Kevin.

“In effetti, hai ragione Kevin. Sono le sei e dieci.”, gli disse Nancy guardando il suo orologio.

“Le sei e dieci  ?!  Ma è prestissimo !”, esclamò Gazzy scandalizzato.

“Sì, è vero…Si può sapere perché ci hai svegliati così presto ?”, chiese Fang  a Max.

“Perché la Voce mi ha detto che dobbiamo incontrarci da qualche parte  con mia mamma.”, rispose loro Max tranquillamente.

“E se fosse una trappola ?”,le chiese Angel.

“Potrebbe essere, Ange.”, disse Max, poi aggiunse: “Staremo attenti…e ora andiamo !”

I ragazzi, rassegnati,  si alzarono e si  involarono nel cielo limpido.

 

 

Dopo due ore di viaggio,  lo stormo raggiunse un  piccolo aeroporto in mezzo a un bosco, vicino a Pittsburgh.

Nell’aeroporto, nascosto da un folto gruppo di abeti c’era un piccolo aviogetto che era appena atterrato.

“Un altro jet ! No !”, esclamò Nancy guardando preoccupata il mezzo di trasporto.

Kevin sorrise guardando la ragazza e, volandole vicino le disse:“Tranquilla…Questa volta siamo tutti insieme.”

Nancy annuì e continuò a sorvolare la zona sopra il jet con i suoi amici.

“Non sembra una gran trappola.”, disse Nudge.

“Sarà…ma è meglio stare all’erta.”, disse Fang diffidente.

Poco dopo, dal jet scese la Dottoressa Martinez.

“Ehi, Max ! C’è tua mamma !”, le disse Gazzy indicandole la donna che guardava verso il cielo, dove stavano volando i ragazzi.

“Già…allora, forse potremmo fidarci…”, disse Nancy.

“Andiamo.”, disse Max e  iniziò a scendere in picchiata verso il jet.

 

Quando Max atterrò, sua madre corse ad abbracciarla.

Gli altri ragazzi la raggiunsero poco dopo.

“Max ! Sono contenta di vedervi !”, disse loro la donna sorridendo e guardando prima Max e poi gli altri ragazzi.

“Sì, anch’io…Ma allora ? Cosa ci facciamo qui ?”, le chiese Max.

“Non perdi tempo, eh ?”, le rispose la madre sorridendo.

“Comunque, io e Jeb vorremmo farvi una proposta. Si tratterebbe di una specie di viaggio di ricerca con degli scienziati che studiano le condizioni climatiche del pianeta. Sareste al sicuro con loro, perché la ricerca si svolge in un luogo remoto e potrebbe essere interessante per voi.”, spiegò loro la donna.

“E quale sarebbe questo luogo remoto ?”, le chiese Fang.

“Per ora è meglio che non  lo sappiate. Vi presento  con piacere una scienziata che collabora al  progetto.”, disse la madre di  Max evasiva.

Dietro la dottoressa Martinez c’era una ragazza dai  capelli biondi che li  guardava incredula.

Mi sa che non è tanto abituata a vedere dei  ragazzi alati.”, pensò Nancy divertita guardando la faccia sbigottita della sconosciuta.

“Sono la dottoressa Brigid Dwyer.”, si presentò la  ragazza tendendo la  mano a Max.

“Max.”, le rispose lei stringendo la mano diffidente, poi le chiese:”Allora ? Di che progetto si tratta ?”

“Vi spiegherò tutto una  volta che saremo a  bordo.”, le rispose la  ragazza indicando il jet.

“Perché non ci spiega tutto  prima di salire ? Oppure potremmo dirci subito addio.”, le disse Max seriamente.

La dottoressa Brigid restò un momento spiazzata, ma poi disse:”La dottoressa Martinez vi ha raccomandati per…una missione di salvataggio.”

“Ah, davvero ? E cosa dovremmo salvare ?”, le chiese Max diffidente.

“Il mondo.”, le rispose la dottoressa Brigid seriamente.

I ragazzi dello stormo si scambiarono delle occhiate sbigottite.

 

FINE CAPITOLO N  * 9

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Capitolo 10
*** CAPITOLO N 10 ***


CAPITOLO N * 10

 

Salvare il mondo ? Questa sì che è nuova !”, pensò Nancy sarcastica sorridendo.

“Forza, ragazzi. Salite. Non vi succederà niente.”, disse loro la dottoressa Martinez in tono incoraggiante.

I ragazzi dello stormo la guardarono incerti.

“Tu non vieni ?”, le domandò Max.

“No, ma non preoccuparti. Ci rivedremo ancora.”, le rispose la madre sorridendo e abbracciando la figlia.

 

Quando Max si allontanò dalla madre si avvicinò a Fang e poco dopo, gli altri ragazzi dello stormo si fermarono vicino a loro.

“Okay, ragazzi. Saliamo, ma teniamo gli occhi aperti.”, disse loro Max indicando il jet.

“Certo.”, concordò Nancy.

“Okay, occhi aperti…Sentite, ma c’è qualcosa da mangiare su quell’aggeggio ? Sto morendo di fame !”, esclamò Gazzy.

“Strano…perché la cosa non mi stupisce ?”, scherzò Kevin divertito.

“Gazzy, sei sempre il solito ! Siamo in una situazione delicata e tu penso solo al cibo !”, lo rimproverò Nudge.

Nancy sorrise divertita.

“Cosa ci posso fare ?! Ho fame !”, protestò Gazzy offeso.

“Perché sei un pozzo senza fondo !”, gli rispose Nudge.

“Ah, davvero ? E chi è che  si è mangiata sei merendine  di fila qualche tempo fa ?”, la prese in giro Gazzy.

Kevin scosse la testa, sapendo che le cose sarebbero andate per le lunghe.

“Ragazzi, ora basta ! Nudge ha ragione, Gaz…Stiamo per salire su un jet e dobbiamo fare attenzione. Prima controlliamo che sia tutto a posto e poi pensiamo al cibo.”, disse Max spazientita guardando entrambi i litiganti.

“E va bene.”, si arrese Gazzy.

 

Dopodiché, i ragazzi e Total salirono sul jet.

 

Una volta dentro, i  ragazzi videro che il jet era di lusso; aveva dei  divanetti, una tv al plasma,  le tendine alle finestre…

Fang andò a controllare la  cucina con Kevin.

Iggy e  Gazzy controllarono la cabina di pilotaggio e fecero vedere a Max i due piloti, molto sorpresi da quell’intrusione.

Total, dopo aver annusato l’intero jet, tornò da Max e le disse: “Tranquilla, è tutto a posto.”

Max e Nancy si scambiarono un’occhiata  preoccupata.

“Dai, magari è tutto a posto davvero. Tua madre non ci metterebbe mai in pericolo.”, cercò di rassicurarla  Nancy.

Max sospirò e guardò fuori dal finestrino.

E’ okay, Max. Ti stanno usando, ma questa volta è per il bene.”, le disse la Voce.

Ah, bene…allora ne vale proprio la pena !”, pensò Max sarcastica.

“Okay, ragazzi. Potete sedervi e allacciare le cinture di sicurezza. Appena saremo decollati ci sarà un rinfresco, va  bene ?”, disse loro la dottoressa Dwyer sorridendo.

“Se proprio insiste !”, disse Max annoiata, sedendosi e allacciandosi la cintura.

Anche gli altri ragazzi si sedettero ai loro posti e si allacciarono le cinture di sicurezza anche a Total, mentre  la dottoressa Dwyer li  osservava incuriosita.

“Allora, dove andiamo ? Per favore, mi dica che si tratta di un posto caldo ! Di freddo ne abbiamo già preso abbastanza !”, le chiese Max.

“Stiamo andando in Argentina.”, le rispose  vagamente la dottoressa Dwyer.

“Nella foresta pluviale ?”, le chiese Max.

“No. Quando saremo lì  ci imbarcheremo.”, le  rispose la dottoressa.

Kevin e Nancy si scambiarono un’occhiata diffidente.

 

Nel frattempo l'aereo decollò e prese quota dopo pochi minuti.

“Davvero ? E dove andremo dopo che ci saremo  imbarcati ?”, le chiese Fang sospettoso.

Ci fu un momento di silenzio, durante il quale  uno dei piloti annunciò  che potevano essere slacciate le cinture di sicurezza.

“Avete fame ? Vi va qualcosa da mangiare ?”, chiese loro la dottoressa Dwyer cambiando discorso,slacciandosi la cintura di sicurezza e alzandosi.

Fang, Max, Kevin e Nancy si scambiarono un’occhiata  d’intesa: dovevano stare  in guardia.

 

 

Passarono quattro ore di volo e i ragazzi divennero sempre più nervosi.

 

Quando finalmente l’aereo atterrò a San Julian, in Argentina, Gazzy si lanciò fuori dall’uscita di emergenza, facendo scattare l’allarme e facendo gonfiare lo scivolo d’emergenza.

Era notte quando i ragazzi uscirono dal jet.

“Okay, ragazzi. Salite pure.”, disse loro la d dottoressa Brigid indicando loro una jeep poco distante.

I ragazzi dello stormo guardarono la jeep contrariati.

“No, dottoressa. La seguiremo  dall’alto.”, le disse Max.

“Ma ragazzi..”, protestò la donna.

“Scusi, dottoressa Dwyer, ma siamo appena stati rinchiusi in uno spazio ristretto per quattro ore…e non credo sia il caso  di starci di nuovo.”, aggiunse Nancy sorridendo.

“E’ vero. Noi preferiamo il movimento.”, disse Kevin.

“Oh, okay. Allora seguiteci pure dall’alto. Andiamo.”, disse loro la dottoressa rassegnata e salì sull’auto.

La jeep partì e i ragazzi la seguirono volando.

“Ah…che bello volare ! Non ne potevo più di stare  chiusa in quel jet !”, esclamò  Nancy felice, mentre si librava nel cielo notturno.

“A chi lo dici !”, concordò Kevin volando accanto alla ragazza e sfiorandole di tanto in tanto le ali.

 

 

Poco dopo, i ragazzi arrivarono vicino all’Oceano Atlantico, dove galleggiavano dei pezzi di ghiaccio.

I ragazzi videro la jeep della dottoressa Dwyer percorrere un molo, fino a raggiungere una nave ormeggiata.

Appena la jeep si fermò la dottoressa Brigid scese e si avvicinò alla nave, poi guardò in su, verso i ragazzi che sorvolavano la zona.

I ragazzi volarono un po’ sopra la nave, poi atterrarono a qualche metro di distanza da dove si era fermata la jeep.

“Potete volare davvero…E’ bellissimo.”, disse loro  la dottoressa Brigid ammirata.

“Non credo che se avesse passato quello che abbiamo passato noi,lo definirebbe bellissimo.”, le disse Nancy in tono tagliente.

“Hai ragione…Perdonatemi…So che non avete scelto voi di essere così…so anche  quali traumi abbiate  dovuto sopportare, solo,  che guardarvi  come spettatore esterno, sembra  così bello e invidiabile…”, si scusò la dottoressa imbarazzata e dispiaciuta contemporaneamente.

I ragazzi restarono increduli sentendo quelle parole.

Nessuno gli aveva mai parlato così.

E' strano...nessun adulto ci aveva mai parlato così...Questa dottoressa invece sembra davvero dispiaciuta.”, pensò Nancy guardando la giovane scienziata.

“Quella è la nostra nave di ricerca. La Wendy K. Siamo della International Earth Science Foundation.”, disse  poi la dottoressa Brigid indicando loro la nave.

I ragazzi guardarono la nave e videro che si trattava di un vecchio peschereccio in disuso, era rossa e sembrava abbastanza robusta.

“Quando l’abbiamo comprata era un peschereccio in disarmo e l’abbiamo un po’ modificata.”, spiegò loro la dottoressa Dwyer sorridendo.

“Ciao, Brigid !”, la salutò un uomo dal ponte della nave.

“Ciao, Michael !”, gli rispose la dottoressa, poi, rivolgendosi ai ragazzi disse: “L’abbiamo  equipaggiata grazie alle  donazioni. E’ sicura, anche  se dall’aspetto non si direbbe. Dai, venite.”, e iniziò ad arrampicarsi su  una scaletta per salire a bordo.

“Sarà…”, mormorò Gazzy, poi spalancò le ali e volò sul ponte della nave, atterrando davanti all’uomo di nome Michael.

Gli altri ragazzi lo seguirono .

Michael guardò i ragazzi,  incredulo.

“Michael, ti presento: Max, Fang, Iggy, Gasman, Nudge,Angel, Kevin e Nancy.”, gli disse  la donna, poi, voltandosi verso i ragazzi disse loro: “Ragazzi, lui è Michael Papa. Uno dei nostri principali ricercatori.”

Total brontolò offeso.

“Oh, e questo è Total, il loro cane.”, aggiunse  la donna indicando il cagnolino.

Total sospirò, disgustato.

Nancy sorrise divertita guardando Total e pensò: “Poverino...non gli piace essere ignorato in questo modo.”

“Garzie per essere venuti.”, disse loro Michael dopo aver stretto la mano a ogni ragazzo.

“Prego, ma non sappiamo ancora cosa ci facciamo qui.”, ribattè Max spazientita.

“Oh, Brigid non ne ve l’ha detto ?”, chiese l’uomo sorpreso guardando la donna.

“Siete qui per aiutarci a  raccogliere dei dati per un  progetto di ricerca sul riscaldamento globale e sulle conseguenze in  Antartide e non soltanto.”, spiegò loro l’uomo in tono cordiale, poi concluse: “Siete qui per aiutarci a salvare il mondo.”

Ancora con questa  storia ?! Allora è una fissa ! Però quest’uomo e  anche la dottoressa Brigid non  mi sembrano malvagi.”, pensò Nancy guardando  i due scienziati diffidente.

Infatti non lo sono…Possiamo fidarci di loro. Sono dalla nostra parte.”, le disse Angel telepaticamente.

Nancy guardò la bambina e annuì sorridendo, poi pensò: “E’ vero…Ci siamo  già fidati di altri adulti.”, e le vennero in mente  i volti di Mark, Emily, Anne e la madre di Max.

 

FINE CAPITOLO N * 10

 

 

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Capitolo 11
*** CAPITOLO N 11 ***


CAPITOLO N * 11

 

“Wow ! Sembra di essere nella storia di Moby Dick ! Siamo su un peschereccio, ma questo è molto più tecnologico !”, esclamò Nudge felice seduta sulla cuccetta.

“Sarà,ma a me non fa impazzire stare su una nave.”, disse Nancy per nulla entusiasta.

“Concordo…ma per ora non abbiamo nessun piano migliore…e poi, mi incuriosisce questa missione di ricerca.”, le disse Max sorridendo.

Nancy la guardò scettica per qualche secondo, poi le disse tranquillamente: “Hai ragione. Ora siamo qui, quindi tanto vale saperne di più di questa faccenda.”

“La Dottoressa Dwyer e il Dottor Papa mi sembrano delle  brave persone. Credono molto in quello che fanno e sono sinceri.”, disse Angel pensierosa, mentre guardava fuori dall’oblò.

 

Ci fu un momento di silenzio.

All’ improvviso entrò Gazzy nella stanza ed esclamò: “Ehi, stiamo partendo per il Polo Sud !”

Poco dopo arrivarono anche Fang, Iggy e Kevin.

“Senti, ma la tua Voce non potrebbe farci andare alla Hawaii ? Sotto il sole,  con la spiaggia, i bicchierini di bibite con gli ombrellini e le ragazze in bikini….”, disse Total a Max con  aria sognante.

“Total !”, lo rimproverò Nancy.

“Che c’è ? Solo perché sono un povero cane parlante non significa che non debbano interessarmi le ragazze umane !”, le rispose Total per nulla imbarazzato.

Nancy scosse la testa e disse, rassegnata: “Sei davvero irrecuperabile…”

“Allora stai attento, Kevin. Potresti avere un concorrente !”, disse Iggy rivolto all’amico e alludendo a Nancy.

“Non credo proprio…”, gli rispose Kevin ghignando e guardando Nancy.

“Oh, finitela voi due !”, disse loro Nancy imbarazzata.

Kevin sorrise e andò a sedersi accanto a Nancy.

“Dai, non te la prendere...Lo sai che ci piace scherzare.”, le disse Kevin sorridendo e accarezzandole una guancia con una mano.

Nancy arrossì a quel tocco, ma ne fu felice, però per non darla vinta al ragazzo fece l'offesa e gli disse: “Siete i soliti antipatici !”, e voltò il viso dall’altra parte.

Kevin la guardò un momento pensando che la ragazza fosse davvero offesa.

Ma subito dopo Nancy lo guardò sorridendo e gli disse:”Ma siete fatti così...E io vi voglio bene lo stesso.”

Kevin sorrise e le disse:”Certo che sei brava a recitare...ci avevo creduto, sai ?”

“Eh, lo so...Sono un'attrice nata. Che ci vuoi fare ?”, gli rispose Nancy divertita.

Kevin scosse la testa con aria divertita.

Gli altri ragazzi guardarono la scena sorridendo, poi presero a parlare tra loro.

 

 

Mentre stavano parlando, i ragazzi ricevettero la visita del dottor Papa e di una bella cagnolona eschimese bianca.

“Aloha, querida…”, disse Total ammaliato appena vide l’altro cane.

Mi sa che qualcuno si è appena preso una bella cotta !”, pensò Nancy sorridendo guardando Total.

 

“Ciao, ragazzi. Lo so che la sistemazione non è delle migliori, ma cercheremo di farvi avere tutte le comodità possibili. Se avete delle richieste fatele pure, va bene ?”, chiese loro l’uomo sorridendo cordialmente.

I ragazzi si scambiarono delle occhiate incredule: nessun adulto li aveva mai trattati con tanto  riguardo.

Tranne mia madre, Mark, Emily e la Dottoressa Martinez…”, pensò Nancy tristemente.

Ti manca tua madre ?”, le chiese Angel telepaticamente.

Sì, moltissimo.”, le rispose Nancy guardando la bambina.

Vedrai che starà bene.”, la rassicurò Angel  sorridendo.

Nancy annuì, sperando che la bambina avesse ragione.

“Dunque, ragazzi. Se vi va, potreste venire  alla Sala Conferenze almeno conoscerete il resto della ciurma, potrete farci  delle domande alle quali cercheremo di rispondere.”, disse loro l’uomo.

“A proposito, lei è Akila, la nostra mascotte e cane di soccorso della spedizione.”, aggiunse l’uomo accarezzando sul capo la  cagna eschimese.

“E’ davvero bellissima…Posso accarezzarla ?”, gli  chiese Nancy.

“Ma certo, no preoccuparti. Non morde.”, la rassicurò l’uomo.

“Non è il morso di un cane a preoccuparmi…Ne ho viste di peggio.”, gli disse  Nancy sorridendo e accucciandosi davanti ad  Akila.

Subito, la ragazza cominciò ad accarezzarla dolcemente, prima sotto il muso, poi sulla testa.

“Ciao, Akila…Come sei bella.”, le disse Nancy dolcemente continuando ad accarezzarla.

“Ci risiamo ! L’abbiamo persa !”, esclamò Fang divertito.

“Già, qualcuno chiami il 911 !”, aggiunse Iggy.

“Che state dicendo ? Non vi capisco…”, chiese loro l’uomo stranito.

“Niente, dottor Papa. Si riferiscono al fatto che  ogni volta che Nancy vede un cane e  comincia a coccolarlo, il resto del mondo  scompare…”, gli rispose Kevin sorridendo.

“Oh, finitela ! Quanto siete noiosi !”, esclamò la ragazza, poi, alzandosi si rivolse ai suoi amici e disse loro: “Che c’è di male se mi piacciono  gli animali ? Non lo faccio apposta !”

Kevin, Fang e Iggy sorrisero divertiti.

“Dai, Nancy. Non te la prendere. Lo sai che lo fanno di proposito a provocarti.”, le disse Max.

“Si divertono così loro….e dire che sono più  grandi di me e dovrebbero essere molto più maturi.”, aggiunse Angel pensierosa guardando Nancy.

“Appunto, Ange…Dovrebbero ma non è detto che sia così per forza !”, le disse Nudge sorridendo.

Nancy sorrise disse loro: “Avete ragione, ragazze.”

“Ehi !”, esclamarono Kevin, Iggy e Fang offesi.

Nancy, Max, Nudge ed Angel scoppiarono a ridere divertite.

“Che ragazzi strani…”, mormorò il dottor Papa guardandoli.

“Può dirlo forte, dottore.”, gli disse Total.

L'uomo guardò il cagnolino, sconvolto.

“Okay, ragazzi. Dopo raggiungeteci in Sala Conferenze, va bene ? E’ sul ponte, a prua.”, disse l’uomo.

I ragazzi annuirono.

 

Quando l’uomo e la cagna eschimese se ne furono andati.

“Akila è proprio bella…”, disse Angel.

“Bella ? Lei è…è spettacolare, bellissima  ! Avete visto che zigomi ? E quella pelliccia, più luminosa del sole….”, sciamò Total in  tono sognate.

Iggy roteò gli occhi esasperato.

“Emh..Total…Akila è bella, è vero…Ma è  solo un animale normale e…”, cercò di  dire Max.

“Animale normale ? Non osare più  definirla così ! Definiresti la Monna Lisa normale ?  La Venere di Milo bella ?!”, esclamò il cagnolino indignato.

“No, certo che no…Hai ragione, Total.”, disse Nudge per calmarlo.

Max lasciò cadere quell’argomento e disse: “Okay, ragazzi. Andiamo a sentire cos’ hanno da dirci queste persone. Se questa storia si concluderà in fretta avremo tempo per andare a vedere la fiera delle mongolfiere in New Mexico.”

“Interessante, non ho mai visto quella fiera.”, disse Fang.

Poi, i ragazzi andarono nella Sala Conferenze.

 

 

Quando  i ragazzi entrarono nella Sala Conferenze si resero conto che era una cucina molto piccola e lì c’erano già seduti ai loro posti sette adulti.

“Ciao,ragazzi ! Sedetevi pure.”, disse loro Michael Papa indicando loro delle sedie vuote.

I ragazzi si sedettero.

“Come sapete già, io sono il dotto Michael Papa. Ma  potete chiamarmi Michael. Poi c’è la dottoressa Brigid Dwyer…”, disse loro l’uomo in tono cordiale indicando la giovane donna.

“Possiamo chiamarti Brigid ? E’ davvero un bel nome !”, esclamò Nudge guardando la dottoressa.

“Certo ! Mi farebbe molto piacere.”, le rispose la donna sorridendo.

“Io sono Melanine Bone, specialista nella comunicazioni.”, disse loro una donna molto abbronzata.

Poi c’erano: Brian Carey, specialista in immersioni, Emily Robertson, ecopaleontola, Sue Anne, specialista  in giaccio e Paul Carey, capitano della nave.

Tutti gli adulti guardavano i ragazzi molto  intensamente.

“Okay, togliamoci il pensiero.”, disse Max e, alzandosi dalla sedia spalancò le ali.

“Quindi non sono attaccate alle braccia.”, osservò una scienziata.

“No.”, le rispose Max.

“Sono così, grandi, così belle…”, disse la scienziata di nome Emily.

“Grazie…e comunque, le ali devono essere grandi perché noi pesiamo di più degli uccelli e devono sostenerci.”, le spiegò Max.

“Quanto pesi ?”, le domandò Brian, poi, scusandosi, le disse: “Scusa,volevo solo…”

“Sui 45 chili. Abbiamo dei muscoli e degli scheletri diversi, più leggeri da quelli di  un normale essere umano.”, gli rispose Max tranquillamente.

“Ti senti più un essere umano o più un uccello ?”, le chiese  Brigid incuriosita.

Max restò sorpresa dalla domanda e ci pensò un attimo, poi rispose: “Non saprei...Se mi guardo allo specchio vedo una ragazza come le altre, ma  quando volo nel cielo…allora non mi sento tanto umana…Non so come  spiegarlo; è una sensazione strana…”

Poi Max richiuse le ali e si sedette di nuovo, pensierosa.

“Io credo di sentirmi più umana…Mi piacciono i vestiti, le acconciature…mi piace la roba che piace ai giovani…Non ho mai sentito il bisogno di costruirmi un nido o roba del genere.”, disse Nudge tranquillamente.

Tutti i ragazzi sorrisero divertiti.

“Io non mi sento tanto umana…So di non essere normale. Non sono come gli altri ragazzi. Solo con i ragazzi dello stormo posso essere me stessa…E poi, mi sento fuori posto ovunque.”, disse Angel guardando gli scienziati, poi proseguì:”, Questo  mondo non è fatto per ragazzi come noi…”, e indicò il resto dello stormo: “In questo mondo non c’è niente che ci faccia sentire a  nostro agio. Si vede che siamo diversi. La gente ci vuole dalla sua parte o ci vuole morti, a  causa di ciò che siamo, non di chi siamo. E’ dura vivere così.”, concluse Angel cupamente.

Gli scienziati e anche i ragazzi dello stormo restarono colpiti da quelle parole e ci fu qualche minuto di silenzio.

Sì, in effetti Angel ha ragione...Anch'io mi sento a mio agio solo con i ragazzi dello stormo...Neanche con mia madre riesco a sentirmi a mio agio completamente...”, pensò Nancy tristemente guardando prima la bambina e poi gli altri ragazzi.

“Scusate se interrompo il momento, ma c’è qualcosa da mangiare ?”, esclamò Total.

Gli scienziati, tranne Michale Papa, restarono increduli quando sentirono parlare Total.

“Un panino sarebbe ottimo.”, suggerì Nudge tranquillamente.

“Sì, certo.”, disse una scienziata riprendendosi dallo shock del cane parlante.

 

 

Dopo circa mezz’ora di pausa per il pasto,  ai ragazzi venne fatto vedere un filmato sul surriscaldamento globale.

“Il surriscaldamento globale è una  catastrofe molto grave.”, disse Sue Anne quando il filmato fu finito.

“Se l’umanità continuerà a sfruttare le risorse naturali come ha fatto fino ad oggi, i livelli dei mari si alzeranno di almeno sei metri  in meno di un secolo.”, disse Emily tristemente.

“Quindi avremo tutti la casa sulla spiaggia ?”, domandò Gazzy entusiasta.

“Non è una bella notizia, Gasman. Se i livelli dei mari si alzeranno sommergeranno vari  Stati. Così, le persone saranno costrette ad abbandonare le loro case, i loro lavori e dovranno cercarsene di nuovi in altri posti.”, gli rispose Paul.

“Il clima si sta riscaldando troppo in fretta…”, aggiunse Emily.

“Sarebbe  bello se il mondo fosse un po’ più caldo…io odio il freddo.”, disse Nudge.

“Se fosse solo questo il problema,  sarebbe il minimo…Ma se il clima continuerà a peggiorare in questo modo, gli uragani, gli tsunami e le tempeste saranno all’ordine del giorno. Già in questi anni che ne sono stati  molti…”, disse Paul.

“Il surriscaldamento genera una reazione a catena: dagli oceani, alle piante, agli animali…Questo  problema sconvolgerà l’intero equilibrio del pianeta.”, aggiunse Brigid seria.

“E’ il cerchio della vita.”, disse Iggy.

“Secondo alcuni studi, molte specie animali si stanno estinguendo e molte altre stanno modificando il loro comportamento…In futuro potrebbero estinguersi altri animali e piante…”, aggiunse  Sue Anne.

“E noi cosa c’entriamo con tutto questo ?”, chiese Fang.

Giusto, Fang…E’ un bel problema, non lo  metto in dubbio….ma noi cosa possiamo  farci ?”, pensò Nancy guardando prima Fang e poi gli scienziati.

Tutti i ragazzi dello stormo, ora attendevano la risposta che li interessava di più.

 

FINE CAPITOLO N  * 11

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Capitolo 12
*** CAPITOLO N 12 ***


CAPITOLO N * 12

 

“Allora ? Noi cosa c’entriamo con il vostro progetto ?”, chiese Fang guardando tutti gli scienziati.

“L’Antartide è un posto pericoloso e imprevedibile. Voi avete delle capacità fuori dal comune e  avete la possibilità di mettervi in salvo volando.”, gli rispose Brigid tranquillamente.

“Ma noi non sappiamo niente di scienza, niente sul riscaldamento globale. Non capisco come potremmo aiutarvi.”, disse Max scettica.

Brigid sorrise e disse: “Non c’è bisogno che diventiate dei ricercatori specialisti. Voi potrete aiutarci a svolgere alcuni compiti particolari che noi non potremmo fare.”

“Questo non è l’unico motivo, ragazzi. Il fatto è che voi siete molto importanti. Appena la gente vi vede, i giornali e le televisioni cominciano a parlare di voi…Quindi siete più indicati per trasmettere il nostro messaggio.”, disse Brian Carey.

“E quale messaggio sarebbe ?”, chiese Fang a  Brigid, diffidente.

“Che il nostro Governo e anche quelli degli altri Paesi  devono considerare seriamente il problema del surriscaldamento globale.”, rispose  Brigid guardando seriamente i ragazzi dello stormo.

“Dobbiamo fare in modo che la gente cominci a usare delle energie alternative che non inquinino il pianeta. Le persone  devono ridurre drasticamente le emissioni  dei gas che provocano l’effetto serra. Se andiamo avanti così, si estingueranno sempre più piante e animali e presto…andrà tutto perduto.”, spiegò loro Brigid seriamente.

“E se noi non credessimo a  tutto questo ?”, chiese Max.

Ci fu un momento di silenzio, durante il quale gli scienziati si scambiarono occhiate preoccupate, poi Melanie rispose, guardando Max: “Non vi obbligheremo a fare qualcosa che  non vogliate davvero. Se dopo averci aiutato per un po’ non sarete convinti dell’utilità di  quello che stiamo facendo, sarete liberi di  andarvene.”

“Sarete liberi di andarvene in qualunque momento. Abbiamo pensato di portarvi con noi perché siete stati raccomandati dalla Dottoressa Martinez.”, aggiunse Brigid.

“Ho capito…Io e lo stormo dobbiamo discuterne e decidere.”, disse Max.

“Ma certo. Se vi servono altre informazioni  chiedete pure. Avete ancora fame ?”, le rispose Michael gentilmente.

“Abbiamo sempre fame.”, gli disse Nudge tranquillamente.

“Consumiamo dalle tremila alle quattromila calorie al giorno quando fa caldo.”, aggiunse Max.

Gli scienziati restarono sorpresi da quella notizia, ma cercarono di non darlo a vedere.

“Okay, non c’è problema. Vediamo cosa riusciamo a raccogliere.”, disse loro Brigid riprendendosi  dallo shock.

Poi, la giovane dottoressa si avviò verso al cucina e Fang la seguì silenziosamente.

Max, guardò male sia Fang e sia Brigid.

Poi, tutti i ragazzi dello stormo andarono in cucina, che era molto piccola.

Intanto, Fang e Brigid chiacchieravano tranquillamente, sotto le occhiatacce di Max.

 

Ad un certo punto, Max non resistette più, troppo gelosa e arrabbiata e uscì dalla stanza, andò sul ponte della nave e spiccò il volo, allontanandosi.

 

“Saliamo ?”, chiese Nancy.

“Certo.”, le rispose Kevin.

I due ragazzi salirono sul ponte e restarono lì a guardare il panorama.

Il panorama che si vedeva dal ponte della nave era molto uniforme...

Il cielo grigio e carico di nubi grigio scuro non prometteva niente di buono e l'acqua dell'oceano era altrettanto scura.

 

Dopo qualche minuto di silenzio, Kevin disse:”Mi interessa questa cosa.”

“Il riscaldamento del pianeta ?”, gli domandò Nancy guardandolo.

“Già. Mi sembra una cosa seria e se posso fare qualcosa per migliorare la situazione, la farò.”, le rispose il ragazzo seriamente.

“Sì, hai ragione. Non piace neanche a me questo problema e vorrei trovare una soluzione, o almeno, provare a limitare i danni.”, concordò Nancy cupamente appoggiando il capo alla spalla destra del ragazzo.

Kevin sorrise e cinse la vita di Nancy con il braccio destro.

I due ragazzi restarono così per qualche minuto, poi Kevin disse:”Peccato.”

“Per cosa ?”, gli chiese Nancy alzando il capo e guardandolo stupita.

“Non possiamo dormire insieme neanche questa volta. Mi hanno messo in camera con i ragazzi.”, le rispose lui divertito.

Nancy arrossì, ma poi, sorridendo e stringendo a sua volta la vita di Kevin con il braccio sinistro, gli rispose:”E' vero...Ma vedrai che ci saranno altre occasioni.”

Kevin restò stupito da quella risposta, perchè si aspettava una reazione imbarazzata da parte della ragazza.

Il ragazzo, poi sorrise felice e baciò dolcemente Nancy a fior di labbra.

 

Poco dopo, i due ragazzi sentirono dei rumori e interruppero il bacio.

“Abbiamo compagnia.”, disse Kevin rassegnato per essere stato nuovamente interrotto.

“Già. Non si può mai stare in pace.”, concordò Nancy.

Infatti, proprio in quel momento comparvero sul ponte tutti gli scienziati.

“Ciao, ragazzi. Che fate di bello ?”, chiese loro Michael calorosamente.

“Guardiamo il panorama.”, gli rispose Kevin sarcastico.

L'uomo lo guardò un momento, incerto se interpretare il suo tono come veritiero o sarcastico.

Nancy sorrise e gli disse:”E' vero, dottor Papa. Stavamo guardando l'oceano.”

 

 

 

Quando Max tornò sul ponte e vide tutti gli scienziati fuori che la guardavano, si innervosì e chiese loro: “Che succede ? E’ tutto a posto ?”

“E’ tutto a posto. Ti stavamo solo guardando volare.”, le rispose tranquillamente Melanine.

“E’ davvero bello poter volare.”, aggiunse Michael.

“E’ vero. E’ meraviglioso poter volare.”, confermò Max.

“Ragazzi ?”, disse loro Max appena li vide.

“E’ tutto okay, Max.”, la rassicurò Nancy sorridendo.

Kevin sorrise e annuì.

Max, rassicurata,tirò un sospiro di sollievo.
”Max, vorrei tanto chiederti cosa provi a essere  quello che sei, ma mi rendo conto che le mie domande sarebbero un’intrusione orribile…Cercherò di reprimere la scienziata  che è in me e non ti seccherò.”, le  disse Brigid.

“Allora, buona fortuna, Brigid ! Essere scienziati, non è qualcosa che si fa, è qualcosa che si è !”, le disse Paul divertito.

Brigid annuì e disse a Max: “E’ vero…Ma  non voglio turbare nessuno di voi con le  mie domande…”

Max, Nancy e Kevin restarono sorpresi sentendo quelle parole.

Gli scienziati che avevano conosciuto i ragazzi fino a quel momento, gli avevano sempre fatto del male e di certo, non si erano mai preoccupati di ferire i loro sentimenti.

Gli scienziati della Wendy K, invece, erano molto diversi.

Per fortuna che esistono anche persone così...e non solo quelle malvagie.”, pensò Nancy guardando il gruppo di scienziati.

 

Dopo, Max si diresse verso la scala che portava verso l’interno della nave e lì incontrò Fang.

“Cos’ hai ?”, le chiese Fang bloccandole il passaggio.

“Niente.”, gli rispose Max gelida, evitando il suo sguardo.

“Max, perché non mi vuoi parlare ?”, le chiese  Fang avvicinandosi a lei e afferrandola per le  braccia.

“E di cosa ? Di te e di me ? Non ci sarà  nessun te e me se corri dietro a tutte le  gonnelle che vedi !”, esclamò Max furiosa guardandolo  e liberandosi dalla presa del ragazzo.

“Sbagli, Max…Un te e me ci sarà sempre.”, le disse Fang tristemente.

Max spinse via Fang, poi andò nella camera che  divideva con Angel, Nudge e Nancy.

 

Poco dopo, andò via anche Fang.

 

Nancy e Kevin, che avevano assistito alla scena restarono in silenzio per qualche minuto.

“Non so cosa fare per aiutarli.”, disse Nancy tristemente.

“Non metterti in testa di fare Cupido, per favore…Devono vedersela loro, non possiamo intrometterci.”, le disse Kevin stringendola a sé.

“Lo so. Hai ragione. Ma mi dispiace vederli  così…Si vede che lontano un miglio che sono  fatti l’uno per l’altra…”, disse Nancy guardando nella direzione in cui erano spariti gli amici.

“Lo so…Ma anche Max non facilita di certo le cose…E’ una testarda e un’orgogliosa tremenda e respinge Fang continuamente perché non sa nemmeno lei cosa vuole.”, aggiunse Kevin.

“Lo so…è il suo carattere. Ma anche Fang potrebbe evitare di fare il cascamorto con Brigid.”, disse Nancy.

“Non fa il cascamorto. Fang considera Brigid solo come un’amica…Ma ora basta pensarci. E’ un problema che devono risolvere loro.”, concluse Kevin risoluto.

“Hai ragione.”, concordò Nancy appoggiando il capo al petto del ragazzo.

 

FINE CAPITOLO N * 12

 

 

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Capitolo 13
*** CAPITOLO N 13 ***


CAPITOLO N * 13

 

“Dai, andiamo dagli altri, okay ?”, gli chiese Nancy.

“Okay.”, le rispose Kevin e, sciogliendo l’abbraccio seguì la ragazza all’interno della nave e fino alla sua stanza.

Quando arrivarono alla camera di Nancy, lei e il ragazzo vi entrarono e vi trovarono: Angel, Nudge, Gazzy, Iggy, Max e Total.

“Eccovi, finalmente !”, sbottò Max appena li vide entrare.

“Che c’è ?”, le chiese Nancy tranquillamente.

“Ci stavate aspettando ?”, chiese Kevin divertito guardando Max.

Nancy lanciò un’occhiataccia al ragazzo e pensò: “Kevin ! Max è già arrabbiata di suo, se ti ci metti anche tu a provocarla !

“Certo che vi stavamo aspettando ! Dobbiamo decidere cosa fare !”, rispose spazientita Max.

Tutti i presenti la guardarono perplessi perché avevano capito che c’era qualcosa che non andava.

“Allora, cos’avete scoperto ?”, chiese Nancy ai  ragazzi per distogliere la loro attenzione  dai problemi di Max.

“Il deposito munizioni !”, esclamò Gazzy felice.

“Oh…vedete di non fare saltare per aria la nave tu e il tuo compare, capito ?”, gli disse Nancy preoccupata guardando prima Gazzy e poi Iggy.

“Tranquilla, Nancy. Lo sappiamo che questa nave ci deve portare a destinazione, quindi  non la faremo saltare.”, la rassicurò Iggy divertito.

“Già, e poi le persone che ci ospitano non lo meritano…Sono dalla nostra parte.”, aggiunse Gazzy seriamente.

“Okay, meglio così.”, disse Nancy più tranquilla.

“Che bello ! Abbiamo un posto sicuro dove stare, cibo e poi…”, disse Nudge.

”E poi, finalmente abbiamo una missione anche noi e a me piace !”, la interruppe Gazzy entusiasta.

“Dici davvero ?”, gli chiese Max non molto convinta.

Gazzy annuì sorridendo.

“Senza contare, che partecipare a questa missione, mi da la sensazione di fare davvero qualcosa di buono…Prima ci limitavamo sempre a opporci al male, ma questa missione mi interessa davvero.”, aggiunse Iggy seriamente.

Intanto, Total continuava a sospirare, pensando ad altro.

“Cos’ ha ?”, chiese Max guardando il cagnolino.

In quel momento entrò Fang.

“Credo che sia Akila.”, le rispose Angel accarezzando dolcemente la testa del cagnolino.

“Ah, Akila, AKila…perché proprio tu ?”, esclamò Total disperato.

“Mh…mal d’amore…è una cosa brutta.”, disse Kevin guardando Total.

“Non ricordarglielo…è già depresso così, non peggiorare le cose.”, gli disse Nancy in tono di rimprovero.

Kevin stava per ribattere, ma Fang disse: “L’amore fa soffrire.”

“Stai zitto, tu !”, esclamò Max infastidita, poi, rivolgendosi agli altri ragazzi disse: “Parliamo di qualcosa di più utile…Qual è il problema, Total ?”

“Mi ignora, totalmente…lei è bellissima…di razza pura ed è alta…come può guardare me ? Un basso mutante senza pedigree, sempre in  fuga con una banda di delinquenti…”, le rispose Total tristemente.

“Ehi !”, esclamò Max offesa.

“Avete rubato tre macchine, effrazione di domicilio, aggressione…Devo continuare ? La lista è ancora lunga.”, le rispose il cagnolino tranquillamente.

“Okay, allora quando sarai stufo di noi, potrai andartene per la tua strada.”, gli disse in tono secco Max.

Angel passò un braccio intorno al collo di Total, temendo di perderlo.

Nancy vedendo la scena sorrise.

“E dovrei abbandonarvi al vostro destino ? Non sono un traditore ! E poi, avete bisogno di me !”, le disse Total indignato alzandosi in piedi scatto.

Nancy sorrise e, accorgendosi che Kevin stava per scoppiare a ridere, gli diede una piccola gomitata  su un fianco.

Kevin la guardò inarcando un sopracciglio, perplesso.

“Cerca di essere te stesso con Alkila. Magari, più cortese, più premuroso…Comportati di più come un cane normale. Ad esempio, dovresti essere più  forte e silenzioso.”, gli consigliò Max.

Total annuì.

“Okay, ora parliamo della missione.”, disse Nudge, poi aggiunse: “A me queste persone  piacciano e questa missione anche, quindi  proporrei di restare per un po’.”

“Anch’io.”, concordò Gazzy.

“Io ho già detto prima cosa ne penso e sono favorevole.”, aggiunse Iggy.

“Anch’io vorrei restare.”, disse Angel.

“Sì, anch’io.”, disse Total.

“Sono d’accordo anch’ io. Questo problema del riscaldamento globale mi interessa e sembra essere un bel casino…Se posso fare qualcosa per migliorare la situazione, lo farò.”, disse  Nancy.

“Resto anch’io.”, aggiunse Kevin.

“Okay, allora resteremo per un po’.”, disse loro Max suscitando le esclamazioni felici di  tutti.

 

Dopodiché, i ragazzi si alzarono dai letti e uscirono dalla stanza per andare a dormire.

“ ‘Notte, piccola.”, le disse Kevin dopo averle dato un tenero bacio sulla fronte.

“ ‘Notte, Kevin.”, gli rispose Nancy sorridendo.

Il ragazzo sorrise e salutò anche Max, Nudge e Angel,ma, prima di uscire dalla stanza si voltò verso Total e gli disse: “Total, cerca di  assecondare Akila più che puoi…Vedrai che le farà piacere.”

Tutti guardarono Kevin, increduli.

“Va bene. Grazie del consiglio…Se la tua tattica funziona chiuderò tutti e due gli occhi quando tu e  Nancy pomiciate.”, gli  rispose Total in tono solenne.

“Total !”, esclamò Nancy imbarazzata.

“Va bene, Total. Guarda che ci conto !”, gli  rispose Kevin divertito e uscì dalla stanza.

Nancy scosse la testa imbarazzata.

“Non te la prendere. Lo sai che è fatto così…Ma ti ama davvero.”, disse Max sorridendo sedendosi  accanto all’amica.

“Lo so…”, disse Nancy sorridendo e guardando l'amica negli occhi.

In quel momento suonò il cellulare di Nancy.

“Tua madre ?”, le chiese Max guardando il cellulare.

“Già. Tra poco torno.”, le rispose Nancy e uscì dalla stanza.

 

 

Appena arrivò in corridoio...

“Tesoro ! Come stai ?”, le chiese sua madre dall’altra parte della cornetta appena  Nancy ebbe accettato la chiamata.

“Tutto bene e tu ?”, le chiese la figlia.

“Io bene…Ma parlami un po’ di te…Voi state tutti bene ? Dove siete ? Cosa state facendo ?”, le rispose Anne.

Nancy le spiegò la missione.

“Sì, capisco…Fate attenzione e copritevi bene. In quel posto fa molto freddo.”, le disse sua madre.

“Sì, lo so…Ci sentiamo domani ? Sto  crollando dal sonno.”, le disse Nancy soffocando uno sbadiglio.

“Certo…E’ già mezz’ora  che siamo al telefono. Sarai stanca…”, concordò la madre.

“Già.”, le rispose Nancy.

“Okay, allora ci sentiamo domani. Buonanotte, Nancy.”, le disse Anne.

“’Notte, mamma.”, la salutò la ragazza, poi  chiuse la comunicazione e tornò nella sua camera per dormire.

 

FINE CAPITOLO N * 13

 

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Capitolo 14
*** CAPITOLO N 14 ***


CAPITOLO N * 14

 

Il mattino dopo, i ragazzi andarono sul ponte della  nave e gli scienziati avevano fornito loro indumenti pesanti.

“Total, hai freddo ?”, gli chiese Nancy vedendolo tremare.

“No, perché ?”, le rispose il cagnolino cercando di fare il duro.

“Perché stai tremando come una foglia.”, gli disse Nancy.

“Sì, ti ci vorrebbe un cappottino.”, aggiunse Max.

“Akila non ha il capottino !”, sbottò Total gonfiando orgogliosamente il petto.

“Ma Akila ha anche un altro tipo di pelo ed è abituata a questo clima rigido…”, cercò di farlo ragionare Nancy.

“Allora, torna in coperta prima che ti debba staccare i ghiaccioli dal naso.”, gli disse Max annoiata.

Nancy tirò un’occhiataccia all’amica.

Max fece spallucce.

Total, girandosi se ne andò in coperta silenziosamente.

“Max ! Ma poverino ! Già  è demoralizzato di suo, se poi ti ci metti anche tu !”, le disse Nancy quando Total fu sparito.

“Non ho detto niente di male, solo la verità.”, le rispose Max tranquillamente.

Nancy scosse la testa e sospirò, ma non era veramente arrabbiata con l’amica.

“Hai finito di fare la protettrice degli animali ?”, le chiese Kevin divertito abbracciando Nancy da dietro.

“No, mai ! Quello è il mio lavoro a tempo pieno !”, esclamò Nancy divertita voltandosi verso di lui.

“E’ incredibile…Non riesco ancora  ad abituarmi  alla faccenda del cane parlante e dei ragazzi volanti…”, disse loro Melanine, che era appena  salita in coperta, poi riprese a scrivere su un taccuino.

“Cosa fai ?”, le chiese Max per distogliere l'attenzione da Nancy e Kevin.

“Segno i cambiamenti delle condizioni climatiche: temperature, velocità dei venti…”, le rispose Melanie.

“E dovresti vedere i loro computer !”, esclamò Nudge avvicinandosi.

“Perché ?”, le chiese Max.

“Ti mostrano come sarà la terra tra cinquant’anni o gli effetti di uno tsunami…E’ grandioso !”, le rispose Nudge.

“Interessante…Ma Iggy e Fang dove sono ?”, chiese Max.

“Stanno  ripulendo Brian e Brigid a poker.”, le rispose  Nudge, poi continuò: “…Gazzy sta guardando  delle simulazioni a computer e Angel sta  vincendo una trentina di dollari.”

“Da quanto lavori a questo progetto ?”, le chiese Nancy.

“Da cinque anni…Sai, abbiamo dei finanziamenti, ma quando si esauriscono dobbiamo sospendere  tutto…E voi da quanto siete in fuga ? La dottoressa Martinez ci ha detto della vostra situazione e abbiamo preso molte misure di sicurezza per voi.”, le rispose Melanine.

“Siamo liberi da quasi due anni e in fuga da…più o meno  sei mesi, anche se sembra passata un’eternità.”, disse Max trucemente.

Melanine annuì comprensiva.

 

In quel momento, sul ponte comparve Angel.

“Ci sono delle balene.”, disse la bambina.

“Eh ?”, le chiese Max.

“Davvero ?”, le domandò Nancy curiosa.

“Sì, volevo vederle.”, rispose loro Angel tranquillamente.

“Sì, è vero. Sicuramente ne vedremo alcune. In questa regione ce ne sono diverse specie.”, aggiunse Melanie.

“Le vedremo adesso.”, disse Angel convinta appoggiandosi al parapetto della nave.

Melanie sorrise comprensiva e le disse: “Prima o poi le vedremo sicuramente.”

“No, sono già qui…E pensano che questa barca puzzi.”, precisò Angel indicando un punto poco distante dalla nave.

“Cosa ?”, le chiese Melanie perplessa.

In quell’istante, un animale immenso bianco e nero saltò fuori dall’acqua.

Nancy restò ammaliata guardando quella creatura.

“Wow…E’ bellissima.”, sussurrò la ragazza guardando l’animale, piena di meraviglia.

“E’ un’orca. Un mammifero marino molto intelligente…Diciamo che queste balene sono  alla lontana delle parenti dei delfini. In  genere non attaccano l’uomo.”, spiegò loro Melanie.

“Sono bellissime…”, disse Nancy guardando ammirata l’animale che si immergeva nuovamente in acqua e rispuntava in superficie un po’ distante dalla nave.

Poco dopo, accanto al primo mammifero ne  apparvero un’altra decina.

Le orche fendevano l’acqua come nuotavano e restavano le une vicine alle altre.

Nancy non perse tempo e cominciò a fare varie foto ai cetacei.

Dopo qualche foto scattata sul ponte, Nancy si involò e sorvolò la zona dove stavano nuotando le orche.

“Nancy, torna indietro !”, le urlò Melanie.

“Tranquilla, è tutto a posto !”, le rispose la ragazza continuando a sorvolare gli animali che nuotavano sotto di lei facendo svariate fotografie.

E' inutile...non cambierà mai...Sapevo che aveva la passione per gli animali, ma mi sa che queste orche hanno proprio fatto colpo...”, pensò Kevin sorridendo guardando Nancy che si librava a qualche metro d'altezza sopra i cetacei.

“Ehi, ragazzi ! C’è un pod di orche vicino a noi ! Le ho  appena viste con il sonar !”, disse loro Michael arrivando sul ponte.

“Lo sappiamo. Le abbiamo viste.”, gli disse Melanie.

“Cos’è il pod ?”, chiese Kevin incuriosito.

“E’ il gruppo, il branco che formano le orche. I loro gruppi vengono chiamati così.”, spiegò Michael.

“Ho capito.”, disse Kevin continuando a guardare  gli animali.

“Che belli…ci sono i cuccioli che vorrebbero avvicinarsi, ma le mamme non glielo permettono perchè sanno che la nave è una cosa strana, che non ci  dovrebbe essere…Ma non sono arrabbiate, anzi, sono abbastanza incuriosite.”, disse Angel dopo qualche minuto.

“Dici ? Ti piace inventare storie su ciò che vedi ?”, le domandò Melanie tranquillamente.

“Non so inventando storie…Sto solo….wow !”, disse Angel guardando un cucciolo di  orca saltare vicino alla  fiancata della nave.

“Voleva mettersi in mostra, come un adolescente.”, disse Angel guardando il cucciolo mentre  tornava nel gruppo.

Melanie e Michael si scambiarono un’occhiata incredula, poi la  prima chiese: “Ragazzi, c’è qualcosa che non sappiamo ?”

“Sono una bambina strana, ma non in senso negativo….Insomma, io posso leggere nella mente delle persone e degli animali.”, le rispose Angel tranquillamente.

E sai anche controllare il pensiero della gente…Ma questo è meglio che non  lo sappiano…”, pensò Nancy guardando la bambina mentre continuava a sorvolare le orche.

Angel si girò verso di lei e sorrise.

Poi, Nancy tornò verso il ponte della nave e atterrò vicino a Kevin.

“Allora, hai fatto un po' di foto ?”, le domandò lui divertito.

“Sì, posso considerarmi soddisfatta. Non vedo l'ora di metterle sul computer !”, gli rispose la ragazza entusiasta.

“Prima ho sentito pensare le balene, ho sentito che si stavano avvicinando allora sono salita a vederle.”, disse Angel ai due scienziati, increduli.

Nancy sorrise guardando le espressioni dei due adulti, poi, girandosi di nuovo verso le orche disse:”Ragazzi, finalmente ho capito  cosa voglio fare da grande.”

“Davvero ?”, le chiese Melanie.

“L’Animalista !”, esclamò Nudge.

“Vuoi gestire un canile !”, tirò a indovinare Kevin.

“O un allevamento con un rifugio per trovatelli.”,  aggiunse Max.

“No, secondo me, qualcos’altro.”, disse Angel  sorridendo e guardando Nancy.

“Voglio fare la biologa marina.”, disse loro Nancy seriamente guardandoli.

“Come ?”, le chiese Nudge, incredula.

“Voglio proteggere gli animali, soprattutto le orche.”, le rispose Nancy.

“Oh, no ! Ha avuto un altro colpo di fulmine !”, esclamò Max coprendosi gli occhi con una mano.

“Un altro ? Perché, il primo qual è stato ?”, le chiese Nudge.

“Il primo è stato Kevin.”, le rispose Angel tranquillamente.

Kevin guardò prima Angel e poi Nancy, che  arrossì, imbarazzata.

“E’ che sono degli animali bellissimi…Mi piacciono  anche gli altri, ma le orche…credo siano  i miei preferiti.”, disse loro Nancy guardando il gruppo di mammiferi che nuotavano vicino alla barca.

Kevin sorrise e, cingendole la vita con un braccio, le disse: “Qualunque decisione prenderai, io sarò con te.”

Nancy lo guardò felice e gli rispose: “Grazie…”, e lo baciò.

Kevin, dopo un attimo di sorpresa, rispose al bacio.

 

Dopo quelle che parvero ore…

“Ehi, voi due ! Certe cose non si fanno in pubblico !”, esclamò una voce fin troppo conosciuta.

Nancy si staccò di colpo dal ragazzo.

“E’ arrivato…”, brontolò Kevin.

“Certo ! Basta che mi allontano per qualche  minuto e voi fate i piccioncini !”, esclamò Total avvicinandosi al gruppetto.

“Total, non stavamo facendo niente.”, si difese Nancy imbarazzata.

“Total, perché non vai a fare amicizia con  le orche ? Magari andate d’accordo, oppure, con te fanno un buon antipasto.”, gli disse Kevin infastidito per essere stato interrotto poco prima.

“Kevin, smettila !”, lo rimproverò Nancy sorridendo.

Total sbuffò.

Poi Nancy tirò fuori la sua macchina fotografica e fece qualche altra foto alle orche.

 

 

Dopodiché, i ragazzi tornarono in coperta, mentre Nancy e Kevin andarono nella piccola cucina.

Nancy si sedette  su una sedia  vicino al tavolo e accese il suo computer.

Kevin si sedette accanto a lei.

Nel frattempo, il pc si era acceso e il programma della posta era stato avviato.

Nancy vide un’e-mail di sua madre.

 

  Ciao, Nancy !

   come va ? state tutti bene ?

   Allora, come va la vostra missione ?

   Fammi sapere, ok ?

                                              Mamma

 

“Sarà meglio rispondere…”, disse Nancy sorridendo e cominciò a scrivere la sua risposta.

 

Ciao, mamma.

Qui va tutto bene. Siamo ancora sulla nave diretta al Polo Sud.

Poco fa ero con gli altri ragazzi sul ponte della nave e indovina cos’è successo ?

Abbiamo visto un pod di orche !!!

Sono bellissime !

Le adoro !

Credo che diventerò una biologa marina, sai ?

Mi piacciono moltissimo quegli animali !!!

Per il resto è tutto regolare: niente combattimenti, niente fughe, quindi direi che va piuttosto bene !

Ciao  e alla prossima !

                                       Nancy

                       

“Ti hanno proprio colpita quegli animali, eh ?”, le domandò Kevin sorridendo.

“Già. Sono davvero bellissimi !”,gli rispose Nancy e gli fece vedere le foto che aveva scattato.

“Perché non ne mandi qualcuna a tua madre ?”, le domandò il ragazzo guardando le foto.

“E’ vero. E’ un’ottima idea.Ora gliele mando.”, gli rispose la ragazza e, scrivendo un’altra e-mail alla madre le allegò alcune delle foto appena fatte.

 

FINE CAPITOLO N * 14

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Capitolo 15
*** CAPITOLO N 15 ***


CAPITOLO N * 15

 

La navigazione dall’Argentina all’Antartide durò tre giorni e per i ragazzi fu davvero dura.

 

Spesso, durante quei giorni, i ragazzi si allontanavano in volo.

 

I ragazzi in quel periodo di navigazione cominciarono anche a conoscere gli scienziati.

Gli adulti della Wendy K erano molto cordiali e gentili con lo stormo e i ragazzi si trovarono molto bene con loro.

 

Una mattina, Nancy e Kevin si allontanarono in volo.

“Ehi, voi due !”, urlò Max dal ponte della nave.

Nancy e Kevin si voltarono verso di lei, vedendola in piedi che li guardava con le braccia conserte.

“Che c’è, Max ?”, le chiese Nancy sospesa a mezz’aria.

“State attenti e non allontanatevi troppo.”, le rispose Max seriamente.

“Va bene, non preoccuparti.”, la rassicurò Nancy sorridendo.

“Già. Torneremo tutti interi, tranquilla.”, aggiunse Kevin divertito.

Poi, i due si voltarono e si allontanarono in volo.

 

Mentre volavano ad alta quota, i ragazzi videro delle balene nuotare sotto la superficie dell’acqua.

“Kevin, guarda !”, gli disse Nancy indicandogli il branco di balene che nuotava sotto di loro.

“Le ho viste.”, le rispose lui sorridendo.

“Se non fosse per il freddo, questo posto mi piacerebbe anche, sai ?”, le chiese dopo qualche minuto lui.

“E’ vero…Con tutte queste balene da osservare…non mi dispiacerebbe diventare davvero una biologa marina.”, concordò la ragazza sorridendo.

“Ti sei proprio fissata, eh ?”, le domandò lui divertito.

“Già. Cosa ci vuoi fare ? E comunque, potresti diventare un biologo anche tu.”, gli rispose la ragazza tranquillamente.

“O il capitano della nave.”, aggiunse Kevin sorridendo.

“Anche…”, concordò Nancy.

 

Passò qualche minuto, poi Kevin le chiese: “Torniamo alla nave ? Quelle nuvole non mi piacciono neanche un po’ e il vento sta cominciando a diventare più forte.”

Nancy guardò le nuvole nere alle quali si stavano avvicinando e tra le quali si vedevano anche dei lampi.

“Sì, è meglio tornare.”, gli rispose la ragazza e, virando improvvisamente si voltò nella direzione della nave.

Kevin la seguì e dopo dieci minuti atterrarono sul ponte della nave, dove trovarono gli scienziati al completo e tutti i membri dello stormo.

“Per fortuna siete tornati, ragazzi…Mi sa che sta per arrivare un bel temporale.”, disse loro Michael indicandogli le nuvole nere.

“Già. Appena abbiamo visto quei nuvoloni abbiamo fatto dietro front…”, gli rispose Nancy tranquillamente.

“E’ meglio andare giù…Abbiamo visto dei lampi lì in mezzo…”, aggiunse Kevin seriamente.

“Dei lampi ?”, gli chiese Melanie.

“Sì, e tanti anche.”, le rispose Nancy.

“Allora sarà davvero una brutta tempesta.”, disse Brigid.

“Forza, andate tutti in coperta. Lì sarte al sicuro.”, disse loro il capitano della nave in tono molto serio.

“Perché ? Io voglio vedere questa tempesta. Non ne ho mai vista una !”, protestò Gazzy.

“Gazzy, non discutere. E’ pericoloso stare fuori con questo tempo e quando ci sarà la tempesta lo sarà ancora di più.”, gli disse Max in tono risoluto.

Gazzy la guardò un momento, poi, scrollando le spalle disse con tono annoiato: “E va bene…Vado giù…ma sarà una noia…”

Così dicendo il ragazzino scese in coperta, seguito dagli altri ragazzi e dagli scienziati.

 

 

Dopo venti minuti circa, si scatenò davvero la tempesta e la nave avanzò faticosamente nell’oceano venendo sballottata violentemente dalle onde.

I ragazzi guardarono quello spettacolo dai finestrini.

“Caspita…E’ forte come tempesta.”, disse Fang guardando fuori.

“Sì, in questa regione ce ne sono spesso di tempeste, ma non erano mai state così violente…”, gli rispose Brigid.

“E’ vero…negli ultimi dieci anni le tempeste di questa regione sono cambiate…ed è tutto dovuto ai cambiamenti climatici…Peggioreranno ancora di più.”, aggiunse Melanie.

I ragazzi guardarono le due scienziate, capendo che non avevano mentito e compresero che il surriscaldamento del pianeta era davvero un problema molto serio.

 

 

 

Quando la temperatura esterna arrivò a -25 ° sotto lo zero, Total accettò di mettersi il cappottino.

 

 

Il terzo giorno…

“Ehi, ho visto della terra.”, esclamò Gazzy che stava volando poco distante dalla nave.

Nancy, Kevin e Max, che erano sul ponte guardarono nella direzione indicata da Gazzy e videro un’isola bianca.

“Dovremmo vederla tra poco. L’aria è abbastanza limpida.”, disse loro Michael dopo aver  guardato anche lui in quella direzione, ma senza riuscire a distinguere la terra ferma.

“Noi la vediamo già. Abbiamo la vista molto sviluppata, come quella dei falchi.”, gli  disse Max tranquillamente.

Michael guardò stupito i ragazzi, da una parte invidioso, ma cercò di non darlo a vedere.

“Capisco.”, disse l’uomo e tornò a guardare verso la terra ferma.

“Ehi, c’è qualcosa di grigio…Sembrano rocce…Ma non dovrebbe esserci neve dappertutto ?”, gli chiese Max scrutando l’orizzonte.

“Non è tutto coperto dalla neve. Ci sono anche strisce di roccia, dove i ghiacciai si sono fermati e poi, in questo periodo, qui siamo in estate e c’è meno ghiaccio del solito.”, le spiegò Michael.

“Se adesso è estate non voglio pensare in inverno com’è questo posto…”, disse Nancy sottovoce.

Kevin, sentendo quello che aveva detto la ragazza sorrise.

“Ci sono delle costruzioni.”, osservò Nancy.

“Sì, sembrano…degli edifici rossi.”, aggiunse Max.

“Io non vedo ancora niente, ma quelli che mi avete descritto sono i nostri rifugi…di solito sono di colori sgargianti, ad esempio rossi o verdi, in modo da poterli distinguere facilmente anche a grandi distanze.”, spiegò loro l’uomo.

“Ad esempio, in una tormenta ?”, chiese Max.

“Sì, anche se qui nevica poco. Più che altro ci sono  forti raffiche di vento e fa molto freddo, ma di  tormente vere e proprie non ce ne sono spesso.”, le rispose Michael tranquillamente.

“E’ così strano…”, osservò Max.

“Cosa è strano ?”, le chiese Fang alle sue spalle.

Max sussultò sentendo la voce del ragazzo.

“Qui non nevica o nevica poco…eppure è tutto coperto di neve….”, gli rispose Max.

Fang annuì e disse: “Brigid dice che qui c’è l’aria più asciutta della Terra.”

“Scommetto che non vedete l’ora di sbarcare. Quando scenderemo, alloggeremo nella  stazione di Lucir, che accoglie turisti ogni anno.”, disse loro Michael.

“Non pensavo di incontrare altre persone.”, disse Max iniziando a innervosirsi.

“Ci sono dodici famiglie che lavorano qui perennemente. Sono in tutto quaranta persone.”, le disse Michael tranquillamente.

Fang, Max, Kevin e Nancy si scambiarono uno sguardo d’intesa: bisognava stare all’erta.

“Ragazzi, io vado in cabina a prepararmi. Attraccheremo tra circa mezz’ora. Ci vediamo dopo.”, disse loro l’uomo e si avviò verso l’interno della nave.

 

 

Quando l’uomo se ne fu andato, Gazzy atterrò sul ponte, con le ali spiegate.

“Quegli edifici sembrano grandi anche visti da qui, sapere ?”, chiese loro Gazzy.

“Un motivo in più per stare in guardia.”, disse Max in tono cupo.

“In guardia ? No, Max ! Non dirmi che siamo in pericolo anche qui ! E io che pensavo di essere in vacanza !”, esclamò Gazzy.

“Non lo so, Gazzy…Ma visto quello che ha detto Michael, è meglio stare attenti.”, gli rispose Max seriamente.

“Ti riferisci alle persone che vivono lì ?”, le domandò il ragazzino.

Max annuì.

 

Ci fu qualche minuto di silenzio…

“Dai, ragazzi. No prendiamola così. Magari sono brave persone anche quelle che vivono lì. E poi, basterà tenere gli occhi aperti, come sempre…”, disse loro Nancy cercando di essere ottimista.

Kevin, Max, Fang e Gazzy guardarono la loro amica per qualche secondo.

“E’ vero. Dobbiamo essere almeno un po’ ottimisti. Staremo attenti, ma intanto…perché non proviamo anche quest’esperienza ?”, disse loro  Kevin tranquillamente.

“Sì, hai ragione. E poi, tra te che blocchi la gente….”, disse Max indicando Kevin, :”…e Angel che legge nel pensiero e tutti gli altri, nessuno può fermarci.”, concluse Max sorridendo.

“Già, ben detto !”,concordò Nancy sorridendo.

Fang sorrise, poi disse: “Vado di sotto. A dopo.”, e se ne andò per la scaletta che portava al piano interno.”Vado al prepararmi anch’io.”, disse Max, allontanandosi.

“Anch’io. Ciao !”, disse loro Gazzy.

“Ciao.”, gli rispose Nancy.

“A dopo.”, aggiunse Kevin.

 

Quando restarono solo Nancy e Kevin sul ponte…

“Allora, stiamo per iniziare una nuova avventura, eh ?”, le chiese Kevin guardando l’oceano.

“Già, ma non sono preoccupata.”, gli rispose Nancy guardando nella sua stessa direzione.

“Perché ?”, le chiese il ragazzo guardandola stupito.

“Perché siamo insieme.”, gli rispose la ragazza semplicemente guardandolo a sua volta.

Kevin sorrise e, cingendola la vita con un braccio, la strinse a sé.

Nancy non oppose resistenza.

I due ragazzi si guardarono negli occhi per qualche minuto, sorridendo.

“Quando ci sarà un po’ di calma, ci prenderemo del tempo per noi…Andremo da qualche parte  solo io e te.”, le disse Kevin seriamente.

Nancy lo guardò un momento, poi gli rispose sorridendo: “I ragazzi dello stormo sono sempre  stati la mia famiglia e sto bene con loro…Però…”

“Però ?”, le chiese Kevin alzando un sopracciglio.

“Però voglio anch’io stare un po’ tranquilla con te. Senza gente intorno, solo noi due. Voglio anch’io trascorrere del tempo solo con te…Ma  quando saremo al sicuro.”, gli rispose Nancy sorridendo.

“Quello era sottinteso.”, le rispose Kevin sorridendo e, avvicinandosi lentamente, la baciò.

Nancy rispose felice a quel bacio.

 

Quando si staccarono…

“Strano.”, disse Nancy pensierosa.

“Cosa ?”, le chiese il ragazzo stupito.

“E’ strano che non sia arrivato Total…ogni volta arriva sempre nel momento sbagliato e ci interrompe.”, gli rispose la ragazza divertita.

“Già, ora che mi ci fai pensare è vero…Dov’è finito ?”, osservò Kevin guardandosi attorno.

“Sarà con Akila.”, ipotizzò Nancy.

“Può essere…Approfittiamone, allora.”, le disse Kevin sorridendo e avvicinandosi nuovamente.

“No, Kevin. Dobbiamo prepararci, lo sai.”, lo fermò Nancy.

Kevin la guardò offeso e mise il broncio.

Nancy lo guardò un momento, poi si avvicinò di nuovo a lui e, accarezzandogli una guancia con una mano, gli disse: “Dai, non fare così.”, e lo baciò di nuovo.

Kevin rispose al bacio, contento di averla avuta vinta.

Quando si allontanarono…

“Non riesci proprio a resistermi, eh ?”, le chiese il ragazzo divertito.

“Lo sai che quando fai la faccia da cucciolo abbandonato, non so resistere e tu te ne approfitti !”, gli rispose Nancy sorridendo.

“Già…lo faccio apposta…”, le disse lui ghignando divertito.

Nancy scosse la testa e, prendendolo per mano, gli disse: “L’avevo immaginato…Ora andiamo, forza.”

Poi, la ragazza iniziò a incamminarsi verso l’interno della nave e Kevin la seguì.

 

FINE CAPITOLO N * 15

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Capitolo 16
*** CAPITOLO N 16 ***


CAPITOLO N * 16

 

Quando la nave attraccò, i ragazzi scesero a  terra, con gli scienziati della Wendy K.

“Venite, ragazzi. Ci stanno aspettando.”, disse loro Sue Anne cordialmente.

“Già. Avete un sacco di persone da conoscere.”, aggiunse Michael.

“Non vedo l’ora…”, sibilò Max nervosa.

“Dai, Max. Vedrai che andrà tutto bene.”, le disse Nancy incoraggiante camminando accanto a lei.

Quando i ragazzi furono a terra, si guardarono intorno incuriositi e videro le costruzioni rosse che avevano già scorto dalla nave.

Oltre  a quelle costruzioni dal  colore vivace e altre navi ormeggiate nel piccolo porto non c’era altro.

 

Tutto attorno a loro, i ragazzi videro distese immense ricoperte di neve e spuntoni di roccia grigia che affioravano dal terreno.

“E’ come essere sulla luna.”, disse Nudge guardando il panorama.

“Già…e poi, questo posto è così pulito  che non sembra vero.”, aggiunse Angel.

“Wow ! Siamo esploratori e forse vedremo cose che non ha ancora visto nessuno!”, esclamò Gazzy entusiasta.

Nancy si guardò intorno incuriosita, poi disse:”E' bello questo posto...E' molto tranquillo.”

“Già, ma fa troppo freddo per i miei gusti.”,aggiunse Kevin non troppo entusiasta.

“E' vero. Sembra di essere in un congelatore.”, disse Fang.

“Avete ragione...Fa troppo freddo anche per me...Però devo ammettere che non mi dispiace un po' di tranquillità dopo tutto quello che abbiamo passato...Di sicuro però, non verrei mai a vivere in un posto così...”, disse loro Nancy sorridendo.

“Sarà...io comunque preferisco il caldo.”, disse Max, poi aggiunse:”E’ tutto bianco…”

“Già.”, concordò Iggy assorto.

“Non è come i posti che siamo abituati a vedere…Qui è così, silenzioso, così pulito…così tutto bianco…”, aggiunse Max.

Fang le fece cenno di guardare Iggy.

“Lo so. Posso vederlo.”, disse Iggy lentamente.

Nancy e Kevin, che avevano assistito alla scena, guardarono Iggy increduli.

“Amico, che hai detto ?”, gli chiese Kevin avvicinandosi a Iggy.

“Ho detto che ci vedo.”, gli rispose Iggy pacatamente.

Max, allora agitò una mano davanti al volto di Iggy.

“Ehi ! Ma che fai ?”, esclamò Iggy allontanandosi di qualche centimetro.

Max guardò incredula prima Iggy e poi Fang.

Iggy sorrise di rimando, guardandoli entrambi.

Nancy sorrise, felice per l’amico, e gli disse: “Iggy, sono così contenta per te !”

“Che succede ?”, chiese loro Gazzy avvicinandosi.

“Iggy ci vede.”, gli rispose Max.

Gazzy fece una faccia incredula mentre Iggy lo guardava.

“E’ passato…è tornato tutto come prima…”, disse Iggy frustrato dopo aver guardato Gazzy per qualche minuto.

“Come è passato ?”, gli chiese Gazzy perplesso.

Iggy sospirò, si voltò verso le montagne ed esclamò: “Ci vedo  ancora ! Vedo le montagne laggiù !”, e indicò la catena montuosa che si vedeva in lontananza.

Iggy poteva vedere le cose bianche e restò incanto per venti minuti buoni a guardarsi attorno.

 

“Ragazzi, andiamo dentro. Sto gelando.”, disse Max ad un certo punto.

“Sì, sono d’accordo. Ho freddo anch’io.”, aggiunse Nancy stringendosi nel suo cappotto.

“Okay, non abbiamo fatto tutta questa strada per finire congelati.”, concordò Kevin sorridendo e cingendo la vita di Nancy con un braccio per infonderle calore.

“Kevin, lasciami !”, gli disse Nancy imbarazzata.

“Ti sto solo scaldando.”, le rispose il ragazzo divertito guardando il viso della ragazza arrossire velocemente.

“Ti ringrazio, ma ora puoi anche allontanarti…Tanto stiamo entrando.”, gli disse la ragazza imbarazzata allentandosi di qualche centimetro da lui.

Kevin la lasciò andare e sorrise divertito.

Nancy, nel frattempo faceva finta di nulla, ma in realtà era imbarazzata.

Max e Fang si scambiarono un’occhiata divertita.

“Dai, entriamo.”, disse Max sorridendo e guidando lo stormo all’interno di una costruzione rossa.

I ragazzi si avventurarono nell’edificio rosso di fronte a loro.

Appena entrò all’interno della costruzione, Iggy non vide più nulla e dovette nuovamente concentrarsi sui rumori del posto per orientarsi.

 

Mentre camminavano all’interno della struttura, i ragazzi videro molte persone che li guardavano incuriosite.

I ragazzi vennero condotti ai loro alloggi da Michael.

Nudge, Max, Nancy e Angel avevano una camera per loro con quattro letti a castello e un bagno incluso.

Kevin, Fang, Iggy e Gazzy avevano anche loro un’unica camera.

 

 

Dopo essersi sistemati, i ragazzi andarono nella camera delle loro amiche.

“E’ grande questo posto.”, disse Kevin entrando nella stanza delle ragazze.

“Già, per fortuna le nostre camere sono vicine.”, aggiunse Fang.

“Ehi, ragazzi ! Volete venire a vedere i pinguini ?”, chiese loro Brigid entrando nella stanza.

“Certo ! Basta che li mettiate davanti a uno sfondo bianco, almeno ne vedo le sagome.”, le rispose Iggy sarcastico.

Nancy sorrise, poi le disse: “Certo, dottoressa Brigid…Ce ne sono molti da queste parti ?”

“Chiamami pure Brigid e  dammi del tu…o mi fai sentire vecchia !!! Comunque, sì, ci sono alcune specie di pinguini in questa regione. Dai, andiamo !”, le rispose Brigid sorridendo.

 

FINE CAPITOLO N * 16

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Capitolo 17
*** CAPITOLO N 17 ***


CAPITOLO N * 17

 

Nel frattempo, in un altro luogo qualcuno stava tramando alle spalle dei ragazzi guardando delle registrazioni e dei  fotogrammi scattati a bordo della Wendy K e della stazione di Lucir…

 

 

I ragazzi dello stormo raggiunsero insieme a Brigid una colonia di pinguini imperatore.

“Guardate ! Sono un pinguino anch’io !”, esclamò Angel e, buttandosi pancia a terra scivolò lungo un pendio innevato.

“Angel, stai attenta ! Stai andando troppo veloce !”, le disse Nancy guardandola preoccupata.

“Tranquilla. Non si farà niente.”, la rassicurò Max sorridendo.

Nancy guardò l’amica al suo fianco, poi disse:”Speriamo…”, e tornò a guardare Angel.

“Ehi, non diventare iper preoccupata come  Anne, per favore !”, esclamò Fang divertito.

“Spiritoso…”, gli disse Nancy facendogli la  linguaccia.

Kevin sorrise e strinse la vita di Nancy con un braccio.

Nancy guardò il ragazzo e gli sorrise di  rimando.

Senza aspettare oltre, anche Gazzy si lanciò giù dal pendio seguendo l’esempio della sorella e alcuni pinguini gli finirono addosso.

 

Nel frattempo, Max prese appunti: sul clima, sul paesaggio, sui pinguini…

“Come va ?”, chiese loro Brian Carey sbucando dal nulla e raggiungendo i ragazzi.

“Bene…Stiamo socializzando con i pinguini.”, gli rispose Brigid divertita.

“Già. Sono così carini…”, aggiunse Sue Anne guardando i volatili.

Proprio in quel momento, i pinguini si allontanarono spaventati dall’acqua emettendo dei versi striduli.

Subito dopo, dall’acqua emerse un’enorme foca leopardo che affettò Sue Anne per una gamba e la trascinò sotto la superficie.

“Cos’era ?!”, esclamò Nancy spaventata.

“Una foca leopardo !”, le rispose Biran agitato.

“Chiamate aiuto ! Ci servono Paul e gli altri !”, aggiunse Brigid spaventata.

All’improvviso, Sue Anne riemerse dall’acqua e gridò, ma l’animale la tirò nuovamente negli abissi marini.

L’acqua cominciò a tingersi di rosa…

I ragazzi se ne accorsero.

“Andate ! Chiamate aiuto !”, gridò loro Max.

Nancy, Kevin, Iggy, Gazzy,Angel e Nudge corsero verso la stazione il più velocemente possibile, perchè le forti e gelide raffiche di vento non permisero loro di volare.

 

 

“La terrà sott’acqua e la scrollerà fino ad ucciderla !”, esclamò Brigid sconvolta.

“Sue, resisti !”, urlò Brian quando la foca riemerse e agitò le braccia per attirare l’attenzione dell’enorme animale.

Brian però, non poteva buttarsi perché la superficie ghiacciata era rotta solo dove c’era il buco provocato dalla foca e, se qualcuno fosse caduto in quel buco, non ne sarebbe più uscito…

“Vieni !”, gridò Max a Fang e decollò.

Il ragazzo la imitò e, dopo aver fatto una veloce ricognizione della superficie ghiacciata, vide la sagoma lunga tre metri della foca nuotare sotto il ghiaccio.

“Ragazzi,state attenti ! Il vento è molto forte !”, urlò loro Brigid preoccupata guardandoli.

“Prendila appena riemerge !”, gli disse Max seriamente contrastando le forti raffiche.

Fang annuì, continuando a osservare i movimenti della foca.

 

I ragazzi volarono a meno di due metri della  superficie, attendendo che la foca emergesse.

L’animale, dopo qualche minuto affiorò dall’acqua e comparve anche Sue Anne, ormai svenuta.

Fang colpì con gli stivali la testa della foca con violenza e Max fece la stessa cosa, colpendo però la schiena dell’animale.

La foca restò sorpresa da quei colpi e cercò di afferrare Max, ma fortunatamente, la ragazza ritirò su le gambe velocemente.

Subito dopo, i due ragazzi sollevarono Sue Anne di peso e la allontanarono dall'acqua.

Fang e Max trascinarono in volo Sue Anne fino all’infermeria, dove gli infermieri la misero su una barella.

 

“Ragazzi ! State bene ?”, chiese loro Nancy correndogli incontro, seguita da Kevin, Angel, Nudge, Gazzy, Iggy e Total.

“Noi sì, ma lei…”, le rispose Max alludendo a Sue Anne, che era conciata davvero male.

Infatti, la donna aveva una brutta ferita a  una gamba ed era coperta di sangue.

Nel frattempo arrivarono anche gli scienziati della Wendy K.

Due infermieri stavano controllando le condizioni  della donna e, quando uno di loro esaminò la ferita alla gamba e scostò alcuni brandelli di carne, vide dei cavi elettrici.

“E questo che vuol dire ?”, chiese Paul vedendo i cavi elettrici.

“Non lo so…ma è andata ormai. Non c’è polso.”, gli rispose un infermiere.

Tutti gli scienziati della Wendy K erano sconvolti.

“Brian, vai a prendere il computer di Sue Anne e perquisisci il suo alloggio.”, disse Paul seriamente guardano i ragazzi.

Sue Anne era una spia.

“Voi entrare e non fatevi vedere.”, disse Paul ai ragazzi dello stormo, poi, rivolgendosi agli altri scienziati disse: “Voi perquisite la Wendy K, la stazione, gli alloggi, la mensa e controllate che non ci siano telecamere…A quanto pare c’era una traditrice tra di noi.”

I ragazzi dello stormo si guardarono tesi, sapendo che presto sarebbe arrivato qualche grosso guaio.

 

 

FINE CAPITOLO N * 17

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Capitolo 18
*** CAPITOLO N 18 ***


CAPITOLO N * 18

 

Una mattina, i ragazzi andarono a fare un volo  di ricognizione.

“Dove andiamo ?”, le chiese Nudge mentre sorvolavano bianche distese.

“Solo a fare una ricognizione della zona.”, le rispose Max.

Poi, la ragazza si avvicinò a Fang e gli  disse: “Sicuramente, Sue Anne stava trasmettendo informazioni su di noi a qualcuno.”

“Già…Brigid sta cercando di entrare nel suo computer per vedere se riesce a scoprire qualcosa di più.”, le rispose Fang cupamente.

“Ho capito. Nudge ce la farebbe tranquillamente.”, osservò Max.

“Già. Se Brigid non ci riuscirà, diremo a Nudge di tentare.”, concordò Fang ostinatamente.

Max gli tirò un'occhiataccia, che il ragazzo ignorò tranquillamente.

“Ehi, sorvoliamo le isole ?”, chiese loro Gazzy avvicinandosi.

“Già. In mezzo a quell'isola c’è un vulcano !”, esclamò Nudge entusiasta.

“Va bene. Andiamo.”, concordò Max facendo rotta verso un’isola più grossa  delle altre, con al centro un enorme vulcano.

“Io non vedo niente.”, disse Iggy in tono depresso.

“Potrei viaggiare con Fang ?”, chiese Total agitandosi tra le braccia di Iggy.

“Posso ancora volare ! E so orientarmi e manovrare !”, sbottò Iggy indispettito.

Nancy sorrise e disse al cagnolino: “Non dovresti preoccuparti, Total. Iggy è davvero in gamba, te lo assicuro !”

Iggy le sorrise riconoscente, mentre il cagnolino si tranquillizzava tra le braccia del ragazzo, poi disse: “Ma sì, lo so che è bravo anche lui. E' il più in gamba del gruppo !”

Iggy sorrise, sorpreso da quelle parole e arrossì.

“Grazie, Total...ma sapevo già di essere il migliore !”, gli rispose Iggy sorridendo.

“Il solito modesto !”, gli disse Kevin in tono scherzoso.

Iggy sorrise divertito, poi, con gli altri ragazzi continuò a volare verso l'isola con il vulcano.

 

Man mano che i ragazzi si avvicinavano al vulcano, videro che al suo interno l’acqua era calda.

I ragazzi atterrarono sulla terra ferma, vicino al vulcano.

“C’è stata tanta gente in questo posto.”, osservò Fang guardando diversi cartelli con il nome dell’isola, tradotti in diverse lingue.

L’isola si chiamava DECEPTION ISLAND, che tradotto sarebbe ISOLA DELL’INGANNO.

“L’isola dell’ Inganno ! Sembra proprio il posto ideale per vivere.” , disse Max divertita leggendo il nome del posto.

“Se proprio ci tieni a vivere nella sterile e totale desolazione…”, commentò Fang guardandosi intorno.

“Non è sterile.”, disse Angel.

Poi Nudge cominciò a togliersi gli  stivali.

“Che fai ?”, esclamò Max innervosendosi.

“Un bagno caldo…”, le rispose Nudge sognante, indicando l’acqua calda, dalla quale fuoriusciva un  intenso vapore.

Poi, Nudge si immerse nell’acqua.

“Stai attenta…L’acqua potrebbe ribollire all’improvviso.”, l’ammonì Max seriamente.

“Entro anch’io.”, disse Total e si buttò nell’acqua.

Nel frattempo, sopra i ragazzi passò un  gruppo di albatros e Max e compagni si  incantarono a guardarli.

“Che belli.”, osservò Nancy.

“Già…Sono albatros.”, spiegò Fang guardando gli uccelli.

“Ragazzi !”, li chiamò Nudge preoccupata.

Tutti si voltarono verso di lei, allarmati.

“Che c’è ?”, le chiese Max.

“Guardate.”, rispose Nudge indicando Total, che, in quel momento  sguazzava placidamente nell’acqua calda.

“Oh, che bel calduccio…Se mi portassero anche un Martini non uscirei più…è un paradiso.”, disse Total beatamente, ignorando il fatto che lo stessero guardando tutti.

“Non ci credo…”, mormorò Nancy stupita.

“E’ incredibile…”, aggiunse Kevin guardando Total.

Tutti i ragazzi fissarono il cagnolino, increduli.

“Si può sapere cos’avete ? Siete andati in fissa ?!”, esclamò Total sentendosi così  osservato.

“Total…ti stanno spuntando le ali.”, gli rispose Max sbalordita.

Infatti, dalla schiena di Total erano comparse  due piccole ali nere.

 

FINE CAPITOLO N * 18

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Capitolo 19
*** CAPITOLO N 19 ***


CAPITOLO N * 19

 

Il mattino dopo, mentre i ragazzi stavano facendo colazione e Total mangiava in una ciotola accanto ad Akila...

“Okay, ragazzi…Lo so che è dura passare oltre il tradimento di Sue Anne, ma abbiamo del lavoro da fare.”, disse loro Michael in tono serio guardandoli tutti.

I ragazzi smisero di mangiare contemporaneamente e fissarono l’uomo.

“Oggi accompagnerete alcuni di noi in una  piccola esplorazione, ma dovete restare comunque all’erta.”, proseguì l’uomo seriamente.

Max annuì.

Come sempre…Non è una novità stare all’erta  per noi.”, pensò Nancy sarcastica guardando i ragazzi dello stormo e poi l’uomo.

“Quando Sue Anne è stata aggredita, ci stavate aiutando a documentare le condizioni di vita dei pinguini imperatore…Oggi andrete con  Brigid ad esaminare alcuni campioni di  ghiaccio, dai quali si possono scoprire molte informazioni.”, aggiunse Michael.

“Sì, però prima dobbiamo parlare della vostra  sicurezza, ragazzi.”, disse loro Brigid seriamente.

“Ad esempio, se vi smarriste ? Le zone si assomigliano  molto da queste parti. Cosa fareste ?”, aggiunse Brigid guardando i ragazzi.

“Io  mi alzerei in volo e, da lì, sorvolerei le varie zone, fino a trovare la stazione.”, le rispose Max tranquillamente.

“Oh…certo…Comunque, alcuni animali di queste zone possono essere molto pericolosi, quindi, se vi trovaste troppo vicini a loro, vi  raccomandiamo…”, proseguì Brigid dopo una  certa sorpresa.

“Di fuggire volando ?”, la interruppe Max divertita.

I ragazzi cercarono di non sorridere.

Dai, Max ! Dalle tregua ! Povera, Brigid !”, pensò Nancy divertita guardando l'amica.

“Okay, tormente e venti possono essere molto forti da queste parti. Possono arrivare a una forza di ottanta miglia orarie e soffiano neve e schegge di ghiaccio che possono forare  come aghi...”, continuò Brigid in tono risoluto.

Poi, la giovane donna attese qualche secondo, in attesa della solita replica di Max, che però non arrivò.

“In quei casi dovrete scavarvi una buca nella neve abbastanza profonda da contenervi, stare vicini e non mangiare il ghiaccio per idratarvi. Se mangiaste il ghiaccio, la vostra temperatura corporea si abbasserebbe ancora di più. Restate dove siete…vi troveremo noi.”, proseguì Brigid seriamente.

“Signorsì !”, esclamò Max facendo il saluto militare .

Brigid sorrise di rimando  a  Max, poi, con i ragazzi dello stormo e Melanie si avventurò verso le distese ghiacciate.

 

 

Mentre erano impegnate ad aiutare Brigid e Melanie ad estrarre dei campioni di ghiaccio, Max, Nudge e Nancy parlarono  un po’.

“Sapere che al mondo esistono organizzazioni  malvagie che vogliono sfruttare noi  poveri ragazzi alati è desolante !”, disse Nudge.

“E sapere che esistono organizzazioni malvagie che creano dei mostri con il  solo scopo di ucciderci è ancora peggio.”, aggiunse Nancy.

“E sapere che al mondo ci sono persone che sfruttano le risorse di questo pianeta e rischiano di distruggerlo solo per fare soldi, è ancora più deprimente.”, disse Nudge.

“Hai ragione…Possibile che non gliene importi niente del nostro pianeta ?”, disse Nancy.

“Come fanno a sopportarsi sapendo quello che stanno facendo ?”, concordò Max.

“Non lo so…Probabilmente, perché non hanno scrupoli, perché pensano solo a sé stessi e se  ne fregano di tutti.”, le rispose Nancy tristemente.

Dopodiché, le tre ragazze continuarono il loro lavoro in silenzio.

 

 

Dopo qualche minuto, Angel raggiunse Max e le disse: “Voglio un cucciolo di pinguino.”

“No.”, le disse Max risoluta guardando la bambina, poi, aggiunse più dolcemente: “Hai già Celeste e Total e  poi, quando un pinguino cresce  diventa grande come un ragazzino di terza elementare.”

Angel sospirò, poi disse:”Sono così carini, così morbidi…Potremmo…”

“No…Angel, i pinguini cucciolo mangiano un  pastone rigurgitato composto di pesce mezzo digerito e di krill…Pensi davvero  di riuscire a mangiare pesce e krill e vomitarlo nel beccuccio aperto di  un tenero e pigolante cucciolo di pinguino ?”, le disse Max tranquillamente.

Viva la finezza, Max ! Non avrei saputo dirlo meglio !”, pensò Nancy sarcastica guardando prima l’amica e poi Angel.

Angel ci pensò su un momento, poi, facendo spallucce disse: “Vado da Gazzy.”, e si allontanò in direzione del fratello.

“Pericolo scampato.”, sussurrò Nancy a Max sorridendo.

“Già. Ci mancava solo un pinguino !”, le rispose Max sarcastica.

 

 

Poco dopo arrivarono anche Akita, Total e Michael.

Intanto, Fang e Brigid stavano lavorando vicini, suscitando le la rabbia di Max e le sue occhiate omicida.

 

Iggy, Kevin, Gazzy e Angel lavoravano insieme e sembravano molto interessati a  quello che stavano facendo.

 

 

Ad un certo punto, Max ebbe la familiare sensazione del pericolo in vista e guardò accigliata i dintorni.

Nancy, Kevin e Fang se ne accorsero e si guardarono intorno a loro volta, senza notare niente di sospetto.

“Max, è tutto a posto.”, le disse Nancy rassicurante.

Ma quella fastidiosa sensazione non voleva abbandonare Max.

“Non lo so, Nancy…C’è qualcosa che non va.”, le disse Max cupamente.

Nancy guardò l’amica negli occhi e notò che era davvero preoccupata, poi le disse seriamente: “Terremo gli occhi aperti.”

Poi, i ragazzi ripresero i loro lavori.

 

FINE CAPITOLO N * 19

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Capitolo 20
*** CAPITOLO N 20 ***


CAPITOLO N * 20

 

Quando i ragazzi tornarono dalla loro esplorazione giornaliera, si dispersero per la stazione di Lucir.

 

Gazzy, Nudge e Iggy osservarono con Brigid i dati raccolti.

 

Kevin e Nancy erano in cucina, che fungeva anche da salottino.

Nancy scrisse un'e-mail a sua madre per farle sapere che andava tutto bene.

Poi Kevin lesse le notizie sui giornali on line, dopodichè spense il computer.

“Niente di interessante ?”, gli chiese la ragazza.

“No...E poi, ho di meglio da fare.”, le rispose lui sorridendo e guardandola negli occhi.

Nancy,capendo a cosa alludesse il ragazzo, ma volendo provocarlo, gli chiese: “Davvero ? E cos'avresti di meglio da fare ?”

Kevin sorrise divertito, poi le rispose: “Ad esempio, questo...”, e, avvicinandosi velocemente alla ragazza la baciò dolcemente sulle labbra.

Nancy, divertita rispose al bacio con passione.

Quando si allontanarono...

“Sei proprio incorreggibile...Possibile che non pensi ad altro ?”, lo prese in giro la ragazza.

“Che ci posso fare ? Sei tu che mi istighi.”, le rispose Kevin sorridendo.

“Io ?! Ma cosa dici ?”, gli chiese Nancy facendo la finta offesa.

Kevin sorrise e le circondò la vita con un braccio, stringendola di più a sé.

Nancy, felice appoggiò il capo alla spalla destra di lui e restò immobile per qualche minuto.

“Vorrei che momenti come questo durassero in eterno.”, disse la ragazza.

“A chi lo dici.”, le rispose il ragazzo baciandole il capo dolcemente.

Nancy sorrise, poi gli disse:”Non so proprio come fai...Ma riesci sempre a calmarmi, a farmi tornare di buon umore.”

Kevin sorrise a sua volta e le rispose: “Magari ho dei poteri mentali anch'io e riesco a controllare gli stati d'animo delle persone.”

Nancy scosse la testa, poi gli disse: “Sei davvero irrecuperabile ! Non si riesce mai a fare un discorso serio con te !”, poi, alzando il capo lo baciò teneramente.

Il ragazzo rispose al  gesto di Nancy con altrettanto trasporto.

 

 

 

Fang e Max erano ancora nell’hangar principale e si stavano togliendo la pesante attrezzatura usata contro il freddo.

“Sei arrabbiata perché ho scritto di Brigid sul mio blog.”, le disse Fang tranquillamente guardando la ragazza.

“Ti sbagli ! Puoi scriverci tutto quello che vuoi sul tuo blog. A me non interessa !”, gli rispose Max furiosa.

“Non puoi avere tutte e due le cose, Max…Ogni  volta mi respingi e poi ti arrabbi se parlo con un’altra.”, le rispose Fang seriamente guardando la ragazza.

Max non seppe rispondere perché sapeva  che il ragazzo aveva ragione.

“Ho detto che non ci saremo più divisi, Max. Dobbiamo restare assieme per mantenere unito lo stormo. Ma tu potresti anche  lasciarmi respirare un po’ ogni tanto.”, le disse Fang seriamente avviandosi  verso la porta.

In quel momento apparve Gazzy, molto agitato.

“Ragazzi ! Non riesco a trovare Angel. Io, Nudge e Iggy eravamo con Brigid, ma poi è venuto uno scienziato e ci ha chiesto di  lei. Noi l’abbiamo cercata, ma non l’abbiamo trovata da nessuna parte. Anche Total e Akila sono spariti.”, disse loro il ragazzino agitato.

“Forse è uscita a volare.”, ipotizzò Max.

“Ma l’avrebbe detto a qualcuno !”, esclamò Gazzy preoccupato.

“Sentite che vento.”, disse loro Fang.

Gli altri due restarono in silenzio per qualche  secondo ascoltando le forti raffiche di  vento esterne.

“Ragazzi, avete visto Akila ? L’ultima volta che l’ho vista era fuori con Total e Angel. Ne sapete qualcosa ?”, chiese  loro Michael entrando da una porta.

Fang e Max  si scambiarono un’occhiata  d’intesa, poi la ragazza disse:” Fang, chiama gli altri e digli di vestirsi pesante.”

Fang annuì, uscì dall’hangar e andò  ad avvisare gli altri ragazzi dello  stormo.

 

 

 

Nel frattempo, a circa un miglio di  distanza dalla stazione di Lucir, Angel, Total e Akila erano imprigionati dentro un crepaccio ghiacciato.

“E’ tutta colpa mia…Se non fossi stata così testarda a vedere quel cucciolo di pinguino, ora non saremmo qui.”, disse Angel frustrata.

“Se non fossi così testarda, non saresti tu.”, le  disse Total dolcemente.

Angel gli sorrise, rincuorata da quelle parole, poi disse: “Potrei provare a trasformarmi nell’Uccello del Paradiso. Magari, diventando più piccola potrei uscire  da questo posto e chiamare aiuto.”

“Prova.”, la incoraggiò Total.

Angel si concentrò e si trasformò, ma non servì a nulla.

Angel tornò normale e pensò che era  giunta la fine.

“E’ inutile…”, disse la bambina disperata.

“Vedrai che Max arriverà ad aiutarci.”, le  disse Total, cercando di consolarla.

“Non è giusto…Devo smetterla di  cacciarmi nei guai, dai quali Max è costretta a tirarmi fuori…”, disse la bambina  tristemente e rabbrividendo per il freddo.

Nel frattempo, la temperatura corporea di Angel, Total e Akila si stava abbassando per il gran freddo.

 

FINE CAPITOLO N * 20

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Capitolo 21
*** CAPITOLO N 21 ***


CAPITOLO N * 21

 

Nel frattempo, alla stazione di Lucir, Max aveva appena “convinto” Gazzy e Iggy a restare lì, con una delle sue occhiate omicida.

 

Nudge andò con Brigid e Michael alla Wendy K, sperando che Angel e i cani fossero lì.

 

“Non voglio che vi alziate in volo con  questa tempesta, e già brutta così…Non voglio dover cercare anche voi.”, disse loro Brian Carey perentorio.

Kevin, Max, Fang e Nancy continuarono a  prepararsi.

“Ragazzi, dico sul serio. Ci pensiamo noi.”, disse loro l’uomo seriamente.

“Sappiamo badare a noi stessi.”, gli disse Max guardando Brian.

“Ragazzi, vi proibisco di andare fuori con questa tempesta !”, disse loro Paul mettendosi davanti alla porta bloccando il passaggio.

“Davvero ?”, gli chiese Nancy sarcastica.

Poi, Kevin bloccò Paul con il suo potere speciale e i ragazzi uscirono nella tormenta.

 

 

Appena i ragazzi furono fuori dalla stazione, si involarono, ma il vento era troppo forte.

I ragazzi cercarono di contrastare le  correnti d’aria, ma erano troppo violente.

“Ragazzi, il vento è troppo forte ! Proviamo a salire !”, urlò loro Max.

Gli altri annuirono e, tutti e quattro volarono più in alto, ma così non videro più il suolo.

“Max, è meglio scendere ! Da quest’altezza non si vede niente !”, urlò Nancy.

Max annuì e i quattro ragazzi si abbassarono di  nuovo e, cominciarono a volare in circolo.

“Ragazzi, sbrighiamoci ! Angel potrebbe morire di ipotermia !”, esclamò Fang.

“E’ vero ! Dobbiamo fare in fretta.”, aggiunse  Nancy preoccupata.

Kevin annuì.

Max continuò a guardare verso il terreno ghiacciato, poi guardò Fang, disperata.

“La troveremo…come sempre.”, le disse Fang guardando la ragazza.

Max annuì, poi, improvvisamente vide delle tracce e dei pinguini.

“Pinguini !”, esclamò Max indicandone le tracce.

“Sì, e allora ?”, le chiese Fang.

“E’ vero ! Pinguini !”, esclamò Nancy capendo  dove volesse andare a parare Max.

“Ma si può sapere cos’avete voi due ?”, chiese loro  Kevin perplesso anche a nome di Fang, guardando stranito le due ragazze.

“Angel voleva un pinguino…Andiamo giù !”, rispose loro Max e scese in picchiata verso le tracce e gli animali.

“Già, andiamo !”, esclamò Nancy seguendo l’amica.

Kevin e Fang seguirono le due ragazze.

 

FINE CAPITOLO N * 21

 

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Capitolo 22
*** CAPITOLO N 22 ***


CAPITOLO N * 22

 

Kevin, Nancy, Max e Fang atterrarono con non poche difficoltà scendendo di quota perché il vento era davvero molto forte.

Quando i ragazzi furono sul terreno ghiacciato, chiusero le ali e si presero per mano per restare uniti.

Kevin e Nancy, mano nella mano procedevano a fatica in mezzo alle raffiche di vento ghiacciato, cercando eventuali tracce di Angel e dei cani.

Max e Fang fecero lo stesso.

Però, Angel e i cani non erano in mezzo al branco di pinguini.

“Non si vede niente !”, urlò Nancy ai compagni, socchiudendo gli occhi per il forte vento e la neve ghiacciata che colpiva tutti loro.

Infatti, il forte vento, che trasportava neve stava coprendo anche le orme dei pinguini.

“E’ vero ! La neve sta coprendo qualsiasi cosa !”, aggiunse Kevin parandosi gli occhi con il braccio libero.

“Restiamo vicini, ragazzi.”, disse loro Fang.

Gli altri tre annuirono.

 

Mentre camminavano, i quattro ragazzi giunsero fino  un crepaccio dove Max stava per cadere, ma Fang l’aveva prontamente sorretta e tirata indietro.

“Aiuto !”, si udì una voce urlare dal fondo del crepaccio.

Nancy, Max, Kevin e Fang si guardarono spaventati, riconoscendo quella voce familiare.

“Angel ! Dove siete ?”, chiese Max.

“Siamo qui sotto !”, le rispose la voce della bambina dall’interno del crepaccio.

Max, Fang, Nancy e Kevin guardarono preoccupati la profonda spaccatura nel ghiaccio, da dove proveniva la voce di Angel.

“Perfetto...Non poteva andarci peggio...”, disse Kevin sarcastico.

Nancy lo guardò sconsolata, sapendo che aveva ragione, poi guardò in fondo al crepaccio vedendo Angel e i cani in quel piccolo spazio largo circa un metro.

“Ange, cercate di  resistere !”, urlò Nancy guardando in quella direzione.

“Okay...”, le rispose la voce flebile della bambina dal fondo del crepaccio.

Anche volare lì in fondo è da escludere...Lo spazio è troppo ristretto.”, pensò cupamente Nancy.

 

Intanto, Fang e Kevin stavano srotolando una fune.

“Tranquilla, Angel. Ti tireremo fuori da lì.”, la rassicurò Max cercando di essere convinta delle sue stesse parole per incoraggiare la bambina.

“Angel, stiamo per calare una fune. Tu aggrappati forte così  noi ti tiriamo su.”, le urlò Fang guardando nel crepaccio.

Angel disse qualcosa, ma il rumore del vento coprì le sue parole.

“Cos’hai detto Angel ?”, le chiese Kevin avvicinandosi di più all’apertura del crepaccio.

“Ho un piede incastrato ! E poi, Akila e Total non  possono aggrapparsi alla fune !”, urlò la bambina.

Max, Fang, Kevin e Nancy si guardarono un  momento, non sapendo cosa fare.

“Perfetto.”, disse Max sarcastica.

“Mi dispiace…”, disse Angel sull’orlo delle lacrime.

“E’ tutto a posto, Ange ! Vi tireremo fuori tutti !”, le disse Max cercando di essere convincente.

“E’ freddo qui sotto ! Akila e Total non si muovono !”, disse loro Angel.

I quattro ragazzi più grandi, sentendo quelle parole, temettero il peggio.

“Angel, c’è solo un modo per salvare i cani…Devi  legargli la vita con la fune e tiriamo su prima loro.”, disse Max seriamente dopo qualche secondo di silenzio.

“Prima loro ?”, chiese Angel.

“Oppure tiriamo su prima te se proprio non puoi aspettare…Ma così, i cani…”, le rispose Max seriamente.

… moriranno…”, pensò Nancy tristemente.

 

Dopo qualche secondo di silenzio, Angel urlò:”Prima lego la fune attorno a Total !”,

Nancy, Max, Kevin e Fang sorrisero orgogliosi.

Brava, Ange ! Sei davvero in gamba !”, pensò Nancy sorridendo.

 

Fang calò la fune.

Dopo qualche minuto, Angel urlò:”Okay, ho fatto !”

Kevin e Fang, tirando insieme la fune portarono Total alla superficie.

Appena il cagnolino fu investito dalle raffiche di vento gelido, si mosse.

Nancy lo sciolse e rigettò la fine nel crepaccio.

Max strofinò la pelliccia di Total con vigore per riattivargli la circolazione.

 

Dopo circa due minuti, Angel urlò:”Akila è pronta ! L’ho legata meglio che ho potuto !”

“Okay, la tiriamo su !”, le rispose Kevin e, insieme a Fang tirò fuori anche Akila.

Appena fu in superficie, anche Akila si riprese.

Max la sciolse e,  con Nancy cominciò a massaggiarle il corpo per riattivare la circolazione, come aveva fatto in precedenza con Total.

“Ti ributtiamo la fune, Angel !”, urlò Fang.

“Akila e Total come stanno ?”, chiese loro la bambina.

“Stanno bene, Ange…Sei stata bravissima ! Ora attaccati alla fune, va bene ?”, le rispose Max sorridendo.

“Ho preso la fune, ma il piede è ancora incastrato…e credo di non poter uscire.”, le rispose tristemente la bambina.

 

Max guardò preoccupata Fang e gli altri due ragazzi.

Tutti e quattro i ragazzi stavano congelando, rischiando l’ipotermia; dovevano agire alla svelta.

“Dobbiamo tirarla su lo stesso.”, disse Kevin dopo qualche secondo.

Nancy guardò il ragazzo, capendo cos'avesse in mente, e, incupendo lo sguardo capì che non c'era altra soluzione.

“Hai ragione.”, gli disse Nancy guardando prima lui e poi gli altri due amici.

Max capì immediatamente l'unica soluzione possibile guardando il volto dell'amica e annuì con aria decisa.

“Angel, invece di aggrapparti alla fune, legatela intorno al petto, così ti tiriamo su.”, le disse Max.

“Ma il piede…”, disse la bambina preoccupata.

“Lo so, Ange…dobbiamo provare.”, la interruppe Max in tono deciso.

I quattro ragazzi si scambiarono delle occhiate di intesa, sapendo bene che non c'era altro modo per tirare fuori di lì la bambina.

Appena Angel si fosse legata la corda  attorno alla vita, Kevin e Fang l’avrebbero  tirata su, spezzandole la caviglia, ma  almeno, sarebbe finalmente uscita dal crepaccio.

Nancy guardò Kevin negli occhi e lui annuì.

“Okay, sono pronta.”, disse loro Angel.

Kevin e Fang cominciarono a tirare, fino a quando sentirono la resistenza provocata dal piede incastrato di Angel.

I due ragazzi si scambiarono un’occhiata, poi, anche se malvolentieri, tirarono ancora più forte e, mentre Angel lanciò un piccolo urlo di dolore, la resistenza scomparve e, poco dopo, la bambina fu in  superficie.

Appena la issarono fuori dal crepaccio e la depositarono in un posto sicuro, Max, Fang, Nancy e Kevin abbracciarono la bambina, felici.

“Ange, ci dispiace tanto…Ma era l’unico modo per tirarti fuori.”, le disse Nancy preoccupata appena sciolse l’abbraccio.

“Lo so…Grazie, ragazzi.”, le disse la bambina, guardando prima lei e poi gli altri ragazzi.

Max, Kevin e Fang le sorrisero di risposta.

“Non possiamo tornare indietro con questa tempesta.”, disse Kevin in tono serio guardandosi intorno.

“E’ vero. Dobbiamo scavare un riparo e aspettare.”, aggiunse Fang.

Nancy e Max annuirono, poi, la prima indicò ai ragazzi un affioramento roccioso che avrebbe potuto fargli da riparo a una decina di metri da dove si trovavano loro.

I ragazzi si diressero lì.

Max e Fang trascinarono Angel e Akila , mentre Nancy portava Total in braccio e Kevin la seguiva molto da vicino.

 

Appena raggiunsero l’affioramento, Max, Nancy, Kevin e Fang cominciarono a scavare a mani nude il più velocemente possibile.

Appena la fossa fu abbastanza grande, Angel, i cani, Max, Nancy, Fang e Kevin ci si misero dentro e, pochi minuti dopo, la neve li aveva già coperti.

 

 

Total cercò di alzarsi, mentre Akila vacillava.

Nancy massaggiò il corpo di Total per riattivargli la circolazione e Max fecero stesso con Akila.

Poi, le ragazze si sedettero e guardarono i loro compagni preoccupate.

Fang e Kevin, seduti fianco a fianco, tremavano, anche se cercavano di nasconderlo.

Angel era terribilmente pallida.

Anche Nancy e Max avevano molto freddo.

“Nancy, usa il tuo potere speciale e scalda un po’ l’ambiente !”, le disse Total.

Infatti, Nancy poteva scaldare o ghiacciare qualsiasi cosa a piacimento, anche il suo corpo.

“Certo, Total…così la neve si scioglierà e moriremo annegati.”, gli disse Max sarcastica.

“Già, non posso farlo Total.”, aggiunse Nancy, che ci aveva già pensato, poi aggiunse:” Però, potrei scaldarvi a turno, ragazzi.”

“No, è troppo pericoloso, Nancy. Siamo circondati dalla neve...Appena il tuo corpo si scalda, comincerebbe a sciogliersi anche la neve…”, le disse Max perentoria.

Nancy ci pensò un attimo, poi disse: “Hai ragione, Max…”

Nancy allora, si avvicinò a Kevin e lui le cinse la vita con un braccio.

“Hai freddo ?”, le chiese lui sorridendo.

“Come te del resto.”, gli rispose Nancy sorridendo.

“Mi fa male la caviglia, ma non so se è rotta.”, disse Angel.

Max la guardò preoccupata pensando che Angel aveva urgente bisogno di cure mediche, poi guardò i ragazzi tremare e disse loro:”Ragazzi, dobbiamo riattivare la circolazione.Massaggiatevi le braccia e  battetevi le mani sul petto.”

Poi Max massaggiò ancora la pelliccia di Total e gli chiese: “Tu come stai ?”

“Non so cosa darei ora per l’acqua calda di quell’isola vulcanica.”, le rispose Total.

“Anch’io…”, gli disse Max, poi, guardando Fang, gli disse:”E’ un peccato che Brigid non sia qui…Lei saprebbe cosa fare.”

“Probabilmente troverà i nostri cadaveri congelati.”, le disse Fang.

“Fang !”, lo rimproverò Nancy.

“Non moriremo congelati, vero ?”, chiese Angel preoccupata guardando prima Max e poi Fang.

“No, Ange. Andrà tutto bene. Siamo al sicuro  qui…Dobbiamo solo aspettare che qualcuno ci trovi.”, le rispose Max rassicurante.

“O aspettare che finisca la tormenta, almeno così potremo tornare alla stazione.”, aggiunse Nancy incoraggiante.

“Già, per ora possiamo solo aspettare.”, disse Kevin annoiato.

“Ehi, voi due !”, esclamò Total guardando Kevin e  Nancy.

“Che c’è ?”, gli chiese Nancy perplessa.

“Questo sarebbe il momento giusto per fare un po’ di esercizio fisico tra innamorati…dicono che produca molto calore.”, disse Total guardando Nancy e Kevin.

Kevin, scambiandosi uno sguardo con Fang sorrise divertito.

Max arrossì di colpo, così come Nancy, che scattò verso il cagnolino, cercando di  agguantarlo.

“Ferma ! Non fare movimenti bruschi o il rifugio ci crollerà sopra.”, le disse Kevin afferrando prontamente Nancy per le braccia, impedendole di alzarsi e facendola sedere nuovamente accanto a lui.

Nancy si sedette nuovamente ed esclamò verso Total:”Total ! Guai a te se lo dici di nuovo ! Maleducato !”

“Dai, non te la prendere…E’ una cosa normale, non c’è bisogno di agitarsi così.”, le disse  Kevin divertito lasciandole andare le braccia.

“Non ti ci mettere anche tu !”, esclamò Nancy  imbarazzata guardando male il ragazzo.

Max, Fang e Angel si scambiarono delle occhiate divertite e il cagnolino fece l’occhiolino alla bambina, che ricambiò.

Grazie, Total. Riesci sempre a tirarmi su il morale.”, pensò la bambina sorridendo guardando il cagnolino.

 

FINE CAPITOLO N * 22

 

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Capitolo 23
*** CAPITOLO N 23 ***


CAPITOLO N * 23

 

Dopo circa un’ora, i ragazzi, nel loro nascondiglio stavano cominciando ad annoiarsi.

“Ragazzi, che facciamo ?”, chiese Nancy.

“Cosa vuoi fare ? C’è ancora la tormenta fuori.”, le rispose Kevin accarezzandole i capelli dolcemente.

Nancy, ascoltando il vento che soffiava ancora  molto forte sospirò e disse: “E’ che….è noioso…”

“Lo so, ma dobbiamo aspettare che finisca…Poi potremo uscire.”, concordò Max.

Nancy annuì rassegnata.

“Almeno un lato positivo c’è.”, disse Angel.

“Sarebbe ?”, le chiese Nancy perplessa.

“Che la mia caviglia è talmente gelata che non sento neanche più il dolore.”, le rispose la bambina sorridendo.

Nancy sorrise, temendo però che la caviglia della bambina avrebbe potuto rinsaldarsi nel modo  sbagliato.

Se questo fosse avvenuto, ci sarebbe stato il  bisogno di spezzargliela di nuovo.

Sono sicura che si sarà rinsaldata bene. Non preoccuparti.”, le disse Angel telepaticamente.

Lo spero per te, Ange…”, le rispose Nancy nella  sua mente guardando la bambina.

Angel le sorrise.

 

 

Man mano che trascorrevano i minuti, il rifugio diventava sempre più buio perché c’era molta neve  che si depositava sopra di esso, trasportata dal  vento.

“E’ finita, ragazzi.”, disse Total a un certo punto.

“No, per niente ! Sarà finita solo quando lo dirò io.”, esclamò Max risoluta.

“Non puoi farci niente, Max.”, le disse Fang pacatamente mentre accarezzava i capelli di Angel, che gli si era accoccolata vicino, sonnacchiosa.

Nancy, molto assonnata guardò gli amici e si  strinse ancora di più a Kevin.

“E’ stato un onore battermi al vostro fianco. Ho sempre giurato che avrei affrontato la  morte con dignità e onore…”, disse Total in tono  solenne.

Morte ? Ma che sta dicendo ?”, si chiese Nancy riacquistando un po’ di lucidità.

“Ti sbagli ! Hai giurato che ti saresti battuto con noi con tutte le tue forze e che non ti saresti mai arreso !”, sbottò Max spazientita guardando il cagnolino.

“Ah…la dolce vita…è fuggevole…”, disse Total, poi, guardando Akila continuò:”E tu, dolce  e meravigliosa regina delle nevi, che hai servito per una causa più nobile…”, e proseguì con il suo sproloquio.

“Ti prego, dimmi che tra poco sarà tutto finito.”, disse Fang rivolgendosi a Max.

Ma…è l’aria ! Ci manca l’aria, per questo stiamo uscendo di testa !”, pensò Nancy improvvisamente.

“Max, abbiamo bisogno d’aria !”, esclamò Nancy mettendosi seduta e iniziando a scavare  tra la neve.

L’amica annuì e con un pugno colpì una parete innevata.

 

Subito dopo, dai due buchi creati da Nancy e da Max cominciò a entrare aria fresca e pulita e i ragazzi si sentirono subito meglio.

Kevin e Angel si svegliarono di colpo e la  bambina chiese: “E’ finita la tempesta ?”

“No.”, rispose una voce profonda dall’esterno.

Max, Fang, Nancy e Kevin si scambiarono delle  occhiate allarmate.

“La tempesta comincia adesso.”, disse la  stessa voce profonda e, poco dopo, tutta la  neve che copriva il rifugio cadde addosso ai ragazzi.

 

CAPITOLO N * 23

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Capitolo 24
*** CAPITOLO N 24 ***


CAPITOLO N * 24

 

Qualcuno tirò su di peso i ragazzi e il vento  forte ricominciò a investirli con folate gelide.

Nancy, Max, Kevin e Fang si alzarono subito in piedi per tentare di prendere il volo.

Subito, una rete metallica imprigionò Max, Fang Akila, Total e Angel, inchiodandoli a terra.

Un’altra rete catturò allo stesso modo Nancy e Kevin.

I ragazzi si guardarono attorno e videro dei  robot, molto simili ai Tipi Volanti, ma senza le ali.

Max cercò di alzarsi in piedi, ma la rete si strinse ancora di più attorno a lei e ai compagni.

Nel frattempo, Nancy si era accorta che Kevin era svenuto.

“Kevin ! Ma cos’hai ? Svegliati !”, esclamò la ragazza  spaventata cercando di scuotere il  ragazzo per quanto glielo consentisse la rete.

“E’ inutile…Sta facendo un pisolino.”, le disse una voce molto profonda con tono divertito.

Nancy guardò in quella direzione e vide  un grosso robot male assortito.

“Cosa gli avete fatto ?!”, gli chiese Nancy furiosa.

“Lo abbiamo messo fuori combattimento, almeno non ci creerà problemi.”, le rispose il robot.

Maledetto ! Vuol dire che sa del potere speciale di Kevin ? Per questo l’ha colpito ?”, pensò Nancy furiosa guardando il robot.

E’ possibile…Cerca di stare tranquilla, Nancy. Kevin è solo svenuto e se perdiamo le staffe adesso sarà la fine per tutti.”, le disse Angel telepaticamente in tono serio.

Hai ragione, Ange…”, pensò Nancy guardando la bambina, che era ancora molto pallida.

“Andiamo.”, disse il robot con la voce profonda,  rivolgendosi ai suoi simili.

Subito dopo, le due reti vennero sollevate dai robot.

“Io sono Gozen, ragazzi. Non voglio vedervi morire congelati…Voglio guardarvi morire  dopo.”, disse loro il robot guardandoli tutti.

Ma che gentile…”, pensò Nancy sarcastica.

“Dovrai trovarti un nuovo passatempo.”, gli disse Max furiosa.

“C’è sempre qualcosa.”, aggiunse Total.

“Uccidere per me non è un passatempo… Sono stato  creato solo per questo…So uccidere in molti modi diversi.”, le rispose Gozen.

“Anche noi siamo capaci di uccidere in modi  diversi, per esempio, ci piace spezzare le cose.”, gli disse Max.

Max, non lo provocare…Quel tipo mi sembra  molto pericoloso.”, pensò Nancy preoccupata.

Infatti, Gozen disse: “Allora abbiamo qualcosa in comune.”, poi, avvicinandosi ad Angel e afferrandole un braccio.

“No, fermo !”, urlò Nancy, temendo quello che  stava per succedere.

Gozen sorrise, guardò Nancy, poi si voltò nuovamente verso Angel e le spezzò il braccio.

La bambina trattenne a stento un grido e, quando Gozen la lasciò andare, Max la strinse a sé.

“Portateli via.”, disse Gozena i robot.

I robot eseguirono gli ordini e caricarono le  due reti su un aggeggio cigolante che avanzava sul ghiaccio.

 

Nel frattempo, il vento gelido e carico di neve continuava a investire i ragazzi.

Nancy, Max e Fang si scambiarono delle occhiate  d’intesa: dovevano attendere il momento buono per agire.

 

Nancy dopo qualche minuto distolse lo sguardo dagli amici e lo spostò su Kevin, ancora  svenuto.

La ragazza accarezzò dolcemente i capelli di Kevin e il punto dove i robot lo avevano colpito, dove stava già spuntando un bel bernoccolo.

Kevin, la pagheranno per quello che ti hanno fatto !”, pensò Nancy furiosa continuando ad accarezzare dolcemente i capelli corvini e il viso del ragazzo.

 

 

“E’ furiosa.”, disse Fang indicandole Nancy.

“Già…Non le ho mai visto quell’espressione…Fa  quasi paura.”, aggiunse Max guardando il volto  dell’amica.

 

FINE CAPITOLO N * 24

 

 

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Capitolo 25
*** CAPITOLO N 25 ***


CAPITOLO N * 25

 

I robot caricarono le reti su un mezzo di trasporto cingolato, che avanzava spedito sulla neve.

 

Dopo circa mezz’ora di tragitto, i ragazzi si addormentarono.

 

 

Ad un certo punto, il mezzo entrò in una grande costruzione bianca, dove, all’interno c’era un aviogetto grigio in attesa di partire.

Le reti vennero messe a terra appena furono tutti nell’edificio.

Angel si svegliò sentendo il contatto con il  pavimento.

“Max ?”, la chiamò la bambina, ma si riaddormentò subito dopo.

Poi, le reti vennero portate all’interno dell’aereo e il portellone della stiva si chiuse dietro di loro.

Le reti si aprirono e i ragazzi, semi congelati poterono alzarsi.

Nancy trascinò Kevin fuori dalla rete e si  avvicinò a una parete, sedendosi con la schiena contro di essa.

La stiva era immensa nella più totale oscurità.

“Ragazzi, ci siete ?”, chiese Nancy.

“Sì. Kevin si è svegliato ?”, chiese le rispose Max.

“No.”, le disse Nancy preoccupata accarezzando il viso del ragazzo.

“Neanche Angel.”, aggiunse Fang.

“Max !”, esclamò una voce conosciuta.

“Gazzy ?”, chiese l’interessata sorpresa.

“Ragazzi, cosa vi è successo ?”, chiese loro Nudge.

“Già e perché Kevin è svenuto ?”, aggiunse Iggy.

Nancy raccontò loro cosa fosse successo.

“E Kevin non ha ancora ripreso conoscenza.”, concluse la ragazza guardando preoccupata l’amico.

“Devono avergli dato un bel colpo.”, constatò Iggy.

“A chi lo dici ! Era un tipo grosso, non l’ho visto arrivare. Mi ha colpito alle spalle e non ho fatto in tempo a difendermi.”, disse Kevin, alzandosi faticosamente e mettendosi a sedere.

“Kevin, finalmente !”, esclamò Nancy felice e lo abbracciò, gettandogli le braccia al collo.

Kevin sorrise e abbracciò a sua volta la ragazza,  accarezzandole dolcemente i capelli con una mano.

“Tranquilla. E’ tutto a posto adesso.”, le disse Kevin in tono rassicurante dopo aver sciolto l’abbraccio.

“Mi hai fatto spaventare, sai ? Non ti svegliavi più.”,  gli disse Nancy  guardando preoccupata il ragazzo.

“Mi spiace…ma lo dovresti sapere che non è così facile farmi fuori.”, le disse lui sorridendo.

Nancy sorrise guardando il ragazzo.

 

“Dove stiamo andando secondo voi ?”, chiese Iggy.

“Non ne ho idea.”, gli rispose Max.

Poi Nudge spiegò che lei, Iggy e Gazzy erano  stati catturati alla stazione di Lucir.

Gli scienziati avevano combattuto per proteggerli, ma non era servito.

Nella stiva, insieme ai ragazzi c’erano dei  robot.

“Sono così strani questi cosi….”, disse Gazzy.

Poi, il bambino toccò uno dei robot e venne catapultato  indietro di qualche metro da una violenta scossa  elettrica.

Tutti i robot fissarono Gazzy e gli altri ragazzi con i loro luminosi occhi rossi.

“Gazzy, indietreggia molto lentamente.”, gli disse Max a bassa voce.

Gazzy ubbidì e si mosse lentamente, ma uno dei soldati gli sparò con un raggio laser, forandogli lo stivale destro.

“Ahi !”, esclamò Gazzy saltellando su un piede  solo.

“Ti ha ferito ?”, gli chiese Max ansiosa.

“No. Ha solo colpito lo stivale, ma ha mancato le dita.”, le rispose Gazzy e, molto lentamente si andò a sedere vicino agli altri ragazzi.

“Okay. Restate immobili, evitate i movimenti bruschi. Questi cosi sparano per un niente.”, disse Max rivolgendosi allo stormo.

Lo stormo al completo annuì e, per quindici minuti, tutti i  ragazzi e i cani restarono immobili.

 

Man mano che il tempo passava, i ragazzi si accorsero che potevano muoversi, basta che  evitassero movimenti bruschi o si avvicinassero troppo ai soldati.

 

In quel momento entrò Gozen e si avvicinò a Nancy.

“Tu ! Vieni con me !”, esclamò Gozen prendendola per  un braccio e sollevandola di peso.

“No, lasciami !”, esclamò Nancy cercando di liberarsi dalla presa del robot.

“Lasciala andare !”, esclamò  Kevin furioso alzandosi di scatto.

Nancy, con la coda dell’occhio vide che un robot stava per sparare al ragazzo e gli disse:”Kevin, stai giù !”

Il ragazzo ubbidì e si sedette nuovamente con rapidità evitando il colpo del laser, che sennò gli avrebbe forato la testa.

“Ora vedi di stare tranquillo. Non usare il tuo potere particolare o la tua amica farà una brutta fine.”, gli disse Gozen divertito fissandolo, e,  guardando gli altri ragazzi disse: “Lo stesso  vale per voi.”

Poi, il robot  trascinò fuori dalla stiva la ragazza.

 

Maledizione ! Come diavolo fa a sapere del mio  potere ? Guai a lui se le fa del male !”, pensò  Kevin furioso guardando la porta dalla quale Nancy era stata portata via.

“Non le farà del male, Kevin. Stiamo tranquilli fino a quando saremo di nuovo tutti insieme.”, gli disse Max seriamente.

Kevin la guardò e annuì.

Che sguardo furioso che ha…”, pensò Max osservando il ragazzo.

Come quello che aveva Nancy…”, pensò a sua volta Fang guardando l’amico.

 

 

Nel frattempo, Nancy era stata chiusa in una stanza dell’aereo dove c’erano una decina di robot.

 

Intanto, nella stiva, Angel si era riaddormentata.

 

Dopo circa quindici minuti, nella stiva rientrò Gozen.

“Dov’è Nancy ?”, gli chiese Kevin furioso, sforzandosi di non alzarsi in piedi e prendere a pugni il robot.

“Sull’aereo.”, gli rispose tranquillamente Gozen.

“Sta bene ?”, gli domandò Max.

“Per ora sì, sempre che voi stiate tranquilli e anche lei dovrà stare tranquilla.”, le rispose Gozen divertito.

“Cosa vuoi dire, mostro ?!”, esclamò Kevin sempre più arrabbiato.

“Che la vostra amica è in una camera con  dieci miei colleghi e se starà tranquilla non le  succederà niente.”, gli rispose il robot, poi, puntando  un telecomando verso un televisore incastonato nel muro, aggiunse: “Guardate.”

Sullo schermo apparve l’immagine di Nancy, in  una stanza, seduta contro una parete in  compagnia di dieci robot che la controllavano.

Per fortuna sta bene…”, pensò Kevin guardando  lo schermo.

 

Poi, Gozen usò di nuovo il telecomando per spegnere lo schermo.

“Chi sei ?, “ gli chiese Nudge.

“Sono Gozen.”, le rispose il robot.

“Tipo gnocchetti giapponesi ?”, gli chiese Nudge.

“No, quelli si i goyza.”, mormorò Fang.

Nudge annuì.

“Da dove vieni ? Per chi lavori ?”, gli domandò Max.

“Sono il capo…Stai zitta.”, le rispose Gozen.

“Auguri.”, gli disse Iggy divertito.

“Atterremo tra quattordici ore e trentanove minuti.”, disse Gozen.

“Dove stiamo andando ?”, gli chiese Max.

“Non vi riguarda.”, le rispose il robot.

“Al contrario ! Ci riguarda eccome ! Siamo impegnati noi ! Abbiamo appuntamenti da  rispettare, persone da incontrare…”, gli disse  Max sarcastica.

Gozen, muovendosi velocemente colpì Max, mandandola a terra, poi le sferrò un terribile  calcio alle costole.

Kevin stava per bloccarlo con il suo potere, ma  Gozen, voltandosi verso di lui, gli disse: “Non ci provare. Ci andrà di mezzo la tua amica.”

Nancy !”, pensò Kevin furioso e, anche se contrario si rimise tranquillo.

Gozen sorrise e guardò Max.

 

Tutto lo stormo, tranne Angel e Kevin si alzò appena Max fu attaccata.

Max fermò i ragazzi con un gesto e loro obbedirono.

“Tu non comandi. Tu obbedisci.”, le disse Gozen.

Max era molto tentata di reagire, ma doveva  pensare allo stormo e a Nancy, così si morse un  labbro e non disse niente.

Max si alzò nuovamente a sedere.

“Siamo nemici. Noi siamo contro quelli del riscaldamento globale.”, disse poi Gozen.

“E allora ? Non siamo noi il problema.”, gli rispose Max.

“Voi siete parte del problema. Sarà bello assistere alla vostra morte.”, disse Gozen, poi uscì dalla stiva.

Quando il robot fu sparito…

“Quel tizio non ha senso dell’umorismo.”, disse Fang.

“No…e mi è venuta in mente una cosa ancora peggiore.”, gli rispose Max.

“Cosa ?”, le chiese Nudge.

“Ci restarono solo quattordici ore…e dubito che nel frattempo  ci serviranno da bere, da mangiare o ci faranno vedere qualche film.”, gli rispose Max sarcastica.

Fang e gli altri ragazzi sorrisero sentendo quella frase, ma poi Kevin si fece di nuovo serio e pensò:”Perchè dovevano separarci ? Non mi va di stare lontano da Nancy...Solo al pensiero che quei robot potrebbero attaccarla da un momento all'altro mi fa innervosire.”

Cerca di non agitarti, Kevin...Vedrai che Nancy starà bene...Questi esseri che ci hanno catturati sono malvagi, è vero...ma non credo che vogliano davvero ucciderci come ha detto Gozen, sento che hanno altri progetti per noi...”, gli disse Angel telepaticamente guardandolo.

Kevin guardò la bambina per qualche secondo, po pensò: “Hai ragione, Ange...devo restare calmo...certo che è strano sentirselo dire da una bambina di sei anni !

Angel sorrise, poi prese e parlare con Max e gli altri ragazzi, mentre Kevin pensò ai fatti suoi.

 

 

Intanto, in un altra stanza dell'aereo, Nancy guardava i robot immobili di fronte a lei.

Uffa...è una noia stare qui...Almeno se  ero con i ragazzi potevo chiacchierare un po'...Speriamo di arrivare alla svelta...”, pensò la ragazza guardando i robot.

Spero solo che Max o Kevin non perdano la testa...se si arrabbiano, non so chi sia peggio tra quei due...”, pensò poi Nancy sorridendo.

 

FINE CAPITOLO N  * 25

 

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Capitolo 26
*** CAPITOLO N 26 ***


CAPITOLO N * 26

 

Quando l’aereo atterrò , i ragazzi si ritrovarono a Miami.

La città nella quale arrivarono non era però, la tipica città con il sole splendente e con il mare di un azzurro terso, come ci si aspetterebbe normalmente...

Infatti, su Miami erano comparse grosse nuvole grige, c'erano forti raffiche di vento, si sentivano tuoni e in giro non si vedeva nessuno.

 

Alcuni robot entrarono nella stiva appena l’aereo atterrò, legarono i ragazzi alle mani e ai piedi, li incappucciarono e li caricarono su un furgone.

 

“Dov’è Nancy ?”, chiese Kevin furioso.

“Vi sta già aspettando a destinazione.”, gli rispose tranquillamente Gozen.

 

 

I ragazzi vennero condotti all’ultimo piano di  un altissimo grattacielo della città che si  affacciava sul mare.

Quando vennero condotti in una stanza all’ultimo piano, i ragazzi vennero liberati.

“Ragazzi !”, esclamò Nancy correndo verso  di loro e avvicinandosi a Kevin.

“Allora il mostro aveva ragione.”, disse Fang sorridendo guardando l’amica.

“E’ da tanto che sei qui ?”, le chiese Nudge.

“No, da una decina di minuti.”, le rispose Nancy tranquillamente.

“Come stai ? Ti hanno fatto del male ?”, le chiese Kevin in tono serio guardando da capo a piedi.

“Sto bene…Non preoccuparti.”, gli rispose Nancy sorridendo e cercando di calmarlo.

Kevin stava per ribatterle, ma Gozen disse:”Non cercate di fuggire, ragazzi. Non ci riuscireste.”

Poi, il robot si lanciò a tutta velocità verso la finestra.

Cosa fa ? Così sfonderà il vetro ! E sarebbe una cosa utile, almeno potremmo andarcene.”, pensò Nancy guardando il robot.

I ragazzi davano per certo che il vetro della finestra crollasse sotto il peso del mostro, ma si sbagliavano.

Contrariamente alle loro aspettative, il vetro non cedette.

Incredibile…non ha nemmeno scalfito il vetro…”, pensò Nancy guardando Gozen e il vetro intatto della finestra.

“Ora vi porteremo da mangiare. L’asta inizierà tra un’ora.”, disse loro il robot, poi uscì dalla stanza.

 

“Di che asta stava parlando ?”, chiese Gazzy preoccupato guardando Max.

“Non lo so.”, gli rispose Max guardando attentamente la stanza.

“Mi fa male il braccio.”, disse Angel.

Max la fece sedere su una sedia e chiamò Iggy, il quale cominciò a tastare il punto dolente del braccio di Angel, molto delicatamente.

“Sembra una frattura semplice.”, disse Iggy in tono pacato, poi, con un movimento rapido  rimise a posto il  braccio della bambina.

“Adesso va meglio…Fa ancora male, ma non come prima. Grazie, Iggy.”, disse Angel.

Iggy sorrise, contento di poter essere d’aiuto.

“Non c’è di che, gentil donzella !”, le disse Iggy sorridendo.

Poi Max strappò la fodera della sua giacca a vento e  ne ricavò una benda per  il braccio fratturato di  Angel.

“Ora cosa facciamo ?”, chiese Gazzy.

“Sparpagliamoci e controlliamo il perimetro.”, gli rispose Max in tono risoluto.

 

Tutti i ragazzi obbedirono e, cinque minuti dopo erano di nuovo con le mani in mano.

“Non ci sono vie di fuga, Max.”, disse Nancy rassegnata.

“E se provassi ad aprire la porta con il mio potere magnetico ?”, chiese Nudge.

Tutti guardarono prima la porta blindata dalla quale erano entrati e poi Nudge.

“Okay, prova…Ma fai attenzione.”, disse Max guardando la ragazzina.

Nudge annuì, poi, avvicinandosi alla porta mise  una mano sulla serratura.

Qualcosa, all’interno della serratura si stava  muovendo.

“Forse ci sono…”, disse Nudge concentrata.

Subito dopo però, la ragazzina venne sbalzata lontano di qualche metro rispetto alla porta.

Nancy la raggiunse subito e l’aiutò ad alzarsi.

“Nudge, cos’è successo ?”, le chiese Nancy preoccupata sorreggendole il busto per aiutarla ad alzarsi.

“I catenacci sono elettrificati….e addio al mio potere.”, le rispose Nudge sconsolata.

“Non serve neanche il mio nuovo potere…”, disse Angel amareggiata.

“E visto che non siamo immersi nella neve, io sono sempre cieco.”, disse Iggy, poi, toccandola moquette del pavimento aggiunse: “Però questa moquette è grigia con una striscia color cannella lungo la  base del muro !”

Max sospirò, scambiando un’occhiata con Fang, poi disse: “Non ci resta altro che aspettare.”

 

 

Mentre i ragazzi si osservavano intorno e parlavano, Kevin e Nancy guardavano preoccupati fuori da una finestra l’evolversi del tempo.

Fuori, infatti si stava scatenando una tremenda  tempesta: il cielo era grigio scuro, c’erano lampi accecanti, pioggia violenta e un vento fortissimo.

“Che tempo strano per questa regione.”, disse Nancy.

“A chi lo dici. Di solito qui c’è sempre il sole.”, le rispose Kevin guardando il panorama esterno.

 

Ad un certo punto, nella stanza entrarono dei robot con dei vassoi, supervisionati da Gozen.

I ragazzi videro che nei vassoi c’erano : fiocchi d’avena, panini, frutta, pane, una ciotola di cibo per cani, che Total spinse verso Akila…

“Non ci credo !”, urlò Nudge.

Tutti i ragazzi le si avvicinarono allarmati.

Nudge indicò loro qualcosa in una ciotola e  disse divertita: “Sono semi…becchime !”

Per qualche secondo i ragazzi si fissarono tra  loro, poi cominciarono a ridere di gusto.

“Delizioso…Potrei avere anche qualche lombrico ?”, chiese Gazzy tra una risata e l’altra.

“Attento Gazz, che te lo portano davvero !”, gli rispose Nancy ridendo.

“Basta, non fatemi ridere !”, esclamò Max divertita non riuscendo a calmarsi.

Infatti, il calcio Gozen aveva sferrato a Max, le aveva colpito le costole e, ridendo le facevano male, ma non riusciva proprio a fermarsi.

Persino Fang era piegato in due dalle risate.

“E’ davvero becchime ?! Perché siamo uccelli ?”, chiese Iggy tra una risata e l’altra toccando i  semi con una mano.

“Sì, Igg…è così !”, gli rispose Max in  preda alle risate.

“Questo è troppo !”, esclamò Fang ridendo di gusto.

“E per dolce cosa c’è ? Bruchi ?”, esclamò Max divertita.

E partirono nuove risate.

“Questo panino non è tanto male.”, disse Total appoggiandosi al tavolo e mangiando un panino ripieno con prosciutto e formaggio.

“Non ci hanno portato niente per fare il nido ?”, chiese Nudge divertita.

“Già. E poi dobbiamo fare le uova !”, aggiunse Nancy continuano a ridere.

“E covarle !”, disse Kevin divertito.

“Almeno nasceranno i pulcini !”, concluse Max ridendo.

 

Improvvisamente la porta venne aperta.

I ragazzi cercarono di mettersi in guardia, ma erano ancora in preda alle risate.

Solo Akila si mise sulla difensiva, ringhiando verso Gozen e Total le diede subito man forte.

“Il resto della giornata non vi sembrerà così divertente. Ora seguitemi. L’asta sta per cominciare e l’uragano sta per arrivare.”, disse  loro Gozen.

“Quale asta ? E che uragano ?”, gli chiese Max tornando seria.

“L’Uberdirettore sta per vendervi a un’asta al miglior offerente. Si aspetta che gli facciate guadagnare molti soldi.”, le rispose Gozen.

“Wow…E perché ci vogliono comprare ? Per farci cosa ?”, gli domandò Max cercando di apparire tranquilla.

“Quello che vogliono. Seguitemi, ora.”, le rispose il robot e si avviò lungo un corridoio.

I ragazzi lo seguirono, non avendo scelta.

La cosa non mi piace…”, pensò Nancy cupamente.

“E l’uragano ?”, chiese Max.

“Un uragano di categoria quattro sta per colpire Miami.”, le rispose Gozen tranquillamente.

“E nessuno se ne preoccupa ? E’ bello grosso un uragano di quella categoria.”, gli disse Max.

“La città è stata evacuata.”, le disse Gozen.

“E noi ?”, gli chiese Max.

“No.”, le rispose il robot, poi, fece cenno ai ragazzi di  entrare in una sala conferenze.

I ragazzi ubbidirono ed entrarono nella sala.

“Un’asta dove vogliono venderci e usarci per chissà cosa e un uragano di categoria quattro…Non so cosa sia peggio delle due cose….”, disse Nancy sarcastica.

“Non lo so neanch’io…ma una cosa è certa…”, le rispose Kevin divertito.

“Questa è l’esperienza più bizzarra che mi sia  capitata da quando sono scappato dalla Scuola..Sì, ne ho viste tante, ma un’asta…Chi se l’aspettava ? Credono davvero di averci così facilmente ?”, le rispose Kevin ghignando.

“Già, non ci arrenderemo.”, aggiunse Nancy molto più sollevata di prima.

“Tua madre ne sa qualcosa di questa faccenda ?”, le domandò lui.

“No, il mio zaino, con il cellulare e il computer è  rimasto alla stazione di Lucir. E’ da due  giorni che non la sento.”, gli rispose Nancy.

“Allora pensa quando le dirai dell’asta e dell’uragano !”, le disse Kevin sorridendo.

Nancy sorrise e gli rispose: “Meglio che non lo  sappia tutto assieme.”

Kevin sorrise e stringendo la mano della ragazza entrò nella sala con il resto dello stormo.

 

FINE CAPITOLO N * 26

 

 

 

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Capitolo 27
*** CAPITOLO N 27 ***


CAPITOLO N * 27

 

Dopo essere entrati nella sala conferenze, i ragazzi videro che al centro c’era un grande tavolo ovale di legno, con  delle sedie munite di rotelle e una parte coperta  da diversi schermi tv al plasma.

Ma la cosa che colpì più di tutto i ragazzi fu l’Uberdirettore.

Una persona di cui si vedevano gli organi; ogni organo era dentro una scatola trasparente immerso in un liquido.

Poi c’era la testa della persona collegata a una spina dorsale quasi nuda.

L’Uberdirettore era seduto su una sedia con le ruote e sulla quale c’erano ammassate tutte le scatole di plexiglas.

 

Che schifo...”, pensò Nancy guardando l'Uberdirettore.

Ne ho viste di cose strane, ma questa le supera tutte...”, pensò Kevin guardando le scatole con dentro gli organi.

Fa davvero impressione.”, pensò Angel.

Quasi quasi  preferivo gli Eliminatori a quel coso...”, pensò Gazzy con aria disgustata guardando l'Uberdirettore.

 

 

Dopo qualche minuto di silenzio, l’Uberdirettore disse, rivolgendosi a Max e compagni: “Sono l’Uberdirettore.”

Nessuno dei ragazzi rispose.

“Mi preoccupo per voi da molto tempo, ormai.”, proseguì l’uomo.

“Ma davvero ? Sei quasi uno di noi, allora !”, esclamò Max sarcastica.

L’Uberdirettore sorrise, poi proseguì: “Vi trovo molto interessanti…dal punto di vista scientifico, ovviamente.”

“Ah sì ? Anch’io ho un po’ di curiosità scientifica, sai ? Come fanno a tenerti pulite tutte le scatole ? Usano gli attrezzi che si adoperano per pulire gli acquari ?”, gli chiese Max in tono pungente.

Nancy sorrise e pensò, guardando l’amica : “Non cambierai mai, Max. Sei sempre la solita !”

L’Uberdirettore, a quelle parole si arrabbiò e guardò Gozen.

Il robot si fece immediatamente avanti, avanzando verso Max.

La ragazza però saltò sul tavolo spiegando le ali.

Gozen si immobilizzò.

Max guardò l’Uberdirettore e gli chiese: “Ehi, Uber ? Va tutto bene ? Non ti offendi se ti chiamo Uber, vero ?”

Poi, rivolgendosi a Gozen, gli chiese:”Ehi, Uber è okay ? Non ha bisogno di essere alimentato artificialmente o roba simile ?”

Gozen scattò verso Max, intenzionato a colpirla con un pugno micidiale.

La ragazza però, si spostò di lato, scendendo a terra.

Il pugno del robot centrò in pieno il tavolo e provocò una profonda crepa al suo centro.

Lo stormo al completo era all’erta.

“Basta così, Gozen. Fermati.”, ordinò l’Uberdirettore, alias “scatolotto”.

Il robot obbedì.

“E tu, vedi stare tranquilla. L’asta sta per cominciare. Una volta accesi gli schermi dovrete  stare tutti zitti.”, disse l’Uberdirettore rivolgendosi prima a Max e poi agli altri ragazzi.

Gazzy soffocò una risata.

Certo, scatolotto ! Staremo tutti buoni e tranquilli mentre ci vendi come oggetti !”, pensò Nancy sarcastica.

“Hai niente da dire prima che accendano gli schermi ?”, le chiese l’uomo.

“Sì. Ha chiamato un criceto che vuole indietro la sua casina.”, gli rispose Max sarcastica.

 

FINE CAPITOLO N * 27

 

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Capitolo 28
*** CAPITOLO N 28 ***


CAPITOLO N * 28

 

Oltre ai ragazzi dello stormo, nella sala c’erano l’Uberdirettore, Gozen e molti robot.

 

Quando si accesero gli schermi, su ognuno di essi  comparve il volto di persone diverse.

Quindi, quelle persone dovrebbero essere i compratori, giusto ?”, pensò Nancy guardando i volti delle persone negli schermi.

Penso proprio di sì, Nancy.”, le rispose Angel telepaticamente.

Bene...Non gli renderò la cosa facile.”, le disse Nancy ghignando divertita.

Cosa intendi ?”, le chiese Angel telepaticamente.

Tra poco lo scoprirai.”, le rispose Nancy telepaticamente guardando la bambina.

 

 

“Uber, E-bay non andava bene per noi ?”, gli chiese Max sarcastica.

“A quanto pare, no...”, le rispose Nancy sorridendo.

Iggy e gli altri ragazzi sorrisero divertiti.

“Ecco gli oggetti disponibili alla vendita…Sono in condizioni accettabili, sebbene uno sia danneggiato.”, disse l’Uberdirettore rivolgendosi agli schermi.

Stronzo ! E’ stato il tuo robot  a rompere il braccio di Angel !”, pensò Nancy furiosa guardando l’Uberdirettore.

“Hanno qualche difetto ?”, chiese una donna da uno schermo.

“A parte il nostro pessimo gusto in fatto di moda ?”, le rispose Max.

“O magari, la scarsa igiene personale ?”, aggiunse Nancy divertita.

I ragazzi dello stormo guardarono Nancy, increduli: si aspettavano quel comportamento da Max, ma non da Nancy, che di solito era molto tranquilla e riflessiva.

Ma cosa le pende ? Sembra quasi…che voglia  farla pagare a questi qui….”, pensò Kevin sbalordito guardando prima Nancy e poi gli schermi.

Max guardò Nancy, incredula, ma poi sorridendo pensò “ E’ proprio arrabbiata per quello che hanno fatto a Kevin…

“Silenzio !”, esclamò l’Uberdirettore.

“Dipende…Se per difetto si intende la totale incapacità di obbedire agli ordini…”, continuò Max.

“E il fatto i considerare quasi tutti gli adulti degli stupidi sfruttatori senza scrupoli…” aggiunse Nancy sarcastica.

Le persone sullo schermo mormorarono qualcosa  tra di loro.

“Come potete vedere, possiedono un’intelligenza  utile, ma limitata.”, disse Uber.

“Limitata ?! Tu sei proprio l’ultima persona al mondo che possa parlare di limiti ! Almeno  noi sappiamo nuotare e volare…Noi siamo capaci di digerire da soli !”, sbottò Max furiosa verso l’Uberdirettore.

“Noi, almeno siamo autonomi. Possiamo muoverci liberamente, senza il bisogno di tutte le  scatole che hai tu !”, aggiunse Nancy arrabbiata.

Nancy è davvero furiosa…Non vorrei essere al posto di quei pazzi in  questo momento.”, pensò Fang guardando l’amica.

“Che ne dite di questo ?”, chiese loro Gazzy.

Tutti i ragazzi guardarono il bambino preoccupati.

Gazzy emise una nube verdognola e puzzolente a forma di fungo.

Tutti i volti sugli schermi spalancarono gli occhi.

Nel frattempo, i ragazzi dello stormo si allontanarono velocemente da Gazzy.

“Ah, che liberazione ! Meglio fuori che dentro !”, esclamò il bambino con tono rilassato.

“Pietà ! Il mio povero naso !”, esclamò Total prima di correre a nascondersi sotto il tavolo.

“Cavolo ! Ma cos’hai mangiato ? Scorie nucleari ?”, gli chiese Max tappandosi il naso con una mano.

Gazzy sorrise e le fece spallucce non sapendo cosa rispondere.

“Che bello ! Ho un nuovo potere !”, esclamò poi Gazzy felice.

“Ma perché le finestre non si aprono ?!”, chiese Nudge tappandosi il naso.

“Sei grande !”, esclamò Iggy scambiando un cinque con Gazzy.

Dopodiché, l’asta andò ancora peggio.

Iggy si frugò il naso con le dita.

Fang si mimetizzò in un quadro astratto.

Nudge chiacchierò senza posa sugli smalti.

Nancy e Kevin parlavano dell’utilità delle divise scolastiche.

Angel guardava i suoi amici, incredula.

 

Nel frattempo, il vento esterno continuava a soffiare molto forte.

Max preoccupata per il vento forte radunò i ragazzi al  centro della sala, lontani dalle vetrate.

“Ora basta ! Torniamo all’asta ! La base è  di mezzo miliardo di dollari. Chi offre tre quarti di miliardo ?”, disse l’Uberdirettore furioso.

“Ancora una cosa ! Se ci comprate dovete tener conto delle nostre date di scadenza…Siamo mutanti monouso.”, intervenì Max.

“Non è detto che dobbiate usarli più di una volta.”, disse l’Uberdirettore ormai sull’orlo di una  crisi isterica.

 

In quel momento, le vetrate dell’edificio implosero verso l’interno, distrutte dalla forza  dell’uragano.

Un attimo dopo, i ragazzi vennero sbalzati contro una parte della sala e il vento furioso riempì l’ambiente.

“Stormo ! Al riparo, sotto al tavolo !”, urlò Max.

Tutti i ragazzi si rifugiarono sotto il tavolo.

“Possiamo volare fuori ?”, chiese Gazzy.

“No, il vento è troppo forte. Dovremmo passare  in corridoio.”, gli rispose Fang.

Max annuì.

Angel, nel frattempo vide che su una tv era apparsa  le videata di un bollettino meteo.

“C’è un bollettino meteo in tv e dicono che questo uragano sia provocato dal riscaldamento globale.”, disse Angel.

“Gli uragani ci sono sempre stati.”, disse Max.

“Non in questa stagione. E poi, ora ce ne sono molti di  più e sono più violenti e distruttivi.”, aggiunse Fang.

Nancy annuì, guardando preoccupata mobili e  sedie che volavano tutti attorno a loro per  la stanza.

“Questo uragano è troppo forte, non possiamo volarci in mezzo…ci distruggerebbe.”, disse Fang seriamente.

Kevin annuì.

“Okay, ora andiamo in corridoio. Usciamo di qui e  vediamo se riusciamo a trovare un posto sicuro dove aspettare che l’uragano passi.”, disse Max.

Fang prese Akila e Iggy prese Total.

“Okay, ragazzi…Stiamo vicini d’accordo ?”, chiese loro  Max preoccupata.

Gli altri ragazzi annuirono con aria determinata.

“Va bene. Andiamo !”, li esortò Max dopo averli guardati ancora per qualche secondo.

 

FINE CAPITOLO N * 28

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Capitolo 29
*** CAPITOLO N 29 ***


CAPITOLO N * 29

 

Mentre Max e Nancy avevano preso in giro i compratori sugli schermi, Fang e Iggy, usando le loro giacche antartiche, ne avevano ricavato delle funi.

Infatti, quando erano ancora sotto il tavolo, i due ragazzi avevano legato Total e Akila con quelle  funi.

“Ehi !”, esclamò Total in tono di protesta appena  Iggy gli legò la fune attorno al collo.

“Non è un guinzaglio, Total ! Serve per non perdervi !”, sbottò Max spazientita.

 

Nel frattempo, l’uragano imperversava per la  stanza facendo volare le cose o risucchiandole all’esterno, dalle finestre.

 

“Gozen, non farli scappare !”, urlò l’Uberdirettore.

Il robot cominciò ad avanzare con fatica verso lo stormo.

“Ragazzi, andiamo !”, urlò Max e, con i compagni iniziò a strisciare verso la porta.

I ragazzi procedevano a fatica, anche se non  avevano la minima idea di come aprire la  porta della stanza.

Improvvisamente, una forte raffica di vento  divelse la porta e anche i ragazzi vennero risucchiati dal flusso violento dell’aria.

 

I ragazzi si trovarono scaraventati sul soffitto, senza il bisogno di usare le ali.

Gozen intanto, si curvò a proteggere l’Uberdirettore, mentre vari oggetti lo colpivano.

 

“Ragazzi, seguiamo il flusso ! Fang, prendi Akila !”, urlò Max rivolgendosi prima allo stormo e poi a Fang, poi prese Total e se lo strinse forte al petto.

Fang fece lo stesso con Akila.

“Okay, seguitemi !”, urlò Max.

Poi, Max dispiegò le ali un pochino e fu scaraventata  verso il corridoio dalla forza dell’uragano.

Anche gli altri ragazzi si lasciarono trasportare dalle forti raffiche di vento.

Il corridoio però, finiva contro una parete a  vetro a prova di uragano, quella che Gozen non era riuscito a sfondare.

Oh, no…Ci schianteremo contro il vetro…Dobbiamo fare qualcosa !”, pensò Nancy vedendo il vetro in fondo al corridoio.

“Non seguite il flusso !”, urlò Max rendendosi contro del pericolo del vetro e cercò di opporsi  alle raffiche per tornare indietro.

Ma ormai era troppo tardi…

Il vento era troppo forte e i ragazzi non poterono far nulla per opporsi alla forza della natura.

 

 

I vetri a prova di uragano non funzionarono come avrebbero dovuto perché esplosero ancora prima che i ragazzi li avessero raggiunti.

Infatti, i ragazzi vennero scaraventati fuori dalla finestra e, con loro c’erano: sedie, cestini, piante in vaso, scrivanie….

Appena furono all’interno della tromba d’aria, i ragazzi vennero investiti da pioggia e grandine e furono zuppi in pochi secondi.

Kevin e Nancy si tenevano abbracciati il più forte possibile.

Nudge, Gazzy e Angel invece, si erano legati insieme con una fune attorno alla vita.

Dopo alcuni minuti d’inferno, i ragazzi vennero risucchiati in una zona molto calma e  silenziosa: l’occhio del ciclone.

Subito dopo, i ragazzi cominciarono a precipitare  verso il basso e aprirono un po’ le ali.

 

Max, Kevin e Nancy atterrarono su un cavalcavia in macerie per primi.

Poi atterrarono anche Nudge, Angel e Gazzy.

Max andò subito da loro, mettendo a terra Total per  slegarli e vedere le loro condizioni.

 

Nel frattempo atterrarono anche Iggy e Fang.

Dov’è Akila ?”, pensò Nancy guardando  Fang e Iggy.

“Vieni.”, le disse Kevin  e, prendendola per mano,  la portò fino agli altri ragazzi.

“Dov’è Akila ?”, chiese Max guardando prima Fang e poi Iggy.

Fang le lanciò un’occhiata triste e Iggy scosse la testa.

Max e Nancy si scambiarono un’occhiata addolorata.

Era troppo pesante…Non ce l’hanno fatta a  tenerla…”, pensò Nancy tristemente guardando Fang e Iggy.

“Gozen.”, disse Fang ad un certo punto indicando l’occhio del ciclone.

Infatti, Gozen stava precipitando verso il suolo, con tutte le scatole dell’Uberdirettore tra le braccia.

Nancy e Max si scambiarono un’occhiata d’intesa e, furiose schizzarono in volo verso i nemici.

“Nancy ! Cosa fai  Torna qui !”, le urlò Kevin e aprì le ali per raggiungerla.

Fang lo fermò prendendogli un braccio.

“Ma Fang, non posso...”, disse Kevin.

“Non preoccuparti. Non le succederà niente.”, gli disse l'altro ragazzo in tono calmo.

Kevin lo guardò un momento, poi guardò verso la direzione nella quale erano volate via Max e Nancy.

“Hai ragione...Quelle due sono le più toste di tutti.”, disse Kevin sorridendo.

Fang sorrise di rimando e mollò la presa.

 

 

“Non lasciarmi !”, esclamò l’Uberdirettore a Gozen.

“Che scenetta commovente.”, disse Nancy sarcastica.

“Aiutatemi.”, disse loro Gozen appena le vide.

“Non credo proprio.”, gli rispose Max arrabbiata.

Poi, quest’ultima tirò un violento calcio al braccio di Gozen e Nancy lo colpì alla testa.

Subito dopo, Gozen mollò la presa e precipitò verso il suolo.

Poi Max afferrò la sedia dell’Uberdirettore.

“Ho molto potere. Posso renderti ricca…Posso farti avere tutto ciò che vuoi se mi salvi.”, le disse l’Uberdirettore terrorizzato.

“Non vogliamo niente da uno come te.”, gli disse freddamente Nancy avvicinandosi a  Max.

Max annuì, poi disse all’Uberdirettore: “ E’ meglio che tu non rimanga a questo mondo.”, e mollò la presa, lasciandolo precipitare.

Mentre le varie scatole dell’Uberdirettore si  disperdevano nell’uragano, Max e Nancy volarono in picchiata fino a raggiungere lo stormo.

 

I ragazzi erano tutti attorno a Total, che singhiozzava disperato per la scomparsa di Akila.

“Oh, Akila…Perché proprio tu ci hai  dovuto rimettere ? Perché ?”, esclamò Total piangendo.

Nancy e Max, ritirando le ali guardarono tristemente Total.

I ragazzi erano dispiaciuti per Akila e ancora di più per Total.

Mi dispiace moltissimo, Total.”, pensò Nancy tristemente guardando il cagnolino.

 

Passarono circa cinque minuti...

“Akila !”, urlò Angel e, poco dopo, la cagna eschimese atterrò sopra Max, schiacciandola con il suo peso.

Fang aprì un occhio di Akila, poi le ascoltò il battito.

“E’ viva.”, disse Fang rialzandosi.

“Me la togliete di dosso ?!”, chiese loro Max con voce soffocata.

Nancy sorrise e, con Kevin spostò dolcemente Akila sul terreno.

“Akila ! Credevo di averti persa per sempre !”, esclamò Total felice cominciò a leccarle il muso.

Che schifo…”, pensò Max guardando la scena.

Che carini…”, pensò invece Nancy guardando i due cani.

Akila fu felice delle attenzioni di Total e lo leccò a sua volta, anche se era fradicia e sfinita.

Poi Nancy si strinse a Kevin, abbracciandolo.

“Allora ? Ti sei vendicata ?”, le chiese Kevin ghignando divertito, abbracciandola a sua volta e baciandole il capo.

“Sì, ora sono a posto.”, gli rispose Nancy sorridendo e voltandosi a guardarlo.

Kevin sorrise e le chiese: “Anche se non ho  capito per cosa ti sia voluta vendicare. Non ti ho  mai vista così arrabbiata.”

“Ti avevano fatto del male quando ci avevano catturati in Antartide…Quando eri rimasto svenuto, mi hai davvero fatto preoccupare…”, gli rispose Nancy seriamente.

Kevin la guardò sorridendo, poi le disse: “E pensare  che ero io  quello iperprotettivo ! Mi sa che tu mi batti.”

Nancy sorrise divertita e lo baciò.

Il ragazzo ricambiò il bacio felice.

 

FINE CAPITOLO N * 29

 

 

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Capitolo 30
*** CAPITOLO N 30 ***


CAPITOLO N * 30

 

I ragazzi restarono all’interno dell’occhio del ciclone fino a quando la tempesta si calmò un po’.

 

In quel momento di calma, i ragazzi uscirono volando dall’uragano.

I ragazzi, mentre sorvolarono la città videro gli ingenti danni provocati dall'uragano: case distrutte, cartelli stradali sradicati e sparsi ovunque...

“Che disastro...”, disse Nancy guardandosi intorno.

“E' vero...Se gli effetti del riscaldamento globale sono questi, dobbiamo davvero fare qualcosa per impedire che peggiori ancora.”, concordò Kevin seriamente mentre volava accanto alla ragazza.

“Sì, avete ragione...Se non facciamo niente per ridurre il problema, tra un po' non ci resterà neanche un pianeta sul quale vivere.”, disse Max cupamente.

“Già.”,disse Nancy preoccupata.

“E pensare che questa era una delle più famose e belle città della Florida...Guardate adesso com'è ridotta.”, disse Fang.

“E' vero...Non sembra più la Miami che conoscevamo.”, concordò Gazzy tristemente.

“Avevi ragione, Fang. Dobbiamo aiutare a fermare il riscaldamento globale.”, disse Max seriamente rivolgendosi al ragazzo.

“Cos’hai detto ? Puoi ripetere ?”, le chiese Fang incredulo continuando a volarle accanto.

“Che c’è di strano ? E comunque, non ho nessuna intenzione di tornare in Antartide ! Faceva troppo freddo lì.”,  gli rispose Max imbarazzata.

“Che ne dite se mangiamo qualcosa e poi chiamiamo la dottoressa Martinez ?”, chiese Fang guardando prima Max e poi gli altri ragazzi.

”Ottima idea !”, gli rispose Max sorridendo felice.

 

 

Era il giorno nel quale Max avrebbe dovuto parlare al Congresso del Governo di Washington riguardo al problema del riscaldamento globale.

I ragazzi vennero fatti entrare in una stanza dove c’erano molti esponenti della  politica americana.

Prima di entrare nella sala con i suoi  amici, Nancy vide Anne accanto alla  dottoressa Martinez.

Mamma !”, pensò Nancy guardandola e sorridendo felice.

Anne ricambiò, sorrise a sua volta e fece cenno alla figlia che l’avrebbe aspettata fuori.

“Vuoi stare un po’ con lei ?”, le chiese Kevin sottovoce parlandole all'orecchio destro.

Nancy annuì, sorridendo.

 

“Mi sento malissimo…Non ce la posso fare…”, disse Max agitata.

“Ce la farai, invece. Sei l’indistruttibile Max, no ?”, le  chiese Fang pacatamente cercando di calmarla.

“Andrà tutto bene, Max. Siamo tutti con te. Non sei da sola.”, le disse Nancy sorridendo.

Max guardò ogni membro dello stormo,  calmandosi un po’.

“E’ che non ho mai fatto nulla di così difficile.”, disse loro Max nervosa.

“Tranquilla, Max. Andrà tutto bene e se qualcuno prova a metterti i bastoni tra le ruote, ci penseremo noi a fermarlo !”, le disse Iggy sorridendo.

“Certo, Igg ha ragione. Non ti devi preoccupare, Max.”, concordò Nancy sorridendo a sua volta.

Max li guardò un momento, poi sospirò e disse:”E va bene, ragazzi. Lo farò, ma spero che finisca il più presto possibile ! Non sono fatta per stare al centro dell'attenzione.”

Tutti i ragazzi le sorrisero incoraggianti.

“Max, hai tutto ? I tuoi appunti ?”, le chiese Brigid.

“Sì.”, le rispose la ragazza.

“Okay. Credo siano pronti ad ascoltarti.”, le disse  Brigid sorridendo.

“Forza, Max. Questa è la tua missione.”, la incoraggiò Jeb.

Max annuì e salì sul podio in fondo alla sala.

 

Scese il silenzio e Max iniziò il suo discorso sotto gli occhi dei ragazzi dello stormo, degli  scienziati della Wendy K, di Jeb, della dottoressa Martinez e di Anne.

“Grazie per avermi invitata qui oggi. Sono qui per  parlarvi di un grave problema che minaccia il  nostro pianeta.”, iniziò a dire Max.

“L’uomo si è molto evoluto, ha inventato delle  cose incredibili. Le persone sono riuscite a fermare e far ripartire un cuore umano, hanno addirittura creato degli esseri come me…Ma tutto  questo progresso, questo sfruttamento delle risorse naturali ha i suoi prezzi.”, continuò Max seriamente.

“Ogni giorno inquiniamo il pianeta con lo scarico  delle automobili, distruggiamo chilometri quadrati  di boschi e il suolo coltivabile sta diminuendo. Le invenzioni delle persone stanno inquinando  e sconvolgendo  il nostro pianeta. Sapete una cosa ? Noi abbiamo solo un pianeta e se non facciamo qualcosa  subito per salvarlo, non lo avremo più e non ci saremo più nemmeno noi. Bisogna investire sulle fonti energetiche alternative…Bisogna agire subito. Ormai non ci è rimasto molto tempo…O volete aspettare che l’oceano sommerga le vostre case e le vostre famiglie ?”, concluse Max seriamente guardando la sua platea.

 

 

Bel discorso, Max.”, pensò Nancy sorridendo e  guardando l’amica.

Dopodiché Max scese dal palco e tornò dai suoi  amici.

“Sei stata grande, Max !”, si complimentò Nudge.

“E’ vero.”, confermò Fang.

 

Nel frattempo, l’aula di stava svuotando.

Nancy vide Anne fuori dalla porta e la raggiunse.

“Ciao, tesoro !”, esclamò la donna felice, abbracciandola.

“Ciao, mamma !”, le rispose Nancy abbracciandola a sua volta.

Quando si allontanarono, Nancy le disse: “Mamma, senti…se non ti ho scritto è perché non  avevo dietro lo zaino…”

“Sì, lo so. La mamma di Max mi ha spiegato tutto: dal vostro rapimento in Antartide all’asta di Miami.”, disse Anne sorridendo.

“E poi…ecco qui la tua roba. Jeb me l’ha fatta avere.”, le disse la madre porgendole lo zaino.

“Wow ! Grazie.”, le disse Nancy prendendo lo zaino con dentro il pc, il cellulare e la macchina fotografica.

“Mamma, senti…”, disse poi Nancy.

“Dimmi, Nancy.”, le rispose la donna guardandola intuendo che la figlia le stava per dire qualcosa che la imbarazzava.

“Se per te non è un problema…vorrei tornare un po’ a casa.”, le disse Nancy.

“Ehi, parla al plurale. Vengo anch’io.”, aggiunse Kevin sorridendo avvicinandosi.

“Ciao, Kevin. Questo era sottointeso…”, disse Anne guardando il ragazzo sorridendo, poi, rivolgendosi a entrambi disse loro: “E comunque non c’è assolutamente nessun problema, ragazzi. Sarò felice di avervi per casa.”

Nancy e Kevin si scambiarono un sorriso.

“Okay, allora andiamo a dirlo agli altri, va  bene ?”, chiese Nancy al ragazzo.

Kevin annuì e, insieme raggiunsero il resto dello stormo.

 

“Ragazzi.”, li chiamò Nancy.

Tutti si voltarono nella sua direzione.

“Che c’è ?”, le chiese Max.

“Io e Kevin staremo un po’ da mia madre. Volete  venire ?”, le rispose Nancy.

Max, capendo che l’amica voleva stare un po’ da sola con la madre e con Kevin, le rispose sorridendo:”No, grazie. Noi dobbiamo andare alla Scuola speciale per Mutanti Alati !”

“Max, non si chiama così !”, la rimproverò la  dottoressa Martinez.

“Che Scuola ?”, le domandò Nancy.

Allora Max raccontò all’amica della scuola  speciale situata in Virginia che le autorità del  Governo avevano costruito apposta per loro.

“Ho capito…Allora, ci vedremo tra un po’.”, disse Nancy.

Max la guardò, poi le disse: “Già e, comunque, sentiamoci per telefono e per e-mail.”

“Certo !”, le rispose Nancy.

A Nancy dispiaceva lasciare i suoi amici, ma  voleva davvero passare del tempo con sua madre e con Kevin e, soprattutto, vivere una vita normale…almeno per un po’.

“Okay, allora ci vediamo ragazzi.”, li salutò Kevin.

“Ciao.”, lo salutarono Gazzy e Fang in coro.

“E prenditi cura di Nancy.”, le disse Iggy sorridendo.

“Come sempre, Igg.”, gli rispose Kevin sorridendo.

“Oh, non ricominciate voi due ! So badare benissimo a me  stessa !”, sbottò Nancy imbarazzata incrociando le braccia al petto.

Gli altri ragazzi la guardarono sorridendo.

Nancy abbracciò a turno tutti, poi, quando si  allontanò da Max le disse: “A presto, Max.”

“Contaci…E comunque, goditi questo periodo.”, le rispose Max sorridendo.

Nancy sorrise e, prendendo Kevin per mano si voltò verso la madre.

 

 

“Allora ? Vogliamo andare ?”, chiese loro Anne.

“Sì, siamo pronti.”, le rispose Nancy sorridendo.

Poi, i tre si avvicinarono al parcheggio, dove c’era la macchina di Anne, la jeep blu.

 

FINE CAPITOLO N * 30

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Capitolo 31
*** CAPITOLO N 31 ***


CAPITOLO N * 31

 

 

Quando arrivarono alla macchina, Nancy si mise accanto al sedile del guidatore, dove si sedette Anne, mentre Kevin si mise su uno dei sedili posteriori.

“Allora, ragazzi...Andiamo a casa ?”, chiese loro Anne dopo essersi messa la cintura.

“Sì, ho proprio voglia di tornare un po' a casa.”, le rispose Nancy sorridendo.

Anne sorrise e mise in moto l'auto.

“Mamma, Kessy come sta ? L'hai vista di recente ?”, le chiese Nancy dopo qualche minuto di tragitto.

“Sta benone, Nancy...Pensa che quando è venuta a casa mi ha praticamente costretta ad aderire al Fan Club che ha messo su per lo stormo.”, le rispose la donna sorridendo.

“Sì, ce me ne ha parlato in un'e-mail. Ha avuto una grande idea.”, le rispose Nancy sorridendo.

“Già. Dobbiamo ringraziarla quando la vediamo.”, aggiunse Kevin.

“Sì, certo e poi te la voglio presentare.”, concordò Nancy guardando il ragazzo dallo specchietto.

“Va bene. Sono curioso di conoscerla...”, le disse lui ghignando.

“Non farti strane idee, Don Giovanni ! Kessy è già felicemente impegnata !”, sbottò Nancy facendo la finta offesa.

“Peccato...”, disse il ragazzo con aria divertita.

“Antipatico !”, sbottò la ragazza e gli fece la linguaccia.

Anne, dopo aver assistito alla scena, chiese loro sorridendo: “Ma voi fate sempre così ?”

Nancy e Kevin si scambiarono uno sguardo divertito, e lui disse, rivolto alla donna: “No, Anne...facciamo anche di peggio.”

Anne scosse la testa divertita, poi disse: “Ah, i ragazzi d'oggi...è proprio vero che siete cambiati...”

I due ragazzi sorrisero divertiti.

 

 

Durante il tragitto, i due ragazzi e Anne parlarono un po' tra loro.

I ragazzi raccontarono ad Anne le varie avventure vissute, e la donna fece loro mille domande.

 

“Eccoci arrivati.”, disse loro Anne quando arrivarono nel garage della casa.

“Già. Casa dolce casa !”, esclamò Nancy e saltò giù dall'auto.

Ovviamente, la ragazza fece appena in tempo a scendere dalla jeep che si ritrovò il cane di Anne in braccio che le faceva le feste tutto contento.

“Ciao, bello !”, lo salutò la ragazza e cominciò a coccolarlo.

Nel frattempo, Anne e Kevin scesero dall'auto e guardarono la scena sorridendo.

 

 

 

 

Passarono i giorni, durante i quali, Nancy e Kevin andarono a volare insieme, fecero delle gite con Anne.

Nancy presentò anche Kevin a Kessy.

Infatti, un pomeriggio, su invito di Nancy, Kessy raggiunse la casa di Anne.

Nancy e Kevin erano seduti in riva al lago, nel giardino di casa quando suonò il campanello.

Anne andò ad aprire e, poco dopo...

“Nancy !!!”, si sentì urlare.

La ragazza fece appena in tempo ad alzarsi in piedi e a voltarsi in quella direzione, che si trovò stretta nell'abbraccio di Kessy.

“Kessy !”, esclamò la ragazza felice e abbracciando a sua volta l'amica.

Nel frattempo, Kevin e Shon guardarono la scena sorridendo.

 

Quando le due ragazze si allontanarono...

“Non sai quanto mi sei mancata.”, le disse Kessy sorridendole felice.

“A chi lo dici !”, le rispose Nancy sorridendo a sua volta.

“Ah, a proposito...Lui è Shon.”, disse poi Kessy rivolgendosi a Nancy e a Kevin indicando loro il ragazzo dai capelli castano chiaro, gli occhi azzurro ghiaccio alto e magro che le stava al fianco.

“Ciao, ragazzi. Piacere di conoscervi.”, disse loro Shon educatamente.

“Piacere nostro, Shon. Io sono Nancy e lui è Kevin.”, gli rispose Nancy sorridendo e indicandogli Kevin.

“Piacere.”, disse Kevin cordialmente guardando l'altro ragazzo.

“Ragazzi, voi chiacchierate un po' tra di voi, ok ? Io e Nancy dobbiamo recuperare il tempo perso. Ciao !”, disse loro Kessy e, prendendo Nancy sotto braccio, la trascinò lontano dai due ragazzi.

“Kessy, ma che fai ?”, le chiese Nancy perplessa.

“Vieni. Ci sono delle novità importanti, ma non posso parlartene davanti a loro !”, le rispose l'amica sorridendo.

Nancy sospirò e, insieme a Kessy camminò un po' per il giardino attorno alla casa.

“Allora ? Quali sarebbero queste novità ?”, le chiese Nancy mentre camminavano.

“Prima di tutto, io e Shon siamo fidanzati !!!”, le rispose Kessy emozionata.

“Davvero ? Wow ! Sono così felice per te !”, esclamò Nancy sorridendo.

“Grazie...allora, come ti sembra ?”, le chiese l'amica.

“E' davvero molto carino, Kessy. Avevi ragione.”, le rispose Nancy sorridendo.

“Già, è vero. Comunque, sono davvero felice di rivederti. E con Kevin come va ? E gli altri ragazzi come stanno ?”, le chiese Kessy impaziente.

“Anch'io sono felice di rivederti. Con Kevin va benissimo. Appena gli ho detto che volevo tornare un po' a casa, ha voluto subito seguirmi. Max e gli altri stanno bene e mi mancano già un  po', ma avevo troppa nostalgia di mia madre, di casa, di te e...volevo vivere normalmente almeno per un po'...Max l'ha capito subito e ha rifiutato la mia offerta di venire a casa mia con gli altri ragazzi.”, le rispose Nancy sorridendo.

“Sì, capisco...Comunque, visto che siete qui, qualche volta potremmo organizzarci, vederci, andare a fare dei pic nic  o delle gite. Per quanto tempo restate ?”, le rispose Kessy.

“Non lo so, Kess...Non abbiamo un tempo preciso...Fino a quando Max e gli altri ragazzi non saranno nei guai, vorremmo rimanere.”, le rispose Nancy dopo qualche minuto di riflessione.

 

 

 

Una sera, a casa di Anne vennero Dean, un collega della donna, con la moglie e il figlio, Alex.

“Alex !”, esclamò Nancy felice appena entrò in casa.

“Ciao, Nancy ! Come stai ?”, le chiese il ragazzo abbracciandola.

Kevin guardò male l'altro ragazzo e i tre adulti se ne accorsero.

Qualcuno è geloso...”, pensò Anne sorridendo guardando Kevin divertita.

Quando i due ragazzi si allontanarono,Nancy disse:” Kevin, lui è Alex. Te ne ho parlato, ti ricordi ?”

“Sì, mi ricordo.”, le rispose Kevin squadrandolo da capo a piedi.

“Ciao. Sono contento di conoscerti, sai ?”, gli chiese Alex.

“E perchè ?”, gli domandò Kevin perplesso.

“Perchè volevo vedere che tipo di ragazzo era riuscito a fare così tanto colpo su Nancy per non farle vedere nessun altro.”, gli rispose Alex cordialmente.

“Alex !”, lo rimproverò la madre.

“Forza, andiamo a mangiare.”, disse loro Anne sorridendo e indicando loro la sala.

 

Durante la cena, Nancy e Alex raccontarono a Kevin del loro piccolo scherzo che avevano fatto ai rispettivi genitori la prima volta che si erano conosciuti.

Man mano che parlava con l'altro ragazzo, Kevin si rese conto che Alex era davvero una brava persona, e non c'era nessun motivo di essere geloso.

Infatti, Kevin e Alex divennero ottimi amici.

 

 

Passarono alcuni mesi e Nancy e Kevin continuarono a vedersi con Kessy, Shon e Alex.

Andarono in giro con Anne.

Anne prese molto in simpatia Kevin e lo considerava come un figlio.

 

 

Nel frattempo, Max e gli altri ragazzi andarono via dalla Scuola Speciale in Virginia perchè la Voce aveva comunicato che c'era una nuova missione per loro.

Max e gli altri ragazzi però non dissero niente a Kevin e a Nancy per lasciarli un po' in pace a godersi del tempo per loro.

 

 

“Chissà cosa staranno facendo i ragazzi ?”, chiese Nancy una sera, mentre erano in riva al lago del giardino.

Kevin le abbracciava dolcemente la vita con un braccio, infatti, i due ragazzi erano seduti sull'erba.

“Non lo so...Perchè non proviamo a sentirli domani ?”, le chiese Kevin.

“Sì, domani ci proverò...Sono già quattro mesi che siamo qui...speriamo che non gli sia successo niente...”, disse Nancy preoccupata.

“Ma no, cosa dev'essergli successo ? Vedrai che stanno bene...e poi...io sto bene qui...non me ne voglio andare.”, le rispose lui e la baciò dolcemente sulle labbra.

Nancy rispose al bacio, felice.

 

Nel frattempo, Anne guardò la scena dalla finestra della sala pensò: “Oh, ragazzi...Sono così contenta per voi.

 

 

“Neanch'io me ne voglio andare...Dopo tutte le fughe e i combattimenti che abbiamo dovuto sopportare, ho proprio voglia di stare un po' tranquilla, di vivere normalmente e, soprattutto, voglio passare del tempo con te...”, gli rispose la ragazza sorridendo e baciandolo a sua volta.

Kevin rispose felice al bacio.

 

Quando si allontanarono, i due ragazzi si guardarono negli occhi dolcemente.

“Ti amo.”, le disse Kevin dopo qualche minuto guardandola teneramente.

“Ti amo anch'io, Kevin...Non so cosa succederà, come andrà a finire...L'importante è che restiamo insieme.”, gli rispose la ragazza sorridendo.

“Certo. Di questo puoi starne certa.”, le rispose Kevin guardandola negli occhi.

“Lo so.”, gli disse la ragazza, e, appoggiando il capo alla sua spalla destra si mise a guardare la luna che splendeva luminosa nel cielo senza nuvole.

Kevin strinse di più la presa attorno alla vita della ragazza, le baciò delicatamente il capo e guardò anche lui la luna, pensando: “So che questo periodo non durerà in eterno...tra un po' vorrai tornare da Max e dagli altri...e io ti seguirò...per me sei importante solo tu.

 

 

E così, in una notte di agosto, due ragazzi stavano tranquillamente abbracciati, felici di essersi trovati...

 

FINE CAPITOLO N * 31

 

 

FINE  !!!

 

Ed eccoci arrivati alla fine di questa storia.

Spero vi sia piaciuta !

Mi raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate !!!

Grazie per tutti quelli che hanno seguito la mia storia !

Ciao !

By  Nancyiry

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