Sasuke in Seven Week

di Alexys_Tenshi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Gli opposti...in sintonia? ***
Capitolo 2: *** Obiettivo: togliere i vestiti. ***
Capitolo 3: *** Odore di Vaniglia. ***
Capitolo 4: *** Addio. ***
Capitolo 5: *** Perdonami Mamma. ***
Capitolo 6: *** La tortura del Kunai. ***



Capitolo 1
*** Gli opposti...in sintonia? ***


“Con questa flashfic ho ottenuto 3 punti per un totale di 3 punti nella sfida”.

Questa raccolta di flashfic sta partecipando al Seven Weeks Contest indetto da Shark Attack sul forum di EFP”.


Killuale 94 con “Gli opposti... in sintonia?”

☑ Originalità
(non c'è che dire!)
☐ Grammatica
(un errore di battitura, uno di modo sbagliato di dire e uno di sbagliata punteggiatura nel discorso)
☑ IC Personaggio Base
☑ IC Personaggio Aggiunto
(tutto-tutto sommato sì)
☐ Plausibilità flashfic
(troppo improbabile, e poi sei andata fuori contesto)
☐ Uso del Prompt
(potevi non fare una AU e usarlo meglio, ad esempio per l'essere opposti nel voler stare con Itachi)
☐ Bonus/Malus
(neutro)
Totale: 3 punti


Nick:
Killuale 94

Personaggio base: Sasuke

Co-personaggio: Kisame

Prompt: Opposti

Gli opposti…in sintonia?

Ore 21:30, Villa Uchiha.

Un piccolo bambino, dai capelli neri come le piume di un corvo e scompigliati, correva per la casa indossando un pigiama blu, cercando di scappare al “brutto uomo-pesce” che cercava di prenderlo, invano.

Dopo un quarto d’ora a girare tutte le stanze della villa, finalmente l’uomo-pesce di nome Kisame riuscì a prendere il piccolo impiastro e lo portò nella sua stanza da letto.

<< Ora, Sasuke, ti sistemi nel letto e ti addormenti subito, mi hai capito bene?! >>

Disse l’omaccione dalla pelle azzurra al bambino dalla pelle pallida.

Sasuke lo guardò negli occhi. Grandi occhi neri contro piccoli occhi bianchi.

La sua piccola statura di un bambino di sette anni non poteva di certo competere contro la sua, che di anni ne aveva trenta, quindi era un uomo ben piazzato. Avrebbe dovuto per forza ubbidire agli ordini di Kisame.

<< Ma io non ho sonno e poi voglio aspettare Itachi! >> rispose Sasuke incrociando le braccia al petto.

<< Tuo fratello arriverà molto tardi e tu a quell’ora sarai già nel mondo dei sogni piccolo marmocchio. >>

Kisame, oramai, era davvero spazientito. Ancora non riusciva a capire come avesse fatto il fratello del marmocchio, nonché suo migliore amico, Itachi, per convincerlo a fare il baby-sitter a Sasuke per un’intera giornata.

Non lo sopportava più. Tutto il giorno a discutere con lui perché non faceva mai quello che gli veniva detto. Se Kisame diceva “sopra” lui rispondeva “sotto”; se diceva “no” lui ribatteva con “si”.

Quei due erano l’esatto opposto.

<< Kisame, raccontami la favola della buonanotte. >> chiese il Sasuke dopo essersi messo, finalmente, sotto le coperte.

Per tutta risposta Kisame rispose con un grugnito. << Marmocchio, ti sembro un tipo che racconta favolette? >>

Detto ciò, molto contrariato, si sedette a fianco del bambino e iniziò a raccontare:

<< Era una notte buia e tempestosa, e… >>

<< Ma non è meglio una calma e soleggiata mattinata? >> chiese Sasuke alzandosi le coperte fino al collo.

Kisame lo guardò di sbieco, poi si arrese e continuò la sua storia.

<< Come stavamo dicendo, era una calma e soleggiata mattinata, una di quelle perfette per un omicidio! >>

<< Un omicidio? Ma, non sarebbe meglio una passeggiata per il bosco? >>

<< …nel bosco c’è il lupo cattivo, Sasuke. >> ghignò l’uomo.

Sasuke ora aveva le coperte che gli coprivano la parte inferiore del viso.

<< Sarebbe meglio se ci fossero conigli e cerbiatti. >> rispose un po’ intimorito.

A questo punto Kisame gettò la spugna ed incominciò a raccontare la sua storia modificata da Sasuke.

Ore 23:50, Villa Uchiha

La porta si aprì silenziosamente e ne entrò un ragazzo dai lunghi capelli neri. Salì le scale ed arrivò alla stanza del fratellino. Ciò che vide fu la scena più dolce del mondo: il suo migliore amica dormiva comodamente vicino al suo fratellino.

<< Chi l’avrebbe mai detto. Quei due sono l’uno l’opposto dell’altro eppure ora sono così in sintonia. >> bisbigliò Itachi.

Note autrice: concordo con Shark sul fatto che il prompt l'ho usato male. Non mi veniva in mente nulla con questi due personaggi affiancati quindi, allo scadere della settimana, mi sono messa a scrivere questa cosa. A dire il vero pensavo di non ricevere nemmeno un punto XD
Ringrazio tutti quelli che leggeranno queto primo capitolo (se lo leggeranno XD) e spero che i prossimi saranno miglori.

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Capitolo 2
*** Obiettivo: togliere i vestiti. ***


"Con questa flashfic ho ottenuto 5 punti per un totale di 8 punti nella sfida."

Nick:
Killuale 94

Personaggio base: Sasuke

Co-personaggio: Naruto

Prompt: Vestiti

Obiettivo: togliere i vestiti.

I vestiti. Ecco cosa stava odiando Sasuke in quel momento.

Odiava i vestiti che indossava Naruto, perché erano la barriera che separava il suo sguardo dal corpo perfetto del biondo, che ora era steso sul suo letto a leggere un rotolo ninja.

Naruto, sentendosi osservato, alzò lo sguardo dal rotolo delle tecniche ninja e puntò i suoi occhi azzurri in quelli neri di Sasuke. << Ho qualcosa di strano? >> chiese il giovane.

Sul volto dell’Uchiha si formò un ghigno. << Stavo solo pensando che i tuoi vestiti sono di troppo. >> disse non curante mentre, a poco a poco, vedeva il volto del biondo farsi rosso dall’imbarazzo.

<< Ma… non penso che… Sasuke cosa dici? >> balbettò Naruto mentre fiondò il viso nella pergamena cercando far sparire il rossore. Quest’ultimo si sedette sul letto vicino a Naruto e lo fece girare supino, per poi cominciare a sfilargli la giacca arancione, molto lentamente. L’Uzumaki, a quel gesto, si pietrificò come una statua.

<< Sasuke, cosa...stai facendo? >> chiese intimorito.

<< Non lo vedi? Ti sto togliendo i vestiti razza di scemo. >> rispose mentre iniziava ad alzargli la maglietta nera, scoprendo a poco a poco la sua pelle. Naruto istintivamente, alzò le braccia, rendendo l’impresa del moro ancora più facile. Tolta anche la maglietta, Sasuke poté vedere finalmente i “belli ma mai come i suoi” addominali di Naruto e anche i suoi “discreti” pettorali.

Intanto Naruto era diventato ancora più rosso. << Potresti fermarti? >> chiese con voce tremante. Ma come al solito, l’Uchiha non lo ascoltò e continuò nella sua opera. Sbottonò i pantaloni e glieli fece calare, con poca difficoltà. Mancava ancora una cosa e l’avrebbe visto in tutto il suo “splendore”.

C’era quasi quando venne interrotto dalla voce del biondo.

<< Non dovresti togliere anche i tuoi, di vestiti? >> disse un po’ imbarazzato.

A quella domanda Sasuke prese le mani del biondo e le posò sulla sua maglia. << A te l’onore. >> disse con un ghigno poco promettente sul viso. L’Uzumaki tutto tremante, prese a sfilargli la maglietta che, a suo parere, sembrava una taglia più grande del dovuto e che nascondeva il fisico asciutto dell’ Uchiha. Scese verso i pantaloncini bianchi accarezzando prima i fianchi del moro; sbottonò il primo bottone e successivamente, dopo aver sospirato, anche il secondo riuscendo a sfilare quell’ indumento.

Ed eccoli lì: Naruto e Sasuke, entrambi semi-nudi a guardarsi negli occhi e a cercare quel poco di coraggio in più per arrivare al fatidico traguardo.

Il moro, vedendo che l’altro era in tensione, decise che era meglio cercare di calmarlo. Così si avvicinò a lui e prese il suo volto tra le mani. Lentamente lo avvicinò al suo e posò le sue labbra sottili su quelle carnose del biondo. A quel contatto Naruto si sentì sciogliere come burro al sole. Prese il tanto coraggio che mancava e scese verso i boxer neri di Sasuke e fu in quel momento che la porta si aprì e nella stanza entrò Sakura.

Killuale con “Obbiettivo togliere i vestiti”
☑ Originalità
(molto bella, fino e soprattutto alla fine!)
☑ Grammatica
☑ IC Personaggio Base
☑ IC Personaggio Aggiunto
(bravissima per entrambi i pg)
☑ Plausibilità flashfic
☑ Uso del Prompt
-☑ Bonus/Malus
(ultima nel turno precedente)(peccato!)
Totale: 5 punti

N.d.A.:Prima di tutto voglio ringraziare: Lovy chan, Silvar tales, Lalani, Dark_Glo, blacksmily, DirthyCharity e Shark Attack per aver recensito il precendente capitolo!
Questa fic mi è costata un mal di testa e una mangiata di cioccolata XD spero che vi sia piaciuta.
Al prossimo capitolo! Killuale

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Capitolo 3
*** Odore di Vaniglia. ***


“Con questa flashfic ho ottenuto 4 punti per un totale di 12 punti nella sfida”.

Killuale con “Odore di vaniglia”
☐ Originalità
(non è granché, da questo punto di vista)
☑ Grammatica
☑ IC Personaggio Base
☑ IC Personaggio Aggiunto
☑ Plausibilità flashfic
☐ Uso del Prompt
☐ Bonus/Malus
(neutro)
Totale: 4 punti

Nick:
Killuale 94

Personaggio base: Sasuke

Co-personaggio: Sakura

Prompt: Profumo

 

Odore di vaniglia.

Era il crepuscolo quando Sasuke uscì di casa per una passeggiata.

Camminava con un’andatura lenta, e ogni tanto una leggera brezza gli scompigliava i capelli corvini. Non aveva un luogo preciso dove fermarsi, così vagava per Konoha osservando le persone che gli passava vicino.

Uscì dalle porte del villaggio, percorse un centinaio di metri, fino ad arrivare ad una verde collina. Alzò gli occhi sulla sommità di quest’ultima e notò che c’era un grande albero di ciliegio. Salì lentamente, mentre i suoi occhi si soffermavano ad osservare il ciliegio che diventava man mano più grande. Arrivatoci ormai vicino si sedette sotto di esso posando la sua schiena sul tronco. Da lì si aveva una gran bella vista del villaggio.

Dei petali di ciliegio caddero da un ramo proprio sopra il ragazzo, che li prese tra le mani. Alzò lo sguardo e vide una figura farsi piccola sul ramo.

<< Sapevo che eri tu. Su, scendi di li. >> disse l’Uchiha.

La figura fece un balzo e arrivò sul terreno perfettamente in piedi. Sasuke la guardò.

<< Speravo non ti accorgessi di me. >> disse la giovane sedendosi accanto a Sasuke.

Quest’ultimo la guardò di sottecchi. << Con quei capelli… non credo proprio, Sakura. >> disse sogghignando.

Sakura abbracciò le ginocchia con le sue esili, almeno a prima vista, braccia e ci affondò il suo viso. Il moro tornò ad osservare i petali, così simili alla rosa.

Questa alzò il viso voltò lo sguardo verso Sasuke. I due si fissarono per qualche secondo, fino a quando una folata di vento andò a disturbare quel momento.

Ma fu proprio grazie a quel freddo vento che Sasuke lo notò. C’era qualcosa di strano nell’aria, qualcosa di buono e di dolce. Un odore che ricordava lo zucchero e la…vaniglia. Si, quello era odore di vaniglia.

E mentre Sasuke intuiva questo nuovo odore che gli solleticava le narici, Sakura lo osservava rapita dallo sguardo del giovane Uchiha.

<< Cosa stai pensando, Sasuke? >> chiese la rosa con un tono di voce molto basso.

A quella domanda Sasuke si risvegliò dai suoi pensieri e si concentrò sulla rosa, guardandola attentamente negli occhi. << Sakura, potresti avvicinarti un attimo? >> disse deciso.

Sentendo la risposta, che sembrava più un ordine, la giovane si avvicinò lentamente al ragazzo. Quest’ultimo le prese il viso con una mano e si avvicinò a lei. A quel tocco la rosa sussultò e le sue guancie si colorarono di rosso. Il viso di Sasuke ora era immerso nell’incavo del collo della giovane, che rimase di stucco.

Sakura sentì Sasuke inspirare profondamente per poi lasciarla andare. I due si guardarono per molto tempo. Alla fine Sasuke si alzò e si incamminò verso il villaggio.

<< Credo che dovremmo andare a casa, si sta facendo tardi. >> disse l’Uchiha all’ Haruno.

Questa dopo qualche secondo si alzò e lo raggiunse, scendendo la collina fianco a fianco.

<< Sakura… hai un buon odore lo sai? >> le disse continuando a camminare non curante verso casa.

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Capitolo 4
*** Addio. ***


"Con questa flashfic ho ottenuto 5 punti per un totale di 17 punti nella sfida"

Nick:
Killuale 94

Personaggio base: Sasuke

Co-personaggio: Kakashi

Prompt: Addio

 Killuale 94 con “Addio.”
☑ Originalità
(stavo per dire “che banalità!” quando ho letto questa frase, che mi ha fatto cambiare idea: “In quel preciso istante dissi addio alla vita del piccolo Sasuke”, e la flash ha assunto una connotazione più profonda)
☑ Grammatica
☑ IC Personaggio Base
☑ IC Personaggio Aggiunto
☑ Plausibilità flashfic
☑ Uso del Prompt
(come sopra, ti sei risollevata con l'addio ad una parte di Sasuke, più che al villaggio e alle persone)
-☑ Bonus/Malus (saltato il turno precedente)
Totale: 5 punti

Addio.

Quella notte di luna piena era pervasa da un vento leggero.

Una figura camminava lentamente nell’ombra, tra le strade deserte del villaggio, e si avviava verso le porte. Sguardo basso, mani nelle tasche e zaino in spalla: così Sasuke Uchiha stava lasciando Konoha.

Era arrivato alla soglia, quando lo vide. Era poggiato con la schiena sulle pesanti porte, con le mani incrociate e lo sguardo fisso sul giovane. Quando Sasuke incrociò il suo sguardo, l’uomo gli si avvicinò. Si trovavano a circa due metri di distanza.

<< Dove credi di andare Sasuke? >> disse il più grande.

<< A raggiungere il mio obiettivo… Sensei! >> rispose il moro.

Kakashi Hatake non pronunciò una sola parola. Sapeva che non avrebbe di certo fatto cambiare idea al testardo Uchiha. Quella sera Sasuke Uchiha diceva addio al villaggio della Foglia e, con molta probabilità, sarebbe diventato una feccia.

Ma Kakashi non poteva lasciarlo andare in questo modo. Non poteva lasciare un suo allievo nelle perfide mani di Orochimaru.

<< Sasuke, non andare. >> disse serio l’uomo dai capelli argentati. << Non abbandonare il villaggio per qualcosa come il potere che ti promette Orochimaru. Non dire addio a Konoha, ai tuoi compagni, ai tuoi amici e alla tua vita. >>

Ci fu un attimo di silenzio che venne rotto dal rumore provocato dal vento tra le fronde degli alberi. Kakashi osservava Sasuke con una flebile speranza negli occhi. Quella vana speranza  che non arrivò mai.

<< Sensei, io ho bisogno del potere. Solo se lo avrò potrò avere la mia vendetta. Non mi interessa nulla del villaggio, non me ne faccio nulla dei pianti di quella noiosa di Sakura o delle stupidaggini di quella testa quadra di Naruto. I miei “amici”, come li ha definiti lei, mi sono solo d’intralcio e per quanto riguarda la mia vita… >> il ragazzo alzò lo sguardo verso quello del suo maestro e lo guardò con aria dura << … alla mia vita ho detto addio molto tempo fa. L’ho abbandonata quella notte di tanti anni fa; quando Lui li sterminò tutti. In quel preciso istante dissi addio alla vita del piccolo Sasuke. Ed ora gli dico di nuovo addio. Addio al Sasuke inutile e debole, e benvenuto ad un nuovo Sasuke molto più potente. >>

Kakashi lo guardava con uno sguardo triste e sospirò afflitto.

<< Se è questo che vuoi allora di pure addio a tutto questo. Io oramai non posso dire o fare più nulla per farti cambiare idea. >> annunciò l’uomo portandosi una mano nella tasca per cacciarne fuori uno dei suoi libri. Si voltò verso il villaggio e cominciò a camminare verso la sua casa.

Alle sue spalle, Sasuke strinse di più la presa sulle spalliere del suo zaino.

“ È ora di andare. ” pensò il giovane mentre si incamminava per raggiungere il quartetto del suono che lo avrebbe portato finalmente via.

Arrivato sulla collina, i suoi nuovi compagni glielo chiesero.

<< Hai detto addio a tutto? >>

<< Si >> rispose.


N.d.A: Ciao genteee!!! Mi sono davvero sorpresa quando ho letto "5 punti" cioè, ma ne vogliamo parlare di questa fic??? Si, ho avuto un colpo di fortuna lo ammetto u.u
Grazie a tutti coloro che leggeranno o recensiranno questo capitolo, spero che non vi abbia deluso.
Saluti, Killuale

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Capitolo 5
*** Perdonami Mamma. ***


'Partecipante al Storie Edite Contest indetto da Mokochan.

 


“Con questa flashfic ho ottenuto 6 punti per un totale di 23 punti nella sfida”.


Killuale con “Perdonami Mamma”
☑ Originalità
(bella, soprattutto la fine!)
☑ Grammatica (guance, non guancie, ma per il resto tutto a posto)
☑ IC Personaggio Base
☑ IC Personaggio Aggiunto
☑ Plausibilità flashfic
☑ Uso del Prompt
(brava!)
☐ Bonus/Malus (neutro)
Totale: 6 punti

Nick: Killuale 94

Personaggio base: Sasuke

Co-personaggio: Mikoto

Prompt: Perdono

Perdonami Mamma.

Mikoto era seduta vicino al tavolino della cucina a sorseggiare un the, quando un urlo proveniente dall’esterno della residenza Uchiha ruppe il silenzio.

La donna si alzò di scatto e corse fuori per vedere cosa fosse successo. Arrivò nel retro della sua casa e trovò un piccolo bambino dai capelli scuri che piangeva mantenendosi il braccio destro.

Mikoto raggiunse subito il piccolo e lo abbracciò forte.

<< Sasuke cosa è successo? Fammi vedere il braccio. >> disse preoccupata la donna.

Sasuke alzò lentamente il piccolo braccio che gli faceva tanto male e sua madre lo prese tra le mani delicatamente. Dopo un’attenta analisi che durò qualche minuto Mikoto capì che il suo piccolo figlio si era rotto un braccio.

<< Come hai fatto, Sasuke? >> chiese guardando il bimbo mentre si asciugava le lacrime con il dorso della mano sinistra.

<< Sono caduto dall’albero. So che non dovevo salirci ma un kunai si era incastrato su quel ramo e sono andato a riprenderlo, ma poi sono caduto. >> rispose Sasuke.

Sua madre lo abbracciò cercando di non fargli troppo male. Poi lo guardò con falsa aria severa.

<< Potevi chiamare tuo fratello Itachi. In questo modo non sarebbe successo niente. E la prossima volta non disobbedirmi Sasuke, chiaro? >> finì il discorsetto la donna.

<< Si mamma. Prometto che non ti farò mai più preoccupare. >>

<< Bene, allora per oggi sei perdonato. >> Mikoto prese Sasuke per la mano e tornarono dentro.

<< Un’ altra bruciatura? Sarà la sesta che ti sei fatto. >> disse Mikoto al figlio mentre cercava di curarlo mettendogli una medicina contro le bruciature sulle guancie.

<< La tecnica della Palla di fuoco suprema ancora non funziona correttamente così mi sono bruciato. Scusami mamma, ti sto ancora facendo preoccupare. Mi perdoni? >> le chiese Sasuke.

Sua madre lo guardò negli occhi e gli accarezzò i capelli.

<< Io ti perdonerò sempre piccolo mio. >> rispose sorridendogli.

Si trovava ad osservare quella lapide bianca da mezz’ora. Quel nome gli faceva pungere gli occhi e fermargli il respiro: Mikoto Uchiha.

Ormai erano passati molti anni da quella notte, ma Sasuke ancora non si dava pace.

<< Madre, scusami se non sono riuscito a fermarlo. Se fossi tornato prima dall’Accademia, forse ora saremo ancora insieme. >> il giovane Uchiha strinse i pugni così forte da farsele diventare bianche. Era stata colpa sua se sua madre era morta. Perché lui avrebbe cercato di fermare Itachi a tutti i costi.

Sasuke si mise in ginocchio e carezzò la lapide, mentre calde e salate lacrime percorrevano il suo viso. Non si era mai perdonato. Non poteva certo farlo.

<< Potrai mai perdonarmi mamma? >>

“Io ti perdonerò sempre piccolo mio.”

Sasuke si voltò di scatto. Le aveva sentite chiaramente quelle parole, che sua madre gli aveva sempre detto. Ma molto probabilmente era colpa del vento che si insinuava tra le fronde degli alberi provocando suoni che si possono scambiare per parole.

Sasuke guardò ancora la lapide e poi tornò a casa.


N.d.A: Ma ci rendiamo conto??? Ben 6 punti!!! *-* Oh, come sono felice!!! :D
Beh, certo non pensavo di arrivare all' "alta" quota di 23 punti XD Secondo me con l'ultima fic ne prenderò 3 [XDDD] Beh, spero che coloro che leggeranno o recensiranno la fic piaccia.
Alla prossima (ed ultima, però) fiction.

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Capitolo 6
*** La tortura del Kunai. ***



Con questa flashfic ho ottenuto 6 punti, per un totale di 29 punti nella sfida.

 

Killuale con “La tortura del Kunai”
☑ Originalità
☑ Grammatica
☐ IC Personaggio Base
(il vero Sasuke non l'avrebbe mai permesso)
☑ IC Personaggio Aggiunto
☑ Plausibilità flashfic
☑ Uso del Prompt
(non c'è che dire)
☑ Bonus/Malus (prima nel turno precedente)
Totale: 6 punti

Nick: Killuale 94

Personaggio base: Sasuke

Co-personaggio: Kabuto

Prompt: Kunai

 

La tortura del Kunai.

La stanza era completamente al buio. Mosse qualche passo in avanti ma qualcosa andò storto.

Il giovane venne preso alle spalle ed immobilizzato: il braccio sinistro era stato girato dietro la schiena ed era bloccato dalla presa di una mano. Al collo sentiva qualcosa di freddo ed affilato, probabilmente un kunai.

<< Non pensavo che mi avresti sentito, avevo annullato la mia presenza. >> disse l’ uomo immobilizzato con voce calma.

<< Cosa ci fai qui, Kabuto? >> sibilò Sasuke mentre stringeva di più la presa sul braccio.

<< Piccolo Uchiha non dovresti scaldarti così tanto per una piccola visita. >> sogghignò Kabuto.

Fu solo un secondo, e Sasuke si ritrovò a terra bloccato da Kabuto.

<< Come hai fatto? >> chiese il giovane mentre Kabuto gli puntava un kunai alla gola.

Non aveva capito che era solo un trucco? Il Kabuto che aveva preso era solo uno dei tanti corpi morti che l’uomo si divertiva ad usare come cavie. Ed ora il vero Kabuto lo stava bloccando.

<< Sei ancora un ninja inesperto, Sasuke.  >>

Kabuto premette più forte sulla gola di Sasuke provocandogli un piccolo taglio. Salì fin sopra la guancia destra del moro, dopodiché passò alle braccia.

Sasuke stringeva i denti. Non poteva liberarsi, visto che se si muoveva Kabuto aumentava la pressione sul kunai.

Quell’arma era dannatamente affilata e fredda. Ed in mano a quell’uomo lo era ancora di più.

<< Sasuke… ma che corpo fragile ed inutile che hai. Non puoi ASSOLUTAMENTE diventare il prossimo contenitore di Orochimaru-sama. >> gli disse mentre con la punta del kunai tracciava una grande croce sul fianco del ragazzo.

<< Se per avere il potere dovrò cedere il mio corpo… allora… lo farò… >> disse Sasuke mentre sentiva colare il suo sangue fino al pavimento.

<< Lo farò ad ogni costo. >> sibilò quest’ultima frase ghignando.

Certo che era un osso duro il piccolo Uchiha. Resisteva mentre quell’aguzzino lo sfregiava, tagliava, bucava con quel dannato kunai.

E parlava, Kabuto, e le sue parole erano più fredde e taglienti dell’arma.

Eppure Sasuke Uchiha stringeva i denti e non mollava. Resisteva contro quel kunai sporco del suo sangue scuro. Quel kunai che gli scavava dentro, arrivando fino alla sua anima nera. Ed iniettava il veleno che aveva sulla sua lama, avvelenando il giovane Uchiha, corpo ed anima.

Non sapeva da quanto tempo fossero lì, sdraiati su un pavimento freddo in quella stanza buia, ma prima o poi Kabuto l’avrebbe fatta finita. Ma fino a quel momento quel kunai avrebbe continuato a distruggere il corpo di Sasuke.

Ormai quel piccolo kunai aveva percorso tutto il corpo del moro almeno due volte, eppure non si staccava dalla sua pelle.

<< Non sono ancora soddisfatto, ma per stavolta credo che mi fermerò qui. >> disse Kabuto.

<< Ma stai attendo piccolo Uchiha. Ricordati che posso tornare, e quel kunai freddo e affilato tornerà con me, ma sarà molto più terrificante e pericoloso. >> avvertì Kabuto mentre usciva dalla stanza lasciando Sasuke immobile a terra.



NdA: Ed eccoci alla fine di questo bellissimo, anzi STUPENDO, Contest a più turni.
Spero che anche quest'ultima fic vi sia piaciuta. Questo prompt l'ho trovato un po' difficile.
Ringrazio Shark per il bellissimo Banner e per il Premio Comparsa (bello Obito) e tantissimi complimenti alle mie compagne di contest che sono state davvero brave ed hanno scritto delle splendide fanfiction! :)

Baci, Killuale

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