Il Talismano

di Nikkina Cullen
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno A casa di Josh ***
Capitolo 2: *** Capitolo due In viaggio per Forks XD ***
Capitolo 3: *** Jacob Alice e Jasper XD ***
Capitolo 4: *** La famiglia Cullen XD ***
Capitolo 5: *** il consiglio Quileute e il branco dei lupi XD ***
Capitolo 6: *** Il regalo di Josh ai capi del consiglio Quileute XD ***
Capitolo 7: *** Il punto di incontro del trio XD ***
Capitolo 8: *** La saga Twilight by Rebecca Black ***
Capitolo 9: *** Nuovi nemici a La Push ***
Capitolo 10: *** Rea e il talismano XD ***
Capitolo 11: *** L'imprinting XD ***
Capitolo 12: *** Il potere del talismano XD ***
Capitolo 13: *** Una svolta dopo l'altra XD ***
Capitolo 14: *** I Volturi ritornano a Forks XD ***
Capitolo 15: *** Collaborazioni e ancora nuovi arrivi XD ***
Capitolo 16: *** La notte più lunga della vita di Rea XD ***
Capitolo 17: *** Lo scontro finale XD ***
Capitolo 18: *** il posto giusto di Rea XD ***



Capitolo 1
*** Capitolo uno A casa di Josh ***


 

 

Ero seduta sul divano con il solito libro sui miti e le leggende al livello mondiale. Lo sapevo quasi a memoria ma lo volevo leggere e leggere ancora fino a che qualcosa mi sarebbe sembrato sensato. Ma avevo in mano un libro di miti e leggende e renderlo vero era qualcosa di veramente assurdo. Le leggende che più mi piacevano erano quelle greche, Pensavo che i greci erano dei miti nel raccontare le loro leggende. Quanto erano leggende? "Quel libro prima o poi ti inghiottirà o ti dirà qualcosa tipo: io sono una storia vera quella prima di me no?" A fare quelle battute sarcastiche era mia cugina Reby. Lei seduta sulla poltrona al fianco al divano dove ero seduta io pensava solo a riempire l'enorme vuoto di stomaco che aveva dopo la sua trasformazione. Lei era un lupo. Un enorme lupo il cui colore marroncino dava sul rosso se passava da sotto al sole, proprio come dei colpi di sole che al sole ci sono e poi all'ombra spariscono. E non gli interessava nient'altro. Era un lupo punto e a capo. Non capivo come affrontava la situazione cosi pacificamente. Senza aver voglia di strozzare la natura per il terribile scherzo che le aveva fatto. Fino al momento prima della sua trasformazione credeva che tutte le chiacchiere sulla nostra tribù fossero storielle che servivano ai bambini per non farli addentrare troppo nella foresta di cui era circondato il villaggio nel quale lei viveva fino a che non si era decisa a sposare un surfista

californiano e andare a vivere a lui in una località molto lontana dal suo villaggio. Era l'unica condizione che aveva imposto a suo marito. Poi una sera come tante io ero a passeggio con un mio amico Josh e lei mi chiamò in preda dal panico. Mi precipitai da lei e lei era calda molto calda. Mi disse che era sparita per due settimane e non sapeva che fine avesse fatto o dove fosse stata. Al suo ritorno la casa era vuota. Nessun messaggio da suo marito che doveva iniziare a chiamare ex. Non capiva cosa era successo perché lui prendesse il volo cosi velocemente da casa loro. Tutto era andato magnificamente fino a un mese prima. Poi delle sparizioni attanagliavano la graziosa isola in cui lei abitava e lei non sopportava la puzza, la puzza di cosa non lo capiva. Josh invece aveva capito tutto. Lui sentiva anche se non era nella nostra stessa stanza. Josh sapeva cosa stava succedendo su quell'isola e io sapevo cosa stava succedendo a Reby e perché. Cercai di spiegarglielo nella maniera più logica possibile ma più andavo avanti nella spiegazione e più mi sentivo ridicola e vedevo lo sguardo di mia cugina che la pensava al mio stesso modo. Ma era tutto vero. Tutto quello che doveva sapere era che lei era un lupo e gli essere che provocavano le sparizioni del villaggio vampiri. Ci mise un bel po’ per capirlo ma alla fine quando si ritrovò quegli essere davanti allora comprese che era tutto vero. Lei era un lupo. Josh un vampiro buono. Io una strega e quei vampiri cattivi furono eliminati unendo le nostre forze.

Da quell'avventura non ci siamo più divisi. Per Reby era inutile restare dove era e anche se non sopportava la presenza di Josh entrambi dicevano che puzzava a vicenda, eravamo diventati un mini gruppo che andava alla ricerca ognuno della nostra origine. Sapevamo io e Reby dove dovevamo andare per sapere ma prima volevamo un segno che non ci avrebbero rinchiuso in un manicomio e buttato via la chiave. "La mitologia è piena di uomo metà animali!" le dissi io esasperata. "OH si ma non di donne che diventano lupe ... maschilisti!" aggiunse lei prendendo un pugno di patatine e infilandoseli in bocca. Guardò la porta. "Quando è stato l'ultima volta che Josh è stato cosi lontano?" "Uh ti manca?" le dissi io per ricambiare la battuta sarcastica sul libro. "Per niente anzi credo che un altro giorno e la puzza di vampiro sparirà da questa stanza e le mie narici torneranno ad inspirare aria pulita finalmente!" "Si come no, ma comunque l'ultima volta fu preso da quell'impulso sai di uccidere una ragazzina cosi è arrivato in Cile e poi e tornato indietro senza respirare!" "Wow questa volta potrebbe fare il giro del mondo allora!" mi rispose lei. "Lo sai che è difficile per lui!" "Lo so lo so, ma se non ce la fa ..." "Se non ce la fa non può stare con noi!"

"Pazienza!" "A lui piace stare con noi!Si sente più umano cosi!" "Forse lui non è umano?" "E chi lo dice?" "Vediamo un po’: denti affilati, pelle dura come la pietra, espressione da non dormo da quando ero un umano ecc ... " "Si va bene forse non lo è fisicamente ma mentalmente sta cercando di esserlo!" "Un punto al vampiro che voleva fare ancora l'umano!" Alzai gli occhi al soffitto senza vederlo veramente ero esausta da quella conversazione che sembrava non finire mai. Era come un dibattito eternamente aperto e siccome loro due avevano senza alcun dubbio l'esistenza più lunga della mia lo terminavo dicendo che alla mia morte avrebbe potuto separarsi e fare quello che volevano ma fin quando io ero in vita chi voleva stare in mia compagnia ci stava. Lupi, Vampiri e chiunque altro volesse sapere di più sulla sua strana esistenza complicata. Ma Josh non era rientrato ancora dall'ultima battuta di caccia. Lui era un vampiro si, ma preferiva bere sangue animale e non umano quindi doveva cercare un posto dove c'erano animali. Spesso aveva detto che tanti animali ci sarebbe stati nello stato di Washington dove ne io e ne Reby ci sentivamo ancora pronte ad andare. Quel giorno ero più preoccupava del solito. Un insolito senso di preoccupazione mi piombava distruttivo sulla nuca. Era fastidioso.

Reby era silenziosa e questo voleva dire che era preoccupata anche lei. Anche se faceva di tutto per non darlo a vedere. Era strano che un lupo e un vampiro si frequentassero e ancora di più che il lupo fosse preoccupato per il vampiro. Era una settimana. Una lunga settimana in cui era potuto succedere di tutto. A noi non era successo niente. Ma noi stavamo chiuse nel nostro appartamento di Josh quando era ancora umano e nessuno aveva potuto vendere o distruggere perché lui era risultato scomparso e la gente dato che era successo cinquanta anni prima era cambiata per usare un termine meno macabro. Alcune cose era ancora del tempo degli anni venti. Il telefono ad esempio non c'era e nemmeno la TV e il soggiorno era strapieno di libri. Libri prima degli anni venti. Fortunatamente la storia prima degli anni venti non era cambiata di molto durante il nostro tempo. E specialmente i miti e le leggende erano rimasti gli stessi poiché scritti mille anni prima degli anni venti. E non era per niente noiosa. Ma sentivo che stava per arrivare una burrasca e puntavo la porta talmente tante volte che da un momento all'altro mi avrebbe avvertito la stessa porta se la tempesta stava per arrivare o no. "Se gli è successo qualcosa?" chiesi preoccupata e stanca di tenermi tutto dentro. "Non può esserli successo qualcosa è un vampiro!" mi

rispose Reby e compresi che stava solo facendo finta di dormire. "E chi te lo dice? Cioè essere un vampiro non vuol dire essere indistruttibile! Lo sei per la razza umana ma non per altri vampiri, licantropi o altre streghe come me che non capiscono subito la sua vera natura e lo possono uccidere a prescindere!" "Stai andando in fumo, vedo il fumo che esce dalle tue orecchie!" "No forse dovremmo andare a cercarlo!" "Non sappiamo nemmeno dove è andato!" "Beh cerchiamo qualcosa che possa rintracciarlo insomma io sono una strega tu un lupo, il tuo olfatto deve essere super!" "Si dai dammi una maglietta l'annuso e partiamo alla ricerca di Josh!" "Non mi stai prendendo seriamente!" "No io ti dico che sta bene! E quando tornerà da quella porta io lo prenderò a calci in culo per averti fatto aspettare cosi tanto e averti fatto preoccupare inutilmente!" Non ce la facevo ad aspettare qualcosa mi diceva che dovevamo muoverci e alla svelta. Mentre mi alzai pronta a fare qualsiasi cosa piuttosto che stare seduta ancora sul quel divano inerme la porta si apri e ad aprirla era proprio Josh. Prima che Reby potesse avere una reazione più violenta della mia presi il libro che avevo ancora in mano e gli e lo tirai addosso.

Ovviamente lui non capi ma preferì prendersi il libro addosso piuttosto che essere aggredito fisicamente da Reby. Aveva forse già intuito che la sua assenza avrebbe provocato reazioni del genere probabilmente. "Allora? Non dici niente?" gli disse Reby. "Ho delle novità, ma non so se vi piaceranno o no!" ci disse lui cautamente. "Beh se non ce le dici come lo fai a sapere?" rispose Reby. "Allora tanto per cominciare sediamoci sono novità belle grosse ragazze!" "Ok siamo sedute!" disse Reby ma ancora era in piedi. "No sedetevi davvero ragazze altrimenti non posso dirvi niente!" Io mi sedetti guardandolo preoccupata per tutto il tempo. Volevo sapere. Sperai che anche Reby fosse coinvolta dal mio stesso grado di curiosità e quando la vidi sedersi anche lei compresi che era molto più che curiosa per eseguire un ordine di Josh. "Bene il punto è questo. Ero andato a caccia come sapete bene …. " "Bla bla bla … arriva al punto Josh o mi alzo!" disse Reby minacciosa. "Beh mentre ero a caccia ho incontrato altri due vampiri, avevamo un amico in comune e tempo fa ci eravamo ugualmente incontrati con questo amico. Abbiamo passato un po’ di tempo insieme poi è difficile stare uniti quando si è troppi e le prede scarseggiano!"

"Devo dire molto interessante Josh!" disse Reby alzando gli occhi.

"Beh loro mi hanno riconosciuto ovviamente e abbiamo iniziato a parlare su quello che abbiamo fatto durante la nostra separazione!"

"Deve essere stato piacevole raccontarvi delle vostre vittime!" disse Reby sarcastica.

"Non ci piace proprio quell’argomento e dovresti saperlo ma loro hanno notato il colore dei miei occhi!"

"Beh sarebbero stati stupiti se non lo avessero fatto!" continua a rispondere Reby sempre più acida e in paziente.

"Il punto è che mi hanno detto che non sono l’unico a fare il mio stile di vita!"

"Che novità!"

"Per me non lo era ma loro lo hanno visto, hanno visto il tuo amico Carlisle!" mi disse e aggiunse "tra l’altro stavano provando a seguire il nostro stile di vita, erano in quella foresta per quello!"

"Wow questo essere è un mito altri due vampiri convertiti al vegetarianismo, incredibile!" "Come lo hanno conosciuto non vi piacerà!" disse però in senso di disapprovazione.

"Finalmente è arrivato al punto della questione!"

"Beh sinceramente non so proprio da dove iniziare!" ci disse guardandoci preoccupato.

"Josh hai parlato fino ad ora dicci quello che ti hanno detto no?" disse Reby arrabbiata.

"Ok bene ma ambasciatore non porta pena ricordatevelo!" entrambe annuimmo per poter dare a lui la possibilità immediata di iniziare il racconto.

"Loro mi hanno detto che un paio di mesi fa i Volturi si sono presentati da loro chiedendoli di fare da testimoni a un enorme atto di slealtà!"

"Oh oh qualsiasi cosa inizia con Volturi non è buona!" dissi io avendo la pelle d’oca solo a sentire nominare quella parola.

"No aspetta che finisca il racconto. Loro hanno accettato ovviamente. Non si può fare nient’altro con i Volturi. Comunque si sono presentati al punto di incontro prestabilito e Aro stesso ha iniziato a esporre l’atto di slealtà fatto dalla famiglia dei Cullen a tutta la comunità dei vampiri. Aveva detto loro che quella famiglia aveva creato un neonato, neonato, sai cosa significa no?" mi disse guardandomi incredulo delle sue stesse parole.

"Ma non è possibile! Carlisle conosce le leggi dei vampiri non farebbe mai una cosa del genere!" risposi io ugualmente incredula.

"Hei mi volete spiegare qualcosa?"

"Sai che i vampiri hanno leggi, leggi molto severe tutte riguardano il non rilevarsi alla razza umana?"

"Si questo me lo avete milioni di volte!"

"Bene una delle leggi riguarda i bambini. Le donne vampiro non possono avere figli e questo è un peso che loro si portano dentro! Un po’ di tempo fa comunque iniziò a dilagare l’idea di creare vampiri neonati per riempire il

vuoto della maternità! La cosa non funzionò. I bambini neonati erano incontrollabili e generavano terrore ovunque andavano. Cosi dopo anni di lavoro i Volturi decisero di bandirli dal mondo dei vampiri perché non rispettavano la leggi e la pena per chi gli creava era l’immediata morte!"

"Oh capito!" disse lei avendo capito il succo del discorso.

"Quando sono arrivati dai Cullen con l’informatrice che gli aveva detto tutto però c’era qualcosa che non andava per i Volturi ovviamente! La bambina era lì con loro, ma non era propriamente una neonata come si ricordano molti di noi. Era per metà umana!"

"Quindi un essere ibrido non un vampiro neonato!"

"Esatto. Ovviamente i Volturi volevano chiudere la questione a modo loro ma non hanno trovato cavilli. Niente di quello che accusavano erano fondato. Hanno bruciato a rogo l’informatrice per questo affronto!"

"Poverina!" dissi io disgustata all’idea. Reby non lo era allo stesso modo, per lei era un vampiro in meno sulla faccia della terra.

"Beh il mio amico in comune con questa coppia di amici, era dalla parte dei Cullen. Lui ha fatto un discorso che ha completamente spiazzato i Volturi al suo solito ovviamente!"

"Cioè?"

"Per lui non si trattava solo della bambina che si era capito non essere quello che si era descritto. Per lui era un discorso di stili di vita. I Cullen sono come me capisci?

Loro non uccidono le persone. Si cibano di animali ed è questo secondo Garrett che ha infastidito maggiormente i Volturi. E poi sono numerosi e tra di loro c’è qualcuno con abilità particolari come vedere il futuro o leggere il pensiero."

"Quindi la bambina era un pretesto?" chiese Reby dicendo a voce quello che sia io e sia Josh stavamo pensando nella nostra mente.

"Esatto ma c’è dell’altro anche loro avevano testimoni. Comuni vampiri e molti moltissimi lupi!"

Io e Reby a quella parola ci guardammo negli occhi stupefatte.

"Lupi come me?" chiese Reby piacevolmente sorpresa.

"Si credo che siano lupi come te infondo il luogo dove sono andati è quello da cui provenite voi, lo stato di Washington! Sapete cosa vuol dire questo?"

"Non sono sola!" disse Reby con aria felice.

"Oltre questo dobbiamo andare dai Cullen!"

"Dobbiamo tornare a casa! Ora non abbiamo più dubbi!"

"E se questi esseri … "

"Io non ho detto niente di voi Reby loro mi hanno raccontato tutto ignari che io frequentassi un lupo che stavano descrivendo. Sono loro. Sono la tua famiglia! Era il segnale che stavamo aspettando, no?"

"Si è il segnale!"dissi io in modo risoluto a Josh.

"Io potrei stare dai Cullen se a loro ovviamente va di ospitarmi!" aggiunse Josh con l’intenzione di non volerci abbandonare in quell’avventura.

"Bene andiamo a preparare i bagagli!" disse Reby entusiasta e andò nella sua camera da letto senza vedere se noi l’avremmo seguita.

"Mi perdono per essere stato assente cosi a lungo? Ma sai anche loro volevano capire meglio il nostro stile di vita. Quanto tempo potevano restare a secco o cose del genere!"

"Si tranquillo ma la prossima volta che lo fai cerca di mandare un messaggio!"

"Lo sai che non porto mai il cellulare a caccia!" disse lui con aria vivamente dispiaciuta.

"Già vado a preparare i bagagli anche io!"cosi dicendo mi alzai dal divano e mi recai in camera da letto dove Reby stava facendo le sue speciali valigie tutte incasinate.

Non sapevo per quale motivo ma benché riempissi valigie mi sentivo vuota.

Reby aveva i lupi che anche se non sapevano del suo arrivo l’avrebbero accolta a braccia aperte.

Josh aveva i Cullen che anche se non sapevo della sua esistenza lo avrebbe accolto gradevolmente.

A me chi mi stava accogliendo? Era questo che mi turbava anche se io stessa non volevo ammettere fosse proprio cosi.

Non perdemmo molto tempo. Josh era pronto dopo dieci minuti che avevamo dato il via all’operazione ritorno a casa per me e Reby. Io e Reby in mezz’ora avremmo finito tutto e saremmo state pronte a partire.

Era strano parlare di quella casa con Reby. Lei era scappata da lì appena aveva potuto, e tra l’altro in quel momento comprendeva perché i capi tribù furono contrari al suo matrimonio cosi avventato con un ragazzo estraneo ai veri fatti della riserva che alla prima occasione se l’era svignato alla grande non dando nemmeno alla moglie l’occasione di spiegare tutto. Cosi blaterava su questo mentre organizzavamo tutto.

"Tu cosa avresti fatto Reby?" le chiesi io, comprendendo un po’ l’ex marito.

"Cosa vuoi dire? Che ha fatto bene a scappare?"

"No ma nemmeno tu mi credevi. Noi siamo costretti a crederci noi lo viviamo ma per chi non lo vive è difficile capire. Se fossi venuta a farti visita con Josh avresti mai pensato fosse un vampiro? No te lo dico. Non lo avresti fatto perché era la risposta più ovvia e anche quella più terrificante!"

"Va bene ma se fossi venuta a farmi visita con Josh io mi sarei trasformata al momento perché avrei percepito il pericolo!"

"Questo è da vedere!"

"Perché?"

"Perché Josh non è pericoloso in se per se!"

"Ma per la mia natura si! Te lo dico io mi sarei trasformata!"

"Abbiamo problemi più concreti non ci dileguiamo in supposizioni che con scopriremo mai!" dissi per chiudere quello che sarebbe stato un dibattito molto controverso.

"Tu non lo pensi!" invece continuò imperterrita lei avendo capito il mio modo di cambiare argomento.

"Cosa?"

"Tu non pensi che Josh sarebbe stato un segnale di pericolo per me e quindi di trasformazione!"

"Lui è buono!" dissi io come se fosse la cosa più ovvia del nostro mondo.

"Lui è un vampiro!" aggiunse lei nello stesso tono mio.

"Ragazze vi sbrigate? Vorrei arrivare prima che faccia giorno per favore!"sentimmo la voce di Josh che sbraitava dal salotto.

Irritata Reby aggiunse "Mi sarei trasformata per il carattere che ha allora!" mentre chiudeva l’ultima valigia.

"Siamo pronte Josh!" risposi io sorridendo più all’affermazione di Reby che alla voce blaterante di Josh.

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Capitolo 2
*** Capitolo due In viaggio per Forks XD ***


 

Il viaggio non fu per nulla piacevole. Tra i continui battibecchi di Reby e Josh per chi doveva guidare quando ci dovevamo fermare e quale musica si doveva ascoltare non pensai più molto a cosa ci andavo a fare io alla riserva.

Josh alternava momenti di felicità e di curiosità se parlava dei Cullen a momenti di terrore e curiosità se parlava dei lupi.

"Voi direte che sono dalla vostra parte prima che mi facciano del male, vero? Ma penso che i Cullen parleranno con loro e si sistemerà tutto. Voglio dire non sappiamo che genere di accordo c’è tra di loro … sappiamo però che si sono alleati contro i Volturi!"

"In realtà noi lo sappiamo il patto!" disse Reby guardandomi come se fosse ovvio. Io non lo compresi al volo e la guardai sorpresa.

"Ti ricordi la storia della foresta? Nonno Ephran incontrò i Cullen nel bosco non ci fu battaglia perché i Cullen anche se erano in vantaggio numerico chiesero una resa e stipularono un patto. I Cullen non avrebbero attraversato i confini Quileute ne morso in alcun modo un essere umano mentre i Quileute non avrebbero detto agli umani quello che erano veramente!"

"Già è vero deve essere quello il patto di cui parla Josh"

"E’ quello mia cara con quali altri vampiri si sarebbe potuto prendere una decisione del genere se non fossero stati pacifici come loro?"

"Si mi sa che hai ragione!" dissi io a denti stretti. Era strano sentire parlare Reby di vampiri pacifici. Questi Cullen li stavano particolarmente simpatici forse perché sapeva già da subito che erano alleati del suo branco.

Reby invece alternava momenti di riflessione a perle di saggezza come la storia di nonno Ephran.

"A cosa stai pensato?" le chiesi io.

"A chi è come me!"mi rispose secca lei. "probabilmente Jacob lo sarà. Forse Seth anche sai il figlio di Sue ed Harry. O Leah se lo sono io. Spero proprio che almeno Rachel non lo sia! Per Bill sarebbe un colpo tre lupi in famiglia!"

"Già spero anche io che sia Rachel e sia Leah non lo siano!"

Per Reby era stata durissima tutto il suo metabolismo era cambiato da quando era diventata lupo anche la sua fisiologia era cambiata dal punto di vista femminile. Il primo mese senza ciclo mestruale aveva creduto come sarebbe stato naturale che fosse incinta. Invece era una donna lupo. Era ovvio che almeno alla sorella gemella non le augurasse questo destino.

"Forse i geni li ho presi tutti io e a lei non ho rimasto niente, lo spero proprio!"

"Manca poco a Seattle!" disse Josh molto speranzoso.

Aveva messo i bagagli dalla parte del finestrino in cui c’era il sole cosi la pelle non gli si illuminava al passaggio dei raggi solare. Ogni tanto lo sentivamo spostare le cose asseconda di come il sole era disposto se alla nostra destra o alla nostra sinistra.

"Meno male che non c’è niente che si rompe!" mi disse Reby nel tono usuale con cui apriva una discussione con Josh.

"Tranquilla faccio attenzione!" rispondeva lui in tono scocciato.

"Non mi hai ancora detto cosa c’è nella tua busta!" gli disse lei curiosa.

"Oh lo vedrai quando sarà il momento adatto!" rispose lui soddisfatto.

"Tu non ne sai niente?" mi disse lei a me.

"No lo vedrò quando sarà il momento adatto!" le risposi io imitando lievemente la voce di Josh.

Sia io che Reby ridemmo della mia espressione mentre Josh ci disse "Vedrete e mi ringrazierete che almeno io ci ho pensato!"

"Lui pensa?" mi chiese Reby volendo continuare il nostro allegro scambio di battute.

"A quanto pare cosi dice!"

"Tra un po’ dovremmo costare Port Angeles!" concluse Josh preso più dalle indicazioni della strada che dalla nostra conversazione.

"Fa anche da navigatore!" aggiunse Reby alla breve lista di pro su Josh quella dei contro la poteva chiudere con un'unica parola scritta enormemente su tutta la fiancata: vampiro.

Il viaggio sembrava non finire mai.

"Dobbiamo preparare un piano?" ci chiese Josh sentendo l’aria di Port Angeles alle costole.

"Sai ci stavo pensando anche io Josh. Come faccio mica possiamo andare e dire hey lei è un lupo lui è un vampiro e io sono una strega! E se i capi del villaggio non lo sanno?"

"Ma dai è assurdo come può mio padre non sapere! È uno dei capi del villaggio, deve sapere qualcosa su questa storia!"

"Possiamo parlare prima con Jacob? Di lui è sicuro che può essere uno di loro, si insomma se lo sei tu!"

"Perché invece prima non andiamo dai Cullen? Loro sanno quanto noi e ci aiuterebbero ne sono sicuro!"

"No grazie già è tanto se sopporto te come vampiro altri come te e posso anche dire addio alla piano strategico!

No io dico di andare da papà e parlargli lui sono sicura che sa!"

"Sono sicura che Billy sa ma i Cullen non ti erano simpatici?" chiesi io a Reby

"Si ma prendi la puzza che emana Josh e moltiplica per quanto per cinque?"

"Per otto!" rispose Josh contento.

"Appunto no grazie!"

"Questa storia della puzza proprio non la capisco! Mi sembra solo una presa in giro tra voi due!"

"No che non lo è quando saremo più stabilite chiedi a Jacob o agli altri!"

"Un momento il patto dice che noi vampiri non possiamo attraversare il vostro confine, giusto?"

"Si" rispondemmo io e Reby comprendendo subito il problema di Josh.

"Se andate subito alla riserva io non posso venire con voi!" e infatti lo aveva capito anche lui.

"Ma tu sei con noi! Non ti faranno niente gli altri se diciamo che sei nostro amico!" e il se lo fece sembrare molto dubbioso Reby.

Josh era rimasto a bocca aperta "Se?" ebbe solo il coraggio di dire.

"Sto scherzando certo che diremo che sei nostro amico!"

"I vampiri possono morire di infarto?" chiese lui rilassandosi.

"Non lo so se vuoi proviamo!" continuò lei.

"Reby … " esasperavo quando diventava troppo cattiva.

"Ok non lo proviamo!" mi rispondeva lei comprendendo che avevo ragione. "Lui me le tira dalla bocca però!"

Non avevamo la minima idea della situazione che avremmo trovato. Sapevamo solo che i Quileute e i Cullen erano alleati ma non sapevamo ne come e ne perché.

Il fatto di non sapere ci imponeva molti dubbi. Prima di tutto se portare Josh con noi alla riserva era una buona idea ad esempio. E poi non sapevamo chi veramente era un lupo e chi non lo era. O chi sapeva e chi non sapeva. Non sapevano del nostro arrivo. Non sapevano che anche noi sapevamo quello che loro sapevamo.

Mi dicevo che sarebbe andato tutto per il meglio. O almeno lo speravo talmente tanto che alla fine me ne convincevo io stessa.

Josh era quello più tranquillo da questo punto di vista. Lui infondo sarebbe stato dai Cullen e tra di loro si sarebbero riconosciuti subito.

Bastava bussare la porta alla loro casa e presentarsi. Si sarebbero accorti subito che era come loro e avrebbe parlato tranquillamente.

Per quanto riguardava Reby invece non c’era un modo per capirlo immediatamente. Solo se si sarebbero toccati avrebbero capito ma se loro volevano tenere il segreto fra di loro di certo non si sarebbero lanciati in abbracci soffocanti.

"Paul scommetto che lo è!"

"Paul?"

"Si è sempre stato un tipo scontroso e attaccabrighe se aveva i geni scommetto che si è trasformato subito!"

Non sapevo nemmeno di chi Paul stava parlando.

"Quil! L’amico di Jacob te lo ricordi? Il nonno fa parte del consiglio! Anche lui sicuramente si è trasformato!"

Quil invece me lo ricordavo bene. Era sempre stato amico di Jacob insieme ad Embry.

"Embry?" chiesi io.

"Boh non lo so Embry no ti ricordi che è adottato dai Call?"

"Già è vero!"

"Chi sono?"

"Possibili lupi che ti possono sbranare al nostro arrivo!" disse lei allegramente.

"Ah ah … " rispose Josh. "Embry avete detto potrebbe non esserlo quindi di certo sono solo Jacob Paul e Quil!"

"Bene sono tre più me quattro … oh Sam!"

"Sam?"

"Si ti ricordi le lettere oscure di Leah?"

"Non sapeva cosa gli era successo! Era sparito per due settimane come me e poi era ritornato dal nulla! Lui lo è sicuramente! Al cento per cento!"

"Jacob e Sam sicuri. Quil ed Paul probabili. Embry improbabile. "

"Anche se io Paul lo metterei nei sicuri!" mi disse onestamente Reby con sguardo più disgustato che felice.

"Ragazze siamo arrivate ed è pieno giorno!" disse Josh iniziando ad avere una paura leggibile sul viso.

"Aspettiamo!" risposi io per tranquillizzarlo.

"Io ho fame!" disse Reby esasperata.

"Possiamo prendere qualcosa dal supermercato in città a Forks ricordi?"

"Si e se ci trovano lì?"

"Già sei pessimista quando hai fame!"

"Meno male che io sto a posto per una settimana!" disse Josh.

"Potresti morire prima sai?" rispose Reby sarcastica e incavolata.

Io volevo solo uscire dall’auto e prendere per un po’ le distanze con i miei compagni di viaggio.

Entrammo in città e ovviamente non era cambiato niente.

"Il supermercato di Gil starà ancora al suo posto?"

"E’ Forks, Tesoro non New York! Si che sarà ancora al suo posto."

Infatti era sempre là quasi di fronte alla stazione di Polizia il che mi ricordò un'altra persona alla quale fino a quel momento non avevo pensato, Charlie Swan il capo della polizia del Forks.

"Charlie sarà ancora capo della polizia?" chiesi io nostalgica a Reby

"Molto probabile. Chissà Bella che fine ha fatto? Ti ricordi di lei? Era imbarazzante quando ci costringevano a giocare insieme solo perché Billy e Charlie erano amici. E lei era cosi timida e impacciata perché noi vivevamo quasi tutte insieme mentre lei era spaesata. Scommetto

che era una tortura per lei infatti poi non è venuta più ma andava Charlie da lei!"

"Si me lo ricordo!"

"Avere il capo della polizia dalla nostra parte è buono!"

"Charlie è umano che vuoi che ne sappia di tutto la faccenda di vampiri lupi e streghe? Per lui saranno solo storielle che si raccontano ai bambini per farli spaventare e far stare buoni!"

Ma mi sembrò che le premonizioni di Reby a stomaco vuoto si realizzassero sempre.

Infatti non appena misi fuori il piede dalla macchina l’entrata del supermercato era occupata. Josh decise di venire con me perché il tempo molto nuvoloso lo permetteva. E io mi ricordai perché me ne ero andata di lì, odiavo la coltre fissa di nebbia e umidità degna di Forks.

"Bel posto per me!" ammise sincero Josh

"Già per me no!" io fui altrettanto sincera con lui.

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Capitolo 3
*** Jacob Alice e Jasper XD ***


 

"Oh mio dio!" la voce famigliare mi portò un sorriso nel cuore che al tempo non ci pensai più.

"Jacob?" era irriconoscibile e senza alcun dubbio un lupo come aveva detto Reby.

Ovviamente comprese subito cosa era Josh. Anche perché Josh sbiancò se poteva sbiancare ancora di più al nome di mio cugino.

"Tu sei Jacob?" gli chiese spiazzato dall’omone che si trovava di fronte.

"Cosi dicono!" rispose lui squadrando il mio amico molto pesantemente.

"E già io vado dentro a prendere da mangiare!" dissi per levare me e Josh da quel momento imbarazzante.

"Io vengo con te!" aggiunse velocemente Josh "Piacere di averti conosciuto Jacob!"

"Faccio la spesa con voi!" aggiunse Jacob non levandoci gli occhi di dosso per tutto il tempo.

"Potevate almeno chiamare!" disse lui

"Jacob non è il momento poi ti spiego tutto!" risposi io a denti stretti e dal modo come mi osservava aveva capito che qualcosa c’era sotto.

"Sai cos’è lui?" mi disse non sforzandosi nemmeno di dirmelo sottovoce. Sapeva che i vampiri erano buoni ascoltatori?

"Si lo so Jacob e non è quello che pensi!"

"Ok comunque sono fatti tuoi!"

"Hey Jacob sei rientrato di nuovo dentro?" chiese una voce cosi melodiosa che compresi subito la sua vera natura. Il folletto che guardava Jacob con aria sorridente e serena era sicuramente un vampiro.

"Vedo che non sono la sola!"

"Non è quello che pensi nemmeno tu!"

"Si Alice, Jasper?"

"Torna subito è andato a fare una cosa la negozio vicino!"

"Capito?" mi chiese.

"Ti preferisce ad uno di nome Jasper?"

"No non hai capito!"

"Alice puoi venire un attimo qua!"

"Si arrivo Jake ma dobbiamo muoverci o … " stava per dire qualcosa di sconviene o fu sorpresa di vedere me e Josh insieme a Jacob ovviamente comprese subito che Josh era come lei.

"Salve ragazzi!" disse ancora sorpresa.

"Lei è mia cugina Alice e lui non lo so sinceramente! Lei è Alice Cullen!"

"Cullen?" chiese Josh felice

"Si Cullen!" disse fiera Alice.

"E’ un vero onore conoscerti Alice Cullen!" disse porgendo calorosamente la mano che Alice strinse con molto piacere.

"Da dove venite ragazzi?" ci chiese Alice serenamente.

"Da New York e qui è fantastico!"

"Già si è proprio bella Forks!" disse Alice facendo un occhiolino a Josh si intendevano a meraviglia.

Presi le patatine per Reby e stavo per salutare.

"Scherzi vero?" disse Jacob "Vuoi pranzare con quelle?"

"Veramente io non ho molta fame ora ma Reby si!"

"Mia sorella Reby? È qui?" chiese lui più felice di come Alice ci aveva accolto.

"Si è qui e ci sta aspettando e se non le do subito viveri mi fa saltare l’auto all’aria se mi comprendi!"

"Oh ok però potete venire con noi. Almeno credo stiamo andando a casa di Alice!"

"Si certo che possono venire con noi!" disse lei gentilmente."Jasper ci starà aspettando fuori!"

"Queste le prendo lo stesso, non posso tornare a mani vuote!" imitando l’auto che saltava in aria.

Fuori c’era il ragazzo di Alice, Jasper ad aspettarci come detto dalla sua fidanzata. Ci presentarono e lui guardò me con aria dubbiosa. Jasper si che mi sembrò un vampiro e la mia pelle lo comprese prima del mio cervello. Alice fu cosi gentile che si ricordo persino di dirci di seguirli. Cosa che non avrebbe detto qualcuno che non voleva la nostra presenza a casa sua. Uno come Jasper ad esempio non lo avrebbe detto.

"Avevi ragione!" dissi io entrando in macchina a Reby porgendole la busta di patatine.

"In che cosa?"

"Jacob è un lupo ed è in buonissimi con i Cullen ne abbiamo conosciuto due Alice e Jasper. Era con loro. Alice è dolcissima. Jasper mi ha squadrato dalla testa ai piedi"

"Ora dove stiamo andando?"

"A casa loro!"

"No ti prego Jacob sa che ci sono anch’io? Portami alla riserva no?"

Annui alla prima domanda ma risposi alla seconda direttamente.

"E poi se perdo di vista Alice come faccio a trovare casa loro?"

Sbuffò profondamente.

"Non è colpa mia e non stiamo tanto. Ok?"

"Va bene!" era rassegnata.

Su un fatto avevo ragione: trovare casa Cullen da sola sarebbe stato impossibile. Era nascosta da una fitta vegetazione di alberi altissimi e il viottolo che portava alla casa era praticamente introvabile ad occhio umano.

Apprezzai almeno il fatto che Jasper fosse andato piano perché sapeva che noi gli eravamo dietro. Credevo che avesse fatto in modo di seminarmi da come si era brutalmente comportato con me.

Josh sorrideva frequentemente da quando avevamo lasciato i tre al supermercato felice di ritrovarli tra non molto tempo.

Arrivati a destinazione solo una parola anzi due parole uscirono dalla bocca di Josh: "è fantastica!" disse non credendo a quello che aveva davanti ai suoi occhi.

"Anche casa tua è bella!" dissi io per non farla troppo da favola.

"Ma non è come questa!" disse lui quindi avevo fallito il mio intento.

"Si, è veramente bella!" dovetti ammettere io guardando meglio l’esterno. Mi chiesi chissà come doveva essere l’interno.

Quando i tre uscirono dalla loro macchina li seguimmo anche noi.

"Reby!" esclamò Jacob verso la sorella che andava verso di lui ma non si abbracciarono.

"Ciao Jacob, quanto sei cresciuto fratellone!" disse guardando più me però.

"Eh già, comunque loro sono Alice e Jasper. Alice e Jasper lei è mia sorella Rebecca!"

"Oh è uguale a Rachel sono gemelle?" chiese Alice e con il suo solito tono che ti incantava anche se non diceva niente di interessante.

"Si sono gemelle!" confermò Jacob.

"Bene entriamo?" chiese lei più rivolta verso noi che verso i suoi compagni.

"Si entriamo!" rispondemmo io e Josh.

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Capitolo 4
*** La famiglia Cullen XD ***


 

Aprimmo la porta e ci dirigemmo verso l’enorme ingresso unico e completo di salotto. Sembrava di stare comunque fuori dato le enormi vetrate che si affacciavano tutte intorno al complesso.

"Wow è bellissimo!"

"Si ehm le vetrate lo rendono più grande di quello che è!" disse Alice rispondendo all’esclamazione di Josh. "Esme? Ci sono ospiti!"

Quel nome mi piombò come una scarica elettrica nello stomaco. Esme? Conoscevo una Esme in tutta la mia vita ed era la compagnia di Carlisle.

Jasper e Alice mi avevano spiazzato. Loro non li conoscevano ma Esme si.

"Esme?" chiesi io ad Alice.

"Si mia madre adottiva!" confermò Alice.

"Emmett e Rosalie li conosci?"

"Certo che li conosco sono i miei fratelli ma tu come fai … " la domanda di Alice fu interrotta dall’arrivo di Esme nella stanza.

"Oh non ci posso credere!! Rosalie Emmett scendete immediatamente!" disse Esme "Che ci fai tu qui?" mi chiese lei avendomi riconosciuto.

"Oh beh è stato un caso … " dissi io non sapendo cosa dire dall’emozione che mi aggrovigliava lo stomaco.

"Veramente abbiamo saputo della vostra performance con i Volturi!" aggiunse Josh capace più di me in quel momento di formulare un concetto logico e concreto.

Abbraccia Esme ma subito dopo fui sopraffatta da Rosalie ed Emmett che volevano salutarmi calorosamente anche loro.

"Non ci posso credere! Edward sta arrivando … sarà felicissimo anche lui di vederti!" disse Rosalie continuando a stringermi come se mi volesse tutta per lei ancora per un altro po’.

Esme era sparita dalla mia vista e forse era andata a chiamare Carlisle.

"Tu chi sei?" chiese Emmett a Josh.

"Io mi chiamo Josh e sono come voi in tutti i sensi. Beh certo se fai caccia sbagliata e la tua preda è una strega che ti deraglia a mille km da dove ti trovi è un po’ difficile non cambiare modo di mangiare per non rifare la stessa fine!"

"Sei una strega?" mi chiese Jasper che in quel momento aveva capito perché mi sentiva diversamente dagli altri essere umani.

"Si esatto!" risposi io secca ancora scossa da come mi aveva accolto il vampiro al supermercato.

"E’ una magnifica strega!" aggiunse Rosalie come se era davanti a qualcuno con cui doveva elogiare sua figlia.

"Magnifica non direi devo ancora imparare molto del mondo magico quindi per il momento solo strega mi va bene forse diventerò magnifica ma non lo sono ora!"

"Sempre troppo modesta!" disse Esme ritornata fra noi.

Non osavo guardarmi in giro sapevo che quelle parole avevano portato turbamento nei pensieri di chi non sapeva come ad esempio Jacob che nel frattempo che i Cullen si staccavamo da me presentava a loro Reby. Tutti notavano la somiglianza tra lei e sua sorella Rachel.

"Come mai da queste parti?" chiese nuovamente Emmett per interrompere l’imbarazzante momento che si era creato fra di noi.

"Non ne che non mi fa piacere rivederti ma ecco sono curioso di sapere il motivo!" aggiunse Emmett velocemente.

"Beh ecco noi abbiamo saputo del vostro incontro-scontro con i Volturi qualche mese fa!" rispose Josh.

"Uscite vivi da una dichiarazione di infedeltà da parte dei Volturi e vi aspettate di rimanere anonimi tra i vostri simili?" aggiunsi io sarcasticamente.

"In effetti c’era un sacco di gente!" rispose Emmett divertito dalla mia risposta.

"Con chi avete parlato?" chiese Esme curiosa di sapere chi fossero i tramite di quell’incontro improvvisato.

"Makenna e Charles sono amici di Garrett ma erano a fare testimoni dei Volturi. Comunque vi hanno ritenuto innocenti!" aggiunse velocemente Josh.

"Oh si mi ricordo di loro brave persone!" disse Esme e si vedeva che diceva il vero.

"Io sono amico di Garrett!" aggiunse velocemente Josh volendo fare una buona impressione anche lui.

"Allora presto ti troverai a presenziare ad un matrimonio!" disse Esme felice.

"Si sposa?" chiese incredulo Josh.

"Si con una nostra cugina Kate dell’Alaska si sono conosciuti proprio a Gennaio!" rispose Esme.

"E’ fantastico sono felice per lui se lo meritava non capivo mai perché era sempre solo!" disse Josh in risposta.

"Si sono d’accordo con te!" disse Esme.

"Kate del clan Denali?" chiesi io.

"Si lei mia cara! Ti ricordi ancora di Tanya Elazar e Carmen?"

"Si me li ricordo anche Irina!" dissi io che era quella meno socievole dei quattro ma stava male non averla nominata.

"Irina è morta!" disse Esme molto dispiaciuta.

E allora una luce si accese nella mia mente.

"Irina era l’informatrice?" chiesi io stupita.

"Si era lei!" aggiunse Esme laconica.

"Ma come ha potuto fare tutto questo a Carlisle?". Non capivo come Esme potesse avere compassione per chi l’aveva fatta quasi ammazzare dai Volturi.

"Oh cara non provare rancore per lei ha già fatto una fine ingiusta! Povera cara!"

"L’avreste fatta voi quella fine se Aro avesse trovato un cavillo giusto per uccidervi!"

"Ma non c’era niente contro di noi e alla fine la giustizia ha fatto il suo corso! Lei è solo stata precipitosa nelle sue decisioni!"

Dagli sguardi dei presenti comprendevo che nessuno la pensava veramente come Esme, specie Rosalie che era più soddisfatta delle mie affermazione di quelle della sua madre adottiva.

La conversazione fu piacevolmente interrotta da Emmett che annunciava l’arrivo di Edward.

"Famiglia ci siete?" era una voce melodiosamente famigliare questa volta.

"Non ci posso credere!" disse quando vide me seduta sul divano con la sua famiglia.

"Edward!"

Fui colpita non potevo credere a quello che vedevo. Edward era cambiato! Erano uno strano cambiamento non percepii subito la fonte. Compresi subito che non si trattava di un cambiamento fisico. I vampiri non cambiano negli anni o nei secoli. Ma mi aspettavo di ritrovarlo meno … meno felice? Forse era quello il cambiamento che percepivo? I suoi occhi brillavano più di quelli degli altri vampiri e non era la fame a farglieli brillare.

"Ti trovo in forma amico!" dissi non sapendo che altro dire.

"Oh si mi sento in forma anche io tutto grazie a questo splendore di ragazza che ho al mio fianco."disse lui.

Io fui spiazzata fino a quel momento ero rimasta concentrata sul cambiamento di Edward da non vedere chi altro c’era al suo fianco.

"Lei è Bella!" mi disse indicando colei di cui aveva magnificamente espresso doti.

"Oh ma noi ci conosciamo già!" disse Bella a Edward stupendo sia me e sia lui.

"Ci conosciamo?" le dissi io.

"Si tu sei cugina di Jake giusto?"

"Si sono io!" le risposi ancora confusa.

"Da piccole giocavamo insieme alla riserva quando venivo da mio padre in estate. Reby come sta?"

"E qui veramente!" dissi io indicando Reby che aveva sguardo di terrore e disapprovazione vedendo Bella … in quel modo.

"Calma Reby papà sa tutto ed era d’accordissimo come lo ero io!" disse Jacob cercando di tranquillizzare inutilmente la sorella maggiore. Ma Reby tremava già e io e Josh sapeva cosa volesse dire quel tremore.

"Jacob è meglio che la porti fuori!" dissi io cauta. Mentre cercava di sistemarmi tra Reby e Bella.

"Fidati Jacob portala fuori!" ringhiai io e allora Jacob comprese tutto.

"Ok vieni con me ti farò vedere!" le dissi con aria più dispiaciuta che spaventata.

Io e Josh ci guardammo non capendo le parole di Jacob. Ti farò vedere? Cosa voleva dire?

"Lei è un lupo?" mi chiese Edward distogliendomi dai pensieri sintonici con Josh.

"Si lei è un lupo ed è per questo che siamo qua. Prima volevamo essere certe che ci fossero altri come lei, per non sconvolgere nessuno. Poi Josh è ritornato a casa dopo una battuta di caccia molto lunga e ci ha detto di voi e dei Volturi e ha detto anche che con voi c’erano i lupi!"

"Quindi avete avuto la conferma che esistevano altri come Reby!" aggiunse Edward.

"Si esatto. Per quanto non augurassimo questo destino ad altri era un sollievo poter ritornare a casa e condividere questo peso che specialmente lei si portava dentro!"

"Oh alcuni di loro sono felici della loro condizione!" rispose velocemente Bella

Io la guardai torva.

"Si Quil e Seth ad esempio sono felici di essere lupi!" continuò lei"Beh Seth è felice anche di essere molto amico di Edward! Gli altri lo considerano un po’ strano per questo" ma io stavo pensando a Quil.

"Quil è un lupo? E io che l’avevo dato come probabile!" dissi più a me stessa che a Bella.

"Sai il nonno di Quil fa parte del consiglio!" mi rispose lei.

"Già si il nonno di Quil era parente lontano con la madre di Jacob se non sbaglio!"

"No ti ricordi bene!" mi disse lei serenamente.

"Ora se iniziate con le parentele mi fate venire mal di testa!" disse Edward che dietro di se nascondeva una ragazzina che non voleva da dietro di lui.

"Nessie sei tale e quale a tuo zio, non devi aver paura di lei!" disse Alice facendomi comprendere il perché si nascondeva. "Non è venuta qui a farti del male!"

"No Nessie mica mi chiamo Aro!" dissi io cercando di sdrammatizzare quel momento. Tutti risero alla mia battuta. E Reneesme sentendosi più sicura usci da dietro la schiena di Edward.

"Lei è la mia piccola peste, nostra figlia!" indicando lui e Bella.

"Figlia?" chiesi io ancora più stupita da tutto il resto.

"Si ti spiegherò con calma questa storia!"

"Tu non mi farai vedere vero?" dissi pensando ancora alle parole di Jacob a Reby.

"Io no ma se vuoi lei è bravissima a far vedere i suoi pensieri alla gente! Vero piccola?" disse verso Reneesme.

"Si a patto che non cambi nome e ti fai chiamare Aro o Caius!" disse lei.

"No non mi faccio chiamare ne con un nome e ne con l’altro nemmeno Marcus se ti fa stare più tranquilla, ok?"

Lei mi sorrise e vederla sorridere in quel modo mi spiazzò.

"Edward ma è bellissima!" dissi senza fiato.

"Oh ce lo dicono tutti!" disse lui fiero della sua famiglia.

"Cosi il brontolo Edward ha moglie e figlia?" dissi io ancora spiazzata da tutte quelle novità.

"Brontolo?" chiese Bella "Bel soprannome ci dovevo pensare anche io!" guardando il marito e forse ricordando qualche aneddoto passato.

"Da come ti conosco io eri un po’ brontolo!" confermai data la smorfia sulle labbra di Edward.

"Tu non mi hai mai visto innamorato però" disse lui e allora compresi tutto.

"Ecco cos’era il luccichio nei tuoi occhi! Era l’amore!"

"Ora inizia con le sue battute stile Woody Allen!"

Tutti si divertivano e l’argomento era diventato molto migliore rispetto a quello che si era preso prima dell’arrivo di Edward e della sua famiglia. Ma io ero preoccupata per Reby.

"E’ in mano di Jake sta bene!" disse Edward ricordando che davanti a lui ero un libro aperto.

"Vi conoscete cosi bene voi!" esplose Josh notando come Edward aveva esattamente capito i miei dubbi.

"Non è proprio cosi Josh!" dissi io a Josh "Edward sa leggere i pensieri quindi se stai facendo pensieri sconci su una della sua famiglia lui avrebbe il pretesto giusto per staccarti la testa e prenderti a morsi!"

"Meno male che non li sto facendo!" disse Josh valutando l’effettivo pericolo.

"Si posso confermare anche io che non li sta facendo!" disse Edward tranquillizzando l’ospite.

"Però a quanto vedo il vostro incontro è stato interessante!" aggiunse lui molto colpito.

"Si è stato il volo che mi sia meglio riuscito!" confermai io guardando Josh.

"E’ stato il volo più lungo che ho fatto io da quando sono vampiro. Mi è addirittura sembrato di capire come volare!"

Edward sorrise e anche chi aveva già ascoltato il racconto precedente di Josh sorrideva. Bella ci guardava senza capire veramente di cosa stessimo parlando.

"Tu non sei un vampiro?" mi chiese ma era più una conferma.

"No non sono un vampiro e non chiederlo d’avanti a Reby altrimenti si agita come prima ed Esme si ritrova un lupo fatto e trasformato in casa sua!"

"Oh grazie per l’avvertimento e allora se non sei un vampiro come hai fatto a difenderti da lui?" mi chiese molto intelligentemente indicando Josh.

"I miei poteri funzionano anche da umana Bella e non riesco ancora a capire quanti ne ho o se ne posso aggiungere altri!" risposi io.

Lei guardò Edward stupita come io avevo guardato lui quando mi aveva presentato Bella. Edward allora prese parola.

"Bella ti ricordi quando mi dicesti che se Angela fosse stata una strega si sarebbe unita alla nostra combriccola allegramente?"

"Si me lo ricordo. Tu mi dicesti anche che io non sapevo di cosa parlavo! – poi analizzando quello che Edward le aveva detto aggiunse – lei è una strega?"

"Esatto amore!"

Lei era stupita da quello che le era appena stato detto. Era come se le avessero detto qualcosa di incredibile e avesse saputo che si poteva realizzare proprio in quel preciso istante.

"Io da piccola ho giocato con una strega!" disse estasiata guardando prima Edward e poi me.

"Come al solito le tue reazioni mi lasciano di stucco!" disse Edward guardando la moglie divertito.

"Ma Bella è strana e lo abbiamo sempre saputo!" cantilenò Alice in difesa della cognata.

Bella invece fece la linguaccia ad Alice come se le sue parole fossero stato un insulto che io non avevo per niente colto dato la voce melodiosa con cui la ragazza aveva espresso la sua opinione sulla cognata.

Josh era divertito da quello scambio di battute e si capiva anche non leggendoli la mente che era sorpreso di quanto i Cullen fossero molto meglio rispetto a come se li era immaginati.

Esme che provava compassione per una che in realtà tutti pensavano l’avessero tradita. Alice e Emmett molto cordiali. Rosalie e Jasper erano più riservati però comunque educati e poi Edward Bella e Nessie come si poteva credere che la loro famiglia avesse potuto fare un torto all’intera razza vampira?

Mancava solo colui che aveva creato tutto questo, la sua famiglia: Carlisle.

Dopo un’ora di lontananza Jacob e Reby tornarono.

Io pensai che fossero direttamente andata alla riserva ma non se ne poteva andare senza salutare la famiglia Cullen che l’aveva accolta cosi gradevolmente essendo sorella di Jacob. E poi era meglio che alla riserva ci andavamo entrambe insieme perché almeno cosi aveva il supporto l’una dell’altra.

"E noi che pensavamo di essere uno strano trio, devi sentire i pensieri di Jacob e cambierai idea!" mi disse Reby rientrando proprio in quel momento con lui dalla vetrata dalla quale erano spariti.

Jacob mi guardo curvando in alto le sopraciglia.

"L’ho fatta divertire un po’!" mi disse.

"Cosa le hai fatto vedere?" gli chiesi io e curiosa dato che volevo divertirmi e vedere anche io.

"Oh vedrai non è niente in confronto a quello che abbiamo passato noi!"

"Io non posso vedere Reby!"le dissi sarcastica.

"Sei cieca?" mi chiese lei poi si riprese subito "Oh già beh te lo diremo a voce allora! Sai è un potere tra i lupi dello stesso branco quello di leggersi la mente. Meno male che non avevo niente di peccaminoso da non far vedere a mio fratello!"

"Allora in questa stanza ci sono tre esseri viventi che sanno leggere il pensiero!" disse Josh.

"Non il pensiero di tutti solo di quelli della mia stessa specie e del mio stesso branco. Quindi Josh stai pure tranquillo continuerò a leggerti la paura solo negli occhi quando sono lupa!" disse lei a mo di maestrina.

"Ah ah … " rispose Josh non aggiungendo altro forse per non far arrabbiare Jacob.

Reby notò l’imbarazzo di Josh e ci ricamò sopra.

"Senti anche tu?" mi chiese.

"Io non sento niente forse inizi a sentire gli spiriti della foresta? Uuuuuuuuuuhhhhh uhhhhhhhh" dissi io sapendo dove voleva andare a parare lei.

"Ah ah no il silenzio!" dissi secca lei.

"Solo perché c’è Jacob!" cantilenai io.

"Oh se vuole rispondere a mia sorella faccia pure basta che non la tocca con un solo dito!" disse Jacob sentitosi chiamato in causa.

"Grazie allora risponderò ma non la toccherò Jacob!" rispose Josh a Jacob.

Lui fece un cenno affermativo.

"Oh avrete fame, probabilmente! Vado a vedere se c’è qualcosa in cucina!" disse Esme non sentì nemmeno le nostre risposte contrarie al fatto che ci desse di più di quello che già ci aveva dato.

"Jake mi raggiungi?" disse sicuramente dalla cucina.

"Si Esme arrivo!" disse Jacob che si precipitò a dare una mano ad Esme.

Io non capii subito il gesto di Esme ma Reby ne restò stupita piacevolmente.

"Che c’è?" le chiesi io.

"Beh se lei tocca il cibo io avrei sentito di più la puzza … mentre se lo tocca Jacob la sento di meno!" disse toccandosi il cuore.

"Si esatto è per quello che ha chiamato Jake!" confermò Edward.

"Quindi la storia della puzza non è una balla inventata da voi due per essere ancora più insopportabili!" compresi io.

"Ti avevo detto che non era una bugia!" disse Reby contrariata.

"No, è vera!" confermò nuovamente Edward.

"Anche io quando ero ancora umana ho pensato fosse una bugia di Jake e Edward per essere ancora più insopportabili fra di loro, ma quando sono diventata vampira ho capito che era vero!" aggiunse Bella.

Finita l’euforia per i vecchi e nuovi incontri stava prendendo piede la stanchezza per il viaggio. Ovviamente solo io mi sentivo stanca. Josh era un vampiro cose del genere per lui non esistevano più. Reby si era fatta una corsetta lupesca nel bosco e quindi la sentivo ancora energica affianco a me. Io volevo aspettare Carlisle prima di andare via. Lui sicuramente stava lavorando e quindi non era ancora riuscito a raggiungerci.

Esme ci preparò il pranzo e come preannunciato da Reby fece portare la sua porzione da Jacob.

"Grazie" disse Reby ad Esme. Era la prima volta che la sentivo ringraziare un vampiro. Non mi parse nemmeno una cosa minimamente possibile.

Carlisle riuscì a raggiungerci mentre stavo prendendo il caffè.

"Non ci posso credere!Che bella sorpresa!" disse quando mi vide seduta con la sua famiglia nel salotto di casa loro.

Non potei fare a meno di abbracciarlo. E lui si sistemò vicino a me per sapere tutto della mia visita cosi spiegai tutto di nuovo anche a Carlisle. Fu stupito nel constatare a quanta velocità la loro vittoria sui Volturi si era diffusa.

"Io direi che è un bene, almeno ora si sanno le vere intenzioni dei vampiri di Volterra!" disse quando conclusi tutto il mio racconto.

"Si signor Cullen sono riuscito a non farmi uccidere da Aro e company!" gli risposi io.

"E’ stata solo fortuna e poi avevamo Sioban dalla nostra parte. Con lei che aveva pensato di non fare la guerra non poteva di certo andare diversamente!"

"E’ un potere molto particolare" notai io un po’ scettica.

"Si particolarissimo!"rispose lui.

"Ma da solo non può fare niente se non ci sono le giuste basi perché accada!"

"Questo è anche vero! Avevamo Bella dalla nostra parte e i lupi anche. Sono stati tutti fattori che hanno influenzato la buona riuscita del pensiero di Sioban." Convenne alla fine Carlisle.

Intanto le luci di quel giorno stavano già lasciando spazio alle stelle. E dovevamo tornare a casa. Reby non era più nella pelle per l’evento. Josh aveva parlato con Carlisle ed egli stesso gli aveva offerto alloggio presso la sua casa

quindi era sistemato anche lui. Jacob non vedeva l’ora di vedere la faccia che avrebbero fatto i membri della sua famiglia a vederlo arrivare con noi.

C’era cosi tanto da dire che una sola giornata non bastava per nessuno. E il pezzo forte doveva ancora arrivare.

Casa Black era meno parsimoniosa di casa Cullen.

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Capitolo 5
*** il consiglio Quileute e il branco dei lupi XD ***


 

Tutto dipendeva da come loro ci accoglievano. In quel momento mi resi conto quanto fosse stato lungo il viaggio, volevo tornare a casa e andare direttamente a dormire, invece, mi attendeva ancora la parte più difficile della situazione. Jacob ci portò a casa. Ma fu proprio a casa che lesse il biglietto lasciato sul frigo dal padre che erano tutti a casa di Sam.

"Beh che dici se noi rimaniamo qua e poi parliamo domani con tuo padre?" sperai che Jacob dicesse di si.

"Ma dai saranno felici di rivedervi! Venite con me non ci sarà nessun problema ve lo garantisco."

"E queste furono le ultime parole famose!" dissi io facendomi trascinare da Jacob verso la tempesta.

Seguimmo Jacob in cagnesco mentre lui tranquillamente ci faceva strada verso casa di Emily.

"A proposito" dissi io"chi è questa Emily?"ma fu Reby a rispondere non Jacob.

"Emily è la ragazza di Sam l’ex fidanzato di Leah, te lo ricordi?"

"Si ma perché non sta più con Leah?" chiesi io sconvolta dato che mi aspettavo da un momento all’altro che si dovessero sposare.

"Beh a quanto pare Sam ha avuto l’imprinting con Emily, è una cosa da lupi cosi si trovano le compagne e spero anche i compagni!" aggiunse lei"Quindi ha dovuto lasciare Leah per questo ma lei è diventata un lupo quindi non è potuta stare lontana da Sam ed da Emily."

La guardai scioccata.

"Ti capisco anche io ho avuto la tua stessa reazione e non sai cosa ha passato Jacob! Questa situazione per alcuni è stato un vero dramma mentre per altri no."

"Quil e Seth ad esempio no."

"Si esatto e tu come lo sai?"mi chiese lei stupita.

"Me lo ha detto Bella."risposi io.

"Avevo ragione su Paul sai e devi sapere anche un'altra cosa: Paul ha avuto l’imprinting con Rachel!Capisci mia sorella!"

Ovviamente io non ricordavo niente di questo Paul ma compresi che la cosa non era gradita a Reby.

"Anche a papà la cosa non va giù me lo ha detto Jacob"

"E nemmeno a me se è per questo, ma Paul è una specie di fratello per me e poi contro l’imprinting non si può fare niente quindi possono solo stare insieme e lui farla felice!" disse Jacob volendo chiudere il discorso.

"Siamo arrivati potete chiudere il discorso gossip per favore?"

"Vedi che la stavo solo avvisando sulla situazione che poteva trovare mica stavamo facendo pettegolezzi frivoli!"

"Ok, ok aspettate che annunciò la vostra presenza!" cosi lui si dileguò dietro la porta e si sentirono le voci degli altri presenti (ed erano tante voci) che lo accoglievano gioiosamente. Fu vera tensione il lasso di tempo che passò da quando Jacob entrò in quella casa a quando sarebbe tornato ad prenderci.

"A papà verrà un colpo!"disse Reby.

"Perché dici questo e di certo non sarai tu a farglielo venire!"

"No, Jacob mi ha detto che la trasformazione di Leah non l’hanno presa bene!"

"Perché c’era di mezzo la situazione con Sam! Ed è una situazione molto complicata la loro."

"Mi sono lasciata con mio marito!" disse lei facendomi comprendere il vero motivo della sua preoccupazione.

"Se ne è andato lui, tu non potevi farci niente e io sono pronta a difenderti se qualcuno del consiglio mette in dubbio la tua parola!"

"Cosi va già molto meglio!" mi disse ma proprio in quel momento Jacob si affacciò alla porta e ci invito ad entrare seguito da Emily che faceva altrettanto.

"E’ un piacere riavervi di nuovo qui a tutte e due!"

"Grazie Emily!" non avevo intenzione di volerli dare il mio giubbotto e se la situazione fosse precipitata e sarei dovuta scappare? Pensavo a tutte le strade possibile nell’arco di un passo che ci separavano da mio zio. Il consiglio Quileute era diverso da casa Cullen. Loro

volevano spiegazioni che i Cullen non avrebbero mai preteso.

Io e Reby ci guardammo negli occhi per l’ultimo grido di disperazione silenzioso ed entrambe avremmo voluto essere ovunque ma non lì.

"Eccole!" disse Emily ai suoi ospiti e come dedotto dalle voci provenienti da fuori erano tanti.

"Bentornate ragazze!"ci disse Billy mentre cercava di avvicinarsi a noi e allora Reby abbracciò il padre perché fu l’unica cosa giusta da fare.

"Ora sei qui andrà tutto bene, non farete più niente da sole!"

Sentii dire Billy a Reby ma era ovvio che fosse riferito anche a me.

Reby abbraccio Rachel e sembrò che le due si mescolassero in una. Billy ci voleva vicino a lui e quindi Jacob si sedette dal lato opposto al nostro vicino ad Emily anche se Sam voleva farlo sedere al suo lato solo quando vidi meglio le postazioni notai perché Sam aveva fatto quel gesto. Sam stava seduto al posto dell’alfa, posto che sarebbe toccato a Jacob ma per mio cugino era indifferente il posto dove sarebbe stato seduto. Io avrei preferito avere Jacob di fronte se cercavo di levare gli occhi da zio Billy avevo di fronte Sam ed Emily e la scena era nauseante. Sarebbe stato molto meglio avere Bella ed Edward di fronte erano senza alcun dubbio meno sdolcinati.

Mi chiesi come faceva Leah a sopportarlo ma lei stava molto lontano dalla coppia quindi non vedeva lo spettacolo che vedevo io.

"Stavamo giusto parlando del nostro matrimonio!" dissi Emily interrompendo il fastidioso gioco di sguardi che si era creato fino a che qualcuno avrebbe parlato.

"Oh auguri allora!"

"Ma voi siete automaticamente invitate lo avremmo fatto comunque anche se in effetti non sapevamo dove rintracciarvi!"disse Emily

"Fra quanto è?" chiesi io sperando che fosse il più presto possibile.

"Fra una settimana vi trovate anche bene!" disse Emily.

Una settimana infatti era accettabile.

"Bene allora se non ci sono realmente problemi diamo subito la nostra conferma!"

"No anche perché farete le damigelle ci mancavano giusto delle partner per alcuni dei testimoni di Sam!"

"Io sicuramente posso accompagnare Jacob sempre se non vuole che lo faccia Nessie!"

"No infatti stavamo discutendo proprio di questo Nessie farà la damigella più piccola con le mie nipoti sai per l’età!"

"Ok allora è perfetto!"

"E questo punto è risolto!"

"No dai se per caso dovessi sbagliare e bacio tua sorella?"era il famoso Paul che stava parlando con Rachel ma non avevo sentito la domanda di Rachel.

Reby mi guardò con sguardo eloquente e io compresi perché non lo sopportava.

"Credimi sarei io ad impedirglielo Rachel!" rispose infatti alla sorella e tutti risero alla sua battuta.

Almeno cosi fu rotto il ghiaccio.

"Rea puoi scegliere tra Quil ed Embry!"mi disse Emily

"Hey se sapevo che Quil era libero avrei scelto lui!" disse Reby interrompendo quella che sarebbe stata sicuramente una discussione di forte imbarazzo per me.

"Oh beh grazie sorella mi scarichi subito per un altro?"disse Jacob fintamente dispiaciuto.

"Seth?" chiesi io.

"No Seth è mio!" disse Leah.

"Ma è tuo fratello!" dissi io.

"Si ma lo sposo è il mio ex! Quindi mio fratello resta a me! Le solite dittatrici con voi bisognava fare solo i vostri giochi!"

"Ok Seth è tuo, Leah!" dissi io concludendo un discorso che sarebbe andato all’infanzia.

"Beh Jacob non può stare solo ragazze!" disse Emily guardandoci.

"L’alfa non può di certo stare solo!" concordai io.

"Appunto" disse lei.

"Ma non penso che il villaggio sa che lui è l’alfa!"controbatté Reby.

"Vuoi davvero fare la partner di Quil?" le chiesi io.

"Quil ha avuto l’imprinting con mia nipote Reby!"disse Emily come per difendere la proprietà.

"Appunto!"

"Ma Jacob è tuo fratello!" le dissi nuovamente io.

"Ti stai contro dicendo da sola. Per Leah non andava bene Seth e per me va bene Jacob?"

"Ok Jacob ti accompagno io!" dissi alla fine,

"Ne sarò molto onorato" rispose Jacob.

"Non sono mai stato cosi conteso vi adoro ragazze e grazie per essere ritornare!" disse Quil comprendendo di essere il partner di Reby.

"Occhio a te Quil!" rispose Emily da parte nostra.

"Ma lei è mia sorella no?" rispose lui.

"Quindi questo ci porta ad un nuovo punto dell’assemblea un po’ più serio. Grazie Quil per averlo tirato fuori!"Billy si intromise nel discorso spietatamente.

"Si grazie Quil!" disse Reby acidamente.

"Prima o poi doveva saltare fuori!" disse Billy.

"Lo sai no? Che altro c’è da dire?"disse scontrosa Reby al padre.

"Non è di te che devono parlare Reby!" la interruppi io.

"In effetti no vogliamo solo sapere come l’hai scoperto, tutto qua!"

"Beh un vampiro mi stava per attaccare e io mi sono saputa difendere l’ho mandato molto lontano da me. Tutto qua!"

"Secondo me è un bene che lo sappia!" disse Sue," non mi è piaciuto il modo con cui l’ha scoperto ma l’ha scoperto!"

"Sue devi conoscere Josh, prima di parlare!"disse Reby.

"Hai fatto amicizia con quell’essere?"chiese lei contrariata."I Cullen sono bravi vampiri ma non tutti lo sono!"

"Lui lo è diventato!" disse Reby.

"In che senso?" chiese Sue.

"Nel senso che voleva capire come lei aveva fatto a lanciarlo cosi lontano. Lei gli ha parlato di Carlisle e del suo stile di vita quindi è diventato un vegetariano anche lui."continuò Reby "è innocuo specie da quando mi sono unita io a loro e non ha mai toccato una goccia di sangue umano in cinque anni che è stato con noi. Ora vive con i Cullen addirittura!"

"Siete state in giro con un vampiro?" chiese Sue preoccupata e spaventata.

"Si vegetariano!" riconfermò Reby.

"Lo avete fatto diventare voi vegetariano!"

"Lei lo ha fatto diventare vegetariano!" la corresse Reby.

"Sue sono qui e sono sane e salve vuol dire che è stato attento e non le ha mai fatto del male ne a una ne all’altra!" si intromise Emily.

"Ci doveva solo provare a farci del male!" disse Reby silenziosamente tanto che la sentimmo solo io e Rachel.

"E poi è un bravo ragazzo!" aggiunse Jacob al ché tutti lo guardarono torvo a parte me, Reby e Seth.

"L’ho conosciuto dai Cullen oggi!"spiegò lui.

Ecco perché era difficile parlare con i Quileute del nostro trascorso senza di loro, non avrebbero accettato la presenza di Josh con noi.

Eppure la loro alleanza con i Cullen mi aveva fatto sperare in una reazione diversa. Il signor Ateara e Billy non avevano ancora detto niente sulla questione. Non potevano colloquiare in silenzio io comunque li avrei sentiti. Ero seduta vicino a Billy.

"Jacob domani iniziamo la prova delle damigelle piccole quindi Nessie deve venire qua. Te lo sei ricordato di dirlo a Bella?" disse Emily interrompendo il fastidiosissimo silenzio che si era creato.

"Oh no con il loro arrivo – indicando noi - me lo sono dimenticato ma Alice lo sa!"

"Ok ci penserà lei a dirlo a Nessie!" disse Emily un po’ dispiaciuta della dimenticanza di Jacob,

Non so a Reby ma l’idea di essere ovunque ma non li a me non mi era ancora passata. Lei parlava tranquillamente con Rachel e mi inondava di sguardi tragici quando Paul si intrometteva nel loro discorso.

Non so come ma Paul avrebbe dovuto fare i salti mortali per andare d’accordo con la sorella della sua fidanzata. Forse solo stando in silenzio ci sarebbe riuscito.

La serata si concluse con un fantastico dolce fatto da Emily che i lupi divorarono in un secondo.

Billy non senti ragione per cui non dovessimo andare a dormire a casa sua. Rachel andò a stare da Paul ma ci promise che la mattina seguente sarebbe arrivata in tempo per colazione cosi sarebbe sembrato che avesse dormito anche lei con noi ma casa Black non era omologata per far dormire più di tre persone sotto lo

stesso tetto e infatti io e Reby dovemmo stringerci un po’ sul letto di Jacob che invece dormiva sul divano.

La pelle caldissima di mia cugina mi fece subito calare in un sonno profondo aiutato anche dalla stanchezza del viaggio che ancora non era passata.

Solo il giorno dopo quando a svegliarmi fu il cinguettio perpetuo degli uccelli svolazzanti e non il traffico di una città in risveglio, mi resi conto di dove ero. Era giusto che io fossi là? Forse lo era per Reby e Josh ma per me lo era?

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Capitolo 6
*** Il regalo di Josh ai capi del consiglio Quileute XD ***


 

Rachel aveva mantenuto la sua promessa ed era a fare colazione con noi e ovviamente Paul era a suo seguito mentre discuteva di non so che cosa con Jacob che lo ignorava beatamente quando si accorse che anche io ero sveglia e pronta per una colazione stile Black infatti non rispose nemmeno alla domanda dell’amico e si precipitò ai fornelli.

"Devo dire qualcosa a Josh?" mi disse mentre armeggiava paletta e padella.

"Non di cosi urgente perché vai a casa Cullen?" chiesi io.

"Si ci va quasi tutti i giorni!" mi disse Paul disgustato,

"Bene allora vengo con te voglio sapere come è andata a lui da quando ce ne siamo andate!"

"A me sembrava che aveva trovato il paradiso!" disse Reby che non aveva alcuna intenzione di unirsi a noi, lei voleva conoscere meglio il suo branco cosi avrebbe passato la giornata con Leah e Rachel.

"Tanto non ci possiamo stare molto Emily vuole Nessie a casa sua per la prova delle damigelle l’hai sentita ieri no?" disse Jacob

"Jacob?" si intromise cautamente Reby

"Si?" rispose lui

"Come ha reagito veramente papà alla notizia che io e lei eravamo fuori dalla porta di casa di Emily?"

"Era felicissimo come me!" disse lui convincendoci poco.

"Tu mi saresti saltato addosso se non ti fossi ricordato subito che non potevi toccarmi!"

"Sai che Billy non è molto espansivo!"disse Jacob a Reby in difesa di loro padre.

Reby si accontentò della risposta del fratello che aggiunse subito dopo "Se vuoi venire con me sbrigati!"

"Sarò un fulmine!" gli risposi io bevendo l’ultima goccia di caffè nella tazza.

Arrivati a casa Cullen. Alice Bella e Nessie erano pronte per andare a casa di Emily.

Cosi non ebbi molto tempo per parlare con Josh. Ma mi stupii quando al gruppo che sarebbe andato alla riunione piccole damigelle si aggiunse anche lui con la busta in mano che in macchina non ci voleva dire cosa era.

"Allora non me lo vuoi dire nemmeno ora cosa è?"gli chiesi ancora più curiosa.

"E rovinarti la sorpresa? No grazie!" disse lui.

Peccato che Reby non avrebbe assistito all’evento perché impegnata con Leah e Rachel.

Mi stupì anche Jacob per il fatto che non fu contrario all’idea di Josh di unirsi a noi. Lo considerava veramente innocuo per la sua specie se non gli vietava di attraversare i confini.

Fino a casa di Emily, Josh mi raccontò tutto quello che aveva fatto dal momento in cui ci eravamo separati. Elogiava di continuo la famiglia Cullen e Alice ogni volta commentava con un "Lo avresti fatto anche tu al posto nostro!" o "Sei come noi non c’è nessun problema e poi c’è molto posto a casa nostra!". Ancora si sentiva in dovere di ringraziarli per l’ospitalità che gli avevano offerto.

"Domani vado a caccia con Emmett e Jasper dicono che qui la vegetazione non è per niente male!" mi disse prima di intravedere le mura della nostra meta.

Entrammo tutti insieme. Nessie andò a salutare le altre bambine con cui doveva fare le prove, mentre Alice e Bella ringraziavano Emily per l’ospitalità. Jacob presentò Josh a Sam e ai lupi presenti, Jared, Paul, Quil Embry e Seth che non appena vide Bella gli chiese di Edward.

Solo dopo aver cordialmente conosciuto una parte del branco Josh chiese al loro del capo tribù.

Sam gli spiegò che non c’era un vero e proprio capo tribù da un secolo circa. Era stato sostituito dai membri del consiglio che erano tre più lui e Jacob. Josh ci rimase male di quella spiegazione.

"Ti aspettavi un indiano che attorno al fuoco teneva la testa del cerchio?" chiesi io sarcasticamente.

"In genere queste tipologie di tribù erano costruite cosi nell’antichità!"mi rispose francamente,

"Beh ma anche gli indiani si modernizzano!" dissi io.

"Comunque – disse Sam avendo colto il problema – se proprio vuoi il capo tribù vero e proprio dovrebbe senza alcun dubbio essere Billy il padre di Jacob e dovrebbe venire a momenti qua per vedere Alice e Bella!"

"Grazie mille quindi lo aspetto qua!" disse Josh molto più soddisfatto dell’ultima risposta ma Sam mi guardò torvo e io allo stesso modo lo guardai più che sorpresa.

"Billy vuole parlare con noi? Non sarà contrario alla nostra presenza qua?"Chiese Bella preoccupata.

"No in realtà vuole parlare con Carlisle e vuole che voi li recapitate il messaggio tutto qua!" disse Sam tranquillizzandola.

"Zio Billy mi vuole bene mamma!" disse Nessie a risposta della preoccupazione della madre.

"Si questo è vero ma non sa ancora della presenza di Josh!" rispose Bella alla figlia.

"No lo sa – disse Emily – gli e ne hanno parlato ieri sera Reby, Rea e Jacob!"

Alice era troppo impegnata a dirigere le damigelle per il matrimonio e non intervenne nella discussione. Ed era bravissima stava facendo vedere una coreografia ad Emily che le piaceva un sacco e anche a me piaceva molto.

Proprio in quel momento arrivò Billy con Sue, Leah, Reby e Rachel al suo seguito.

"Non ho mai visto un capo tribù attorniato da cosi belle donne!" disse Alice simpaticamente salutando i nuovi arrivati.

"Ciao Alice!" disse Billy in risposta sorridendo alla ragazza di cui era evidente si fidava molto.

"Avete deciso le compagne dei lupi scapoli?" chiese Alice ad Emily.

"Si Reby accompagnerà Quil, mentre Rea accompagnerà Jacob." Rispose l’ ultima.

"Resta sempre Embry solo!" notò Alice.

"Già troveremo una soluzione per questo!"

"Lo accompagnerei io ma il contrasto con la pelle sarebbe troppo evidente!" disse Alice che già la stava cercando da se una soluzione.

"Tranquilla Alice troveremo rimedio a questo!" disse Emily che sembrava meno preoccupata rispetto ad Alice.

Nel frattempo Sue e Billy avevano notato la presenza di un nuovo vampiro tra di loro che non conoscevano di persona.

"Tu devi essere Josh?" andò a colpo sicuro Billy.

"Si sono io signore!" disse lui inchinandosi all’uomo. Io e Reby stavamo evitando di guardarci negli occhi altrimenti gli avremmo riso in faccia.

"Chiamami pure Billy e lei è Sue fa parte del consiglio!" disse presentando Sue a Josh.

"Piacere di conoscerla signora e Billy grazie del rispetto. Volevo darti questo pensiero da parte mia credo ne sarai molto deliziato!" disse Josh che nonostante il segno di

amicizia dato da Billy lo continuò sempre a trattare da superiore.

Io e Reby ci guardammo in quel momento. Billy prese curioso il pacco e ci guardò, ma noi ne sapevamo quanto lui. Solo in quel momento le bambine curiose anche loro di sapere cosa conteneva il pacco si distrassero dalle direttive che Alice diceva a loro.

Billy con tutti gli occhi puntati addosso apri il pacco nelle sue mani. Era una specie di talismano.

"E questo come lo hai avuto tu?" disse Billy guardando meravigliato l’oggetto.

"Nella mia vecchia esistenza ero uno storico e andavo alla ricerca di queste cose particolari. Io cercavo oggetti per ridare a loro la giusta collocazione che l’uomo coloniale ha scombussolato. So tutto del talismano e so anche che sarebbe stato perfetto nella sua terra di appartenenza cioè questa!"

"È un gesto veramente nobile il tuo. Grazie infinite!"disse Billy veramente colpito dal regalo di Josh.

"Mi fa piacere che il regalo le sia piaciuto!" disse lui veramente contento.

"Dammi del tu!" disse di risposta Billy."E per questo che sei diventato uno di loro?" chiese curioso Billy incurante delle bambine che potevano avere paura delle sue parole.

"Si svolgendo il mio lavoro ho fatto incontri molto particolari gli ultimi sono stati quelli con sua nipote e sua figlia!" disse lui sorridendoci.

"Sarà stato sicuramente una bella avventura la vostra!"disse lui forse per entrare più confidenza con il nuovo arrivato.

"A proposito, Bella … "

"Si Billy Sam ci ha detto tutto riferiremo a Carlisle!"

"Ok grazie mille! Voi non mi avete mai portato regali!" disse lui ironicamente.

"Io la prima volta che mi unii al consiglio manco sapevo che ci sarei stata!"rispose Bella a sua difesa.

"Carlisle ha curato Jacob … credo che sia stato una forma molto particolare di regalo quello!" disse Alice acutamente.

"Si è vero a Carlisle devo molto comunque scherzavo ragazze Eh? E poi quale più bel regalo potevo ricevere di questa bella birbante che non vedo l’ora di salutare!"ovviamente era riferito a Nessie che andò a salutare Billy abbracciandolo molto affettuosamente.

"Lei è stata un regalo per tutti noi!"aggiunse sorridendo Emily.

Quindi la sorpresa che Josh ci teneva nascosto era un regalo per il capo della nostra tribù.

E in quel momento compresi il motivo per cui non ci aveva detto niente. Anche Reby capì.

"Dai,mi avreste prese in giro per tutto il viaggio se ve lo avessi detto subito!"

Io e Reby ridemmo confermando le parole di Josh.

"Ecco come non detto!" disse lui.

"Invece di ridere dovreste prendere il buon esempio dai gesti dei nostri amici!"disse Billy difendo addirittura Josh che ne fu lusingato.

"Perché noi avremmo rischiato di finire tagliuzzate capo tribù?"chiese Reby al padre.

"Beh poteva anche succedere!"disse lui scherzando.

"Ok allora domani provvediamo forse riusciamo a trovare un bracciale che si abbina alla collana!"mi disse Reby. Io invece ero curiosa di sapere la storia di quel talismano e per quale ragione apparteneva alle nostre terre. La giornata a casa di Emily fu molto piacevole ma io dovevo ancora recuperare le forze del viaggio e quindi andai a dormire prima degli altri non avendo molta voglia di mangiare. Sperai che le giornate alla riserva potessero essere tutte come quella, ma dentro di me sentivo ancora l’aria di tempesta giungere e se prima della partenze mi era sembrata lontana, in quel posto la potevo toccare quasi palesemente.

E mi chiedevo ancora se fosse stato saggio ritornare a casa.

Perché poi me ne ero andata? Avevo degli obbiettivi che mi portavano fuori la riserva dove essi non potevano proprio essere raggiunti.

Per troppo tempo ero stata ad aspettare cose che non erano mai arrivate ed avevo deciso di andare io stessa alla ricerca di quelle cose che non arrivano. Ma una volta messo fuori il piede da casa non sapevo da che parte andare. Fu cosi che conobbi Josh con lui al mio fianco mi

sentii meno sola e anche libera di ondeggiare verso dove mi stavo recando non cercando di forzare niente. La verità sarebbe saltata fuori al momento opportuno.

Ne ebbi la successiva conferma quando dovemmo aiutare Reby con la sua particolare situazione. Solo il tempo ci aiutò veramente mettendo da parte quella parte di noi e che entrava in contrasto con le altre e diventando alleati nella battaglia che ci attendeva nel nostro futuro, come avevano fatto anche i Quileute e i Cullen contro i Volturi.

Avevamo un obbiettivo comune da cercare sapere di più sulla nostra esistenza particolare e quello era abbastanza pesante da non dividerci con altro.

Certo per me non era un vero e proprio problema la convivenza con loro quanto lo era molto di più tra di loro. Ma l’ironia ci aveva spesso salvato e fatto superato questo grosso ostacolo e non solo anche la pazienza di Josh nel sopportare Reby e le sue battute sarcastiche ci aveva dato una grossa mano.

E loro li vedevo cosi perfetti nel luogo dove eravamo andati. Josh con i Cullen e Reby con il branco. Io restavo l’unico punto interrogativo della questione.

Forse - arrivai a pensare - se avessi avuto le loro stesse difficoltà di adattamento e le avessi superate egregiamente come avevano fatto loro per stare al mio fianco, mi sarei meritata anche io il posto che mi avrebbe fatto sentire veramente a casa? Non fui molto convinta dell’ipotesi formulata da me io stessa. O almeno sperai che non fosse cosi.

Se fosse stata quella l’ipotesi esatta allora non me ne sarei dovuta andare da dove ero in principio. Lo stesso luogo in cui avevo conosciuto Carlisle due secoli prima. Lo stesso luogo in cui la mia natura diventava sofferente e abominevole perché incompatibile con gli essere viventi con cui conviveva, a parte Carlisle.

I Volturi non mi avevano mai detto della mia esistenza prima di loro. Qualcuno gli e lo aveva proibito severamente. Ma fu Edward stesso a scoprire tutto quando si ritrovarono faccia a faccia con i lupi Quileute la prima volta che andarono a caccia nelle loro terre.

Lui sapeva già che Carlisle mi aveva conosciuto ovviamente dalla stessa mente di Carlisle e quando conobbe Ephran comprese che loro stavano cercando una cosa che li era stata sottratta in passato che aveva a che fare con me. Stavano cercando sia me e sia quella cosa. Eravamo in un certo senso collegate. Ma i Cullen potevano dargli solo me. Forse se Alice fosse stata già con loro a quei tempi c’erano molte più probabilità di trovare anche la cosa che cercavano a parte me.

E se quello che da tempo cercavano fosse ritornato nelle mani dei Quileute proprio quel giorno?

Un pacchetto dato da un ex storico vampiro che voleva far ritornare le cose nell’ordine giusto in cui erano state create prima dell’arrivo degli invasori?

Mi svegliai durante la notte profonda di soprassalto fortunatamente in cucina trovai qualcosa da mangiare che

mi avevano messo da parte proprio in casa di quell’evenienza.

Non poteva essere che dopo anni di ricerca fuori da la Push tutto si era risistemato involontariamente proprio là.

Con lo stomaco pieno era più semplice cacciare via quei pensieri quindi mi concentrai a mangiare e il resto per quella lunga nottata fu messo da parte.

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Capitolo 7
*** Il punto di incontro del trio XD ***


Il giorno dopo essendo più riposata e anche sazia fu più facile credere quanto fossero stati stupidi quei pensieri.
Billy era già uscito quando mi sveglia.
Era andato da Carlisle come sospettai inizialmente.
Tutti cooperavano per la buona riuscita del matrimonio di Sam ed Emily. Jacob mi aveva detto che Alice ed Esme erano state formidabili a preparare il matrimonio di Edward e Bella cosi si erano offerto volontarie per aiutare anche Emily con i preparativi delle sue nozze. Ad Emily era piaciuta l’idea e la stessa Sue che era stata invitata la matrimonio di Bella la trovò buonissima anche se comunque la stessa Emily non voleva niente di pomposo o straordinario. Sam la beccava dicendo che c’era già lei a rendere tutto straordinario. Alice inoltre si occupava anche del vestito della sposa, quindi doveva essere ancora più sempre nei preparativi dell’evento. Era il suo regalo occuparsi degli abiti per Sam ed Emily e non aveva voluto sentire ragioni nemmeno quando gli stessi futuri sposi cercavano di protestare per il gesto enorme. Dalla prima volta che l’avevo vista al supermercato mi era
sembrata subito una persona speciale a primo impatto. E Jacob non smetteva che confermare la mia prima sensazione su di lei. Quindi non mi stupì quando andando a casa di Emily ci trovai anche Alice e Bella.
“Ciao, dormito bene?” mi chiese forse notando che la stanchezza post viaggio era svanita del tutto.
“Si molto meglio stanotte credo di aver finalmente recuperato le ore del viaggio!”
“E’ stato un viaggio molto lungo?” mi chiese Emily.
“Se con te ci sono Reby e Josh si!” dissi io.
Tutte e tre risero.
“Josh mi sembra un bravo ragazzo!” disse Alice ed Emily e Bella furono d’accordo con lei.
“Si è un bravo ragazzo ed è stato molto paziente con Reby. All’inizio i nostri rapporti non erano cosi tranquilli, anzi. Però fortunatamente le cose si sono sistemate nel verso giusto!”
“Non è mai facile far andare d’accordo un lupo e un vampiro! Lo so per esperienza e ti capisco!” mi disse Bella.
“Però alla fine hanno trovato un punto in comune e tutto si è sistemato!” disse Emily a Bella.
“Il vostro punto di incontro qual è stato?” mi chiese Alice.
“Io” le dissi semplicemente”Dissi ad entrambi che per me erano solo due amici molto importanti senza dei quali non potevo fare a meno finché entrambi avrebbero decisero di stare al mio fianco. Certo c’era il rischio che dopo la mia affermazione uno dei due cambiasse strada. Ma Reby
non voleva stare da sola e non voleva tornare di nuovo qua senza una specie di segnale e Josh ormai mi era troppo affezionato per decidere che era lui quello a dover sgomberare aveva fatto i suoi sacrifici come smettere di bere sangue umano e non voleva rinunciare agli obbiettivi che ci eravamo prefissati di raggiungere insieme. Quindi entrambi hanno deciso di essere più tolleranti nei confronti dell’altro e le cose sono iniziate ad andare molto meglio.”
“Reby doveva tornare subito a casa!” disse Emily con un accenno di rimprovero nella sua voce.
“Lei voleva farlo ma aveva paura. Aveva paura di non essere creduta o che quello che le succedeva non dipendeva dalle sue origini come credevamo noi ma da un virus mostruoso che aveva contratto nella terra in cui viveva. Prima voleva essere sicura che fosse la cosa giusta da fare e quando ne ha avuto la certezza la prima cosa che ha pensato di fare è tornare a casa.”
“La paura fa pensare cose stupidi!” disse Alice
In effetti non aveva torto.
Io stessa per tutta la notte avevo pensato cose stupiti ma non ne avevo paura avevo solo bisogno di mangiare.
E il fatto che non fossero state generate dalla paura voleva dire che fossero sensate?
“Josh è andato a caccia con Jasper ed Emmett?”
“Si era molto eccitato!”mi disse lei perplessa.
“Beh non ha mai cacciato insieme a qualcun altro prima dei due vampiri che ha incontrato qualche giorno fa. E in più avrete notato che vi adora letteralmente!”
“Fanno a gara lui ed Esme a chi è più cordiale!” disse Alice scuotendo la testa.
“Lo vedrei bene con Tanya!” disse Bella
“Tu vedi tutti bene con Tanya Bella solo perché sei gelosa di Edward!”la ribecco Alice.
La mia espressione forse tradì il mio pensiero sconcertato dalla discussione tra Alice e Bella.
“Tanya è nostra cugina del clan Denali e ha un debole per Edward ma lui ama solo Bella!”
“Fa parte del clan di Elazar?” chiesi io.
“Si esatto! Tu conosci Elazar se non mi sbaglio?”
“Si lo conosco e anche Carmen come stanno?”
“Benissimo anche loro hanno adottato lo stile vegetariano ed erano con noi per quello che era successo a Gennaio!”
“Bene mi fa piacere per loro!”
“Tanya e Kate vivono con loro e adottano lo stesso stile di vita. Kate ha conosciuto l’amico di Josh Garrett proprio perché entrambi ci erano venuti a sostenere come testimoni contro i Volturi. E si sono messi insieme proprio nello stesso periodo! Tanya invece è ancora single e Bella pensa di farla fidanzare con tutti i vampiri single che le capitano intorno ma non credo che in questo momento pensi a trovare l’anima gemella dopo quello che è successo a loro sorella Irina.”
“I Volturi l’hanno uccisa!”dissi io tristemente.
“Si esatto!” confermò Alice.
Cercando di cambiare discorso, chiacchierammo del più e del meno.
Alice e Bella se ne andarono verso ora di pranzo. Subito dopo arrivarono i lupi che scherzosamente si lamentarono della puzza di vampiro che era rimasta dopo il passaggio di Bella ed Alice da quelle parti.
Reby era con loro. Emily mi chiese di rimanere a pranzo con loro e nonostante fossero in tanti le faceva piacere se accettassi il suo invito, cosi restai a mangiare con loro.
Ma dissi di si solo dopo che Jacob mi confermò che a Billy ci pensava Rachel. Essendosi trasformati insieme a Reby tutti sapevano ciò che era successo quando da quando lei si era unita a me e a Josh .
“Sai ti devo fare i miei complimenti! Io stesso ho detto a Reby che è stata fortunata a trovare te come aiuto in questa situazione!” mi disse Sam.
“Tu hai fatto lo stesso con il resto del branco quindi non vedevo come io possa essermi comportata meglio di te,Sam!” dissi io
“I complimenti la imbarazzano Sam!” disse Reby notando la mia espressione che si colorava di rosso.
Entrambi avevamo avuto i nostri problemi da fronteggiare ed entrambi ne eravamo usciti a testa alta da essi.
“Si ma tu sei stata brava perché comunque il problema non ti riguardava direttamente. Non eri come lei voglio dire eppure sei riuscita lo stesso ad aiutarla nel migliore
dei modi. Hai fatto spesso la cosa giusta e devo ammettere che anche Josh ha fatto la sua parte!”disse lui ma si percepiva che non lo era felice di dire quello che aveva detto riguardo a Josh,
“Si Josh ci ha aiutato molto!” confermai io.
“All’inizio è stato un vero inferno per lui. Ma ha resistito e alla fine ha raccolto i suoi frutti!” disse Reby stupendomi.
“L’aria di casa ti fa ragionare sanamente vedo!”la schernii io.
“No è avere dieci lupi nella testa che ti dicono che ti sei comportata male contro ogni previsione logica che ti fa ragionare sanamente!” mi disse lei.
“Evviva i lupi che ragionano contro ogni previsione logica!” dissi io.
Tutti risero della mia battuta. Ma non tutti la pensavano ugualmente. Infatti Jared si tirò subito indietro dalla mia battuta.
“Secondo me invece è stata una forza Reby!” disse facendo scoprire anche chi la pensava come lui come Paul e Leah.
“Si una vera forza, direi io che l’ho sopportata per tutto questo tempo!” dissi io eloquente a Jared.
“Vanno cosi le cose tra noi e loro!” rispose lui secco,
“A quanto pare per qualcuno non è come dici tu Jared!” dissi io riferendomi a Sam, Seth e Jacob.
“Va bene possiamo fare un'unica eccezione solo perché Jacob ha avuto l’imprinting con la figlia di Bella e lei fa
parte del nostro branco quanto parte ne fa Emily! Ecco come si sono sistemate le nostre cose!”
Imprinting? Non mi era nuova come parola. L’avevo già sentita qualche sera prima. Si … quando Reby mi spiegò la situazione tra Sam, Emily e Leah.
“Cos’è l’Imprinting?” chiesi io a lui ignorando il battibecco che stavamo avendo.
“Oh si una cosa da lupi, tu non lo sai. Beh noi troviamo la nostra compagna cosi. È una specie di colpo di fulmine molto potente che ti cambia il senso di ogni cosa nella tua vita. Tutto cambia per chi ha l’imprinting per quanto mi riguarda migliora –Leah fece una lieve smorfia alle parole di Jared – ciò che contava prima non conta più, ti interessa solo la donna con cui hai avuto l’attrazione. Tra me e Kim è successo cosi. È la cosa favolosa era che anche io a lei piacevo un sacco prima che avessi l’imprinting con lei!”mi disse avendo la stessa luce negli occhi che avevo notato in Edward mentre parlava di Kim.
“Capito!” dissi io che in realtà volevo fare altre domande sull’argomento ma compresi che per tre dei presenti non doveva essere una bella discussione post pranzo.
“Va cosi amica!” mi disse lui volendo ancora parlare dell’argomento che ovviamente per lui non era sgradevole.
“Quindi la situazione con i Cullen si è risolta cosi?” chiesi io ma era a Jacob che chiedevo ovviamente.
“Si sembra assurdo ma è andata proprio cosi!” disse lui come conferma.
“Le dici solo questo?” gli chiese Reby come se sotto c’era dell’altro.
“Sorella è passato, e non credo che a lei interesserebbe quello che è successo prima!” rispose Jacob a Reby.
“Mettila alla prova, secondo me le interesserebbe!” disse lei in tutta risposta.
“Ora in effetti sono curiosa !” dissi io spalleggiando Reby lei sorrise facendomi l’occhiolino.
“Davvero lo vuoi sapere?” mi chiese lui sperando che dicessi di no probabilmente.

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Capitolo 8
*** La saga Twilight by Rebecca Black ***


“Si davvero sempre che per te non sia un problema Jacob!”
“Se vuoi lo dico io tanto lo posso dire meglio di te!” si propose Reby al fratello.
“Ok ma se dici qualcosa di sbagliato ti correggo!” disse lui come pronta risposta.
Alcuni dei presenti sbuffarono a quello che stavano per sentire. Jared Paul e alcuni lupi decisero che avevano cose più importanti di sentire la storia di Reby e se ne andarono.
Jacob li difese dicendo che ne avevano avuto abbastanza di quella situazione essendo indirettamente coinvolti.
“Tutto ebbe inizio quando Bella Swan decise di trasferirsi a Forks la cittadina dove vive suo padre Charlie. Charlie era cosi felice che la voce del trasferimento della figlia giunse persino fino alla riserva.” Stava per raccontare una storia molto lunga a quanto mi pareva ma decisi di darle corda e non
interromperla si sarebbe incavolata abbastanza da smettere di parlarne. “Bella iniziò a frequentare la scuola di Forks dove tra gli studenti conobbe Edward le sue sorelle Alice e Rosalie e i suoi fratelli Jasper ed Emmett. I Cullen erano vampiri ma nessuno della cittadina di Forks lo sapeva tantomeno sapevano che Edward aveva un particolare potere cioè quello di leggere i pensieri dei suoi simili. Ma con Bella comprese subito che quel potere non funzionava. Si avvicinò a lei cercando di capire il motivo per cui con lei non succedeva e invece di prendere distanze dalla ragazza si avvicinò molto a lei innamorandosi alla fine di lei stessa. A Bella Edward era piaciuto subito da quando i suoi occhi lo avevano visto per la prima volta ma all’inizio Edward cercava per quel che poteva di mantenere le distanze tra di loro. Poi un bel giorno decise di non fare più il bravo ragazzo e iniziò a parlare da amico con Bella. Ma tra di loro c’era qualcosa di più forte che amicizia. Bella intanto stava facendo amicizia anche con altri ragazzi e ragazze della scuola e questi ultimi l’avevano invitata a passare una giornata alla spiaggia della nostra riserva. Bella è una ragazza sveglia e aveva compreso subito che Edward era molto di più di quello che dava a vedere questo credo dopo un incidente che gli aveva visti coinvolti entrambi ma dal quale il ragazzo era uscito illeso. Bella va con i nuovi amici alla riserva la Push dove conosce Jacob e alcuni dei suoi amici.” “C’ero anche io quel giorno!” mi disse Sam interrompendo Reby che lo guardò torvo. “E sei stato
proprio tu ad accendere la miccia!” disse Jacob al fratello. “Posso continuare?” chiese Reby ovviamente innervosita ai due. “Si!” dissero entrambi, “Beh dal nulla spunta l’argomento Edward Cullen. Una ragazza chiede a Bella se lo avesse invitato a passare il pomeriggio ma Sam risponde per Bella dicendo che ai Cullen era proibito andare alla riserva. Bella ovviamente si incuriosisce e vuole sapere il motivo cosi convince Jacob da soli a parlarne. Jacob che allora le considerava stupide leggende ne parla con Bella. “In quel momento sul mio volto avevo l’espressione di chi non poteva credere a quello che stava sentendo. Jacob sapeva benissimo che quelle storie non dovevano essere raccontate ad estranei del posto!”Si lo so “mi disse lui comprendendo “Ma allora non ci credevo nemmeno e poi … “”E poi lei ti era sempre piaciuta!” aggiunsi io prima di lui. “Ma allora non mi volete ascoltare?” disse Reby incavolata. “No continua pure!”dicemmo noi facendo finta di chiudere la bocca con una cerniera. “Jacob racconta quelle storie a Bella e Bella decide di crederci cosi scopre la verità sui Edward e la sua famiglia che Edward stesso le conferma. Si mettono insieme. Si frequentano per un po’. Edward e la sua famiglia salva Bella da un vampiro che la vuole uccidere di nome James. Poi non si capisce bene per quale motivo Edward e tutti i Cullen vanno via da Forks. Bella ci rimane malissimo di quella sparizione improvvisa tanto che sono Sam, Paul e Jared a trovarla nella foresta mentre tutti la davano per dispersa. Chiarly li ringrazia mentre loro
vanno a festeggiare la bella notizia.” E in quel momento guardai malissimo Sam. Ma lui preferì non dire niente e far continuare Reby a parlare che quella volta probabilmente avrebbe deciso di tenere la bocca chiusa.” Comunque di Bella non si sa più niente solo che sta male e non reagisse e Charlie è preoccupato tanto che parlando con Billy decide di farla ritornare a vivere con la madre. Ma in quel momento Bella si sveglia e ha un idea: Vita spericolata a Forks!”disse lei da grande titolo di giornale. “Deve essere stato impegnativo!” commentai io dato che Forks non aveva niente di pericoloso a parte i vampiri che se ne erano appena andati, “No” rispose lei” qui rientra in gioco Jacob, L’ultima volta che i due si sono visti è stato al ballo di fine anno di lei dove Jacob ci è andato per fare un favore al padre e dirgli alla ragazza che l’avrebbero tenuta sotto controllo sia lei e sia la famiglia Cullen. Bella sa che Jacob è un bravo meccanico ed è perfetto in quel momento per lei dato che decide di restaurare due vecchie moto che i possessori precedenti volevano buttare via! Cosi usando la scusa delle moto Jacob passa molto tempo con Bella. Ti tralascio i commenti che hanno fatto Quil ed Embry dell’evento.” In quel momento guardai i due che se la ridevano tra di loro non provando nemmeno a parlare dato che sicuramente ne sarei stata contrariata. “Comunque improvvisamente le cose sembrano andare benissimo tra i due. Le moto sono pronte in un paio di mesi. E le provano un giorno a la Push vicino ai trampoli della riserva. Nel frattempo Embry si è
unito al branco e ovviamente come impostoli dal segreto del branco non può dire niente a Jacob e Quil e si allontana da loro. Jacob in quell’occasione rivede Embry proprio con il gruppo di Sam e ci rimane malissimo ne parla con Bella e sospetta che sotto ci sia qualcosa di pericoloso e che potrebbe succedere da un momento all’altro anche a lui. Il fatto è che succede proprio la sera in cui le cose con Bella sembrano sistemate del tutto. Loro sono andati al cinema e Jacob ha persino sbaragliato la presunta concorrenza di un ragazzino di nome Mike. Ma al ritorno a casa Billy capisce cosa sta succedendo al figlio e lo provoca facendolo trasformare. Da quel momento è legato al segreto e al branco di Sam come era successo precedentemente con Embry. Sam gli impone di non poter vedere più Bella ma Jacob non riesce a sottrarsi a quel divieto e nemmeno Bella lo aiuta dato che lo chiama molte volte fino ad andarlo a trovare alla casa sua. Bella si accorge subito del cambiamento di Jacob e sa che dietro tutto c’è Sam e il gruppo. Ma Jacob difende Sam alimentando i sospetti di Bella. Fratello quella volta ti sei comportato davvero male!” disse Reby facendomi intendere che le cose erano peggiorate tra Bella e Jacob, “Si lo so non ho bisogno del tuo parare!” disse lui sbuffando”Comunque- continuò lei – Jacob voleva rimediare a quel casino fatto con Bella. E decide di raggirare gli ordini di Sam andandola a trovare lui a casa sua. Bella all’iniziò e molto arrabbiata con Jacob ma lui riesce in qualche modo a farla ragionare volendole farle
ricordare la leggenda che un anno fa le aveva detto. Lei sapeva già tutto doveva solo ricordarsi anche la parte dei lupi. Bella se la ricorda va a la Push il giorno agli e lo dice a Jacob. Però ecco lei crede che sono loro che fanno sparire le persone disperse in quei giorni. Invece Jacob le spiega quel’è il compito dei lupi. Ah in precedenza non ti ho detto una cosa. Bella viene salvata dai lupi mentre in una radura sta per venire uccisa da un vampiro. Lo dice a Chiarly che inizia a dare la caccia ai lupi invece che agli Orsi come gli umani avevano pensato all’inizio. Comunque Bella sa tutto e comprende che la vampira che da fastidio ai lupi e la stessa vampira alla quale Edward ha ucciso il compagno per difendere lei stessa e che ora la sta cercando per uccidere Bella come Edward ha ucciso il suo compagno. I lupi cosi decidono di difendere Bella da quella rossa. Le cose tra Bella e Jacob sembrano essere ritornare come prima e i lupi anche se Paul ha cercato di fare del male a Jacob per aver disubbidito agli ordini di Sam, la considerano parte del loro branco come amica molto intima di Jacob e continuano a difenderla dalla vampira. Quando sembra che si siano riuscito, Bella un giorno fa un gesto avventato: si butta dagli scogli di la Push. A quel punto Alice la sorella vampira di Edward che ha la visione di Bella che si butta dallo scoglio ritorna a Forks pensando che lei fosse morta. Non ha visto Jacob che la tirava fuori dall’acqua. Quindi Bella è ancora viva. Ma Edward stesso pensa che Bella è morta tanto che decide di andare dai Volturi per farsi uccidere anche lui.
“”Cosa?” dissi io sorpresa dal risvolto della situazione. “Già Edward prima però vuole avere conferma chiama a casa di Bella e risponde Jacob. Edward chiede di Chiarly e Jacob dice che è ad un funerale!” “Il funerale di Harry!” dissi io. Non avevo potuto presenziare al funerale del padre di Leah e Seth perché da poco Reby si era unita a noi e non aveva nessuna intenzione di tornare a casa in quello stato e io non potevo lasciarla da sola con Josh lo avrebbe divorato.”Esatto ma Edward pensa che sia il funerale di Bella e quindi decide in quel momento di andare in Italia!Alice vede la decisione del fratello e Bella la convince a raggiungerlo per fargli capire che non è morta ed può continuare a vivere non sentendosi in colpa per la sua morte! Jacob che era andato a parlare con Bella quel giorno cerca anche di farle cambiare idea ma non ci riesce. Comunque Bella torna sana e salva dopo tre giorni dall’Italia. Con lei ritornano anche i Cullen a Forks, compreso Edward. Jacob pensa che Edward le impedisca di andarlo a trovare a la Push cosi dice delle moto a Chiarly mettendola ancora di più nei guai con il padre già sconvolto dalla fuga della figlia che non vuole dirle dove è stata.””Ovviamente non poteva parlare dei Volturi e di tutto il resto, avrebbe messo Chiarly in pericolo se i Volturi avessero saputo che un altro essere umano sapeva di loro! La rossa continua con il suo piano machiavellico anche se compre che con il ritorno dei Cullen a sorvegliare Bella e i lupi le cose si mettono male per lei cosi decide di creare un esercito di vampiro pronti
a immolarsi per la sua causa facendo credere che i Cullen sono una minaccia per loro. L’ ultima volta che questa tizia tenta di superare le barriere da sola, Edward porta via Bella da Forks mentre i Cullen cercano di prenderla solo che un contrasto tra Emmett e Paul sul limite del confine fa andare tutto in fumo e lei riesce a scappare! Jacob è preoccupato. L’ultima volta che ha parlato con Bella hanno litigato e Bella ha scelto Edward. Inoltre ha la sensazione che lui la vuole trasformare in una di loro e sa benissimo che dal patto che hanno stipulato loro stessi con gli antenati dei lupi non può sarebbe la fine della faida. Cosi gli e lo ricorda. Jacob coglie la scusa del litigio di Paul ed Emmett per parlare di nuovo con Edward e rivedere Bella, anche perché vuole assicurarsi che non sia diventata una vampira dato che per tre giorni era sparita. Parla con Edward e scopre che Bella non sa niente del nuovo tentativo di Victoria. Quando Edward va via per un paio di giorno Bella decide di andare a trovare Jacob. Cosi i due si chiariscono. A Edward non piace questo gesto di Bella ma una cosa più importante si antepone a tutto. Un vampiro di cui si ignora la provenienza è stato a casa di Bella. Ne Chiarly ne Bella sono stati toccati ma non si capisce cosa vuole il vampiro da lei. I Cullen non ce la fanno da soli a proteggere Bella, cosi Bella chiede l’aiuto di Jacob e del branco al quale si sono aggregati anche Quil, Seth e Leah. Da accordo con Edward Bella passa i momenti liberi e quelli in cui Edward è a caccia alla riserva cosi Jacob può passare del tempo con lei.
Partecipa anche ad una riunione del consiglio, conoscendo i nuovi membri e la compagna di Jared,Kim. Ma Jacob usa quel tempo passato con lei anche per rivelarli i suoi veri sentimenti. Di primo impatto Bella reagisce dando un pugno a Jacob ma si fa male lei stessa e vuole andare da Carlisle per farsi controllore la mano. Jacob e Edward litigano a casa di Chiarly, che ovviamente non sa niente di quello che succede veramente alla figlia. Jacob capisce di aver fatto una cosa sbagliata con Bella grazie ai commenti pungenti dei suoi amici lupi. Cerca di rimediare andando alla festa di diploma che i Cullen hanno organizzato per Bella e alla quale lui era stato invitato prima del bacio. Gli porta un pensiero fatto da lui un ciondolo a forma di lupo.”Reby intenerì quelle parole”allora lei sentendo sincere le parole dell’amico lo perdona. Proprio in quel momento però Alice ha una visione. Da casa di Bella sono scomparsi alcuni suoi vestiti e oggetti. E Alice vede una camicia rossa appartenente a Bella nelle mani del vampiro misterioso di cui inizialmente non sapevano l’esistenza. Alice che il vampiro con i suoi compagni stanno venendo ad uccidere Bella e i Cullen. Sono in tanti i nemici e Jacob offre il suo aiuto e quello del branco ai Cullen per quella situazione. Inizialmente Carlisle non è d’accordo non vuole rischiare le loro vite per quella dei suoi familiari ma Jacob non vuole sentire ragioni e anzi non vede l’ora di fronteggiare quei vampiri per difendere Bella. Cosi lupi e vampiri Cullen iniziano a collaborare insieme per prepararsi alla battaglia. Bella
non vuole rimanere in disparte mentre gli altri si fanno ammazzare per colpa sua. Edward cosi decide di rimanere con lei in luogo isolato dalla battaglia ma vicino per poter seguire l’andamento delle cose in caso ci fosse bisogno del suo intervento. Bella chiede anche a Jacob di restare con lei ma lui rifiuta passando solo la notte prima delle battaglie con loro. È una notte molto fredda e Bella ha bisogno di calore Jacob si offre volontario per riscaldarla. Edward non è molto d’accordo ma alla fine acconsente per la salute fisica della fidanzata. Jacob ed Edward parlano. Alla fine raggiungono il compresso che Bella ama Edward ma ama anche Jacob anche se lei stessa non vuole ammettere. Quindi Jacob chiede ad Edward la possibilità di far capire a Bella i suoi veri sentimenti. Edward gli e lo concede ma giocano entrambi sporco. Jacob si fa ribaciare questa volta però da lei. Mentre Edward fa intendere a Jacob che non è servito a niente quel bacio perché ormai Bella ha accettato l’idea di sposare Edward. Inizia la battaglia ed Jacob raggiunge il branco lasciando Seth a fare da intermediario tra Edward e gli altri. Però la rossa riesce a trovare Bella ed Edward nel posto dove sono nascosti cosi li raggiunge. Edward e Seth uccidono la rossa e il suo nuovo compagno quello della maglietta rossa. I Cullen distruggono il resto del gruppo creato da Victoria proprio per dare un diversivo alla famiglia di Edward ma non sa che nel frattempo i lupi e i Cullen si sono coalizzati e quindi i lupi aiutano i Cullen contro i neovampiri che vengono uccisi
facilmente tutti tranne uno che si nasconde in attesa del momento giusto per poter scappare. Ma Leah lo intercetta solo che da sola riesce a stanarlo” Leah sbuffo essendo contraria a quell’affermazione. “Era vero!”disse Jacob”Ma Jacob l’aiuta solo che il vampiro riesce a fare molto male a lui e intervengono gli altri lupi riuscendo ad uccidere il vampiro. Nel frattempo però stanno per arrivare i Volturi e Carlisle fa andare via i lupi. Non sarebbe stata gradita la loro presenza là. I Cullen sistemano la situazione con i Volturi e Carlisle va alla riserva per curare le lesioni di Jacob. Jacob ritorna in forma grazie all’intervento medico di Carlisle, ma nel frattempo sono iniziati i preparativi del matrimonio. Jacob ha l’invito del matrimonio e ne reagisce malissimo. Va via da la Push. Dopo un po’ però decide di tornare e di voler presenziare almeno per rendere felice Bella. Riesce ad arrivare prima che Bella ed Edward vanno via. Il momento è stato molto toccate ma viene terminato con Jacob che vuole prendere a morsi Edward. Jacob viene allontanato dal branco mentre Bella ed Edward partono via. Jacob sa che quella è la fine dalla sua relazione con Bella. Aspetta la notizia del loro fasullo incidente prima di attaccare i Cullen per aver violato il patto messo a punto da loro stessi. Arriva la chiamata attesa ma Jacob che va a casa Cullen per mantenere la parola da solo visto che il branco non accetta la sua decisione poiché reputano Bella consenziente del suo destino, scopre in realtà che lei è incinta. Edward ne è sconvolto perché sa
che lei sta per morire e chiede aiuto di Jacob per farle cambiare idea della nascita della creatura. Ma Bella aiutata da Rosalie ed Esme non accetta le assurde opzioni di Jacob. Jacob torna dal branco per informargli del falso allarme e che lui sta bene. Ma il branco ritiene la creatura pericolosa e decide di attaccare i Cullen quella sera stessa per distruggere l’essere che Bella porta in grembo. Jacob e Seth non sono d’accordo. Jacob che fino a quel momento aveva permesso a Sam di essere il capo alfa decide che non può più attenersi ai suoi ordini e da ciò scaturisce il suo naturale alfa, quindi riesce ad andare via dal branco. Seth a quel punto capisce di avere un alternativa e segue Jacob. Cosi vanno ad avvisare i Cullen del presunto attacco da parte dei loro fratelli.” In quel momento notai lo sguardo acido di Leah nei confronti di Reby.”il giorno dopo si è unita anche Leah a loro, punto. Va bene?”chiese Reby a Leah “Si va benissimo!” rispose lei, “Sam e gli altri cambiano idea sull’attacco dei Cullen dato che sono stati avvisati quindi il rischio è molto maggiore per loro. Aspettano che la cosa si divida da Bella per pensare ad un piano di attacco. E sospettano che alla morte di Bella sarà Jacob stesso ad attaccare i Cullen, quindi ritorneranno numerosi. Ma Bella ha uno sviluppo precoce della gravidanza poiché si sa per certo che ciò che porta dentro sia un vampiro. Inoltre Jacob passa molto tempo con lei parlando della sua decisione e di cosa vorrà fare dopo. Jacob capisce che Bella vuole diventare una di loro. Prima però di farlo Edward chiede
il permesso a Jacob e lui gli e lo concede al limite quando Bella sta per partorire e sembra che la sua morte sia imminente. Quello che succede dopo è stato il vero motivo per cui i lupi non hanno più attaccato Bella i Cullen e Reneesme. Jacob ha avuto l’imprinting con la figlia di Bella di conseguenza gli oggetti imprinting di un fratello non possono essere toccati dagli altri membri del branco ma solo difesi come effettivi membri del gruppo. Tutto sembra andare di nuovo bene. Edward ha di nuovo Bella con se vampira. Jacob ha Nessie e i lupi la devono difendere non attaccare. Un giorno però Bella, Jacob e Nessie vanno a caccia per convincere la piccola a bere sangue animale e solo Jacob riesce a farlo. Solo che nel nulla della radura dove si trovano vengono intercettati da una figura nuova. Irina la sorella del clan dei Denali era tornata a fare pace con i Cullen, ma vedendo un lupo che gioca con un vampiro neonato lei si infuria e decide di andare a dire tutto ai Volturi. Lei non sa però che la piccola non è solo un vampiro ma è anche umana dalla distanza in cui si trova non lo riesce a capire. I Cullen cercano di raggiungerla inutilmente. Quindi Alice vede subito la decisione immediata che prendono i Volturi per un atto del genere. I Cullen cercano di fare il possibile e contattano più amici possibili per fare da testimoni al fatto che la figlia di Edward non è quello che credono i Volturi. Ci riescono. Come sappiamo bene. I lupi decidono automaticamente di stare dalla parte dei Cullen poiché la piccola fa parte anche del loro branco e quindi deve
essere da loro protetta. Nel frattempo però non tutti i testimoni dei Cullen sono vegetariani come loro e questo fa aumentare anche le file dei lupi. I Volturi non si aspettano del coinvolgimento del branco nella faccende e ne restano spaventati poiché i loro avversari sono molto forti e inoltre hanno difese particolare che nessun clan prima di allora aveva avuto come oppositori dei loro nemici. Cosi decidono che per Reneesme non è quello che loro credevano e che non da problemi futuri sulla salvaguardia del loro segreto. E tutti vissero felici e contenti fino al nostro arrivo!” disse lei decretando la fine della storia.
Era stata una storia lunga ma anche appassionante ed interessante.
“Wow!” dissi io alla fine anche se volevo alcuni chiarimenti mi imposi di non farlo.

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Capitolo 9
*** Nuovi nemici a La Push ***


L’atmosfera era cambiata dall’inizio della storia. Come aveva detto lei stessa quello che avevamo passato noi non era niente in confronto a quello che era successo a la Push e nei dintorni più o meno nello stesso periodo.
Mi sentii piena in quel momento. Come se ogni cosa fosse più chiara di quando ero arrivata e tutto prendeva un senso logico anche i pensieri che avevo formulato durante la notte antecedente, anche se non c’entravano niente con tutto quello che mi aveva raccontato Reby.
“Bene ora che sai tutto possiamo andare devo fare visita ai Cullen per vedere come sta Nessie!”
“Certo grande capo!” dissi io con occhi sbarrati ancora dallo stupore.
“C’è qualcosa che non va?” mi chiese lui notando la mia espressione.
“No solo che mi devo ancora riprendere da questa storia!”
“Raccontata tutto in un soffio fa più effetto evidentemente!” disse lui sarcastico.
“Non è quello. Bella è riuscita tre volte a sconfiggere i Volturi!” dissi io.
“Beh si ha una dote particolare per averlo potuto fare!” disse lui.
“Cioè?”
“Lei ha il potere di neutralizzare alcuni dei poteri di attacco di quei esseri!” la mia espressione risultò ancora più confusa tanto che Jacob si spiegò “Ha il potere dello scudo può mettere chiunque sotto la sua protezione e queste persone risulteranno immune dai poteri mentali dei loro nemici!”.
“Quindi Jane e Alec non vi hanno fatto niente?” chiesi comprendendo tutto solo in quell’istante.
“No, ma tu che ne sai di quei vampiri?” mi chiese lui sorpreso che ne conoscessi il nome.
“I Volturi sono famosi!” dissi sperando che se la bevesse. Era un argomento troppo delicato da trattare in quel momento. Sembrò proprio di si dato che lasciò cadere il discorso e andò via con Quil ed Embry.
Ma ritornarono dopo mezz’ora e non erano soli. Emmett, Jasper, Josh ed Edward erano con loro.
Sam percepì subito che era successo qualcosa e non fece in tempo a far entrare tutti che voleva sapere cosa fosse successo.
“Forse è meglio che te lo raccontano loro!” gli disse Jacob indicando i quattro dietro di lui.
“Ok cosa è successo?” chiese lui ad Edward ma fu Josh a parlare.
“Eravamo andati a caccia oggi. Volevano farmi vedere un bel posto per sfamarci ma a circa metà strada abbiamo fatto un incontro spiacevole!” disse guardandomi dubbioso.“Non sappiamo cosa volevano stavano ecco percependo qualcosa da quello che ha detto Jasper e veniva da queste parti quello che loro stavano sentendo!”concluse.
“Era veramente unico e molto forte Sam. La direzione era proprio quella di la Push. Emmett è tornato indietro per prendere Edward con le sue capacità avremmo capito di più ma non hanno fatto in tempo a raggiungerci che questi tizi già se ne erano andati da dove erano e la scia che cercavano era sparita con loro!”
“Sono vampiri come voi?” chiese Sam
“No, altrimenti ci saremmo avvicinati e avremmo chiesto loro spiegazioni!” disse Jasper.
“Non gli avevo mai visti dalle nostre parti!” disse Emmett.
“Sapete cosa sono?” chiese Sam
“No però ecco io ho avuto la stessa sensazione che ho avuto con lei quando la prima volta che l’ho vista non sapevo che fosse una strega!” rispose Jasper.
“E non avevano l’aria molto amichevole per questo ho persuaso Jasper dall’idea di avvicinarci a loro!” aggiunse Josh.
“Dobbiamo parlare con Billy e Carlisle per capire come muoverci!” disse Edward e evidentemente Sam la pensava proprio come lui.
In quel momento Billy varcò la porta di casa di Emily e capì subito che qualcosa non andava dato la presenza di Emmett e Jasper che se si potevano tenere lontano da la Push lo facevano poiché in confronti agli altri in loro era più evidente la differenza tra i Quileute e i Cullen.
“Cosa è successo?” chiese lui ma proprio in quel momento arrivarono Seth Colin e Farrell che erano di turno a sorvegliare il confine. Erano affannati.
“Billy dei tizi vogliono parlare con il capo di tribù!” disse Seth che ancora doveva riprendere fiato dalla corsa.
“Avete lasciato i confini esposti?” chiese Sam infuriato.
“No ci hanno sostituto Jared, Paul e gli altri!” disse Seth
“Ok allora presuppongo che erano tipi strani no?”Sam andò a colpo sicuro.
“Si tu come … “chiese Seth sorpreso.
“Loro li hanno visti prima di voi mentre venivano qua!”rispose Sam indicando Jasper e Josh.
“Come hanno fatto a trovarci?” chiesi Billy ai suoi.
“Il segnale era fortissimo ed era chiaro da dove veniva!” rispose Jasper.
“Quale segnale?”
“Il segnale che li ha portati da voi!”disse sempre Jasper.
“Ehm non hanno intenzioni molto amichevoli da quello che mi è sembrato. Loro si insomma la donna che parlava mi ha dato la stessa impressione del capo dei Volturi!”aggiunse Seth.
“Non sei l’unico ad aver avuto quella impressione!” disse Josh a Seth.
Tutti si guardavano senza aver una precisa idea di quello che avrebbero dovuto fare. Sapevano fronteggiare i vampiri ma gli essere come me? Io nemmeno sapevo come fronteggiarli.
E non erano amichevoli. Quella donna voleva qualcosa.
“Tutti a raccolta non possiamo farli aspettare troppo o potrebbero decidere di intervenire diversamente. Quindi dobbiamo andare tutti! E vedere come si svolge la situazione. Reby e Leah rimanete qua a sorvegliare i confini. Il resto venga con me!”
“Sam!” disse Edward prima che lui prendesse il volo dove Seth lo stava conducendo,
“Si?”
“Possiamo venire con voi e stare di retroguardia. Vi serve il nostro aiuto!” decretò lui.
“Ok, venite ma loro vogliono parlare con noi e non sappiamo cosa ne pensano di voi!” disse lui.
“Va bene!”
Cosi in un attimo nella cucina di Emily rimasero solo cinque persone, due delle quali non erano molto contente.
“Rimanete qua!” disse Leah imitando Sam. Solo Billy ebbe il coraggio di rispondere a Leah.
“Leah sono gli ordini di Sam per il vostro bene!”
“Ma io non prendo più ordini da lui il mio capo è Jacob!” disse lei.
“Jacob non ha detto niente sugli ordini di Sam, quindi la pensava come lui!”
Kim e Rachel piombarono da noi in un lampo.
“Cosa è successo?” chiesero. Stavamo aspettando Jared e Paul e loro non si erano presentanti avevano intuito che fosse successo qualcosa di grave.
“Niente che ci debba preoccupare ragazze solo estranei che volevano parlare con Jacob e Sam.” Rispose Emily volendo tranquillizzare le ragazze ma con l’espressione di Billy preoccupata le sue parole si dissolvevano nel nulla. L’attesa fu snervante. Se non avessero voluto le due uniche donne lupo figuriamoci se avessero accettato il mio intervento anche se in quella situazione mi sembrava più logico. Volevo che tutto si sistemasse per il meglio e volevo anche parlare subito con Edward. Man mano che il tempo passava volevo freneticamente che da quella porta entrassero tutti i lupi, i Cullen e Josh.
Fortunatamente anche se l’attesa era sembrata più lunga di quanto lo fosse stata in realtà, terminò e tutti lupi, Cullen e Josh ritornarono a casa di Emily. Nessuno di quelli che aveva atteso il loro ritorno si sorprese del fatto che non portasse buone notizie.
Nemmeno mi sorpresi quando dissero che la questione riguardava proprio me poiché Jasper già aveva detto che probabilmente erano miei simili. 
“Dicono che c’è stato un patto in precedenza su di te. Se ti fossi legati a noi più di quanto eri legata a loro allora saresti rimasta qua altrimenti saresti andata via con loro! L’ultima volta che sono ritornati loro tu non c’eri ed Ephran disse che eri andati via, non sapeva nemmeno dove perché non aveva avuto modo di rintracciarti! Ma ora non accettano defezioni. Sanno per certo che sei qui e non tollereranno un'altra volta che tu scappi via. Ci faranno guerra se tu te ne andrai o se tu non sei legata a noi di più di quanto sei legata a loro.”
“A quanto pare la mia opinione non conta!”dissi io.
“No Jacob ha chiesto anche questo loro non sono a passo con i tempi. Hanno fatto un patto e vogliono solo che sia rispettato!”
“Cosa mi legava a voi la prima volta che è stato fatto questo patto?” chiesi io.
“Tua madre!” rispose Edward “Lei era un membro di questa tribù ed è per questo che ti hanno permesso di crescere qui. Ma già da allora sapevano i vostri antenati che se non avessero trovato alternative a tua madre tu saresti finita in mano loro e non volevano. E ora capisco anche perché. Non hanno dato l’impressione di essere brava gente dato che hanno subito dichiarato di non essere tanto pacifici come i Volturi.”
“Secondo me volevano dire codardi!” aggiunse Emmett. Edward annui al fratello.
“Ma non possiamo permetterglielo!”disse Josh”è evidente che lei è solo una scusa. In realtà vogliono qualcosa che
sono certi sia in suo possesso e senza il suo consenso non possono ottenere!”
“Qualcosa?” chiese Jasper.
“Si qualcosa che involontariamente è tornato proprio ieri nelle vostre mani!” aggiunse Edward avendo letto i pensieri di Josh.
“Sono mortificato non sapevo che avrebbe creato questi risvolti!”disse Josh.
“Beh se sapevi che era collegato a lei gli e lo avresti dato molto prima dato che già vi frequentavate da un bel po’!”aggiunse Edward credendo alle parole di Josh.
“Io invece lo sapevo- si intromise Billy – per questo sono andato a parlare subito con Carlisle!”.
“Era ovvio che non me lo dicessi! – dissi io – per quanto tempo mi hai tenuto nascosto quello che ero veramente? Figuriamoci se avessi aggiunto qualcosa di più al tassello mancante della mia vita!”
“Non volevo metterti pressione- si difese lui- sai cosa vuol dire che devi essere legata a noi più di quanto non lo sia a loro? Beh non è molto difficile capire in che senso se a tenerti con noi era un legame tanto intenso come quello che poteva unirti con tua madre!”continuò “Inizialmente Ephran voleva unirti con il capo alfa era quello che più ti avrebbe sicurezza di protezione. Ma non si può governare l’imprinting infatti Jake è sentimentale impegnato ora!”
“Jake? Oh quindi io vivevo con te per questo! Perché a Jake potesse scattare l’imprinting naturalmente!”
“Si era per questo ma non ha funzionato non possiamo farlo funzionare a nostro piacimento!”
“Beh però potremmo farlo credere a quella Morgana! Sentite sappiamo tutto come stanno le cose ma se c’è una possibilità che questo possa risolvere le cose. Io direi di tentare!” disse Jacob sorprendendo tutti”Io non voglio che lei va con loro!”
“Non possiamo raggirarli Jake! Sono molto pericolosi! Hanno i loro mezzi per stabilire se un rapporto è autentico o no!” disse Edward.
“E poi non sarebbe giusto nei tuoi riguardi Jacob!” dissi io.
“ E allora Rea? Vuoi andartene con loro?” disse lui infuriato del fatto che io avessi ragione.
“No ma troveremo una soluzione. Forse è giusto che vada cosi!”
“Se era giusto che andasse cosi sarebbe andata cosi molto prima!” disse Josh rimproverando le mie ultime parole.
“Non è andata cosi perché io non avevo un mezzo per farmi rintracciare!” dissi a lui.
“Non è vero. Tu e quel talismano siete stati nella stessa casa per cinque mesi ma ha funzionato solo quando siamo venuti qua!”
“Il segnale è sparito in un determinato momento!”disse Jasper svelando cosa nascondeva la sua espressione.
“A che ora?” chiese Billy.
“Doveva essere ora di pranzo più o meno!”
“Bella!” disse Billy “Bella è rientrata a quell’ora da casa di Emily e prima era con lei!”indicando me.
“Quindi se Bella è con lei il segnale viene deviato?” concluse Jasper.
“Si!” disse Billy. Era inaccettabile la soluzione tanto quanto vedere Billy e Jasper cosi profondamente diversi uniti dalla stessa idea.
“Ma non posso ricorrere di nuovo alla fuga! Sanno dove siete e non si fermeranno solo perché io non ci sono! Ve lo hanno già detto!”
“Stiamo cercando soluzioni per salvarti la vita!” disse Josh attaccando i miei continui interventi.
“Allora cerchiamo di capire perché vogliono il talismano e cosa fa particolarmente in mano mia!” dissi io in risposta.
“Buona osservazione”disse Edward.
Nessuno obbiettò. Forse la soluzione di tutto era proprio in quel talismano.

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Capitolo 10
*** Rea e il talismano XD ***


Ovviamente tutti si aspettavano che lo prendessi in quel momento. Ma era stata una giornata molto lunga per me benché non ancora finita e non mi andava di far vedere davanti a tutti quanto fossi una strega inesperta, cosi decisi che per quella sera non avrei dato spettacolo di me. Andai riposare. Edward era l’unico che poteva comprendere i miei veri pensieri cosi mi sostenne nella mia impresa. Ma comunque il talismano era nelle mie mani dopo che Billy lo aveva consegnato a me davanti a tutti.
Cosa avrei dovuto farci? Come si faceva funzionare una cosa del genere? Di colpo mi vennero in mente i pensieri
della notte prima. D'altronde pensai non erano stati poi cosi stupidi poiché a metà della giornata si erano ritrovati fondati. Non riuscivo a compiacermi del mio intuito azzeccato poiché con se non aveva portato niente di buono. Doveva esserci una falla nel piano di tornare a casa e quella falla ero proprio io. Avrei tanto voluto saperne di più di tutta questa storia, ma l’unico essere al quale avrei potuto chiedere era lontano da me mille migliaia ed era all’oscuro di tutto quello che stava succedendo qua. E poi questo non era luogo adatto a lui. Anzi più stava lontano da qui e meglio era per tutti coloro che ne erano coinvolti.
Però non era il solo al quale potevo chiedere. Carlisle ne doveva sapere qualcosa se pur in minima parte poiché lui arrivò dopo di me dai Volturi e non so io quanto Aro si fidasse di lui tanto da metterlo al corrente di quello che io ero. Poi però compresi che Carlisle non doveva sapere molto più di me perché infondo lui era riuscito a scoprire le mie origini grazie ad Edward.
Tutta la faccenda era complicata. Coinvolgere i Volturi dopo l’ultimo incontro-scontro con i Cullen e i lupi non era una mossa possibile. Nessuno ne sarebbe stato contento. Però potevo andare io in Italia, anche se il tempo era troppo poco per un viaggio cosi lungo.
Presi in mano il talismano sperando di potermela cavare da sola e levando tutti da quel bel pasticcio in cui li avevo ficcati io stessa. Ma il talismano non aveva il dono della parola quindi restava un comune oggetto nelle mie mani
come tanti altri. Ma era mio doveva pur fare qualcosa che in altre mani non faceva.
Non appena ebbi decretato questo ultimo pensiero il talismano veramente funzionò. Restai senza parole. Ero ancora troppo umana per capire la potenza di quell’avvenimento. Il talismano si aprì in due, non era un talismano come da sempre lo era stato considerato ma in realtà era un mini scrigno nel quale si racchiudeva qualcosa che poteva leggere solo chi ne aveva diritto.
Io ne avevo il diritto.
Cercai di esaminarlo all’interno. C’erano delle parole incise dentro. Se tu sei il vero possessore allora il resto verrà da se. “Sono io” dissi. Come se l’oggetto cosi potesse fare altro. E cosi successe. Ne usci un foglio di pergamene. Non ne avevo mai visti da cosi vicino. Solo nei libri di storia nelle pagine dedicate agli egiziani avevo visto delle pergamene, simili a quella davanti ai miei occhi, in delle immagini. E li sopra c’era tutto quello che avrei voluto chiedere ad Aro. Non avevo bisogno di andare in Italia. Non avevo bisogno di far venire i Volturi dove non sarebbero stati accettati molto volentieri. Era tutto scritto là nero su giallo.
Tempo addietro un uomo con poteri particolari commesse l’errore di innamorarsi di una donna della sua stessa specie. Da questa unione nacque un figlio. Inizialmente i tre erano molto felici come una vera famiglia ma poi la donna passò dalla parte del male e la famiglia si ruppe. Il figlio di primo impatto già
grande decise di non prendere posizioni ma in seguito saputo quello che combinava la madre decise di aiutare il padre a fermarla. Quando Morgana venne a sapere che suo figlio era passato dalla parte di Merlino, andò su tutte le furie e decise di imporgli una maledizione: la prossima figlia femmina che avrebbe avuto sarebbe passata dalla sua parte. A quella maledizione si antepose subito uno scudo infatti da quel momento tutti le generazioni susseguite da suo figlio furono maschi che decideva ovviamente di stare dalla parte paterna della propria famiglia. Questo scudo però funzionava se entrambi gli essere viventi erano maghi come i loro antenati. Infatti non appena ci fu l’unione con un essere umano senza poteri magici nacque la prima bambina che non nasceva da generazione. Ovviamente la donna che l’aveva concepita non sapeva niente del terribile destino che spettava alla sua bambina. Quando venne a conoscenza di tutto. Si prese tutte le precauzioni possibili perché il destino della bambina non fosse segnato. La donna apparteneva ad una tribù di cui in quel periodo solo i maschi avevano particolari doti magiche sicché il capo della tribù nonché padre della donna decise di difendere sua nipote dagli attacchi presunti di Morgana. Morgana non si fece attendere. Scopri subito che c’era una donna nella sua dinastia e andò subito a cercarla. Non si aspetto quello che venne dopo. La donna alla quale la bambina apparteneva non
voleva per nulla concedere sua figlia a Morgana. E Morgana allora stipulò un patto con la donna, sapendo bene che il potere di una madre era molto più forte di quello di qualsiasi strega o stregone in circolazione le consentì di prendersi cura della bambina ma al momento giusto lei sarebbe tornata nelle mani di Morgana. La donna accettò inizialmente ma da subito non aveva nessunissima intenzione di cedergli la sua unica figlia anche dopo le parole di Morgana. Nel frattempo il potere del popolo cambiò e dato che lei non aveva avuto figli maschi il potere della tribù passò nelle mani di suo cugino che non aveva nessuna intenzione di mettere a repentaglio le sorti della tribù per quella donna. Lei lasciò le sue terre verso ignote destinazioni. E della bambina non si seppe più nulla. Il legame tra madre e figlia nel frattempo si è spezzato. E solo se la bambina si unirà ad un membro della tribù come devota sposa può spezzare la maledizione su di lei e anche sulle future possibili nascite femminile nella sua famiglia.
Billy aveva ragione. E io da quel momento andai a vivere dai Volturi probabilmente. Inoltre anche lo scrigno deve aver cambiato collocazione se non mi era più riuscito a rintracciare.
Avevo vissuto cosi a lungo e non me ne ero mai accorta? Oppure la bambina di cui parlava il ciondolo non ero io ma una mia precedente antenata. Era molto più probabile la seconda possibilità. Però se una di noi avrebbe spezzato
la maledizione tutto si sarebbe sistemato anche per altre. E io ne avevo la possibilità. Io potevo essere quella che avrebbe liberato le altre da quella ingiustizia. Ma come?
Potevo solo diventare membro effettivo della tribù. Fino a quel momento non avevamo mai pensato all’idea di sposarmi. Mai nemmeno pensato all’idea di stare con qualcuno prima di risolvere la mia esistenza. E in quel momento apprendevo che l’unico modo per risolvere quella faccenda era proprio quello di sposarmi!
Era assurdo. E poi con chi? Sam ed Jacob erano fuori discussione. Sam per via di Emily e Jacob per via di Nessie, non avrei mai potuto sconvolgere le loro esistenze già complicate per i fatti loro aggiungendomi io al tutto.
Non volevo più pensare. Comunque si fosse risolta la situazione nessuno di loro ne avrebbe sofferto. Solo il sonno mi aiutò a spegnere tutta quella confusione che avevo in testa e crollai senza nemmeno accorgermene.
Il giorno dopo mi sembrò di non aver riposato per niente quei pensieri ritornarono prima ancora che potessi aprire gli occhi.
Qualche giorno primo ero nello buio più totale, non sapevo da che parte andare e invece a distanza di qualche giorno pesanti tasselli si erano aggiunti alla mia vita. Invidiai Josh e Reby perché a quanto pareva le loro origini erano molto più semplici delle mie.
Non per questo solo la paura non aveva concesso a Reby di scoprire tutto prima, mentre, Josh aveva semplicemente optato per uno stile di vita differente.
Non volevo parlarne con nessuno anche se con la presenza di Edward sarebbe stato inevitabile. Ma speravo che avrebbe fatto come la sera prima e mi avrebbe spalleggiato nel mio silenzio.
Ma mi sbagliai.

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Capitolo 11
*** L'imprinting XD ***


Quando aprii gli occhi consapevole che sarei stata finalmente sveglia anche per il resto del mio mondo, Jacob subito mi disse che Carlisle voleva parlare con me. Era inevitabile doverne parlare con lui. Non solo perché che io mi ricordassi fosse stato la mia prima vera figura familiare, ma anche lui come tutti era preoccupato e voleva dire la sua opinione. O forse solo rassicurarmi un po’. Non potei dire di no a Jacob io stessa avevo bisogno di vedere Carlisle.
Nessun altro, a parte Jacob, mi disse niente nella cucina di casa Black. Rachel e Reby parlavano fra di loro, Paul di tanto in tanto si intrometteva nel discorso. Mentre, Quil ed Embry discutevano con Jacob sugli essere visti il pomeriggio precedente ma non facevano domande dirette a me. Anche perché per loro io ne sapevo quanto quelli che gli avevano visto. Oppure c’era una specie di ordine di capo branco nel non chiedermi nulla se io non me la fossi sentita di parlarne. Mi andò bene cosi sinceramente.
Dopo colazione partimmo subito a casa Cullen. Ovviamente io stavo in silenzio cercando di trovare le
parole adatte da dire a Carlisle. Non me ne veniva nessuna. Accostarmi con termini fidanzata matrimonio sposa era del tutto inappropriato con me. Io mi ero sempre sentita uno spirito libero mentre in meno di tre giorni dovevo cercare di sistemarmi come brava moglie e futura mamma legata ai Quileute se non volevo finire nelle mani di una che avrebbe fatto carte false per avermi e mi avrebbe usato probabilmente per scopi che io avrei detestato.
Carlisle mi accolse come sempre. Tra i vampiri c’era la stessa tensione dei lupi quando probabilmente mi avevano attorno. Jasper cerco di cancellare quell’atmosfera volendomi mettere più a mio agio probabilmente.
“Edward mi ha detto tutto!” disse Carlisle senza giri di parole inutili.
“Bene io vi devo una cosa che ho scoperto ieri sera!”dissi tutto ad un fiato.
Cosi spiegai il talismano e tutto ciò che ne era successo toccandolo e pensando che fossi io la destinata a quel messaggio. Fortunatamente Jacob Quil ed Embry restarono con noi,in questo modo non mi sarei dovuta ripetere due volte anche con gli altri lupi.
Non mi era difficile dover affrontare un nemico. Piuttosto era il come che mi risultava insensato, inaccettabile.
Nessuno sapeva cosa dire. Stando alla logica dei nostri giorni avevo ragione io e da vendere. Ma quel patto era
stato fatto in un epoca in cui non sembrava illogica la richiesta.
Probabilmente se le mie ave fossero rimaste alla riserva tutto sarebbe andato come richiesto dal patto e quindi la maledizione su di noi si sarebbe stata spezzata semplicemente. Ma in quelle circostanze non era semplice dire o mi devo sposare o vado con lei. Chi se mai avessimo dovuto mettere in atto quel piano si sarebbe esposto ad un tale supplizio con me? Non riuscivo a vedere nessuno capace di fare qualcosa del genere. Ne tanto meno io stessa avrei imposto una simile tortura a qualcuno di loro.
“E se non fosse come pensi tu?” mi chiese Edward mentre si cercava ad una soluzione per risolvere il problema e io aveva vagato con i pensieri fino a ricongiungerli con quelli della sera precedente.
“In che senso?” chiesi io stupita. Avevo pensato talmente tanto che non mi ricordavo nemmeno dove mi poteva aver interrotto.
“Se per la persona che sceglie di sua spontanea volontà di accettare la richiesta non fosse una tortura ma una cosa ovvia e semplice come lo doveva essere stata antecedentemente?”spiegò meglio lui.
“Non capisco … sono qui da poco … come si può accettare la proposta di sposarmi senza nemmeno avere la possibilità di rifiutare?”risposi io con un’altra domanda.
“Un modo ci sarebbe ed è anche successo!” disse lui evitando accuratamente di guardare i tre lupi presenti, forse per non darmi sospetto a me.
“Non è possibile!” dissi io scuotendo la testa.
“Cosa ti darebbe fastidio sposarti o farlo con uno di noi?” mi chiese Quil che pareva innervosito dalla mia risposta.
“Quil non è di questo che stiamo sparlando! Capisci è proprio il contrario. Io non posso imporre a uno di voi una cosa del genere!” sperai che la mia spiegazione fosse stata chiara.
“Non abbiamo molta scelta e poi … “ si fermò non voleva dire altro.
“Non è vero voi ce l’avete la scelta sono io che non ce l’ho. I nostri avi hanno mandato via dalla riserva quelle come me. Forse è quello che dovreste fare anche voi! Cosi a voi non vi sarebbe fatto del male.”dissi io.
“No non è possibile che lo stai dicendo. Noi non ti mandiamo via dalla riserva, non se ne parla nemmeno e il punto più fermo in cui siamo tutti anche gli altri capi del consiglio. Reby aveva ragione. Sapeva che lo avresti detto. Non ammettiamo che siano commessi gli stessi errori del passato! Quindi la tua richiesta è bocciata se tale era!”disse Jacob ma era l’alfa che parlava non mio cugino.
“E quindi qualcuno si immolerà per la causa chi? Seth che è ancora troppo piccolo? O Sam che si sta per sposare con Emily?”sbottai io.
“No nessuno dei due se mi fai parlare … ti spiegheremo!”rispose lui tranquillamente.
“Fantastico!” disse Alice bel mezzo della discussione tra me e Jacob.
Tutti la guardammo torvi.
“Ha appena avuto un intuizione!” disse Edward facendo l’occhiolino a Jacob.
Jacob non disse nulla ma si capiva che stava chiedendo qualcosa senza usare la voce. Ed Edward fece un il lieve cenno positivo per tranquillizzare l’amico.
“Potete spiegarmi per favore?” chiesi io mentre cercavo con tutte le forze di non innervosirmi.
“No assolutamente no!” disse Alice energetica “Ti leveremmo tutta la sorpresa!”
“Spero solo che questa volta sia positiva!” esplosi io.
“Si che lo sarà, vedrai!”rispose lei ammiccando.”Tutto è risolto, stai tranquilla!” mi disse e fui inondata dalla calma ma non era lei a trasmetterla ovviamente era Jasper che mi aiutava a non farmi saltare i nervi. Finita la riunione a casa Cullen visto che per loro non c’era più niente da dire per il momento, Jacob aveva fretta di ritornare alla riserva.
“Quindi ne avete parlato ieri sera mentre io non c’ero!” gli dissi io che ovviamente lontana dal raggio di tranquillata emanato da Jasper ero ritornata facilmente irritabile.
“Ovviamente si, credevi che ce ne saremmo stati mani nelle mani ad aspettare che tu dicessi qualcosa?” mi chiese lui.
“No però mi sembra leggermente fastidioso prendere decisioni senza interpellare la diretta interessata!” dissi io.
“Secondo te perché io ero dai Cullen? Sapevamo che avremmo discusso di questa situazione, quindi ti avrei detto tutto in quella circostanza come ho fatto!”rispose lui seccamente.
“Tu invece stamattina sapevi quello che ti era successo la sera prima e a noi non hai detto niente a colazione!”mi disse lui in vago tono di accusa.
“Con voi potevo non dirlo stamattina potevo prendere tempo, con i Cullen no dato i poteri particolari di Edward!”risposi io prontamente.
“Non possiamo temporeggiare sai?” mi disse lui non ancora soddisfatto.
“Si lo so ma a me non andava di parlarne punto!” chiusi l’argomento per non andare oltre limite che ci avrebbe fatto sicuramente litigare.
“Tutte e due volete stare calmi!” una voce dal nulla culminò il botta e risposta mio e di Jacob “Non possiamo permetterci queste scaramucce, dobbiamo affrontare la situazione da persone mature!”
Era Embry. Prima di quel momento non mi aveva rivolto parola. Non che me la rivolgesse in quel momento. Era diciamo in una situazione generale e aveva anche ragione.
Ma quella voce ebbe stranamente lo stesso effetto che avrebbe avuto i poteri di Jasper su di me. Mi calmò veramente. Non compresi perché. Non compresi cosa poteva avere lui da influenzare cosi tanto il mio stato d’animo. Eppure successe un attimo prima volevo esplodere per tutto il carico che mi portavo addosso,
mentre, l’attimo dopo ero ritornata serena. Ma erano solo parole. Embry non aveva le stesse potenzialità di Jasper.
Risentii di nuovo il mio battito cardiaco andare dolcemente. E non martellava più dall’ansia e dallo stress.
I lupi lo percepivano? mi chiesi io.
Reby percepiva quando stavo per esplodere dalla collera dal nervosismo o da altro. Infatti trovava sempre le parole o i modi giusti per farmi stare tranquilla. Me arrabbiata non era una buona cosa, potevo far esplodere metà foresta in un attimo.
Ritornammo alla riserva dove ci dirigemmo a casa di Emily. Sembrava essere diventato quello il quartier generale dei lupi. Probabilmente era per via dell’ imminente matrimonio che ci si beccava spesso là.
Solo allora mi venne in mente che il prossimo incontro con la strega era stato fissato proprio il giorno prima del matrimonio di Sam ed Emily.
“Jacob ,,, “ dissi io.
“Che c’è?” mi chiese lui anche arrabbiato con me.
“Le cose devono andare bene! Non posso rovinare il matrimonio di Emily!” gli dissi io preoccupata.
“Andranno bene fidati di noi!” mi rispose lui più da fratello che da capo tribù.
Entrammo dentro casa di Emily e c’erano quasi tutti mancavamo solo noi.
“Reby ha pensato esattamente quello che hai detto tu!” disse Jacob alla sorella seduta sul divano.
“Ma dai?” rispose lei fintamente sorpresa.”Qualcuno le ha dato una martellata in testa?”
“No ma stavo pensando di farlo io stesso, solo che non sapevo dove Carlisle tiene gli attrezzi!”
“Gli e lo potevi chiedere ad Edward senza farti sentire! Te lo avrebbe detto di sicuro!”
Gli lasciai parlare stavo cercando di rilassarmi e parlare con loro non propriamente adeguato alla mia causa.
Fu Billy ad interrompere i figli.
“Avete finito voi due?” tutte e due annuirono. “Sai dunque come la pensiamo!”disse rivolto verso di me. Ma Jacob mi anticipò.
“Sa molto di più!” disse lui e spiegò a tutto il resto quello che avevo detto ai Cullen sul talismano.
“Non era una novità per quello che sapevamo noi!” concluse Billy alla storia del figlio.
Jacob rimase deluso dalle parole del padre, forse voleva che si arrabbiasse con me come si era arrabbiato lui per non averli detto niente prima di andare dai Cullen e invece ciò non avvenne.
Non sapevo cosa dire in quel momento. Se ci fosse stato Jasper forse con calma avrei trovato le parole adatte. Solo Embry aveva la stessa influenza che Jasper aveva su di me, ma non potevo mica chiedergli di parlare al posto mio! E come me nessuno si diceva a parlare. Quindi restammo in silenzio per un bel po’. Non riuscivo a guardare nessuno negli occhi. Non avevo il coraggio di guardargli. Loro sembravano molto più coraggiosi di me
nell’affrontare quella situazione. Tutt’ad un tratto fu Reby ad interrompere quel fastidioso momento.
“Dobbiamo passare tutta la giornata cosi?” chiese lei a noi altri. “No, perché io vorrei andare a casa! Rea vuoi venire con me?” mi chiese lei con eloquente posizione di darmi una breve fuga da lì!
Io guardai Billy e gli altri capi della tribù. Fu Sue a rispondermi. “Se vuoi andare con Reby vai, non credo che risolveremmo molto stando qui in silenzio!” disse cogliendo il pensiero generale.
“Va bene, grazie!” dissi io, sentendomi di nuovo libera anche se ancora non avevo messo piede fuori da quella casa, ma la sola possibilità di poterlo fare mi fece stare meglio.
Ovviamente io e Reby tornammo veramente a casa.
“Non potevo ancora sopportare di stare là ancora in silenzio quando avevo mille domande da farti e la prima fra tutte come stai tu!” mi disse lei senza nemmeno aspettare che varcassimo la casa.
“Beh come vuoi che stia? Sono sconvolta. Una settimana eravamo a casa di Josh io leggevo quel libro che tu criticavi sempre e ora invece mi devo trovare marito per essere libera. È tutto cosi assurdo!”
“Non è detto che sia tuo marito!” mi disse lei.
“Qualcuno con un legame superiore a quello materno, cos’altro è?”le chiesi io stupefatta dalla sua osservazione.
“Deve ovviamente diventare tuo marito ma non ora capisci? Ora può solo farle credere che ci sia qualcosa
fra te e questa persona e se lei sa le leggi che ci governano come sospetto che sappia e non spera che sia cosi, allora deve accettare le cose come stanno!”
“Che vuoi dire?”
Perché in quel momento le parole dette dagli altri mi sembrava senza senso?
“Succede qualcosa ai lupi maschi per il momento da quello che ne sappiamo che lo lega a vita ad una donna per tutta la sua esistenza!” disse lei.
“Si l’imprinting Jared me lo ha spiegato c’eri anche tu ricordi?” le dissi io.
“Da quando sei diventata cosi stupida? Questa situazione non ti fa affatto bene!” mi disse lei preoccupata.
“Jared te lo stava spiegando per un motivo!” mi svelò lei.”Poi però ha rinunciato quando io ho cominciato a parlare della storia di Jacob, Bella ed Edward!”
“Non riesco ancora a capire dove vuoi andare a parare!” le dissi io.
“Solo perché non te lo possiamo dire noi! Jacob e Sam sono stati irremovibili su questo!” mi disse infine lei.
“E allora perché me ne stai parlando se i capi non vogliono che io le sappia?” dissi iniziandomi ad innervosire.
“Non vogliono che tu lo sappia se te lo diciamo noi, ma se te lo dice qualcun altro si!”disse lei cautamente.
“E allora dovrei cercare di indovinare chi me lo dovrebbe dire?” le chiesi io andando a risposta sicura.
“Ah finalmente sei tornata in te!” disse lei.
“Lo sapete che è tutto stupido?” dissi io francamente.
“No se centrano … altre persone!” disse lei “Sono cose da branco. Non possiamo andare a svelare i segreti di tutti alla prima persona che ci capita!”
“Ma io non sono la prima persona che ti capita!”
“No” disse lei “Sei peggio sei la persona interessata … “ poi si chiuse la bocca con una finta cerniera e mi fece capire che non poteva aggiungere altro.
Pensai a riflettere se avevo degli indizi con cui poter trovare la soluzione. La discussione a casa Cullen poteva centrare qualcosa con quello che mi aveva detto Reby.
Edward mi aveva detto che forse al mio futuro marito non era una tortura sposarmi, probabilmente si riferiva a qualcosa che aveva letto nella mente di Jacob. Ad Alice era successo qualcosa mentre stavamo discutendo, ma non poteva essere perché Alice da quello che mi aveva detto Jacob non vedeva il futuro dei lupi. Inoltre mi aveva detto che Seth e Sam non centravano niente con questa soluzione. Quindi nemmeno lui e Quil che avevano parlato a casa dei vampiri. Intanto Reby aveva aggiunto che riguardava me e probabilmente un lupo. E in questo senso poteva essere che essendomi legata ad uno di loro ero sparita dalle possibili visioni di Alice. Ma chi centrava? Jared e Paul erano da escludere anche loro. E il resto dei lupi comunque qualcuno di loro si sarebbe avvicinato a Jacob per stare vicino a me se l’imprinting veniva da loro. Poi la risposta mi balzò quasi dal nulla, imprevedibile, sorprendente e anche … piacevole.
“Reby?” dissi io.
Lei comprese già conoscendomi che avevo lo sguardo di chi aveva capito tutto!
“Non mi dire niente tanto non potrei ne confermare e ne smentire, ma conosco quello sguardo e mi piace!” disse lei energica.
“Quindi è tutto sistemato!” dissi io.
Lei sorrise se avevo detto cosi aveva compreso che la risposta a tutto quella situazione mi piaceva e anche più del consentito.
“Ma perché?” inizia a chiedere io …
“Ah ah ricorda non ti posso dire niente io!” disse lei frenandomi.
Volevo saltare di gioia perdermi nella foresta e urlare nel nulla. Tutto il nervosismo, lo stress e l’ansia erano svaniti in un attimo.

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Capitolo 12
*** Il potere del talismano XD ***


Il talismano era ancora là. Lo presi in mano fiduciosa questa volta che tutto sarebbe andato per il meglio e l’oggetto nelle mie mani reagì. Io non ero sorpresa che succedesse ma Reby si. La frase all’intero dello scrigno era cambiata. Se la soluzione avrai trovato allora anche il resto ti sarà svelato. Era sicuramente uno dei modi che i miei antichi aveva trovato per proteggere il segreto che custodivano da Morgana. Probabilmente per lo scrigno la maledizione si era già sciolta quindi potevo venire a conoscenza del potere che non doveva finire nelle mani sbagliate. Di quella cosa per cui Morgana voleva tanto la mia presenza nelle sue file. Infatti mi fu svelata. Era una luce fortissima e potente che probabilmente nelle mani di
quella strega sarebbe potuta diventare mortale per ogni essere vivente presente sulla Terra. Tanto era potente che fui sobbalzata dalla parte opposta della stanza. Mentre Reby cercava di coprirsi gli occhi dai raggi accecanti che ne usciva fuori. Come poteva un talismano comune contenere tutto quello splendore?
La frase nello scrigno una volte che la luce finì di brillare cambiò nuovamente.
Questa è la soluzione al dramma della specie che infligge gli umani. La luce del vampiro esteriore e quella del figlio della luna interiore.
Sapevo cosa voleva significare. Avevo visto Josh alla luce del sole splendere come se fosse tempestato di tantissimi diamanti lucenti. Mentre Reby durante e dopo la trasformazione toccava temperature altissime da uccidere un qualsiasi altro essere vivente. Era la sua luce interna che provoca l’alzarsi della temperatura in quel modo.
Con quel potere potevo avere la forza di un vampiri o di un lupo asseconda di cosa decidevo di diventare. E sapevo anche che erano due essere molto forti. Potevo governarli entrambi o lasciarli liberi.
“Non può avere lei quel potere! L’ho vista nei pensieri di Jacob e lo userà contro di noi!” disse Reby spaventata.
“Sta tranquilla!”le dissi io “Se il potere si è mostrato a me vuol dire che lei non può averlo in nessun modo. Anzi, ci proteggerà da lei!”
“Fino a un ora tu eri tu quella nervosa! Credevi che fosse finita concluso tutto terminato. Beh ora lo penso io! Se quella cosa finisce nelle mani sbagliate siamo tutti in pericolo!”
“Reby non può finire nella mani sbagliate perché abbiamo fatto tutto un casino prima di arrivare a vederlo!” cercai di tranquillizzarla in quello stato si che avrebbe gettato il panico anche sugli altri. Ma io ero più che sicura che le cose sarebbe andate per il verso il giusto il giorno dell’incontro con la strega.
Prima di tutto c’era la mia questione risolta. Poi c’era Bella e il suo scudo che avrebbe fatto in modo che Morgana non capisse che avevamo scoperto qualcosa. E poi c’era la ragione dalla parte nostra. Noi gli essere che non volevano usare quel potere per far del male come non era stato progettato. Quella fu la notte dei chiarimenti per me. Compresi perché Aro aveva accettato di difendermi. Se mia madre gli aveva parlato del talismano allora lui aveva tutti i diritti di sentirsi minacciato da esso e solo accogliendo la presunta persona capace di poterlo attivare poteva avere qualche possibilità che non gli fosse fatto del male ne a lui ne agli altri dei suoi. Compresi anche perché e chi avesse cacciato via colei che per prima aveva il peso della maledizione. Infatti le storie della riserva raccontavano che un periodo ci fu un spirito guerriero che si era impossessato del corpo del capo della tribù e avendo paura che proprio grazie al
talismano e a quella donna sarebbe stato facilmente scoperto la cacciò via dalle sue terre.
Poi mi venne in mente un'altra cosa. Morgana diceva che avrebbe avuto la prova che la soluzione fosse stata trovata e si riferiva proprio al fatto che se l’avremmo trovata il talismano stesso si sarebbe sentito al sicuro di poter esprimere il suo potere tranquillamente senza correre il rischio che occhi indiscreti come i suoi potessero osservarlo. E allora ebbi l’assoluta certezza del mio pensiero.
“Ci ha truffati!” dissi a Reby incurante che quella considerazione l’avrebbe fatta spaventare ancora di più.
“Cosa intendi?”
“Devo parlare con Carlisle o con Billy, in quel preciso momento!”
Lei era attonita non capiva niente di quello che dicevo. I ruoli si erano invertiti. Mi seguiva affannata e confusa mentre non sapeva nemmeno dove stessi andando ma io lo sapevo benissimo. Pensai a chi avrei raggiunto prima dei due. Billy. Sperando di trovarlo ancora a casa di Emily era quella la direzione che stavo prendendo. Purtroppo Billy era andato a casa di Sue. Cosi presi il sentiero che portava casa Clearwater. O almeno sperai fosse quello. Fortunatamente nel tragitto che mi diceva stessi facendo la strada giusta incontra Quil ed Embry. Al mio fianco sempre Reby a dir poco confusa e spaventata. I suoi compagni di branco lo capirono.
“Cosa sta succedendo?” Chiese Quil.
Non capivo perche non facessero mai parlare Embry. Infondo anche se ancora non lo sapeva era lui il diretto interessato. Ma forse proprio perché ancora non lo sapeva, cercavano di dargli la giusta occasione di parlarmi? Ma per quelle cose non c’era mai la giusta occasione o lo si dicevano o non lo si dicevano.
Comunque mentre mi accompagnarono a casa di Sue racconta in linea di massima quello che era successo quando io e Reby eravamo tornate a casa nostra.
“Sam non si stupirà sospettava che sotto ci fosse qualcosa di più!” disse Quil quando ebbi finito di raccontare. Fortunatamente riuscii ad escludere la parte antecedente tra me e mia cugina in modo da non metterla nei guai con gli altri e non mettere Embry in imbarazzo in quel momento.
Arrivati a casa di Sue, anche Billy pensò fosse necessario incontrare Carlisle. Cosi mandò Jacob come tramite per annunciarli il nostro arrivo. Anche se ai Cullen avrebbe fatto comunque piacere vederci piombare in casa loro era comunque buona educazione avvisare prima di andare.
Ovviamente Jacob non si era solo tenuto ad avvisare il nostro arrivo, ma aveva già anticipato di cosa avremmo parlato.
E feci anche in modo di far comprendere ad Edward perché fossi tutto in pericolo. Lui ebbe più o meno la stessa espressione mia e di Reby le uniche ad aver visto quel fascio potente di luce.
“Credevo fosse una leggenda ma a quanto pare sbagliavo pure su questo!” disse lui alla sua famiglia e spiegò quello che aveva visto.
Josh intervenne subito dopo che Edward ebbe parlato.
“Io ho la mia teoria se me ne date la possibilità posso spiegarvela!” disse lui riferendosi a Billy e Carlisle. Entrambi gli dettero il consenso.
“Bene ciò che sapete sul fascio di luce è tutto vero. Ma mi trovo nella posizione di farvi notare che né voi siete figli della luna per quanto siete lupi ma il vostro processo di trasformazione non è dipeso dalla luna e ne i vampiri che abitano in questa casa sono letali per gli essere umani perché in quanto vampiri hanno scelto di bere sangue animale. Se quel fascio fosse stato letale per voi lupi avrebbe fatto del male a Reby invece a lei non è successo niente al contrario di come si sarebbe comportato davanti ad un normale licantropo in cui da mio sospetto avrebbe preso le sue energie per passarle nel corpo puro che lo possiede. Ciò non è avvenuto! Quindi di conferma la mia teoria dovrebbe funzionare anche su noi vampiri che non beviamo sangue umano. Inoltre quel talismano ha anche il potere di prendere dentro di se i poteri di chi gli stanno attorno ovviamente escluso il suo possessore che può utilizzarli a proprio piacimento e credo sia questa la parte che interessa a Morgana! Ovviamente se è vera!”
“Se quello che dici è vero, io potrei comunicare con loro quando sono sottoforma di lupo?” chiesi a Josh.
“Si se è un potere del branco dovrebbe anche essere nelle mani tue, una volta dopo aver esposto una di loro al fascio di luce!” rispose lui.
“Lei può prendere i nostri poteri?” chiese Bella per chiarirsi le idee.
“Si cosi funziona se funziona l’aggeggio!” rispose Josh.
“Possiamo provare allora!” disse Edward che ovviamente si immolava per la causa facendomi usare il suo potere.
“Beh questo dipende da lei comunque!” disse Josh cautamente.
“Perché il talismano si deve di nuovo sentire in un posto sicuro, giusto?” disse Edward.
“Si esatto!” confermò Josh.
“Io sono al sicuro con i Cullen!” dissi e in quel momento il talismano agi come Josh aveva previsto.
In quel momento non sapevo bene cosa fare io. E nemmeno Edward. Tutti erano ipnotizzati da ciò che stava facendo l’oggetto. Ma dopo qualche istanti percepii anche io i pensieri di ogni persona presente nella stanza ed era una cosa stranissima. C’era meraviglia stupore e concentrazione molta concentrazione. Stavo percependo anche il potere di Jasper, senza che lui me ne avesse dato esplicitamente il consenso. Ma forse dal momento che era esposto al fascio di luce non se ne poteva sottrarsi. E poi sentii anche una forza particolare che cercava di buttare fuori presunti attacchi mentali come quelli tra Bella ed Edward.
“Non ti sento più!” pensò Edward.
“Il potere di Bella è anche su di me!” dissi io.
“Wow!” disse lui. “Puoi sentirmi ma io non sento te!”
“Credevo che la cosa stesse funzionando solo fra di voi!” disse Bella.
“Lo credevamo anche noi, ma poi ho sentito sia il potere di Jasper e sia il tuo!” le spiegai io.
“Hai sentito anche il mio potere?” chiese Jasper stupefatto allora provo ad usarlo lui senza il talismano e io mi calmai come accadeva sempre.
“Io sento ancora i pensieri degli altri!” disse Edward.
“Quindi la mia teoria è … “ stava per dire Josh.
“Esatta” aggiunse Carlisle soddisfatto.
“Quindi il nostro compito sarà solo impedire che Morgana prenda il talismano nelle sue mani!” dissi io concludendo.
“Si ma Morgana sa anche che senza di te quell’oggetto non vale niente nelle sue mani perché saprebbe a che uso andrebbe in contro!” aggiunse Josh.
Ovviamente avevo sentito anche i pensieri di Embry ma in quel momento mi ero concentrata solo sui vampiri e sui loro poteri.

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Capitolo 13
*** Una svolta dopo l'altra XD ***


I lupi si guardavano confusi tra di loro.  
Per Billy la faccenda era stata chiarita quindi salutando i 
Cullen potevamo benissimo ritornare alla riserva. Jacob 
però rimase da loro ovviamente voleva stare un po’ con 
Nessie. Si era molto preoccupato dell’idea di Edward di 
mettere in funzione il talismano davanti a sua figlia. Ma il 
ritorno sarebbe stato anche il momento adatto ormai per 
Embry per dirmi tutto. Infatti mentre stavamo ritornando a casa. Reby e Quil seguirono a gran velocità 
Billy rimanendomi inevitabilmente sola con lui.  
In quel momento avrei voluto continuare ad utilizzare il 
potere di Jasper nel vano tentativo di farmi stare calma. 
Non ero brava in quelle cose ne tanto meno ne ero 
abituata.  
Come l’avrebbe esposta poi lui? Ti vuoi mettere con me? 
Mi vuoi sposare? O semplicemente avrebbe spiegato che 
con l’imprinting che lui aveva verso di me la situazione si 
era risolta?  
E io cosa avrei risposto? Io dovevo per forza sentirmi al 
sicuro con lui e dove ero altrimenti il talismano sarebbe 
ritornato al punto di partenza e la maledizione non si 
sarebbe rotta.  
Se io appartenevo ai lupi, non potevo andare con Morgana 
e cosi anche il talismano sarebbe rimasto in mani sicure.  
Benché mi rendesse nervosa la risposta a ciò che sarebbe 
avvenuto tra qualche secondo io già la sapevo, dovevo solo 
pronunciarla a voce e a lui anche se mi imbarazzava farlo, 
ma anche lui era imbarazzato quanto me dalla situazione. 
Poi tutt’ad un tratto ebbe il coraggio di interrompere il 
silenzio proprio lui. 
“Beh ti ricordi quando Jared ti ha cercato di spiegare 
come troviamo noi le nostre anime gemelle?” mi chiese lui 
la voce a tratti gli tremava. 
“Si me lo ricordo!” gli dissi che avevo cercato di essere 
coraggiosa quanto lui mentre mi stava per esprimere i 
suoi sentimenti. “Beh ecco è successo anche a me! Ora quello che ti dico è 
che lascia che tutto vada come deve andare per questa 
situazione! Dopo di che io stesso non ti imporro più 
niente!” mi disse secco lui. 
“Ma cosa dici?” volevo che mi spiegasse perché non capivo 
dove volesse andare a parare. 
“Beh c’ero anche quando Quil, ti ricordi? Ti ha fatto 
quella domanda e sinceramente … “ 
La domanda di Quil? Ma certo a casa Cullen proprio il 
giorno prima! 
“Embry io non ero infastidita per me, ma per chi avrebbe 
dovuto scegliere me. Non volevo far mettere nei guai ne 
Sam e ne Jacob, tanto me volevo far prendere a Seth una 
decisione tanto importante ma ecco con te il discorso 
cambia … “ dissi io sperando che il calore che mi venisse 
dall’interno non si tradisse anche sul mio viso.  
Allora fu lui a non capire …  
“Tu hai avuto l’imprinting con me giusto?” chiesi io allora 
non c’era più bisogno di divagare nei se e nei ma. 
“Si esatto!” disse lui composto. 
“In un certo senso tu hai deciso per tutti gli altri!” dissi 
io. 
“Si questo lo so, non ti nascondo che molti specialmente 
quelli che avevano già avuto l’imprinting ne sono stati 
sollevati!” 
“E’ normale. Con loro poi il legame non sarebbe stato 
forte abbastanza. Io ero predestinata a uno di voi. Forse 
se Jacob o Sam fossero stati liberi ancora l’imprinting sarebbe successo proprio con loro o forse no non lo so. 
Ma è successo con te non con loro! Questo per un'unica 
ragione!” gli dissi anche se andare avanti era complicato 
dovevo spiegargli bene la situazione ne aveva diritto già 
inizialmente aveva cominciato a blaterare cose tipo se 
vuoi sei libera, ma se il prezzo che dovevo pagare era 
stare con lui, non mi sarebbe affatto dispiaciuto ecco 
quello che avrei dovuto dirgli!  
“Non mi dispiace il fatto che ecco che sia stato proprio 
tu ad avere l’imprinting con me!” gli dissi io e allora  a quel 
punto era inevitabile che diventassi rossa come 
pomodoro. 
Lui sorrise. Era ancora confuso ma sorrideva. 
“Non … ti dispiace? Io credevo che a te piacesse Josh!” 
disse lui. 
“Josh? No io e lui siamo solo amici Embry!” gli dissi. 
Ma come poteva aver pensato una cosa del genere? Se ciò 
fosse stato vero allora lui non avrebbe avuto l’imprinting 
con me! 
In quel momento si fermò manco me ne accorsi perché io 
stavo continuando a pensare alle folle idea che gli era 
venuto in mente a lui. Mi prese per un braccio … e io 
ritrovai le sue labbra sulle mie. Inizialmente mi sentii 
rigida ma ci volle solo un attimo per capire che era 
proprio quello di cui avevo bisogno.  
“OPS!” sentii dire da una voce. Era una voce familiare 
anche se avevo risentito da poco. “Non si sono accorti di me se vado via senza far rumore … non succederà niente 
ed Embry non si arrabbierà con me!”  
Non sapevo cosa fare ignorare che il malcapitato facesse 
ciò che era nelle sue intenzioni o avvertire Embry di 
fermarsi. Ma lui non aveva sentito?  
“Che c’è? Non dovevo … ?” chiese lui. 
“Oh no!” dissi io vivacemente “Solo che ecco ehm non 
siamo soli!” e mi strinsi nelle spalle. 
“OPS!” ridisse la voce.  
“Io non vedo nes … aspetta! Seth!” disse lui. 
Quando mi girai a guardare nella sua stessa direzione 
credevo di trovare il ragazzino Seth invece ahimè mi 
trovai un lupo enorme di color grigio chiaro e 
un’espressione visiva che non era del tutto animale! 
“OPS!” pensò di nuovo il lupo. 
“Tu hai sentito Seth in forma di lupo?” mi chiese lui. 
Allora l’espressione del lupo cambiò da dispiaciuta a 
confusa e pensò subito dopo “Come ha fatto?”  
“Ti ricordi quello che ha detto Josh su me e Reby?” gli 
ricorda io. 
“Aveva ragione anche su questo a quanto pare!” disse 
Embry ma era evidente che dare ragione ad un vampiro o 
forse particolarmente a quel vampiro che prima aveva 
pensato mi piacesse, non gli andava ancora a genio. 
Sperai che l’argomento Josh non  sarebbe diventato 
imbarazzante per noi.  Forse, pensai, era rimasto talmente scosso dalla 
situazione precedente di Jacob che non l’avrebbe voluta 
ripetere lui stesso.  
Intanto Seth stava lì imbambolato non sapendo se 
andarsene e fare più bella figura o restare chiedere 
ulteriori spiegazioni ma prendersi la strigliata da Embry 
per averlo … ehm … interrotto.  
Effettivamente nemmeno io sapevo cosa fare. Sarei 
rimasta molto volentieri a riprendere quello che Seth 
aveva interrotto con Embry dato che lui stesso me lo 
ricordava. E infondo lui aveva sentito quello che avevo 
detto ad Embry.  
Ma in un attimo l’enorme lupo che si imponeva sul nostro 
cammino sparì senza dire o pensare niente. Pensai che 
fosse maleducato infondo poteva anche salutare se non 
altro. Poi compresi il motivo dell’improvvisa sparizione. I 
Volturi. Aro era nella mente Seth. 
“Non è possibile!” dissi io. Embry si impensierì e mi chiese 
cosa c’era che non andava. 
“Stai calmo … loro non mi faranno assolutamente niente di 
male! Non sono venuti qui per questo! Nemmeno a voi e ai 
Cullen! Anzi dato che sono qua credo di dover far un bel 
discorsetto con Aro!” dissi mentre riprendevo la strada 
che mi ero lasciata alla spalla. 
“Aspetta” disse lui “Io vengo con te! Seth è andato ad 
avvisare Sam probabilmente Jacob gli ha mandato il 
messaggio da casa Cullen!” 
“Si ma ti prego non fare niente di azzardato!”  “Che vuoi dire?” chiese lui confuso 
“Lo vedrai se hai deciso di venire con me!” 
E cosi dicendo ritornammo a casa Cullen. 

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Capitolo 14
*** I Volturi ritornano a Forks XD ***


Anche i Cullen erano sorpresi di quella visita. Si poteva 
benissimo vedere chi era sorpreso chi era preoccupato e 
chi invece era tranquillo. Bella ad esempio e Nessie erano 
sorprese. Jasper, Emmett, Rosalie e Esme preoccupati. 
Carlisle, Edward ed Alice erano apparentemente 
tranquilli. Alice li doveva aver visti arrivare. Edward 
leggeva i pensieri di Aro e quindi sapeva già il perché 
erano li. Carlisle era Carlisle, non seppi spiegarmelo in 
altro modo. Jacob ancora fresco dalla trasformazione 
per aver inviato il messaggio a Seth era nervoso e 
saettava il suo sguardo da Nessie ad Aro con molta 
velocità. Fu sorpreso quando arrivammo io ed Embry. 
“Ho visto il messaggio che hai mandato a Seth!” gli dissi 
per tranquillizzarlo.  
Non fu per niente tranquilla Jane quando mi vide mi 
abbracciò cosi forte che mi mancò il respiro. 
“Stai bene vero? Quella strega non ti ha fatto niente?” 
disse lei bisognosa di essere rassicurata. 
“Si Jane sto bene! Ma voi non dovreste essere qui!” le 
dissi io contrariata. 
“Non ci posso credere! Noi ci preoccupiamo per lei e lei 
quasi ci caccia! Per fortuna Carlisle ci ha detto che 
possiamo rimanere quanto vogliamo … “ disse lei di tutta 
risposta. “E … “ Jacob sta per parlare quando lei lo interruppe “Si 
lupastro ho capito che non dobbiamo cacciare dalle 
vostre parti!”   
Non poteva funzionare! Aro non ci voleva proprio! Con lui 
il talismano non si sarebbe sentito al sicuro. 
“Aro tu sai tutta la storia giusto?” gli dissi io provai 
almeno quel tentativo. 
“Si mia cara, mi fa piacere vedere che stai bene!” 
aggiunse lui solennemente. 
“Bene prendi la mia mano e capirai perché non dovresti 
essere qui!” gli dissi io. 
Lui cosi fece.  
“È strabiliante!” disse lui che più che impaurito ne era 
affascinato. Ma cosa dovevo aspettarmi da lui? 
“Aro voi non dovete restare qua!” dissi a voce alta sicché 
tutti potessero sentirlo. 
“Mia cara noi ti abbiamo protetto quando questa gente – 
indicando Jacob ed Embry - si è rifiutata di farlo secoli 
prima. Abbiamo tutto il diritto di essere qua e 
proteggerti ancora!” rispose lui premurosamente.  
“I capi tribù da noi cambiano perché non sono immortali e 
dittatori come da voi! Quindi cambia anche il modo di 
agire e già ci siamo presi noi la responsabilità sua in 
questa faccenda!” Jacob ovviamente parlava da alfa. 
“Mio caro amico, questo è evidente! Solo in quel modo 
poteva essere usato il talismano! Ma mi vorrai dire che 
voi avete dei poteri che noi non conosciamo dediti a 
fermare un presunto attacco da parte di quella strega che credimi non si ferma solo al fatto che voi avete 
mantenuto il vostro patto!”  
“Anche i Cullen hanno dei poteri e tu lo sai benissimo!” gli 
risposi io ad Aro prima che Jacob potesse fare altro. 
“Ma certo mia cara, dei poteri però contaminati dal 
sangue animale!” disse lui. 
“Cosa?” dissi io. 
“Beh hai visto anche tu con che facilità te ne sei 
appropriata nonostante volevi usare solo il potere del 
nostro amico Edward, ti è giunto anche quello di sua 
moglie e suo fratello e se la connessione fosse continuata 
probabilmente anche quello della cara Alice e della 
piccola Reneesme! Quante probabilità avete di vincere 
contro di loro senza Jane e Alec?” concluse Aro. 
Jane e Alec al suo fianco spavaldi si sentiva gratificati 
della considerazione del loro capo. 
“Capito testina?” mi disse Jane dandomi un colpetto 
leggero alla testa. 
“Siamo qui per combattere dalla stessa parte! In passato 
lo ammetto ci sono stati fraintendimenti ma ora abbiamo 
uno scopo comune, quindi mettiamo da parte i vecchi 
rancori per prepararci al meglio a questo nuovo pericolo 
che incombe su tutti noi miei cari amici!” disse Aro 
cercando l’approvazione sia di Carlisle e sia di Jacob. 
Quando nessuno dei due parlò, Aro riprese parola “Va 
bene vi lasceremo colloquiare in privato senza la nostra 
presenza torneremo dopo mezzanotte per sentire quello 
che avete deciso!” e senza dire nient’altro solo sfiorandomi con la mano il mio viso colorato di rosso se ne 
andò e cosi Alec, Jane, Demetri, Felix e Heidi lo 
seguirono.  
Jacob premeva dalla voglia di parlare ma Edward in un 
attimo li mise la mano sul petto facendoli segno di fare 
silenzio e di aspettare.  
Dopo un po’ Edward lasciò la mano cadere dal petto di 
Jacob e fece segno a tutti di dire la propria. Ovviamente 
nessuno voleva la presenza dei Volturi in quella faccenda. 
Bella mi aveva ringraziato per quello che avevo cercato di 
fare in loro presenza. Ma era inevitabile ora che si erano 
auto coinvolti in questa situazione. Per Carlisle infatti i 
poteri di Jane ed Alec mi poteva tornare utili. Ma Josh 
non la vedeva in questo modo perché il talismano 
prendeva a usufrutto solo i poteri buoni mentre quelli 
appartenenti a gente cattiva li estorceva da quegli essere 
definitivamente.  
Era anche vero però che i Volturi si erano offerti miei 
protettori per tanti secoli dopo che la prima ave come me 
fu cacciata dalla tribù, quindi questo voleva  pur dir 
qualcosa se io li consideravo come tali anche il talismano 
lo avrebbe fatto. O almeno cosi la pensava Carlisle. 
“Tu gli e lo hai spiegato chiaramente?” mi chiese lui. 
“Si ovviamente si! Credo che tutto quello che ho fatto dal 
momento che me ne sono andata da loro ormai lo sa!” dissi 
io sconsolata.  
“Sei troppo pericolosa per lui, se ti ha come nemico e 
specie se sei dalla nostra parte dopo Gennaio. Questo lui lo sa per questo vuole continuare  a fare quello che 
secondo lui ha fatto fino a che tu sei stata da loro! È per 
un loro torna conto nient’altro. Beh certo Jane era al 
quanto sincera quando ha detto di essersi preoccupata 
per te!” aggiunse Edward sconcertato nel sentire Jane in 
quel modo.  
“Lei è un umana non è contro dicente per Dracula e la sua 
setta?” disse Jacob ancora scosso dell’incontro con Aro. 
“Loro non l’hanno mai vista come un umana, ma piuttosto 
come una Dea, la fortuna dei Volturi è dovuta proprio al 
fatto che lei e le sue avi erano dalla loro parte! Nessun 
altro clan provava ad andargli contro finché si sapeva che 
aveva degli assi nella manica nascosti. Poi la situazione 
per gli altri è peggiorata ovviamente dall’arrivo di Jane 
ed Alec nella loro famiglia!” spiegò Carlisle ad Jacob. 
“Quindi le parole di Edward sono vere!” aggiunse Jacob. 
“Hey come ti permetti a dire che non dico il vero!” 
rispose Edward fintamente offeso. 
“Lo sai a quello che mi riferivo non a quello che hai detto 
tu in se per se!” rispose Jacob all’amico. 
“Quindi se io penso che Aro e gli altri sono dalla mia 
parte, il talismano dovrebbe agire come ha agito con voi?” 
“Probabilmente si, tutto dipende dal tuo stato della 
posizione nei confronti di chi ti è di fronte o almeno cosi 
la penso io!” confermò Carlisle. 
“Anche il punto di vista di chi ti è di fronte. Se i Volturi 
non ti considerano un nemico ma un alleato, credo 
influisca!” aggiunse Josh pacatamente. “Dovremmo avvisare Sam di questa nuova situazione!” 
disse Edward a Jacob. 
“Già lo sa, gli e lo avrà detto Seth!” disse lui che in quel 
momento però ci guardò me ed Embry con aria maliziosa. 
Edward trattene a stento una risatina. Ovviamente Jacob 
gli stava facendo vedere quello che un attimo prima aveva 
visto Seth. 
Io scossi la testa in modo molto contrariato. Embry fece 
finta di allacciarsi le scarpe per non dire nient’altro. Ma 
sentii uscire aria anche dalla sua bocca, mentre cercava 
di guardare l’amico senza ovviamente farsi accorgere da 
me. 
“La smettete voi due!” disse Bella al marito e all’ amico. 
Aveva intuito cosa aveva potuto provocare il mio tono 
contrariato? 
“Aro si vorrà levare anche una bella spina!” disse Carlisle 
volendo cambiare discorso.  
“Già Morgana gli ha praticamente dato del vigliacco!” 
aggiunse Emmett vivacemente.  
“Esatto!” disse lui verso il presunto figlio adottivo che 
sembrava quello più forte.  
“Quindi? Voi siete d’accordo con il loro intervento?” 
chiese alla fine Jacob. 
“No ma se vorranno darci una mano è per il bene suo – 
indicando me - che dobbiamo accettare Jacob!” disse lui 
più rassegnato che convinto dell’utilità dei Volturi in 
questa situazione. “Ci farebbero passare per quelli che vogliono sovvertire i 
loro incarichi e credimi questa volta troverebbe il giusto 
appiglio per volerci far fuori tutti! Se la posta in gioco è 
cosi alta per la mia famiglia non mi resta che accettare e 
chiedere a voi di fare altrettanto. So che è difficile, ma 
loro erano il prima di voi! Dovete accettare Jacob!” disse 
Edward aiutando Carlisle nella sua proposta.  
“Non prenderanno parte attiva allo scontro saranno una 
specie di retro guardia. Ad Aro starà bene come 
condizione purché partecipi! Loro correrebbero rischi 
molto più alti di noi, se le mie supposizioni non sono 
esatte!” disse Carlisle infine. 
“Sentite ne devo parlare con gli altri lo sapete! Cercherò 
di esser qui prima di mezzanotte con una decisione del 
consiglio.” Disse lui e malamente andò via.  
Cosa avrebbe detto il consiglio? NO ovviamente. Ero del 
tutto inutile cercare di fargli ragionare in altri modo. 
Loro erano nemici naturali dei vampiri come i Volturi, non 
potevano allearsi con loro. Era contro la loro natura.  
“Forse sarei dovuta andare anche io!” dissi. L’attesa mi 
stava snervando. Jasper se ne accorse e mi calmò come 
meglio poteva.  
“No credo che la tua presenza li avrebbe costretti 
ancora di più a dire di no, invece” disse Edward. 
“È assurdo che speriate in un si, lo sapete?” domandai io 
sinceramente. 
“Invece secondo me non ne del tutto negativo come pensi 
tu!” mi rispose Edward. “Ma voi siete una cosa Edward loro sono i nemici naturali 
dei lupi. Il motivo per cui diventono tali! Non prenderanno 
mai la decisione che ti aspetti tu!” lo contraddissi io. Ma 
Jacob ritornò dopo poco aver avuto il nostro dialogo e io 
in un certo senso persi. 
“Per loro e per me sta bene ma alle tue condizioni 
Carlisle!” sentenziò Jacob. 
Non era possibile! Non c’era più limite alla ragione, pensai 
io.  
“Ovviamente non banchetteremo mai con loro, questo sia 
chiaro!” disse senza ulteriori indugi l’alfa del branco. 
“No ovviamente ci basta solo una proroga per questa 
volta!” confermò Carlisle. 
Aspettammo il ritorno dei Volturi in silenzio. Dopo la 
mezzanotte Aro e i suoi seguaci si ripresentarono a casa 
Cullen, volendo ascoltare il verdetto. Carlisle disse che 
per loro e per i lupi andava bene ma gli spiegò le loro 
condizioni e i problemi che i Volturi avrebbero potuto 
riscontrare nell’immischiarsi in questa faccenda. Parlava 
da amico. Nella sua voce non  c’era un minimo di rancore 
per l’amico che aveva deciso e anche desiderato la sua 
morte giusto qualche mese prima. Carlisle mi stupiva per 
questo. Non esistevano uomini come lui, tanto meno 
vampiri simili.  
Aro accettò le condizioni di Carlisle e prese in 
considerazione anche le sue supposizioni tra vampiri come 
i Volturi e il talismano, ringraziando l’amico per avergliele 
fatte notare.  Era surreale quella scena. Lupi e Cullen da un lato, 
mentre, Volturi dall’altra che cercavano di collaborare 
per aiutarmi. Quanto sarebbe andata a buon fine la 
collaborazione? Questo non lo sapevo, sperai solo che non 
influenzasse negativamente sull’andamento dello scontro 
con la mia nemica. 
Non era difficile individuare la falla nel piano.  
Mi preoccupavo ovviamente di come si sarebbe esposta la 
situazione dal momento che nelle nostre file c’erano i 
Volturi. Mi avrebbe dovuto rassicurare quel pensiero in 
fondo loro erano una specie di dinastia che tutelava i 
rapporti tra i vampiri e tra vampiri e altre specie di 
essere viventi particolari come loro. Ma era come li 
tutelava questi rapporti! Mi aveva stupito la decisione del 
consiglio di collaborare con i loro nemici naturali di 
sempre. Cosa era pigliato al consiglio? D’altro canto non 
mi avrebbe nemmeno fatto piacere un rifiuto secco e di 
conseguenza una scatenata discussione tra di loro che 
non osavo nemmeno supporre come sarebbe andata a 
finire.  
Poi c’era la cruda verità, che Alice non sapeva come 
sarebbe andata a finire, poiché lei non vedeva il futuro 
dei lupi e dato che loro ne erano coinvolti più dei Cullen, 
questo offuscava il suo potere.  

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Capitolo 15
*** Collaborazioni e ancora nuovi arrivi XD ***


Era un momento cruciale nella vita degli esseri che 
abitavano in quelle zone e il non vedere oltre la portava a 
innervosirsi. Era strano che dopo aver usato una sola volta il potere di 
Jasper riuscivo perfettamente ad individuare lo stato 
d’animo di chi mi era attorno. Questo non era successo 
con il potere di Edward.  
Pensai che fosse dovuto al fatto che Edward aveva 
interrotto la nostra simbiosi, prima che la luce del 
talismano si ritirasse, mentre, Jasper non sapendo che 
anche lui ne era coinvolto non era riuscito a 
interromperla prima. Cosi era successo con Reby la prima 
volta che entrambe ci eravamo esposte al raggio del 
talismano. Infatti Seth lo avevo sentito comunque anche 
se in quel momento non stavo usando il talismano.  
C’era cosi tanto da imparare dalla mia nuove fonte di 
potere che non potevo certo riuscirlo a fare nei due 
giorni che mi separavano dall’incontro. Volevo inoltre 
provare la reazione con i Volturi. Ma era cosi pericolosa e 
incerta la sua riuscita che non mi azzardavo nemmeno a 
proporre il mio pensiero nonostante sapevo che Aro non 
si sarebbe sottrarlo a farlo.  
Inoltre cercavo di capire come i poteri che potevo 
utilizzare cioè quelli di Jasper, Edward e Bella avrebbe 
risolto la cosa a vantaggio di tutti di noi.  
Ovviamente riuscire capire tutto da sola era impossibile, 
cosi per quanto riguarda i poteri ne parlavo con chi li 
usava prima di me. In questo modo conobbi meglio 
Jasper, il vampiro che fino a quel momento mi era 
sembrato il meno restio a fare amicizia con me. 
Ovviamente quella situazione lo incuriosiva molto e anche lui faceva del suo meglio per essermi di buon aiuto. Non 
capiva tutti i giorni per un vampiro di scoprire cose nuove 
e cosi affascinanti mi ripeteva spesso. Inoltre lui sapeva 
della nostra esistenza per via delle leggende che giravano 
su di noi, ma non aveva mai incontrato una come me 
direttamente. Un suo amico Peter gli disse che aveva 
incontrato un essere simile  a me e ci aveva trovato 
piacevoli. Ma tutto lì. Forse era felice di poter 
raccontare all’amico un esperienza come quella e 
affascinarlo molto di più rispetto a quanto si era 
affascinato lui sentendo il racconto di questo Peter.  
Era piacevole parlare con Jasper quanto lo era parlare 
con un qualsiasi Cullen. Certo eravamo partiti con il piede 
sbagliato, ma dopo le cose si erano sistemate perché 
anche lui si sentiva coinvolto nella situazione in modo 
fondamentale. Non ci voleva il potere di Edward per 
capirlo.  
Ma non sono i Cullen anche i lupi seguivano l’andamento 
della situazione. Ovviamente c’era più tensione per via del 
coinvolgimento dei Volturi, ma a parte quello tutti erano 
felici della novità. Ovviamente sapevano tutti della 
relazione ben riuscita tre me ed Embry. Lui mi seguiva 
ovunque andassi in quei giorni e a dire il vero era strano 
come il fatto non mi dava nemmeno fastidio. Entrambi 
avevamo bisogno l’uno dell’altro e non per quello che 
rappresentavamo per quello che eravamo veramente. Era 
naturale la nostra relazione e compresi molto meglio le parole dette da Jared quando tentava di spiegarmi 
l’attrazione che generava l’imprinting.  
C’era anche il fatto che i lupi non si aspettavano 
minimamente di perdere, non era nella loro natura 
pensare ad una sconfitta e questo aiutava ad alzare il 
morale che inizialmente era stato teso dopo l’ingresso di 
Aro e i suoi. Era straordinario vedere come i lupi non 
facessero caso a tutto ciò. I lupi no ma il consiglio 
ovviamente si. Ma loro mi avevano spiegato che con quel 
potere in possesso nelle mia mani era più che riguardati 
dai vampiri nemici ed era per quello che avevano 
accettato il loro coinvolgimento.  
Non si parlava minimamente di quello che era successo a 
Gennaio sarebbe stato controproducente per tutti. Ma 
non solo i lupi erano restii a quella coalizione. Tra i Cullen 
c’era chi la pensava come loro. Più che altro c’era 
preoccupazione da entrambe le parti. E io stessa ero 
preoccupata quindi comprendevo il disagio di tutte e due i 
blocchi.  
Si stabilirono cosi meglio le condizioni tra Volturi e il 
gruppo Quileute/Cullen.  
Entrambi convennero che era meglio se Aro e i suoi in 
caso di utilizzo del talismano si fossero tenuti in 
disparte, ma nel caso di un attacco dei nemici avrebbe 
concessero il loro aiuto. Era strano vedere come Aro 
accettasse tutte le cose dette da Carlisle. 
Questo mi faceva sospettare che lui stesso aveva qualche 
perplessità sulla funzione dell’aggeggio, anche se allo stesso tempo ne era affascinato, nei riguardi suoi e dei 
suoi seguaci. Per lui erano fondamentali i poteri di Alec e 
Jane e di certo non voleva che li perdesse in quel modo. 
Io non sapevo d’altronde che se ciò fosse avvenuto sarei 
stata capace di restituire i poteri ai legittimi proprietari. 
Era troppo pericoloso provare a scoprirlo.  
La questione non fini là. Infatti, qualcuno del clan Denali, 
penso Elazar, chiamò Carlisle quella sera stessa per 
sentire come stava il suo carissimo amico. La conseguenza 
fu che il clan Denali fu a Forks il giorno dopo. Non 
volevano far affrontare una cosa del genere a coloro che 
più che amici consideravano famigliari. Specialmente se i 
Volturi erano di nuovo sul fiato del collo dei Cullen. Per 
me fu allo stesso modo una sorpresa e un piacere 
rivedere Elazar e la sua compagna Carmen che conoscevo 
poiché fu proprio Elazar a portavi via dai Volturi per 
ordine stesso Aro. Quindi casualmente incontrammo 
Carlisle Edward Esme Rosalie ed Emmett. Per i miei 
compagni di viaggio era più sano per me stare con i Cullen 
che con loro poiché ancora erano alle prime armi con la 
dieta vegetariana e io ne risentivo di questo.  
“Credevi che vi avremmo lasciati soli in questa faccenda?” 
mi disse lui mentre mi abbracciava.  
“Conoscendoti non te lo saresti perdonato per niente al 
mondo!” risposi più rammaricata ero stanca di esporre 
persone che mi volevano bene ad un pericolo cosi 
dubbioso. “Allora mi hai conosciuto proprio bene!” rispose lui 
sorridendomi. 
Non solo noi ci incontravamo dopo tanto tempo. Infatti il 
rincontro tra Josh e Garrett fu quello più forte. 
“Hey amico ti stanno bene gli occhi chiari lo sai?” disse 
Garrett a Josh abbracciandolo. 
“Beh anche a te iniziano a schiarirsi!” rispose Josh. 
Garrett era dopo che stava affrontando quella nuova 
esperienza. “Lei è Kate la mia ragazza!” disse Garrett 
all’amico molto contento. Anche Kate sorrideva 
presentandosi all’amico del fidanzato. “Piacere di 
conoscerti Josh!” disse lei. Garrett presentò anche il 
resto della famiglia tra cui ovviamente anche Tanya. Bella 
la vedevo gongolare sperando che i suoi pensieri 
diventassero reali, ovvero, Josh e Tanya insieme.  
Josh mi presentò il suo amico. 
“Makenna mi ha detto del tuo discorso amico! Sono 
rimasto folgorato ti immaginavo mentre parlavi 
addirittura!” disse Josh ironicamente. Tutti sorrisero. 
“Amico! Ho cercato di rintracciarti ma sembravi sparito 
nel nulla!” rispose Garrett.  
“Forse non mi hai cercato abbastanza, volevi tutte le 
ragazze single per te mi sa!” disse guardando le sorelle 
Denali.  
“Ah ah certo era ovvio che ci fossi stato tu per me non ci 
sarebbero state proprio speranze!” disse Garrett 
scuotendo la testa ironicamente. 
“Ma se quello figo sei sempre stato tu!” disse Josh.  “Ti sei perso molto amico, bellezze come loro – indicando 
la sua compagna e sua sorella – non se ne incontrano tutti 
i giorni!” rispose Garrett. 
Iniziamo a parlare del più e del meno con il nuovo clan 
arrivato. Gli aggiornammo su tutto ciò che dovevano 
sapere sulla faccenda e loro ascoltavano in silenzio anche 
se qualche volta Garrett parlava con Josh per chiedergli 
spiegazioni su di me. Lui ancora non si era abituato 
all’idea che quelli come me esistevano per davvero. Le 
sorelle Denali li stavano piacevolmente intorno.  
Arrivai a pensare che forse il pensiero di Bella non 
sarebbe stato tanto sbagliato e non c’era essere più di 
Josh che si meritava qualcosa del genere.  

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Capitolo 16
*** La notte più lunga della vita di Rea XD ***


Quella fu la notte più lunga della mia vita. Non riuscivo a 
dormire. Ero agitata. Restai fino a tardi a casa Cullen per 
mettere appunto la nostra strategia. Anche Kate si offrì 
volontaria a farmi usare il suo potere, il che non era per 
niente male. Infatti lei aveva il dono di emanare scariche 
elettriche per tutto il corpo del suo nemico se solo 
questo provava a toccarlo. Era simile al potere di Jane ma 
mentre Jane lo emetteva dagli occhi, Kate ne era 
cosparsa in tutto il corpo.  
La scena più dolce venne ovviamente da Nessie. Lei 
vedendo chi aveva un potere  collaborare con me, si offri 
volontaria anche lei nel tentativo di volermi darmi per 
forza una mano come tutti gli altri suoi famigliari e amici. 
Ma lei non sarebbe stata all’incontro con noi.  Sia Edward sia Bella e sia Jacob erano stati categorici. 
Sarebbe stata da Emily. Jacob le promise che dopo gli 
avrebbe raccontato per filo e per segno tutto quello che 
era successo, e solo cosi si placò un po’. Non perché 
Jacob gli avrebbe raccontato tutto ma perché le aveva 
dato la speranza che dopo ci sarebbero stati.    
Aro ci venne a trovare. Salutò molto lietamente il suo 
vecchio amico Elazar. Non era il momento di spolverare 
vecchi rancori, anche se Kate e Tanya non gli accolsero 
benevolmente.  
Avevano anche le loro ragioni. Ma loro stesse dicevano 
che Irina era stata  
avventata nella sua scelta di andare dai Volturi. 
Jane premeva dalla considerata voglia di parlare con me, 
ma si frenava perché Embry mi stava dietro. Decidemmo 
che mi sarebbe stati affianco Jacob e Sam, mentre 
Carlisle e i vampiri con poteri particolari mi sarebbero 
stati dietro. Il resto si sarebbero disposti dietro di loro. 
I lupi avrebbero circondato l’area in cui ci saremmo 
incontrati. Dovevamo far capire di giocare in casa ed 
essere pronti ad un imminente attacco. Aro diceva che 
loro avevano poteri simili a quelli di cui disponevo io. 
Insisteva sul fatto che Jane e Alec mi sarebbero tornati 
utili, nonostante possedessi già una vasta gamma di 
valorosi aiutanti. Sia Jane e sia Alec si proposero come 
aveva fatto Kate. Io in quel momento ebbi timore per ciò 
che ne sarebbe scaturito. Sperai che il fatto che avevano 
scelto di loro spontanea preferenza di esporsi significasse qualcosa di positivo per Jane ed Alec. Non 
avendo dormito molto il giorno dopo ero stanchissima, ma 
ero anche concentrata, avrei voluto avere l’opzione dei 
vampiri di non aver bisogno di dormire. Il potere di Alice 
mi aiutava ad individuare il momento esatto in cui il 
gruppo nemico sarebbe arrivato. Non avevo le stesse 
limitazioni di Alice. Io vedevo bene i lupi nel futuro 
perché c’erano alcune caratteristiche che ci legavano. 
Era più semplice per me. Ma vedevo a malapena i vampiri 
specie i Volturi perché erano opposti alla mia natura. 
Comunque vedevo benissimo i miei nemici perché facevano 
parte della mia stessa specie, molto più dei lupi.  
Per Carlisle e per Josh la maledizione si era interrotta 
nel momento in cui il talismano si era svelato a me, ma il 
punto era che dovevo dimostrarlo a Morgana. Come avrei 
dovuto svelarlo era un problema.  

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Capitolo 17
*** Lo scontro finale XD ***


Il momento cruciale arrivò. Li vidi giungere da est verso 
la raduna in cui gli avevano visti per la prima volta Josh, 
Jasper ed Emmett. Li anticipammo il che fu un punto a 
nostro vantaggio. Ne furono sorpresi. Non erano molti più 
di noi, ma loro erano omogenei. Dalla divisa oro sferzante 
alla compostezza della loro esposizione. Si vedevano anni 
o forse secoli di allenamenti a battaglie. Noi potevano 
sembrare solo dei novellini rispetto ai loro riguardi. 
Nessuno sembrava spaventato. Erano tutti concentrati a 
studiare gli essere che ci giungevano incontro. La scena 
poteva sembrare anche terrificante se dalla nostra parte 
non ci fossero stati essere capaci di contrastarli. Lei sbucò dal nulla e si posizioni alla testa di quella 
composizione che sembrava triangolare a prima vista.  
“Bene vedo che siete puntuali il ché vuol dire che avete 
trovato la soluzione al nostro problema comune!” disse 
una voce fredda e distacca ma l’accentò  femminile la 
rendeva comunque affascinante.  
“Tu lo sai già che non ti appartengo più!” risposi io in tono 
altrettanto freddo e distaccato.  
“Non sei la novellina che avevo pensato di trovare a 
quanto pare!” mi rispose lei.  
“Ma sai anche che mi devi dimostrare ciò che dici altrimenti 
quello che avete fatto fino ad ora non sarà valido!” 
specificò lei soddisfatta. 
“Ovviamente!” le risposi ma bleffavo non sapevo 
minimamente come soddisfarla senza usare il talismano. 
“Io direi di iniziare non credi?” disse lei e un lieve 
fremito la tradisse. 
Sospira. Dovevo per forza utilizzare il talismano e dovevo 
anche sentirmi sicura ma ahimè non successe niente … lei 
mi guardò curiosa. 
“Questo vuol dire che mi hai mentito?” disse più divertita 
che furiosa. 
“No, vuol dire solo che il talismano non si sente sicuro in 
tua presenza e lo  dovresti sapere benissimo, visto che il 
motivo per cui mi vuoi è unicamente quello!” le rispose 
acida.  “Oh perfetto vedo che la logica non ti manca, beh questo 
renderà le cose più semplici non credi?” disse lei 
sentendosi già la vittoria in pugno. 
“Non è detto che perché sappia lo accetto!” la ribeccai io. 
“E vuoi esporre tutte queste persone a un rischio 
inutile?” chiese lei. “Se tu accettassi di tua spontanea 
volontà a loro non gli sarebbe alcun male!” disse lei. 
“Non posso perché io appartengo a loro più di quanto 
appartenga a te!” le risposi fiduciosa e in quel momento 
qualcosa successo. Il talismano trovò il modo di 
dimostrare la mia teoria alla strega senza che esso 
stesso fosse usato. 
“Ma non vedo come visto che … !” Lei si bloccò sentiva una 
nuova energia provenire da me e io stessa la sentivo.  
“Lasciatemi fare!” dissi ai miei spalleggiatori. Loro mi 
guardarono dubbiosi. Poi mi rivolsi verso di lei. “Posso 
avvicinarmi per dimostrare la mia buona fede nelle parole 
che ti ho detto?”  
“Ovviamente anche se non ne capisco il senso!” disse lei 
sorridendo. Mi venne incontro sperando che cosi fosse 
più facile portarmi dopo dalla sua parte. Ma io sapevo 
come chiudere la faccenda.  
“Bene ci siamo solo io e te!” disse lei. 
“Bene permettimi di toccarti!” le chiesi io. 
Lei non comprese ma accettò ugualmente. Cosi il potere 
della piccola Nessie agiva da salvataggio. Le mostrai le 
immagini che desiderava vedere senza mettere a rischio 
me il talismano o chi mi stava difendendo.  Lei mi guardò agghiacciata e una scintilla di rosso fuoco 
si poteva intravedere nel suo sguardo. Era arrabbiata. Lo 
sentivo benissimo perché il potere di Jasper mi stava 
avvertendo in segno di difesa.  
“Allora?” chiesi io trionfante. 
“I patti sono chiari, se ti dimostrava la sua appartenenza 
alla tribù restava tutto come prima!” una voce irruppe 
nella raduna e distrasse entrambe. Io non l’avevo mai 
sentita prima di allora. Ma la mia avversaria si. Ci 
girammo a guardare la nuova figura che giungeva verso di 
noi. Ma sentivo che era dalla mia parte, sentivo 
l’irritazione della mia nemica arrivare al limite.  
“Non provare nemmeno a farlo, sai che questo ti 
giocherebbe un brutto tiro, e tu non vuoi avere altri 
problemi con i miei vero?” le disse sempre questa voce. 
“Bene vedo che vi siete fatti vivi finalmente! Stavo 
iniziando a pensare che foste solo una leggenda!” disse 
Morgana al nuovo arrivato. 
“Di sicuro ti sarebbe piaciuto molto di più se fossimo 
stati veramente una leggenda, ma ahimè per te, siamo vivi 
e reali quanto te!” disse la voce in tono profondo e 
rassicurante. Per me era rassicurante. Per me voleva dire 
che ero al sicuro. Più al sicuro di quanto non lo fossi mai 
stata.  
Il talismano allora non mi fece avere solo il potere di 
Nessie ma anche quelli degli altri vampiri presenti con 
poteri compatibili con il suo. Tutti erano stupiti della 
nuova presenza. Tutti tranne uno. Aro sapeva benissimo chi era il forestiero. L’ estraneo non era solo ovviamente. 
La sua divisa grigio ghiaccio spiccava nella raduna insieme 
a quella dei suoi seguaci. Le guardie di Morgana non 
prestava più attenzione a noi ma a chi stava alle spalle 
dell’estraneo, ugualmente disposti triangolarmente. Mi 
resi conti che quello che era un disegno che avevo già 
visto da qualche parte e in tasca toccai il talismano sulla 
superficie.  
Morgana non aveva l’aria di volersi arrendersi. Ma lei 
stessa sapeva di essere in enorme svantaggio rispetto a 
noi, cosi non ebbe alternative.  
“Il patto è prosciolto a vita! Buona continuazione!” disse 
lei secca che senza nemmeno avere il coraggio di 
guardarmi si girò su stessa e protetta dai suoi uomini, 
sparì nel nulla della fitta foresta. 
Io ancora guardavo il punto vuoto da un pezzo senza 
credere minimamente  a quello che era successo. Sentivo 
solo soddisfazione da parte di chi mi stava dietro e 
serenità e felicità. Io invece ancora non ci credevo di 
essere stata capace di fare la nemica, di beccare la mia 
avversaria e di sconfiggerla. Ovviamente non ce l’avrei 
mai fatta da sola. L’intuizione dell’ultimo minuto sul 
potere di Nessie e tutto il resto mi aveva dato una 
grande mano, ma non si vince mai da soli! 
“Congratulazioni!” mi disse il forestiero soddisfatto. “Con 
tutto rispetto non ci aspettavamo di trovare questa 
situazione tanto favorevole anzi credevamo di essere 
arrivati troppo tardi!”  “Allora non conosci tua nipote Adalasar!” disse Aro 
vedendo che io non rispondevo.  
“Tu la conosci meglio di me vecchio mio!” disse Adalasar 
andando incontro all’amico che lo raggiungeva a grandi 
passi. I due si strinsero la mano da grandi amici.  
“Ho avuto l’onore di conoscerla molto tempo fa!” disse lui. 
Non capivo non sapevo cosa dire … 
“Aro?” chiese guardando torvo. 
“Oh si disse lui avendo intuito a volo “Lui è Adalasar 
ordine di primo grado Merliano, questo vuol dire che è fa 
parte dei buoni come si vuol spiegare meglio, ma è anche 
tuo parente stretto poiché fratello indiretto di tuo 
padre!” 
“Bene piacere di conoscerla!” non osavo guardare 
l’espressione di Jacob confusa quanto la mia. 
“Dammi pure del tu! Il piacere finalmente è tutto mio!” 
disse lui. 
“Come avete fatto a trovarmi?” chiesi io dato che non 
sapevo nemmeno della loro esistenza. 
“Devi sapere che abbiamo perso le tue tracce quando ti 
sei separata dal talismano ma ultimamente ti abbiamo 
percepita anche noi come i nostri avversari anche se dopo 
di loro purtroppo! Qualcuno ci ha avvertito di quello che 
stava succedendo cosi eccoci qua, ma ora vedo che ce 
l’avresti fatta benissimo da sola e ne sono veramente 
orgoglioso!” 
Era rispetto che sentivo trapelare dalle labbra di 
Adalasar? Il potere di Jasper me lo confermava.  “Mi fa piacere di come si siano svolti i fatti ma io ho 
fretta di tornare a casa. Sai dove abito Adalasar se vuoi 
venirmi a trovare sei il benvenuto!” disse Aro e cosi 
dicendo mi salutò seguito da Jane Alec, Demetri, Felix e 
Heidi e salutando vampiri e lupi andò per la sua strada, 
sparendo nel nulla anche lui.  
“Notevole!” disse Adalasar guardando Jacob “Quando vi 
abbiamo dato i nostri poteri non credevamo che potesse 
diventare cosi! Tu devi essere l’alfa?”  
Jacob annui sorpreso anche lui come me di quelle parole.  
C’era cosi tanto da sapere. Adalasar e i suoi decisero di 
rimanere nei dintorni per ogni nostra delucidazione.  

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Capitolo 18
*** il posto giusto di Rea XD ***


Il clan Denali parti dopo qualche ora. Però Josh 
nonostante Garrett lo avesse invitato ad unirsi con loro, 
rimase con i Cullen. Non lo compresi sinceramente. Lui e 
Tanya andavano molto d’accordo. Cosa c’era che non 
andava?  
I Cullen ritornarono alla loro esistenza tranquilla, 
contenti che proprio la piccola di casa loro aveva salvato 
tutta la situazione. Io non vedevo di rivedere Nessie per 
raccontarle personalmente come si erano svolti i fatti e 
ovviamente ringraziarla perché senza il suo potere le 
sorti della situazione sarebbero state diverse. 
I lupi invece si preparavano ad un evento molto più felice 
ed imminente: il matrimonio di Sam ed Emily.  
Come addio al celibato per loro era stato molto deludente 
visto che non avevano nemmeno combattuto o come 
diceva Paul “non si erano divertiti a dovere!”. Qualcuno con più cervello come Seth si dichiarava felice 
di come erano andate le cose alla fine. Ovviamente fu 
stuzzicato per mancato coraggio anche se si sapeva 
benissimo quanto coraggio avesse in realtà. 
La cerimonia fu sensazionale. Anche i Cullen furono 
invitati nonostante il resto dei Quileute non andasse a 
genio la loro presenza. Ma a loro non gli interessava. 
Sapevano benissimo cos’era a scaturire quella reazione 
del tutto umana.  
Ci divertimmo moltissimo. Josh e Reby ballarono anche 
insieme. Per la prima volta notai qualcosa che non avevo 
mai visto in tutto il tempo trascorso con loro perché in un 
certo senso coinvolta anche io nella loro strana relazione.  
“Come mai non sei andato con Garrett?” ovviamente 
chiese solo per conferma la risposta che mi avrebbe dato 
era fin troppo evidente. 
“Beh perché sarei dovuto andare con loro? Sto bene con i 
Cullen e poi sono più vicino a voi cosi!” disse lui. 
“Sai che non sei legato da nessun tipo di patto e sei 
libero di prendere la tua strada quando vuoi!” aggiunsi io. 
“Ma io la mia strada l’ho già trovata e mi piace cosi come 
è!” rispose lui serio. 
Lo guardai perplesso. Le scuse che si trovano quando non 
vuoi ammettere qualcosa nemmeno a te  stesso sono 
eclatanti. 
Lui mi conosceva fin troppo bene per non capire! 
“Che c’è?” mi chiese nuovamente. “Non mi devi dire nient’altro?” gli chiesi io di tutta 
risposta guardando mia cugina. 
“Lo sai meglio di me che è impossibile, però è cosi e ne io 
e ne lei ci possiamo fare niente!” disse ad un tratto in un impeto 
di slanciata sincerità. 
“Beh non deve per forza essere cosi!” cercai di dire io. 
“Si e io non sono il cattivo per antonomasia!” mi rispose 
ironico lui.  
Le stelle brillavano di una luce che sembrava propria. Non 
badava a dove brillare illuminano la serata con tanto brio 
e lucidità da poter rendere tutto possibile, anche 
l’impossibile. E sperai per le persone alle quali volevo bene 
e che mi avevano sostenuta dal primo momento in cui le 
nostre strade si erano incrociate, che le loro esistenza 
procedessero tranquille da quel momento in poi. Con loro 
era casa mia. Io finalmente mi sentivo a casa. Non ero più quella 
che si sentiva il pesce fuor d’acqua della situazione. Era 
tutto cosi semplice, anche se io ero completamente 
diversa da loro ero comunque una di loro.  
 
FINE 


E siamo giunti alla fine anche di questa fan fiction Ringrazio tutti coloro che hanno trovato cinque secondi del loro tempo per leggerla in particolare 
Ringrazio chi come come Leaena e Nidle l'hanno recensita e anche con commenti positivi (Grazie mille ;)
Ringrazio chi come Enzalba e fufe l'ha messa tra le preferite. 
Ringrazio chi come fracullen l'ha messa tra le ricordate. 
Ringrazio chi come ceserina89, Leaena, nene_cullen, ranocchia, tayloryuk11 e UAUI84 l'hanno messa tra le seguite. 

GRAZIE A Tutti, spero sia stata di vostro gradimento. 

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