Anche i Cullen erano sorpresi di quella visita. Si poteva
benissimo vedere chi era sorpreso chi era preoccupato e
chi invece era tranquillo. Bella ad esempio e Nessie erano
sorprese. Jasper, Emmett, Rosalie e Esme preoccupati.
Carlisle, Edward ed Alice erano apparentemente
tranquilli. Alice li doveva aver visti arrivare. Edward
leggeva i pensieri di Aro e quindi sapeva già il perché
erano li. Carlisle era Carlisle, non seppi spiegarmelo in
altro modo. Jacob ancora fresco dalla trasformazione
per aver inviato il messaggio a Seth era nervoso e
saettava il suo sguardo da Nessie ad Aro con molta
velocità. Fu sorpreso quando arrivammo io ed Embry.
“Ho visto il messaggio che hai mandato a Seth!” gli dissi
per tranquillizzarlo.
Non fu per niente tranquilla Jane quando mi vide mi
abbracciò cosi forte che mi mancò il respiro.
“Stai bene vero? Quella strega non ti ha fatto niente?”
disse lei bisognosa di essere rassicurata.
“Si Jane sto bene! Ma voi non dovreste essere qui!” le
dissi io contrariata.
“Non ci posso credere! Noi ci preoccupiamo per lei e lei
quasi ci caccia! Per fortuna Carlisle ci ha detto che
possiamo rimanere quanto vogliamo … “ disse lei di tutta
risposta. “E … “ Jacob sta per parlare quando lei lo interruppe “Si
lupastro ho capito che non dobbiamo cacciare dalle
vostre parti!”
Non poteva funzionare! Aro non ci voleva proprio! Con lui
il talismano non si sarebbe sentito al sicuro.
“Aro tu sai tutta la storia giusto?” gli dissi io provai
almeno quel tentativo.
“Si mia cara, mi fa piacere vedere che stai bene!”
aggiunse lui solennemente.
“Bene prendi la mia mano e capirai perché non dovresti
essere qui!” gli dissi io.
Lui cosi fece.
“È strabiliante!” disse lui che più che impaurito ne era
affascinato. Ma cosa dovevo aspettarmi da lui?
“Aro voi non dovete restare qua!” dissi a voce alta sicché
tutti potessero sentirlo.
“Mia cara noi ti abbiamo protetto quando questa gente –
indicando Jacob ed Embry - si è rifiutata di farlo secoli
prima. Abbiamo tutto il diritto di essere qua e
proteggerti ancora!” rispose lui premurosamente.
“I capi tribù da noi cambiano perché non sono immortali e
dittatori come da voi! Quindi cambia anche il modo di
agire e già ci siamo presi noi la responsabilità sua in
questa faccenda!” Jacob ovviamente parlava da alfa.
“Mio caro amico, questo è evidente! Solo in quel modo
poteva essere usato il talismano! Ma mi vorrai dire che
voi avete dei poteri che noi non conosciamo dediti a
fermare un presunto attacco da parte di quella strega che credimi non si ferma solo al fatto che voi avete
mantenuto il vostro patto!”
“Anche i Cullen hanno dei poteri e tu lo sai benissimo!” gli
risposi io ad Aro prima che Jacob potesse fare altro.
“Ma certo mia cara, dei poteri però contaminati dal
sangue animale!” disse lui.
“Cosa?” dissi io.
“Beh hai visto anche tu con che facilità te ne sei
appropriata nonostante volevi usare solo il potere del
nostro amico Edward, ti è giunto anche quello di sua
moglie e suo fratello e se la connessione fosse continuata
probabilmente anche quello della cara Alice e della
piccola Reneesme! Quante probabilità avete di vincere
contro di loro senza Jane e Alec?” concluse Aro.
Jane e Alec al suo fianco spavaldi si sentiva gratificati
della considerazione del loro capo.
“Capito testina?” mi disse Jane dandomi un colpetto
leggero alla testa.
“Siamo qui per combattere dalla stessa parte! In passato
lo ammetto ci sono stati fraintendimenti ma ora abbiamo
uno scopo comune, quindi mettiamo da parte i vecchi
rancori per prepararci al meglio a questo nuovo pericolo
che incombe su tutti noi miei cari amici!” disse Aro
cercando l’approvazione sia di Carlisle e sia di Jacob.
Quando nessuno dei due parlò, Aro riprese parola “Va
bene vi lasceremo colloquiare in privato senza la nostra
presenza torneremo dopo mezzanotte per sentire quello
che avete deciso!” e senza dire nient’altro solo sfiorandomi con la mano il mio viso colorato di rosso se ne
andò e cosi Alec, Jane, Demetri, Felix e Heidi lo
seguirono.
Jacob premeva dalla voglia di parlare ma Edward in un
attimo li mise la mano sul petto facendoli segno di fare
silenzio e di aspettare.
Dopo un po’ Edward lasciò la mano cadere dal petto di
Jacob e fece segno a tutti di dire la propria. Ovviamente
nessuno voleva la presenza dei Volturi in quella faccenda.
Bella mi aveva ringraziato per quello che avevo cercato di
fare in loro presenza. Ma era inevitabile ora che si erano
auto coinvolti in questa situazione. Per Carlisle infatti i
poteri di Jane ed Alec mi poteva tornare utili. Ma Josh
non la vedeva in questo modo perché il talismano
prendeva a usufrutto solo i poteri buoni mentre quelli
appartenenti a gente cattiva li estorceva da quegli essere
definitivamente.
Era anche vero però che i Volturi si erano offerti miei
protettori per tanti secoli dopo che la prima ave come me
fu cacciata dalla tribù, quindi questo voleva pur dir
qualcosa se io li consideravo come tali anche il talismano
lo avrebbe fatto. O almeno cosi la pensava Carlisle.
“Tu gli e lo hai spiegato chiaramente?” mi chiese lui.
“Si ovviamente si! Credo che tutto quello che ho fatto dal
momento che me ne sono andata da loro ormai lo sa!” dissi
io sconsolata.
“Sei troppo pericolosa per lui, se ti ha come nemico e
specie se sei dalla nostra parte dopo Gennaio. Questo lui lo sa per questo vuole continuare a fare quello che
secondo lui ha fatto fino a che tu sei stata da loro! È per
un loro torna conto nient’altro. Beh certo Jane era al
quanto sincera quando ha detto di essersi preoccupata
per te!” aggiunse Edward sconcertato nel sentire Jane in
quel modo.
“Lei è un umana non è contro dicente per Dracula e la sua
setta?” disse Jacob ancora scosso dell’incontro con Aro.
“Loro non l’hanno mai vista come un umana, ma piuttosto
come una Dea, la fortuna dei Volturi è dovuta proprio al
fatto che lei e le sue avi erano dalla loro parte! Nessun
altro clan provava ad andargli contro finché si sapeva che
aveva degli assi nella manica nascosti. Poi la situazione
per gli altri è peggiorata ovviamente dall’arrivo di Jane
ed Alec nella loro famiglia!” spiegò Carlisle ad Jacob.
“Quindi le parole di Edward sono vere!” aggiunse Jacob.
“Hey come ti permetti a dire che non dico il vero!”
rispose Edward fintamente offeso.
“Lo sai a quello che mi riferivo non a quello che hai detto
tu in se per se!” rispose Jacob all’amico.
“Quindi se io penso che Aro e gli altri sono dalla mia
parte, il talismano dovrebbe agire come ha agito con voi?”
“Probabilmente si, tutto dipende dal tuo stato della
posizione nei confronti di chi ti è di fronte o almeno cosi
la penso io!” confermò Carlisle.
“Anche il punto di vista di chi ti è di fronte. Se i Volturi
non ti considerano un nemico ma un alleato, credo
influisca!” aggiunse Josh pacatamente. “Dovremmo avvisare Sam di questa nuova situazione!”
disse Edward a Jacob.
“Già lo sa, gli e lo avrà detto Seth!” disse lui che in quel
momento però ci guardò me ed Embry con aria maliziosa.
Edward trattene a stento una risatina. Ovviamente Jacob
gli stava facendo vedere quello che un attimo prima aveva
visto Seth.
Io scossi la testa in modo molto contrariato. Embry fece
finta di allacciarsi le scarpe per non dire nient’altro. Ma
sentii uscire aria anche dalla sua bocca, mentre cercava
di guardare l’amico senza ovviamente farsi accorgere da
me.
“La smettete voi due!” disse Bella al marito e all’ amico.
Aveva intuito cosa aveva potuto provocare il mio tono
contrariato?
“Aro si vorrà levare anche una bella spina!” disse Carlisle
volendo cambiare discorso.
“Già Morgana gli ha praticamente dato del vigliacco!”
aggiunse Emmett vivacemente.
“Esatto!” disse lui verso il presunto figlio adottivo che
sembrava quello più forte.
“Quindi? Voi siete d’accordo con il loro intervento?”
chiese alla fine Jacob.
“No ma se vorranno darci una mano è per il bene suo –
indicando me - che dobbiamo accettare Jacob!” disse lui
più rassegnato che convinto dell’utilità dei Volturi in
questa situazione. “Ci farebbero passare per quelli che vogliono sovvertire i
loro incarichi e credimi questa volta troverebbe il giusto
appiglio per volerci far fuori tutti! Se la posta in gioco è
cosi alta per la mia famiglia non mi resta che accettare e
chiedere a voi di fare altrettanto. So che è difficile, ma
loro erano il prima di voi! Dovete accettare Jacob!” disse
Edward aiutando Carlisle nella sua proposta.
“Non prenderanno parte attiva allo scontro saranno una
specie di retro guardia. Ad Aro starà bene come
condizione purché partecipi! Loro correrebbero rischi
molto più alti di noi, se le mie supposizioni non sono
esatte!” disse Carlisle infine.
“Sentite ne devo parlare con gli altri lo sapete! Cercherò
di esser qui prima di mezzanotte con una decisione del
consiglio.” Disse lui e malamente andò via.
Cosa avrebbe detto il consiglio? NO ovviamente. Ero del
tutto inutile cercare di fargli ragionare in altri modo.
Loro erano nemici naturali dei vampiri come i Volturi, non
potevano allearsi con loro. Era contro la loro natura.
“Forse sarei dovuta andare anche io!” dissi. L’attesa mi
stava snervando. Jasper se ne accorse e mi calmò come
meglio poteva.
“No credo che la tua presenza li avrebbe costretti
ancora di più a dire di no, invece” disse Edward.
“È assurdo che speriate in un si, lo sapete?” domandai io
sinceramente.
“Invece secondo me non ne del tutto negativo come pensi
tu!” mi rispose Edward. “Ma voi siete una cosa Edward loro sono i nemici naturali
dei lupi. Il motivo per cui diventono tali! Non prenderanno
mai la decisione che ti aspetti tu!” lo contraddissi io. Ma
Jacob ritornò dopo poco aver avuto il nostro dialogo e io
in un certo senso persi.
“Per loro e per me sta bene ma alle tue condizioni
Carlisle!” sentenziò Jacob.
Non era possibile! Non c’era più limite alla ragione, pensai
io.
“Ovviamente non banchetteremo mai con loro, questo sia
chiaro!” disse senza ulteriori indugi l’alfa del branco.
“No ovviamente ci basta solo una proroga per questa
volta!” confermò Carlisle.
Aspettammo il ritorno dei Volturi in silenzio. Dopo la
mezzanotte Aro e i suoi seguaci si ripresentarono a casa
Cullen, volendo ascoltare il verdetto. Carlisle disse che
per loro e per i lupi andava bene ma gli spiegò le loro
condizioni e i problemi che i Volturi avrebbero potuto
riscontrare nell’immischiarsi in questa faccenda. Parlava
da amico. Nella sua voce non c’era un minimo di rancore
per l’amico che aveva deciso e anche desiderato la sua
morte giusto qualche mese prima. Carlisle mi stupiva per
questo. Non esistevano uomini come lui, tanto meno
vampiri simili.
Aro accettò le condizioni di Carlisle e prese in
considerazione anche le sue supposizioni tra vampiri come
i Volturi e il talismano, ringraziando l’amico per avergliele
fatte notare. Era surreale quella scena. Lupi e Cullen da un lato,
mentre, Volturi dall’altra che cercavano di collaborare
per aiutarmi. Quanto sarebbe andata a buon fine la
collaborazione? Questo non lo sapevo, sperai solo che non
influenzasse negativamente sull’andamento dello scontro
con la mia nemica.
Non era difficile individuare la falla nel piano.
Mi preoccupavo ovviamente di come si sarebbe esposta la
situazione dal momento che nelle nostre file c’erano i
Volturi. Mi avrebbe dovuto rassicurare quel pensiero in
fondo loro erano una specie di dinastia che tutelava i
rapporti tra i vampiri e tra vampiri e altre specie di
essere viventi particolari come loro. Ma era come li
tutelava questi rapporti! Mi aveva stupito la decisione del
consiglio di collaborare con i loro nemici naturali di
sempre. Cosa era pigliato al consiglio? D’altro canto non
mi avrebbe nemmeno fatto piacere un rifiuto secco e di
conseguenza una scatenata discussione tra di loro che
non osavo nemmeno supporre come sarebbe andata a
finire.
Poi c’era la cruda verità, che Alice non sapeva come
sarebbe andata a finire, poiché lei non vedeva il futuro
dei lupi e dato che loro ne erano coinvolti più dei Cullen,
questo offuscava il suo potere.
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