Do Ya Think I'm Sexy?

di elsa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Insecurities ***
Capitolo 2: *** Extraterrestrial ***
Capitolo 3: *** Compromise ***



Capitolo 1
*** Insecurities ***


Piccola premessa: E’ la mia prima fan fiction su Glee (e la seconda in assoluto che pubblico) quindi non siate troppo severi e come direbbe Kurt… “Non mi giudicate!” XD
La storia nel totale non è molto lunga ma ho deciso di dividerla in tre capitoli che sono tutti pronti…ma se volete che li pubblichi di volta in volta, vi prego, recensite almeno un pochino per farmi vedere se apprezzate la cosa!
Non è per vedere belle cose scritte e basta (e non dò per scontato che possano essere solo belle!)…mi servono davvero i vostri commenti per trovare il coraggio di far leggere ad altri qualcosa di mio!
Detto ciò… “Ora potete giudicarmi!” Lo direbbe sempre Kurt…non io.
Scherzo!! Mi associo! XD
 
Buona lettura.



 
 
                                                                                                1-  INSECURITIES


 


Andava tutto bene.
Non doveva farne una tragedia…vero?
Kurt era tornato, finalmente al sicuro ( o almeno si sperava), al McKinley.
Era davvero felice per lui ma questo significava che non si sarebbero più visti tutti i giorni alla Dalton Academy; che anche oltre l’orario scolastico, ognuno avrebbe avuto i propri impegni e si sarebbero incontrati con maggiori difficoltà durante la settimana e che probabilmente le occasioni in cui loro due si sarebbero ritrovati a passare un po’ di tempo “vicini” si sarebbero ridotte ulteriormente rispetto al passato.
E non che in passato queste occasioni fossero poi molte.
Era proprio quello il problema.
Blaine stava riflettendo involontariamente su quell’argomento da circa tre quarti d’ora.
Involontariamente perché, sdraiato sul proprio letto, alle tre e mezza del pomeriggio, in realtà stava cercando di schiacciare un riposino prima di cominciare la sua dose quotidiana di compiti,a quanto sembrava senza ottenere risultati.
Ormai da un po’, aveva notato che quando rimanevano da soli, e l’imbarazzo di Kurt diventava evidente, spesso il ragazzo tirava in ballo il solito cucciolo di pinguino e la sua scarsa esperienza, per giustificare in qualche modo il suo impaccio.
Ma come superare l’ostacolo se non stando il più possibile insieme e procedere a piccoli passi?
In più, a peggiorare le cose e a incupire il suo stato d’animo, infieriva il ricordo di una frase in particolare…
“Non ti dirò mai addio.”
Detto in quella maniera, ossia con stampata in faccia quell’espressione e dopo un abbraccio come quello che c’era stato tra loro, Blaine aveva davvero i suoi seri dubbi.
Quindi, date le premesse, il rapporto che avevano instaurato bastava, così com’era, a superare tutti gli ostacoli futuri? Avrebbe retto oppure no?
Il moro si battè una mano sulla fronte.
Magari il problema non era in Kurt…ma in lui!
Fino a quel momento aveva voluto vedere la cosa da un solo punto di vista!
Kurt in realtà, anche nelle piccole cose, sapeva dedicargli deliziose attenzioni, nonostante quella parte più disinibita di lui che Blaine aveva dato per scontato esistesse, contro ogni aspettativa e con suo grande dispiacere, non stava venendo a galla.
Per non parlare del fatto che era stato  proprio Blaine (con suo grande sforzo) a dichiararsi e a baciarlo per la prima volta e che anche in molte altre occasioni era proprio lui a cercare un contatto con l’latro, a rompere il ghiaccio con una carezza sul viso, un leggero bacio sul collo rubato nei momenti in cui Kurt non si rendeva conto di essere terribilmente vulnerabile ed esposto (e per questo dannatamente attraente e sexy!).
Ma stava di nuovo andando fuori strada…
Magari il punto era che aveva “semplicemente” valutato male l’effetto che poteva avere su di lui.
Forse non esercitava sull’altro una così grande attrazione…
Blaine si mise le mani tra i capelli imprecando contro sè stesso per essere giunto ad una così terribile conclusione.
Era davvero deprimente pensare di non piacere abbastanza al proprio ragazzo! A Kurt!
Non voleva assolutamente crederci.
Si alzò di scatto dal letto e si piantò davanti al grande specchio che ricopriva tutta un’anta del suo spazioso armadio-guardaroba.
Ok, magari i riccioli a volte sfuggivano al gel e sapevano essere davvero irritanti, e guardandole meglio le sue sopracciglia avevano una forma troppo strana o forse i suoi occhi erano esageratamente grandi…
Addirittura sproporzionati!
Del naso non ne parliamo…una patata; e le labbra? Forse troppo volgari per Kurt?
Magari…come al solito era colpa dell’altezza! Forse non le aveva mai dato troppo peso.
E se a Kurt non piacessero i ragazzi più bassi di lui? In fondo non glielo aveva mai chiesto…
Quando si convinse di non poter fare proprio niente, almeno per quell’ultimo “difetto”, passò in rassegna le sue espressioni migliori.
Si avvicinò ancor di più allo specchio e sorrise raggiante. “Discreto” pensò “Ma niente di chè.”
Provò con un’espressione pensierosa/affascinante, ma a suo giudizio non ottenne altro che mettere in evidenza le rughe che gli si creavano sulla fronte… “Orribile”.
Poi passò al suo più collaudato sguardo ammiccante seguito a ruota dal fenomenale occhiolino finale ma…quel giorno non sembravano altro che smorfie!
“Che cos’era quello? Un tic nervoso per caso?” Pensò infastidito.
Fulminò con uno sguardo degno del più efferato serial killer il suo riflesso e gli diede le spalle, frustrato.
In quel momento avrebbe pagato oro per ricevere semplicemente delle certezze piuttosto che mettere in discussione tutto, stupidamente, rischiando di minare alle basi sia la sua autostima che il rapporto con Kurt.
 
Prese il cellulare ed istintivamente fece partire la chiamata.
Subito dopo, dall’altra parte del telefono, fu pronta la risposta.
“Ciao Blaine!”
Tuffo al cuore; come ogni altra volta che lo sentiva d’altronde.
“Ti disturbo?” Chiese timidamente, non proprio da lui.
Una piccola risata raggiunse il suo orecchio “Ma no, che dici? Tu non disturbi mai!”
“Senti…non è che ti andrebbe di vederci?”
“Blaine ma per caso è successo qualcosa?” Chiese Kurt subito allarmato
“Perché hai una voce strana. Qualcosa non va? Stai male? Giornataccia a scuola? I Warbles ti hanno cacciato?”
“Hei hei frena! Non è successo niente!” Si affrettò a rassicurarlo il moro.
Poi riflettendo sulle sue ultime parole…
“Aspetta un attimo. Perché i Warbles avrebbero dovuto cacciarmi?” Domandò incuriosito.
“Ma perché sei troppo bello e bravo per loro, ovvio. Non avevano fatto altro che sopportarti per tutto questo tempo e adesso si sono semplicemente stufati di vederti sventolargli in faccia la tua superiorità ogni volta che canti…ecco tutto.” Rispose l’altro con naturalezza.
Blaine esplose in una sonora risata.
“Kurt, sei eccezionale nell’elaborare trame assurde! Hai mai pensato di scrivere la sceneggiatura per un film?”
“Niente affatto, visto che il mio unico obiettivo in questo momento è farti stare bene. E se una risata era quello che ci voleva…allora sì che mi sento soddisfatto!”
Il cuore di Blaine si riempì di gioia a quelle parole.
Era proprio quello un esempio delle deliziose attenzioni di cui non poteva più fare a meno.
“Ehm…sì…però forse…mi servirebbe qualcos’altro. Posso venire da te o sei impegnato?”
“N-no. Non ho cose in particolare da fare. E Finn è fuori quindi la mia camera è completamente disponibile…”
Momento di silenzio imbarazzato da entrambi i capi del telefono.
“Oddio. Ho appena detto una cosa sconveniente vero?” Chiese Kurt nel panico
“Perché insomma…anche tu mi confondi un po’ Blaine. Cioè, mi hai mandato in tilt il cervello…non so…dirmi certe cose all’improvviso…”
“Non intendevo farti intendere…che…volessi fare certe cose con te, così…ora!”
Chiarì in fretta Blaine non appena capì in che modo le sue parole fossero state fraintese.
“Ahhhh.”
Era un sospiro di sollievo quello che aveva appena sentito?
“intendevo solo che ho bisogno di vederti, e averti un po’ vicino. Ma se a te dà fastidio…”
“Blaine, ma sei davvero tu? Perché dovrebbe darmi fastidio? E’ naturale che anche io voglia vederti!
Non è che mi stai facendo qualche scherzetto?”  Aggiunse dopo un attimo, sospettoso.
“No, no fidati. Magari ti racconto tutto dopo…”
“Benissimo. Allora sbrigati tesoruccio!”
Disse enfatizzando in modo particolare quell’ultima parola, nel tentativo di alleggerire la strana situazione.
Ci riuscì pienamente.
“Ok. Bene. Sono già lì.” Disse Blaine sorridendo.
“Allora vado ad aprire la porta!” Concluse Kurt civettuolo prima che entrambi ponessero fine alla chiamata.
 
Anche se il solo sentire la voce e le parole di Kurt lo avessero rassicurato, come non poteva soffermarsi a riflettere su ciò che poco prima aveva avvertito in maniera così palese?
O stava davvero diventando paranoico, o la realtà era che a Kurt, ,l’idea anche solo ipotetica di fare sesso con lui, non andasse affatto a genio. Non che fosse quello il suo scopo ma il fatto che l’altro escludesse quella possibilità, con un sollievo così tangibile, lo offendeva e mortificava allo stesso tempo.
Comunque stessero le cose decise di mettere da parte quei pensieri negativi, associandoli alla giornata nera che stava vivendo e si diresse verso la propria auto con una certa inquietudine ma contemporaneamente felice alla prospettiva di poter essere smentito, di lì a poco, dalla persona a cui più teneva al mondo. 

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Capitolo 2
*** Extraterrestrial ***


Piccola premessa (parte2): Innanzi tutto grazie mille dei commenti, sono rimasta sbalordita! O.O  Mi avete reso così felice! =) Continuate così mi raccomando…chissà che un giorno grazie a questi incoraggiamenti io non diventi davvero brava…
Comunque torniamo a noi. Questo capitolo è un po’ di passaggio, quindi spero non vi dispiaccia troppo se non ha un vero inizio, ma soprattutto una vera fine; il fatto è che non sapevo dove terminare l’episodio e il taglio ultimo che ho dato mi sembrava il più appropriato.
Per il resto…mi rimetto sempre al vostro giudizio! A voi la parola!
 
Buona lettura.
 
 
 
 
                                                                   2- EXTRATERRESTRIAL
 
 
 
 
 
 
Kurt era già sull’uscio in attesa, quando Blaine parcheggiò la macchina di fronte casa sua.
Il ragazzo gli andò incontro sorridendo e una volta raggiunto lo abbracciò calorosamente.
“Allora? Mi sembra che tu sia ancora tutto d’un pezzo. Stai bene!” disse prendendo l’altro per mano e conducendolo verso l’abitazione.
“Sono vivo.”
“Santo Cielo. Siamo a questo punto?” Sghignazzò Kurt non prendendo il pessimismo dell’altro molto sul serio.
“I tuoi ci sono? Vorrei salutarli”. Domandò Blaine cambiando argomento.
“Mio padre in realtà è uscito poco prima che tu arrivassi per un lavoretto extra in officina, ma non penso starà via per molto. Mentre Carole la trovi in cucina se vuoi…lo so l’orario è assurdo ma stasera si mangia messicano e, come lei stessa dice, le occorrono moooolti preparativi.”
“Tuo fratello invece?”
“Solito appuntamento con Quinn.” Concluse Kurt sbrigativo sventolando in aria la mano.
Parlando del più e del meno, i due si diressero verso la sala da pranzo fino a raggiungere i fornelli dove la “matrigna” di Kurt era intenta ad armeggiare con piccole padelle ripiene di salse diverse ma tutte in ugual modo dall’odore accattivante.
“Oh ciao Blaine!” Esclamò sorridendo vedendolo entrare, ancora mano nella mano, con quello che ormai considerava come un vero e proprio figlio.
“Salve signora Hummel.”
“Blaine ti prego, chiamami Carole!”
Il moro sorrise imbarazzato
“Va bene…Carole.”
“Molto meglio.” Sorrise ancora più incoraggiante lei.
“Allora tutto bene ragazzo? Kurt sembrava un po’ preoccupato quando è arrivato da me, dopo la tua chiamata…”
“Carole…” La ammonì lui.
“Che c’è…sei così carino quando sei apprensivo! Non trovi anche tu?”
Chiese rivolta a Blaine, che rispose con un cenno affermativo del capo, spostando poi lo sguardo sul suo fidanzato, che lo fulminò con un’occhiataccia della serie: “Non ti ci mettere anche tu per favore!”.
Allo stesso modo Blaine, solo grazie allo sguardo, riuscì a comunicare all’altro: “Ma ha ragione! Sei così adorabile!”. Subito dopo Kurt sfiorò leggermente la spalla di Blaine che rispose alla stessa maniera a quel piccolo gesto affettuoso.
Mentre i due continuavano a tubare in quella maniera così evidente, la donna intuì il discorso criptato che aleggiava nell’aria, così sospirando nostalgicamente al ricordo dei bei tempi andati disse:
 “Bene. Voi due, sbrigatevi ad andarvene. Mica vorrete star qui a perdere tempo con me, giusto?
Noi due avremo tempo di parlare come si deve la prossima volta…” Concluse sbrigativamente Carole strizzando l’occhio rivolta a Blaine.
Per un attimo i ragazzi la guardarono stupiti, ma dopo dei veloci saluti, si avviarono proprio verso la camera di Kurt.
Appena quest’ultimo chiuse la porta un paio di braccia avvolsero da dietro la sua vita, portandolo a contatto con il corpo dell’altro.
“Mi sei mancato.”
“……Oooook…..”
Disse Kurt colto alla sprovvista ma ricambiando la stretta poggiando le sue mani su quelle di Blaine.
“Tutto qua.” Continuò lui come a voler liquidare subito la questione.
“Ahhh. Dunque siamo arrivati a questo punto… Ci siamo visti l’altro ieri, e lo sai anche tu che da quando sono tornato al McKinley non possiamo vederci proprio tutti i giorni…”
“Uhmmgnn…” Mugugnò l’altro con il mento poggiato sulla spalla di Kurt.
“Hai detto qualcosa?”
“Veramente no.”
Kurt rise sbarazzino “ Certo che sei davvero strano oggi.” E girandosi a guardare l’altro negli occhi aggiunse: “ Ne vuoi parlare?”
“Non ce ne sarebbe bisogno” disse Blaine mantenendo sempre la stessa distanza nonostante ora si trovasse viso a viso con Kurt.
“Ah davvero?”
“Già…”Il moro ridusse ancora di più la distanza rendendo il suo intento piuttosto evidente.
“E quindi?”
“Non so, basterebbe che…”
“Che cosa?”
“Che tu…”
“Che io?”
Vista l’indecisione dell’altro Blaine non seppe più resistere e si tuffò a capofitto su quelle labbra che desiderava tanto ardentemente, ma un attimo dopo si pentì del gesto affrettato che aveva compiuto. Anche questa volta non aveva saputo attendere che fosse Kurt a manifestare la propria attrazione nei suoi confronti e il piano “Metti alla prova il tuo sex-appeal” che si era profilato nella sua mente, si rivelò un completo fallimento; praticamente messo K.O. dai suoi stessi ormoni scatenati prima ancora che dall’inumano controllo del suo ragazzo.
 Il bacio in sé, fu spettacolare come i precedenti se non migliore, peccato non fosse quello il punto.
“Wow” Fece Kurt a bassa voce con le labbra ancora rosse, non appena i due si staccarono.
“Allora ti sono mancato sul serio.”
“Avevi qualche dubbio?” Chiese l’altro scendendo a baciargli il collo.
Inizio del tipico momento di “intimità” tra Blaine e Kurt:
“Uhm…ma che bagnoschiuma hai usato stavolta?” Chiese il moro annusando la pelle dell’altro con avidità.
“E’ sempre lo stesso. Ma me lo chiedi continuamente...”
“Sai com’è…” aggiunse Blaine sorridendo in modo malizioso “ in questi momenti è difficile tenere a mente qualcosa…”
“No dai Blaine!” Esclamò poi, tutt’a un tratto Kurt, ritraendosi appena. “Lo sai che i morsi non mi fanno impazzire. Ho la pelle delicata!”
“…”
“Hei hei…no…a-aspetta…niente succhiotti. Fa troppo caldo per sciarpe o maglioncini a collo alto!”
“Esiste il fondotinta Kurt…”
“Non metto quelle schifezze sulla mia splendida pelle, se non strettamente necessario!”
“…”
“Uhmm…ah…ah ah…….HAHAHAHA!”
“…?!...”
“Scusa, scusami davvero! E’ che se mi sfiori in quel modo la pancia mi fai il solletico…”
Spiegò Kurt sfilando le mani di Blaine da sotto la sua camicia.
L’usignolo sbuffò sonoramente, ma la protesta che stava per sgorgare spontanea dalla sua bocca tornò indietro prontamente quando l’altro affondò una mano tra i suoi capelli e cominciò a portarvi scompiglio, cercando di farli tornare il più possibile al loro stato originario.
“Adoro i tuoi capelli…anche spettinati!” sussurrò Kurt all’orecchio di Blaine prima di lasciarvi un leggero bacio, che anche se breve e casto riaccese ancor di più il desiderio nell’altro ragazzo.
Tornarono a baciarsi appassionatamente fino a quando Blaine non incollò i suoi fianchi a quelli di Kurt.
“Ahh…Blaine…Oddio.  S-se fai così, non so per quanto… OH mio D-potrò resistere!”
Strillò con più forza del previsto Kurt, messo in seria difficoltà dalle calorose attenzioni che sembrava volergli prestare quel giorno il suo ragazzo.
Così, anche se momentaneamente annebbiato dal turbinio di emozioni che gli frullavano per la testa (e non solo lì!) , con un ultimo briciolo di razionalità, cercò di riguadagnare una certa distanza di sicurezza, spingendo l’altro sulle spalle per farlo allontanare.
“Che c’è ora?” Sbottò Blaine vista quell’ennesima interruzione.
“Niente è che, prima che ci lasciassimo…coinvolgere troppo…ecco, volevo…”
“Ti prego dimmi che non stai per dire quello che penso! Se ogni qual volta tu tirassi in causa un pinguino, questo si materializzasse in Ohio, casa tua sarebbe il nuovo polo nord!” Esclamò Blaine non riuscendo a trattenersi dalla frustrazione.
“Io…veramente volevo solo…chiederti un consiglio...” Rispose allibito per quello sfogo il ragazzo.
“Non pensavo di farti irritare in questo modo. E poi che cos’hai contro i pinguini adesso? E soprattutto, cosa diamine c’entrano?”
Continuò Kurt un po’ offeso da quell’attacco, per lui immotivato.
“Assolutamente niente…Sono solo un po’…confuso oggi. Fai finta che non ti abbia detto nulla.”
Cercò di riparare l’usignolo non volendo che la cosa finisse per degenerare in una lite.                     “
Uhmmm credo che metterò in pratica l’idea…”  Fece quindi Kurt allontanandosi leggermente dall’altro, ritornando in un batter d’occhio, allo stato d’animo di qualche istante prima.
“Sai è per un compito per il Glee Club…e ci tengo molto…”
Blaine guardò per un attimo perplesso il suo ragazzo, che in quel momento era intento a fargli gli occhioni dolci da cerbiatto per renderlo disponibile all’ascolto, come se veramente niente fosse mai accaduto.
Punto numero uno.
Come faceva “quell’alieno” a passare sopra a cose e situazioni che alle persone normali avrebbero dato sicuramente un enorme fastidio e avrebbero immediatamente  trasformato in un caso di Stato? ( Forse aveva nascosto lì da qualche parte, sul suo perfetto corpicino da extraterrestre, un tasto si Reset…la prossima volta avrebbe dovuto cercare meglio…)
Punto numero due.
Come era possibile che ogni volta finisse alla stessa maniera?
Prima trovava difficoltà anche solo nell’approcciarsi a lui e poi quando le cose si facevano un pochino più interessanti Kurt decideva di interrompere il tutto per parlare di chissà cosa…cioè, di solito, del Glee Club della sua scuola.
Punto numero tre.
Perchè ogni volta finiva, a malincuore, per accontentarlo?
“Dimmi pure…” disse atono, lasciandosi cadere pesantemente a sedere sul bordo del letto di Kurt.
L’altro rimase invece in piedi di fronte a lui torcendosi le mani mentre apparentemente sembrava cercare le parole giuste da usare.
“Vedi, questa volta vorrei davvero stupire la classe portando una canzone che gli altri non diano per scontato che io scelga. Insomma, tu che ami generi musicali diversi dai miei potresti darmi una mano!”.
Concluse speranzoso guardandolo.
“…”
Vedendo che l’altro continuava a ricambiare il suo sguardo leggermente smarrito, aggiunse frettolosamente:
“Oh, già…il tema sono gli anni 70’”
“Bhè…dammi un po’ di tempo per pensarci ok? Non è mica una cosa così semplice…”
“Certo certo!” Esclamò l’altro andando a sedersi di fianco a lui.
Si guardarono per qualche altro secondo senza sapere cosa aggiungere così Kurt si limitò a poggiare la sua testa sulla spalla di Blaine e fissare il vuoto davanti a lui, aspettando che la sua metà  trovasse l’idea giusta per la performance canora.
Dopo qualche minuto, in cui Kurt ebbe anche modo di apprezzare meglio la recente manicure che si era fatto fare dalla sua estetista di fiducia…
“Sai Kurt.” Disse all’improvviso Blaine i cui occhi si erano repentinamente accesi di una strana luce.
“Credo di aver trovato la canzone per te!”
Senza aspettare un secondo di più, si fiondò sul computer del suo ragazzo che il quel momento lo guardava confuso e speranzoso, senza osare interromperlo nella sua ricerca.
Dopo nemmeno sessanta secondi, con suo grande stupore, Kurt  sentì partire la base musicale di una canzone decisamente famosa…accompagnata dalla voce stessa di Blaine! 

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Capitolo 3
*** Compromise ***


Piccola premessa (parte3): Salve a tutti! Ci terrei a dire che è proprio da questa canzone che Blaine sta per cantare che è nata l’idea di tutta la fan fiction! Canzone che tra l’altro suggerirei assolutamente di ascoltare nella versione cantata dai Warbles! Dico solo che a me non era mai piaciuta ma che sono riusciti a farmela andare a genio! Sarà che la canta Darren Criss…il che non è poco! (Lo adoro!) XD Aggiungerei solo che da una parte sono un po’ triste perché si tratta già dell’ultimo capitolo ma dall’altra anche un po’ sollevata perché è davvero difficile scrivere!! (Ammiro immensamente chi lo fa!).
Sperando che la storia non vi deluda…ecco a voi! ^_^
 
Buona lettura.
 
 
 
 
 
 
 
 
                                                                                                     3- COMPROMISE
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Sugar
Sugar
Mmm ... ooh

 

Blaine prese improvvisamente Kurt per le mani e lo fece alzare, portandolo al centro della stanza e cominciando a girargli intorno provocatoriamente.
 

She sits alone waiting for suggestions
He's so nervous avoiding all her questions
His lips are dry, her heart is gently pounding
Don't you just know exactly what they're thinking?

 
If you want my body and you think I'm sexy
Come on, sugar, let me know!
If you really need me just reach out and touch me
Come on, honey, tell me so!


 

Kurt spalancò la bocca in cerca di inutili parole vedendo il suo ragazzo cantare a squarciagola come un pazzo, mentre si impegnava in mosse sinuose e prodigava in sguardi ammiccanti strusciandoglisi praticamente addosso.
Ma le sorprese non erano finite.
Senza quasi accorgersene Kurt si ritrovò semisdraiato sul suo letto con Blaine che continuava a cantare a cavalcioni su di lui.
 

 He's acting shy looking for an answer
Come on, honey, let's spend the night together
Now hold on a minute before we go much further
Give me a dime so I can phone my mother
They catch a cab to his high rise apartment
At last he can tell her exactly what his heart mean

 
 

Dopo quelli che a Kurt sembrarono interminabili attimi, l’usignolo si alzò continuando a ballare da solo per la stanza, lasciando l’altro sempre più sconvolto a guardare quello spettacolo.
 

If you want my body and you think I'm sexy
Come on, sugar, let me know!
If you really need me just reach out and touch me
Come on, honey, tell me so!

 
 

Tornando a rivolgersi espressamente a Kurt, sempre con le sue formidabili espressioni facciali, in quel momento Blaine aggiungeva portandosi le mani al cuore:
 

His heart's beating like a drum
'Cause at last he's got his girl home
Relax, baby, now we are alone…


 

Ok. Decisamente Kurt ne ebbe abbastanza.

Dopo aver ascoltato quell’ultima frase si fiondò verso il pc e spense la musica.
“Sei diventato matto tutto d’un colpo?”
“Perché, che ho fatto di male?” Ribattè Blaine con aria innocente.
“Ma nieeeente! Mancava solo uno strip-tease alla fine dello spettacolo! ”
Senza aspettare che l’altro ribattesse alla sua frecciata, continuò furibondo.
“E poi…Oh Santa Barbra aiutami tu! Che c’entro io con questa canzone? Lo sai che mi metterebbe in imbarazzo cantarla! La sensualità non è il mio forte…lo sappiamo tutti e due!”
“Bhè mi sono lasciato trascinare da certi pensieri. Scusami. Non stavo pensando affatto al compito per il Glee Club.”
“Meglio ancora! Grazie mille Blaine! E allora perché l’avresti cantata?”
“Vedi…” ma Kurt lo interruppe improvvisamente fulminato da un’idea.
“Aspetta un attimo. Non mi dire che era “realmente” rivolta a me! Cioè…cosa significa?
Prima al telefono mi assicuri di aver capito male, che non avevi intenzione di fare alcun chè, e poi mi canti una canzone del genere? …
Che vuoi da me, Blaine?!”
“Ma che problema hai? Sono per caso così terribile? Se in realtà pensi che io sia l’ottavo nano di Biancaneve o che manchi completamente di stile, ti prego dimmelo subito! Voglio…voglio solo che anche tu mi desideri!” gli rispose il moro tutto d’un fiato.
“Che me lo dimostri in qualche maniera, ogni tanto almeno…non che io voglia che mi salti addosso come ho fatto io prima con te. Quello faceva parte dell’interpretazione del brano…ma insomma…qualche volta…”
La sua voce si spense sperando che a quel punto l’altro arrivasse da solo al nocciolo della questione. Mentre Kurt rimuginava su quella, a dir poco, stramba conversazione, Blaine riuscì a cogliere di sfuggita il labiale dell’altro, che recitava più o meno così:
“ Ma che…ottavo…Biancaneve…è pazzo…”
“Continuo a non capire.” Disse poi Kurt all’improvviso con tono severo, a braccia conserte e labbra strette.
Blaine sospirò profondamente.
“La verità…è che da quando sei tornato al McKinley ti sento più distante. E quello che prima mi bastava come conferma del tuo affetto per me… ora non mi basta più.”
Dopo quell’ultima affermazione dell’usignolo il silenzio regnò sovrano nella stanza.
Blaine cominciava davvero a preoccuparsi, finché Kurt non decise finalmente di dare segni di vita sbattendo due volte le ciglia e facendo scivolare le braccia lungo il corpo.
“Se davvero questo è il motivo…”
“Ti ho detto la verità.”
Kurt annuì con la testa prendendone atto.
“…Bhè. Allora sei proprio uno stupido.”
Affermò mentre sorrideva e poggiava la mano sulla guancia dell’altro, accarezzandola.
“Mi spiace davvero che il mio atteggiamento da…”
Breve incrocio di sguardi.
“Ok. Evitiamo metafore animalesche...ti abbia spinto sino al punto di dubitare della tua…hemm…carica erotica.  Blaine io penso che tu sia….estremamente sexy….e…e…”
In quel momento il moro pendeva vergognosamente dalle sue labbra.
“Eccitante...” Riuscì a terminare Kurt il cui viso aveva perso per la prima volta il classico colore bianco porcellana.
“Cioè…cosa pensi che io sia di ghiaccio? Che non immagini mai noi due…che…no? Hai capito?
Oh mio Dio non ce la posso fare! Eppure avevo sempre pensato fossi tu il più sicuro di sé, tra i due!” Proruppe Kurt  voltandosi dalla parte opposta e coprendosi il viso con le mani.
Con quella dichiarazione aveva effettivamente superato sé stesso non chiedendogli di uscire dalla stanza come l’ultima volta in cui avevano cercato di affrontare insieme un argomento del genere.
“La pensavo così anche io a dire il vero…prima che tu sconvolgessi in questa maniera la mia vita” Disse Blaine poggiando le mani sulle spalle dell’altro (come era sua abitudine fare) e facendolo voltare nuovamente verso di lui.
Kurt lo guardò esterrefatto, letteralmente colto di sorpresa da quelle parole del tutto nuove per lui.
Blaine fino a quel momento non si era mai lasciato andare veramente nell’esprimere le proprie emozioni, se non nel momento in cui si raccontava cantando.
Avevano lo stesso problema in fondo…che si manifestava in maniera differente.
Kurt trovava decisamente più naturale esprimere il suo affetto con le parole che a dimostrarlo con i fatti, mentre per il suo ragazzo era completamente l’opposto.
“Uhmm…sono davvero colpito Blaine Anderson. E queste tue parole mi hanno illuminato.”
Fece Kurt riprendendosi dallo stupore di poco prima e portandosi un dito sulle labbra, pensieroso.
“Forse ho capito il nostro e sottolineo NOSTRO problema. E so come risolverlo…”
“Quindi…abbiamo ufficialmente un…problema?” Chiese il moro confuso e un po’ preoccupato.
“Non ti spaventare. Dimmi solo che per te sono unico.” Disse con fermezza Kurt avvicinandosi a lui. Blaine deglutì a fatica nel sentire quella richiesta.
Per dire al proprio ragazzo “Sei adorabile” non ci voleva poi molto sforzo…ma spingersi oltre significava superare un ostacolo di cui non si era mai reso veramente conto dell’esistenza.
Lo aveva detto lui stesso una volta. Non era mai stato il ragazzo di nessuno.
Kurt era il primo con cui aveva creato un legame del genere. E quello era il primo ostacolo che avrebbe dovuto superare stando con lui. Quanti altri ce ne sarebbero stati in futuro?
Bhè…davvero non gli importava conoscere la risposta. Improvvisamente realizzò che per Kurt e soprattutto insieme a lui, avrebbe potuto spingersi molto più in là che con chiunque altro.
Dopotutto, guardando i limpidi occhi del ragazzo di fronte a lui, di cui si rendeva conto di essere innamorato solo in quel momento, non gli sembrava affatto una cosa troppo difficile da potergli dire con sincerità.
Passò ancora un piccolo intervallo di tempo in cui si concesse di riflettere ulteriormente  e poi disse serio:
“Lo sai che sei l’unico per me.”
“Forse…ma non me lo hai mai detto…”
Disse Kurt prima di sporgersi in avanti e baciarlo dolcemente andando a ridisegnare lentamente con la lingua i contorni delle sue labbra e poi approfondendo quel contatto stuzzicando l’altro a reagire.
“E tu non mi hai mai baciato così”.
Disse a sua volta il moro riaprendo gli occhi non appena l’altro si fu allontanato.
Kurt accennò un grazioso movimento del capo come a confermare l’affermazione dell’altro e allo stesso tempo cercare di sminuire l’ imbarazzo nel sentirselo dire.
“Ora…dimmi che non puoi fare a meno di me.”
“Assolutamente…non posso fare a meno di te.” Sussurrò Blaine mentre già Kurt si riappropriava della bocca dell’usignolo, stavolta con maggiore impeto e desiderio.
“E che anche di fronte ad una proposta indecente di Ricky Martin sceglieresti sempre e solo me…” riuscì ad aggiungere Kurt non appena si staccò dall’altro per prendere fiato.
“Ovvio. Sei mille volte meglio tu.” Rispose Blaine sorridendo appena in tempo per ricevere un ulteriore e appassionato bacio di Kurt, che fattosi ancora più intraprendente cominciava ad accarezzarlo lungo la schiena provocandogli piccoli brividi di piacere.
“Forse penso di aver capito come funzioni tutto questo…Provo a continuare da solo…”
Disse poi cominciando a padroneggiare la situazione.
“Fai pure allora.”
“…”
“Sei speciale Kurt…” Sussurrò al  suo orecchio attaccando i primi bottoni della sua camicia e lasciando un piccolo morso sulla sua spalla.
“E mi ritengo enormemente fortunato per averti incontrato…” continuò mentre l’altro lo privava della leggera giacca che indossava e lo baciava sul mento e sul collo.
“Penso a te costantemente…”
I due tra carezze e baci si avvicinarono al letto accomodandovisi sopra.
“Credo davvero che tu sia la cosa più importante al mondo per me.”
Le camicie di entrambi finirono abbandonate a terra.
“E non vorrei cambiare niente di te…”
Kurt intrecciò le gambe dell’altro alle sue quando questo si stese sopra di lui con delicatezza.
Le carezze si fecero più audaci, i movimenti più sicuri e meno impacciati mentre entrambi godevano per la prima volta di un vero momento di intimità.
“Oh Kurt non sai quanto…”
“Blaine. Direi possa bastare. Adesso voglio la tua bocca tutta per me.” Disse Kurt quasi interrompendolo, impaziente nel ricevere maggiori attenzioni dall’altro.
A Blaine sembrava un sogno. Non se lo fece ripetere due volte.
Baciò ogni centimetro di quella pelle immacolata, questa volta completamente a sua disposizione, dedicandogli le sue migliori cure, provocando così non pochi gemiti nell’altro ed un’estrema soddisfazione a sé stesso nel sentirli.
Arrivò all’altezza del suo bacino.
Senza aspettare più di tanto cominciò a slacciare la cintura del ragazzo che in quel momento tratteneva il fiato incerto di come reagire alle successive mosse di Blaine.
Ma quando quest’ultimo, per spezzare la tensione tornò sulle sue labbra, mordendole piano e bisbigliando:
“Hai qualcosa da dichiarare riguardo al Glee Club? Perché se vuoi farlo… ora o mai più…”
La tensione in Kurt si sciolse più velocemente del gelato in agosto e si concesse una breve risata.
Subito dopo poggiò le mani sul fondoschiena dell’usignolo, si aggrappò alla sua cintura e ne ripercorse la lunghezza fino ad arrivare sul davanti. Mentre cominciava a slacciarla e (con un po’ di esitazione), a sbottonare i pantaloni del moro, rispose:
“ Penso proprio di non avere niente da aggiungere…”
“ Wow, mi piace da morire questo Kurt così… sfacciato”  disse Blaine sottolineando l’ultima parola con una faccia aggressiva volutamente esagerata, tanto da diventare buffa.
“Stai zitto… Brontolo!” fece l’altro ridendo e trascinandolo possessivamente a sé.
 
 
 
                                                                                
              
 
                                                                                                                          FINE.
 

 
 
 
 
 
 
 
 
Ps: Vi ringrazio ancora un mondo per le recensioni che fino ad ora avete lasciato e ringrazio già da adesso quelli che lo faranno non appena avranno terminato di leggere questo capitolo!!! Grazie per i complimenti ma grazie anche per avermi fatto notare gli errori! ^_^” Prometto che se avrò qualche altra folle idea tornerò a scrivere su questa stupenda coppia, dato che con mio grandissimo stupore, la Klain mania non è poi così diffusa…(avrei immaginato un numero di storie al riguardo mooooooolto maggiore! O_o ) Quindi incoraggio anche gli altri a scriverci su! U.U
Riguardo alla storia…spero che la scelta della canzone sia stata di vostro gradimento...dopotutto l’avevo già anticipata con il titolo della fan fiction! XD E scusatemi per quel Ricky Martin buttato lì…non sono mica sicura che a Kurt sarebbe mai venuto in mente…-__-“ (Ecco il mio ragionamento: è un sex symbol, è un cantante, è gay, quindi ci sta!). Bho ditemi voi! =)
Un bacione a tutti!   By Elsa                                           
 
 
 
 
 
 
 
  

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