Come and Get Your CANDY! ♥

di Costychan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


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Come and Get Your CANDY!  

 

PROLOGO.

 

 

 

-Fuoco!- urlò un ragazzo dai capelli castano chiaro con un sorriso maligno sulle labbra, facendo fuoriuscire dalle mani scie di fuoco, che colpirono la persona davanti a lui.

-Ahhh!!!- fece quest’ultimo, cadendo a terra, urlante per il dolore.

-E con questo siamo a dieci- disse il ragazzo, poggiando entrambe le mani sui fianchi.

-Dieci in una sola giornata?- fece stupito un altro ragazzo, giungendo dietro di lui. –Ma non finirai per stancarti? Sono degli esseri umani, in fondo.

L’altro ragazzo fece una risata. –Più correttamente sono delle nullità.

-Sai, Itsuki, non credi di essere troppo esigente? Non tutti sono al tuo livello, sai?

Il ragazzo si spostò una ciocca di capelli castani. –Già, Kyon, hai ragione: sono troppo deboli- disse con voce leggermente malinconica. –Non sono ancora riuscito a trovare un degno avversario- sbuffò, guardando alcuni compagni sollevare il ragazzo che aveva sconfitto poco fa e portarlo via.

Rimasero in silenzio. Kyon guardava Itsuki che muoveva la spalla, riscaldando i muscoli del collo.

-Ah, a proposito di degni avversari…

-Cosa?- chiese Kyon, voltandosi.

-Ti consiglio di sbrigarti ad iniziare la missione assegnata dal Capo, se non vuoi uscire dal Team Magma.

-Quale missione?

-Come, “quale missione?”- Itsuki scoppiò in una risata. –Ti hanno dato la missione di sconfiggere quel fastidioso Team Luce.

-Ah, già! Ma…come faccio? Cioè, non conosciamo niente di questo Team.. Sappiamo solo che sono ragazzi di all’incirca la nostra età che se ne vanno in giro ad uccidere i nostri alleati!

Itsuki gli mostrò un sorriso. –Questo è un tuo problema, te la devi sbrigare tu- detto questo entrò nel camerino per cambiarsi, lasciando Kyon da solo.

Quanto odiava i suoi stupidi sorriseti.

Rimase immobile per qualche secondo, per poi uscire, alla ricerca di questo maledetto Team e sperando che finisca tutto presto.

 

 

 

 

 

 

 

//SPAZIO AUTRICE//

Ok, per quanto vi possa sembrare piccolo questo capitolo…beh, non fatevi strane idee!
Ah, ah, ah! No, vabbé, vi voglio semplicemente dire che questo è solo un prologo/introduzione, per questo è abbastanza corto, gli altri saranno moooolto più lunghi.
Riuscirà Kyon ad incontrare il Team Luce? XD
Vabbé, comunque, anche se penso che si capisca, il pairing principale sarà KyonxHaruhi.

Beh, spero vi sia piaciuto!

Lasciate qualche recensione, giusto per farmi sapere cosa ne pensate! ^-^

Kurumu

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


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Come and Get Your CANDY!  

 

CAPITOLO 1.

 

 

 

-“Questo è un tuo problema, te la devi sbrigare tu”- fece una smorfia. –Itsuki, che essere noioso! Sempre a guardarmi con quel sorriso idiota! E comunque, se continuiamo di questo passo, come faremo a distruggere quelli del Team Acqua? Saranno anche nostri alleati, ma non mi fido di loro.

Sentì delle voci in lontananza.

-Fermateli, sono quelli del Team Luce!

Kyon si fermò udendo quella parola. Si voltò di scatto, vedendo persone scappare via velocemente e sparpagliarsi in strade diverse. Uno di questi venne proprio incontro a lui. Era coperto da un lungo mantello che gli copriva il corpo e un cappuccio, che gli arrivava fino alla punta del naso.

-Bene…uno del Team Luce- fece un sorriso divertito. –Avevo proprio desiderio di scontrarmi con uno di questi ribelli bastardi- dal palmo delle mani scaturì una fiamma rossa.

Vide la persona correre verso di lui, non avendo il minimo sospetto delle intenzioni del ragazzo, che aspettava solamente il momento di colpirla.

Però, quando cercò di sferrare il colpo, la persona gli saltò davanti e lo sorpassò con incredibile agilità, per poi continuare la fuga come se niente fosse.

Kyon rimase a bocca aperta, come aveva potuto quel...tipo della Luce ignorarlo in quella maniera?

L’unica cosa che era riuscito a vedere durante quel salto era che la persona aveva una corporatura snella ed era riuscito ad intravedere dei ciuffi bruni che le fuoriuscivano dal cappuccio.

Le sue mani fremevano di vendetta e corse dietro la persona. Era curioso di vedere in faccia il famigerato Team Luce. Aveva sentito tante storie su di loro. Non si sapeva quanti fossero, né che aspetto avessero, ma sapevano dominare vari elementi ed erano così bravi da essere scampati al Team Magma e Acqua. Addirittura c’era una grossa taglia su di loro, per chi riuscisse a catturarli o ad ucciderli.
A lui interessa solo sfidarli e vedere lui stesso se erano così bravi come si diceva.
- Sembra scomparso…- disse Kyon fermandosi e guardando intorno.

Sospirò, appoggiandosi ad uno dei tanti alberi lì nei dintorni, per poi lasciarsi scivolare fino a terra.

Chiuse gli occhi, assaporando quel venticello che gli accarezzava il viso.

Era raro che nella Città del Fuoco si sentisse un’aria così profumata e pulita. Anzi, nella sua città non c’era neanche un albero. Era stato distrutto tutto dalle fiamme.

In quel momento udì delle voci allegre, sembrava esserci come una piccola festa. Il ragazzo si grattò la testa, scompigliandosi un po’ i capelli.

Si alzò da terra un po’ seccato, ma la curiosità di sapere cosa stesse succedendo era più forte della sua pigrizia.

Mise entrambe le mani in tasca, cominciando ad avviarsi verso il luogo dove sentiva quei rumori, che si facevano sempre più vicini.

Appena arrivato alzò lo sguardo: c’era un gruppetto di ragazzi che facevano spettacolini usando dei trucchi. Tutti quelli che stavano attorno di essi esultavano meravigliati a ogni loro minima azione.

Kyon, però, guardando meglio, notò che quelli non erano semplici trucchi.

-Dominatori…- mormorò appena, avvicinandosi appena di più.

Evidentemente la gente intorno non si era ancora accorta delle loro vere capacità, semplicemente per il fatto che loro appartenevano ai “comuni cittadini”, ovvero coloro che non sanno dominare alcun elemento. Guardò meglio i ragazzi: davanti a tutti c’era un ragazzo dai capelli neri con qualche ciocca grigia e dagl’occhi marroni, che parlava al microfono. Evidentemente stava facendo il narratore. Un po’ più indietro c’era una ragazza dai corti capelli grigi e dagl’occhi giallastri che stava suonando uno strumento, simile ad un flauto, mentre ai bordi c’era una ragazza dai lunghi capelli rossi e un ragazzo dai capelli bruni, con un taglio simile a quello di Kyon, che stavano facendo uscire dal palmo delle mani qualche scia di luce.

Kyon fece un sorriso: tutti i dominatori, perfino quelli più inesperti riuscirebbero a fare quel giochetto con la luce. Dipendeva tutto dal bagliore del sole, niente di più facile. Eppure, i citrulli intorno a Kyon, sembravano non essersene affatto accorti.

Beh, in fondo era normale…

Improvvisamente una ragazza dai capelli castani spuntò dalla folla, andando dritta al centro, per poi far spruzzare dalle mani un po’ d’acqua, che andò a finire sopra le teste bollenti degli spettatori, a causa dell’afosa giornata.

Kyon rimase meravigliato e sorpreso nel guardare quella ragazza. Il suo sguardo era ammaliante e sorrideva al pubblico.

-…Possibile che lei sia…?- scosse la testa. –Nah, impossibile- sbuffò, guardando da un’altra parte.

Dopo qualche altro secondo lo spettacolo si concluse e la gente, soddisfatta, mise i soldi in un contenitore che il ragazzo che prima parlava al microfono passava davanti loro per raccogliere la mancia.

Poi il ragazzo passò davanti a lui con il contenitore. Vedendo che Kyon non metteva nessuna monetina all’interno, gli sorrise facendo un ghigno, quasi di sfida.

-Almeno ti è piaciuto lo spettacolo?- domandò il ragazzo.

Kyon lo guardò negl’occhi, per poi accennare un sorriso.

-Sì. L’ho trovato…interessante- disse. L’altro lo guardò per qualche secondo, per poi sorridergli..

Kyon lo guardò pensieroso. Era ormai sicuro di trovarsi di fronte al Team Luce. Ma chissà, magari quel ragazzo che gli era passato davanti con il contenitore doveva essere il capo, con quell’espressione così sicura e seria.

Sì, non aveva dubbi: si trovava di fronte al più forte di tutto il Team Luce.

-Ehi, dolcezza! Si è divertita?- la sua espressione cambiò totalmente quando si trovò di fronte alla ragazza vicino a Kyon.

-Sì, sì…ehm…molto- sussurrò lei, imbarazzata da come la guardava il ragazzo.

-Se vuole possiamo concederle il bis gratis…solo per lei- disse in tono mieloso.

-Oh, veramente?- chiese la ragazza incredula ed entusiasta.

-Ovvio!- sorrise il ragazzo. –Deve solamente darmi il suo numero di telefono, indirizzo, città e…ahi!

-Piantala Taniguchi!- disse la ragazza dai capelli marroni che spuntò improvvisamente vicino a loro, prendendo il ragazzo per l’orecchio.

-Ehi, Haruhi! Non mi disturbare! Sono impegnato in una discussione di vitale importanza!

-Sì, come no- disse lei sarcastica, per poi tirare Taniguchi via prendendolo per l’orecchio.

Kyon era rimasto spiazzato. Com’era possibile quell’improvviso cambio di comportamento solo per una ragazza.

Forse non era lui il capo. Scosse la testa. Impossibile! Il resto del gruppo era composto da ragazze. Ah, e c’era anche un altro ragazzo, ma aveva l’aria di un mammalucco.

Kyon sbarrò gli occhi, per poi fare un sorrisetto. Ma no…era lui il capo. Faceva così solamente per distogliere i sospetti su di lui. Mica scemo…

Ritornò a guardare Taniguchi, tirato dalla ragazza dai capelli bruni, che lo tirava fino ad un carretto più in là, seguito dal resto del gruppo. Intanto la gente che prima si era fermata per vedere lo spettacolino ora ognuno se ne stava andando via per conto suo, dato che ormai era finito.

Kyon continuava a stare lì. Doveva trovare un modo, un qualsiasi modo, per sconfiggere il Team Luce e finalmente terminare quella stancante missione.

Ma, dato che non conosceva ancora bene i suoi nemici, prima di passare alla violenza sarebbe stato meglio giocare prima d’astuzia…

 

 

-Ahi, ahi!! Haruhi, so camminare! Lasciami l’orecchio!- disse il ragazzo dai capelli neri con qualche ciocca grigia, non riuscendo più a sopportare la mani della ragazza sul suo orecchio ormai dolorante.

-Taniguchi, devi smetterla di fare il cascamorto con ogni bella ragazza che ti ritrovi davanti agl’occhi- gli urlò Haruhi, arrabbiata. –Non è carino nei confronti di…

-Di Mikuru!- Taniguchi, contento, prese le mani di una ragazza dai lunghi capelli rossi, vicini al castano. –Tanto lo sanno tutti che vorrebbe diventare mia moglie!

-M…Ma i…io n_non ci ho mai p…pensato- mormorò la ragazza, con le lacrime agl’occhi.

-Vabbé, tanto non devi dirmi quello che so già- alzò le spalle Taniguchi, ricevendo un sospiro malinconico e arreso da parte di Mikuru.

-Ma l’ascolti quando parla? Per uno come te ci vorranno secoli per mettersi con una ragazza con la faccia da lolita e con le tettone come Mikuru- disse a tono di voce alto e divertito Haruhi, riferendosi a Taniguchi, poi si voltò verso un ragazzo dai folti capelli castani. –Piuttosto…Kunikida, hai messo tutto il necessario all’interno del carro?

-Sì, Haruhi. l’avevo fatto da un bel po’ di tempo- le sorrise il ragazzo.

-Bene!- urlò la ragazza, puntando un dito verso il cielo. –E ora, il mitico Team Luce può partire a cerc

-Shhhh!!!- il resto del gruppo le tappò la bocca, per paura che la loro identità potesse venire scoperta.

-Piuttosto- sussurrò Haruhi. –Decidiamo le posizioni.

Si voltò verso una ragazza dai capelli grigi e dagl’occhi gelidi.

-Yuki, tu guiderai il carro!

-Capito- disse a voce bassa e fredda, mettendosi al suo tipico posto da cocchiere.

-Bene. Mmm….Mikuru, tu vai sopra il carro. Oh, Kunikida, Sali anche tu.

-Va bene- fecero i due prima di salire.

-Humm…bene, penso che abbia detto tutto. Io e Taniguchi cammineremo al vostro fianco.

-Oh no, di nuovo?!- sbuffò il ragazzo con tono lamentoso. –Che noia! Perché sempre io devo stare giù? E non Kunikida o Mikuru?

-Perché noi siamo più preziosi- disse Kunikida con un sorriso malizioso, mettendosi una mano sul petto.

-Tsk, per favore!- borbottò Taniguchi, incrociando le braccia offeso.

- Taniguchi, tu domini la terra, il tuo elemento è più efficace se stai sulla superficie terrestre- spiegò Haruhi.

-Dai Taniguchi- si intromise di nuovo Kunikida. –C’è chi è destinato a stare su…e chi giù.

-Grrr! Scendi e ti faccio vedere io chi è destinato a stare giù!- si infuriò Taniguchi, mostrando i pugni.

Haruhi lanciò un sospiro, e dai palmi delle sue mani uscì una sfera d’acqua, che buttò sopra Taniguchi, lasciandolo zeppo e fradicio.

-Oh, che cucciolo, sembri un pulcino- commentò Haruhi con falsa aria dolce e cercando di trattenere le risate.

-Io ti ammazzo, Haruhi!- urlò Taniguchi arrabbiato.

-Che cafone!- Haruhi incrociò le braccia, per poi fargli l’occhiolino. –Non credo che Mikuru sarebbe contenta se tu alzassi le mani su una persona del tuo stesso gruppo.

-Hmpf- sbuffò Taniguchi, incrociando le braccia e voltandosi dall’altra parte.

-Almeno se prendo un raffreddore so a chi dare la colpa!

Il gruppo cominciò ad incamminarsi nel bosco; Kunikida stava raccontando qualche barzelletta a Mikuru, facendola ridere, Yuki era immobile e muta, si limitava a far percorrere al cavallo bianco che guidava il carro la strada giusta mentre Haruhi camminava sorridente ed eccitata e Taniguchi, ogni tanto, sbuffava, stanco di camminare.

-Il Team Luce!

-I ribelli!

-Sono loro!

Queste voci fecero girare il gruppetto. C’erano all’incirca una ventina di soldati alle loro spalle.

-Merda! Di nuovo le guardie!- urlò Haruhi, poi si voltò verso la ragazza dagl’occhi freddi. –Yuki, porta il carro e la merce in un posto sicuro! Kunikida e Taniguchi, accompagnatela! Alle guardie ci pensiamo io e Mikuru!

Gli altri annuirono, e Mikuru fece un balzò, saltando giù dal carro.

Taniguchi, prima di correre via insieme a Yuki e Kunikida, sbatté violentemente un piede e la terra cominciò a tremare, facendo sbucare dal suolo un alto muro di terra, che impedì alle guardie di poter oltrepassare quel punto.

-Ma cosa…?- fecero loro, sorpresi.

-Bene!- Haruhi si voltò. -Taniguchi, Yuki, Kunikida, andate!- quest’ultimi fecero segno di sì con la testa, Taniguchi saltò sopra il carro, vicino a Kunikida, e Yuki - stranamente con tutta calma – sussurrò al cavallo di partire, lasciando Mikuru e Haruhi da sole.

-Maledizione, stanno scappando!- urlò una delle guardie. Grazie alle loro possenti lance, riuscirono a distruggere in non molto tempo il muro creato da Taniguchi.

-Voi non vi muovete di qui- Haruhi fece un ghigno, facendo fuoriuscire dalle mani un cannone d’acqua, che spazzo via un bel po’ di guardie.

Anche Mikuru iniziò ad agitare, un po’ impacciatamene le mani, facendo uscire dal sottosuolo delle piante piene di spine, che riuscirono ad intrappolare un altro paio di soldati.

Alcuni dei tanti soldati che avevano schivato entrambi dei due attacchi, lanciò una lancia contro le due ragazze. Queste lance, imprevedibilmente, si moltiplicarono, e una di esse colpì il ginocchio di Mikuru, che cadde a terra dolorante, scoppiando in un pianto sonoro.

-Stai bene?- le gridò Haruhi preoccupata, vedendo la ragazza a terra e notando che la feriva si stava aprendo e cominciava ad uscire sangue, ma la ragazza dai capelli rossi era tropo impegnata a piangere per risponderle.

-Allora non sono semplici soldati. Sono…dominatori del metallo.

Si girò verso i soldati, facendo uscire dal palmo delle mani sfere d’acqua che lanciava come una burrasca su di loro. Molti caddero a terra, sfiniti dai continui colpi, mentre quelli più abili incominciarono a correre in modo impressionante verso di lei, circondandola.

Haruhi, disperata, si guardò attorno, notando di avere tutte le lance puntate addosso. Cercò di riflettere, ma con pochi risultati. Se avesse attaccato un do loro, l’altro l’avrebbe uccisa.

Il suo sguardo si diresse di nuovo verso di Mikuru, ma vedendo che quest’ultima, nonostante ci stesse provando con volontà, non riusciva ad alzarsi si arrese.

Che fosse giunta davvero la fine…?

-Ehi, gentaglia, serve una mano?

 

 

 

 

 

 

 

//SPAZIO AUTRICE//

Good morning!! …O dovrei dire good evening? Vabbé, diciamo…good afternoon! XD
Comunque sia avete visto? Ho pubblicato il capitolo 2 anche prima del previsto. E l’ho scritto tutto questa mattina durante l’ora di inglese e l’ora di francese!! Yeee!! Sono brava in quelle due materie e spesso ci riesco bene anche senza alcuna spiegazione, quindi mi sono detta “Ehi, perché al posto di ascoltare questa lezione una volta tanto ti metti a scrivere?”…e allora..XD

Mmm…non so che dire, davvero.

Ah, già, forse ora la storia vi sembrerà un po’..umm…confusa e strana, ma si capirà meglio chi è il Team Luce, il Team Magma, ecc. nei prossimi capitoli.

Non ve li perdete.

Ah, e prima che mi dimentichi, lasciate una recensione! ^-^

Kurumu

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


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Come and Get Your CANDY!  

 

CAPITOLO 2.

 

 

 

-Ehi, gentaglia, serve una mano?

La ragazza dai capelli bruni si voltò, incrociando lo sguardo con quello di un ragazzo dagl’occhi marroni. Questo fece uscire dal palmo della mano sinistra una fiamma, che lanciò addosso ad un paio di soldati che stavano circondando la ragazza, bruciandoli.

Haruhi, approfittandone della distrazione degl’altri nemici, diede un pugno sulla mascella di uno, schiantandolo brutalmente a terra.

Il ragazzo si avvicinò ai soldati prendendo la rincorsa e dando un calcio ad uno di essi. Poi, i due ragazzi, sconfissero il resto degl’uomini sferrando attacchi grazie alle loro mani.

Appena tutti i nemici furono a terra, esausti, i due ragazzi si guardarono in faccia, studiandosi a vicenda.

-Non avevo bisogno del tuo aiuto, potevo farcela benissimo da sola- sbuffò lei, incrociando le braccia e voltando lo sguardo da un’altra parte.

-D’accordo- sorrise il ragazzo, alzando le braccia, poi mise una mano sul suo petto. –Comunque il mio nome è Kyon, potrei sapere il tuo?

-Haruhi Suzumiya, cerca di ricordartelo- sbottò lei, ricevendo una silenziosa risata da parte di Kyon.

Dei rumori che assomigliavano a dei pianti fecero voltare i due, vedendo una ragazza sul freddo terreno, con del sangue che le fuoriusciva dal ginocchio.

-Mikuru, sei ancora a terra?- Haruhi le andò incontro, seguita dal ragazzo.

-H…Haruhi, io…- la ragazza smise di singhiozzare per qualche secondo, per poi mettersi ad urlare disperata. -…non riesco più ad alzarmi! Fa male! Fa male!

Scoppiò nell’ennesimo pianto sonoro.

-Dev’essere medicata il prima possibile- osservò Kyon.

-Sì, ma come facciamo? Non può camminare!

-La porto io!

Haruhi lo guardò poco convinta per qualche secondo, per poi sospirare. –Va bene, ma solo perché non c’è altra via d’uscita.

Kyon abbronzò un sorriso, per poi aiutare Mikuru ad alzarsi, per poi metterla sulle sue spalle.

Haruhi fece una smorfia, e cominciò a percorrere una stradina,seguita da Kyon.

-Ehm…chi sei tu?- domandò Mikuru imbarazzata, poggiando il viso stanco sulla calda schiena del ragazzo.

-Sono Kyon. E questa bellissima ragazza che si trova sulle mie spalle si chiama Mikuru, vero?- le chiese sorridente, e un po’ rosso in volto.

-Mh- annuì lei, sentendosi fin troppo lusingata.

Kyon sorrise. In effetti era la ragazza più carina che avesse mai visto. Chissà che elemento dominava, e poi…

Arrossì, accennando un sorriso lievemente idiota quando sentì il prosperoso seno della ragazza, spiaccicato sulla sua schiena.

-Sei un dominatore del fuoco, vero?- l’improvviso tono rigido di una Haruhi che camminava davanti a lui, lo fece leggermente sussultare.

-Eh? Ah, sì…- notò che Haruhi stringeva i pugni. –E tu sei un membro del Team Luce?- chiese poi.

-E anche se fosse? Sei una spia, non è vero?

Kyon fece una smorfia: era abbastanza perspicace.

-No, non lo sono. Io sono un vagabondo.

Haruhi si bloccò improvvisamente, e così fece anche lui.

-Bugiardo! Io odio i bugiardi!

Kyon abbassò lo sguardo. Troppo perspicace, troppo perspicace!

-Non sto mentendo.

Haruhi sospirò, per poi riprendere a camminare.

Restarono entrambi in silenzio, si udiva solo il rumore dei loro passi.

Kyon si sentiva arrabbiato e preoccupato nello stesso tempo. Quella ragazza avrebbe mandato a monte tutti i suoi piani.

-Haruhi! Sei tu!- delle voci attirarono la loro attenzione. Da dei cespugli uscirono tre ragazzi; Kyon notò subito che erano gli stessi dello spettacolo, compreso il ragazzo che doveva essere il Capo.

I tre notarono però, la presenza sconosciuta.

-E questo chi è?- fece il ragazzo dai capelli neri con qualche ciocca, indicando Kyon.

-Ehm…- la vocina imbarazzata di Mikuru fece voltare tutti gli sguardi verso di lei. –Si chiama Kyon. Mentre io e Haruhi stavamo combattendo, uno dei nemici mi ha fatto male. Poi Haruhi si è trovata in difficoltà…ed è stato allora che è entrato in scena Kyon e insieme li hanno sconfitti tutti.

-Grazie per aver salvato Haruhi- sorrise Kunikida al ragazzo, chinandosi leggermente come in segno di gratitudine.

-Lui non mi ha salvato!- protestò Haruhi, lamentandosi.

-Come potremmo mai sdebitarci con te?- chiese Kunikida.

-No, non ce n’è bisogno, davvero- sorrise Kyon.

-Insisto.

-Mmmhh…ok. Se proprio insistete…vorrei unirmi a voi, il Team Luce. Posso?

Rimasero in silenzio, scossi dalla richiesta inaspettata. Rimasero immobili a fissarsi per qualche secondo fino a ce la voce di Haruhi non tuonò nelle orecchie degl’altri.

-Assolutamente no!

Kyon sospirò. Forse adesso sarebbe stato costretto ad usare le maniere forti per eliminarli. E all’istante.

-Aspetta Haruhi, è una decisione un po’ prematura- cercò di farla ragionare Kunikida.

-Macché- protestò lei. –È un dominatore del fuoco! È nostro nemico.

Kunikida ammutolì. In fondo i dominatori del fuoco avevano portato distruzione anche nel suo villaggio…

-M…Ma in fondo ha salvato Haruhi- balbettò Mikuru, ricevendo un sorriso intenerito da parte di Kyon.

-Lui non mi ha salvato!- protestò ancora la bruna.

-Penso che sia una decisone che dovremmo prendere tutti insieme- disse Taniguchi, poi si voltò verso Kyon. –Potresti allontanarti per un po’?

-Certo- sorrise falsamente Kyon. Poggiò delicatamente la piccola Mikuru a terra, e si allontanò di circa qualche metro. Gli altri si avvicinarono alla rossa, per evitare che questa facesse sforzi.

-Ti fa male, piccola?- le domandò Taniguchi, preoccupato.

-Un po’- cercò di sorridere lei.

-Comunque come fa a conoscere la nostra vera identità?- chiese Kunikida.

-L’avrà…i…intuito- mormorò Mikuru.

-Secondo me è una spia- incrociò le braccia Haruhi, sicura di quello che stesse dicendo.

-Beh, però dobbiamo contare il fatto che sia un dominatore del fuoco- disse Taniguchi.

-M…Ma…ha detto di essere un vagabondo- lo difese Mikuru.

-E tu che ne sai se dica la verità o meno?- le chiese guardandola male Haruhi. Mikuru ammutolì.

-Personalmente io rimango in una posizione neutra. Facciamolo entrare, ma non abbassiamo troppo la guardia.

-Non sono d’accordo- ribatté Haruhi arrabbiata. Poi sospirò, mostrando un’espressione più serena. Si voltò verso la ragazza accanto a lei. Aveva dei capelli grigi e stava leggendo un libro. –Yuki, secondo te è vero quello che dice quel...coso?

-Chissà…- sussurrò a voce bassa lei, continuando a leggere con la sua solita espressione indifferente a leggere il libro.

Haruhi sospirò.

-Io lo voglio dentro il Team- disse Kunikida.

-Anche io! Anche io!- urlò Mikuru, contenta.

-Massì…si può fare- sorrise Taniguchi, poi si voltò verso Yuki. –Anche tu vorresti provare, vero?

-Corretto- sussurrò lei, girando una pagina del linro.

-Quattro contro uno- sorrise maliziosamente Taniguchi ad Haruhi.

-Uffa! Ma quando sarà troppo tardi non venite a piagnucolare da me!- li urlò contro lei, infuriata.

-Kyon! Puoi venire!- urlò Mikuru, contenta, agitando la mano destra.

Questo sorrise, avvicinandosi a loro.

-Puoi entrare- la ragazza dai lunghi capelli rossi sorrise timidamente. –Come tu già sai, io sono Mikuru, Mikuru Asahina e il mio elemento è l’erba.

-Wow…- sorrise Kyon. Era proprio carina.

-Io sono Kunikida, e domino la roccia- si presentò il ragazzo dai folti capelli marroni.

-Va bene…

-Taniguchi. Terra- sbuffò il ragazzo dai capelli neri un po’ scocciato all’idea di dire qualcosa di troppo lungo, ma poi gli accennò un sorriso.

-Perfetto.

-Io sono Yuki Nagato. Domino il ghiaccio- sussurrò freddamente la ragazza dai capelli grigi.

-Oh!- fece sorpreso Kyon: era rarissimo incontrare una dominatrice del ghiaccio. Infatti quella era la prima volta che ne vedeva una; si sentiva un po’ lusingato di averla incontrata.

-Mh, ehi!- urlò Taniguchi alla ragazza dai capelli bruni che era rimasta in disparte seduta su un enorme sasso. –Tu non ti presenti al nostro nuovo arrivato?

-Tsk, meglio di no- si girò sbuffando dall’altra parte. –Non voglio che dica il nome il cognome del capitano del Team Luce al Team Magma.

-Uh, come siamo suscettibili…Haruhi Suzumiya- disse alla fine Taniguchi, con un ghigno, facendo infuriare un po’ la ragazza.

Quest’ultima dopo un po’ sospiro. –Va beh…tanto glie l’avevo già detto io in precedenza.

-C_Capitano…?- mormorò semplicemente Kyon, quasi terrorizzato.

-Esatto!- la bruna si alzò da terra e si avvicinò al resto del gruppo. Poi con un dito si indicò. –Sono Haruhi Suzumiya, capo del Team Luce e in casi di battaglia o luoghi dove andare prendo io il controllo della situazione.

Kyon era rimasto senza parole, e anche piuttosto seccato: se Taniguchi fosse stato il capo sarebbe stato tutto più semplice. Ma a quanto pare, il triste destino voleva rendergli la vita più complicata. Conquistare la fiducia di Haruhi sarebbe stato davvero intricato.

-Vado a fare una passeggiata- borbottò Haruhi, prima di andare verso il bosco, perdendosi tra gli alberi.

Kyon fece per seguirla e cercare di ragionare con lei, dato che doveva ottenere la sua sicurezza a tutti i costi, ma venne bloccato da Taniguchi. Il ragazzo si voltò, incrociando lo sguardo dell’altro. Quest’ultimo gli fece segno di no con la testa, come per dirgli “Non andare proprio tu”.

Rimasero tutti in silenzio, finché Mikuru alzò la mano. –Mi offro io.

Kunikida aiutò la ragazza ad alzarsi, e questa andò zoppicante tra gli alberi, sotto gli occhi degl’altri, che sospirarono, sperando che riuscisse almeno un po’ a convincere Haruhi.

 

 

Appena superate un paio di canne di bambù, Mikuru vide Haruhi: era seduta davanti ad un laghetto e lanciava dei sassolini al suo interno, facendoli rimbalzare sull’acqua un paio di volte.

-N…Non hai detto che lanciare  sassi nell’acqua è da bambini piccoli?- domandò la rossa, attirando l’attenzione dell’altra.

-M_Mikuru? Stai a riposo, è meglio se non cammini per un po’ di tempo- le urlò preoccupata Haruhi.

-Non ti preoccupare- si avvicinò alla ragazza zoppicante, sedendosi accanto a lei con fatica. –Per me  più importante vedere come stai.

Haruhi non disse niente; si limitò a lanciare l’ennesimo sasso nell’acqua.

-Io odio quel tipo, odio tutti i dominatori del fuoco- Haruhi sembrava essere un po’ spazientita. –Il Team Magma ha portato morte e povertà in molti paesi, villaggi, città…ha persino conquistato tutta la regione di Albion! Tra l’altro considerano “inferiori” tutti coloro che dominano un elemento diverso dal fuoco e “miserabili” tutti quelli che non hanno poteri.

-Mh…ma…- Mikuru incrociò lo sguardo con il suo. -…sei sicura che sotto questo non ci sia…umm…ecco…un’altra ragione?

-U_Un’altra ragione?- Haruhi sembrava quasi terrorizzata da quelle parole e, spontaneamente, quella scena le ritornò in mente.

-M…Ma…perché hai fatto questo? Hai ucciso mia sorella e…i miei genitori- mormorò una ragazzina di all’incirca dodici anni e dai capelli bruni che guardava pietrificata le figure a terra, piene di sangue. –Perché? Perché? Noi ci amiamo!

Un ragazzino un po’ più alto di lei, situato davanti alla ragazza, sospirò.  –Haruhi, ora io appartengo al Team Magma, e il compito assegnato dai miei superiori era quello di sterminare la famiglia Reale di “Water City”, o almeno tutti quelli che abitano a palazzo- poi le mostrò un sorriso. –Suppongo che a quanto pare il nostro fidanzamento termina qui- fece un ghigno. -…Principessa Haruhi Suzumiya.

La ragazza fece qualche passo indietro, terrorizzata. –N…No, non uccidermi. Non avrei mai il coraggio di oppormi a te- una lacrima le scese dal viso. –Non troverei mai la forza di rispondere agl’attacchi della persona che amo. Io…pensavo che anche tu mi amassi. Mi hai ingannata per bene, eh…

-No, ti sbagli- a quelle parole Haruhi alzò lo sguardo e il ragazzino si girò di spalle e fece per andarsene. –Anche io ti amo, ed è appunto per questo che non ti ho ancora uccisa- detto questo se ne andò, lasciando la ragazza ancora in lacrime”.

Haruhi scosse la testa, confusa. Si era promessa di non pensarci più, eppure…no, era troppo carino per essere dimenticato.

Sospirò.

-Ehi, Haruhi…va tutto bene?- domandò Mikuru, preoccupata.

-Sì, tutto okay- Haruhi le mostrò un debole sorriso. –Comunque…no, non c’è nessun altro motivo.

Mikuru le mostrò un’espressione poco convinta, per poi alzare le spalle.

-Tu credi nell’amore?- l’improvvisa domanda di Haruhi fece sussultare l’altra.

-Ehm…m__ma Haruhi, non è da te fare questo genere di domande…beh…

-Rispondi e basta.

Mikuru ammutolì. –E…Ecco, magari quello che sto per dirti ti sembrerà un po’ infantile ma…ecco…io penso che al mondo ci sia solo una persona che può renderti davvero felice, e tu devi fare il possibile per cercarla.

-Davvero? E come fai a capire che è quella giusta?- chiese Haruhi, stranamente incuriosita.

Mikuru alzò le spalle. –Penso che sia il tuo cuore a capirlo.

-Mmmhh…- Haruhi la guardò con aria un po’ arresa. –Però…allora bisognerebbe conoscere tutte le persone di questo mondo.

La rossa fece una risata.

-Già.

Haruhi si alzò. –Bene! Continuiamo questo viaggio con quel tipo…ehm…come si chiama?

-Kyon…

-Eh, sì, giusto, andiamo!- aiutò Mikuru ad alzarsi e la aiutò a dirigersi dove c’era il resto del gruppo.

 

 

 

 

Haruhi era ritornata dagl’altri e Yuki aveva medicato la ferita a Mikuru e le aveva consigliato di evitare di fare troppi sforzi, altrimenti a furia di combattere e camminare con essa, la situazione della sua gamba sarebbe peggiorata. Inutile dire che, nel sentire quelle parole, Mikuru scoppiò in lacrime.

Ma ora, per la sfortuna del nostro Taniguchi era arrivato il momento di continuare il viaggio, e di conseguenza, di decidere le postazioni del carro.

 

 

 

-Alloraaa…- Haruhi guardò tutti i membri del Team Luce. –Mikuru resta a riposo, quindi sale sopra il carro. Mmmh…Taniguchi, vai con lei.

-Cosa?- Taniguchi era rimasto sbalordio. –Haruhi, sei sicura di stare bene?

-Mh, mh- annuì frettolosamente lei, per poi continuare a girare lo sguardo.

Taniguchi lanciò un urlo di gioia, per poi balzare sopra il carro, dove era situata anche Mikuru. Le prese le mani, mettendole sopra le sue.

-Oh, Mikuru. Questo è sicuramente un segno del destino- disse con lo sguardo sognante.

-E…Ehm…- mormorò terrorizzata lei, contraria alla frase detta dal ragazzo dai capelli neri.

-Yuki e Kunikida, guidate il carro. Ah, salgo anche io con voi- poi la ragazza guardò maliziosa il bruno. –A quanto pare…ehmm…come si chiama si limiterà a seguirci a piedi.

-Mi chiamo Kyon. E comunque…come? Ma sei pazza?- sospirò. Come era possibile che lui dovesse essere l’unico a camminare a piedi?!

-Zitto! Tu devi solamente eseguire i miei ordini e tacere!- gli disse arrabbiata Haruhi.

-…Bambina.

-Era un insulto?

-Esattamente.

Haruhi strinse i pugni, guardandolo male. Glie ne voleva dire quattro, a quel tipo. Come osava sfidare il capitano del suo stesso Team….?! Massì, in fondo sarebbero venuti i suoi amichetti del fuoco ad aiutarlo se l’avesse attaccato. Chissà…magari erano anche nascosti tra gli alberi.

-…-

Eppure…perché non riusciva a dire niente? Socchiuse le labbra, continuandolo a guardarlo negl’occhi. Sì, quegl’occhi…

Però…prima che iniziasse la guerra Haruhi aveva l’impressione di averlo già visto da qualche parte. Sì, subito dopo che era terminato il suo fidanzamento con quell’affare.

Ah, odiava ricordare la sua immagine, così tanto da non riuscire a pronunciare il suo dannatissimo nome. Se si fossero rincontrati, sarebbe stata capace di sconfiggerlo? O meglio, avrebbe avuto il coraggio di colpirlo?

Sospirò silenziosamente, per poi ritornare a guardare il ragazzo dai capelli bruni.

-Mi insulti, eh…

 

 

 

 

-H…Haruhi- le urlò la rossa - a causa del troppo vento che le arrivava sul volto - con voce un po’ insicura. –Sei sicura di non essere stata un po’ troppo…ecco, crudele?

-Ma no, figurati- le rispose Haruhi, incrociando le braccia, contenta. Poi si voltò verso la ragazza dai capelli grigi. –Ehi, Yuki, più veloce!- esultò la bruna, contenta, scoppiando in una risata compiaciuta.

-Ok- sussurrò Yuki, poi allungò il viso verso il cavallo che andava al galoppo. –Accelera.

Questo fece così, e il carro andò ancora  più veloce di quanto andasse prima.

-Aspettate! Aspettate!- le urla di un Kyon disperato che correva come un pazzo rimbombarono nelle orecchie di Haruhi, che sorrideva soddisfatta.

Nonostante si conoscessero da pochissimo, Haruhi era sembrava avere già preso l’abitudine di stuzzicare quel ragazzo. Già, lo trovava divertente.

Eh sì…si divertiva un mondo a sfottere…ehm…come si chiama!

 

 

 

 

 

 

 

//SPAZIO AUTRICE//

Hola!! Beh, che dire? Sinceramente sono rimasta poco soddisfatta da questo capitolo, mmm…non penso sia venuto tanto bene.

VabbéH…spero di scrivere il prossimo capitolo al più presto, soprattutto perché gli esami *parte musichetta terrorizzante* si stanno avvicinando.

Bwaaahh, che paura çwç

Spero che vi sia piaciuto.

Recensite, mi raccomando.

Kurumu

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


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Come and Get Your CANDY

Come and Get Your CANDY!  

 

CAPITOLO 3.

 

 

 

-Hey, Itsuki!- sussurrò un ragazzo in mezzo a numerosi alberi. La luna era già alta; dovevano essere all’incirca le otto di sera. Il fresco venticello notturno gli accarezzava il viso.

Il ragazzo teneva vicino all’orecchio una specie di radiolina, dove evidentemente stava parlando con qualcuno.

-Mh? Oh, Kyon, sei tu- disse una voce piuttosto assonnata e annoiata dall’altra parte della radiolina. –Di cosa hai bisogno?

-Itsuki, sono riuscito ad ingannare il Team Luce.

-Oh!- la voce di Itsuki si fece più attiva. –E cosa hai scoperto?

-Si stanno dirigendo verso sud-est della regione di Folemder.

-Dici che si stanno dirigendo a Botanic City?

-Non so…potrebbe essere. Uno dei membri del Team Luce domina l’erba. Comunque non sono ancora a conoscenza del luogo preciso dove si stiano dirigendo.

-Mmm…allora avvertirò gli altri- scoppiò a ridere. -Grazie Kyon.

-Mh!- il ragazzo fece una smorfia e chiuse la radiolina, mettendola in tasca. Anche se aveva sentito solamente solo la sua voce, Itsuki gli aveva fatto comunque saltare i nervi.

Sospirò, per poi andare dove stavano gli altri. Erano seduti su dei tronchetti di alberi, intorno al fuoco. Andò incontro a loro, sedendosi vicino a Mikuru.

-Come va con la gamba?- le domandò, con un sorriso.

-Oh…- la rossa abbassò lo sguardo e si guardò la ferita, per poi guardare la punta delle scarpe marroni, imbarazzata. –Ehmm…sai, va molto meglio, riesco a camminare meglio di oggi pomeriggio- alzò lo sguardo, incrociandolo con quello del ragazzo, per poi sorridergli. –Ed è tutto merito di Yuki. È…miracolosa!

-Ah…- le sorrise Kyon, per poi guardare la ragazza dai capelli grigi. Era seduta su un altro tronchetto, e con quei soliti occhi privi di espressione stava fissando il  fuoco.

-Ma…Mikuru?

-Sì?- gli sorrise lei.

-Tu sai perché Yuki si comporta in questa maniera?

Mikuru alzò le spalle. –In realtà no. Io sono stata l’ultima ad entrare nel Team Luce, e quindi non ne so molto. Ho provato a chiederglielo…a Suzumiya, intendo. Ma lei…non ha voluto rispondermi. Evidentemente sono fatti privati che non ci riguardano. Però…- la rossa incrociò lo sguardo con quello del bruno. -…so che un tempo Yuki era un ragazza molto solare.

-Ah!- questa Kyon non se l’aspettava proprio, poi si rivoltò verso Mikuru. –A proposito di Haruhi…siamo tutti aspettando lei, che fine a fatto?

-Non saprei- alzò le spalle Mikuru. –Avevo finito di cucinare e vi stavo portando da mangiare quando è arrivata e mi ha detto di uscire e si è messa ad ispezionare tutta la cucina.

-Cosa? E perché?

L’altra alzò le spalle.

Nel frattempo arrivò proprio Haruhi Suzumiya. Sembrava piuttosto innervosita e portava il carrello con il cibo vicino agl’altri membri del Team.

-Volete sapere cosa ha fatto quello lì- urlò, indicando il ragazzo dai capelli bruni.

-Kyon…- disse “quello lì”.

-Ahhh…zitto tu! Sempre a parlare!- urlò infastidita la bruna, poi si girò verso gli altri. -Insomma…volete sapere o no cosa ha fatto…ehmm…come si chiama?!

-No- risposero gli altri, annoiati.

-Grrr!!!- Haruhi si portò entrambe le mani sui capelli, tirandoli. Poi indicò una pentola. –Ha avvelenato la nostra cena!

-Eh?- Mikuru stava per scoppiare in lacrime, e si girò terrorizza verso Kyon. -È la verità?

Il bruno fece un sospiro. –Lo ammetto: ho messo una foglia nella cena. Ma serve a rendere il cibo più saporito- si difese.

-Bugiardo!- gli urlò contro lei, mentre Kyon si limitò a guardarla male.

-A questo punto non ci resta che assaggiarla- si alzò Kunikida dal tronchetto.

-A…Aspetta, scemo, così muori!- urlò Haruhi preoccupata.

-Ma dai. E se proprio quella foglia è velenosa al massimo mi verrà un enorme mal di pancia- rise lui. Si avvicinò alla pentola, prese un cucchiaino e assaggiò il contenuto.

-Mmhh…buono, davvero- sorrise infine.

-Sììì, è ora di cena!- esultò Taniguchi, mentre il resto del gruppo si limitò ad assumere un’aria contenta…

A parte Haruhi.

Ma perché il gruppo gli dava così tanta fiducia? Dovevano smetterla, smetterla!

-Non ho fame- disse Haruhi, arrabbiata. –Io vado a dormire. Vedete di non fare troppo tardi, domani dobbiamo alzarci presto.

 

 

****

 

 

 

Kyon aveva passato la sua prima notte con il Team Luce, e doveva dire che tutti erano stati molto gentili con lui. A parte Haruhi. E Yuki.

Certo, non che quest’ultima si fosse comportata male con lui, ma era sempre così silenziosa: faceva venire i brividi.

Erano le sei di mattina e il Capo stava dicendo ai membri del gruppo i suoi piani. Erano tutti in piedi.

-Il cavallo e il carro lo lasciamo qui. Penso che sia troppo pericoloso per l’animale e per le provviste- disse Haruhi.

-Perché, Haruhi? Dove ci stiamo dirigendo?- domandò Kunikida, leggermente preoccupato.

-A Botanic City- mormorò Haruhi.

Kyon fece un piccolo ghigno soddisfatto.

-Ah…e allora? Botanic City mi sembra una normalissima città. Anzi, è molto tranquilla- disse Taniguchi, confuso.

-Non penso che durerà ancora per molto questa tranquillità- rispose la bruna, alzando le spalle. –Voi sapete che negl’ultimi tempi sono morte una marea di prostitute?

-Io sì- annuì Kunikida. –Ma questo cosa c’entra con Botanic City?

-Beh, a Botanic City c’è un grosso numero di prostitute, e tra l’altro questi omicidi c’entrano con il Team Magma.

-Eh?- si sorpresero gli altri, compreso Kyon. Non ne sapeva niente sul fatto che il suo vero Team c’entrasse qualcosa con tutti quegli omicidi di prostitute.

-Sì- annuì Haruhi. –Proprio così, non vi sto mentendo. Il Team Magma oltre ad uccidere e a conquistare territori, fanno sesso con le prostitute di altri paesi o regioni, per poi ucciderle.

-E a quale scopo le uccidono?- domandò Taniguchi.

-Vedete…per quanto io sappia ogni membro del Team Magma, sulla coscia, ha un tatuaggio a forma di vulcano. E ogni volta che si spogliano, la prostituta sarà costretta a vederlo, e quindi la uccidono, per cercare di tenere nascosta la loro identità e il loro orgoglio.

Kyon, spontaneamente, si sfiorò la coscia destra. Anche lui aveva quel tatuaggio, come tutti i membri del Team Magma, d’altronde.

-Per questo ho deciso di andare a Botanic City, così da poter sconfiggere un bel po’ di nemici- sorrise Haruhi. –Per quanto ne sappia di solito le prostitute vanno a più balli di gala possibili, per fare l’amore e poi farsi dare molti soldi dalle persone ricche. E anche molti membri del Team Magma vanno ai balli di gala perché molti di loro sono piuttosto “lussuosi”. Ovviamente durante i balli tengono nascosta la loro vera identità- spiegò Haruhi, poi fece una faccia eccitata. –Per questo ho deciso che andremo al prossimo ballo si gala, che – appunto – si terrà a Botanic City e io, Mikuru e Yuki ci fingeremo delle prostitute.

-Che idea geniale!- esultò Taniguchi. –Haruhi sei proprio degna di essere il nostro Capo!

La bruna fece un sorriso, come per vantarsi.

-Ma…quindi state dicendo che dovrete fare sesso con un uomo?- domandò Kunikida, scioccato ed incredulo.

-Nah, non per forza- rispose Haruhi, agitando una mano. –L’importante e che si abbassi i boxer, così potremo vedere se sulla coscia ha un tatuaggio a forma di vulcano.

-M…Ma…Haruhi, io ecco…- Mikuru abbassò lo sguardo, strofinandosi le mani. –Io…mi vergogno a vedere il pene di un uomo.

-Oh, non ti preoccupare Mikuru- le sorrise Haruhi. –Tu sarai sicuramente la favorita tra gli uomini questa sera.

-M…Ma io non ho detto questo.

-Aspetta…e noi uomini che ruolo abbiamo?- domandò Kyon, infastidito.

-Di controllare che sia tutto a posto- rispose Haruhi, con un sorriso.

-Mh, ecco. Sempre a noi uomini il lavoro peggiore- sbuffò Taniguchi.

-Bene!- Haruhi alzò un dito al cielo. –A quanto pare dobbiamo andare a piedi, e dobbiamo fare in fretta. Questa è l’unica sera in cui si terrà un ballo di gala a Botanic City, e quindi è la nostra unica possibilità.

Haruhi incominciò a dirigersi da una parte, seguita dagli sguardi sospiranti degl’altri. A parte quello di Yuki.

 

 

****

 

 

 

-Ehi, Itsuki!- lo sguardo di un ragazzo dai capelli biondi e gli occhi verdi puntò verso quello un ragazzo dai capelli castani. –La cioccolata calda che proviene dalla parte est di Albion è davvero buona, non credi?- chiese sorseggiando il liquido che stava all’interno di una tazza.

-Mh, sì. Non è malaccio!- rispose l’altro.

Rimasero in silenzio per qualche secondo finché il biondo non aprì bocca di nuova. –Ehi, Itsuki, lo sai che si terrà un ballo di gala a Botanic City?

-Certo che lo so. E senti qua, Gregor- si avvicinò al biondo. –Anche il Team Luce si starà dirigendo lì.

-Al ballo di gala?

-Non penso. Però si sta dirigendo verso Botanic City.

-E a quale scopo?

Itsuki fece un sorrisetto. –È normale che abbiano intuito che siamo noi gli assassini. Appunto per questo voglio andare, per sconfiggerli o per imprigionarli.

-Ah. Anche io voglio andare lì!- disse sicuro il biondo.

-Come vuoi- alzò le spalle Itsuki, sorridente.

 

 

****

 

 

 

Era all’incirca mezzogiorno e il sole era alto nel cielo e picchiettava sul terreno.

-Haruhi, siamo arrivati?- chiese una ragazzi dai capelli rossi, sfinita.

-No, ma manca poco- sorrise contenta una ragazza dai capelli bruni.

-Ehi, Yuki, vuoi un po’ di coca cola?- chiese Kunikida, porgendo una lattina con una cannuccia ad una ragazza dai capelli grigi, che lo guardava con aria indifferente.

-Sì, grazie- sussurrò, prendendo la bibita, e mettendo tra le labbra la cannuccia, per poi cominciare a succhiare il liquido che stava all’interno.

Kunikida rimase per un po’ a fissarla. Non aveva idea di quanto era provocante mentre compieva quell’azione. Il ragazzo voltò lo sguardo da un’altra parte, per distrarsi da quel pensiero perverso.

-Merda!- Haruhi improvvisamente urlò, facendo sobbalzare gli altri.

-Che è successo?- domandò Kyon, sbuffando.

-Guarda, idiota!- urlò lei, indicando un punto. -C’è una crepa che sembra non finire più! Come facciamo?

-Kyon…- si limitò a dire “idiota”.

-Mmhh…- Mikuru guardò pensierosa la crepa. –Potrei provare a creare un ponte di piante, o qualcosa del genere.

-Ok, Mikuru, contiamo tutti su di te!- le sorrise Haruhi. L’altra si limitò ad accennare e agitò le mani impacciatamene.

-Ah, ah, ah! Mikuru, sei così buffa!- rise una voce alle loro spalle. Il Team si girò.

-Chi è quella pazza?- domandò Taniguchi, un po’ disgustato dal comportamento della figura dietro di lui.

-Tsuruya…- mormorò semplicemente Mikuru, sorpresa di rincontrare la ragazza.

 

 

 

//SPAZIO AUTRICE//

Wohoooo!! Ho appena finito gli esami(oggi), e sinceramente sono molto contenta. Spero di essere stata promossa (anche se è sicuro^^).

Spero che vi siate gustati questo bel capitoluccio (???).

Conme avrete intuito, Gregor è un personaggio nuovo, che ho inserito in questa fic. Ah, e ora c’è anche Tsuruya! Yeee!!!

Beh, è tutto.

Lasciate una recensione, mi raccomando ;)

Kurumu

 

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