Hard to Swallow

di gracefuldays
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter 1 ***
Capitolo 2: *** Chapter 2 ***
Capitolo 3: *** Chapter 3 ***
Capitolo 4: *** Chapter 4 ***
Capitolo 5: *** Chapter 5 ***
Capitolo 6: *** Chapter 6 ***
Capitolo 7: *** Chapter 7 ***
Capitolo 8: *** Chapter 8 ***
Capitolo 9: *** Chapter 9 ***
Capitolo 10: *** Epilogo ***
Capitolo 11: *** Aftermath ***



Capitolo 1
*** Chapter 1 ***


Nota dell'Autrice: Questa storia a capitoli è scritta su richiesta di una mia amica. Personalmente non sono fan dei SJ e non li seguo, quindi se vi sono errori nella caratterizzazione dirigete la vostra violenza sulla mia consigliera ( XDD )

Chapter 1



I rimasugli di una cena giacciono abbandonati sul tavolo della bella suite. Un paio di bottiglie di vino più in là, un mucchietto di vestiti tirati alla cieca tappezza il pregiato pavimento di marmo. Come da copione, una coppia di giovani amanti sta dando una sporcatina alle lenzuola del lussuoso letto king size.

“Dai....”
I corpi nudi che hanno scaldato la temperatura sotto le coperte hanno trovato un attimo di riposo, il ragazzo più alto è semi sdraiato su una pila di cuscini dalle federe ricamate. “... solo stavolta..”
“Siwon..”- l'altro ragazzo mugola poggiando il viso sul petto del compagno, arrossendo.

Il ragazzo sdraiato di schiena accarezza i capelli all'amante- “Heechul...”- i suoi occhi lo guardano imploranti.

Heechul sospira, indeciso. “Solo stavolta?”

Siwon annuisce, soffermandosi a baciarlo, prendendogli il viso tra le mani tremanti d'emozione. La loro prima notte da soli, in vacanza... la prima notte in cui finalmente far l'amore e non una qualche sveltina anonima... “Mi ami?”

“Si”- è la semplice risposta dell'altro, che sorride un po' affannato dal bacio pieno di passione. Gli sorride, poi la sua testa svanisce sotto il tessuto delle lenzuola, producendo un gradevole fruscio che promette lunghi attimi di piacere.

E poi nel cervello di Siwon esplode proprio quel piacere intimo che tanto desiderava. Il mero contatto delle labbra umide e carnose di Heechul gli provoca una forte scossa lungo la spina dorsale. Quando si sente avviluppato dalla bocca dell'altro la testa gli va in black out. Un lungo, caldo black out tinto di colori della passione. Forse una suggestione data dalla luce bianca delle lampade che filtrata dalle sue palpebre gli appare rossa, chi lo sa.

L'apice arriva ed il cuore di Siwon pare fermarsi. Quanto può durare un orgasmo? Tre secondi? Cinque? A lui pare comunque di non sentire battito. Solo il rosso che vede diviene nero, per poi rimetterlo al mondo col bianco del soffitto.

Heechul si arrampica nuovamente su di lui, stringendogli il torso con un braccio. Quando gli viene posata una mano sui capelli sospira appena, felice di sentire così appagato il suo innamorato.

Un altro bacio, che sarebbe dovuto essere lungo e profondo, una chiave che avrebbe aperto il portone ad una notte di sesso, viene invece interrotto in modo brusco.

“...non l'hai fatto.” - accusa Siwon soffermandosi sul sapore che ha tra le labbra, che non è derivato altro che dalla saliva di Heechul.
“S..Siwon...”
“Non dire niente. Sei un bugiardo e basta.”

Siwon si alza, preso da una rabbia tremenda ed ignora le parole dell'amante. Si chiude in bagno a pensare furiosamente una ed un'unica cosa. Perchè? Perchè con il suo ex si e con lui no?
“Allora è vero che non l'ha dimenticato.”- sibila guardandosi allo specchio. Heechul adesso sta battendo i pugni sulla porta, piangendo.
Siwon lo ignora.

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Capitolo 2
*** Chapter 2 ***


Il pubblico della sua terra natia lo saluta calorosamente. Lasciare la Corea per tornare a casa, in Cina, è stata la migliore scelta della sua vita.

“Caro?”
Hangeng si volta quando sente la voce di donna che lo chiama. Il dialetto della ragazza si intuisce appena dal modo di pronunciare le vocali. Gli fa pensare a paesaggi rupestri ed a vaste risaie. Tutto questo avviene nella sua mente anche se sa benissimo che Chie non ha mai visto una risaia.

“Hey...”- il ragazzo si abbassa a baciare la fidanzata con affetto.- “Mi dai un attimo per cambiarmi?”

Lei annuisce, sussurrandogli che lo aspetterà nella hall dell'Hotel dove alloggiano, dove sa che il cantante sarà accompagnato dalla security dopo essersi dato una lavata in camerino.
Un sorriso, e Chie svanisce attraverso la piccola folla di attrezzisti, tecnici del suono e bodyguard.

Mille cose affollano i pensieri di Hangeng. Un anno è già volato via da quando ha rotto il contratto in Corea. Dodici mesi di distanza da lui... Che ora si consola tra le braccia di quel Siwon.

Alza lo sguardo e incontra i propri occhi nello specchio del piccolo bagno. Lo specchio scrostato non gli impedisce di scorgere lacrime che fuggono furtive dai suoi occhi.
Trattiene il fiato.

Nemmeno una lacrima per lui.

Si concentra. La voce dolce della piccola Chie gli risuona in testa.
Così bella e premurosa. Come ha fatto a trovarla?
Come un film, rivede il momento in cui si sono conosciuti, in aereo. Proprio sul volo che lo portava lontano da lui.

La nuvola di pensieri si dissolve in nebbia quando una dolce pioggia stimola i suoi sensi, sotto forma della risata leggera ed aggraziata della ragazza. Intorno a lui non più il bagno del camerino, ma la hall dell'albergo. Ringrazia vagamente il proprio cervello per aver cancellato tutti quei minuti di inutili memorie e sorride alla ragazza- “Cosa ridi tu?”

Chie gli aggiusta la zip dei pantaloni, ridacchiando ancora- “Questa magari abbassiamola dopo cena, ok?”
Hangeng cerca di non farsi arrossire le orecchie. Da quanto girava con la zip aperta?


Una cena lussuosa, una bella camera d'albergo. Lenzuola di seta. Il calore della ragazza che geme leggermente tra le sue braccia. Quella ragazza che lo ama con tutta se stessa, così pura e dolce e bella e....

Mi manchi, Heechul.

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Capitolo 3
*** Chapter 3 ***


Intervista finita, il gelo torna su Siwon ed Heechul.

Sono passati alcuni giorni, ma ancora i due sono ai ferri corti. Cosa che la band ha notato ed ha fatto presente ai due con un messaggio molto chiaro: se volete avere una relazione, che non influisca sul lavoro come è successo l'altra volta. Quella maledetta volta quando hanno dovuto rimpiazzare un membro che ha interrotto il contratto per “incompatibilità di carattere” con un certo qualcuno.
Suppongo che chiunque si troverebbe ad essere incompatibile dopo aver scoperto un tradimento.

La band quella volta si schierò con Heechul. Forse per del sano patriottismo? Meglio che si facesse un connazionale piuttosto che il cinese? Questa volta però no, non si sarebbero schierati, non avrebbero ripetuto l'errore.

Anche il manager concorda. Niente più casini. Niente più interruzioni di contratto. Niente più cazzate. “Cazzate...”- pensa amaramente Heechul.


“Senti...”- è Siwon a rompere il silenzio del camerino. Ormai sono soli, è ora di parlare.
Heechul alza lo sguardo, sistemandosi nervosamente un braccialetto.
“Lo so che lo ami ancora.”- il ragazzo più alto ferma l'altro con un gesto della mano per finire la frase senza interruzioni- “Ma ormai si è rifatto una vita. Dimmi solamente come fare a farti capire che ti amo, ok? Che non voglio che tu soffra ancora per lui.”
Parole poco romantiche, ma sincere. Heechul si prende un attimo per pensare prima di rispondere. E lo fa con un fil di voce- “Allora è vero?...che sta con una...”
Un gesto di assenso e gli occhi gli si riempiono di lacrime.- “Non... non lo amavo già più, sennò...non sarei venuto con te quella volta. Però... fa male ancora. Non voglio sbagliare più... non voglio farti male.”
“Ti darò ancora un po' di tempo.”-Siwon sorride, ma dentro è un fuoco di gelosia. - “Proverò ad aspettarti.”

Il silenzio cala nuovamente, suggellando il loro patto. Viene presto interrotto dal trillo allegro di un cellulare. Un sms.
“E' il mio..”- Heechul si alza, controllando il telefonino. E sbianca fino a sembrare il fantasma di se stesso.

Il telefono vola fino a sfracellarsi contro una parete, sotto gli occhi attoniti di Siwon che non può far altro che alzarsi in fretta e tener fermo un cantante in piena crisi di nervi.

Che quel cinese sia dannato.”- pensa con tutte le sue forze, aggrottando le sopracciglia mentre evita di beccarsi qualche pugno dal ragazzo mingherlino che si agita con intenti omicidi verso il mondo intero- “Che scompaia inghiottito dalla terra.


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Capitolo 4
*** Chapter 4 ***



I preparativi fremono. Un'improvvisa notizia ha fatto prendere una grossa decisione ad una certa giovane coppia.

In pochi giorni, insieme, hanno scelto i vestiti, il ristorante, il luogo del rito. Gli anelli.

Hangeng si sente felice. Non l'avrebbe mai detto. Non dopo quello che era successo in Corea.
Ed invece eccolo lì quel particolare ritmo del cuore che lo fa camminare ad un palmo da terra, che gli fa venire voglia di aprire una finestra e urlare al mondo i suoi sentimenti.

Ma cosa fare? Invitare loro alla cerimonia?
Una parte di lui avrebbe voluto condividere quel giorno con loro. Un'altra parte invece ha paura di quello che potrebbe provare rivedendo lui.

Lo amava ancora? Era solo rimasto male da come erano finite le cose?
O forse si sposava per ripiego? No, impossibile.
Allora come mai si faceva così tanti problemi?

“Tesoro, non credo che sia una buona idea..”- La voce di Chie è preoccupata- “Davvero...”
“Ci sposiamo! Perchè non dovrei invitare i miei amici?”- Ribatte il suo fidanzato, un po' deluso dalla reazione della ragazza- “Si..ci siamo lasciati in malo modo, ma...”
“Hangeng. Lo so perchè hai rotto il contratto.”- sospira rassegnata- “E non è gelosia, so che è un capitolo chiuso. Ma ho paura che possa rovinare il nostro giorno.”
“Facciamo che andiamo dopo il matrimonio, ok?”- annuisce. Non aveva tutti i torti la sua bella ragazza.- “Una cena con il manager, i ragazzi e lo staff... poi torno e ce ne andiamo subito in viaggio di nozze.”

Chie annuisce- “Così mi va bene.”

Si scambiano un sorriso e tornano a consultare i numerosi cataloghi di costosi fioristi alla ricerca del bouquet perfetto.

Prima di dormire, però, Hangeng prende una decisione.
E manda un sms al nuovo fidanzato del suo ex, sotto l'occhio acritico di un biglietto di andata e ritorno per la Corea che giace sul suo comodino.

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Capitolo 5
*** Chapter 5 ***


“Ah...”
L'aria è piacevolmente calda ed appiccicosa. Sotto le lenzuola soprattutto.
Odore di sesso, perle di sudore che rotolano via e vanno perdute assorbite dal tessuto.

Heechul sente una sostanza fredda e gelatinosa venire massaggiata delicatamente contro il suo punto più sensibile.- “...S...siw...on..”- mormora, tornando con il cervello al presente, abbandonando il mondo tutto suo dove il piacere l'aveva sospinto.
Non è certo la prima volta che fanno sesso. Eppure qualcosa va storto ogni volta. Stavolta sente male.
Siwon se ne accorge e cerca di calmarlo - “Va tutto bene...sei solo nervoso, abbiamo avuto una giornata stressante”- gli sussurra tra i capelli, non smettendo di prepararlo con le dita.- “Pensa a qualcosa di rilassante... magari alla vacanzina che ho in mente...”
“Europa?”- Heechul sospira, provando a seguire il consiglio- “...è tanto che vorrei andarci...” Il trucco funziona e permette a Siwon di sostituire il dito con il proprio membro. Si spinge dentro piano, dando tempo ai muscoli dell'altro di dilatarsi ed adattarsi alle sue dimensioni.

Heechul sospira di nuovo, ma stavolta non di malinconia. L'onda di piacere lo solleva e lo sbatte come un sassolino nel mare.
Questa marea lo scalza dall'angolino sicuro che era il suo letto, e sospinge la sua mente verso lidi che non avrebbe dovuto mai più visitare.
Ogni volta che Siwon si spinge dentro di lui, un'onda diversa lo sconvolge, facendogli apparire però un solo volto in testa. Le sue mani, le sue labbra, il suo corpo. Come in uno strano trance, Heechul vede che si modificano prendendo le sembianze di....

“...”- Heechul mormora quel nome così piano che nemmeno lui riesce a sentirlo- “....ti amo...”
Insieme all'apice del piacere colpiscono anche senso di colpa, paura, angoscia. Piange.
Siwon si abbandona si di lui, leccandogli le lacrime che crede essere di piacere- “anch'io ti amo...”

Heechul rimane a piangere in silenzio, non osando muoversi.

Più Siwon lo coccola e lo vezzeggia, più lui sta male.
Sente ancora quel dolore. Solo che il dolore stavolta si irradia dritto dal centro del petto.
E non accenna ad andarsene.

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Capitolo 6
*** Chapter 6 ***


“Capisco.”
Non poteva crederci. Stava bevendo vino con il cinese al bar dell'aeroporto. Come fossero due amici di lunga data che sorseggiavano qualcosina parlando dei bei tempi andati.

“Il mio aereo parte tra poco. Grazie per aver accettato di vedermi”- il cinese si inchina in modo quasi formale, dopo aver riferito il suo messaggio a quello che una volta era un suo amico e collega.

Fa per alzarsi, ma viene bloccato.

“Hangeng.”

Osservando un attimo la mano che blocca il suo braccio, passa poi a guardare Siwon negli occhi, non sapendo cosa aspettarsi da lui. Deve attendere in silenzio un paio di secondi prima che le labbra del ragazzo coreano si muovano e diano corpo al suo pensiero.

“Te lo prometto. Abbi cura di te.”

Hangeng sorride di gratitudine, ed apre esitante le braccia. Con piacere l'altro non si nega e lo stringe in un abbraccio. Amichevole, beneaugurante. Come due vecchi amici qualsiasi in un bar qualsiasi.

Che si salutano per l'ultima volta.

“Addio, Siwon.”
Ed il cinese scompare tra la folla dello scalo aeroportuale, mordendosi a sangue un labbro per non piangere.

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Capitolo 7
*** Chapter 7 ***


La serata è stancante, come al solito.
Ma è finito il concerto che viene la parte più dura.

“Ti devo parlare”- Siwon sussurra nell'orecchio di Heechul, facendogli poi cenno di seguirlo nei recessi del backstage. Mentre il ragazzo lo segue in silenzio, forse non aspettandosi che sta per ricevere una notizia inaspettata, pensa a come riferirgliela.

“Che c'è?”- Heechul rompe il silenzio una volta giunti in un angolino appartato - “Che devi dirmi? Sei così serio...”
“Ho visto Hangeng un paio di giorni fa”- le parole gli scivolano fuori dalla bocca prima che possa pensare ulteriormente a come dirle.

Qualcosa a mezzo tra sorpresa, orrore, stupore e forse gelosia si dipinge sulla tela del volto del ragazzo più basso. Rimane in silenzio, forse preparandosi al colpo. Mille cose gli turbinano in testa, forse.... forse ha già capito cosa sta per dirgli il suo amante. Quando la viva voce di Siwon gli rovescia in testa un secchio d'acqua gelata sente quasi cedersi le gambe.

“Non è vero. Te lo stai inventando”- ribatte con un tono infantile, da bizza. Si sente benissimo che non crede alle proprie parole, sa fin troppo bene che Siwon non si inventerebbe mai una cosa del genere.

“...e poi mi ha chiesto... di salutarti. E di prendermi cura di te finchè mi sarà concesso.”- Siwon conclude il suo discorso con tono grave. Si aspetta che l'altro ceda ad una crisi di nervi da un momento all'altro, ma non avviene. E la cosa lo fa spaventare ancora di più. - “Heechul?”

“Lasciami solo”
Non sentendosela di contraddirlo, annuisce.
Allontanandosi si perde nella folla di addetti ai lavori, sentendosi la testa pesante.
Si volta un attimo per vedere se il ragazzo nell'angolino sta piangendo, ma è già sparito.

Non ci perdonerà mai” -pensa amaramente.

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Capitolo 8
*** Chapter 8 ***


Heechul ha girovagato per un po'. E' stanco morto dopo lo spettacolo, la mattina avranno un photoshoot. Ma non può dormire, non può stare fermo.
Si è comprato un pacco di sigarette. Le ha fumate tutte, nascosto al parco, come un ragazzino fuggito di casa.

Alle tre di notte, tossendo per il fumo, decide cosa fare. Prende il proprio telefono dalla tasca dei pantaloni della anonima tuta da ginnastica che fascia le sue gambe.
Compone un numero che non è mai riuscito a cancellare. Ma che avrebbe dovuto. Ordini del manager. Come se a quello gliene fregasse qualcosa.

Una voce sonnolenta risponde in cinese. Qualcosa come “chi cazzo è??”, ma Heechul non è ferrato in cinese e francamente gliene importa poco.

“Sono io.”- risponde in coreano, nemmeno si sogna di rendersi ridicolo in un momento del genere.

Silenzio dall'altro capo. Forse Hangeng sta controllando il nome sul display del telefono.-“Hey...”
Non sa bene che dire. Sicuramente il suo ex sta per fargli una sclerata dopo aver male metabolizzato il messaggio che ha incaricato Siwon di recapitargli.

“Sono in casa. Ho davanti dieci confezioni di barbiturici.”- Heechul mente.- “Se non ti vedrò entro dodici ore, li prenderò. Toglierò il disturbo per sempre. O forse mi salveranno, dato che sto per avvisare anche gli altri. Ma sicuramente se non verrai non mi vedrai ne sentirai mai più.”

“No, aspetta...”- Hangeng non può dire altro perchè la comunicazione viene interrotta. Accende la luce, svegliando la donna che il giorno dopo sarebbe diventata sua moglie.

“Che c'è...?”- chiede lei allarmata ed insonnolita, stropicciandosi gli occhi feriti dalla luce.
Il promesso sposo spiega velocemente la situazione, mentre si veste febbrilmente.- “Tornerò in tempo per la funzione, non preoccuparti..”- aggiunge alla spiegazione, buttando all'aria la consolle per trovare il proprio passaporto.

“Non mi preoccupo.”- dice lei sorridendo. Hangeng non fa in tempo a rilassarsi che lei continua a parlare- “Perchè tu non ci andrai, quindi non è possibile che tu faccia ritardo domani.”

Il ragazzo si sente la terra scivolare da sotto i piedi, e la guarda smarrito.

Chie sta per piangere, ma non lo da a vedere. Si stringe le lenzuola al corpo, come per proteggersi. Proteggere sé ed il figlio che sta per avere. Basilari funzioni animali. - “Io sono la persona per cui fiondarsi in aeroporto alle ore più strane. Io sono la persona con cui dici di voler passare il resto della vita. Io devo essere la tua unica fonte di preoccupazione.”

“Ma...”- Hangeng sta per ribattere che se non parte subito, lui si ucciderà. O forse era un bluff, ma in ogni caso non potrà più vederlo. Sentirne la voce. O anche solo il respiro. E sono pensieri intollerabili.

“Se tu esci da quella porta, non potrai più vedermi. Nè sentirmi.”- la piccola e remissiva Chie difende con le unghie e con i denti i suoi diritti. Sa che lui è sempre confuso, ma sa anche di amarlo più di ogni altra cosa. Ed un aut aut è l'unica cosa che può salvarlo adesso, sperando che scelga l'opzione 'giusta'.

Hangeng digrigna i denti, quasi esplodendo per le emozioni che gli circolano dentro.

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Capitolo 9
*** Chapter 9 ***


Heechul sente freddo. Non per la bassa temperatura o per la mancanza di sonno. Più per la sensazione che aperta la porta di casa sarà da solo ad aspettare il corso degli eventi. Hangeng non verrà, se lo sente. Magari manderà a chiamare il manager. O chiamerà la polizia.

Passa il giorno seguente a bighellonare, evitando accuratamente i posti affollati. Vuole far passare le 12 ore. Ha fame, ma non si è portato dietro il portafoglio. Vorrebbe accendere il cellulare, ma resiste e lo tiene spento. Come in qualche film visto da qualche parte trova una banconota di piccolo taglio nascosta sotto un cumulo di foglie. La raccoglie velocemente e si compra una barretta di cioccolato, assaporandola seduto al parco.

Circa dieci minuti prima del termine dell'ultimatum si trova davanti casa propria. Il condominio non è affollato di poliziotti. Il manager non sta sclerando sul pianerottolo delle scale, fumando come un turco. Nessun giornalista che aleggia nella zona. Il cuore gli si stringe. Hangeng l'avrebbe lasciato morire come un cane. Vorrebbe piangere, ma le lacrime semplicemente non escono. Il silenzio gli augura il bentornato appena mette piede nell'androne di casa. Lentamente sale le scale, sentendo il dolore della stanchezza ad ogni passo.

Così preso dai suoi pensieri, sta estraendo le chiavi dalla propria tasca quando si accorge di una figura rannicchiata davanti alla propria porta. “Han...”- quella parola gli muore in gola prima che possa finire di pronunciarla. Ma il cuore per qualche motivo ha smesso di fargli male. E le lacrime finalmente trovano quella via di fuga che prima non trovavano, gettandosi così giù per le sue guance.

Siwon.

“Sapevo che prima o poi tornavi.”- il ragazzo alto si alza, spolverandosi le gambe con qualche pacca. - “Ti preparo un bagno?”

Heechul può solo annuire, asciugandosi il viso.

Ti amo, Siwon”- Pensa con tutto il cuore, che sente finalmente aperto- “Ti amo tanto.


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Capitolo 10
*** Epilogo ***


Hangeng siede al bar bevendosi un caffè.
Ha rischiato di commettere un grosso errore, ma fortunatamente non è successo.

Sa che saranno felici.
Brinda mentalmente ai due amanti che presto si sarebbero incontrati, senza più il problema del suo spettro.

L'altoparlante chiama il suo volo, si alza e si avvia lentamente al gate. Arriverà in tempo al proprio matrimonio. Possibilmente senza che Chie si accorga che ha fatto un viaggio internazionale. Benedice mentalmente mille e mille volte la propria madre, che ha accettato l'incarico di distrarre la futura sposa per le ore necessarie, con la scusa che lo sposo avrebbe dovuto prendere parte ad una lunga riunione di lavoro e poi andare a provare un'ultima volta il vestito per la cerimonia. Sei ore erano bastate per decidere del futuro di tre persone.

Si siede sul comodo sedile dell'aereo, riposando la testa contro il morbido tessuto. Chiude gli occhi e tutto gli passa dietro alle palpebre in un flash.

La corsa disperata all'aeroporto, l'arrivo a casa di Heechul. Vedere Siwon seduto davanti alla sua porta di casa.

Risente mentalmente la loro breve conversazione.

“Che ci fai qua?”
“Aspetto che Heechul torni. Non è venuto alle prove oggi”- la voce di Siwon era calma.
“Mi ha chiamato, ha detto che... sei sicuro che non sia in casa?”
“Ho controllato”- l'altro ragazzo fa roteare le doppie chiavi dell'appartamento intorno al proprio dito.- “Perchè? Cos'è successo? Come mai sei corso qui?”
“.....”- era un bluff, allora.- “Avevo dimenticato di darti questo. Per voi due. Non dirgli per nessuna ragione che sono venuto.”


Un'ultima immagine della faccia sorpresa e stravolta di Siwon che si rivolta il prezioso anello di fidanzamento tra le dita e gli chiede spiegazioni, ed Hangeng torna alla realtà, accettando un succo di frutta dalle mani della bella hostess.

“Non sapeva nulla, eppure mi ha battuto. Siwon si merita di stare con lui.”- sospira sottovoce guardando le nuvole muoversi- “Lui sa cosa è meglio per Heechul. E quel meglio non sono io.”

Sorride, asciugandosi lacrime che cadono senza che lui voglia. Si impone di non piangere, e di guardare con favore alla sua nuova vita in Cina. A tutta la gioia che Chie ed il bambino potranno dargli. Ad i successi musicali che lo attendono. Alle migliaia di fan che lo amano e lo supportano.

Si gira per osservare un'ultima volta la terra della Corea che si allontana veloce sotto all'aeromobile.

“Ti amo Heechul.”


-fine-


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Capitolo 11
*** Aftermath ***


Siwon apre gli occhi, stringendo a sé il corpo caldo che giace accanto a lui nel letto.
Questa volta era stata diversa. Fino ad ora Siwon ha creduto di fare l'amore con il suo compagno. Ma è solo quella notte che ha scoperto il vero significato dietro all'espressione “fare l'amore”.

Tutto sembrava diverso: le lenzuola frusciavano una canzone diversa, i già dolci sospiri di Heechul suonavano più struggenti. Adesso poteva sentirlo in ogni respiro, in ogni sguardo. Heechul lo guardava di nuovo come quella notte clandestina molti mesi prima. Lo amava. Sul serio.

Sentendo il ragazzo girarsi, Siwon lo accomoda meglio tra le braccia, cullandosi tra le labbra il sapore di un bacio 'sporco' che si erano dati prima di crollare, dopo diverse acrobazie sessuali che Heechul fino a quel momento si era sempre rifiutato di fare. Ma che adesso aveva eseguito senza nemmeno che Siwon chiedesse. Lo amava. Gli stava dando tutto il cuore e tutto il corpo.

L'ultimo pensiero di Siwon va però al cinese. Quella persona che lo odiava per avergli rovinato una bella storia d'amore. Quell'uomo che aveva preso il coraggio a quattro mani e che, seppur evidentemente ingannato da qualche stupido espediente di Heechul, aveva fatto finta di nulla lasciandogli piazza libera.

Hangeng era il migliore tra loro. Un uomo vero. Non un ragazzino capriccioso e indeciso come Heechul. Non un insicuro dal cuore pieno di rabbia come Siwon stesso.

Non avrebbe mai dimenticato il sacrificio di quello che si è rivelato come il suo amico più vero. E come la persona che più di tutti avrebbe potuto rendere felice Heechul per tutta una vita.

Andrò a trovarlo appena possibile.”- Non voleva perderlo. Non di nuovo- “Sarà il nostro piccolo segreto.

Accarezza Heechul e finalmente si rilassa sul letto troppo piccolo per ospitare entrambi comodamente.

Grazie, Hang.


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