Pirata o Vampiro?

di The_Makers_Dream
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La nave ***
Capitolo 2: *** Sei piccola! ***
Capitolo 3: *** Chiarimenti, strane idee e centottanta minuti. ***



Capitolo 1
*** La nave ***


LA NAVE

-Dov’è il capitano?- Domandò titubante il mozzo. -Non t’interessa, Cullen, non sei qui per chiacchierare, sei qui per lavorare! Ti abbiamo presa sotto ordine di Aro, ma sappi che questo non ti salva, ragazzina, il capitano Hale può cacciarti quando gli pare e piace.- Esclamò Caius in risposta. Impaurita, ma soprattutto sfinita da questi atteggiamenti che TUTTI avevano verso di lei, la ragazza scese in quella topaia che le avevano dato per cabina. Alice Cullen aveva diciassette anni, era piccola e aggraziata, con dei buffi capelli corti. Era stata accettata sulla nave, in seguito ad una fuga dall’orfanotrofio, dove ormai abitava da quindici anni, grazie all’intervento di Aro che certo non nascondeva un interesse per la ragazza. Alice, aveva accettato anche il lavoro di mozzo, pur di imbarcarsi con qualcuno, ma nonostante ciò che Aro aveva fatto per lei, ella dimostrava solo un grande disprezzo per quell’essere e cercava di starci più alla larga possibile. Non c’era persona che avesse cercato di stringere un rapporto con lei sulla nave. C’era Aro, il più anziano che era la voce e il consigliere del capitano; Caius, non sapeva che età potesse avere, ma sembrava abbastanza giovane, avrà avuto venticinque anni. Era il timoniere dal comportamento aggressivo; Marcus, il tesoriere senza età, sempre PERENNEMENTE annoiato; Alec, la vedetta, i due non si erano mai considerati ma ad Alice lui faceva paura e non le interessava conoscerlo; Jane, l’altra ragazza, sorella di Alec, crudele come nessun altro sulla nave, ma ad Alice non faceva paura, sapeva intuire quando era meglio starle lontana. Alice ancora non aveva ancora capito che ruolo avesse sulla nave. Ma più lontana stava da lei, meglio era. I due fratelli, comunque, avranno avuto si e no vent’anni. Alice era la più piccola a bordo. E infine c’era il capitano. Ventun anni. Era bellissimo, Alice aveva accettato di lavorare per mozzo SOPRATTUTTO per lui. Era alto e forte, le braccia muscolose, gli occhi castani dorati e i capelli dorati anche quelli, riccioli che gli ricadevano fin quasi sulle spalle. La pelle era bianca, non si era mai avvicinata tanto a lui, aveva paura. Il Capitano Jasper Hale non l’aveva mai considerata. Lei però lo osservava molto spesso. Era perfetto. Quando se lo ritrovava davanti non capiva più nulla, ma non sembrava che lui si fosse mai accorto di lei. Ma quel giorno voleva sapere dove era il Capitano per essere sicura, dato che doveva pulire la sua cabina, che lui non ci fosse dentro. Anche perché, pure Jane era innamorata di lui, e questo certo non era un segreto. Ogni volta che Alice si avvicinava a lui, anche solo per passare, lei la fulminava con lo sguardo. Mentre faceva questa riflessione sentì una strana voce provenire da sopra - Non mi sembra di chiederti molto! Ho solo bisogno di una mano, fra Pirati ci si aiuta!- disse lo sconosciuto.  –Noi non siamo PIRATI. E comunque vi potremmo aiutare, si. Ma chi la sente la marina poi? Potrebbero impiccarci, sai Sparrow?!- Questa era la voce del capitano. –Gniiiiiiiiii! TUTTI SANNO QUELLO CHE STO PER DIRE,TUTTI SE LO IMMAGINANO..- Cominciò lo sconosciuto. –Si,si Jack lo sappiamo tutti, quindi lo dirò io. CAPITAN JACK SPARROW. Contento?- Disse un altro. –Si,si grazie Williamuccio!- Esclamò Capitan Jack Sparrow. –Jack, dopo riparliamo dei nomignoli, ora sistema questa faccenda E MUOVITI!- Disse il ragazzo. –Si..si! Allora Hale, che facciamo? Ci dai una mano a recuperare ciò che dobbiamo recuperare? - -Non so, Sparrow, non so. Comunque mettiamola così. Vi faccio imbarcare con noi. Ma al primo componente della mia ciurma a cui date fastidio, dite “ciao ciao!” al passaggio.- -Ma siamo persone gentili ed educate NOI!- -Sarà meglio. Ho detto QUALUNQUE e qualunque vuol dire da Aro, la persona di cui più mi fido, ad Alice, la persona di rango meno importante su questa nave. – Sentite queste parole, finalmente Alice corse di sopra per osservare i nuovi arrivati. Il primo, Jack Sparrow, era un uomo vestito in una maniera che la ragazza non aveva mai visto. Doveva trattarsi sicuramente di un pirata a tutti gli effetti, ma doveva ammettere che era particolarmente bello e affascinante, se non fosse stato che per lei esisteva solo il Capitano sicuramente si sarebbe innamorata di questo PIRATA che nonostante tutto l’aveva un tantino folgorata. Il secondo William, era un semplice ragazzo. Erano solo in due, quindi non sarebbe stato un problema ospitarli. Sparrow si girò verso Alice, la guardò, sorrise e poi disse – Andiamo! Viaggiate ancora con i mozzi? Come siete arretrati! E poi poverina, bella com’è! E’ una ragazza davvero stupenda e voi la tenete come mozzo?- In tutta risposta il Capitano Hale s’infuriò e disse – COMINCI SPARROW?! DA LEI STAI LONTANO! - E quest’esclamazione? Cosa voleva dire? Che al Capitano interessasse qualcosa di lei? E che fosse geloso delle parole di Sparrow? O che si fosse accorto dell’interesse che lei provava per il pirata? Quest’ultimo si mise a ridere e alzò le mani – Scusi! Non volevo essere scortese! Aspettate che la risolviamo per benino!- Si avvicinò ad Alice, si inginocchiò, le prese la mano e ancora ridendo gliela baciò. –Mi perdona?- Alice si mise a ridere con lui –Ma certo, Capitan Sparrow!- -No, tesoro! Per te sono Jack!- Detto questo disse –Che stanze abbiamo?- -Quelle giù, prendete anche quella di Alice. Non mi fido a farla stare con voi. E’ piccola. Alice ti troverò poi una sistemazione.- Disse il Capitano. Alice lo guardò sorpreso e gli rivolse per la prima volta la parola –Capitano, non sono piccola e voi tanto meno vi dovete preoccupare per me. Mi fido di loro. Mi sono arrangiata all’orfanotrofio, per vivere per quindici anni. Pensate che non riesca a cavarmela con questi due? Non ho bisogno della vostra compassione. Me la cavo da sola. Sono solo il mozzo del resto. Voi andate a pensare alla vostra Jane. Jack e te.. - -William!- Disse il ragazzo e le sorrise. – Jack, William venite con me, vi mostro io le stanze!- Detto questo, sotto lo sguardo stranito e preoccupato del Capitano, prese i due pirati e li accompagnò giù. –Mozzo Cullen, dopo voglio parlare con voi. – Furono le ultime parole che sentì prima di scendere giù. Al Capitano ci avrebbe pensato dopo. Ora non le interessava. Stranamente.


E' arrivata l'ispiraziooone!
DITEMI SE DEVO CONTINUARE O SE PROPRIO DEVO ABBANDONARE! {Recensite ;D}
Un bacio grandissimo,
Una THE_MAKERS_DREAM malatuccia! 

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Capitolo 2
*** Sei piccola! ***


SEI PICCOLA!

-Aveva…aveva chiesto di me, Capitano?- Disse Alice titubante restando sulla soglia della porta della cabina. Tutta la grinta di poco prima si era affievolita. Non aveva paura di lui, ma non capiva come si era potuta permettere di dirgli che non aveva bisogno di lui. Che avrebbe fatto adesso? Avrebbe mantenuto quel carattere? Questo era tutto da vedere. Si doveva capire come l’aveva presa il Capitano del resto. Jack era molto affascinante comunque. Avevano parlato per un po’ e lui l’aveva trattata come nessuno aveva fatto da quando era sulla nave. I suoi pensieri vennero interrotti dalle parole del Capitano –Si, si con te volevo parlare.- Rispose quest’ultimo. –Mi dica! Scusi se glielo dico Capitano Hale, ma dovrebbe fare abbastanza alla svelta, ho dei lavori da eseguire e oltretutto devo pulire anche la vostra stanza, quindi se non le dispiace…- -Da quando un mozzo dice di fare veloce al suo Capitano?- Urlò Caius entrando. “Alice non farti prendere dal panico!” Disse fra sé “Rispondigli per le rime, tanto c’è Jack che potrà aiutarti se ti metti nei casini!” –Da quando il mozzo si chiama ALICE CULLEN. Va bene?- -Allora piccoletta. Mettiamo in chiaro i fatti come stanno. Se continui a comportarti così, anche prima per Sparrow ti sei comportata MOLTO male nei confronti del Capitano, vieni cacciata dalla nave. VA BENE?!?!?! - -Caius, chi ti ha dato il permesso di entrare? Chiedi scusa per come ti sei comportato ed esci. Qui a lei ci penso io.- Dopo queste parole Hale fece cenno alla porta a Caius che chiese controvoglia scusa a Alice e uscì. –Torniamo a noi, Cullen.- Alice era sbalordita, non si era ancora ripresa da questo atteggiamento e riuscì solo a rispondere – Si…- Il Capitano la fece sedere e disse –Non mi va che tu stia con Sparrow, ha una cattiva fama e come ho già detto sei piccola.- Alice a questo punto era indignata. –Scusi, Capitano, se mi permetto ma non mi sembra che lei sia tanto più grande. Lei ha appena ventun anni…- Hale sorrise e bisbigliò qualcosa fra sé e sé tipo “Questo è quello che vedi fuori” ma fu un sussurro così impercettibile che Alice non ci fece caso. –Insomma ragazza, devi capire che età o non età non voglio. Mostra troppo interesse quel pirata per te, se ti trovassi in una brutta situazione non te la sapresti cavare.- -Questo lo dice lei. Me la so cavare benissimo.- -Non credo. Se ti trovassi in una situazione che NON vuoi affrontare che fai?- -Non l’affronto!- -Come pensavo…sei piccola Alice.- L’aveva chiamata con il suo nome, era stato strano. –Beh, non so che dirle, non mi sposterà dalla mia stanza, solo per l’arrivo di Sparrow.- -Senti ragazza. Sono quasi quattro mesi che sei a bordo. Ma io continuo a non capirti. Vedevo come fissavi me. E pensavo ti fossi accorta di come IO ti guardavo. Ora è arrivato lui. E lo guardi in una maniera strana, diversa da come guardi me, ma ugualmente intensa e lui non è da meno.- -Con questo, cosa mi sta dicendo?- -Non te ne sei accorta?- Dette queste parole, si avvicinò alla ragazza più di quanto avesse mai fatto. Alice non riusciva più a spiccicare parola -Di… di cosa mi dovrei essere accorta, Capitano?- -Capisco, non sei piccola, Alice. E’ solo che non vuoi capire. – Dette queste parole le diede un lievissimo bacio, sulle labbra e uscì dalla cabina dicendo -Non scendere in quella cabina te ne troverò un'altra.- Alice rimase immobile. Che fosse davvero innamorato di lei? E lei ora di chi era innamorata? Dell’affascinante pirata o del tenebroso Capitano? Qualche giorno prima la risposta sarebbe stata certa, ma adesso non ne era più tanto sicura. Non sapeva più quello che voleva, ma sicuramente quelle labbra fredde avevano avuto su di lei uno strano effetto. L'unica sicurezza era che in quella cabina ci sarebbe tornata eccome! Mentre faceva questi pensieri non sapeva che due occhi di ragazza innamorata, pieni di rabbia e rancore, la osservavano.

Rieccomi..Ma non mi segue nessuno T.T ! 
..Eeeeeh vabbè! Continuerò! Tanto per divertimento ;D
Ditemelo se fa tanto schiiif.. forse piangerò.. ma me ne farò una ragione! {Ahahahahahahah! Occhei, forse non faceva ridere, ma non mi ripiglio più :P }
Un bacioo! 

The_Makers_Dream 

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Capitolo 3
*** Chiarimenti, strane idee e centottanta minuti. ***


Chiarimenti, strane idee e centottanta minuti.


Cabina di Jack e Will:
-Che pensi della ragazza, Jack?- Domandò Will a Jack -Mah, che vuoi che pensi? E’ giovane, e secondo me ancora un po’ ingenua, non si farebbe sottomettere così da Hale, non si è resa conto di come la guarda. Sarebbe disposto a fare qualunque cosa.- Fu la risposta del Pirata. -Quindi, ti sei comportato in quella maniera SOLO per stuzzicare il Capitano e far notare ad Alice la verità, non per altro... vero?- Domandò nuovamente Will –Beh, Turner, andiamo, non è certo una brutta ragazza e…- -E per la sua ingenuità sta ai tuoi giochetti, SPARROW! Ha diciassette anni, Jack e tu sei un approfittatore, tutti sanno che non sei raccomandabile, ma lei no. Il problema è se continua a stare alle tue cavolate. Ci starà male.- -Will! Non ho mai detto di farle nulla. Non è così stupida, e comunque qualunque cosa potesse succedermi con lei, non la farò certo soffrire, NINNINO. Lo so anche io, eh!- Disse brusco Jack. –Ah, si, Sparrow? E da quando tutta questa bontà d’animo?- -Io sono sempre così! Siete voi che tirate fuori il peggio di me. E non mi sembra di essere stato io ad aver tradito i miei amici compreso la ragazza che ami.- Rispose strafottentemente Jack. –Ascolta Jack, questa faccenda l’ho già affrontata. Era per mio padre e lo sai. E ora se siamo in viaggio però è per la TUA nave, che come al solito ti sei fatto sfuggire, per la TUA ciurma, che si è fatta catturare e…- -E per la TUA donna, Will, che non sa stare lontano dai guai. Perché se ci pensi, non è certo la prima volta.- -E se ci pensi non è certo la prima volta nemmeno per la TUA nave.- Rispose a tono Will. –Dettagli INSIGNIFICANTI.- Jack l’avrebbe volentieri conclusa qui, ma Will non gli lasciava scampo. Non aveva voglia di tornare a parlare della ragazza, non sapeva nemmeno lui cosa gli stava succedendo. Lui. Il pirata più affascinante che avesse solcato i mari, si stava facendo confondere da una diciassettenne. Che desolazione. Ma Will non voleva finirla –Seriamente Jack. Che pensi di fare con la ragazza? Ti sta facendo qualcosa di strano, si vede. Ma non è questo che volevo farti notare. Se proprio vuoi portare avanti qualcosa ricordati che noi fra poco ce ne andremo. E secondo te lei verrà via con noi? O resterà con Hale? Riflettici Jack, potrebbe scegliere lui.- -Oddio WILL! BASTA! CHE DISCORSI MI FAI? SONO O NON SONO CAPITAN JACK SPARROW? CAVOLO! NON SARA’ UNA DICIASSETTENNE A FARMI STARE MALE. ANCHE PERCHE’ NON MI FA NE’ CALDO NE’ FREDDO. MI STA SIMPATICA CHIUSO! IO MICA SONO TE CHE TI FAI UN SACCO DI PROBLEMI PER QUELLA DONNA. IO SONO SEMPLICEMENTE CAPITAN JACK SPARROW. MI HAI MAI VISTO DEPRESSO PER UNA DONNA? O MI HAI MAI VISTO DEPRESSO PER QUALCOSA?- Will si mise a ridere –Va bene, Jack! Rilassati! Ahahah! Non pensavo che l’avresti presa tanto male. No, non ti ho mai visto depresso per niente. Vai, senti io ora mi voglio riposare. Te fai quello che vuoi.- Dette queste parole Will si sdraiò per riposarsi. Jack invece uscì a godersi il mare.

Nel frattempo sul ponte della nave:
Jasper era molto pensieroso. Aveva fatto bene a fare quello che aveva fatto? Ci sperava, ma non ne era sicuro. Di una cosa invece era certo. Alice non si sarebbe certo stata in compagnia di Jack. Lui non voleva. Non era poco che si era accorto della bellezza della ragazza, ma che doveva fare? Sarebbe stato un problema per tutti. Per Aro, Jane e soprattutto Alice. Aro era interessato ad Alice e il ragazzo lo sapeva, ne era consapevole da un pezzo e per questo aveva sempre evitato il suo sguardo. E Jane… Beh Jane era un problema per Alice e già la ragazza non era molto ben voluta, se poi le metteva contro anche Jane era nei casini. Ma non ce la poteva più fare, quella ragazza per lui era come… come… non riusciva più a pensare aveva una sete tremenda. E in mare che poteva trovare? Pensò di buttarsi in acqua, avrebbe raggiunto la nave immediatamente, la sua velocità, essendo un vampiro, era leggenda. Sì, l’avrebbe fatto, non era un problema, ora aveva solo bisogno di bere e dopo aver bevuto aveva solo bisogno di chiarire tutto con Alice. –Capitano, potrebbe fermare un attimo la sua nave?- Erano le parole di Sparrow. –Come mai?- Chiese titubante Jasper. –Mi sembra di aver avvistato ciò che cerco, o almeno un resto. Prendo una scialuppa, chiamo Will e andiamo a vedere, va bene?- -Di quanto tempo avete bisogno?- -Quanto ce ne può dare, Capitano.- -Da quando così docile, Sparrow?- -Da quando cerco di entrare nelle sue grazie, Hale.- -Se stai lontano dalla ragazza ci entrerai meglio.- Rispose serio Jasper. –Farò il possibile, promesso.- -Fermate la nave! Avete precisamente centottanta minuti per fare quello che dovete da… ORA!- Sparrow sorrise e corse da Will. Jasper si guardò intorno, sperando che nessuno lo vedesse. Aveva dato tre ore ai due pirati per fare ciò di cui aveva bisogno. –Stacci lontana CULLEN. Devi starci lontana. Non m’interessa niente. Sei un mozzo, ti faccio volare dalla nave.- Era la voce di Jane. Jasper si girò. Come immaginava. Stava minacciando Alice. –BASTA JANE.- Non aveva saputo trattenersi. Le due ragazze si girarono. Alice lo guardò ringraziandolo. –Scusi, Capitano. Era nella vostra cabina, ma non stava facendo nulla e… - Disse Jane in difesa -Lo so, ragazza. L’ho fatta andare io lì. E tu che ci facevi nella mia cabina?- -Beh io…- -Lascia perdere, e torna da tuo fratello.- Jane annuì e se ne andò. –Grazie, Capitano.- -Di nulla, Cullen. Vieni con me.- Alice lo guardò stranita. La portò sull’orlo della nave. –Sto per chiederti se ti fidi di me. Ma questa nave non è il Titanic, io non sono un poveraccio di nome Jack, te non sei una riccona di nome Rose, non ti farò provare a volare e non è un contesto così romantico. Allora cambierò domanda. Se ti dicessi “Salta in acqua” , salteresti?- -Beh, Capitano dipende dalla situazione, se fosse… - Jasper la guardò. –Bene. Te lo dico ora. Salta in acqua.- Alice lo guardò impaurita. –Non preoccuparti, non ti sto cacciando malamente, vengo con te!- Fece l’occhiolino a Alice, gli prese la mano, quella di lei tremava, era molto insicura. –Andiamo…- -Senta Capitano…- -Se puoi chiamare Jack, quello, chiama me Jasper.- Alice non capiva più niente, perché d’improvviso sembrava che tutti volessero solo lei. Che fosse tutto un gioco? Ma non sapeva resistere a Jasper, così cercò di controllare il tremito della mano e la strinse in quella fredda di lui. Le piaceva il contatto con il freddo. –E va bene, Jasper. Anche se non capisco perché ci stiamo buttando.- Jasper la guardò e sorrise –Per passare del tempo lontano da Sparrow e per rinfrescarci un po’ le idee in queste tre ore che la nave è ferma.- Le fece nuovamente l’occhiolino e saltò continuando a tenere stretta la mano di Alice. 

Voi se vi trovaste davanti alla scelta chi scegliereste fra Jack e Jasper.. Io ancora non lo so!
Spero vi sia piaciuta, nonostante continui a non seguirmi nessuno o quasi T.T
Un baciooone a tutti,
The_Makers_Dream 

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