Sorry... but i really love you too much

di carcar93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** simmetria!! ti amo, ma mi sei d'intralcio!! ***
Capitolo 2: *** i love you, but don't push yourself too hard ***
Capitolo 3: *** ritorno a casa, è forse questa ciò che si definisce nostalgia? ***
Capitolo 4: *** come all'inizio, tutto torna normale?? ***
Capitolo 5: *** L'egoismo di Soul, è stato l'amore la causa di tutto ciò? ***
Capitolo 6: *** la bella e la bestia. bastava solo dirlo per essere felici? ***
Capitolo 7: *** il debito saldato. Siamo di nuovo amici ora? ***
Capitolo 8: *** è tutto così perfetto. Perchè distruggi tutto portandoti questo fardello Soul? ***
Capitolo 9: *** Tra sofferenza e cuori spezzati. Dove andremo a finire così Soul?? ***
Capitolo 10: *** segreti venuti a conoscenza, è mai possibile che il sangue nero l'abbia sempre vinta però??? ***
Capitolo 11: *** il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce ***
Capitolo 12: *** Slice of a happy life. What have you decided Soul?? ***
Capitolo 13: *** Ti piacciono questi momenti Maka?? ***
Capitolo 14: *** "Anima extra corporis". Perchè giungere fino a tanto Soul?? ***
Capitolo 15: *** Oh Shinigami, perisci per mano mia!!! ***
Capitolo 16: *** alma compartir ***
Capitolo 17: *** FINE(adesso veramente) ***
Capitolo 18: *** Siamo due innamorati, non è questa una romantica simmetria? ***
Capitolo 19: *** scusa Tsubaki, ma c'è un nuovo angelo. ***
Capitolo 20: *** Ciò che ha fine scaturisce un inizio. ***



Capitolo 1
*** simmetria!! ti amo, ma mi sei d'intralcio!! ***


-Ma perché!!? Perché mi devo allenare in queste cose così…- Kid non volle terminare la frase, anche solo dire quella parola o qualcosa di simile gli faceva venire un malore.
-Kid ,devi allenarti!!! Ripensa a ciò che ti ha fatto Soul, ti fregò spostando solo di qualche centimetro un quadro- ribattè Liz, mentre spingeva il suo amato attraverso i corridoi della casa, era stato bendato.
Kid ripensò a quella scena, era passato quasi un anno, sembrava tutto tranquillo a casa di Maka, Soul era uscito di prigione, incolpato di qualcosa che si credeva non aver fatto, erano andati lì per poter festeggiare, magari non lo avessero fatto. Black Star ci rimise il braccio e la gamba destra, tagliati di netto da parte di Soul, ormai diventato un kishin.
Riguardo lui?? Beh, a Soul gli bastò spostare un quadro, come gli aveva già ricordato amaramente la sua amata Liz, fu colpito da un colpo di striscio e niente di più, non c’erano delle cicatrici come sul corpo di Maka, di tutto il gruppo probabilmente lui fu l’unico a non aver subito danni ingenti ed ad essere sconfitto nel modo più banale, idiota, stupido e più rapido che potesse esserci.
Da quando ciò era successo si era ripromesso che non sarebbe successo più, come futuro Shinigami e protettore di Death City, si promise che avrebbe affrontato le sue debolezze. Da quando Soul se n’era andato il gruppo non reggeva più, Black Star e Maka si irritavano sempre, Black Star incolpava Maka del fatto che la sua amata buki si stava trasformando in un kishin sotto i propri occhi, mentre Maka si lamentava del fatto che lui credeva di essere sempre un ragazzo tutto d’un pezzo, ed a volte la meister lo prendeva anche in giro, dicendo frasi tipo “usa tutte e due le braccia”.
Black Star, infatti, aveva deciso di mettersi una protesi solo per la gamba, in modo da poter camminare e, dopo un lungo allenamento, riuscì anche a correre. Era stato ferito nell’animo, gli era stato dimostrato che dopo tutto lui non era minimamente vicino all’essere un dio, ricordava anche lui quella giornata, la telefonata di Soul, la sua richiesta forse un po’ stupida, ed infine arrivò a ricordare quel pugno bloccato, il suo braccio tagliato via con una semplicità impressionante, ed infine si ricordò anche del suo piede.
-non voglio Liz!!! Ci sarà un altro modo…-disse Kid, cercava appigli per salvarsi davanti a ciò che stava per fare, le prima volte era svenuto, poi aveva iniziato a piagnucolare, ma arrivava in certi momenti dove il suo cervello lo faceva andare in tilt, non era possibile per uno così simmetrico come lui, a parte le tre strisce bianche per i capelli, resistere per più di una decina di minuti davanti a qualcosa di asimmetrico.
-non c’è altro modo Kid!!- rispose ancora Liz, adesso si era fermata.
-Sei pronto??- chiese, forse per dare il tempo a Kid di prepararsi per bene, amava quello shinigami maniaco della simmetria, e conosceva bene come faceva male a lui quando si trovava davanti a qualcosa di asimmetrico.
-certo- disse lo shinigami.
La benda si sciolse e Kdi si ritrovò davanti ad una stanza completamente in disordine, rotoli di carta igienica sparsi qua e la, il letto era sotto sopra, era passato un uragano lì dentro, l’uragano Patty.
-Grazie dell’aiuto Patty- disse la sorella Thompson più alta, era felice che la piccola sorella, anche se la maggiore, si rendeva utile in ciò che poteva.
-ma!!...ma!! che cosa avete fatto alla mia stanza!!!- urlò Kid, ormai stava per raggiungere il limite, si mosse per poter sistemare il tutto ma era stato legato con le mani dietro la schiena, sapeva che quello era il suo allenamento, doveva cercare di resistere quanto più che poteva, anche se non ci riuscì, questione di cinque minuti e lo shinigami cadde a terra, mandato in una sorta di shock anafilattico, tutti conoscevano la sua stizza contro le cose non simmetriche, ed ogni volta finiva così, sveniva davanti a quella visione orribile, preparata dalle sue sorelle Thompson, che volevano aiutare lo shinigami nel suo problemino con l’asimmetria.
-wow! È migliorato di 5 secondi in più, ha battuto il record che aveva fatto ieri, 5 minuti e 14 secondi- disse la buki, mentre guardava il corpo del suo fidanzato inerme, steso sul pavimento.
-Benissimo, Patty vieni a darmi una mano adesso- chiamò la sorella.
                                                                    ******
-c-cosa mi è successo??- mugugnò Kid, si era appena ripreso
-oh, niente Kid, però sono molto fiera di te, hai battuto il tuo record, su adesso alzati, inizia la seconda parte-  disse la buki all’amato shinigami.
-No!!! Anche questa no, per favore!!- implorò adesso lo shinigami, non ne poteva più, si era appena ripreso ed adesso doveva affrontare la seconda parte.
-è una cosa che devi fare assolutamente!!- rispose la buki, per poi ordinargli di alzarsi.
Kid si alzò ed appena si guardò davanti gli venne un conato di vomito, si trovava davanti ad uno specchio, di solito lui rimaneva molte ore lì davanti, mentre si ammirava per la sua simmetria, adesso non era più così, i vestiti strappati, sulla sua guancia sinistra c’era scritto il numero “7”, non sarebbe resistito per molto ancora, poi arrivò il colpo di grazia, la sorella Thompson minore disse.
-abbiamo sudato SETTE camicie per questo, che ne dici??- chiese, con un sorrisino ironico, conosceva bene lo shinigami e sapeva che quello lo avrebbe mandato in tilt.
Il figlio di Shinigami cadde a terra, adesso era veramente stremato.
                                                                  *******
Liz sospirò, era una bella scocciatura occuparsi del problema id Kid, ed inoltre doveva anche controllare la sua sorellona, di certo non indicava lei come una palla al piede, ma almeno avrebbe voluto, solo per una volta, essere una ragazza normale, niente trasformazione in pistola, niente Kishin, solo lei ed il suo amato Kid, era forse chiedere troppo??
-un giorno riuscirò a realizzare ciò- voleva essere normale, avrebbe amato Kid, e forse lo avrebbe anche sposato, negli ultimi mesi erano diventati più vicini,  prima dell’accaduto contro Soul, Liz non si azzardava ad interferire nella voglia di simmetria da parte di Kid.
Soul... non si era soffermata molto nel riflettere sul perché di ciò che aveva fatto, non era possibile che la buki ,forse la più raffinata ed elegante che aveva conosciuto, si fosse trasformata in un Kishin, Maka aveva detto tutto agli altri, e quando lo sentì capì il perché di ciò, amava troppo Maka e per proteggerla fece quell’orribile decisione.
-uff…- sospirò ancora, magari la sua vita fosse normale, ma forse non avrebbe conosciuto Maka e gli altri.
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Due parole: Come Back!! Si ricomincia, i primi tre capitoli su le decisioni che sono avvenute dopo la fuga di Soul, poi inizierà la vera storia, tutti pronti?? Si comincia!!!

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Capitolo 2
*** i love you, but don't push yourself too hard ***


-997… 998… 999… 1000… 1001…- Black Star si stava allenando.

-Black Star, per favore smettila, siamo in piena notte- supplicò la sua neo-moglie Tsubaki, era preoccupata per lui, conosceva bene l’assassino e sapeva benissimo che lui si allenava duramente, da quando ,il suo migliore amico, Soul Eater Evans gli fece quello “sgarbo”, dimostrandogli la sua nettissima inferiorità.

-no!!! 1018…1019…- Black Star faceva sempre riferimento alle parole di Tsubaki, se diceva “stai attento” lui si concentrava al massimo, se diceva “non correre” lui si dava una regolata e cercava di controllarsi.
Oramai per Balck Star c’erano due angeli custodi, uno era quello che era sempre stato con lui fin dall’inizio, mentre adesso c’era una concorrenza impossibile da battere, l’amore verso Tsubaki, che Black Star provava fortemente verso di lei, era già una cosa che molto difficilmente si sarebbe sciolta.

-Ma Black Star… non puoi andare avanti così… vieni a dormire- Tsubaki continuò a parlare, non ce la faceva più, non voleva vedere suo marito in quelle condizioni e non aveva voglia di farlo continuare fino allo sfinimento.

-Tsubaki… se visibilmente stanca… fammi arrivare a 5000 ed arrivo, d’accordo? 1034… 1035…1036…- il silenzio seguente era solo spezzato dal continuo parlare di Black Star, continuava a contare i suoi addominali, i suoi dorsali, non la finiva più, doveva migliora, doveva essere forte, essere in grado di capire cosa era giusto e cosa era sbagliato, un anno fa Tsubaki fu messa k.o. da parte di Soul, non se lo poteva permettere, non era assolutamente giusto, sbagliò alla grande e in quel momento, anche quando Soul gli fermò il pugno con una facilità impressionante, capì che era ancora debole.

- Black Star… ti prego… non fare così… ti scogiuro… vieni a letto… ho paura…  non voglio che tu faccia così… ti prego- le ultime parole di Tsubaki furono dolorosissime,sia per l’assassino sia per la buki, il meister non voleva che Tsubaki si sentisse talmente in colpa perché non l’ascoltava e rimaneva a continuare i suoi allenamenti, mentre la buki desiderava solo che Black Star fosse in pace con se stesso, certo non voleva che fermasse gli allenamenti, ma almeno voleva che durante la notte lui fosse vicino a lei, che l’abbracciasse, che gli desse conforto e che la proteggesse.

Si erano sposati non da molto 3-4 mesi all’incirca, si ricordava ancora tutto, era una bella festa a sorpresa, Black Star e kid, in assenza di Maka, ironizzarono sul fatto che quella vota Soul non fosse lì, d’un tratto Black Star, vestito con un completo da sera, si avvicinò a Tsubaki, tutti sapevano cose sarebbe successo e quindi si girarono ad osservare la scena

-ehm… Tsubaki… sai che ti amo molto, quindi vorrei chiederti una cosa…- disse iniziandosi ad inginocchiare, era un po’ strano per lui, di solito vedeva tutti dall’alto verso il basso, ma lui voleva che solo una persona potesse guardarlo dall’alto, la sua amata Tsubaki.

-Si- rispose con un monosillabo la buki, l’assassino non aveva ancora cacciato dalla tasca il cofanetto di velluto che conteneva un bellissimo anello, gli sembrò quasi strano come quel piccolo monosillabo lo portò al settimo cielo, bastava davvero così poco per poter essere felici???

-Tsubaki… andiamo a letto- disse Black Star, aveva capito che stava sbagliando, si alzò ed abbracciò sua moglie.
                                                             *****
Era passata un mezz’oretta e Tsubaki si era addormentata come un angelo, qualche volta si soffermava ad osservare la figura angelica della buki, ma adesso non era il momento.

Si mise una tuta, delle scarpe ed andò fuori, l’aria era ancora fresca ed il freddo pungeva lievemente sulla pelle dell’assassino, giunse al parco, 1 giro… 2 giri… 3giri… e così via, doveva essere più forte, allenarsi quanto più poteva.
Si era abituato alle sue ferite fisiche, l’assenza di un braccio e una gamba ormai non erano più una cosa che gli davano d’intralcio,  si era abituato ed adesso era pronto a rimettersi in sesto, non sapeva perché faceva ciò, per essere più forte?? Per proteggere gli altri?? Tutte scuse buone all’occasione per lui, ma sapeva benissimo che lui faceva ciò per due cose: orgoglio e vendetta.
Il suo orgoglio si era spezzato quando aveva ricevuto la sonora sconfitta da parte di quel dannato kishin, non voleva neanche sentire il nome del suo ex-amico,  ricordava ancora la scena:

-S-soul… non dirmi che sei stato tu??- chiese Kid, terrorizzato.
-Forse si o forse no…- rispose beffardo Soul.
-me ne frego di chi è stato, prendi questo bastardo!- disse Black Star.
Dopo essersi alzato, l’assassino tirò un pugno verso Soul, che bloccò facilmente e che tratteneva con la mano.
Questione di pochi secondo e Black Star perse il suo braccio, cadendo a terra agonizzante.
-che ne dici di chiedermi scusa adesso?- disse Soul felice, con il suo braccio-falce grondante sangue.
-mai!! Bastardo!!- rispose, per poi sputare sul vestito di Soul.
Irritato da ciò, Soul non ci mise molto a prendere la gamba dell’assassino e tagliarla.

Quella sconfitta bruciò immensamente nel cuore di Black Star, giorno dopo giorno cercava di migliorarsi, dopo essersi ripreso, voleva superare i cieli, ma oltre a ciò voleva vedere quel bastardo di kishin in ginocchio, agonizzante come era stato lui, in quel momento non avrebbe esitato, di sicuro non sarebbe stato tanto sciocco da poter lasciare in vita un suo nemico, certo… il Kishin aveva avuto compassione per lui, lo aveva lasciato lì, a ribollire di rabbia.

Si fermò, ormai era già sorto il sole, aveva sudato molto, decise quindi di tornare a casa, si sarebbe fatto una doccia ed avrebbe agito come se nulla fosse, avrebbe detto a sua moglie che si era svegliato un po’ prima, che aveva preparato la colazione, ecc…
Giunto vicino all’entrata del parco, una figura che conosceva benissimo lo stava aspettando, era come un libro aperto per sua moglie, che stava aspettando lì, all’entrata, in attesa che suo marito tornasse a casa, una giacca per fargli caldo
-hai finito?- chiese la buki, con un sorriso sulla labbra
-certo Tsubaki- rispose Black Star, rimproverandosi mentalmente, che razza di assassino era se era stato scoperto??
-Black Star… so che ti brucia ciò che a fatto So-
-NON DIRE IL SUO NOME!! Non è più mio amico, né uno studente della shibusen, né uno con cui spassarsela, è solo un fottutissimo Kishin!!!- disse Black Star, osservando sua moglie
-d’accordo Black Star, ma adesso torniamo a casa, ok?- disse con un tono di voce da sembrare disponibile
-d’accordo- rispose l’assassino
-Black Star, capisco che ti brucia cosa ti ha fatto… tu sai chi, per me va benissimo se ti vuoi allenare, ma per favore, io ti amo, e questo lo sai, quindi… non spingerti troppo in là- disse
-d’accordo Tsubaki, e…-
-e?-
-grazie-
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Ecco qua, il capitolo 2, ho scritto l’allenamento di kid, quello di Black Star ed adesso manca solo Maka e Soul, quindi abbiate pazienza e vi darò anche il capitolo successivo, così potrò completare il prologo d’accordo.
Prima di passare ai ringraziamenti vi chiedo solo una cosa, ho descritto bene, secondo voi, i sentimenti di Black Star verso Soul? Io temo di no.

RINGRAZIAMENTI:
feddy_chan555: si sono tornato, avevo intenzione già di riprendere, ma mi serviva il titolo, il motivo e qualche altra cosa, le fondamenta già c’erano, in poche parole. Grazie per i ringraziamenti.

Soru Evans: beh, ci sei sempre e comunque. Le buki non sono mai morte, solo svenute, ti ringrazio per i complimenti ed alla prossima.

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Capitolo 3
*** ritorno a casa, è forse questa ciò che si definisce nostalgia? ***


-passando ora alle notizie di cronaca, sono salite a circa 500 le vittime uccise dalla ex Death Scythe, ora kishin, Soul Eater Evans, qui raffigurato nella fotografia di archivio. Il kishin è ritenuto colpevole di…-
Maka albarn stava guardando la televisione, si era fermata un po’ sul canale per poter essere al corrente di ciò che stava succedendo nel mondo, non si sorprese mentre la conduttrice parlava della sua ex-buki, il ragazzo che amava.

Osservava la foto con un senso di colpa, ma anche di odio, odiava quella buki perché gli provocò quella ferita all’altezza della pancia, rimase svenuta per qualche giorno, ma niente di che, odiava quel ragazzo perché era l’unico uomo alla quale ci teneva davvero molto, l’unico a cui avesse mai espresso i suoi veri sentimenti, l’odiava con tutto il suo cuore perché si prese lui quel fardello, il sangue nero al suo interno lo ricattava, il tutto per lei, perché la amava decise di stringere quel patto orribile.

D’altro canto, se odiava la sua buki, era anche pervasa da un senso di colpa, fu colpa sua non rendersi conto della evidente cotta che aveva preso Soul, fu colpa sua se fu colpita dall’artiglio e Soul strinse quel patto, colpa sua se aveva deciso troppo tardi di dichiararsi a Soul.

Non riusciva a permetterselo, avevano vissuto anni insieme, le 99 anime, lo sbaglio nel mangiare l’anima di Blair, Free, Medusa, Asura, poi tutto tornò alla normalità, iniziarono da capo, la missione a Londra, la trasformazione in Death Scythe a Benevento, ed infine finì tutto con un'altra trasformazione, la più terribile, la sua Death Scythe era diventata un kishin, era l’esatto opposto, Soul era diventato ciò che doveva sconfiggere.

La trasformazione in kishin, inoltre, non fu ben accettata nel gruppo, ma anche a scuola, Black Star la riteneva colpevole di tutto, colpevole di essere stata lei ad uccidere tutte quelle anime umane, colpevole di essere stata lei a non rendersi conto della sua buki che si dava a cambio con il sangue nero, colpevole di essere l’autrice di quel patto, colpevole di aver provocato il taglio degli arti destri dell’assassino, ecc…

Maka rimase a casa, sprofondando nelle sue colpe, nel suo sentimento di depressione e si era arresa al fatto che era tutto inutile, non avrebbe mai più ricominciato a riutilizzare una buki, non avrebbe mai deciso di riprendere la caccia per le anime di kishin, ormai una sola buki era nel suo cuore, ed ,anche se a distanza di un anno, non intendeva sloggiare.         
Ogni tanto il gruppo si riuniva, a volta a casa di kid, altre volte a casa sua.

L’ultima volta che si erano visti, come tutte le altre volte, finì tutto a male.
Si erano decisi ad andare in un pub, per vedersi, parlare, insomma il piano comune di Tsubaki era quello di distrarre Maka, narravano di come erano riusciti a prendere la più recente anima di kishin, oppure si ricordavano di quando Black Star si ritrovava nel covo di Al Capone e la sua mania di grandezza lo fece scoprire, parlarono di quando Kid fece scappare Lupin III perché Patty era stata scoordinata nei movimenti, ricordavano di quando erano felici.

D’un tratto Tsubaki disse
-ehi ragazzi… non veniamo qui da quando S- si fermò, non era proprio in tempo, evitò almeno di finire il nome di Soul, ma già qualcosa si era mosso

-da quando il LURIDO STRONZO era ancora qui?? è questo che volevi dire, Tsubaki??- concluse la frase l’assassino, anche se in un modo diverso da come voleva dirlo la buki.

Quei due aggettivi fecero imbestialire Maka, va bene che era un kishin, ma insultarlo perché aveva voluto salvare lei, pur trasformandosi in un mostro, era troppo
-lurido sarai tu, Black Star… ed inoltre, non ti azzardare di più ad accennarti a Soul in questo modo, CHIARO!!??- disse Maka, evidentemente innervosita.

-mi scusi, sua eccellenza… la prossima volta lo chiamerò merda, anzi no, mi dispiace per la volgarità, con più raffinatezza lo chiamerò STERCO, va bene!?!-

-…scusati… scusati IMMEDIATAMENTE!! Ti rode il fatto che lui ti abbia dimostrato la tua inferiorità?? ti rode il fatto che non hai vinto??  Ti rode che ti ha tagliato braccio e gamba destra??? Pergo, accomodati pure, mi divertirò un mondo stasera!!! Se vuoi puoi impegnarti di più, prendi il toro per le corna, su!!! Usa tutte e due le braccia!! Ah, scusa… peccato che tu un braccio non lo hai più..- disse Maka, con un tono di sfida osservando Black Star fisso negli occhi.

-io me ne vado, ma stai attenta Maka, con te non me la prendo, ma se un giorno o l’altro shinigami mi dirà “abbiamo trovato Soul, bisogna che tu vada ad eliminarlo”, non me lo farò ripetere due volte- disse Black Star, alzandosi.

La serata finì così.
                                                                    ******
Nello stesso istante, in un piccolo paese, anche un'altra figura stava guardando lo stesso telegiornale, i capelli erano sempre dello stesso candore,dello stesso bianco, solo un po’ più lunghi, un ghigno beffardo mentre osservava la foto archivio che avevano di lui, sembrava proprio un marmocchio un anno fa, spostò il braccio, gli dava fastidio qualcosa all’altezza del polso, l’unico appiglio per ricordarsi di qualcuno che amava tanto, le lettere erano un po’ sbiadite, ma poteva ancora leggere cosa c’era scritto “Soul&Maka very nice couple”, sospirò

-penso sia il momento di tornare- disse

-e perché?? Stiamo così bene qui- disse il sangue nero dentro di lui.

-proprio per questo… mi annoio, e poi non si era deciso che ti stavi zitto zitto- disse Soul

-sono una parte di te, non posso stare zitto… e poi nello stesso caso se ti annoi possiamo andare a caccia di anime umane-

-anime umane?? Ma mi prendi per scemo, non farò lo stesso errore due volte-

-scemo tu??? Ma và. Non farò lo stesso errore due volte??? Vogliamo parlare di ieri???-

-ieri era un caso a parte, sai che non riesco a stare per molto tempo in crisi di astinenza-
La trasformazione in kishin lo aveva cambiato, adesso aveva nuovi bisogni, il sangue nero gli consentì l’uso dei poteri di Kishin a suo piacimento, ma nello stesso caso aveva deciso di resistere alla tentazione di mangiare anime umane, mentre camminava per le strade della città, quando erano affollate, il sangue nero lo invitava, cercava di persuaderlo, “chissà come sono buone le loro anime!!” diceva nella mente di Soul, lui cercava di rimanere impassibile

-crisi di astinenza?? Tu?? Ma dai Soul, ieri sera ne hai mangiate 50 di anime, ci eravamo già saziati a 10 anime, ma tu hai detto di continuare-

-per questo, torniamo a Death city, lì almeno non verrò ascoltato solamente da te, anzi ci sarà un modo per poter tornare come prima-

-non verrai ascoltato solamente da me?? E da chi altro?? da Maka??? Black Star??? Penso non sia una bella idea-

Si era scocciato, decise quindi di fare un’offerta stuzzicante al sangue nero
-facciamo così, se poi ci annoieremo, faremo la replica dell’anno scorso, d’accordo??-

Il diavoletto nero pensò alle emozioni provate quando aveva colpito black Star, aveva mangiato quelle anime, era proprio una bella sensazione
-accetto-

Soul sorrise, finalmente si tornava a casa.
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Eccoci qua, adesso possiamo dire che inizia la ff, abbiamo messo la situazione del gruppo,e penso avete capito che è disastrosa, abbiamo messo in chiaro che nessuno è morto, ecc… ed abbiamo capito che Soul tornerà alla shibusen.
Il prossimo capitolo?? “come all'inizio, tutto torna normale??”

RINGRAZIAMENTI:
vale_may: penso che un anno possa andare bene, e ti ringrazio per tutti i complimenti, hai chiaro adesso cosa è successo? Sennò parla adesso.
Soru Evans:povero Black Star, sicuro, ma anche gli altri, ad esempio Maka, non credi?
Juliet__Albarn: Tsubaki e Black Star si sono sposati, beh si, pensavo che almeno una puntina di amore potevo metterla. Ringrazio sempre per i complimenti ed alla prossima.

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Capitolo 4
*** come all'inizio, tutto torna normale?? ***


come all'inizio, tutto torna normale??

Scuola di specializzazione per armi e maestri shinigami, in altre parole Shibusen.
Il mondo è stato sprofondato negli abissi del terrore, l’umanità è stata travolta dai vortici della follia.
I demoni che hanno quasi distrutto tutto sono i kishin, la scuola vuole impedire la loro rinascita.
È stato Shinigami a fondarla, per addestrare le armi e i maestri d’armi.

Sono passati anni da quando la scuola è stata fondata, gli alunni vengono designati in varie classi e vengono segnalati in base ad un livello di intelligenza,forza e bravura sul campo di battaglia.

Tra tutte le classi ce ne è una in particolare, una classe dove non vi è insegnante, questa classe è stata scelta dal famoso scienziato-professore Stein per poter preservare l’incolumità di Death City.

La classe è formata circa da una quindicina di meister, tutti laureati, ma i più importanti sono 3.

L’assassino Black Star, diplomatosi con buoni voti, è colui che vuole superare gli dei.

Vanta il fatto di aver trasformato la sua buki Tsubaki, nonché sua moglie da 3-4 mesi, in una Death Scythe, trasformazione avvenuta a Benevento, Italia.

Dopo si lui abbiamo Death the Kid, figlio di Shinigami, preside della scuola, anche lui un dio della morte, soffre di una mania verso la simmetria, odia ciò che non è perfettamente simmetrico, ed inoltre cade in depressione se non riesce a svolgere cose con la perfetta simmetria, esempio banale di questa mania è quando deve scrivere la “K” di Kid.
A differenza della maggior parte dei maestri d’armi, Death the Kid utilizza due pistole in grado di sparare onde d’anima sotto forma di proiettili.

Le armi in questione sono due sorelle, le sorelle Thompson. Prima di essere prese sotto la custodia di Kid, le sorelle Thompson erano considerate delle teppiste, vivendo di stenti per le strade di Death city, fu una sera che lo shinigami le incontrò, rifiutava tutte le armi poiché, essendo singole armi, andavano a scontrarsi contro la mania di simmetria, ma quando incontrò le due sorelle Thompson non diede troppo conto ai loro precedenti e le prese sotto la loro ala, utilizzandole come buki.

Curiosità è che Kid vuole trasformare le due sorelle in Death Scythe contemporaneamente, per poter mantenere la sua simmetria, inoltre lo shinigami ha una relazione con Elizabeth Thompson, la sorella minore, detta anche Liz.

Dulcis in fundo, ma non meno importante, abbiamo Maka Albarn. Maka, figlia di Spirit, Death Scythe di Shinigami, è famosa per aver sconfitto, insieme all’assassino Black Star e allo Shinigami Death the Kid, il temuto kishin Asura. Di tutto li gruppo, formato da Black Star e Kid, lei sembra essere l’unica a non avere dei problemi come gli altri due, c’è solo da prendere in considerazione che odia tutti gli uomini, poiché il padre era divorziato dalla madre per adulterio. Al momento è sprovvista di un’arma, Maka non vuole rimpiazzare la sua buki con un’altra.

L’arma di Maka, anche essa una Death Scythe trasformata a Benevento, è la falce Soul Eater Evans, noto adesso come il kishin più forte del mondo, colpevole di aver mangiato circa 500 anime umane. Tutta la scuola conosce il motivo di questa trasformazione, sembra infatti che
Soul era innamorato della sua meister, e quando questa fu in pericolo di morte, non esitò a stringere una patto malefico con il sangue nero che si trovava nel suo corpo, fu anche arrestato ma i test applicati su di lui dicevano che non era lui il colpevole.

Solo alla fine si scoprì che era stato il sangue nero, prendendo possesso del corpo di Soul, ad uccidere 200 anime ed inoltre a costringere Soul a fare ciò e a trasformarsi in kishin minacciando la vita di Maka. Ha tagliato il braccio e la gamba destra di Black Star, che ha rimpiazzato la gamba con una protesi. La posizione dell’arma è ignota per il momento.

                                                                  ********

-Maka Albarn, Death the Kid e Black Star, Shinigami vi vuole nella Death Room, non fatelo aspettare troppo ed andatici subito d’accordo??- disse Stein
-d’accordo professore, andiamo subito.- rispose lo shinigami.

La death room era dove Shinigami riceveva gli studenti, era in pratica l’ufficio del preside della shibusen, i tre si diressero lì, chiedendosi di cosa si trattava.

-buon giorno Shinigami, perché ci ha fatto chiamare??- chiese Maka.
-oh ragazzi, ho una piccola sorpresa per voi, esci fuori da lì, mio caro Soul…- disse lo shinigami, indicando uno specchio che era posizionato al centro della sala.

Al sentire quel nome, i tre all’inizio non ci cedettero, poi non potettero credere ai loro occhi, Soul Eater Evans era lì, davanti ai loro occhi, i capelli un po’ più lunghi rispetto a come li aveva un anno prima, lo stesso vestito da sera che aveva l’ultimo giorno che era stato a Death City.
-buongiorno- disse l’arma, sorridendo al gruppo.

Black Star, l’ex migliore amico di Soul, ordinò subito alla moglie di trasformarsi in lama ninja.

Kid invece si mise in guardia, osservando i movimenti di Soul, subito ad intervenire.

Maka invece non poteva ancora crederci, la sua buki, ovvero l’unico uomo che aveva amato, era lì. Non sapeva come reagire, rimase lì, immobile, nel contemplare la figura di Soul, pervasa da un senso di odio e disprezzo.

-ehi…ehi… che cos’è tutto questo trambusto?? Sembrate aver visto un kishin- ironizzò Soul, osservando i movimenti di Black Star e Kid.
-bastardo- disse Black Star a denti stretti, non aveva ancora fatto movimenti brusci, l’ultima volta che l’aveva fatto ci aveva rimesso un braccio.
-padre!!! Perché hai fatto ciò?- chiedeva Kid, mentre continuava ad osservare il kishin.
-non vi preoccupate, ho parlato con Soul e dopo un anno è riuscito a controllare il suo kishin interiore, è tornato e mi ha chiesto di poter tornare qui, in modo da poter essere aiutato in caso di ricaduta- disse il preside della shibusen.
-non ti preoccupare bastardo, in caso di ricaduta ti ucciderò immediatamente- ringhiò Black Star.
-vedremo, per il momento pensa solo a superare gli dei, io già l’ho fatto e ti sto aspettando- disse il kishin.
-brutto bastardo!! Tu non hai superato mai gli dei, lo farò io- disse Black Star, scattando verso Soul, cercando di infilzare la lama nello stomaco dell’ex amico.

La lama andò a scontrarsi contro lo stomaco del ragazzo, ma non entrò minimamente nel corpo dell’albino, che disse –lo sai già? Oppure ti devo ripetere che il sangue nero mi fa da corazza??- chiese ironico, osservando dall’alto verso il basso l’assassino.

-ora basta, questa è la situazione, in città non ci sono alberghi disponibili, e quindi Soul tornerà a casa con Maka, siamo d’accordo- disse Shinigami, un po’ adirato per come si erano messe le cose.
-lui a casa mia?!? Ma…- iniziò a dire Maka
-le decisioni non si discutono, ora andate- ribadì Shinigami

-Shinigami… avrei da parlarle- disse Soul
-puoi dirlo anche qui davanti- disse Shinigami
-sicuro? È una cosa che riguarda i miei bisogni di kishin-
- prego- disse Shinigami osservando gli altri per cercare il loro consenso

-va bene, come ha già detto… sono riuscito a controllare il mio kishin interiore, ma il problema è che se rimango per molto tempo senza anime umane… beh, mi verrebbe… come posso dire… una crisi di astinenza… cercherò di avvertirvi quando sento che il giorno è vicino, ma vi prego di aiutarmi almeno in ciò- disse Soul, una proposta che fece rabbrividire i ragazzi presenti, che stavano osservando tutti il kishin.

-ho due cose da chiederti: quante anime ti servono per saziarti e poi quante anime hai mangiato- chiese Shinigami con un tono di voce serissimo, la sua maschera non faceva scorgere nessuna emozione.

-beh… penso che una decina di anime vadano bene, vi darò informazioni maggiori di tanto in tanto, ultimamente ne ho mangiate 50 e dovrei essere a posto per un bel po’… riguardo la seconda domanda vi posso dire che il numero stimato è lontanissimo dalla realtà, ma non voglio aggiungere altro- rispose Soul, parlava con un tono di voce tranquillo, gli altri del gruppo si chiedevano come faceva a parlare i questo modo, anche accennando al fatto che aveva mangiato 50 anime, oppure che aveva delle crisi di astinenza e che gli servivano delle anime per placarsi.

-benissimo, ne riparleremo più in là, adesso andate a casa, è tardi- disse Shinigami, per poi salutare tutti.

*******

-ehi, qui non sembra cambiato nulla- disse Soul mentre osservava la sua vecchia stanza

-si, non ho mosso nulla, ma non perché mi mancassi, anzi, da quel giorno io non metto piede qui dentro- rispose Maka

Soul si diresse verso il letto ed alzo il cuscino, prese una busta di carta e disse
-peccato, se avessi alzato il cuscino, avresti scoperto la mia lettera d’amore che scrissi per te, è ancora qui, su prendila, ormai non mi serve più- disse Soul, iniziandosi a spogliare per poter cambiarsi d’abito.

Maka, presa la lettera, l’aprì

“cara Maka,
ti amo, ti posso dire solo questo, sembrano due parole così corte, ma mi chiedo perché queste due paroline significano un sentimento talmente forte che provo verso di te? Forse perché mi consentono di star vicino a te, mi consentono di poter ammirarti ed osservare i tuoi piccoli gesti che amo così tanto… bah, forse un giorno ti darò questa lettera, ma adesso preferisco tenerla sotto il cuscino del mio letto, sentire la sua presenza mi fa tranquillizzare e mi aiuta a fare del sogni stupendi su di te. Quindi te lo ripeto: ti amo
                                                                                                     il tuo Soul”
in quelle poche righe Maka sentì tutta la forza di quel sentimento che aiutava Soul a rimanere vicino a lei, che gli consentiva di rimanere ancora lì, anche se c’erano i suoi capricci, anche se c’erano i suoi Maka-chop, l’amore l’aiutava a resistere a lungo vicino a lei, si accontentava di ciò.

Peccato che adesso il Soul della lettera non ci fosse più, ed adesso c’era quel uomo, diventato kishin per quel sentimento chiamato amore, perché voleva salvarla e fece ciò che poté per farlo.

Una fitta al cuore la prese, poiché il suo amore per l’albino non se n’era mai andato, anzi era rimasto lì, divorando il suo cuore con un forte sentimento di rancore

-oh… è molto bella, ringrazio il Soul della lettera e devi sapere che anche io ti amo, anzi anche io avevo letto una lettera, tieni e buona notte- disse Maka, dopo essere andata in camera sua ed aver preso una busta di carta dal colore rosa e porgendogliela.

-buonanotte- disse Soul, chiudendo la porta.
Aprì la lettera a la lesse

“Soul,
ti amo, non lo so perché, ma ripensandoci è ironico, io che odio a prescindere tutti gli uomini, mi sono innamorata di un uomo come te, ma forse è questo che mi piace da te, i tuoi gesti da maschio, il fatto di voler essere fico, il tuoi occhi, la tua ottima qualità nel suonare il piano,da lì iniziò tutto, da lì iniziai ad amarti, questa lettera te la darò, quando sarò pronta, ma per adesso desidero tenerla tutta per me
                                                                                                   Maka”

Soul sorrise, all’altezza del petto una presa al cuore, pensava che se ne fosse andata, invece era ancora lì, il suo amore per Maka era tornato, di sicuro non lo avrebbe mostrato davanti agli altri, tutto era tornato come l’anno scorso, tutto era tornato come all’inizio.
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E tra una preparazione per una interrogazione per chimica(punto al 7 in pagella) e un sonno impossibile da battere che mi farà uscire delle borse per gli occhi stile panda, eccoci qui, il quarto capitolo, il vero inizio della ff, spero vi sia piaciuto, la parte iniziale l’ho voluta utilizzare per descrivere un po’ il tutto, mi scuso in anticipo se ho fatto degli errori perché non ho neanche intenzione di correggerla(non uccidetemi, please), ci vediamo domani e recensite in molti, ok? Ringrazio per tutti i complimenti e come dice Soul dico anche io “buona notte”
RINGRAZIAMENTI
Edxwinry 4ever: beh, ho messo in chiaro le cose dopo la trasformazione di Soul, ed adesso eccolo qui, è tornato sia lui, sia il suo amore per Maka, contenta?
Soru Evans: beh, è tornato in città, pur essendo un kishin, il problema adesso sono le crisi di astinenza, le ho volute mettere perché voglio evidenziare il fatto che anche se Soul controlla il kishin, non può allontanarsi dalle anime umane. Piaciuto il capitolo?
Vale_May:come vedi Soul è tornato a casa, insieme al suo amore per Maka ed adesso sembra tutto essere tornato alla normalità, a parte i suoi bisogni da kishin.
 

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Capitolo 5
*** L'egoismo di Soul, è stato l'amore la causa di tutto ciò? ***


l'egoismo di Soul, è stato l'amore la causa di tutto ciò?

Il ritorno di Soul suscitò molta curiosità all’interno della shibusen, ed inoltre, in seguito al suo ritorno, iniziarono a girare delle dicerie sulla buki, molte delle quali raccontavano di un suo ritorno solo per volere la testa di Shinigami, altri affermavano di aver visto l’albino in giro per le strade di Death city in piena notte,  ed ogni sorta di genere, non mancavano, inoltre, degli accenni di storie romantiche, le ragazze della shibusen dicevano che Soul era tornato per riprendersi la sua Maka, oppure altre affermavano di aver visto Soul e Liz in un bar, intenti a ”discutere”.

Tutte le dicerie erano subito fermate dai soggetti in questione, Maka era su di giri per qualunque cosa venisse detta sul suo conto, inoltre le dicerie sul rapporto segreto tra Soul e Liz non fecero altro che peggiorare i rapporti tra l’albino e lo shinigami Kid.

Il comportamento più ambiguo era quello di Soul Eater Evans e di Black Star.

La buki non rifiutava mai ciò che si diceva sul suo conto, gettava invece altra benzina sul fuoco, divertendosi ad osservare lo svolgersi di quella diceria, rispondeva alle domande inerenti ciò utilizzando parole come “forse”, “magari” ed in certi casi “può darsi”. Soul cercava di sbaragliare le menti dei giovani alunni della shibusen, fino all’anno scorso era anche lui uno studente della scuola, ma adesso si divertiva un mondo a giocare con gli alunni del primo anno ed altri ragazzi.

Se Soul non faceva altro che gettare benzina sul fuoco, l’assassino Black Star attendeva che quel fuoco non fosse più possibile da controllare, in un modo o  nell’altro sarebbe riuscito a prendersi la sua vendetta, voleva che lui fosse sconfitto su tutti i fronti.

La situazione quindi era questa, i ragazzi della shibusen credevano a tutti gli spiragli che Soul lasciava aperti volontariamente, pendendo dalle sue labbra, Kid iniziava a nutrire, intanto, odio verso la buki, poiché Soul non esitò a rispondere in modo ambiguo, davanti a kid, ad una domanda sul suo rapporto con Elizabeth Thompson.

-Soul!!! Chi ti ha detto di dire ciò??! Sono stato io forse!?!- chiese Kid, prendendolo in disparte.
-Bah… mi annoiavo un po’, ed allora mi volevo divertire un po’ con gli alunni, qualcuno me lo vieta??- rispose Soul, con un sorriso beffardo
-mah, non so… chi te lo potrebbe vietare?? Forse io!! Ti avverto Soul, già non mi piace che tu sia tornato qui senza scontare nessuna pena, adesso non metterti a giocare con Liz, altrimenti…- lasciò cadere la frase lo shinigami
-altrimenti cosa?? Mi farai male tu?? Vogliamo ricordarci dell’ultima volta?? Ed inoltre devo ricordarti del risultato di Black Star quando ha tentato di colpirmi?? Sai, di tutti quelli che ho visto, da quando sono tornato, tu sei quello che non è cambiato per niente-
-come scusa?? Non sono cambiato per niente?? E chi te lo dice??- rispose Kid, con uno sguardo di sfida
-mah, mi basta solo dirti qualcosa che non sia simmetrico e dovresti andare subito in tilt, secondo me… che succede se dico che ho sudato sette camicie per calmare il mio kishin interiore??- chiese Soul, notando subito un piccolo gesto di stizza eseguito dallo shinigami, quindi continuò
-ecco la dimostrazione Kid, non sei cambiato affatto, ora se non ti dispiace vorrei andare in classe- riprese il kishin.
- se non vuoi farlo per me, che ne dici di farlo per Maka?- chiese kid, cercando in quella figura un punto debole
Soul si stava dirigendo verso la classe, ma quando sentì il nome di Maka si fermò e chiese
-perché?? C’è qualcosa che non va??- disse cercando di fare l’indifferente, mentre lo colpì una fitta all’altezza del petto, non si voltò verso lo shinigami.
-beh, forse tu non lo sai, ma Maka ti ama ancora, ed inoltre queste dicerie su te e Liz non gli vanno molto a genio, anzi la fanno deprimere ancora di più, ormai è così da quando te ne sei andato- disse lo shinigami, ripensando a ciò che le aveva detto Liz riguardo quella mattina.
-lo so già che mi ama, me lo ha detto ieri sera, ma ormai io sono un kishin, è inutile che si sforzi così tanto, ci vediamo in classe- disse Soul per poi andare., mentre camminava ripensava a cosa era successo ieri, quello scambio di lettere era forse una sorta di dichiarazione dei due, forse ciò che non erano riusciti a dirsi in tutti quest’anni era stato riassunto e descritto da quelle poche righe che formavano la lettera di Maka??

La sera prima era rimasto ore a leggere quella lettera, ormai la conosceva a memoria

“Soul,
ti amo, non lo so perché, ma ripensandoci è ironico, io che odio a prescindere tutti gli uomini, mi sono innamorata di un uomo come te, ma forse è questo che mi piace da te, i tuoi gesti da maschio, il fatto di voler essere fico, il tuoi occhi, la tua ottima qualità nel suonare il piano,da lì iniziò tutto, da lì iniziai ad amarti, questa lettera te la darò, quando sarò pronta, ma per adesso desidero tenerla tutta per me
                                                                                                   Maka”

Mentre rifletteva tutto ciò gli si strinse ancora una presa all’altezza del cuore, era forse vero che l’amore di Soul verso Maka era tornato?? Credeva che tutto era passato, ma adesso doveva ricredersi.

                                                                ********

-ragazzi, i kishin sono, come tutti ben sapete, uomini ,oppure anche buki, che vengono attratti dalla follia, dalla voglia di avere potere e non avere,quindi, più paura delle avversità che si presentano davanti loro, come tutti ben sappiamo- il professor Stein stava spiegando loro le basi per riconoscere un kishin, non che gli alunni di quella classe non le conoscessero, ma un ripasso era utile.

-professore??- chiese Kilik
-si kilik??- chiese Stein, interrotto dallo studente
- che cosa succede ai kishin, dopo la loro trasformazione in tale??-
-beh, io non sono molto esperto, ma di sicuro qui con noi c’è qualcuno che può risponderci in modo molto esauriente, non è vero Soul??- disse Stein, rivolgendo lo sguardo verso la buki, seduto in un angolo lontano dagli alunni
- vuoi sapere cosa si prova ad essere un kishin, kilik? Beh, ti basti pensare che mangiare le anime umane è come mangiare le uova di kishin, solo che sono così buone, inoltre, una volta finito di mangiare, ti chiedi “perché ho smesso?”, è come mangiare la cioccolata, uno volta finita ti chiedi sempre perché non ne hai conservata un po’ per dopo?? perché l’hai finita subito?? Tu dici che potresti subito andare a comprarla, ma se non puoi?? Beh, un kishin non si pone questa domanda, se lui vuole, lui lo prende, non è vero??- chiese Soul
Non si sapeva a chi era diretta questa domanda, ma Soul continuò a parlare, un tono di voce diverso
-beh, diciamo che come ha spiegato Soul è sufficiente per farvelo capire, ci sono domande?- chiese il vero kishin interiore di Soul, adesso sembrava lui il professore, e Stein era stato messo da parte, costretto ad ascoltare poiché non sapeva rispondere alla domanda di Kilik.
-un esempio pratico?- chiese Kim.
Il kishin puntò il pollice verso se stesso e rispose
-beh, Soul stesso è un esempio. Il tipino qui, come tutti ben sapete, non ha esitato a stringere un patto con me per poter salvare Maka, il tutto perché l’amava… ah, in certi momenti anche i kishin adorano questo sentimento, non credete?- chiese il Kishin in modo ironico

-ora basta!!- urlò Stein.
Soul si riprese e quindi disse
- mi scusi professore, il kishin ha preso un po’ il sopravvento-

Maka si alzò, il volto rivolto verso il basso, con voce flebile disse
-professore posso uscire un attimo?- chiese, subito seguì il consenso di Stein

Soul osservò Maka uscire, la sua andatura era distratta, non come sempre, aveva fatto qualcosa che non doveva
-professore, posso andare anche io? Dovrei mettere in chiaro qualcosa con il kishin- disse, il motivo di quella uscita sembrò proprio una scusa, ma era proprio ciò che gli serviva per uscire ed andare dietro Maka, voleva scusarsi.

                                                                       *******

Seguì Maka, pure se era veloce  riuscì in qualche modo a prenderla, si erano ritrovati sul balcone della shibusen, durante l’intervallo gil studenti si riunivano lì, per poter prendere una boccata d’aria.

Giunse lì, il suo passo era lento, cercava di non fare rumore, il silenzio era solo scandito dai singhiozzi di Maka.
-Maka…- disse
La ragazza si fermò, ma non si volto, né tantomeno iniziò a parlare, Soul continuò
-Maka, mi dispiace… il kishin… è stata tutta colpa sua-
-ehi che c’entro io?- disse di nuovo Soul, con un tono di voce differente
-beh, ti avevo lasciato un po’ di controllo, ma ti aveva esplicitamente ordinato di non fare alcun riferimento alla storia-
-e perché solo perché ho detto la verità adesso è colpa mia-
-sono già fortunato ad aver ripreso il controllo, ora basta!!!-
-ma la colpa è solo tua che mi hai lasciato fare, sappiamo tutti e due cosa provi per Maka, ti sembra che il dolore all’altezza del petto sia un problema cardiologico?-
-ora basta, niente più anime umane, continuerò a resistere anche se tra poco ne ho bisogno-
-eh no! Ci eravamo messi d’accordo io e te, dammi le anime umane o altrimenti…-
-altrimenti cosa?? Il corpo è mio e lo gestisco io, intesi!?! Ed ora basta, Maka…- la frase finì a meta, durante quella discussione la meister si era voltata ed adesso stava osservando la discussione tra il kishin e Soul.

-cosa intendeva??- chiese con voce flebile
-come cosa intendeva??- rispose Soul difendendosi
-voglio sapere cosa intendeva il kishin quando ti ha fatto quella domanda sul tuo dolore al petto- chiese ancora, insistendo
-bah, quelle sono solo questioni tra me e il kishin, Maka. Non ti preoccupare e torna dentro, andiamo- disse Soul, cambiando discorso
-BASTA!!... sono stufa Soul, stufa di non sapere mai niente di te, stufa di non riuscire a conoscerti, stufa del fatto che io non so se tu mi ami ancora oppure no, io ti amo, ed adesso ti faccio la stessa domanda, tu mi ami?? Ti fa ancora male il fatto che mi ami ancora?? E questo quello al quale alludeva il kishin??- chiese, osservando la buki dritta negli occhi

Soul prese un respiro, quindi iniziò a parlare
-Maka, io- una fortissima fitta all’altezza del petto lo colpì, tanto da farlo gemere
-Soul!!- disse Maka preoccupata

I'albino disse
-Maka!!... scappa!! Sta cercando di prendere il controllo, vai a chiamare aiuto- disse l’albino cercando tempo per avvertire la meister
-ma avevi detto che dovresti essere calmo per un po’ di tempo-disse ancora Maka
-CORRI!!!!-ordinò Soul, lasciando il controllo.

Maka corse all’interno della scuola, mentre si diresse verso la sua classe sentì un urlò straziante provenire da dove si trovava poco prima.

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Bene, bene, bene. Eccomi qui, si continua con il 5 capitolo, scommetto che la tensione è a mille, inoltre mi scuso ancora che il capitolo precedente è un po’ pieno di errori, vi ringrazio mille per i complimenti, recensite ed inoltre ditemi se per voi va bene la descrizione del kishin secondo Soul.

RINGRAZIAMENTI:
Soru Evans: ci sei solo tu quindi non posso far altro che ringraziarti di tutti i complimenti ed inoltre hai notato che l’amore di Soul non se n’è andato, contenta?? Recensisci e dimmi se va bene la descrizione del kishin.
 

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Capitolo 6
*** la bella e la bestia. bastava solo dirlo per essere felici? ***


la bella e la bestia. bastava solo dirlo per essere felici?

Dopo che la meister e la buki erano usciti dalla classe, il professor Stein continuò la sua lezione
-avete capito?? Mi rifaccio a quello che ha detto Soul, che penso sia un esperto in materia, “se lui vuole, lui lo prende”, ci siamo intesi??- disse
Stein cercando un segno di approvazione da parte degli alunni presenti, poi continuò.
-benissimo, come stavo dicendo, i kishin di solito non girano mai e poi mai in gruppo, la follia, e qui posso dire di essere esperto riguardo ciò, è capace di far uccidere anche i tuoi compagni di gruppo, siamo d’accordo?? Perciò non seguite né la mia via e vi proibisco tassativamente di seguire quella che ha preso Soul, anche se era per una nobile causa non vuol dire che bisogna farlo- disse Stein
-NOBILE CAUSA!?! Ma che cosa sta dicendo, professore?!? Quel fottuto di un kishin non sarà mai considerato da me come colui che ha salvato un vita umana- sbraitò Black Star, forse un po’ innervosito da quelle piccole parole di elogio dirette al kishin.
-Black Star!! Nessuno ti ha chiesto la tua opinione, se sei ancora adirato con lui perché ti ha tagliato il braccio e la gamba non è assolutamente colpa mia- ribatté Stein, innervosito dal comportamento dell’assassino.
-lo sapete già cosa voglio io, sapete già che non vedo l’ora di affondare Tsubaki in modalità lama demoniaca nel petto di quello stronzo, ma vi dico solo che secondo me è una follia tenere un kishin così potente nella scuola- disse Black Star, mettendo in evidenza il fatto che lui non aspettava altro che attendere il momento propizio per ferire Soul.

Appena che l’assassino ebbe finito di parlare di sentì un ruggito straziante
-che cosa è stato?? Sembrava un ruggito- disse kim
-a me sembrava più un urlo umano- disse Ox

Stein si guardava intorno, cercando di capire cosa poteva essere la fonte di quel ruggito.
La risposta alle sue domande arrivò subito, sottoforma di Maka.

La meister entrò in classe spalancando la porta, dopo aver preso un po’ di fiato iniziò a parlare
-professore… Soul…- annaspò, osservando lo scienziato.

Stein non ci mise molto a fare due più due e quindi iniziò a parlare ed ad impartire ordini
-d’accordo ragazzi, come avete sentito Maka, Soul sta perdendo il controllo del kishin, obbiettivo principale e salvare gli alunni, mentre un gruppo di voi sarà con me nel cercare di fermarlo, vi dico già in anticipo che se ci sarà il caso, non esitate ad uccidere il kishin, d’accordo?... ora il gruppo che verrà con me è Ox, Kim, Kilik, Black Star e Kid, avete già gli ordini, gli altri vadano ad avvisare gli alunni… Maka tu vai a chiamare Marie oppure Spirit, tutto d’accordo? Benissimo, ora andiamo non c’è tempo da perdere- disse Stein, mostrando il suo vero valore nel prendere la strategia.

Black Star tirò un ghigno di felicità, dopo aver ordinato alla moglie di trasformarsi si diresse subito verso il kishin, anticipando gli altri. Finalmente era arrivata la sua vendetta.

Soul ormai aveva perso il controllo, il kishin adesso era il padrone e lui non poteva fare altro che aspettare che qualcuno arrivi, non era riuscito in tempo a dire a Maka che dovevano colpirlo con le onde dell’anima, sperava solo che i suoi compagni ci arrivassero, inoltre bruciava ancora un’altra cosa, non era riuscito a dire a Maka che l’amava.

Quello stupido kishin si era messo in mezzo, appena Soul aveva deciso di non prendere più le anime umane già iniziava ad incrinarsi qualcosa, la cosa non andava a genio al kishin, ma si accontentò, poiché Soul aveva avvertito Shinigami delle sue crisi di astinenza e qualcosa gli diceva che il dio gli avrebbe dato delle anime umane per calmarlo, ma quando Soul decise di non prendere le anime umane, anche quando mancava poco perché arrivasse al suo limite, non ci vide più decise quindi di agire e prendere il controllo della buki, se non gli avesse dato le anime di volontà, le avrebbe prese con la forza.

Il primo ad arrivare fu il più veloce di tutti, l’assassino Black Star era lì, pronto a riprendersi la sua rivincita, Tsubaki era in modalità lama demoniaca e Soul, mentre osservava dal suo subconscio, capì subito che l’assassino non era in vena di perdere tempo in chiacchiere.

Il combattimento era già iniziato quando arrivò il resto del gruppo, Stein osservò l’andamento del duello, Black Star non aveva movimento molto precisi, basava tutto sulla forza e veniva guidato non dalla ragione, ma dalla voglia di vendetta.

Il kishin invece non faceva altro che parare, con le sembianze di Soul aveva trasformato solo il braccio destro in tale ed inoltre non faceva il minimo sforzo per poter parare i colpi molto prevedibili eseguiti dall’assassino.

Fu tutto d’un tratto, Black Star andò in un affondo, ma il kishin lo evitò e prese il braccio sinistro di Black Star, Tsubaki in mano non sapeva che fare.
L’assassino rivide la scena dell’anno scorso, stava preparandosi all’addio per l’altro braccio, fu solo l’intervento di kid, tramite una scarica di colpi, ad impedire che ciò avvenisse.
-Bene ragazzi, siamo in maggioranza, due lo attaccheranno da dietro, due frontalmente e due di lato, dobbiamo guadagnare il tempo che Maka faccia venire qui un’altra Death Scythe- disse Stein impartendo ordini ed attendendo l’arrivo di Marie.

Il combattimento continuò, il ragazzi mostravano di essere molto esperti ma il kishin non subiva danni, solo ai proiettili di kid mostrava qualche cedimento.
-ora ho capito!! Kid continua a colpire Soul con i proiettili, Black Star!! Perparati perche dovremmo colpirlo con le nostre onde dell’anime insieme, siamo intesi?? Fatti aiutare da Tsubaki per poter ampliare la tua forza d’anima- disse il professore, mentre anche Marie raggiunse il gruppo, seguita da Maka.

La meister osservava la scena, Soul era preso dalla follia, aveva le movenze di tutti i kishin che aveva incontrato, solo guardandolo capì che il Soul di qualche anno fa non c’era più, ma non voleva crederci, rifletteva ancora a ciò che stava per dire, se non fosse per quel kishin adesso poteva essere felice.
-Benissimo Black Star, adesso!!- disse Stein una volta presa Marie in mano.

I due andarono a colpire Soul con le loro onde d’anima, Black Star lo colpì alle spalle, mentre Stein lo colpì al petto, inoltre kid sparò una raffica di proiettili sul corpo del kishin, che cadde a terra stremato.

Black Star osservava la bestia, alzò Tsubaki pronto ad infliggere il colpo, un calcio al fianco sinistro, Maka lo stava osservando, lo sguardo supplichevole anche se pieno di lacrime.
Black Star rinunciò.

                                                                ********

-che cosa è successo?- chiese Soul, si trovava nel letto dell’infermeria, un sorriso ironico, quante volte era stato lì, l’ultima volta fu per quel patto con il sangue nero, quello che scaturì tutto quello di cui era incolpato.
-veramente la dovrei fare io a te questa domanda- rispose Stein secco, mentre osservava la buki, alle sue spalle c’erano Kid e Maka.
Soul ripensò a ciò che era successo, poi osservò Maka e disse
-il kishin ha preso il controllo, si è imbestialito quando gli ho detto che non avrei preso più anime umane, anche se era questione di giorni, prima che arrivassi al mio limite, penso sappia già tutto- per poi spostare lo sguardo verso ciò che si trovava al di fuori della finestra.
-non avevi detto che aveva appena finito di mangiarne 50 e che dovevi essere calmo per un po’ di tempo- chiese Stein, studiando la buki.
-ma che ne so, sa è difficile controllare tutta la sete di anime umane, ed inoltre non vi ho ancora detto quante anime ho mangiato- disse Soul
-quante nei hai mangiate?? Diccelo- chiese Stein, kid si sporse in avanti, attendendo la risposta per saperne di più, Maka  guardava ancora in basso.
Soul sospirò, quindi iniziò a parlare
-avete presente ciò che è successo a londra per due anni di fila?? Il grande incendio e la peste?? Beh, i politici hanno preferito che era meglio nascondere la verità, il kishin ed io andammo da loro per “convincerli” a fare ciò- disse Soul
-se non ricordo male la stima era di 2000 morti- intervenne kid, cercandone la conferma.
-sese, come no… il vero numero di morti è molto più grande, il kishin, cioè io ho mangiato più di 5000 anime…-lasciò cadere la frase, voltandosi verso la finestra.
Stein inorridì, e dopo che disse a Soul che ne avrebbe parlato con shinigami, andò via seguito da kid.

Maka era rimasta lì, iniziò a parlare.
-non sei stato tu- disse Maka
-sono stato io Maka, non cercare di non crederci- disse Soul, capì bene cosa voleva dire.
-no, è stato il kishin, ed inoltre non ti ha neanche finito la frase-

Soul si girò, cercando di alzarsi, ma le sue gambe tremarono e sarebbe caduto se non ci fosse stata Maka, i loro volti era vicini.
-maka, vuoi che io finisca la frase?? Ok, io ti amo, ma oramai e impossibile, io sono un kishin, il nemico della shibusen, ed inoltre non voglio farti ciò che ho fatto l’anno scorso, hai visto prima che cosa è successo, il kishin aveva intenzione di sbranarti viva, sono riuscito a controllarmi appena in tempo, non voglio che tutto riaccada…- finì la frase, spostando lo sguardo in basso.
-Soul??- l’albino si girò e le labbra della meister si andarono a premere su quelle della buki, che si distaccò subito.
-vattene!!- disse Soul
-no, io ti amo- insisteva la meister

Soul trasformò il braccio in falce, puntandolo verso Maka, per poi dire
-vattene!! Non voglio che ci sia anche tu in questo odio verso di me, lo sai anche tu che ti amo, ma non voglio ciò- disse Soul

Maka prima si diresse verso la porta, la mano sulla maniglia pronta a girarla, poi si fermò
-no… è successo anche l’anno scorso, in questo stesso posto… hai preso tutto il fardello sulle tue spalle, io non sapevo niente… ma adesso invece rimarrò con te, anche se verrò odiata dagli altri, non mi importa molto- disse Maka, ritornata sui suoi passi.

Soul sospirò, poi disse
-almeno ubbidirai quando ti dirò di scappare, ed inoltre mi ucciderai in caso tutto andasse storto??- chiese Soul
-se tu vorrai scapperò, ma non ti ucciderò, non voglio uccidere l’uomo che amo- disse Maka

Soul notò lo sguardo di Maka, era determinatissima, quindi disse
-Grazie Maka e ti amo anche io- per poi baciare di nuovo la meister.
Era felice.

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Dai che vi ho fatto aspettare prima di ciò vero?? Adesso siete tutti felici e contenti, giusto??
Vi avverto che questa fine settimana sarò molto incasinato, quindi non aspettatevi un altro capitolo domani, e non pensate che tutto sia finito, il fatto che adesso Sou e Maka si amino non vuol dire che il sangue nero non farà più visite a Soul.
Inoltre vi dico un'altra notizia che a me fa piacere assai: è tornato il netboooooooook!!!!!!! Ok ora basta, ditemi se va tutto descritto bene ed adesso passiamo ai ringraziamenti.

RINGRAZIAMENTI:

S_Anonima_E: se ti mandava su di giri, adesso come stai?? Ringrazio per i complimenti

Soru Evans: una sola domanda molto sarcastica: ti piace il capitolo???:D Ringrazio per i complimenti

EdxWinry 4ever: mi sa, mi sa, che la corda o si è spezzata oppure si è allenata. Ringrazio per i complimenti

Juliet__Albarn: uso una parte della recensione:Spero comunque che le cose si possano risolvere in qualche modo!
Maka e Soul devono tornare quelli di un tempo D: contenta? Ringrazio per i complimenti

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Capitolo 7
*** il debito saldato. Siamo di nuovo amici ora? ***


il debito saldato. Siamo di nuovo amici ora?

Nei giorni seguenti, gli alunni della shibusen guardavano Soul con un bel po’ di riguardo, l’immagine di sfascia rapporti, principe azzurro o di serial killer si dissolsero facendone emergere solo una, Soul il kishin.

Di tutte le dicerie che giravano sul kishin, Soul non si interessava proprio, ogni tanto aveva bisogno di una boccata d’aria, ma ogni scusa era buona per poter incontrare il suo unico appiglio in quella scuola, Maka.

Durante l’ora dell’intervallo, i due si andarono a mettere in disparte su una panchina del giardino scolastico, Soul era disteso, la testa appoggiata sulle gambe della meister, mentre la ragazza era seduta, accarezzando la chioma dell’albino

-tutto bene??- disse, osservandolo negli occhi cremisi
-si… penso di sì, a quanto pare da quel giorno tutto sembra essersi calmato dentro di me…- disse Soul, mentre spostò lo sguardo
-c’è qualcosa che non va? Vuoi parlarne?- disse Maka, agendo da perfetta fidanzata.
-se ti dico che va tutto bene, va tutto bene- disse Soul, cercando di non incrociare lo sguardo con quello della meister.
-Soul- disse la ragazza con un tono di voce più ammonitore.
-non so… sono preoccupato, il kishin non è uno stupido, non penso che questo suo stare calmo sia qualcosa di bello, anzi…- disse Soul, osservando la meister, lasciando cadere la frase a metà.
-anzi…- disse Maka, come ad invogliare Soul a finire di dire ciò che stava dicendo.

La buki sospirò quindi si mise ad osservare la meister, con la mano le toccava i capelli, chissà da quanto tempo non faceva ciò, oppure da quanto tempo non si trovava così in pace con se stesso?? Da quel giorno, Soul e Maka erano diventati una sorta di amanti segreti, non avevano ancora detto niente a nessuno, probabilmente perché i due non volevano ancora condividere questo loro segreto, ed inoltre Soul non andava ancora a genio sia a Kid che a Black Star, soprattutto dopo la sua inaspettata trasformazione.

L’assassino si era ancora più incupito, se chiudeva gli occhi poteva ancora vedere la scena, anzi, LE scene.

La prima era avvenuta un anno prima, erano a casa di Maka e la scoperta di Soul un kishin lo fece innervosire e parecchio, non esitò a colpire il neo kishin, ma il risultato fu quello di trovarsi senza braccio.

La seconda scena invece era accaduta il giorno della trasformazione di Soul, era arrivato prima di tutti, confidando nei suoi allenamenti e nel fatto che rispetto ad un anno fa era molto più forte, ma si dovette ricredere subito, durante il combattimento il kishin si annoiava, non si era fatto mancare di far notare a Black Star la sua noia, simulando degli sbadigli. L’assassino voleva dimostrargli che era in torto ed aumentò il ritmo di attacco, ma il kishin non veniva minimamente urtato da quel cambiamento di ritmo, solo quando decise sul di fare sul serio mostrò ancora una volta a Black Star di essere ancora debole, fu tutto così semplice, schivò l’affondo e prese il braccio all’altezza del polso, fermandolo. In quel momento, mentre era piegato in avanti, guardò il volto di Soul, un ghigno feroce si faceva vedere palesemente, voleva dire solo una cosa “ sei ancora scarso”, Black Star si doveva ritenere fortunato perché intervenne Kid con una scarica di proiettili

-a cosa pensi??- la voce di Maka lo fece tornare in se, era rimasto a galleggiare in quel mare di pensieri
-mi conosci, del più e del meno, del kishin… ma soprattutto volevo chiederti cosa è successo a Black Star da quando me ne sono andato- rispose Soul, era tornato quello che si preoccupava per gli amici.
-ti preoccupa Black Star… beh, da quando te ne sei andato Black Star si è incupito, hai già visto che lui ti considera ormai come un kishin a tutti gli effetti, inoltre quando tu, cioè quando il kishin, un anno fa, gli ha tagliato il braccio, ha mostrato tutta la sua debolezza a Black Star, e quindi da quel momento in poi si è messo sotto con gli allenamenti, mentre cercava il momento di vendicarsi, hai già visto che non vede l’ora di infilzarti Tsubaki nel petto… inoltre, quando ti eri trasformato, il kishin ha fatto di nuovo ciò, stava per tagliare il sinistro a Black Star e ha mostrato di nuovo la sua debolezza-
-Maka… ti sto dicendo che il kishin ed io siamo una cosa sola, quindi invece di dire “il kishin gli ha tagliato il braccio” devi dire “tu hai tagliato il braccio”, d’accordo?- disse Soul
-no, perché tu sei la persona più gentile ed invece quello è una bestia disumana- disse Maka

Soul sbuffo, quindi disse –uff, fai come vuoi ma ricordati che io sono quella bestia disumana- rubando un bacio alla meister
-agli ordini, ora andiamo dagli altri- disse Maka, alzandosi
-ah proposito, gli altri lo sanno??-
- di cosa??-
-beh, di noi-
- non ancora-
-me lo immaginavo -

                                                                      *******

-bene ragazzi, Shinigami mi ha informato della presenza di due kishin, uno si trova molto lontano da qui, e quindi ho deciso che Kilik, Ox e Kim andranno a sconfiggerlo, non è molto forte quindi ce la potete fare, la vostra destinazione è Stoccolma partirete subito, buon viaggio e portatevi qualcosa di pesante da mettere- disse Stein al gruppo.
-d’accordo professore, ci vediamo quando saremo di ritorno- disse Kim come portavoce del gruppo, per poi uscire insieme a Kilik e Ox.

Una volta usciti fuori, il professore continuò a parlare
-bene, il primo kishin è andato, invece ce n’è un altro che sta spargendo disordine per le strade di Madrid, questo qui è un po’ più forte, quindi andranno Kid, Black Star e Maka, inoltre vorrei che Soul tornasse a far parte del gruppo. Soul, anche se in solitario hai avuto degli ottimi risultati, vorrei che tu tornassi ad essere la buki di Maka, siamo tutti d’accordo?- chiese Stein ai tre in questione

I tre accettarono senza dire nulla anche se nella loro testa, a parte di Maka, non la pensavano così. Il più ostile era, come al solito, Black Star, che non accettava il fatto che Soul era stato capace di prendere più anime di lui,anche se in solitario. Kid invece era solo ancora un po’ su di giri per la storia su di lui e Liz, ma era solo una cosa lieve, niente di che.

                                                                         *******

                                                                    Madrid,Spagna

Il gruppo si ritrovò quindi in Spagna, alla ricerca di un kishin per una della più belle città del mondo, sapevano che il kishin non era così stupido da uscire in pieno giorno, e quindi il gruppo rimase in giro per le strade di Madrid per tutta la giornata, entrambi a dover scortare le ragazze in giro per i negozi della città, arrivati in albergo non ebbero neanche la possibilità di poter riposarsi visto che dovevano andare a compiere la missione, e quindi adesso si trovavano lì, a Plaza Mayor mentre affrontavano un kishin che sembrava essere molto forte e riusciva a dare del filo da torcere sia a Black Star che  a Kid, Maka e Soul avevano il compito di guardare le spalle ai due, nel caso il kishin riuscisse ad avere la meglio.

Il combattimento continuò per le lunghe, ma si vedeva che Black Star e Kid avevano qualche difficoltà con il mostro, allora Soul, un po’ annoiato e volenteroso di entrare in azione, si trasformò in essere umano e disse
-ragazzi, se volete posso intervenire, non ci vorrebbe molto- disse Soul
-e come faresti?? Chiederesti per favore??- disse Kid, intento a schivare un attacco del kishin
-niente di che, vi ricordo che ho sotto controllo il mio kishin interiore e quindi posso anche utilizzare i suoi poteri- disse Soul
-no!!! Tu stai fermo lì!!! Non voglio essere aiutato da un kishin nello sconfiggere un suo simile- disse Black Star, mentre cercava di combattere contro il mostro

Fu tutto così veloce, Black Star subì un contraccolpo quando la sua lama si andò a scontrare contro l’artiglio del kishin, e, perso l’equilibrio, si ritrovò a terra con il kishin pronto a colpirlo.
L’assassino chiuse gli occhi, ma si sentì il rumore di due lame scontrarsi, aprendo gli occhi, Black Star vide Soul che si scontrava contro il kishin, il suo corpo era tra lui e il mostro.

La buki chiese
-posso?-
-vai pure- rispose Black Star, mentre sbuffava rimproverandosi mentalmente per quell’errore.

Il kishin indietreggiò per prendere un po’ di distanza, osservò il nuovo nemico e cacciò un urlo straziante, il grido fu tale che il resto del gruppo fu preso dai brividi per la paura.
Soul, per tutta risposta, trasformò il bracciò e si piegò in avanti, assumendo quasi una posizione a quattro zampe, il braccio non trasformato a penzoloni, mentre l’altro era appoggiato a terra, per dare equilibrio, un ghigno si presentò sul volto della buki, subito dopo fu seguito da un urlò agghiacciante, più forte del kishin avversario, più forte di quando si era trasformato a scuola.
L’urlo era così forte che fece tappare le orecchie e chiudere gli occhi al gruppo, quando Maka li riaprì vide che Soul stava osservando gli altri, l’anima del kishin in mano.

Una volta che tutti riaprirono gli occhi e si accorsero di cosa era successo, Soul disse
-che cosa faccio con questa?-
-mangiatela e strangolati da solo, fottuto kishin- disse Black Star, per poi alzarsi ed andare verso la strada per l’albergo

Soul osservò il gesto dell’amico e disse –ora basta, liz prendila tu, Black Star mi sono rotto di come ti comporti, se ce l’hai con me allora accomodati, scegli come e in che parte del corpo colpirmi, il quando lo decido io: adesso- disse Soul, mettendosi in posizione per poter subire il colpo.
-perfetto, tsubaki… modalità lama demoniaca- disse l’assassino per prendere la spada e dire- adesso ti farò male parecchio-

Maka si preoccupò per il suo amato quindi disse- Soul!!!-
-non ti preoccupare Maka- poi si rivolse a Black Star- andiamo… sto aspettando-

Il colpo fu rapido, Soul rimase appoggiato al corpo di Black Star, e disse
-adesso siamo pari?-
-idiota di un’arma, si adesso siamo pari amico- disse per abbracciare il ragazzo, dopo aver estratto Tsubaki, poi continuò
-sei un gran bastardo, ti ho colpito e poi hai fermato l’emorragia con il sangue nero, brutto figlio di puttana… Maka, vieni a prenderti il tuo ragazzo- disse Black Star, osservando la meister, che disse
-si vedeva troppo?- chiese sorridente
-certamente… sai usare la scusa del kishin ed andare ad aiutare Soul in ciò non era male, ma arrivati ad un certo punto cambiate… e sto parlando anche con te, idiota-disse Black Star a Soul.

L’albino sorrise e disse –che ironia, essere criticato da un dio da strapazzo-
-A CHI HAI DETTO DIO DA STRAPAZZO!???!!- disse Black Star, dandogli un pugno amichevole sulla testa.

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Ed anche il problema con Black Star è risolto, vorreste che la ff finisse così, cioè tutti felici e contenti?? Vi assicuro che ci vorrà un altro po’ di tempo, adesso passiamo ai ringraziamenti

RINGRAZIAMENTI

S_Anonima_E: sono contento che ti piaccia e grazie per i complimenti, ma io sono un MASCHIO.

EdxWinry 4ever: spero di non spaccarlo di nuovo perchè non voglio perdere di nuovo tutte le foto del comicon, comunque che ne dici del capitolo???

Rafxsulfusxsempre: qualcosa mi dice che hai odiato il sangue nero, ho colpito in pieno?? Adesso sei felice??

Juliet__Albarn: eccoci qui, come vedi adesso ha fatto pure pace con Black Star, ti faccio due domande: ti è piaciuto il capitolo?? Resterà tutto così??
 

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Capitolo 8
*** è tutto così perfetto. Perchè distruggi tutto portandoti questo fardello Soul? ***


è tutto così perfetto. Perchè stai distruggendo tutto portandoti questo fardello Soul?

Era tutto perfetto per Soul, aveva trovato l’amore nella ragazza che amava, era ritornato ad essere amico come prima, ed in più poteva anche sfruttare i poteri del kishin interiore per poter compiere le missioni in modo eccellete e rapido.
Tra tutte queste buone cose, però, vi era una piccola crepa, ogni tanto Soul doveva ritrovarsi alla shibusen a notte fonda, quando la scuola era chiusa e tutti gli abitanti di Death City dovevano essere a letto.

Il motivo di quelle riunioni?? Era quello di riuscire ad aiutare Soul a sopportare le sue crisi di astinenza, si riunivano in una stanza piuttosto ampia, non c’era nessun arredamento particolare ed era lì dove il kishin veniva fermato dal gruppo ben solido formato da Stein e Marie, Black Star e Tsubaki, Kid con Liz e Patty, ed ogni tanto, occasionalmente, c’era anche l’intervento di Shinigami e Spirit.

Insomma, a parte questo inconveniente, per Soul era tutto tranquillo, ma fu una notte quando i suoi amici dovettero affrontarlo che accadde qualcosa di strano.

Quella serata era tutto tranquillo, Soul si diresse come al solito nella stanza, dove avrebbe liberato il suo kishin per poter farlo prendere a calci nel sedere dai suoi amici, la procedura quindi era la stessa, Soul si stava dirigendo verso la porta, dove l’attendeva Maka dopo che avevano finito.

La meister lo guardò come per darle la buona fortuna, mentre Soul la abbracciò a se e disse
-non ti preoccupare, tornerò sano e salvo, mi fido di Black Star e degli altri- per poi baciare la ragazza ed entrare dentro.

Una volta entrato dentro gli avversari erano pronti ad attenderlo, Black Star, Stein, Kid, ed anche Shinigami.
-ti ha dato il bacio della fortuna??- chiese l’assassino
L’albino sorrise per poi dire –me lo sono preso io-
-lascia stare Maka!!! Tu- iniziò a sbraitare Sprit, fermato da uno shinigami chop.
-cominciamo?- chiese Soul, tornato serio
-noi siamo pronti, Soul- disse Shinigami
-benissimo, iniziamo- disse Soul, a quelle parole tutte le buki si trasformarono ed andarono nelle mani dei rispettivi meister, i quali si misero in guardia.

L’albino invece fece un sospiro, per poi chiudere gli occhi, quando li riaprì, il rosso cremisi della buki fu sostituito da un nero acceso, il kishin era arrivato.

Il mostro si piegò leggermente in avanti, le braccia penzoloni, come a Madrid, un urlò agghiacciante uscì fuori dalla bocca del mostro, intenzionato ad uccidere i presenti.

Il tempo passò con il kishin che si comportava normalmente come tutti i suoi simili, seguito dall’istinto il mostro attaccava chiunque si ritrovasse sul suo cammino, entrambe le braccia trasformate in falci, i suoi avversari schivavano i colpi con semplicità ed alcune volte con un ottimo gioco di squadra.

-troppo semplice- diceva Blac Star, mentre schivava dei fendenti sferrati senza ragionamento da parte del kishin, per poi dargli un calcio per lanciarlo verso di Stein, che con un colpo ben assestato riuscì a farlo schiantare contro il muro, tutti osservavano il kishin ansimante, mentre si rialzava, il suo sguardo pieno di odio.

Il mostro si rialzò, urlò ancora e si lanciò contro Kid, prontamente protetto dal padre, che con un gran fendente orizzontale che colpì il kishin in pieno petto, rispedendolo al posto da dove era partito.
-per quanto altro tempo vuoi che ti facciamo a brandelli?? Mostro- chiese Black Star, facendo lo spavaldo.

Il kishin prima osservò l’assassino, pronto ad andare di nuovo all’attacco, poi, d’un tratto, una specie di tick all’altezza della schiena, in seguito a ciò, il kishin si alzò in piedi ed osservava i presenti, il suo sguardo era più controllato, forse era finita??
-perché non provi a sfidarmi uno contro uno?? Oppure hai paura che il tuo secondo braccio dica addio??- chiese Soul, ghignante, un tono di voce differente.

L’assassino, come tutti gli altri, si sorprese, in quelle volte che si erano riuniti non era mai successo che il kishin mostrasse la sua lucidità, poi rispose
-secondo te sono così scemo da affrontarti da solo??-
-secondo me sei così scemo da essere un codardo-
-Black Star non lo ascoltare, rimani fermo- disse Shinigami, per fermare l’assassino che si stava lanciando all’attacco, poi disse
-sembra che finalmente possiamo parlare con te…-

Black Star e kid guardarono Shinigami e Stein, poi si voltarono verso Soul che parlò, non sapevano cosa stava succedendo
-piacere di conoscervi, Shinigami- disse il kishin
-il piacere è tutto mio, ora, gentilmente, potresti lasciare il corpo di Soul, in modo che tutto possa tornare alla normalità??-
-lasciare il corpo di Soul??? E perché mai, si sta così bene qui-
-lasciare il corpo di Soul?? Padre, cosa significa tutto ciò?- chiese Kid
-beh, come ben sai, il sangue nero si trova all’interno di Soul, ma se vuole potrebbe anche uscire fuori e lasciare il corpo di Soul, in quel caso, però, combatteremo con il sangue nero e se riusciamo a sconfiggerlo potremmo salvare Soul- disse Shinigami verso suo figlio

Il kishin ascoltò la spiegazione, iniziò ad applaudire come per complimentarsi con il dio, quindi disse
-una spiegazione degna di nota, complimenti, peccato che ha tralasciato un piccolo particolare…- disse il sangue nero, presa una forma dalle sembianze umane, sembrava identico a Soul, solo che aveva i capelli di un nero molto forte, ed inoltre il suo vestito da sera era bianco e neo, a differenza di quello rosso e nero di Soul.
-e cioè?- chiese Black Star
Il kishin si piegò a Soul, che era rimasto a terra dopo che il sangue nero era uscito fuori dal suo corpo, e lo trasformò in una falce.

Tutti rimasero stupiti a quel gesto, anche il sangue nero, quindi, poteva utilizzare Soul trasformato in falce?? La risposta arrivò dal soggetto di quell’azione, che disse
-che cosa sono quelle facce??? Soul è parte di me, quindi anche io posso utilizzarlo, e posso fare anche di meglio, guardate… Maka, è tutto finito, puoi entrare- la voce era identica a quella di Soul, la maniglia della porta iniziò a girare, una Maka ignara di ciò che stava accadendo stava per entrare e per finire incontro al sangue nero, pronto ad ucciderla.

Fu tutto rapido, Shinigami prese in tempo il sangue nero per sbatterlo contro il muro, quando Maka entrò vide ciò che stava accadendo.
Soul disse –ben tornata Maka, da quanto tempo non ci vediamo… forse un anno??- chiese ghignante
A quelle parole Maka rabbrividì, si andò a toccare la cicatrice che si era procurata quando disse a “Soul” di amarlo.

Shinigami fu rapido, ma il sangue nero ritornò in forma liquida e tornò nel corpo di Soul, quando la buki si riprese e si alzò disse
-l’avete trovato?-
-penso proprio di si-
-ottimo-

                                                             *********

-Soul???- chiese Maka, mentre stava dormendo nel letto insieme alla sua buki
-che c’è Maka???- chiese Soul un po’ assonnato, era ancora dolorante per i colpi che aveva subito, ma il sangue nero li stava curando
-chi era… quello lì??- chiese Maka, mentre alzava lo sguardo verso gli occhi cremisi di Soul.
-non ti devi preoccupare Maka, al massimo mi puoi dire che ti ha detto?- chiese Soul preoccupato
-mi ha solo chiesto da quanto tempo non ci vedevamo, un anno dice, ma io penso di aver capito chi è… Soul, non dirmi che è quello che ha preso il tuo posto quando…- Maka lasciò cadere la frase, andandosi a toccare di nuovo quella cicatrice, gli portava moti ricordi brutti alla mente

- si Maka, è lui, e so che ti farà male, ma prima di andarsene, ti ha detto qualcosa???- chiese Soul, la ragazza stava iniziando ad essere intimorita e Soul la abbracciò di più a se, come per proteggerla, anche se era lui la causa di tutto.
- beh… quando te ne sei andato… lui si e messo a ridere, dicendo che tu mi hai sempre amato, ma non me lo hai mai detto- disse Maka
-beh, non credi che questo lo sapevo anche io?? Oltre ciò?- chiese Soul, a volte la sua Maka si comportava un po’ da bambina e doveva invogliarla a dire ciò che voleva
-beh… ha detto che sarebbe tornato per finire il “lavoro”- disse Maka, con la voce tremante.

Soul rifletté su cosa aveva detto Maka, cosa potrebbe essere il “lavoro”??? iniziò a riflettere, a quel tempo il sangue nero aveva mandato k.o. le buki ed anche Black Star e Kid, ma riuscì a distoglierli da una cosa, pensò su cosa poteva essere, quando ci arrivò sgranò gli occhi, lasciò Maka ed uscì dal suo letto
-io esco- disse freddamente
-che è successo??- chiese Maka, seguendo l’arma in soggiorno
-niente, devo riflettere un po’- disse Soul
-e su cosa??- chiese Maka

-Maka?? Non capisci?? Il sangue nero vuole uccidere Black Star e Kid, al quel tempo riuscii a non farglielo fare, ed inoltre… voleva uccidere anche te, ora che sono vicino te, la cosa è impossibile, non voglio che io ti uccida… maka, penso che non dovremmo vederci- disse Soul

-Soul…- chiamò Maka
-dimentica questo nome, e mi dispiace- disse Soul, prima di uscire, le lacrime agli occhi, come anche a quelli della meister.

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Lo aveva detto io che non era tutto così bello, anche se adesso mi odierete a morte vero?? Vi chiedo venia per gli errori e per favore non mi uccidete.

RINGRAZIAMENTI:

S_Anonima_E: perdonata se perdoni me per aver scritto una cosa che sicuramente non ti piace

Juliet__Albarn: le cose non sono rimaste sempre felici e contenti, mi odi?

Rafxsulfusxsempre:però scommetto che il sangue nero verà di nuovo a rompere.......non ho forse ragione?Uso una parte della tua recensione e ti dico:hai ragione

Feddy_chan555: sei perdonata ma basta che continui a leggere, anche se adesso ,come tutti le altre, mi starai odiando, vero?

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Capitolo 9
*** Tra sofferenza e cuori spezzati. Dove andremo a finire così Soul?? ***


sofferenza e cuori spezzati. Dove andremo a finire così Soul??? Tra sofferenza e cuori spezzati. Dove andremo a finire così Soul??

Il giorno seguente i ragazzi della classe più importante nella shibusen non erano a conoscenza di ciò che era successo tra Soul e Maka, tutti, compreso il professor Stein, avevano dato una specie di benedizione a quella coppia, da tutti considerata la migliore tra quei due. Già l'anno scorso c'erano dei segnali di intesa, ma da quando Soul si era trasformato in kishin, si era fidanzato con la sua meister Maka ed inoltre era anche tornato ad essere amico di Black Star, le cose quindi non potevano andare di male in peggio.

Le cose invece andarono non proprio nel verso che desideravano tutti, infatti Soul lasciò Maka per poterla proteggere, tutto era tornato ad un anno fà, per poter proteggere Maka e per salvarla Soul decise di stringere il patto con il sangue nero, certo è che il rapporto tra Maka e Soul era molto migliorato ultimamente, ma, come aveva predetto Soul, il sangue nero non era così stupido da farsi prendere in giro per poi non fare qualcosa, infatti quando il sangue nero uscì dal corpo di Soul, la buki capì subito che tutti erano in pericolo, decise però di rimanere alla shibusen per poter essere aiutato dai suoi amici, invece di andare via da Death City.

Si era preso un piccolo appartamento, di sicuro non intendeva arredarlo, come per sottolineare il fatto che non sarebbe stato lì per molto, oppure perchè arredarlo significava impiantare nuovi ricordi nel suo cuore, e non voleva cancellare quelli precedenti.

L'appartamento non era male, c'era già qualche sedia, ed un tavolo per la cucina, una piccola televisione, vecchia ma che sembrava funzionare, ed inoltre c'era anche un letto, non molto comodo, ma grande abbastanza per poter entrarci dentro.

Una notte si svegliò di soprassalto, aveva fatto un bruttissimo sogno, che paragonato ad un incubo, l'incubo sarebbe stato il sogno felice di un bambino. Era a casa di Maka, Black Star e Kid rabbrividirono quando videro che aveva appena mangiato le rimanenti anime umane, stava rivivendo ciò che avea fatto il kishin un anno fà, rivide quando tagliò il baccio e la gamba a Black Star, rivide quando eliminò con molta facilità Kid, ed infine arrivò alla parte più triste e disperata del sogno, rivide quando Maka le diede il braccialetto, rivide quando la meister si dichiarò con quelle due paroline semplici "ti amo", ed infine rivide quando il kishin si prese gioco di lei, di quando la trafisse con il braccio trasformato in falce, ed inoltre rivide quando la derise e le promise che sarebbe tornato per completare il lavoro.

Il sogno finì lì, si svegliò che stava sudando e stava anche tremando, ripensò alle ultime battute di quell'incubo, quando il kishin promise Maka che sarebbe tornato, era per quello che si era allontanato dalla ragazza che amava, perchè voleva salvarla dal mostro interno che era dentro di lui, si alzò e si diresse nel bagno.

Il bagno non era molto ampio, e neanche troppo pulito. Si diresse verso il lavandino, aprì l'acqua fredda, mentre osservava l'aqcua scendere dal rubinetto pensò ancora a ciò che aveva fatto, chiedendosi perchè era tornato a Death City, forse il sangue nero aveva ragione quando diceva di non tornare??? si sciacquò la faccia, alzò lo sguardo, osservò nel vetro il suo riflesso, sbuffò
-che cosa c'è che non va Soul?- chiese il sangue nero
la buki chiuse gli occhi, sbuffando un'altra volta, poi rispose
-ti odio- disse semplicemente, mentre una mano gli accarezzava la guancia sinistra, aprì gli occhi e vide il sangue nero in forma umana, riflesso nello specchio.

Non lo aveva mai visto prima d'ora, era identico a lui, solo per i capelli neri e la carnagione più chiara, lo stesso sguardo, lo stesso ghigno, era come ritrovarsi ad uno specchio in bianco e nero, il kishin disse -lo so, lo so, anche io ti odio-
-e perchè dovresti??? sentiamo- disse Soul
-sentitelo... chiede anche il perchè... forse perchè io ti avevo detto che venire qui ci avrebbe portato solo rogna, forse perchè da quando siamo qui non abbiamo fatto altro che litigare, forse perchè da quando siamo qui ti sei ripreso con i tuoi amici e ti eri messo d'accordo per eliminarmi, ci sono molti motivi Soul, ma il più importante è perchè non hai più preso anime umane da quando siamo qui, e questo mi irrita parecchio-
-tutto questo... per delle anime umane?? idiota... hai più di diecimila anime e ne vuoi ancora, riuscirai ad esserene sazio prima o poi- chiese Soul
-lo sai che i kishin non si saziano mai di anime umane, quindi sai già la risposta, ed inoltre io voglio che tu torni a catturare anime umane, invece di catturare anime di kishin che neanche mangi, sfruttando senza permesso il mio potere- il kishin continuava ad osservare Soul, attraverso il riflesso dello specchio.

Anche se indirettamente, l'albino sentiva quello sguardo addosso, ripensò a quando andava a caccia di anime umane, a quando si sentiva sazio, quando sentiva scendere giù per la gola il sapore di quelle anime, poi arrivò a quella conslusione e disse
-fa come vuoi, supplicami, ma non andremo a caccia di anime, su questo puoi starne certo- disse Soul, non mouvendosi da dove era, continuando a reggere lo sguardo del sangue nero.
-eddai!!! lo so che tu vuoi le anime umane!!!-
-tu non sai minimamente cosa voglio- disse Soul abbassando lo sguardo,ripensando a Maka.
-oh, io lo so cosa vuoi... eccome se lo so-disse il sangue nero.

Le ultima parole del sangue nero cambiarono tonalità di voce, un tono di voce che Soul conosceva bene, che amava da quando aveva iniziato ad essere la buki di quella persona a lui molto cara.
Alzò lo sguardo, il sangue nero c'era ancora, ad accarezzargli ancora la guancia, ma non c'era più quel Soul in bianco e nero, adesso c'era una figura che conosceva benissimo, la sua Maka era lì, con l'unica differenza che gli occhi erano neri, come i capelli.
-Maka...- disse con una voce tremante.
-Soul, lo sai già che ti amo, ma io voglio solo che tu sia felice- disse Maka sorridente.

Soul avvicinò la mano allo specchio, iniziò ad accarezzare il riflesso di Maka, in quel piccolo istante era felice, come se nulla fosse successo, poi rifletté e capì che era sempre il sangue nero, un pugno verso lo specchio, che si frantumò, la mano dolorante, il sangue nero che iniziava a colare dalla feirta procuarata dal vetro.
-vattene, bastardo, e non osare più prendere questa forma, capito??- si girò, adesso guardava dritto negli occhi quel liquido malvagio
-ma sono io Soul, sono la tua Maka, mi manchi tanto sai-  disse Maka, abbracciando l'albino, che abbassò subito la guardia a quel contatto.
-Maka...-sospirò, mentre abbracciò il sangue nero a se, le prese la testa per il mento e spinse le sue labbra contro quelle di una Maka fasulla, forse sapeva che tutto era falso, sapeva che quello che stava facendo era completamente sbagliato e che, inoltre, non doveva pensare minimamente a Maka, ma si arrese, anche solo la possibilità di avere tra le sue mani una copia perfetta di quella ragazza che amava tanto lo faceva sentire molto bene.

                                                                                                       *********

Perchè? non faceva altro che chiedersi questo, perchè Soul si era voluto prendere quel fardello?? il giorno che si trasformò lo disse alla buki
-adesso che so cosa sta succedendo e voglio rimanere vicino a te, condivideremo ciò che stai portando da tutto questo tempo sule spalle-
gli sembrava che avendo detto questo avrebbe messo le cose in chiaro, Maka voleva capire gli sforzi che faceva Soul per resistere ala tentazione delle anime umane, quando dormivano lo sentiva reclamare quelle anime difinite da lui così succulente, sentiva la sua sete di anime.

Cercava di essere sempre presente per l'albino, in momenti di difficoltà, quando dovevano andare alla shibusen per poter far sfogare il kishin di Soul, era mai possibile che adesso che il sangue nero era tornato Soul doveva allontanarsi da lei?? era proprio il momento più felice per lei, si comportavano da veri fidanzati, prima di addormentrarsi si concedevano qualche parola dolce e qualche bacio della buona notte, era tutto così stupendo che Maka sarebbe stata capace di vendere la sua anima per far si che il tempo si fermasse, invece no, doveva esserci quel dannato liquido a rovinare tutto, doveva esserci stato quando Soul fuggì da Death City, doveva esserci stato quando fece rtrasformare la sua amata falce in un kishin, dopo quel giorno gli fu detto che il Soul dai capelli neri era il sangue nero, praticamente il vero nemico che se fosse stato sconfitto avrebbe lasciato Soul in pace,  peccato che non poteva fare niente, l'unca arma che sapeva maneggiare benissimo era Soul, che poteva anche essere utilizzato dal sangue nero, e il suo sangue da buki agiva solo quando lei si trovava in pericolo molto alto, quando era quansi in pericolo di morte, non poteva fare niente, aveva le mani legate.

il giorno dopo andò a scuola, Soul era già in classe, vide la mano fasciata all'altezza delle nocche, mentre sotto i suoi meravigliosi occhi cremisi c'erano delle occhiaie che compievano un sacrilegio, sfigurando il bel volto dell'albino, quella vista faceva molto male alla ragazza.

Non si parlarono, e quando incrociavano lo sguardo, come se richiamati l'uno dall'altro, lo distoglievano subito, era una tortura per Maka ed anche per Soul.

-Soul Eater Evans è richiesto in presidenza- l'altoparlante ripeteva la voce di Shinigami, con un rumore metallico in sottofondo.

l'arma andò direttamente nella Death Room, giunto davanti a Shinigami chiese
-voleva vedermi?-
-oh, si mio caro Soul, ma non sono qui per chiederti perchè ti sei trasferito in un altra parte della città, ma voglio che tu vada in missione, c'è un kishin molto potente e penso tu sia l'unico in grado ti poterlo fermare, ti chiedo di partire immediatamente, e quando torni in classe ti chiedo di mandarmi qui mio figlio Kid- disse Shinigami
-d'accordo, Shinigami, ve lo faccio venire subito- disse la buki, per poi ritornare in classe

                                                                                                              ********

-voleva vedermi padre??- chiese Kid, si incuriosì quando Soul gli disse che suo padre voleva vederlo, chissa perchè??
-oh kid, tutto bene?? ho un lavoretto per te, dovresti spiare Soul- disse Shinigami, il volto coperto dall'ormai conosciuta maschera
-ho capito bene??? dovrei spiare Soul??-
-esatto... vedi, ho mandato Soul in missione per poter fermare un kishin potente, ed ho paura che il sangue nero possa fare qualcosa di non buono-
-e dove sarbbe questa missione??-
-Soul ritornerà in Italia, la sua destinazione è Caserta, nel famoso palazzo reale, sembra che di notte ci sia un kishin che si aggiri per le immense stanza di quela reggia, senza contare anche il parco-
-benissimo, quando dovrebbe partire Soul??-
- gli ho chiesto di partire immerdiatamente, quindi desidero che tu parta adesso, non preoccuparti comunicherò il tutto a Stein, ed inoltre vorrei che tu non portassi Liz e Patty con te, la tua missione è di spiare Soul e devi cercare ci evitare ogni scontro con lui, potrebbe essere la tua fine-
-padre, sono molto fiero che mi assegniate questo compito, e con il vostro permesso vado a prepararmi per partire, sono sicuro che vi porterò delle ottime notizie al mio ritorno- disse Kid, per poi uscire fuori dalla stanza

-buona fortuna- disse Shinigami a suo figlio - ne avrai bisogno-

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bene bene bene, eccoci qui con questo nuovo capitolo, prima di scrivere ciò stavo leggendo "shibusen High School" e vedevo come l'autrice, Trisha Elric, diceva ai suoi lettori e recensori che erano troppi e che non sarebbe riuscita a ringraziare tutti, la mia domanda è questa: perchè non posso dirlo anche io, mi odiate a morte per quello che ho fatto alla coppia SoMa???

ok, ok, finito il mio scelro vi chiedo solamente come vi sentite dopo aver letto questo capitolo, ed inoltre vi chiedo venia perchè ho voluto aggiungere nella ff qualcosa di mio (abiuto a 5 minuti di treno da Caserta), chiedo scusa e ringrazio tutti per quelli che hanno letto, quelli che hanno recensito oppure no e per i complimenti che mi hanno fattto nelle recensioni

RINGRAZIAMENTI:

Soru Evans: dovresti leggere il successivo, così odieresti a morte il sangue nero, anche se, dovresti averlo odiato anche in questo capitolo

Juliet__Albarn: ti ho già detto che non la odio, ma per il momento non posso fare altrimenti, mi dispiace immensamente.

rafxsulfusxsempre: due cose: 1 prendi il defibrillatore che Kid è andato in shock anafilattico 2mi dispiace di aver distrutto questa coppia, ma dovevo farlo

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Capitolo 10
*** segreti venuti a conoscenza, è mai possibile che il sangue nero l'abbia sempre vinta però??? ***


segreti venuti a conoscenza, è mai possibile che il sangue nero l'abbia sempre vinta però???                                                                                                 
                                                                                                           Italia, Caserta
La città, di notte, era molto silenziosa.
Soul era arrivato davanti all'ingresso del palazzo reale, era davvero immenso ed inoltre, guardando oltre il cancello dell'entrata poteva osservare in lontananza gli inizi del giardino reale
-però... mica se la passavano male questi nobili- commentò l'albino alla vista del palazzo.

Il palazzo reale presentava tre piani, il primo era occupato solo da un lungo lastricato, con qualche sbocco che conduceva ai luoghi predestinati alle carrozze del tempo, entrò dentro e si diresse verso il giardino, più si avvicinava all'uscita di quel lungo "corridoio" dove passavano le carrozze, più poteva vedere che il giardino si estendeva a vista d'occhio.
Iniziò a percorrere la strada principale, costeggiata da lunghe distese di verde, superò il primo incrocio che portava al lago  e continuò dritto, inizando ad intraprendere una salita che era lunga circa 3 kilometri, si soffermava ad osservare le lunghe sculture che rappresentavano eventi mitologici, davanti loro enormi vasche che contenevano pesci di ogni genere, salì ancora di più fin quando non arrivò in cima, a destra l'entrata per i giardini inglesi voluti dalla regina, mentre a sinistra un'uscita secondaria per le carrozze, davanti lui,invece, una cascata si andava a gettare in un'enorme vasca, nel mezzo c'era una statua raffigurante il mito di Atteone e Diana, fino ad ora era tutto tranquillo, non aveva incontrato il kishin e ciò indicava solamente che doveva essere solo nel palazzo reale, sentiva un enorme forza venire da lì dentro.

Si sedette un pò sulle pietre che fungevano da bordo per la vasca, osservò il palazzo reale.
-sarebbe sicuramente piaciuto venire qui a quella idiota di Maka- disse Soul

L'albino di certo non voleva intendere che la meister fosse una stupida, adorava in certi casi quella sua stupidità proprio perchè metteva in mostra i suoi limiti, che cercava sempre di superare.

Gli mancava davvero molto quella stupida ragazza, se non fosse stato per il sangue nero lui non si sarebbe trovato in questa situazione, avrebbe avuto la possibilità di essere lì con lei e di dirle sempre che la amava, ma la decisione di allontanarsi da lei era proprio per salvarla.

Spostò lo sguardo in basso, che ricadde sulla mano ancora fasciata, doveva essere davvero innamorato di quella ragazza stupida e senza tette se aveva ceduto alla tentazione di baciare quella finta Maka, non poteva fare altrimenti, forse anche la possibilità di poter avere tra le braccia una Maka fasulla lo aiutava a pensare a lei, a ricordarsi che stava facendo tutto questo per lei e che inoltre, una volta sconfitto i sangue nero, sarebbe tornato da lei per proteggerla ed amarla.

-Soul... che ne dici di muoversi?? mi sto annoiando qui- disse il sangue nero.
l'albino sospirò, alzando lo sguardo verso il cielo stellato, per poi dire
-perchè??? qui si sta così bene, il fresco della notte,  le stelle che brillano nel cielo-
-che noia!!! andiamo dentro su... andiamo a conoscere quel kishin- suggeriva il sangue nero.
-e perchè dovremmo... io voglio rimanere ancora un pò qui, immerso nei miei pensieri, ma soprattutto lontanto da te, ma vicino a lei col cuore- disse un romantico Soul
-Maka!!! Maka!!! Maka!!! sempre questo nome,mi sono stancato di lei, forse dovevo eliminarla quando avevo la possibilità, ed inoltre se farai il bravo ti posso dire che "Maka" ti accoglierà felice quanto tornerai a Death City-
-non ci casco più, marciume... ed inoltre perchè vuoi conoscere il kishin??- chiese Soul al liquido malvagio
-beh, sai come si dice.... conosci il tuo nemico e conosci te stesso... potrebbe esserci utile-
Soul sbuffò ancora, si alzò e disse
-uff, l'unica persona che vorrei conoscre la conosco già, e voglio solo poterla abbracciare forte a me, ma grazie a te non posso più vedere nè lei nè i miei amici perchè li uccideresti tutti, grazie mille... ed adesso andiamo a sconfiggere quell'idiota di bestia, secondo te a che grado è??-
-secondo me non è ancora in grado di fare un ragionamento logico,al massimo potrebbe spiattellare qualche parola, dovrebbe essere semplice-
Soul sorrise, almeno non ci avrebbe messo molto, per poi dirigersi verso il palazzo.

Ripercorse i suoi passi e salì le scale che lo portavano alla sala dove si accoglievano gli ospiti, iniziò il suo giro per le vaire stanze, elementi in stile barocco, i lampadari che pendevano dal soffitto, le venature che correvano lungo le pareti del palazzo, le sale ampie, tutto dava l'impressione che quel luogo fosse stato un luogo molto popolato durante il periodo dei nobili.

Giunto nella sala del trono trovò il kishin che era al centro della sala, appena Soul entrò, il mostro si girò per squadrare la sua minaccia, un misero ragazzo, non c'era molto di difficile, pensò

-buonasera mostro, io sono Soul, e mi dispiace per te ma sto per eliminarti, ti chiedo di non muoverti troppo perchè non voglio perdere molto tempo- disse Soul mettendosi in posizione di attacco.

Sembrava tutto pronto quando una fitta al cuore gli fece perdere i sensi, al suo posto adesso c'era il sangue nero, che aveva trasformato Soul in falce.
il sangue disse
-benissimo, ora che possiamo parlare tranquillamente,per prima cosa ti chiedo di presentarti- disse il sangue nero, andandosi ad accomodare sul trono d'oro.
-Carlo III di borbone- disse prontamente il kishin, avendo capito chi si trovava davanti
-benissimo Carlo, penso tu abbia una certa importanza tra i kishin del luogo, vero??-
-certamente- rispose il kishin
-benissimo, voglio che tu li raduni, devo parlarvi-
-ora??- chiese il kishin
-no, tornerò domani, mi raccomando li voglio tutti qui, stesso orario, stesso posto- disse il sangue nero, per poi andarsene dal palazzo.
Prima che uscisse dalla sala del trono, il kishin con un inchino disse
-sarà fatto-
           
                                                                                                           *******

Kid arrivò prima di Soul in città, era rimasto un pò in giro durante la giornata per poi dirigersi verso la reggia ed appostarsi in attesa dell'arrivo dell'albino.

La vista di quel palazzo lo faceva rimanere estasiato, da qualunque angolazione c'era sempre la simmetria perfetta, se cercava di vedere oltre il cancello vide che anche l'interno rispecchiava completamente la sua mania simmetrica, si azzardò pure a pensare di chiedere al padre di comprargliela come abitazione per lui, anche se il suo posto era alla shibusen.

Fu fortunato, perchè per poco, per colpa dei suoi momenti di ammirazione a quel palazzo, stava per perdere il suo pensiero sulla missione e sul pedinare Soul.
Seguì la buki per tutto il giardino reale, finche non giunse alla vasca dove c'erano le statue, più avanzava più rimaneva di stucco nell'ammirare la simmetria del luogo.

Si nascose dietro un cespuglio, ascoltando quel piccolo discorso tra Soul ed sicuramente il sangue nero, non sapeva del perchè si era allontanato da Maka, ma ci doveva essere un motivo, di certo non per un litigio tra innamorati.
"uff, l'unica persona che vorrei conoscre la conosco già, e voglio solo poterla abbracciare forte a me, ma grazie a te non posso più vedere nè lei nè i miei amici perchè li uccideresti tutti, grazie mille"
-quindi e per questo che si è allontanato sia da Maka che da noi... povero Soul-
disse Kid, a bassa voce, non compativa l'albino, anzi, ciò che stava facendo aumentava il rispetto che aveva verso di lui, per poter salvare la sua Maka si era dovuto allontanare, e la colpa era tutta di quel malvagio liquido nero
-che ironia- commentò il giovane shinigami, per poi riprendere il pedinamento.

Seguì Soul fino all'interno del palazzo, dove pure lì, per poco, non rimase incantato nell'osservare le simmetrie delle stanze.
Lo seguì fino alla sala del trono, dove c'era anche il kishin, osservò la scena
-buonasera mostro, io sono Soul, e mi dispiace per te ma sto per eliminarti, ti chiedo di non muoverti troppo perchè non voglio perdere molto tempo-
notò come Soul si mise in posizione e come svenne, in quel momento Kid si allarmò, da Soul uscì il sangue nero ed  ascoltò quello che disse, se ne andò subito dopo che udì la richiesta di riunire tutti i kishin della zona.
-dovrò tornare domani, quindi- disse Kid.

                                                                                                            ********

La sera successiva lo shinigami si rimise di nuovo fuori il palazzo, per appostarsi ed aspettare l'arrivo di Soul.
L'albino non tardò ad arrivare, ma a Kid sembrò esserci qualcosa di strano, e la comferma gli arrivò quando Soul, a differenza della prima sera, sfondò il cancello d'entrata e si diresse subito verso la sala del trono.
Lo shinigami, osservata la scena, commentò
-ma che diamine?!-
per poi seguire la buki, giunto nella sala della serata precedenti ossevò che il sangue nero era uscito dal corpo di Soul ed affianco a lui, appoggiato al trono, c'era la conosciuta falce.

-benissimo, vi ho riuniti tutti quanti qui perchè ho bisogno di qualcosa- iniziò a parlare Soul, davanti a lui una ventina di Kishin lo stavano ascoltando.
-come tutti ben sapete, voi kishin siete in cerca di potere per poter vincere le vostre paure-
-sei tu anche un kishi,?perchè ci parli così allora??- disse un kishin osservando Soul
-mi paragoni ad un kishin??... che sciocco che sei, si vede che sei ancora ad uno stadio primitivo del kishin-
-esistono degli stadi di kishin??- chiese un altro simile
-uff, come siete noiosi, oltre alla mia richiesta vi devo fare anche da buona maestrina?!?... i kishin aumentano di esperienza ogni volta che mangiano un certo numero di anime, all'inizio tutti ci comportiamo come animali, per poi iniziare a ragionare finchè, se sarete molto fortunati, non arriverete al mio livello, ma adesso non mi importunate più e passiamo al motivo per il quale vi ho radunato qui... secondo voi, per poter aumentare il potere, un kishin cosa dovrebbe fare??-
-penso sia semplice, mangiare anime umane- rispose prontamente il kishin della serata precedente
-complimenti... ma mangiare anime umane causerebbe un grande trambusto, e quindi penso che sia impossibile mangiare anime senza farsi scoprire-
-non vedo come fare altrimenti-
-beh, un modo ci sarebbe... un modo che mi piacerà un sacco- disse il sangue nero
-e sarebbe??- chiese un kishin.
 
In risposta a quella domanda, il sangue nero si alzò dal trono, prendendo il mano la falce ed entrando subito in risonanza con questa, osservò i presenti e disse
-beh... vedete, i kishin hanno la loro anima, ma dentro di loro c'è un nucleo, dove da lì scaturisce tutto il loro potere ed è lì che le anime umane vanno a finire dopo essere inghiottite, quindi...- disse il kishin per poi mettersi pronto per un attacco e dire
-auguratemi buon appetito-
 
Aquella vista i kishin iniziarono ad agitarsi, ma il sangue nero li uccise tutti senza dargli tempo, per la stanza adesso c'erano solo nuclei di kishin, ma poco a poco questi iniziarono a separarsi e cambiare colore, diventanto dal rosso acceso fino ad azzurro, più di un migliaio di anime umane erano in quella stanza a fluttuare nell'aria, il sangue nero si leccò i baffi, prima di mangiarle tutte.

                                                                                                            ***********

Kid osservò la scena, cercando di memorizzare tutto ciò di importante, sapeva già il fatto che il sangue nero potesse utilizzare Soul traformato, ma non era a conoscenza dell'esistenza di un nucleo contenitore di anime umane e base dei poteri di un kishin, ascoltò il discorso nella stanza adiacente, ed inoltre rabbrividì quando ascoltò le urla dei kishin uccisi dal sangue nero, "è davvero molto mooolto forte" pensò.

D'un tratto non sentì più niente, che il kishin se ne fosse andato??  poteva essere, ed inoltre questa poteva essere l'occasione di poter osservare la scena di quella strage tra simili, si scorse un pò, per vedere se Soul fosse ancora lì

-oh merda!!!- disse, quando ,dopo che si era sporto, notò il kishin che lo stava attendendo all'entrata dell'altra stanza
-buona sera Kid, tutto bene??- disse il sangue nero con Soul in mano.
-quando ti sei accorto di me, bastardo??- disse Kid, arretrando un poco ed evoncando una barriera che aveva il compito di fermare i kishin.

Il sangue nero si avvicinò alla barriera e toccandola con un dito la distrusse senza molto sforzo, poi osservò lo shinigami, stupito, e disse.
-beh, diciamo che me ne sono accorto da ieri sera, sennò non avrei detto a quel kishin di radunarli oggi, non credi?? ma adesso c'è un piccolo problema e devo risolverlo in fretta- disse avvicinandosi allo shinigami, il quale lo fiissava terrorizzato.
-hai visto troppe cose sta sera e gli spioni non piacciono a nessuno- disse Soul prima di colpire con un fendente il ragazzo.

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ragazzi ve lo dico da mo, KID NON è MORTO, vi anticipo prima così non mi chidete "ma è morto kid??" o roba simile, quindi non vi scannate, a dirvi la verità avrei anche voluto ch il sangue nero lo uccidesse, ma poi avrei dovuto uccidere anche Black Star e questo sarebbe andato contro il finale che ho in mente, quindi non vi preoccupate, mi scuso in anticipo se vi terrò sulle spine da questo momento in poi.

RINGRAZIAMENTI:
rafxsulfusxsempre: veramente non diventa proprio Maka, ma pensandolo come un liquido ed avendogli fatto prendere la forma di Soul, mi ero detto che per sottolineare la trsitezza del momento Soul avrebbe potuto baciare una Maka fasulla, sia la Maka che il Soul del sangue nero, però, sono in bianco e nero, quindi Maka aveva i capelli neri. ringrazio per i complimenti.

Soru Evans: ben tornata!!! volevo vedere la tua reazione al capitolo 6, ma ti chiedo solo che ne dici dell'evolversi della storia dal 6 capitolo in poi.

Juliet__Albarn: lo so, è davvero molto triste il 9 capitolo, ma ti prometto che questa tristezza non ci sarà più alla fine. Che mi dici di questo capitolo??


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Capitolo 11
*** il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce ***


il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce
Il fendente colpì lo shinigami in pieno petto, che cadde a terra privo di sensi, perdeva molto sangue ed il sangue nero doveva muoversi
-se lui è qui vuol dire che Shinigami sta sospettando qualcosa contro di me, cioè... contro di Soul, devo ragionare in fretta, se questo stupido maniaco della simmetria non torna a casa ci saranno molte gatte da pelare per me- ragionò il sangue nero osservando il corpo dello shinigami, disteso in una pozzanghera di sangue

-che fare... che fare...- continuava a ripetere cercando di arrivare ad una soluzione semplice ma efficace, si guardava intorno in cerca di qualche spunto per un'idea, casualmente lo sguardo ricadde sulla falce, la quale grondava ancora il sangue dello shinigami, mischiato a quello dei kishin.

-ottima idea- disse.
Trasformò Soul in essere umano, il quale cadde a terra come un sacco di patate, ancora privo di sensi, ed il sangue nero non fece altro che rientrare nel corpo dell'albino, avrebbe lasciato il compito di curare kid a lui, sicuramente avrebbe fatto di meglio per poter salvare un suo amico in fin di vita.

Soul, piano piano, riprese i sensi e si ritrovò in una sala che aveva visto la sera prima, all'inizio la vista era un pò annebbiata ed sentiva i muscoli ancora indolenziti, non sapeva cosa era successo, anzi, l'unica cosa che ricordava era quando si trovava all'albergo dove si era fermato.

Quella mattina ebbe una piccola discussione con il sangue nero, si chiedeva perchè non si ricordava più niente da quando aveva visto il kishin nella sala del trono, c'era qualcosa che non andava
-che cosa è successo ieri?- chiese ad una Maka in bianco e nero, ogni tanto si soffermava a pensare che anche solo l'immagine di Maka era una droga per lui, impossibile smettere di prenderla.
-oh mio caro Soul... ti sei sentito male e sei svenuto... devi essere fortunato perchè se non ci fosse stata la tua Maka a quest'ora io sarei alla shibusen a piangere, promettimi che non succederà più niente di questo- disse il sangue nero con un volto che accennava alle lacrime.
-non ti preoccupare Maka non succederà più-
-giuralo-
-lo giuro- disse Soul ammaliato da quella figura fasulla.
-grazie Soul, ti amo tanto!!!- disse la Maka in bianco e nero con un faccino da angelo diretto all'albino
-anche io Maka, anche io- disse Soul per poi baciarla

Appena si alzò vide la situazione, davanti a lui c'era una figura distesa in una pozzanghera di sangue rosso, la riconobbe
-Kid!!!!- disse Soul per andare ad inginocchiarsi vicino allo shinigami.

Cosa doveva fare?? la ferita era profonda e Kid stava iniziando a diventare pallido, adesso era Soul che si chiedeva cosa fare, ma gli venne un'idea, trasformò il suo braccio sinitro in falce e si procurò un piccolo taglio sul palmo della mano non trasformata, subito il sangue nero iniziò a presentarsi alla sua vista, pensò a quanto era ironico che il liquido più shifoso che odiava doveva aiutarlo a salvare la vita di un suo amico.

Con il palmo ferito tocco la ferita della shinigami.
-il sangue nero dovrebbe mischiarsi a quello di Kid e così si rimetterà in sesto, la porzione di sangue che sto mischiando non è neanche molta e quindi non verrà colpito da momenti di follia o peggio- disse Soul, felice di quel colpo di genio che gli era venuto in mente.

Dentro di Soul il sangue nero osservava i movimenti dell'albino, era davvero un ottima idea quela di mischiare il suo sangue nero con quello dello shinigami,  geniale ed anche quasi privo di pericolo, quasi privo di pericolo perchè, anche se Soul aveva preso in considerazione che il sangue nero che stava mischiando era in piccola dose si era dimenticato del sangue nero al suo interno e delle sue capacità, fu semplice quindi, per il liquido, gettare anche qualcos'altro oltre al sangue nero, sicuramente perchè un piccolo aiuto non sarebbe stato male.

Soul, ignaro della mossa del sangue nero, rimase ad osservare sia la ferita sia il volto di Kid, il sangue nero iniziava a rimarginare quella ferita ed inoltre Kid riprese il colorito iniziale, questione di qualche minuto e lo shinigami riaprì gli occhi, chiedendosi dove era e cosa stava facendo lì
-se per questo dovrei chiedertelo io, ma fortunatamente tu stai bene, ma dimmi una cosa adesso... che diamine ci fai qui?- chiese la buki
Kid, disteso a terra, riprese i sensi, cercando di ricordare cosa era successo e dove era, alla domanda dell'amico, dopo essersi alzato, disse
-oh...ehm.... io che sto facendo??... beh, è una piccola sorspresa, questa villa mi piace molto, e volevo affittarla per poterla utilizzare come luogo per poter festeggiare il mio matrimonio con Liz... sai, penso sia arrivato il momento di chiederlo- disse Kid, arrossendo anche a quella grossa bugia che aveva sparato per poter eliminare i sospetti di Soul

-oh beh, penso che il luogo sia molto bello, buona fortuna per a dichiarazione allora, è veramente un gran bel posto- disse la buki dando le spalle allo shinigami, fidandosi ciecamente di lui.

Lo shinigami, cogliendo l'occasione, colpì l'amico dietro la nuca, in modo da poterlo far cadere svenuto, non voleva assolutamente che Soul venisse a conoscenza di ciò che gli aveva chiesto Shinigami, si diresse verso l'uscita, noncurante di Soul disteso a terra privo di sensi.
 
                                                                                                                ********

Giunto alla shibusen, sicuramente dopo di Kid, Soul si diresse subito in cerca dello shinigami, voleva, anzi doveva chiedergli il perchè di quello che gli era stato fatto, non era possibile che un amico come lui si comportasse in questo modo, doveva chiarire e subito.

Il ragazzo maniaco della simmetria stava parlando con Liz, giunse vicino alla coppia e disse
-scusa liz ma ti rubo un attimo il tuo valentino- disse, per poter prendere lo shinigami per il colletto della camicia e trascinarselo fino al balcone dove qualche mese fà si era trasformato.
-adesso tu mi spieghi come mai mi ha colpito alle spalle- disse Soul, spingendo lo shinigami contro il muro
-perchè... non te lo posso dire Soul, non posso assolutamente-
-tu me lo dirai invece, io non voglio essere amico di uno che ti colpisce alle spalle-
-era una questione di onore, papà mi aveva chiesto un favore di estrema importanza e non potevo deluderlo
-che favore?? dimmelo- disse Soul
-ora basta!! se ti dico che non posso non posso- disse Kid, spingendo Soul lontano
-tu me lo dirai- disse l'albino, puntando il braccio trasformato in falce contro lo shinigami
-non te lo dirò mai, comunque, cambiando discorso, come mai ti sei allontanata da Maka??-
-non sono affari che ti riguardano-
-mi riguardano invece, devi sapere che mentre tu non c'eri, durante una piccola pausa di riflessione con Liz, beh... io e Maka- disse Kid, inventandosi una falsità enorme per spingere la buki a parlare.
La cosa non andò come previsto, Soul si scagliò contro lo shinigami, pronto per un affondo con la falce, ma successe qualcosa, il corpo di Kid non fu ferito
-impossibile, il sangue nero che ti ho dato non era molto-
-chi ti dice che non sia stato qualcos'altro, o meglio qualcun'altro a fare qualcosa??- la voce di Kid era cambiata, come era possibile??
Soul trasformò il braccio alla normalità e disse
-adesso anche Kid??? l'anno scorso lo hai fatto con Maka, perchè non Black Star?? è molto più forte.
-si, lo so, ma questo offriva il convento, e poi Kid non è niente male, avere l'appoggio di Shinigami è una cosa che mi risulterà molto utile-
-cosa vuoi???-
-oh, niente... già ho fatto con te, ma il problema che questo qui è uno spione imbranato e quindi era stato giusto punirlo, secondo te chi gli ha fatto quella ferita???-
-certamente sei stato tu-
-non proprio-
Soul sgranò gli occhi, stupito
-io... i-io ho colpito Kid??? ma è tutta colpa tua allora, tu avevi il controllo su di me-
-ops... mi hai beccato, che disdetta, ma adesso cosa posso fare??-
-esci fuori da Kid, tutto intero, fino all'ultima goccia di sangue-
-e perchè??-
-ho voglia di sforgarmi, vado a caccia di anime umane, tu che vuoi fare?- chiese l'albino, sapendo che quella proposta era una bella tentazione per il sangue nero, che disse
-vengo con te- per poi uscire dal corpo di Kid, che cadde a terra svenuto, e ritornare dalla buki.

                                                                                                           *********

Il cielo si era oscurato, iniziò a piovere quando Soul si stava dirigendo verso quell'odioso appartamento, poco prima era a caccia di anime umane, chissà da quanto tempo non sentiva le urla delle persone scappare davanti alla sua sete di anime, da quanto tempo non aveva gustato quelle anime dal gusto di profano, ma che ogni volta che scendevano giù lungo la gola si sentiva sempre più liberato, le anime umane erano come la mela per Adamo ed Eva, proibita loro la mela, questi non facevano altro che pensare questa, fin quando non fu mangiata, dopo che la tentazione era arrivata al limite.

Il suo passo era incerto, come se fosse tornato ai primi giorni di Kishin, quando era in corso una battaglia interna dentro di lui, al momento, però, c'era invece una battaglia sentimentale, non sapeva più a chi rivolgersi, a chi fare riferimento, erano passati dei mesi da quando lasciò Maka per proteggerla, inoltre adesso era venuto a conoscenza che il sangue nero voleva anche i suoi amici, era rimasto naufrago di quel marciume malvagio.

Mentre armeggiava con la mano nella tasca, in cerca della chiave, stava continuando a camminare, più tardi fu costretto ad abbassare lo sguardo ed osservare dove mettere la mano, in modo da poterla guidare meglio.

Presa la chiave alzò lo sguardo, rimase stupito, tanto da far cadere le chiavi, davanti all'entrata c'era Maka. La ragazza notò l'arrivo dell'albino e si girò ad osservarlo
-perchè sei qui?- chise Soul, raggiunto la ragazza.
-è molto tempo che non ti vedo... mi manchi tanto, Soul-
quelle parole erano come tante freccie che puntavano verso il cuore di Soul, trafiggendolo.
-ed io??- rispose, cercava di fare lo scontroso, cercava di dimenticare il suo amore per la ragazza, cosa molto impossibile perchè il suo cuore stava impazzendo
-Sono stata da kid... mi ha detto che ti sei allontanato da tutti perchè-
-perchè siete delle palle al piede e non voglio che mi blocchiate, sono un ragazzo cool, una Death Scythe ed inoltre sono uno tra i migliori kishin del mondo, di certo non mi vanto di quest'ultimo punto, ma sembra contare tra i miei simili- interruppe Soul ciò che stava dicendo Maka, quanto tempo si soffermava ad ascoltare la sua voce?? ma adesso doveva mandarla via.
-Soul... ti prego... torna da me... io ti amo... quante volte te lo dovrò dire... ti amo... ti amo...ti amo... torna da me-
-basta Maka, io non ti amo più, non voglio più vederti in questa parte della città, è pericoloso, tu sei senza armi, se vuoi potrai tornare quando avrai qualcuno da abbracciare ed amare-
"perchè? perchè sono costretto a dire ciò, il cervello mi dice di rifiutarla per poterla salvare da me stesso, ma il cuore mi dice di amarla, scusarmi per ciò che  ho fatto" pensò Soul, con un groppo in gola.
-Soul... no... io amo ed amerò solo te... se il sangue mi vuole uccidere non mi importa, se mi vuole vedere uccisa non importa, mi basta solo essere con te... ti prego Soul torna da me- disse Maka, la frase interrotta da qualche singhiozzo.

A quel momento Soul non ce la fece più, alle lacrime della meister non resse più quella faccia truce che stava facendo, cadde in ginocchio, si coprì la faccia con le mani
-Maka... ti prego non piangere... ti amo... ti amo... te lo dico anche io, dieci, cento, mille, un milione di volte, ma ti prego di dimenticarti di me, non voglio vederti uccisa... per favore vattene... non voglio vederti così.... lo so che ho sbagliato, si dice che il cuore segue ragioni che la ragione non conosce, ma io vorrei che il mio cuore seguisse le ragioni del mio cervello, vorrei che mi dica di essere freddo per mandarti via e salvarti, ma non è così, ti salterei addosso da un momento all'altro, ti bacerei con tutto me stesso, ma non voglio... non voglio che tu rimanga uccisa da un mostro come me... per favore... vai via- pianse anche lui, le sue lacrime unite a quella della meister

Maka ascotò il dire della sua buki, si mise in ginocchio anche lei, abbracciando il corpo del suo amato, disse all'orecchio
-non ti preoccupare... adesso sono qui- accarezzandogli la testa
Soul appoggio il suo volto alla spalla della meister, mentre piangeva cacciava tutti i suoi problemi e preoccupazioni.

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 mi credete se vi dico che mentre scrivevo il capitolo mi sono messo a piangere per la tristezza??? di solito io quano scrivo tendo ad immginare la scena come in un anime e immagintevi voi la parte tra Soul e Maka, poi raccontatemi tutto.

Forse il capitolo più triste della storia, insieme al 9 capitolo, direi che ho avuto una sorta di traformazione rispetto ai capitoli di "to love too much" non credete??? ditemi tutto ciò che vi è passato per la testa mentre leggevate questo capitolo.

RINGRAZIAMENTI:

Juliet__Albarn: ed adesso come la mettiamo?? secondo me stai odiando più me, che il sangue nero.

Soru Evans: ora che me lo fai notare hai ragione, penso che la storia inizi dal 6 capitolo, ecco cosa è successo in questo capitolo, contenta?? o mi odi??

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Capitolo 12
*** Slice of a happy life. What have you decided Soul?? ***


Slice of a happy life. What have you decided Soul??
-Vuoi qualcosa da bere??- chiese Soul alla ragazza, mentre la lasciava entrare nel suo appartamento , non voleva che lei stesse sotto la pioggia battente
-hai un pò di thè??- chiese la meister mentre si osservava intorno per studiare l'appartamento della buki, non aveva il tocco di Soul, le mura erano scrostate mentre l'arredamento era molto semplice, Soul aveva messo un divano in soggiorno, c'era qualche quadro appeso per poter abbellire il luogo, ma nel totale l'appartamento non rendeva giustizia all'animo genitle e raffinato di Soul, pensò Maka.

-Thè alla vaniglia, vero?- chiese Soul, ricordava ancora perfettamente quando, durante la sera, si sedeva insieme alla sua Maka con una tazza fumante di thè alla vaniglia, il preferito dai due.
-non te lo dimenticheresti mai- disse Maka, consapevole che l'albino chiese per ricordare i loro momenti felici.
-certamente, come potrei mai dimenticarmi di ciò??- chiese ironico
-sicuramente non lo farai mai- disse Maka, fiduciosa del fatto che Soul era un ragazzo che ricordava sempre le cose a cui teneva.

Mentre il bollitore da thè era messo sul fuoco, Soul tornò nel salotto dove Maka la stava aspettando.
La ragazza era seduta sul divano, dalla parte di destra, mentre Soul si andò a sedere a quella di sinistra
-allora... come va a casa?- chiese Soul, era sicuro che la ragazza fosse migliorata tantissimo nelle faccende di casa, non che prima fosse una frana ma ogni tanto Soul doveva aiutarla in certe faccende.
-si, non ti preoccupare... ma parlando di altro, questa casa è così deprimente, come mai non la hai abbellita??-
-ho preferito non adornarla con scocchezze, penso che così possa andare bene- disse Soul con un gesto di stizza
Maka sapeva che Soul stava mentendo, di solito il ragazzo tendeva a comprare degli arredamenti raffinati, non come quelli che erano in quel appartamento

-credi davvero che sia così??- chiese
-penso di si, perchè??-
-beh, forse perchè io qui non vedo niente come uno stereo che sia in grado di riprodurre dischi, se qui ce n'è qualcuno, i tuoi sono ancora a casa, ogni tanto li rispolvero per sentire i tuoi brani preferiti, ed il pianoforte?- iniziò a parlare Maka, come per poter smascherare Soul, sentiva che l'albino non si trovava proprio a suo agio in quel locale, ed inoltre era sicuro che la pensava allo stesso modo Soul.
-beh, che ti devo dire?? almeno sono felice che tu li ascolti, e che ti piacciano... il pianoforte dici?? sai che non suono da quando ho suonato per te- disse Soul, si alzò per poter andare a spegnere il fuoco, dalla cucina il bollitore emetteva un fischio acuto.
 
Quando tornò nella sala dove l'attedeva Maka aveva due tazzè in mano, poggiandole tutte e due su un piccolo tavolino
-ecco qui il thè, è buffo non trovi??-
-che cosa??-
-ti ricordi l'ultima volta che ci siamo ritrovti a prendere un thè insieme??
-si, se non ricordo male era quando tornai a casa dopo l'incidente a Londra, tu stavi per dirmi qualcosa quando Black Star venne da noi, sbraitando come al solito, vero?-
-memoria di ferro, signorina Albarn, e secondo voi cosa stavo per dirvi?- disse Soul, agendo come un uomo maturo e rispettato
-non ricordo molto bene, signor Evans, potrebbe ricordarmelo lei?- disse Maka assecondando l'albino
-su questo mi deludi Maka, ma ti dirò che in quel momento ho odiato molto, moltissimo Black Star, perchè mi ha fermato a metà della mia dichiarazione, stavo per dirti quelle due paroline- disse Soul, prendendo un sorso di thè
a Maka, ascoltando il dire di Soul, stava per andare un sorso di traverso, poi si girò verso l'albino e disse
-eh sì, davvero buffo-

Passarono il resto della serata a parlare, ma mantenendo sempre un distacco tra i due, giunta notte fonda, Maka si affacciò per vedere se pioveva ancora
-piove a dirotto-
-vorrà dire che sta sera dormirai da me, mi accontenterò del divano-
-perchè il divano?? abbiamo dormito insieme un milione di volte, perchè adesso no?-
-d'accordo, ma che non sia un ritorno alle vecchie abitudini-
-ok-

I due quindi si misero a letto, Soul cercava di controllare ogni tanto la sua situazione interna, finchè non arrivò alla conclusione che il sangue nero stava bello e tranquillo, dopo quella mangiata di anime.

Dormivano come erano solito dormire, Soul abbracciava Maka da dietro, come per proteggerla, una voglia matta gli balenò in testa, iniziando a dare piccoli baci al collo della mesiter, come faceva quando i due vivevano insieme.
-Soul, non si era detto che non doveva essere un ritorno alle vecchie abitudini?- chiese Maka un pò assonnata.
-lo sai che io sono un ragazzo cool, e le vecchie abitudini non lo sono per niente-
-lo so, ma se almeno vuoi darmi dei baci dammeli sulle labbra- disse Maka, girandosi e ricambiando i gesti d'amore della buki

-penso che sia meglio dormire non credi??- iniziò a dire Soul, erano rimasti un buon quarto d'ora a parlare e a scambiarsi teneri baci
-d'accordo Soul, buona notte- disse Maka, chiudendo gli occhi ed addormentandosi dopo 5 minuti.
Soul invece rimase ancora sveglio, pensando del più e del meno, ogni tanto si soffermava ad osservare il volto di Maka, alla fine gli balenò un ottima idea in mente, avrebbe salvato tutti i suoi amici.

All'alba si alzò e, dopo essersi vestito, scrisse un piccolo biglietto per Maka, prima di uscire dalla casa.

                                                                                                            *********

-avanti Black Star, rispondi- disse Soul, mentre suonava in continuazione il campanello di casa Star.
-ma chi cazzo è a quest'ora!?!? oh ciao Soul- disse Black Star, indossava il pantalone del pigiama, era quasi estate e quando aprì la porta era quasi intenzionato ad uccidere l'imbecille che suonava al campanello a quell'ora

-posso entrare un attimo??-
-pergo, e non fare complimenti, aspetta un attimo che vado a svegliare Tsubaki-
-oh no, no, non ti preoccupare, glielo dirai tu-
-che cosa??-
-aspetta un attimo, parliamo un pò di questi ultimi mesi, stai cercando almeno di allargare la famiglia, futuro dio??- chiese Soul, mentre i due si erano seduti in salotto
-non sono affari che ti riguardano, idiota- rispose l'assassino
-quando è prevista la nascita??-
Soul conosceva bene l'amico, e se questo si difendeva insultando la persona con cui stava parlando voleva dire che sicuramente la persona in questione aveva fatto centro.
Black Star infatti sospirò, poi disse
-ora siamo a fine maggio, quindi, secondo i calcoli, dovrebbe nascere a dicembre-
-sei andato subito al sodo quindi- disse Soul scherzando
-ma che dici, tu per un anno non ci sei stato, e ti devo ricordare che io e Tsubaki siamo sposati da un anno, dovrebbe essere normale... pensiamo a te piuttosto, come va con Maka?? quanti ne sono uno o due??- contrattaccò
-ma che dici, dio da strapazzo, io e Maka siamo stati fidanzati quasi un mese o due, non sono un pervertito come te!!!-
-io pervertito?! brutto idiota di un kishin, e comunque perchè hai lasciato Maka se andava tutto bene??-

Soul, a quella domanda, si fece serio
-ecco quello che volevo chiederti, oggi pomeriggio potreste venire alla shibusen?? ho una piccola confessione da fare a te, kid e Maka-
-sicuro- disse l'assassino, tornando anche lui serio
-potreste avvertire kid?-
-d'accordo-
-grazie, allora ci vediamo oggi-
-ok ci vediamo oggi, idiota pervertito-
-tu sei pervertito!!!-
-Ma come ti permetti...-
sbaritò Black Star mentre Soul se ne stava andando, assaporando quel momento comico.

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bene bene bene, questione di due o tre capitoli e finalmente ci sarà il finale di questa fanfiction, contenti tutti??

ok, ho cercato di accontenrare i fan del SoMa, ed inoltre ho voluto aggiungere una bella notizia per Black Star e Tsubaki, continuate a leggermi o a sopportarmi un questi utimi capitoli, ok?

RINGRAZIAMENTI:

rafxsulfusxsempre:la risposta te l'ho gia data, ma mi hai fatto venire il dubbio e chiedendo ai miei amici mi hanno detto che mi credono un ragazzo sadico e masochista, adesso capisco essere sadico, ma masochista!!!!!!!!D:

Soru Evans:dici bene a dire "diciamo stanno di nuovo insieme" leggi il continuo

S_Anonima_E: ti giuro, nel prossimo capitolo non sarò sicuramente un passo avanti

Juliet__Albarn:non ti nascondo che in questa fanfiction volevo mettere il rating giallo, ma quando mi provavo a scrivere le parti di sesso, o mi uscivano fuori cose oscene da rosso, oppure un giallo striminzito, quindi oh preferito butarla sul sentimentale.

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Capitolo 13
*** Ti piacciono questi momenti Maka?? ***


inizio Ti piacciono questi momenti Maka??
Maka si svegliò nel letto di Soul, sentendo ancora il suo adore sul cuscino, mosse la mano per cercare la sua presenza, ma non trovò nessuno accanto a lei, nei suoi pensieri c'era ancora quel momento romantico tra lei e la sua buki, da quanto tempo non sentiva la mancanza di quei piccoli momenti, avrebbe desiderato, come aveva sempre fatto, che quei piccoli attimi romantici non finissero mai.

Doveva ammetterlo, era un pò egoista in questo caso, voleva sempre cercare di far durare i momenti felici che viveva, probabilmente perchè era in quei casi dove non c'erano le preoccupazioni per i kishin, per le missioni della shibusen, e non c'erano pressioni dal mondo intorno a lei.

Si alzò dal letto, chiedendosi dove fosse la sua buki, andò in bagno, dove vide lo specchio rotto con qualche segno di sangue sull'incrinatura del vetro, Maka capì subito che era stato Soul, ma il motivo più importante era perchè aveva fatto ciò, non ci diede molto retta e si pulì la faccia con l'acqua fresca, in modo da poter svegliarsi, fatto ciò giunse in cucina, lì, sul tavolo, trovò un piccolo biglietto, lo andò a prendere e riconobbe la scrittura dell'albino

"Buongionro Maka,
come forse hai potuto notare, non mi trovo a casa, mi dispiace molto perchè avrei preferito rimanere ancora a letto con te, mi scuso in anticipo.
Perchè sono uscito?? mi potrai chiedere tutto più tardi, ci incontriamo alle 11:30 nella piazza della città, mi raccomando ti voglio elegante

p.s. con elegante non intendo di vestirti in modo provocante, quindi non pensare al cotone nel reggiseno, perchè saresti già perfetta senza cotone, so già che per questo mi merito un Maka-Chop e quindi mi preparo fisicamente e mentalmente"

Maka lesse il biglietto con divertimento, soprattutto il post scritum, un pò felice per i complimenti di Soul, un pò contenta del fatto che l'albino si fosse preoccupata per lei e per i suoi eventuali sentimenti vedendo che Soul non era a casa.

Fece colazione con quello che si prsentò nel frigo dell'appartamento, c'era qualche bottiglia di birra, mentre sugli scaffali c'era un pò di latte, qualche surgelato nel congelatore, tutto quello che si trovava lì dentro sembrava andare a sottolineare,per Maka, la voglia di non voler essere partecipe di quell'ambiente da parte di Soul, nessuna cosa lì dentro era molto invitante per lei, andò quindi ad aprire un piccolo armadietto in legno, dentro trovò un barattolo per il caffè, un pò di marmellata e delle fette biscottate, sicuramente non avrebbe parito la fame.

Passò la prossima mezz'ora a fare colazione e a pulire il possibile in quell'appartamento, rifece il letto e cercò di sistemare il pigiama di Soul.

Diede una revisione generale, prima di uscire e dirigersi verso casa sua per poter andare a prepararsi per quell'appuntamento che le aveva dato Soul. Era da molto tempo che non usciva con la buki, ed era molto emozionata, come quando era la sua prima volta.

                                                                                                            **********

-si Soul?? di cosa volevi parlarmi??- disse Shinigami all'albino.
Soul, dopo la visita a Black Star ed aver fatto una breve colazione, si diresse verso la shibusen, come per preparare ciò che sarebbe successo quel pomeriggio
-Shinigami sono venuto qui per dirvi che ho preso la mia decisione-
-e quale sarebbe??-
-accetto, ma chiedo solo una cosa-
-sarebbe??-
-che a compiere ciò sia solo io-
-sei sicuro?? non è che il sangue nero intervenga per bloccarti??-
-non lo farà, ho controllato un paio di volte prima di venire qui, ed il sangue nero sembra si sia calmato-
-mi hanno detto che ieri sera ti sei dato alla pazza gioia, come mai??-
-mi discpiace Shinigami, ma dovevo, il sangue nero aveva aggiunto una dose extra mentre mischiavo il mio sangue a quello di kid-
-kid?? mischiare il sangue??- Shinigami aveva un tono di voce curioso, ma anche preoccupato, si parlava di suo figlio, dopo tutto.
-beh sì, ho trovato Kid al palazzo reale di caserta, sanguinante a terra, perdeva molto sangue e l'unica possibilità era di mischiare il mio sangue a quello di kid, avevo pensato che le proprietà curative del mio sangue potessero essere di grande utilizzo, e fu così-
-e come mai era stato ferito??-
-colpa mia, temo, il sangue nero aveva preso il controllo e lo ha colpito-
-capisco- disse solo Shinigami, questo stava ad indicare che il sangue nero aveva davvero compiuto qualcosa
-ma ritornando alla domanda di prima, pechè sei andato a caccia di anime umane??- continuò a parlare Shinigami
-ecco il motivo, mentre mischiavo il sangue, il sangue nero si era intromesso nel corpo di Kid, in modo da poterlo controllare e lo avrebbe anche se fatto, se io non lo avessi persuaso con la caccia alle anime, mi dispiace molto-
-non ti preoccupare, anzi, ti devo ringraziare per aver salvato la vita a mio figlio-
-dovere Shinigami, solo dovere, adesso vado, ci vediamo più tardi, arrivederci- disse Soul, per poi uscire dalla Death Room.

                                                                                                      *********

Maka arrivò alla piazza, guardo il suo orologio da polso, erano le 11:25, come al solito ci teneva alla puntualità, indossava una camicia bianca ed una gonna , cercando di dare l'aria di una ragazza seria.
-ma se il biglietto diceva alle 11:30, perchè venire prima??- disse una voce a lei molto conosciuta
-sei splendida come sempre- continuò la buki
-Soul, che cosa vuoi??-
-ti porto a pranzo, contenta?? conosco un bel ristorante qui vicino-
-qundi questo è un appuntamento, aveva visto bene-
-esatto Maka, perspicace come al solito- disse Soul, invitanto la ragazza a stringersi al suo braccio per poi iniziare a camminare.

Giunsero ad un ristorante non molto lontano, Maka osservò l'insegna "a wonderful heaven", era un ristorante e due piani, da lì Maka poteva osservare il colore del muro, era un azzurro molto rilassante, mentre le sedie erano bianche con un lungo schienale
-che bel ristorante, come mai?- chiese Maka, osservando il volto dell'albino
-lo scoprirai dentro, andiamo adesso-

I due pranzarono bene, Soul si dimostrava un gran gentiluomo ed anche molto accogliente ad ogni domanda di Maka
-allora... come mai questo appuntamento??- iniziò a chiedere Maka
-non ti piacciono questi momenti??-
-mi conosci bene e sai che li adoro-
-perfetto, allora ho fatto colpo- disse Soul felice
-davvero un ristorante di classe, sono molto contenta di ciò- puntualizzò Maka
-se sei contenta adesso, aspetta che arrivi la sorpresa- disse Soul, mentre si alzava
-quale sorpresa??- chiese Maka, osservando Soul.
-ti ricordi la prima volta che ci siamo incontrati??-
-certo, ti chiesi di suonarti qualcosa, ma perchè ciò??-
-esatto Maka, ecco la sorpresa- disse Soul, dirigendosi verso una tenda, spostandola.
Maka si meravigliò, osservando un bianco pianoforte a coda, Soul osservò Maka
-suonerò per te ancora una volta- disse l'albino.

Maka ascoltò la canzone di Soul, osservando la massima concentrazione che aveva l'albino.
Alla fine della canzone, la buki si diresse verso il tavolo dove era seduta la ragazza
-piaciuta??-
-stupenda-
-ne sono lieto, ma ora è il momento di andare-

-adesso dove si va??- chiese Maka felice
-adesso andiamo alla shibusen, ci stanno aspettando-
-e come mai??-
- lo scoprirai lì... Maka??-
-si-
-grazie di tutto, ti amo- disse Soul, dando un bacio alla ragazza

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ed il capitolo finisce così, piantando migliardi di ipotesi nella vostra mente, vero?? perfetto, il prossimo capitolo vi risponderà a tutti i vostri pensieri, ma per il momento dovreste aspettare.

p.s. la canzone che Soul suonava è questa http://www.youtube.com/watch?v=yC8JTAchvqc, lo so, lo so, mi piace kh, ok?

RINGRAZIAMENTI:

Juliet__Albarn: mi dispiace di rimandare ancora le tue domande, ma almeno spero di averti resa felice con questo capitolo, ci vediamo al prossimo capitolo

rafxsulfusxsempre: ma che ne so io, so solo che di solito, quando una mia amica mi prende ad artigliate con le sue unghie io non dico niente, con l'abitudine che i gatti mi brendono a graffi sule braccia, poi non so. Ringrazio per i complimenti, e ti consiglio di prenderti qualche medicina, non stai bene.

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Capitolo 14
*** "Anima extra corporis". Perchè giungere fino a tanto Soul?? ***


"Anima extra corporis". Perchè giungere fino a tanto Soul??
Avevamo lasciato la coppia che si stava dirigendo verso la shibusen.
-Allora Soul, perchè andiamo alla shibusen??- continuava a chiedere Maka, andare in un posto senza saperene il motivo la rendeva sempre un pò curiosa, ed anche preoccupata.
-lo scoprirai lì, Maka- continuava a rispondere Soul, mentre camminava per le strade della città, a braccietto con la ragazza.
-ma perchè non me lo vuoi dire adesso??- insistette la meister
-Maka Albarn, si vede assolutamente che tu non sei stata ben istruita- disse Soul, con un tono di voce ammonitore
-e perchè??- chiese adesso la ragazza, chiedendosi dove è che stava sbagliando
-le ragazze per bene non chiedono, in modo assillante, ai loro partner il motivo dei loro spostamenti- disse Soul, ricordandosi le lezioni che doveva sopportare con la sua famiglia, la postura, il buon comportamento con gli altri, come comportarsi a tavola, ed ricevette anche delle lezione di econimia domestica, decisione appena presa quando Soul chiese ai suoi genitori di poter andare a studiare alla Shibusen.
-Soul Eater Evans, e penso che lei sappia bene che non bisogna far attendere le proprie ragazze- disse Maka, ribattendo al tono della buki
-primo, non chiamarmi con il secondo nome. Secondo, se alla shibusen ci fosse una sorpresa te la dovrei dire??- disse Soul, interpellando la ragazza.
-ah, quindi è una sorpresa- disse Maka, pernsando di essere arrivata ad una conclusione
-ma assolutamente no, scema- disse Soul, mandando a monte il piano della ragazza
-e allora cos'è?!?- chiese Maka, adesso un pò innervosita dal fare incerto di Soul
-lo scoprirai lì, non ti posso dire altro- disse Soul, ponendo fine alla questione

Maka e Soul, quindi, camminarono per le strade della città, la loro meta era la scuola, ma Soul optò per un percorso un pò più lungo, dove ebbero la possibilità di passare davanti a dei negozi carini, ma costosi
-certo che i ricchi non si fanno mancare niente- disse Maka, con un tono di rimprovero, anche se anche lei desiderava qualcosa del genere, mentre camminavano si fermava con lo sguardo su qualche negozio di abiti, o di gioielleria.
-entriamo lì dentro- disse Soul
-e perchè??- chiese Maka, osservando una gioielleria che sembrava essere molto costosa
-mia cara Maka, secondo te non ti conosco?? ogni volta che passiamo davanti a qualche negozio rallenti il passo, come per poter sognare di avere quegli oggetti, anche se sei a conoscenza di non potere, ma oggi è il tuo giorno fortunato- disse Soul, rivolgendo un sorriso alla ragazza
-e perchè??-
-perchè si da il caso che io oggi abbia un pò di soldi per farti un bel regalo, quindi adesso entriamo lì dentro e ti compro quello che vuoi tu, contenta??-
-lo sai che non voglio la tua compassione- disse Maka, sentendosi sicuramente lusingata dal gesto di Soul, ma non voleva che qualcuno le comprasse qualcosa di veramente costoso.
-ti staresti zitta per una buona volta e mi fai agire da buon gentiluomo quale io sono??- disse Soul, iniziando a tirare la ragazza per un braccio, verso i negozio

Dentro il negozio, Maka iniziò ad osservre la bigiotteria esposta dietro le vetrine, sembravano cose estremamente carine, ma si dava un certo limite perchè di certo non voleva far perdere tutti i soldi al ragazzo, Soul aveva già combattuto con lei nel pagare il pranzo.
-allora, che cosa ne dici?? ti piace qualcosa??- disse Soul, osservando una Maka che stava esaminando gli oggetti esposti al bancone
-non vedo ancora niente che mi possa piacere- rispose Maka

Nei prossimi minuti Soul osservava ,ed ogni tanto aiutava a scegliere, Maka, che non sapeva ancora cosa comprare.

Dopo che la ragazza si provò un paio di collane con degli smeraldi, disse
-non c'è niente che mi vada bene- un pò delusa, non c'erano molti gioielli che potevano andare bene con il suo corpo minuto
Soul si osservò intorno, e dopo aver intravisto qualcosa, disse
-secondo me invece c'è qualcosa che ti andrebbe benissimo- l'albino di alzò ed andò a prendere un piccolo astuccio.
Quando il ragazzo tornò indietro, Maka rimase di stucco, in un piccolo cofanetto nero c'era una spilla per capelli in oro, dove ,incastonata al centro di questa, c'era un rubino, non molto grande, ma il colore ricordava lo sguardo dell'albino, il quale disse
-provatela- sorridente.
La ragazza prese la spilla e si andò a vedere allo specchio, dopo averla messa, il risultato era divino, l'oro della spilla si faceva notare tra i capelli biono cenere della ragazza, ed inoltre il rubino andava a fare ottima compagnia al colore smeraldo dei suoi occhi
-allora??- chiese Soul, sapendo sicuramente che aveva fatto centro.
Maka si girò,felice, verso di Soul, dicendo
-è bellissima Soul, grazie davvero-

Pagata la spilla ed usciti dal negozio, la coppia si diresse, entrambi felici, verso la scuola

                                                                                                           **********

-ma dove cavolo è quell'idiota??- si chiedeva Black Star, mentre attendeva nella Death Room insieme a Tsubaki, Kid, Liz e Patty
-dovrebbe arrivare presto, spero- disse la moglie, cercando di calmare l'assassino.
-sta arrivando, è già nella scuola- disse Shinigami, avendo avvertito la presenza di Soul e Maka, rassicurando i presenti.

Pochi minuti dopo, Soul stava passeggiando sotto quel lungo corridoio formato de quelle enormi ghigliottine, ogni tanto, quando lo percorreva, si soffermava a pensare cosa sarebbe successo se fossero cadute, e a quale scopo dovrebbero servire.
-allora Soul, adesso me lo vuoi dire??- chiese Maka, mentre portava una busta di carta, contenente la spilla d'oro
-siamo arrivati... scusate il ritardo!!!- disse, chiedendo scusa ai presenti nella sala, erano già tutti lì ad aspettarlo.
-alla buon'ora, Soul... di cosa volevi parlarci?- disse Kid, osservando la buki

Soul baciò Maka, dicendogli poi di mettersi vicino agli altri, per poi andare sulla piccola pedana dove si trovava lo specchio di Shinigami.
-Shinigami, può farsi un pò indietro??- chiese cortesemente
-certamente-
-grazie mille, benissimo, come mai vi ho chiesto di venire qui?? beh, oramai penso che Kid vi abbia detto già tutto riguardo il mio allontanarmi da Maka e da voi, credo-
-sicuro, anche se è un pò triste, doverti allontanare da noi, ma soprattutto da Maka per colpa di quel sangue nero, mi dispiace tantissimo Soul- disse Liz, mentre era vicino allo shinigami simmetrico.
-grazie di tutto Liz, ovviamente sapete anche che l'ho fatto per proteggervi-
-certo, idiota, ma io ho una domanda, ci credi davvero così sprovveduti da poter essere colpiti dal sangue nero??- chiese Black Star
-beh, Black Star, di certo non voglio dire che siate degli stupidi, ma ho preferito una azione più precauzionale, già l'anno scorso il sangue nero ha ferito tutti voi, e per questo mi sono allontatanto-
-si, va bene che ci hai detto ciò, ma noi non sappiamo ancora perchè ci hai chiamato- disse Tsubaki
-arrivo direttamente al dunque, visto che non riesco più a resistere al fatto di essere lontani da voi, ho deciso di prendere la mia decisione-
-e sarebbe??- chiese Kid
-eseguirò un rito molto semplice, chiamato "anima extra corporis"- disse Soul.
- anima extra cosa???- chiese Liz.
-Shinigami, può fare le dovute spiiegazioni??- disse, iniziandosi a togliere la giacca ed a sbottonare la camicia in modo da rimanare una parte del suo petto allo scoperto
-il rito chiamato "anima extra corporis" permette la persone che lo compie di eliminare tutte le impurita presenti nella sua anima, lasciando solo la parte pura di questa, ordinariamente, questo rito rende le persone incoscenti per un paio di ore, ma  più le impurità sono grandi, più il corpo ne reagisce... nel caso di Soul...- disse Shinigami, soffermandosi.
L'abino, dopo essersi messo una mano all'alteza del cuore, continuò la spiegazione, con voce decisa, come per sottolineare la sua voglia a compiere la sua volontà
-nel mio caso, essendo la mia anima quasi corrotta completamente dal sangue nero, significherebbe solo una cosa, e penso che l'abbiate capita tutti, quindi mi dispiace Kid, spero che tu possa vivere tranquillamente e lontano dalla tua mania, mi dispiace Black Star, spero che tua o tuo figlio cresca sano e forte, e non uno squinternato come te, ed infine, Maka... addio... ti ho sempre amato, ma questo lo sai già-disse Soul, salutando tutti gli amici presenti, un pò titubante nell'ultima parte, per poi chiudere gli occhi e concentrare la forza nella sua mano.

La mano della buki si ricoprì di una forte luce, ed entrò nel corpo di Soul, quando ne uscì fuori, in mano aveva un anima della stessa figura delle altre, ma non aveva il colorito normale, la maggior parte di questa era coperta da una chiazza nera, indicante, logicamente, i sangue nero.
-signori...- disse Soul, come per un ultimo addio, mentre aveva ancora l'anima in mano.

Tutti osservavano Soul da dietro Shinigami, che si era posto tra lui ed il gruppo, per poter fermare un tentativo da parte dei ragazzi, d'un tratto qualcosa andò storto, perchè la luce attorno alla mano scomparse, Soul mangiò l'anima, un ghigno sulle sue labbra
-ma con quale idiota io devo condividere i corpo, non mi ha nemmeno preso in considerazione- la voce diversa, tutti la conoscevano, dal corpo della buki uscì il sangue nero, che prese in mano la falce
-signori, riprendendo ciò che stava dicendo Soul, il sangue nero e qui per voi-

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ecco qui il capitolo, non volevo lasciarvi con una specie di filler, e quindi mi sono messo sotto ed ho scritto questa cosuccia, spero vi piaccia, e spero che per quando torni io possa trovare almeno 3-4 recensioni, vado ad una festa di 18 anni, quindi dovreste avere un bel pò di tempo prima che io torni
Spero che il capitolo sia piaciuto.

p.s. se il latino non va bene scusatemi perchè nella materia sono una frana.

RINGRAZIAMENTI:

Soru Evans: odiami, secondo me faresti molto meglio visto che stavo per distruggere il SoMa, ma spero anche che ti sia piaciuto il capitolo

Juliet__Albarn: scusa, scusa, scusa, scusa, scusa se ho "tentato" di far morire Soul, ma da quando avevo iniziato a scivere il continuo io già avevo in mente qualcosa del genre, scusami ancora e ti chiedo di perdonarmi, mi rifarò con il finale(dovrebbe essere tra due capitoli)

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Capitolo 15
*** Oh Shinigami, perisci per mano mia!!! ***


Oh Shinigami, perisci per mano mia!!!

La mano della buki si ricoprì di una forte luce, ed entrò nel corpo di Soul, quando ne uscì fuori, in mano aveva un anima della stessa figura delle altre, ma non aveva il colorito normale, la maggior parte di questa era coperta da una chiazza nera, indicante, logicamente, i sangue nero.
-signori...- disse Soul, come per un ultimo addio, mentre aveva ancora l'anima in mano.

Tutti osservavano Soul da dietro Shinigami, che si era posto tra lui ed il gruppo, per poter fermare un tentativo da parte dei ragazzi, d'un tratto qualcosa andò storto, perchè la luce attorno alla mano scomparse, Soul mangiò l'anima, un ghigno sulle sue labbra
-ma con quale idiota io devo condividere i corpo, non mi ha nemmeno preso in considerazione- la voce diversa, tutti la conoscevano, dal corpo della buki uscì il sangue nero, che prese in mano la falce
-signori, riprendendo ciò che stava dicendo Soul, il sangue nero e qui per voi-

Tutti osservarono la scena, il gruppo aveva osservato la scena molto contrariati, già non era andato a genio il fatto di compiere quel ridicolo rituale, ed inoltre furono molto innervositi quando il sangue nero intervenne contro la voglia di Soul, contraddicente era il loro ringraziamento contro quel liquido.

Shinigami evocò un piccolo microfono, lanciando l'avvertimento
-attenzione!! Franken Stein, Marie Mjolnir e Spirit Albarn sono immediatamente richiesti nella Death Room, non c'è margine di ritardo, veloci!!!- disse lo shinigami, per poi rivolgersi ai ragazzi
-perfetto ragazzi, avete già visto come si comporta il sangue nero, quindi agiamo come sempre-
-ok papà, solita formazione a cerchio, forza ragazzi- disse Kid, mostrandosi un ottimo organizzatore
I ragazzi si mesero in posizione accerchiando il sangue nero.

-ok, siamo pronti, si parte- disse il sangue nero osservando i movimenti del gruppo.

Il primo a partire fu Black Star, si lanciò con Tsubaki trasformata in lama demoniaca, sferrando qualche fendente, il sangue nero li schivò tutti, dopo il turno dell'assassino era il suo, il sangue nero prese rapidamente la gamba di Black Star per poi lanciarlo lontano da lì.

Tocco dopo al turno di Kid, lo shinigami sparò continue scariche di proiettili, mantenendosi ad una dovuta distanza, in modo da non aver un contatto fisico con il sangue nero, Il liquido agì rapidamente, corse subito verso lo shinigami e con calcio ben assestato lo shinigami fu fuori uso.

                                                                                                               **********

-tutto qui la tua elité, Shinigami??- chiese il sangue nero, mentre osservava ciò che aveva fatto con i due ragazzi in poco tempo.
Shinigami osservò il sangue nero, reggendo il suo sguardo, giunsero finalmente Spirit e gli altri, immediatamente Shinigami prese la Death Scythe in  mano ed andò subito in risonanza con l'arma.

Lo scontro tra i due era ad armi pari, infatti sia Shinigami che il sangue nero erano allo stesso livello, i due si eguagliavano nello stesso stile di combattimento, ed entrambi potevano utilizzare i propri poteri.

-penso sia il momento di finirla, non credi Shinigami?- disse il sangue nero
-concordo pienamente... kishin hunter- disse Shinigami rinforzando la risonanza con Spirit, il sangue nero parò con il palmo la lama della falce, reggeva il potere annientatore del Kishin hunter, ma ad un tratto si rese conto che il sangue iniziava a diventare liquido, lo sguardo serio
-hai ragione Shinigami, penso sia prorprio il momento di finirla... shinigami hunter- la lama di Soul iniziò ad ingrandirsi, ai colori forti del kishin hunter si andavano ad opporre il bagliore bianco e nero dello shinigami hunter.

Il fendente partì da solo, il colpo in orizzontale colpì Shinigami, tranciandolo in due, le due parti si dissolsero, lasciando l'anima di Shinigami, emanava riflessi di luce bianca, il sangue nero la prese, ridendo, e, rivolgendosi verso Kid, che stava guardando la scena, disse
-ehi Kid!!! ho una bella notizia per te... congratulazioni, sei il nuovo shinigami-

Il professore Franken Stein aveva osservato la scena, allibito da ciò che il sangue nero era riuscito a fare
-Marie, trasfromati, ti voglio al massimo della potenza- ordinò

La buki eseguì l'ordine ed i due andarono all'attacco.
Il sangue nero iniziò a schivare anche i colpi di Stein, annoiato da quei colpi, lasciò fluttuare l'anima di Shinigami, e, dopo che aveva disarmato Stein con un rapido fendente, poggiò la mano sul suo petto
-sa professore, il sangue nero, oltre a servire i kishin, serve anche per un'altra cosa, io, infatti, sono in grado di controllare la follia presente nelle persone, e quindi... insanity Shock-
Delle piccole saette nere uscirono dal palmo del liquido, rapide ripercorsero il corpo del professore fino ad arrivare alla testa, subito dopo il professore svenne a terra, sconfitto da un aumento improvviso di follia.

                                                                                                            ***********

Dopo essersi ripreso il suo premio di battaglia(l'anima di Shinigami), il sangue nero tornò indietro, salito sulla pedana andò a sedersi su una sedia apparsa dal nulla, osservava i ragazzi rimasti, di tutti, l'unica non ferita, era Maka.

La ragazza aveva osservato la scena per tutto il tempo, in mano ancora la busta con la spilla regalata da Soul, aveva osservato l'Anima extra corporis, si era messa ad urlare il nome dell'albino, quando aveva intravisto la mano ricoprirsi di quella luce, in parte aveva esultato quando il sangue nero bloccò quel rito, si era preoccupata quando aveva visto i suoi due amici sbattutti a destra e a sinistra per la stanza, era rimasta allibita quando aveva visto lo shinigami hunter ed aveva visto la fine di Shinigami, era rimasta lì, ferma come una spettatrice, senza sapere cosa fare.

-bastardo!!! come hai osato uccidere mio padre, lurido marciume nero!!!- disse Kid, evidentemente mosso da una furia cieca, la sua anima iniziò ad ingrandirsi, saette dal colore violaceo gli giravano intorno, innesco automaticamente la risonanza dell'anima con Liz e Patty.
-prima linea di Sanzu: connessa- dissero le sorelle Thompson, mentre una delle tre linee sulla testa di Kid si allungò
Il sangue nero guardava la scena con fare tranquillo.
-seconda linea di Sanzu: connessa-
mentre quest'azione si compiva, il sangue nero iniziò ad alzarsi, avendo inteso che il processo completo durava qualche minuto
-terza linea di Sanzu: connessa. Apocalypse- dai cannoni in oro attaccati alle braccia di Kid partì un colpo estremamente potente, quasi impossibile da parare per il sangue nero, che era molto vicino.

Si alzò un polverone altissimo, tutto sembrava finito, ma ,diradatasi la polvere, il sangue nero era ancora lì, osservando i ragazzi, divertito
-complimenti, complimenti davvero, ma non ha funzionato-

Kid e Black Star si scagliarono contro il nemico, era ancora in piedi, dovevano farlo assolutamente cadere, Maka osservava la scena, se non avrebbe agito fisicamente, avrebbe agito tatticamente, iniziò a rilfettere con tutti gli indizi che aveva.

Dopo un paio di minuti arrivò ad una soluzione, e diede subito gli ordini ai due
-ragazzi, ho la soluzione, Black Star!! colpisci il sangue nero con la tua onda d'anima, Kid!! appena Black Star colpirà dovrai prendergli Soul e portarmelo qui, infine dovreste farmi da scudo con le vostre onde d'anima- chideva di certo un pò troppo, e dovettero fare un pò di tentativi prima che ciò accadde.

Black Star colpì il sangue nero con la sua Black Star Big Wave, fulmineamente Kid prese Soul dalla mano del sangue nero e lo portò a Maka, infine i due amici si posero tra il sangue nero e la ragazza, iniziando a proteggerla.

Secondo Maka, con l'Anima extra corporis, Soul non aveva ancora eliminato la sua impurità,il processo non era ancora terminato e ciò indicava che Soul era ancora vico, perciò entrò subito in risonanza con il ragazzo, pronta a fare la sua più grande decisione.

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Ragazzi, lo si già, lo so già che mi odiate, che il capitolo fa cagare e robba appresso, quindi non perdete tempo a scrivere cose che non so.

RINGRAZIAMENTI:

Soru Evans: io ti consigliere di non ringraziare molto il sangue nero, poi vei tu

Juliet__Albarn: grazie mille per avermi perdonato, e spero che questi ultimi capitoli ti piacciano

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Capitolo 16
*** alma compartir ***


alma compartir
La risonanza fu molto difficile, anche se ancora vivo, l'anima di Soul si poteva percepire in lontananza, probabilmente erano le interferenze del sangue nero a rendere la cosa molto più difficile per la ragazza.

Quando giunse nella ben conosciuta saletta in rosso e nero, Maka capì subito che c'era qualcosa che non andava, era come se la sala si fosse allagata, il sangue nero arrivava circa al ginocchio, ma di Soul nemmeno l'ombra.

Continuò a voltarsi per poter trovare l'albino, ma l'unica cosa che trovò fu una porta in legno, retta da chissà quale muro invisibile, quando l'aprì vide un enorme rampa di scale, non si riusciva a vedere la fine.

Consapevole già di dove avesse portato quella scala, Maka iniziò a percorrere la rampa, ogni tanto incontrava delle porte, ma, una volta aperte, mostravano ancora le scale, la ragazza non si meravigliava di ciò, e non si meravigliò neanche quando vide che il sangue nero la stava seguendo.

Giunse infine ad una porta viola, il pomello in oro, aperta questa, Maka si incuriosì, l'ultima volta che era stata lì, si era ritrovata in una piccola stanza ottagonale, con un tavolino, e sopra di questo lo scrigno che conteneva l'ultima parte di Soul, invece adesso c'era una grande sala, replica di quella dove era sempre stata, seduto sulla poltrona in pelle, c'era l'albino.

Maka si avvicinò al ragazzo e disse
-che ci fai qui??-
-mi proteggo da sangue nero, almeno finchè posso, non ci manca molto che mi prenda, e tu?? cosa ci fai qui??- disse Soul osservando la ragazza
-che domande, sono venuta a salvarti-
-e perchè?? si sta così bene qui, posso vivere tra i miei ricordi più belli-disse Soul
Per Maka era sicuro che qualcosa non andava bene, poche volte aveva visto Soul in questo stato
-vivere nei ricordi non è cool, me lo dicesti tu- disse Maka, mentre osservava Soul, impegnato nella scelta di qualche vinile da poter asoltare al grammofono, spesso quella scelta veniva fatta anche quando si trovavano a non saper cosa fare in casa, e quindi l'accoppiata perfetta che avevano trovato era chiacchiere, musica e thè, ad entrambi piaceva molto ciò.

-Quello con cui stavi parlando era un Soul idiota, ora gentilmente vorrei sentire un pò di musica se non ti dispiace-
il disco iniziò a girare su se stesso dopo essere stato messo sul perno del grammofono, quando la buki mise la punta sul disco, la musica iniziò a riempire la stanza, una musica Jazz rilassante, il suono di un sassofono si faceva sentire per tutta la sala.

-Ma cosa dici- disse Maka, cercando di dare conforto all'albino, ed inoltre cercando di negare anche a se stesso che Soul fosse un idiota, si avvicinò quindi vicino al ragazzo e disse.
-che ne dici di un ballo??-

Iniziarono a ballare per quella sala male illuminata, Soul portava il tempo da ballo, Maka non era molto esperta, aveva avuto qualche lezioncina da Soul, ma queste finivano in lunghi baci appassionati, scambiati sul divano.

-a quanto pare dovrò darti altre lezioni da ballo- disse Soul, dopo che Maka gli aveva pestato un piede.
-scusami... ma posso farti una domanda??- chiese la ragazza
-sarebbe- i due non si guardavano in faccia, entrambi erano abbracciati, entramib poggiavano la testa sulla spalla dell'altro, il lento imponeva ciò.
-possibilmente mi potresti dire come tutto ciò è iniziato??- la ragazza era consapevole di aver fatto una domanda impertinente, ma Soul la volle acconentare
-sai già che il patto è stato stretto quando tu eri stata colpito dall'artiglio e non ti svegliavi, per prima cosa, quella sera, ebbi una discussione con i nostri amici...- disse Soul, prendendosi una pausa, come per lasciare il tempo a Maka di seguirlo.
-se non ricordo male a quel tempo Liz, Kid, Tsubaki e Black Star erano fidanzati, vero??-
-esatto, e tu sai come si comportano i fidanzati...-
-penso proprio di sì- disse la ragazza, mentre ripensava a tutte quelle coccole scambiate con Soul, anche per motivi futili.
-me la presi con loro perchè dicevano che non era colpa mia, che era solo stato un incidente, ed io me la prendevo con loro, dicendo che a loro non era successo ciò, loro erano in salute, mentre io ero a crucciarmi per un errore-
-ma avevano ragione, non era colpa tua- intervenne la meister
-Maka- disse la buki, come per chiederle di non interrompere.
-scusa- disse la ragazza, avendo inteso il messaggio.
-beh, il sangue nero mi chiamò in questa stanza, dicendomi che tu eri a rischio, e che potresti anche essere morta, da innamorato, quale ero, accettai immediatamente il patto con il sangue nero, lui ti avrebbe salvata, ma io avrei dovuto concedergli l'utilizzo del mio corpo, quando voleva... Dopo una settimana che eri tornata a casa, il sangue nero mi richiamò, mi chiese come stavo, come era bello che tu fossi tornata, finchè non mi ricordò del patto, io feci l'indifferente, tu stavi bene e quindi non potevo perderti, invece no... per poter firmare il patto, ho dovuto baciarti, ed è stato in quel momento che ualcosa è entrato in te, quando io non volevo collaborare con il sangue nero, a lui bastava solo ricordarmi del fatto che ti aveva sotto suo controllo ed io non potevo fare niente, fu così per molto tempo, finchè non mi fece trasformare in kishin, le anime che prendeva le nascondeva nel mio armadio, in un sottofondo... e così è che diventai un kishin, ovviamente il resto dovresti conoscerlo bene, credo- finì il discorso, nello stesso momento in cui finì la canzone.

Maka rimase ancora stretta al ragazzo, rilfettendo su quanti dolori aveva patito il ragazzo per lei, per il suo amore aveva fatto ciò, per preoteggerla stava per uccidersi con quel rito, era assolutamente ingiusto che lui ripagasse per qualcosa che aveva fatto lei, anche se sapeva che ciò che aveva fatto era per l'amore di Maka.
-pensi io sia un egoista?? un ragazzo che per poter vedere la felicità tra di noi si è preso tutto il fardello pesante sulle spalle?? se si, ti capisco,mi ritengo anche io così-
Maka, a quelle parole, si allontanò in modo da poter rimanre a distanza da Soul, la mano partì, andandosi a socntrare con la guancia del ragazzo, che rimase attonito.
-non pensare minimamente a ciò, e non dirlo nemmeno, Soul, me lo hai ripetuto fino alla morte, mentre eravamo a letto, in infermeria il giorno che ti eri trasformato, anche ieri, sotto la pioggia, e te lo ripeterò anche io: io ti amo, e non pensare che tu sia un egoista, perchè anche io lo sono, anche io voglio sempre essere felici, ma nella vita ci sono alti e bassi, io voglio che tu mi aiuti a reggere questi cambiamenti, come io farò lo stesso con te, adesso per favore torna indetro- disse Maka, si era ricordata del motivo per il quale lei era qui, doveva dire a Soul di tornare indetro, nel mondo reale
-e come fare, il sangue nero vuole il mio corpo, ed inoltre la mia anima si riduce ad un brandello senza quel maledetto liquido- disse Soul, avrebbe desiderato anche lui tornare, ma non sapeva come fare.
-io un modo lo avrei, ma dovremmo eseguire insieme un rito che avevo studiato tanto tempo fa, Alma compartir, dovremmo eseguirlo contemporaneamente, mi raccomando- disse Maka.

Dopo le dovute spiegazioni, Soul e Maka eseguirono il rito, entrambi furono circondati da una forte luce, le loro anime uscirono dai loro corpi e si andarono ad unire, ora che il sangue nero era lontano da Soul, l'anima dell'albino era davvero piccola, tanto che l'anima di Maka la inghiottì.

Dopo che la spezzarono in due, Soul e Maka la divisero ed entrambi la accettarono nei loro corpi.
-lo sai che non reggeranno per molto-
-lo so, lo so, pensavo che l'anima di Shinigami sarebbe perfetta, Kid non farà discussioni pure di aiutarci, ma ora andiamo, è il momento di combattere-

La ragazza di iniziò a muovere, tirandosi Soul, ma il ragazzo fece forza
-non voglio-
-perchè??-
-perchè qui io sto bene, qui io posso ricordarmi sempre di quanto io e te stavamo insieme, senza nessuna preoccupazione, qui sono lontano da sangue nero e lontano da ogni preoccupazione...-
-ma come non vuoi venire!!! vorresti rimanre qui?? senza nuovi ricordi?? rivivendo sempre i vecchi?? e quando poi li saprai tutti a tal punto di saperli a memoria, come farai?? li vivrai sempre e non potrai cambiarli, invece lì fuori potrai scgliere, se andrà qualcosa di storto non fa niente, ti aiuteremo noi, io rimarrò al tuo fianco, ma ora, Soul, andiamo-
la buki sorrise felice, prima di seguire la ragazza fuori di lì

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perfetto, eccomi qui con il capitolo, siete contenti?? Soul non è morto e la risonanza è andata alla perfezione, ora basta solo attendere il cpaitolo finale, ed infine i tre capitoli di epilogo, come all'inizio

Scusate qualche errore, causa l'ora tarda(23:28) e spero continuate a leggermi

RINGRAZIAMENTI:

rafxsulfsuxsempre: hai letto tuti i capitolo, quindi?? per la morte di Shinigami ti chiedo scusa, ma è stato un lampo di genio

EdxWinry 4ever: un capitolo SoMa non fa mai male, non credi?? almeno mi rimetto in sesto con il capitolo 14

S_Anonima_E: io lo avevo detto dal capitolo 6 che il sangue nero non si sarebbe stato fermo, ed adesso te ne ho dato anche la conferma.

Juliet__Albarn: se vuoi la fine del sangue nero leggi il prossimo capitolo, tanto oramai la fine è scontata, oppure no???(lampo di malvagità negli occhi)

Soru Evans:Maka ce l'ha fatta, adesso leggi il capitolo successivo

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Capitolo 17
*** FINE(adesso veramente) ***


FINE(adesso veramente)
-non riusciremo a reggere ancora per molto...temo- disse Kid, mentre stava eregendo insieme all'assassino uno scudo con la propria onda d'anima, il sangue nero si stava agitando, non perchè Soul non fosse vicino lui, ma perchè senza di Soul non aveva un recipiente in cui stare, e perciò le possibilità di una sua fine si erano alzate di molto.

-ma che dici? ci sono io qui, dobbiamo resistere- incoraggiò Black Star, ovviamente sapeva anche lui che tra poco sarebe arrivato al limite, ma doveva resistere, per Soul e gli altri. Quando aveva visto, poi, la fine di Shinigami, capì che adesso era il momento di agire sul serio, di tanto in tanto si affidava al padre di Kid, se c'era una missione che lui non riusciva a completare, Shinigami prima lo rimproverava, ma poi gli faceva intendere che era tutto a posto, Shinigami era diventato come un padre adottivo per lui, infatti fu così, quando era ancora un neonato, Shinigami ed altri meister andarono in missione per uccidere il clan Star, tutti erano diventati dei kishin per poter essere potenti guerrieri, ma quando Shinigami si ritrovò davanti a quel bambino dai capelli azzurri, decise di prenderlo sotto la sua custodia per allenarlo e farlo crescere forte, per questo Black Star cercava di resitere per onorare la sua morte.

-levatevi di mezzo voi!!!- urlava il sangue nero, mentre si dimenava cercando di distruggere lo scudo, tutti i suoi poteri erano legati a Soul, come anche la sua vita, e quindi doveva assolutamente recpuarare la buki, cercava di distruggere quel maledettissimo scudo, aveva un brutto presentimento, ed inoltre la vicinanza tra Maka e Soul era di sicuro qualcosa di preoccupante, doveva distruggere lo scudo, riprendersi Soul ed uccidere tutti i presenti.

-e farti prendere Soul, scordatelo maledetto marciume, se questo ci consentirà di distruggerti, vorrà dire che sarà una perfetta vendetta da parte mia per aver ucciso mio padre- diceva Kid, in parte provocava il sangue nero per poter incutergli il timore della morte, desiderava vedere quel Soul in bianco e nero soffrire, dimenarsi in seguito a dei fendenti da parte di Black Star, ed infine voleva vederlo accasciato a terra, morto.

Voleva tutto ciò per poter vendicarsi, il sangue nero aveva ucciso suo padre, lo aveva deriso annuciandogli di essere lui il nuovo shinigami di Death City, implicando, inevitabilmente, alla morte di Shinigami, questo non poteva permetterlo, come primo atto da shinigami, avrebbe distrutto il sangue nero, avrebbe reso fiero suo padre, la sua anima bianca ancora fluttuava in aria, non ancora mangiata dal sangue nero, quell'ania era una spettatrice inerme, che non poteva dare nessuno consiglio ai ragazzi.

-ma quanto tempo ci mettono quei due?? non ce la faremo per molto- disse Black Star gettando un'occhiata alle sue spalle, Maka e Soul erano ancora in risonanza, le loro fronti a contatto, già aveva visto quella scena, circa due anni fa, quando Maka riuscì a sconfiggere Asura con un pugno, in quel momento dovette andare a recuperare Soul, preso dal sangue nero, alla fine la ragazza ci riuscì, come tutti ben sapevano, ma adesso non voleva altro che la ragazza si muovesse, non potevano rimanere in quello stato all'infinito.

-se ho detto di levarvi... levatevi!!!- continuava a dire il sangue nero, indietreggiò un pò, iniziando a formare una specie di seconda falce con il sangue nero, di certo le sue dimensioni erano ridotte rispetto a quelle di una falce normale, ma sembrava essere dura, potente ed anche molto maneggievole, perchè con un fendente lo scudo di Kid e Black Star andò in frantumi, entrambi gettati via dall'onda d'urto.

-benissimo, adesso è il momento tuo mia cara Maka, mi hai dato pareccho filo da torcere, ma finalmente farò ciò che stavo per fare un anno fà- il sangue nero si avvicinò alla coppia, ancora in risonanza tra loro, ignari di ciò che stava per accadere a loro due, di certo il sangue nero avrebbe risparmiato Soul, senza il suo corpo non poteva niente, ma quella stupida ragazza gli aveva messo i bastoni tra le ruote per moltissimo tempo, doveva eliminarla.

D'un tratto un luce abbagliante, sia Soul che Maka si ripresero da quella risonanza, ed entrambi si erano alzati, una sola anima gigantesca conteneva quella coppia, avrebbero dovuto agire insieme, altrimenti sarebbero morti.
-scusate il ritardo, ma Soul non voleva venire fuori- disse Maka sorridente.

Il sangue nero osservò la scena, analizzando l'anima dei due, sorrise
-molto divertente Soul, condividere l'anima con Maka-
-almeno così non sono costretto a vivere con te nel mio corpo-
-vedremo, vedremo-
-ovviamente adesso cercherai di uccidere solo Maka, vero?-
-certamente-
-d'accordo, Maka... siamo pronti?-
-prontissimi-
Soul sorrise, finalmente poteva tornare ad essere la buki di una sola persona, dell'unica persona che amava con tutto se stesso, e finalmente poteva vedere la sua lama scontrarsi con il sangue nero, ed eventualmente affondare in quel liquido.

Il combattimento iniziò, Soul e Maka sembravano essere una cosa sola, ciò era facilitato dalla loro condivisione della stessa anima, ma sapevano che dovevano fare in fretta, la loro anima era instabile, ognuno doveva compensare quella metà mancante, altrimenti sarebbe stata veramente la loro fine.

-Maka, dobbiamo fare in fretta, le nostre mezze anime iniziano a diventare instabili- disse Soul.
Maka era già conscia di quel fatto, ma finire il combattimento era molto difficile, non era molto allenata, oltre al fatto che lei per un anno intero era rimasta senza buki e quindi senza qualcuno con cui poter allenarsi, i suoi movimenti erano imprecisi,alcune volte, mentre la maggior parte erano solo memorie del suo corpo, abituato a dei riflessi che avevano preso vita con Soul.
-lo so,lo so, ma non so come fare- disse Maka al ragazzo
-andiamo Maka, hai sconfitto il kishin Asura, mi fido di te- disse Soul, incoraggiando la ragazza.

-è tutto inutile, le vostre anime iniziano ad essere instabili, non potrete resistere ancora per molto, idioti!!- disse il sangue nero, i suoi poteri adesso erano diminuiti di molto, ma riusciva ugualmente a tenere testa a Maka, doveva ringraziare anche la scarsità di allenamento che c'era nei muscoli della ragazza.

-ora basta, kishin hunter- la risonanza era avvenuta in modo rapido, Maka sapeva che ciò non sarebbe servito contro il sangue nero, ma ciò avrebbe consentito una durata maggiore per l'anima sua e di Soul
-non servirà a niente mia cara- disse il sangue nero, continuando a combattere contro Maka.

Aveva ragione, e Maka lo sapeva già, ma quello che stava facendo era solo per Soul, per poter salvare il ragazzo che amava, quello che aveva sempre amato da quell'incontro vicino ad un pianoforte, salvare i suoi capelli biondi, i suoi occhi cremisi, voleva e doveva salvare ogni parte del suo corpo, come per ringraziarlo di quello sforzo compiuto in quell'ultimo anno, ripagarlo di ciò.

Il combattimento iniziò ad essere molto più veloce, le parate e i fendenti erano rapidi, ma entrambi non riuscivano ad averla vinta sull'altro, Maka aveva capito che il loro livello era identico, fortunatamente balenò un idea nella sua mente, sorrise vittoriosa.

-perchè quel sorriso?? non mi hai ancora sconfitto- disse il sangue nero, accortosi di quel sorriso, non sapeva il perchè di ciò, ma era anche preoccupato.
-perchè?? perchè ho capito come batterti- disse Maka felice
-impossibile, non mi hai ancora battuto con il kishin hunter-
-lo so, ma se pensi alla fisionomia di un kishin, oltre al potere scaturito dalle anime c'è anche qualcos'altro-
-io, il sangue nero-
-esatto, quindi isolando l'obiettivo..- disse Maka iniziandosi a concentrare sulla lunghezza d'onda con l'anima si Soul.
-impossibile, kishin hunter non può essere migliorato-
-tu dici?? kishin hunter... blodness revolution- la lama della falce iniziò a diventare più lunga, diventando una specie di mannaia, il sangue nero osservò la scena, un sorriso ironico
-complimenti, avete vinto-
questo riuscì a dire il sangue nero prima che venisse tranciato dalla lama per poi sparire nel nulla.

Soul e Maka erano ancora in piedi, visibilmente stanchi, avevano il fiatone, caddero, Soul di nuovo in forma umana, entrambi si tenevano ancora per mano.

                                                                                                               ********

I presenti nella sala osservarono la scena, appena videro il sangue nero scomparire nel nulla tirarono tutti un sospiro di sollievo, era finalmente finita, corsero verso i loro salvatori, vedendoli stesi a terra.

-che cosa sta succedendo loro??- disse Kid, mentre si rivolgeva a Stein, non sapeva il perchè di ciò.
-le loro anime stanno per cedere, la risonanza dell'anima li ha aiutati a resistere molto di più- disse il professore, osservando lo stato della meister e della sua buki.
- e cosa potremmo fare??- disse Black Star
-non so, non c'è una cura per questo, anche se un modo ci sarebbe, ma a kid non piacerà affatto- disse Stein, mentre voltava lo sguardo dove era seduto prima il sangue nero.
Kid seguì lo sguardo e capì,
-assolutamente no- commentò
-ma che cosa?- chiese Black Star
-Kid non vuole usare l'anima di Shinigami per poter salvarli entrambi-
-ma sei idiota!!! lo so che non ti va bene, ma Shinigami ormai è andato, loro due no, quindi non fare l'egoista!!- disse l'assassino.

Dopo alcuni minuti Kid ci ripensò su e disse
-d'accordo-

Fu così che l'anima di Shinigami fu divisa ed inserita nei corpi di Maka e Soul, pochi minuti più tardi i ragazzi aprirono gli occhi, ancora deboli
-Maka- disse l'albino
-Soul-
-sei proprio una scema a rischiare così tanto-
-scemo sarai tu, ma sai che ti amo -
-lo so, lo so, anche io ti amo-

dissero i ragazzi prima di svenire.

                                                                                                   FINE

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ebbene sì, siamo arrivati alla conclusione, la storia finisce così, ma adesso verrà la parte più bella: l'epilogo, scriverò di cosa succede ai ragazzi dopo quest'avventura, spero vi piaccia.

p.s. i ringraziamenti non ci sono perchè non ci sono recensioni.

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Capitolo 18
*** Siamo due innamorati, non è questa una romantica simmetria? ***


Siamo due innamorati, non è questa una romantica simmetria? Siamo due innamorati, non è questa una romantica simmetria?
-ragazzi!! andate immediatamente dal preside!! scrivere sui muri... bah!! quando io ero vivo i ragazzi non facevano ciò!!- disse l'insegnante Sid, mentre sgridava due ragazzi del secondo anno colti sul fatto, ovviamente la reazione fu immediata, li mandò subito da Kid.

I due ragazzi si diressero quindi nella Death Room, passarono il lungo corridoio con le ghigliottine, timorosi e preoccupati da un eventuale caduta di una delle lame, come se fosse la punizione per loro.

-ehm... shinigami Kid??- chiese uno di questi.
-che cosa volete ragazzi??- si presentò loro Death the Kid, shinigami-protettore di Death City ed anche preside della Shibusen, diventato tale esattamente 5 anni fà, quando il sangue nero aveva ucciso suo padre.

-ehm... siamo stati mandati qui dal professor Sid- la voce era ancora timorosa.
-perchè??-
-il professor Sid ci ha sorpresi a scrivere sul muro, signore-disse il secondo, prendendo un pò di coraggio e utilizzando un tono di voce più sicuro.

-ahi, ahi, ragazzi, sapreste dirmi dove l'avete scritto?- chiese gentilmente lo shinigami, voltandosi verso lo specchio
-ehm... se non ricordo male era verso il corridoio per la palestra, signore-

Kid iniziò ad esaminare le telecamere di tutti i corridoi finchè non arrivo a quello in questione, osservò ciò avevano scritto i ragazzi e sussultò
-l'avete scritto voi??-
-se non lo avessimo scritto noi, non saremo qui, signore- disse il ragazzo, ormai non poteva negarlo o usare qualche trucchetto per poter cambiare discorso.
-ma...ma... è cosi simmetrico!!!!- scoppiò di gioia Kid
-eh!?!- dissero i ragazzi, alla reazione dello shinigami.
-è così simmetrico, se lo taglio in orizzontale o in verticale il disegno rimane sempre simmetrico, che maestosa opera d'arte- continuava ad insistere il preside.

Il disegno in questione era una specie di 8, c'era anche disegnata una croce(http://imageshack.us/photo/my-images/220/immaginezm.png/)
-meraviglioso, meraviglioso- continuava a ripetere il preside della shibusen.
-come mai non è arrabbiato con noi, signore??- chiese uno dei ragazzi, di certo non voleva che il preside lo fosse, ma non sapeva il perchè di quella reazione.
-ma perchè dovrei esserlo?? avete fatto un'opera d'arte voi due, aspettate un attimo- disse Kid, per poi far apparire un microfono dal nulla e dire
-professor Sid è pregato di non cancellare l'opera d'arte dei due ragazzini che sono venuti da me- per poi farlo scomparire, fatto ciò tornò al disegno, chiedendo agli autori
-che cosa significa??-
-beh, forse non lo sa, ma io ed il mio amico siamo della stessa squadra e visto che il nostro compagno non si è sentito bene, avevamo pensato bene di fargli un regalo disegnando il nostro logo sul muro- spiegarono i due
-ah, che bella idea!! sapete, il vostro logo è tra quelli che mi piacciono di più, altri invece... che cosa mi potrebbe presentare una spada, una lancia ed una mazza ferrata insieme??- disse Kid, indirizzando l'ultima parte ai ragazzi, come per chiederne conferma di come la pensava lui.
-oh, signore, non sparei, la squadra infilza,sminuzza e distruggi è uno dei più forti- disse uno dei due, mentre ripensò agli emergumeni che erano i proprietari delle armi rappresentate sul logo.
-sarà, ma il loro logo fa letteralmente schifo, ma cosa rappresenta la vostra opera d'arte??- chiese ritornando felice
-beh, è stata una idea venuta di getto, l'otto e per indicare che la squadra rimanga unita per sempre, la croce perchè ne patiremo parecchie, ed inoltre il secondo numero significa" la bella ragazza", secondo le tradizioni di mio padre, infatti il nostro compagno è una femmina- disse il ragazzo con voce tranquilla, il pericolo era scampato??

Kid aveva ascoltato il discorso del ragazzo elogiando la scelta della croce e dell numero otto, ma il terzo motivo non arrivò a capirlo
-il  secondo numero?? ma non è solo il numero otto??- chiese
-no signore, oltre al numero otto c'è anche un'altro numero, il numero 78, signore- speigò il ragazzo,orgolioso che il logo abbia avuto degli elogi persino dal preside in persona
Lo shinigami rimase immobile per un 5 secondi, osservando il logo
-signore??- chiamò uno dei ragazzi
-IL 78!?!?!!!! COME AVETE OSATO ACCOSTARE AD UN NUMERO COSì SIMMETRICO COME L'OTTO IL NUMERO SETTE, SIETE DEGLI IMBECILLI!!!- disse il preside, mentre faceva riapparire il microfono ed urlare
-SID!!! VOGLIO CHE IL DISEGNO DEI DUE IMBECILLI CHE HO DAVANTI VENGA CANCELLATO, E VOGLIO CHE IL MURO VENGA DISTRUTTO E POI RICOSTRUITO DA ZERO!!!- urlò al microfono, per poi farlo scomparire
-e voi...- disse rivolgendosi ai due ragazzini, molto intimoriti dalla reazione del preside
-dieci ore di punizione per entrambi-
-ma...signore...- iniziò a dire uno dei due
-avete ragione, dieci non è simmetrico, undici ore e stiamo bene ora andate subito fuori di qui- disse Kid, mandando i due ragazzi fuori.

                                                                                                           *********

Liz Thompson stava percorrendo il corridoio di ghigliottine mentre intravide due ragazzi demoralizzati andarsene dalla sala, quando arrivò da Kid, chiese
-che hanno fatto??-
-idiozie, ma tu come stai??-
-a meraviglia, e tu??-
-idem-

Tra i due c'era ancora un pò di attrito, circa due anni fà la coppia si era divisa, Liz voleva girare il mondo, mentre Kid doveva rimanere alla shibusen per controllare la città, le sue manie di protezione verso la buki furono tali da farla rinchiudere in casa, e perciò i due si divisero, con molti anni di coppia alle spalle, Kid rideva se pensava a ciò, mancava poco e avrebbe chiesto il matrimonio a Liz, ma sapeva che poi sarebbe stato l'inferno per la sua Buki, divenuta una Death Scythe a tutti gli effetti, insieme alla sorella Patty.

-è oggi vero??- disse Liz
-esatto... cinque anni fà... esattamente in questo posto... il sangue nero uccise mio padre- ricordò che i primi giorni si svegliava la notte, avendo incubi, si metteva a piangere, non aveva ancora accettato la morte di suo padre.
-mi dispiace- disse la buki
-grazie, e...- disse Kid, mentre si alzava e si dirigeva verso la ragazza, adesso poteva vederla dall'alto verso il basso, in quegli ultimi anni si era alzato di parecchio se poteva guardare Liz dall'alto
-e??- chiese la buki
-vorresti tornare ad essere la mia ragazza, lo so, ho sbagliato, non dovevo chiuderti in casa, ma volevo proteggerti- disse Kid, con voce sincera.

La buki sospirò, poi disse
-d'accordo, ma a due condizioni, niente manie di protezioni e simmetria-
-d'accordo- disse Kid, baciando la ragazza, da molto tempo non faceva ciò.
-e poi, ora che Patty si è fidanzata con Justin Law, io non voglio essere da sola-
-perfetto, saremo due coppie, simmetria perfetta-
-uff, ricominciamo- disse Liz, per poi baciare il ragazzo.
Era per questo che l'amava?? per le sue manie??.
Forse.

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primo epilogo andato a maraviglia, è la chiavica più chiavica che esista, e lo so benissimo, rimango anche rispettoso della coppia LizxKid e quindi stiamo a posto così

FAQ
1) si Patty l'ho fatta fidanzare con Justin, ad un certo punto doveva arrivare il suo momento.
2) si, sono 5 anni esatti da quando il sangue nero e finita
3) si, potete anche uccidermi per la schifezza di capitolo
 
p.s. i ringraziamenti alla fine dell'ultimo epilogo, il SoMa, (si, esatto, vi farò patir le pene dell'inferno prima di arrivare a quell'epilogo)

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Capitolo 19
*** scusa Tsubaki, ma c'è un nuovo angelo. ***


scusa Tsubaki, ma c'è un nuovo angelo.
-aspetta un attimo, parliamo un pò di questi ultimi mesi, stai cercando almeno di allargare la famiglia, futuro dio??- chiese Soul, mentre i due si erano seduti in salotto
-non sono affari che ti riguardano, idiota- rispose l'assassino
-quando è prevista la nascita??-
Soul conosceva bene l'amico, e se questo si difendeva insultando la persona con cui stava parlando voleva dire che sicuramente la persona in questione aveva fatto centro.
Black Star infatti sospirò, poi disse
-ora siamo a fine maggio, quindi, secondo i calcoli, dovrebbe nascere a dicembre-
-sei andato subito al sodo quindi- disse Soul scherzando

A Black Star gli tornò in mente quella scena, mentre era sdraiato sul letto per riflettere, in quegli ultimi cinque anni ne erano successe di cose, eccome se ne erano successe.

Iniziò a riflettere su ciò che era accaduto dopo la sconfitta del sangue nero, oramai non era più ossessionato dall'allenarsi giorno e notte, probabilmente perchè Soul era tornato ad essere privo dei poteri datogli dal sangue nero, ed inoltre si riteneva soddisfatto di aver contribuito nella distruzione di quel liquido malvagio.

I suoi pensieri arrivarono a quando Tsubaki era all'ottavo mese di gravidanza, oramai la pancia era ben in vista, ed ogni tanto Tsubaki lamentava qualche calcio da parte del bambino, con Black Star che commentava che il piccolo era sicuramente degno di essere il figlio di un dio.

Intorno ad una sera di novembre, Tsubaki e Black Star invitarono a cena Soul e Maka, i quattro iniziarono a cenare, Maka e Tsubaki discutevano del bambino o di vestiti, mentre Soul e Black Star non la smettevano di punzecchiarsi alla vista di uno spiraglio lasciato aperto.

-allora... è maschio o è femmina??- chiese Maka, curiosa.
-abbiamo deciso di non sapere il sesso del bimbo, preferiamo che sia una sorpresa- rispose Tsubaki, andando ad accarezzare la pancia come per istinto.
-buon per voi, ma almeno avete già scelto i nomi??- chiese Soul, mentre prendeva un'altro sorso di vino rosso dal suo bicchiere.
-beh... se è maschio lo chiameremo White, mentre se sarà femmina- iniziò a rispondere Tsubaki
-non sarà una femmina, mio figlio sarà un maschio, diventerà un dio come suo padre- disse Black Star intterrompando ciò che stava dicendo la moglie
-oh... sembri molto sicuro, che ne dici di scommettere??- disse Soul.
-non voglio scommetere su qualcosa che sarà certo- disse l'assassino
-hai forse paura Black Star??- continuò l'albino, tentandolo a scommettere.
-ma chi a paura, accetto la scommessa- concluse alla fine Black Star.

La mente dell'assassino poi arrivò a quando Tsubaki stava per partorire, da sua moglie uscì una piccola cosina, un bambolotto urlante e sporco di sangue.
-complimenti, è una bellissima bambina!!- disse il dottore a Black Star.
L'assassino prima si disse che aveva perso la scommessa con quell'idiota di Soul, poi, dopo aver preso in braccio la bambina, si diresse nella sala d'attesa, dove i suoi amici lo stavano aspettando.
-signore e signori, ecco a voi... Marie Rose Star, sono papà- disse l'assassino ai presenti in sala.

Quando si disse quella frase era come se un qualcosa di sconosciuto lo avvolgeva, adesso avrebbe dovuto pensare a sua figlia, e ciò non gli dispiaceva, all'inizio la sua mente era proiettata sul fatto che lui avrebbe avuto un maschio, ma anche se era nata Marie Rose, qualcosa gli diceva che andava benissimo, il dio che voleva superare gli aveva fatto uno sgarbo, ma quello sgarbo era una cosa da ringraziare, maschio o femmina che sia, quel maledetto dio aveva dato la possibilità a Black Star di essere padre.

Durante il battesimo, poi, stava discutendo con Soul
-allora, che ne è della nostra scommessa??-
-e va bene, hai vinto tu, cosa doveva fare chi doveva perdere??- si disse rassegnato l'assassino.
-se non ricordo male doveva sborsare un mucchio di soldi, ma fa nulla, papà- disse l'albino
-ehi, ehi, questa parola la potrà dise dolo Marie Rose, e di certo non tu- diss Black Star sorridendo al dire di Soul.
-va bene, va bene- disse l'albino, come per concedere il diritto solo alla figlia dell'assassino.

Dopo di quel episodio la sua mente continuò a viaggiare, i suoi ricordi erano pieni dei momenti trascorsi con Marie Rose, con la moglie Tsubaki, ed uscite fuori con la sua famiglia felice.

Il futuro dio si addormentò disteso sul letto.
Fu svegliato da delle dolci mani, inizavano prima a toccarlo all'altezza della giuncia, poi ad accarezzarlo sulla testa, l'assassino aprì gli occhi, davanti a lei c'era Tsubaki che gli faceva cenno di stare in silenzio, per poi indicare  qualcosa che era al suo fianco, sentiva un certo contatto con il suo fianco, ma non sapeva ancora cosa fosse

Girato lo sguardo si trovò Marie Rose che stava dormendo insieme a lui, i capelli neri con qualche ciocca blu, il colorito della pelle era come quello della madre, mentre le palpebre coprivano il verde dei suoi occhi, come quelli del padre.

Iniziò ad accarezzare il capo della bambina, mentre chiedeva alla moglie di sdraiarsi insieme lui, la moglie obbedì
-mi dispiace Tsubaki- iniziò a dire a bassa voce alla buki.
-perchè??- chiese la donna.
-perchè d'ora in avanti dovresti dividere il mio cuore con un altro angelo- disse, mentre accarezzava la figlia

La moglie osservò il fare del marito e capì
-non fa niente Black Star, lo sopporterò-
disse per poi sorridere.

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Perfetto ragazzi, il secondo epilogo è finito, lo so che è una chiavica come il primo, ma mi è arrivato il blocco dello scrittore, quindi scusate se è un pò cortino, la malattia più brutta per lo scrittore è proprio il blocco dello scrittore. Mi dispiace per il capitolo corto, e spero che mi passi velocemente visto che ho bisogno di tutto me stesso per l'ultimo epilogo, quello su cosa succede a Soul e Maka, quindi vi chiedo per favore di aspettare e pregare.

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Capitolo 20
*** Ciò che ha fine scaturisce un inizio. ***


Ciò che ha fine scaturisce un inizio.
Le note leggere di un pianoforte a coda nero si facevano sentire a casa Evans, un bambino dai capelli biondo cenere con qualche riflesso argenteo,con un colorito di pelle scuro, stava suonando.

-uffa, ho sbagliato di nuovo- si disse, il ragazzino in questione era Rei Evans, il bambino di quattro anni si stava esercitando al piano, aveva sentito da sua madre che suo padre, alla sua età, era uno tra i migliori talenti, o almeno così gli avevano detto.

Il piccolo Rei iniziò di nuovo a risuonare la melodia, cercando di riusicre a risolvere quel piccolo errore dove lui incappava sempre, voleva rendere suo padre fiero di lui.

Le piccole mani si muovevano sui tasti in avorio e in ebano, il ritmo della canzone all'inizio era lento, per poi iniziare a salire, sempre di più, finchè...
-uffa- disse di nuovo Rei, aveva fatto lo stesso errore, non riusciva a superare lo stacco che doveva consentire un passaggio della melodia ad un ritmo più alto.

Non capiva il perchè di quell'errore, suo padre gli aveva insegnato tutto sul pianoforte, appena era stato capace di leggere il padre gli aveva insegnato le note, come leggerle, poi passarono alla parte pratica, iniziarono qualcosa di semplice, ma ogni tanto, insieme all'aiuto del padre si cimentava in qualche melodia piuttosto complessa, ed oggi era lì, davanti a quello spartito, incapace di riuscire ad eseguire esattamente la melodia.

Il papà di Rei era entrato di soppiatto nella stanza, osservando il figlio che cercava di impegnarsi per poter suonare quella melodia, ovviamente per lui era sicuramente uno scherzo, ed era già riuscito a capire dove era lo sbaglio.

-uff, riproverò domani- si arrese Rei, iniziando a chiudere il piano
-perchè ti arrendi, Rei??-chiese suo padre.

Per tutto il tempo suo padre era stato lì e non se n'era neanche accorto, Soul Eater Evans era rimasto a vedere suo figlio per vedere se riusciva ad inviduare l'errore, ma quando sentì le parole di rinuncia pronunciate dal figlio capì che era il momento di intervenire

-papà... io...- iniziò a dire Rei, spostando lo sguardo verso il basso.
-rispondi alla domanda- disse semplicemente Soul
-beh...io... non riesco a suonare la canzone-
-ah, ecco il motivo... è un gran bel problema, e tu hai già capito dove sbagli??- chiese il padre mentre si andava a sedere sullo sgabello, affianco a suo figlio.

Il piccolo dai capelli biondo cenere spostò di nuovo le sue iridi verde smeraldo sullo spartito, con la sua piccola mano indicò un punto, dicendo
-qui, fino a qui riesco, poi...- disse, facendo cadere la frase
-Rei!- chiamò il padre, eseguendo un piccolo gesto di mano, non molto plateale, ma in modo che il figlio potesse vederlo.
-le mani??- chiese timidamente il bambino, osservando il padre.
-esatto piccolo, le mani... e tu sai dirmi il perchè?- chiese Soul, dopo aver dato un piccolo imput al figlio.

Il bambino osservò le sue mani, c'era forse qualcosa che non andava nella posizione nelle mani?
-ehm... scusa papà... ma non capisco- disse Rei.
-ma come non capisci, andiamo...- disse Soul, era appurato che il problema fossero le mani, ma per poter aiutarlo ancora di più, l'albino decise di mettere le mani sul pianoforte, cercando di far notare la distanza tra l'indice ed il pollice, quando erano tesi al massimo.

Il piccolo Rei osservò i movimenti del padre, notò anche il movimento dell'indice e del pollice, poi abbassò lo sguardo sulle mani, eseguì anche lui lo stesso movimento del padre, e, dopo una occhiata alla mano di Soul, capì
-oh...- disse
-e quindi?- chiese l'albino mentre sorrideva, gli piaceva aiutare suo figlio nel capire.
-le mie mani sono troppo piccole, e quindi non riesco a proseguire la canzone- disse Rei, osservando il padre come per chiederne conferma.
-esatto, Rei... come hai ben notato le tua mano è più piccola della mia, infatti nella distanza tra il mio indice ed il mio pollice ci possono entrare tre tasti, mentre per te a malapena due- disse Soul, rilfettè poi su ciò che aveva detto e immaginò che forse aveva detto la cosa in modo non adatto, come se fosse una presa in giro, quindi si corresse
-cioè... non che tu non sia bravo, anzi... ma penso tu abbia capito che, attualmente, non riusciresti ad eseguire la canzone, capito??-

Soul era sempre abituato a non urtare i sentimenti delle persone con la quale stava parlando, ed anche se stava parlando con suo figlio non lo avrebbe fatto, era una vecchia abitudine, ed avrebbe desiderato che anche suo figlio la prendesse.

-ho capito, papà... ma vorrei tanto sentire questa canzone, tu la suoni benissimo, e voglio suonarla così anche io- disse Rei, certamente voleva sentire la canzone, poche volte era riuscita a sentirla suonata dal suo padre, ma lui suonava di rado, solo quando era in vena.
-se vuoi possiamo suonarla insieme- propose l'albino, mentre osservava il figlio, era diventando un padre molto accogliente.
-lo faresti? oh, grazie papà, ti voglio molto bene- disse il piccolo Rei abbracciando il padre, non poteva abbracciare tutto il corpo del papà, ma quei momenti erano speciali per lui, ogni volta che suonava con suo padre sapeva di sicuro che insieme avrebbero creato qualcosa di meraviglioso.
-Forza allora, iniziamo- disse Soul, felice dello sguardo del figlio.

I due iniziarono a suonare, ovviemente Soul lasciava più spazio al figlio, ed interveniva solo in tratti dove il sapeva che il figlio era incapacitato, entrambi si davano il cambio, le parti difficili erano eseguite con esperienza da Soul, mentre Rei non era da meno, di certo non era molto esperto, ma riusciva ad eseguire la canzone con moderata bravura. 

-complimenti!- disse Maka Albarn, era entrata anche lei nella stanza, chiedendosi dove fosse suo marito e suo figlio, era rimasto ad osservarli in rispettoso silenzio, notando l'affiatamento che c'era tra i due.

-oh, mamma... grazie!- disse il piccolo, scendendo dallo sgabello ed andando ad abbracciare l'enorme pancione della mamma
-scusa se ti abbiamo svegliato- disse Soul, mentre andava a baciare la moglie
-siete perdonati, mi sono svegliata con una magnifica canzone nelle orecchie, siete stati strepitosi- disse Maka.
-piuttosto, come va? Emily ti sta dando fastidio?-chiese l'albino, andando ad accarezzare la pancia della moglie.
-no, è una bambina molto tranquilla- disse spostando lo sguardo sulla pancia, era al settimo mese.
-aspetta a dirlo, potresti anche rimpiangere quello che stai dicendo adesso- disse la buki.
-sai cosa? non mi importa, perchè l'importante è che sarà mia figlia-
-Hai perfettamente ragione- disse l'albino, baciando di nuovo la moglie.

Il piccolo Rei osservava la scena, gli piaceva quando la mamma e il papà erano felici, ed inoltre si stava preparando all'arrivo di Emily, si ricordò di quando gli dissero di ciò.

-Non sei felice Rei? avrai una sorellina- disse la mamma, mentre lo osservava felice più che mai
-io spero sia una buki- disse Soul
-e perchè?- chiese la meister
-perchè almeno ci sarà Rei a proteggerla, vero piccolo Rei?- chiese l'albino a suo figlio.
-e perchè?- chiese il bambino, non conosceva neanche la sua sorellina e già doveva promettere di proteggerla?
-come perchè? è tua sorella-
-lo so,ma vorrei prima conoscerla-
-ah, secondo te se non la conosci non puoi proteggerla... beh, in parte hai ragione, ma in parte no, se in futuro vorrai proteggere una persona, ma non saprai il perchè, fallo... non saprai mai cosa potrà accaderti- disse Soul, abbracciando la moglie, ovviamente aveva in mente l'incontro con la sua meister.

Rei allora non capì.

                                                                                                     **********

-buona sera ragazzi- disse Soul ai suoi amici, quella sera si erano incontrati per festeggiare, cosa? beh, c'erano molte cose, la futura nascita di Emily Evans, la scoperta che Marie Rose era una buki, aveva ereditato le stesse abilità della madre, il ritorno di Kid e Liz insieme, ed infine la sconfitta del sangue nero esattamente cinque anni fa, ed erano anche lì per ricordare la morte di Shinigami.

-Ciao Soul, come andiamo? Maka... sei molto carina, anche con quella pancia- disse Tsubaki, avvicinandosi alla ragazza
-ehi Soul, vai già in raddoppio?? e pensare che io ero il pervertito... complimenti- disse Black Star, mentre andava a salutare la buki.

-buona sera a tutti- disse Kid, mentre agiungeva a casa Evans insieme a Liz
-scusate, ma Kid è rimasto per mezz'ora a sistemarmi i capelli in modo simmetrico- disse Liz Thompson, mentre dietro di loro venivano anche Patty insieme a Justin Law.
-ma erano così asimmetrici- ribattè Kid
-fa niente, fa niente, l'importante è che adesso siete qui- disse Soul, ponendo fine alla questione.

La serata passò tranquilla, cenarono insieme mentre Rei osservava la scena in silenzio, era molto timido con gli altri.

Finita la cena gli amici si misero a chiacchierare e ad evocare vecchi ricordi, mentre Rei si diresse verso la sala dove era il pianoforte, iniziò a suonare quacosa.

Finita la canzone, una voce alle sue spalle disse
-è bellissima, suoneresti qualcosa per me?-
Rei si girò per poter vedere chi era la persona che aveva parlato, era Marie Rose, la osservava con un sorriso sulla faccia.
-non lo so, non sono molto bravo- disse Rei, spostando lo sguardo verso il basso.
-andiamo, so che puoi fare qualcosa di meraviglioso- disse Marie Rose, il suo carattere era molto particolare, aveva le manie di protagonismo d parte del padre, ma si comportava anche come la madre, cofortando ed incitando gli altri.

-va bene, ma non ti lamentare se poi non ti piace- disse Rei, per poi rigirarsi ed andare a suonare qualcosa per il suo pubblico.

Rei Evans suonò come poteva una canzone che ascoltò una volta, gli era piaiuta tantissimo e decise di suonare quella, ed anche se con qualche errore, però, riuscì a finirla, poi si girò, come per sentire ciò che ne pensava la bambina.
-è molto carina, ma penso che mio padre saprebbe suonarla meglio- questo fu il commento.
-secondo me tuo padre non lo sa nemmeno il pianoforte...- ribattè Rei.
-e che vuol dire?! lui imparerà a suonarlo e poi ti farà vedere!!- disse Marie Rose, difendendo suo padre.

Rei osservò la bambina, era una persona veramente speciale, il colorito della pelle chiaro, il colore degli occhi come i suoi, i capelli neri con qualche ciocca blu, ed infine quel comportamento.
-Sai una cosa, Marie Rose? sento che devo proteggerti-
-e come mai?- chiese la ragazzina.
-non lo so, lo sento e basta, un giorno mio padre me lo disse, e mi disse che avrei capito, era qualcosa riguardo qualcosa che non potrò mai sapere cosa può succedere, boh...- disse il bambino, seguendo l'amica.
-ok... a proposito, tu sei una buki o un meister?- chiese, fermandosi e voltandosi verso l'amico.
-sono emtrambi, ma preferisco essere un meister-
-perfetto, vuoi essere il mio mesiter?- chiese Marie Rose, porgendogli la mano, come per stringere un patto.
Rei rispose alla stretta di mano e disse
-D'accordo-.

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ecco qui, il capitolo finale, spero che vi piaccia molto, perchè è stata una faticaccia riuscire a sbloccarmi, poi non so, mandatemi anche a quel paese se volete, ma io adesso mi prendo le mie giornate di pace e libertà, ritonerò a luglio con qualcosa su gli studenti della shibusen al mare. Vi chiedo anche cosa ne pernsate di questa ff e del suo autore, se non è troppo, ma ora ci vediamo* torna nel suo buco per autori di ff*

*tonra fuori*
p.s. la canzone che Soul e Rei suonano è questa http://www.youtube.com/watch?v=3Ar0QS65Kz8&feature=related
mentre quella che suona Rei per Marie Rose è questa http://www.youtube.com/watch?v=e0v-u2A4lJg
*torna dentro*

RINGRAZIAMENTI:

rafxsulfusxsempre: a te ti chiama patata lessa, ma io quando ero piccolo venivo chiamato Napoleone, cioè O.O vebbè, comunque ringrazio per tutti i capitoli che hai recensito

S_Anonima_E: recensitrice in ritardo ma davvero presente, la recensione del capitolo 8 poi mi ha fatto piacere, merci beaucoup

Soru Evans:spero solo che l'attesa valga qualcosa, ringrazio per tutte le recensioni.

Juliet__Albarn: sai, quando dovevo scrivere il capitolo 14,  mi ero sentito come la Rowling quando doveva decidere se far morire o no Harry Potter, vabbè, ora si divaga, spero che anche quest'ultimo capitolo ti piaccia,e arrivederci.

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