sette anni dopo

di lala09
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** un tuffo nel passato ***
Capitolo 2: *** malinconici pensier ***
Capitolo 3: *** rimpatriata ***
Capitolo 4: *** vite a confronto ***
Capitolo 5: *** incontro fortunato? ***
Capitolo 6: *** momenti ***
Capitolo 7: *** una proposta intressante ***
Capitolo 8: *** finalmente AMORE ***
Capitolo 9: *** .. addio ?? ***
Capitolo 10: *** pensieri di lui ***
Capitolo 11: *** verità ***
Capitolo 12: *** AVVISO ! ***



Capitolo 1
*** un tuffo nel passato ***


Mi mancava la mia città, mi mancava da tempo. Solo ora che cammino per le strade di Tokyo mi rendo conto di questo.. gli alberi fioriti, i parchi , gli edifici.. tutto questo mi fa sentire veramente a casa. È passato così tanto tempo dall’ultima volta che sono stato qua, che avevo quasi paura di essermi dimenticato del profumo,  dei sapori, delle tradizioni di questa città. Sono passati sette anni, ma era giusto tornare qua ; il mio desiderio ora, è di far vedere a mio figlio dove sono cresciuto; il mio desiderio è di far conoscere alla mia famiglia il mio passato…
“Papà, papà quando arriviamo a casa??” le parole di Brian, mio figlio mi distolsero dai miei pensieri. “Siamo quasi arrivati,tranquillo” lo presi in braccio, feci le due rampe d scale che arrivano al mio appartamento, presi le chiavi dalla tasca , le inserii nella serratura ed ecco.. finalmente arrivati a casa!
Una volta entrato in casa , nella mia mente ci fu un tuffo nel passato! Alla fine , non era cambiato niente all’ interno e ogni cosa era legata ad un ricordo..
Posati i bagagli decisi di fare subito un giro in centro con mio figlio e lui entusiasta mi prese per mano e mi trascinò fuori.
C’era un luogo che in particolare mi mancava, era il bar dove lavorava il mio più caro amico: “chissà che faccia quando mi vedrà” pensavo, “si ricorderà di me , vero?” ; così dopo una lunga camminata arrivai al tanto atteso bar, era aperto..non c’era molta gente… entrai assieme a mio figlio.
Dietro al banco, di spalle, alle prese con un caffè c era un ragazzone biondo: non era cambiato per niente ! sorrisi, e pensai alle mie avventure passate, a tutte le volte che tu, Moran, amico mio rimanevi al mio fianco a darmi consigli.. ancora ora ho in mente quando tu proprio qua mi dicesti di non partire .. è buffo! Mi stanno proprio tornando in mente le tue parole : chi lascia la strada vecchia per quella nuova, sa cosa lascia ma non sa cosa trova!
Ecco ora ti sei girato, mi hai visto .. e non riesci a crederci vero?? Guardi verso di me e guardi verso il bambino che tengo in mano.. “Marzio?!” esclami incredulo “sei proprio tu??!!!” vieni incontro a me a braccia aperte, mi saluti con grande gioia e la tua solita allegria.. “non ci credo nemmeno io eppure eccomi qua! Vedi ti volevo far conoscere una persona speciale!  Su Brian saluta!  Sai lui è il mio migliore amico, si chiama Moran!” dico con tono eccitato continuando le presentazioni.. Moran non ci sta credendo, lo so lo conosco ma una volta capito saluta Brian in modo giocoso come solo lui sa fare e gli offre subito una bella merenda..
Dopo vari caffè e  qualche chiacchiera con il mio caro amico ,decido che è meglio andare “Moran ora devo andare, io e Brian siamo appena arrivati , dobbiamo sempre sfare i bagagli e riposarci un po”
“Tranquillo, appena chiudo t chiamo così c mettiamo d’accordo nel vederci i prossimi giorni” “perfetto” rispondo , prendo per mano mio figlio e nel momento in cui mi dirigo all’uscita .. ECCO.. no, non può essere, non qui , non ora, non subito! Forse mi sto sbagliano.. eppure quei capelli biondi e quegli occhi azzurri .. che sia lei??  

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Capitolo 2
*** malinconici pensier ***


Ore 19.00
Appena arrivati a casa Brian si é subito addormentato sul divano, “ per ora lo lascio dormire un po li, più tardi lo sistemo nel suo lettino ”  dico ad alta voce,  “ che sciocco , parlo pure da solo adesso! ”
Il viaggio è stato veramente stancante , non ho nemmeno voglia di mangiare qualcosa, forse perché quel pazzo di Moran mi ha riempito di stuzzichini!! Però mi mancava, dopo tutto , il suo modo di fare.. mi mancava il suo bar.. insomma mi mancava tutto del Giappone.. eh già.. proprio tutto…
Ma chi voglio ingannare, è inutile, non riesco a togliermi dalla mente lei.. dopo tutto la mia voglia di tornare a Tokyo era dovuta anche al fatto di volerla rivedere.. continuo a chiedermi se prima era davvero lei.. se fosse davvero così è diventata veramente una donna.. così bella! Quando l’ho lasciata era una giovane ragazza e ora è sbocciata nella donna che doveva diventare.. lei non mi ha visto ma ho notato che si è messa ad un tavolo.. magari aveva appuntamento con qualcuno, con una delle sue amiche, magari aspettava un ragazzo ed aveva appuntamento con lui… accidenti! Basta Marzio non pensare!! Perché spremerti così a pensare ..
Guardo il cellulare , sono quasi le nove di sera.. accidenti l avevo lasciato silenzioso ed ho pure un messaggio di Moran : domani mattina tu e Brian colazione qua al bar ed una bella rimpatriata!
Si, mi ci vuole una bella rimpatriata.. ho voglia di rivedere un po’ di gente…
Chiudo gli occhi e in un attimo la stanchezza, i mille pensieri hanno il sopravvento e mi addormento sul divano accanto a mio figlio.
 
  

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Capitolo 3
*** rimpatriata ***


Ore 9.00
“Papà svegliati!!! Ti sta squillando il telefono!!” le parole di Brian, unite ai suoi modi di fare così irruenti mi svegliano e così prendo in mano il telefono e rispondo con voce roca ancora mezzo addormentato “ pro-pronto!” “ Marzio?? Sei tu! Non starai mica dormendo! Dai, forza ti stiamo tutti aspettando al bar, ci sono anche le ragazze e sono impazienti di vedere il piccolo quindi muoviti!!”
Riattacco il telefono , guardo l’ora : è veramente tardi accidenti!
“Brian su forza preparati” “Ma papino io sono pronto da un bel po!”
Mi giro , lo guardo ed effettivamente è gia bello pronto.. “ Ma sei diventato un vero ometto allora!” dico sorridendo al bambino.. mi avvicino a lui e lo prendo in braccio stroppicciandolo un po’ perché adoro tenermelo stretto stretto, lui mi abbraccia e mi sussurra “Ti voglio bene papà!” “Anch io Amore mio ti voglio bene sai, tanto tanto!” e dopo questo momento decido che è meglio andarsi a preparare.
Vestito e sbarbato sono pronto ad uscire e così io e mio figlio ci avviamo dal mio amico. Durante la camminata Brian guarda incuriosito la città: che faccino buffo! Lo adoro! E La mia mente intanto ripensa alle parole di Moran: le ragazze sono impazienti.. le ragazze??? Che ci sia dunque tra loro anche lei?? E se ci fosse come mi comporto?? Con naturalezza, Marzio che domande!!
Dopo svariati minuti eccoci da Moran , entriamo e le vedo: sono tutte al banco ad attendermi! Amy, Rea , Marta e Morea! Sempre più adulte, sempre più belle.. le mie amiche! Rea si fionda addosso a me abbracciandomi quando si accorge del piccolo : “Marzio! E chi è questo tesoro??” “ già ragazze! Sono rimasto anch ‘io ma quel bel bambino è Brian il figlio di Marzio” dice Moran precedendomi.
Le ragazze sono incredule e una dopo l’altra si avvicinano a salutarmi.. si, sono cresciute, ma nei modi di fare sono rimaste esattamente le stesse! Amy si avvicina timidamente al contrario di Marta, Morea tenta di dire qualcosa e Rea ..bhe Rea sta tentando di parlare a Brian che non da ancora molta confidenza! E nel frattempo penso “ non c’è! Non è venuta! E io ci speravo..” va bhe..
Così prendo in mano la situazione dicendo “ Ragazze! Che bello rivedervi!! Mettiamoci a sedere mi raccontate cosa avete fatto di bello in tutto questo tempo e facciamo questa colazione perché il mio stomaco inizia a brontolare direi!ahah!”
“Bravi! Fate colazione senza di me! Ero io la mangiona del gruppo o sbaglio!!”
Quella voce .. quella voce la riconoscerei tra mille… quel modo di parlare…
Mi giro.. eccola, si .. lei… “Bunny” è stata la mia voce a parlare per me.
“Ciao Marzio! Ben tornato”
 
  

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Capitolo 4
*** vite a confronto ***


Aveva diciotto anni quando la lasciai, quando presi la decisione di andare a finire gli studi all’estero ed era solo una ragazzina, giovane, bella, piena di sogni, esuberante, sbadata e pasticciona. Ma io l’amavo.. tanto.. e lei amava me…

Ora è qui davanti a me, una donna.. è diventata una splendida donna; noto divertito che non ha più quei buffi codini, anzi , ora, i suoi capelli biondi sono raccolti in un ciuffo alto tenuti insieme da una semplice matita colorata… eh si è rimasta sempre la solita buffa Bunny per questo…  tuttavia è passato così tanto tempo che mi chiedo se sarà rimasta la solita ragazza di sette anni fa, magari è cambiata , le circostanze della vita l’hanno fatta cambiare, crescere… cosa avrà fatto in questi anni? Mi chiedo chi è ora Bunny Tsukino?

“Papà, ehi papà.. allora??mangiamo??” la voce del piccolo Brian mi riporta alla realtà. “Si certo ! forza mangiamo tutti insieme! Moran prepara il caffè, ce n è bisogno!ahah!” sorrido e anche lei sorride divertita. Insieme alle ragazze ci sediamo al tavolo e una volta pronto il caffè Moran ci raggiunge.
Temevo un clima più teso e invece fortunatamente tra chiacchiere e risate iniziamo a parlare delle nostre vite, di cosa abbiamo fatto in questo periodo: le ragazze si sono fidanzate, finalmente hanno trovato la persona giusta ed anche il mio migliore amico ha trovato l’amore: proprio con la stessa Morea! Finalmente ce l hanno fatto a mettersi insieme penso! E che bello essere tornato tra loro, essere tornato a far parte delle loro vite!!  

Intanto i minuti passano, Brian è tranquillo e a suo agio fino a che arriva da parte di Marta la domanda che speravo riuscire ad evitare : “ Senti Marzio, sembrerò un po indiscreta ma sai come sono fatta! Dimmi ma sei tornato in Giappone solo con Brian??o meglio tuo moglie o insomma la tua ragazza, la madre di Brian via, è rimasta in america??”
Tutti gli occhi sono puntati verso di me, vedo lo sguardo incuriosito dei ragazzi mentre Bunny abbassa leggermente lo sguardo.
Silenzio.
Ancora silenzio.
Interviene Moran dicendo “ Marta ma che domande fai?? Non siamo sotto interrogatorio e poi Marzio ci racconterà la sua storia se ha voglia giusto??”
“Giusto!” rispondo “ Ma dopo tutto siete i miei amici ed è giusto che lo sappiate; glielo diciamo Brian??” mio figlio sa tutto, non gli ho mai nascosto la verità circa la madre quindi posso parlare con estrema naturalezza.
“ ora vi racconto la mia storia; in America , all’università ho conosciuto una ragazza, ci siamo frequentati per un po’, lei era molto innamorata mentre io ero diciamo più schivo. Tuttavia ci siamo messi insieme e dopo un po’ abbiamo scoperto di aspettare un bimbo ovvero quest’ometto qua.. la notizia della arrivo di Brian ci aveva lasciato molto stupiti e per il fatto che eravamo ancora molto giovani la madre del bambino aveva deciso di non prendersi nessuna responsabilità a riguardo; così una volta nato mi sono preso cura di lui da solo, l’ho cresciuto da solo, senza l’aiuto di nessuno! E ce la siamo cavata alla grande , giusto piccolo??” “giusto papà!!” dice Brian abbracciandomi.
I ragazzi mi guardano stupiti,  affranti, forse un po imbarazzati perché non si aspettavano una storia del genere. “Ragazzi ma che facce fate!” dico sorridendo quando Bunny prende la parola; è una Bunny con gli occhi lievemente lucidi a parlare, li riconosco “ Marzio sei un papà fantastico!”.
Cinque parole, cinque parole dette con un amore tale da far sciogliere chiunque , anche l’uomo piu freddo del mondo. “Grazie” rispondo timidamente “ ma devo ancora fare molta strada!” sorrido. Sorride. E insieme continuiamo la chiacchierata.

Dopo un po’ si sente uno telefono squillare , è quello di Bunny che risponde dicendo che sarebbe subito arrivata.
Dove devi andare Bunny? Stai ancora qua con noi, con me.

“ Ragazzi è stato un piacere! Scusatemi ma devo andare da Chibiusa!” disse col sorriso sulle labbra. Chi è Chibiusa?? penso
Le ragazze la salutano in coro ed anche io Moran e Brian ci si unisce a loro. “Bunny! È stato un piacere anche per me! Te ne vai proprio quando tocca a te raccontare delle tue ultime avventure!” dico.
“eh Già!” risponde “ ma ci sarà una prossima volta! Ciao ragazzi!!” esce dal locale e chiamando un taxi se ne va.
Moran , Rea e le ragazze mi guardano “Marzio forse è meglio che intanto ti raccontiamo qualcosa noi di Bunny. Tu sei tornato in Giappone anche per rivederla , lo sappiamo, l’abbiamo capito. Dunque rimani ancora un po’ qua che ti raccontiamo qualcosa”. 

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Capitolo 5
*** incontro fortunato? ***


Nota dell’autrice: il capitolo non è dei migliori, forse il suo contenuto risulterà un po noiosetto ma serve da collante per la parte rimanente della storia! Buona lettura J
 
Ore 22.00. Brian sta dormendo sul divano ed io sono seduto sul pavimento del mio salotto, gambe incrociate e pc sul basso tavolinetto davanti a me. Devo revisionare delle vecchie  cartelle di  alcuni pazienti, ma non riesco a mantenere nemmeno per un attimo la concentrazione; non ho nemmeno cenato, non avevo molta fame. Come sottofondo il ticchettio delle lancette dell’ orologio sulla mensola sta diventando fastidioso, il caldo della stanza è fastidioso.. io stesso , questa sera sono fastidioso. Mi alzo e apro il portafinestre del soggiorno per affacciarmi e stare un po’ sul balcone: finalmente ,un po’ d’aria fresca è quello che mi serve. Mi è sempre piaciuto stare seduto, la sera, sul mio piccolo terrazzino, forse perché riesco a vedere bene tutta Tokio, la sua vita notturna e le sue luci. Anche se inizio ad avere sonno voglio stare  qua, la giornata è stata intensa e voglio rilassarmi ancora un po’.
…Ora finalmente so la verità,la sua verità o comunque parte di essa. Tuttavia  Avrei preferito fosse stata lei a dirmelo. Amarezza e delusione, stasera , fanno da padrone…
Lei ha una figlia, si è sposata ed ha un marito. E’ felice. Punto e basta, se lei è felice meglio così. Non dimenticherò mai le parole di oggi di Rea : “Marzio è giusto che tu lo sappia, Bunny si è fatta una vita, mi spiace ma ora lei è moglie e madre; vedi prima quando ha risposto al telefono ed è andata via era perché doveva andare a prendere all’asilo suo figlia; Chibiusa,il nome che ha fatto, ecco lei è sua figlia” .
Dopo tutto cosa speravo, di tornare in Giappone e riprendermela? No. Non è possibile ormai. Sono stato uno stupido egoista. Penso a lei e una lacrima riga la mia guancia … mia dolce testolina buffa chissà se hai provato ciò che ho provato io nel rivederti.
 È tardi, meglio che vada a letto. Un’ultima occhiata alla mia città e torno in soggiorno per portare Brian nel suo lettino. Ogni volta che lo guardo la felicità mi riempie il cuore; ogni volta ripenso a tutte le difficoltà che ho dovuto superare per lui. Lo amo veramente tanto e con lui so, che non sarò mai solo. Lo prendo in braccio, facendo attenzione a non svegliarlo e piano piano lo porto in camera mia. Si, stasera voglio dormire con accanto mio figlio, mi farà stare sicuramente meglio. Buna notte , tesoro mio!

Le prime luci dell’alba interrompono  il mio sonno, e i raggi di sole passano fastidiosi tra le tapparelle. Mi giro e rigiro nel letto ma oramai sono sveglio mentre  Brian è sempre addormentato. Decido di alzarmi e fare colazione visto che il mio stomaco sta brontolando: saltare la cena la sera prima è da evitare. Sorrido tra me e me e vado in cucina. Caffè e biscotti, ideale per iniziare la giornata, l’odore di caffè è sempre stata una cosa che mi fa stare bene, non so perché ma è così. Ahah che stupido che sono!
“papà!! Buon giornoooo!!”  “tesoro sei già sveglio?!” dico stupito sapendo che a lui piace tanto dormire fino a tardi. “Si papà! Non avevo sonno! Mi prepari anche a me colazione?” “Certo! Latte e cioccolato??” “sisi grazie papino!! Ah ti posso chiedere una cosa? Come mai ero nel lettone stanotte??” mi guarda attonito ed io sorridendo rispondo “Perchè questa domanda? Un papà non può dormire col suo bambino?” “ si si certo!” risponde felice e aggiunge “ Papi! Ti voglio tanto bene!” poche parole dette con amore: mi fanno stare bene, davvero bene! “ Brian dove andiamo oggi??” dopo qualche secondo risponde entusiasta “ Andiamo allo zoo!!!! Dai mi ci porti papà??” lo guardo divertito e rispondo “ agli ordini signor capitano! Ahah” e dopo aver dato un bacino alla sua morbida guancetta finiamo di fare colazione e ci prepariamo. Sono felice di andare allo zoo, sono felice di passare una giornata diversa che non mi farà pensare troppo a lei…

Un’oretta dopo eccoci arrivati allo zoo della città, muniti di libretto sugli animale datoci dopo aver fatto il biglietto, e muniti di pranzo al sacco: panini, pizzette e succo di frutta, rigorosamente all’albicocca come piace a noi! “Allora Brian da dove vuoi partire??” “ mmmm, andiamo a vedere come prima cosa le giraffe???”  “ d’accordo andiamo!” seguiamo dunque l’itinerario indicato dalla cartina e arriviamo finalmente davanti a questi animali. “Che collo lungo!guarda papi!!” sono contento che mio figlio sia cosi entusiasta di questa nostra uscita: io lui e la natura. Nessun altro. Direi perfetto! “posso andare più vicino per favore??” “ certo! Ma non ti allontanare troppo, devo vederti!” “va bene papà” dice correndo allegramente verso la staccionata che lo separa dagli animali. È insieme ad altri bambini, sta parlando con loro e  si sta divertendo. Dopo qualche secondo torna veloce verso di me “ Papà Papà!! Indovina chi ho visto!!! C è la tua amica che era con noi al bar!! Quella con quel nome un po’ buffo! Aspetta..ah si Bunny!” “Ma sei sicuro??” rispondo con la speranza, in fondo che dica la verità “ e dove l’hai vista tesoro?’” “ vieni ti ci porto così la saluti , va bene Papà?” mi da la sua manina e mi trascina vicino a quella stessa staccionata di prima.

Bunny è perfettamente davanti a me, dalla parte opposta insieme ad una bambina, probabilmente sua figlia. “Andiamo a salutarla allora?” “Brian aspetta, non so se è il caso, meglio di no dai, se proprio la rincontriamo d’accordo ma per ora no!” avrei tanto voluto salutarla , fare con lei due chiacchiere , ma il pensiero di vederla con la sua famiglia ,o meglio con suo marito mi avrebbe ucciso. Brian sembrò non udire nemmeno una singola parola di quanto avevo detto, infatti lui era già diretto verso Bunny che subito riconosce mio figlio e lo saluta con un sorriso ed una dolce carezza sul viso. Alza lo sguardo alla ricerca di me e dopo qualche secondo i nostri sguardi si incrociano: inutile ripetere quanto è bella! Mi saluta e viene verso di me “ Ciao Marzio!! Anche tu qua??” . adoro il suo modo di parlare, di camminare, di porsi. “ Già! Sono venuto con Brian! Era tanto che voleva venire a vedere gli animali e abbiamo approfittato di questa bella giornata! Tu con chi sei?” non avrei dovuto chiederglielo, ficcanasando nella sua vita, ma sono troppo curioso “ vedi quella piccola peste coi codini che saltella vicino alla panchina? Lei è mia figlia Chibiusa! Sono venuta con lei” risponde con il suo solito tono dolce e simpatico. Vedo la bambina che Bunny indica, saltella corre e parla da se; è proprio buffa! “Chibiusa vieni dalla mamma!!” grida Bunny per farsi sentire e intanto si china verso mio figlio “ Brian ora ti voglio presentare mia figlia!magari diventate amici!!” “si che bello!” risponde entusiasta Brian. “Eccomi Mammina!!” “ Chibiusa guarda che bel bimbo! Si chiama Brian! Perché non andate insieme a vedere le giraffe? Tu che dici Marzio, ormai che ci siamo incontrati proseguiamo insieme il giro?” “Certo!perchè no, sarà divertente!” così insieme, io e mio figlio , Bunny e sua figlia iniziamo a girare per lo zoo. Non so perché ma ogni volta che io e lei ci fissiamo, Bunny abbassa sempre un po’ lo sguardo, lo fa spesso ho notato… passano i minuti e dopo un primo momento, sono davvero a mio agio con lei tanto che mi è passato di mente il fatto che sia sposata… ora che ci penso, lui non c è… meno male ..e sorrido. “ Marzio?? Stai bene?? Come mai sorridi da solo?” dice Bunny scherzando “ehm?? No scusa pensavo… ma non è ora di pranzare che ne dite bambini???” i piccoli rispondono con un si all’unisono e dopo aver trovato un tavolo libero ci siamo accomodati per pranzare. “Papà!” dice Brian “ i panini di Chiniusa sono più belli però!” “ ahah tuo padre non è un asso in cucina piccolo??” interviene divertita Bunny “ vuoi uno di questi panini ??” “Posso papà??” “ se Bunny te lo ha offerto prendilo pure” dico e intanto la piccola “Mammina!! Uffa ti sei dimenticata il succo!!” “ io non sarò un cuoco provetto ma tu Bunny non cambierai mai eh!sempre la solita scordona!ahahah” e tutti insieme  siamo presi dalle risate “Caro il mio Marzio sono sempre la stessa dopo tutto!” risponde facendo la linguaccia:  è in questo esatto momento che mi pare di essere tornato a sette anni fa, la solita espressione, il solito modo di fare di quella ragazzina testarda che mi ha fatto innamorare. “Chibiusa” continua Brian “ vuoi uno dei nostri succhi di frutta?” “ tesoro mi spiace ma Chibiusa  ed io beviamo solo succhi di frutta all’albicocca” dice Bunny quasi imbarazzata“ Signorina Tsukino noi abbiamo proprio ciò che fa per lei “ intervengo “ perché anche noi beviamo solo quelli! Ahah !” “Davvero?? Mamma posso prenderlo allora??” “ Certo piccola!” dice Bunny e continua “ è vero Marzio! Era il tuo gusto preferito!” arrossisce un po’ e di nuovo abbassa lo sguardo. “ Era il nostro gusto preferito” ribadisco e faccio l’occhiolino.
Dopo qualche minuto di silenzio i bambini vogliono continuare il giro e partono alla volta di altri animali mentre io e Bunny rimaniamo ancora un po’ seduti, chiacchierando e stando attenti che i piccoli non si allontanino molto. È una situazione strana, mi sembra solo ieri, io e lei ragazzi innamorati ed ora eccoci qua, come due strada parallele. Vorrei tanto chiederle come sta, ma non ci riesco, sono bloccato… ho paura di scoprire la sua verità.
I miei pensieri purtroppo sono stati distolti dalle urla e i pianti di Chibiusa. “Mamma mammina” sta piangendo “ Mi fa tanto male!!!” “Tesoro mio!! Cosa è successo?? Dimmi t prego!!” ma la piccola non riesce a parlare “Brian ti prego dimmi cos ha Chibiusa!” Bunny è visibilmente terrorizzata quando , nel trambusto generale, vedo una piccola ferita da cui esce sangue sul ginocchio della bambina. “Bunny! Tranquilla!! Vedi, è una sbucciatura e probabilmente quando è cascata un po’ di terra è venuta a contatto con la ferita e ora le pizzica! È così Chibiusa??” “ si” rispose coi lacrimoni agli occhi la  . “Chibi santo cielo mi hai fatto prendere un colpo! Allora andiamo a casa che ti metto così un cerottino!” risponde Bunny. “Aspetta! Senti io abito qua vicino e a casa ho tutto l’occorrente per medicarla , se vuoi puoi venire da me! Che ne dici ??” “Marzio ti ringrazio ma non voglio recare troppo disturbo davvero!” “insisto niente disturbo, tu piccola che ne pensi? Vedi io sono un medico , anzi  proprio un medico per bambini! Vorresti venire a farti visitare da me??” “Mammina possiamo??” Bunny sospirò sorridendo “E va bene! Forza andiamo!” .

Dopo pochi minuti di macchina siamo arrivati al mio appartamento. Una volta entrati corro a prendere l’occorrente mentre dico alle ragazze di accomodarsi “Brian fai sedere Chibiusa! Fai l’ometto di casa forza!” Brian non se lo fa ripetere due volte e invita Bunny e sua Figlia a sedere e accomodarsi sul divano. Intanto ho trovato il cotone e il disinfettante , mi chino verso la bambina e dopo qualche minuto.. “Ecco fatto!! Ora con questo cerottino puoi continuare a giocare senza che ti dia fastidio!!” la bambina sorride, scende dal divano quasi a testare il suo ginocchio e convinta di quanto detto va insieme a mio figlio in cameretta a giocare. “Marzio grazie mille! Ora togliamo il disturbo!” “Aspetta Bunny!i bimbi sono appena andati a giocare ed è sempre presto per la cena! Fermatevi un po!.. se ti va..”. Bunny rimane un po’ pensierosa quando risponde “d’accordo!” sorride “ oltre ad essere un bravo papà sei anche un bravo dottore” rido anche io e continuo dicendo “ Abbiamo passato una bella giornata, i bimbi si sono divertiti insieme!” “esatto! Hai perfettamente ragione!! Ops scusami un attimo Marzio devo rispondere al telefono!” il cellulare di Bunny stava squillando da un po’, si allontana da me e risponde. Dopo qualche secondo torna a sedere vicino a me. “tutto bene?” dico e intanto penso stupido!! Fatti gli affari tuoi! “sisi!” risponde un po’ titubante. Attimi di silenzio, qualcosa è cambiato dal clima di prima.
“Marzio!” “Dimmi Bunny!” “ voglio raccontarti della mia vita in questi sette anni, se ti va di ascoltarmi” un nodo in gola  a sentire queste parole , era il momento, tuttavia di sapere la verità; “Ti ascolto!sono molto curioso!” “Marzio non è stato facile sai quando sei partito! Stavo molto male, ero molto depressa; ora però sto bene, ovviamente ti chiederai chi sarà il padre di Chibiusa: si chiama Seya, è mio marito. L’ho conosciuto dopo poco la tua partenza, mi è stato molto vicino pur sapendo che , nel primo periodo della tua assenza, non ero ancora pronta a innamorarmi di qualcuno. Mi ha amato dal primo momento. Ci siamo fidanzati e abbiamo deciso di sposarci. È nata nostra figlia. Tutto qua. Ah dimenticavo, ora non è in Giappone, a causa del suo lavoro starà fuori paese per un altro mese! Sai fa il cantante!! Ahah strano eh!! Bhe comunque questo è quanto, volevo dirtelo di persona” Bunny raccontò la sua vita tutto d un fiato “ bene ! sono felice per te!” fu l’unica cosa che potevo dire “Marzio si è fatto tardi ora devo proprio andare!! Chibiusa andiamo!!” la bambina saluta  con un abbraccio mio figlio  per poi uscire  dal mio appartamento per tornare a casa.

Le parole di Bunny erano come una lama tagliente. Fa male. Fa molto male. Questa è la verità. Bunny ora è felice con lui, la ama e la rispetta ed io…  io sono solo un illuso….
 
 
  

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Capitolo 6
*** momenti ***


nota dell' autrice : da un certo punto in poi ho cambiato stile di narrazione: non è più Mrazio a parlare , ma è stato inserito un narratore esterno.. spero vi piaccia!buonalettura!


“ Papà! A cosa pensi??” la voce di mio figlio interruppe il lungo viaggio che la mia mente stava percorrendo,  quella sera ero assente, triste..
Bunny mi aveva raccontato della sua vita e io non ero stato in grado di dire niente se non un patetico – sono felice per te!-.
“ non penso a niente! Sono solo un po’ stanco, infatti è l’ora della nanna ometto!!” “Papà posso dormire con te anche stanotte??” .
Guardo il suo faccino tenero “Ma certo! Dai andiamo !”; prendo in braccio mio figlio e mi dirigo in camera, lui mi stringe forte al collo e mi sussurra “Sei il miglior papà del mondo”. Lo stringo a me e dico a mia volta “e tu sei il miglior bambino del mondo!” , ci guardiamo e ridiamo assieme orgogliosi l’uno dell’altro. Una volta sotto le coperte Brian dice “Papi oggi mi sono divertito tanto! Chibiusa è simpatica e sono contento di essere un suo amico anche perché qua non conoscevo nessun bimbo, almeno possiamo giocare insieme; si può rinvitare a casa nostra?? Eh papà possiamo??” “ certo perché no! Se sua mamma vuole volentieri!!”
“ Sai papà che il papà di Chibiusa fa il cantante e tutte le volte che torna le porta sempre un regalino??!!” “Davvero??” “ sisi me lo ha detto lei”  intanto i suoi occhietti si stavano chiudendo , si gira verso di me e tra uno sbadiglio e un suo ti voglio bene si addormenta; “Sogni d’oro amore mio!”.
Appena addormentato, torno in soggiorno: non ho sonno, non riesco proprio a dormire! –accendo il pc e mi terrò aggiornato con il lavoro, sarà meglio- penso tra me e me e così faccio.
 
Intanto a casa di Bunny….
“Dai Chibi forza andiamo a nanna! È tardi!!” “Mammina non ho sonno!” “Chini forza mettiti il piagiamino , da brava!”
“ Va bene mammina, però posso dormire nel lettone con te??” Bunny sorrise alla bambina, era impressionante quanto le somigliasse “D’accordo però…  mi dai un bel bacino!! Ahah” “ma certo mamma!!” e per la mano andarono tutte e due nel lettone, “allora tesoro dimmi ti sei divertita oggi??” “Moltissimo! Brian è mio amico ora sai??” “Davveroo??” “Sisi lo ha detto lui! Poi sai cosa mi ha detto??”
“Cosa ti ha detto il tuo amichetto??” “mi ha detto che tu e il suo papà eravate molto amici e pensa mamma, il suo papà ha una foto vostra nel suo portafoglio! Dice che la porta sempre con se! Io però non ci credevo tanto e lui me la fatta vedere allora! Mammina eri così giovane e avevi i capelli legati in due codini come i miei !” Bunny non riusciva a credere a quelle parole “Chibi sei sicura??” “Si si te lo giuro!”
“ ci credo allora tesoro! Ora però nanna!! Chiudi gli occhietti!” .
Chibiusa non se lo fece ripetere due volte , era molto stanca e si addormentò subito; Bunny invece non riusciva a chiudere occhio, pensava alle parole della figlia, alla giornata trascorsa, all’incontro con Marzio allo zoo e a come si era preso cura della piccola.. ripensava alla storia che Marzio il giorno prima aveva raccontato, al fatto che aveva cresciuto da solo Brian… e ripensava a quanto era bello.. i suoi capelli corvini, i suoi occhi profondi, il suo profumo …  non poteva andare avanti così!

L’orologio segnava le 22e30; “Forse è ancora sveglia! Ma si.. provo a chiamarla!” compose il numero alzò la cornetta in attesa di risposta… tuuu- tuuu… “Pronto??” “Rea sono io!”
“Bunny sei tu!! Dimmi! Tutto ok?? È successo qualcosa??” “Scusa l’ora magari dormivi , ma avevo bisogno di parlare un po’ con te!” “Dimmi tutto! L’importante è che stiate bene!! Chibiusa tutto a posto vero?”
“ Si si! Si è appena addormentata…”
Rea era la migliore amica di Bunny , da sempre.. conosceva la ragazza meglio di chiunque altro e subito aveva intuito che qualcosa non andava “Bunny parla..”
“Rea! Ho voglia di lui…” il tono di Bunny era triste e pacato “Bunny tutto qua?? Mi hai fatto spaventare! Dai lo sai che il suo lavoro è così! Dopo tutto la vita di una rock star è movimentata ma tranquilla che tra qualche settimana è di nuovo tutto per te!” silenzio… Bunny non riusciva a parlare.. “Bunny?? Ma stai  bene!!?? Sei in linea?”
“S-Si.. tranquilla” rispose con la voce che le tremava e continuò “Rea non si tratta di Seya , non è  a lui che mi riferisco….”
Stavolta fu l’amica a rimanere in silenzio “Bunny stai parlando di Marzio! Accidenti mi sembrava tutto troppo tranquillo … dovevo capirlo prima! Accidentii!”
“ Rea scusa sto piangendo come una cretina.. ahah.. ma rivederlo mi ha fatto uno strano effetto..io… io vorrei tanto essere con lui ora … mi manca, tanto.. mi è sempre mancato; ho fatto finta di niente fin ora, ma non ci riesco più solo che mi rendo conto di non  dover cedere! Ho una famiglia, una figlia meravigliosa un marito che mi ama così tanto… sono solo una stupida Rea! Non sono cambiata come tutti dite… sono sempre la solita sciocca ragazzina che ha un bisogno estremo di lui..” Bunny stava piangendo e anche a Rea sfuggi una lacrima sentendo le parole della sua migliore amica; in tutto questo tempo Bunny era sempre stata forte, non aveva più menzionato Marzio.. ora però, sentirla così triste…
“Bunny senti.. va da lui!” Bunny non capiva “Rea ma cosa stai dicendo! Non posso andare da lui..non devo!! Poi ora.. come faccio…” “dammi 5 minuti e sarò da te, starò io con Chibiusa!” e riattaccò, lasciando una Bunny interdetta al telefono.
Passarono veramente pochi minuti quando Rea raggiunse Bunny a casa. “non voglio sentire storie!va da lui, ti copro io non preoccuparti! Sarà il nostro piccolo segreto! Dopo tutto siamo ancora della ragazzine!” fece l’occhiolino e la linguaccia alla ragazza bionda la quale disse “Rea non c riesco! Vado li e cosa faccio?? Cosa gli dico?? Mi manchi?? Non posso!” “Bhe potrebbe essere un’idea!ahah.. su dai non fare la scema ! tanto non sei ancora in pigiama!prendi la macchina e vai!” Bunny non sapeva proprio cosa fare ma la sua amica insisteva proprio tanto e si ritrovò così nella sua auto diretta versa casa Chiba.

Intanto Marzio ,uscito dalla doccia, si era messo al computer: il lavoro lo aveva sempre rilassato, era il giusto rimedio in questi casi, non doveva pensare anzi, doveva avere la mente occupata. Stavo aprendo alcuni file quando sentì suonare il campanello.. strano a quest’ora chi può essere! Mentre si dirigeva verso la porta per aprire stavao pensando a chi avrebbe trovato dall’altro parte, un vicino forse?? Non aveva la più pallida idea!
“Arrivo!” è sempre sveglio! Penso Bunny.. e adesso??

Marzio aprì la porta e la vide… attimi di incoscienza, attimi di paura, attimi di forti emozioni.. “Bunny?? Cosa ci fai qui? È successo qualcosa???” non fece in tempo a finire la frase che lei era già fra le sue braccia.
Bunny si avvicinò indiscreta a lui , Marzio si avvicinò piano a lei e senza pensarci la strinse forte a sé. Non c erano parole per descrivere quello che stava accadendo ai due ragazzi: era come tornare indietro nel tempo.
Lei così piccola e indifesa e lui li, pronto a proteggerla.. sempre. Bunny affondò nel petto del ragazzo, cinse con le sue braccia le sue forti spalle poi non contenta avvolse il suo collo, i suoi capelli ancora umidi. Lui non riusciva a crederci.. abbracciò dolcemente la sua Bunny, potè di nuovo sentire le sue forme sul suo corpo.. i suoi fianchi perfetti, la sua vita sottile, i suoi morbidi capelli..il suo odore gli era mancato da morire…
come aveva fatto a rinunciare a tutto ciò per così tanto tempo?!! Non voleva pensarci.. ora voleva solo godersi questo piccolo dolce momento.

Quando Bunny si stacco da lui non aveva il coraggio di guardarlo negli occhi, fu lui a sollevarle il mento e mentre con una mano le accarezzava il viso con l’altra la avvicinò di nuovo a se.. “Bunny..io…” la ragazza con un gesto rapido chiuse le labbra di Marzio e gli sussurrò all’orecchio mi sei mancato tanto… poi andò via, decise che era meglio così per adesso; il giorno seguente avrebbe pensato a cosa dire, a come comportarsi.. ora voleva solo tornare a casa, raccontare all’amica quanto era successo e tenere con se il ricordo di quegli attimi indimenticabili, attimi che pensava fossero sepolti nel suo cuore ma  che invece erano ancora vivi in lei.
  

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Capitolo 7
*** una proposta intressante ***


Marzio era incredulo.. quella che era appena andata via da casa sua quella sera era Bunny. Quello che era successo tra loro in quei pochi minuti era.. aveva paura a dirlo ma.. era.. amore! Si amore.. perché le sensazioni che lui aveva provato, era sicuro che le avesse provate anche lei. Alcuni potrebbero pensare: cosa c è stato alla fine ?! è solo un abbraccio tra due persone che sono state in passato molto legate e  che non si sono viste da tanto tempo.. no Marzio, lo sai benissimo anche tu che non è così.. è stato qualcosa di unico ed emozionante.. il ragazzo era ancora li , in piedi nel suo soggiorno, aveva gli occhi chiusi quasi a ripensare agli attimi precedenti; lui teneva stretta a se quella ragazza bionda che lo faceva impazzire, dopo sette anni nessuna sensazione era cambiata, nessuna.. era loro, entrambi, così perfetti. “Forse non è ancora detta l’ultima parola”pensava, anche se lui le aveva procurato tanto male. Si chiedeva e richiedeva come aveva potuto lasciare lei partire per l’America e far finire la loro storia d’amore, per quale motivo aveva preferito lo studio, la carriera, si importanti, all’amore della sua vita, perché dopo tutto erano fatti decisamente l’uno per l’altra. Forse era solo un ragazzino non così maturo come tutti pensavano, forse aveva riposto talmente tante fatiche , in tutti quegli anni, nello studio per voler realizzare il sogno di sempre che non aveva pensato alle conseguenze e al dover rinunciare a lei.. pensieri tanti e troppi pensieri che ormai non potevano cambiare ciò che era stato , quello che ora contava è che era di nuovo li, con lei qualcosa poteva cambiare, lui desiderava tanto questo, e desiderava tanto lei e con la testa piena di questi pensieri andò a dormire, comunque, con un bel sorriso stampato in faccia.
 
Bunny era tornata a casa. Aveva parcheggiato l’auto in garage, ed era entrata  dalla piccola porta sul retro senza fare troppo rumore e rischiare di svegliare la piccola. Era tardi e credeva che anche la sua amica si fosse addormentata e forse era meglio così perché le avrebbe, in tal modo, raccontato tutto il giorno seguente quando anche lei stessa avrebbe trovato una sorta di spiegazione a quanto era successo con Marzio… e invece Rea, la sua amica del cuore era li, seduta in soggiorno con una tazza di the fumante . “Non avrai mica creduto che mi sarei persa il tuo racconto fresco fresco!” Bunny sorrise e si accomodò vicino a lei “Rea prima di tutto Chibi?? Non si è svegliata vero?” “ la piccola non si è accorta assolutamente di niente! Sono un’ ottima zietta io !ahah! su forza PARLA!” Bunny era quasi imbarazzata , non sapeva bene cosa dire perché fondamentalmente non era successo niente di particolare.. dopo tutto solo loro, Bunny e Marzio potevano veramente capire . “Rea non ti far strane idee, non è successo niente davvero” “Bunny ma sei andata a casa sua vero? Non è che poi alla fine non ci sei riuscita!” “ Tranquilla , sono andata da lui e.. niente.. non è successo niente di che.. davvero..poi scusami sono stanchissima ora è meglio che vada a letto” “ ho capito! Non sai nemmeno te decifrare cosa sia accaduto.. c’era da aspettarselo ! eheh! Consiglio da amica: non te lo far sfuggire ancora!” Bunny rimase colpita dalle ultime parole dell’amica e disse “ Rea! Grazie..per favore non dire niente alle ragazze, ci penserò io!” “ Certo tranquilla! Ora va a dormire  che  è meglio!  Buona notte !” le amiche si sorrisero “ Ah Bunny! Comunque da quando sei tornata non ti sei ancora tolta quel sorrisetto dalla faccia eh! Birbantella!” è vero, la ragazza bionda era felice, finalmente, dopo tanto tempo “Scema!! Buona notte!!” Bunny salutò l’amica che uscì di casa, Rea aveva capito che quello accaduto da Marzio era conoscibile solo da loro due e non poteva intromettersi in questo, aveva comunque anche capito che i due ragazzi dovevano darsi una mossa altrimenti non sarebbe mai più cambiato niente.. e stavolta per sempre.
 
Il giorno seguente Marzio decise di portare suo figlio al parco: era una bella giornata e non voleva di certo passarla in casa! “Papi posso portare anche la palla!?? Almeno si gioca 1po insieme!” “Va bene ometto!” “ secondo te ci sarà anche la mia amichetta Chibiusa??” “ non saprei Brian! Può darsi! Bhe se ci fosse giochereste un po’ insieme!” Brian ci sperava di incontrare la bambina così come suo padre sperava di incontrare la madre. Arrivarono al parco, c erano tante famiglie, tanti bambini che giocavano. Marzio vide un angolino niente per male  poter divertirsi con suo figlio, era ombreggiato e tirava un leggero venticello caldo, era l’ideale. Dopo qualche tiro con il pallone i due erano veramente stanchi e decisero di stendersi sul prato; Brian si era completamente steso sul suo papà il quale iniziò a giocherellare e trastullare il figlio mordendogli il pancino e facendogli tanto solletico . Brian rideva come un matto , si divertiva veramente tanto con suo padre e per entrambi , oggi, era quello che ci voleva.
“Scusi è libero qui vicino??” la voce di una donna interruppe i loro giochi. “ Chibiusa!!!!” esclamò Brian, “Ciao Brian!! Che bello ci sei anche tu! Mammina posso giocare con lui??” “Certo amore!” “ Allora Brian andiamo?? Ti porto vicino al laghetto dove ci sono gli scivolini!” “ Bambini però state dove posso vedervi!”. Già, era proprio Bunny a parlare ed anche lei aveva portato la figlia al parco quel giorno. Marzio si alzò di scattò , i due erano visibilmente imbarazzati e nessuno sapeva bene cosa dire. Marzio si mordicchiava il labbro e Bunny si aggiustava i capelli scompigliati dal vento, ma nessuno riusciva a guardarsi negli occhi. “ Ciao” disse il ragazzo “ Ciao!” rispose lei e continuò “ noi dovremmo essere gli adulti e certe volte siamo più bambini dei nostri figli! Ahah !” sorrise e anche Marzio rise “ Già! Senti ti vuoi accomodare qua sull erba ? tanto ho portato una coperta e non t sporchi!” i due ragazzi si sedettero sul prato molto vicini, ognuno pensava inevitabilmente alla sera precedente, a cosa era accaduto e al perché. “è una bella giornata vero?” esordì Marzio per rompere quel tremendo silenzio “Marzio..” “Uhmm” Bunny si era fatta seria “ senti è inutile girarci intorno, per ieri sera io.. non so trovarmi una spiegazione esatta, so che desideravo farlo e così è stato , se per te è stato un problema mi scuso..”… Marzio di qualcosa, ti prego, sei sempre stato te quello più sicuro, quello che sapeva sempre cosa dire al momento giusto , pensava Bunny. Il ragazzo finalmente riuscì a guardarla negli occhi nei quali vedeva riflessa la sua stessa immagine e disse “ Era quello che voleva anch’io da quando sono tornato in Giappone. Era tremendo guardarti, parlarti, stare con te senza poterti sfiorare!” “ Vedi io non so definire quello che è successo ieri sera..” “ Bunny” mentre rispondeva si stese “ non importa trovare sempre una definizione a qualcosa, è successo, punto! Io sono stato bene, tu sei stata bene, fine. Anzi io sono stato divinamente” il ragazzo parlava tenendo gli occhi chiusi, quasi a voler ricordare tutto della sera prima; Bunny lo poteva guardare indisturbata, quanto gli mancavano quei capelli neri da accarezzare, quegli occhi da specchiarsi dentro, quelle labbra  carnose tanto da voler ricordare il loro sapore. Anche lei si stese vicino a lui e chiuse gli occhi.
I due iniziarono a parlare di tutto e di nulla, fieri di essere riusciti a rompere quella sottile barriera di imbarazzo e aver ritrovato la complicità di sempre: era stano riuscire a ritrovare quella sintonia che dopo sette lunghi anni pensavano di aver perso definitivamente. Parlarono dei tempi della scuola, dei tempi dei compiti in classe di Bunny, delle uscite con gli amici..parlarono e parlarono.. fino a che Marzio disse “ Bunny ti devo chiedere una cosa e non puoi rifiutare! Dunque stavo pensando.. ad un uscita: io e te, solo noi senza i bambini!” il ragazzo si girò verso la bionda “ io non so se è una buona idea, io..”
“ penso a tutto io! Organizzo tutto io! Devi solo dirmi di si; tra poco riparto  e insomma, mi devi questa serata .. ahah .. sempre se vuoi testolina buffa!” “ come mi hai chiamato? Antipatico!”  la ragazza mise un finto broncio “ Dai che ti piaceva quando ti chiamavo così !” Marzio si alzò e chiamò Brian che arrivò subito dal suo papà “ Tesoro dobbiamo andare!saluta Chibi e Bunny! Ah Bunny pensa a quello che ti ho proposto mi raccomando!” “ Si” Marzio si voltò “ Era una affermazione alla mia proposta di prima dunque?” “ si!” il ragazzo le fece l’occhiolino lasciando così una Bunny tutta rossa, con sua figlia in braccio.
Ora lei aveva bisogno solo di una cosa , parlare con le sue amiche del cuore. 

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Capitolo 8
*** finalmente AMORE ***


Nota dell autrice : non devo assolutamente influenzare i lettori, ma lasciatemelo dire, adoro veramnete questo capitolo!^^ buona lettura! Attendo curiosa le vostre recensioni!
 
Eccole lì. Le 5 ragazze di sempre. Per loro la definizione “Amica” era troppo riduttiva, loro erano di più: sorelle, compagne di vita, in un certo modo anime gemelle. Bunny, Amy, Rea, Marta e Morea, sedute al loro solito tavolo del bar di Moran stavano parlando, discutendo e chiacchierando come loro abitudine. Sembrava di essere tornati indietro nel tempo quando insieme, all’uscita da scuola, andavano a mangiare un gelato o a prendere un  caffè, ma per loro anche il più semplice dei gesti rappresentava un momento di divertimento, un momento in cui ognuna di loro era veramente a proprio agio. Bunny aveva fatto chiamare le amiche perché aveva decisamente bisogno di un parere e di un confronto con coloro che le avevano sempre detto la verità, che la conoscevano ormai meglio di chiunque altro.. dopo tutto se le chiamava amiche del cuore c’era un motivo!
“ Ragazze questo è quanto! Ora voglio solo i vostri pareri..” Bunny aveva appena raccontato di quanto era successo fin ora con Marzio, l’essersi visti a casa sua, al parco coi bambini e infine la proposta che il ragazzo le aveva fatto di uscire insieme da soli. Fu Rea a prendere la parola “Bunny devi andare!! È inutile girarci intorno.. devi andare!!” “penseremo noi alla piccola se il tuo pensiero è Chibiusa!” disse Morea felice di poter aiutare l’amica. Amy era silenziosa, la più saggia del gruppo non aveva ancora detto niente e Bunny temeva molto il suo giudizio “Amy non dici niente??” la ragazza dai capelli blu notte bevve un sorso di aranciata e disse “ secondo me.. devi andare subito a casa, prepararti, metterti un bel vestito attillato e passare una delle più belle serate che tu abbia mai trascorso assieme all’uomo più giusto per te!” le ragazze guardarono Amy stupite. “dici sul serio???” disse Bunny titubante “ Mai stata più seria! Suvvia ragazze perché mi guardate così, dopo tutto anch’io so riconoscere quando si tratta di amore! Ahah!” le ragazze sorrisero, divertite, a quell’ affermazione ma notarono che Bunny non era ancora del tutto convinta “Cosa c’è Bunny??” “ Ragazze.. io sono una donna sposata e con una figlia , ho dei doveri…io non so se me la sento..” “Bunny senti, sappiamo tutte quante che l’uscita con Marzio può essere per così dire, pericolosa ..ma che vuoi fare?! Rimpiangere per tutta la vita questa occasione..?? poi ovviamente sta a te decidere…” la bionda fissava le sue amiche una ad una negli  occhi: dopo tutto loro le avevano sempre dato il consiglio giusto al momento giusto, perché stavolta non seguirlo?? Bunny ripensò a quando sette anni prima si trovava nuovamente seduta a quel tavolo con quelle stesse facce, pensò alle risate ai pianti alle gioie ai momenti tristi che aveva passato.. e vedeva in ogni momento accanto a lei, sempre , quelle stesse ragazze,ora donne sedute assieme a  lei.
Le amava le sue amiche, veramente tanto. “Mi avete convinto!! Ahah !! ora scusate ma corro a casa a prepararmi ..stasera esco!” Bunny era decisa, finalmente, era felice e dopo aver salutato le amiche con un bacio si avviò verso casa in attesa della sua serata.
Moran raggiunse le altre che erano rimaste nel bar a parlare ancora un po’  “ Finalmente ha deciso! È stata la cosa più giusta!” disse il ragazzo ; fu Marta ora a parlare “ giusta o sbagliata che sia , quei due devono stare un po’ da soli, recuperare il tempo perduto e capire una buona volta che sono fatti l’uno per l’altra! E sapete… al diavolo Seya!” “ Marta!!!” esclamarono in coro le ragazze “ ok!forse ho esagerato però sinceramente Bunny non l’ho vista così felice da quanto..?? Anni ormai?? Oggi era ritornata la ragazza di un tempo e io sto per loro!” le ragazze sapevano benissimo che il ragionamento di Marta non faceva una piega e anche loro avrebbero voluto il meglio per la loro splendida amica del cuore.
 
Bunny era appena tornata a  casa, Chibi era con Rea e le altre , insieme probabilmente al piccolo Brian, e si stava preparando un rilassante bagno caldo , l’ideale per affrontare al meglio la serata, quando le arrivò un sms; prese il telefono e vide che era Marzio “ Passo da te alle 20e30… e non farmi aspettare troppo mia dolce Bunny” . La ragazza dai lunghi capelli biondi sorrise, le piacevano  queste piccole attenzioni e così , fantasticando sull’uomo dei suoi sogni, come una ragazzina, iniziò la sua preparazione.

Erano le otto di sera . Marzio era già pronto e decisamente agitato.. camminava e camminava per quel suo soggiorno guardando ogni secondo l’orologio per vedere se era arrivata l’ora di partire e andare a prendere Bunny. Stava pensando a come si sarebbe comportato , a cosa avrebbe detto e fatto per far star bene quella ragazza che tanto aveva amato ma che tanto aveva anche fatto soffrire. Questo lo turbava non poco, il suo comportamento era stato imperdonabile.. ma adesso non era il momento di farsi  prendere inutilmente dal panico; decise, così che era meglio partire, alla volta di quella che per entrambi, sarebbe stata una delle più belle serate della loro vita.

Erano esattamente le 20e30 quando Marzio arrivò sotto casa di Bunny, suonò il campanello e la ragazza rispose al citofono con un rapido “arrivo subito!” ;  dopo nemmeno cinque minuti, dal portone del condominio uscì una Bunny decisamente straordinaria : era avvolta da un tubino nero che le fasciava il corpo esile ma perfetto, ai piedi aveva dei sandali molto alti anch’essi neri, leggero trucco sul volto incorniciato da un morbido ciuffo che le lasciava libere due ciocche laterali.
Marzio era davanti a lei, immobile, estasiato da quella visione, Bunny era bellissima, così elegante così sensuale. “Sarà più difficile del previsto mantenere il controllo” pensò tra se e se. “ Ehi buona sera! Cosa fai li impalato.. vogliamo andare??” Bunny sapeva benissimo che lui la stava fissando centimetro per centimetro e lei era  compiaciuta ed orgogliosa di suscitargli le stesse emozioni di sette anni prima. I due ragazzi entrarono in macchina, Marzio mise in moto e partirono. “Dove mi porti allora?” il tono di Bunny era allegro , felice, e il ragazzo ne fu veramente contento perché comunque la sua paura era che lei avesse accettato quasi per fargli un piacere. No Marzio , non era così. “ cara la mia testolina buffa! Prima ho prenotato in un posticino niente male, e dopo sorpresa! Come vedi però ho organizzato tutto!!” “non avevo dubbi !” rispose Bunny; mentre lui guidava era lei, stavolta ad osservarlo.  Certo che non era cambiato di una virgola, quel viso così tremendamente bello, quel fisico… pochi pensieri che facevano arrossire la nostra Bunny. “ Hai perso stranamente la parola??” “ Scemo! Ti osservavo!” Bunny avrebbe voluto tanto essersi morsa la lingua. “ Ah si?? Mi osservavi.. interessante!” “ falla finita! Senti Brian?? Da chi lo hai portato?” “ certo cambia pure discorso, comunque è da Moran mentre tu Chibi l hai portata da Rea giusto? Comunque signorina siamo arrivati!” dopo aver parcheggiato, i ragazzi scesero ed entrarono nel ristorante: era davvero un bel ristorante, molto raffinato e di classe.
Un cameriere fermò Marzio chiedendogli se avesse prenotato e il ragazzo rispose “ si. Avevo prenotato questa mattina: Chiba, signor Chiba!” “ perfetto, se i signori Chiba si vogliono accomodare mi seguano!”  - i signori Chiba?? Penserà che siamo sposati.. ecco ci mancava pure lui, però dopo tutto sembriamo proprio una coppietta di sposi- “ Bunny?? Ehi ! andiamo!” “ sisi certo arrivo!!” .
I ragazzi si accomodarono al loro tavolo, una di fronte all’altro. “ Allora ti piace??” “ Moltissimo, è veramente un bel posto! Hai avuto gusto!” “ Grazie! Ti avevo detto che ti avrei portato in un posto speciale..” Bunny sorrise: era a suo agio ed era felice. Una volta ordinata la cena con le sue portate accompagnate da un ottimo vino , i ragazzi iniziarono a chiacchierare: discorsi seri, divertenti..parlarono di tutto. “ Bunny posso chiederti una cosa??” disse Marzio ; la ragazza posò la forchetta e rispose “ chiedi tutto quello che vuoi!” “ sei felice ?? voglio dire, sei felice della tua vita , di dove sei arrivata oggi..rispondi sinceramente ti prego” la ragazza bevve un sorso di vino bianco, forse l’avrebbe aiutata a rispondere, smise di mangiare, si piegò verso di lui e disse “ e dimmi tu Marzio sei felice??” “ no dai non vale!! L’ho fatta io la domanda! Ahah” “ Carissimo signor Chiba a domande di questo genere è legittima una risposta così! Ahah” risero insieme, risero spontaneamente e continuarono divertiti la cena. Una volta che fu servito e mangiato anche il dolce, piatto tanto desiderato da Bunny, i ragazzi presero i cappotti e uscirono dal locale.. la serata era appena iniziata!
“ ottima la cena Marzio! Però dovevi lasciarmi pagare la mia parte!” “ quanto sei stupida, ti invito a cena e ti faccio pure pagare?? Ma dai !” “ Allora grazie..” “ Non mi ringraziare ora.. ringraziami quando saremo arrivati nel luogo dove ti sto portando, rimarrai senza parole!” “ esagerato che sarà mai!” “ starai a vedere…” e con ciò i due partirono per il tanto luogo atteso.
Dopo qualche chilometro arrivarono a destinazione: era buio e Bunny non capiva ancora dove si trovassero ma dopo qualche secondo rimase decisamente stupita! “ Marzio…. È, è .. non so cosa dire!” “ ti piace?? È un posticino niente male vero??” “ Niente male..?!! è da favola!!” Bunny e Marzio si trovavano in un meraviglioso roseto su una terrazza dalla quale potevano ammirare tutta la città, con le sue luci notturne. “Ricordi tutte le rose che ti regalavo, che ti piacevano tanto se non sbaglio?? Ecco venivo qua a prenderle!” “ non sbagli… senti che profumo!” Marzio staccò una rosa rossa e la donò alla ragazza: era una rosa bellissima che emanava un profumo forte ma molto buono. Bunny con la sua rosa andò verso la ringhiera della terrazza e chiuse gli occhi: il venticello leggero le accarezzava la pelle, era tutto così perfetto! “ Viene qua con me!” disse al ragazzo; Marzio si avvicinò a lei piano..piano.. e l’abbracciò da dietro. Bunny rimase un po’ interdetta da quel contatto ma dopo poco si lasciò andare; entrambi rivolgevano lo sguardo alla loro città, entrambi sarebbero voluti rimanere in eterno così, in quel luogo magico, solo loro due. Bunny si girò verso Marzio: erano davvero molto vicini, troppo vicini. Il ragazzo si ritrasse un po’ indietro, “Che fai?” disse lei quasi delusa da ciò.. “ Bunny ancora un altro po’ vicini e non avrei resistito!” “ e chi ti ha detto di dover resistere?” quella risposta, così maliziosa, sensuale, pronunciata da Bunny spiazzò completamente il ragazzo. Silenzio tra loro. Marzio ritornò allora, ad essere a contatto stretto con Bunny, tra i due c ‘erano davvero pochi centimetri… lei mise le sue braccia attorno al collo di lui e lui mentre teneva stretta la vita della ragazza , iniziò ad accarezzargli il viso, le sue guance rosee , le sue labbra carnose e desiderose di lui. Il ragazzo avvicinò la sua bocca a quella della ragazza, le loro labbra si stavano per toccare ed ecco.. quel sapore, quella sensazione di farfalle nello stomaco, quella paura di sbagliare: quel bacio che entrambi desideravano ardentemente , dopo sette lunghi anni. Bunny premette le sue labbra con forza verso quelle del ragazzo, con attenzione le labbra si aprirono  e il contatto delle loro lingue portò un brivido, elettrico, dolce, in entrambi. Quel bacio così passionale, delicato, saporito delle loro essenze aveva, in un attimo evocato ricordi che parlavano di loro, di Marzio e Bunny, di due ragazzi che si erano amati così tanto…  i due non smettevano di cercarsi, i loro corpi, le loro bocche combaciavano perfettamente; quando si staccarono Marzio notò una lacrima scendere dagli occhi blu di Bunny; “Ehi! Shhh.. tutto bene?” “ Marzio..” sussurrò al suo orecchio “ sei l’uomo più importante per me…” Bunny chiuse gli occhi alla ricerca di un altro bacio che non tardò ad arrivare. lui non disse niente   

I ragazzi passarono quasi due ore in quel roseto: senza inutili parole si erano detti tutto. “ ehi! Senti l’orologio! È mezzanotte! Mia piccola principessa ti avevo promesso che allo scoccare della mezzanotte, come ogni cenerentola che si rispetti, ti avrei riportato a casa…” le parole di Marzio erano pacate , dolci.. “ Aspetta, non voglio andare a casa!” disse Bunny decisa “ Allora dove vuoi che ti porti? Sono a tua completa disposizione!” “ Marzio.. voglio stare con te questa notte, voglio passarla con te la notte.. a casa tua…” Marzio aveva capito bene le parole di quella ragazza che lo guardava speranzosa, ma nonostante ciò rimase molto confuso. “ Bunny. Sei sicura? Io ti desidero come non mai.. sarei l’uomo più felice del pianeta ma.. devi essere sicura, veramente sicura di quello che hai detto..” “ Io desidero questo Marzio.. ti prego portami con te..” Marzio non se lo fece ripetere due volte, era al settimo cielo, non credeva che la serata avrebbe preso certo questa piega, lui la voleva, a tutti i costi ma dopo tutto sapeva benissimo che era una donna sposata,, ma a quanto pare anche lei voleva lui. “ Marzio amore mio, sei così gentile.. nonostante tutto, nonostante il tuo desiderio per me sia tanto hai voluto che fossi davvero libera di scegliere, sei sempre stato paziente e gentile con me.. so che è sbagliato, me ne rendo conto ,ma questa notte  è solo nostra, e nessuno me la può portar via”. Una volta arrivati, Marzio parcheggiò e aiutò Bunny a scendere dall’auto; la prese per mano e insieme raggiunsero il suo appartamento. Prese le chiavi e aprì la porta, desideroso di entrare e fare sua la ragazza che gli era mancata per troppo tempo. Chiusa la porta alle sue spalle Bunny si abbandonò completamente al suo uomo. Marzio abbracciò la ragazza e avanzò assieme a lei fino a raggiungere il muro più vicino, sentiva il contatto col corpo di lei, le sue cosce, i suoi seni sodi.. e mentre la sua bocca era impegnata a baciare le labbra, il collo della ragazza, le sue mani era impegnate a riscoprire ogni centimetro del suo corpo. Bunny era estasiata, lui sapeva perfettamente cosa fare per farle provare un piacere immenso, mai provato con nessun altro; le mani del ragazzo cingevano i suoi fianchi, per poi scendere fino alle cosce, i suoi baci si facevano sempre più caldi e desiderosi di lei. La ragazza allora cinse con le sue gambe i fianchi di lui che la prese in braccio: ora era lei che  con le mani nei suoi morbidi capelli baciava il  collo, mordicchiava l’orecchio .. attimi che pensavano di aver dimenticato, attimi che entrambi custodivano nel loro cuore. Marzio portò la ragazza in camera per adagiarla delicatamente sul letto; lei era stesa sotto di lui, i loro sguardi erano come calamite. Bunny iniziò a sbottonare la camicia del ragazzo, bottone dopo bottone riscopriva ogni esatta parte del corpo di quell’uomo a cui, per primo si era donata. Tolta la camicia le mani della ragazza scesero sempre più in basso, arrivando alla cintola e ai pantaloni. Intanto lui aveva ripreso a baciarla mente con le mani tentava di slacciare quell’abito tanto bello quanto difficoltoso a togliere “Aspetta” sussurrò Bunny “ Cosi va meglio” anche lei aveva aiutato ad abbassare la lampo laterale del tubino nero.. “Continua ti prego…” Marzio continuò, il vestito era a terra  assieme al reggiseno, le labbra del ragazzo avevano iniziato a lasciare una scia di baci dal collo, per proseguire con le spalle e raggiungere i seni; Bunny al contatto dei suoi seni con le labbra di lui sussultò, il ragazzo allora continuò, baciò la sa pancia piatta per poi andare sempre più giù.. Bunny amava quando Marzio le baciava l’interno coscia, e così lui fece; ogni singolo bacio provocava al ragazzo un’emozione nuova, maggiore… non riusciva più a resistere: la voleva ora, subito . “ Bunny… ti voglio…” la ragazza aprì gli occhi ancora chiusi dal piacere, accarezzò il volto di lui: i suoi occhi si specchiavano in quelli di Marzio :riconobbe il ragazzino di cui si era innamorata  sette anni fa, non poteva più negarlo: lo amava.. Bunny baciò con passione Marzio sulle labbra, lui sfilò le mutandine alla ragazza e dolcemente entrò dentro di lei… Bunny sussultò, emise un gemito di piacere a cui ne seguirono altrettanti. Marzio incrociò le dita con quelle della ragazza ed insieme raggiunsero il piacere massimo. Quella notte nessuno avrebbe infranto i loro sogni, quella notte erano ritornati ad essere quello a cui erano da sempre destinati: un’unica meravigliosa cosa. Lui e lei.. quella notte dopo troppo tempo, avevano fatto nuovamente l’amore insieme. 

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Capitolo 9
*** .. addio ?? ***


Quando Bunny si svegliò erano appena le 4 del mattino. Si trovava nell’appartamento di Marzio, nella camera di quel ragazzo che tanto aveva desiderato , nel suo letto. Aveva passato una serata innegabilmente stupenda, aveva fatto l’amore con lui. Cosa non andava? Si girò e lo vide li vicino a lei e si accorse che le loro mani erano ancora unite. Bunny cercò allora , con attenzione senza rischiare di svegliarlo, di lasciare la presa. Era stesa, fuori era ancora buio, e nella penombra di quella stanza cercava di osservare le cose che la circondavano. Non doveva aver cambiato niente da quando, sette anni prima, era partito. Tutto le sembrava così famigliare. Stava fissando il soffitto quando una piccola lacrima le rigò il volto. Era davvero giusto quello che era accaduto o si era solo abbandonata ai suoi istinti carnali? Osservò l’uomo che le stava accanto, e la risposta arrivò da sola; accarezzò il volto di quell’uomo che solo in una serata l’aveva fatta sentire la donna più importante del mondo, spostò con delicatezza una ciocca di capelli dalla sua fronte e gli lasciò proprio in quel punto un dolce bacio: tuttavia le lacrime non si placavano, avrebbe voluto tanto che anche lui fosse sveglio assieme lei, ma non voleva assolutamente svegliarlo e forse era meglio così. Lui non l’avrebbe trovata al suo risveglio. Bunny aveva sete, si alzò e andò in cucina; era stata così tante volte in quella cucina, e sempre aveva combinato qualche pasticcio: ricorda ancora quando voleva preparare un dolce per il compleanno del ragazzo; sarebbe stato l’ultimo compleanno passato insieme, ma ancora lei non lo sapeva. La torta non era certo delle migliori ma al suo fidanzato non importava, erano felici, così, in maniera semplice. Bunny chiuse gli occhi e ripensò a quella scena esatta.. d’un tratto diventò triste, aveva capito ormai, aveva capito che quei ricordi, quelle azioni.. non le sarebbero più appartenute. Era adulta ormai e sapeva benissimo che il tempo non sarebbe tornato indietro. Tornò in camera, si vestì cercando gli abiti sparsi in qua e la senza fare troppo rumore, stava per uscire quando vide la rosa che le era stata regalata la sera prima: avrebbe voluto portarla con se e custodirla come il più prezioso dei tesori, ma la lasciò in quella stanza adagiandola in quella parte di letto che era stata sua per quella notte. Quando giunse in strada, uscita dall’appartamento chiamò un taxi che non tardò ad arrivare, un’ultima occhiata alla finestra di Marzio e poi dritta a casa. Aveva bisogno di stare da sola per un po’,ma ora non era possibile; le ragazze la attendevano a casa sua. Non appena scese dall’auto vide accendersi la luce della sua cucina, probabilmente le sue amiche non stavano dormendo e avevano sentito il rumore della portiera chiudersi. Bunny entrò in casa dalla porta sul retro che dava subito sulla cucina e si trovò accolta da quattro donne curiose e desiderose di sapere; tuttavia lo sguardo della bionda appena tornata lasciava presagire che qualcosa non andasse. “ ehi, tutto a posto??” Bunny si sedette al tavolo con le compagne e si mise le mani sulla faccia per nascondere le lacrime. “ Bunny come è andata la serata??” attimi di silenzio “ è stata la sera più bella da quando… bhe non so nemmeno io da quanto..” “ ehi dai, asciugati le lacrime…” il tono delle amiche era così rassicurante, sebbene tra loro continuasse un silenzio disarmante “ siamo stati a cena, poi in un posto meraviglioso poi a casa sua.. e….abbiamo fatto l’amore…” un nodo le stringeva la gola; alzò lo sguardo e vide le sue amiche, sapeva benissimo come la pensavano , che non avrebbero giudicato e che se lei fosse stata felice loro lo sarebbero state con lei.  “ Bunny sei felice?sei felice della tua vita?” disse Rea, “ è buffo sai… anche Marzio mi ha fatto la stessa identica domanda… e non ho saputo rispondere! Certo dovrei essere felice, perché non dovrei..ho una bella casa, una famiglia, una figlia che amo da impazzire, un marito che mi ama! Dovrei essere felice per forza, ho sempre desiderato tutto ciò… ma perché non sono felice.. ragazze! Perché.. perché….” Stava piangendo “ so solo che fino a che non è tornato Marzio era tutto così tranquillo, regolare. Perché è tornato cavolo??!!! E la cosa che più mi fa arrabbiare con me stessa è che per quanto posso essere arrabbiata con lui, per quanto posso aver provato ad odiarlo per il male che mi ha fatto, io non ci riesco.. io con lui sto troppo bene, sono felice con lui sono estremamente felice…ma ragazze non posso..” “ Ma Bunny..” “ lasciatemi parlare vi prego, se non lo dico ora non lo dirò mai più… l’amore che provo per Marzio è fortissimo, prova del fatto che dopo tutto questo tempo il mio sentimento non è cambiato per nulla, tuttavia mi rendo conto che per come sono fatta, non posso lasciarmi alle spalle  tutto quello che ho ora, nonostante il mio cuore mi dica una cosa non posso ascoltarlo” i pianti della ragazza si facevano più forti “ probabilmente vivrò col senso di colpa per aver tradito mio marito, probabilmente gli dirò tutto ma per le responsabilità che mi sono assunta diventando moglie e madre, non posso buttare all’aria tutto.. purtroppo non è un film dove c è il lieto fine e nessuno si fa del male. Qui in ballo ci sono persone vere, mia figlia.. lei ha diritto a stare bene ,a stare veramente bene coi suoi genitori..” “ Ma bunny! Se tu non sei felice come puoi continuare per tutta la vita a vivere in un modo che..” Bunny alzò lo sguardo, i suoi occhi erano rossissimi.. sorrise “ per amore d’un figlio devo farlo! Ragazze mi dovete aiutare.. io non ce la faccio da sola… io ragazze non devo più rivederlo !!” 

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Capitolo 10
*** pensieri di lui ***


Lei non c’era. Lei non era li con lui al suo risveglio. Le prime luci dell’alba aveva destato dal sonno Marzio, che subito aveva cercato quella donna con cui aveva trascorso la sera precedente, ma quella donna era andata via. Il ragazzo era ancora stordito, un po’ assonnato mente cercava la sua Bunny; al suo posto li, accanto a lui, aveva trovato piuttosto quella rosa che le aveva donato. Decise di inviarle un messaggio con scritto “ speravo di darti il buongiorno, invece sei fuggita via prima  del mio risveglio , dolce cenerentola” e una volta alzato dal letto iniziò la sua solita giornata. Come prima cosa doveva andare a prendere il piccolo Brian così si preparò di tutto fretta per recarsi a casa di Moran.


“Buongiorno a tutti!” “ Ehi Marzio Buon giorno!!” “ Ciao Moran! Dov è il mio piccolino??” “Brian è al piano di sopra con Morea, sta ancora dormendo!” la casa di Moran era proprio sopra il bar. “Marzio caffè?” “ Si grazie ci vuole proprio!” e mentre lo diceva si stiracchiava la faccia con una mano mentre con l’altra si sistemava i capelli: era visibilmente assonnato, ne erano prova le piccole ma visibili occhiaie. Moran alzò il sopracciglio, fece uno sguardo incuriosito e si avvicinò al suo amico “ Ehi! Allora? Come è andata ieri sera??” Marzio ci pensò un po’ su e rispose “Bene..credo..” “ come! Tutto qua? Non dici niente di più al tuo caro amico???” “ dai lo sai che non mi è mai piaciuto parlare di queste cose qua..” “mmm d’accordo, come vuoi! Uffa però ero curioso!” nella stanza arrivò anche Morea “ Buon giorno Marzio!! Come è andat..” “ shhh!non chiedere, lui non parla di certe cose” esclamò Moran che uscì dalla stanza per andare in magazzino “ho detto qualcosa che non va?” disse Morea “ Nono tranquilla! È solo che voleva sapere, nei dettagli, la serata passata con Bunny…” “ e tu non gliel’hai detti! Ahah! Sembrate due ragazzini” Morea sorrise, finalmente dopo tanto era riuscita a conquistare Moran e i due stavano proprio bene insieme!! Dopo qualche minuto arrivò da Marzio il suo ometto “ Papà papà!!! Ciao papà!!” gli saltò letteralmente al collo “ Amore mio!! Buon giorno!! Dormito bene?!” “ certo! Sono stato buono buono! Papi oggi però voglio stare con te!” “ certo Brian! Oggi staremo tutto il giorno insieme a divertirci!” “ siiii!” il bambino era entusiasta così dopo aver fatto colazione ed essersi preparati padre e figlio uscirono alla volta della città. Prima di uscire dal bar Marzio si rivolse all’amico “ Ehi Moran! Grazie!” Moran rispose son un occhiolino, era il suo modo per fargli capire che lui alla fine, ci sarebbe sempre stato.

“Dove vuoi andare Brian?” “ non lo so!! Tu che vuoi fare??” Marzio era stanco e agitato, avrebbe avuto solo voglia di starsene a casa in attesa, ancora, di una riposta a quel messaggio che aveva mandato qualche ora prima a Bunny; ma guardò il piccolo, non poteva non esaudire i suoi desideri. “ Che ne dici se noleggiamo le bici e andiamo a fare un giro?” “ Grande papi! Sei il miglior papà del mondo!!” “ ahah!andiamo ometto!” . una volta noleggiate le biciclette, Marzio e Brian iniziarono la loro passeggiata su due ruote, raggiunsero il parco, lo attraversarono, fecero sosta al laghetto e tornarono infine da quel buffo signore delle bici per restituirgliela. Dopo pranzo Brian era molto stanco e si addormentò in braccia al padre, Marzio decise così di tornare a casa a riposare: sarebbe stato meglio per entrambi. Appena giunti a casa il ragazzo posò il bambino nel suo lettino, abbassò le tapparelle, ed uscì senza fare rumore dalla stanza. Avrebbe dovuto portarsi avanti nel lavoro, ma non ne aveva voglia. Si stese sul divano al buio, guardava il telefonino.. ancora nessuna traccia di Bunny… cosa era successo la sera prima? Marzio non ci aveva ancora ripensato con attenzione, lui solitamente, stava molto attento e analizzava qualsiasi cosa gli accadeva… quella sera era stata così naturale che non c’era motivo di interrogarsi.. eppure … perché non rispondeva? Perché non si era fatta ancora viva? Anche lei come lui, aveva voluto tutto ciò.. era lei ad avergli detto che era l’uomo della sua vita, anche lei aveva voglia di lui… quante domande.. avrebbe voluto tanto essere con lei in quel momento, guardala negli occhi e capire.. capire se anche lei ora come ora era disposta a tutto… Marzio non aveva una risposta certa, o forse, più semplicemente, la risposta l’aveva trovata ma aveva troppa paura ad ammetterlo a se stesso.. 

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Capitolo 11
*** verità ***


Erano passati alcuni giorni dal loro incontro, e Bunny ancora non si faceva sentire. Marzio si girava e rigirava nel letto agitato ed ansioso: non sapeva più cosa fare perché lui voleva rivederla, voleva parlare con lei di quanto era successo, non poteva permettersi di far finire tutto quanto in questo modo. Erano le sei del mattino e pensò che forse era troppo presto per provare a richiamarla: ormai l aveva chiamata migliaia di volte ma nessuna risposta, aveva inviato centinaia di messaggi ma niente, non si faceva sentire. Il ragazzo sentì la porta della sua stanza  cigolare e vide comparire Brian. “Ehi Brian, non dormi?” “ Papi posso stare qua, ho fatto un brutto sogno!” “ certo piccolo! Vieni qua col tuo Papà!!” Marzio sorrise amorevolmente a suo figlio: quello era suo figlio, sua ragione di vita. Non sempre si soffermava su quanto era accaduto nella sua vita negli ultimi anni, non sempre dava la giusta importanza alle cose e forse, suo figlio era uno di queste; quella piccola creatura che da un giorno all’altro gli aveva comunque sconvolto la vita, quell’esserino che aveva cresciuto da solo. Era veramente solo un ragazzo che impegnato tra studio e lavoro era riuscito a occuparsi di un bambino : suo figlio!!  Marziò capì. Capì che dal giorno della nascita di Brian , lui non sarebbe mai più stato solo. Quanti sacrifici che erano stati fatti, quanti momenti in cui tutto era perduto.. ma bastava guardare quel bambino che con un sorriso faceva venire una così voglio di vivere, che tutto sembrava più facile. Marzio si avvicinò al bambino che si stava rannicchiando sotto le coperte e sussurrò “ grazie di tutto amore mio!”, ed entrambi si addormentarono, l’uno accanto all’altro.

Era l’ora di colazione e Marzio decise di andare dal suo amico Moran: la sua ultima speranza nel rivedere Bunny. Quando si alzò Brian stava sempre dormendo ma non passò molto da quando anche lui alle parole “ andiamo a fare colazione da Moran, ti va?” si svegliò veloce . il bambino si stava preparando assieme al suo papà e una volta pronti si incamminarono verso la loro meta.
Quando arrivarono al bar trovarono pochi clienti e come sempre al bancone, Moran e Morea. Quei due sono sempre più innamorati pensò Marzio; appena Morea vide il bambino subito lo riempì di attenzione preparandogli latte caldo e i biscottini che a lui piacevano tanto , facendolo accomodare al suo personale tavolo ed anche lei ne approfittò per fare colazione. Intanto Marzio si sistemò al bancone di fronte al suo amico che gli preparò subito un buon caffè.

“ è venuta solo una volta qua, da quando siete usciti..” fu Moran a rompere il silenzio che era nato tra i due e continuò “ forse aveva paura di incontrati…” “ l’ho cercata, l’ho chiamata mille volte… niente..” “ Marzio io non so, forse è meglio così , dopo tutto tra un po’ riparti per l’America , ritorni a fare la tua vita e lei la sua…” quelle parole furono taglienti, parole schiette, ma parole giuste. Marzio sapeva benissimo che sarebbe dovuto ripartire, si chiedeva dunque cosa voleva fare, cosa pensava di fare in queste settimane!!?!! Era stato un immaturo, dopo tutto la colpa di tutto se l’era sempre attribuita a lui, ed era giusto così ;era lui che sette anni prima,  aveva preferito la carriera a lei, era lui che pensava che un rapporto a distanza sistemasse tutto: ma non era così, non aveva tenuto conto dei sentimenti della persone più importante.. ed ora era troppo tardi.
“Buon giorno a tutti!!” una voce interruppe i suoi pensieri, una voce… quella voce!! Bunny era entrata nel locale e non si era accorta della presenza dell’uomo che si era ripromessa di evitare. Marzio si girò e la vide, i loro sguardi si incontrarono, i loro occhi si amarono. “ Ehm scusate devo andare” disse Bunny dopo qualche secondo, tornando alla realtà, si girò e tornò verso l’uscita rapidamente, ma fu più rapido stavolta Marzio che l’ha prese per un braccio  “ Aspetta!” . Bunny si fermò, la sua mente avrebbe voluta condurla all’uscita, ma il suo cuore non glielo permise. Perché!! Perché non riesco a muovermi.. Bunny non riusciva a muoversi e rimase impalata fino a che Marzio non le si presentò davanti. “ Bunny dobbiamo parlare” “ non adesso..” “ invece adesso.. ti ho cercata e lo sai, ma non mi hai mai risposto! Perché?!!” la ragazza era silenziosa , non apriva bocca e lui continuò.. “ Bunny per favore vuoi parlare, dire qualcosa!!” “ Devi solo lasciarmi stare Marzio..” le parole di quella che era stata la sua testolina buffa era dure, aspre. Marzio continuò a non lasciare la presa su di lei e i toni iniziavano ad accendersi, sotto gli occhi stupiti di Moran e Morea, Brian e di altri clienti. Fu l’amico del ragazzo a prendere la parola e dire “ Ragazzi scusate ma questo non è proprio il posto per discutere, andate qua dietro che è meglio!” indicò una porta che portava al magazzino e Marzio non se lo fece ripetere due volte, trascinò con se Bunny perché non poteva permetterle di scappare ancora, doveva parlare con lei.

Finalmente erano entrati in questa stanzetta , c’era poca luce e lo spazio era poco ma non importava, erano loro due, soli e dovevano chiarire. “ Bunny perché non mi hai mai risposto…” la ragazza manteneva il suo silenzio “ Bunny! Perché mi eviti in questo modo dopo l’altra sera!!!!” Bunny era sul punto d crollare, non voleva farlo, non poteva farsi vedere così.. “ Marzio ti prego, lasciami andare.. tu.. tu non capisci..” “ Va bene.. non capisco , come vuoi ma una cosa te la voglio dire.. Bunny sette anni fa tu hai sofferto lo so, Moran mi diceva tutto! Da quando avevamo rotto chiedevo ogni giorno a lui come stavi! Ogni santo giorno!! Sapevo che soffrivi, sapevo che stavi malissimo.. le so queste cose.. sapevo che avevi ritrovato qualcuno…. E con l’amaro in bocca mi dicevo che era giusto così , che avevi tutto il diritto di stare bene ed essere felice, e nonostante sapessi queste cose io sono tornato dopo tutto questo tempo perché , Bunny, ci sei e ci sarai sempre tu nel mio cuore… ho provato a farmi una vita, ho provato a dimenticarti,, ma non ce la faccio!! Bunny quando ci siamo lasciati anch’io ho sofferto come un cane!! Tu eri tutto per me! TUTTO!! Ho sbagliato a lasciarti andare ed inseguire i miei sogni, ho sbagliato perché così facendo ho lasciato andare il mio sogno più bello.. il nostro amore… l’altra sera anche tu volevi ciò che volevo io, sei tu che hai detto che sono l’uomo della tua vita, sei tu la donna con cui ho fatto l’amore.. sei tu….”
Bunny aveva lo sguardo in basso, i suoi occhi pizzicavano e non riuscivano più a trattenere le lacrime, non aveva mai sentito Marzio con quel tono. Lui aveva appena detto che l’amava sempre e lei?? Cosa provava lei? “Marzio… sono belle parole ma la realtà è un’altra, mi spiace…” detto ciò cercò l’uscita, voleva andarsene e basta, ma fu fermata dalle braccia di quell’uomo che tanto aveva amato. Iniziò a piangere abbracciata al suo Marzio, sapeva che tutto questo non era corretto, non era giusto, ma in quel momento non le importava.
“ Marzio devi lasciarmi andare ora…” “ Bunny lo ami così tanto?” “ possibile che non capisci!!! Marzio.. io non potrò mai amare nessun altro uomo come ho amato te!!  Seya è mio marito, mi ha dato Chibiusa la mia ragione di vita!! Ma l’amore che nutro per lui è diverso da quello per te..” “ Bunny…” “ ora lasciami finire! Marzio lui c’era!!! Vedi Seya, mio marito c’era quando attraversavo il momento più brutto della mia vita… quando tu mi avevi abbandonato… ero così sola, mi sentivo uno straccio ! ma lui, silenzioso, mi stava vicino, mi aveva riportato alla felicità, e così, a lui non gli importava se in fondo il mio cuore sarebbe sempre appartenuto a te, lui era innamorato di me, mi amava .. e mi chiese di sposarlo ed io credendo di amarlo a mia volta accettai… lui per me rimmarrà sempre una persona speciale , mi ha dato la mia meravigliosa bambina che amo più della mia stessa vita , ma l’amore che ho provato per te, l’amore che tutt’ora provo per te, è immenso…” la ragazza singhiozzava.. “ Bunny ma allora…” “ non ho finito aspetta! Tu sei tornato dopo sette anni, dopo che entrambi abbiamo iniziato una nuova vita… ma dimmi, credendo di fare cosa??  Sei solo un’ egoista!Lo capisci che tu tra qualche giorno ritornerai in America e io sarò di nuovo qua, da sola… io NON VOGLIO RIPASSARE QUEI MOMENTI ORRIBILI!! MARZIO perché NON VUOI CAPIRE!! Devi solo lasciarmi andare!!!! Ti prego, se tieni a me, lasciamo…” Bunny stava gridando,piangendo, non aveva più forza, aveva messo l’anima nel dire quelle parole.. non le era mai capitato di comportarsi così son lui.
Marzio la lasciò, capì .
Lui non avrebbe accettato di farle del male nuovamente. 

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Capitolo 12
*** AVVISO ! ***


Ciao ragazze! mamma mia quanto tempo! purtoppo x voi ( o forse x fortuna XD ) lascerò in sospeso qst storia... l'ho riletta e rivisitata ma niente... l'ispirazione mi ha abbandonato :(.. purtroppo rigiuradndola l ho trovata nn bella cm la ricordavo, nn sn soddisfatta! quindi probabilmente rimarra in sospeso o verrà cancellata..cmq fino a che nn ritorna quella tanto attesa ispirazione di cui parlavo prima! scusate tanto ma i  miei vari impegni (università, lavoretti part-time e studio) mi portano via una sacco di tempo!! cmq, spero di tornare presto magari anche con qualcosa di nuovo..perchè no;) un grosso bacio a tutte..!!!!!! ciaooo!=)

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