Fresh meet for Lima.

di HeltenD_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** #Prologue ***
Capitolo 2: *** #First Step ***
Capitolo 3: *** #Second Step ***



Capitolo 1
*** #Prologue ***


Avete presente quelle tante piccole stelle luccicanti che illuminano il mondo dello spettacolo per un annetto o due? Alcune di loro si spengono semplicemente perché non sono in grado di mantenere costante la loro luce, altre perché hanno capito che quella non è la loro strada, altre ancora per motivi al di sopra della loro volontà, è questa la storia dei tre fratelli Lucas, star “internazionali” –si, è un po’ un parolone- che presi sotto l’ala difensiva del Programma Protezione Testimoni dell’FBI sono costretti a separarsi, assumere una nuova identità e cercare di rimanere nell’anonimato il più possibile (ovviamente non è ancora il tempo di dirvi il motivo).
Abbiamo parlato dei tre fratelli in modo generale, ma in realtà questa storia che stiamo per trattare parla più specificamente del più piccolo dei tre, smistato nello sperduto Ohio, per essere più precisi nella piccola cittadina di Lima; sotto questo punto di vista era stato abbastanza fortunato: sarebbe stato più facile mantenere l’anonimato, ma, nel sorteggio gli era capitato il peggiore dei sorveglianti, o meglio, il peggiore tra quelli che poteva essere il suo “nuovo padre” ma non perché fosse un tipo severo, ma semplicemente, era il peggiore tra quelli indicati per quel lavoro e sembrava che tra i due il sorvegliante fosse il ragazzo… ultimamente il mondo del lavoro va davvero a rotoli.
«Salve sono Nick Lucas»
«Non ci siamo!»
«Giusto! Salve, sono Fred Canton, mi sono trasferito da poco dalla caotica Los Angeles»
«Così va meglio, ma ricorda di tenere sempre a mente chi sei ora, e mi raccomando: mantieni sempre un profilo basso!»
«Dovresti farlo anche tu Mr. coperta-matrimoniale-con-la-bandiera-americana-appesa-alla-finestra» lo guardò con sconforto, tra tanti proprio lui doveva capitargli?
«Che vuoi!? Chiunque può avere uno spirito patriottico no?»
«Si… certo»
«Ma torniamo a noi, sei pronto per il tuo primo giorno di scuola?»
«McKinley giusto?»

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Capitolo 2
*** #First Step ***


Era già stanco, la sua nuova vita non era iniziata da nemmeno due giorni e già non ne poteva più: doveva essere un ragazzo perfettamente comune, doveva portare sempre gli occhiali da sole, doveva mostrarsi sempre attento durante le lezioni, e la cosa che più gli mancava era essere se stesso, gli mancavano i suoi fratelli, la sua folla, e la sua musica.
Stava camminando sconsolato tra i corridoi della scuola, era iniziato il suo primo giorno e già voleva tornare a casa, sotterrarsi in giardino e svegliarsi dopo qualche anno. Possibile che si fosse già perso? Due ore prima una gentile donna con dei corti capelli rossi gli aveva spiegato l’itinerario della giornata, ma lui, a stento era riuscito a raggiungere la classe della prima ora… dove cavolo si trova la classe di francese!?
Era pronto a sbattere la testa contro il muro fino alla noia, se non fosse stato per due ragazzi che si avvicinarono a lui quasi saltellando e tenendosi per mano, erano davvero pucciosi «sei nuovo vero?» il più alto –di poco- sentenziò mentre l’altro, dopo essersi avvicinato al mio orecchio mi fece un occhiolino «anche io, ma non ti preoccupare» «dove devi andare?» li stava osservando abbastanza stralunato «…francese, in aula di francese» non aveva davvero voglia di fare niente, e lo si notava anche dalla sua camminata quasi trascinata e stentata. A quanto pare anche quei due ragazzi avevano l’ora di francese, e quindi lo avevano convinto a seguirlo; loro camminavano davanti tutti felici e pimpanti e lui dietro con le braccia appese e una riscoperta voglia di vomitare arcobaleni, potevano davvero essere così sdolcinati?
«Eccoci arrivati!» «ah giusto, non ci siamo presentati. Io sono Kurt e lui è Blaine» erano schifosamente adorabili, anche in quel loro continuarsi le frasi a vicenda «io sono Fred» accennò ricordandosi a fatica il proprio nome.
«Se non siamo troppo invadenti Fred» «pratichi qualche sport o hai qualche hobby?» li guardò pensieroso, era inutile mentire su questo giusto? «mi piace cantare, essendo nuovo non conosco molte persone e non penso sia il caso di entrare nella squadra di golf» ora ad essere perplessi erano quei due «golf..?» «non si gioca a golf qui eh?» scossero la testa e il riccioluto solo e sconsolato si passo una mano sulla faccia indicando il suo grave stato confusionale «..hai detto che ti piace cantare giusto? Allora, ora andiamo a lezione, ti accompagneremo ovunque devi andare, e alla fine che ne dici di fare un salto con noi al Glee Club?» «Glee Club dici?» l’altro non fece in tempo a sbattere la testa con vigore che il suo volto fu coperto da un getto di ghiaccio e succo: ecco che passava Dave Karosky guardando lui e il suo più basso ragazzo con aria di sfida «…vi siete fatti- ma chi si crede di essere quello!?» la mano del più basso –che raggiungeva la sua altezza- gli si poggiò sul petto «lascialo perdere, evita di avere qualsiasi tipo di discussione con lui intesi?» sbuffò sonoro guardando il suo ragazzo «tu inizia ad andare, noi ci puliamo da questa e ti raggiungiamo dentro, vabene?»
Scosse la testa con molta poca convinzione «ok… ci vediamo dopo»

***


«Eeeei! Fred, ci sei?» fu quella frase, pronunciata in modo alquanto stridulo e distrarlo dalla sua dormiveglia che durava ormai da una mezz’ora buona «Eh? Si? Cosa?» sorrisero in coro quei due piccioncini a cui si era aggiunta –a sua insaputa- una ragazza biondina con i capelli non molto lunghi che lo guardava in modo molto dolce «presentazioni!» Kurt batté le mani lasciando spazio a Blaine che passò ad indicare la ragazza con un elegante gesto della mano «lei è Quinn, e lui, lui è Fred, si è appena trasferito, giusto?» «si… mi sono appena trasferito, con mio padre» stropicciò gli occhi ancora confuso, ma alzandosi e sistemando il pantalone.
«Pronto per conoscere il resto del Glee?» gli sorrise nuovamente la ragazza prendendolo per mano e trascinandoselo fuori dall’aula di letteratura dove quei due l’ora prima lo avevano portato. Stava passeggiando per i corridoi come aveva fatto fino a quel momento, ma stranamente gli sguardi su di lui erano triplicati, era forse colpa della ragazza? Era forse una di quelle al centro dei gossip?
«Diamo il benvenuto al nuovo membro del Glee Club e ad un aspirante tale!» esortò un uomo sulla trentina con dei boccoli –stranamente non era l’unico ad averli- quando tutti e quattro i ragazzi entrarono in quella saletta; Kurt andò subito a sedersi e lo stesso fece Quinn dopo aver lasciato la sua mano e avergli donato un ultimo sorriso. Il piccolo gruppetto accordò un rapido applauso seguendo con gli occhi Blaine che si piazzava al centro della sala, prendeva tra le mani il microfono e iniziava a cantare accompagnato da un uomo al pianoforte.

You're so hypnotising
could u be the devil, could you be an angel
your touch magnetizing
feels like going floating, leave my body glowing


They say be afraid
you're not like the others, futuristic lovers
different DNA, they dont understand u


You're from a whole other world
a different dimention
you open my eyes
and im ready to go, lead me into the light


Come ci riusciva? Insomma, era di Katy Perry quella no? E la sua voce, palesemente maschile e calda si amalgamava perfettamente, aveva conosciuto la cantante originale e davvero non si capacitava che anche dei ragazzi potessero avere delle voci… assurde, ovvio anche lui era uno di loro, aveva alle spalle un paio di anni di concerti e sale incisioni e si, doveva un po’ ridimensionarsi.

Kiss me, k-k-kiss me
infect me with your love, and fill me with your poison
take me, t-t-take me
wanna be your victim, ready for abduction
boy, you're an alien, your touch so far away
its supernatural, extraterrestrial



You're so super sonic
wanna feel your powers, stumb me with your lasers
your kiss is cosmic, every move is magic

You're from a whole another world
a different dimension
you open my eyes
and im ready to go, lead me into the light


Extraterrestrial
Boy, you're an alien, your touch so far away
its supernatural, extraterrestrial


Aveva guardato per tutta l’esibizione Kurt che era seduto in prima fila, era stata una cosa… romantica ecco, e meno stomachevole di tutti quei bacini che si erano dati da quella mattina.
«credo di poter affermare senza problemi che Blaine, ex-warbler, è dei nostri giusto!?» l’uomo terminò tra gli applausi iniziando a guardare verso l’unico ancora rimasto alzato –si perché Blaine era andato a sedersi affianco a Kurt ricevendo un suo abbraccio. «So che ti prendiamo alla sprovvista, ma vuoi farci vedere cosa sai fare? A proposito, io sono il professore di spagnolo, Will Schuester» «spagnolo? Allora mi sa che ci rivedremo domani» disse scuotendo la testa e andando a raccogliere un computer portatile che era sepolto in un angolo remoto dello scaffale, ci mise un minuto buono, ma alla fine trovo quello che cercava «stiamo aspettando!» un ragazzo con la cresta sbraitò ricevendo subito dopo un malo sguardo generale e una gomitata da parte di un altro ragazzo, che tra tutti doveva sicuramente essere il più alto. «Ecco, sono pronto» si avvicinò al microfono con la stessa lentezza con cui si era presentato fino a quel momento.

I walked across a crowded street
A sea of eyes cut through me
And i saw you in the middle
Your upset face
You wear it well
Camouflage the way you feel
When everything's the matter


We've all been down that road before
Searching for that something more
Worlds are spinning round
There's no time for slowing down
So won't you take a breath, just take a breath
People change and promises are broken
Clouds can move and skies will be wide open
So don't forget to take a breath


Essì, era proprio quello che amava, ciò in cui metteva tutta la sua passione, in quei momenti sembrava davvero più sveglio. Inutile dire che una smorfia compiaciuta spuntò sul volto della bella Quinn Fabray che già pianificava qualcosa, o vogliamo addirittura parlare del sangue di Rachel Berry che ribolliva nelle vene?

We blink our eyes life's rearranged
To our surprise it's still okay
It's that way things happen
Summer comes and then it goes
Hold on tight and brace for cold
It's only for a moment


We've all been down that road before
Searching for that something more
Worlds are spinning round
There's no time for slowing down
So won't you take a breath, just take a breath
People change and promises are broken
Clouds can move and skies will be wide open
So don't forget to take a breath


Life isn't suffocating
Air isn't overrated


Worlds are spinning round
There's no time for slowing down
So won't you take a breath, just take a breath


Worlds are spinning round
There's no time for slowing down
So won't you
So don't forget to take a breath


Un lungo applauso, il professor Schuester si lasciò andare ad un piccolo sussulto, se l’anno precedente era convinto di vincere questa volta davvero non c’era niente che poteva arrestare la corsa delle Nuove Direzioni.



***


Aaaallora, ecco il primo vero e proprio capitolo di questa nuova FF, boh, spero piaccia °°
Ringrazio sinceramente le quattro persone che mi hanno recensito il prologo e spero che questo sia all'altezza delle vostre aspettative, non è che mi soddisfi molto, ma non sono voluto andare troppo avanti, ecco.
Nota* le canzoni cantate sono:
1.Blaine - ET di Katy Perry
2.Fred - Take a breath dei Jonas Brothers
Alla prossima!

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Capitolo 3
*** #Second Step ***


Il tonfo della cartella rossa e marrone riecheggiarono per tutto il corridoio «sono a casa!» non fece in tempo a guardarsi intorno -non si era ancora orientato perfettamente- che l’uomo con una barbetta poco folta e una chioma di capelli ricci tenuti abbastanza curati, e portati all’indietro grazie all’ausilio di una fascia scese dalle scale, lo guardò con incertezza ma poi corse ad avvicinarsi a lui «allora come è andato questo primo giorno di scuola?» non che interessasse propriamente saperlo, gli interessava sapere se qualcuno si fosse avvicinato a lui o avesse fatto troppe domande «è filato tutto liscio, nessuno ha gridato “oooh Nick!” e nessuno mi ha minacciato con un coltellino» «era quello che più mi interessava sapere» «ho conosciuto un gruppo di ragazzi… e mi sono unito al Glee Club» «Mi fa piacere che ti sia già fatto i primi ami… Glee Club? Ma sei matto!?» «Doug.. papà! Non preoccuparti mi sono divertito con loro, e certamente non hanno cattive intenzioni!» «voglio conoscerli, al più presto.» sbuffò ricordandosi improvvisamente dove fosse la cucina e dirigendosi verso essa «lo farai presto visto che alcuni di loro si sono autoinvitati a casa, oggi» «molto sospetta come cosa…» gli porse contro un dito che stava stringendo un biscotto «non voglio domane equivoche, ti limiterai a controllare la situazione con le tue telecamere d’accordo? E se hai qualcosa contro i ragazzi gay vedi di fartela passare» «sei gay?» addentò quel biscotto guardandolo abbastanza scioccato «non… io… coglione…» «non dare del coglione a tuo padre!» «coglione, non sei mio padre, coglione» a quanto pare la giovane Rachel Berry non era l’unica che sapeva fare uscite di scena teatrali: l’uomo con una strana tenuta nera si girò sparendo nuovamente per le scale da cui era venuto «e fai sparire… quella fascia… per capelli» tornò ai suoi biscotti poveri di zuccheri facendo mente locale su degli ipotetici compiti per il giorno dopo che si sarebbe costretto a fare.

***


Passarono neanche due ore che il campanello di casa Canton suonò, l’uomo subito si precipitò giù per controllare la situazione, ma uno sguardo inceneritore da parte del “figlio” gli fece subito cambiare idea, tant’è che tornò di sopra senza fiatare. Il ragazzo andò ad aprire la porta con la sua solita lentezza facendo entrare i ragazzi… o meglio, la ragazza, visto che era venuta solo Quinn «…e gli altri?» «avevano degli impegni e non sono potuti venire» «capisco… allora, cosa vuoi fare?» effettivamente, era stata lei ad insistere per quell’incontro, e gli altri avevano annuito semplicemente, quindi, era logico che poi si fossero tirati indietro no? Questo è quello che lui stava pensando, ma la realtà era molto diversa.

***


-qualche ora prima
«Veniamo al dunque» la voce della ragazza bionda era autoritaria, e Kurt, Tina e Sam l’ascoltavano abbastanza annoiati «può essere che quel ragazzo mi piaccia, quindi, gradire di poter andare da lui da sola oggi» «…che fine ha fatto la tua castità?» «perché pensi subito a male Tina?» «ti pare che gliela da al primo appuntamento?» «Centrato il punto caro, magari più in là, non voglio finire nei guai come due anni fa» «incredibile, sono passati già due anni, ancora non me ne capacito» «tornando a noi…» «non preoccuparti Fabray, io ho di meglio da fare» ripose il telefono in tasca abbastanza compiaciuta prima di congedarsi dal gruppetto che stava amabilmente discutendo di fronte a quell’armadietto in cui era ancora appesa la foto di Anderson «Kurt? Sam?» «mi… porterò avanti con i compiti» «io di certo non mi metto a fare il terzo incomodo!» Kurt sorrise chiudendo la sua anta del mobiletto in ferro e dando una pacca sulla spalla del biondo «magari ti coinvolgono in una cosa a tre…» «che fine ha fatto il cucciolo di pinguino?» era abbastanza irritata, nonché imbarazzata «…» si fermò di scattò girandosi lentamente verso di loro «è stato investito dalla virilità di Blaine Anderson»

***


Non era stupido, non ancora, e per questo aveva saggiamente deciso di portare la ragazza fuori da casa sua, doveva prima.. conoscerla meglio, assicurarsi che Douglas non avesse nascosto qualche trappola, e poi avrebbe potuto rimanerci con qualcun altro. Prese la giacca dall’attaccapanni e si avviarono «…non c’è nessuno in casa?» «mio padre, starà tipo dormendo, meglio non disturbarlo» una volta fuori calò il silenzio tra i due che si guardavano abbastanza… ansiosi «allora» si strofinò le mani guardandola «mi fai fare un piccolo giro turistico della città?» «diciamo che non c’è molto da vedere, ma se proprio insisti!» si lasciò ad una piccola risata soffocata dalla mano inguantata mentre decideva quale posto sarebbe stato meglio fargli vedere per primo e quale sarebbe stato il migliore per infilargli la lingua in gola.

***


«allora Quinn, come è andata?»
«tutto bene dolcezza, dopo un estate intera a bocca asciutta mi sono trovata un ragazzo, te… con Finn?»
«alti e bassi, come al solito»
«allora, siamo d’accordo per il nostro duetto?»
«certo dolcezza, faremo faville»
«ripensandoci è dal compito su Gaga che non cantiamo più insieme, solo io e te»
«non è che prima ci fossero state tante altre occasioni»
«hai ragione, ma rimedieremo»
«mi fa tanto piacere che ci siamo avvicinate così tanto ques’estate»
«anche a me, non hai idea di quanto ti voglio bene»
«anche io, ci vediamo domani allora»
«Buonanotte»


Ooook, anche questo capitolo è stato fatto e si, mi sento sempre più contorto, vorrei spiegare ogni cosa nei minimi particolari, ma poi mi escono ‘ste cose D:
Il piccolo accenno Faberry ci stava tutto, le amo entrambe e si, non mi piace assai questo piccolo specchietto su Quinn.. sembra un po’ una puttanella eh?
Alla prossima!

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