Harry&Hermione storia di un amore

di Hermione 75
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il risveglio dei sentimenti ***
Capitolo 2: *** Gelosia ***
Capitolo 3: *** Confessioni e litigi ***
Capitolo 4: *** Mamma ***
Capitolo 5: *** Rimorsi e Riconciliazioni ***
Capitolo 6: *** Il Compleanno di Harry ***
Capitolo 7: *** Ritorno a Hogwarts ***
Capitolo 8: *** L'appuntamento ***
Capitolo 9: *** Premonizioni ***
Capitolo 10: *** Batticuore ***
Capitolo 11: *** Batticuore parte seconda ***
Capitolo 12: *** Il ritorno dei gemelli ***
Capitolo 13: *** Grifondoro-Serpeverde ***
Capitolo 14: *** Rivelazioni ***
Capitolo 15: *** Il Libro delle Ombre ***
Capitolo 16: *** Halloween ***
Capitolo 17: *** La Chiave degli Inferi ***
Capitolo 18: *** L'attacco dei Dissennatori ***
Capitolo 19: *** Il Ballo del Ceppo – parte prima - ***
Capitolo 20: *** Ballo del Ceppo - parte seconda - ***



Capitolo 1
*** Il risveglio dei sentimenti ***


Capitolo 1
Il Risveglio dei Sentimenti
Harry Potter stava guardando la pioggia picchiettare sul vetro della finestra della sua camera di Privet Drive sdraiato sul letto.
Erano quindici giorni ormai che era tornato da Hogwarts per le vacanze estive ed erano stati quindici giorni di solitudine e silenzio assoluti.
Non era quasi mai uscito dalla sua camera, per la gioia dei suoi zii, e Zia Petunia gli passava i pasti per la gattaiola della porta che avevano installatyo qualche anno prima.
Harry era incredibilmente depresso: non faceva che ripensare a Sirius Black, il suo padrino, e alla sua morte. Era morto per colpa sua: se solo avesse studiato bene l'Occlumanzia con Piton non sarebbe caduto nella trappola di Voldemort e Sirius non sarebbe morto. Per di più aveva anche rischiato di far morire i suoi amici, che l'avevano seguito nell'Ufficio Misteri per aiutarlo, in particolare.....Hermione.
Harry non aveva fatto che pensare a lei in quei quindici giorni: avrebbe potuto morire davvero. Quando l'aveva vista schiantata il suo cuore aveva mancato un battito: per un lungo istante in cui l'aveva creduta morta aveva pensato che sarebbe morto anche lui se non avesse + potuto vedere i suoi profondi, meravigliosi occhi nocciola che sapevano leggergli l'anima. Aveva sentito un dolore e una disperazione così profondi che aveva pensato d'impazzire: per fortuna Neville l'aveva rassicurato dicendogli che il suo cuore batteva ancora.
In quel momento di disperazione comunque aveva capito una cosa di cui non si era mai accorto in sei anni che la conosceva: aveva capito di amarla.
Adesso non sapeva come comportarsi perchè aveva paura di non essere ricambiato e di perdere la sua amicizia.
Lei e Ron gli avevano scritto decine di lettere, ma lui non aveva mai risposto perchè non se la sentiva di poarlare con nessuno in quel momento.
Doveva prima fare chiarezza dentro di sè; inoltre era convinto che anche Ron fosse innamorato di Hermione e questo non avrebbe certo facilitato le cose.
In quel momento Harry sentì un rumore secco nella stanza e poi apparve....Hermione.
-Hermione! Cosa fai qui? Come hai fatto a materializzarti?- Harry si alzò in piedi sorpreso.
-Ciao Harry! Anch'io sono contenta di vederti- lo prese in giro Hermione
-Oh, scusa...certo che sono contento di vederti, ma....non sapevo che avessi già dato gli esami di materializzazione.- -Sì stamattina. Ho appena finito, a dire la verità e sono venuta subito qui.- gli rispose Hermione
-Perchè?- le domandò Harry ancora confuso
-Perchè?? Harry sono 15 giorni che ti scrivo e non mi hai mai risposto! lo sai quanto mi hai fatto preoccupare??-
-Scusa...io non avevo voglia di sentire nessuno...ero troppo depresso- le rispose tristemente Harry
-Perchè credi che ti scrivessi allora? Proprio per questo Harry! Volevo aiutarti, starti vicino, volevo che ti sfogassi con me: non ti fa bene tenerti tutto dentro.- gli disse appassionatamente Hermione.
- Lo so, ma vedi...io...-
-Non ti sentirai in colpa, vero? Harry! L'unico colpevole di tutto quello che è successo è Voldemort non tu! Tu ci hai salvati-
-Se non fosse stato per me non sareste nemmeno stati lì- -Oh, Harry! E' a questo che servono gli amici: per starti vicino nel momento del bisogno! E io ci sarò sempre per te Harry. Sempre. Non dimenticarlo mai- Hermione lo abbracciò e Harry, al contatto col suo corpo che aveva tanto sognato in tutto quel tempo lontano da lei, riuscì a esprimere tutte le emozioni che aveva trattenuto fino a quel momento e pianse. Pianse tutto il dolore che aveva represso, tutta la rabbia e tutta la frustrazione per non essere riuscito a salvare Sirius.
Hermione lo lasciò sfogare, poi gli asciugò le lacrime con le dita. A quel contatto così intimo Harry sentì un brivido lungo la schiena; Hermione arrossì, rendendosi conto di quello che aveva appena fatto e si ritirò da lui, ma Harry l'attirò nuovamente a sè e le accarezzò i capelli e il viso.
Quanto era diventata bella! Quanto era stato stupido a non accorgersene prima!
-Harry... dobbiamo andare ora- disse Hermione ritraendosi ancora. Si sentiva troppo scombussolata, doveva riprendere il controllo.
-Andare dove?- le chiese Harry stupito.
-In Grimmauld Place. Sono tutti lì, ora è il posto più sicuro. Ci stanno aspettando. Ti avevo detto che ti avremmo fatto venire via di qui prestissimo, ricordi?- -Sì, ma.. Vuoi dire che posso venir via subito? Davvero?- -Sì, certo...fai i bagagli. Ti aiuto. Gratta e netta disse puntando la bacchetta verso la gabbia di Edvige
-Oh, non fare quella faccia Harry! Io ora sono maggiorenne, posso usare la magia anche fuori da Hogwarts- gli disse Hermione ridendo alla vista della faccia allibita di Harry
-Già è vero, me l'ero dimenticato. Bene, allora io sono pronto. Scendo un attimo a lasciare un biglietto per i miei zii: sono andati fuori con Duddley
-Sì, lo so. Li ha attirati fuori Malocchio per poterci permettere di venir via indisturbati- rispose Hermione. Harry scese di sotto e lasciò un biglietto in cucina; poi prese la Firebolt che Silente gli aveva restituito prima di tornare a casa e tornò su in camera da Hermione.
-Ehmm...Hermione...come facciamo ad andare in Grimmauld Place?- le domandò Harry.
- Con la metropolvere naturalmente. Su scendiamo nel tuo salotto.- disse ancora Hermione prendendolo per mano e scendendo di sotto con lui.
-Hermione, il mio camino non è funzionante- protestò Harry
-Oh, sì che lo è: ci penso io. Incendio- Hermione puntò la bacchetta nel camino e subito un bel fuoco si accese.
-Bene, prendi un po' di polvere volante. Grimmauld Place n. 12- dissero insieme Hermione e Harry tenendosi ancora per mano.
Un minuto dopo rotolavano nel salotto di Grimmaul Place n. 12 sporchi di fuliggine. Hermione atterrò sopra Harry e i suoi bagagli rotolarono per il salotto.
-Finalmente ragazzi! Oh, Harry caro, come stai?- La Signora Weasley lo abbracciò forte.
-Tutto bene Hermione?- disse poi rivolgendosi alla ragazza.
-Oh, sì signora Weasley.- le rispose
-Bene, in giardino ci sono Ron, i gemelli e Ginny che stanno giocando a Quidditch: andate a salutarli. Ai tuoi bagagli penso io Harry, non preoccuparti-
-Sì, andiamo subito.Grazie signora Weasley. Vieni Hermione- Harry la prese per mano e andarono in giardino dai loro amici.
-HARRY!!! Finalmente! Stai bene, amico?- Ron si era precipitato giù appena li aveva visti arrivare.Non si era ancora acorto che si tenevano per mano.
Harry lasciò la mano di hermione e abbracciò l'amico.
-Sì, Ron. Tutto bene. Scusa se non ti ho scirtto. Non ero in vena.-
-Sì l'avevo immaginato. Però mi hai fatto preoccupare da morire, lo sai?- lo sgridò Ron.
-Lo so, Hermione me l'ha detto. Scusami ancora.-Harry lanciò un'occhiata a Hermione che gli sorrise.
-Beh, l'importante è che tu ora sia qui. Dai, prendi la scopa e vieni a giocare- lo invitò Ron.
Harry guardò Hermione: non gli andava di lasciarla sola.
-Vai, Harry. Io resto qui a guardarvi.- gli disse Hermione.
Harry prese la Firebolt e raggiunse gli amici per giocare una partita di quidditch.
Hermione guardava Harry giocare. Era diventato proprio bello e ...tremendamente sexy!Era già da tre anni che era innamorata di lui, ma lui non l'aveva mai considerata.... eppure quel giorno Hermione aveva sentito qualcosa di diverso in lui. Che finalmente si stesse accorgendo di lei? No sto sognando. Non può essere pensò Hermione. Eppure, poco fa, nella usa camera, per un attimo ho pensato che stesse per baciarmi. No, non è possibile....me lo sono sicuramente immaginato! Eppure....
-Uno zellino per i tuoi pensieri- disse Harry facendola sussultare. Non l'aveva sentito arrivare.
-Oh, ciao. già finita la partita?- gli domandò Hermione -Non hai seguito molto il gioco, vedo. Qualche problema?- Harry si sedette sull'erba accanto a lei.
-No...stavo solo pensando che non sono acnora arrivati i risultati dei GUFO- mentì spudoratamente Hermione
-Oh, Hermione, non preoccuparti. Avrai preso il massimo in tutte le materie, stai tranquilla. Sei la migliore allieva di Hogwarts!- Harry le diede un buffetto sulla guancia.
Hermione arrossì.
-Lo credi davvero?- mormorò guardandolo.
-Certamente. Non angustiarti. Dai fammi un sorriso-
Hermione gli sorrise e Harry pensò che non aveva mai visto un sorriso così bello.
-Harry!! Hermione!! Venite è pronta la cena!- urlò Ron da dentro la casa, chiamandoli.
Harry si alzò in piedi e le offrì la mano per aiutarla ad alzarsi.
-Andiamo?-
Hermione gli prese la mano e entrarono in casa tenendosi per mano.

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Capitolo 2
*** Gelosia ***


Capitolo 2
Gelosia
Era già trascorsa una settimana da quando Harry e Hermione erano arrivati a Grimmauld Place. Hermione li aveva messi sotto con i compiti, che lei naturalmente aveva già finito.
In quel momento Hermione stava correggendo i loro temi di Pozioni.
-Ron, non va bene. Devi correggere le cose che ti ho scritto. Harry il tuo va bene invece.- disse loro Hermione riconsegnando loro i compiti.
-Bene, allora ti va di venire un po' fuori in giardino con me intanto che Ron finisce di correggere il suo tema?- le domandò Harry
. -Certo, andiamo. Ron ti aspettiamo fuori.- Hermione prese Harry per mano e uscirono insieme in giardino.
Ginny entrò nel salotto dove Ron stava corregggendo il suo compito.
-Ron, ma che fine hanno fatto Harry e Hermione?- gli chiese Ginny vedendolo solo.
-Sono usciti fuori. Io devo finire qui, dopo li raggiungo.-
-Ron...non ti sembra che Harry e Hermione cerchino sempre di stare da soli ultimamente?- A Ginny non era ancora passata la cotta per Harry: si era messa con Dean per cercare di dimenticarlo, ma ancora non c'era riuscita.
-No, io..non me ne sono accorto...insomma, Harry me l'avrebbe detto se fra lui e Hermione...no sono certo che ti sbagli.- le rispose Ron, anche se ora che Ginny gli aveva messo il dubbio...effettivamente...
-Ron....a te piace Hermione vero?- insistè Ginny -Harry lo sa?--No, non gliel'ho mai detto...ma sono certo che l'ha capito, insomma....è evidente no?- Ron arrossì imbarazzato.
-Non lo so,Ron...Harry non ti porterebbe mai via la ragazza, vero?- continuò Ginny
-Certo che no! io e Hermione però non stiamo insieme ancora Ginny...non dimenticarlo-
-Forse dovresti darti una mossa, allora fratello!- gli disse Ginny andandosene arrabbiata.
Cavolo, che le è preso adesso? Perchè se n'è andata via così arrabbiata? Io le donne non le capisco proprio! Forse però ha ragione...dovrei parlare a Hermione....dirle cosa provo per lei...ma dove trovo il coraggio? E poi è sempre con Harry....certo però che se chiedo a Harry di lasciarmi solo con lei per un po'...sì certo farò così.Ora li raggiungo - Ron si alzò e uscì in giardino a cercare i suoi amici.
Harry e Hermione erano seduti sotto un albero, vicini.
Hermione aveva la testa poggiata sulla spalla di Harry, che stava leggendo una lettera che Edvige gli aveva appena portato.
-Herm, mi hanno riammesso in squadra! E sono il capitano!- esclamò Harry,felice.
Hermione sollevò la testa dalla sua spalla, si voltò verso di lui e lo abbracciò.
-Oh, Harry! E' fantastico! Il quidditch mi annoiava a morte senza di te!- gli disse Hermione contenta per lui.
Sapeva bene quanto il Quidditch fosse importante per Harry ....e quella strega della Umbridge aveva osato squalificarlo a vita: maledetta!!! Ci aveva pensato lei, però, a darle una bella lezione per quello che aveva fatto a Harry!
In quel momento arrivò Ron che li vide abbracciati...e felici. Molto felici. Fu come se un fulmine lo avesse colpito.
No, non è possibile....Ginny ha ragione...si amano! Ma no, cosa dico...Harry me lo avrebbe detto se stessero insieme...stasera gliene parlo Ron tossicchiò e i due ragazzi lo videro.
-Ehi, Ron! Finito il compito?- lo salutò Harry.
-Ron, Harry è stato riammesso in squadra e ne è il capitano! Non è meraviglioso??- lo informò Hermione
Coosa?? Ma non era stato squalificato a vita??? Ero convinto che sarei stato io il capitano quest'anno, con lui fuori squadra! Perchè devo sempre vivere nella sua ombra? Guarda Hermione com'è felice: quando è venuta alla mia festa per l'ammissione in squadra invece si è addormentata e nell'ultima partita in cui ho fatto vincere la squadra lei non mi ha nemmeno visto giocare per andare con Harry da Hagrid. Scommetto che ora che torna a giocare lui non si perderà nemeno una partita!
-Oh, fantastico Harry! Che bella notizia! Allora ci alleniamo un po'? Che ne dici?-Così almeno ti scolli da Hermione! -Certo, amico. Prendo la Firebolt! Herm rimani qui?- dise Harry sciogliendosi dall'abbraccio di Hermione e alzandosi. -Sì, vi guardo giocare- assentì Hermione sorridendogli. Ecco: a me non sorride mai così! Con me litiga e basta! E lui la chiama Herm! Se lo faccio io mi mangia la faccia! -Herm..allora noi andiamo. A dopo- la salutò Ron prendendo la sua Tornado sette. -Ron, quante volte ti ho detto di non chiamarmi Herm! Lo detesto!- gli rispose stizzita Hermione Lo sapevo! Se la chiama così Harry va bene, però... Uff! -Scusa Hermione- Ron partì con la sua Tornado seguito da Harry e si allenarono tutto il pomeriggio. Hermione non staccava gli occhi di dosso da Harry, che ogni tanto si fermava a salutarla con la mano. Quando finalmente finirono di giocare, Harry e Ron andarono a fare la doccia e a cambiarsi per la cena. Hermione andò ad aiutare la signora Weasley ad apparecchiare. -Harry..ti posso parlare un momento?- gli disse Ron appena furono nella loro camera. -Certo, Ron dimmi. -gli rispose Harry mentre iniziava a svestirsi. -Ehmm...senti..cosa c'è fra te e Hermione?- gli domandò Ron -In che senso, scusa? Siamo amici, no?-Harry distolse lo sguardo -Ne sei innamorato?- - Sì lo sono, Ron...ma non so cosa provi lei.- ammise a malincuore Harry -Anch'io la amo, Harry. Lotterò per averla, non sono disposto a rinunciare a lei.-gli disse Ron in tono deciso. -Anch'io non sono disposto a rinunciare a lei, Ron. Che ti devo dire: vinca il migliore! Sceglierà lei, ok?- Harry gli tese la mano: non voleva litigare col suo migliore amico. Ron la prese.- OK Vinca il migliore.- -Bene. Vado a farmi la doccia- Harry si diresse in bagno lasciando Ron solo con i suoi pensieri.
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Capitolo 3
*** Confessioni e litigi ***


Cap. 3
Confessioni e Litigi
Mentre Harry si faceva la doccia, Ron scese di sotto a cercare Hermione.
-Hermione posso parlarti un attimo?- le domandò mentre lei finiva di apparecchiare.
-Certo, Ron. Dimmi pure. Qualcosa non va?-
-In privato...vieni fuori- Ron la prese per un braccio e la trascinò fuori.
-Ehi, Ron! Che ti prende?- Hermione si liberò dalla sua stretta.
-Hermione...voglio sapere...cosa provi per me?- le chiese Ron prendendola fra le braccia.
-Ron...lasciami! Cosa vuoi che provi? Sei un mio amico, ti voglio bene- Hermione si divincolava cercando di sfuggirgli.
-Nient'altro? Hermione...io ti amo! Non posso più nasconderlo! Sono due anni che provo questi sentimenti per te, non puoi non essertene accorta!- Ron le prese il viso fra le mani e la obbligò a guardarla negli occhi.
-Ron...io...non lo sapevo. Io...mi dispiace, Ron. Io non ti amo, non in quel senso...io...amo un altro- gli confessò Hermione.
Ron sobbalzò come se avesse appena ricevuto un pugno nello stomaco.
-No! Non è possibile....non ci credo! Chi è? Viktor? o Harry! DIMMELO!!- Ron la strattonò con forza.
-Ron..smettila, ti prego...mi fai paura- Hermione scoppiò in lacrime.
-DEVI DIRMELO!!!- urlò ancora Ron scuotendola con forza mentre Hermione singhiozzava forte.
Successe tutto in un attimo: Hermione si ritrovò libera e si accasciò per terra ancora in lacrime e Ron si ritrovò a terra col naso rotto.
Harry, sentito Hermione che urlava, era arrivato di corsa, aveva visto Hermione in lacrime, Ron che la maltrattava e si era precipitato a salvarla, colpendo Ron con un pugno fortissimo che gli ruppe il naso.
-Herm. tesoro! Vieni, qui: è tutto finito ora- Harry si inginocchiò per terra vicino Hermione e la prese fra le braccia. Hermione si aggrappò a lui con forza e Harry la strinse forte mentre le sussurrava dolcemente nell'orecchio:
-E' tutto finito, Herm...ci sono io, ora . Non ti farà più del male...non glielo permetterò....stai tranquilla. Ti proteggerò sempre, tesoro mio.-
Hermione smise di piangere e alzò il viso verso lui. Harry le asciugò le lacrime con un dito e Hermione rabbrividì a quel tocco così intimo!
Ti prego, ti prego, baciami Harry...baciami... pregò dentro di sè Hermione perdendosi nei suoi meravigliosi occhi verdi che sapevano leggere dentro la sua anima.
-Herm...- mormorò Harry accarezzandole il viso
-Harry...- gli sussurrò lei in risposta avvicinando il viso al suo.
-MA BRAVI!!! DAVVERO UN BEL QUADRETTO!!! VI DETESTO, NON VOGLIO + AVERE A CHE FARE CON VOI!!!- Urlò loro Ron, che ora si era ripreso e rialzato; poi scappò in casa.
-Oh, Harry! - un'altra lacrima stava scedendo lungo il viso di Hermione mentre guardava il loro migliore amico andarsene arrabbiato.
-Herm...stai tranquilla: gli passerà.-
-No, non credo. Tu non sai cosa mi ha detto, prima...- singhiozzò Hermione stringendosi ancora a lui.
-Sì lo so. Prima, in camera, mi ha detto che ti amava e che avrebbe combattuto per te....e io...- Harry si interruppe
-Tu cosa?- lo incalzò Hermione alzando il viso verso di lui.
Harry non seppe resistere a quei dolcissimi occhi color cioccolato, ancora pieni di lacrime. Era così bella!
-Io gli ho detto che ti amavo anch'io e che sarebbe stata guerra. Non avrei mai immaginato, però, che arrivasse a farti del male: lo avrei ucciso prima!-
-Oh, Harry! Anch'io ti amo. Ti amo da morire!!- Hermione avvicinò il viso verso di lui; Harry l'accarezzò dolcemente e le disse:- Come sei bella!- poi la baciò dolcemente.

Sì! Finalmente sei mia! Non posso credere alla mia fortuna: tu mi ami! Non sai quanto ho desiderato questo momento. C'è stato un momento in cui ero convinto che tu amassi Ron e non me...per questo mi sono buttato su Cho...Hermione...non sai quello che sei per me....tu sei perfetta...una perfetta unione di corpo e mente...io ti amo così tanto....mi sei sempre stata vicina, mi hai sempre aiutato, anche quando io ti respingevo e ti trattavo male....non mi hai mai abbandonato...mi hai sempre sostenuto anche quando pensavi che le mie scelte fossero sbagliate, tu eri sempre lì, vicino a me, nel bene e nel male...quanto sono stato cieco e idiota a non capirlo fino adesso, amore mio...ma ora sei mia...niente potrà più dividerci...niente...

Non riesco a crederci: lo sto baciando davvero! Lui mi ama!! Spero solo che non sia un sogno....non voglio svegliarmi...Dio ti prego, fa che sia vero, fa che lui mi ami davvero! Quanto l'ho desiderato...tutti questi anni! E ora è mio! Finalmente è mio! Non permetterò mai a nessuno di portarmelo via, dovessi morire...andrei all'inferno per te, Harry...non c'è niente che non farei per te...io ti amo così tanto, amore mio...ti amo così tanto...lo sent questo mio amore, Harry? Riesco a trasmettertelo? Oh, spero tanto di sì! Io il tuo amore lo sento....come sono felice: mi ami! Mi ami davvero! Farò di tutto per renderti felice, amore, tutto.....ti amo tanto Harry!

-Herm...io ti amo da morire!- le sussurrò ancora Harry quando le loro labbra si stacarono per riprendere fiato.
-Dimmelo ancora, Harry...voglio sntirtelo dire...- mormorò Hermione annegando nel verde dei suoi occhi
-Ti amo Hermione Granger! Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo- le ripetè ancora Harry riempendole il viso di piccoli, teneri baci.
-Oh, Harry! Ti amo tanto anch'io! Non lasciarmi mai, Harry...giuramelo!-
-Te lo giuro, amore mio...morirei piuttosto di lasciarti....e nemmeno la morte ci potrà separare...-
Harry la baciò ancora, appassionatamente. Hermione si sentiva girare la testa dalla felicità....
Furono interrotti dalla signora Weasley che li chiamava per la cena.
Harry prese per mano Hermione e entrò insieme a lei in casa.
Appena entrati Lupin li vide e sorrise loro: gli sembrava di rivedere James e Lily il giorno in cui si erano messi insieme. Harry e Hermione erano raggianti di felicità e nei loro visi si leggeva tutto l'amore che li univa.
-Congratulazioni ragazzi! Sapevo che sareste finiti insieme prima o poi...- li accolse Lupin.
Harry gli sorrise e lo seguì in cucina.
C'erano già tutti: Malocchio, Tonks, i gemelli, Ginny, i signori Weasley...mancava solo Ron.
-Beh, sedetevi ragazzi, che aspettate?- gli disse la signora Weasley vedendoli lì impalati.
-Ehmm..signora...vorrei fare un annuncio, prima di iniziare a mangiare..- disse Harry guardando Hermione
-Davvero, Harry caro? Che annuncio?- gli domandò la signora Weasley stupita.
Harry che ancora teneva per mano Hermione andò a capotavola e disse davanti a tutti: -Io e Hermione ci siamo fidanzati!-
Ginny sbiancò mentre la signora Weasley lanciò un urlo: tutti gli altri applaudirono.
-Oh, ragazzi! Io...sono contenta per voi!!- la signora Weasley li abbracciò e finalmente si sedettero tutti a mangiare.

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Capitolo 4
*** Mamma ***


4 Capitolo
Mamma
La mattina dopo, quando Harry si svegliò, Ron non era in camera: doveva essersi alzato presto per non dovergli parlare. Harry si mise gli occhiali e gardò la sveglia sul comodino: erano quasi le nove. Si fece una doccia veloce, si vestì e scese in cucina per fare colazione.
-Buongiorno Harry, caro! cosa ti preparo?- gli domandò afettuosamente la signora Weasey dandogli un bacio.
-Grazie Signora Weasley: nessuno mi ha mai salutato con un bacio la mattina. Prendo solo un po' di pane tostato, grazie- rispose Harry quando la signora Weasley lo lasciò andare.
-Oh, Harry caro!- la signora Weasley si era commossa alle parole di Harry.- Senti smettila di chiamarmi signora Weasley: sarei molto, molto contenta se mi chiamassi mamma...per me sei come un altro figlio lo sai, vero?- la Signora Weasley lo abbracciò forte e questa volta fu Harry a commuoversi: anche lui aveva sempre considerato la signora Weasely una seconda mamma.
-Grazie....mamma Weasley- le sussurrò Harry con voce rotta dall'emozione. La signora Weasley si sciolse dall'abbraccio e si asciugò una lacrima col grembiule; poi sparì ai fornelli a preparare la colazione dicendo:
-Ti preparo il pane tostato, Harry caro.-
-Mamma Weasley...dove sono Ron e Hermione?- le domandò Harry quando la signora Weasley tornò col suo pane tostato.
-Hermione deve ancora scendere e Ron è fuori in giardino con Fred e George a giocare a quidditch.- gli rispose Molly -Allora li raggiungo. Buona giornata, mamma- Harry le diede un bacio e uscì in giardino.
-Ehi, Harry! Prendi la scopa e vieni a giocare!- lo chiamò Fred
-Arrivo!- Harry andò a prendere la Firebolt e li raggiunse. Si accorse che Ron lo guardava male: evidentemente non gli era ancora passata la rabbia del giorno prima, ma Harry lo ignorò. Era lui che aveva sbagliato e doveva essere lui a fare il primpo passo per riconciliarsi.
Una mezz'oretta più tardi arrivò Hermione che si sedette soto un albero lì vicino a fare i compiti.
Harry non la vide subito perchè era concentrato nel gioco; quando però se ne accorse, piantò lì i suoi amici e scese dalla sua fidanzata.
-Buongiorno principessa. Dormito bene?- le domandò sedendosi sull'erba insieme a lei. Hermione sobbalzò spaventata: non l'aveva sentito arrivare.
-Harry! Non stavi giocando?-
-Ti ho visto qui sola soletta e ho pensato di venire a farti compagnia...- le disse Harry prendendola fra le braccia.
Ron stava guardando la scena verde di rabbia e non si accorse di George che gli aveva segnato un goal.
-Ehi, fratello, stai attento! Non ti distrarre!- -Scusa George. Continuiamo pure- rispose Ron tornando al gioco.
-Tranquillo Ronnie...vedrai che troverai presto anche tu una ragazza!- gli disse Fred dandogli una pacca sulle spalle.
-Sì, certo...torniamo a giocare-
-Ti ho già detto che sei bellissima?- le domandò Harry accarezzandole i capelli.
-Oggi ancora no...- Hermione gli sorrise: lui sì che era bello! Adorava tutto di lui: i capelli neri come la notte, i suoi magnetici occhi verdi, il suo sorriso, la sua dolcezza, i suoi scatti d'ira...non avrebbe cambiato assolutamente nienete di lui.
-Ti ho già detto che ti amo?- gli domandò lei
-Oggi ancora no...- le rispose lui, facendole il verso. Scoppiarono entrambi a ridere. Harry la attirò a sè e la baciò dolcemente.
Ron li osservò con sguardo assassino.
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Capitolo 5
*** Rimorsi e Riconciliazioni ***


Capitolo 5
Rimorsi e Riconciliazioni
Ron entrò in cucina per primo quella mattina. Harry stava ancora facendosi la doccia e anche Hermione non era ancora scesa.
Meglio così. Preferisco vederli il meno possibile. Mi danno la nausea con tutte quelle smancerie, il tenersi coninuamente per mano....Non vedo l'ora di tornare a Hogwarts! pensò Ron mentre sua madre gli passava il pane tostato e la marmellata di ciliegie.
-Ronnie...che ti succede caro? Sei strano in questi giorni. Cos'è successo tra te, Harry e Hermione? Vi parlate a malapena- gli domandò preoccupata la signora Weasley. Era già da un po' che glielo voleva chiedere ma non trovava mai il momento opportuno.
-Niente mamma. Non preoccuparti- le rispose mogio Ron. -E' per Hermione mamma. Hanno litigato per lei. -Ginny entrò in cucina in quel momento e si sedette a tavola con Ron.
-Cosa? Ronald! Sei innamorato anche tu di Hermione? Com'è possibile? Insomma...come hai fatto a non accorgerti in tutti questi anni che lei è sempre stata innamorata di Harry?-
-Grazie mamma. Sai sempre come tirarmi su il morale...- brontolò Ron bevendo il suo caffelatte.
-Ronnie...non è colpa loro se si sono innamorati. I sentimenti non si comandano. Non l'hanno fatto per ferirti.-cercò di spiegargli sua madre.
-Lo so, mamma...è solo che Harry ottiene sempre tutto e io mai niente.-
-Non è vero, Ron. Harry non ha mai ottenuto niente invece. Ha perso i suoi genitori a solo un anno, vive da sempre con degli zii che lo detestano e lo maltrattano, non gli danno nemmeno da mangiare! Quando finalmente aveva trovato il suo padrino e si era affezionato a lui vedendolo come una figura paterna, Tu-Sai-Chi gli ha ucciso anche lui. Tutte le persone che ha amato gli sono state portate via...non ha mai avuto una famiglia, nè degli amici finchè non ha conosciuto voi. Come puoi dire che ha sempre ottenuto tutto e tu niente, Ronald? Tu hai una famiglia che ti adora, un sacco di amici, sei sempre stato amato e coccolato....come puoi comportarti così? Mi fai vergognare di te!- la signora Weasley scoppiò in lacrime e uscì dalla stanza.
Ron d'altro canto non stava certo meglio: sua madre lo aveva fatto sentire tremendamente in colpa. Tutto quello che gli aveva detto era vero e lui si era comportato veramente da stupido e da egoista. Doveva assolutamente parlare con Harry e fare la pace con lui e con Hermione.
Anche Ginny era rimasta senza parole dopo la sfuriata della mamma: sapeva che aveva ragione, ma non se la sentiva di dirlo a Ron temendo di peggiorare le cose. Ron si alzò e uscì in giardino: aveva bisogno di riflettere.
Dopo quello che gli parve un tempo interminabile anche Harry e Hermione uscirono in giardino finalmente. Si sedettero un po' lontano da lui perchè sapevano che non voleva stare con loro.
Ron si alzò e gli si avvicinò.
-Ehmm...Harry, Hermione...io...vi chiedo scusa per il mio comportamento di questi giorni e per essermi arrabbiato con voi. Sono stato prorpio un'idiota. Soprattutto voglio scusarmi con te, Hermione, per come ti ho trattato l'altro giorno. Sono stato imperdonabile.-
Hermione si alzò e lo abbracciò.
-Ron, non importa. Ti perdono.-
Ron le sorrise, contento.
-Harry...mi sono comportato male anche con te: puoi perdonarmi?- disse poi rivolto all'amico
-Certo Ron. Scusami anche tu.- Anche Harry si alzò e abbracciò l'amico.
-Beh, allora...ti va una partita di quidditch? Vado a chiamare i miei fratelli!-
-Certo! Vengo dentro con te a prendere la Firebolt- Hermione li guardòandarsene. finalmente tutti i contrasti erano stati risolti. O Almeno così credeva.
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Capitolo 6
*** Il Compleanno di Harry ***


Capitolo 6
Il Compleanno di Harry
Quella mattina Harry fu svegliato in maniera molto particolare.
Stava dormendo profondamente e sognava Hermione quando all'improvviso gli sembrò di baciarla per davvero e non solo nel sogno....sentiva la sua lingua delineargli il bordo delle labbra...infatti Hermione aveva voluto dargli un dolce buongiorno per il suo sedicesimo compleanno. Quando sentì la lingua di Hermione, finalmente riuscita a entrare nella sua bocca capì che non era un sogno...Harry ricambiò il bacio giocando con la sua lingua fino a toglierle il fiato.
-Buongiorno amore mio. Buon compleanno.- gli sussurrò teneramente Hermione quando lui aprì gli occhi.
-Grazie. E' la prima volta che qualcuno mi fa gli auguri per il mio compleanno la mattina!- le rispose Harry con uno dei suoi magnifici sorrisi.
-Beh, ora vado. Ci tenevo a essere la prima a farti gli auguri, ma ora devi vestirti. Ti aspetto di sotto.-
Hermione gli diede un'altro veloce bacio, poi uscì dalla staza salutandolo con la mano.
Harry si alzò sorridendo.
Quando scese si rese conto di essersi alzato per ultimo.
Tutti naturalmente gli fecero gli auguri e Harry pensò che quello era sicuramente il + bel compleanno della sau vita.
La signora Weasley lo informò che quel giorno sarebbero andati a Diagon Alley a comprare il necessario per la scuola e di sbrigarsi a fare colazione.
Stavano per entrare nel camino con la polvere volante quando arrivarono i gufi con posta da Hogwarts.
-I RISULTATI DEI GUFO!!!! esclamò Hermione correndo a prendere la sua lettera. Anche Ron e Harry la seguirono e mamma Weasley si avvicinò a loro, emozionata.
-DODICI GUFO!!! Ho preso Eccezionale in tutte le materie!!!- urlò Hermione contenta mettendosi a saltare e ballare per la stanza.
-Io invece ho preso 7 GUFO: Astronomia: Accettabile (A); Cura delle creature magiche: Oltre ogni Previsione (O); Incantesimi: O; Difesa contro le arti oscure: Eccellente (E); Divinazione: Scadente (S); (Bocciato) Erbologia: O; Storia della magia: Desolante (D); (Bocciato) Pozioni: O; Trasfigurazione: O - disse Harry.
Aveva preso solo O in Pozioni mentre Piton accettava al suo corso solo quelli che avevano preso E: avrebbe dovuto rinunciare al suo sogno di diventare Auror?
-A te com'è andata Ron?- gli chiese poi Hermione. Anche la signora Weasely non aspettava altro.
-Insomma.... ho preso solo accettabile in Pozioni, quindi dovrò rinunciare alla carriera di Auror...in totale 6 gufo- Ron sembrava triste: sperava davvero tanto di diventare Auror.
-Oh, Ron, sono sicuro che ci sarà un'altra soluzione, vedrai- cercò di consolarlo Harry
-Sì, beh..ora andiamo. Diagon Alley ci aspetta.- rispose Ron entrando nel camino e pronunciando DIAGON ALLEY spargendo la polvere volante nel camino e scomparendo in una nube di fumo verde.
Pochi minuti dopo erano arrivati tutti. Andarono subito al Ghirigoro a comprare i libri e poi da Madama McLan per prendere delle nuove divise perchè erano molto cresciuti dall'anno prima.
Dopo andarono da McMarrin per comprare delle pergamente, delle penne d'aquila e dell'inchiostro; poi a comprare gli ingredienti base per le pozioni e infine andarono da Accessori per il Quidditch fermandosi ad ammirare la nuova Firebolt 2005, ancora + veloce e + sicura.
Dopo gli acquisti si fermarono a mangiare dei panini in un bar e infine il pomeriggio andarono a vedere i Tiri Vispi Weasely, il negozio di Fred e George che avevano aperto l'anno prima, grazie alla vincita del Torneo 3 Maghi di Harry che aveva regalato loro.
Il negozio era veramente bello e i gemelli avevano inventato un sacco di scherzi nuovi molto divertenti.
Harry ne comprò qualcuno...magari li avrebbe potuti usare su Malfoy...
-Harry ti va di vedere il magazzino?- gli domandò Fred
-Certo!- rispose Harry e andò insieme a loro e a tutti gli altri nel magazzino.
-Ehmm..George perchè non accendete la luce?- gli domandò Harry entrando nel magazzino completamente al buio...ma poi...
-SORPRESA!!!!!!- la luce si accese d'improvviso e lì c'erano tutti, ma prorpio tutti i loro amici! Calì e Padma Patil, Lavanda Brown, Seamus Finnigan, Neville Paciock, Dean Thomas, Cho Chang, Angelina Johnson, Katie Bell, Alicia Spinnet, Lee Jordan, i fratelli Canon, il Professor Lupin, Malocchio Moody, Tonks, Arabella Figg e anche il Professor Silente e la Professoressa McGranitt! Harry era senza parole e anche commosso.
-Io..non so che dire...grazie, grazie a tutti!- balbettò emozionato.
-Ringrazia Hermione, è lei che ha avuto l'idea e ha organizzato tutto. Buon compleanno Harry! - il Professor Lupin fu il primo ad andare a salutarlo, dopo di lui andarono tutti.
La signora Weasley aveva preparato una torta meravigliosa con la panna e i frutti di bosco e anche un sacco di altre cose, biscotti, salatini ecc.. Fred e george avevano comprato litri di burrobirra nel miglior negozio di Hogsmeade che gli avevano consigliato e infatti Harry non aveva mai sentito una burrobirra così buona.
Passarono tutto il pomeriggio insieme e si divertirono un sacco, infine venne il momento dei regali. il Professor Lupin,Arabella Figg, Tonks e Moody gli avevano regalato una collana di libri di difesa contro le arti oscure che gli sarebbero senz'altro stati utili per l'Es mentre i loro amici gli avevano regalato un sacco di dolci, libri sul quidditch e degli scherzi di Zonko. Ron gli aveva regalato dei Tiri Vispi Weasley mentre Hermione lo aveva stupito. Gli aveva regalato una runa protettiva dentro un sacchettino di seta rosso e si era raccomandata di tenerlo sempre con sè. Harry le promise che non se lo sarebbe mai tolto.
Quando fu sera tornarono a casa e lui e Ron si misero a gicare un po' a scacchi magici. Avevano mangiato talmente tanto alla festa che quella sera nessuno avrebbe cenato.
A mezzanotte stavano ancora giocando a scacchi mentre Hermione leggeva un libro davanti al fuoco del camino. A un tratto si accorsero di essere rimasti soli e Ron disse: -Sono stanco morto...vado a letto. Buonanotte.- Ron sbadigliò vistosamente.
-Hermione lanciò un'occhiata a Harry che comprese al volo.
-Ehmm..io resto ancora un po' qui Ron. Vengo + tardi.- gli rispose Harry
-Ok. Ciao.- Ron andò di sopra sbadigliando ancora.
Appena fu sparito dalla vista Hermione andò in braccio a Harry e lo baciò con passione, passandogli le mani fra i capelli.
Harry la strinse forte a sè e le accarezzò la schiena.
Hermione scese a baciargli il collo e il lobo dell'orecchio facendolo fremere finchè Harry non le catturò di nuovo la bocca in un'altro bacio mozzafiato. Hermione iniziò a slacciargli i bottoni della camicia e gli accarezzò il petto.
Gli sfilò la camicia continuando a baciarlo sulla bocca, sul collo, sul petto ....poi iniziò a slacciargli la cintura e a sfilargli i pantaloni.
Harry con un solo gesto le strappò il vestito di dosso: rima se senza fiato alla ista del completino intimo bianco di pizzo estremamente sexy che indossava.
-Sei bellissima...- mormorò baciandole il collo mentre le slacciava il reggiseno.
Hermione arrossì quando lui glielo tolse e distolse lo sguardo. Lui se ne accorse, le alzò il viso in modo da guardarla negli occhi e le disse:
-Sei meravigliosa...e molto sexy!- la baciò ancora sulla bocca facendole girare la testa, poi scese giù fino al seno e le stuzzicò i capezzoli con la lingua finchè non si inturgidirono diventando rosso fuoco. Hermione gemette.
-Se non mi fermi ora...poi non riuscirò più a farlo- le mormorò guardandola negli occhi
-Non voglio che ti fermi.-Hermione lo baciò ancora e questa volta Harry capì di essere perduto.
Hermione gli sfilò i boxer e gli accarezzò l'inguine: questa volta fu lui a gemere forte.
Harry le accarezzò dolcemente tutto il corpo e le sfilò le mutandine facendole volare sul pavimento.
Hermione aprì le gambe e lo fece entrare in lei. Harry la baciò ancora a lungo, stordendola comlpetamente. Iniziò a muoversi piano dentro di lei, non voleva farle male. Hermione strinse le gambe attorno a lui aiutandolo ad entrare sempre più dentro di lei: era talmente eccitata e bagnata che non sentì nemmeno male. Harry iniziò a muoversi sempre più veloce e lei mosse il nìbacino per aiutarlo. I movimenti di Harry la travolsero...era completamente in balia dei sensi. Hermione si sentiva impazzire....raggiunsero l'apice del piacere insieme, unendo i loro corpi e le loro anime in un legame indissolubile.
-Buon compleanno Harry- gli sussurrò Hermione appena riprese fiato.
-E' stato senz'altro il compleanno più bello della mia vita...grazie a te. Mi sono sempre piaciuti i tuoi regali- le disse Harry ammiccando.
Scoppiarono entrambi a ridere.
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Capitolo 7
*** Ritorno a Hogwarts ***


Capitolo 7
Ritorno a Hogwarts
-Ronald!! Ti vuoi sbrigare?? Siamo in ritardo!- urlò la signora Weasley al figlio che non era ancora pronto. Come al solito sarebbero arrivati in stazione per il rotto della cuffia!
-Un attimo mamma!- le gridò Ron in risposta dal piano di sopra.
-Ginny! Ginny cara tu sei pronta?- Molly fermò la sua figlia più piccola che stava trasportando il suo baule per le scale.
-Sì, mamma. Carico questo in macchina.- le rispose Ginny indicando il suo baule.
-Bene, cara. Vai pure. Harry, Hermione siete pronti?- chiese poi vedendo passare i due fidanzati.
-Sì signora Weasley, abbiamo già caricato le nostre cose in macchina.- le rispose hermione mentre stava cercando di convincere Grattastinchi a entrare nella sua gabbietta.
-Ottimo, manca solo Ron allora. RONALD!!!!- la signora Weasley andò di nuovo ai piedi delle scale a richiamare il figlio.
-Eccomi!- finalmente anche Ron scese le scale col suo baule e la gabbia di Leotordo.
-Sei sempre l'ultimo. Su muoversi: tutti in macchina!!-La signora Weasley li fece entrare tutti nella macchina che il Ministero aveva prestato un'altra volta per l'occasione al marito.
Nel giro di un quarto d'ora erano già alla stazione. Erano le undici meno cinque e il treno partiva alle undici in punto.
-Ciao mamma! -Ron le diede un bacio e salì sul treno. -Grazie di tutto Signora Wealey.- anche Hermione le diede un bacio sulla guancia e salì sul treno.
Quando fu il turno di Harry la signora Wesley lo abbracciò talmente forte che quasi lo stritolava.
-Riguardati Harry caro. Stai attento e non fare sciocchezze. Non correre rischi inutili, mi raccomando.- la signora Weasley gli accarezzò i capelli e gli diede un bacio.
-Grazie mamma Weasley. Ci vediamo quest'estate.- erano entrambi commossi quando Harry salì sul treno.
-Venite questo scompartimento è libero. - li chiamò Harry. -Ehmm...Harry...io e Ron dobbiamo andare nello scompartimento dei Prefetti ricordi? Più tardi però ti veniamo a trovare, promesso!- gli promise Hermione dandogli un lieve bacio sulle labbra.
Harry era parecchio infaastidito: Ron e Hermione insieme per tutto il viaggio! Aveva dimenticato che erano Prefetti. Sedette nello scompartimento insieme a Ginny e si mise a leggere un libro sul quidditch che i suoi amici gli avevano regalato per il compleanno.
-Ehmm...Harry io vado a fare un giro.- gli disse Ginny dopo un po'.
-Ok ciao- Harry tornò alla sua lettura, ma pochi minuti dopo fu interrotto ancora.
-Ciao Harry! Posso sedermi qui con te? E' tutto pieno.- Neville era apparso sulla soglia della porta dello scompartimento.
-Certo Neville. Come hai passato le vacanze?- Neville era uno dei suoi più cari amici. Specialmente negli ultimi due anni si era affezionato molto a lui.
-Bene. Sono stato al mare con mia nonna in Italia e siamo tornati per il tuo compleanno.
-Ne sono felice. La festa non sarebbe stata la stessa senza di te.- gli disse Harry.
In quel momento sentirono degli urli femminili...
Io questa voce la conosco... pensò Harry
-GINNY!!!!- Harry e Neville corsero fuori dallo scompartimento e seguirono gli strilli di Ginny.
Draco Malfoy la stava insultando come al solito.
-Stammi lontano babbanofila! Non sei degna di avvicinarti a me!- Malfoy le aveva puntato contro la bacchetta.
-Lasciala stare Malfoy!- Harry si mise davanti a Ginny proteggendola.
-Guarda Guarda..Sfregiato...e c'è anche il ritardato!- aggiunse Malfoy indicando Neville
-Non azzardarti a offendere Neville- Harry si stava arrabbiando. Come si permetteva?
-Chi me lo impedirebbe: tu?-
-Esatto.- Anche Harry ora aveva tirato fuori la bacchetta.
-Petrificus Totalus!- disse Malfoy lanciandogli l'incantesimo; ma Harry fu più veloce. si spostò e gli lanciò contro uno schiantesimo.
-Stupeficium!- Malfoy crollò a terra.
-Oh, Harry grazie.- lo ringraziò Ginny
-Lo lasciamo qui?- gli domandò Neville.
-Perchè no? Andiamo- Harry, Neville e Ginny tornarono nel loro scompartimento e non en uscirono + fino a destinazione.
-Meno male che era solo e non c'erano i suoi scagnozzi Tiger e Goyle con lui!- commentò Neville.
-Sì. hai ragione-assentì Harry: così non c'erano testimoni e Malfoy non poteva denunciarlo.
Ginny era strana però dopo l'incontro con Malfoy: non aveva + aperto bocca. Harry aveva cercato di chiederle cos'era successo prima che arrivassero loro, ma lei non aveva voluto dirglielo.
Del resto come poteva dire loro che Malfoy l'aveva baciata? Harry l'avrebbe detto a Ron e Ron si sarebbe cacciato nei guai per vendicarsi. Soprattutto però non poteva dirglielo perchè in realtà...le era piaciuto! Non riusciva a capire però perchè subito dopo averla baciata Draco l'aveva allontanata dicendole di non toccarlo perchè non ne era degna. Era stato lui a baciarla!
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Capitolo 8
*** L'appuntamento ***


Capitolo 8.
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L'appuntamento.
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Ginny non riusciva a dormire. Ripensava a Draco Malfoy: perchè l'aveva baciata? Lui la disprezzava, gliel'aveva detto chiaramente: -Lasciami stare, non sei degna di toccarmi babbanofila!-.
Allora perchè?.
Poi c'era Harry, il suo grande amore; ma lui non l'amava: amava Hermione!.
La mia migliore amica pensò Ginny. Perchè proprio lei? Non poteva mettersi con Ron? Lui l'amava tanto! Beh, anche lui stava soffrendo molto per questo situazione..
Se solo ci fosse un modo per separarli.....
No Ginny, non devi pensare queste cose, non è giusto.
si disse Ginny..
Come poteva dimenticarlo? Non c'era riuscita in sei anni, come poteva farlo ora? Per di + diventava sempre + bello con quei capelli neri sempre spettinati quei ciuffetti che gli ricadevano sempre sugli occhi....i suoi bellissimi, magnetici occhi verdi.....come poteva non sognare quegli occhi? Per non parlare della sua bocca così sexy...del suo fisico asciutto e modellato dal Quidditch....era favoloso!.
Devo ammettere però che anche Malfoy è diventato carino: anche i suoi occhi blu sono belli e anche lui ha fatto un fisico......
Ginny! Che razza di pensieri sono questi!.
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E se Malfoy fosse stato attratto da lei? No, che vado a pensare: Draco Malfoy attratto da Ginny Weasley?? Che stupida che sono!.
Però mi ha baciato.... Ginny basta è ora di dormire!
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Ginny si girò dall'altra parte e si mise a dormire......ma la sua mente era ancora talmente immersa in Draco Malfoy che lo sognò: sogno di baciarlo ancora......
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Quando fu a colazione la mattina seguente un gufo le portò una lettera: era di Draco Malfoy..
Stanotte all'una in Biblioteca. Ti aspetto..
Ginny la lesse due volte tanto era stupita, poi lanciò un'occhiata al tavolo dei Serpevrde e annuì a Draco Malfoy che la stava guardando..
Ma perchè voleva vederla?.
-GINNY! Mi ascolti????- urlò Ron cercando di attirare la sua attenzione. Ginny tornò alla realtà e si volse verso di lui..
-Finalmente! A che cavolo stavi pensando?-.
-Scusa Ron, ero soprappensiero. Dicevi?-.
-Niente di particolare, volevo solo chiaccherare un po'. Quei due sono talmente persi l'uno nell'altra che non si accorgono del mondo che li circonda! Non fanno altro che darsi bacetti e farsi le coccole: disgustoso!- disse Ron indicando Harry e Hermione. Harry le stava baciando il collo e Hermione rideva accarezzandogli i capelli..
-Mi spiace Ron. Ti senti escluso, vero? Per di + sei ancora innamorato di lei: possibile che quei due non abbiano un po' di sensibilità?- gli rispose arrabbiata Ginny..
-Beh, se io fossi nei panni di Harry me ne infischierei altamente dei suoi sentimenti...e lui naturalmente sta facendo lo stesso!- commentò Ron in tono depresso..
-Già...scusa Ron, ma ora devo andare a lezione. Ci vediamo + tardi ok?- Ginny si alzò e uscì dalla sala lanciando un'occhiata a Draco che la fissava ancora..
-Ehmm...scusate il disturbo...ma avremo due ore di Piton, stamattina: dovremmo andare.- disse Ron a Harry e Hermione. -Oh, sì Ron. Andiamo- disse Harry prendendo per mano Hermione..
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-Bene, vedo che ci sono alcuni fra voi che non pensavo sarebbero riusciti a entrare ancora nel mio corso.....spero che quest'anno vi deciderete a studiare...- disse Piton rivolto a Harry, Ron e Neville. -oggi prepareremo il Veritaserum ovvero la Pozione della Verità. Sulla lavagna ci sono le istruzioni: avete due ore di tempo:iniziate!- continuò poi..
Harry e Ron si lanciarono un'occhiata: era una delle pozioni + difficili..
Alla fine delle due ore Hermione era riuscita a ottenere la pozione color verde acido come doveva essere, quella di Neville era giallognola, quella di Ron verde scuro mentre a Harry per la prima volta era venuta bene! Anche la sua infatti era verde acido come quella di Hermione. Quando consegnò la sua fialetta a Piton, questi lo guardò male e gli disse di berla..
-Bevila Potter!- insitè Piton vedendo che Harry non si muoveva..
Harry gli lanciò un'occhiata di disprezzo e la bevve..
-Sei innamorato?- gli domandò Piton, crudele come al solito..
-Sì- rispose Harry. Hermione arrossì..
-Come si chiama?- continuò Piton, sadico..
-Non sono affari suoi!- gli rispose Harry. Piton era sbalordito: non era possibile opporsi al Veritaserum! Tutta la classe trattenne il fiato..
-Come hai detto?- sibilò Piton.
-Ho detto che non sono affari suoi. Sono riuscito a sconfiggere la maledizione Imperius, cosa vuole che sia un stupida pozione?- gli rispose ancora Harry in tono arrabbiato..
-Evidentemente la tua pozione non era preparata bene. Granger, dammi la tua!-Piton strappò dalle mani la fialetta di pozione di Hermione e la diede a Harry dicendogli:-Bevi questa!-.
Harry la bevve con un sorriso..
-Di chi sei innamorato?- gli domandò ancora Piton..
-Le ripeto che non sono affari suoi!- insistè Harry. Piton divenne verde di rabbia..
-Non è possibile! Fuori, vattene!- urlò Piton, arrabbiato: come osava prendersi gioco di lui? Quel piccolo, bastardo, arrogante....
-Arrivederci professore- lo salutò Harry malignamente uscendo dall'aula..
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-Harry, come diavolo hai fatto?- gli chiese Ron appena uscirono.
-Beh, è molto simile alla maledizione Imperius: mi sono opposto.-.
-Harry, è impossibile riuscire a resistere al veritaserum....solo un mago potentissimo ci riuscirebbe- gli rispose Hermione.
-Non so, Herm...io non ho fatto una gran fatica a dire il vero...forse le lezioni di occlumanzia dell'anno scorso hanno funzionato e io ho solo chiuso la mente, non so che dirti.-.
-non so nemmeno io, Harry. Piton era furibondo!-.
-ne sono felice, così impara quel verme!- ribattè Harry..
-Andiamo, abbiamo lezione con Hagrid, ora.- tagliò corto Hermione..
La lezione con Hagrid andò molto meglio e il pomeriggio erano liberi, non avevano nemmeno i compiti, così decisero di andare un po' al lago..
Le giornata era calda e al lago si stava benissimo..
Hermione si sedette in riva al lago e Harry si sedette dietro di lei, abbracciandola e attirandola a sè..
Hermione si lasciò andare e appoggiò la testa sul suo petto. Harry le diede un bacio fra i capelli, Hermione si girò a guardarlo, avvicinò il viso a quello di lui e lo baciò..
Ron se ne andò sentendosi di troppo; loro non se ne accorsero. Erano totalmente immersi l'uno nell'altra..
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Mentre tornava al castello, Ron si sentì chiamare. Si girò e vide Luna Lovegood che veniva verso di lui..
-Ciao! Come stai? Come mai sei solo?- Luna era cambiata molto: i suoi capelli ora erano di un bel biondo dorato, gli occhi azzurro chiaro come il cielo, era snella ma... beh diciamo che aveva le curve al posto giusto. Era vestita sempre in modo stravagante, ma le si addiceva. Chiunque altra sarebbe stata ridicola vestita così...ma lei stava bene..
-Ciao Luna. Harry e Hermione sono al lago...sai loro...si sono messi insieme, così io...beh diciamo che ho + tempo libero!- le rispose Ron..
-Capisco...ti senti escluso, vero? Forse dovresti trovarti una ragazza anche tu!- Luna gli sorrise..
Ha proprio un bel sorriso....Ehi, Ron! Ma che ti prende? pensò Ron guardandola..
-Non so Luna: non conosco nessuna che sia attratta da me....- le rispose Ron in tono triste..
-Sciocchezze: devi solo aprire gli occhi! Sei carino, simpatico, divertente...sono certa che ci sono molte ragazze a cui piaci, devi solo guardarti un po' in giro!- Luna gli sorrise ancora e Ron pensò che quella ragazza gli piaceva proprio..
-Ti ringrazio. io...stavo andando in Sala Grande e tu?- le domandò Ron..
-Vengo con te.- Luna gli si avvicinò e rientrarono insieme..
-Ti va una partita a scacchi magici?- gli propose Luna..
-Sai giocare a scacchi?- Ron la guardò stupito. Questa ragazza era perfetta! Lo sorprendeva ogni minuto di +!.
-Certo, sono molto brava. Ti batterò.- gli rispose decisa Luna..
-Davvero, eh? La vedremo!- Ron prese la scacchiera e iniziarono la partita..
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Quella sera Ron ripensò molto a Luna prima di dormire. Era veramente una ragazza straordinaria: ed era vero, giocava benissimo a scacchi! L'aveva persino battuto una volta! Ed era anche bella....forse dopotutto anche lui avrebbe potuto avere una ragazza!.
All'una meno dieci, Ginny si alzò piano e, molto furtivamente, uscì dalla camera stando bene attenta a non svegliare Hermione..
Scese per le scale, stando molto attenta a non incontrare Gazza o Mrs Purr e andò in Biblioteca. Fu fortunata, nessuno la vide..
Draco era già arrivato e la stava aspettando..
-Weasley. Sei venuta.-.
-Che c'è Malfoy? Di cosa dovevi parlarmi?- Ginny lo guardò: certo che era proprio carino. Harry aveva una bellezza sensuale e selvaggia, mentre Malfoy era + raffinato..
-Voglio sapere che mi hai fatto: un incantesimo, una pozione d'amore, una fattura? Perchè non riesco a smettere di pensare a te?- Draco l'afferrò per le braccia, scuotendola..
-Smettila, Malfoy! Non ti ho fatto niente, te lo giuro. - Ginny cercò di liberarsi..
-Non ci credo!- Draco la guardò arrabbiato, poi la baciò ancora, violentemente..
Ginny avrebbe voluto ribellarsi, ma ...le piaceva. Draco la faceva sentire viva e vibrante. I suoi baci la scuotevano nel + profondo di sè..
Quando la lasciò, Draco la guardò in modo strano: come se non capisse perchè lei gli faceva quell'effetto, come se davvero lui fosse attratto da lei e allo stesso tempo non volesse esserlo..
Ginny approfittò di quel momento di esitazione da parte sua e scappò..
Appena fu in camera, si sdraiò sul letto e si toccò le labbra, ripensando a quel bacio. Draco Malfoy baciava davvero bene!
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Capitolo 9
*** Premonizioni ***


Capitolo 9

Premonizioni

-Padrone-
-Codaliscia. Che notizie mi porti?- Lord Vodemort si girò a guardare Peter Minus che sussultò alla vista di quegli occhi rossi da serpente, la pelle tirata e bianca come un morto, le labbra sottili e tirate, la voce sibilante
-Padrone...è tutto pronto. Stasera il vostro piano avrà inizio.- Codaliscia si inchinò davanti al suo padrone distogliendo così lo sguardo dal suo aspetto terrificante.
-Bene. Prepara tutto allora. Tra poco arriveranno i miei + fedeli servitori e meritano senz'altro un caloroso benvenuto.-Voldemort fece una risata maligna che spaventò Codaliscia.
-Harry Potter goditi i tuoi ultimi giorni insieme ai tuoi amici Weasley e alla tua amata mezzosangue......perchè tra poco moriranno tutti e dopo di loro, sarà finalmente il tuo turno!- Voldemort scoppiò a ridere forte, una risata diabolica e spaventosa..
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-No...no....Hermione...no..lasciala stare...- -Harry! Harry svegliati, è solo un incubo....Harry!!!- Ron si alzò dal suo letto sentendo il suo amico lamentarsi e parlare nel sonno e andò a scuoterlo cercando di svegliarlo.
-HERMIONE!!!!- Harry si svegliò terrorizzato alzandosi di scatto sul letto.
-Potter, che succede?- Anche la McGranitt aveva sentito le urla di Harry e si era precipitata nella sua camera.
-Voldemort...i mangiamorte...evaderanno..vogliono uccidere i Weasley e Hermione...Professoressa devo avvisare Silente. Subito!- Harry era agitatissimo e nei suoi occhi si leggeva ancora la paura.
-Professoressa deve credermi, la prego!- insistè Harry -Ti credo Potter. Andiamo dal Preside.- Harry si alzò dal letto e seguì la McGranitt fuori dal dormitorio.
-Piperille nere!- disse la Professoressa al Gargoyle di guardia all'Ufficio del Preside.
-Minerva che succede? Harry!- il Preside era già sveglio sebbene fossero solo le cinque del mattino.
-Albus...Harry ha avuto un incubo...-
-Non era un incubo, era vero!- la interruppe Harry -Professore non era un sogno..era...una Visione credo- -Cosa hai visto, Harry?- gli domandò il preside mantenendo sempre la sua solita calma.
-Ho visto Codaliscia...Peter Minus e Voldemort. Peter gli diceva che era tutto pronto e che stasera il piano di Voldemort avrebbe avuto inizio. Voldemort ha detto...i Mangiamorte evaderanno stanotte e anche i dissennatori torneranno da lui. Ha detto che ucciderà tutti i Weasley e....Hermione. Dopodichè ucciderà anche me.- concluse tristemente Harry.
-Capisco. Minerva contatta subito Arthur e Molly e digli di andare a Grimmauld Place. Devono lasciare subito la tana. I gemelli devono chiudere il negozio per un po' e andranno con loro finchè non li andrò a prendere io per portarli qui a Hogwarts.-
-Subito Albus.- La McGranitt uscì di corsa dall'ufficio del Preside e harry fece per seguirla, ma Silente lo fermò.
-Harry aspetta un momento.-
-Sì professore?-
-Harry da oggi pomeriggio tutti i giorni alle cinque in punto verrai nel mio Ufficio. Devi riprendere l'Occlumanzia, ma stavoilata ti insegnerò io. Vedo che con il Professor Piton nonv'intendete e quindi non riesci a imparare bene come dovresti. In più ti insegnerò la telepatia, la telecinesi, il controllo degli elementi, la legilimanzia e la Magia Oscura. Vedi Harry come ti ho detto Voldemort ha lasciato molti dei suoi poteri su di te e tu devi assolutamente imparare a usarli. Ti insegnerò anche come comportarti con le visioni in modo da poterle controllare e invocare al bisogno. Oltre a questo credo sia bene tu diventi Animagus, Harry. Ti insegnerò. Sai, immaginavo che saresti diventato un Veggente, Harry. Anche tua madre lo era. Ora vai, devi riposare perchè oggi pomeriggio incominceremo le lezioni e saranno molto faticose, ti avviso. Puoi parlarne col signor Weasley e la Signorina Granger, se vuoi, ma a nessun altro. Quando avrai imparato bene la telepatia sarebbe bene che tu la insegnassi anche a loro. Vi potrebbe tornare molto utile. Puoi andare....e cerca di riposare. Chiudi la mente!- dopo questo lungo discoro il Preside lo congedò e Harry tornò a letto. Ron lo stava aspettando.
-Harry, che ti ha detto?- gli domandò subito preoccupato. -Ha mandato la McGranitt a dire ai tuoi genitori di trasferirsi in Grimmauld Place insieme ai gemelli. I gemelli però li andrà a prendere e li porterà qui. Per il resto preferisco parlarne domani quando saremo insiema a Hermione se non ti spiace. Sono un po' stanco.- Harry si sdraiò sul letto.
-Certo, va bene. Torno a dormire anch'io. Buonanotte.- Ron tornò nel suo letto, ma passò molto tempo prima che si addormentasse. Era molto preoccupato per la sua famiglia.
Anche Harry lo era e non si addormentò fino all'alba.
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Capitolo 10
*** Batticuore ***


Capitolo 10 parte prima

Batticuore

Com'è bella! Come ho fatto a non notarla sino ad ora? Spicca su tutte le altre in modo così evidente....ha un sorriso stupendo. Ron stava fissando Luna Lovegood al tavolo dei Corvonero, dimentico del mondo intorno. Luna stava ridendo per qualcosa con Cho Chang, ma a un certo punto, forse sentendosi osservata, alzò lo sguasrdo verso di lui, vide che la stava guardando e gli sorrise salutandolo con la mano. Ron, completamente rapito da quella visione celestiale, le sorrise a sua volta ricambiando il saluto.
-Ron? Ehi Ron? Terra chiama Ron!- Ginny lo chiamò e Ron si girò di scatto verso di lei interrompendo quel gioco di sguardi.
-Che vuoi?- le chiese arrabbiato
-Ehi, hai bevuto dell'aceto stamattina? Che ti prende?-
-Scusa. Stavo pensando ad altro. Dimmi pure- sospirò Ron.
-Volevo chiederti che programmi hai per oggi pomeriggio: mi piacerebbe allenarmi un po' con te a Quidditch-
-Oh, sì certo. Ci vediamo alle quattro al campo, ok? Scusa ma ora devo andare a lezione, ciao.-
Mentre stava uscendo Luna Lovegood si alzò e lo seguì.
-Ron!- Luna lo raggiunse ai piedi delle scale.
Ron arrossì come un peperone quando lei gli fu vicino. Smettila Ron! Che penserà di te?.Comportati da uomo!
-Ehmmm...Luna. Ciao-
-Ciao, senti volevo chiederti....- Oh santo cielo, com'è carino! Mi cedono le gambe! Coraggio Luna, chiediglielo...se aspetti lui....
Ti prego, ti prego chiedimi di uscire con te.... . pensò Ron attendendo con ansia la sua domanda.
-Potresti aiutarmi con i compiti di cura delle creature magiche? non riesco a capire bene quando spiega Hagrid....scusa lo so che è tuo amico...-Luna sembrava imbarazzata. Accidenti che gaffe che ho fatto! Ora mi odierà perchè praticamente ho detto che Hagrid non sa inegnare! Stupida Luna, sei una stupida!
-Certo volentieri. E' vero, capire Hagrid non è sempre facile- Illuso Ron: come hai potuto pensare che volesse uscire con te?
-Oh, bene. Grazie mille: alle 4 in biblioteca allora?-
-Certo. Scusa ma ora ho lezione con Piton- Ron fece una smorfia.
-Anch'io: andiamo insieme?- Luna gli sorrise in modo assai invitante...
Ron avvampò ancora, ma acconsentì. Luna gli si avvicinò ancora di più e andarono a lezione insieme. Ron aveva il cuore che batteva a mille e ogni volta che si sfiroavano casualmente camminando gli sembrava che il suo cuore mancasse un colpo. Perchè mi fa questo effetto? Che mi sta succedendo? Con Hermione non ho mai provato sensazioni simili eppure l'amavo.....o meglio l'amo ancora.....................o no? Con Luna è così diverso......
Anche Luna era agitata: stargli così vicino la scombussolava tutta e le sembrava di avere un sacco di farfalle che le volavano dentro lo stomaco. Quando sfiorò per caso la mano di lui camminando sentì un lungo brivido lungo la schiena. Ron mi piaci un sacco: ma come faccio a dirtelo? Sei ancora innamorato di Hermione? Vorrei tanto che tu la dimenticassi....
Ginny non aveva lezione quel pomeriggio così andò al lago. Aveva bisogno di stare da sola e riflettere. Era così confusa ultimamente! Si sedette in riva al lago e subito pensò a Draco Malfoy.
Perchè si comporta così con me? come gli è venuto in mente che io gli abbia dato una pozione per farlo innamorare? Io lo detesto! Ne sei proprio sicura? disse una vocina dentro di sè Ma certo che ne sono sicura: io amo Harry! Amo i suoi meravigliosi occhi verdi, il suoi capelli neri come la notte, la sua mania di salvare il mondo, il suo coraggio...... Draco Malfoy non è altro che un presuntuoso, arrogante bambino viziato che crede che il mondo deve girare attorno a lui: che me ne faccio di uno così??? Harry invece.....lui è sempre così dolce! Beh magari anche Malfoy è capace di essere dolce con una persona che ama...magari con Pansy Parkinson lo è......Ma che dico???? Malfoy non è capace d'amare! Sono una vera idiota! Eppure quando mi ha baciato ho visto una luce nei suoi occhi.....no mi sarò sbagliata....
-Guarda guarda chi abbiamo qui....la babbanofila! Che fai Weasley pensi al tuo amore perduto???- la beffeggiò Pansy Parkinson apparsa improvvisamente di fronte a lei.
-Che te ne importa Pansy? Non sono affari tuoi!- le rispose Ginny stizzita.
-piccola insolente!Certo, deve essere umiliante vedere il ragazzo che ami sbaciucchiarsi e tubare continuamente con la mezzosangue! Hai scelto male cara-
-Sempre meglio che avere un ragazzo che mi cornifica dietro le spalle come te Pansy- Ginny si pentì di quelle parole appena pronunciate.
-Che vorresti dire? Cosa sai di Draco che io non so?- Un lampo di paura passò negli occhi di Pansy.
-Niente...io...ho detto una stupidaggine scusa. non so niente.- Ginny cercò di andarsene.
-Ferma! Tu non ti muovi finchè non mi avrai detto tutto quello che sai!- Pansy Parkinson le bloccò il polso, stringendoglielo talmente forte da farle uscire un gemito di dolore.
-Lasciami Pansy, mi fai male! l'ho detto solo per ferirti, ma non so niente-
In quel momento arrivò Draco Malfoy in suo aiuto.
-Che diavolo stai facendo Pansy?? Lasciala subito!- Pansy fissò Draco sbalordita e mollò subito la presa. Ginny si accasciò per terra e Draco si inginocchiò subito vicino a lei, per vedere come stava.
-Tutto bene Ginny?- le domandò con aria preoccupata: ora era Ginny a guardarlo stupita. Annuì lentamente fissandolo negli occhi.Lui le sorrise dolcemente, poi si girò verso Pansy che ra sbiancata vedendo quella scena.
-Come hai osato? Sei impazzita?- le gridò Draco arrabbiato
-Draco, ma....tu..no...non è possibile...tu...e lei!!!!No, non ci credo!!! Tu sei il mio ragazzo!- Anche Pansy urlò: si sentiva tremare dalla rabbia.
-Tu - non - sei - la - mia -ragazza!!!-Draco scandì una per una queste parole, sibilando mentre la fissava con occhi gelidi.- Mettitelo bene in testa Pansy: io non provo niente per te! lasciami in pace!-
-Draco, ma...-
-Vattene!!! E non azzarti + ad avvicinarti a lei, sono stato chiaro? Nè a me!- Pansy lo guardò sconvolta, scoppiò a piangere e scappò via in lacrime dicendogli: -Me la pagherai!!!-
Draco tornò a girarsi verso Ginny che lo stava fisando a bocca aperta, le sorise ancora le le tese la mano per aiutarla ad alzarsi.
-grazie- mormorò sempre + confusa Ginny senza staccare gli occhi da quelli di lui mentre prendeva la sua mano e si alzava.
-Perchè l'hai fatto?- gli domandò.
-Io....che facevi qui da sola?- le chiese Draco per sviare il discorso.
-Pensavo....-
-Ah, certo! Pensavi a Potter! San Potter!!!- le rispose stizzito Draco. Ancora quel Potter, accidenti! Come poteva continuare ad amarlo nonstante adesso stesse con la Granger?
Ginny si sorprese del tono arrabbiato e amaro che gli era uscito dalla bocca dicendo quella frase.
-no, non pensavo a Harry- gli disse subito. Lui la guardò e si calmò.
-Davvero? A chi pensavi allora?- Se solo fosse possibile che...pensassi a me....!
-Io....- Ginny esitò.
-Dimmelo!- la incalzò Draco Malfoy impietoso.
-pensavo..a te. Pensavo all'altra sera..- Ecco: l'ho detto. ora si metterà a ridere e mi prenderà in giro! Stuopida ,Ginny, sei una stupida!
Sorprendentemente lui invece reagì in tutt'altro modo: le si avvicinò sempre di più mentre il cuore di Ginny a ogni passo di Draco verso di lei batteva sempre + forte tanto che lei pensò le stesse per uscire dal petto.- Pensavi a me? Davvero ero io?- le sussurrò sempre + vicino.
Ginny annuì incapace di parlare: aveva la bocca completamente arida. Draco le sorrise el prese il viso fra le mani e le mormorò dolcemente: -anch'io non riesco a smettere di pensare a te Wealsey: mi sei entrata nel sangue!- Draco la baciò appassionatamente e Ginny temette di svenire fra le sue braccia dalla felicità tanto le girava la testa: non riusciva + a pensare, l'unica cosa che voleva era che lui non lasciasse mai + le sue labbra, voleva a vere sempre dentro di sè il sapore della sua bocca, lo voleva così tanto che quando lui la lasciò ormai senza fiato lei gemette e si lasciò scappare un no di protesta appena accennato. Draco le sorrise trionfante poi l'attirò ancora di + a sè stringendola forte e la sua bocca s'impossessò ancora di lei.
-Ti amo Ginny Wealsey! Che Dio mi aiuti, ma io ti amo e non posso più stare senza di te!- le disse poi guardandola fisso negli occhi.
-Anch'io Ti amo Draco Malfoy. Non m'importa se il mondo sarà contro di noi: non permetterò a nessuno di portarti via da me- gli rispose appassionata Ginny prima di baciarlo nuovamente.

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Capitolo 11
*** Batticuore parte seconda ***


Capitolo dieci parte seconda

Batticuore

Erano le quattro meno dieci. Ron era sgattaiolato in camera cercando di non farsi vedere da nessuno. Si dette una rinfrescata, cambiò la camicia, mise un po' di gel nei capelli e si spruzzò un poi di acqua di colonia.
Ma che sto facendo? Mi profumo per andare in biblioteca a studiare??? Mi crederà impazzito!!! Beh, a dire il vero pazzo lo sono.....pazzo di lei!!! Cavolo è tardi, magari se non mi vede se ne va! Ron si precipitò fuori dalla camera e corse in biblioteca.
-Ciao Ron! hai corso?- gli chiese con aria divertita vedendo che aveva il fiatone. In realtà era solo un modo per distrarlo perchè non si accorgesse di quanto lo stesse ammirando. Si è cambiato: sta proprio bene!
-Ciao Luna, scusa il ritardo.- Ron si sedette accanto a lei cercando di non apparirle troppo nervoso, come in realtà era.
-Non sei in ritardo. Io sono appena arrivata.- Luna gli sorrise e a Ron il tempo parve fermarsi.
Che sto facendo qui? Io, Ronald Weasley sono qui, seduto vicino alla + bella ragazza dell'universo e non sono capace di dirle neanche una parola, solo stare qui a guardarla come un ebete! Perchè sono così imbranato? Cosa penserà di me?
-Ron?- Ron sobbalzò alla voce di Luna e la guardò stranito per un momento.
-Che hai?- gli chiese lei.
-No, niente...scusa....ero soprappensiero. Allora...da cosa vuoi che iniziamo?- le domandò aprendo il libro dei mostri.
Vorrei che iniziassi col baciarmi.... pensò Luna fissandogli intensamente le labbra.
-Ehmm...non ho capito bene le caratteristiche dei draghi e come si fa per ucciderli.- improvvisò poi.
-Ah, certo allora i draghi...- Ron iniziò a parlare, ma Luna non lo stava ascoltando. Stava osservando il suo viso, che era rosso quasi come i suoi capelli dall'imbrazzo di averla lì così vicino a lui. Era così timido! Se non faccio io la prima mossa, lui non la farà mai, ma come posso fare?? Se non mi ricambiasse?? In fondo io sono Lunatica Lovegood: tutti mi considerano pazza, strana, mi evitano. Chi mi dice che non scapperà inorridito? Eppure se non tento non me lo perdonerò mai..
Totalmente immersa in questi peniseri non si era accorta che Ron aveva smesso di parlare finchè non si girò verso di lei.
-Luna che c'è?- le domandò accigliato. Luna si riscosse improvvisamente.
-Oh, niente. Hai..uno sbaffo nero qi, sulla guancia...ecco...ora te l'ho tolto.- Luna gli toccò la guancia fingendo di pulirgliela tremando a quel contatto così desiderato eppure così temuto allo stesso tempo.
Al suo tocco così improvviso a cui non avva avuto il tempo di ritrarsi, Ron si sentì andare a fuoco, la salivazione a zero e il cuoremancare un battito. Lei lo stava guardando con 'un'espressione così..... di desiderio??? E' desiderio quello che leggo nei tuoi occhi Luna? Se solo osassi.... Luna prese il coraggio a due mani: O ora o mai più .! pensò.
Avvicinò il viso verso di lui...era vicinissmo ora: socchiuse le labbra mentre lui chiudeva gli occhi facendo lo stesso...
-Ron???Sei qui???- Ginny entrò in biblioteca chiamandolo metre Madama Pins la zittiva.
Ron e Luna, che fortunatamente erano in un angolino riparato, dietro uno scaffale si ritrassero immediatamente imbarazzati.
-Ah,sei qui! Che fai?? Non dovevamo allenarci a Quidditch? Ciao Luna. -le disse poi notandola.
-Oh, Giiny! hai ragione, mi sono completamente dimenticato!!! Ho chiesto a Luna di aiutarmi con Pozioni perchè oggi Piton ha spiegato il Veritaserum e non ci ho capito niente!! Possiamo fare stasera?- buttò fuori tutto d'un fiato.
-No, stasera non posso...Domani, ok? Stai bene?- gli domandò poi. Aveva un'aria così strana!
-Oh, sì certo!! Allora ciao, scusa, ma ora devo proprio concentrarmi qui.- -Ok allora io vado. Ciao Luna!- la salutò poi Ginny uscendo dalla stanza mentre Luna rispondeva al suo saluto. Ron e Luna si guardarono imbarazzati arrossendo entrambi.
Ognuno dei due avrebbe voluto riprendere il "discorso" di prima, ma ormai l'attimo magico era passato, così tornarono a studiare, anche se ognuno dei due avea altro per la testa e non capiron assolutamene niente di quello che stavano studiando.

Ma chi vogliono prendere in giro? Si vedeva lontano un miglio che li avevo interrotti! Mi dispiace, però...a saperlo! Mio fratello e Luna Lovegood! Incredibile!! beh, sono contenta per lui, Luna è una brava ragazza. Spero che mio fratello non si faccia scappare l'occasione...è così imbranato a volte!!! Ginny rise fra sè mentre tornava in dormitorio fare i compiti.

.

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Capitolo 12
*** Il ritorno dei gemelli ***


Capitolo 11

 

Il Ritorno dei Gemelli

 

Finalmente era sabato!! Quel pomeriggio ci sarebbero state le selezioni per i ruoli di cacciatori e di battitori della squadra Grifondoro e Harry era piuttosto agitat= o: era il suo primo incarico da Capitano!

Anche Ron sembra strano da un paio di giorni a questa parte= pensò Harry guardando l’amico sedu= to di fronte a lui che faceva colazione….o meglio che giocava col cibo nel piatto: Ron infatti = non aveva ancora mangiato quasi niente  e non certo da lui! Per di + era mo= lto taciturno e anche questo non era certo da lui.

-Ron? Ron?- lo chiamò Harry.

Ron sussultò tornan= do al presente.

-Sì, Harry?- gli ri= spose con l’aria stranita.

-Ti ricordi dei provini per la squadra, vero oggi pomeriggio? Alle tre.-

-Oh, sì certo- Ron continuava  a giocare con la marmellata nel suo piatto.

-Ma che hai? Sei stranoR= 30;.non ti senti bene?- lo incalzò Harry: iniziava davvero a preoccuparsi.

-Sarà innamorato!- Harry e Ron alzarono subito lo sgu= ardo al suono di quella voce.

-Fred! George! Bentornati!-

-Grazie Harry, è bello essere di nuovo qui.- rispose George.

-E lo dobbiamo a te! Silent= e ci ha riammessi all’ultimo anno e se ci riammetti in s= quadra te ne saremmo molto grati, capitano!- scherzò F= red prendendo una ciambella e sedendosi di fianco a Ron mentre George sedeva alla sinistra di Harry.

-Certo che vi riammetto in squadra: all’istante!= – esclamò Harry entusiasta. Ron non lo sembrava altrettanto invece. Chissà quanti altri scherzi gli avrebbero fatto ora!

-Ottimo, allora è meglio mo= dificare il cartello in sala comune.- rispose contento F= red.

-Peccato che non ci saranno Angelina e Alicia, ma abbi= amo dovuto affidare loro il negozio.-d= isse George.

-Mamma e Papà?- domandò loro Ron chiedendosi se fossero già a Grimmauld Place.

-Sono già….tu = sai dove… Tutto a posto.- sussurrò con voce bassissima Fr= ed tranquillizzando sia Harry che Ron.

-Ma He= rmione che fine ha fatto? Non è da lei arrivare in rita= rdo!- domandò Harry guardando l’o= rologio.

-Potter, Potter hai ancora molto da imparare sulle donne!- lo prese in giro Fred.

-Sì, sono sempre in ritardo= agli appuntamenti galanti!- rincarò la dose G= eorge.

-Hermione non è com= e tutte le altre….lei è…..Hermione insomma!-

Fred e Gorge lo guardarono= un attimo perplessi poi scoppiarono entrambi a ridere!=

-Harry sei proprio cotto a= puntino!!!! Oh, guarda: eccola là la tua bella!- gli d= isse poi Gorge vedendo arrivare Hermione che stava entrando in Sala Grande in quel momento.

-Oh, Harry! Scusami, Scusami tanto! Non ho sentito la sveglia!- Herm= ione gli buttò le braccia al collo abbracciand= olo e Harry la strinse aspirando il profumo dei suoi capelli color miele.

-E voi che ci fate qui?- domandò poi Hermione sciogliendosi dall&= #8217;abbraccio di Harry  e versandosi un po’ di caffè.

-Siamo stati riammessi all’ultimo anno da Silent= e in persona!!!- le risposero orgogliosamente in coro.

-Beh vedete di non spacciare ancora i Vs. scherzi o io= e Ron dovremmo prendere provvedimenti, vero Ron? R= on?- Hermione si voltò verso Ron che era di nuovo imbambolato e con lo sguardo assente.

-Eh? Oh, sì, certo Hermion= e.-rispose poi distrattamente

-Stai bene, Ron?- gli domandò lanciando un’occhiata a Harry che alzò le spalle facendole capire che = lui non sapeva niente.

-Sì certo. EhmmR= 30;io ora vado a correggere i manifesti, ci vediamo dopo.- R= on si alzò e uscì velocemente dalla S= ala Grande.

-Secondo me è innamo= rato!- disse Fred prendendo un’altra focaccina al miele.

-Innamorato? E di chi?- Me ne avrebbe parlato! Pensò Harry O forse= no? Magari è ancora arrabbiato con me per via di Hermione<= /span>.

-Lo scopriremo!- rispose George facendo un sorrisino diabolico: il loro caro fratellino non l’avrebbe certo passata liscia!!!!!

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Capitolo 13
*** Grifondoro-Serpeverde ***


Capitolo 12

Grifondoro-Serpeverde

Hermione era sugli spalti ad attendere che le squadre entrassero in campo.

Era un po' agitata: era la prima partita di Harry come capitano. Il suo Harry!
br> avrebbe voluto raggiungerlo negli spogliatoi per salutarlo, ma non era permesso,così guardava freneticamente l'entrata da cui sarebbe dovuto apparire Harry e la squadra di lì a pochi minuti. -HERMIONE!!!-Hermione si girò stupita: era la voce di Harry.

-Harry!!!!- Hermione gli andò incontro e lo raggiunse.

-Cosa fai qui??? Devi entrare in campo fra pochi istanti?-

-Lo so, ma non potevo.........senza prima vederti. Me lo dai un bacio di buonaugurio?- aggiunse poi con un sorrisino furbetto e l'aria maliziosa negli occhi. Hermione scoppiò a ridere: -Certo, mio capitano.....- gli disse poi, avvicinando il viso al suo e baciandolo dolcemente.

Harry la strinse forte a sè, abbracciandola.

In quel momento la voce di Luna tuonò nello stadio: -Benvenuti alla prima partita di Quidditch della stagione!- disse dando il via a una serie di applausi e urli dei tifosi.

-Devo andare. Vincerò per te!- le disse Harry dandole un'ultimo bacio frettoloso e correndo verso gli splogliatoi a prendere la Firebolt.

Hermione lo guardò andarsene, felice che lui avesse voluto venire a salutarla prima della partita.

Ora le squadre stavano entrando in campo e finalmente vide Harry sfrecciare vicino a lei. Harry la salutò con la mano, poi andò vicino a Madama Bump per iniziare la partita.

Madama Bump fischiò l'inizio della partita e il Grifondoro fu subito in possesso di palla grazie a Ginny.

Hermione pensò che era molto meglio come cacciatrice che cercatrice: infatti segnò subito 10 punti per il Grifondoro.

Persino Luna, esultò nel microfono facendosi rimbeccare dalla McGranitt: certe cose non cambiano mai.

Strano che tifi per Grifondoro pensò Hermione, ma dopotutto Serpeverde non piaceva a nessuno.

Quando Ginny segnò il secondo goal, lo stadio esplose in un boato.

Hermione aveva lo sguardo fisso su Harry e lo vide lanciarsi in picchiata verso il boccino seguito a ruota da Malfoy che cercava di buttarlo giù dalla scopa.

Harry riuscì a spintonare Malfoy e farlo restare indietro,ma Malfoy riprese velocità in fretta e lo tallonava cercando di superarlo..............il boccino era a pochi metri, davanti a lui, quasi rasoterra...........Harry fece una cosa che nessuno si sarebbe aspetato, persino Malfoy: eseguì una finta wronsky perfetta, facendo sfracellare Malfoy a terra, mentre lui tornava in alto col boccino fra le mani, mostrandolo al pubblico.

Madama Bump fischiò la fine della partita decretando la vittoria dei grifondoro 170 a 0 e un'altro boato, ancora più forte del precedente irrompè nello stadio.

Harry volò a terra: voleva andare da Hermione, aveva vinto per lei, come le aveva promesso.

La squadra gli fu attorno e tutti gli facevano i complimenti, ma lui pensava solo a liberarsi per andare da Hermione.

Poi la vide. Stava correndo verso di lui, in campo. Harry si liberò di Fred e George e la raggiunse. Lei gli si buttò al collo e lui la baciò, davanti a tutti.

-Hai vinto, hai vinto!!!- gli disse poi, contenta.

-Te l'avevo promesso.- le rispose Harry abbracciandola.

-Harry.......sei stato bravissimo. Quella cosa che hai fatto...........è quella che fa Viktor?-

-Sì, ma non ho molta voglia di pensare a lui, ora Hermione- le rispose Harry rabbuiandosi. Non sopportava sentire Hermione parlare di Krum.

-Scusa. Volevo solo dire che tu sei stato mille volte + bravo di lui!- gli disse dandogli un altro bacio.

-Che diavolo succede???- Harry e Hemione si girarono al suono della voce di Ron.

Poi videro la scena che stava guardando: Malfoy era ancora a terra svenuto e.........Ginny!!!!

Ginny???????

Ginny era accanto a lui, che lo chiamava e lo pregava di svegliarsi e di parlarle.

Harry guardò Hermione e vide che anche lei era allibita.

Evidentemente nemmeno lei sapeva.

Andarono da Ron che stava raggiungendo sua sorella, furioso.

-Ron! Fermati!-Harry lo trattenne per un braccio.

-Lasciami Harry! Devo sapere- Ron si svincolò e raggiunse Ginny.

-Ginny vuoi dirmi che sta succedendo? Cosa stai facendo?- Ron la scrollò, visto che lei non gli prestava attenzione.

-Ginny!-

Giny si voltò verso suo fratello e lo guardò con odio: -Lasciami in pace!- gli disse tornando a concentrarsi su Draco.

Ron restò senza parole.

Harry lo raggiunse e lo tirò indietro.

-Ron........non è il momento- tentò di dirgli.

In quel momento arrivò il Presidee disse che bisognava portare Malfoy in infermeria.Ginny seguì la barrella con Draco, senza degnare di uno sguardo i suoi fratelli che la guardavano attoniti.

Aveva un'espressione così disperata, in volto, che Hermione si rese subito conto che da quel momento sarebbero iniziati i guai.

Grossi guai.



Ron era isterico. Fred e George erano più calmi, ma preoccupati anche loro.

Harry e Hermione cercavano di calmare Ron, che voleva andare in infermeria a spaccare la faccia di Malfoy.

-Ron, calmati!- continuava a dirgli Harry, ma ron continuava a urlare: -Se ha toccato mia sorella con un solo dito, lo ammazzo!-

-Ron, cerca di ragionare. Malfoy ti spaccheebbe in 2 solo con lo sguardo- cercò di fargli capire Hermione.

-Grazie tante, Hermione- le disse ron in tono sarcastico, suscitando l'ira di Harry: -Ehi! Non ti permetto di usare quel tono con Hermione!- gli disse parandosi fra lei e Ron.

-Tu...non lo permetti, Harry? Beh, allora portala via prima che possa dire o fare qualcosa di cui potrei pentirmi!- urlò Ron.

-Ron!- una voce dolce si fece strada in mezzo a quegli urli.

Ron si calmò di colpo, con lo stupore di tutti, e si girò verso la proprietaria di quella voce angelica: Luna Lovegood.

-Luna! Che fai qui?- le chiese dolcemente.

-Sono venuta a vedere come stai. Immagino tu sia preoccupato. Ho sentito di Ginny e Malfoy: ne parlano tutti.-

-Sì sono molto preoccupato..e arrabbiato. furioso anzi! Perchè mia sorella non mi ha detto niente? Cosa le ha fatto quel verme??-

-Ron, forse è meglio.........ti va di andare a fare un giro in giardino? Così, magari ti calmi un po' e potrai vedere la situazione più lucidamente- gli propose Luna guardandolo con quei suoi occhi blu come zaffiri

. Ron annuì e la seguì in giardino senza salutare nessuno. Harry e Hermione e Fred e George lo guardarono stupefatti.

Quali altre sorprese riservava loro quel giorno?

Ron e..........Luna?????

Malfoy e Ginny??????

.

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Capitolo 14
*** Rivelazioni ***


Capitolo 13


Rivelazioni

Ron e Luna camminarono a lungo ,in silenzio, prima che luna si decidesse a parlare a Ron, che si era azzittito di colpo.

Non voleva perdere il controllo davanti a Luna e poi la sua vicinanza lo stava davvero calmando.

-Ron........come ti senti? Va un po' meglio?- gli domandò Luna, con aria preoccupata.

Non era da Ron stare zitto così a lungo.

Ron la guardò: -Sì. Luna. Mi sento un po ' più calmo anche se non riesco a capire ancora cosa sia successo a mia sorella.-

-Ehmm...a me pare evidente, ora.- gli rispose Luna timidamente.

-Sarebbe a dire? Sai qualcosa che io non so?- la interrogò Ron.

-No, non so niente di certo, ma.........vista la sua reazione e il suo comportamento........insomma.........mi pare chiaro no?-Luna lo fissò, ansiosa. Come l'avrebbe presa, Ron?

-Intendi dire............che mia sorella........-Ron non voleva davvero crederci. No, non era possibile.

-Temo di sì, Ron. tua sorella è innamorata di Malfoy.- buttò fuori tutto d'un fiato Luna, preparandosi a una sfuriata.

Ron la stava fissando stupefatto: -Mia sorella e Malfoy????Mia sorella......e Malfoy! Mia sorella..........-continuava a ripetere cercando quasi di convincersi che non fosse possibile, mentre si lasciava cadere a terra.

-Ron......-Luna gli si avvicinò e si sedette vicino a lui. Gli posò la mano su un braccio e lui la guardò: stava piangendo.

-Ron......non fare così.-gli disse ascuìiugandogli le lacrime con un dito.

Lui le prese la mano e la tenne stretta, fissandola negli occhi.

Luna avvicinò il viso a quello di lui e lo baciò, dolcemente.

Un lungo, dolce, tenero bacio.

-wow!-sussurrò Luna quando si staccarono per riprendere fiato.

-Luna io.............-iniziò a dire ron ,a Luna lo zittì: -Shh...non parlare. Baciami ancora.-gli disse catturandogli ancora le labbra.

-Luna sono innamorato di te.- buttò fuori tutto d'un fiato Ron ,quando lei si staccò. Se non l'avesse detto in quel momento non ci sarebbe riuscito mai più. Doveva dirglielo.

-Anch'io ti amo Ron.-Luna gli sorrise e questa volta fu lui a baciarla.

Luna si strinse a lui, che le accarezzò i capelli: profumavano di vaniglia.

-Sei sicuro, Ron? Insomma..........io.........sono Lunatica Lovegood, lo sai........- Ron la guardò e le sorrise: - Tu sei la creatura + dolce e più bella del mondo e io sono pazzo di te!- Luna si commosse a quelle parole che aveva tanto sognato che lui le dicesse e si strinse ancora di più a Ron.

Restarono così, abbracciati, a parlare e coccolarsi per tutto il pomeriggio e Ron non pensò + nemmeno un istante a Ginny e Draco.

In quel momento, per lui, esisteva solo Luna.



Harry e Hermione intanto erano in sala comune e si stavano preoccupando, sia per Ron che per Ginny.

Erano seduti davanti al fuoco, Hermione in braccio a Harry, che le accarezzava i capelli.

-Harry.........come faremo con Ginny? Se è davvero innamorata di Malfoy........Ron non lo accetterà mai.-

-A me preoccupa di più quello che prova Malfoy...............se vuole solo usarla o prenderla in giro, dovrà vedersela con me. Non gli permetterò di farle del male. -

-Credi che Malfoy le abbia fatto un'incantesimo............o le abbia dato una pozione?- le chiese poi Harry.

-No, non credo che Malfoy sarebbe così intelligente. Temo che Ginny sia davvero innamorata di lui. Lo sguardo che aveva.............c'era un dolore nei suoi occhi, una tale disperazione.......mi ha fatto pensare che se ci fossi stata tu su quella barrella, io sarei stato altrettanto disperata.-

Harry le sorrise e la baciò.

-Non temere. Non mi accadrà mai niente. Non ti lascerò mai, Hermione.-

Hermione lo abbracciò forte: -Ti amo Harry.-



Nello stesso momento Draco Malfoy si risvegliò in infermeria.

Sorrise vedendo, vicino a lui Ginny.

-Draco! Come stai?- gli domandò subito ansiosa

-Bene. Stai tranquilla. Cos'è successo? Ah, già ora ricordo. Sono caduto dalla scopa. Abbiamo perso, vero?- Ginny annuì.

-Sì, ma non importa. L'unica cosa importante è che tu ora stia bene. Ti eri rotto un braccio, ma madama Chips l'ha già riparato. Dovresti essere a posto, ora. Aspettavamo solo che ti svegliassi. Ti fa male da qualche altra parte?-

-No.........direi di no.-

-Vado a chiamare madama Chips.- Ginny fece per alzarsi, ma Draco la trattenne.

-No, non andartene. Ora.......lo sanno tutti vero? Di noi, intendo.-

-Sì ,credo di sì. Ero talmente preoccupata......credo mi si leggese in faccia.-

Draco le sorrise: - Bene. Così non dovremo + nasconderci. Immagino che i tuoi fratelli non l'abbiano presa bene eh? Nemmeno San Potter, immagino.-disse Draco amaramente.

-Ron è arrabbiato, ma gli passerà........gli altri........ non so: non ci ho fatto caso.-

-E così si è svegliato, Signor Malfoy. Signorina Weasley, l'orario delle visite è finito. Può tornare domattina. Domani, se starà meglio, la dimetteremo signor Malfoy.- disse Madama Chips entrando nella stanza.

Ginny si alzò e salutò Draco con un bacio sulla fronte: - Ciao, a domani. Dormi bene.-

Draco non le rispose: era troppo sorpreso da quel gesto così intimo: nessuno gli aveva mai augurato la buona notte prima d'ora.

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Capitolo 15
*** Il Libro delle Ombre ***


Cap. 14


Il Libro delle Ombre


-Aaaahhhh!!!- Harry si svegliò urlando con la cicatrice che gli bruciava.

Era sudato e faticava a respirare, come se avesse corso.

-Harry! Cos' hai? un'altro sogno su...- Ron fu subito da lui.

Harry si teneva la fronte con le mani, cercando di snebbiare la mente.

-Sì........qualcosa......sta cercando.........una cosa, ma non riescono a trovarla abbastanza in fretta.......è molto arrabbiato.....-

-Cosa stanno cercando?- gli domandò Ron preoccupato.

-Un libro.......l'ha chiamato.....Libro delle Ombre- ora Harry aveva ripreso a respirare normalmente. Il dolore alla cicatrice stava scomparendo.

-Libro delle Ombre? Che diavolo è?-

-Non lo so, Ron, ma dev'essere importante per lui. Era molto arrabbiato.-

-Forse Hermione lo sa.......lei sa sempre tutto.- disse Ron.

-Sì...forse..........andiamo: vestiamoci e scendiamo a colazione, così glielo chiediamo.- gli rispose harry, anche se sapeva benissimo che la prima cosa che Hermione avrebbe detto sarebbe stata: OH. Harry! Devi subito dirlo a Silente! Potrebbe essere importante!-Harry sorrise al pensiero di Hermione e andò a farsi la doccia.

A colazione la reazione di Hermione fu esattamente quella che Harry si era immaginato.

-Harry! Devi subito dirlo a Silente, potrebbe essere importante!- Hermione aveva un'aria molto preoccupata e questo turbò Harry molto più del sogno.

-Tu non sai cos'è questo Libro delle Ombre?- le domandò cercando di distrarla.

-No........ma se Voldemort lo vuole dev'essere qualcosa di molto pericoloso........Silente deve saperlo Harry- insistè Hermione guardandolo fisso negli occhi.

Harry non sapeva resistere a quegli occhi.

-Ok. dopo le lezioni gliene parlo- concesse Harry. Hermione parve subito sollevata.

-Bene.........più tardi possiamo anche cercare in Biblioteca e vedere se scopriamo qualcosa. Ora dobbiamo sbrigarci: abbiamo doppia lezione di Pozioni stamattina.- concluse in tono pratico.

Ron gemette: 2 ore di Piton! Se l'era dimenticato!



Silente fu molto interessato al sogno di Harry, anche se gli disse che avrebbe dovuto chiudere la mente.

Harry arrossì: la sera prima era tornato talmente stanco dall'allenamento di Quidditch che era crollato sul letto e si era addormentato ancora prima di toccare il cuscino con la testa e non aveva nemmeno pensato all' Occlumanzia.

Silente non volle spiegar loro cosa fosse il Libro delle Ombre, nè il perchè Voldemort lo volesse........disse loro che aveva bisogno di tempo per rifletterci sopra, così Harry, Hermione e Ron andarono in biblioteca e iniziarono a cercare per conto loro.



In Biblioteca videro Ginny, ma non si unirono a lei. Ron era ancora molto arrabbiato per il fatto che stesse con Malfoy.

-Ron, senti, io credo che dovresti....-iniziò a dire Hermione, ma Ron la interruppe subito.

-Non se ne parla Hermione.- Hermione aprì la bocca per ribattere, ma un'occhiata di Harry le disse di non insistere e tacque.

Passarono il pomeriggio a sfogliare libri su libri.........Hermione vide che Ginny guardava spesso verso il loro tavolo e si rispromise di parlarle più tardi. Ora però doveva concentrarsi su quel libro......Harry poteva essere in pericolo! Se Voldemort voleva quel libro, di sicuro era per distruggere Harry e lei non poteva permetterlo.

Non permetterò mai a nessuno di far del male a Harry o di portarmelo via! disse fra sè e sè in tono deciso. Forse nel prossimo libro..........
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Capitolo 16
*** Halloween ***


Capitolo 15


Halloween


I giorni si susseguirono veloci e arrivò Halloween.

Harry, Ron e Hermione erano molto impegnati con lo studio: gli insenganti li caricavano di compiti, ma loro non avevano rinunciato a cercare informazioni sul Libro delle Ombre e passavano il poco tempo libero che avevano in Biblioteca. Avevano già sfogliato decine di libri, ma senza risultati.

Harry aveva provato a parlarne a Silente durante le loro lezioni private, ma il Preside gli aveva chiesto ancora un po' di tempo prima di spiegargli tutto.

Quel giorno, comunque, Harry, Hermione, Ron e Luna non pensarono al Libro: quello era infatti il giorno dalla primo week-end a Hogsmeade dell'anno e alla sera ci sarebbe stata la festa di Halloween.

Nevicava forte e Hogsmeade era coperta di neve: sembrava una cartolina natalizia.

Entrarono da Mielandia a fare scorta di dolci e poi andarono al negozio di Fred e George dove ora c'erano Angelina e Alicia. Anche i gemelli erano lì: erano passati a trovare le loro ragazze.

-Ciao!!! Harry!!!Come stai? Hermione, Ron: è un pezzo che non ci vediamo; come va?- Angelica e Alicia andarono a salutarli, appena li videro entrare in negozio, nonostante fosse pieno di clienti.

Fred e George avevano ragione: il negozio procedeva a gonfie vele!

-Ehi, ho sentito che ora sei capitano! Congratulazioni!- disse Angelica a Harry – Fred mi ha detto anche che sei peggio di me e Baston messi insieme!-

-Non è vero!- ribattè Harry guardando male Fred, mentre Hermione e Ron ridevano.

-Sì che è vero! Ci fai allenare tre sere a settimana e non finiamo mai prima di mezzanotte!- rispose Gorge ammiccando a Fred. Harry arrossì.

-Bhe.almeno io non vi butto giù dal letto all’alba!- harry ricordava ancora molto bene il primo allenamento di quando era al secondo anno, quando Baston li fece alzare prima dell’alba spiegandogli nuovi schemi fino alle dieci del mattino. Erano ancora talmente addormentati che non avevano mai capito niente di quegli schemi. Poi erano arrivati i Serpeverde che avevano interrotto l’allenamento con un permesso speciale per l’allenamento del loro nuovo cercatore: Draco Malfoy.

-Di questo te ne diamo atto- disse solennemente Fred. -Ehmm…prima è stata qui Ginny….- disse Alicia guardando Gorge, che si rabbuiò subito, ma non tanto quanto Ron.

-Era….sola?- le domandò Fred con sguardo arrabbiato.

-No….era con….-

-Malfoy- terminò Ron, arrabbiato.

-Ehmm…sì…….ci ha detto………quello che è successo, insomma.- rispose Alicia guardando Angelina in cerca di aiuto.

-Sì…..beh a dire il vero, Malfoy era molto diverso da come lo ricordavo. Era molto dolce con lei, la guardava in un modo……..insomma……forse dovreste dargli una possibilità…..- tentò di dire Angelina; ma non aveva previsto la reazione di Ron che esplose: -Una possibilità???? A Draco Malfoy????? Stai scherzando!-

-Ron…..ti prego….-Luna lo prese per un braccio, cercando di attirare la sua attenzione: Ron si voltò verso di lei e, vedendo il suo viso così preoccupato, la sua rabbia svanì come per magia.

-Ehmm. Scusate non volevo urlare- disse vedendo che molti si erano girati a guardarli.

-Non fa niente….capiamo Ron, è solo che……- continuò Alicia. -Ormai è fatta Ron. I sentimenti non si comandano. Dovete accettarlo.- concluse in tono pratico Hermione che era stata zitta fino a quel momento.

-Non accetterò mai Draco Malfoy- sibilò Ron.

-Allora perderai Ginny. Si amano. Se dovrà scegliere fra lui e te sceglierà lui.- insistè Hermione.

-Mia madre ne morirà.come può essere così egoista?- disse Ron scuotendo la testa.

-Tua madre è una donna sensibile e intelligente. Capirà.- gli rispose Hermione.

-Beh, che ne dite di andare a bere qualcosa ai Tre manici di scopa?- propose Harry in tono leggero, cercando di cambiare discorso.

-Sì, buona idea- rispose Hermione che aveva capito subito l’intenzione del suo ragazzo.

-Noi dobbiamo restare qui- disse Angelina indicando il negozio pieno di clienti –ci vedremo la prossima volta che tornerete a Hogsmeade-

-Ok. Buona giornata!- Harry, Hermione, Ron, Luna, Fred e Gorge uscirono dal negozio diretti al pub e non parlarono più di Ginny e Draco per il resto della giornata.



Alla sera andarono alla festa di Halloween in Sala Grande. La sala era piena di zucche, teschi saltellanti e Silente aveva fatto venire un gruppo di scheletri danzanti per animare la serata.

Il banchetto era tutto a base di zucca e mangiarono fino a scoppiare.

Per fortuna non c’era da ballare pensarono Ron e Harry scambiandosi un’occhiata.

-Non vedo Ginny….- disse Ron guardandosi intorno. Harry cercò di distrarlo indicandogli Luna che li stava raggiungendo.

Mancava anche Hermione pensò preoccupato Harry cercandola con lo sguardo, finchè non la vide scendere la scalinata. Sorrise, sollevato nel vedere che era solo in ritardo e le andò incontro.

-Mi chiedevo dove fossi- le disse salutandola con un leggero bacio sulle labbra. Hermione gli sorrise: -Scusa, ho perso la cognizione del tempo- gli rispose Hermione, segretamente compiaciuta che lui si fosse preoccupato per lei.

-Ehmm…hai visto Ginny? Ron ha notato che manca……….e manca anche Malfoy…-

-No, a dire il vero è uscita dalla camera già da un po’……..ma sono sicura che stanno arrivando- aggiunse, poi, in fretta vedendo l’espressione agitata di Harry.

- Ok…allora è meglio distrarre Ron per il momento. Andiamo?- le disse prendendola per mano.

Quando entrarono in Sala Grande notarono che Ginny e Draco erano già arrivati e Harry e Hermione tirarono un sospiro di sollievo.

Raggiunsero Ron e Luna al buffet e videro che Ron ora era più tranquillo, anche se non perdeva di vista un momento Draco e Ginny.

Draco si rese presto conto di essere osservato e venne verso di loro insieme a Ginny.

Hermione e Luna si guardarono preoccupate: Harry, ma soprattutto Ron guardavano Draco malissimo.

-Potter….Weasley…..bella festa eh?- li salutò Draco in tono ironico. Ginny lo guardò allarmata.

-Dicci cosa vuoi e sparisci Malfoy- ribattè seccamente Ron.

-Senti, Weasley, la situazione non piace neanche a me………ma io sono innamorato di tua sorella e non permetterò a nessuno di mettersi fra di noi, chiaro? Quindi, per amore di Ginny, credo sarebbe meglio per tutti dichiarare una tregua. Questa situazione la sta facendo soffrire e io non posso sopportarlo. Quindi………pace?- disse Draco tendendo a Ron la mano.

Ron lo guardò allibito per un lungo istante, poi Luna gli toccò il braccio; lui si voltò a guardarla, vide i suoi occhi imploranti e poi fece quello che Harry non si sarebbe mai aspettato: strinse la mano a Malfoy. Non poteva resistere a Luna….

Ginny si lasciò scappare un singhiozzo: Draco le fu subito vicino e l’abbracciò.

-Su, tesoro, va tutto bene.- le mormorò piano.

-Malfoy!- lo chiamò Harry. Hermione e Draco si girarono di scatto.

-Ti diamo una possibilità……..ma ricordati che se la farai soffrire la pagherai cara.- Harry e Draco si fissarono negli occhi per un lungo istante, poi Draco annuì.

-Morirei piuttosto che farla soffrire Potter. Dovresti capirmi…..- aggiunse alludendo a Hermione.

Dopodichè Draco e Ginny se ne andarono e la festa continuò senza ulteriori intoppi fino a mezzanotte quando Silente spedì tutti a letto.

Nessuno di loro si era accorto che qualcun altro aveva origliato la loro conversazione e li aveva osservati tutta la sera, decidendo che, presto, avrebbe agito.

Molto presto Pansy Parkinson avrebbe dato il via alla sua vendetta.
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Capitolo 17
*** La Chiave degli Inferi ***


Capitolo 16


La Chiave degli Inferi


In una fredda e piovosa mattina di metà novembre, Harry, Ron e Hermione si trovavano nei sotterranei per una delle più noiose lezioni di Storia della Magia a cui avessero mai assistito.

Dopo le lezioni stavano andando in Sala Grande per il pranzo quando vennero intercettati dalla McGranitt.

-Potter, Granger. Dovete venire con me. Il Preside vuole parlarvi. No, tu no, Weasley. Solo Potter e Granger.- disse in tono perentorio la McGranitt, quando Ron aveva fatto per seguirli.

Ron la guardò stupito, ma non disse niente. Harry e Hermione seguirono la Professoressa nell'ufficio del Preside.

-Piuma di zucchero- disse la Professoressa McGranitt al Gargoyle di pietra che si spostò rivelando la scala a chiocciola che conduceva nell'ufficio del Preside. Harry e Hermione salirono da soli.

Bussarono alla porta del Preside che li invitò a entrare.

-Ci ha fatto chiamare Professore?- gli domandò Harry appena entrato. -Sì, Harry. Sedetevi.- disse Silente facendo apparire due poltrone di chintz. Harry e Hermione si sedettero. -Devo parlarvi di una cosa molto importante. Dovete promettere però di mantenere il segreto, almeno per il momento.
Molte persone soffrirebbero se quello che sto per dirvi fosse rivelato. Molte persone che stanno a cuore a tutti noi.
Sto parlando dei Weasley.-

Harry e Hermione sussultarono e si guardarono preoccupati.

-I Weasley?? Ma cosa.....- tentò di dire Hermione, ma Silente la interruppe.

-Vi spiegherò tutto, ma dovete promettere.- insistè Silente.

-Lo promettiamo.- disse deciso Harry e anche Hermione annuì.

-Bene. Devo fare un elggero salto indietro per potervi spiegare bene. Dobbiamo tonrare alla sera in cui hai fatto il primo sogno su Voldemort, Harry. Non mi interrompere.- lo zittì Silente vedendo che Harry aveva aperto la bocca per parlare. Harry non fiatò e restò in attesa. Silente proseguì:

-Quella sera tu hai sognato che Voldemort voleva uccidere i Weasley e Hermione e io li ho nascosti a Grimmauld Place. Sono ancora lì e stanno bene, non temete.- aggiunse leggendo nei loro pensieri. Sia Harry che Hermione si erano appena chiesti se dovesse dire loro che era successo qualcosa ai Weasley. Le parole di Silente li tranquillizzarono, ma ancora non capivano dove volesse andare a parare Silente.

-Quella sera io avevo intuito cosa stava per succedere, ma speravo di sbagliarmi.- continuò Silente riprendendo il discorso. -finchè non hai fatto il secondo sogno: quello del libro delle ombre...........e della chiave. Allora non ho avuto più dubbi. Purtroppo i miei timori si sono rivelati fondati. Ti ho chiesto tempo, perchè so quanto sono importanti i Weasley per te e questo li riguarda molto da vicino.

I Weasley sono strettametne legati al Libro dele Ombre e alla Chiave, sebbene loro non lo sappiano. Soprattutto un Weasley. No, non Ron, signorina Granger.- disse Silente leggendo nella mente di Hermione che arrossì.

-Prima devo spiegarvi cosa è il Libro delle Ombre. Il Libro delle Ombre è il più potente libro di Magia oscura: racchiude tutte le magie pù oscure e potenti ed è in grado di aprie gli Inferi attraverso una chiave: La Chiave degli Inferi, appunto.

Nelle mani sbagliate può diventare estremamente pericoloso e scatenare un'orgia di demoni e distruzione sulla terra. Questo è il motivo per cui Voldemort lo cerca. Se riuscisse a entrarne in possesso e usarlo attraverso la chiave, potrebbe distruggere il mondo e nessuno potrebbe fermarlo. Aumenterebbe i suoi poteri in modo da renderlo invincibile.

Il libro è un oggetto magico estremamente potente, ma dotato di un cervello proprio. Nelle mani giuste può anche essere usato per il bene e per sconfiggere il male. Il libro è in grado di riconoscere il Potere e di scegliere a chi ubbidire, scegliendo il potere più forte.

Per utilizzarlo in un qualsiasi modo serve però la Chiave degli Inferi.

Solo la chiave può scegliere se usarlo per il bene o per il male, solo la chiave può fermare il suo potere. Per questo Voldemort la vuole. Con il Libro delle Ombre e la Chiave degli inferi nessuno potrebbe più fermarlo.

Ora arriviamo alla Chiave. La chiave non è un oggetto, ma una persona.

Questa persona non sa di essere la chiave..........crede di essere una persona normale, ma se Voldemort mettesse le mani su di lei, potrebbe indurla, attraverso la magia, a farle fare quello che desidera. Già una volta c'è quasi riuscito...........ma tu lo hai fermato, Harry.

La Chiave degli inferi è Ginny Weasley.-

-COOSAAA??????- esclamarono insieme Harry e Hermione.

-Ecco perchè non ho voluto che Ron venisse qui con voi, oggi. La sua famiglia non lo sa. Ginny Weasley non è la figlia naturale di Molly e Arthur: è la figlia di Voldemort. Nessuno di loro lo sa. Molly e Arthur quindici anni fa ebbero realmente una bambina, ma morì dopo poche ore dopo il parto. Loro non lo hanno mai saputo, perchè Arthur quella sera era in missione per il Ministero e Molly stava dormendo, stremata. Io ero presente e ho fatto la sostituzione della bambina con la figlia di Voldemort. Voldemort ha avuto una breve relazione con una strega molto bella, da giovane, ma lei gli spezzò il cuore preferendogli un altro e per questo Tom ora odia l'amore.L'uomo per cui aveva lasciato Tom, appena saputo che era incinta e non di lui, la lasciò, così la strega restò sola.

Ebbe una bambina ma morì di parto. Io ero molto affezionato a questa strega.......era mia figlia, Grace.

Presi la bambina e la portai dai Weasley. Sapevo che erano brave persone e che l'avrebbero amata come fosse stata loro..sarebbe cresciuta insieme alla loro bambina, che stavano per avere. Quando però arrivai da loro, Molly aveva appena partorito......c'era Minerva con lei.

Molly dormiva.

Chiesi di vedere la piccola appena nata, ma Minerva mi disse che era appena morta e non aveva il coraggio di svegliare Molly per dirglielo. Avevano tanto desiderato una femmina!

Allora capii cosa dovevo fare: presi in braccio la piccola e la esaminai: era davero morta. Dissi a Minerva che era non era morta, ma aveva il polso debolissimo. Le dissi che avevo bisogno di stare solo un attimo con la bambina, per poterla salvare.

Minerva uscì e io operai lo scambio.

Nessuno, oltre a me, ne seppe mai niente. Persino Voldemort crede che sua figlia sia morta.

Se dovesse mettere le mani su Ginny Weasley e capire chi lei è in realtà.......solo il libro glielo potrebbe rivelare. Per questo non deve mettere le mani su quel libro.

Per questo vi ho chiesto di mantenere il segreto: capite ora quanto sia importante?-

Harry e Hermione erano troppo allibiti da quello che avevano appena sentito per rispondere.

Ginny non era figlia dei Weasley, ma di Voldemort?

IWeasley ne sarebbero stati distrutti, se lo avessero saputo.

-Precisamente Harry- disse Silente leggendogli nel pensiero.

-Non lo diremo a nessuno, professore, ma...............come possiamo proteggere Ginny? Dobbiamo trovare il liibro prima di Voldemort!

-Il libro è ben nascosto, Harry. Io so dov'è. Ho messo un guardiano a protezione del libro e molti incantesimi lo proteggono. Tuttavia Voldemort è potente e potrebbe arrivarci.......dovete tenere Ginny sotto controllo.

In più vorrei che entrambi veniste da me ogni pomeriggio a studiare incantesimi di magia oscura e la telepatia.

Signorina Granger vorrei che anche tu diventassi animagus. Harry ancora non è riuscito, ma col tuo aiuto ce la farà sicuramente.

Se dovrete combattere col libro delle Ombre e con Voldemort avrete bisogno di tutto il potere Oscuro possibile. Avete delle domande?-

-Signore..........cosa diremo a Ron?- chiese Hermione.

-Niente. Ron e tutti i Weasley devono restare all'oscuro. Saranno protetti meglio se non sanno niente. Direte a Ron che verrete da me ogni pomeriggio a prendere lezioni di Occlumanzia. Si sentirà certamente escluso e forse si arrabbierà, ma gli passerà. E' per il suo bene.-

Harry e Hermione annuirono.

-Bene. Potete andare, ora.- terminò Silente.

Harry e Hermione si alzarono e uscirono dall'ufficio del Preside.

Era troppo tardi per andare a pranzo, così scesero nelle cucine a trovare Dobby e farsi dare qualcosa da mangiare.

Per di più non si sentivano ancora pronti a incontrare Ron.

Dobby fu felicissimo di vederli e il suo entusiasmo riuscì a risollevare l'animo dei due ragazzi, ancora sconvolti da quello che avevano appena scoperto.

Dopo essersi rimpinzati per bene, tornarono in Sala Grande. Ron li stava aspettando e volle sapere cosa era successo da Silente.

Harry e Rermione, ora più tranquilli, risucirono a mentirgli e gli dissero quello che avevano concordato con Silente.

Ron ci credette. Si offese un po' per essere stato escluso, ma, capendo che non era colpa loro, non si arrabbiò e passarono il pomeriggio insieme, come se nulla fosse successo.

Harry e Hermione si augurarono che Ron non dovesse mai scoprire il loro segreto.
Ringrazio tantissimo tutti quelli che hanno commentato in particolare mena, desdeus,carillon e marco! Grazie a tutti!!!! Des ti prego aggiorna presto anche la tua! Un bacione!

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Capitolo 18
*** L'attacco dei Dissennatori ***


Capitolo 17


L'attacco dei Dissennatori


Harry si sentiva terribilmente in colpa a nascondere una cosa così grave a Ron, ma capiva che non poteva assolutamente dirglielo.

Oltre ad averlo promesso a Silente, Harry sapeva benissimo che Ron e tutta la famiglia Weasley ne sarebbero stati distrutti.

Guardò fuori dalla finestra: la neve cadeva forte e tutto era immerso nel silenzio. Ron dormiva ancora. Lui, invece, non aveva chiuso occhio tutta la notte con quel peso sullla coscienza.

Avrebbe tanto voluto poterne parlare con Sirius! Lui avrebbe saputo dire la cosa giusta per rassicurare Harry! Ne avrebbe parlato con Hermione, lei avrebbe capito.

Ron borbottò qualcosa, nel sonno e Harry capì che stava per svegliarsi.

Fece finta di essersi appena alzato e iniziò a vestirsi.

-Ehi, Harry! Sei già sveglio? Che ore sono? -gli domando ron stropicciandosi gli occhi.

-Sono solo le otto, Ron. Puoi dormire ancora se vuoi.....oggi è sabato! io ho appuntamento con Hermione, fra poco. - mentì Harry sentendosi ancora + in colpa.

-Oh, ok. Allora io dormo ancora un po'. A dopo. -disse Ron tornando a dormire. Harry sorrise guardandolo e poi uscì dalla stanza per andare in Sala Comune ad aspettare Hermione.

Ma Hermione era già lì.

-Non sei riuscito a dormire neanche tu, eh?- gli domandò appena lo vide entrare. A Hermione bastava sempre e solo un'occhiata per capire tutto quello che gli passava per la mente, come stava o se aveva qualcosa che lo preoccupava.

-Già........mi sento così in colpa- mormorò Harry sedendosi sulla poltrona di fronte a lei.

-Non abbiamo altra scelta, Harry....-mormorò tristemente Hermione.

-Lo so, tesoro. Almeno posso parlarne con te. E' già un gran sollievo per me.- le disse Harry abbracciandola e stringendola forte.

-Anche per me, Harry- gli rispose lei dandogli un dolce bacio.

-Andiamo a Hogsmeade? Così ci distraiamo un po: che ne dici?- gli propose Hermione, con la testa appoggiata sulla sua spalla.

-Sì buona idea. Sei pronta?- Hermione annuì -Ok allora andiamo. Prendi un mantello, sta nevicando forte- le disse poi in tono premuroso.



Mezz'ora dopo stavano passeggiando per la strada principale di Hogsmeade ed erano molto più rilassati.

Come sempre, quando stavano insieme, si dimenticarono del resto del mondo e dei problemi a lui connessi, immersi completamente l'uno nell'altra.

Andarono a fare colazione da madama Piediburro: era ancora presto e non c'erano le solite coppiette.

Bevvero una cioccolata calda e poi andarono a fare un giro per i negozi.

Verso le undici, mentre andavano al negozio di Fred e George si alzò uno strano vento gelido e iniziò a fare buio......poi Harry inizò a sentire una gran tristezza salirgli in gola e capì quello che stava succedendo, ancora prima di vederli: Dissennatori!

-Harry! Cosa facciamo?- Hermione era terrorizzata. Un conto era fare un patronus davanti a un molliccio........un conto era contro un vero Dissennatore! Hermione afferrò per un braccio Harry, in cerca di protezione.

Harry la prese per mano: -Andiamo. Dobbiamo affrontarli, Hermione. Pensa a qualcosa di molto felice.-Hermione lo guardò impaurita, ma annuì.

Si concentrò......Harry che le diceva che la amava per la prima volta........il loro primo bacio.......

I Dissennatori si avvicinavano.......

Harry pensò al primo bacio con Hermione.........

Quando furono vicini a loro, Harry e Hermione si guardarono, si presero per mano e dissero insieme, puntando le bacchette con l'altra mano: -Expecto Patronum!- un cervo e una lontra argentei fuoriuscirono dalle loro bacchette e scacciarono i dissennatori.

Harry sentì Hermione tremare.

-Hermione.....va tutto bene.....se ne sono andati!-

-Sì, ma Harry....che ci facevano qui? Dobbiamo tronare a Hogwarts e dirlo a Silente!- Hermione era terrorizzata.

-Non penserai che stessero cercando...........-

-Ginny! - mormorò Hermione sottovoce. Un lampo di paura attraversò gli occhi di Harry.

Nel frattempo per la strada la gente urlava in preda al terrore: nessuno capiva cosa ci facessero lì' i Dissennatori. Tutti scappavano dentro ai negozi e loro ne aprofittarono epr allontanarsi indisturbati.

Nessuno si era accorto che erano stati loro a scacciare i Dissennatori.

Dovevano andare subito da Silente!



Silente ascoltò il loro racconto, molto preoccupato.

-Avete fatto bene, vi ringrazio per avermi informato subito. Allerterò immediatamente l'Ordine. Bisogna controllare strettamente da vicino Ginny Weasley.

Non deve mai essere sola....credo avremo bisogno dell'aiuto del signor Malfoy. Lo farò chiamare e gli dirò che non deve mai perderla di vista perchè ho ragione di credere che Voldemort voglia usare lei per vendicarsi del suo tradimento. Dopotutto potrebbe anche essere vero...... Questo lo convincerà.

Ginny Weasley non va mai lasciata sola. Darò a Malfoy un potente amuleto protettivo da darle. Li legherà in modo indissolubile.........come il vostro- aggiunse alludendo all'amuleto che aveva dato a loro un po' di tempo fa e che ora brillava sul petto di Hermione.

-Darà loro un potere molto forte e li potrà aiutare molto. Bene, ora è meglio che andiate. Ah, potete dire al signor Weasley dei Dissennatori, se volete. Tanto domani sarà sulla gazzetta del profeta.

Mi raccomando, come dice sempre il nostro amico Alastor: Vigilanza costante. Vi aspetto più tardi per le lezioni.-

Harry e Hermione lo salutarono e andarono a pranzo.

-Finalmente! Ma dove siete stati???- li salutò Ron andando loro incontro appena entrarono in Sala Grande.

-Siamo stati a Hogsmeade. - gli rispose Harry sedendosi a tavola vicino a Hermione.

-Davvero? Siete andati a trovare Fred e George? Io e Luna siamo stati al lago a pattinare sul ghiaccio!- sembrava molto contento. harry non aveva cuore di spezzare quella felicità.

-Ehmm no, Ron non siamo andati da Fred e George.ci stavamo andando, ma poi c'è stato un attacco dei Dissennatori e....- Hermione gli raccontò tutto.

A Ron andò di traverso il succo di zucca.

-Miseriaccia......ma che diavolo ci facevano dei dissennatori a Hogsmeade?- esclamò inorridito.

-Non lo sappiamo. Anche Silente non ne ha idea......Sicuramente c'entra Voldemort però.....Ron ricordati il mio sogno. Tu e i tuoi fratelli dovete stare molto attenti. Promettimelo.- gli disse Harry in tono preoccupato.

-Certo, Harry. Stai tranquillo. No ci succederà niente. A Hogwarts siamo al sicuro no?-

-Lo spero...- mormorò piano Harry cercando con lo sguardo Hermione.

Anche lei era preoccupata e questo turbò Harry più di qualunque altra cosa.

Qualunque cosa avesse in mente Voldemort non gli avrebbe mai permesso di fare del male a Hermione e ai Weasley. A qualsiasi costo!

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Capitolo 19
*** Il Ballo del Ceppo – parte prima - ***


Capitolo 18


Il Ballo del Ceppo – parte prima -


Le piogge e i freddi venti di novembre lasciarono il posto a uno spesso manto di candida neve di dicembre, gli alberi si spogliarono completamente e il freddo divenne ancora più pungente.

Nevicava ininterrottamente da alcuni giorni e persino i gufi, quella mattina, quando portarono la posta, erano coperti di neve.

-Edvige!- esclamò Harry riparandosi il viso con una mano: Edvige, atterrata davanti a lui, si era scrollata la neve dalle ali spruzzandogliela addosso.

Hermione, seduta accanto a lui, scoppiò a ridere. Harry la guardò storto.

-Non c’è niente da ridere!- sbottò Harry scrollandosi la neve dai capelli.

-Un momento di attenzione per favore! – la voce di Albus Silente risuonò nella Sala Grande interrompendo le chiacchere animate degli studenti. Tutti si volsero a guardare il Preside e ad ascoltare le sue parole. -Prima di iniziare la colazione vorrei fare un annuncio importante. Anche quest’anno si terrà il tradizionale Ballo del Ceppo e torneranno a trovarci gli amici di Durmstrang e BeauxBatons.

Arriveranno il 20 dicembre e si fermeranno fino al 6 gennaio. Alloggeranno nelle stesse case in cui erano stati due anni fa. Naturalmente in queste due settimane prima del loro arrivo saranno ripristinate le lezioni di danza tenute dai direttori delle vostre case. Sarà d’obbligo l’abito da cerimonia e naturalmente ogni dama dovrà avere un cavaliere. Il Ballo sarà aperto per quelli dal quarto anno in su, ma potrete invitare anche alunni del primo, secondo o terzo anno se lo desiderate.

Un’ultima cosa: domenica prossima ci sarà una gita speciale a Hogsmeade per tutti quelli che vogliono comprare un abito da cerimonia nuovo per l’occasione. Bene, potete iniziare a mangiare ora.- Silente si risedette e immediatamente nella sala si diffuse un gran brusio: erano tutti molto eccitati da quelle notizie!

Tutti tranne………Ron Weasley!

-Oh, no!!! Altre lezioni di danza!-

-Dai, Ron……….sono certo che la McGranitt sarà lieta di ritrovare il suo ballerino preferito!-

-Taci, Harry!- Ron arrossì violentemente a quel ricordo. Fred e George lo prendevano ancora in giro!

In quel momento un altro gufo planò vicino Hermione porgendole un’altra lettera. Hermione arrossì riconoscendo il gufo; Harry lo notò e si rabbuiò capendo all’istante che doveva essere il gufo di Krum.

Hermione aprì la lettera e iniziò a leggerla, senza accorgersi dello sguardo di Harry. Harry fu per un lungo istante combattuto se chiedere spiegazioni a Hermione oppure no: non voleva far la parte della persona gelosa e possessiva, ma d’altronde........

-Hermione?-

-Mmmm….sì, Harry?- gli rispose continuando a leggere la lettera.

-Chi ti scrive?- le domandò sapendo benissimo che era Krum.

-Oh, è una lettera di Viktor- rispose Hermione con aria assente.

-Coosa??? Ti scrive ancora????- sbottò Ron di fronte a lei. Hermione gli lanciò un’occhiata sprezzante.

-Certo, siamo amici di piuma. Che male c’è? Se non da fastidio a Harry perché dovrebbe darne a te?-

-Hermione a me sembra che a Harry dia molto fastidio. Se lo guardassi un attimo te ne renderesti conto anche tu- le rispose Ron in tono arrabbiato; poi si alzò e andò a raggiungere Luna.

Hermione guardò Harry e si accorse che Ron stavolta aveva colto nel segno: Harry era davvero geloso!

-Harry?-

-Mmm?- Harry la guardò imbronciato per un attimo, poi distolse subito lo sguardo.

-Vuoi leggere la lettera?- Harry la guardò ancora e annuì prendendo la lettera. Hermione gli sorrise, compiaciuta. Harry iniziò a leggere la lettera.

-Che cosa?????????????- esclamò a voce talmente alta che tutti si girarono a guardarlo. Anche i Professori gli lanciarono uno sguardo preoccupato. La McGranitt gli si avvicinò:

-Tutto bene Potter? Notizie da…..?-

-Oh, no professoressa…….mi scusi. Non mi sono accorto di aver urlato. Niente da……….tutt’altro, non si preoccupi.-

La McGranitt annuì e tornò al tavolo dei Professori.

-Hermione……qui ti invita al ballo!- le sibilò Harry nell’orecchio in tono furioso.

-Oh,sì. Beh, sai, era da un bel po’ che non mi scriveva e così non ho mai potuto dirgli di noi……oh dai, Harry non fare quella faccia! Insomma, lo sai………Viktor non è un tipo molto loquace e l’altra volta non ha stretto molte amicizie a parte me, per cui è logico che me l’abbia chiesto.-

-Non è molto loquace ma è sicuramente grafomane eh? Chi se ne frega se non ha fatto amicizie qui: perché non lo chiede a qualcuna di Durmstrang?- sbottò Harry arrabbiato. I suoi occhi verdi mandavano lampi di rabbia che sforzava invano di reprimere.

- Probabilmente dopo che gli avrò risposto lo farà. Anche se non mi pare che tu mi abbia ancora chiesto di venire al ballo con te……….- terminò Hermione in tono allusivo. Harry ebbe uno scatto.

-Che diavolo………..Hermione! Silente ci ha appena informati del ballo! E poi tu sei la mia ragazza: è logico che voglio che tu venga al ballo con me!-

-Va bene, va bene……non arrabbiarti! Lo sai che verrò con te……dai Harry guardami! Sono sei anni che aspetto l’occasione di andare a un ballo con te! Volevo solo che me lo chiedessi, tutto qui.- gli rispose Hermione in tono dolce cercando di calmarlo.

Harry la guardò un lungo istante poi si alzò da tavola e le si inginocchiò davanti.

-Harry cosa?- Hermione lo guardò confusa.

-Hermione Granger vuoi venire al ballo con me?- Hermione restò un attimo a bocca aperta: non si sarebbe mai aspettata una reazione simile. I suoi cocchi scintillarono di gioia mentre rispondeva:

-Oh, sì Harry! Non desidero altro!- Harry si alzò e tornò a sedersi accanto a lei, dopo averle dato un veloce bacio sulle labbra.

-Ehi, Harry sei impazzito?- Fred Wealey si sedette nel posto lasciato libero da Ron.

-Sì, amico: lo sai che dopo questa tua bella trovata ora tutte le ragazze si aspetteranno una richiesta altrettanto spettacolare da noi? Cosa dovremo inventarci ora io e Fred per invitare una ragazza?- terminò George sedendosi accanto al fratello.

-Ehmm….mi spiace, ma sono sicuro che saprete trovare qualcosa di adatto….-scherzò Harry ridendo di fronte alle loro smorfie.

-Chi inviterete? Ora che Angelina e Alicia non ci sono più………si arrabbieranno?- domandò loro Harry.

-Beh, sono certo che capiranno……..è solo un ballo in fondo.- rispose Fred addentando una grossa fetta di torta di zucca.

-Sì e dopotutto devo ammettere che ci sono davvero delle belle ragazze al settimo anno quest’anno..- concluse George ammirando due ragazze bionde di Corvonero che erano appena passate.

Si scambiò un’occhiata d’intesa con Fred che aggiunse: -Sì, Harry………occhio non vede, cuore non duole!- Fred e George si alzarono e corsero dietro alle due bionde, sicuramente per invitarle al ballo.

-Quei due sono davvero tremendi.- disse Harry seguendoli con lo sguardo.

-Sì, ma ora dobbiamo muoverci, Harry. Le prime due ore abbiamo Difesa contro le Arti Oscure.- disse Hermione alzandosi. Harry fece lo stesso e stavano per uscire dalla Sala Grande quando Luna e Ron li raggiunsero.

-Hermione!-

-Ciao Luna! Come stai?- le domandò Harry.

-Bene, grazie. Senti ti va di venire a Hogsmeade con me, Cho, Ginny e Padma sabato per scegliere il vestito per il ballo?-

-Oh, certo. Volentieri. – le rispose allegramente Hermione.

-Ottimo! Allora, poi ci mettiamo d’accordo. Scusate, ora devo andare……a dopo tesoro!- Luna diede un veloce bacio a Ron, facendolo arrossire, e corse via veloce raggiungendo le sue amiche di corvonero.

-Dai, Ron muoviti- gli disse Harry per spezzare il suo imbarazzo.

Insieme, come sempre, il Terribile Trio si avviò a lezione.



Quella sera Harry e Hermione erano seduti davanti al fuoco in Sala Comune, da soli; Ron era in Sala Grande con Luna. Hermione, seduta in braccio a Harry notò subito che il ragazzo era pensieroso. Il suo sguardo, mentre le accarezzava i capelli, era assente.

-Harry? Cosa c’è che non va?- gli domandò Hermione guardandolo negli occhi.

-Mmm….cosa? No , niente, Herm. Stai tranquilla.-

-Dai….Harry, andiamo. Non ci sono mai stati segreti fra noi……..non vorrai cominciare ora! E’ per Viktor?-

-No……a proposito gli hai risposto?-

-Sì e gli ho detto tutto di noi…….vuoi leggere la lettera?-

Hermione gli passò una mano fra i capelli: adorava spettinarlo (non che ce ne fosse bisogno!).

-No, mi fido di te……Hermione?-

-Cosa, Harry?-

-Stavo pensando a Hogsmeade prima. Sai, quando Luna ti ha chiesto di andare con lei e Ginny a comprare il vestito…..?-

Hermione lo guardò con aria perplessa, senza capire dove volesse arrivare. Harry aveva un’aria preoccupata e non ne vedeva il motivo.

-Sai, pensavo…..sarebbe un’ottima occasione per Voldemort per rapire Ginny o farvi del male……….insomma sarete sole…….ecco…..io sono preoccupato. Preferirei non ci andassi. O perlomeno permetteteci di venire con voi.-

-Harry, amore, vorrei che poteste venire con noi, ma come lo spiegherei alle altre? Certo, non avevo riflettuto prima su questo e devo dire che la tua ipotesi è piuttosto fondata, ma…….almeno se ci vado posso tenere sotto controllo Ginny.-

-E chi terrà sotto controllo te? Tesoro, io voglio bene a Ginny, ma……..preferisco succeda qualcosa a lei, piuttosto che a te. Merlino, che cosa terribile da dire………..eppure è la verità. Non potrei sopportare che ti succedesse qualcosa di male, Hermione. Permettimi di venire con voi…….ti prego. Potrei venire come falco: so trasformarmi abbastanza bene, ormai. Potrei seguirvi da lontano senza farmi vedere….-

-Non so, Harry……come spiegherei la presenza di un falco che ci segue alle altre? Potresti seguirci col mantello dell’invisibilità, se vuoi……-

-Sì, è una buona idea. Non so perché non ci ho pensato prima. Ok, farò così.-

-Bene, mio prode cavaliere….che ne dici di pensare un po’ a noi due, ora?- mormorò Hermione in tono malizioso avvicinando il viso al suo, perdendosi nel suo bacio.

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Capitolo 20
*** Ballo del Ceppo - parte seconda - ***


Capitolo 18


Ballo del ceppo – parte seconda –


- Ginnyyyyy!!!!!! Sei pronta? Esci dal bagno, per favore? Devo finire di prepararmi!- urlò Hermione dalla camera.

Era davanti al letto e stava scegliendo cosa indossare per quella giornata di shopping con le amiche. Si sentiva emozionata: non era mai uscita con delle amiche! A dire il vero non aveva mai avuto amiche, prima di venire a Hogwarts e conoscere Ginny…….e ora si era aggiunta anche Luna, a cui negli ultimi tempi si era affezionata particolarmente.

Era un po’ preoccupata all’idea che ci fosse Cho Chang: quella lì non l’aveva mai sopportata, l’aveva sempre considerata una stupida oca e non era mai riuscita a capire cosa Harry ci trovasse in lei. Mi basterà evitarla pensò Hermione provandosi un maglioncino leggero azzurro e una gonnellina grigia. Mmm…sì ok metto questi decise poi guardandosi allo specchio a figura intera di fianco al suo armadio. Andò nel suo baule e prese un paio collant color fumo di Londra e si vestì. Stava mettendosi le scarpe quando finalmente Ginny Weasley uscì dal bagno.

-Era ora!- esclamò Hermione

-Scusa Hermione……ora sono pronta.- Anche Ginny si era vestita bene: indossava un paio di jeans a vita bassa e un maglioncino bianco di lana con scollo a V e si era truccata un po’.

-Beh, speriamo che Draco non ti veda uscire così, altrimenti saranno guai!- scherzò Hermione prendendola in giro.

-Eh già……..se invece ti vedesse Harry con quella gonna, che direbbe?-

Ma lui mi vedrà pensò Hermione, ricordandosi del patto che avevano fatto pochi giorni prima: Harry le avrebbe seguite col mantello dell’invisibilità per proteggerle, nel caso ci fossero guai.

-Non direbbe niente……..Harry non è possessivo come Draco- ribattè invece Hermione all’amica.

-Allora sei proprio fortunata!- disse Ginny spruzzandosi una nuvola del profumo che le aveva regalato Draco.

-Sì lo so- rispose Hermione sorridendo un attimo prima di entrare in bagno per terminare di prepararsi.



Mezz’ora dopo erano già a Hogsmeade con Cho Chang, Luna Lovegood e le gemelle Patil: Padma e Calì.

Fortunatamente non avevano incontrato Draco Malfoy prima di uscire, ma Hermione aveva sentito telepaticamente Harry appena arrivata in Sala grande che le diceva che era bellissima e che era pronto a seguirle; aveva così capito che c’era anche lui lì con loro, in quel momento, sotto il mantello.

Fino a quel momento era riuscita ad evitare Cho Chang che, invece, stava cercando ogni modo per parlare con lei. Hermione pensò che Harry si stava sicuramente divertendo un mondo a vedere quella scena.

Non sai quanto! Le rispose Harry telepaticamente facendola scoppiare a ridere.

-Che c’è da ridere Hermione? – le domandò Cho avvicinandosi a lei.

-Oh, niente…..mi è venuta in mente una cosa buffa che mi ha detto Harry ieri sera…-le rispose Hermione cercando di stare sul vago anche se sentiva dentro la sua mente la risata di Harry.

-Ah sì e di che si tratta?-

-Oh, niente di che……..una battutina su Piton….-

-Ah, capisco……quindi con Harry va tutto bene?-

-Sì certo. Benissimo!- le rispose Hermione subito sulla difensiva, evidenziando in modo particolare il “Benissimo”.

-Oh, bene. Sono contenta per voi. Mi sono sempre chiesta perché volesse uscire con me, visto che era più che evidente che è sempre stato innamorato di te. Nel nostro appuntamento non ha fatto che parlare di te, sai?-

-Davvero?- Hermione esultò dentro di sé. - Tu invece con chi esci, ora?- le domandò poi, cercando di cambiare discorso.

-Con Seamus Finnigan- le rispose Cho in tono soave.

-Con Seamus??? Non lo sapevo.-

-Sì……è molto carino con me: dolce e premuroso. Un vero tesoro.-

-Oh, sono contenta per te….-

-Ehi, perché non entriamo in questo negozio? Ha sempre delle cose carine!- le interruppe Ginny trascinandole dentro al negozio.

-Carino qui: non ci ero mai stata- esclamò Cho Chang guardandosi intorno.

-Mi ci ha portato Draco- le rispose Ginny

-Bene, allora guardiamoci intorno! – disse in tono allegro Luna iniziando a guardare i vestiti esposti.

Un’ora dopo uscirono dal negozio piene di pacchetti: avevano comprato i vestiti, le scarpe e gli accessori. Tutto l’occorrente per sbalordire i ragazzi.

-Ora ci manca solo una cosa.- disse loro Luna mentre passavano accanto a Mielandia.

-Cioccolata?- chiese Ginny in tono scherzoso.

-No……biancheria intima sexy!- rispose Luna indicando un negozietto piccolino vicino Mielandia: Madame Voile.

-Bella idea Luna! – approvò Ginny entrando decisa nel negozio. Hermione arrossì al pensiero che Harry le stava guardando in quel momento.

Vi aspetto qui le disse lui telepaticamente intuendo il suo imbarazzo.

Grazie amore gli rispose lei, grata, entrando nel negozio insieme a Luna.

Anche qui svaligiarono praticamente il negozio e Ginny si ripromise di ringraziare calorosamente Draco quella sera per averla rifornita abbondantemente di galeoni. Non avrebbe mai immaginato che Draco Malfoy potesse essere così generoso.



Verso mezzogiorno, finiti gli acquisti, si diressero ai Tre Manici di Scopa per bere una burrobirra, sperando di vedere i ragazzi di cui ormai iniziavano a sentire la mancanza.

Appena entrate nel pub di Madama Rosmerta videro subito Ron, Neville e Seamus seduti al tavolo con Draco Malfoy e Blaise Zabini. Incredibilmente mancavano i fidi compari di Malfoy: Tiger e Goyle.

Avevano tutti un’aria triste e annoiata: Ron guardava insistentemente l’orologio e Seamus cercava di soffocare invano uno sbadiglio.

-Buongiorno! Ci si diverte qui, eh? – li presero in giro le ragazze salutandoli e sedendosi al tavolo con loro.

-Ehi, avete svaligiato i negozi?- chiese loro Ron notando la montagna di pacchetti che avevano.

-Quasi – gli rispose sua sorella sedendosi vicino a Draco e dandogli un bacio. –Grazie per avermi finanziato.- gli mormorò nell’orecchio. Lui le sorrise in tono complice: -Sono certo che ne è valsa la pena……- disse sbirciando fra i pacchetti.

-Ehi! Non ti azzardare, sai? Dev’essere una sorpresa!- scherzò Ginny chiudendo bene i pacchetti e mettendoli al di fuori della sua portata.

-Ma Harry non è con voi?- chiese a un tratto Cho Chang. Hermione arrossì.

-No, veramente stamattina quando mi sono alzato in camera non c’era più. Non so dove sia andato. Me lo sono chiesto anch’io. – rispose Ron guardando Hermione.

-Oh, mi aveva detto che voleva fare una corsetta intorno al lago stamattina presto…….poi sarebbe venuto qui.- improvvisò Hermione cercando di essere convincente.

-Ti starà comprando il regalo di Natale- disse Draco e Hermione era quasi sicura che le avesse strizzato l’occhio. Che Harry ne avesse parlato con lui? In fondo era l’unico, oltre loro due a sapere il loro segreto.

In quel momento si aprì la porta del pub e Harry fece il suo ingresso dirigendosi al loro tavolo.

-Ciao amore- Harry salutò Hermione con un bacio e si sedette accanto a lei.

-Harry ma che fine hai fatto???- sbottò Ron interrompendoli, incapace di trattenersi oltre.

-Oh, avevo da fare una cosa….voi è molto che siete qui?- domandò Harry a Hermione cercando di cambiare discorso.

-No, siamo arrivate ora.- Hermione gli sorrise: finalmente poteva guardarlo negli occhi senza quello stupido mantello!

-Trovato qualcosa di bello? – le chiese ancora Harry cercando anche lui di sbirciare dentro ai pacchetti.

-Non ti conviene farlo, Potter. Io ci ho quasi rimesso una mano…..- scherzò Draco facendo una smorfia a Ginny che gli diede un gomitata di protesta. Scoppiarono tutti a ridere.



Era quasi buio quando tornarono a Hogwarts, stanchi e infreddoliti. Hermione disse a Harry che non vedeva l’ora di andare a fare un bel bagno caldo nel bagno dei Prefetti e Ron le rispose di non metterci troppo perché voleva farlo anche lui.

Harry invece fece una faccia strana che, sul momento Hermione non capì; non dovette aspettare molto però per scoprire quel mistero.



Mezz’ora dopo, nel Bagno dei Prefetti, Hermione si spogliò e stava per entrare nella vasca quando un rumore la fece girare verso la porta. Lanciò un grido.

-Harry! Cosa fai qui?-

-Questo mantello diventa sempre + utile…..- scherzò lui indicando il mantello dell’invisibilità a terra. Si avvicinò a lei e le accarezzò il viso: - Sei bellissima – le mormorò attirandola a sé. Hermione rabbrividì di piacere al contatto col suo corpo.

-Se vuole tuffarsi insieme a me, signor Potter, dovrà prima togliersi questo – mormorò Hermione in tono sensuale strappandogli l’accappatoio e i boxer; poi gli rivolse uno sguardo molto invitante, si girò e si tuffò nella vasca. Harry la seguì tuffandosi anche lui.

Si divertirono per un po’ ad aprire tutti i rubinetti e Hermione lo stuzzicò scappandogli ogni volta che faceva per avvicinarsi a lei. Alla fine Harry riuscì a bloccarla contro la parete della vasca.

-Non mi scappi più, ora- le mormorò in tono fintamente minaccioso. Harry la fissò in volto per un lugno istante, prima di avvicinare la sua bocca a quella di lei. Prese possesso della sua bocca mentre le passava le mani attorno alla vita attirandola a sé, stringendo il suo corpo in modo che i fianchi e le cosce della ragazza venissero in contatto col proprio sesso vigoroso. Osservò i suoi morbidi seni, i rosei capezzoli inturgiditi per il desiderio. Abbassò le labbra su uno dei suoi capezzoli, stuzzicandolo, leccando anche l’aureola rosata che lo circondava. Sentiva il cuore di lei pulsare all’impazzata. Sembrava talmente indifesa fra le sue braccia, pensò, accarezzandoli i glutei. La baciò nuovamente, assaporò la dolcezza della sua bocca, i loro respiri diventarono uno solo. Scese con la mano verso l’essenza della sua femminilità e iniziò a esplorarla: era già pronta per lui…….ma lui non aveva fretta. Voleva godersi quel momento il più a lungo possibile.

Voleva entrare nella morbidezza del suo corpo, sentirla gridare, portarla al culmine della passione……La sua bocca scese più in basso, lungo il ventre fino ad arrivare a pelo dell’acqua.

Harry si fermò e la guardò: stava tremando. La prese in braccio e la portò fuori dall’acqua, sdraiandola sul pavimento del bagno. La baciò ancora scendendo con la bocca sempre più giù……le allargò le cosce con le mani e Hermione sentì il calore della sua lingua che la penetrava muovendosi dentro di lei. Harry la stuzzicò con la bocca e la lingua torturandole il clitoride a lungo finchè Hermione non iniziò a contorcersi dal piacere, provando quasi una sensazione di dolore. Il piacere si diffondeva a ondate dentro di lei finchè fu quasi vicino alle lacrime, ma lui continuava a tormentarla tenendola legata a sé. Si sentì quasi svenire per l’intensità del godimento a cui la stava portando.

Hermione mormorò il suo nome, implorandolo di mettere fine a quella dolcissima tortura e Harry l’accontentò: entrò in lei e Hermione gli strinse le cosce intorno ai fianchi, adattandosi a lui istintivamente, permettendogli di penetrarla con maggior facilità. Divennero una cosa sola, muovendosi insieme. Harry iniziò a muoversi lentamente, penetrandola, rabbrividendo quando sentì che lei gli si aggrappava muovendo i fianchi aritmicamente insieme a lui. A Hermione sembrò che il mondo le vorticasse intorno; Harry affondava sempre più in lei, aumentando gradatamente il ritmo, finchè quel crescendo pulsante divenne intollerabile. Hermione ebbe vari orgasmi prima che lui venisse, perché Harry si tratteneva, osservando l’espressione estasiata che pervadeva il volto di lei; voleva prolungare quel piacere intenso il + a lungo possibile, evitando di raggiungere subito il culmine, finchè non potè più sopportare quelle sensazioni incalzanti che inondavano il suo corpo e la possedette unendo i loro corpi e le loro anime per sempre.

-Ti amo, Harry. Ti amerò per sempre- gli mormorò Hermione appena riprese fiato.

-Anch’io ti amo Hermione. Nessuno potrà mai separarmi da te. Sei tutta la mia vita.- le rispose Harry dandole un dolce bacio fra i capelli e stringendola forte a sé.



La mattina dopo arrivarono gli studenti di Durmstrang e BeauxBatons e Harry dovette fare estrema violenza a sé stesso per trattenersi dallo spaccare la faccia a Viktor Krum che stava salutando Hermione abbracciandola un po’ troppo per i suoi gusti.

- Herr-Mioni sei cresciuta! Sei bellissima- Hermione arrossì.

-Grazie Viktor……ti ricordi Harry vero?- aggiunse poi vedendo lo sguardo omicida di Harry.

-Certo, Potter. Ciao- lo salutò tendendogli la mano Viktor Krum.

-Krum. Piacere di rivederti.- Harry gli strinse di malavoglia la mano e si girò a guradare Ron che saltellava lì intorno sperando che Viktor lo notasse e si ricordasse anche di lui.

Harry lo notò e disse: - Ti ricordi anche il nostro amico Ron? – guadagnandosi uno sguardo di gratitudine da parte di quest’ultimo che sorrise esageratamente.

-Ron? Ron…???- lanciò un’occhiata interrogativa a Hermione. Il sorriso di Ron si spense immediatamente.

Viktor Krum non si ricordava affatto di lui.

- Ron Weasley, Viktor. – disse Hermione – il fratello di Ginny-

-Ah sì Ginny!!! Herr-Mioni mi ha parlato di lei. Bene, scusate ma devo raggiungere i miei compagni. Dobbiamo vedere dove saremo a dormire. Ci vediamo dopo? Mi spiace che non puoi venire al ballo con me, Herr-Mioni. Ginny è ancora libera?-

-No, temo che sia già impegnata anche lei. – gli rispose Hermione indicandogli Ginny che stava parlando con Draco poco distante da loro.

-Capisco. Io sfortunato, vero? A dopo Herr-Mioni-

-Ciao Viktor- lo salutò Hermione girandosi verso Harry.

-Quello non mi piace.- sibilò Harry guardandolo allontanarsi.

-Ecco, quando lo dicevo io mi davate del cretino, eh?- si lamentò Ron –Ora finalmente lo vedi anche tu: è talmente viscido……-

-Oh, smettetela! Viktor è ok, voi non lo conoscete bene. E tu…….- aggiunse rivolgendo uno sguardo di rimprovero a Harry – dovresti avere più fiducia in me-

-Io mi fido totalmente di te, amore. E’ di lui che non mi fido.- le rispose Harry attirandola a sé.

-Non vedo l’ora che se ne vada. – concluse poi stringendola forte.

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