Elizabeth e Allison

di Liz e Ally
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo incontro ***
Capitolo 2: *** l'importanza della tecnologia ***
Capitolo 3: *** Terzo capitolo ***
Capitolo 4: *** Quarto capitolo ***



Capitolo 1
*** Primo incontro ***


primo capitolo

Ai confini del Central Park vi sono due dei più importanti stage di New York: uno è d'arte e uno di scrittura creativa. Sono costruiti uno accanto all'altro e avevano l'entrata comune.

Sulla soglia vi era un uomo piuttosto robusto che sbuffava a più non posso.

-Ehi, signorina Robinson dove crede di andare? Lo sa che è la terza volta che arriva in ritardo? Non vorrà che le venga revocata la borsa di studio?- disse lui

-Scusi ma…sta parlando con me?- gli domandò una ragazza sconcertata guardandosi intorno.

-Elizabeth Robinson, non sono in vena di scherzi!- ribatté l'uomo irritandosi

-Neanche io! E le assicuro che non so di cosa lei stia parlando!- si innervosì la ragazza.

-Professor Carter! Scusi il ritardo, la metropolitana si è rotta e…- un'altra ragazza arrivò correndo senza fiato.

Il professore si voltò e spalancò gli occhi e l'altra ragazza la guardò da sopra la spalla.

-Ma tu…lei…siete uguali!- balbettò l'uomo.

Le ragazze leggermente disgustate si squadrarono: la prima indossava un paio di shorts di jeans sfilacciati e strappati e una maglietta arancione allacciata sopra l'ombelico, che evidenziava il piercing della ragazza, sulla testa aveva calcato un cappello nel quale aveva raccolto i capelli corvini. Ai piedi portava un paio di ciabattine senza tacco. L'altra invece aveva i capelli corti raccolti in due ciuffetti e indossava una gonna a fiori e una camicetta rosa semi aperta allacciata per tener su la gonna. Ai piedi portava scarpe aperte che esaltavano il piccolo tatuaggio sulla caviglia.

La prima a riprendersi dallo stupore fu la ragazza fermata dal professore. -Piacere, io mi chiamo Allison Mc Gill. E…tu sei?-

-Liz Robinson. Elizabeth.- rispose l'altra

-Bene, ora che abbiamo chiarito siete pregate di andare ognuna nella sua aula.- le interruppe il signor Carter mascherando il suo stupore

Liz e Allison ancora sconcertate si diressero alle rispettive aule.

Finalmente le lezioni finirono e le ragazze si diressero verso l'uscita. Una volta fuori…

-Ally, allora oggi pomeriggio vieni al cinema con noi?- le domandò un amico.

-Non so, mio padre mi tiene ancora in punizione per quella storia dei disegni, ma magari riesco a convincerlo.- rispose la ragazza girandosi e continuando a camminare all'indietro.

Era così distratta che andò a scontarsi con qualcuno.

-Scusa non potresti stare un po’ più attenta?- domandò una voce estremamente simile alla sua

-Di nuovo tu? - sorrise Ally

-Ah sei tu! Ma cos'è mi segui?- scherzò Liz

-No, e tu?- ribatté il clone.

-Si, sono venuta da Los apposta per seguire te!- disse Liz

-Los Angeles?!? Uao! E come è viverci?- si fece subito interessata Ally

-Normale, non certo come vivere a N.Y. Tu sei di qui?- le domandò l'altra

-Si, ma scherzi? Vuoi paragonare N.Y. a Los Angeles?- rispose la newyorchese

-No! Però propongo di prendere un caffè per approfondire la discussione, ci stai?- propose Liz

-Certo. Che ne dici del Central Perk? Però non ho tanto tempo mio padre mi tiene in punizione.- spiegò Ally

Le due ragazze allora si diressero al bar. Passarono una piacevole mezz'ora e scoprirono di avere in comune tanto oltre che all'aspetto ma c'erano anche tante cose per le quali i gusti erano completamente diversi.

-Così tu odi scrivere…- scherzò Liz

-Ma no! Cioè… non ho la passione che hai tu! Preferisco disegnare…- rispose Ally

-Immagino tu disegnerai magnificamente!- disse Liz

-Modestia a parte… si! Ho dei disegni qui, li vuoi vedere?- propose l'artista.

-Magari, mi piacerebbe!- accordò Lizzie

La ragazza glieli mostrò…erano davvero meravigliosi.

-Senti, ora devo andare ma ci vediamo domani all'uscita?- salutò Allison

-Ci sto. Ci si vede.- rispose la ragazza

 

 

 

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Capitolo 2
*** l'importanza della tecnologia ***


secondo capitolo

-Allison mi sembrava di averti chiesto di preparare la cena che è successo?- domandò Matthew Mc Gill alla figlia

-Matt mi spiace, avevo la testa tra le nuvole!- si scusò Ally

-Tanto per cambiare, aggiungerei!- rise il padre abbracciando la ragazza- ordineremo una pizza.-

La ragazza annuì e si diresse verso il telefono che come a comando squillò.

-Pronto? Qui casa Mc Gill-

-Al, ciao sono Mike, come va?-

-Ciao straniero com'è il clima a Parigi? Le parigine hanno intaccato la tua virtù?- scherzò la ragazza un po’ scocciata.

-Baby dai lo sai che sono fedelissimo!- ribattè

-Hai intenzione di tornare o resti lì?- ironizzò la ragazza

-Ma che ti piglia? Sei nervosa? Perché sei così?- domandò Micheal sconcertato.

-Tu che faresti se fossi a N.Y. con un padre che ti tiene in punizione per un avvenimento di secoli fa? Ah in più il tuo ragazzo è nella città più romantica del mondo senza di te- si scaldò la brunetta

Poi senza dire altro gli riattaccò il telefono.

 

Nel frattempo altrove a New York Liz stava scrivendo come una forsennata con il suo portatile. In quel momento la sua compagna di stanza entrò…

-Ma sei sempre lì? Siamo nel paese più eccitante d'America e tu stai lì a digitare sul tuo stupido portatile?- la schernì l'amica

-Judy non per essere scortese ma…NON MI ROMPERE I COGLIONI!- urlò la ragazza.

-Tanto per non essere scortese vero?- ribatté Judy uscendo.

'Potrei chiamare il mio clone per far due chiacchiere, almeno avrei una persona che ha più di un neurone !' rifletté Liz alzando la cornetta

-Pronto?- esordì titubante

-Micheal ti ho già detto di LASCIARMI IN PACE!- urlarono dall'altro capo della cornetta

-Emh, ciao sono Elizabeth ma forse ho sbagliato numero.- si scusò Liz

-Liz, ciao, non, non hai sbagliato numero, sono soltanto lievemente incazzata con Micheal come avrai capito.- spiegò Allison

-Ma cos'è un'epidemia? Anche io ho appena gridato contro la mia coinquilina! Comunque, chi è Micheal?- domandò la scrittrice incuriosita

-Sarebbe il mio ragazzo…se non ha cambiato idea dopo quello che gli ho gridato prima.- spiegò Al rapidamente

-Ma allora anche il carattere è simile!- osservò la scrittrice

-Cioè? Hai appena gridato contro il tuo ragazzo?- domandò incuriosita l'artista del duetto

-No, contro la mia amica , sai com'è stavo scrivendo e lei mi ha interrotto- l'aggiornò

-Oh povera te, e così hai chiamato me per sfogarti?- chiese maliziosamente

-Ora non esageriamo, a te è andata peggio mi sembra. Comunque, domani ti va di andare al cinema? Tanto per fare due chiacchiere tra cloni- propose Liz

-Ok, perché no, in questo periodo sono molto distratta, mi farà bene fare due chiacchiere.- si rammaricò Allison

-Giusto per distrarti ulteriormente- ironizzò l'altra

-Tanto non credo se ne accorgerebbe nessuno- la freddò velocemente

-Figurati che a me dicono che sono troppo seria!-

-Grazie al cielo, almeno in questo siamo diverse, mi sembrava di guardarmi allo specchio…Tornando al cinema, c'è qualcosa che ti va di vedere?-

-Troy, quello con Brad Pitt e Orlando Bloom. Che dici?- propose Eliza allegramente

-Orlando Bloom? Ti prego! Se c'è una persona che non sopporto è lui!- mugugnò Ally

-Perché, lo conosci?- ironizzò Liz

-Certo! Tu non lo sai che ho fatto circa…aspetta non ricordo! Si…direi…sette film con Josh Hartnett, Brad Pitt, Tom Cruise e altra gente…- ribattè fingendosi offesa Allison

-Si, e poi ti svegli sudata!-

-Ah ah ah. Senti hanno suonato alla porta, devo andare, ci si vede domani alle…- salutò Al

-Ci vediamo all'uscita dello stage, mangiamo un boccone e poi andiamo al cinema.- concluse Lizzie riattaccando.

-Come vuoi, baci.-

 

Liz riattaccò il telefono e si connesse ad Internet.

DA: Kate Robinson (k.Robinson@hotmail.com)

A: Elizabeth Robinson (lizson@hotmail.com)

OGGETTO: Nessun Oggetto

Ciao Elizabeth

Come stai? Come procede il tuo soggiorno? La casa è vuota senza il continuo scricchiolare delle tue penne e il ticchettio incessante della tastiera. Sono arrivate un fiume di telefonate per te, devi dire hai tuoi amici che non sono un centralino! Ti serve qualcosa? Hai abbastanza soldi? Ah, dimenticavo, c'è una novità, ma te la dirò a voce.

Abbracci

Mamma

P.S. Stai esercitando il tuo italiano? Lo spero proprio, ho in mente un viaggetto in Italia per questo inverno!

P.P.S. Sto sceneggiando un nuovo film, di James Cameron, sono certa che ti piacerà.

 

DA: Elizabeth Robinson (lizson@hotmail.com)

A: Kate Robinson (k.Robinson@hotmail.com)

OGGETTO: RE Nessun Oggetto

Ciao Mamma

Qui tutto bene, a parte il fatto che Judy adora i cani e io non faccio che starnutire perché porta peli dappertutto. Qual è la novità? Niente di emh…strano, vero?. Cmq come vuoi che riesca ad esercitare il mio italiano? Sono a N.Y, non in Italia!

Baci

Lizzie

P.S. Al corso ho scritto il mio lavoro migliore, prima o poi lo sceneggerai per me, vero? J J J

 

Intanto Allison era sul terrazzo del suo appartamento e stava dipingendo un magnifico tramonto…e pensava a Micheal.

'Cosa sta succedendo? Non è più come una volta, quando vivevamo praticamente in simbiosi, sempre' rifletté Allison

-Ehi Ally, che bello! Hai proprio preso da tua madre!- le disse il padre da dietro la spalla.

Una lacrima rigò il bel viso della ragazza, la madre se ne era andata senza più farsi vedere quando lei aveva dodici anni, era stato uno shock per lei, ci aveva messo parecchio a riprendersi.

-Al, senti…mi spiace!- si scusò il padre posandole una mano sulla spalla.

-Non fa niente Matt, davvero.- Disse lei poco convinta

-Che ne dici di farmi un ritratto?- propose Matthew

-Ehi, ma non hai mai voluto!- lo guardò stupita Ally

-Beh, adesso ho cambiato idea!- ribattè il padre!.

-Ok, allora…mettiti lì e…- iniziò Allison ordinando e controllando la luce.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** Terzo capitolo ***


Quarto capitolo

Liz afferrò il suo ultimo componimento e lo tese al professor Carter, poi uscì rapidamente.

Era in ritardo, Allison la stava già aspettando all'uscita camminando nervosamente avanti e indietro. Indossava una mini gonna di Jeans e una camicia e una fascia dello stesso colore che faceva risaltare i suoi magnifici occhi.

Lizzie le lanciò uno sguardo complice correndo le andò incontro, aveva un paio di pantaloni bianchi e un top azzurro che s'incrociava sulla schiena.

-Allora, dove si mangia?- la salutò spingendo indietro i capelli e infilando la tracolla- Ti va un Mc Donalds?-

-No! Ma sei fuori! Io sono vegetariana, poveri animali!- rispose disgustata Allison

-Oh mio Dio! Ma come fai? Vivi di verdura? Che è, sei allergica o cosa?- domandò Beth

-No, solo che mi fanno pena quei poveri animali, e poi un sacco d'attori lo sono! In ogni caso ci sono un sacco di cose da mangiare!- ribatté Allison

-Ok, però intanto non possiamo andare da Mc Donalds!!! Va bene un pizza Hut?- propose Liz scocciata

-Ok, per questa volta! Ma giuro che non ci metterò più piede!- acconsentì Ally

-Sei un caso disperato, e io che volevo fare una cosetta…- si lamentò Lizzie

-Cioè? Sono curiosa!- indagò Ally

-Va bene, visto che io e te fisicamente siamo pressoché identiche…- iniziò Liz

-Pensi quello che penso io?- chiese la Newyorchese allo stesso tempo divertita e preoccupata.

-Ne dubito fortemente!- ironizzò Elizabeth- No, dai scherzo. Perché non ti piace l'idea?-

-Perché, senti…è incasinata al massimo! Si che siamo uguali, ma siamo…diverse!- ribatté Ally

-Ma dai! Sarà grande! Io adoro N.Y. e tu L.A. Il resto sono dettagli…- la calmò l'amica

-Si, ma…tutti gli amici se ne accorgerebbero e…- un occhiata di Liz la convinse.- Ci sto, facciamo questa pazzia- si entusiasmò Al

-Evvai! Senti, lasciamo perdere il cinema e iniziamo ad organizzare. Fisicamente siamo uguali, no?- rise Liz

-Più o meno…i capelli… ma non è grave possono essere cresciuti- rispose Ally

-E tu puoi esserteli tagliati, però…non è che tuo padre ha in mente di andarsene per un po’? Così sarebbe più facile!-

-No, cioè…si!!! Adesso che mi ci fai pensare, mi sembra che abbia una causa in Florida…ha detto che ci starà minimo una settimana, se non di più!- rispose Allison.- dovrebbe partire domani-

-Bene!!! Però che dici, posso stare da te? Mio Dio ti rendi conto che ci conosciamo solo da un giorno?-

-Infatti! Siamo sicure possa fidarmi di te?! Magari sei una pazza assassina che mi vuole uccidere!- Scherzò Ally

-Oh no!!! Mi hai scoperto!- S'arrese Liz, alzando le braccia.

-Ecco a voi…Il detective McGill!- Disse scoppiando a ridere seguita dall'amica -Hai qualche "Segno particolare"?- domandò Ally.

-Allora…ho il tatuaggio alla caviglia e il piercing al naso. Ho una voglia sulla tibia, uh, sono allergica ai cani e basta direi…Oh merda!!!- gemette Elisabeth - -

-Ah! E io ho il piercing all'ombelico, un tatuaggio …qua, una cicatrice sulla schiena e ovviamente sono vegetariana…ma perché sei così sconvolta?!- rispose preoccupata.

-Ehm, vedi io…parlo correntemente l'Italiano- balbettò Liz.

-Cosa? E io come lo imparo?!- disse Ally sconvolta. -Comunque cosa hai detto a proposito dei cani?!-

-Niente, che sono allergica, ma tanto tu non hai cani, vero?!?- balbettò Liz.

-Ehm…io…veramente avrei il mio adorato Sirius…un bellissimo Labrador…tu non sei VERAMENTE allergica…non tanto, vero?- Ally si stava preoccupando.

-Veramente…credo che sia più che altro un fatto psicologico: i cani mi fanno paura da morire!!!- Piagnucolò Liz.

-Cosa?! Come facciamo?! Non posso certo cacciare via il mio Sirius e ….non posso imparare l'italiano…!- Ally era in panico: già all'inizio, troppi casini!!

-Per l'italiano ti insegno le parole base e se qualcuno inizia a parlarti vai in bagno, mi chiami e io ti suggerisco con l'auricolare per telefono, ok?- la calmò Liz. -Il vero problema è il cane!!!-

-Lo so…ma se iniziamo col vedere Sirius…prima ti ci avvicini piano piano…dai! Ce la facciamo…!!- la rassicurò Allison.

-Ok, domani appena tuo padre parte vengo da te- si imbarazzò Liz, vedendo che erano state tutto il tempo in piedi davanti agli stage. -Allora andiamo al cinema?!-

-Ok…andiamo a vedere quello con Orlando Bloom?!-

-No, vediamo un bel film romantico, dai!!!-

-Si! Ti va di vedere "Il Conte e il Soldato"? deve essere bello…c'è quell'attrice simpatica, Rachel Donovan….- Rispose Ally.

-Ah, quello con anche Colin Farrel e Jeremy Hirons!!!- Accettò Liz.

-Dai, andiamo sulla quinta strada….sai dov'è?- chiese Ally.

-Certo, andiamo al Luxor?- Annuì Liz.

-Si…andiamo!-

Le ragazze si incamminarono felici.

 

Ciao a tutti, sono Giuggia89, una amica di queste due pazze…sto scrivendo una nota perché, visto che quella sfaticata di Liz (o meglio, Giulietta!) non aveva voglia di copiare sul computer quello che avevano scritto e così, mentre lei se ne sta lì sul letto a cercare di copiare i compiti di grammatica dal mio quaderno (Ci sta mettendo delle ore a tradurre i miei geroglifici, tanto che se li avesse fatti avrebbe fatto prima! ^__-) io ho copiato tutto e quindi dovete ringraziare solo me se ora potete leggere questo folle capitolo!! …E già che ci sono, ribadisco che la migliore è Ally, (Ovviamente nella storia perché in verità è difficile da dire…sono tutte e due delle pazze furiose!! ^__-) ma voi continuate a votare…anche perché Liz non vuole fare valere il mio voto, quindi tocca a voi decidere!! Bacioni a tutti!

Gente, lasciatela perdere, è una psicopatica. E ovviamente il suo voto non vale, ma conto sul vostro, ora vi saluto, bacioni

Giulietta (Alias Liz)

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Capitolo 4
*** Quarto capitolo ***


Ai confini del Central Park vi sono due dei più importanti stage di New York: uno è d'arte e uno di scrittura creativa

Capitolo 4

Allison era in mansarda e stava tirando calci e pugni al sacco da box; lo faceva sempre quando era nervosa, era una cosa che la rilassava. Sirius la stava osservando tenendosi però distante, gli faceva ancora paura vederla saltare di qua e di la in quel modo.

Stava aspettando Liz, sarebbe dovuta arrivare a momenti per passare a casa sua la settimana che le separava dal fatidico scambio.

-Ehi, c’è nessuno in casa? La porta era aperta!- irruppe Liz in casa guardandosi in giro. Si trovava in un soleggiato attico di New York, la casa era ariosa e ordinata. Elizabeth si guardò intorno guardinga in attesa di Ally e... del mostro.

Ally si fermò, aveva sentito dei rumori, come se qualcuno fosse entrato in casa... la porta! Se l’era dimenticata aperta! Corse subito giù e fu felice di vedere davanti a lei Liz, che si guardava in giro ammirando le varie cianfrusaglie comprate da lei e il padre.

-Ciao Liz, mi hai spaventata!- disse Ally saltandole al collo.

-Calma Al! Tuo padre è andato? Ero terrorizzata all’idea di trovarmelo davanti con una mazza da baseball fece Liz ricambiando l’abbraccio.

-Si si, è andato tranquilla! La porta era proprio spalancata?- chiese preoccupata Ally

-No, accostata. Allora il tuo bel cagnolino dov’è’- domandò Liz.

-Sirius! Vieni ti devo far conoscere una persona!- gridò la padrona di casa guardando verso l’alto.

Il cane arrivò al galoppo al piano inferiore: era enorme.

-Ehm... mi sono appena accorta di dover fare una cosa- cercò di defilarsi Liz.

Sirius le si accucciò accanto teneramente facendole vincere un po’ la paura.

-Non è poi così male- mormorò Elizabeth accarezzandolo con mano leggera

-Andremo d’accor...etciuù!-

-Prima o poi... Sirius, lei è Elizabeth... starà per un po’ qui. Però devi trattarla bene e noooo! Non le saltare addosso!- finì disperata Ally mentre il cane si buttava addosso a Liz. Voleva solo giocare ma aveva dei modi un po’ aggressivi per dimostrarlo.

-Aiuto!- urlò Liz con gli occhi che le lacrimavano per la paura, ma soprattutto per l’allergia –Stai tranquilla, prendo la mia medicina e starò subito meglio, va bene?-

-Ok! Sirius! Basta, vieni subito qui! Non è che puoi saltare addosso a tutti... allora... vai sul terrazzo! Su vai, gioca con la tua palla!- disse Ally rivolta al cane, poi riprese voltandosi verso l’amica –Dai siediti sul divano, ti porto un po’ d’acqua...poi quando ti sei calmata ti faccio fare il giro della casa.-

Liz annuì rialzandosi dal pavimento e prendendo dalla borsa la siringa per la medicina. Sorrise vedendo Allison che impallidiva.

-Tranquilla, ci sono abituata, Judy, la mia coinquilina, è fissata con i cani-

-Mentre ti buchi vado in cucina... prendo l’acqua e torno!- rispose preoccupata Allison... era terrorizzata da tutto quello che assomigliava a sangue e siringhe.

Liz scosse la testa divertita e rapidamente si fece la puntura e rinfilò tutto nella borsa.

-Eccomi1 ti va di fare il giro della casa? Sarà una cosa lunga... devo farti vedere tutto anche dentro al più nascosto cassetto...- disse sbuffando la Newyorchese

-Evvai, iniziamo subito!- esclamò Elizabeth

-Allora, questo è il salotto, il quella cassettiera ci sono...- iniziò Allison.

Passarono tutta la mattinata a girare solo una parte della casa però si fermarono per mangiare un boccone.

-Liz, mancano ancora la mia camera e la cucina ma ti prego... mangiamo!- disse Allison accasciandosi sul letto del padre.

-Ok, andata. Però domani tocca a me e sarà più difficile, perché tu non avrai una settimana di prova.- concesse Ellie

-Sto tremando dalla paura!- disse scoppiando a ridere seguita dall’amica.

-Ehi guarda che abito in una super villa! Le so a malapena io le stanze- obbiettò Liz ironica.

-Oh scusi principessa Robinson!- replicò divertita l’altra, riprendendo poi la parola –ieri sera ho fatto un insalata fantastica, ti va’- domandò Ally dirigendosi verso la cucina.

-Ugh, io odio le verdure- fece Liz arricciando il naso.

-Beh... io mangio l’insalata, forse nel frigo mio padre ah lasciato della carne, guardaci tu.- disse Ally disgustata.

-Non hai qualcosa di dolce? Biscotti, gelato, qualcosa del genere.- domandò Liz speranzosa

-Per pranzo?!- chiese scioccata la vegetariana.

-Certo, non hai una vaschetta di gelato o un pacchetto di biscotti? Male dovremmo provvedere.- osservò Liz.

-Ma si che ho qualcosa... gelato di soia e biscotti senza grassi!- rispose Ally indicando prima il freezer e poi un anta alla loro destra. –Prendi quello che vuoi!-

-Ma non hai del gelato normale? Dei biscotti al cioccolato, pop corn glassati, caramelle, pizza, hot dog, nutella, burro di arachidi o simili?- si preoccupò Liz

-C’è un supermercato qua sotto, vuoi che facciamo un salto?- chiese Ally arrendendosi

-Dopo magari, ora mi arrangio io qualcosa- cedette Liz. Trovò del pane e ci mise burro e marmellata di fragole. –Vuoi un morso?-

-No grazie! Tu vuoi un po’ di insalata- chiese avvicinandole la ciotola.

-Ah, ah... no!- disse ironicamente Liz addentando il suo panino.

-Sai vero che quando che quando verrai qui non dovrai mangiare carne, vero?- chiese ridacchiando Ally

-Ok, mangierò solo dolci!- ribatté Lizzie entusiasta.

-No, no e no! Non ne mangio quasi mai... daresti un po’ troppo nell’occhio!- rispose divertita la ragazza

-Non me ne frega, mi abituo al cane, mi abituo ai tuoi vestiti, mi abituo alla casa e alla verdura ma non rinuncio ai miei dolci!- s'innervosì Elizabeth

-Ok! Mangia pure dolci se vuoi basta che non t'incazzi!- ribatté acida l’altra

-Comunque io non ho intenzione di mangiare carne e mettermi i tuoi vestiti!- continuò

-Fai come vuoi! In ogni caso non farò i tuoi cazzo di disegnini!- urlò Liz

-E io di certo non passerò tutto il mio tempo a scrivere stupide storielle in cui tu ti rifugi per fuggire dalla realtà!- sbraitò Ally perdendo la pazienza.

-Ma sei isterica? Tu neanche mi conosci, non puoi dire una cosa del genere! Io almeno non passo la mia vita a rimuginare sul passato!- la scrollò l’altra.

-Sei tu che hai voluto questa cosa! Se la vuoi fare falla bene! Lo sanno tutti che io non mangio dolci! È come se andassi a Los Angeles e iniziassi a parlare francese senza saper spiccicare una parola di italiano!- replicò secca.

-Uao, lo sai che sembravi me? Tu parli francese?- si placò all’istante Liz.

-No! Era così per dire!- disse con un sorriso sulle labbra Allison.

-Pace?- propose Liz

-Perché, abbiamo litigato?!- disse l’altra cercando di rimanere seria, senza riuscirci.

-Nooo stavamo solo parlando amichevolmente!- rise Lizzie.

-Giusto!- anche Ally iniziò a ridere e alla fine caddero per terra come due pazze.

Driiiin... squillò il telefono

-Shh...Al, dai rispondo io.- la spinse Liz

-Pronto, qui casa McGill-

-Pronto Al? Sono Mike!-

-Mike? Mike chi?- fece Liz dubbiosa.

-Tesoro, non fare le refiosa non so che ti ho fatto ma mi dispiace-

-Certo, certo anche a me- rispose Liz guardando Ally con aria interrogativa.

-Bene! Ti mando un bacio grosso!-

-Anch’io, ciao- chiuse Lizzie poi, rivolta a Ally –ma chi era?-

-Mike? Il mio ragazzo!- rispose riprendendosi dalle risate Ally.

-Ah, già me ne parlavi l’altro giorno. In ogni caso l’ho perdonato da parte tua.- Raccontò Lizzie.

-Come?! Volevo fargli un bel discorsetto bel tipo Sei un ragazzo fantastico ma forse non siamo fatti per stare insieme... Sai, non mi va più tanto di stare con lui.- spiegò Ally.

-Posso decidere io? Tanto tu non lo vedi più!- supplicò Liz divertita all’idea.

-Ma non sai neanche com’è!- le fece notare l’altra.

-Appunto! Pensa, un appuntamento al buio!- rise Lizzie.

-Molto bene! Tu invece? Qualche fidanzato nascosto?- chiese ridendo Ally.

-No, solo un ragazzo insopportabile- l’aggiornò Liz.

-Insopportabile? Dimmi qualcosa di lui, sarò io a decidere!- scherzò Allison.

-Assomiglia a Justin Timberlake- lo descrisse Lizzie.

-Cosa? Ma allora è un gran figo! Justin è assolutamente fantastico!- ribatté la Newyorchese.

-No, io lo odio.- la freddò Zie.

-Cosa? Ma è il mio idolo! E come si chiama questo bel ragazzo?- s'interesso la vegetariana.

-Brian- rispose l’altra con una smorfia.

-Brian? Bel nome! Simpatico?- indagò la pittrice.

-Ti ho detto che è insopportabile!- iniziò a scaldarsi Lizzie.

-Stai calma! Dai dobbiamo fare il giro della casa... è ancora lungo!- disse avviandosi in camera sua Allison.

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