I BRITNEY..
E’
iniziato tutto in modo davvero strano, già!, ero una semplice ragazzina, avevo
appena 17 anni. Come potevo immaginare di diventare quello che sono adesso?..
Non lo so, e sinceramente non mi interessa. Lasciate che
vi racconti come è andata: ero appena diventata una diciassettenne, ero al mio
quarto anno di liceo. Io e la mia migliore amica Lindsay eravamo in classe ed
in banco insieme. Era piacevole stare con lei, mi rendeva felice nei momenti
tristi e sapeva sempre farmi divertire, si!.. posso dire che era una scatenata,
ma mi piaceva!. Beh, io e lei adoravamo cantare, alcune volte ci richiudevamo
nel mio garage, attaccavamo dei microfoni alla corrente, lo stereo a tutto
volume e cominciavamo a sognare di essere su un enorme palco accanto a
Madonna..(nostro idolo sin da quando abbiamo iniziato ad ascoltare musica). Un
sabato mattina, Lindsay si presentò a casa mia, era agitata ed eccitata… “cosa
ti succede?” le ho chiesto appena l’ho vista. “non ci posso credere!!! Questa
sera siamo invitate al Rave del Boston college!!!” Io a quelle parole non ci
trovai niente di che, non conoscevo quella scuola, e sinceramente non riuscivo
a capire l’entusiasmo della mia amica. Mi limitai a sorridere fingendomi
gioiosa come lei.
ARRIVO’ LA SERA…
“io ancora non ci credo!!!” continuava a ripetere mentre
io guidavo verso la scuola.. “stai tranquilla.. cosa ci trovi di così
entusiasmante?” lei mi lanciò uno sguardo interrogativo.. “scherzi!! In quella
scuola scelgono ragazze a caso dalle presenti e le fanno cantare.. ci
basterebbe alzare la mano!” io non ero convinta delle sue parole..”per prima
cosa.. ci sono più di mille ragazze a queste feste.. aparte quello, cosa ti fa
pensare che io sia d’accordo?” lei fece un sospiro..”ma perché vuoi tanto bene
alla tua Linsy!!” usando il diminuitivo che le avevo dato io..
“e va bene..” le risposi “tanto c’è una possibilità su un
milione che ci chiamino..” mi sbagliavo, Dio quanto mi sono pentita di aver
detto quella frase!!! Ma andiamo avanti..
ALLA FESTA…
“ma che bel posto..” dissi sarcasticamente a Lindsay,
osservando tutti quei maggiorenni ubriacarsi e fumare. “ma dai!! È
fighissimo!!” mi rispose. Ci siamo sedute in un tavolo sotto il palco dove dei
ragazzi provavano un pezzo.
La serata passò velocemente.. io presi del semplice the,
mentre Lindsay ando giù di birra. Arrivò il momento della scelta ragazze, un
uomo ventenne salì sul palco ed osservò la gente dall’alto. Il suo dito andò a
puntare il nostro tavolo, io non ci volevo credere, feci un sospiro profondo
mentre con un’altra mano cercavo di svegliare Lindsay che era ubriaca fradicia
con la testa sul tavolo..”aaaaaaa ci hanno chiamaaaaaato!” disse alzandosi, per
poi salire dondolante sul palco. Io feci lo stesso, anche se incerta. Lei afferrò
il microfono e prima che potesse emettere un piccolo fiato, cadde a terra
svenuta. Io mi piegai subito per aiutarla, ma il pubblico sotto di me mi
gridava di cantare, se avessi aiutato Lindsay mi avrebbero buttato fuori, così
decisi di provarci. Presi il microfono in mano e cominciai a cantare una
canzone di Madonna. Sentivo sotto di me il pubblico che esultava, la folla che
gridava, io mi sentivo quello che avevo sempre voluto…
TORNANDO A CASA…
Trascorsa la più bella serata della mia vita, tornai a
casa. Lindsay era ancora sbronza e dormiva sul sedile dietro. Ancora ero
scossa, avrei dato chissà cosa per tornarci. Lo dovevo solo a Lindsay, che mi
aveva portato in quel posto che ora consideravo meraviglioso.
LA MATTINA..
Erano
ora che cercavo di telefonare a Lindsay, al cellulare non rispondeva, a casa
nemmeno. Cominciai a preoccuparmi, e decisi di andar da lei a vedere come
stava.
La
raggiunsi a casa sua e suonai il campanello, nessuno apriva. Lo suonai ripetutamente
ma niente. Quando fui sul punto di andarmene, la porta si aprì, era Denise, la
mamma di Lindsay che piageva. “signora.. buon giorno, cosa le succede?” chiesi
a Denise.. “Sei qui per Lindsay?..vero?” io annuii.. “già.. è in casa?”.. “Lindsay
è morta, Britney..” richiudendo piano la porta. Io ero incredula, io non
riuscivo e non volevo credere a quelle parole. Mi buttai sulla porta della sua
casa.. “aspetti!!! Come è successo??” chiesi cominciando a bagnarmi il viso di
lacrime.. “l’alcol ha peggiorato il suo cancro.. adesso scusami” richiudendo la
porta. Io mi sedetti lì davanti alla sua casa con le lacrime agli occhi.. “non
mi avevi mai detto di avere un tumore!!!! Come hai potuto!!!” portandomi
disperatamente le mani in viso.
UN
MESE DOPO…
In quei giorni tentai di riprendermi, e
passato un difficile mese io tornai in quel college. Quella sera ero decisa a
tutto. Avevo passato i miei giorni a scrivere una breve canzone dedicata a lei.
Lo stesso uomo che 30 giorni prima scelse me e Lindsay, puntò il suo dito verso
una coppia di ragazze, in apparenza snob. Io non avrei mai pensato di poterci
riuscire.. ma quella sera non mi sarei arresa davanti a nulla. Salii sul palco
precedendole e cominciai a cantare la mia canzone. Alla fine tutti come la volta
scorsa mi applaudirono, eccetto le 2 ragazze che dovevano salire al mio posto. Non
diedi peso a quelle due, tornando tranquillamente a casa.
IL
REALIZZARSI DI UN SOGNO…
La
mia vita cambiò da quel momento.. una settimana dopo ricevetti una telefonata,
una voce strana, mi sembrava di conoscerla, eppure qualcosa non andava “può
dirmi chi è?”
Questa
voce femminile mi rispose.. “ho visto la tua esibizione, mi trovavo lì per
caso.. “ io rimasi un istante silente “e a quali conclusione è arrivata?”…
L’ultima
frase per poi capire che stavo parlando con il mio idolo. La mitica Madonna, mi
fece avere un manager.. e da allora.. la mia vita fù diversa..