Quando due si lasciano, infondo non si lasceranno mai.

di Ombra
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 24 Aprile 2009 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** 30 Aprile ***



Capitolo 1
*** 24 Aprile 2009 ***


24 Aprile 2009

 

“VAI VIA!!!” Vorrebbe sentire uscire la voce decisa, fredda e senza un briciolo di paura, invece la sente vacillare, tremante mentre tenta di trattenere lacrime amare che premono per uscire.

Sbatte la porta con tutta la forza che ha in corpo dietro quelle spalle già troppo lontane per richiamarle a se. Appoggia la schiena contro la parete fredda e si lascia cadere a terra, stringendosi il ventre.

I singhiozzi quasi le impediscono di respirare e il cuore palpita come impazzito nel suo petto, quasi volesse scoppiare. Sa che questa volta è davvero la fine e che non potrà mai più tornare indietro.

Rimane seduta sul pavimento per un tempo che le sembra infinito, fra i singhiozzi da un lato spera di sentire il suo passo tornare indietro, per chiedergli di riprovarci ancora, per l'ennesima volta, perchè insieme forse, prima o poi, ce l'avrebbero fatta, dall'altro prega di non sentire mai più il rumore dei suoi passi sul pianerottolo, di non vederlo mai più.

Poco a poco riesce a regolarizzare il respiro, calmandosi quel tanto che basta da riottenere coscienza di sé. Si alza aggrappandosi all'appendiabiti nell'ingresso, le gambe le tremano ancora lievemente ma ora riesce a fare pensieri di senso compiuto.

“Va tutto bene...”, mormora sistemandosi il maglione e asciugandosi gli occhi rossi ancora umidi e lucidi.

“Va tutto bene, creaturina.... Tutto bene, te lo prometto... Mamma non piangerà più... Promesso...”

Sbircia la sua figura allo specchio nell'ingresso, con uno strano sorriso un po' stanco si porta la mano al ventre, accarezzandolo con dolcezza.

“Saremo forti... Io e te...”

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


27 Aprile 2009

Alza la cornetta e compone il numero, aspetta già un po' in ansia: non sa ancora come affrontare l'argomento, ma sente di doverne parlare almeno con una persona. Qualcuna che forse riuscirà a non giudicarla.

“Pronto?”

“Fede? Sono io, Sabrina...” fa fatica a pronunciare ogni singola parola: un nodo le serra la gola.

“Sabry?! Cazzo ma cos'è successo?! Sei sparita! Sono giorni che ti scrivo e non mi rispondi... Stavo iniziando a preoccuparmi...”

“Fede... Ti devo parlare...”

Sente chiaramente l'amica sospirare dall'altra parte della cornetta, “Se si tratta di Filippo so già tutto... Me l'ha detto Andrea un paio di giorni fa... Ma lui non ne vuole parlare... Che è successo? È per questo che sei in crisi?”

Sabrina si morde il labbro, fa un respiro profondo. “Fede ascoltami...”, un altro, ancora più profondo, “Sono incinta...”

Cala il silenzio e quasi si sente mancare, poi arriva una vocina fievole, insicura: “Ripetilo”.

Lei fa un piccolo sorriso, “Sono incinta, di circa 3 settimane...”

“COSA?! E me lo dici solo ora?! È di Filo vero?! O forse no ed è per questo che vi siete lasciati...?”

Sabrina sorride ancora, con un po' di fatica. “No, è di Filippo...”

“Non vorrai dirmi che ti ha lasciato per questo?! Dimmi che non è così altrimenti lo ammazzo!!!”

“Fede... Lui non lo sa, e non voglio lo sappia... Credo stia meglio così...” Pronuncia queste parole con voce lievemente tremante, ma sa che è quella la verità: sta bene ora senza lei. Lo sa perchè non ha più sentito il suo passo sul pianerottolo. E sa che non lo sentirà mai più.

“Stai scherzando?” mormora lei, indecisa se darle retta o insultarla.

“Vieni da me, devo dirlo ai miei...”

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Capitolo 3
*** 30 Aprile ***


30 Aprile 2009

Sono le sette e mezza della mattina mentre fissa l'armadio immersa nei suoi pensieri. Dovrebbe essere già in moto da qualche minuto per andare a scuola, invece è ancora in pigiama. Si alza mettendosi di fronte allo specchio, le sue mani scendono lente verso il ventre e la mentre piano piano si libera di quel vorticare confuso.

Decisa prende il cellulare e compone il numero, “Sabry? Dove sei?”

“A casa, non vengo oggi...”

“Stai male? Ancora per i tuoi...?” mormora lei un po' titubante.

“No no... Sono usciti e questa mattina sono riuscita a evitarli...” sospira, “Comunque sto bene ma non mi va di venire...”

“Ah...” qualche secondo di silenzio, “Vuoi che stia con te?”

“No Fede grazie, vado a fare un giro...”

“Dove?” chiede lei più curiosa.

“Da chicco...” mormora senza neanche pensarci, un piccolo sorriso le decora piano il viso per la prima volta dopo tanto tempo.

“Va bene... ma se hai bisogno di qualcosa, qualsiasi cosa, scrivimi ok? Firmo una giustificazione e ti raggiungo!”

“Non ti preoccupare, andrà tutto bene.” Sorride ancora più decisa. “Grazie comunque...”

Dopo un ultimo saluto chiude la conversazione e si ributta fra i vestiti nell'armadio.

 

Si ferma davanti alla vetrina prima di entrare, osservando intensamente il suo riflesso. Si sente un po' più grande di quello che dovrebbe essere: infondo ha appena diciott'anni e già una creaturina sta crescendo dentro di lei.

Sorride: non le importa se è troppo giovane e le sarà difficile, ha ricevuto un piccolo dolce dono e sa che non lo abbandonerà mai. E neanche lei o lui, comunque sia sa che insieme potranno tenersi compagnia. Anche se il resto del mondo se ne andrà.

Si avvicina alla porta di vetro e finalmente entra. Sente alcuni sguardi incuriositi posarsi su di lei ma non le importa: le sue attenzioni sono completamente rivolte alla marea di scarpette e vestitini minuscoli sugli scaffali attorno a lei.

Ok uno solo Sabrina: trattieniti... Non sai neanche ancora se sarà un bimbo o una bimba!

Inizia a guardarsi attorno per decidere cosa cercare per prima cosa.

E comunque non vedo il problema... basta evitare il rosa o l'azzurro! Con un altro sorriso si dirige più decisa verso alcuni capellini a pois.

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