Per sempre, insieme.

di lilylunapotter
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lo vedremo Potter! ***
Capitolo 2: *** Arrivo ad Hogwarts e la scommessa ***
Capitolo 3: *** Un brusco risveglio ***
Capitolo 4: *** Corvonero - Grifondoro ***
Capitolo 5: *** Hogsmeade ***
Capitolo 6: *** Brutti risvegli e...ancora scommesse?!? ***
Capitolo 7: *** Il ballo ***
Capitolo 8: *** Codaliscia, Ramoso, Felpato e Lunastorta ***
Capitolo 9: *** L'Ordine della Fenice ***
Capitolo 10: *** Godric's Hollow ( part 1 ) ***
Capitolo 11: *** Godric's Hollow ( part 2 ) ***
Capitolo 12: *** E di colpo il buio ***
Capitolo 13: *** Il salvataggio ***
Capitolo 14: *** Risvegli e nuove perdite ***
Capitolo 15: *** Litigi e gelosia ***
Capitolo 16: *** Pace e incontri ***
Capitolo 17: *** Riunione e malattia ***
Capitolo 18: *** Scoop e partita ***
Capitolo 19: *** Una festa meravigliosa ***
Capitolo 20: *** Una grave perdita ***
Capitolo 21: *** I funerali ***
Capitolo 22: *** Una strana Lily ***
Capitolo 23: *** Una soluzione ***
Capitolo 24: *** Buon San Valentino! ***
Capitolo 25: *** E' solo una pausa da te! ***
Capitolo 26: *** Uno scherzo ben architettato ***
Capitolo 27: *** Indagando...si soprono i colpevoli! ***
Capitolo 28: *** Guardala, accidenti guardala! ***
Capitolo 29: *** Grifondoro - Serpeverde ***
Capitolo 30: *** Ritorni a casa ***
Capitolo 31: *** A presto ***
Capitolo 32: *** Decisioni ***
Capitolo 33: *** AVVISO ***



Capitolo 1
*** Lo vedremo Potter! ***


1. Lo vedremo Potter!

 

Lily Evans era seduta su un sedile della metropolitana diretta ai grandi magazzini con una sua amica Babbana, Beth.

Portava alle orecchie delle cuffie per sentire la musica, di quelle grandi, tipo da dj.

Era una ragazza dall’altezza giusta e molto magra.

Aveva lunghi capelli rosso fuoco e occhi di un verde cristallino e limpido.

Ma lei non era una ragazza normale, no, era una strega e anche molto dotata oltretutto!

La sua amica invece era una babbana molto carina e simpatica.

Aveva capelli biondi lunghi fino alla vita che erano il suo orgoglio.

Era leggermente più alta di Lily ma anche lei molto magra.

In quel momento Lily non faceva altro che guardarsi intorno in cerca di una persona ben precisa.

<< Ehi Lil, non ti aspetterai che comparisca qui da un momento all’altro vero? >> le domandò Beth divertita.

<< No è che, non scorderò mai la sua promessa…’’ Lily Evans, ti prometto che ti cercherò ovunque tu sia! ‘’ >> disse la ragazza terminando la frase con una voce più da maschio.

<< Ma dai, forse questo James non è poi così male!...Insomma da come me lo hai descritto deve essere un gran pezzo di… >> cominciò la bionda.

<< Beth! >> la sgridò l’altra

Le due continuarono a battibeccare scherzosamente ancora per un po’ poi scesero dalla metropolitana e si diressero ai grandi magazzini.

 

Intanto in una villetta di Godric’s Hallow quattro ragazzi parlavano e ridevano.

<< Ah Lunastorta quando al smetterai di studiare? >> domandò Felpato ribaltando i libri del’amico.

<< Felpato lasciamo stare ho da fare! >> gracchiò l’altro rabbioso.

I due cominciarono a fare una vera a propria battaglia mentre un ragazzo dagli occhietti acquosi li guardava divertito e un altro invece stava silenzioso steso nel letto.

<< Ehi Ramoso è tutto apposto? >> domandò Felpato all’amico.

<< Si, si Sirius è solo che…Lily, mi manca! >> finì il giovane voltandosi verso i suoi amici,.

<< Ah avanti James devi toglierti quella ragazza dalla testa, quest’anno ci penso io a fartela scordare, vedrai… Sai c’è una ragazza di Corvonero, una alta magra e dagli occhi scuri e tremendamente sexy che vorrebbe… >> cominciò il ragazzo che prima rideva da matti.

<< Sirius per favore, così non farai altro che peggiorare le cose, se James è davvero innamorato di Lily non deve far altro che essere se stesso non il solito spaccone rubacuori! >> disse Remus.

Peter il ragazzo più basso e brutto di tutti stava seduto ammaliato da quella conversazione e spostava il viso da un ragazzo all’altro.

<< Sentite quest’anno mi gioco il tutto per tutto, voglio davvero fare sul serio con Evans…e quindi equivale a dire niente scherzi a Mocciosus! >> proclamò James alzandosi dal letto.

<< Ehi ehi ehi! Tutto, puoi togliere tutto quello che vuoi dalla tua vita ma non gli scherzi a Mocciosus, se non ci sei tu a farli con me io da solo non mi diverto! >> rispose Sirius rotolandosi e sbattendo i pugni contro il pavimento come un bambino piccolo.

<< Secondo me anche tu Sirius dovresti provare a trovarti una ragazza, fissa intendo, non quelle da una serata e via! >> continuò Remus speranzoso che l’amico mettesse la testa apposto.

Sirius arrossì di botto e James e Remus si fissarono.

<< Felpato c’è qualcosa che non ci stai dicendo? >> domandò James avvicinandosi sempre di più mentre Remus lo teneva stretto per non farlo muovere.

Sirius scosse la testa ancora rosso come un peperone.

<< Si, non ci credo quindi, torture a volontà! >> disse James buttandosi sopra l’amico e facendogli il solletico nei fianchi.

Il malcapitato Sirius rideva e si contorceva come non mai ma era ben deciso a non dire niente.

Poi anche Peter cominciò a solleticarlo e allora cedette alla tortura.

<< D’accordo d’accordo vi dico chi è la ragazza che mi ha colpito! >> disse Sirius.

Tutti restarono in ascolto e nella stanza cadde il silenzio più totale.

<< Marlene, Marlene MCkinnon… >> disse Sirius.

<< Aaaaaaaaaah allora si spiega tutto quella è una sventola da… >> disse James prima di venire colpito da un cuscino.

<< Ah Sirius, non va bene essere gelosi! >> disse Remus ridendo allegramente.

La giornata passò in fretta sia per i Malandrini, sia per le nostre due ragazze di Spinner’s End.

 

 

<< Senti Beth, devo proprio scappare perché la mamma della mia amica Marlene mi aspetta per andare a comprare delle cose, ci vediamo quando torno da scuola d’accordo? >> disse la rossa alla ragazza bionda che annuì.

<< Mi mancherai Evans! >> bisbigliò Beth abbracciando calorosamente l’amica.

Lily si diresse verso casa dove i suoi genitori stavano pranzando e Petunia era seduta nel divano.

<< Mamma, Papà, fra poco arriverà Lucy, la mamma di Marlene vi ricordate? >> domandò Lily ai genitori.

<< Certo piccola, a proposito quasi dimenticavo, ti è arrivata una lettera, l’ha portata Priscilla! >> disse la madre porgendo a Lily una bustina color panna con una calligrafia abbastanza bella.

Priscilla era la bellissima barbagianni che la strega aveva comprato durante il suo primo anno di Hogwarts e si chiamava così in memoria di sua nonna che per l’appunto si chiamava Priscilla.

La rossa aprì la busta che conteneva una lettera abbastanza lunga che diceva:

 

Cara Lily,

ti ho scritto questa lettera perché mi manchi da morire!

Non vedo l’ora di ritornare ad Hogwarts domani e soprattutto non vedo l’ora di rivederti.

Comunque, oggi verrò anche io a Diagon Alley perché i miei genitori si sono accordati con quelli di Mary e ho il loro permesso.

Devo avvisarti però che Frank ( il MIO Frank ) mi ha detto che a Diagon Alley ci saranno anche i suoi amici: James, Sirius, Remus e Peter.

Tranquilla lui non sa che ci sei anche tu, ma non credo che faticherà a trovarti!

L’altro giorno mentre passeggiavo per Godric’s Hallow assieme ad Emmeline, lo abbiamo visto.

James e Sirius stavano camminando per la via principale del paese e quando mi hanno vista uno si è messo a parlare con Emmeline ( Sirius ) e l’altro invece non faceva altro che domandarmi dove fossi tu, visto che era venuto a sapere che avresti passato le vacanze da me.

Ma quando gli ho detto che saresti arrivata solo stasera e saresti restata qui solo per una notte è diventato parecchio triste.

Poverino, secondo me una possibilità se la merita, voglio dire è bello, ha un fisico da far paura ed è popolare, cos’ha che non va?

E poi tra l’altro lo so che ti comincia a piacere, mi sono accorta come lo guardavi alla stazione di King’s Cross lo scorso giugno.

Spero che quest’anno capirai che lui è il ragazzo perfetto per te( e non dire che non lo è! ).

Saluta tantissimo i tuoi genitori e stammi bene.

Ci vediamo oggi pomeriggio.

                                                                                                                    Tua Alice.

 

Lily rilesse la lettera più volte soffermandosi nella parte in cui la sua amica diceva che anche James sarebbe stato a Diagon Alley quel pomeriggio.

Lily si ritrovò a pensare che forse, ma sottolineò forse, quel ragazzo un pochino pochino le piaceva, ma come ben sappiamo non è da Lily Evans non essere orgogliosa.

La ragazza si ridiresse giù in cucina proprio quando suonò il campanello.

Sua madre andò ad aprire ed entrarono due donne.

<< Mary! >> gridò la rossa correndo ad abbracciare l’amica mentre sua madre e quella di Mary si salutavano calorosamente.

<< Ciao Jim, ciao Petunia! >> disse Lucy, la madre di Mary.

<< Oh ciao Lucy cara, entrate pure, venite! >> rispose Jim sorridente.

Tutti si sedettero in cucina in attesa che arrivasse anche la famiglia di Alice, i signori Hitchens.

<< Allora ragazze questo sarà il vostro ultimo anno ad Hogwarts, avete deciso che fare dopo? >> domandò Lucy seria.

<< Io e Marlene sono anni che abbiamo deciso che cosa vogliamo fare: vogliamo essere due bravissime Auror! >> rispose Lily sorridente.

Lucy guardò le due ragazze con un sorriso fiero e commosso nel volto.

<< E tu Petunia che cosa pensi di fare dopo? >> continuò Lucy.

<< Io devo ancora finire gli studi e credo che dopo farò la casalinga, il mio nuovo fidanzato lavora in un’agenzia di trapani e può mantenermi!...Comunque non sono fattacci di voi strambi! >> gracchiò Petunia uscendo dal salone.

<< Petunia! >> la sgridò il padre alzandosi per correrle dietro.

<< Oh no, Jim lascia stare! >> disse Lucy facendo sedere l’amico che si calmò.

Il campanello suonò di nuovo e questa volta ad aprire la porta fu Lily.

<< Alice! >> disse Lily abbracciando l’amica che ricambiò volentieri il gesto.

Anche i genitori di Alice si diressero nel salotto e dopo i vari saluti le tre ragazze partirono verso Diagon Alley.

<< Allora ci rivediamo a giugno mamma, vi scriverò ogni giorno, e mi raccomando siate prudenti! >> disse Lily abbracciando i genitori e sparendo poi nel camino.

<< Allora Karl, porto le ragazze da te quando torniamo da Diagon Alley! >> disse Lucy rivolta al padre di Alice sparendo poi anche lei nel camino.

Arrivarono a Diagon Alley e comprarono un sacco di cose.

Prima si diressero da Madama McClan per comprare la divisa nuova ad Alice, poi andarono da Olivander per comprare una bacchetta nuova a Mary che quell’estate si era rotta e infine andarono a comprare i libri e tutte le cose di scuola: pergamene, piume e altri oggetti.

 

 

Intanto i Malandrini erano appena arrivati nel paese e stavano andando nel negozio del Quidditch per comprare una nuova scopa per James, precisamente una Nimbus 1976.

Dopo aver preso un gelato da Fortebraccio i quattro ragazzi si sedettero su una panchina prima che…

<< Ehi Ramoso, guarda chi c’è! >> disse Sirius indicando una ragazza dai capelli color fiamme che passeggiava assieme a due amiche.

<< Ehi Evans! >> urlò James per farsi sentire.

Non appena Alice e Mary videro chi stava chiamando al loro amica corsero in quella direzione.

<< Ciao ragazzi! >> disse Mary guardando Sirius come più di un amico.

<< Hitchens…McCkinnon…Evans >> disse Sirius a mò di saluto.

<< Anche voi qui? Dove siete andati di bello? >> domandò Alice sedendosi accanto a Remus.

<< Abbiamo comprato un sacco di cose, a proposito scusate ma io dovrei parlare con Lily, mi scusate? >> disse James senza aspettare risposta e prendendo Lily da parte.

<< Che vuoi Potter, quest’anno ti daranno il premio se mi assilli e vuoi assicurarti che io torni ad Hogwarts? >> domandò Lily scorbutica.

<< Veramente, sai volevo invitarti ad Hogsmeade con me, quando ci sarà il primo finesettimana >> continuò James con un sorriso smagliante.

<< Mi dispiace davvero tanto Potter, ma sono fidanzata se non te lo ricordi! >> rispose Lily alzando la mano per far vedere a James la piccola fedina che aveva al dito.

<< Che cosa? Non mi dirai che tu e Bob Smith vi siete messi insieme? >> domandò James sconcertato.

<< Invece è proprio quello che voglio farti vedere, quindi ora scusami ma la gente potrebbe insospettirsi a vedermi da sola con te! >> continuò la rossa allontanandosi e lasciando il povero James a bocca asciutta.

 

La sera dopo esser tornate da Diagon Alley le tre ragazze si erano messe in pigiama per andare a dormire quando la mamma di Alice ci chiamò.

<< Ragazze scusate tanto, ma io e Karl dobbiamo andare proprio, il ministero ci chiama e non è prudente lasciarvi sole così Dorea ci ha detto che potete andare da lei per stanotte, e domani mattina tornerete qui a prepararvi d’accordo? >> domandò la mamma di Alice apparendo dalla porta.

<< Davvero? Evviva, si è fantastico! >> disse Mary sorridendo e saltando di gioia.

<< Scusatemi ma chi diavolo è Dorea? >> domandò Lily mentre camminavano per il vialetto di una villetta moto carina di Godric’s Hallow.

<< Lo vedrai! >> rispose Alice vaga.

Quando Mary bussò alla porta apparve una donna dai lunghi capelli neri e gli occhi dolci.

<< Oh Alice, Mary e… molto piacere sono Dorea Black e tu sei? >> domandò la donna rivolta a Lily.

<< Molto piacere, sono Lily, Lily Evans! >> rispose Lily entrando nella casa.

<< Venite vi faccio vedere dove potete dormire stasera, i ragazzi dormono con mio figlio in camera sua, venite vi faccio vedere la stanza degli ospiti! >> disse Dorea lasciando entrare le ragazze in una camera davvero carina.

<< Se avete bisogno non esitate a chiamare, James, Sirius e Remus sono nell’altra stanza se volete salutarli! >> disse Dorea uscendo.

Se Lily Evans non avesse saputo che James Potter era figlio di quella donna forse sarebbe stato meglio.

<< Mi state dicendo, che la signora Black è la madre di James? >> gridò Lily arrabbiata perché le amiche non glielo avevano detto.

<< Esattamente, allora ti è simpatica mia madre? >> domandò James entrando nella stanza.

Quando Lily vide i tre ragazzi scattò in piedi e si infilò il pigiama indignata visto che fino a poco prima era in canottiera e pantaloncini.

<< Tua madre è molto simpatica, non si può dire lo stesso di te! >> rispose Lily sprezzante mentre Marlene si avvicinava a Sirius.

<< Avanti Evans, non ci scandalizziamo mica per averti vista in pantaloncini corti e canottiera, voglio dire ai un gran bel… >> cominciò Sirius ma dopo lo sguardo rabbioso di James si bloccò.

<< Black, scusate un momento, ma se tu fai di cognome Black e anche sua madre allora voi…? >> cominciò Lily curiosa.

<< Sono suo nipote di secondo grado, figlio di sua cugina! >> rispose Sirius mentre James si sedeva ad osservare la rossa che camminava per la stanza a piedi nudi con un pigiama di due taglie più grande.

Era davvero bella così, niente trucco niente di niente, tutta naturale

<< Terra chiama James, ci sei? Ci sei? >> cominciò Remus posandosi una mano sulla bocca e una sull’orecchio a mò de radiolina.

<< Ci sono ci sono! >> rispose James ancora leggermente scosso.

<< Scusate ma io vorrei dormire potreste per favore uscire? >> domandò Lily rabbiosa anche se in verità voleva restare sola on le sue amiche.

<< Avanti Lily, neanche l’ultima notte di vacanza ti vuoi divertire? >> domandò Marlene mentre Sirius la guardava ammaliato.

Lily la guardò in cagnesco poi si infilò nel letto voltata dall’altra parte.

James la guardò sorridendo, quando si arrabbiava era ancora più bella.

Ma chissà perché quella ragazza non accettava mai i suoi inviti?

Lily scoprì ben presto però che nella camera nessuno aveva voglia di dormire e dovette ammettere che anche lei si stava divertendo un poco pochino.

Si sedette sul letto silenziosa ascoltando gli altri parlare.

<< Ragazzi lo sapete chi ho visto l’altro ieri a Diagon Alley quando ci sono andato con mio fratello Regulus? >> domandò Sirius d’un tratto.

James era curiosissimo e ricevette subito risposta.

<< Smith, sapete no Bob Smith di Grifondoro, che si baciava, diciamo molto passionalmente con…Alicia Vane! >> disse Sirius ridendo.

Lily si voltò di scatto e mentre tutti ridevano a crepapelle,  tranne James che sapeva di lei e Bob, si diresse silenziosa fuori dalla stanza nell’ingresso della casa in cerca di un posto più tranquillo.

Come era stata stupida a credere che Bob l’amasse davvero, che stupida!

Poi James arrivò nell’ingresso

<< Posso sedermi? >> domandò il ragazzo.

Lily annuì debolmente mentre sentiva che le lacrime cominciano a riempirle gli occhi.

<< Mi dispiace, Sirius non sapeva di te e Bob… >> cominciò James dispiaciuto.

<< Tranquillo, non me ne importava un fico secco di lui… >> rispose la ragazza.

<< Non devi fingere con me… >> disse James.

<< Lo so, d’accordo si forse un pochino mi importava di lui però…va con Alicia Vane, e sapevo anche che tipo era, non gliene importa nulla delle ragazze soprattutto di quelle che non stanno al suo gioco… Dovreste uscire insieme voi due, siete così uguali >> disse la rossa seria.

<< Aspetta Lily, non sono il tipo di ragazzo che pensi, non ho mai tradito neanche una volta una ragazza! >> obbiettò lui diventando rosso.

<< Invece si, sono anni che continui a dire che mi ami e altre robacce, però ti sei fatto sempre vedere con una ragazza diversa ogni giorno… >> rispose lei.

<< Lo facevo solo perché volevo attirare la tua intenzione,  Lily, io sono davvero innamorato di te! E quest’anno te lo dimostrerò! >> disse James serio.

<< Lo vedremo Potter… >!> rispose Lily sorridendo e alzandosi per tornare dentro.

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Capitolo 2
*** Arrivo ad Hogwarts e la scommessa ***


2. Arrivo ad Hogwarts e la scommessa

 

La mattina dopo alle otto erano tutti pronti per partire verso la stazione di King’s Cross.

Le tre ragazze dopo essere passate a casa di Alice per prendere gli ultimi bagagli si erano piazzate davanti al vialetto di casa Potter ad aspettare i ragazzi che come al solito erano in ritardo.

<< Oh, ragazze mi raccomando fate le brave e tu Ali ricordati di scrivere a tua madre, glielo avevi promesso, Marlene tua mamma invece ti manda tanti saluti e…Lily scusami cara ma non sono proprio riuscita a parlare con i tuoi genitori, ho usato il telefono con il numero che mi ha dato Lucy ma ogni volta che chiamavo rispondeva una ragazza dall’altra parte che mi diceva di tenere il mio brutto muso anormale lontano da casa sua, quindi non ho potuto parlarci, mi spiace! >> disse Dorea uscendo nel vialetto dove le ragazze aspettavano.

<< Certo signora Potter, non si preoccupi…q- quella è mia sorella, sa lei mi odia >> rispose Lily abbassando lo sguardo.

<< Ti odia? E come si fa ad odiare una ragazza così carina e dall’aria angelica? >> domandò Dorea sorridente.

La donna rientrò in casa e Lily cominciò ad essere pensierosa.

Sua sorella, Petunia aveva ormai preso al sua strada, avevano rotto i contatti per sempre, sempre.

<< Lily, avanti lascia stare tua sorella, voglio dire…non si merita nulla da te! >> disse Marlene abbracciando la rossa mentre Alice le sorrideva.

<< Allora siete pronte? >> domandò James uscendo dalla porta seguito da Sirius, Remus e Dorea.

<< In realtà Potter stavamo aspettando solo voi… >> rispose Lily sprezzante.

<< Accipicchia che caratterino…Ma complimenti sei la prima ragazza che riesce a far zittire mio figlio, oltre me naturalmente! >> disse Dorea rivolgendo a Lily un sorriso più che largo.

<< Oh bhè consolati Ramoso, almeno Evans piace a tua madre! >> bisbigliò Sirius all’orecchio di James che sorrise speranzoso di poter conquistare la bella rossa.

Salirono su una macchina modificata con la magia dove davanti erano seduti Charlus, il padre di James, e Dorea; Subito dietro c’erano Remus, Alice, Sirius e Marlene e nei posti infondo Lily e James.

Lily credeva, anzi ne era certa che non fosse un caso se lei e James stessero dietro insieme perché quando salì aveva visto che le sue due amiche e i due Malandrini Sirius e Remus parlottavano concitatamente.

<< Allora, Lily ai deciso che vuoi fare da grande? >> gridò Dorea per farsi sentire fino a dietro.

<< Si, voglio diventare Auror,vorrei fare di più per questa battaglia! >> rispose Lily seria.

<< Sai che si rischia la vita tutti i giorni in quel lavoro signorina? >> domandò Charlus sbigottito dalla risposta di Lily.

<< Certo signor Potter, lo so benissimo, ma preferisco rischiare la vita tutti i giorni per difendere gli amici e i parenti che restare con le mani in mano e pensare a futili cose! >> continuò Lily.

Charlus sorrise incoraggiante.

<< Questo è lo spirito giusto per diventare Auror! >> disse infine.

Poco dopo arrivarono alla stazione di King’s Cross e Dorea e Charlus li salutarono perché dovevano andare al lavoro.

Superarono la barriera e finalmente dopo tre mesi si risentirono di nuovo a casa.

<< Ragazzi!! >> gridò Emmeline correndo verso il sestetto accompagnata da Amelia, Frank e Peter.

<< Ehi Amy mi sei mancata da morire!! >> disse Lily correndo ad abbracciare l’amica.

<< Allora Lily, pronta per quest’ultimo anno ad Hogwarts? >> domandò Emmeline seria ma sorridente.

<< Certo che si! >> rispose la rossa.

 << E tu James invece ti sei deciso a lasciar perdere con Lily? >> domandò Amelia ridendo mentre tutti era piegati in due dalle risate e Lily diventava tutta rossa.

<< Veramente quest’anno sono ancor più combattivo, è meglio che tu lo sappia Evans! >> rispose James più a Lily che ad Amelia.

<< Ah si? Allora preparati a piangere! >> rispose Lily sorridendo scherzosamente mentre i loro volti quasi si sfioravano.

Si guardarono per un lungo istante poi Lily si voltò sbattendogli i capelli in viso e tornando a ridere con le amiche.

James restò paralizzato dal profumo dei suoi capelli, erano così lunghi e di un colore meraviglioso, era bellissima, lo era sempre stata.

Poi la ragazza d’un tratto vide la persona che più voleva uccidere al mondo, Bob Smith.

<< Ehi Lil! >> gridò lui avvicinandosi e cercando di baciarla.

<< Oh Bob, proprio te cercavo! Passato buone vacanze a sbaciucchiarti con Alicia Vane?...Non spiegarti, non ce n’è bisogno e puoi anche tenerti questo stupido anello, per me vali meno di zero >> disse la ragazza ad alta voce mentre tutti guardavano allibiti la scena.

<< Avanti Lily, su è stato un incidente! >> cercò di scusarsi Bob.

<< Ah si un incidente, non credo che si potrà dire lo stesso dell’incantesimo che ti farò se non sparisci! >> disse la ragazza fredda.

I Malandrini, le ragazze e Frank si diressero verso il treno che aveva preso a fischiare e salirono.

James, Sirius, Remus, Frank, Alice, Lily, Emmeline e Amelia presero posto in uno scompartimento mentre Peter sparì silenziosamente dicendo che doveva parlare col professor Lumacorno.

Lily si sedette di fianco a James, non per sua volontà ma perché era l’unico posto rimasto e cominciò a parlare.

<< Ah ragazzi mia madre si è scordata di dirvi che per le vacanze di Natale se vogliamo possiamo andare da noi, loro saranno a cena solo per un giorno poi dovranno partire per una missione, e così mi hanno detto che se vogliamo possiamo andare lì per qualche giorno! >> disse James sorridendo.

<< Oh ma ce l’hai i posti letto per tutti? >> domandò Emmeline speranzosa.

<< Si dunque, c’è una camera matrimoniale, due letti in camera mia, tre letti nella stanza degli ospiti e abbiamo due brandine, quindi per starci ci stiamo solo che devo farlo sapere a mia madre entro metà novembre quindi, cominciate a chiedere  a casa! >> disse James.

Dopo un paio d’ore Lily che si stava praticamente addormentando si alzò e uscì dallo scompartimento dicendo che aveva bisogno d’aria.

Camminò per un po’ poi andò per errore a sbattere contro un altro ragazzo poco più alto.

Non appena alzò lo sguardo vide Severus che raccoglieva i suoi libri.

<< Scusa Evans! >> disse prima di riprendere la sua camminata nella direzione opposta di quella in cui stava andando prima.

Lily si fermò a pensare quanto fosse strano trovarsi così vicini e non parlarsi e in un momento le riaffiorarono in mente i ricordi di Severus che gli spiegava di Hogwarts.

E nel giro di pochi anni la loro amicizia era finita, perché lui un Serpeverde, aveva deciso che era meglio starsene con i suoi amichetti Mangiamorte piuttosto che con una schifosa mezzosangue come lei.

Solo dopo quasi dieci minuti che stava immobile in piedi in mezzo al corridoio si accorse che in molti la guardavano.

<< Oh Lily, stai bene? >> le domandò Mary McDonald una ragazza di Grifondoro.

 

Lily scosse la testa per riprendersi e dopo un largo sorriso annuì.

<< Certo, grazie Mary è tutto apposto…stavo solo… >> disse senza terminare la farse per poi cominciare a correre distratta e sbattendo contro tutti.

<< Ehi Evans dove stai correndo? >> gli gridò una voce alle spalle.

La ragazza si voltò e vide James che le correva dietro.

<< Scusami avevo una voglia repressa di ammazzare Bob Smith…! >> disse lei indicando Bob che poco più in là la indicava facendo atti osceni.

<< Se vuoi ci penso io… >> disse James avvicinandosi a Bob.

Ma prima che potesse fare dell’altro Lily era corsa in avanti e aveva parlato.

Nel giro di pochi secondi accaddero molte cose: una perfetta fattura orcovolante colpì Smith che cadde a terra svenuto.

Lily rise e poi si rivolse all’amico di Bob.

<< Ehi Sullivan ricorda a Smith cosa ti ho fatto quando ai cercato di baciarmi così magari se lo ricorda anche lui che non deve provocarmi mai più >>.

In effetti quasi un anno prima questo Sullivan aveva tentato di baciarla senza permesso e lei in tutta risposta l’aveva trasformato in un tasso.

E detto ciò corse via seguita da James che rideva a crepapelle.

<< Potter, come ai ben notato so difendermi anche da sola! >> disse lei rientrando nello scompartimento.

<< Che è successo? >> domandò Alice a James che rideva ancora.

<< La tua amica ha appena scagliato una perfetta fattura orcovolante a Bob Smith… >> disse James tenendosi lo stomaco che gli doleva dal ridere.

<< Complimenti Evans ti facevo più santarella >> disse Sirius porgendogli la mano che Lily strinse volentieri ridendo.

Un’ora dopo erano ormai arrivati alla stazione di Hogsmeade pronti per arrivare al castello e ancora Lily parlava della sua perfetta fattura orco volante.

<< Sai Evans stavo pensando che dato che tu e Bob vi siete lasciati…il mio invito ad Hogsmeade è ancora valido… >> cominciò James.

<< Potter, puoi scordartelo, verrò ad Hogsmeade con te solo quando riuscirai a stare zitto per tutta una serata di fila! >> rispose Lily rabbiosa.

<< D’accordo si parte da adesso fino a mezzanotte, e tre…due…uno…via! >> disse James.

<< Oh avanti James, scherzava Lily! >> disse Alice sorridendo e dando una pacca sulla spalla di Lily.

<< Proprio per niente, e sono curiosa di vedere quanto resisterà, però visto che sei un povero stupido ti concedo di poter parlare con noi attraverso messaggi scritti, va bene? >> disse Lily tentando di farlo parlare.

James annuì col capo senza però aprir bocca.

A cena mentre Lily si sforzava di farlo parlare  e cominciava ad essere seriamente preoccupata di dover andare ad Hogsmeade con James, lui restò impassibile senza mai aprir bocca.

Il ragazzo poi le lanciò un foglio con scritto un messaggio:

 

Evans, stasera dovremo restare insieme fino a mezzanotte lo sai vero? Altrimenti potrei parlare mentre non siamo insieme e se rispetterò le regole tu non potrai saperlo!

 

Lily diventò furiosa, non solo rischiava di dover andare ad Hogsmeade con quello scemo ma doveva restarci anche tutta la serata!

E fu così che dopo aver accompagnato Marlene in infermeria perché aveva qualche linea di febbre  i due si diressero nella sala comune.

<< Potter, stammi sempre tre passi indietro… e per favore non fare quel sorrisino ebete mentre mi guardi perché la mia bacchetta potrebbe accidentalmente affatturarti! >> disse Lily e James ubbidì restandole sempre tre passi più indietro.

Ma non pensate che James fosse comandato a bacchetta dalla rossa, no perché si può dire che James da dietro aveva una…bella visuale del posteriore della ragazza, da cui non staccò gli occhi un attimo.

Arrvarono davanti alla Signora Grassa.

<< Salve Lily, parola d’ordine? >> domandò il dipinto alla giovane.

<< Salve, Puffola Pigmea >> disse Lily e il quadro si aprì.

<< Potter, non credo sia educato guardare le parti intime di una ragazza mentre è voltata! >> disse ancora la Signora Grassa mentre Lily dava un bel ceffone a James.

Si sedettero in un divanetto e lei prese a studiare pozioni.

Lui cominciò a scrivere in un foglio e poco dopo Lily fu costretta a rispondere.

(Lily  - James)

 

Lily, come mai studi già di sera mentre non ci hanno dato i compiti?

 

Perché io al contrario di te non voglio diventare una rincitrullita, arrogante e presuntuosa!

 

Lo sai Lily che quando ti arrabbi diventi particolarmente bella?

Questa pelle chiara che si tinge di rosso ogni volta che ti faccio arrabbiare e questi occhi verdi, così penetranti.

 

Potter non mi incanti.

E’ con le stesse parole che ai usato ora che ai abbordato Rita Macmillan, Angelina Bulstrode e Mariah Bell?

 

Io ho sempre e solo avuto occhi  per te.

 

Immagino…comunque dimmi che ora è Potter, non ho l’orologio.

 

Sono le 11.45, Che c’è Evans ai paura che parli prima della mezzanotte?

 

Lily guardò l’orologio al polso di James, e scoprì che erano veramente le 11.45, diventò furiosa perché non voleva assolutamente andare ad Hogsmeade con James.

Poi rispose ancora:

 

In realtà Potter, sto sperando con tutta me stessa che tu parli da un momento all’altro perché sono letteralmente stufa di starmene qui a chiacchierare con un foglio di pergamena!

 

Sei stata tu a dirmi cosa avrei dovuto fare e io l’ho fatto, sarà una dimostrazione che a te ci tengo davvero, no?

 

Come no, guarda Potter sono le 11.59 perché non gridi di gioia visto che stai vincendo?

 

No bella, griderò quando sarà passata la mezzanotte.

 

 

Dopo un minuto un grido di gioia avvolse la sala comune.

James aveva vinto e ora poteva portarsi Lily ad Hogsmeade.

<< Ai visto Lily ho vinto! >> disse lui voltandosi verso la rossa che però ormai era sprofondata nel sonno più totale.

Il ragazzo si fermò a guardarla, quando dormiva era davvero bella, con quell’aria sognante e tranquilla.

La prese fra le braccia e dopo aver lanciato contro alla porta del dormitorio femminile una scarpa Alice venne ad aprire.

<> domandò Alice.

Lui annuì.

<< E allora perché ai lanciato una scarpa fino qui? >> domandò Alice scettica.

<< Perché i maschi non possono salire nel dormitorio, quindi devi venirtela a prendere! >> bisbigliò James per non svegliare la rossa.

<< Io non scendo giù, ho sonno, portatela nel tuo letto, tanto è cotta di te! >> disse Alice chiudendo la porta e lasciando James lì.

Il ragazzo portò la rossa fino al suo letto e poi si stese a terra sul tappeto mentre lei teneva stretto fra le mani il suo pigiama.

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Capitolo 3
*** Un brusco risveglio ***


3. Un brusco risveglio.

 

 

Il mattino dopo Lily Evans era diventata peggio di Voldemort in persona.

Gridava per le scale, per i corridoi e perfino nelle aule, cosa assai strana visto che era l’allieva più brava della scuola.

Ma partiamo dall’inizio della giornata.

Lily quella mattina si svegliò particolarmente stanca e confusa.

Non ricordava di essere andata a dormire, ma allora come c’ era finita nel suo letto a baldacchino?

Poi decise che doveva aprire gli occhi e non potete neanche immaginare come restò sbalordita.

Nei letti di fronte c’erano Sirius, Remus  Peter e a terra, tutto infagottato, James.

Non riusciva a parlare, era bloccata dalla rabbia e voleva uccidere James Potter.

<< POTTERRRRRRRRR! >> gridò la rossa tanto da svegliare tutto il dormitorio.

<< Oh santo cielo, Walburga, mia madre mi vuole uccidere? >> domandò Sirius alzandosi con gli occhi spalancati e la bacchetta serrata in mano.

Ma quando vide chi aveva urlato allora tornò a dormire con il cuscino sopra la testa.

Lily gridava ancora e James ormai cercava di tapparle la bocca con la mano che però lei prese a morsi.

<< Potter, tu mi hai portata qui con l’inganno lo so! >> gridò lei scendendo in sala comune.

Orami molti ragazzi si affacciavano dalla porta della loro camera per vedere cosa fosse quel baccano e ridacchiavano sonoramente.

<< Lily ti giuro me l’ha detto Alice di portarti lassù! >> rispose lui serio.

<< E quando mai James Potter ubbidisce agli ordini degli altri? >> domandò Lily rabbiosa mollandogli un ceffone che lo risvegliò per bene.

<< Oh Lily, non penserai davvero che io ti abbia molestata?  >> domandò James sconcertato.

<< Oh Potter non dire quella parola, giuro su tutte le mutande di Merlino che questa me la paghi, fosse l’ultima cosa che faccio! Ti giuro che patirai le pene dell’inferno tanto da pregare che io mi trasformi in Lord Voldemort.

Perché tutte le torture che ti farà Tu- Sai- Chi non potranno mai competere con quello che ti farò io se solo ti rivedo sfiorarmi e con questo…HO CHIUSO! >> gridò lei pestando un piede al povero James che cominciò a saltellare per la stanza finché anche gli altri Malandrini non scesero a soccorrerlo.

<< Amico stavolta l’hai fatta grossa, mia madre paragonata a Lily è una santa! >> disse Sirius prendendo l’amico sottobraccio e riportandolo al dormitorio.

<< Basta, la festa è finita, andatevi a vestire tutti! >> gridò Remus alla folla che ridacchiava.

Lily salì nel dormitorio con una rabbia nel petto che nessuno poteva immaginarsi.

<< Alice Hitchens, giuro solennemente che se ti prendo, farò di te uno spiedino! >> gridò la rossa togliendo le coperte all’amica che ancora dormiva.

<< Lily che diavolo hai da urlare? >> domandò Marlene apparendo da sotto le coperte.

 << Che ho da urlare? Che ho da urlare, mi chiedi? ... La risposta è facile, la cara Alice ha lasciato che Potter mi portasse ha dormire in camera sua! >> gridò Lily tanto che la povera Amelia che dormiva ancora beatamente cadde dal letto.

<< Cosa? Vord Lordemort ti ha tolto le mutande? >> domandò Amelia ancora assonnata e nel mondo dei sogni.

<< Su Lily, non ti ha mica molestata! >> protestò Alice alzandosi dal letto tranquillamente per chiudersi poi in bagno.

<< Alice, apri questa stramaledettissima porta o giuro che la butto giù! >> gridò Lily sbattendo i pugni contro la porta.

<< Lalalalala, trallalla, la piccola Lily innamoraaaaaaaaaaaaaataaaa! >> canticchiava Alice sotto la doccia.

<< Oh Lily, stai un po’ zitta per favore non ce la faccio più a sentirti, vuoi ammazzare Alice? Allora visto che sei una strega, e anche ben dotata direi, usa quel maledettissimo bastoncino e apri la porta! >> disse Marlene mentre aiutava Amelia a ritirarsi su.

<< Lily, se il tuo piano era uccidermi nel sonno, ci sei quasi riuscita! >> proclamò Amelia oramai completamente sveglia.

Lily prese la bacchetta ed entrò nel bagno furiosa.

<< Alice ti avviso, un altro scherzo del genere e tu e Potter non vedrete più la luce del sole! >> gridò Lily entrando nel bagno seriamente arrabbiata.

Poi la rossa prese la sua roba ed uscì dalla stanza da sola, diretta a colazione.

E quindi avrete capito che il risveglio di tutti fu particolarmente brutale.

Quel giorno tutti erano nervosi: Lily continuava a ripetere frasi sconnesse, James sbuffava ogni volta che ne aveva l’occasione Alice sbagliò completamente l’incantesimo Rallegrante facendo ballare al professor Vitious una specie di tip tap e per finire Sirius continuava ad avere le allucinazioni di sua madre che lo voleva uccidere nel sonno.

Insomma il brusco risveglio del mattino non portò molto bene ai nostri protagonisti.

Fu quando suonò la campanella tra la prima e la seconda ora che nell’aula di trasfigurazione, in attesa della professoressa Mcgranitt si concepì a pieno quanto quella mattina fosse da scordare.

Lily entrò in aula con Emmeline e dopo averle raccontato tutta la mattinata che aveva passato prese posto al primo banco accanto all’amica.

<< Ehi Evans, stamattina hai svegliato mezzo dormitorio maschile, va bene che dormire con James Potter ti piace però non esagerare! >> disse Dean Finnigan ridacchiando sonoramente.

<> domandò Lily puntandogli la bacchetta sul naso tanto da farlo diventare quasi strabico.

<< Io… S- si! >> continuò Dean spaventato.

<< Su Evans, non dirmi che non sei stata contenta di svegliarti in quel letto! >> disse Alice entrando nell’aula ancora arrabbiata per il comportamento della mattina.

<< Taci Hitchens o ti affatturo! >> gridò Lily rabbiosa.

<< Perché non ci provi Evans? >> domandò Alice puntandole contro la bacchetta.

<< Incarceramus >> gridò la rossa.

<< Stupeficium! >> gridò la moretta.

<< Protego! >> disse una voce severa entrando nell’aula.

<< Evans, Hitchens nel mio ufficio questa sera per scontare la vostra punizione! Evans riponi la bacchetta, ma che diavolo ti prende? >> domandò la Mcgranitt severa mentre nell’aula tornava il silenzio.

Alice guardò Lily in cagnesco che in tutta risposa si passò l’indice sotto la gola.

A metà lezione dopo che Lily ebbe fatto tacere Emmeline le arrivò un foglietto:

Evans, ti giuro che non centro assolutamente nulla con la storia di stamattina, io non ti ho sfiorata lo giuro.

E’ solo che Alice ieri sera non aveva voglia di scendere le scale per riportarti nel tuo letto e così ti ho portato in camera mia!

Comunque parlando di cose serie, pronta a venire ad Hogsmeade con me?

 

Lily capì subito chi le mandava il biglietto e dopo averlo letto si alzò, lo portò alla cattedra e iniziò a confabulare con la professoressa sotto lo sguardo allibito di James.

<< Signor Potter trova la signorina Evans con tutto rispetto più interessante della mia lezione? >> domandò la Mcgranitt sconcertata.

James tentò di rispondere ma la professoressa fu più veloce.

<< Potter in punizione con la signorina Evans e Hitchens invece verrà in punizione con Dean che trova la mia lezione noiosa…E cinquanta punti in meno a Grifondoro! >> disse la professoressa iniziando poi a spiegare.

Alla fine della lezione Lily era nervosa e facilmente suscettibile perché non voleva stare in punizione con James.

Emmeline cercava di tenere a bada la furia della rossa facendola sorridere, ma ormai il suo grado di sopportazione stava scendendo sotto terra e, infatti, dopo due ore nel corridoio cominciò a strillare a Lily e Alice.

<< Ora basta, Alice chiedi scusa a Lily per stanotte e Lily chiedi scusa ad Alice per averla quasi uccisa stamattina, Avanti! >> gridò Emmeline arrabbiatissima.

<< Non ci penso proprio! >> gridò Lily.

<< Neanche io! >> disse Alice.

<< Bene, allora potete anche chiamarmi signorina Vance d’ora in poi! >> gridò Emmeline scappando e lasciando le due a bocca spalancata.

Lily tentò di seguirla ma proprio in quel momento andò a sbattere contro un ragazzo alto, Bob Smith.

Lily cominciò a camminare più in fretta ma Smith la seguiva fino a che arrivarono in un corridoio deserto.

Lily cominciò ad avere paura perché diciamo che Bob aveva  la fama di prendere le ragazze con la forza.

<< Ehi Evans, che c’è non ti piaccio? >> domandò Smith sbattendo la ragazza al muro.

<< Lasciami Bob, lasciami! >> gridò lei cercando di liberarsi.

<< Avanti un bacino piccolo piccolo? >> disse lui cominciando a baciarla sul collo.

<< Lasciami, vattene Smith, basta! >> continuava a gridare lei.

<< Petrificus Totalus! >> gridò una voce.

Lily guardò chi fosse e vide proprio lui, James.

Oh Santo Cielo, da quando lo chiamava James?
Comunque, il ragazzo si avvicinò e la liberò dalla stretta di Bob.

<< Grazie>> bisbigliò lei.

<< Scusa per stamattina… >> disse lui senza guardarla.

<< Non preoccuparti, farò finta che non centri nulla, infondo è stata Alice a dirti di portarmi con te! >> rispose lei.

<< Sì però non ci andare giù pensate con Ali è… >> continuò lui ridendo.

Lily annuì e poi si diresse verso la Sala Grande per il pranzo.

 

 

La sera alle nove Lily si diresse con Alice, James e Dean nell’ufficio della Mcgranitt per scontare la loro punizione.

Quando entrarono la Mcgranitt mandò Alice e Dean a pulire i vasi da notte e Lily e James nella stanza trofei.

I due si incamminarono dapprima in silenzio poi chiacchierando.

<< Allora, ho saputo che hai una nuova conquista Mary J… >> disse Lily dispiaciuta.

Chissà poi perché le dispiaceva, cioè James era carino e tremendamente affascinante…

Ma che cavolo stava dicendo, James era arrogante, presuntuoso e bellissimo.

<< Veramente quando Mary J mi ha baciato l’ho allontanata e le ho detto che io amavo te… >> disse James diventando roso.

<< Oh mio Dio, questa giornata è memorabile, James Potter arrossisce! >> disse Lily scherzando.

Entrarono nella sala trofei e cominciarono a pulire.

<< Lily…senti devo dirti una cosa importante! >> disse lui.

<< Si? >> domandò lei voltandosi verso di lui.

<< Io… ecco…. Se non vuoi venire ad Hogsmeade con me non importa >> disse lui.

Lily avvicinò il suo volto sempre di più a quello del ragazzo.

Aveva degli occhi meravigliosi, di color nocciola.

<< Davvero speri in una mia ritirata Potter? Sappi che Lily Evans non si tira mai indietro, hai vinto la tua scommessa quindi ci devo venire ad Hogsmeade con te >> disse lei mentre lui si avvicinava sempre di più.

I loro nasi ora si toccavano.

Poi lei si allontanò lasciando lui ad occhi chiusi ad assaporare bene quel momento.

<< Comunque speravo che non ti ritirassi, sono quattro anni che spero di riuscire ad invitarti! >> disse James mentre ritornavano nella torre di Grifondoro.

 

James salì silenzioso nel dormitorio ma Sirius gli saltò addosso per sapere com’era andata con Lily.

<< Guarda che abbiamo pulito trofei è…mica abbiamo fatto… >> cominciò James stendendosi.

Sirius lo guardò.

<< Oh James lo sai, che non ho trovato una ragazza che vuole venire ad Hogsmeade con me ? >> disse Sirius sconcertato.

<< Ma se oggi te lo hanno chiesto in sette!?! >> gridò Remus dal bagno.

<< Si lo so ma, cioè voglio dire io ne voglio una carina che mi piaccia davvero! >> rispose Sirius.

James ci pensò su poi riparlò di nuovo.

<< Marlene! Ma certo, Marlene…tu puoi uscire con Marlene visto che io devo andare con Lily! >> disse James scattando in piedi.

<< Ecco, Marlene mi potrebbe piacere Bravo James! >> disse Sirius saltandogli addosso.

 

 

Lily invece non appena rientrò nel dormitorio si accorse che Marlene e Amelia dormivano nel loro letto mentre Alice singhiozzava nel suo.

La rossa si avvicinò e si sedette accanto all’amica.

<< Che ti è successo? >> domandò Lily prendendo la mano dell’amica.

<< Lily, mia nonna è morta stanotte! >> disse Alice abbracciando l’amica in lacrime.

<< Oh, calma dai, Ali, calma! >> disse Lily stringendola a sé.

Quella sera dormirono malissimo tutte e due e Alice il giorno dopo si diresse a casa per i funerali.

 

 

Quando la rossa scese in compagnia di Marlene nella sala comune vi trovò un foglio affisso in bacheca.

 

Si comunica che sabato venti settembre, vi sarà la prima uscite ad Hogsmeade, tutti i ragazzi dovranno recarsi nell’entrata principale per essere perquisiti.

 

Professoressa Minerva Mcgranitt

 

<< Bene, mancano poco meno di due settimane prima della mai tortura con James >> disse Lily mentre scendevano a pranzo.

<< Dai su, non sarà poi così male con JAMES ! >> rispose Marlene sottolineando che Lily lo aveva chiamato per nome.

Le due risero e poi entrarono in Sala Grande per la colazione.

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Corvonero - Grifondoro ***


4. Corvonero - Grifondoro

 

Era ormai passata una settimana da quando Lily e Alice avevano fatto pace e il giorno dopo ci sarebbe stata la prima partita di Quidditch dell’anno, Grifondoro contro Corvonero.

I Corvonero avevano una squadra particolarmente forte ma anche molto rispettosa delle regole ed era proprio per questo che James, il capitano dei Grifondoro aveva una leggera puntina di paura.

Quel giorno scese al campo con la squadra alle sei di pomeriggio, giusto per discutere delle ultime tattiche.

Andarono nello spogliatoio e infilarono le tute per poi dirigersi nel capo con le scope in mano.

<< Allora il piano d’attacco lo ricordate, Marlene e Amelia non esitare a colpire gli avversari coi bolidi, Mark, Tony e Sirius fate entrare la pluffa nella loro porta, Jordan devi pararle tutte! >> disse James salendo in sella alla sua scopa e partendo verso l’alto.

Negli spalti c’erano alcuni alunni tra cui Lily, Alice e Emmeline.

<< Jordan così non va, devi prenderla la pluffa non lasciarla cadere! >> gridò James arrabbiato.

Intanto con lo sguardo cercava di scorgere il boccino anche se con la nebbia di quel giorno era introvabile.

Poi uno scintillio dorato lo fece cominciare a scendere in picchiata verso gli spalti, precisamente nella direzione di Lily e le sue amiche.

 

<< Ma che diavolo sta facendo Potter si vuole schiantare contro di noi? >> domandò Lily spaventata.

Alice chiuse gli occhi pronta per l’impatto che però non vi fu.

James aveva afferrato il boccino sfiorando con la scopa le teste delle tre ragazze, poi sorridendo alzò il braccio in aria.

<< Complimenti capitano un nuovo record! Hai preso il boccino nel giro di due minuti! >> disse Sirius quando finalmente furono a terra.

<< Ragazzi domani gliela faremo vedere noi ai Corvonero! >> disse Marlene correndo per il campo.

Dopo cinque minuti scesero anche Lily, Alice e Emmeline per congratularsi con la squadra.

<< Oh Evans, allora ti piaccio se sei venuta a vedermi! >> disse James.

<< Scordatelo Potter, sono venuta sotto insistenza di Alice e Emmeline…E comunque dobbiamo parlare! >> disse Lily.

James fece segno agli altri di precederlo così che lui e Lily potessero parlare da soli.

<< Senti, Marlene è stracotta di Sirius e so che Sirius è stracotto di Marlene, quindi io e te dobbiamo fare qualcosa assolutamente! >> disse Lily andando subito al punto.

James alzò un sopracciglio e la guardò sorridendo.

<< Per una volta siamo perfettamente d’accordo! Dunque, Io porterò Sirius ad Hogsmeade con em la prossima settimana e tu porterai Marlene, cos’ che sarà un uscita a quattro, ti piace l’idea? >> domandò James.

Lily annui e poi si diressero di nuovo verso il castello in silenzio.

<< Lily…? >> domandò James d’un tratto.

<< Si? >> disse lei voltandosi e ritrovandosi il volto di lui pericolosamente vicino.

Si guardarono per un lungo istante, lunghissimo quasi infinito mentre dentro di lei c’era una battaglia in corso.

‘’ Bacialo, guarda come è bello!

Assolutamente no! Lily lui è l’arroganza in persona!

Avanti Lily non essere patetica, ammetti che quegli occhi ti ammaliano.

Non provare a sfiorarlo o giuro che patirai le pene dell’inferno.’’

Lily si scostò leggermente.

<< Volevo solo sapere se domai vieni a vedere la partita… >> domandò lui.

<< Si ci vengo Potter, ma solo per fare il tifo alla mia casa non metterti in testa strane idee…E comunque ora devo andare, devo scrivere delle lettere >> rispose lei iniziando a camminare.

La ragazza salì in sala comune tranquilla e scrisse due lettere: una ai genitori e una a Beth.

 Nella prima scrisse:

 

Cara mamma e caro papà,

Qui ad Hogwarts va tutto bene, scusate se non vi ho scritto prima ma sono stata molto impegnata.

Comunque, fate tantissimi auguri a Petunia da parte mia e ditele che presto le manderò un regalo!

Vi ho scritto, oltre che per salutarvi e tutto, per chiedervi il permesso di andare durante le vacanze di Natale a casa di un’amica.

E’ un’amica di scuola si chiama Amelia e purtroppo non ho mai avuto l’occasione di presentarvela ma vi assicuro che è una brava persona.

Adesso devo proprio lasciarvi perché è molto tardi e devo finire di fare un compito di Pozioni.

Con tanto affetto, Lily.

 

Nella seconda invece scrisse:

 

Carissima Beth,

Come stai?

Io molto bene, qui a scuola è tutto apposto a parte alcune cose ( tipo una punizione che ho preso… ).

Comunque ti scrivo per dirti che mi manchi da morire e che vorrei davvero rivederti per le vacanze di Natale, ma devo darti una spiacevole notizia: non ci sarò per le feste.

Non ti arrabbiare perché è per una giusta causa, andiamo dai Potter tutti assieme e Alice mi ha obbligato ad andare con loro.

Prima che tu ti faccia strane idee ti assicuro che tra me e James non c’è ne ci sarà mai nulla anche se devo ammettere che dallo scorso anno è cambiato.

E’ perfino riuscito ad incastrarmi!

Avevamo detto che se sarebbe stato zitto fino alla mezzanotte sarei andata ad Hogsmeade con lui.

Bhè mi ha incastrato!

Ma ora basta parlare di me.

Tu come te la passi? E con Martin come va?

Aspetto tue notizie, Lily

 

La rossa poi si avvicinò alla finestra e liberò Priscilla che partì a razzo verso il mondo babbano.

 

 

Il mattino dopo tutti i Grifondoro erano sottopressione e in particolar modo quelli della squadra.

<< Allora Marlene mi raccomando stai sempre dietro a Spinnet, e Jordan ti prego parale tutte, Bene ora in campo! >> gridò James dopo aver augurato a tutti buona fortuna.

Quando entrarono nel campo la folla era completamente impazzita.

Tutti gridavano e avevano sciarpe, guanti e molto altro dei colori della squadra che tifavano.

James strinse la mano del capitano dei Corvonero, Finch-Fletchley.

<< Voglio un gioco pulito chiaro? >> disse Madama Bumb.

I quattordici giocatori salirono in sella alle loro scope e Madama Bumb lasciò i bolidi, la pluffa e il boccino.

La partita era iniziata.

James si guardò intorno in cerca di una pallina svolazzate come faceva anche Morrison dall’altra parte del campo.

Intanto gli altri giocatori si davano da fare per segnare più punti possibili.

Jordan aveva parato le due pluffe tirate da una cacciatrice di Corvonero e Sirius invece aveva segnato venti punti.

Procedeva tutto bene così James cominciò a girare per il campo in cerca del boccino.

Marlene intanto aveva spedito un bolide proprio contro Morrison che per poco non cadde dalla scopa.

<< E Mckinnon spara un bel bolide contro Morrison, Continua così Marlene buttalo giù da quella scopa! >> gridò Jordan felice.

Jordan era un ragazzo del sesto anno, fratello della giocatrice di Grifondoro, nonché bravissimo cronista.

<< Jordan, eviti commenti! >> gridò la Mcgranitt seduta al suo fianco.

James sfrecciava veloce lungo il bordo campo e sentiva la folla fischiare o gridare di gioia.

E poi la vide seduta negli spalti, una chioma rosso scura che festeggiava perché Sirius aveva fatto un altro punto.

<< Sembra che Potter abbia visto qualcosa, che sia il boccino? >> disse Jordan osservando nella direzione di James << Falso allarme era solo la signorina Evans, credo che James preferisca lei che il boccino! >> disse ancora Jordan.

<< Jordan, si limiti a fare la cronaca della partita! >> lo sgridò la Mcgranitt.

James si cominciò a guardare intorno e  poi dall’alto della sua scopa lo vide.

Il boccino sfrecciava proprio tra gli anelli della porta di Corvonero.

James partì a razzo con Morrison alle calcagna, superò Sirius e schivò un bolide di Mitchell dell’altra squadra.

Intano Morrison di dietro riusciva a tenergli testa.

Stavano per schiantarsi proprio contro il palo di Corvonero, Morrison frenò ma James continuò imperterrito la sua corsa, allungò la mano e..ZAP.

Il boccino si dimenava festosamente tra e sue mani.

<< Centoottanta a quaranta per i Grifondoro che vincono la prima partita dell’anno! >> gridò Jordan.

La folla ululò di gioia e tutti si accorsero ad abbracciare la squadra che ora era unita nei festeggiamenti.

Lily scese verso il campo da Quidditch festosa insieme ad Alice e Emmeline che gridavano di gioia.

<< Abbiamo vinto! Abbiamo vinto! >> gridava James super felice.

Dopo quasi mezz’ora restarono nel campo soltanto i Malandrini, le ragazze e Frank.

<< Complimenti Ramoso bella partita! >> disse Remus battendo il cinque a James.

<< Ehi Evans, puoi farglielo è un complimento al tuo ragazzo! >> disse Sirius ridendo.

<< Lui non è il mio ragazzo chiaro? >> rispose Lily sprezzante mentre James sorrideva silenzioso.

Era davvero  più bella quando si arrabbiava e rispondeva a tono.

<< Allora ragazzi avete chiesto a casa se potete venire da me per Natale? >> domandò James curioso.

<< Io ho scritto una lettera ai miei, devono ancora rispondere, ho detto che vado da Amelia sennò mio padre chi lo sente! >> disse Lily mentre Amelia la guardava con gli occhi sbarrati.

<< I miei hanno detto di si invece, tanto alla fine sono a due passi da casa! >> disse Alice guardando Frank con occhi dolci.

<< Ragazzi quando arriveremo, la sera a cena ci saranno tutti, Mia madre ha invitato anche la sua pronipote Andromeda, suo marito Ted e mia nipote  Ninfadora, e molto probabilmente verranno anche sua sorella Cassiopea, e una cugina di mamma, Cedrella con suo marito Septimus Weasley e il loro figlio Arthur  >> disse James sconcertato.

<< Aspetta un momento…tu e Arthur Weasley del quarto anno siete parenti? >> domandò Lily stupita.

<< Si, lui è mio cugino di secondo grado perché? >> domandò James.

<< Oh ma perché Arthur è uno studente modello! >> rispose la rossa.

Sirius sorrise guardando l’amico che restò sconcertato dalla risposta.

<< A proposito James, voglio conoscere tutti i parenti della tua famiglia, tua madre è così simpatica! >> disse ancora Lily.

<< Si aspetta di conoscere mia madre, cioè sua nipote e poi dimmi se ti piace! >> disse Sirius.

Lily lo guardò storto e poi filò nel dormitorio per vedere se i suoi genitori e Beth avessero risposto alla lettera.

Sopra al letto ce n’erano due.

Lily aprì per prima quella de genitori:

 

Cara Lily,

Noi stiamo molto bene.

Abbiamo deciso che per quest’anno puoi andare dalla tua amica Amelia visto che ci hai detto quanto è graziosa.

Mi raccomando tesoro comportati bene e soprattutto non recare troppo disturbo agli altri.

Divertiti e scrivici prima di Natale

Un bacione Mamma e Papà.

 

Lily sorrise poi aprì l’altra lettera:

 

Carissima Lily,

tranquilla io sto benone e non sono affatto arrabbiata se passi le vacanze con i tuoi amici.

Anche perché se sei con James sono più che tranquilla visto come lo ai descritto e ancora non posso credere che sia riuscito ad incastrati su Hogsmeade.

E’ proprio un genio quel ragazzo!

Spero che tu non perda l’occasione e che non te lo lasci sfuggire visto che secondo me siete fatti l’uno per l’altra.

Adesso devo scappare perché devo uscire con Martin.

Un bacione, Beth.

 

Lily sorrise ancora poi dopo aver riposto le lettere dentro il cassetto del comodino iniziò a studiare Storia della Magia.

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Capitolo 5
*** Hogsmeade ***


5. Hogsmeade

 

Il mattino dopo Lily corse per le scale della Sala Comune in cerca di James.

Chissà perche poi ci metteva tutto quell’entusiasmo.

Forse si era appena accorta che, dentro di lei naturalmente, nel più profondo del suo cuore, sperava che i suoi genitori le dicessero di sì.

Cominciò a correre all’impazzata poi salì nel dormitorio maschile dove dormivano i Malandrini e spalancò la porta.

L’oscena visione di come dormivano quei quattro le fece sparire il sorriso dal viso.

Remus dormiva abbracciato al cuscino con un braccio a penzoloni fuori dal letto, Sirius dormiva con la testa al posto dei piedi e i piedi al posto della testa mentre dalla sua bocca usciva parecchia saliva, Peter dormiva praticamente seduto tutto rannicchiato e James dormiva a quattro di spadi.

Naturalmente i ragazzi erano tutti completamente in mutande e quindi fu anche per quello che Lily si costrinse a non guardare.

Poi si avvicinò al letto di James e lo toccò sulla schiena col dito.

<< James… >> bisbigliò.

Niente. Puro silenzio.

<< Potter >> continuò.

Niente ancora silenzio.

Poi cominciò a smuoverlo con la mano.

<< James.. sei vivo? >> domandò seria avvicinando il suo volto a quello del ragazzo.

Lui aprì gli occhi e mise a fuoco la figura che aveva davanti.

Lily? Non poteva essere.

Eppure era proprio lei.

<< James ti prego alzati e vestiti! >> sussurrò lei all’orecchio del ragazzo.

<< Lily che ci fai qui? >> domandò James iniziando a vestirsi.

<< Dobbiamo parlare… da soli! >> rispose Lily guardando gli altri Malandrini ancora profondamene addormentati.

James la guardò curioso ma anche speranzoso.

Si vestì di tutta furia e poi uscirono fuori nell’aria gelida del parco.

<< Allora che devi dirmi? >> domandò lui serio.

<< Devo dirti una cosa….dunque, la prima è che i miei genitori mi hanno dato il permesso di venire da te e poi volevo anche dirti che… >> cominciò Lily prima di venire bloccata da Potter.

<< …Che siamo tremendamente in ritardo all’appuntamento con i nostri amici per andare ad Hogsmeade! >> gridò James prendendo per mano la rossa e trascinandola fino a castello.

Arrivarono con dieci minuti di ritardo mentre i loro amici erano già lì e parlavano.

<< Aspetta, quei due stanno ridendo e scherzando…e quindi…aspetta qui! >> disse James avanzando verso Sirius e Marlene.

 

<> domandò James serio.

Sirius lo guardò serio poi prese Marlene e cominciò a  scendere verso il villaggio.

<< Ecco fatto Evans, ora potremo stare soli! >> disse James avvicinandosi alla ragazza che sorrise.

<< Stavo dicendo, i miei genitori mi hanno dato il permesso di venire a casa tua per le vacanze di Natale… >> disse la rossa tranquilla.

<< Bene così potrai conoscere tutta la mia famiglia, o almeno una parte! >> rispose James posando un braccio sulla spalla della ragazza.

<< James togli subito le tue zampacce dalle mie spalle! >> disse la rossa rabbiosa.

<< James? Mi hai davvero chiamato James? >> domandò lui sconcertato.

<< Certo perché come ti chiami Mago Merlino? >> domandò Lily scettica.

James rise poi senza togliere il braccio dalle spalle della ragazza si diressero al villaggio.

<< Dove vorresti andare? >> domandò James quando arrivarono in High Street.

<< Andiamo a berci qualcosa ai Tre Manici di Scopa? >> rispose lei sorridente indicando un piccolo pub dall’aria molto carina.

Il ragazzo annuì e poi entrarono nel locale.

<< Ciao Rosmerta! >> gridò lui avvicinandosi al bancone.

<< Oh Santo Cielo, ma questa non sarà mica Lily?!? >> domandò la signora.

<< Oh si Rosy lei è Lily, la ragazza che mi fa battere il cuore! >> disse James facendo diventare la ragazza tutta rossa.

I due si diressero ad un tavolo dopo aver ordinato due burrobirre.

<< Allora devi ammettere che quest’uscita non è stata un totale fiasco giusto? >> disse James alzando un sopracciglio.

<< James per favore, puoi evitare di fare l’arrogante quando sei con me? >> domandò la rossa isterica.

<< Non lo sai che non si risponde ad una domanda con un'altra? >> domandò il ragazzo avvicinando il suo viso a quello della ragazza che non si mosse.

<< E tu non sai che certe cose non si fanno in pubblico? >> domandò la ragazza per niente a disagio.

<< Cerchiamo un posto più tranquillo? >> domandò James speranzoso.

<< Si, ma non illuderti Potter, sarà solo e unicamente una passeggiata tra due che vogliono instaurare un’amicizia! >> rispose la ragazza avvicinando ancora di più il viso.

Lui si alzò, prese per mano la ragazza e uscì di fretta dal pub.

<< Allora, mia madre dice che se vuoi il giorno di Natale puoi invitare anche tua sorella se ti va! >> disse James felice.

<< C- cosa…no…non è il caso…no davvero! >> rispose lei mentre sentiva che le lacrime iniziavano a riempirle gli occhi.

Non doveva piangere davanti a lui, non doveva assolutamente dimostrarsi debole.

<< Posso chiederti cosa ti succede? >> domandò James carezzandole le guance arrossate.

<< Mia sorella non verrà…stanne pur certo…l- lei mi reputa un… brutto mostrO…perché p- pratico la magia…. >> singhiozzò Lily.

<< Lily, tu sei la ragazza più dolce, carina, premurosa e buona di questa terra…ma devi sapere che non a tutti puoi andare a genio, guarda me per esempio, sono una persona bellissima, genitle, bellissima e modesta ma i Serpeverde mi odiano lo stesso! >> disSe James rassicurandola.

Sul volto di lei apparve un piccolo sorriso.

<< James, tu non sei affatto arrogante o presuntuoso come avevo immaginato è solo che la paura di soffrire ancora mi ha sempre bloccata e ora ti vedo come… >> disse lei.

Lei voleva urlarli che si stava innamorando ma…

<< Come? >> domandò lui speranzoso.

<< Come un grande amico >> disse lei infine.

James sospirò e poi riprese il suo sorriso smagliante di sempre.

Poverino, un po’ le dispiaceva di trattarlo così, ma infondo, lei Lily Evans, prefetto e caposcuola di Hogwarts, nonché studentessa modello, poteva sperare di liberarsi del suo stupido orgoglio nel giro di due giorni?

No era assolutamente improbabile.

E poi perché lei avrebbe dovuto fare il primo passo?...Ok doveva ammettere che Potter le chiedeva di uscire da…da quanto più o meno? Ah si sei anni.

E lei si era accorta di lui solo in quei giorni.

Dio, com’era bello quando sorrideva, un sorriso vero, che rivolgeva solo a lei, e quei capelli sempre perennemente spettinati che le davano l’aria da ribelle, anzi lo era davvero un ribelle.

Era così…così…

<< Lily ci sei? >> domandò il ragazzo con il meraviglioso sorriso in volto.

Lei annuì poi si avvicinò tranquilla al suo viso più del normale.

<< James giurami che se faccio una cosa non ne riferirai nulla a nessuno… >> disse lei avvicinandosi al viso del ragazzo.

<< Si… >> rispose lui.

E poi le loro labbra si incrociarono.

Morbide e calde si sfioravano quasi impercettibili.

E finalmente lui aveva avuto un bacio, il suo bacio.

Si baciarono per quello che parve un tempo infinito poi lei si staccò terribilmente pentita.

<< Scusami io, non avrei dovuto mai baciarti, non riferire a nessuno quanto successo, perché è stato solo uno stupido errore, sciocco, non riaccadrà mai più! >> bisbigliò lei iniziando ad indietreggiare per poi correre via lasciando James li impalato.

 

Che diavolo le prendeva?

Cioè era stata lei a baciare lui non il contrario quindi…doveva per forza essere innamorata anche lei.

Il ragazzo decise di seguirla per parlarle ma quando voltò l’angolo vide in lontananza due ragazze una rosa e una mora che parlavano concitatamente.

<< L’ho baciato Ali, l’ho baciato…che stupida sono stata! >> dice Lily piangendo sulla spalla dell’amica

<< Oh Lily, ma tu sei innamorata di lui no? E allora perché cerchi in tutti i modi di allontanarlo? >> domandò l’amica.

<< Perché io ho paura!... Paura di restare delusa come con mia sorella! Io non so cosa fare, mi sono innamorata ma allo stesso tempo ho paura di soffrire! >> rispose la rossa.

<< Facciamo una cosa Lily, tu ora vai nel dormitorio e ti calmi, io parlo con James e gli spiego la situazione e poi ti raggiungo d’accordo? >> domandò la mora.

Lily annuì e poi si diresse verso il castello da sola.

<< Potter, puoi venire fuori da dietro quel muro, ti ho visto! >> gridò Alice al ragazzo che si avvicinò cauto.

Non era per niente bello origliare i discorsi fra ragazza.

<< Quindi, vi siete baciati? >> domandò Alice seria.

Lui annuì.

<< Senti James non posso nasconderti che sono felice che vi stiate avvicinando però, se vuoi stare con Lily devi starci seriamente, lei ha sofferto molto in questi anni e non vuole soffrire ancora! >> disse Alice seria.

<< Io l’amo, e non voglio farla soffrire! >> bisbigliò James sincero.

<< Allora, stagli vicino dimostragli che davvero la ami e che non puoi vivere senza di lei…allora solo allora potrai avere a pieno la sua fiducia… >> continuò al ragazza.

Poi alzò la mano in segno di saluto e seguì l’amica al castello.

Lui restò lì immobile.

Aveva appena fatto una grande promessa, l’avrebbe per sempre amata, avrebbe per sempre incondizionatamente provato qualcosa per lei.

Ma lui già lo sapeva, sapeva di amarla, sapeva che non l’avrebbe mai ferita e sapeva anche che lei ricambiava quell’amore così puro, lo sapeva.

Si diresse anche lui verso il castello constatando che la sua bella rossa non sarebbe tornata.

Silenzioso e pensieroso, gli piaceva camminare con quei due stati d’animo.

Il silenzio opprimente gli dava la forza di pensare, ma in quel momento l’unico pensiero che riusciva a formare nella sua mente erano gli occhi verdi di Lily avvicinarsi sempre di più ai suoi fino a chiudersi mentre le loro labbra si sfioravano.

E lui era inebriato dal profumo dei suoi capelli, un profumo ineguagliabile, profumo di rose appena raccolte.

Lei era così perfetta anche quando lo sgridava, cioè ogni giorno, era così perfetta, bella.

Ma niente era pari alla sua determinazione, no.

Era così determinata che la sua rossa avrebbe potuto diventare amica di uno Schiopodo Sparacoda se solo avesse voluto.

E per non parlare del suo sorriso.

James lo sapeva, aveva sette tipi di sorrisi:

-         Quello di sempre, stampato sul volto, che rivolgeva a tutti.

-         Quello che rivolgeva come ringraziamento, in cui le sue labbra si incurvavano leggermente più a destra.

-         Quello quando era seriamente divertita, quando spalancava le labbra e rideva a squarciagola con le lacrime agli occhi.

-         Quello di felicità e compiacimento ogni volta che rispondeva bene ad una domanda.

-         Quello che sfoderava quando era triste, giusto per cercare di tornare composta, quello finto che cercava di stamparsi in volto per far credere a tutti quanto stesse bene mentre in realtà dentro soffriva come un cane.

-         Quello di comprensione, che rivolgeva a chi soffriva e stava male, peggio di lei.

-         E infine, il sorriso più bello, quello che rivolgeva a lui, quello che illuminava la sua giornata, quello che sfoderava quando erano insieme. Si era un sorriso diverso dagli altri, un sorriso in cui metteva dentro tutti i sentimenti: gioia, dolore, passione, tristezza e felicità, tutto.

 

 

 

Lily si guardò attorno, mentre era seduta sul etto con Alice e ora sorrideva.

Era contenta di stare con la sua migliore amica a chiacchierare di Frank o di James.

Poi un grido ci richiamò alla realtà.

<< ALICEEEEEEEEEE… LILYYYYYYYY! >> gridò James da infondo alle scale.

Lily si affacciò e sorrise poi gli domandò.

<< Che c’è James? >>

<< Vi va di venire in camera mia? Di ad Alice che c’è anche Frank… >> rispose il ragazzo.

Lily tornò dentro per poi uscire seguita dall’amica.

Era bellissima così anche scompigliata, con il pigiama addosso e le pantofole.

Era davvero buffa  ripensandoci e a James scappò un sorriso divertito vedendola passare.

<< James posso sapere gentilmente perché guardi il mio pigiama e ridi? Mi trovi buffa? >> domandò lei seria.

<< In realtà ti trovo meravigliosa! >> rispose lui.

Lei sorrise arrossendo vistosamente mentre Alice scuoteva il capo.

Nella camera c’erano Sirius, Remus, Frank, James, Alice, Marlene e Lily.

Tutti assieme felici come non mai.

<< Allora ragazzi, avete saputo della festa di Halloween? >> domandò Remus serio.

Tutti lo guardarono allibiti tranne Frank.

<< E’ evidente Remus che non hanno letto la bacheca… >> sospirò Frank mentre stringeva Alice fra le braccia.

<< Ci sarà un ballo…un ballo in maschera e tutti dovranno coprirsi il volto, e mascherarsi da babbani, quindi vi consiglierei di farvi mandare gli abiti da casa, perché non sono ammessi i soliti abiti tipo smoking o robacce varie >> disse Remus ridendo.

Parlarono a lungo del ballo fino a che Emmeline entrò nella stanza per riportare le compagne a dormire.

Fu allora che James scrisse una lettera alla madre, dopo che Lily lo ebbe salutato.

 

Cara mamma,

questa serata è stata fantastica, ricordi Lily, la ragazza rossa di cui ti parlo sempre e che quest’estate è stata da noi?

E’ stata qui fino a due minuti fa.

Comunque non voglio parlare con te di queste cose!

Devo chiederti un favore, visto che tra dieci giorni ci sarà un ballo di Halloween e dobbiamo indossare abiti, più o meno babbani, potresti prepararmene uno da Romeo nero e uno da Giulietta Azzurro?

Ho intenzione di invitare Lily e visto che i suoi capelli rossi recano alcuni problemi con i colori ho pensato che il celeste fosse il migliore.

Affido tutto nelle tue mani, attendo tue risposte.

Un abbraccio, James

 

Il ragazzo si avvicinò alla finestra e dopo aver infilato nella zampa del suo gufo Ares lo lasciò volare nella notte.

Ora si sentiva meglio perché aveva tutto.

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** Brutti risvegli e...ancora scommesse?!? ***


6. Brutti risvegli e..ancora scommesse?!?

 

 

Io sono una persona perfettamente pacifista, rispettosa delle regole e buona.

Se non fosse che la mia migliore amica Lily sta cantando da un’ora una canzoncina babbana sotto la doccia.

La bellissima canzoncina è letteralmente snervante perché non ha alcun senso:

 

Supercalifragilistichespiralidoso

anche se ti sembra che abbia un suono spaventoso
se lo dici forte avrai un successo strepitoso
supercalifragilistichespiralidoso

 

Esatto non ha alcun senso, soprattutto detto da me Alice Hitchens, che do un senso a tutto.

E poi scusate ma che diavolo è questo supercalifragicosa?

Ecco sono questi i momenti in cui vorrei entrare nel bagno chiudere l’acqua della doccia e strangolare la mia dolce, amata e melodiosa Lily.

Non sono per nulla esagerata poi!

Perché se voi foste svegliati tutte le sante mattine con questa canzoncina insignificante sarebbe davvero frustrante.

E ora vi dirò di più, se si limitasse a cantare questa sarebbe diciamo ‘’accettabile’’ ma quando è triste poi comincia a cantarne una di una monotonia impensabile e fortunatamente per voi non ricordo precisamente le parole ma solo il ritornello, che fa:

 

E’ un mondo piccolooo…

 

 Ecco già dall’inizio si capisce tutto.

Poi io ho il sonno leggerissimo pensate che al terzo anno sono riuscita a sentire la porta della camera di un dormitorio femminile che si apriva quattro stanze più in là.

Quindi se posso sentire porte che si aprono lontane dei chilometri perché non dovrei sentire la mia carissima amica cantare a squarciagola sotto al doccia?

Ma comunque non è questo il punto.

Se Lily canta la sua canzone da felice significa che appunto è felice.

Ma adesso in questo istante non ho nessunissima intenzione di chiederle cosa la rende felice, anche se lei vorrebbe, perché le mie mani potrebbero, accidentalmente s’intende, stringersi sul suo collo e ucciderla.

Quindi resterò qui stesa nel mio letto con un occhio chiuso e l’altro aperto finché la sua canzone sarà terminata.

Sono le sette di mattina, di domenica, e adesso dopo quasi un’ora e mezza che Lily canta sotto al doccia anche le mie amiche ne risentono.

<< Per Merlino, vogliamo far star zitta Lily? >> dice Marlene buttandosi con la testa sotto il cuscino.

<< Oh santo cielo, ma qualcuno ha mai pensato di dirle che è stonata? >> domanda Amelia seria.

<< Credo che non lo farebbe mai nessuno Amy visto che la nostra amica seppur maledettamente fastidiosa ha una voce tra le più melodiose di tutta Hogwarts! >> risposi io.

In effetti Lily aveva davvero una bellissima voce ma quando cantava sotto al doccia risultava ovattata e decisamente rompiscatole ma…Chi mai oserebbe entrare in quel bagno e soffrirsi i suoi piagnistei?

Si perché quando per errore al terzo anno le ho detto che Mary McDonald era la ragazza più intonata di tutta Hogwarts ha cominciato a piangere e gridare che non era vero e che lei, Lily Evans era la più brava cantante di tutta la scuola.

Quindi da quel momento ho consigliato vivamente alla mia stessa vita di non lamentarmi con Lily della sua meravigliosa dote di cantante.

Ma sia chiaro di tutto quello di cui vi sto facendo parola sarebbe meglio che non vi scappi nulla perché l’ira della mia Lily non vi piacerebbe per nulla.

 

 

 

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Sono nella mia doccia da quasi un’ora e mezza ma sto talmente bene che non uscirei neanche per mille galeoni.

Quando faccio la doccia, lo so che può sembrare strano, sto bene: libera da ogni turbamento, pensierosa e soprattutto posso sfogare le mie doti canterine.

Oggi sono felice, sto conoscendo meglio James Potter.

D’accordo si lo ammetto lo sto rivalutando ma non siate euforici perché nonostante tutto è sempre il James rompiscatole che ogni volta che gli capita mi chiede di uscire.

E’ vero che una volta ci sono cascata e ha vinto stando zitto per tutta la sera ma la prossima volta state pur certi che penserò molto meglio sul cosa chiedergli di fare.

Che ne so magari un tuffetto dalla torre di astronomia, diventare la piovra gigante del lago nero o magari…farlo andare in giro per tutto il castello con le mutande con scritto ‘’ Sono un perfetto idiota’’ davanti e dietro ‘’ Prendete pure a calci il mio preziosissimo sedere’’.

Sarebbero delle belle idee se non fosse che questa volta ha lui il coltello dalla parte del manico.

E’ si perché potrebbe raccontare in giro che l’ho baciato e per me non sarebbe proprio una bella cosa visto che fino ad ora sono l’unica ragazza che ha saputo resistere al grande James prendo- sempre - il- boccino Potter!

Si l’unica, esattamente l’unica se togliamo dalla lista le ragazze già fidanzate.

E non illudetevi perché anche le professoresse sono abbindolate da Potter.

Come scusate?

Ah si, per non fargli montare troppo la testa ora ho ripreso a chiamarlo Potter.

Ma comunque ora sarà meglio vestirsi, prima che mi prenda una brutta influenza.

Esco dalla doccia e mi vesto poi asciugo i capelli in un secondo e mi guardo allo specchio.

Capelli ben legati senza alcun ciuffo di fuori? Si

Gonna ben stesa? Si.

Denti ben puliti? Si

Cravatta ben tirata? Si.

Calze abbastanza sopra il ginocchio? Si.

Camicetta tutta abbottonata? Si.

Perfetto dopo aver passato l’ispezione mi dirigo verso la mia camera dove le mie compagne dormono ancora, o almeno fingono.

Esco tranquilla fino a sedermi in un divanetto della sala comune.

 

 

 

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Sono sveglio da quasi dieci minuti e gli unici pensieri che mi si formano in testa sono pochi.

 Lily Evans mi ha baciato.

 

Io ho baciato Lily Evans.

 

Le nostre labbra si sono toccate.

 

Io e Lily Evans ci siamo baciati.

 

Ok ripeterlo all’infinito sotto varie forme non mi aiuterà a farmi credere a ciò che è successo ma ci credo.

<< Sto per invitare Lily Evans al ballo di Halloween! >> grido alzandomi dal letto e cominciando a vestirmi.

Sirius mi guarda spaventato, Remus si adagia delicatamente il cuscino sulla testa, Peter dorme come un ghiro e Frank è in bagno.

Come Frank è in bagno?

Ma se il primo turno della mattina nel bagno ce l’ho io.

Poi un pensiero mi assale: Frank è l’ultimo dei turni mattutini e io il primo, quindi la mia sveglia dovrebbe aver già suonato più di…

<< Porco Merlino, sono in ritardo di venti minuti con il mio turno del bagno! >> grido alzandomi e entrando nel bagno dove Frank stava uscendo cautamente.

Mi vesto di fretta e furia e poi mi specchio.

Capelli scompigliati? Si

Sorriso smagliante? Si.

Cravatta male annodata? Si.

Boccino in tasca? Si

Camicia fuori dai pantaloni? Si

Pantaloni rigorosamente a vita bassa? Si.

Bene  sono prontissimo per andare a chiedere alla mia bellissima Giulietta di venire al ballo con me.

Sono proprio in anticipo dato che ho una settimana, così anche se mi dice di no posso tartassarla e quindi…alla fine cederà sicuramente, è fatta così.

 

 

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Finalmente anche James si diresse giù per i gradini del dormitorio dove vide seduta su un caminetto Lily.

Si avvicinò cautamente cercando di restare calmo.

<< Lily..cara Lily..anche tu sveglia? >> domandò lui incerto avvicinandosi.

<< Evans, per te Evans…comunque no sto dormendo in piedi! >> rispose la rossa scettica.

<< Oh cavolo, non sapevo che dormisse in piedi! >> sussurrò James più a se stesso che a Lily.

<< Potter sei scemo o cosa? >> domandò la rossa mollandogli un ceffone dietro il collo.

<< Ahi! Fa male! >> gridò lui in tutta risposta.

<< Oh ma era proprio quello che speravo! >> rispose lei sorridente.

<< Comunque Lily, ci vieni al ballo di Halloween con me? >> domandò il moro tornando serio.

<< Si, quando girerai per il castello in mutande con scritto ‘’ Sono un perfetto idiota’’ davanti  ‘’ Prendete pure a calci il mio preziosissimo sedere’’ di dietro! >> rispose lei sorridente ripetendo all’idea di poco prima.

<< Lily ti devo ricordare che l’ultima volta che mi hai chiesto di fare qualcosa l’ho fatta davvero? >> domandò lui serio.

<< Potter lo ricordo come fosse ieri, ma non credo tu sia tanto stupido da girare per i corridoi in mutande! >> rispose lei con un sorriso inquietante sul volto.

Ma Lily non si rendeva proprio conto con chi aveva a che fare, no proprio no.

 

 

Dopo due ore di Storia della magia Lily si stava dirigendo assieme ad Alice, Marlene e Amelia verso l’aula di pozioni prima che Emmeline quasi le si scaraventò addosso.

 

 

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Corsi più veloce che potevo verso Lily che ora stava andando a Pozioni e mi scaraventai addosso a lei.

<< Lily, corri non sai cosa sta succedendo avanti vieni! >> gridai cercando di restare il più tranquilla possibile.

<< Emmeline che succede? >> mi chiese Lily spaventata.

La presi per un braccio e malevolmente la trascinai verso un corridoio lì vicino.

Non avrei voluto darle quello shock subito dopo due noiosissime ore di lezione col professor Ruf ma d’altronde se James Potter faceva lo stupido per Lily, era mio dovere mostrarlo alla diretta interessata! Oh forse no?

Comunque corremmo per diversi minuti fino a che non mi fermai vicino ad un gruppo di più o meno cinquanta alunni tutti attorno a qualcosa, o meglio qualcuno.

Mi avvicinai assieme a Lily che dato il dovere di Caposcuola rimandò molti alunni a lezione.

James era ancora lì, fermo immobile con le mutande con quella scritta oscena e dietro un cartello appeso con scritto ‘’ State tranquilli non sono impazzito sto facendo tutto questo per Lily Evans, il mio amore ‘’.

Mi voltai verso Lily che ora aveva la bocca spalancata e gli occhi fuori dalle orbite.

Restammo tutti così per circa due minuti, lei immobile con la bocca spalancata, James in mutande tutto rosso, io che mi voltavo di scatto verso l’uno e l’altra e la folla silenziosa come non mai.

Poi riacquistai l’uso della parola.

<< Ragazzi lo spettacolo è finito, tutti nelle proprie aule e… Bhè vi lascio soli! >> dissi prima ci correre via.

 

 

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Restai immobile a fissarlo sbalordita.

Davvero aveva fatto tutto quello solo per venire al ballo con me?

Questo ragazzo mi stupisce sempre di più.

Chiusi la bocca e deglutii.

<< Bene Potter, adesso ti vesti e andiamo a lezione… >> dissi io seria scandendo bene le parole.

<< Non ho vestiti, sono venuto qui…così! >> rispose lui guardandomi.

Bene calma, molta calma.

<< Accio divisa di James >> gridai e dopo due secondi la divisa i James sfrecciò da un corridoio.

Lui se la infilò e poi mi guardò sconcertato.

<< Sbrigati siamo in ritardo a lezione >> dissi io voltandomi e cominciando a camminare.

<< Lily, lo sai che devi venire al ballo con me vero? >> domandò lui.

<> gli gridai io.

Non avevo un vestito adatto ne tantomeno la maschera, e dunque come ci sarei andata al ballo?

<< Lily qual è il problema se non quello di dover venire al ballo con me? >> mi domandò lui.

<< Ecco…io…non ho…non ho…. >> cominciai arrossendo.

<< Non hai…? >> mi incalzò lui.

<< Non ho né un vestito né una maschera! >> risposi veloce arrossendo e guardando il pavimento.

<< Oh ma a questo si può rimediare! >> rispose lui seguendomi verso l’aula di Pozioni.

Ok, adesso sono davvero preoccupata cosa avrà in mente Potter?

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Capitolo 7
*** Il ballo ***


7. Il ballo

 

Dunque, sono due ore e dico due, che mi rigiro tra le mani la risposta della lettera che ho mandato alla mia carissima mamma.

 

Caro James,

hai passato la notte con una ragazza?

Ma allora non ti ho insegnato le buone maniere!

Spero per te che non hai combinato nulla di osceno perché non voglio diventare nonna così presto!

Comunque, ho allegato alla lettera due pacchi con i vestiti che mi hai chiesto…spero vadano bene!

Mi sono permessa di modificare il colore dell’abito da azzurro a bianco, perché credo le doni di più.

Divertiti al ballo e…buon Halloween, mamma.

 

E’la settima volta che leggo la lettera ma ancora non ho il coraggio di parlare con Lily e darle il vestito.

Ma forse sono un pochino cattivo, visto che stasera c’è il ballo e sono giorni che Lily è giù visto che non ha un abito da indossare.

Dovete vederla quanto è bella con la sua aria da cucciola indifesa.

Scendo in sala comune e indovinate un po’? Me la ritrovo davanti.

<< Potter… >> bisbiglia lei senza degnarmi di uno sguardo.

<< Lily… >> rispondo io.

La guardo e poi le parole mi escono di bocca spontanee.

<< Lily senti dopo cena ti va di venire nel mio dormitorio? >> domando serio.

E’ evidente che ha frainteso la mia proposta visto che ora posso vedere nei suoi occhi un lampo di fuoco.

Indietreggio cautamente mentre lei avanza.

<< Potter…vuoi smetterla di farmi proposte sconce? >> risponde seria puntandomi il dito nel petto.

<< N- non fraintendermi voglio che tu venga perché devo dirti e darti una cosa >> balbetto tranquillo.

Sirius ci guarda sghignazzando tranquillo.

Certo che il mio amico non mi aiuta mai è!

Ma ora il mio interesse è su Lily che ha abbassato il dito sfiorandomi leggermente gli addominali e la pancia.

<< Dai Lily mica ti vuole stuprare! >> dice Sirius sorridente per poi tirare a sé Marlene passionalmente.

Ok. Forse è meglio che mi riconcentro sulla rossa che mi sta davanti e mi fissa gli occhi meravigliata.

<< D’accordo ci vengo Potter, ma ti giuro che se hai cattive intenzioni ti ammazzo! >> rispondo seria.

<< Certo! >> le rispondo per poi allontanarmi verso Remus che mi guarda sconcertato.

<< Certo che tu sei nato per essere frainteso! >> mi dice Rem sorridente.

Annuisco e poi sposto nuovamente lo sguardo su Lily che ora sta consolando un bambinetto del primo anno che piange.

 

 

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D’accordo stasera ci vado nel suo dormitorio, ma vi posso spergiurare che al ballo con lui ci vado solo perché ha vinto al scommessa.

Si proprio quella di girare in mutande per la scuola.

Quanto lo odio!

Comunque almeno ho imparato qualcosa, mai sfidare James Potter.

Sorge ancora un problema, io non ho né abito né maschera per il ballo e Potter mi dice che ci pensa lui a tutto, allora sono fritta.

Spero per lui che mi dia un abito bello magari anche del mio colore preferito, bianco.

Le mie amiche sono già tutte estasiate per stasera: Alice gira per la stanza col suo abito nero addosso ed è bellissima, Marlene ha preferito un abito diciamo molto meno…casto, Amelia porta un abitino corto sopra il ginocchio color porpora e Emmeline un abito rosso stretto che le valorizza le forme.

E io?

Io non ho un vestito, ma questo l’ho già detto.

Spero per Potter che l’abito che mi darà sia decente, anche questo ho già detto.

Si va bene devo ammettere che sto diventando  ripetitiva.

Che cosa? Credete davvero che io sia agitata per il ballo visto che ci vado con James?

Non fatevi strane idee ci vado solo perché sono costretta e comunque…

Cosa? Mi chiedi da quando lo chiamo James?
Da quando…oddio da quando lo chiamo James?
Da quando vi siete sbaciucchiati ad Hogsmeade!

Alice? Che ci fai nella mia testa?

Sono la tua coscienzaaaaaaaaaaaaaaa!

Oh allora andiamo bene!

Avanti Lilluccia ammetti che forse un po’ ti piace James Potter…!

Oh Alice lascia stare la povera Lily!

Amelia?

In persona, ma non sono sola…

Lilllucciaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

Marlene anche tu?

Essì chi ti aspettavi la piovra gigante?

Ehi non scordatevi di me!

Pure tu Emmeline?!?  Scusatemi quando avete finito di fare una riunione nella mia testa fate un fischio.

Oh Lily ma noi vogliamo soltanto farti capire che non sei costretta ad andare al ballo con James prendo – sempre – il – boccino Potter!

Esatto Lily! Io e Amelia stiamo dalla tua parte!

E io e Mary da quella di James!

Chissà perché lo immaginavo!

Avanti Lily ammettilo che sei stracotta di James prendo – sempre – il – boccino Potter!

Non sono stracotta dico solo che è un bel ragazzo!

Oh Lily lo sai che si comincia proprio così? Anche io con Frank ho iniziato a dire che era un bel ragazzo e guardaci ora non ci scolliamo più!

Ecco appunto, non voglio finire a fare la pensionata romanticona come te!

Ben detto Lilluccia!

La volete smettere di chiamarmi Lilluccia?!?

No

No

No

No

Grazie belle amiche, ora per favore uscite dalla mia testa forza!

Ehi ma che maniere!

Fuori!

D’accordo andiamo Amelia.

Grazie!

Prego!

Mary patirai la mia ira se non esci immediatamente della mia testa.

Ho paura…

E fai bene… FUUUUOOOOOORIIIIIIIIII!

 

Devo aver bevuto decisamente troppa burrobirra a pranzo se vedo le mie amiche nel mio cervello.

<< Caposcuola Evans ci sei? >> mi domanda un ragazzino davanti a me in lacrime.

<< S-si scusami Jake… >> sussurro carezzandogli la testa.

Ma sul suo viso si dipinge uno sguardo di puro disgusto.

<< Sono Jacob, non Jake! >> mi grida prima di filarsela via.

Accidenti alle mie amiche che entrano nella mia testa e mi confondono il cervello come dei Gorgosprizzi!

 

 

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Certo che il mio James è davvero innamorato di Lily non – vengo – ad – Hogsmeade – con – te – Evans.

Porca miseria con quei capelli rossi come il fuoco e il fumo che le esce dalle orecchie sembra proprio il diavolo.

Un diavolo di cui il mio migliore amico si è innamorato!

Io mi domando e dico ma come si fa ad innamorarsi del diavolo?
Ok che il diavolo in questione è abbastanza carino, che ha due occhi meravigliosi, ha due gambe da urlo però…

Ok non c’è un però.

Il mio adoratissimo James è stracotto di Lily Evans non c’è alcun dubbio, perché non è normale che ogni volta che torna in camera con la mano della Evans stampata su una guancia lui sorride e comincia a blaterare frasi sconnesse.

Decisamente il mio caro amico James è innamorato e Lily Evans è tarda perché non l’ha capito.

Ultimamente mi domando se c’è qualcuno di sano nella mia cerchia di amici:

- Peter nasconde le cioccorane sotto il cuscino;

- Remus mangia cioccolato anche alle tre di notte;

- James si accarezza la guancia dove Lily lo ha schiaffeggiato;

- la Evans non capisce che James è stracotto di lei;

- Marlene legge i libri al contrario perché pensa sia più salutare;

- Emmeline dorme con dei cetrioli sugli occhi perché dici che la rilassano;

- Amelia quando non sa cosa fare si conta le dita pur sapendo che sono sempre dieci;

- Alice si trucca da pagliaccio perché vuole ridere da sola;

- Frank si fa truccare anche lui da pagliaccio dalla sua amatissima fidanzata;

 

Dunque secondo voi chi è il più normale?

Si va bene che lo fanno quando siamo chiusi nel nostro dormitorio però, finiranno per far impazzire anche me e  giuro che le mie preziosissime fan ne risentirebbero.

Va bene sto divagando…mi vado a vestire per il ballo che è meglio.

 

 

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Sono le sette e quarantacinque quando Lily si dirige verso il dormitorio maschile dove James la sta aspettando.

Bussa delicatamente e James la invita ad entrare.

Lui è già vestito e indossa un abito nero da Romeo poi la invita a sedersi sul suo letto.

<< Dunque…Lily so che vorresti andare al ballo con un altro invece che con me però…apri questa scatola e poi se l’abito non ti piace puoi anche mollarmi qui! >> disse lui porgendole una scatola enorme di velluto roso.

La rossa la aprì e restò letteralmente stupita.

Tirò fuori l’abito che era meraviglioso.

Era bianco stretto sulla vita e scendeva morbido fino a coprire i piedi.

Lo scollo era pronunciato ma non troppo e la maschera era argentata e anch’essa meravigliosa.

 

 

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Restai allibita guardando l’abito.

Era stupendo, proprio come lo avevo sempre desiderato.

Guardai James che aveva lo sguardo basso puntato sulle sue carpe.

Mi sedetti accanto a lui cercando di capire cosa lo rendesse triste.

<< James va tutto bene? >> gli domandai calma.

<< Non volevo che avvenisse così…Lily io non volevo costringerti a venire al ballo con me…volevo che tu accettassi di tua spontanea volontà e invece…. >> cominciò lui.

<< Non hai rovinato nulla perché se avessi voluto avrei potuto mandarti al diavolo e andarci con qualcun altro al ballo anche se avevamo fatto quella stupida scommessa…non sentirti in colpa..e grazie… >> gli dissi accarezzandogli la mano.

Mi guardò sorridente.

Era diverso quando eravamo solo io e lui, era più…bello.

<< Credo sia meglio se infili quell’abito e scendiamo… >> disse lui alzandosi.

<< Si aspettami in sala comune scendo tra due minuti… >> risposi io prima che lui sparisse dalla stanza.

Indossai l’abito e mi specchiai in bagno.

Indossai la maschera e mi guardai.

Modestia a parte, sono meravigliosa.

Mi dirigo verso la porta e scendo i gradini della sala comune.

Appena entro cade il silenzio e tutti mi fissano.

Sorrido poi mi dirigo verso James che mi guarda a bocca aperta, lo prendo sottobraccio e gli sussurro di andare.

<< Accidenti, pizzicami il braccio! >> mi disse lui mentre entravamo in sala Grande.

<< Perché vuoi che ti pizzichi? >> domandai sconcertata.

<< Oh ma perché questo è un sogno! >> rispose lui per poi prendermi e cominciare a ballare.

La Sala grande era bellissima e tutti ci guardavano perché era strano non vedere me e Potter scannarci a vicenda.

Tutti quella sera erano felici: Alice e Frank ballavano di fianco a  noi, Sirius e Marlene si sbaciucchiavano seduti su una sedia, Remus e Amelia ballavano felici e anche Peter con una ragazza a me sconosciuta.

Insomma la serata procedeva bene e dopo la mezzanotte io, James, le mie amiche, gli altri Malandrini e Frank andammo nel dormitorio maschile.

Mi ero infilata il mio pigiama e James invece si era messo semplicemente in pantaloni corti e canottiera che gli risaltavano glia addominali perfetti.

<< Lily ti sei incantata? >> mi domandò Amelia guardando poi nella mia stessa direzione.

<< No sta solo ammirando la mia bellezza! >> rispose James fiero e altezzoso.

Lo guardai e  feci una smorfia in un misto tra la scioccata e la divertita.

<< Ehi ragazze perché non dormite qui, visto che tanto domani è domenica e possiamo svegliarci tardi? >> domandò Sirius prima di ricominciare a sbaciucchiarsi con Marlene.

<< D’accordo! >> dissero le mie amiche in coro.

E secondo voi io potevo svignarmela da quella stanza?
No assolutamente no.

Erano le due quando finalmente tutti spensero le luci.

Amelia e Remus dormivano insieme, Sirius e Marlene anche e avevano chiuso le tende, Peter dormiva e Frank e Alice anche.

Io restai in piedi a fissare il vuoto mentre James si stendeva.

<< Puoi stenderti qui se vuoi! >> disse lui indicando il suo letto.

<< Scordatelo Potter, non ci dormo con te! >> risposi io acida.

<< D’accordo, se vuoi dormire sul pavimento come ti pare! >> rispose lui stendendosi e dandomi le spalle.

Accidenti e adesso?

Avanti Lily stenditi accanto a lui, guardalo com’è carino!

No Lily, non darle ascolto potrebbe essere pericoloso, lui è il nemico!

Avanti Lily sappiamo bene che vuoi stenderti e…

Lily ragiona non puoi!

Perché no?

Perché tu sei quella che nel gruppo ci fa ragionare, e se sragioni tu, sragioniamo tutte!

Si lo so ma…

Niente ma dormi sul pavimento!

No Lily! Guarda cosa c’è di meglio di stare caldi vicino a James Potter?

Al diavolo tutto, io mi vado a scaldare vicino a lui!

No Lily!

Ben detto corri amica mia!

Emmeline l’abbiamo persa ormai!

Concordo…

 

Mi diressi incerta verso il letto e mi stesi accanto a James posandogli le mani sulla schiena.

Lui se ne accorse e si voltò verso di me.

<< Il pavimento era scomodo… >> sussurrai.

<< Lo immaginavo! >> rispose sorridendo.

Restammo in silenzio per diversi minuti poi io iniziai a tremare dal freddo.

<< Lily…tu stai congelando! >> disse James serio.

<< No..sto bene! >> risposi io che non volevo dimostrarmi debole.

Poi feci per riparlare ma James fu più veloce.

Mi prese fra le braccia e mi posò la testa sull’incavo del suo collo e le  mani posate sul suo petto.

Adesso stavo meglio!

 

 

Note dell’autrice( se così mi posso definire! ):

 

Allora, si lo ammetto questo capitolo è orrendamente orrendo.

L’unica cosa che mi ha divertito sono i discorsi nella testa di Lily e le stranezze che spiega Sirius sui suoi amici.

Comunque, ma quanto è dolce James?? *-*

Datti un contegno scrittrice!

Ecco, anche Lily si lamenta perché sto infierendo sul ragazzo con la quale LEI sta abbracciata e non io.

Io sono libero però signorina scrittrice!

Oh davvero Sirius?

No è impegnato con la signorina Marlene, gira a largo dal mio Sirius.

D’accordo chiedo umilmente perdono a Lily e Marlene :’(

Però io vi ricordo che sono libera quindi se per puro caso ci fosse un bel ragazzo libero ad Hogwarts io sono disponibile!

Te lo faremo sapere scrittrice.

Grazie Remus troppo gentile. A proposito tu sei occupato??

Signorina scrittrice per caso lei è ritardata mentale?

No Amelia perché?

Perché se non lo sa questa storia l’ha scritta lei, quindi sa benissimo che Remus è occupato con la sottoscritta!

Ok lo ammetto sono colpevole, Mondo Crudele!

Oh facciamo questi ringraziamenti e basta??

E questo chi è Peter?

No sono i tuoi fan

Oh grazie Alice…fan chiedo  perdono…ok passiamo ai ringraziamenti!

Era ora!

Grazie James!

 

 

 

Comunque sarà meglio passare davvero ai ringraziamenti piuttosto che stare a sentire le mie chiacchiere da matta.

 

Dunque cominciamo:

LadySayka: Grazie per i complimenti! ( Siamo sicuri che li merita davvero?) e grazie perché continui a recensire!

Comunque si concordo con te, James farebbe proprio di tutto pur di uscire con Lily ( Scusate ma la piantate di parlare di me? ) io personalmente per il ragazzo che mi piace non l’avrei fatto, non perché non mi piace ma perché è un freddo cane e mi vergogno come una ladra!

Riguardo al fatto che non vedevi l’ora di leggere il mio capitolo ( eccolo qui) sinceramente non credevo potesse piacer così tanto, ora non pensare che non ho stima di me stessa (Ne ha anche troppa tranquilli!) è solo che sono giovane è pensavo di non avere speranze.

Comunque grazie ancora per i complimenti e spero che continuerai a leggere!

 

Bethpotter: Oh bethpotter la mia recensitrice numero 1! ( povera lei ) voglio assolutamente sapere se questo capitolo ti è piaciuto ma prima voglio rispondere alla scorsa recensione che mi hai mandato.

Sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo e ancora grazie del consiglio.

Io Alice e Emmeline me le immagino così: divertenti pazze e… divertenti ( siamo per caso due pagliacci? Da come ti trucchi col tuo ragazzo si! )

Comunque alla fine James ha procurato a Lily un bel vestito, naturalmente sua madre ci ha messo lo zampino ma Lily non lo verrà mai a sapere ( Cosa non dovrei sapere? Nulla Lilluccia nulla! Non chiamarmi Lilluccia! E dimmi cosa non dovrei sapere o ti affatturo! )e naturalmente James non le dirà nulla.

Lily che canta supercalifragilistichespiarlidoso mi fa morire anche a me ( Mi sembra che ti facciamo ridere tutte! Io, Lily e Emmeline E che ci posso fare se la mia adorata mamma mi ha dato alla luce con una bellissima vena comica?)

Comunque grazie ancora per i complimenti e continua a recensire tutti i capitoli anche dandomi consigli se ti va!

 

 

Un grande  e forte abraccio stritacostole a tutti quelli che leggono, a chi recensisce, a chi legge solo per caso, a chi mette la storia sui preferiti, alla zia Row che ha scritto Harry Potter e a tutti i personaggi della saga. ( Grazie! E che vi siete messi d’accordo per ringraziarmi? )

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** Codaliscia, Ramoso, Felpato e Lunastorta ***


8. Codaliscia, Ramoso, Felpato e Lunastorta.

 

 

Tum-tum tum-tum tum-tum

Sento il cuore di James battere all’impazzata di fianco al mio e provo piacere, per la prima volta nella mia vita, sento il piacere mentre sto accovacciata sul suo petto.

Mary ricorda a Lily come si chiama questo sentimento!

Amooooooreeeeeeeee…

Si certo! Io che sono innamorata con James Potter è come dire che Silente è giovane, che Alice e Frank si odiano o…che la luna è fatta di cioccolato.

Lilluccia diglielo a quelle due che tu non sei innamorata di Potter

Ma Lily non lo sai qual è la prima regola del nostro club?

Quale?

Mai dire una bugia ad un altro membro del club!

Scusate e questo club quando sarebbe stato fondato? E soprattutto quando mi sono iscritta io?

Dettagli!

Dettagli un corno…Lily difendi il tuo cuore dal perfido Pames Jotter!

Amelia, lascia parlare me…non mi sembri tanto sveglia!

Al contrario Remus stanotte…

Stanotte…??

Oh ma insomma vogliamo preoccuparci del mio problema ora?

Brava Lilluccia ammettere di avere un problema e il primo passo verso la risoluzione!

CHIAMAMI ANCORA LILLUCCIA E TI AFFATTURO!

Sempre questo tono melodioso…

Scusatemi, non vorrei allarmarvi ma mi sembra che Potter si stia svegliando…

E allora?
E allora farti trovare con quest’aria da ebete sul volto non è la migliore delle cose.

Concordo quindi ciao!

Ciao Lilluccia!

Ccciiiaaaooo!!!

Oaic!

Cosa significa scusa oaic?
E’ ciao al contrario no!

Ok ciao!

 

Sento James di fianco a me che comincia a muoversi, mi volto e lo guardo aprire gli occhi.

<< Potter non dire una parola o t’affatturo! >> gli dico spiccia.

<< Buongiorno anche a te, cara! >> mi rispose con un ghigno sul volto.

<< Potter non chiamarmi cara! >> gli rispondo isterica.

<< Lilluccia?? >> mi domanda.

Lo guarda con un’aria imperiosa e credo abbia colto al volo che io per lui sono solo Evans.

Mi alzo e mi dirigo in bagno per rinfilarmi i miei vestiti.

<< Ehi Evans? >> mi bisbiglia Potter bussando alla porta.

<< Che vuoi Potter? >> gli domanda isterica alzando gli occhi al cielo.

<< Ci vieni ad Hogsmeade con me? >> mi domanda.

<< Potter, no, no, no e ancora…no! >> gli rispondo aprendogli al porta davanti alla faccia.

<< Ma ti prego pensaci almeno! >> mi risponde.

<< Ok….Pensato! >> gli dico dirigendomi alla porta.

<< E…? >> mi incalza speranzoso.

<< E…no! >> gli soffio in un orecchio per poi uscire dalla stanza con lui alle calcagna.

 

 

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Sono qui, steso nel mio letto e mi ritrovo a pensare a quanto sia bella Marlene.

Si la mia Mary è proprio la donna della mia vita.

Con quegli occhi scuri dove mi perdo facilmente e i capelli legati in una treccia.

Ha ancora sull’orecchio il fiore che le ho regalato ieri sera.

Com’è bella!

Quando sto con lei mi sento a casa, eppure avrei giurato che la mia prima vera casa fosse dai Potter.

Già forse per me Mary è un punto d’appiglio, perché l’essere rifiutato da tutto e da tutti non mi ha aiutato nella vita.

Ma lei è diversa, riesce a farmi vedere del bene in tutto anche in un albero appassito.

Lei è la prima vera persona dopo i Potter e i Malandrini che mi accetta per quello che sono.

Mia madre e mio padre mi hanno sempre odiato, traditore del mio sangue, così mi chiamano.

I genitori dovrebbero stare sempre accanto a propri figli a meno che non siano costretti ad abbandonarli!

E mio fratello poi, quella stupida serpe di mio fratello Regulus.

Lui che da bambino piangeva sempre quando lo battevo a Spara schiocco, lui che si alleava con me per fare le malefatte a Kreacher, ora non c’è più al mio fianco.

No, anche lui troppo debole per scappare dal suo destino e alla fine come mio padre è finito per diventare una specie di razzista.

Si perché se non fosse stato per mia madre ora avrei una famiglia.

Al diavolo lei e tutte quelle buffonate sui purosangue, hanno dato di volta mio padre e mio fratello.

Ma io prometto che nella mia vita, farò il possibile per riuscire a vendicare tutto quello che ha fatto a Regulus o a mio padre.

Accidenti! Ma perché poi mi dispiace per Regulus?

Sempre per quella maledetta promessa di sei anni prima.

 

Due ragazzi seduti su una panchina nella stazione di King’s Cross chiacchieravano in attesa del padre e della madre.

<< Mi scriverai quando andrai ad Hogwarts? >> domandò il più piccolo.

<< Certo Reg, e tu prometti di rispondermi? >> domandò l’altro sorridente.

Il più piccolo annuì e sorrise al fratello.

<< Ehi Sir…?? >> domandò ancora Regulus.

<< Si? >> rispose Sirius.

<< Mi prometti che mi resterai sempre vicino?>>

<< Oh Reg, vuoi smetterla di chiedermelo ogni due settimane? Che razza di domande sono, sei mio fratello certo che resteremo sempre insieme! >>

Il sorriso del minore si allargò ancora di più e poi una donna dall’aria altezzosa apparve di fianco a loro.

<< Sirius vedi di comportarti bene e soprattutto non diventare amico di nessuno finché non sei sicuro che sia purosangue… >> disse la donna  alta,  con  i capelli neri e scuri e le palpebre pesanti.

In lontananza intanto una famigliola si stava avvicinando alla donna e ai due ragazzi.

<< Walburga >> disse la donna dell’altra famiglia.

<< Zia Dorea…ti presento i miei figli, Sirius e Regulus e tu devi essere il piccolo James giusto? >> domandò la donna guardando James come fosse una preda.

Dorea portò il figlio dietro di sé.

<< Tanto piacere ragazzi…Walburga per caso hai visto mia sorella Cassiopea? >> domandò Dorea brusca.

Si perché Dorea Black era la sorella di Pollux e Cassiopea Black.

Diciamo che le due donne erano felici mentre l’uomo aveva sposato Irma Crabbe una donna spaventosa, come sua figlia d’altronde.

E quindi Dorea Potter non aveva mai visto prima d’ora i suoi nipoti di secondo grado: Sirius e Regulus.

<< Non l’ho vista >> rispose Walburga tornando seria.

<< Salve posso sapere chi è lei? >> domandò Sirius porgendo la mano a Dorea.

<< Ciao Sirius, sono Dorea, Dorea Black la tua…zia di secondo grado e lui è Charlus Potter mio marito >> disse Dorea gentilmente al piccolo Sirius.

<< Sirius forza andiamo a cercare tuo padre, vieni via! >> disse Walburga per poi andarsene con i suoi figli.

<< Mamma mia cugina  mi spaventa! >> disse James guardando la madre negli occhi che sorrise di rimando.

Anche la famiglia Potter si diresse poi verso il treno che stava ormai per partire.

 

 

* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *

 

 

Quanto è bella Lily Evans mentre corre per i corridoi cercando di allontanarsi da me.

<< Eddai Evans ti fermi! >> le grido impaziente.

<> dice lei brusca voltandosi.

Le vado a sbattere e per puro caso il suo volto resta appiccicato al mio petto.

<< Ehm Lily puoi staccarti ora… >> le ricordò con dolcezza.

<< Si giusto scusa! >> risponde lei iniziando a camminare e diventando leggermente rossa.

Quanto mi piace quando diventa rossa.

Arriviamo nel parco e ci sediamo sotto un albero: lei con un libro tra le mani e io dormiente.

<< Potter? >> mi chiama lei.

Mi volto per ascoltarla.

<< Posso chiederti una cosa? >> mi domandò lei seria.

Annuii e la guardai anche io serio per un momento.

<< T- tu credi che io sia troppo orgogliosa? >> mi domanda lei con lo sguardo basso.

<< Ehm…non lo so perché? >> rispondo cauto.

Si volta a guardare il lago e vedo che ha uno sguardo triste.

<< Sono anni che cerco di non essere orgogliosa…e nonostante tutto non ci riesco! >> grida lei rabbiosa.

<< Lily ma dire che tu non sei orgogliosa e come dire che uno Schiopodo Sparacoda sia innocuo o che i Thestral siano animali bellissimi… Ma poi scusa che male c’è nell’essere orgogliosi? >> le domando serio.

Vedo che nella sua testa si stanno formando molti pensieri, pensieri tristi, lo so.

Lo riconosco dalla faccia quando ha pensieri tristi per la testa, si perché sbatte le palpebre più lentamente, si morde il labbro, gioca con le dita e si manda i capelli dietro le orecchie.

<< C’è di male che…io per il mio stupido orgoglio ho perso due delle persone più importanti della mia vita… >> risponde lei senza guardarmi.

<< E chi? >> le domando continuando a fissarla.

<< Mia sorella…perché per il mio stupido orgoglio non ho voluto chiederle scusa e…Piton…si perché per il mio stupido orgoglio non ho saputo perdonarlo… >> mi risponde seria continuando a fissare il lago.

<< Lily, tu sei perfetta così col tuo orgoglio…perché il mondo è bello proprio per questo, se non fossi orgogliosa tu a quest’ora soffriresti di più, perché avresti perdonato Piton anche se lui avrebbe continuato a pensare che tu sei una… >> mi fermai per paura di ferirla.

<< Lo so cosa sono, puoi dirlo, sono una Sanguesporco >> continuò lei sorridendomi.

<< Non devi dirlo neanche per scherzo, tu sei perfetta così e io farei di tutto per starti vicino! >> risposi serio.

Passarono alcuni minuti in cui Lily leggeva ( o almeno fingeva) di leggere il libro.

 

 

 

* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *

 

 

Mi aveva appena detto che avrebbe fatto di tutto per starmi vicino.

Bene bene bene, allora potrei chiedergli dove vanno tutti i mesi di sera lui e i suoi amici.

Lily Lily questo è approfittarsi di una persona.

E allora? Vai Lily scopri che fanno quei quattro tutti i mesi!

Ciclo.

Cosa?

Secondo me hanno il ciclo come lo abbiamo noi tutti i mesi!

Ok Alice taci che è meglio,.

UAHUAHUAHUAHUAHUAHUAH

Abbiamo perso la povera Mary…

Lily perché invece non provi a chiederglielo e basta?

Concordo con Emmeline! Vai Lily chiediglielo e basta…

…si perché visto che è stracotto di te ti dirà pure quante volte vai in bagno!

D’accordo ora fuori dalla mia testa.

 

 

<< James, posso chiederti una cosa? >> gli domando cautamente.

<< Certo >> mi risponde guardandomi negli occhi.

<< P- posso sapere dove andate tutti i mesi tu, Sirius, Remus e Peter? Cioè so che Remus è… >> comincio per poi bloccarmi.

Non avevo mai detto a nessuno che sapevo di Remus e ora mi era scappato davanti ad uno dei suoi migliori amici.

<< Da quanto lo sai? >> mi domanda lui alzando il capo sconvolto.

<< Io…d- dal terzo anno…Ma non lo dirò a nessuno! >> balbetto senza guardarlo.

<< Mi fido di te! >> mi risponde guardandomi.

Passiamo tre minuti di puro silenzio dove lui mi fissa e io lo fisso.

Ho paura di dire qualcosa di sbagliato e di fare la guastafeste.

Continuo a fissarlo mentre lui ora guarda il lago.

<< Allora posso sapere dove andate tu, Sirius e Peter?>> domando d’un tratto.

<< Ricordi quel cervo che vedevi ogni tanto l’anno scorso nella foresta proibita? >> mi domandò lui.

Annuisco e ripenso nella mente ad un pomeriggio dell’anno prima.

 

 

Lily Evans stava passeggiando per il parco del castello quando d’improvviso lo vide.

Un meraviglioso cervo scorrazzava tra gli alberi della foresta proibita e ogni tanto si fermava a guardarla.

Lily si avvicinò cauta fino a che tra lei e il cervo vi furono pochi passi.

Cautamente posò la sua mano sopra al muso del cervo che chiuse gli occhi e si avvicinò.

<< Lo sai che sei proprio un bel cervo? >> domandò la ragazza cominciando ad accarezzare la groppa dell’animale.

Il cervo quasi sembrò capire perché chiuse gli occhio in segno di ringraziamento.

Dopo cinque minuti dalla foresta spuntò anche un bellissimo cane seguito da un topolino grigio.

Accarezzò il cane che scodinzolava felice e poi prese fra le mani il topolino.

Erano davvero uno strano terzetto, si ritrovò a pesare la ragazza.

Insomma non è cosa da tutti i giorni vedere un cane, un cervo e un topo spuntare dalla foresta insieme!

Il cervo cominciò a girare attorno alla ragazza mordendogli affettuosamente un lembo della gonna.

La ragazza sorrise poi si stese a terra sotto il sole pomeridiano col cervo di fianco che le posava il muso sull’incavo del collo, il cane che le mordicchiava un orecchio e il topino che le girava attorno.

 

<< E che cosa centra questo cervo con voi tre che sparite tutti i mesi? >> domandai seria.

<< Siamo noi…non ti sei mai chiesta perché ci chiamiamo Ramoso, Felpato, Codaliscia e Lunastorta? >> domandò lui sorridente.

<< Voi siete degli…degli…degli animagi? >> domandai rizzandomi seduta e fissandolo mentre si passava una mano tra i capelli.

Lui annuii e restò con gli occhi chiusi.

<< Quindi…Remus è un licantropo…Sirius una lince? >> domandai seria

Lui rise e scosse il capo.

<< Un cane! >> gridai continuano a fissarlo.

Lui sorrise e annuì.

<< …Peter è un topo… e tu… >> cominciai io.

<< Sono un cervo… >> terminò lui.

Lo guardai in un misto fra lo stupore e curiosità.

<< P- perché non me ne hai mai parlato? >> domandai stendendomi a pancia sotto col viso poco distante dal suo.

<< Perché tu, Lily sei sempre stata troppo occupata per ascoltarmi… >> rispose lui con una vena di tristezza nella voce.

Lo guardai e sorrisi dispiaciuta per poi tornare a rivolgergli un largo sorriso e a fargli mille domande.

 

 

La sera stessa quando i Malandrini scoprirono che James mi aveva raccontato tutto ci restarono di sasso.

<< T- tu gli hai parlato di noi? >> domandò Sirius mentre stava seduto sul suo letto.

Nella stanza eravamo solo io, James, Sirius, Remus e Peter.

Ognuno era nel rispettivo letto tranne io che ero seduta a terra.

<< Potete stare tranquilli non dirò nulla…e poi di Remus lo so da…anni >> continua rivolgendo un largo sorriso a Remus.

<< Ci puoi scommettere che non dirai nulla Evans, altrimenti ti strozzerò con le mie mani! >> rispose Sirius balzando giù dal letto e facendo il solletico a Lily.

<< Ehi Felpato lascia stare la mia futura moglie! >> gridò James.

Lo guardai inviperita e poi gli saltai sopra facendogli il solletico a  mia volta.

Ridemmo fino a tarda sera fino a quando non obbligai i Malandrini d andare a dormire per le lezioni del giorno dopo.

Mentre stavo per uscire James mi prese da dietro senza lasciarmi andare.

<> gli gridai rabbiosa.

<< Ti lascio Lily solo se mi dai un bacino-ino-ino sulla guancia! >> rispose lui mentre Sirius ci guardava e sbuffava.

Gli diedi questo benedetto bacio e poi dopo aver salutato gli altri cordialmente uscii dalla stanza sorridendo fra me e me.

 

 

Note dell’autrice:

Allora quest’oggi prima di fare i soliti ringraziamenti vi devo alcune spiegazioni sul capitolo.

Lo so che non è un capitolo che ha molto senso, però mi piaceva l’idea che Lily scoprisse così quello che erano davvero i Malandrini e tutto sommato penso sia un capitolo accettabile!

Taglia autriceee!

Si ok giusto…

Dicevo, devo spiegare alcune cose:

- Mi sono permessa di parlare del primo incontro tra Sirius e James durante il loro arrivo a King’s Cross.

Naturalmente James non conosceva né i suoi nipoti ( Bellissimi aggiungerei ) né sua cugina Walburga in quanto i suoi rapporti con Dorea non fossero dei migliori.

Ho pensato che Sirius e Regulus, fino a che non si divisero, restarono sempre buoni fratelli oltre che buoni amici.

Walburga ha sempre i toni freddi con la zia perché sa bene che la donna non fa distinzioni di sangue ma tuttavia Walburga non parlerà mai male della zia in quanto ben vista da tutta la famiglia per aver sposato un Purosangue.

 

- Lily chiede a James se pensa che lei sia orgogliosa perché si sente in colpa per davvero.

Lei sente la mancanza della sorella e si sente in colpa per aver accettato di venire ad Hogwarts, luogo che la sorella ha soprannominato ‘’ Gabbia di matti ‘’ e nonostante fra le due non corra buon sangue ho sempre creduto che Lily soffrisse per questo distaccamento.

Ne soffrivo eccome!

Povera la mia stellina!

Non sono la tua stellina!

Ragazzi basta litigare!

Remus benvenuto!

Benvenuto Remus, Sirius!

Scrittrice hai un rivolo di bava sul labbro destro… -.-

Datti un contegno scrittrice!

Eh sono troppo bello da affascinare tutte le ragazze.

TI AFFATTUROOOOOOOO!

Ragazzi scusate posso tornare ai miei commenti?

Si scusali scrittrice!

Grazie…dicevo.

La seconda ragione per cui Lily non vuole essere orgogliosa è per Piton.

Si perché è fermamente convinta che se non fosse così orgogliosa a quest’ora avrebbe perdonato Piton e tutto si sarebbe sistemato.

Tuttavia io penso che Piton abbia sempre pensato quelle cose di Lily, ma visto che era troppo innamorato di lei non gliele ha mai dette.

Piton del cavolo!

Potter taci!

Volete smetterla di litigare e lasciare che la nostra scrittrice finisca i suoi commenti?

No

Sirius per quanto io ti adori devo dirti che nessuno ti ha interpellato.

Scrittrice la vuoi smettere di guardare il mio ragazzo come se fosse un Dio?

E voi la lasciate commentare??

Grazie Alice!

 

- Ho messo nel capitolo una parte in cui Lily durante il suo sesto anno ad Hogwarts conosce i Malandrini sottoforma di animagi.

Si capisce subito che Sirius vuole giocare infastidendola un pochino come nella realtà, che Peter si diverte a giocare con lei e che James ne è profondamente innamorato.

E infatti ( anche se nel capitolo non è specificato ) è proprio da quando Lily gioca quel pomeriggio con i tre animali che il suo Patronus muterà diventando da un delfino a una cerva.

Il cervo che possiede anche James e che in futuro avrà anche Harry.

E chi sarebbe questo Harry?

Un…amico…

Chissà perché non ci credo!

Ok…

Per me è il vero nome di Silente!

Scusate…ehm..

Forse è il figlio che avremo io e Frank!

No Alice…scusate ora potrei..

Forse è il vero nome della piovra gigante…

Ragazzi…

Sarà uno sfigato di turno…

Probabile…

Ragazzi..

Per me invece è il nome che Hagrid darà al suo nuovo draghetto..

RAGAZZI!!!!!!!!!!

Remus caro ci chiamavi?

Ma dai…? Vorrei farvi notare la nostra povera scrittrice…

Scrittrice…dove sei finita?

Sto cercando il modo migliore per farvi morire tutti nel prossimo capitolo…

Che dolce…Cosa?????? Ma non puoi…!

Allora evitate commenti e eviteremo spargimenti di sangue!

D’accordo amica continua da dove eri rimasta…

Grazie.

 

Passiamo ai ringraziamenti:

 

a bethpotter la mia fan numero 1! (Povera lei… Sirius taci!)

carissima Beth…

grazie ancora per tute le recensioni che mi lasci ma soprattutto grazie per l’ultima che mi ha particolarmente colpito.

Si James si pente ( anche se per poco ) di aver invitato o meglio costretto Lily ad andare al ballo con lui ma alla fine Lily si è divertita…

Lo dici tu…

Veramente Lilluccia lo hai detto tu…hai detto che se non volevi venirci mi avresti dato buca senza tanti scrupoli…

James la ragazza che ti piace mi fa venire i brividi.

Ok ora che avete fatto i vostri commenti posso tornare ai ringraziamenti per Beth?

Si…scusa..

Si…certo che si…scrittrice..

Certo mia adorata..

Potter non fare il ruffiano!

Gelosa?
BASTAAAAAAAAAAAAAAA SIETE DUE ROMPISCATOLE + 1!

E io che centro?

Tu centri sempre…ora basta torniamo a Beth!

 

Invece senti una cosa ma che cosa intendevi col fatto che Peter e Piton sono in giro per la scuola a piede libero??

Mocciosus? Dove??

Ok…avviso importante dal prossimo capitolo il personaggio di Sirius morirà strozzato dalle sue mutande..

Scusa scusa..basta dirlo che non vuoi essere intralciata!

Ok mi rimangio tutto il personaggio di Sirius non morirà! Continuiamo ora…

 

Grazie che commenti ogni mio singolo capitolo, grazie dell’idea di parlare dal punto di vista degli altri personaggi e non solo da quello di Lily e James…tranquilla puoi rubarmi l’idea delle voci nella testa di Lily perché la mia fan numero 1 può fare tutto quello che vuole e grazie…grazie e basta…Grazie!

Adesso ti lascio ai commenti degli amici di oggi: James e Lily.

 

Ciao Beth!

Dunque innanzitutto non pensare che sono stupida perché sento le voci delle mie amiche in testa…non è colpa mia se l’autrice è pazza!

Evans vieni ad Hogsmeade con me?

No Potter!

Ma io ti amo!

Stendiamo un velo pietoso su Potter…

Vieni anche tu sotto questo velo Evans??

POTTERRRRRRRR…MI LASCI RINGRAZIARE BETH?!?

Si scusa!

 

Devo ammettere che il vestito di Potter è F A V O L O S O e anche la maschera è S T U P E N D A ! ! !

Ora, l’autrice mi dice di ringraziarti ancora tanto prima che ti lascia tra le grinfie di James prendo – sempre – il – boccino Potter!

Ciao!!

 

Grazie grazie grazie grazie grazie grazie…dei complimenti da parte dell’autrice e grazie grazie grazie grazie per aver detto che sono stato carino ad essermi scusato con Lily…

Ripensandoci sotto il velo potresti venire anche tu con la Evans!

Potter limitati a ringraziare o giuro che ti ritroveranno impiccato sulle tue mutande dalla torre di astronomia!

Ok ok…che dire? G R A Z I E !

 

Ok sarà meglio che torni io…grazie davvero a tutti e continuate a recensire!

Lilylunapotter <3

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Capitolo 9
*** L'Ordine della Fenice ***


 

9. L'Ordine della Fenice

E’ ormai passato quasi un mese da quando Lily è venuta a sapere di noi Malandrini.

Non è rimasta schifata da quello che sono, no anzi e sempre così curiosa di sapere tutte le cose che mi riguardano.

Lily è davvero una brava ragazza e mi stupisco del fatto che non riesca a capire che James la ama per davvero.

Comunque questi non sono fatti miei.

 

E’ un sabato mattina quando tutti ci alziamo per scendere a colazione e alle lezioni della giornata.

Le ragazze sono già lì e io dopo aver scoccato un bacio sulla guancia di Amelia mi siedo di fianco a James.

<< Oh ragazze che cosa abbiamo questa mattina? >> domanda Emmeline seria.

<< Prime due ore pozioni, terza e quarta ora divinazione… >> risponde Lily mentre apre un libro di pozioni per ripassare.

<< Ehi Lily potresti anche chiudere i libri a colazione è! >> dice James cercando di stuzzicarla.

Non mi meraviglierei se adesso la cara e dolce Lily gli tirasse il suo bacon in testa.

<< Potter, potresti stare zitto e muto, senza fiatare per una buona volta? >> risponde Lily isterica e rabbiosa.

James la guarda divertito mentre lei torna a leggere.

Passano alcuni istanti di totale silenzio quando suona la campanella e naturalmente Lily è la prima ad alzarsi e a correre via dalla Sala Grande.

Quando entriamo nell’aula di pozioni, nei sotterranei troviamo Lily già seduta al primo banco e il professor Lumacorno che la loda per la sua verifica.

<< Complimenti signorina Evans una verifica da Eccellente! >> dice il professore sventolandole davanti un compito, Lily sorrise e il professore ci salutò.

<< Allora ragazzi…chi sa dirmi che cosa abbiamo in questo calderone? >> domanda Lumacorno fissando Lily che ha già la mano in aria.

Il professore fa segno a Lily di rispondere e lei inizia a parlare.

<< E’ Veritaserum una pozione che in poche parole…fa dire la verità a chiunque la beva, ma dosi esagerate potrebbero provocare un danno permanente nella persona… >> rispose Lily controvoglia.

<< E sa dirci anche signorina Evans da che cosa l’ha riconosciuta? >> domanda il professore sorridente.

<< Dal colore trasparente e dalle bollicine che salgono su a spirale… >> continua Lily.

<< Bene e qui invece che cosa abbiamo signorina Evans? >> domandò il professore.

<< Amortentia, il filtro d’amore più potente del mondo; L’ho riconosciuta dal fumo che sale a spirale e dal colore madreperlato; Ognuno di noi sente un odore differente ad esempio io sento profumo di erba tagliata, profumo di succo di zucca e di caffelatte >> rispose Lily sorridente.

<< Molto bene quaranta punti in più per Grifondoro ora preparerete un buon Veritaserum e io mi accerterò che nessuno di voi ne prenda dal proprio calderone visto che è illegale dal Ministero! >> disse il professor Lumacorno.

 

 

 

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<< Mi scusi professore…non ci ha dato le coppie per lavorare >> dico al professor Lumacorno.

<< Giusto giusto, allora Lupin con Bones Piton con Minus Vance con Rosier Black e Mckinnon Potter e…Evans! >> disse il professore.

Se pensavo che almeno nella mia lezione preferita potessi essere felice mi sbagliavo di grosso.

Mi avvicinai nervosa vicino a Potter che già ghignava rumorosamente.

<< Potter levati quel ghigno dal viso altrimenti te la faccio ingoiare la pozione>! >> gli dissi nervosa.

Lui sbuffò e prese il libro alla pagina 145.

<< Tagliuzzare la radice di Mandragola a quadratini…gettare nel calderone quattro ali di fata…mescolare in senso antiorario…ora dovrebbe diventare giallina >> dissi mentre Potter prendeva quattro mosche Crisopa dalla credenza.

La mia pozione divenne infatti di un perfetto color giallino chiaro e dopo aver gettato anche le mosche divenne perfettamente trasparente.

Non si poteva dire lo stesso della pozione di Sirius e Mary che aveva preso una colorazione fucsia acceso.

TOC TOC

<< Avanti! >> gridò il professore.

<< Salve professor Lumacorno, posso prenderle in prestito degli alunni che devono parlare col preside? >> domandò la professoressa Mcgranitt entrando nell’aula e sistemandosi vicino a Lumacorno.

Il professore annuì e la Mcgranitt cominciò a chiamarci.

<< Dunque Mckinnon, Minus, Lupin, Vance, Bones, Potter, Black, Hitchens, Paciock e Evans seguitemi per favore >> disse la professoressa.

Tutti e dieci prendemmo al nostra roba e seguimmo la professoressa verso l’ufficio del preside.

<< Che abbiamo combinato stavolta Min? >> domandò Sirius dando alla professoressa uno strano soprannome.

<< Black chiamami ancora Min e non rivedrai più la luce del sole, signorina Evans già che ci siamo vorrei complimentarmi con lei per la magnifica verifica di Trasfigurazione, complimenti! Hai preso un Eccellente…non si può dire altrettanto della signorina Mckinnon che ha preso soltanto un Accettabile ma comunque… >> disse la professoressa.

Dopo aver detto la parola d’ordine entrammo tutti nell’ufficio dove Silente era già seduto.

<< Salve ragazzi…allora i cosiddetti Malandrini sanno già dell’esistenza dell’Ordine della Fenice in quanto ne fanno parte…ora dopo avervi spiegato di cosa si tratta vi farò una domande…Dunque l’Ordine della Fenice è… >> cominciò il preside prima di essere interrotto da me.

<< …un gruppo di persone che difendono maghi, streghe e babbani dai maghi più potenti del mondo, hanno un quartier generale che varia di anno in anno, molti anni fa era stato instaurato per sconfiggere Gellert Grindelwald ma ora credo ci sia per sconfiggere Lord Voldemort… >> terminai io mentre il professore mi guardava sorridente dagli occhiali a mezzaluna.

<< Eccellente discorso signorina Evans, posso chiederle dove ha ricavato tutte queste informazioni? >> domandò il professore.

<< ‘’La magia nei secoli’’ capitolo undici pagina 234 riga diciassette >> risposi io seria.

<< Molto bene visto che già Lily vi ha illustrato che cos’è l’ordine possiamo passare alle cose più importanti…Lord Voldemort si sta muovendo come ben sapete per salire al potere, ci sono spie ovunque ormai e all’Ordine servirebbero dei ragazzi di Hogwarts per avere ala situazione più sotto controllo così abbiamo chiamato i ragazzi più eccellenti della scuola e più coraggiosi…se volete unirvi all’Ordine dovete ben sapere che rischierete la vostra vita, chi non vuole unirsi a noi è libero di uscire da questa stanza… >> disse il preside ma vedendo che nessuno si muoveva riprese a parlare.

<< Molto bene fatevi trovare questa sera a mezzanotte nella torre di Astronomia, verranno due persone a prendervi… >> disse il preside alzandosi e uscendo dall’ufficio.

Dopo qualche minuto anche noi tornammo alle lezioni, entusiasti e spaventai per l’incontro della sera.

 

 

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Erano le 11.45 quando le ragazze si diressero verso la torre di Astronomia da sole.

Si sedettero a terra in attesa dei Malandrini e dei loro ignoti accompagnatori.

<< Sapete che vi dico…io non vedo l’ora di combattere per l’Ordine! >> disse Marlene felice.

<< Mary datti un contegno, potrebbero esserci alunni fuori dai propri letti e non devi parlare di queste cose così! >> disse Lily nervosa.

Dopo qualche istante si udirono delle voci, le ragazze spensero le bacchette e restarono in ascolto.

<< La Evans ha due gambe porca miseria! Oggi mentre andavamo nell’ufficio di Silente non ho fatto altro che guardargliele e mi sono soffermato anche più su! >> disse una voce particolarmente familiare a quella di James.

A Lily ribollì l’odio dentro e si sedette più comoda.

Proprio quando i Malandrini varcarono la soglia James inciampò in qualcosa di ignoto e cadde.

I suoi compari fecero tipo domino cadendo anche loro sparsi per l’aula.

<< Sirius levati subito da sopra di me! >> gridò Mary mentre Sirius si rialzava.

Erano quasi tutti in piedi a luce spenta e a nessuno venne in mente di accendere la bacchetta.

 

 

 

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Ero stesa sopra a James e sentivo il suo respiro sul collo.

Profumava di succo di zucca e sentii il suo cuore battere all’impazzata accanto al mio.

Passarono lunghi istanti in cui ci guardammo nell’oscurità.

Sentivo una voglia repressa di baciarlo ma  al tempo stesso mi vergognavo di me stessa solo a pensare una cosa del genere.

Mi avvicinai sempre di più a lui e lui a me.

Fu un secondo in cui le nostre labbra di sfiorarono, calde e morbide.

Restammo stesi per parecchi minuti così con le labbra che si sfioravano delicatamente.

<< Che dite dovremmo dividerli? >> domandò la voce di Mary sopra la mia testa.

Mi voltai di scatto e mi alzai insieme a James rossa in viso.

<< Ah ma allora Lily non – vengo – ad – Hogsmeade – con – te Evans non è proprio la ragazza più casta della scuola! >> disse Sirius ridacchiando.

Ero completamente rossa come i miei capelli, ma non risposi.

Sentivo lo sguardo di James posato sul mio corpo e dopo qualche istante una voce ci chiamò.

<< Siete i ragazzi di Grifondoro? >> domandò una voce di donna.

Tutti assentimmo e restammo in ascolto accendendo le bacchette.

Davanti a noi c’era una donna molto bella dai capelli lunghi e neri.

<< Io sono Cassiopea Black, sorella di Dorea…molto piacere! >> disse la donna.

James corse ad abbracciare la zia e Sirius anche.

<< Salve ragazzi, scusate ma non è ora di smancerie, sono Andromeda Black…molto piacere! >> disse un’altra donna apparendo davanti a noi.

Assomigliava da morire a Bellatrix Lestrange.

<< Molto piacere! >> risposi io stringendo la mano delle due donne.

<< Tu devi essere Lily Evans giusto? >> mi domandò Cassiopea sorridente.

Annuii e capii che James aveva parlato di me a tutta la famiglia.

<< Ah Potter se scopro un’altra volta che mi guardi le gambe e il posteriore ti uccido! >> sussurrai all’orecchio di James che sorrise.

Camminammo a piedi fino ad Hogsmeade per poi smaterializzarci in una casetta del Surrey.

<< Dunque questa è casa mia entrate! >> disse Cassiopea facendo strada ai ragazzi.

<< Cassiopea che cosa ci ha detto Silente prima di andarsene da qui ieri sera? >> domandò una voce nell’oscurità.

<< Il nostro punto d’appiglio sono i ragazzi di Hogwarts… >> rispose la donna.

Tutti entrammo nella casa che era accogliente e aveva un salotto enorme pieno di sedie.

C’erano molte persone che si presentarono: Fabian e Gideon Prewett, Dorea e Charlus Potter, Ted Tonks, Alastor Moody, alcuni professori di Hogwarts e i fratelli gemelli di Mary.

<< Benvenuti a tutti, sedetevi prego… >> disse Silente che stava di fronte a noi.

<< Siamo qui riuniti come ben sapete tutti per presentare i nuovi ragazzi dell’Ordine, quando vi chiamerò potete sedervi in quelle sedie >> disse Silente indicando alcuni posti accanto ai Malandrini,.

<< Lily Evans, Marlene Mckinnon, Alice Hitchens, Amelia Bones, Emmeline Vance e Frank Paciock… >> disse il professore facendoci accomodare.

<< Molto bene…dunque…oggi al Ministero ci sono stati dei disguidi, è sparito Francis Drake da tre giorni si pensa già al peggio >> disse Moody arrivando al sodo.

<< Oh Malocchio ma quel ragazzo si perdeva sempre molto facilmente…potrebbe essersi smarrito! >> gracchiò una donna che non si era presentata.

<< Un corno, pensiamo che Francis sia stato rapito… >> gridò Moody isterico.

<< Calma, calma, vorrei sentire che cosa ne pensano i nostri nuovi arrivi… >> disse Silente.

Qualcuno tentò di protestare ma la mia voce fu più veloce.

<< Credo che nessuno di noi può stabilire con certezza se il signor Drake sia sparito o si sia perso, tuttavia credo che invece di rimuginare su questa faccenda sia….sia meglio…controllare e cercarlo… >> dissi cautamente.

<< Concordo… >> rispose Gideon Prewett alle mie spalle sorridendo.

<< Anche io sono d’accordo con Lily… >> biascicò Charlus Potter sorridendomi anche lui.

<< Ebbene anche io la penso come te Lily, quindi Charlus, Gideon e Cassiopea siete incaricati nella ricerca di Francis Drake…proseguiamo con i problemi… >> disse Silente cauto.

<< Silente a Diagon Alley vi sono stati molti attacchi nei negozi…ed è stato catturato un Mangiamorte…Igor Karkaroff… >> disse Fabian Prewett.

<< Signorina Hitchens lei che ne pensa…cosa crede che dovremmo fare…? >> domandò Silente ad Alice.

<< I- io ho letto dell’arresto di Karkaroff sul giornale e mi sono permessa di fare delle idee…credo che un semplice Veritaserum possa andar bene per scoprire quello che ci serve e poter stanare il luogo in cui si trova Lord…Voldemort… >> disse Alice balbettando leggermente.

<< Veritaserum?...Astuto si ma basterebbe una cruciatus… >> rispose Moody serio.

<< Mi scusi signor Moody ma credo che con una Cruciatus rischieremmo solo di far impazzire Karkaroff, concordo con Alice… >> dissi cauta.

<< Anche io! >> dissero James e Sirius all’unisono.

Tra la folla vi fu un segno d’assenso e Silente disse che il Veritaserum andava bene.

<< Molto bene Fabian, Dorea, Andromeda E Ted occupatevi di questa faccenda… voi di Hogwarts dovrete stare molto più attenti nei corridoi e scoprire se qualche ragazzo, i Serpeverde in particolare sanno qualcosa di tutto ciò… >> disse Silente.

<< Professore…posso rivelarle un nome di un Mangiamorte… >> disse Sirius con lo sguardo basso.

Tutti si voltarono verso Sirius capendo e alcuni gli diedero delle pacche sulla spalla.

Non capivo nulla…Chi era questo Mangiamorte?

<< D’accordo Sirius… >> rispose Silente.

<< Regulus…Regulus Black… >> disse Sirius cominciando a pentirsi chiaramente.

<< Ordino a tutti di non sfiorare quel ragazzo…ma do a te Sirius un compito importante…cerca di convincere tuo fratello a venire dalla nostra parte… >> disse Silente avvicinandosi a Sirius.

Sirius annuì e tornò a guardare Silente.

<< Molto bene la riunione è finita Lyra Rosier riporta i ragazzi ad Hogwarts e assicurati che non vengano infastiditi da nessuno…vi faremo sapere quando sarà il prossimo incontro…buonanotte! >> disse Silente.

 

 

 

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I ragazzi e Lyra si diressero verso Hogwarts dopo essersi smaterializzati dal Surrey.

<< Lyra...mi sembra di conoscerti… >> disse Lily avvicinandosi a Lyra che sorrideva.

<< Non ti ricordi Lily? Siamo cugine di...quinto grado mi sembra… >> rispose Lyra mentre la rossa spalancava gli occhi.

<< Dunque diciamo che tu sei la figlia della figlia della figlia di mia nonna e mia nonna era cugina di tua nonna…oh insomma una cosa del genere! Comunque la cugina di tua nonna era una strega e io sono sua discendente! >> rispose Lyra tranquilla.

<< Non pensavo di avere parenti nel mondo magico… >> rispose la rossa continuando a fissare la ragazza.

<< E io non credevo di avere parenti dalla parte degli Evans che avessero qualche briciolo di magia… >> rispose Lyra.

<< Sai…James parla spesso di te… >> continuò Lyra.

<< Ah si lo so..ne parla con tutti di me… ma tu come fai a conoscerlo? >> domandò alla giovane sorridente.

<< Primo perché ho terminato Hogwarts l’anno scorso e io e James eravamo molto amici e poi perché sono anche sua parente…sono al figlia del cugino del padre…una cosa del genere… comunque mia madre faceva di cognome Potter e mio padre Rosier… >> rispose Lyra.

Risalirono il castello silenziosamente fino alla torre di Astronomia dove poi si salutarono.

<< Oh Lyra…mi scriverai? >> domandò Lily che aveva instaurato un buon rapporto con Lyra.

Lyra annuì e poi sparì nell’oscurità.

 

 

Note dell’autrice ( se così può essere definita…! ):

prima di passare ai ringraziamenti anche oggi devo spiegarvi alucne cosucce sul capitolo!

Cominciamo:

- Non so se siano giusti gli ingredienti del Veritaserum ma visto che su internet cercandoli non sono venuti fuori li ho inventati e anche il fatto che le bolle salgano a spirale è inventato.

 

- Lily sa già dell’Ordine della Fenice perché nonostante sia una società segreta nei libri più vecchi ( tipo quelli che parlano di Grindelwald) si parla delle società segrete del XX secolo e quindi anche dell’Ordine della Fenice. ( Anche questo è inventato!) 

- Cassiopea è davvero la sorella di Dorea e come scritto nell’albero genealogico della Rowling muore nel 1992 più o meno quando Harry scopre di essere un mago.

 

- Moody durante il primo incontro non ha il soprannome di Malocchio in quanto ha ancora entrambi gli occhi.

 

- Lyra me la sono inventata io, è un personaggio di mia fantasia, me la sono immaginata così una cugina di non so quanti gradi di Lily ( ma proprio alla lontanissima! ) e una cugina di secondo grado ( più o meno ) anche di James.

Alla fine se i due si sposano non importa che abbiano parenti in comune visto che Lyra per Lily è proprio alla lontana.

 

Passiamo ai ringraziamenti!

X bethpotter: Grazie che  recensisci ogni capitolo!

Dunque sono contenta ti sia piaciuto il ‘’ dietro le quinte’’

Perché ci sono io…

Taci Potter…

Ragazzi per favore non cominciate!

Lasciali litigare…

Io vado a prendere i pop corn!

Non è un film!

Ora basta…torniamo ai ringraziamenti!

 

Mi spiace deluderti cara Beth ma temo che Amelia sia un ochino suscettibile sull’argomento Remus…

Confermo è peggio di una piovra ma le voglio bene..

Io sarei peggio di una piovra?

Ragazzi non litigate…e lasciatemi finire i ringraziamenti!

 

Cosa stavo dicendo? Ahs i!

Credo che Amelia non sia contenta del fatto che la vuoi uccidere per avere Remus ma comunque sono dettagli…

Dettagli un corno…

Amy taci!

 

Tranquilla se sogni i personaggi della tua fan fiction non sei rincretinita…

Hai solo dei disturbi mentali…

Confermo..

Volete lasciar stare i miei fan?

Perché scusa?

Perché come ho detto sono i miei fan!

Paura di non avere ascolti scrittrice?

Lily vuoi che il tuo personaggio muoia nel prossimo capitolo?

Scusa..

Lily Evans che chiede scusa?

Potter taci..

Amore!

Non sono il tuo amoreeee!

Ma se lo sanno tutti che siete stracotti l’uno dell’altra!

Sbagliato!

Ragazzi credo che la scrittrice stia aspettando di fare i suoi ringraziamenti…

Esatto quindi sparite!

 

Che dire? Grazie ancora e spero che continuerai a commentare i capuitolo costantemente!

Un bacione.

Anche da REMUS!

 

 

X TheFairyOfDarkness:ù

Grazie molte dei complimenti, sono contenta ti piaccia la storia, spero che continuerai a recensire e a commentare.

Il apitolo scorso ha fatto ridere anche me mentrew lo scrivevo e confermo che anche a me fa strano essere dentro al emnte di una ragazza.

E’ vero Lily è proprio più sveglia del figlio!

Grazie anche da me!

Anche da me..

Idem!

Mi aggiungo!

Grazieeeee

Grazie soprattutto perché mi haid atod ella sveglia…comunque io non ho un figlio…

Tranquilla Lily è solo…un…amico

Ciao ciao ciao da tutti noi!!

Ciao!

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Capitolo 10
*** Godric's Hollow ( part 1 ) ***


10. Godric’s Hollow ( part 1 )

 

Era il ventitré di dicembre quando i ragazzi partirono per le vacanze di Natale.

<< Potter ti vuoi sbrigare? >> urlò Lily all’orecchio di James che ancora dormiva nel letto.

<< Si tesoro >> rispose lui continuando a ronfare.

<< Evans guarda come si fa…Lily Evans si sta sbaciucchiando con Smith in Sala Comune! >> gridò Sirius vicino a James.

<< Dove? Come ha osato Smith toccare la mia futura moglie! >> gridò James rizzandosi a sedere.

<< Potter sono qui…devi alzarti e vestirti…tra un’ora partono le nostre carrozze! >> disse Lily mentre James cominciava a vestirsi.

Dopo tre quarti d’ora i ragazzi erano tutti davanti alle carrozze pronti per andare a Godric’s Hallow nella casa di James.

Anche il fidanzato di Emmeline si unì a loro per il viaggio di ritorno visto che abitava in un paese vicino a Godric’s Hallow.

Nella prima carrozza salirono Mary e Sirius con Alice e Frank; nella seconda Emmeline e il suo ragazzo con Remus e Amelia e nell’ultima Lily e James.

<< Potter dovevi proprio seguirmi? >> domandò Lily rabbiosa mentre James sorrideva tutto felice.

Si sistemarono l’uno di fronte all’altro pronti.

<< Ti farò conoscere tuttaaaaa la mia famiglia…! >> disse James mentre Lily ora rideva.

<< Dimmi ci sarà anche Lyra? >> domandò la ragazza speranzosa.

James annuì e Lily sorrise ancora di più.

Restarono in silenzio per un po’ di minuti fino a quando James non riparlò.

<< Posso sapere perché quando ti pare mi baci e mi vuoi e altre volte non mi degni nemmeno di uno sguardo? >>

<< James, io non ho nulla contro di te è solo che quando penso di potermi fidare di te ho paura e…mi blocco! >>rispose lei.

<< Ma Lily io ti amo sono anni che te lo dimostro che cosa c’è che ti fa bloccare? >> domandò ancora il moro.

<< Io, ho paura che tu mi possa lasciare… >> rispose la rossa abbassando lo sguardo.

Il ragazzo si spostò delicatamente accanto a lei e le avvolse un braccio attorno alla schiena.

<< Se ti fa sentire meglio posso giurarti che tu Lily sei la sola e unica ragazza che vedo! >> disse James carezzandole i capelli.

La ragazza alzò lo sguardo e i loro volti erano parecchio vicini.

Entrambi riuscivano a sentire il cuore dell’altro fino a che le loro labbra si unirono.

Fu un bacio lento e dolce ma allo stesso tempo pieno di passione.

Forse Lily aveva finalmente capito che James era un bravo ragazzo e che di lui poteva fidarsi.

Restarono abbracciati fino alla fine del viaggio e quando la carrozza si fermò James, in un gesto cavalleresco, aiutò Lily a scendere dalla carrozza.

La ragazza sorrise e poi si diresse verso la stazione dove i loro amici li stavano aspettando.

Camminarono per High Street lontani di un paio di metri entrambi perché non volevano ferire l’altro.

Lily aveva una grande voglia di baciarlo ma era troppo orgogliosa da avvicinarsi e James aveva paura di essere rifiutato.

Si guardarono per un secondo, per poi arrossire e tornare a guardare altrove.

Arrivarono alla stazione e salirono in uno scompartimento insieme a Sirius e Mary mentre i loro compagni erano in giro per il treno.

<< Allora si può sapere che vi è successo? Non parlate più? >> sbottò Mary spostando lo sguardo da Lily e James che ripetutamente si guardavano arrossivano e tornavano a guardarsi i piedi.

<< I- io niente…niente… >> rispose Lily.

Sirius e Mary cominciarono a baciarsi appassionatamente così James e Lily uscirono a fare un giro per i corridoi.

<< Allora dove dormiremo? >> domandò Lily serena e ora più a suo agio.

<< Ecco …io Lily avevo rimandato questo discorso a più tardi perché…vedi…l’unico letto rimasto libero è quello matrimoniale visto che…gli altri vogliono dormire da soli… >> rispose James attendendo una sfuriata della rossa.

<< D’accordo non fa nulla…ma sia ben chiaro tu stai dalla tua parte del letto e io dalla mia, non mi dovrai sfiorare! >> disse la rossa sorridendo.

<< E chi ti tocca… >> continuò James cingendole le spalle mentre continuavano a percorrere il corridoio.

 

 

 

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Arrivammo a casa Potter verso le sette di sera, giusti giusti per la cena.

<< Salve cari, prego portate pure le vostre cose nelle camere che avete scelto e poi tra un oretta scendete per la cena! >> disse Dorea salutando tutti con un forte abbraccio.

Charlus invece sedeva nella poltrona e leggeva la Gazzetta del Profeta.

Io e James entrammo in una camera molto carina che doveva essere per forza dei suoi genitori.

Lui si buttò nel letto stanco e poco dopo anche io mi stesi giusto per riposarmi un po’ prima di scendere nuovamente.

Restammo per dieci minuti in silenzio assoluto poi sentii il suo sguardo posato sul mio volto.

Mi voltai per guardarlo e mi stesi su un fianco con la pancia leggermente scoperta.

<< Perché mi guardi così? >> domandai sorridendo.

<< Mm…sei molto bella.. >> rispose lui avvicinandosi di più a me.

Mi avvolse un braccio attorno alla schiena e l’altro lo affondò nei capelli sciolti.

Ci guardammo per un lungo istante poi dopo un leggero sorriso mi avvicinai e per la seconda volta durante la giornata le nostre labbra si unirono delicate e dolci.

Mi stesi sulla schiena e James si stese sopra di me facendosi forza sulle braccia per non pesarmi.

Era dolce e allo stesso tempo pieno di passione.

Piano piano James mi posò una mano sotto la maglietta, proprio sulla pancia senza andare oltre, limitandosi ad accarezzarmi dolcemente.

Non avevo mai sentito tanto calore in tutta la mia vita e soprattutto non avrei mai creduto che a darmelo potesse essere proprio James.

Il ragazzo che avevo sempre detto di odiare ora mi carezzava e mi baciava dolcemente senza foga.

Ci staccammo solo quando la porta della stanza si spalancò e entrarono Sirius, Mary, Alice e Frank.

<< Accidenti, i piccioncini ci danno dentro! >> disse Sirius sedendosi su una poltrona azzurra.

Guardai James e sorrisi arrossendo leggermente poi mi alzai e mi risistemai la maglietta che mi era salita leggermente.

<< Allora James di sotto abbiamo visto alcuni tuoi parenti…tua madre sta facendo le cose in grande…non credi la disturberemo? >> domandò Mary sorridente.

<< Ma no…alla fine siamo solo noi, Andromeda e Ted, mia zia Cassiopea e Lyra..nessun’altro… >> rispose James ancora steso nel letto.

<< Andromeda e Ted hanno una figlia vero? >> domandai a James.

Lui annuì e poi continuò a fissarmi con un sorriso stampato sul volto.

<< D’accordo vado a mettermi una tuta così starò più comoda…vieni Frank… >> disse Alice sorridendo maliziosa.

Tutti li guardammo uscire e dopo cinque minuti di silenzio anche Mary e Sirius decisero di lasciarci da soli.

Questa volta l’iniziativa la presi io.

Mi voltai con la pancia appiccicata alla sua e lo baciai calorosamente.

Ricambiò quasi subito, dopo un momento di stupore generale.

Poi gli posai la testa sull’incavo del collo sentendo il suo corpo alzarsi ed abbassarsi assieme al mio, come in un unico respiro.

Dopo venti minuti anche noi uscimmo dalla stanza per dirigerci nella sala da pranzo dove quasi tutti si erano già accomodati ai propri posti.

<< Oh ragazzi sedetevi pure qui prego…! >> disse Dorea facendoci accomodare accanto ai nostri compagni e a Lyra che sorrideva radiosa.

<< Ciao Lily, James! >> ci salutò la giovane.

<< Bene vi conoscete già tutti, voglio solo presentarvi Lily…un’amica di James >> disse Charlus seduto a capotavola.

Sorrisi e alzai una mano in segno di saluto.

<< Lily loro sono Andromeda, Ted, Cassiopea e lei è la piccola Ninfadora! >> disse Charlus.

Dorea servì la cena sorridente e poi anche lei si sedette.

<< Allora Lily…che lavoro fanno i tuoi genitori? >> mi domandò Ted mentre la moglie serviva del pasticcio di carne alla figlia.

<< Mia madre insegna geografia alla scuola media e mio padre invece è Poliziotto… >> risposi sorridendo debolmente.

Accidenti se mi mancavano i miei genitori.

Non gli scrivevo più da qualche settimana, forse la lontananza e il non sentirsi più avrebbe affievolito il mio dolore per la loro assenza.

Si perché mi dispiaceva non essere con loro ma constatavo anche che li avrei messi in pericolo con una strega, per di più mezzosangue, in casa.

Durante la cena parlammo poco e dopo il dolce ci sedemmo sul divano a chiacchierare.

Io ero accanto a James davanti al camino e nel divanetto più piccolo c’erano Sirius e Mary.

<< Quanti anni ha Ninfadora? >> domandai a James all’orecchio.

<< Tre ed una metamorfomagus… >> mi rispose lui.

In effetti dopo due minuti i capelli della bimba diventarono rosa.

Mi avvicinai alla piccola e la presi fra le braccia mentre Andromeda mi guardava sorridente.

La piccola rise e cominciò a giocare con i miei capelli.

Pochi istanti dopo i suoi divennero dello stesso colore dei miei facendola divertire da pazzi.

Alle undici tutti i Potter andarono via lasciandoci al casa completamente libera.

<< Bene bene..facciamo un po’ di baldoria? >> domandò Sirius entrando nella sala da pranzo dopo aver accompagnato alla porta Dorea a Charlus.

James mise della musica e tutti ci scatenammo ballando all’impazzata.

Ballai con James, poi con Sirius, Frank e Remus…poi con Mary Alice e Amelia.

Ci divertimmo da morire tutta la sera fino a che alle due di notte decidemmo che era l’ora di andare a riposare.

Salii nella mia stanza con James di dietro e mi cambiai in bagno.

Indossavo un pigiama azzurro chiaro e lui invece soltanto una canottiera e un paio di pantaloncini neri.

Ci guardammo per un po’, poi mi stesi nella parte destra del letto e lui in quella sinistra voltati di schiena.

James spense la luce ma sentivo che non dormiva affatto.

Mi voltai e posai il volto sulla sua schiena dolcemente stringendolo a me.

Anche lui si voltò e mi prese fra le braccia scaldandomi dolcemente.

Poi cominciò a baciarmi la testa rossa dolcemente fino ad acchiapparmi un bacio sulle labbra a cui io risposi dolcemente.

<< James…? >> lo chiamai dolcemente dopo un po’.

<< Si? >> mi rispose lui carezzandomi la schiena.

<< Scusa… >> gli dissi stringendolo forte.

<< Per che cosa? >> mi ridomandò lui.

<< Perché…insomma non sono stata proprio buona con te…anzi proprio per nulla…ti ho sempre risposto male e ti ignoravo! >> risposi io con la paura che da un momento all’altro si staccasse dall’abbraccio.

Invece no, mi strinse più forte e mi baciò dolcemente sul collo e poi nuovamente sulla bocca fino a che si addormentò con me li stretta fra le braccia.

 

 

 

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Non potete neanche lontanamente immaginare come mi sento adesso.

Ho tutto qui a portata di mano.

Mary dorme stretta a me con addosso soltanto una canottiera e un paio di pantaloncini corti aderenti.

E’ meravigliosa quando dorme.

Con quell’aria angelica e sognante e la bocca socchiusa.

Sembra proprio un angelo.

Ma la mia mente vaga anche altrove.

Ripenso a mio fratello, Regulus, a che cosa fare per poterlo salvare dal penoso destino che la vita gli ha riservato e vorrei fare di più…molto di più per salvarlo.

Mi alzo scostando leggermente Mary che dorme profondamente e mi reco alla scrivania per scrivere una lettera a Regulus.

 

Caro Regulus,

come stai?

Lo so che non ti fa molto piacere risentirmi ma ho pensato che almeno per il periodo di Natale una lettera di auguri non guasta.

Comunque sono contento che Walburga e Orion ti abbiano riaccolto in casa nonostante ti abbiano visto parlarmi la scorsa estate, mi dispiace.

Comunque volevo dirti che ho assolutamente bisogno di parlarti, spero che quando tornerai ad Hogwarts potrai trovare un momento per fare una chiacchierata tra vecchi fratelli.

Ancora grazie se leggerai la lettera senza gettarla via.

Sirius.

 

Scrissi la lettera e restai immobile proprio quando una mano mi si posava sulla spalla.

Mi voltai e vidi Mary che mi sorrideva comprensiva.

<< Non volevo spiarti, scusa.. >> disse posandomi una mano tra i capelli.

Chiusi gli occhi a quel tocco e sorrisi di rimando.

<< Sei la mia ragazza e voglio condividere con te ogni mio pensiero, ora però torniamo a letto… >> gli risposi e dopo averla presa fra le braccia la posai nel letto accanto a me.

La baciai dolcemente sulla spalla e poi entrambi ci riaddormentammo stanchi ma contenti di essere lì in quel momento.

 

 

 

* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * 

 

 

 

Il mattino dopo quando Lily si alzò andò in bagno per farsi una bella doccia calda.

Quando era lì sotto nulla poteva distrarla dai suoi pensieri, nulla poteva infastidirla.

Quella mattina non cantava però perché era confusa e ancora non aveva inventato una canzone per la confusione.

Per la felicità ce l’aveva, per la tristezza pure ma per la confusione..nulla.

Entrò nella doccia mentre l’acqua scorreva veloce sopra di lei.

Restò quasi un quarto d’ora sotto la doccia bollente poi uscì e indossò la canottiera e i pantaloncini attillati neri con sopra l’accappatoio visto che ancora non si sentiva proprio a  suo agio nella stessa stanza con James.

Uscì dal bagno e vide che James dormiva ancora.

Sorrise e davanti allo specchio cominciò a pettinarsi i capelli con la sua spazzola di legno.

Pochi istanti e quando si voltò James la guardava con le guance arrossate.

<< Che c’è? >> domandai subito guardandolo.

<< N- niente è…è…è che hai due gambe meravigliose! >> rispose lui sorridendomi e guardandomi le gambe scoperte.

Sorrisi e mi alzai per avvicinarmi al letto.

Mi stesi accanto a lui e gli sorrisi.

Mi prese dolcemente la testa e se la posò sopra le gambe mentre mi carezzava dolcemente la testa.

Alzai la testa fino a dargli un bacio sulle labbra poi anche lui si stese e mi abbracciò e baciò.

Tolsi l’accappatoio e gli passai una mano tra i capelli.

Sorrisi e lui si stese sopra di me ad abbracciarmi come se fossi sua.

In realtà ero davvero sua.

Alle dieci e mezza scendemmo assieme mano nella mano in cucina per fare colazione dove già tutti si erano rifugiati.

<< Buongiorno! >> esordii entrando e guardando cosa cucinavano i miei amici

Tutto l’entusiasmo di quando ero entrata in cucina sparì vedendo che Alice stava cercando di scaldare del latte nel frigo.

<< No, no, no! Lascia fare a me! >> le dissi prendendole il pentolino.

Scaldai il latte normalmente e lo porsi a tutti i miei amici che sorrisero felici.

<< Davvero complimenti Lily…io non saprei usare tutti quei pomelli! >> disse Sirius osservandomi attentamente.

Risi e poi mi sedetti accanto a James sorridente.

 

 

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Capitolo 11
*** Godric's Hollow ( part 2 ) ***


11. Godric’s Hollow ( part 2 )

 

 

Supercalifragilistichespiralidoso

anche se ti sembra che abbia un suono spaventoso
se lo dici forte avrai un successo strepitoso
supercalifragilistichespiralidoso

 

Questo non era decisamente il modo in cui volevo essere svegliato.

No assolutamente.

La mia adorata  ragazza.

No un momento…tecnicamente lei NON è la mia ragazza visto che ufficialmente non gliel’ho chiesto.

Accidentaccio, ma sono scemo?

Bene, è mezz’ora che sta sotto la doccia a cantare questa canzone orribile e io me ne sto immobile.

Il vecchio James solo sapendo che Lily Evans era completamente nuda nella doccia del suo bagno sarebbe corso dentro tutto vestito.

Si esatto, il vecchio James.

Ma io ero cambiato, avevo più rispetto per Lily di quanto ne avessi con Albus Silente.

Mi alzai senza sapere cosa fare e bussai alla porta del bagno.

<< James sei tu? >> domandò Lily da dentro.

<< Si, posso? >> domandai di rimando.

<< Si! >> gridò in risposta.

Quando entrai era ancora sotto la cabina doccia che aveva i vetri opacizzati.

<< Volevi qualcosa? >> domandò lei affacciandosi solo con la testa dalla porta della doccia.

<< Niente, volevo vederti… >> risposi io sorridendo e sedendomi sul water.

<< Non canti più? >> le domandai serio.

<< Non sono così brava e se mi stai a sentire stono come una campana! >> rispose lei.

Passarono momenti di puro silenzio in cui lei si muoveva lentamente sotto la doccia bollente.

<< Devi fare la doccia? >> mi domandò dopo un po’.

<< Si, se devi cambiarti esco… >> risposi cominciando ad alzarmi.

<< No…veramente visto che di solito faccio la doccia di un’ora pensavo che magari, potresti entrare con me >> disse lei fermandosi sotto la doccia.

Sapevo quando si vergognava.

Cominciava a balbettare leggermente e faceva delle pause mentre parlava.

<< Sei sicura che per te vada bene? >> domandai serio mentre mi si tingevano leggermente le guance di rosso.

La sentii annuire così cominciai a togliermi i vestiti e dopo due minuti entrai nella doccia.

Lei era lì, Dio quant’era bella.

Era perfetta, con le curve al punto giusto e i capelli bagnati che le ricadevano sulla schiena appesantiti dall’acqua.

Aveva le guance completamente rosse dalla vergogna ma continuava a fissarmi.

Dopo vari minuti di silenzio mi avvicinai e le bacia dolcemente il collo.

Lei ricambiò, si sentiva più a suo agio ora.

Lentamente le posai una mano dietro la schiena e l’altra tra i capelli bagnati.

La baciai dolcemente sulle labbra per diversi minuti, era peggio di una droga per me, starmene lì sotto con lei la ragazza che avevo sempre desiderato.

Mi staccai lievemente dalle sue labbra e la guardai negli occhi.

Quegli occhi così profondi e chiari.

<< Visto che non te l’ho mai chiesto ufficialmente…Lily vuoi essere la mia ragazza? >> le sussurrai piano.

Lei, come in risposta mi si avvicinò e alzandosi in punta di piedi mi mise le braccia al collo baciandomi.

Si staccò leggermente.

<< Se non l’avessi capito, questo era un si! >> mi soffiò all’orecchio tornando poi a baciarmi dolcemente.

Finalmente ora avevo tutto ciò che avevo sempre desiderato.

E’ strano come io abbia trovato tutto qui, sotto una doccia in cui mi sono lavato per quasi diciotto anni.

Quando finalmente uscimmo dalla doccia lei si vestì con calma indossando un paio di jeans stretti scuri e sopra un maglioncino verde chiaro.

Io invece misi un paio di Jeans e una felpa nera.

Scendemmo in salotto dove già tutti avevano fatto colazione da un pezzo.

<< Finalmente i piccioncini si sono degnati di unirsi a noi! >> disse Sirius ridendo.

<< Eh si…devo ammettere che la mia bella stamattina mi ha tenuto occupato! >> risposi  gettandomi sul divano mentre Mary e Alice guardavano Lily sorprese.

<< Dovevi proprio dirlo Potter? >> domandò Lily scherzando e sedendosi accanto a me con la testa posata sulla mia spalla.

<< Allora…si può sapere che avete fatto voi due stanotte? >> mi incalzò Remus curioso.

<< Oh Rem, stanotte abbiamo dormito della grossa, stamattina però… >> cominciai prima che Lily mi desse una gomitata sulle costole.

<< Scusatelo, non sa quando può parlare o quando deve tacere! >> disse Lily sorridendomi.

Tutti risero sonoramente mentre io cominciavo a fare il solletico sui fianchi di Lily.

Nel giro di pochi minuti tutti avevamo circondato  Lily e le facevamo il solletico comprese le sue amiche.

<< Basta vi prego, basta! >> gridò lei ridendo come una pazza furiosa.

<< Smetteremo solo quando prometterai che ti bacerai con James davanti a noi! >> proclamò Mary ridendo Malandrina.

<< Oh dai ragazzi! >> disse James smettendo di toccare la sua ragazza.

<< D’accordo d’accordo, lo bacio, diciamo che mi riesce molto bene! >> disse lei alzandosi e avvicinandosi a me.

Sentivo il suo respiro leggermente sopra al petto visto che era più bassa di me di più o meno dieci centimetri.

Sentivo il suo profumo inebriarmi e darmi alla testa, poi le nostre labbra si unirono ancora e ancora per diverse volte.

<< Ok, ci crediamo che state insieme ora potete smettere di baciarvi! >> disse Sirius buttandosi nella poltrona.

Ma non mi staccai da lei anzi mi sedetti sul divano con lei sopra sempre baciandola.

<< Mamma mia che smielati! >> disse Mary andando verso Sirius e sedendosi sulle sue gambe.

 

 

 

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Notte fonda.

Non starò un po’ correndo con James?

Gli voglio bene certo ma è così strano, passare i momenti della vita con lui così vicino.

Cioè nel giro di un mese sono cambiata davvero.

Errato…tu lo hai sempre amato!

Confermo!

Ma che diavolo dite?

Lily perché ogni volta che lo vedevi cominciavi a insultarlo nel peggiore dei modi?

Lo odiavo!

Per una volta credo abbiano ragione Mary e Alice…

Mi abbandoni così anche tu? E Emmeline?

La penso come loro, insomma Lily mi ricordo che ogni volta che lo vedevi cominciavi a borbottare su quanto lo odiassi, ma sappi che dall’odio si crea amore.

Da dove proviene questa vena poetica?

Ah ah! Spiritosa!

Lily andiamo chi vuoi prendere in giro…tu lo ami!

Si si

Amore è una parola grossa non credete?

Oh ma è facile capire se lo ami…non ti batte il cuore quando lo vedi?

Io…ecco…si!

Lo ami…inutile negarlo.

E se lui non mia masse?

Oh Lil..ma sei impazzita? Sono sei anni che ti dice che ti ama!

Affermativo…

Ma se ti fa sentire meglio puoi domandarglielo…

Già già!

Bene…

 

<< James…James? >> bisbigliai richiamandolo dal sonno.

<< Mm…che c’è Lil? >> domandò lui aprendo gli occhi e voltandosi.

<< T- ti devo…chiedere…ti devo…ti devo chiedere una cosa! >> gli dissi arrossendo e abbracciandolo.

Lui restò in attesa di sentire la mia voce.

<< James…James…tu…tu…tu mi ami? >> domandai guardandolo negli occhi.

<< Oh Lily, ti amo, ti amo, ti amo! Ti amo per ogni sorriso che mi regali, ti amo per quegli occhi verdi meravigliosi che hai, ti amo per la tua intelligenza, ti amo quando mi sgridi, ti amo quando mi baci, ti amo sempre….e ti amo anche per il bel sederino che hai! >> disse lui sorridente.

Sorrisi anch’io e mi strinsi a lui con la testa posata sul suo petto.

<< Mi starai sempre accanto? >> domandai in un sussurro.

<< Rischierò la vita per te se serve! >> rispose lui posandomi una mano sulla schiena e l’altra sulla guancia.

Sorrisi e lo strinsi ancora più forte a me.

 

 

 

 

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Mary dormiva stringendo forte il cuscino a sé.

Restai immobile immerso nel silenzio e nell’oscurità, perché non riuscivo a dormire.

Tempo due minuti che mi ero appisolato e qualcosa bussò alla finestra.

Accesi la luce sul comodino e mi avvicinai cauto al vetro.

Un bellissimo allocco stava aspettando che gli prendessi dalla zampa una lettera sigillata con delle scritte sopra.

 

 

Sirius Alphard Black.

Godric’s Hollow, Slow Street 7.

 

Caro Sirius,

non posso negare di essere sorpreso di aver ricevuto questa tua lettera, certo la mamma mi ha rivoluto in casa visto che aveva già sopportato abbastanza sofferenze da te.

Voglio rispondere alla tua lettera con decenza.

Ad Hogwarts parleremo di ciò che vuoi dirmi anche se so già di cosa si tratta ma ti ascolterò ugualmente.

Sappi già da ora che non hai alcuna speranza ma come mi dicevi sempre da piccolo, tentar non nuoce.

Non metterti nei pasticci e soprattutto ti consiglio di staccarti da quei stupidi mezzosangue e ibridi di amici che ti ritrovi..

Adesso devo andare, ho una…riunione importante.

Tanti saluti.

Regulus Arcturus Black.

Toujours pur!

 

 

Non era più come una volta, no assolutamente.

Sentivo il tono freddo delle parole di mio fratello nonostante ci comunicavo attraverso la pergamena.

Sapevo dove doveva andare, le riunioni, anche quegli stupidi di Bellatrix e Rodolphus le chiamavano così.

Ed era tutta colpa loro, loro avevano convinto Reg a seguire la strada di Voldemort, loro che lo avevano condotto ad una morte assicurata.

Non volevo assolutamente finisse così, ricordo benissimo quando Regulus al primo anno di Hogwarts, nonostante io fossi Grifondoro diceva a tutti che grande e buona persona ero.

Poi dal terzo anno era cresciuto, aveva cambiato opinione, nostra madre gli aveva fatto il lavaggio del cervello.

E infine ora tornavamo a scriverci come due vecchi conoscenti che non si sentivano da mesi.

Come era potuto succedere?
In fondo lui, Sirius, voleva bene a suo fratello da sempre.

Un ricordo mi riaffiorò nella memoria.

 

 

Un uomo e un bambino di appena sei anni correvano verso la vetrina di un vecchio magazzino per entrare al San Mungo.

Varcarono la soglia osservando le mura spoglie e dirigendosi nel reparto riabilitazione dove un mucchio di maghi strani si aggiravano per i corridoi.

Il bambino continuava a guardarsi attorno stringendo forte il collo del padre che lo teneva fra le braccia.

<< Papà, Reg starà bene? >> domandò il bambino al padre.

<< Sirius, quante volte ti ho detto di non fare il fregnone! >> gracchiò in risposta il padre entrando in una stanzetta minuscola.

<< Walburga,tesoro >> proclamò l’uomo posando il bambino a terra.

Il piccolo salutò la madre con un bacio poi si diresse verso un lettino di fianco dove si trovava suo fratello.

<< Ehi Sir! >> gridò Regulus rizzandosi a sedere.

<< Reg! >> rispose Sirius abbracciando forte il fratello.

<< Che cosa ha avuto allora? >> domandò il padre dei ragazzi alla madre.

<< Questo sciocco ha mangiato uova di Doxy! >> strillò la donna indignata guardando il figlio minore che abbassava lo sguardo tremante.

Sirius gli posò una mano sulla spalla e gli sorrise amaramente.

<< Ehi Reg, facciamo così, quando esci da questo posto giochiamo ancora con la nuova scopa giocattolo che mi ha regalato papà…! >> gracchiò Sirius.

Regulus alzò lo sguardo e il suo volto si illuminò sereno.

<< Andiamo Sirius tuo fratello non merita le nostre attenzioni! >> disse Orion tirando via il figlio e guardando la moglie che aveva uno sguardo decisamente scocciato.

<< Odio stare insieme a questi ammassi di Sanguesporco e di ibridi!! >> disse Walburga voltandosi a guardare un bambino che era stato morso da un lupo mannaro.

Sirius guardò un ultima volta la madre per poi uscire definitivamente dalla stanza.

 

 

 

 

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Era proprio come al quinto anno.

Lui, Remus John Lupin si era nuovamente innamorato.

Accidentaccio, non doveva più accadere, se lo era ripromesso.

Con il mio problema avrei sicuramente messo in pericolo Amelia, la mia Amelia.

Ma dopotutto come avrei fatto a passare una sola giornata in sua assenza?

Lei è tutto, la mia terra, il mio mondo.

E io l’amo da morire, ma allo stesso tempo ho paura di ferirla se scoprisse del mio problema.

Dovresti parlarle…!

Lily mi direbbe così se fosse qui.

Bene allora è arrivato il momento.

<< Amy, tesoro svegliati, devo parlarti! >> gli sussurrai all’orecchio.

<< Sono sveglia, che c’è Rem? >> mi domandò lei.

<< Dobbiamo parlare…io…sono davvero…cioè lo so che…ma ti capisco se non vuoi…certo avere a che fare con uno come me…ti capisco… >> cominciai balbettando.

<< Rem avanti spara! >> mi disse lei leggermente scocciata prendendomi una mano calda.

<< Io…Amy io…io sono un lupo…un lupo mannaro… >> dissi d’un fiato.

La sua bocca si spalancò d’un botto e  i suoi occhi uscirono dalle orbite.

<< Ecco ora se non vorrai più stare con me ti capirò! >> dissi scendendo dal letto e andando verso al finestra.

Sentivo dietro di me i suoi respiri e poi dei lenti passi, si avvicinava.

<< Remus, io sono davvero dispiaciuta, non sono affatto disgustata da te…come hai potuto pensare una cosa del genere? >> mi domandò accarezzandomi la spalla.

<< Non ti ricordi già più? >> mi domandò.

La guardai senza capire e poi le sorrisi.

<< Già sei stata tu che al quinto anno hai fatto una campagna pro-lupi mannari… >> dissi sorridendo debolmente.

Lei mi abbracciò e mi scoccò un bacio sulla guancia.

<< Non devi pensare mai più che mi disgusti…chiaro? >> mi domandò con le braccia al collo.

Annuii poi la presi fra le braccia e tornammo a letto.

Ora ero più sereno e tranquillo.

Lei mi amava, lei era mia nonostante io fossi un ragazzo con un piccolo problema peloso!

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Capitolo 12
*** E di colpo il buio ***


 

 

12. E di colpo il buio

 

<< Buongiorno raggio di sole… >> mi bisbigliò James all’orecchio non appena aprii gli occhi.

Sorrisi di rimando e gli arruffai ancora di più i capelli già spettinati dalla notte.

Era davvero strano trovarsi lì, fra le braccia della persona che avevo sempre professato di odiare.

Quante cose erano cambiate nel giro di poco tempo…ma ora stavo bene.

James si alzò e cominciò a vestirsi.

<< Dai Lil vestiti che gli altri ci aspettano per il pranzo, alzati! >> mi disse James.

Da quando ero nata ero sempre una dormigliona.

Sbuffai e lo guardai ancora coperta dal piumone.

<< James…che ne dici se invece restiamo qui io e te da soli? >> domandai visto che ero troppo stanca per fare qualsiasi cosa.

James si avvicinò e sorrise baciandomi dolcemente la fronte.

Proprio quando si staccò lo presi per la camicia e lo buttai nel letto con me e lo abbracciai forte.

<< Dai Lil è tardi! >> disse lui voltando e prendendomi fra le braccia.

<< Uffa! >> sbuffai alzandomi e vestendomi.

Indossai un paio di pantaloni neri stretti con sopra una maglia nera e un maglione di lana bianco.

Lasciai i capelli sciolti a pizzicarmi dolcemente la schiena, poi feci il letto.

<< Sei pronta? >> domandò James entrando in camera.

Lo guardai e sorrisi per poi seguirlo di sotto.

<< ‘Giorno >> dissi alle mie amiche e ai Malandrini.

Tutti sorrisero e poi assieme iniziammo a mangiare.

<< Allora meta di oggi? >> domandai serena.

<< Io e Alice andiamo a pranzo fuori… >> disse Frank prendendo la giacca e uscendo con la sua ragazza.

<< Noi andiamo…a fare un giro… >> rispose Sirius uscendo con Mary.

<< Io e Remus andiamo a Londra >> disse Amelia uscendo.

<< E tu Emm? >> domandai ad Emmeline

<< o resto a casa invece…! >> disse Emmeline salendo in camera sua.

<< Bene bene bene…i nostri amici si sono dileguati…che facciamo noi? >> domandai voltandomi verso James.

Lui mi sorride e mi prende per mano uscendo di casa.

<< Aspetta James dove andiamo?? >> domandai seria.

<< Vieni! >> si limitò a rispondermi per poi smaterializzarci su una spiaggia sabbiosa.

<< D- dove siamo? >> domandai balbettando.

Mi prese per mano e mi condusse dietro a delle rocce enormi.

E lì dietro la spiaggia si innalzava una casa di due piani.

<< James di chi è questa casa? >> domandai seria voltandomi per cercarlo.

<< E’la casa al mare dei miei genitori! >> rispose lui pendendomi ancora per mano e  trascinandomi dentro.

Salimmo le scale che portavano di sopra ed entrammo in una cameretta tutta azzurra dove c’era un balcone abbastanza grande e da cui si poteva vedere benissimo la spiaggia.

Lui aprì la finestra e uscì poi parlò di nuovo.

<< Vieni qui… >>

Mi avvicinai sorridente e guardai il panorama ma quando mi rivoltai per dirgli quanto era bello non c’era più.

<< James? >> chiamai leggermente intimorita.

Lo cercai nel bagno. Nulla.

Andai al piano di sotto. Nulla.

Poi uno scricchiolio richiamò la mia attenzione.

Proveniva dalla cucina e subito mi ci diressi.

La porta della cantina era leggermente socchiusa mi avvicinai cautamente e la spalancai.

<< James? >> chiamai piano.

Nel giro di pochi istanti sei lampi di luci rosse mi colpirono in pieno petto.

E di colpo il buio.

Tetro e completo buio.

 

 

 

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<< Sono le sette di sera, come mai non sono ancora tornati? >> domandai agitata.

<< Non ne ho idea ma potrebbero essere imboscati da qualche parte a… >> cominciò Sirius prima che Mary notando la mia preoccupazione gli diede una gomitata.

<< Tranquilla Ali adesso chiamiamo qualcuno dell’Ordine e gli diciamo cosa è successo… >> mi disse Mary tranquilla.

<< Molto bene, allora io, Remus e Frank andiamo all’Ordine e torneremo presto! >> disse Sirius alzandosi.

Ma perché dovevano andare solo loro tre? Non capivo…

<< Scusate ma perché noi non dovremmo venire? >> domandai scettica.

<< Voi, siete ragazze e non vogliamo vi accada nulla >> disse Remus infilandosi il cappotto.

<< Oh Remus, taci, veniamo anche noi… >> disse Amelia infilandosi il mantello e il cappellino rosso.

<< Mary tu resterai qui! >> disse Sirius mentre Mary lo guardava rabbiosa.

<< Non sarai tu a dirmi cosa fare! >> rispose lei vestendosi.

Frank mi sorrise per poi tornare serio di botto.

<< Ragazze voi resterete qui! >> disse Sirius serio sbattendo la mano sul tavolo.

<< Sirius non puoi impedirgli di venire… >> disse Remus a malincuore aprendo il portone.

Sirius squadrò di brutto Mary poi si voltò e camminò e verso il cancello dove poi si smaterializzò da solo.

Quasi un quarto d’ora dopo erano tutti e sette davanti alla piccola casetta di Cassiopea.

Come al solito la voce di Moody chiese loro la parola d’Ordine.

<< Sirius, quanti sono i membri dell’ordine della fenice? >>

<< Trenta, trenta persone >> rispose il giovane proprio mentre il cancello cominciava ad aprirsi.

Quando entrarono nella casa trovarono i membri dell’Ordine silenziosi e seduti tutti nel salotto.

<< Salve ragazzi… >> bisbigliò Dorea facendoci accomodare.

<< Molto bene, qual buon vento vi porta qui stasera? >> domandò Silente seduto dietro ad una scrivania e con l’aria affranta.

<< Un momento prima di parlare di questo Albus, dobbiamo comunicare a tutti della morte di Francis Drake… >> disse Moody apparendo dalla penombra.

Tutti sospirarono e leggeri singhiozzi si smosserò tra i presenti.

<< Chi? >> domandò una donna seduta alla destra della professoressa Mcgranitt.

<< Bellatrix, Bellatrix Lestrange… >> sussurrò Moody in risposta.

<< Questo significa che… >> cominciò una donna prima di essere interrotta da Silente.

<< Si, hanno appena preso qualcun altro >>

Mi si mozzò il fiato.

James e Lily non erano rientrati, qualcuno era stato rapito e Francis Drake era morto.

<< Sirius dove sono Lily e James? >> domandò impercettibile Lyra guardando il ragazzo seduto di fianco a me.

Mi accorsi solo in quel momento che anche Sirius era sbiancato di botto .

Nella sala calò il silenzio rotto da un leggero singhiozzo di Mary che ora era stretta fra le braccia di Sirius.

<< DOVE SI TROVA MIO FIGLIO? >> gridò Dorea piangendo rumorosamente mentre il marito la abbracciava sconvolto.

<< Silente dobbiamo trovarli, sono solo dei ragazzi! >> gridò Minerva in preda al panico.

<< Calma, li ritroveremo, troverò James e Lily, li ritroverò… >> disse Silente alzandosi.

<< Dove li avete visti l’ultima volta? >> domandò Moody a Remus.

<< Questa mattina poi hanno detto che sarebbero usciti… >> rispose Remus paralizzato.

<< Sapete dove sarebbero andati? >> domandò una donna seduta dietro di me.

<< James voleva portare Lily nella vostra casa al mare… >> risposi io indicando i Potter.

<< Molto bene, Lyra riaccompagna i ragazzi a casa Potter  e anche Charlus e Dorea…Cassiopea vai con loro e anche tu Arabella… >> disse Silente cauto.

Mi alzai e mi avvicinai a Frank che mi abbracciò stretta.

<< Minerva, Moody, Shaklebolt e i fratelli Prewett con me… >> terminò il preside uscendo dalla casa assieme agli altri.

In breve tempo tutti sparirono mentre noi restammo qualche secondo immobili.

<< Andiamo Alice vieni… >> mi disse Frank seguendo gli altri che stavano uscendo.

Tornammo a casa in silenzio aspettando nuove notizie dagli altri membri dell’ Ordine.

 

 

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Accidentaccio come era freddo.

Sembrava di stare in una bolla di ghiaccio.

Non ricordavo nulla, solo che ero con Lily nella casa al mare.

Forse mi ero addormentato? No impossibile, d’accordo che sono un dormiglione ma…

Lily…accidenti devo trovarla!

Aprii lentamente gli occhi e mi ritrovai in una cella chiusa e buia.

Cercai la bacchetta ma non la trovai, naturale.

Tastai il territorio circostante e pochi secondi dopo trovai una mano gelata.

Era la mano di Lily lo capivo dalla delicatezza della pelle.

<< Lils? Lils? >> sussurrai cercando di sentire la sua voce.

<< Ja- James dove siamo? >> mi domandò lei tossendo rumorosamente.

<< Non lo so…Lily mi dispiace ho cercato di avvertirti ma non ci sono riuscito mi hanno schiantato in cinque >> risposi afferrandola tra le braccia.

<< Tranquillo…tranquillo…sono sicura che ci verranno a prendere…tranquillo >> rispose lei stringendomi la mano.

<< Credi che questo è il covo di Lord Voldemort? >> domandai carezzandole la testa leggermente spaventato.

Lei annuì poi tornò il silenzio.

<< James riesci a slegarmi queste corde? >> mi domandò dopo dieci minuti.

Cercai a terra qualsiasi cosa che potesse aiutarmi a liberarci delle funi e finalmente dopo cinque minuti trovai un chiodo arrugginito.

<< Aspetta ora ti libero, resta immobile però, è arrugginito il chiodo >> le dissi sfregando il chiodo nelle funi.

In poco tempo eravamo finalmente liberi.

Ci sedemmo vicini spaventati e vedevo i suoi occhi leggermente spauriti.

Poi dei passi ci richiamarono alla realtà.

<< Avery, controlla i nostri prigionieri >> gridò una donna con una voce molto simile a quella di Bellatrix Lestrange.

Il ferro della porta della cella si aprì sbatacchiando e un ragazzo dall’aria  malandata entrò accendendo la bacchetta.

<< State indietro o vi uccido! >> gridò .

Inutile, i due ragazzi non si sarebbero mossi per niente al mondo, erano troppo malconci.

<< Sporca Mezzosangue alzati, l’Oscuro Signore vuole parlarti >> disse Avery tirando Lily per i capelli che gemette rumorosamente.

<< Lasciala, lasciala >> gli gridai tenendola stretta per la mancia dell’abito.

Ma troppo tardi Lily venne costretta a seguire il Mangiamorte fuori dalla cella a suon di schiaffi.

Stava andando tutto per il verso sbagliato, mi avvicinai all’inferriata e cercai di scorgere una qualsiasi figura di donna dai capelli rossi, ma di lei nessuna traccia.

<< Lily! >> gridai forte in modo da farmi sentire ovunque lei fosse.

Ma dal soffitto si sentirono delle urla agghiaccianti,. Le sue urla.

<< Non lo sai che non devi mentire a Lord Voldemort? >> gridò una voce fredda che riconobbi come quella di Voldemort.

Ero agitatissimo e cominciai a girare per la cella in cerca di qualsiasi cosa per poter salvare Lily.

Vidi solo una finestra su cui mi arrampicai per vedere fuori e tentare di scoprire dove fossimo.

Ma di sotto si vedeva solo un immenso giardino.

Gridai cercando di farmi sentire fino al paesetto che si scorgeva lontano mentre le urla di Lily continuavano a trapassarmi il cranio.

Restai in silenzio agitatissimo quando le urla cessarono.

<< Bellatrix, riporta la nostra ospite nella sua cella… >> disse la voce fredda dell’uomo.

James sentì i rumori provenire da fuori della cella e si sedette con la schiena sul muro e le braccia sulla testa.

La porta si aprì e dentro vi rotolò Lily coperta di sangue.

Mi avvicinai cauto e le presi la testa fra le mani.

<< Lily, mi senti? >> le domandai spaventatissimo.

Lei aprì gli occhi e  sorrise tristemente aggrappandosi alla mia felpa.

Presi un fazzoletto dalla tasca e le ripulii le ferite lentamente.

Mentre le carezzavo una guancia poi vidi sul suo braccio delle cicatrici enormi.

Osservandole attentamente James capì che non erano semplici cicatrici era una scritta, una scritta spaventosa a dirla tutta: ‘’ Mudblood’’.

La strinse ancora più forte spaventatissimo e poi cominciò di nuovo a pensare sul da farsi.

 

 

 

 

 

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<< Accidenti dobbiamo trovarli! >> gridò Sirius arrabbiato mentre nel salotto tutti tacevano e Dorea singhiozzava silenziosamente tra le braccia del marito.

<< Calmati Sirius! >> gli sussurrò Mary quasi impercettibile.

<< Calmarmi? Calmarmi? Due dei miei migliori amici sono là fuori da soli ! >> gridò Sirius uscendo dalla stanza e correndo di sopra.

Era sempre stato un po’ impulsivo lo sapevo.

Mi alzai facendo segno a Mary di restare seduta tranquilla e raggiunsi Sirius nella camera dove dormivano Lily e James.

Era seduto sul letto voltato di spalle rispetto alla porta.

<< Sir, James e Lily se la caveranno >> gli dissi avvicinandomi.

<< Lo so che ho sbagliato a prendermela con Mary Remus… >> si limitò a rispondere lui mentre mi sedevo accanto a lui.

<< Cosa possiamo fare? >> mi domandò guardandomi negli occhi.

<< Non lo so…io non lo so Sirius, so soltanto che se non si sbrigando a trovarli potrebbe essere tropo tardi >> risposi amaramente.

Avevo sempre pensato che era meglio dire la verità piuttosto che raccontare una balla e magari far illudere una persona.

Sirius tornò a guardare fuori dalla finestra sconsolato.

Restammo molto così a pensare ad un modo per liberare i nostri amici quando Cassiopea entrò nella stanza.

<< Ragazzi, Charlus vuole parlarvi… >> disse carezzandoci le spalle.

Mi alzai seguito da Sirius in silenzio e scendemmo in salotto dove tutti erano rimasti agli stessi posti di prima.

<< Sirius, Remus sedetevi dobbiamo parlare… >> disse Charlus sorreggendo ancora la moglie.

<< Cosa è successo? Avete trovato Lily e James? >> domandò Sirius speranzoso.

Charlus scosse il capo debolmente.

<< Credo che i genitori di Lily abbiano il dovere di sapere dove si trovi la loro figlia… >> disse Charlus serio.

Nella stanza calò il silenzio.

<< Sua sorella sarebbe solo felice nel sapere che Lily sta rischiando la vita… >> disse sprezzante Alice.

<< Oh Ali non puoi dire una cosa del genere… >> le bisbigliai incerto.

Mi guardò severa come per dire che non conoscevo abbastanza bene la famiglia di Lily.

<< Non diremo nulla ai signori Evans fino a che Lily non sarà sana e salva assieme a James >> disse Sirius solenne.

Charlus ci guardò ad uno ad uno mentre annuivamo.

<< Molto bene… >> rispose alzandosi e andando in cucina seguito dalla moglie.

 

 

Note dell’autrice:

grazie grazie grazie a tutti!

Grazie grazie!

Un grandissimo grazie a tutte le mie recensitrici : LadySaika, bethpotter eendy_lily95.

Grazie a chi ha messo la storia tra le seguite:
1 - bethpotter
2 - Carlie Cullen
3 -
CharmedAlis
4 -
endy_lily95
5 -
fay90
6 -
Francy_Cherry
7 -
GinnyWealseyPotter
8 -
ily90
9 -
KikyMalandrina
10 -
LadySaika
11 -
LucASraa
12 -
MissHaley86
13 -
tice

 

Grazie a chi ha messo la storia tra le preferite:

1 - endy_lily95
2 -
Francy_Cherry
3 -
Jane95
4 -
LucASraa
5 -
_fresbee_

 

Grazie a chi ha messo la storia tra le ricordate:

1 - endy_lily95
2 -
misselisabeth
3 -
nenezebubba
4 -
Stecullen94

 

 

Grazie tantissimo anche a tutti coloro che leggono solo per passare il tempo!

lilylunapotter

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Capitolo 13
*** Il salvataggio ***


13. Il salvataggio

 

 

 

Una sola notte era passata dalla scomparsa dei miei migliori amici e non riuscivo a darmi pace.

Lily e James erano sperduti chissà dove senza aiuti e forse erano anche…

No!

James è sempre stato un ragazzo forte e Lily non è da meno quindi sono sicuramente vivi e vegeti!

Ora sono seduto in salotto dove ci sono alcuni membri dell’ Ordine venuti per una breve riunione.

<< Albus siamo riusciti ad estendere il campo delle ricerche a quattro luoghi importanti per l’Oscuro Signore… >> cominciò Ted seduto poco lontano dal camino.

Silente restò in attesa e subito quattro persone parlarono.

<< Il vecchio orfanotrofio… >> disse la professoressa Mcgranitt.

<< La vecchia baracca di Orvoloson Gaunt… >> disse Moody.

<< Hogwarts… >> dissero contemporaneamente i fratelli Prewett.

<< E la vecchia casa dei Riddle… >> terminò Shaklebolt.

<< Molto bene, escluderei da subito Hogwarts…non riuscirebbe a superare le barriere benché con un esercito grande come tutta l’Inghilterra… >> disse Moody calmo.

<< Se posso permettermi io escluderei anche il vecchio orfanotrofio…è stato distrutto mesi fa e non credo sia possibile che abbia scavato nelle fondamenta >> disse una donnetta dagli occhi azzurri.

<< Molto bene…Andromeda, i fratelli Prewett, Ted, Moody e Hagrid voi andrete alla baracca dei Gaunt…Minerva, io, Lyra, Shaklebolt e i signori Hitchens andremo a casa Riddle… >> disse Silente.

Mi aspettavo che chiamasse anche noi, nonostante fossimo giovani ma non ci aveva nominato.

Se quel pazzo di Silente credeva davvero che me ne sarei stato con le mani in mano mentre Lily e James rischiavano di morire si sbagliava di grosso.

<< Voglio combattere anche io! >> dissi alzandomi.

Lo sguardo di Dorea e Charlus si posò su di me.

<< Anche noi vogliamo venire… >>> disse Alice alzandosi insieme a Amelia, Mary, Emmeline, Remus e Frank.

Li osservai e sorrisi notando come erano sicuri.

<< Voi non andrete da nessuna parte! >> gracchiò la signora Hitchens facendo risedere la figlia.

Ma Alice non si scoraggiò anzi si rialzò e sorrise a Frank.

<< Non potete costringerci a restare qui…>> dissi serio.

<< Oh si che possiamo, siete solo dei ragazzi e siamo ancora liberi di decidere per voi! >> rispose Dorea rabbiosa.

<< Sirius, Dorea ha ragione… >> disse Minerva rivolta a me.

Scossi il capo fortemente.

<< Credo che abbiamo il diritto di venire a salvare i nostri amici, siamo grandi abbastanza da far parte dell’Ordine e non da salvare i nostri amici?...E comunque sia credo che più siamo meglio è! >> disse Mary gesticolando.

Gesticolava sempre quando era agitata e nervosa.

<< Io invece credo signorina Mckinnon che lei si debba sedere e stare in silenzio! >> disse una donna uscendo dalla penombra.

<< Basta litigare non ci porterà a nulla…i ragazzi resteranno qui! >> disse Dorea mentre Charlus le cingeva le spalle.

<< Non possiamo obbligarli a restare, sono maggiorenni! >> disse Moody rabbioso scattando in avanti.

<< E vuoi darli in pasto come carne da macello Alastor? >> gridò Dorea arrabbiatissima.

<< Credo solo che abbiano il diritto di decidere da sé ! Non sei la loro madre! >> rispose l’uomo indicando prima noi giovani poi Dorea.

<< Invece si…Sirius è mio figlio e Alice ha i suoi genitori! >> urlò Dorea scattando anche lei in avanti.

<< Basta…i ragazzi hanno tutti compiuto diciassette anni e sono in grado di decidere da soli se vogliono venire…quindi… Black Vance e Mckinnon seguiranno me e gli altri mentre Paciock, Hitchens, Bones e Lupin andranno con gli altri… andiamo! >> disse Silente scortandoci fuori sotto lo sguardo contrariato dei Potter e degli Hitchens.

Seguii Silente e gli altri dell’Ordine in silenzio prima di fermarci in uno spiazzo in mezzo al bosco.

<< Molto bene, avranno sicuramente una tattica di difesa perciò Black stai sempre vicino a Shaklebolt, Mckinnon sempre vicino a Lyra, e Vance sempre vicino alla professoressa Mcgranitt…dobbiamo fare assoluto silenzio, quando e se vi dirò scappate, voi scapperete, se vi dirò di abbandonare lì il mio cadavere o quello di qualcun’altro dovete farlo, se vi dirò di prendere Lily e James e scappare senza di noi adulti lo farete. Ci sono domande? >> ci disse Silente fissandoci seriamente preoccupato.

Scossi il capo leggermente e anche Mary e Emm fecero lo stesso.

Ci smaterializzammo ognuno attaccato al proprio accompagnatore e arrivammo in una casa non troppo bella che era circondata da un immenso giardino.

Alcune finestre erano rotte come anche la porta e alle mura portanti mancavano alcune pietre.

L’edificio era completamente ricoperto di edera scura che bagnata dalla pioggia faceva macabri giochi di luce.

Il giardino era davvero malcurato ma un tempo doveva essere molto bello visto che c’erano roseti e aiuole ovunque.

E infine giù al confine dove si trovava un enorme cancello c’era una vecchia catapecchia dove le luci erano accese.

<< Andiamo… >> sussurrò Silente dirigendosi verso la casa.

 

 

 

 

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<< Mio signore devo portarle la prigioniera? >> domandò un uomo dalla folta capigliatura bionda.

La persona con cui stava conversando era seduta su una poltrona davanti al camino e tamburellava le dita contro il bracciolo.

Sorrise malignamente poi si voltò per vedere il suo servo.

<< Si Lucius, porta qui al schifosa mezzosangue! >> rispose l’uomo in un urlo.

Il biondo si inchinò e sparì proprio quando nella stanza apparve una donna dai capelli corvini e le palpebre pesanti.

<< Bella…chiama Nagini, la sua cena è quasi pronta… >> proclamò l’uomo ridendo rumorosamente.

La donna sorrise e oltrepassò la porta a passi decisi e lunghi.

<< Lasciala stare, lasciala, prendete me, prendete me! >> gridava James al piano di sotto.

Inutile.

Pochi istanti e il Mangiamorte apparve trascinandosi una Lily ancora ferita dietro.

<< Molto bene, sudicia sporca mezzosangue, questa è l’ultima possibilità che ti do per dirmi dove si trova il quartier generale dell’Ordine della fenice dopodiché andrai in pasto a Nagini… >> disse Voldemort ancora seduto sulla poltrona rossa.

Lily scosse il capo e Voldemort rise avvicinandosi a lei.

<< Credi davvero di poter resistermi? >> domandò Voldemort.

In un momento Lily si sentì la testa pesante come se qualcuno volesse penetrargliela.

<< A-ah qualcuno ha studiato l’occlumanzia… >> bisbigliò Bellatrix riapparsa nell’oscurità con un enorme serpente che le strisciava tra i piedi.

Voldemort rise più forte per poi estrarre la bacchetta dal mantello nero.

La passò non troppo delicatamente sotto il mento della giovane in cui si conficcarono alcune schegge di legno.

Lei restò impassibile, immobile di fronte al mago più potente di tutti i tempi.

<< Sai brutta Mezzosangue che fine fa chi non obbedisce a Lord Voldemort? >> domandò il mago.

<< Va all’inferno! >> disse Lily sputandogli in viso.

L’uomo rise più forte .

<< Crucio! >> gridò.

E il corpo di Lily si contorse a terra mentre le sue mani cominciavano a sanguinare.

<< Crucio! >> gridò ancora l’uomo.

Pochi minuti e il corpo di Lily restò immobile steso al centro della stanza.

<< Molto bene, Nagini la cena! >> disse l’uomo.

L’enorme serpente cominciò a strisciare nella stanza diretto verso Lily.

 

 

 

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Silente spalancò la porta ed entrò seguito da tutti noi.

Salimmo al piano superiore dove si sentiva un leggero vociare.

Il nostro preside si voltò e si portò un dito alla bocca per dirci di fare silenzio.

Salimmo le scale il più silenziosamente possibile fino a che ci ritrovammo davanti ad una porta lievemente aperta da cui potevamo vedere due uomini e una donna seguiti da un serpente.

E a terra il corpo in fin di vita di Lily.

Silente alzò la bacchetta contemporaneamente a quella di Shaklebolt.

E in pochi istanti Bellatrix Lestrange e Lucius Malfoy restarono pietrificati dall’incanto Petrificus.

Entrammo tutti nella stanza muniti di bacchette e pronti all’attacco.

<< Ah Silente, ti sei unito a noi per il banchetto! >> gridò Voldemort ridendo rumorosamente e indicando Lily.

Il serpente l’aveva ormai avvolta tutta e la stava strozzando.

<< Relascio! >> dissi e subito il serpente venne sbalzato lontano dalla mia amica che rimase però svenuta.

<< Sudicia sporca babbanofila che non sei altro lascia stare il mio serpente! >> gridò l’uomo alzando ancora di più la bacchetta.

Un lampo di luce rossa e uno di luce verde si incontrarono a metà della stanza sfoderando getti di luce che caddero ovunque.

<< Vance e Mckinnon prendete Lily e uscite di qui…Black, Shaklebolt, Minerva e gli altri cercate James! >> gridò Silente mentre il suo polso vibrava vistosamente.

Io e Mary ci avvicinammo a Lily mentre Sirius e gli altri scendevano di sotto a cercare James.

<< Avanti Mary tiriamola su! >> gridai mentre Mary tirava Lily per un braccio.

<< Non ci riesco…Emm non ci riesco! >> mi rispose Marlene triste e con le lacrime che colavano sulle guance.

Qualcosa mi afferrò la gamba e quando mi voltai vidi l’ enorme serpente che cominciava a stritolare me, Mary e Lily tutte in una volta.

<< Emm riesci a sfilarmi la bacchetta dalla tasca? >> mi domandò Mary che si dimenava vistosamente.

Scossi il capo mentre tentavo di sorreggere la testa di Lily con la mia e di respirare.

Sentivo l’aria nei polmoni schizzarmi via e il sangue arrivarmi al cervello.

<< Dobbiamo fare qualcosa Mary! >> le gridai.

Poi di colpo vidi che i suoi occhi si appesantirono fino a  chiudersi.

<< Mary, Lily! >> gridai forte.

<< Relascio! >> gridò una voce alle mie spalle.

Per la seconda volta l’enorme serpente Nagini venne sbalzato contro al porta dove rimase immobile.

Mi voltai e vidi James e Sirius che si avvicinavano e gli altri membri dell’ Ordine che aiutavano Silente.

<< Avanti Emm alzati! >> disse James tendendomi una mano.

Sirius afferrò Mary sulla schiena e James prese il corpo svenuto di Lily fra le braccia.

Era una scena terrificante.

Lily aveva le braccia e la testa che penzolavano senza vita e era piena di ferite e cicatrici.

Sul viso oltre che ad enormi graffi aveva un occhio nero e una ferita aperta sulla fronte.

Uscimmo da quel posto seguiti dalla Mcgranitt e fuori incontrammo gli altri membri dell’Ordine che erano andati alla casa dei Gaunt.

<< Come sta? >> domandò Alice andando incontro a Lily e James.

<< Dobbiamo subito portarla al San Mungo! >> disse James in un grido che lacerò l’aria.

<< No ci sono delle spie dobbiamo tornare a casa di Cassiopea forza! >> disse Andromeda porgendoci le braccia per smaterializzarci verso al casa.

Apparimmo dopo alcuni istanti e portammo dentro Lily e Mary.

James posò Lily su un letto in una camera al piano superiore e Sirius posò Mary nella camera singola del corridoio superiore.

Restai parecchi istanti sulla porta a vedere Andromeda che curava le ferite profonde di Lily mentre James la guardava preoccupato.

 

 

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Restai immobile, steso accanto a Lily mentre gli altri scesero di sotto ad aspettare Silente e gli altri dell’ Ordine.

L’avevamo scampata bella, sia io che Lily.

Ora la guardavo stesa inerme su un fianco i capelli sporchi di sangue incrostato e le guance tutte nere.

Era davvero malridotta, Voldemort doveva davvero averla torturata tantissimo e quel suo serpente aveva messo la firma sul suo attestato di morte.

Per un soffio la mia Lily era viva e io mi sento completamente colpevole.

Io l’avevo portata alla casa al mare nonostante sapessi che potevano esserci di problemi, che sciocco sono stato.

Ma lei è sempre meravigliosa anche con l’occhio gonfio e quelle stupide cicatrici sul braccio,

‘’ Mudblood ‘’, che sciocca parola senza significato.

Le presi dolcemente la mano e notai che era davvero fredda così le rimboccai ancora le coperte prima di cadere anche io in un sonno profondo.

 

Quando mi risvegliai il mattino dopo Lily era ancora stesa accanto a me.

La abbracciai più forte e per la prima volta le lacrime scesero sul mio volto segnato dai giorni in cui ero rimasto chiuso in cella.

Erano calde e allo stesso tempo gelide.

Solcarono le guance e subito dopo le asciugai prontamente con la manica.

Intanto nella stanza si erano uniti a me Mary, Alice, Frank, Amelia, Emmeline, Sirius, Frank e Remus.

Mary si era svegliata proprio quella notte ed ora era decisamente più in forma.

 

Si erano seduti tutti in qualche angolo della stanza buia e aspettavano con ansia il risveglio di Lily.

Sirius si alzò e si avvicinò a me.

<< James noi scendiamo a  mangiare, se vuoi dopo torniamo su… >> bisbigliò Sirius con lo sguardo triste.

<< Si certo… >> risposi confuso tornando a stringere Lily tra le braccia.

 

 

 

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Era passato solo un giorno da quando eravamo riusciti a salvare Lily ma ancora Silente e i membri dell’Ordine non si vedevano.

Scesi le scale dopo aver voltato le spalle a James, lo capivo poveretto.

Lily era la sua ragazza e se fosse successo qualcosa a Mary anche io le sarei rimasto accanto.

Povera Lils.

L’avranno torturata in un modo brutale, ma ciò che mi fa più rabbia è che in quella stanza c’era anche la mia perfida cugina Bellatrix.

Mi sedetti sul divano accanto a Dorea e Charlus che ora erano decisamente più tranquilli col figlio a casa.

<< Allora James non scende per il pranzo? >> mi domandò Dorea con lo sguardo basso.

Scossi il capo senza fiatare e cominciai ad apparecchiare.

<< Gli altri sono tornati? >> domandai a Cassiopea che sedeva stanca su una poltrona.

Anche lei scosse il capo senza fiatare.

<< Minerva, Moody e Hagrid sono andati a  cercarli…dicono che a casa Riddle non ci sono…cioè sono rimasti tutta la notte lì e non hanno visto nessuno uscire… >> disse Charlus serio.

Tornai ad apparecchiare in silenzio mentre nella cucina entravano anche i miei amici.

A pranzo mentre mangiavamo si udiva solo il rumore delle posate che tintinnavano ma nessuno osò parlare o fare domande.

Guardai la tavolata.

Sembravano tutti stanchi e dall’aria afflitta.

Alice non toccò cibo e nemmeno Mary entrambe troppo preoccupate per la loro migliore amica.

Strinsi la mano di Mary sotto il tavolo e la incitai a mangiare ma lei scosse il capo e tornò a fissarsi le mani.

Alice di fronte a lei non era da meno.

Aveva due occhiaie da far paura e gli occhi rossi di pianto.

Quanto soffrisse solo lei poteva saperlo.

Alzò lo sguardo e mi fissò per un istante negli occhi poi si voltò a guardare Mary.

<< Scusatemi… >> disse alzandosi piano e  correndo di sopra con le lacrime agli occhi.

Frank tentò di alzarsi ma Dorea lo fece risedere notando Mary che si alzava e la seguiva silenziosamente.

Guardai Dorea che scosse il capo e mi sorrise teneramente.

 

 

 

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<< Posso? >> domandò Mary sedendosi accanto a me.

Le sorrisi nonostante le lacrime scendessero sulle mie guance rosee.

<< Mary senti a me dispiace di essere così fragile ma… >> cominciai prima di essere interrotta.

<< Ali non devi dire così…anche io sono fragile e tristissima in questi giorni ma se Lily fosse qui ci direbbe di restare unite e di non piangere…E poi lo sai lei è così forte, si riprenderà in un baleno! >> le dissi stringendole le spalle.

<< Lo spero perché mi manca da impazzire. Mi mancano i suoi sorrisi, i suoi scatti d’ira…tutto! >> dissi con un sorriso sul volto.

<< E poi se James è con lei stai pur certa che si risveglierà, chissà magari con un bacio… >> ipotizzò lei.

Sorrisi ancora poi decisi che era arrivato il momento di parlarle di una faccenda importante.

<< Mary, devo dirti una cosa… >> sussurrai piano.

Alzò un sopracciglio e mi fissò spaventata.

<< Ho un ritardo… >>bisbigliai prima che lei cadde dal letto.

 

 

 

Note dell’autrice:

Salveeeee!

Vi comunico già da subito che oggi sarò breve anzi brevissima!

Grazie innanzitutto a tutti quelli che leggono, che mettono la storia sulle preferite, sulle ricordate o sulle seguite.

Grazie grazie grazie graaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaazie!

 

Prima di lasciarvi ancora una volta però vorrei chiedere a tutti i lettori di lasciare una piccola recensione anche con consigli o commenti negativi.

Grazie in anticipo.

Lilylunapotter!

 

 

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Capitolo 14
*** Risvegli e nuove perdite ***


14. Risvegli e nuove perdite

 

 

<< Spero almeno che tu l’abbia detto a Frank! >> bisbigliai impercettibile.

Io e Alice eravamo in salotto al buio mentre lei si faceva una bella scorpacciata di torta di melassa.

Scosse il capo.

<< E quando credi di dirglielo? >> domandai ancora.

Fece spallucce.

Mi stava mandando su tutte le furie.

<< Ah ora capisco vuoi dirglielo quando il pargoletto sarà già nato…bene… >> sussurrai.

<< Oh Mary vieni qui, non è detto che aspetto un bambino!...Magari è solo un ritardo e basta! >> disse lei.

Risi silenziosamente poi presi una forchetta e mi sedetti accanto a lei per mangiare la torta.

<< Comunque sia credo che tu debba parlargli… > dissi seria nonostante avessi la bocca piena.

<< La verità Mary e che io ho paura della sua reazione… >> bisbigliò lei in risposta.

Corrucciai la fronte e lei capì che non avevo capito.

<< Sai per quanto Frank sia un ottimo ragazzo non credo gli piacerà sapere di essere diventato padre all’età di diciassette anni! >> disse lei infilzando un pezzo di torta malignamente.

<< Avanti Ali Frank è un bravo ragazzo…non scapperà! >> dissi cingendole le spalle.

Passarono alcuni minuti di silenzio rotti soltanto dal nostro tintinnare delle forchette che infilzavano, non troppo delicatamente, la torta fatta da Dorea.

Il chiarore della luna ci illuminava debolmente i visi ancora segnati dallo scontro di qualche giorno prima.

<< Sai Ali mi sento proprio perfida… >> dissi in un sussurro.

<< Anche io…Lily non si è ancora svegliata e noi ci preoccupiamo dei miei problemi…siamo davvero crudeli >> disse Alice posando la forchetta e allacciandosi la vestaglia.

<< Sai Mary tu mi ricordi molto mia nonna…era una donna davvero bella e piena di energia…sempre pronta a spronarmi per fare ciò che più mi piaceva…e io invece sono stata una nipote orribile…mai mi sono preoccupata per lei pensavo sempre e solo a me… >> bisbigliai.

<< Che vuoi dire? >> le domandai curiosa.

Sapevo che Alice non parlava spesso di sua nonna visto che l’aveva persa quasi due anni prima e ancora non aveva superato la sua morte.

La nonna di Alice era una donna molto bella, era un Auror ed era stata  uccisa da Rabastan Lestrange.

Alice e sua nonna erano sempre andate molto d’accordo, insieme facevano un sacco di cose ma ciò che più le legava era il giardinaggio.

Non quello che si fa quotidianamente, loro amavano osservare le piante nei loro luoghi naturali.

Spesso partivano per delle vacanze di quattro giorni e andavano a osservare le piante di ogni parte del mondo.

<< Ne ho parlato solo a Lily di questa cosa…sai bene come è morta mia nonna…ma non sai che se è morta è solo colpa mia… >> cominciò.

La fissai attendendo il suo continuo.

<< Un giorno mia nonna e mia mamma litigarono profondamente e nessuna delle due volle chiedere scusa…mia nonna mi chiese di andare con lei in Italia per cercare le ginestre delle piante tipiche del posto.

Rifiutai perché volevo stare vicino a mia madre e lei decise di partire ugualmente nonostante il pericolo di una guerra in corso.

Prima che partisse le chiesi ancora una volta di far pace con mia madre…lei rifiutò e litigammo, poi lei partì.

Passò una settimana e di lei ancora non si vedeva neanche l’ombra.

Alla fine io e mia madre decidemmo di andare a cercarla convinte che si fosse rintanata da qualche parte perché dispiaciuta del litigio.

Quando arrivammo in Italia la cercammo in lungo e in largo senza trovarla, tornammo a casa e il nonno ci diede una lettera in cui vi era scritto della sua morte.

Voldemort l’aveva torturata fino alla morte per sapere dove ci trovassimo noi.

Mia nonna non parlò ma rimase uccisa e il suo corpo non è mai stato ritrovato.

Da quel momento mi sento una persona davvero perfida… >> terminò lei.

<< Oh Alice credo che tua nonna sarebbe fiera di te… >> le bisbigliai carezzandole una mano.

<< Fiera di aver avuto una nipote come me? Una nipote che come ultima cosa prima della sua morte ci litigasse? Non credo…e nonostante tutto lei ci ha salvato… >> disse con le lacrime agli occhi.

<< Alice, io non ho mai conosciuto tua nonna ma sono sicura di quello che dico…tua nonna è fiera di te anche ora…lo sarà sempre…perché avere una nipote come te…buona, sincera e sempre disposta ad aiutare gli altri…è una grande gioia! >> le dissi consolandola.

Sorrise debolmente poi si alzò e si diresse in camera sua senza fiatare.

 

 

 

 

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Ero steso da due giorni accanto a Lily e ancora lei non si era risvegliata.

Ripensai molto a ciò che era accaduto, a tutto quello che avevamo passato.

La strinsi più forte a me e poi la guardai.

Quando riposava era davvero bella.

Mi avvicinai piano e le sfiorai le labbra con le mie.

Quando mi staccai decisi che era al sicuro che potevo allontanarmi un momento da lei, giusto per fare uno spuntino.

Mi alzai e mi diressi verso la porta quando un gemito mi fece sussultare

Mi voltai e la vidi con gli occhi aperti .

Mi avvicina cautamente e mi ridistesi sul letto.

<< Lily… >> sussurrai.

Lei mig guardò e sorrise debolmente prima di abbracciarmi più forte che poté.

<< Mi sei mancata piccola! >> le sussurrai all’orecchio mentre lei mi stringeva.

<< Anche tu…è stato orribile…io credevo di morire… >> bisbigliò lei staccandosi un po’ da me.

<< E gli altri come stanno? >>mi domandò.

La guardai triste.

Silente e gli altri non erano ancora tornati.

<< Lil, gli altri devono ancora tornare… >> sussurrai.

Mi guardò e le lacrime scesero calde sulle sue guance, io gliele asciugai e poi la abbracciai più forte.

 

 

Il mattino dopo quando ci svegliammo scendemmo a colazione e tutti festeggiarono il ritorno di Lily.

<< Oh Lily mi sei mancata da morire! >> disse Alice abbracciandola.

<< Anche voi! >> rispose lei ricambiando il gesto.

<< Lily cara sono felice che tu stia bene! >> disse mia madre carezzandole una spalla.

TOC TOC

Andai ad aprire e poi tornai in salotto seguito da Ted, Andromeda e Moody.

<< Salve… >> disse Andromeda salutandoci tutti.

<< Andiamo al sodo…abbiamo una bella e una brutta notizia… >> disse Moody serio.

Lo guardammo curiosi e poi Ted cominciò a  parlare.

<< Abbiamo trovato gli altri dell’ordine! >> disse serio.

<< Che cosa?? >> domandai sconcertato.

<< E…e…dove…e dove sono? >> domandò Lily al mio fianco.

<< Ecco di questo vorrei discuterne da seduti… >> disse Ted con lo sguardo improvvisamente triste.

Tutti lo guardammo in cerca di spiegazione.

Insomma se gli altri erano stati ritrovati dovevano essere tutti felici o no?

<< Ragazzi…devo comunicarvi della morte di Karl Hitchens… >> sussurrò Ted guardando Alice serio e dispiaciuto.

<< No…non è vero…state scherzando…io…insomma…io non ci credo insomma! >> disse Alice alzandosi dalla poltrona.

<< Alice calmati…Alice! >> disse Lily per calmarla.

<< NOOOOOOOOO, NOOOOOOOOOOOOOOO, NOOOOOOO >> gridò Alice piegata in due con le lacrime che rigavano il volto.

Nessuno riusciva a parlare, solo Lily si era avvicinata ad Alice che continuava ad urlare incessantemente.

<< Perché? perchèèèè? >> gridò ancora Alice.

<< Ali calmati ti prego, ti prego! >> disse Lily tentando di consolarla.

Mi alzai e le misi le braccia attorno alla vita portandola via, la stessa cosa fece Frank con Alice.

Mary invece restò seduta accanto a Sirius incapace di parlare.

Riaccompagnai Lily in camera, ma quando arrivammo già piangeva e sbatteva i pugni contro il muro.

<< Perché? Perché deve essere così crudele? >> domandò scioccata mentre distruggeva tutto ciò che poteva in camera.

Restai immobile mentre distruggeva il vaso dei fiori, mentre prendeva a pugni la poltrona mentre stracciava i libri di scuola, ero incapace di parlare perché capivo la sua sofferenza.

Sapevo che Lily e i genitori di Alice erano molto legati visto che lei passava quasi tutte le vacanze estive a casa loro.

Era davvero a pezzi.

La presi fra le braccia mentre continuava a piangere furiosamente e delicatamente la posai sul letto dove mezz’ora dopo si addormentò profondamente.

Scesi di nuovo di sotto dove trovai Sirius e Remus con gli altri, ma di Alice, Frank, Emmeline, Amelia e Mary nessuna traccia.

<< Allora gli altri dove sono? >> domandai a Moody tristemente.

<< Silente è dovuto tornare subito ad Hogwarts, Lyra è dai suoi ma arriverà a momenti, la signora Hitchens è andata al San Mungo dove si torva il cadavere del marito, Minerva è tornata ad Hogwarts e Shaklebolt al ministero >> disse Moody serio.

<< Bene…credo che sia giunto il momento che voi ragazzi saliate di sopra per preparare le vostre valige… >> disse mia madre alzandosi in piedi.

<< Ma se ripartiamo fra una settimana! >> disse Sirius sconcertato.

<< No Sir…partirete passato domani, il professor Silente ha già saputo del vostro ritorno, non voglio discussioni e… >> disse mia madre.

<< Non vogliamo vedervi in pericolo >> terminò papà guardandomi serio.

<< D’accordo… >> dissi infine per poi abbracciare mia madre che sorrise tristemente.

 

 

 

 

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Il mattino dopo quando mi rialzai ero completamente stordito.

Ieri sera Dorea e Cassiopea avevano dato ad Alice, Mary, Amelia, Emmeline e Lily una pozione calmante e così erano tutte cadute in un sonno profondo.

Dormivano da molte ore ed erano le tre di pomeriggio quando finalmente una delle tante scese al piano di sotto.

<< Buongiorno… >> sussurrò Lily sedendosi accanto a James.

Lui in risposta le strinse una mano e io accennai un sorriso.

<< Gli altri? >> domandò lei cercando di spezzare il silenzio.

<< Quelli dell’ Ordine sono usciti Remus, Mary e tutti gli altri sono di sopra >> risposi serio.

Lei annuì per poi cominciare a mordicchiarsi le labbra.

<< Ehm…Lily domani ripartiremo per Hogwarts… >> dissi serio.

<< Come mai? >> domandò lei.

Questa volta James fu più veloce a parlare.

<< Quelli dell’ordine sono convinti che ci meritiamo tutti un po’ di riposo… >> rispose James.

<< Certo, hanno ragione…allora vado a preparare le valige…a dopo >> disse lei alzandosi e dirigendosi verso la camera dove dormiva.

<< Credo che dovresti parlarle… >> dissi tamburellando con le dita sul tavolo.

<< No Sirius…è meglio di no…credo voglia stare un po’ da sola… >> rispose James fissando ancora i punto dove la sua ragazza era sparita.

<< Comunque mi dispiace molto per Alice…Dorea mi ha detto che era molto legata al padre… >> dissi serio.

<< Già… >> rispose James.

Un leggero rumore di passi richiamò la nostra attenzione e pochi istanti dopo dalla porta della cucina apparve Mary.

<< Salve… >> disse Mary entrando nella cucina.

<< Ehi…come stai? >> le domandai mentre si sedeva sopra le mie gambe.

<< Uno schifo… Karl per me era come un secondo padre… >> mi rispose lei tristemente.

<< Lo so…Mary domani ripartiamo per Hogwarts…gli altri vogliono che torniamo... >> dissi io sempre stringendola.

Delle volte mi sembrava così fragile.

 

 

 

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Ero steso nel letto con Amelia che ronfava rumorosamente.

Era sempre stata una gran dormigliona ed era sempre stata buffa quando dormiva.

Mi ricordava molto mia madre, era una donna deliziosa.

Spesso quando ero bambino giocavamo insieme nella foresta vicino casa e cercavamo animali fantastici di tutti i generi.

Mi ritornò alla mente una giornata particolare…

 

 

Era un mattino sereno quando una donna e un bambino si avviarono verso la foresta di Dean.

<< Mamma guarda qui! >> gridò il piccolo indicando una bellissima farfalla colorata.

La madre gli sorrise e lasciò che la farfalla si posasse sul suo dito.

<< Lo sai mamma che le farfalle vivono poco più di un giorno? >> domandò ancora il piccolo felice.

<< Oh certo, ma non conta quanto tempo tu viva, conta quanto hai fatto mentre lo eri… >> rispose la donna alzando il braccio mentre la farfalla riprendeva il suo volo.

Il bambino alla risposta della madre restò sconcertato perché non capiva ma decise che quel pensiero non era degno della sua attenzione così ricominciò a correre e a rotolarsi nel’erba mentre la madre raccoglieva un mazzo di fiori gialli.

<< Mamma guarda qua…! >> gridò ancora il bambino.

<< Oh Remus…quello è un cucciolo di snaso! Non è adorabile? >> domandò la mamma felice mentre lo snaso si infilava sottoterra per pescare chissà quale oggetto d’oro.

<< Si! Lo adottiamo? >> domandò il piccolo implorante.

La madre scosse il capo sorridente e il bambino abbassò lo sguardo.

<< Non possiamo adottarlo Rem…no…perché soffrirebbe, sarebbe triste rinchiuso in una casa tutto solo, senza la sua mamma e il suo papà! Pensa se uno snaso adottasse te e ti tenesse lontano da me e papà…come ti sentiresti? >> domandò la donna inginocchiandosi di fronte al figlio.

<< Mi sentirei triste! Hai ragione mamma dobbiamo lasciarlo libero! >> disse il piccolo sorridente.

<< Questo però non toglie che possiamo fotografarlo per farlo vedere a papà! >> aggiunse la donna facendo apparire dal nulla una macchina fotografica magica e scattando una foto allo snaso che correva ovunque.

La donna sorrise al figlio poi lo prese per mano e lo ricondusse verso casa.

 

Si Amelia era identica a mia madre.

Entrambe avrebbero fatto di tutto pur di salvare gli animali.

 

 

 

 

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TOC TOC

<< Vado io… >> bisbigliai a James dirigendomi all’entrata.

<< Chi è? >> chiesi piano.

<< Sono Silente >> disse una voce fuori dalla porta.

guardai dallo spioncino e vidi un uomo dalla folta barba lunga e i capelli argentati.

<< Parola d’Ordine? >> domandai incerta.

<< Bene Lily vedo che impari presto le regole di sicurezza! La parla d’ordine è Saltimbanco! >> rispose Silente

<< Entrate >> dissi aprendo la porta.

<< Salve! >> disse una ragazza dai lunghi capelli biondi che avevo intravisto una volta ad Hogwarts.

La guardai e sorrisi incerta mentre gli altri entravano superandomi veloci.

Per ultima entrò Lyra e io l’abbracciai forte.

<< Ragazzi sedetevi prego… >> disse Silente accomodandosi.

Pochi minuti dopo scesero anche Remus, Alice, Frank, Amelia e Emmeline.

<< Ciao mamma… >> disse Alice abbracciando la madre con uno sguardo triste.

<< Molto bene sediamoci….dobbiamo fare delle nuove presentazioni… >> disse Silente serio.

Restammo tutti in ascolto mentre delle persone si alzavano.

<< Ragazzi vi presento gli altri membri dell’ ordine…Dorcas Meadowes, Sturgis Podmore, Benjy Fenwick, Dedalus Lux, Dearborn Caradoc e Edgar Bones… >> disse Silente.

Edgar era il fratello di Amelia ed era un ragazzo abbastanza alto dai capelli chiari.

La persona che più mi colpì era Dorcas, una ragazza dai capelli biondi, abbastanza alta e magra con gli occhi scuri.

<< Molto bene, devo darvi alcune notizie… >> proclamò Moody che come al solito andò dritto al punto.

Restammo tutti immobili nella stanza incapaci di parlare.

<< Devo dirvi della morte di Fabian e Gideon Prewett… >> disse Moody solenne.

Nella stanza calò il silenzio e alcuni cominciarono a singhiozzare.

<< Chi sono stati? >> domandò Lyra seria.

<< Li hanno attaccati in cinque…erano Avery, Mulciber, Nott, Malfoy e Fenrir Greyback >> rispose Moody serio.

Lyra lasciò che delle lacrime scendessero nelle sue guance e io le carezzai la mano per consolarla.

Lei e fratelli Prewett erano sempre stati molto legati.

<< Ci siamo qui riuniti oggi per un ultima riunione prima della partenza dei ragazzi che torneranno ad Hogwarts…la partenza è stata anticipata a questa sera…ho già preparato la vostra passaporta! >> disse Silente rivolto a noi.

<< Bene…ora vi diremo quali saranno i vostri luoghi d’appostamento…Lyra, Benjy e Edgar voi andrete ad Hogwarts a pattugliare…io, Sturgis, Dedalus e Dearborn resteremo ad Hogsmeade.

Chi non è stato nominato è perché deve restare in casa e partecipare solo alle riunioni che faremo…questo è tutto buona notte! >> terminò e alzandosi e uscendo dalla casa seguito dai professori di Hogwarts e da alcuni Auror.

<< Bene ragazzi andate di sopra a prepararvi…Dorcas vai pure con loro e anche tu Lyra… >> disse Dorea seria.

Salimmo tutti al piano superiore e ci stendemmo sul letto in camera mia.

<< E ora cosa succederà? >> domandò Emmeline seria.

<< Non lo so Emm non so che dirti… >> rispose Mary seria.

<< Gideon e Fabian erano due persone fantastiche… >> disse Lyra triste.

<< Già…ma come mai voi ci avete messo tanto per tornare qui? >> domandai io curiosa.

<< Siamo dovuti andare a casa Prewett a dare la notizia alla madre e alla sorella Molly… >> rispose Dorcas seria.

<< Poverette…ma Molly non è quella ragazza che era venuta alla nostra prima riunione? >> domandai seria a Lyra.

Lei annuì e io abbassai lo sguardo.

<< Comunque è ora di scendere andiamo… >> disse Lyra aprendo la porta e dirigendo tutti di sotto.

Dopo aver salutato i signori Potter, Lyra e tutti gli altri prendemmo una passaporta e andammo ad Hogwarts.

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 15
*** Litigi e gelosia ***


15. Litigi e gelosia

 

 

Eravamo tornati ad Hogwarts da qualche giorno e le lezioni erano ricominciate.

Spesso incontravamo per i corridoi qualcuno dell’Ordine ma non ci salutavamo perché sarebbe stato sospetto.

Alice era ancora molto triste per la morte del padre ma comunque le stava passando anche se spesso era silenziosa.

In sala comune eravamo solo io e James e stavamo ripassando per le verifiche che ci sarebbero state a fine gennaio.

O meglio io ripassavo lui mi fissava.

<< Lo sai che quando corrucci la fronte sei meravigliosa? >> mi domandò.

Sbuffai.

Certo apprezzavo i suoi complimenti ma spesso diventavano veramente svenevoli, troppo sdolcinati e lui sapeva bene che quando studiavo era meglio non farmeli.

<< James quante volte devo dirti che mentre studio non devi farmi apprezzamenti? >> gli chiesi chiudendo il libro e voltandomi verso di lui.

<< Dai…scusa è solo che… >> cominciò lui.

<< No James…se stiamo insieme è importante capire cosa da fastidio a te e cosa a me! >> sbottai scioccata.

<< Oh Lil ma se dovessi fare una lista di tutte le cose sbagliate che fai non finiremmo più! >> disse James indignato.

<< Ah si? E tu ti sei visto che vai sempre in giro a fare casino e ad insultare la gente? >> gli chiesi arrabbiata.

<< E tu? Che hai più a cuore i tuoi interessi che quelli degli altri? Credi che tua sorella ti abbia abbandonato così perché le andava di farlo? >> mi domandò lui.

Ecco questa era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso.

Io accettavo ogni critica costruttiva, ogni commento negativo su di me ma una cosa da non nominare in mia presenza era Petunia.

<< James Potter te lo dirò una volta sola…non nominare mai più mia sorella >> gli dissi arrabbiata voltandogli le spalle e salendo nel dormitorio.

Ecco, lo sapevo che prima o poi sarebbe tutto finito!

Come era potuto succedere? Come avevo fatto a farmi ingannare da James Potter?

Feci sbattere la porta rumorosamente e mi sedetti sul letto senza accorgermi che in camera c’erano già Marlene e Amelia.

<< Che c’è la piovra gigante ti ha portato via James? >> mi domandò Mary sarcastica.

Presi un cuscino e glielo tirai in viso.

<< Buongiorno anche a te! >> dichiarò Amelia seduta accanto a Mary che si stava limando le unghie.

<< Che stupido! Potter! ma io dico tra i tanti ragazzi meravigliosi di Hogwarts io proprio di Potter dovevo innamorarmi? >> sbottai isterica parlando di fretta.

<< Se non sono indiscreta posso sapere che cosa ti ha fatto? >> mi domandò Amelia senza guardarmi neanche.

<< Diciamo che ha detto che la causa del mio litigio con Petunia è la mia indisponibilità…cioè mi ha appena detto che se io e Petunia non ci parliamo più è perché io tengo più ai miei interessi che ai suoi! >> gracchiai indignata.

Mi chiusi in bagno a pensare e poi mi feci anche una bella doccia per rinfrescarmi le idee.

 

 

 

 

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<< Cioè aspetta fammi capire…tu hai detto a Lily che se ha litigato con sua sorella è solo per colpa sua? >> mi domandò Sirius ridacchiando.

<< Si esatto… >> risposi serio con lo sguardo basso mentre Remus scuoteva il capo.

Ok, ammetto che questa volta avevo sbagliato io però perché prendersela tanto?

<< Aiutami Lunastorta ti prego! >> lo implorai in ginocchio.

<< Ah Ramoso sei sempre il solito…d’accordo ti aiuto… >> rispose Remus facendolo rialzare.

<< James…lo so a cosa stai pensando…perché Lily se l’è presa tanto?...E’ una domanda giusta da porsi…ma credo che non sarebbe saggio porgerla a lei…se io avessi detto a Sirius che il motivo del litigio con Regulus è stato causato solo per colpa sua…come credi si sentirebbe? >> continuò poi serio Remus gesticolando.

<< Male! >> rispose Peter da sotto le coperte.

<< Taci Codaliscia! >> sbottai tirandogli un cuscino.

<< Allora? >> mi domandò Remus inarcando le sopracciglia.

<< Male… >> risposi con risentimento.

<< Molto bene…ammettere che hai sbagliato è già un passo avanti >> disse Remus alzandosi.

<< Un momento dove stai andando?  Non avevi detto che mia avresti aiutato? >> gli chiesi.

<< Ramoso…sei sempre il solito sveglio è? Io non ho specificato quando e su cosa ti avrei aiutato e quindi se non ti spiace ora vado a sgranchirmi le gambe! >> mi rispose lui sorridente uscendo dal dormitorio.

Sirius si avvicinò a me e guardò il punto dove pochi secondi prima era sparito Remus.

<< Che grande amico abbiamo, non trovi James? >> mi domandò Sirius sarcastico.

Lo guardai e poi mi alzai e andai in bagno per fare una bella doccia rinfresca idee.

 

 

 

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Quando io e James scendemmo diretti in sala Grande per la cena incontrammo Lily e Mary che chiacchieravano per un corridoio.

<< Salve…! >> dissi salutando Lily e dando un bacio sulla guancia a Mary che sorrise.

<< Lily possiamo parlare? >> domandò James a Lily che si voltò .

<< Non ti hanno insegnato che si saluta Potter? >> replicò Lily fredda camminando a passo svelto.

James guardò Mary che alzò le spalle e scosse a testa.

<< Credo dovresti lasciarla in pace per un po’… >> disse Mary.

<< E perché? >> chiese James.

<< Perché non so se ti ricordi che cosa ha fatto passare a Michael Gamp…rinchiuso per due settimane dentro un armadio svanitore… >> rispose Mary ridacchiando.

James la guardò perplesso.

<< Che cosa gli aveva fatto Gamp? >> domandai serio mentre Mary si riprendeva dalla ridarella.

<< Gamp…diciamo che ha citato Petunia come uno dei dieci classificati al concorso miss sorella – mostro dell’anno… >> mi rispose Mary entrando in sala Grande.

Io e James ci guardammo e rabbrividimmo.

<< Certo che la tua ragazza è peggio di uno Schiopodo è! >> dissi ridendo prima di sedermi al tavolo dove gi tutti i nostri amici si erano accomodati.

<< Ehi ragazzi non avrete litigato!? >> sbottò Emmeline ridendo mentre osservava James e Lily che non si degnavano di attenzioni.

<< Veramente si >> rispose James con lo sguardo basso.

<< Sai James, non dovresti abbassare lo sguardo…in fondo perché ti preoccupi per una che pensa solo a se stessa? >> gli domandò Lily schietta.

Risi silenziosamente senza farmi notare e anche Mary e Amelia fecero lo stesso.

<< Dai Lily…non mi perdoni neanche se ti chiedo scusa? >> chiese James implorante.

<< Ho detto di no! >> rispose la rossa dandogli un calcio da sotto il tavolo che però colpì Sirius che rovesciò il suo succo di zucca addosso a Mary che per schivarlo cadde indietro dalla panca e sbatté la testa.

<< Accidenti! Mary stai bene? >> domandò Amelia posando una mano dietro al testa di Mary che rise.

<< Per un momento credevo fossi svenuta! >> biascicò Emmeline di fronte a Remus.

<< Sirius…posso parlarti? >> mi chiese una voce alle spalle.

Quando mi voltai mi ritrovai davanti Regulus.

<< Certo… >> risposi alzandomi mentre tra i miei amici era calato il silenzio.

Mi alzai incerto e seguii Regulus fuori dalla sala Grande in un’ aula vuota li accanto.

<< Che c’è Regulus? >> domandai serio.

<< Non eri tu a dovermi parlare? >> mi rispose lui di spalle mentre guardava fuori dalla finestra.

<< Giusto…Regulus io non so da dove cominciare…Ricordi quando da bambini facevamo sempre le stesse cose?...sempre insieme qualsiasi cosa accadesse tu ed io eravamo insieme, inseparabili.

Perché non vuoi capire che questa volta è uguale? Regulus Voldemort non ha interesse per te…lui vuole soltanto salire al potere e quando lo avrà fatto si libererà di tutti voi sciocchi Mangiamorte che ancora gli correte dietro come pecorelle! >> dissi avvicinandomi.

<< Sirius se stai cercando di portarmi dalla tua parte sappi che non ci riuscirai… non più almeno! >> mi rispose senza voltarsi.

<< Andiamo Reg…sai bene che ho ragione…prova almeno a fidarti per una volta…voglio dire se ti sei unito a Voldemort per Walburga o per Orion sappi che non sei obbligato ad obbedire…vieni con me, avrai una vita felice e chissà magari potresti venire a vivere da me no? >> domandai speranzoso.

<< Sir io non lo faccio per mamma e papà…lo faccio per me e so bene che lui mi ucciderà prima o poi ma… >>

<< Ma cosa? >> gli chiesi isterico.

<< Ma non posso tirarmi indietro ora…mi ucciderebbe comunque… >> terminò.

<< No non ti ucciderebbe! Avresti le protezioni più sicure del mondo…torna verso la luce…torna ad essere mio fratello >> sussurrai quasi in una supplica.

Ci guardammo per molti istanti.

I suoi occhi sembravano cedere ma la sua espressione dura, che aveva sempre nel volto, era rimasta corrucciata, come a voler trattenere il buono che aveva dentro.

<< E che cosa diremo alla mamma? >> mi domandò.

<< Quello che vuoi tu…tutto ciò che vuoi tu… posso anche accompagnarti se ti va…ma tu unisciti a noi! >> proposi serio.

<< Non posso Sirius mi spiace… >> disse infine Regulus uscendo dall’aula e lasciandomi solo immobile.

 

 

 

 

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<< Ehi Lil…che materie abbiamo alla prima ora? >> mi domandò Emmeline guardando il suo orario.

<< Erbologia con i Serpeverde e poi Trasfigurazione con i Corvonero >> risposi prima di addentare il mio toast.

<< Ehi ragazzi! >> gridò una voce alle mie spalle.

Mi voltai e dopo due secondi Dorcas era seduta accanto a me.

<< Ciao Dorcas >> bisbigliai.

<< Ciao a tutti…ciao James! >> disse lei senza degnarmi di uno sguardo.

Alzai il capo e osservai tutti che erano rimasti immobili e fingevano di non aver notato che lei aveva salutato solo James più…appassionatamente.

<< C-ciao Dorcas… >> bisbigliò James in risposta.

<< Scusatemi…non ho più fame…ci vediamo direttamente a lezione… >> dissi alzandomi e correndo fuori dalla sala Grande.

Accidentaccio!

Quella brutta racchia di Dorcas voleva per caso portarmi via James?

Ok d’accordo che abbiamo litigato però…cioè voglio dire ma vi rendete conto?

Uscii dal castello e dopo qualche istante sentii dei passi dietro di me, mi voltai certa di trovarmi faccia a faccia con James.

<< Lyra?!? >> gridai seria.

<< Lily scusa ti ho spaventata? >> mi domandò lei.

<< No certo che no…che ci fai qui? >> domandai avvicinandomi.

<< Pattuglio… vieni sediamoci >> mi disse prendendomi per mano e accompagnandomi sotto una quercia.

<< Ho sentito te, Dorcas e gli altri che parlavate a colazione…scusa non avrei dovuto >> mi disse seria.

<< Ma no, fa niente…comunque so a cosa stai pensando e subito ti dico che non sono affatto gelosa di Dorcas! >> sbottai osservandola mentre rideva.

<< Si certo…puoi darla a bere a chi ti pare ma io ho pur sempre un po’ del tuo sangue che scorre nelle mie vene…so quando menti… >> mi rispose ridacchiando.

<< D’accordo forse un poco pochino mi infastidisce…ma d’altronde James non ci proverebbe mai a mettersi con Dorcas se sta con me… >> sussurrai.

Quando mi rivoltai però vidi una scena che mi tolse il fiato.

Sirius, James, Mary, Alice, Frank e Dorcas scendevano verso il prato e si sedettero sotto un albero poco lontano dal nostro.

<< Ma che diamine stanno facendo? >> sbottai cercando di alzarmi.

Lyra però mi trattenne.

<< Non puoi andare lì e fare la gelosa Lil…lascia stare gli passerà e poi vedrai come tornerà da te strisciando! >> mi disse.

Sbuffai prima di riaccomodarmi come prima.

<< Sai Lyra certe volte ho paura di essere rimpiazzata da qualcun altro meglio di me… >> sussurrai piano.

<< Lil non devi neanche pensarlo…Alice e tutte le tue amiche ti vogliono bene! E James sono sette anni che ti dichiara il suo amore…non ti basta? >>mi domandò seria mentre lanciava qualche sasso nel lago.

<< Si è solo che…mi sento così sola…credo che scriverò una lettera a Beth una mia amica babbana >> dissi portandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

Lei mi sorrise poi si alzò e si diresse al castello mentre io visto che mancavano ancora dieci minuti all’inizio della lezione scrissi la lettera.

La rilessi un ultima volta:

 

Cara Beth,

come stai?Qui diciamo che va tutto bene…solo che…mi manchi!

Scusa ancora se per le vacanze di Natale non ti ho scritto ma ho avuto da fare moltissimo e non ho trovato il tempo.

Ho litigato con James e adesso c’è una stupida ochetta di nome Dorcas che sta con lui accoccolata come una piovra.

Che rabbia!

Tra te e Martin invece è tutto apposto? I tuoi stanno bene?

Tra poco devo andare a lezione quindi ti saluto.

Aspetto una tua risposta, baci Lily!

 

Andava bene, così mi alzai e mi diressi verso le serre naturalmente non prima di aver dato un’ultima occhiata vero i miei amici che ora ridevano spensierati.

Solo una cosa mi colpì: James guardava me e sorrideva più tranquillo.

 

 

 

Note dell’autrice ( Che torna alla riscossa! ) :

Salve!

Innanzitutto grazie a tutti…come al solito!

Grazie grazie grazie!

Hanno capito…

Confermo

Dicevo…

 

Lo so che James è stato un po’ esagerato con Lily ( Un po’ tanto! ) però cercate di capirlo…Lily gli ha detto che è un prepotente!

Ok avete ragione…non ha scusanti, è stato un insensibile…come tutti i maschi d’altronde…

Tranne me!

Giusto Remus! ( tranne te tranne te tranne te! O.o! )

 

Sirius finalmente parla col fratello che quando sembra convinto però cambia di nuovo idea e torna sui suoi passi cioè con Voldemort…

Che altro dire?

Nulla quindi se avete domande o altro lasciate una recensione…sarò felice di rispondere!

Un abbraccio!

 

 

 

 

 

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Capitolo 16
*** Pace e incontri ***


16. Pace e riunione

 

 

Se credevo che Lily non mi avrebbe perdonato facilmente mi sbagliavo di grosso.

Dopotutto sono il suo amore no!

Quella sera eravamo tutti seduti in Sala Comune a chiacchierare visto che era Venerdì sera e il giorno dopo non ci sarebbero state le lezioni.

<< Sapete mi sembra così strano non poter parlare con Lyra… >> sussurrò Mary seria.

<< Già anche a me… >> rispose Emmeline.

<< Ehi ragazzi…il prossimo sabato c’è la partita di Grifondoro contro Tassorosso verrete? >> domandai agli altri.

<< Certo… >> risposero tutti entusiasti.

In quel momento entrò in sala Comune Lily e corse nel suo dormitorio senza salutare nessuno e senza farsi vedere.

<< Oh ragazzi ma dove corre Lily? >> domandò Mary guardandosi intorno.

Io scossi il capo mentre Amelia parlò.

<< Non ne ho idea >> .

<< Allora lo scoprirò! >> disse James alzandosi in piedi e correndo verso le scale.

<> gridò Mary.

Troppo tardi ero già lungo steso a terra mentre alcuni marmocchi del primo anno ridacchiavano.

<< Mary ti prego vai su e chiedile di scendere…ti scongiuro! >> le chiesi i ginocchio.

Mary rise e salì le scale per ritornare cinque minuti dopo sola.

<< Allora? >> le domandai.

<< James, Lily ha detto che devi andare nel dormitorio maschile e che lei arriverà subito… >> disse Mary risedendosi accanto a Sirius e baciandolo.

Mi alzai veloce e scattai su per la scala diretto verso al mio dormitorio.

Accidentaccio ma perché tutte le volte che Lily veniva in camera mia la vedeva sempre in disordine.

Presi tutti i vestiti che erano sul letto e li buttai su quello di Sirius in modo da far sembrare che fossero suoi, poi mi stesi in attesa.

Quando ero bambino la mamma mi diceva sempre di ammazzare il tempo facendo qualcosa di utile così mi guardai intorno.

Distruggere tutti i poster di Sirius? Inutile.

Nascondere tutte le Cioccorane di Peter? Inutile.

Mangiare il cioccolato di Remus? Inutile.

Guardare la Mappa del Malandrino? Utile!

Ma perché non ci avevo pesato prima?

Potevo guardare la Mappa del Malandrino per vedere quando Lily sarebbe arrivata.

Tirai fuori dal mio baule una pergamena ingiallita e sussurrai alcune parole prima di aprirla.

Nella mappa c’erano diversi puntolini sparsi per il castello ma la mia attenzione cadde su un  puntino con scritto ‘’ Lily ’’ che stava sul suo letto in camera, la osservai attentamente come a voler indovinare a cosa stesse pensando lei.

Pochi minuti dopo il puntolino si era messo in movimento in bagno, poi di nuovo in camera e infine si era diretto verso il dormitorio maschile.

In due minuti avevo chiuso tutte le tende dei baldacchini dei miei amici e lasciato aperte le mie.

Mi guardai intorno per notare un paio di mutande, con disegnate delle orme di cane  che penzolavano dalla maniglia della porta del bagno.

Le presi e le nascosi sotto il materasso quando qualcuno bussò alla porta.

<< Arrivo! >> gridai prima di dirigermi verso lo specchio accanto alla porta e spettinandomi i capelli.

Aprii la porta e mi ritrovai davanti Lily.

<< Che vuoi James? >> mi domandò con un tono privo di sentimento, non da lei.

<< Che cos’hai? >> le chiesi mentre si sedeva sul mi letto.

<< Nulla… >> rispose massaggiandosi il polso.

<< Lily siamo fidanzati…credi che non sappia quando stai male? >> gli domandai sedendomi accanto a lei.

<< D’accordo vuoi davvero saperlo? Piton mi ha bloccata in corridoio tirandomi per un braccio…sei contento ora? >> gridai in risposta alzandomi .

<< No Lily….ma perché devi sempre essere così orgogliosa? Ti ho chiesto scusa mille volte per aver parlato di tua sorella e di te…che devo fare? Dimmelo perché sai bene che per te farei tutto, morirei se fosse necessario… >> le dissi alzandomi anche io e avvicinandomi.

<< Davvero faresti di tutto per me? >> mi domandò in un sussurro.

Annui fissandola in quegli occhi verdi.

<< Allora baciami… >> mi sussurrò lei prima di baciarmi appassionatamente.

Era bello poter risentire le sue labbra sulle mie.

La presi in braccio e la stesi sul letto sotto di me mentre le carezzavo dolcemente il fianco e lei mi scompigliava i capelli.

<< L’avresti mai detto? >> mi sussurrò.

<< Che cosa? >> le domandai.

<< Di trovarci stesi qui a baciarci >> mi disse.

<< Forse non un anno fa ma ora si…baciami! >> le dissi sorridendo.

Sentivo le sue mani calde dietro al collo che si muovevano calme e che ogni tanto mi scompigliavano i capelli.

<< Questo è il nostro momento... >> le sussurrai piano.

Sorrise poi continuò a baciarmi dolcemente.

 

 

 

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Ero ancora seduta in Sala Comune e sorridevo perché Mary aveva dato uno scappellotto a Sirius che aveva fatto una battuta sul suo didietro.

Certe volte mi faceva male sorridere, mi sentivo così perfida.

In fondo era passata una settimana da quando papà era morto e io già ridevo.

Una cosa però a mio favore devo dirla: quei sorrisi non erano veri, cioè si lo erano ma l’Alice di sempre avrebbe riso fino a farsi pipì addosso mentre ora accennavo solo ad un sorriso.

Frank che era sempre accanto a me era diventato più dolce ma allo stesso tempo appiccicoso e in un certo senso mi piaceva di più.

Mi piaceva quando non mi permetteva di salire le scale da sola e mi prendeva in braccio, mi piaceva quando si faceva interrogare dalla Mcgranitt al posto mio e mi piaceva quando tutte le mattine mi faceva trovare in fondo al letto un mazzo di Girasoli.

I Girasoli non erano i miei fiori preferiti no, io adoravo le margherite, però me li regalava sempre mio padre quando era vivo.

Me li faceva trovare tutte le mattine in fondo al letto, anche quando ero ad Hogwarts lui chiedeva agli elfi domestici di mettermeli in camera, e così Frank per non farmi sentire troppo la sua mancanza faceva lo stesso,.

Era davvero un ragazzo fantastico, inimitabile.

Insomma era l’uomo che avrei sposato, l’uomo con cui avrei dato alla luce tanti bellissimi bambini.

In quel giorno mi sentivo leggermente strana, come se  avessi dimenticato un avvenimento importante.

Presi la rubrica che portavo sempre dentro al borsa di suola e cominciai a sfogliare.

Oggi era il ventitré di gennaio e sulla pergamena non c’era scritto nulla.

All’inizio sfogliai le altre pagine notando solo alcune frasi del tipo ‘’ Ricerca con Frank ‘’ , ‘’ Serata con Lily, Mary, Amelia e Emmeline ‘’ o ‘’ Punizione con la Mcgranitt ‘’  ma quando arrivai al trenta gennaio vidi una pagina completamente colorata e disegnata.

All’interno c’era attaccato un foglietto che recitava:

 

Ali, Emm, Mary e Ami

Sono felici di invitarvi a una festa mozzafiato presso la Stanza delle Necessità

Per la meravigliosa festa a sorpresa organizzata da noi per Lily Evans.

Siete tutti invitati a partecipare, portate tanti amici e soprattutto divertitevi!

 

Ore: 20.00 davanti alla Stanza delle Necessità.

 

 

Ecco qual’era l’evento che mi stavo scordando!

Che pessima amica!

Comunque dovevo subito ricordarlo agli altri e soprattutto a James che sbadato com’era si sarebbe sicuramente scordato di farle un regalo.

<< Ragazzi la settimana prossima è il compleanno di Lily! >> gridai mentre i miei amici si voltavano sorridenti.

<< Certo lo sappiamo… >> disse Mary.

<< E infatti cara Alice abbiamo già pensato a tutto noi , abbiamo dato gli inviti, abbiamo ordinato il cibo dagli elfi domestici, abbiamo chiesto il permesso a Silente e abbiamo arredato la stanza…in fondo tu meritavi un po’ di riposo! >> disse Amelia sorridente.

<< Grazie ragazze! >> dissi sorridente mentre le abbracciavo strette.

<< Oh Ali solo una cosa ti abbiamo lasciato da fare perché sappiamo che ti piace molto…dovrai scegliere il vestito per Lily! >> mi disse Mary eccitata.

<< Grazie ragazze, davvero! >> risposi abbracciandole nuovamente.

 

 

 

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Lily stava correndo con un abito bianco indosso in un prato circondata da mille fiori.

Era meravigliosa, sembrava proprio un angelo per come si muoveva delicata e come coglieva i fiori per farci una bellissima coroncina che si posò in testa.

<< Lily sei meravigliosa… >> le dissi avvicinandomi e sorridendole.

Anche lei sorrise e si avvicinò per baciarmi un po’ più a destra delle labbra.

Quando si staccò le sorrisi e anche lei fece lo stesso posando una mano sulla mia.

<< Severus sei proprio bello >> disse lei.

Corrucciai il viso e lei rise forte rotolandosi sull’erba.

Avevo lo sguardo di pieno terrore, feci apparire uno specchio e…ero Severus Piton.

<< CHE COSA??? AIUTOOOO! >> gridai forte.

 

<< Ramoso ma possibile che quando sogni gridi sempre? >> sbottò Sirius.

<< Lily perché mi fai questo? Io ti amo! >> sbraitai picchiando il cuscino.

Remus e Sirius si misero in piedi davanti al mio letto quando dopo diversi minuti di urla aprii gli occhi.

Li guardai con un sorrisino stampato sul volto cercando di scusarmi perché certamente era presto ed era soprattutto domenica.

<< Tutto apposto Ramoso? >> mi domandò Remus quando aprii gli occhi.

Lo guardai serio e annuii.

<< Credo che andrò a farmi un bagno caldo… >> sussurrai dirigendomi in bagno.

Entrai nella doccia e cominciai a pensare mentre l’acqua calda mi scorreva sopra la testa.

 

 

 

 

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Intanto nel dormitorio femminile le ragazze stavano chiacchierando animatamente del più e del meno ma anche di ragazzi.

<< Si esatto Lils hai capito bene...ho un ritardo e oggi pomeriggio Remus mi accompagnerà ad Hogsmeade tramite uno dei suoi passaggi segreti per comprare un test…naturalmente lui non sa che cosa è! >> disse Alice seria.

In quel momento un bel gufo bianco picchiettò col becco alla finestra del dormitorio facendo sussultare tutte le ragazze.

<< Tu devi essere impazzita! >> gracchiò Lily isterica alzandosi dal letto e andando ad aprire la finestra facendo entrare un gufo maestoso.

<< E’ dell’Ordine aspettate ve la leggo…

Cari ragazzi,

vorremo che questa sera vi recaste nella torre di Astronomia dove alcuni nostri compari vi verranno a prendere.

L’orario è sempre il solito, dovete venire tutti perché è la prima vera riunione dopo le nostre perdite e vi parteciperanno tutti.

Avvisate i ragazzi e anche Dorcas!

Grazie, Dorea! >> disse Lily.

 

<< Credo dovremmo dirlo ai ragazzi… >> disse Mary alzandosi e correndo verso il dormitorio maschile assieme a Lily.

Corsero per parecchi minuti fino quando si trovarono davanti alla porta del dormitorio dei Malandrini e bussarono.

<< Siamo noi! >> disse Mary entrando e saltando addosso a Sirius che rise baciandola.

<< Dov’è James? >> domandò Lily curiosa.

<< E’ in bagno che si sta facendo la doccia fra poco arriva >> rispose Remus sorridente steso sul suo letto.

Infatti dopo pochi minuti anche James si unì agli altri e cominciarono a parlare.

<< L’Ordine ci ha mandato una lettera per una riunione di stasera verrete? >> domandò Mary seria stesa accanto a Sirius.

Lui annuì e Lily guardò James che fece anche lui un segno d’assenso.

<< Vieni qui >> sussurrò James a Lily che poco dopo si stese accanto al ragazzo dandogli un bacio nella fronte.

Lei sorrise e lui restò ammaliato guardandola.

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Capitolo 17
*** Riunione e malattia ***


17. Riunione e malattia

 

 

Scesi le scale rumorosamente diretta verso la torre di Corvonero dove James era andato ad avvisare Dorcas dell’incontro della sera e dove ci saremmo incontrati dopo il noioso e barboso festino nell’ufficio di Lumacorno in cui io ero stata naturalmente invitata.

Salii le scale, girai un corridoio e poi di nuovo una gradinata finché non sentii delle voci provenire dall’ingresso della torre.

Rallentai e guardai dietro l’angolo dove c’era James che stava avvisando Dorcas dell’incontro della sera.

<< Allora verrai stasera? >> domandò lui serio.

Lei annuì e si avvicinò un po’.

Troppo per i miei gusti.

Passarono alcuni istanti dove James indietreggiò sorridendo severo.

<< Che c’è James, non dirmi che non hai voglia di darmi un bacio… >> sussurrò lei a un centimetro dalla sua faccia.

<< No >> rispose James secco.

<< Allora sarò costretta a farlo io! >> disse lei avvinghiandosi con le braccia attorno al collo di James.

Gli stampò un bacio in bocca che per me durò ore mentre fu velocissimo.

James si staccò furioso e io comparii da dietro l’angolo.

<< Tu! Brutta oca stupida megera io ti polverizzo! >> gridai correndo verso Dorcas.

<< Ahahahah! >> rise lei.

Corsi più veloce e quando ero a un metro da lei delle braccia forti e muscolose mi bloccarono stringendomi.

<< Lily…per favore lasciala perdere è una stupida… >> mi disse James mentre cercavo invano di divincolarmi dalla sua potente presa.

<< No, tu sei mio e quell’oca deve metterselo in testa! >> gli gridai contro cercando ancora di avvicinarmi a lei.

Ma James era troppo forte e ben presto rinunciai.

James mi prese per mano e si voltò verso Dorcas che rideva ancora.

<< Prova a ritoccarmi e ti giuro che Lily sarà l’ultimo dei tuoi problemi… >> gli disse serio stringendomi.

Il suo ghigno di vittoria mutò in un ghigno di disprezzo, si voltò e corse via.

Restai in silenzio osservando ancora il punto dove Dorcas se n’era andata, poi dopo qualche istante ripresi a camminare verso la torre di Grifondoro.

<< Se non hai voglia di andare a cena in Sala Grande possiamo restare in camera mia… >> mi disse James stringe domi le spalle.

Mi divincolai e mi scostai più verso il muro mentre lui si bloccò a guardarmi.

<< Che c’è? >> mi domandò irrigidendosi.

<< E’ che adesso…io…se tu…insomma…se tu non mi vuoi più e preferisci Dorcas io lo capisco, ha un bel fisico, dei bei occhi e un sorriso molto bello perciò io…io credo…credo di capire >> sussurrai mentre una lacrima solitaria si dipingeva sul lato dell’occhio.

<< Lily, piccola mia, come puoi solo pensare che io ti lasci? Sei il mio pensiero fisso, sei una parte del mio cuore, non ti lascerò mai… >> sussurrò lui in risposta.

Sorrisi e lo abbracciai dopo che lui mi ebbe asciugato le lacrime dalle guance.

 

 

 

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Erano le 11. 50 quando Lily e James si diressero alla torre di Astronomia insieme.

Camminarono in silenzio tenendosi per mano ed entrarono nella torre silenziosi.

Gli altri dovevano ancora arrivare.

<< Sono in ritardo… >> sussurrò James alzandosi e andando verso il balconcino da cui si poteva assaporare l’odore dell’erba del parco.

<< Arriveranno stai tranquillo >> rispose la rossa alzandosi a sua volta e avvicinandosi al suo ragazzo.

Lui l’abbracciò mentre la luna rifletteva la sua luce negli occhi di lei.

<< Ti ho mai detto che ti amo? >> domandò lui serio.

<< Almeno un miliardo di volte >> rispose l’altra in un sussurro baciandolo.

Passò molto tempo in cui Lily rise mentre James le baciava dolcemente il collo.

<< Spero di non aver interrotto nulla >> borbottò Lyra entrando nella stanza seguita dai Malandrini, Dorcas, le ragazze e da Andromeda.

<< Ma no >> rispose Lily arrossendo e prendendo semplicemente James per mano.

<< Siamo tutti? >> domandò Andromeda sorridente.

Sirius annuì e così il gruppo si incamminò verso i cancelli di Hogwarts diretto nel Surrey.

Mentre camminavano Dorcas lanciò occhiate maligne a Lily che però non era per nulla intimorita e continuava a tenere James per mano.

<< Lil guarda >> sussurrò Marlene avvicinandosi e sventolando davanti agli occhi di Lily e James una fedina con un brillante argento.

<< Accidenti, è meraviglioso! >> disse Lily sorridente mentre guardava l’anello che brillava vistosamente.

James si chiese se anche Lily si aspettasse che lui glielo regalasse.

Quando Marlene tornò accanto a Sirius varcarono i cancelli di Hogwarts e si smaterializzarono nella casa di Cassiopea silenziosamente.

Camminarono verso il giardino dove la solita voce di Moody gli fece la solita domanda per entrare.

La casa era più serena dell’ultima volta e tutti sedevano in salotto dove volevano.

Lily prese posto in una poltroncina sopra le gambe di James con accanto Marlene e Sirius.

<< Buonasera a tutti! >> proclamò Silente entrando nella stanza e sedendosi dietro l’usuale scrivania.

<< Ho deciso di fare questa riunione per rincontrarci dopo le numerose perdite che abbiamo subito.

Vi comunico da subito che le notizie non sono buone, ieri nel Kent un ragazzino di tredici anni babbano ha strangolato madre e padre e poi si è tolto la vita, le autorità credono sia opera di un Killer mentre noi siamo più che certi che ci sia di mezzo Lord Voldemort.

Questa era l’unica brutta notizia per oggi, vi comunico anche se sono stati presi tre Mangiamorte: uno è stato rilasciato, il secondo si è ucciso pur di non dirci dove si trova Voldemort e l’ultimo è stato sottoposto al bacio del dissennatore. >> disse Silente senza fermarsi.

<< Chi sono? >> domandò Sirius alzando la voce.

<< Quello rilasciato è Lucius Malfoy, abbiamo poi Mark Nott e Friedrich Avery >> rispose Moody pronto.

<< Molto bene occupiamoci ora dei compiti che dovrete svolgere fino alla prossima riunione >> disse Silente serio.

<< Charlus, Dorea, Cassiopea, Andromeda e Ted andrete per Diagon Alley mentre Shaklebolt la signora Hitchens, Sturgis, Benjy e Gideon andrete ad Hogwarts per le solite pattuglie >> disse Silente serio.

<< Mi scusi…professor Silente osso parlarle? >> domandò Sirius di botto.

Silente annuì e Sirius si alzò per farsi vedere meglio da tutti.

<< Signore ho parlato con Regulus, io ho tentato lo giuro ma è…è così… straziante >> sussurrò Sirius mentre Mary gli carezzava un braccio e lo faceva risedere.

<< Non importa Black l’importante è aver tentato… >> rispose Silente alzandosi a sua volta e cominciando a girare attorno a tutti.

<< Signore perdoni se sono così schietta ma…non dovremo eliminare Regulus? >> domandò una donna apparendo dall’ombra.

<< No! >> gridò Andromeda alzandosi.

Ted la fece risedere e cullò leggermente la bambina che teneva fra le braccia.

<< Ma che cosa vi aspettate? Se ne avrà l’opportunità lui ci ucciderà…perché noi non dovremmo fare altrettanto? >> domandò Sturgis serio.

<< Noi non siamo assassini…quasi tutti abbiamo parenti ed amici della’altra parte ma se uccidiamo con la stessa facilità con cui lo fanno loro sarà uguale! >> disse Sirius.

<< Ti sbagli, noi uccideremmo solo per regalare un futuro migliore ai nostri familiari >> lo aggredì una donna battendo il pugno sul tavolo.

<< Sappiate che se mai mi troverò faccia a faccia con mio fratello non sarò di certo io ad ucciderlo… >> brontolò Sirius uscendo dalla stanza diretto in cucina.

Nella stanza vi fu un gran vociare finché Silente non riportò la calma.

<< Calma per favore! Credo che ognuno di noi avrebbe difficoltà nell’uccidere un fratello perciò vi chiedo di non toccare Regulus Arcturus Black… >> disse Silente serio uscendo anche lui diretto verso la cucina.

<< Signor Black posso sedermi? >> domandò Silente guardando Sirius che si era seduto accanto al davanzale della finestra.

Il giovane annuì così il preside prese una sedia e si accomodò ad osservare la notte.

<< E’ bello il chiaro di luna non crede? Lo guardavo sempre da bambino con mio fratello.

Non riusciva mai a dormire così si infilava nel mio letto e io lo tranquillizzavo dicendogli che i mostri non esistevano, se avessi saputo che lui sarebbe diventato tale forse… >> cominciò Sirius senza staccare gli occhi dalla luna.

<< Sirius devi sapere che non sempre possiamo salvare i nostri familiari dal loro destino…Regulus ha preso la sua decisione chissà magari un giorno se ne pentirà e ritroverà la luce ma è inutile che tu ti deprimi così.

Se ha perso la via non è colpa tua >> sussurrò Silente osservando il ragazzo dagli occhiali a mezzaluna.

<< Professor Silente lei aveva dei fratelli? >> domandò Sirius serio guardando il vecchio preside che abbozzava un sorriso tirato.

<< Si…io avevo una sorella e un fratello..ma se devo essere sincero non credo di essere stato un buon fratello >> bisbigliò in risposta Silente.

Sirius lo guardò sconcertato senza capire ma non chiese altro capendo che quelle erano domande prettamente personali e che se Silente aveva risposto alla prima era solo per bonaria.

<< Sirius tu devi promettermi che porterai tuo fratello per sempre nel cuore >> disse Silente tornando a guardare fuori dalla finestra dove la luna era finita dietro ad una nuvola.

<< Glielo prometto >> rispose il ragazzo mentre sorrideva tranquillo.

Passarono pochi minuti quando finalmente i ragazzi si diressero verso il castello scortati da Lyra.

<< Allora Lils…lo sai che la settimana scorsa sono andata a trovare i tuoi? >> domandò Lyra sorridente.

<< Davvero? Come mai? >> le domandò la rossa con un sorriso stampato sul volto.

<< Oh i miei dicevano che non si incontravano da molto così…

Tua madre è sempre molto gentile…mi ha anche offerto di venire per le vacanze ma ho dovuto rifiutare visto che li metterei in pericolo e poi non credo che tu tornerai lì…giusto? >> domandò Lyra seria mentre tutti camminavano leggermente più avanti a noi.

<< Già…non ho detto ancora nulla a mamma e papà ma per quest’estate non tornerò…mi sto già informando per comprare una casa nel Kent… >> rispose Lily guardando James dieci metri più avanti.

<< Capisco, tuo padre invece mi è sembrato piuttosto preoccupato quando gli ho raccontato della guerra e degli attacchi naturalmente non gli ho detto del tuo rapimento!

Invece tua sorella non si è fatta vedere per tutto il pomeriggio…solo all’ora di cena ho scoperto che è andata a vivere nel Surrey con suo marito >> disse Lyra senza sapere di aver appena fatto un’enorme gaffe.

<< Che cosa?  Mia sorella è andata a vivere con suo marito? Come? Quando si sono sposati? >> domandò la Grifondoro seria bloccandosi di botto.

<< Lily scusami credevo lo sapessi…si sono sposati undici giorni fa e si sono trasferiti subito dopo…Lily stai bene? >> domandò Lyra mentre Lily si accasciava a terra e si portava le mani nei capelli.

Anche James si accorse che qualcosa non andava e corse indietro inginocchiandosi vicino a Lyra mentre Lily si teneva una mano stretta sul cuore e aveva gli occhi chiusi.

<< Stai bene? >> domandò James pochi minuti dopo quando Lily ebbe riaperto gli occhi.

La rossa si guardò attorno e rise sonoramente.

<< Lily non gridare vuoi che ci veda qualcuno! >> sibilò James posando una mano sulla bocca della sua ragazza.

Lyra la guardò sbigottita mentre anche gli altri li raggiungevano.

<< Che succede? >> domandò Mary accanto a Sirius.

<< Non lo so…stavamo parlando e improvvisamente si è accasciata ridendo! >> rispose Lyra guardando tutti.

<< Lily che hai? >> domandò Alice inginocchiandosi accanto a James.

<< Io…ahah…ma chi… ahah…ma chi diavolo siete! >> disse Lily ridacchiando sonoramente.

<< Credo che sia più prudente levarci di torno >> borbottò Frank e gli altri assentirono.

James si prese Lily sulle spalle facendole un muffliatto per poi dirigersi verso il castello buio.

All’entrata del castello Lyra li accompagnò in infermeria per accertarsi che Lily stesse bene.

Quella sera il regno di Poppy Chips era completamente vuoto a parte un ragazzo del quarto anno che sembrava essere stato colpito più volte da qualcosa di tagliente.

Poppy si diresse verso il gruppetto di persone molto arrabbiata.

<< Che cosa ci fate qui nel cuore della notte e per giunta in dodici? >> bisbigliò per non svegliare il suo paziente.

<< Chips la signorina Evans sembra non sta bene.

Stavamo ritornando dalla riunione e parlavamo quando si è accasciata a terra e ha cominciato a ridere…non sappiamo se qualcuno l’abbia attaccata di nascosto >> sussurrò Lyra seguendo Chips che sistemava Lily su un lettino.

<< Guarda …ahah…quel ragazzo…è proprio figo…! >> ridacchiò Lily indicando James che sorrise diventando rosso e prendendo per mano Lily che lo guardava sognante.

<< Moto bene…ora le darò una pozione calmante e poi farò tutti gli accertamenti…passate domani mattina e vi farò sapere come sta… >> disse Chips spingendoli fuori dall’infermeria a forza.

<< Chips posso restare a farle compagnia? >> domandò James indicando Lily che li salutava con la mano.

<< D’accordo signor Potter…ma voialtri a dormire e lei signorina Rosier credo dovrebbe avvertire il preside >> borbottò Madama Chips indicando a Lyra un corridoio verso sinistra e ai ragazzi un corridoio di destra.

<< Molto bene….signorina Evans beva questo succo di zucca lo hanno fatto le fate apposta per lei! >> si inventò Poppy mentre Lily guardava il liquido verdastro con occhi meravigliati.

Bevve tutto in un sorso per poi cadere addormentata tra i cuscini con una mano ancora stretta a quella di James.

Poco dopo anche il giovane si addormentò sulla sedia.

 

 

<< Signor Potter si alzi…Signor Potter! >> borbottò Poppy Chips scuotendo il giovane.

<< Poppy….Lily come sta? >> chiese subito James alzandosi e guardando una Lily ancora profondamente addormentata sul letto.

<< Lily ha avuto una Commozione Pre-stabilita…in breve qualcuno deve averle raccontato qualcosa che l’ha colpita e che ha fatto si che la sua già tristezza peggiorasse…qual è stata l’ultima cosa che le avete detto? >> chiese l’infermiera seria.

James scosse il capo.

<< Lily stava parlando con Lyra, vado a cercarla e gliela porto qui! >> disse James uscendo dalla stanza mentre Madama Chips gli gridava che doveva andare a lezione.

Dieci minuti dopo il giovane e Lyra erano di ritorno nell’infermeria mentre Chips li aspettava silenziosa con Lily che, svegliatasi, ridacchiava.

<< Eccoci…! >> disse James avvicinandosi all’infermiera che tentava di far restare ferma Lily sul suo letto.

<< Allora signorina Rosier qual è stata l’ultima cosa che ha detto alla signorina Evans? >> domandò Poppy mentre Lily ridacchiava maleficamente.

<< Le ho detto che sua sorella si è sposata una settimana fa ma sembrava che lei non ne sapesse nulla >> brontolò Lyra aiutando l’infermiera.

<< Ora si spiega tutto molto bene…Potter prendimi dentro la credenza la boccetta con scritto essenza di Biancospino veloce! >> disse Chips dopo aver legato le mani di Lily e averla imbavagliata.

<< Sembra una prigioniera!> > disse Lyra ridacchiando.

<< Non riderei signorina Rosier…la Evans dovrà restare ancora una notte qui…la pozione potrebbe causarle gravi problemi permanenti al cervello e sarebbe un vero peccato con la testa che si ritrova! >> la sgridò Chips facendo bere a Lily la pozione che dalla sua faccia doveva essere disgustosa.

Lyra si rattristò un po’ ma James le posò un braccio attorno alle spalle per rassicurarla.

<< Chips accompagno Lyra alla porta torno subito… >> disse James prima di accompagnare Lyra all’entrata dell’infermeria.

<< Mi sento così in colpa James… >> bisbigliò Lyra con lo sguardo basso.

<< Lyra sono sicuro che se Lily fosse in sé ti direbbe di smetterla di tormentarti così…e di andare a casa tranquilla senza troppe preoccupazioni…! >> le rispose James scuotendole leggermente le spalle.

Lei sorrise e uscì dal’enorme stanzone a passo spedito, quando James si affacciò alla porta era già sparita dietro l’angolo di un corridoio.

James tornò da Lily prese la sua roba, le stampò un bacio sulla fronte e uscì diretto alla lezione di Trasfigurazione.

 

 

Note dell’autrice:

Per oggi non mi dilungherò molto on i soliti ringraziamenti visto che con il capitolo vi ho fatto aspettare abbastanza.

Quindi mi limiterò a ringraziarvi.

Ribadisco l’ultima cosa…se avete domande o altro recensite!

Lilylunapotter

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Capitolo 18
*** Scoop e partita ***


18. Scoop e partita

 

Il giorno dopo quando James si diresse nuovamente nell’infermeria per accompagnare Lily alle lezioni incontrò Dorcas.

<< Ciao James… >> sussurrò la ragazza timidamente stando a debita distanza dal moro.

<< Che vuoi Dorcas? Sai bene che devi starmi lontano >> borbottò James continuando a camminare.

<< Si…lo so…è…è…è solo che volevo scusarmi con te…sai per l’altra volta >> balbettò Dorcas timidamente.

James si voltò a guardarla; Aveva lo sguardo basso e i soliti ricci che le ricadevano sulle spalle erano piuttosto flosci.

<< E’ tutto apposto Dorcas? >> domandò James avvicinandosi cautamente.

Certo lei lo aveva baciato ma anche lui aveva un cuore e sapeva che la ragazza non mentiva.

<< No…è…è tutto apposto >> borbottò la moretta in risposta.

<< Ok… Comunque scusa accettate >> rispose il moro voltandogli le spalle e dirigendosi nuovamente verso l’infermeria.

Quando entrò l’infermeria era vuota a parte Lily che stava preparando le sue cose per uscire.

<< Ehilà! Come sta la mia risolina? >> domandò James abbracciando la rossa da dietro.

<< Sta benone…un po’ scossa dalla nuova scoperta ma sta bene >> rispose lei voltandosi e dando un leggero bacio sulle labbra al ragazzo.

I due si diressero fuori dalla stanza diretti verso la Sala Grande dove finalmente si disse Lily ‘’ Avrebbe potuto mangiare cibo decente ‘’.

<< E’ tutto apposto? >> domandò Lily rallentando un po’ il passo e osservando James che era sovrappensiero.

<< Certo tutto apposto…che cosa ti fa pensare che non sto bene? >> domandò lui serio.

La rossa si voltò senza dare risposta evidentemente offesa perché sapeva che il ragazzo le mentiva.

<< Lily andiamo! Dai…sai bene che non ho nulla! >> gridò James raggiungendola.

<< Ah non hai nulla è? E come mi spieghi il fatto che nemmeno mi ascolti e non mi guardi mentre ti parlo? >> domandò la ragazza furibonda.

<< D’accordo scusami non litighiamo ora ti racconto tutto… >> borbottò il ragazzo mentre Lily addolciva leggermente la sua espressione.

Quando James le ebbe raccontato dell’incontro della mattina con Dorcas e delle stranezze che aveva trovato nella ragazza Lily finalmente parlò.

<< Credo di sapere che cosa le sta succedendo… >> sussurrò rattristendosi.

James in risposta la guardò interrogativo.

<< Guarda… Anne Meadowes (27anni ) muore dopo un attacco Mangiamorte  .

La ragazza, figlia dei noti Medimaghi Mark e Mary-Anne, è stata ritrovata poco distante da casa sua dove viveva col marito ( Romulus, 30 anni, Auror ) e il figlio di tre anni.

Il corpo senza vita era segnato da evidenti attacchi di magia Oscura.

Accusati due Mangiamorte che sono stati sentiti discutere dell’accaduto in Diagon Alley. >> lesse Lily sfilando il giornale dalla tracolla nera che portava sulle spalle.

<< Oh Santo Cielo! >> bisbigliò James alzando il capo dal giornale per vedere la ragazza che ormai correva a perdifiato lontana da lui.

<< Lily dove corri? >> gli gridò dietro.

<< James tu và pure a colazione ti raggiungo tra poco! >> rispose Lily voltando l’angolo e sparendo su per la scala a chiocciola della torre di Astronomia.

Quando entrò l’aula era apparentemente vuota se non per una giovane donna accasciata sul pavimento che singhiozzava rumorosamente.

<< Dorcas >> bisbigliò la rossa sedendosi accanto a lei.

<< Vattene Lily non puoi capirmi! >> gridò l’altra rabbiosa scansandosi.

<< Invece ti sbagli…anche io ho perso una sorella e so cosa si prova! >> gridò Lily arrabbiata.

<< Tu avevi anche un’altra sorella? >> domandò Dorcas alzando lo sguardo e notando Lily con gli occhi arrossati.

<< Già…si chiamava Bonnie e aveva quattro anni più di me…è stata rapita quando ho compiuto undici anni e ho ricevuto la lettera per Hogwarts… >> disse Lily triste.

<< Ti va di parlarne? >> domandò Dorcas improvvisamente incuriosita avvicinandosi.

<< Certo…io e Bonnie eravamo come gemelle…non ci separavamo mai neanche quando ho scoperto di essere una strega…lei mi è rimasta accanto mentre invece Petunia mi ha odiato.

Era bellissima: capelli rossi come i miei, occhi verde cristallino e un fisico meraviglioso.

E’ sparita il giorno prima del mio undicesimo compleanno, molto probabilmente rapita, di lei non abbiamo più avuto notizie da allora.

Ma di una cosa sono certa…se fosse qui mi direbbe di sorridere ed è quello che direbbe a te Anne.

Lo so benissimo che è difficile riuscire a riprendersi dopo una perdita come quella che hai avuto  ma è inutile stare qui a piangere così, alzati e fai vedere a tutti i Mangiamorte che combatterai per tua sorella per regalare un futuro migliore a suo figlio e a suo marito, per donar loro felicità…sarebbe fiera di te! >> disse Lily carezzandole una mano.

Dorcas le si gettò tra le braccia singhiozzando e Lily sorrise e tra sé e sé,.

<< Grazie Lily…so che sono stata una persona orribile mettendomi tra te e James…puoi perdonarmi? >> domandò Dorcas guardando Lily negli occhi.

<< Tranquilla… >> rispose Lily riaccogliendola fra le sue braccia.

 

 

 

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<< Ma che diavolo starà facendo Lily? >> domandai istericamente mentre James davanti a me si ingozzava come un maialino messo all’ingrasso.

<< Anchilla Aloce Ily i ha tetto di apettalla chi >> mi disse James con la bocca piena.

<< Potresti gentilmente parlare a bocca vuota? Non si capisce nulla >> borbottai seria.

James deglutì l’ultimo pezzo di torta e sorrise.

<< Ho detto che devi stare tranquilla Alice, Lily mi ha detto di aspettarla qui >> ripeté James guardando il portone d’ingresso.

<< Scusalo Alice ma questo non ha mai imparato le buone maniere >> borbottò Sirius ridacchiando.

<< Taci brutto cagnaccio rognoso! >> cominciò James in risposta sfregandogli le nocche sulla testa.

Alice si voltò a guardare Marlene che guardava il suo ragazzo allibita.

<< Mar…lasciali perdere >> borbottai sorridente mentre lei si voltò verso di me.

<< Senti hai scoperto se era solo un ritardo o se sei incinta?? >> mi sussurrò lei sospirando.

<< Ancora non mi è venuto…di solito mi arrivano il ventinove di ogni mese >> risposi seria.

<< Quindi domani…d’accordo…senti facciamo così se entro passato domani alla festa di Lily non ti sono arrivate spari tutto a Frank ok? >> domandò Marlene gesticolando.

<< Cosa dovreste dire a Frank? >> domandò Sirius sbucando da sotto il tavolo con i capelli tutti arruffati.

<< A te non diranno nulla cagnaccio >> borbottò James rialzandosi anche lui con gli occhiali storti.

<< Taci Ramoso! >> gridò Sirius sparendo di nuovo sotto il tavolo mentre faceva il solletico a James che ridacchiava rumorosamente.

Io e Marlene ci guardammo sconcertate scuotendo il capo.

<< Potter, Black…volete gentilmente rialzarvi da terra?> > sbraitò Lily apparendo davanti ai due malandrini.

<< Scusa amore >> bisbigliò James alzandosi anche lui e baciando leggermente la sua ragazza che arrossì.

<< Scusa sorella…ma James mi provoca! >> tentò di giustificarsi Sirius alzandosi e pulendosi la divisa.

<< Ora basta non voglio più sentire scuse James siediti qui e tu Sirius di qua >> disse Lily sedendosi facendo mettere James da un alto e Sirius dall’altro.

<< Oh Lily…passato domani ti va di aiutarmi a studiare per Pozioni? >> domandò Marlene facendo l’occhiolino agli altri tre che risero silenziosamente.

<< D’accordo allora prenoterò la dispensa di Pozioni dal professor Lumacorno >> disse Lily continuando a mangiare.

<< Ma no figurati devo solo ripassare alcune ricette per l’interrogazione di lunedì >> rispose Marlene seria.

<< Va bene… >> terminò la rossa alzandosi assieme agli altri diretta alla lezione di Storia della Magia.

Percorremmo i corridoi fino ad arrivare all’aula interessata dove si trovava già il professor Ruf.

<< Buongiorno ragazzi sedetevi prego >> borbottò il professore monotonamente.

Mi sedetti accanto a Emmeline che avevo incontrato fuori dall’aula già pronta per la lezione mentre Lily e James si sedettero dietro di noi al quarto banco.

 

 

 

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<< Si può sapere perché mi hai trascinato qua dietro? >> domandai sbigottita sbattendo un libro in testa a James che rise.

<< Volevo sapere dove eri finita a colazione… >> bisbigliò James in risposta.

<< Ero andata nella torre di Astronomia dove ero sicura di trovare Dorcas per consolarla e l’ho fatto parlandole anche di Bonnie… >> sussurrai in risposta.

Capii subito di aver commesso un enorme errore pronunciando solo il nome di Bonnie.

<< Chi è Bonnie? >> mi chiese serio rizzandosi a sedere.

<< Bonnie…è…è…è mia sorella…lei è stata…è stata…è stata rapita sette anni fa >> balbettai in risposta.

<< Che cosa? P-perché non …perché non me ne hai mai parlato? >> mi domandò serio carezzandomi una guancia.

<< Non è facile per me parlarne… >> risposi con lo sguardo verso il professore.

<< Sai che puoi dirmi tutto… >> borbottò accarezzandomi i capelli.

Sorrisi teneramente guardando i suoi occhi posarsi dolcemente sulle mie labbra.

<< Non qui >> bisbigliai.

Lui sembrò capire perché si volto.

<< D’accordo però poi me lo dai un bel bacio… >> rispose sorridente cominciando anche lui a seguire la lezione o meglio ad fingere di ascoltare.

Dopo quasi mezz’ora il professore sembrò svegliarsi dalla lunga litania di parole che uscivano dalla sua bocca senza alcun significato.

<< Molto bene e ora chi sa dirmi quante sono le battaglie tra i troll e i folletti? >> domandò il professore fissando l’unica mano alzata nella stanza ovvero la mia.

<< Si signorina Vance? >> domandò il professore fissandomi con sguardo vacuo.

<< Evans signore…sono la signorina Evans…comunque le battaglie fra Troll e Folletti sono circa centoquarantuno anche se nei nostri libri ne sono riportate solamente settantasette… >> risposi seria.

<< Bene signorina Vance venti punti in più a Grifondoro >> borbottò il professore mentre la campanella suonava e tutti ci affrettavamo ad uscire.

<< Solamente settantasette? Lily ma dico ti sei bevuta il cervello? Solamente? >> mi domandò Alice ridacchiando mentre James si avvicinava ai Malandrini e a Frank.

<< Che cosa abbiamo ora? >> mi domandò Amelia sorridente.

<< Doppia ora di Cura delle Creature Magiche >> rispondo tirando su la tracolla che pesava da matti.

<< Vuoi che te la tengo? >> mi domandò James avvicinandosi e prendendomi la tracolla.

<< No tranquillo…non ti pesa? Hai già la tua >> gli risposi seria.

<< Tranquilla…un giocatore di Quidditch è sempre un giocatore di Quidditch… >> rispose lui correndo dietro a Sirius che gli aveva fatto lo sgambetto.

<< Oh ragazzi quasi dimenticavo…verrete domani alla partita? >> domandò James voltandosi appena mentre Sirius gli saltava addosso.

<< Certo che domande >> risposi sorridente uscendo nel parco del castello.

 

 

 

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Il mattino dopo eravamo tutti seduti a colazione e James non toccava cibo.

<< Avanti Ramoso mangia un toast! >> dissi a James sventolandogli il toast sotto il naso.

James mi guardò con due occhiaie mostruose che dopo qualche istante Lily fece sparire con la bacchetta.

<< Perdonami tesoro ma con le occhiaie sei pessimo e ora mangia senza fare storie >> borbottò Lily infilandogli nel piatto di tutto.

<< Non ho fame… >> rispose lui tranquillamente allontanando il piatto.

Lily alzò un sopraciglio infastidita.

<< James Potter mangia immediatamente… >> disse Lily con un tono che non ammetteva repliche.

Ramoso guardò la sua ragazza che gli rifilò un occhiataccia come per dire ‘’ mangia e taci ‘’.

Alla destra di Lily sedeva Marlene e alla sinistra invece c’era Amelia.

<< Marlene mangia >> brontolò Sirius che però non toccava cibo a sua volta.

<< Sirius non darmi ordini >> borbottò Mary in risposta.

<< Da quando mi chiami Sirius? >> domandò il moro.

<< Da quando tu mi chiami Marlene >>rispose la moretta mangiando svogliatamente un toast.

<< Anche tu dovresti mangiare sai Amelia? >> dissi indicando il bacon che avevo nel piatto.

<< Non ci riesco Rem >> rispose lei tenendosi la pancia.

Effettivamente avrebbe potuto vomitare da un momento all’altro e aveva la pelle di un color verdognolo spaventoso.

<< James…Amos Diggory ieri si è rotto una gamba al suo posto giocherà Belby… >> disse Jordan avvicinandosi e sedendosi accanto ai Malandrini.

<< Bene! Belby non sa nemmeno schivare i bolidi >> rispose Lily che evidentemente aveva confuso le persone.

<< Veramente Belby ha già un contratto firmato con le Holyhead Arpies per l’anno prossimo >> borbottai in risposta mentre James sbuffava.

Odiava quando glielo ricordavo.

Venti minuti dopo James, Sirius, Marlene e Amelia si diressero agli spogliatoi e noi altri invece andammo sugli spalti per fare il tifo.

<< Ed ecco i nostri meravigliosi giocatori di Grifondoro…Mckinnon, Bones, Black, Jordan, Stewart, Edgecombe eeeee Potter! >> gridò il fratello di Jordan all’altoparlante.

<< E ora i Tassorosso…Coleman, O’gray, Halliwell, Matthews, Turner, Mitchell eeeee Belby! >> continuò il ragazzo.

<< Molto bene…vi ricordo come al solito che voglio un gioco pulito! >> disse Madama Bumb fischiando.

<< E la partita comincia! Stewart, Edgecombe, Black che si avvicina agli anelli e…dieci punti a Grifondoro! Bravi leoni fategliela vedere a quei tassi sordi! >> gridò Jordan tutto euforico mentre io Lily e tutti gli altri esultavamo per il punto di Sirius.

<< Signor Jordan può risparmiarsi i suoi commenti! >> borbottò al Mcgranitt stizzita.

<< Scusi professoressa! Andiamo avanti…Coleman, Halliwell e…bella parata di Jordan…è modestamente mia sorella! >> gridò il cronista saltellando sotto lo sguardo severo della Mcgranitt.

<< Bel bolide di Mckinnon che colpisce in pieno la scopa di O’gray che perde la pluffa che viene presa da Edgecombe…Black e di nuovo Edgecombe…venti a zero per Grifondoro! >> gridò Jordan salendo in piedi sulla sua sedia.

Lily e io ridemmo rumorosamente mentre la Mcgranitt lo tirava per la veste facendolo traballare pericolosamente.

<< Andiamo avanti per la gioia della nostra amatissima professoressa di Trasfigurazione! O’gray, Halliwell, O’gray e di nuovo Halliwell e…No venti a dieci per Grifondoro! >> gridò Jordan disperato risedendosi mentre la tifoseria giallo – rossa esultava rumorosamente.

Nello stesso istante in cui io e Lily ci guardammo leggermente rattristati dal punto dei Tassorosso Jordan gridò.

<< E Potter sembra aver visto il boccino! Belby è alle sue spalle ma non riesce a raggiungerlo…intanto Black segna un altro punto…Trenta a dieci per Grifondoro…Potter scende in picchiata verso il terreno e Belby gli è alle calcagna…vai Jaaaaaaaaaaaames! >> gridò Jordan mentre la Mcgranitt si portava le mani alla bocca.

<< Pochi metri all’impatto James allunga il braccio e Belby sterza per non finire al suolo ed ecco che…James prende il boccino! Centoottanta a dieci per i Grifondoro! Bravissimi ragazzi siete i migliori! >> gridò Jordan alzandosi e correndo verso il campo seguito da tutti noi che gridavamo felici.

<< Potter Potter Potter Potter Potter! >> gridava la folla impazzita mentre io correvo incontro a Sirius e Lily andava da James.

Quando finalmente lo raggiunse gli stampò un bacio sulle labbra che fece fischiare tutta la folla.

 

 

 

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<< E bravo il mio cercatore! >> sussurrai all’orecchio di James mentre lui sorrideva vittorioso prendendomi in braccio e baciando il boccino.

<< Questo Lily è per te! >> gridò porgendomelo.

Dopo circa un quarto d’ora la folla si era a mano a mano dispersa mentre io e James eravamo andati negli spogliatoi ormai vuoti.

<< Devi farti la doccia? >> chiesi a James mentre mi sedevo su una panca.

<< Si…vuoi farmi l’onore di farla con me? >> mi domandò James malizioso avvicinandosi e baciandomi delicatamente il collo.

<< Sai bene che ad Hogwarts non si fa nulla >> risposi ridacchiando mentre lui si alzava sorridendo e dirigendosi verso le docce.

<< Va bene…sappi però che prima o poi dovrai farla… >> borbottò lui entrando nella doccia dove l’acqua scorreva rumorosamente.

Sorrisi tra me e me aspettando che James finisse i farsi la doccia.

Dieci minuti dopo James sbucò dal bagno con indosso solo i pantaloni della divisa.

<< Allora il grande James è soddisfatto di questa vittoria? >> gli domandai portando il pugno davanti alla bocca per imitare i giornalisti.

<< Oh si più che mai…e la signorina Evans che ne pensa? >> domandò James avvicinandosi e baciandomi il collo.

<< Penso sia stato bravissimo >> risposi ridacchiando,.

<< D’altronde che ti aspettavi dal grande e bellissimo James Potter? >> mi domandò lui malandrino.

<< Sempre il solito modesto >> risposi staccandomi leggermente.

<< E’ no Lily… >> disse lui prendendomi sulle spalle e dirigendosi in bagno precisamente verso le docce.

<< James non lo faresti mai! >> gridai mentre lui apriva la doccia.

<< Ne sei sicura? >> mi domandò posandomi sulla doccia e tenendomi bloccata tra le sue forti bracci.

<< James! >> borbottai ridendo mentre l’acqua mi scorreva attraverso i vestiti ormai fradici.

<< Questa è la mia vera Vittoria >> sussurrò lui prima di avvicinarsi e togliermi la maglietta cautamente.

Sorrisi arrossendo leggermente mentre lui mi cominciava a baciare delicatamente il collo e mi teneva per i fianchi.

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 19
*** Una festa meravigliosa ***


19. Una festa meravigliosa

 

 

<< Mar…Mar svegliati che è tardissimo! >> brontolò Alice tirandomi giù dal letto.

<< Che vuoi Ali non vedi che sono le dieci di sabato mattina? …Oh Miseriaccia le dieci? Alice perché non mi hai chiamato? >> brontolai scendendo dal letto e chiudendomi in bagno per vestirmi.

Sì perché io, Alice, Emmeline e Amelia avevamo appuntamento con i nostri cavalieri in Sala comune alle 10.30 per andare ad Hogsmeade a comprare il regalo per Lily.

Lei invece sarebbe rimasta con James a dormire visto che la sera prima avevamo fatto un pigiama party.

<< Mar ti vuoi muovere! Mancano dieci minuti alle 10 e trenta! >> borbottò Alice al di là della porta sbuffando sonoramente.

<< Eccomi >> risposi due minuti dopo uscendo e ritrovandomi davanti anche Emmeline e Amelia che avevano due occhiaie che somigliavano a quelle dei panda.

<< Buon dì >> sussurrai uscendo dal dormitorio seguita da tutte le altre.

<< Dunque…Lily e James sono saliti nel loro dormitorio dieci minuti fa e io e Amelia ci siamo assicurate di non fargli gli auguri >> borbottò Emmeline come se fosse un agente segreto.

<< Si Emm lo sappiamo ce lo hai detto tre minuti fa…e ricordati che non siamo mica le Tottalis Spice >> borbottò Alice contrariata.

<< E chi sarebbero queste Tottalis…? >> domandai incredula osservando Alice che mi guardava allibita.

<< Bella domanda…Me lo dice sempre Lily… >> rispose lei riprendendo a camminare diretta in Sala Comune.

I malandrini erano già tutti lì e fuori dal dormitorio e Peter disse di aver visto il ragazzo di Emmeline di fuori.

<< Bene andiamo allora? >> domandai salutando Sirius con un bacio.

<< Certo… >> rispose Remus prendendo a braccetto Amelia che sorrise teneramente.

Ci dirigemmo verso il portone d’ingresso e dopo aver superato gli ardui controlli di Gazza scendemmo verso il paese assieme ad altri molti ragazzi.

 

 

 

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Se con il pensiero si potesse uccidere allora i miei amici sarebbero stecchiti già da un pezzo.

Come scordarsi il mio compleanno?

Va bene che sono una ragazza abbastanza comune, seria, rispettosa delle regole e tutto ma…voglio dire i Corvonero avrebbero potuto scordare il mio compleanno non l’intera casata di Grifondoro del mio anno ovvero i miei amici!

Cioè ma ci credete se vi dico che questa mattina quando sono scesa in Sala Comune, Alice mi ha salutato senza neanche farmi un piccolo accenno ai miei diciotto anni.

Va bene che i diciotto non sono importanti come i diciassette nel mondo della magia ma…oggi soltanto tre misere lettere da parte dei miei, di Beth e di Petunia.

E per non parlare della lettera di Petunia…ve la leggo:
Cara Lily

Auguri

Petunia.

Quattro misere parole senza senso.

Ma io dico come si fa ad ignorare una sorella così?? Va bene che mi odia ma mi sembra che io tutti gli anni le ho mandato un bel biglietto di auguri che naturalmente lei ha sempre buttato nel fuoco.

E aspettate non vi ho ancora parlato del punto saliente…

Il mio ragazzo si è completamente dimenticato che oggi compio gli anni!

Certo non è una tragedia anche io dimentico spesso le cose…ma per quanto riguarda compleanni o anniversari mi ricordo sempre.

Comunque adesso io e James stiamo in camera a riposare o meglio lui dorme e io lo guardo seriamente rabbiosa e perplessa.

Mi alzai e mi diressi verso la finestra silenziosamente dove osservai il parco.

Era così bello e mi dava una sensazione inspiegabile a parole.

Sapete quando siete in pace con voi stessi, quando sentite che per una volta potete veramente essere voi stessi, senza mille problemi, solo voi stessi.

Questo mi provoca il parco del castello quando è vuoto.

E pensare che prima di quel fatidico venerdì di due anni prima la pace in me stessa riuscivo a trovarla facilmente.

Era tutto così meraviglioso, i movimenti, i vestiti tutto e poi tutto mi è caduto addosso, troppo pesante per essere sorretto dalle mie spalle.

Un gemito, mi volto e mi ritrovo James che mi abbraccia con le mani sui fianchi.

<< Allora ben sveglio Ramoso… >> sussurrai dandogli un bacio sul anso.

<< Ramoso? Da quando mi chiami così? >> rispose lui chiudendo gli occhi al debole bacio che gli stampai in bocca.

<< Da quando mi sono accorta che non posso fare a meno di te >> risposi in un soffio ridacchiando mentre lui arrossiva.

 

 

 

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Stavamo camminando per Hogsmeade quando Marlene si fermò davanti ad una vetrina strabuzzando gli occhi.

<< E’ tutto apposto piccola? >> le domandai avvicinandomi e scorgendo ciò che stava osservando.

Un piccolo cuore d’argento pendeva dal collo di un manichino e sopra c’era scritta una frase sull’amicizia.

<< ‘’ Il mio ieri, il mio oggi, il mio domani ‘’ che ne pensi come regalo da parte mia per Lily? >> mi domandò guardando ancora il pendente.

<< Credo che sia un ottima idea >> risposi accompagnandola nel negozio.

<< Salve >> salutò entrando .

<< Salve desidera? >< domandò la commessa sorridente.

<< Vorrei il pendente che ha in vetrina quello con scritto ‘’ Il mio ieri, il mio oggi, il mio domani ‘’ >> rispose lei sorridente indicando la vetrina più vicina a lei.

<< Subito! >> rispose l’altra voltandosi e aprendo una piccola cassettina con una chiave che fece apparire dal nulla.

Intanto io girai per il negozio ad osservare tutti i gioielli e notai un piccolo anello d’argento con un brillante non troppo grande e un’ incisione dentro che recitava ‘’ Per sempre, insieme ‘’ .

Sorrisi finché la commessa non mi richiamò alla realtà con al sua voce squillante.

<< Bell’anello non crede? Un ragazzo me lo ha fatto incidere tre giorni fa per la sua ragazza…e siccome ho trovato quella frase molto significativa l’ho esposto >> disse la donna sorridendo mentre anche Marlene si avvicinava a vedere l’anello.

<< E’ davvero bello >> sussurrò voltandosi per poi tornare a pagare.

<< Arrivederci! >> disse Marlene salutando e uscendo dal negozio con me di dietro.

<< Allora dove andiamo adesso? >> domandò Alice che ci aspettava fuori dalla gioielleria con gli altri.

<< Sono le quattro credo che dovremmo salire…la festa è alle cinque >> disse Peter guardando l’orologio che portava al polso.

<< Confermo…andiamo allora? >> domandai prendendo Mary a braccetto.

Camminammo per quasi mezz’ora fino a quando arrivammo al protone di ingresso e tutti assieme ci dirigemmo alla stanza delle necessità.

<< Molto bene…gli invitati sono qui fuori che aspettano li faccio entrare? >> domandò Remus indicando la porta.

Annuii e dopo qualche istante un gruppo di cinquanta persone entrò nella Sala che era enorme.

<< Molto bene ragazzi…ricordate dovete fare silenzio e gridare solo quando Lily entrerà! >> dissi salendo sopra una sedia per farmi vedere da tutti.

Ognuno si sedette su una sedia e Mary si avvicinò a me dandomi un bacio sulle labbra.

 

 

 

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<< Avanti pochi scalini e siamo arrivati! >> borbottai aiutando una Lily bendata a camminare.

Lei ridacchiò sonoramente prima di tastare il muro con il braccio libero.

<< Che cosa devi farmi vedere di così importante? >> mi domandò seria senza però ricevere risposta oltre che un piccolo bacio sul naso.

Tempo due minuti ed eravamo davanti alla stanza delle necessità , la feci entrare mentre da dietro contavo fino a tre.

<< Uno due tre…>> bisbigliai agli altri.

<< Sorpresa!! >> gridarono tutti quando finalmente Lily aveva gli occhi liberi dalla mia cravatta.

La mia bellissima dama si portò le mani alla bocca gridando di gioia.

Si voltò a guardarmi e abbracciò tutti uno per uno sorridendo e ringraziando.

<< Accidenti James potevi almeno avvisarmi di mettere un vestito adatto! >> mi sgridò lei sempre ridendo.

<< Oh a questo si può rimediare! >> rispose Alice dandole una scatola di velluto bianco dove dentro c’era un vestito meraviglioso.

<< Oh mio Dio! E’ stupendo! >>gridò felicemente.

<< Questo è il nostro regalo! >> disse Dorcas apparendo con i giocatori della squadra di Quidditch di Grifondoro.

Lily abbracciò tutti e poi andò nel bagno a infilarsi l’abito.

Quando finalmente uscì le strappai un bacio sulle labbra e la portai al centro della stanza a ballare.

<< James ma come hai fatto a preparare tutto questo a mia insaputa? >> mi domandò mentre le stringevo una mano su un fianco.

<< Avanti credevi davvero che un Malandrino si sarebbe fatto scoprire a preparare una festa a sorpresa? >> le domandai facendola volteggiare e ridere.

Dopo dieci minuti io e James ci sedemmo ad un tavolo rotondo a bere della burrobirra e a chiacchierare con tutti gli altri.

<< Oh Lily davvero non avevi capito nulla? >> domandò Alice a Lily che sorrise scuotendo il capo.

<< Ma i professori non si arrabbieranno? >> domandò lei seriamente preoccupata.

<< Non si preoccupi signorina Evans…i suoi amici si sono presi la briga di chiedere il permesso e ci hanno anche invitato a bere qualcosa prima di cena >> rispose la Mcgranitt apparendo col professor Silente e con Lyra che subito corse ad abbracciare Lily.

<< Cento di questi giorni >> disse il preside stringendo la mano di Lily che sorrise radiosa.

<< Tantissimi auguri signorina Evans! >> disse la Mcgranitt senza però abbandonare il suo solito cipiglio severo.

<< Allora professoressa mi concede questo ballo? >> domandò Sirius alla Mcgranitt che sorrise andando in mezzo alla pista con il mio migliore amico.

Il professor Silente rise nel vedere i due ballerini scendere in pista accolti dagli applausi.

<< Come faremo l’anno prossimo senza di voi? Spero almeno un giorno di poter insegnare ai vostri figli >> disse Silente indicando tutti noi.

Ridemmo felici e onorati.

Verso l’ora di cena i professori se ne andarono nelle proprie stanze mentre noi cominciammo il banchetto.

<< Buon appetito! >> gridò Lily a tutta la tavolata.

Io sedevo alla sua destra mentre alla sua sinistra c’era Lyra e poi a seguire tutti i nostri amici.

<< Non credevo sarei riuscita a tenere un segreto per una settimana! >> borbottò Emmeline ridendo con il suo ragazzo e con Amelia.

<< Oh lascia perdere guarda …l’altro giorno stavo quasi per dirle di tenersi libera per la sua festa a sorpresa! >> ridacchio Marlene seduta accanto a Sirius che le passò un braccio attorno alle spalle.

<< State tranquilli non avevo intuito nulla e poi anche se fosse stato avrei retto il gioco! >> borbottò Lily mentre nella sala il chiacchiericci si faceva via via più rumoroso.

<< Molto bene…e ora passiamo allo scartamento dei regali! >> gridai alzandomi e tutti si zittirono.

Nel tavolo apparvero sei regali diversi che Lily prese fra le mani.

Il primo pacco che prese era quello dei Corvonero che le avevano regalato tutti assieme un kit molto costoso di pozioni avanzate; Nel secondo pacco, quello da parte dei Tassorosso trovò un kit di creme alle essenze del lago nero anche esso molto costoso e in quello dei Grifondoro trovò un nuovo mantello da viaggio.

<< Grazie a tutti! >> gridò Lily mentre si accingeva ad aprire il penultimo regalo ovvero quello dei Malandrini, di Frank e Alice, di Amelia e Emmeline.

Lo aprì con cura e vi trovò dentro un bellissimo abito corto di Tulle che scendeva a campana fino alle ginocchia ed era tutto ricamato con delle roselline rosa pallido.

Ci fu un minuto di silenzio, Lily fissava l’abito allibita ma poi sorrise e abbracciò gli amici teneramente.

<< Molto bene e ora aprirò l’ultimo regalo che è di…Marlene! >> gridò Lily aprendo il piccolo pacchetto di Marlene che la guardava speranzosa.

Quando aprì la scatolina e vide il ciondolo Lily sorrise e corse ad abbracciare la sua migliore amica come non aveva mai fatto.

<< Tu sei il mio ieri, il mio oggi, il mio domani! >> sussurrò Lily appena impercettibile all’orecchio di Mary stando ben attenta che solo io e Sirius ascoltassimo.

<< Molto bene ragazzi e ora se mi permettete vorrei dare il mio regalo alla mia dama… >> dissi prendendo Lily per mano e accompagnandola al centro della pista.

Gli occhi di tutti erano puntati su di noi e Lily sorrideva radiosa.

<< Lily…prima di darti il mio regalo vorrei dirti delle cose.

Sei la donna che ho sempre desiderato…l’unica in grado di farmi sorridere davvero, l’unica con la quale posso passare intere giornate senza mai stancarmi, l’unica che mi toglie il respiro ad ogni suo sorriso.

Lily oggi tu per me sei più di una fidanzata, tu sei la mia anima, la mia ragione di vita…Lily tu sei il mio amore >> dissi tirando fuori dalla tasca una scatolina rossa.

<< Lily questo non è un anello di matrimonio…no perché so che è troppo presto…Lily questa è una semplice richiesta…Vuoi venire ad abitare con me dopo essere usciti da Hogwarts? >> le domandai prendendole la mano e infilandole l’anello.

<< Si James voglio vivere con te >> rispose lei sorridente abbracciandomi e  lasciando cadere delle lacrime sulle guance.

<< Hai letto la scritta dentro? >> le sussurrai .

Lei si tolse l’anello e guardò dentro dove la scritta ‘’ Per sempre, insieme’’ luccicava come i suoi occhi.

Mi guardò, sorrise e mi strinse di nuovo a sé.

Quella si che era vita!

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Capitolo 20
*** Una grave perdita ***


20. Una grave perdita

 

 

 

Erano le dieci e tre quarti e ancora Bellatrix non si vedeva.

Un uomo dal lungo mantello nero stava appostato nell’ombra di una casa e osservava la piccola villetta di fronte pronto a sterminare un’altra delle innumerevoli famiglie che aveva distrutto.

Quei poveri disgraziati sedevano ignari nel salotto e guardavano tranquillamente la televisione stesi sul divanetto rosso del salotto senza sapere che sarebbe stata la loro ultima serata insieme, l’ ultima volta che avrebbero potuto vedere la loro casa.

Un fruscio portò l’uomo a guardare oltre alla siepe e sorrise vedendo una donna dalla carnagione abbastanza scura, le palpebre pesanti e gli occhi scurissimi.

<< Bellatrix…ti aspettavo >> borbottò l’uomo sorridendo compiaciuto e cominciando a camminare diretto verso la villetta e seguito dalla donna.

<< Mio Signore chi sono? >> domandò la donna con tono veneratorio, quasi maniacale.

Voldemort si limitò ad indicare la cassetta della posta dove scritto a caratteri cubitali c’era il cognome della famiglia: ‘’Evans ‘’.

L’uomo si avvicinò al cancello e con un gesto della bacchetta lo aprì, poi si diresse lungo il vialetto diretto alla porta principale dell’abitazione.

<> domandò la donna osservando l’uomo che tirava fuori ancora una volta la bacchetta.

<< Perché io provo piacere a vederli contorcere e perché loro mi stanno intralciando il cammino >> rispose l’uomo aprendo silenziosamente la porta.

Bellatrix si chiese come potessero due schifosi babbani infastidire l’uomo più potente del mondo ma senza fare domande si intrufolò nella casa silenziosa senza fiatare.

Camminarono verso il salotto dove la coppia era ancora seduta a guardare la televisione con la luce spenta.

<< Jim credi davvero che questo film sia fatto per noi? Non so mi sembra così tanto giovanile e da quando non abbiamo più Lily e Petunia a casa non ha senso continuare a guardare queste serie televisive… >> borbottò Kim sorridente mentre il marito le rifilava un occhiataccia.

<< E con questo vorresti dire che siamo vecchi? >> domandò Jim ridacchiando mentre la moglie sorrideva.

<< Salve miei signori >> disse Voldemort entrando nel salotto buio.

I due sposi si voltarono contemporaneamente e si guardarono spaventati.

<< Kim scappa! >> gridò Jim parandosi davanti a Voldemort e Bellatrix che risero sonoramente.

<< Jim no vieni via! >> gridò Kim piangendo e facendo molti passi indietro.

<< Fuori di qui >> gridò Jim in un misto tra lo spaventato e il coraggioso.

<< Taci babbano…Avada Kedavra! >> gridò Voldemort.

Jim Evans cadde a terra con un tonfo pesante e la moglie cominciò a gridare correndogli accanto.

<< Perché? Perché lo ha ucciso? >> gridò la donna prendendo la testa del marito tra le braccia.

<< Ahah con te invece mi divertirò! Crucio…Crucio! >> gridò Voldemort mentre anche Bellatrix si univa alla tortura.

Kim Evans volò in aria con gli occhi sbarrati urlando di dolore mentre le lacrime le rigavano il volto e i capelli ormai scompigliati le ricadevano sul volto.

Pochi istanti e il corpo della donna smise di contorcersi per cadere a terra silenzioso.

<< Che…Dio…che dio ti…benedica L- Lily… >> sussurrò la donna.

E infine anche il cadavere di Kim restò immobile smosso da un solo ultimo respiro mentre le lacrime cadevano ancora sul volto segnato dai graffi.

 

 

 

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La festa di Lily era andata benissimo e tutti si erano divertiti.

Gli invitati erano appena tornati nei propri dormitori e io, i Malandrini, le ragazze e Frank eravamo rimasti a sistemare.

<< Allora Lily ti è piaciuta questa festa? >> domandai seria.

<< Si è stata fantastica grazie ragazzi! >> rispose lei sorridendo radiosa.

<< Senti Alice potresti venire un momento? >> chiesi mentre Alice si dirigeva verso di me .

<< Dimmi Mar… >> mi disse curiosa.

<< Senti alla fine l’hai fatto il test per vedere se sei incinta? >> le domandai sussurrando per non farmi sentire dagli altri.

<< Si l’ho fatto >> rispose tristemente abbassando lo sguardo.

<< Sei incinta? >> sussurrai allibita.

Lei scosse il capo.

<< E allora perché sei triste? >> le domandai sconcertata.

<< E’ che mi ero abituata all’idea e ora che so che non è così…si insomma…devo dire che cominciava a piacermi l’idea di un figlio >> rispose lei gesticolando.

<< Ali sono sicura che tu e Frank metterete su una bella famigliola…ma parlandoci chiaro non credo fosse il caso di essere genitori alla nostra età…abbiamo ancora tante esperienze da fare…i MAGO, sposarci, trovare casa e molte altre cose >> rispose prendendole le mani,.

<< Si certo però da quando mio padre è morto ho cominciato a fare tutto con più fretta…perché…perché ho paura di andarmene da un giorno all’altro >> sussurrò lei in risposta con lo sguardo triste.

La abbracciai forte.

<< Non devi dirlo neanche per scherzo! >> le bisbigliai all’orecchio facendola sorridere dolcemente.

Quando pochi minuti dopo tornammo ad aiutare gli altri a sistemare le ultime cose scoprimmo che eravamo rimaste solo noi, Lily, Sirius, James e Frank.

<< Gli altri? >> domandai avvicinandomi a Sirius mentre Alice si avvicinava a Frank.

<< Sono tornati in camera…erano stanchi e visto che qui abbiamo quasi finito li abbiamo mandati su >> rispose Lily mentre James la guardava ammaliato.

<< Capito…scusate ragazzi anche io devo proprio andare domani devo svegliarmi presto perché lunedì ho il compito di Trasfigurazione… >> disse Frank alzandosi dalla sedia dispiaciuto.

<< Certo non preoccuparti Frank…tanto qui è rimasto poco da fare…Ali vai anche tu noi ti raggiungiamo tra poco! >> dissi sorridendo mentre  i miei due amici uscivano dalla stanza salutandoci con la mano.

 

 

 

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<< Albus! Albus! >> gridò una voce nell’oscurità mentre il preside usciva dalla casa di Cassiopea per tornare al castello dopo una breve riunione.

<< Si Alastor? >> chiese il preside voltandosi e trovandosi davanti un uomo dall’aria molto malandata.

<< Gli Evans…li hanno trovati morti…ci ha avvisato adesso Shaklebolt che si trovava in zona… >> borbottò Moody mentre la Mcgranitt che stava con il preside si portava le mani alla bocca.

<< Oh Santo Cielo ma è terribile…dobbiamo subito avvisare Lily! >> disse la professoressa preoccupata.

Il preside scosse il capo senza fare una piega.

<< Aspetteremo che la festa sia finita…a che ora tornavano nei dormitori Minerva? >> domandò Albus senza guardare la vice preside.

<< Alle undici e trenta fra un quarto d’ora >> rispose la donna.

<< Molto bene…Alastor tieni lontane le autorità babbane dalla casa finché puoi…arriveremo al più presto… >> disse il preside uscendo dai confini della casa seguito da Minerva e poi smaterializzandosi silenziosamente.

Quando apparvero al castello si diressero a passo veloce verso la stanza delle Necessità, mancavano dieci minuti alle undici e trenta.

<< Credi sia il caso di portare la ragazza alla vecchia casa? >> domandò la Mcgranitt preoccupata.

<< Lily ha il diritto di vedere i suoi genitori un ultima volta >> rispose il preside serio.

La donna annuì e poi spalancò le enormi porte di legno della stanza delle Necessità.

Gli invitati erano quasi tutti andati via e nella stanza c’erano solo James, Sirius, Lily e Marlene.

<< Buonasera preside! Professoressa >> disse Lily avvicinandosi sorridente.

Quando ci guardò in viso capì che qualcosa non andava e nel suo volto si dipinse un’aria interrogativa.

<< E’ tutto apposto? >> domandò mentre James si avvicinava a lei prendendole la mano.

<< Signorina Evans…potrebbe seguirci? >> domandò il preside voltandosi.

Lily non si mosse.

<< Voglio che vengano anche loro >> disse Lily indicando i Malandrini.

Il preside annuì e il quartetto con la professoressa Mcgranitt si diresse verso l’ufficio del preside.

Quando entrarono si sistemarono comodamente nelle sedie di velluto rosso senza fiatare.

<< Allora? >> domandò Lily curiosa ma allo stesso tempo spaventata.

<< Lily…devo darti una spiacevole notizia…questa sera sono stati ritrovati i cadaveri dei tuoi genitori nel loro appartamento >> disse il preside serio mentre Lily assumeva un espressione spaventata,.

Alzò lo sguardo sugli occhi del preside che però non la guardava ma fissava per terra.

Cercò lo sguardo della Mcgranitt con la speranza che le dicesse che era tutto uno stupido scherzo di compleanno, nulla.

Guardò James, Sirius e Marlene che avevano un espressione dispiaciuta sul volto.

<< Io vorrei andare da loro >> sussurrò mentre delle lacrime lente le scorrevano sul volto dove pochi minuti prima c’era un bel sorriso.

<< Certo Lily…certo >> sussurrò la Mcgranitt che la prese per le spalle e l’aiuto ad alzarsi portandola fuori dallo studio.

Quando la porta si richiuse il preside parlò di nuovo.

<< James, Sirius, Marlene…voi siete i suoi amici e devo chiedervi di starle vicino anche se so che lo farete comunque…Lily è fragile e stasera quando vedrà i suoi genitori crollerà ne sono certo perciò vi chiedo di seguirci nella casa dei signori Evans per darle un supporto se siete d’accordo… >> disse Albus serio mentre Fanny la fenice si infiammava e diventava cenere.

<< Verremo >> rispose Mary per tutti alzandosi.

<< Molto bene…allora credo che possiamo andare >> disse il preside alzandosi e uscendo dallo studio seguito dai suoi tre studenti.

 

 

 

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Mi guardai attorno senza vedere nulla oltre che il viso dispiaciuto della Mcgranitt che mi sorreggeva maternamente.

La mamma mi teneva sempre così quando piangevo, era così dolce.

Guardai gli occhi della mia professoressa che scorrevano lucidi sulle mie guance rosse.

<< Ha-hanno sofferto? >> domandai fissando il pavimento.

<< Sei sicura di voler sapere la risposta? >> mi domandò la Mcgranitt seria.

Annuii e la professoressa riprese a parlare.

<< Suo padre è morto subito , sua madre è stata torturata più volte >> rispose la professoressa mentre mi piegavo in due e il mio corpo era scosso da un singhiozzo.

In quel momento il preside, Marlene, Sirius e James apparvero dalla scala a chiocciola che portava allo studio di Silente e James mi prese fra le braccia mentre il filo di trucco che avevo negli occhi colava fino a sporcare il suo maglione verde.

Silente ci condusse fuori dai cancelli di Hogwarts insieme alla Mcgranitt e lì nell’Oscurità ci smaterializzammo verso Spinner’s End.

 

 

 

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<< Chissà perché ci mettono tanto! >> sbottò Shaklebolt alle mie spalle.

<< Hanno detto che sarebbero arrivati il più presto possibile… >> risposi serio scrutando torvo il cielo stellato.

Un fruscio fece voltare  Shaklebolt ma io non mi mossi, restai immobile a contemplare il meraviglioso cielo di Spinner’s End.

Pochi minuti dopo sei figure apparvero accanto a Shaklebolt che li salutò.

<< Alastor siamo qui… >> mi disse Silente facendomi voltare.

La signorina Evans era sorretta da James e piangeva silenziosamente con gli occhi puntati a terra e le guance sporche di trucco.

<< Allora vuoi entrare? >> domandai gentilmente a Lily.

Non ero mai stato un tipo gentile, ma trovandomi davanti una ragazza in quello stato non riuscii a trattenermi.

Era come con Aurora , la mia bellissima sorellina morta pochi anni fa.

 

 

Due ragazzi, un maschio e una femmina,camminavano a passo spedito verso Hogsmeade.

<< Al credi che sia vero dell’attacco? >> domandò Aurora avvicinandosi al fratello.

<< Non lo so Aua…potrebbe essere tu tieni la bacchetta pronta in qualsiasi caso >> rispose il ragazzo allungando il passo.

Quando finalmente i due raggiunsero le prossimità del villaggio buio si ritrovarono immersi nel silenzio.

<< Buonasera >> sussurrò una voce alle loro spalle.

Alastor si voltò velocemente così come Aurora.

<< Che volete? >> gridò la ragazza con la bacchetta alzata pronta a combattere.

<< Ahahah…credi di farci paura ragazzina? Quanti anni avrà Lucius? Sedici? >> domandò il mangiamorte rivolto ad un altro incappucciato che era apparso da dietro il pub La Testa di Porco.

<< Ho vent’anni e so bene come difendermi…Expelliarmus! >> gridò la ragazza disarmando Lucius Malfoy.

<< Al… >> disse la ragazza richiamando alla realtà il fratello.

<< Sono pronto Aua! >> rispose il ragazzo puntando la bacchetta verso l’altro Mangiamorte.

<< Incarceramus! >> gridò il ragazzo mentre delle funi trattenevano il mangiamorte.

<< Stupeficium! >> gridò l’Auror verso Malfoy che però con un balzo riuscì ad evitare la maledizione e a scappare nella notte.

<< Bene bene bene…chi abbiamo qui? >> chiese Alastor levando il cappuccio al Mangiamorte.

<< Igor Karkaroff…una cella ad Azkaban per te non  farà male! >> disse Alastor ridendo.

In quel momento accaddero molte cose.

Una potente maledizione senza perdono colpì Aurora Moody in pieno petto facendola cadere a terra morta.

<< Aurora! >> gridò Alastor correndo a soccorrere la sorella invano.

<< Moody vattene finché sei in tempo >> blaterò un Mangiamorte ridendo.

Erano tantissimi quasi una decina e lo avevano circondato.

<< Incarceramus…Stupeficium…Crucio…Imperio…Confringo…Exulcero! >> gridò Moody puntando la bacchetta su ogni Mangiamorte che gli capitava a tiro.

Sei di loro vennero colpiti e gli altri quattro invece li aiutarono ingenuamente dando così modo a Alastor di alzarsi.

<< Petrificus totalus >> gridò il giovane Auror.

I mangiamorte che erano già stati colpiti restarono immobilizzati mentre gli altri riuscirono a smaterializzarsi lontano dai due giovani Moody.

 

 

Scossi il capo ritornando alla realtà dove Lily si stava dirigendo assieme agli altri dentro l’appartamento, li seguii.

<< Dove sono? >> chiese la rossa debolmente rivolta a me.

<< Sono in salotto >> risposi posandole una mano sulla spalla e dirigendola verso i cadaveri dei suoi genitori.

Due veli stavano posati sotto i cadaveri dei signori Evans che erano stati adagiati accanto e tolti dalle brutte posizioni in cui si trovavano.

Alla signora Evans erano state ripulite le ferite e ad entrambi erano stati chiusi gli occhi.

Lily si avvicinò e James tentò di seguirla ma venne bloccato però dalla Mcgranitt che scosse il capo facendogli segno di aspettare.

<< Ciao mamma…ciao papà >> sussurrò Lily inginocchiandosi a terra e prendendo per mano i suoi genitori.

<< Mi dispiace…io vi avevo promesso che vi avrei difeso sempre e invece questa notte il mio mondo vi ha portato via.

Mi dispiace perché non potrete vedermi superare gli esami, mi dispiace perché non potrete vedermi sposare l’uomo della mia vita, mi dispiace perché avrei voluto avervi accanto per tutta la vita, mi sento così fragile senza di voi.

Ti ricordi papà quando da bambina tutti mi prendevano in giro perché avevo i capelli rosso fuoco? Io mi ricordo bene che tu arrivasti a scuola e dicesti ai bambini della mia classe che era stupendo essere diversi. Dicesti che tutti erano belli a modo loro, chi con i denti a castoro, chi con i capelli corti, chi con gli occhiali…tutti erano belli per te e da quel giorno tutti i bambini cominciarono a  giocare con me e non mi presero più in giro.

E tu mamma ti ricordi quando mi regalasti le tue scarpe col tacco.

Lo ricordo benissimo, avevo sedici anni e dovevamo andare al matrimonio di zia Lina…io osservavo le scarpe col tacco di Petunia e poi le ballerine che portavo ai piedi e tu naturalmente te ne accorsi.

Mi chiamasti in camera tua e mi regalasti le tue scarpe blu notte quelle col tacco alto.

Le indossai e tu mi dicesti che ero meravigliosa.

Mi mancheranno tutti i nostri momenti, la risata di papà quando leggeva le barzellette sul giornale  e tu che lo rimbeccavi sempre per il poco tatto.

Senza di voi sarà tutto diverso, sono certa che tra me e Petunia le cose non miglioreranno e mi dispiace molto perché sono certa che avreste voluto che un giorno ci riappacificassimo.

Chissà…forse un giorno. >> terminò Lily con delle silenziosa lacrime che le rigavano le guance.

Restò in silenzio per parecchio tempo.

 

 

 

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<< Marlene vieni qui >> mi disse Lily allungando la mano verso di me.

La presi e mi avvicinai inginocchiandomi anche io e abbracciandola.

<< Se potessero parlare sono certa che mi direbbero di voler salutare anche te un ultima volta… >> sussurrò Lily sorridendo amaramente.

<< Ciao Kim…ciao Jim… >> cominciai mentre anche io cominciavo a piangere.

Lily mi incoraggiò stringendo più forte la mano della madre e del padre.

<< Voi per me siete stati come una seconda famiglia…ricordo bene la prima volta che ci siamo incontrati…era la prima estate del nostro primo anno di scuola…quando Lily vi presentò ai miei alla stazione.

Credevo che una famiglia di maghi e  una di babbani non avrebbe mai potuto diventare così affiatata.

Ma ricordo bene che tu Kim chiamasti mia madre per prendere un caffé dopo pranzo e così arrivammo.

Mio padre disse che gli stavi già simpaticissimo sai Jim? E mia madre parlò con te moltissimo, come una sorella…sai Kim?

Non posso far altro che ringraziarvi…ogni estate passata qui è stata fantastica, mi accoglievate come una quarta figlia e quando per la prima volta tu Kim mi hai parlato di Bonnie ci sono riamsta davvero male.

Se fosse qui anche lei credo che vi ringrazierebbe.

Mi sarebbe piaciuto conoscerla e avere una terza sorella.

Grazie ancora! >> dissi abbracciando Kim e Jim per poi alzarmi assieme a Lily che prese Sirius e James e li fece avvicinare.

<< Mamma, papà…vi presento Sirius e James…sono due ragazzi della mia scuola…James a dire la verità è il mio ragazzo e Sirius è suo amico…per me un fratello >> cominciò Lily mentre James  e Sirius sorridevano tristemente.

<< Salve signori Evans… >> dissero Sirius e James all’unisono.

Lily sorrise lasciando le mani dei genitori e alzandosi.

Si diresse verso la cucina seguita da tutti noi e si sedette su una sedia con un bicchiere d’acqua davanti.

Era evidente che non si rendesse ancora conto di cosa le era accaduto.

<< Lily tua sorella è stata avvisata da Shaklebolt…sarà qui a momenti >> sussurrai mentre Lily annuiva stringendo la mano di James.

<< Che pessimo compleanno >> borbottò guardando l’acqua nel bicchiere.

<< Prima Bonnie, ora i miei genitori…chi sarà il prossimo? >> chiese debolmente mentre altre lacrime le rigavano il volto.

DLIN DLON

<< Vado io >> disse Marlene alzandosi e dirigendosi verso il portoncino della villa.

Pochi istanti dopo Petunia era entrata nel salotto osservando tutti per poi urlare contro la sorella.

<< Tu…come hai potuto portare questi esseri in questa casa! Loro hanno ucciso mamma e papà è tutta colpa tua! >> gridò la voce di Petunia all’orecchio di Lily.

<< Mi dispiace >> sussurrò Lily in lacrime.

<< Ti dispiace…! Credi che mi interessi ciò che provi? Loro sono morti, io non ho più nessun parente…tu vali meno di zero per me…ti odio…ti odio da quando sei nata…speravo che prima o poi quel tuo mondo di squinternati ti uccidesse e invece ho dovuto sopportare tutto questo.

Ma sappi che non metterai più piede in questa casa né nella mia  e sappi anche che non voglio più vederti, parlarti o sentir parlare del tuo stupido mondo.

Tu e il tuo mondo mi avete portato via mamma e papà! >> gridò infine Petunia osservando Lily che restava in silenzio paralizzata.

<< Credi davvero che mamma e papà avrebbero voluto vederci litigare anche il giorno della loro morte? Sai una cosa Tunia…credevo che col tempo saresti cresciuta e avresti capito che il più grande sogno di mamma e papà era quello di rivederci felicemente insieme…e tu invece non fai altro che rovinare tutto…come credi si sentirebbero a sapere che stiamo litigando davanti ai loro cadaveri? Sappi solo che se non vuoi più vedermi rispetterò la tua scelta e non opporrò resistenza… >> disse Lily in un sussurro per poi tornare a fissare l’acqua nel bicchiere.

Petunia restò in silenzio per un po’ e poi si diresse in salotto per vedere i suoi genitori.

 

 

Note dell’autrice:

Salveeeeeeeee!

Un minuto di silenzio per Kim e Jim Evans.

Grazie ragazzi :’(

Di niente Lily!

 

Possiamo andare avanti….

Come ben sappiamo ad uccidere i signori Evans sono stati Voldemort e Bellatrix.

Quanto odio Bellatrix Black!

Dai mica è colpa tua…

Già…Sir non è colpa tua!

Confermo…ora però vado avanti.

 

Petunia, non gliene vogliate se dice di voler vedere Lily morta perché comunque lei è in un momento di panico…è sola.

Neanche io però ho più nessun parente!

Si ma tu sei intelligente…Petunia no.

Potreste evitare di parlare di me?

Petunia?

Si e allora?

Taci babbuina!

Calma ragazze calma!

 

Andiamo avanti…

Ringrazio moltissimo tutti quelli che hanno messo al storia sui preferiti, sulle seguite o sulle ricordate…ringrazio tutti quelli che recensiscono e anche chi legge silenziosamente.

Un grande abbraccio la vostra lilylunapotter.

 

 

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Capitolo 21
*** I funerali ***


21. I funerali

 

<< Lily ora dovremo portarti a casa Potter…resterete lì fino al funerale poi potrete decidere con tutta la calma quando tornare >> disse Moody serio.

<< Si certo >> risposi alzandomi velocemente e dirigendomi assieme agli altri in salotto.

<< Signorina Evans…se non lei dispiace dovrebbe seguirmi, la riaccompagnerò fino a casa e organizzerò io stessa i funerali curandone i particolari >> disse la Mcgranitt mentre Petunia piangeva sul cadavere dei genitori.

Lily si avvicinò e si inginocchiò accanto alla sorella.

<< Mi dispiace per prima…mamma e papà avrebbero voluto vederci serene almeno nel giorno della loro morte >> sussurrai piano.

Lei annuì silenziosamente.

<< Hai visto papà? Finalmente i tuoi sogni si stanno avverando… >> sussurrò Petunia con le lacrime che le rigavano il volto.

<< Addio >> sussurrammo insieme prima di alzarci ed uscire dalla stanza.

Quando finalmente fummo tutti nel giardino sul retro, ci organizzammo per smaterializzarci.

<< Molto bene allora Petunia tu andrai con la Mcgranitt mentre voi verrete con me >> ci comunicò Moody serio.

Annuì e guardai Petunia che come me aveva lo sguardo basso.

<< Lily…allora noi aspettiamo lì >> disse la Mcgranitt indicando un punto un po’ più lontano del giardino dove tutti si diressero tranne me e Petunia.

Mi avvicinai cautamente.

Mi frugai dentro le tasche del giaccone e qualche istante dopo trovai l’oggetto che cercavo.

Guardai Petunia e piansi leggermente più forte.

<< Petunia promettimi che qualsiasi cosa accada tra di noi terrai sempre questo ciondolo per la nostra memoria d’accordo? >> chiese Lily gentilmente posando tra le mani della sorella la collana.

Petunia la guardò e Lily vide i suoi occhi scorrere lungo la dedica scritta dietro.

<< Con tanto affetto Mamma, Papà, Bonnie e Lily >> lesse Petunia silenziosamente.

<< Te la ricordi? >> chiese Lily debolmente.

<< E’ la collana che mi avete regalato al mio undicesimo

 compleanno…come scordarla…l’hai trovata in casa? >>  mi chiese Petunia.

<< No l’avevo presa prima di ripartire per Hogwarts…per sentirmi più a casa >> risposi seria.

<< E’ stato l’ultimo regalo che mi ha fatto Bonnie >> sussurrò ancora la mora.

Annuii e sorrisi tristemente.

<< Mi manca da morire >> sussurrai mentre altre calde lacrime mi rigavano il volto.

<< Manca anche a me >> rispose Petunia.

<< Credo sia meglio andare ora…ci vediamo dopodomani >> sussurrai prima di guardarla negli occhi e poi voltarmi verso Moody.

La Mcgranitt invece la raggiunse e dopo qualche istante tutti quanti sparimmo inghiottiti dall’Oscurità.

 

 

 

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Io e la strana donna camminavamo distanti nella notte lei a passo deciso io cauta e ansiosa.

<< Come va la vostra guerra? >> chiesi debolmente.

<< Errato…non nostra…la guerra è di tutti ormai e se qualche umano crede di essere al sicuro solo perché tale…bhè allora si sbaglia >> rispose la donna severamente.

<< Perché questo mago oscuro dovrebbe uccidere anche noi? >> chiesi altezzosa.

<< Mi sembra chiaro, sua sorella è una strega e lui odia i maghi figli dei non maghi >> rispose la donna allungando il passo.

<< Allora anche Lily è in pericolo? >> chiesi seria.

<< Si anche lei ma… >> cominciò la Mcgranitt prima che la bloccassi.

<< La difenderà? >> chiesi seria fermandomi.

<< Signorina Evans so che non dovrei intromettermi nei vostri affari di famiglia ma credo sia carino da parte sua riprendere i rapporti con sua sorella…questo non perché siate obbligate ma perché non si sa mai cosa può accadere e non credo che lei voglia vedere sua sorella morire senza aver chiarito la vostra…questione >> disse la donna riprendendo a camminare a passo più spedito.

<< Bhè io…ecco…certo che no..ma se lei mi dicesse che farà di tutto per proteggere mia sorella forse sarei…più tranquilla >> terminai cautamente.

<< Signorina Evans conosco sua sorella e i suoi amici da sette anni e non ho mai visto in vita mia tanti ragazzi che sono pronti a dare la vita per difendere gli amici…crede che non sia affezionata a sua sorella? Crede che solo io sia pronta a dare la vita per lei? Tra le persone che ha visto stasera tutte ,morirebbero pur di salvare Lily e viceversa >> disse la Mcgranitt.

Restai in silenzio mentre svoltavamo l’angolo per Magnolia Road e i lampioncini del vialetto illuminavano il volto con la mascella contratta della Mcgranitt.

<< Quindi lei crede che mia sorella non sia in pericolo? >> chiesi non capendo.

<< No certo che no, sua sorella sarà al sicuro fino a quando resterà nella sua scuola dopodiché non avrà più la protezione del preside e dovrà vedersela da sola o con la sua famiglia >> rispose la Mcgranitt seria.

<< Famiglia dice? >> chiesi gentilmente.

<< Chi lo sa, James è un bravo ragazzo e di lui ci si può fidare mi creda >> disse la Mcgranitt seria mentre voltavano ancora un altro angolo e si dirigevano in Privet Drive.

<< Eccoci quella è casa mia…bhè allora grazie e…arrivederci >> dissi dirigendomi verso il vialetto di casa mentre la donna spariva.

Guardai indietro mentre le prime luci dell’alba illuminavano il cielo.

 

 

 

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<< Lily cara vieni entra pure! >> mi disse la signora Potter abbracciandomi fortemente.

La scansai veloce, quasi freddamente per poi sedermi negli scalini dell’ingresso.

<< Voi entrate pure…noi arriviamo subito >> disse James mentre lui, Sirius e Mary si sedevano accanto a me.

<< Stai bene? >> chiese James dolcemente accarezzandomi le guance.

<< Non posso farcela senza di loro… >> sussurrai.

<< Si che ce la puoi fare…tu sei forte >> mi rispose Marlene guardandomi negli occhi.

<< No non sono così forte come credete >> risposi seria mentre le lacrime scivolavano lente sul collo.

<< Lily Evans, giuro che non ho mai visto una donna più forte di te! Sei forte da sempre, mi ricordo anche quando James ti prendeva in giro al secondo anno, sei stata forte! >> disse Sirius facendomi sorridere tristemente.

<< E’ diverso…loro erano la mia vita >> sussurrai con un singhiozzo.

<< Si ma non ti vorrebbero vedere così >> disse James abbracciandomi forte.

<< Mi mancano già >> sussurrai mentre posavo la testa sul petto di James e singhiozzavo rumorosamente.

<< Sssh, ci siamo qui noi >> mi sussurrò baciandomi delicatamente la testa.

Dopo quasi dieci minuti finalmente riuscii ad alzarmi e tutti e quattro entrammo in casa Potter dove una Dorea indaffarata a montare delle brandine in cucina ci guardò maternamente.

<< Dorea non si disturbi… >> disse Mary sorridendo timidamente.

<< Ma no cara…abbiamo tutti bisogno di un po’ di riposo! >> rispose la donna seria.

<< Mamma, Mary ha ragione ci sono due comodissime stanze di sopra… >> continuò James abbracciandomi.

<< Già…stai tranquilla Dory! Mary dormirà con me e Lily con James se per voi va bene… >> terminò Sirius sorridendo.

<< Oh…io non…dormire insieme..d’accordo! >> disse infine Dorea anche se un po’ titubante.

Mi voltai e senza fiatare mi infilai nel letto in camera di James con il suo pigiama stretto fra le mani.

Mi piaceva stare così, quando ero bambina tenevo sempre il pigiama della mamma tra le mani, ora che lei non c’è più ho bisogno di tenere qualcosa della persona che amo tra le mani, perché qualsiasi cosa accadrà devo essere sicura che l’amore della mia vita sia salvo.

Qualche istante e poi cado in un sonno profondo mentre Voldemort entra e esce dai miei sogni.

 

 

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<< Ho detto qualcosa che non va? >> mi chiese mamma rabbuiandosi.

<< Ma no mamma…è solo che credo Lily abbia bisogno dei suoi spazi per un po’…tutto qui! >> le risposi sorridendole e abbracciandola.

<< D’accordo, avete fame? >> ci chiese dolcemente dirigendosi in cucina con noi dietro.

<< Dorea potrei avere una tazza di latte caldo per favore? >> chiese Mary sorridendo appena.

<< Ma certo cara…certo!> > le rispose mia madre  aprendo il frigo e cominciando a scaldare il latte.

<< E voi ragazzi volete qualcosa? >> chiese la mamma a me e Sirius.

<< No >> risposi mentre Sirius scosse il capo debolmente.

Restammo in silenzio per parecchi minuti fino a quando finalmente la mamma servì il latte a Marlene.

<< Credete che si riprenderà? >> chiese mia madre guardandoci uno ad uno.

<< Lily è forte penso che riuscirà a riprendersi prima o poi…certo è stato un duro colpo ma… >> cominciò Sirius borbottando.

<< Si riprenderà >> dissi serio bloccandolo.

Lei doveva riprendersi accidenti!

Perché se non si fosse ripresa come avrei potuto vivere senza vedere quei meravigliosi sorrisi che sfoderava ogni giorno o tutti i ceffoni che mi beccavo quando si accorgeva che la fissavo come un ebete.

No, lei si sarebbe ripresa, lei era forte non come tutte le altre, diversa e forte.

<< Vado a dormire…ci aspettano due lunghe giornate…’notte >> bisbigliai dirigendomi verso la mia camera.

Quando entrai inizialmente non vidi nessuno poi avvicinandomi al letto trovai Lily appollaiata sotto le coperte che stringeva tra le mani il mio pigiama.

Sorrisi e dopo aver indossato un altro pigiama mi addentrai nel letto che Lily aveva scaldato per bene.

La strinsi forte a me spostandole una ciocca dei suoi meravigliosi capelli rossi che le solleticava il viso e poi restai a fissarla.

Ogni tanto si muoveva piano per stringere ancora di più la mia mano e altre volte accennava dei piccoli sorrisi.

Chissà cosa stava sognando!

Chiusi gli occhi e dopo qualche istante finalmente anche io mi addormentai profondamente.

 

 

Lily correva lungo un corridoio dalle pareti nere mentre io la inseguivo con il sudore che mi colava dalla fronte.

<< Lily…corri >> gridai più forte che potei.

Quando voltai l’angolo vidi solo una macchia di capelli rossi a terra, mi avvicinai e la vidi china sopra ad un cadavere.

Era il cadavere di Marlene e poco più in là quello di Sirius che si contorceva con gli occhi ribaltati.

Presi a correre verso Sirius e in un secondo il suo corpo restò immobile con gli occhi sempre aperti.

Gli toccai le spalle mentre anche Lily si avvicinava.

Mi voltai a guardarla e vidi un lampo di luce verde che la colpiva in piena schiena.

<< Lily no! >> gridai mentre mi cadeva addosso senza vita.

 

<< No Lily! >> gridai rizzandomi a sedere sul letto.

Lily era ancora lì accanto a me ma da come mi guardava dovevo aver urlato parecchio.

<< Va tutto bene? >> mi chiese sussurrando.

<< Si, si…solo…solo un…un incubo >> risposi alzandomi e dirigendomi in bagno.

Mi sciacquai il viso con dell’acqua fredda e mi specchiai trovandomi vicino Lily.

<< Sicuro che stai meglio? >> mi chiese dolcemente.

<< Si, stai tranquilla torna pure a dormire >> gli risposi passandomi una mano tra i capelli.

<< Tu non vieni? >> mi chiese corrucciando la fronte.

<< Certo arrivo subito… >> risposi.

Mi prese per mano e mi portò fino al letto dove si stese abbracciandomi e stringendomi la mano.

<< Non lasciarmi >> sussurrò infine posando la testa sul mio petto e ricadendo in un sonno profondo.

 

 

 

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Il giorno dei funerali era arrivato ma Lily non si decideva a scendere così salii le scale lentamente e aprii la porta socchiusa vedendola davanti allo specchio mentre si pettinava fissando il vuoto.

<< Lily…tesoro dobbiamo andare >> dissi entrando nella stanza e appoggiandomi allo stipite della porta.

<< Non voglio andare >> mi rispose senza guardarmi e continuando a spazzolarsi i lunghi capelli rossi.

<< Perché no? >> le chiesi inginocchiandomi vicino a lei.

<< Perché se ci vado vorrà dire davvero che loro non torneranno più…e non credo che riuscirò a sopportarlo >> mi rispose Lily con le lacrime agli occhi mentre guardava lo specchio di fronte a lei e i movimenti della sua mano rallentavano.

<< Possiamo provarci insieme… >> tentai di dire mentre lei già scuoteva il capo.

<< Loro mi sono stati accanto per tutta la vita…Ho sempre avuto dei genitori e non so se riuscirò a vivere senza di loro >>disse Lily alzando la testa per non far scendere le lacrime.

<< Lily >> sussurrai accarezzandole la spalla.

Lei si scostò energicamente guardando il pavimento.

<< Perché non li ho salvati? >> chiese sempre guardando il pavimento mentre ora le lacrime scendevano silenziose sul suo volto.

<< Hai tentato >> sussurrai in risposta guardando a mia volta il pavimento.

<< Non ci sono riuscita. Perché non sono riuscita a salvarla? >> chiese sempre più furiosa.

<< Tu non potevi…tu non hai questo potere >> rispose mentre lei si alzava dalla sedia e si dirigeva verso il comodino.

<< E allora a cosa servo? >> chiese arrabbiatissima mentre si soffiava io naso e io mi avvicinavo.

<< So che sei arrabbiata >> dissi cercando di essere il più comprensivo possibile.

<< Non sono arrabbiata, sono profondamente infuriata James! Ho commesso un errore non sono riuscita a proteggerli, non sono riuscita a salvarli perché sono stramaledettamente cattiva e invece li avrei dovuti salvare perché loro erano i migliori perché loro erano…avrei… >> tentò di dire mentre scossa da un singhiozzo si portava le mani sul volto e io l’ abbracciavo.

<< Spiegami a cosa serve essere forti se poi finisce tutto in questo modo… >> disse in lacrime stringendomi forte.

<< Andiamo >> le sussurrai stringendola e dirigendola al piano di sotto dove tutti ci aspettavano.

Lei si diresse subito nell’auto nera a fissare il vuoto.

<< E’ tutto apposto? >> mi chiese Sirius mentre guardava Lily dentro l’auto.

<< Si…solo uno sfogo >> risposi raggiungendo l’auto dove nel frattempo erano saliti anche i miei genitori.

 

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Quando finalmente Lily e gli altri arrivarono alla Chiesa si diressero subito dentro sedendosi nelle prime file dove già si erano accomodati Petunia e Vernon.

<< Ciao >> sussurrò Lily sedendosi accanto a Petunia con James dall’altra parte.

<< Ciao >> rispose Petunia.

Lily tornò a guardare avanti come faceva precedentemente in auto.

Il celebrante entrò nella parrocchia e cominciò la cerimonia.

Dopo mezz’ora erano ormai alla conclusione e stavano leggendo l’elogio funebre.

<< Con la speranza di rincontrarvi un giorno, vi auguriamo buon viaggio e di ritrovare la pace che in questa vita non avete potuto avere. La messa è finita…andate in pace >> disse infine il celebrante alzando le braccia in segno di congedo.

Lily, Petunia, Vernon , James e i signori Potter seguirono il corteo funebre fino al cimitero che si trovava poco distante dalla chiesetta e andarono nella tomba di famiglia dove già erano stati seppelliti i nonni delle ragazze.

Le bare furono posizionate accanto in alto mentre i fiori vennero posati in basso.

Lily e Petunia piangevano rumorosamente abbracciate ai rispettivi cavalieri che le consolavano tristemente.

Dopo quasi dieci minuti tutti erano usciti dalla tomba tranne Lily che era salita su una scaletta per trovarsi perfettamente di fronte ai suoi genitori.

Si slacciò il ciondolo che portava al collo e lo guardò.

Era a forma di cuore e si apriva nascondendo una piccola foto di famiglia dove i signori Evans, Lily, Petunia e Bonnie sorridevano radiosi.

Lily la guardò un momento, sorrise e la posò sopra le bare per poi scendere e incamminarsi verso l’uscita.

Guardò per un ultima volta le bare dei genitori si asciugò una lacrima e uscì silenziosamente.

Fuori tutti erano ad aspettarla compresi Petunia e Vernon.

<< Lily…Charlus è andato a prendere la macchina ci aspetta alla fine della via >> disse Dorea posandole un braccio tra le spalle.

<< Si certo…solo un secondo >> rispose lei avvicinandosi alla sorella e al cognato.

<< Petunia senti… >> cominciò al rossa titubante.

<< Tornerai alla tua scuola? >> chiese Petunia andando al sodo.

La più piccola annuì abbassando lo sguardo.

<< Starai attenta? Te lo chiedo per prepararmi psicologicamente se ma dovessi seppellire un altro familiare >> continuò Petunia sprezzante.

<< Ti prego… >> sussurrò Lily pregando la sorella.

<< Se pensi che ti sosterrò solo perché ti batti per il mondo ti sbagli…Non mi interessa avere un’eroina come sorella se il prezzo da pagare è la sua morte >> disse Petunia rabbiosa.

<< Sai bene che non posso abbandonare il mio mondo >> disse Lily con un sospiro.

<< Allora credo che non avremo più nulla da dirci >> borbottò Petunia rizzando il collo altezzosamente.

<< Non farmi questo >> sussurrò Lily implorante.

<< Mi stai costringendo tu…io non voglio più soffrire…scegli o me o il tuo mondo, le tue guerre e la tua gente! >> sbottò Petunia arrabbiata.

Lily guardò indietro dove Dorea, James, Sirius, Marlene e la Mcgranitt le guardavano sorridendo comprensive.

Lily si immaginò di dover abbandonare James, di veder morta la sua professoressa o Mary mentre lei stava a casa stesa su un divano comodo a sorseggiare un tè.

<< Mi dispiace non posso abbandonarli >> rispose infine alzando lo sguardo fiera ma triste.

<< Molto bene…andiamo Vernon >> disse Petunia voltando le spalle alla sorella e sparendo a piedi verso la loro auto.

Lily restò impalata in mezzo al prato a guardare la sorella andarsene finché Dorea non le mise una mano sulla spalla.

<< Vi rivedrete Lily…vi rivedrete quando questa guerra sarà terminata >> sussurrò Dorea incamminandosi con Lily verso la fine della via assieme a James, Sirius e Marlene.

 

 

Note dell’autrice:

oggi prima di ringraziare tutti vorrei subito dire una cosa.

Il discorso che fanno Lily e James in camera mentre lei si pettina è ripreso dalla puntata 04x01 del telefilm ‘’ Streghe ’’.

Ciò non è stato fatto a scopo di lucro o di plagio ma solo perché mi piaceva molto quel pezzo del film.

Spero che chi legga non lo prenda come un insulto ad un bellissimo telefilm come ‘’ Streghe ‘’.

 

E adesso possiamo passare ai ringraziamenti

31, non ho parole 31 persone che hanno inserito la storia nelle seguite!

Grazie davvero!

Grazie anche alle meravigliose 8 persone che preferiscono la storia e alle 5 che l’hanno inserita sulle ricordate.

Un grande abbraccio e come al solito vi ribadisco di inviarmi una recensione per qualsiasi cosa!

Un abbraccio lilylunapotter.

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Capitolo 22
*** Una strana Lily ***


22. Una Lily troppo strana

 

 

<< Allora dopo che Lily avrà ripreso la sua roba a casa, Silente vi aspetterà da noi per farvi tornare a scuola ma ha detto che se vuoi Lily tu puoi restare ancora qualche giorno da noi >> disse Charlus mentre partivamo diretti a casa mia per prendere le ultime cose.

<< No tornerò ad Hogwarts così magari riuscirò a distrarmi >> risposi seria guardando fuori dal finestrino.

Tutto era così spento ai miei occhi, i bambini che giocavano, le pesanti nuvole che ricoprivano il cielo e il gelo che mi sentivo addosso.

Sembrava tutto così strano senza di loro, sembrava che il mondo avesse scordato che la famiglia Evans stava passando un brutto momento.

No mi sbagliavo…il mondo non aveva scordato la famiglia Evans…no, perché la famiglia Evans non ci sarebbe più stata, nessun discendente.

Scorsi il vialetto di casa dove gli alberi erano spogli e le poche foglie sul pavimento erano trasportate dal vento lontane.

L’auto si fermò e scesi restando immobile a fissare la villetta che mi ritrovavo davanti.

Avanzai cautamente cogliendo ogni minimo particolare della casa: da una parte c’erano i roseti congelati della mamma e poco lontano in un lato del giardino gli attrezzi di mio padre.

Arrivai di fronte alla porta verde e cercai sotto un vaso la chiave di riserva, la infilai nella serratura e con uno scatto la porta si aprì.

Restai ferma davanti all’ingresso mentre guardavo il corridoio dove tutto era perfettamente in ordine proprio come piaceva alla mamma.

Entrai e feci un giro della casa cercando di ricordare ogni particolare della vita con i miei genitori in quella casa…andai in cucina, in salotto e nella sala da pranzo poi salii al piano superiore e entrai in camera di Petunia e nei bagni.

Infine restai immobile davanti ad una porta bianca dove c’era appeso un cartellino scritto a mano che diceva ‘’ Bonnie ‘’.

Entrai e mi sedetti sul letto che non era utilizzato da molto tempo.

Le persiane erano tirate giù così mi avvicinai e tirandole su illuminai tutta la stanza.

Sopra le mensole della scrivania c’erano tane foto di Bonnie con i suoi amici o di Bonnie da sola.

Le guardai una ad una e presi l’ultima della serie tra le mani dove c’erano due ragazzine entrambe con i capelli rosso fuoco e gli occhi verdi che sorridevano.

Feci apparire uno scatolone dal nulla  e ci infilai tutte le cose di Bonnie sorridendo si tanto in tanto quando vedevo qualcosa di particolarmente buffo.

Entrai nuovamente nella camera di Petunia ma non toccai nulla, misi solo una fotografia dove io e mia sorella ridevamo spensierate nel parco del quartiere dentro lo scatolone.

Guardai attentamente ogni minimo particolare anche di questa camera perché sapevo che era l’ultima volta che ci entravo e una lacrima mi scese lungo le guance rosee.

Uscii e chiusi la porta dietro di me per poi entrare nella camera dei miei genitori.

Era così strano vederla senza loro dentro, mi addentrai sempre di più e aprendo l’armadio presi le scarpe col tacco che mi aveva fatto mettere per la prima volta mia madre, la loro foto che tenevano nel comodino di quando si erano sposati, alcuni bracciali e collane di mamma e una cravatta di mio padre.

Guardai la stanza e chiusi la porta accasciandomi dietro di essa in lacrime.

Guardavo il letto, l’armadio e piangevo come mai avevo fatto nella mia vita perché sapevo che non avrei mai più rivisto quella casa, mai.

Mi odiavo perché dal sesto anno ad Hogwarts mi ero ripromessa che li avrei protetti dalla guerra del mio mondo e invece essa me li aveva portati via.

Sbattei i pugni per terra e urlai con quanta voce avevo in gola finché diverse voci cominciarono a gridare e a dirmi di aprire la porta.

Non li ascoltai ma continuai a sbattere i pugni sulle assi del letto e le mani cominciarono a gocciolarmi di sangue, poi esausta mi gettai a terra accasciata con le braccia sulla testa.

Fu in quel momento che James, Sirius, Marlene, Dorea e Charlus entrarono nella stanza.

Marlene corse accanto a me, mi aiutò a riprendermi e mi ripulì le ferite mentre Dorea era orripilata e James si era seduto accanto a me e mi teneva le braccia ferme nonostante io tremassi da capo a piedi.

Charlus sosteneva Dorea e Sirius era sceso di sotto a prendere un bicchiere d’acqua.

<< Lily calmati ti prego >> mi sussurrò Marlene mentre anche lei cominciava a piangere.

James aveva gli occhi lucidi ma non lasciava andare le lacrime e mi stringeva.

Quando Sirius ci raggiunse bevvi l’acqua e mi tranquillizzai riuscendo finalmente ad alzarmi.

<< Va meglio? >> mi chiese Sirius sorridendo tristemente.

Annuii e guardai il vuoto.

<< M-mi…potete…mi potete…aiutare a…a prendere la mia roba…non ci riesco da sola… >> balbettai in un sussurro.

Sirius, James e Marlene annuirono e tutti e quattro ci dirigemmo verso la mia camera che fino a quel momento non avevo visto.

<< Allora…io ti metto nelle valige le poche cose che hai lasciato qui del vestiario, tu Sirius raduna tutte le scarpe e tu James i libri, Lily tu…fai quello che ti senti >> disse Marlene aprendo l’armadio.

Io mi stesi a terra e frugai sotto il letto dove trovai una sacchetta di seta dove c’era scritto ‘’ Lily Evans, corso avanzato’’.

<< Che cos’è? >> mi chiese James sedendosi di fianco a me.

<< Sono scarpette da danza… >> sussurrai in risposta sfilando delle scarpette da punta fuori dalla sacchetta.

<< A che cosa servono? >> mi chiese James rigirandosi tra le mani una scarpetta tutta rovinata.

<< La ballerina le infila nel piede e poi ci sale sulle punte…poi inizia a volteggiare e muoversi delicatamente come se fosse una farfalla >> risposi fantasticando su quando le infilavo anche io.

<< Tu ancora fai danza? >> mi chiese James.

<< No…è da molto tempo che non la faccio più…da quando sono venuta ad Hogwarts precisamente…perché non potevo seguire i corsi >> risposi rinfilando le scarpette nella sacchetta e mettendole nello scatolone dove già Sirius aveva infilato tre paia di scarpe.

<< Ragazzi scusate…avete finito qui? >> chiese Dorea spuntando da dietro la porta.

<< Si certo…ora scendiamo >> rispose Marlene infilando l’ultima maglietta dentro uno zaino.

Pochi minuti dopo eravamo nuovamente al piano di sotto e Charlus stava osservando attentamente il televisore.

Salimmo in auto e dopo quasi mezz’ora di viaggio eravamo nel vialetto dove Silente stava assaggiando le bacche nell’attesa.

 

 

 

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<< Chissà forse stasera riusciranno a tornare! >> disse Amelia seduta accanto a me e Frank.

<< Certo per Lily deve essere stato proprio un duro colpo e mi dispiace molto di non essere potuta andare ai funerali…in fondo Kim e Jim erano come due genitori per me… >> disse Alice tristemente abbracciando Frank.

<< Sono sicura che Lily non avrebbe voluto esporti a pericoli >> risposi serio facendole un piccolo sorriso.

<< Ma pericolo per cosa? Mica sanno che siamo maghi e streghe! >> sbottò Alice indignata.

<< Invece ti sbagli Ali…sarebbe sospetto se al funerale di due babbani ci fossero anche molti studenti di Hogwarts…sicuramente c’erano delle spie attorno alla Chiesa >> rispose Amelia seria.

<< E allora? Perché Sirius, James e Marlene hanno potuto assistere al funerale? >> domandò Alice arrabbiata.

<< Senti Alice…non chiedermi di queste cose perché non so darti risposta…erano insieme quando Lily ha saputo la notizia e si vede che Silente ha pensato che sarebbe stato consono farli andare tutti e quattro >> rispose Amelia gridando mentre la invitavo a sedersi.

<< Ah si? Quindi vuoi dire che non sono consona? >> sbottò Alice alzandosi arrabbiata.

Nella Sala Comune ormai stavano tutti ascoltando la discussione tra le ragazze e nessuno si accorse di una chioma rossa che saliva su per il dormitorio femminile.

<< Ragazze >> disse Marlene gettandosi esausta in una poltrona e portandosi le mani sul volto.

<< Ah e io non sarei consona ad un funerale? >> sbraitò Alice rossa in viso mentre Frank la strattonava per farla risedere.

<< Volete stare zitte! >> gridò Marlene arrabbiata.

Alice e Amelia si voltarono di botto e quando videro Marlene gli saltarono letteralmente addosso.

<< Smettetela! Ma vi sembra il caso? Lily ha perso i genitori e voi state qua a urlarvi contro senza neanche accorgervi che lei è appena salita in dormitorio? >> gridò Marlene furiosa balzando in piedi e sparendo anche lei verso il dormitorio femminile.

A cena Lily si sedette di fronte a me accanto a James ma non sfiorò cibo mentre James al suo fianco si rifocillava di ogni sorta di pietanza.

<< Dovresti mangiare qualcosa Lily… >> le disse Marlene seduta dall’altro suo lato china sul suo piatto senza guardare nessuno.

<< Non ho fame > rispose Lily robotica continuando a fissare l’aria sopra di se.

<< Lily se non vuoi morire di fame devi mangiare! >> le disse James indicandole il suo piatto pieno di cibo.

Lily scosse il capo e si alzò da tavola.

<< Scusatemi…ho bisogno di riposarmi…ci evadiamo dopo James >> sussurrò dirigendosi verso l’scita della Sala Grande mentre tutta la scuola mormorava al suo passaggio.

<< Vado con lei >> disse James alzandosi.

<< James risiediti…fidati di me…Lily ha bisogno di starsene un po’ da sola >> disse Marlene mentre James si risedeva.

 

 

 

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Lily uscì dalla Sala Grande in silenzio e si diresse verso il suo dormitorio allungando leggermente la strada per poter riflettere senza la confusione della Sala Comune.

Il castello era sempre più bello di notte.

Aveva quell’aria spettrale che solo un vero antico castello può dare.

I quadri appesi la guardavano avanzare e mormoravano anche loro al suo passaggio.

Lily si disse che la notizia dei suoi genitori doveva essersi dilaniata molto velocemente per tutto il castello nonostante lei non ne avesse proferito con nessuno se non con i suoi amici.

La giovane Grifondoro continuò a camminare finché uno scricchiolio alle sue spalle non la fece voltare sussultando.

Alle sue spalle c’era una porta il legno scuro che si era aperta da sola.

Lily non era stupita da ciò perché sapeva bene che ad Hogwarts poteva accadere di tutto e così si avvicinò cautamente spingendo la maniglia e entrando.

La stanza era piuttosto buia e poco arredata se non per un enorme mobile nascosto da un telo.

Lily si avvicinò cautamente e fece scivolare via il telo restando a bocca aperta ad ammirare un bellissimo specchio in oro massiccio che recitava in alto una scritta: ‘’ Erouc li am otlov li ottelfir non’’.

Restò un po’ imbambolata a fissare il maestoso specchio poi decise che era il momento di guardare il suo riflesso.

Inizialmente vide soltanto il riflesso di una ragazza dai lunghi capelli rossi piuttosto flosci e dalle profonde occhiaie violacee sotto gli occhi.

Per qualche istante Lily si toccò il volto promettendo a se stessa che quella notte avrebbe dormito poi un altro sussulto la fece cadere all’indietro.

Nello specchio erano apparse altre quattro figure, la sua famiglia.

Lily si rimise in piedi e si avvicinò cautamente allo specchio strizzandosi gli occhi più volte.

Ne era certa, quella era proprio la sua famiglia.

Si voltò indietro ma rimase sorpresa nel non trovare nessuno alle sue spalle .

Piegò al testa di alto e vide sua madre farle un gran sorriso.

Lei ricambiò e si sedette a terra a fissare lo specchio e i suoi parenti.

<< Voi potete parlare? >> chiese sussurrando ai suoi genitori che però in risposta scossero il capo sorridenti.

La nottata passò veloce e Lily si alzò da terra solo verso l’una cioè ben oltre il coprifuoco.

Si diresse verso il dormitorio tranquillamente senza preoccuparsi di essere vista ma non aveva fatto i conti don Argus Gazza.

<< Che c’è tesorina mia senti odore di ragazzacci? >> domandò la voce di Gazza dietro l’angolo di un corridoio.

A quel rumore Lily parve riscuotersi e si guardò intorno incerta sul da farsi.

Fu allora che si sentì trascinata all’indietro e che una mano gli premeva sulla bocca.

Si voltò e vide James che si portava l’indice alle labbra.

Lily restò in silenzio finché Gazza non li ebbe superati poi insieme si diressero verso il dormitorio dove entrarono e si sedettero davanti al camino.

<< Dove sei stata? >> le chiese James curioso stendendosi nel divanetto.

<< Io…ecco sono…diciamo che sono stata…in giro >> rispose Lily vaga.

<< In giro dove?> > chiese ancora James insistente mentre Lily si torceva le mani.

<< Sono stata in una stanza a pensare tutto qua…vado a dormire…buona notte >> disse Lily frettolosamente scoccando un bacio a James che però la guardò insoddisfatto.

La rossa si diresse su per la scala del suo dormitorio e poi sotto le coperte dove si addormentò beatamente.

 

 

 

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<< Eddai Ramoso magari ti ha detto la verità! >> borbottai seduto accanto a James che non faceva altro che fissare Lily seduta pochi banchi più avanti.

<< Senti Felpato…sono certo che Lily ieri sera non è stata solo dentro una stanza a pensare…sembrava come se mi volesse nascondere qualcosa >> mi rispose James serio.

<< Senti James…visto che ti stai facendo tanti problemi perché non provi a chiedere a lei se ti ha detto la verità? >> domandai scocciato sussurrando mentre il professor Boris ci spiegava Artimanzia.

<< Credi davvero che me lo direbbe? >> mi chiese James retoricamente.

Sbuffai sonoramente e cominciai a scarabocchiare il libro con al piuma.

<< Signor Black siamo ad una lezione di Artimanzia non ad una lezione di disegno! >> mi sgridò il professore mentre tutta la classe si voltava verso di me.

<< Scusi prof! >> risposi svogliatamente mentre il professor Boris mi scoccava un occhiata severa.

Dopo altri venti minuti di noiosissime spiegazioni James si risvegliò dal lungo sonno che probabilmente lo aveva portato ad una conclusione.

<< Senti ho un idea…facciamo che tu chiedi a Marlene di parlare con Lily e poi vediamo se con lei si apre! >> sussurrò James gesticolando.

<< Ramoso…capisco la tua disperazione ma credi davvero che Marlene farebbe tutto questo? Insomma si sono amiche e sicuramente Lily le parlerebbe del suo problema ma più certamente Marlene ci risponderà di lasciar stare Lily per un po’ e di occuparci degli affari nostri! >> risposi sinceramente mentre James annuiva e tornava a fissare Lily che stranamente non seguiva la lezione ma si limitava a fissare avanti a se in maniera quasi ebete.

<< Certo però che mi fa un certo effetto non vedere più Lily scribacchiare appunti su un foglio >> sussurrai ad un certo punto mentre James annuiva.

<< Terra chiama James…sei tra noi? >> sussurrai mimando una radiolina.

<< Black e Potter…punizione! Questa sera alle otto nel mio ufficio…così imparate ad ascoltarmi piuttosto che ha chiacchierare! >> ci sgridò il professore mentre tutti si voltavano nuovamente verso di noi.

James non si scosse più di tanto ma mi diede una paca per farmi vedere Lily che nonostante la sgridata del professore era rimasta impassibile immobile a fissare sempre lo stesso punto.

La giornata continuò faticosamente e la sera sopraggiunse veloce come anche la nostra punizione e a mezzanotte precisa uscimmo dall’ufficio del professor Boris diretti nel dormitorio.

<< Oh fratello non ti ho ringraziato abbastanza per la punizione! >> disse James ghignando.

<< Oh James mi sono scusato cinquecento volte! >> sbuffai io ridendo mentre voltavamo l’angolo.

Vedemmo una chioma di capelli rossi che entrava furtivamente in una stanza e James parve paralizzarsi mentre il ghigno di poco prima spariva dal volto.

<< James…stai calmo…fin’ora è come ha detto lei no? E’ entrata in una stanza… >> dissi cercando di tranquillizzarlo.

Avanzammo verso la stanza dove la porta era socchiusa e da cui riuscivamo a vedere bene Lily che fissava il suo riflesso seduta davanti ad un enorme specchio.

<< Che diavolo starà facendo?>> chiesi curioso mentre James guardava la sua ragazza con il volto corrucciato.

<< Non ne ho idea ma non mi piace…domattina parleremo con Remus e se servirà anche con Silente >> rispose James.

I due restarono parecchio a fissare Lily poi dovettero per forza andarsene perché erano senza mantello dell’invisibilità e senza la mappa del Malandrino.

Quando finalmente ci stendemmo nel letto sentii che James poco più in là si girava e rigirava, non dormiva.

<< James tutto bene? >> gli chiesi sussurrando per non svegliare gli altri.

<< Si…è che non capisco cosa provi Lily a fissarsi per ore davanti ad uno specchio >> mi rispose dopo qualche secondo di silenzio.

<< Avanti non preoccuparti e riposati…sono certo che è solo uno stupido specchio e basta >> dissi infine cercando di tranquillizzarlo.

Fu soltanto qualche decina di minuti dopo che sentii James ronfare e così anche io mi abbandonai alle braccia di Morfeo.

 

 

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Capitolo 23
*** Una soluzione ***


23. Una soluzione

 

 

 

<< Remus esigo che tu ti alzi ora! >> sbottai mentre Remus si portava il cuscino sopra la testa.

<< Ramoso passiamo alle maniere forti! >> mi disse Felpato ridacchiando e saltando sopra al letto del povero Remus che si alzò dal letto bianco come un lenzuolo.

<< Ma si può sapere che volete? >> sbottò Lunastorta guardandoci brutto.

<< Allora…ieri sera mentre tornavamo dalla nostra bellissima e divertente punizione abbiamo visto Lily che entrava in una stanza, abbiamo diciamo spiato e l’abbiamo vista che si specchiava davanti ad uno specchio…credi che dovremmo dirlo a Silente? >> chiesi serio fissando Remus che sbadigliava.

<< Dire a Silente cosa? >> chiese lui stropicciandosi gli occhi.

<< Come cosa? Dire a Silente che la mia ragazza è impazzita! >> sbottai irritato da tanta tranquillità.

<< Senti Ramoso se Lily sta bene davanti ad uno specchio perché toglierglielo? >> mi chiese Remus serio mentre il volto di Sirius vagava da me a Remus.

<< Io sono certo che quello non è solo uno specchio >> dissi tranquillamente alzandomi.

<< James lascia in pace Lily…ti si ritorcerà contro >> disse Remus serio alzandosi anche lui.

<< Non mi interessa se mi si ritorcerà contro…ho bisogno di sapere che cos’ha >> risposi per poi uscire dalla stanza diretto al parco del castello.

Passeggiai un po’ e mi sedetti sotto l’ombra di una quercia in riva al lago.

<< Qual buon vento porta il grande James Potter a starsene tutto solo qui nel parco? >> chiese una voce cristallina di donna.

Mi voltai e vidi Lyra che avanzava verso di me mentre il mantello scuro accarezzava dolcemente l’erba.

<< Posso sedermi? >> mi chiese quando era ormai ad un metro da me.

Annuii e lei si sedette con le gambe incrociate.

<< Che succede? >> mi chiese diventando un po’ più seria.

<< Nulla >> risposi falsamente.

<< James ci conosciamo bene noi…so che qualcosa non va! >> sbottò lei seria.

<< D’accordo…ieri sera mentre tornavo al dormitorio con Sirius dopo una punizione ho visto Lily entrare in una stanza così l’ho spiata e l’ho vista ferma immobile davanti ad uno specchio e mi sono preoccupato! >> dissi d’un fiato mentre Lyra cominciava a ridacchiare.

<< Che c’è da ridere? >> chiesi poi permaloso.

<< James ma se Lily si specchia tu ti preoccupi?>> mi domandò Lyra ridacchiando.

<< Lyra io sono certo che quello non era solo uno specchio e sono sicuro che Lily ci ritornerà! >>> dissi più tranquillamente.

<< James non conosco Lily da molto ma se c’è una cosa che ho capito di lei è che odia quando qualcuno cerca di non farle fare ciò che vuole…fidati, lasciala stare per un po’ >> mi disse Lyra sorridendomi comprensiva.

<< Io non credo di poterci riuscire >> risposi sincero guardandola negli occhi.

<< E allora? Mica puoi farle da cane da guardia! >> sbottò Lyra ora più irritata.

Qualche gocciolina cominciò a cadere veloce dal cielo bagnandoci tutti.

<< No ma posso sempre dirlo a Silente! >> risposi alzandomi.

<< Sappi già da ora che Silente ti dirà le stesse cose che ti ho detto io >> disse Lyra alzandosi anche lei.

<< Bene non abbiamo più nulla da dirci. Ciao! >> dissi andandomene verso il castello.

Quando arrivai a colazione i miei amici erano già tutti lì tranne Lily.

<< Dov’è Lily? >> chiesi serio avvicinandomi a Marene e Alice.

<< Lily ha detto che voleva stare sola >> mi rispose Alice.

<< Bene >> dissi voltandomi e per uscire dalla Sala Grande.

Una mano calda però mi bloccò.

<< Senti James capisco che Lily è la tua ragazza ma sta passando un brutto momento e devi lasciarla stare! >> mi disse Marlene seria.

<< Sirius ti ha raccontato qualcosa >> chiesi a bruciapelo.

<< No e…anche se fosse… >> disse Marlene cercando con lo sguardo Sirius.

<< Si le ho raccontato di ieri ma… >> disse Sirius serio.

<< Bell’amico >> sbottò James uscendo dalla Sala Grande a passo svelto e dirigendosi evrso la stanza dello specchio.

Girai il corridoio e spalancai la porta fortemente vedendo  Lily seduta davanti allo specchio come la sera precedente.

<< Lily… >> dissi ad alta voce senza ricevere alcun segno di risposta.

Sembrava come paralizzata davanti al suo riflesso così mi avvicinai e le scossi un po’ le spalle.

<< Lily… >> sussurrai piano.

Nessuna risposta.

Le toccai le mani, erano gelide.

La tirai su e dopo dieci minuti eravamo nel dormitorio maschile dove lei era stesa ad occhi aperti paralizzata.

<< Lily mi senti? >> chiesi ad alta voce.

<< Cosa? Che?? >> mi rispose alzandosi di scatto dal letto.

<< Va tutto bene? Avanti alzati…ti porto da Silente così farà sparire quello specchio. >> dissi tendendole la mano.

<< Cosa? No non puoi far sparire lo specchio! >> disse lei seria e preoccupata.

Cinque minuti dopo rientrarono dalla colazione anche Remus, Sirius e Peter.

<< Che succede? >> chiese Remus avvicinandosi.

<< Era ancora davanti allo specchio l’ho chiamata e non rispondeva così l’ho portata qui >> dissi serio.

<< Ma sto benissimo ora! >> replicò Lily arrabbiata.

<< Credo che sia il caso di portarla da Silente >> borbottai rivolto a Sirius e Remus.

<< Credo che la decisione spetti a Lily >> borbottò Remus alzando le mani in segno di resa.

<< Remus era incantata…che faresti se al suo posto ci fosse Amelia? >> sbottai indignato.

<< James sappi che non verrò con te…! >> gridò lei arrabbiatissima.

<< Lily sono forte e so sovrastarti perciò non opporre resistenza >> dissi serio.

<< Ah si…vediamo allora cosa credi di fare? >> mi domandò lei sprezzante.

Tempo due minuti e Lily era disarmata sulla mia schiena..

<< Coccinelle fritte >> dissi al Gargoyle che subito si spostò per farci entrare.

Quando io e Sirius entrammo nello studio, Silente era seduto dietro la scrivania e scribacchiava su una pergamena.

<< Ragazzi che succede? >> ci domandò sorridente.

<< Professore si tratta di Lily… >> sussurrai indicando la ragazza al mio fianco.

<< Professore io sto benissimo non deve preoccuparsi >> disse Lily cercando di uscire.

<< E’ no mia cara…ora gli racconteremo tutto >> dissi tirandola di nuovo verso la sedia dove era seduta poco prima.

<< Qualche sera fa mentre tornavamo da una punizione l’abbiamo vista davanti ad uno specchio completamente immobile e questa mattina anche…non riusciamo a capire cosa le possa essere successo >> disse Sirius al mio posto vedendo che ero agitatissimo.

<< Ah ora si spiega tutto…la nostra cara Lily deve aver scoperto il meraviglioso specchio delle brame >> disse Silente voltandosi tranquillamente per risedersi sulla sua poltrona.

Io e Sirius ci guardammo e anche noi ci accomodammo.

<< Professore che cos’è lo specchio delle brame? >> chiesi serio io.

Silente ridacchio sonoramente.

Ancora una volta io e Sirius ci guardammo.

<< Puoi stare tranquillo James, Lily non è in pericolo per ora. Vedete ragazzi lo specchio delle brame è uno specchio che riflette ciò che più desideriamo al mondo… credo che Lily vedesse, anche se non ne sono certo la sua famiglia.

Ora, se l’uomo più felice di questo mondo guardasse nello specchio vedrebbe riflessa soltanto la sua immagine.

Ma bisogna stare molto attenti perché a guardare nello specchio si può smarrire la via…perdere la ragione >> disse Silente serio alzandosi e voltandoci le spalle.

Io e Sirius nuovamente ci guardammo spaventati.

<< Tuttavia nonostante Lily stia bene mi occuperò personalmente di far spostare lo specchio >> disse Silente tranquillo.

<< NO! >> gridò Lily alzandosi dalla sedia.

Silente si voltò con un sorriso tranquillo sul volto.

<< Lei non può far sparire lo specchio…lì c’è…c’è la mia…la mia famiglia >> disse Lily seria.

<< Lily i tuoi genitori sono morti…resteranno per sempre nel tuo cuore…ma tu non devi dipendere da uno specchio perché ai tuoi occhi saranno anche vivi ma in realtà non lo sono e finiresti solo per dipendere da un oggetto >> disse Silente avvicinandosi a Lily.

Lily mi guardò con uno sguardo che non avevo mai visto sul suo viso, arrabbiatissima com’era strinse i pugni.

<< James io ti odio >> sussurrò Lily prima di uscire dalla stanza in lacrime.

Mi alzai per seguirla e per una volta nessuno mi fermò, corsi per tutti i corridoi mentre lei piangeva e singhiozzava.

<< Lily fermati..ti prego fermati! >> gridai mentre nel corridoio tutti si voltavano.

<< Vattene James…ti odio! >> mi gridò in risposta.

Uscì nel parco del castello e io la seguii nonostante la pioggia battente.

<< Fermati Lily ti prego! >> gridai forte.

Lei correva davanti a me ma a un tratto scivolò e cadde nel fango.

Mi avvicinai cauto mentre lei stava in ginocchio con le mani sopra la testa.

<< Perché? Perché? >> gridò forte battendo i pugni a  terra.

Mi inginocchiai accanto a lei infangandomi tutto e la presi fra le braccia.

<< Lily i tuoi genitori sono morti…non troverai mai una valida ragione per questo…ma non ti servirà a nulla trovare rifugio dentro uno specchio.

Passeremo anche questo periodo…insieme ! >> le dissi stringendola mentre sentivo la sua schiena scuotersi dai singhiozzi.

<< Amami >> mi sussurrò singhiozzando e piangendo.

<< Per sempre, insieme >> le risposi stringendola di più.

Dopo dieci minuti rientrammo nel castello dove all’entrata c’erano Sirius e Marlene alla quale Sirius aveva raccontato tutto.

<< Lily >> gridò abbracciando l’amica che ricambiò l’abbraccio.

Io mi avvicinai a Sirius che mi sorrise tristemente.

<< Scusa Ramoso se ho parlato troppo >> mi disse.

<< Scusami tu se ti ho trattato male >> gli risposi serio.

<< Silente ha detto che Lily può andare in camera se vuole >> disse Sirius serio.

<< Non credo che ci andrà…lo sai com’è fatta pur di non mostrarsi debole farebbe di tutto >> risposi io serio mentre Lily e Marlene si dirigevano verso l’aula di trasfigurazione.

<< Buongiorno ragazzi! >> salutò la professoressa Mcgranitt entrando nell’aula a passo veloce.

Quel giorno avevamo lezione con i Serpeverde e per puro caso Severus Piton si era ritrovato seduto a un banco di distanza da Lily.

<< Molto bene ragazzi…oggi cercherete di far diventare i capelli de vostro compagno di un altro colore…ora le coppie…Potter vai con la signorina Evans…Black con Piton…Lupin con la signorina Mckinnon, Minus vada con Mulciber, Paciock con il signor Robertson, Hitchens con Vance e Parkinson con Bones…! >> ci ordinò la professoressa mentre sorridevo a Lily contento di esser capitato con lei.

<< Sappi che io adoro il verde caccola >> sussurrai a Lily che sorrise alzando un sopracciglio.

<< Ragazzi l’incantesimo è ‘’ Capillis ‘’ >> disse la professoressa.

Io guardai Lily e impugnai la bacchetta ma prima che riuscissi a dire qualsiasi cosa sentii come se nel mio corpo fosse cambiato qualcosa.

<< Venti punti a Grifondoro…complimenti Lily dieci punti per l’incantesimo ben riuscito e dieci punti per aver utilizzato un perfetto incantesimo non verbale! >> disse la professoressa mentre mi rialzavo.

<< Bei capelli compare! >> gracchiò Sirius poco più in là mentre mi specchiavo per vedere la mia chioma verde acqua.

Lily intanto ridacchiava silenziosamente ma nonostante tutto me ne accorsi e sorrisi anch’io felice di vederla un po’ più serena.

<< Capillis… >> sussurrai facendo apparire sulla testa di Lily una bellissima chioma rosa che stonava particolarmente con alcune ciocche rimaste rosse.

<< Signor Potter il movimento della bacchetta deve essere più preciso altrimenti alla sua vittima resteranno ciocche di capelli del loro colore naturale! >> mi disse la Mcgranitt mentre Lily faceva tornare i suoi capelli del rosso naturale.

<< Coraggio riprova… >> mi incitò mentre dietro di noi  Remus assunse un colore di capelli simile al giallo canarino.

Alla fine della lezione ci dirigemmo tutti ass8eme verso l’aula di Storia della Magia dove avremmo sicuramente fatto un bel sonnellino.

 

 

 

 

 

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Capitolo 24
*** Buon San Valentino! ***


24. Buon San Valentino

Sono passati ormai quindici giorni da quando Lily è riuscita a liberarsi di quello strano Specchio e la vita ad Hogwarts sembra più serena e tranquilla.

<< James mi stai ascoltando? >> disse Lily forte rizzandosi sulla sedia della biblioteca.

<< Si Lily…solo che penso potremmo passare il tempo in…altri modi >> sussurrò James malizioso.

In tutta risposta Lily gli diede una librata in testa.

<< Possibile che pensi solo a sbaciucchiarci e non allo studio? >> lo rimbeccò Lily seria.

<< Scusa ma sono due ore che siamo qui sopra e ho imparato tutte le battaglie dei folletti del 1800 >> reclamò James stravaccato su una poltroncina accanto a quella di Lily.

<< Avanti allora dimmele >> lo sfidò la rossa con un sorriso trionfante sul volto.

<< D’accordo facciamo così se le dico giuste vieni dove ti porto io…se le dico sbagliate sei libera di farmi restare altre dieci ore a studiare… >> disse James.

Lily ridacchiò sicura di aver la vittoria in pugno e annuì per far cominciare James.

<< Le battaglie principali dei folletti sono tre: quella di Londra, quella sul Colle Lungo e quella di York >> disse James serio indicandole sulle dita delle mani.

<< Accidentaccio James come hai fatto? >> borbottò Lily in risposta.

<< Non importa come ho fatto resta il fatto che ora devi venire con me >> rispose James scattando in piedi.

Lily sorrise e scosse il capo.

Quando finalmente ebbero ripreso le loro cose uscirono dalla biblioteca diretti al dormitorio visto che quel giorno fuori pioveva molto.

<< Vado in bagno e arrivo >> disse Lily entrando nel bagno e chiudendosi dentro.

James ridacchiò stendendosi nel suo letto e pensando a quanto era felice.

Dopo cinque minuti Lily uscì e dopo aver preso la rincorsa si gettò completamente su James che però rise forte.

<< Vuoi la guerra amore mio? Che guerra sia>> sbottò James facendole il solletico sui fianchi mentre Lily si contorceva dal ridere.

<< James…ahah…no…James…ti…ti prego ahahahah…basta ahahah >> disse cercando di non ridere.

Scivolarono a terra mentre Lily aveva invertito la posizione e ora lei era seduta a cavalcioni su James facendogli il solletico.

<< Lily ahah…ti scongiuro…ahah Lil! >> gridava James ridendo come un matto.

Lily smise di fargli il solletico e si gettò anche lei stesa per terra sul tappeto.

Si guardarono per un secondo e poi scoppiarono a ridere rumorosamente finché James non si voltò e la guardò sorridendo più dolcemente.

<< Che succede? >> chiese Lily voltandosi.

<< Oh nulla…solo che sei bellissima >> rispose James.

Lily arrossì violentemente e James ridacchiò.

<< Che ti ridi tu? >> disse Lily sorridendo.

<< Rido perché non ci posso credere che ancora dopo tutto questo tempo arrossisci per i miei complimenti >> disse James prendendo Lily per un fianco e avvicinandola a se.

<< Ti amo >> sussurrò Lily prima di unire le sue labbra con quelle di James.

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Il mattino seguente Marlene, dopo aver salutato James e Lily che andavano ad Hogsmeade per la famosa festa di San Valentino, si diresse silenziosamente verso la stanza delle Necessità dove Sirius l’aspettava

<< Siriusssssssssssssssssssss! >> gridò Marlene entrando dentro la stanza delle necessità dopo pranzo.

<< Mar sono qua…che ti urli? >> disse Sirius uscendo fuori da un’amaca che si trovava in un angolo.

Marlene sorrise e corse in braccio al suo ragazzo che prontamente la prese al volo.

<< Volevo darti una cosa >> disse Sirius sorridendo.

Marlene alzò un sopracciglio e lo prese per mano.

<< Voltati.. >> disse Sirius e lei ubbidì.

<< Marlene io ti prometto che sarai l’unica donna nella mia vita per sempre ed è per questo che voglio che porti questa collana sempre sul tuo cuore >> disse Sirius legando a Marlene una collanina con un pendente che indicava la lettera ‘’ S ‘’.

<< Accidenti Sirius è bellissimo! >> disse Marlene baciando il suo ragazzo che sorrise.

<< Buon San Valentino >> disse Sirius a fior di labbra per poi ricominciare a baciare la sua ragazza.

La prese in braccio e la baciò più dolcemente.

<< Sirius…Sirius aspetta >> disse Marlene staccandosi lievemente da Sirius che la posò a terra.

<< Si? >> chiese il moro con un sorriso sul volto.

<< Tu cosa ci vedi in me? Solo bellezza o per te conta anche il mio carattere? >> chiese Marlene a bruciapelo.

<< Io…tu sei bellissima…gambe stupende e tutto però a me piace anche… >> iniziò Sirius senza sapere cosa dire.

<< Anche…? >> lo incalzò Marlene preoccupata.

Ci furono due minuti di completo silenzio che trascorsero veloci.

Marlene si voltò e uscì dalla stanza in lacrime.

<< Possibile che tutti vedono in me solo la bellezza? >> si domandò in un sussurro dirigendosi fuori nel parco del castello nonostante la pioggia.

Marlene si sedette su un masso in riva al lago e pianse, pianse per Sirius, per la sua famiglia lontana e per la guerra.

Pianse perché desiderava che la gente vedesse in lei una persona solare, gentile e scherzosa non solo la meravigliosa Marlene con un fisico perfetto e il viso dai lineamenti orientali tanto belli.

Lei voleva essere Marlene la ragazza scherzosa di Grifondoro, in fondo non chiedeva molto, ma allora perché nessuno sembrava accorgersene?

Forse era sbagliata lei, forse tutti quei bei pregi che si era trovata non esistevano, forse lei non era realmente così.

Si accovacciò su se stessa per qualche secondo poi si alzò e gridò tutto il dolore che aveva in gola, gridò perché nessuno sapeva ascoltarla, perché tutti vedevano in lei solo una persona senza problemi quando in realtà lei soffriva come un cane dentro.

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<< Lily mi dispiace se questa giornata è andata così…avevo sperato in un po’ di sole per portarti a passeggiare ma.. >> disse James triste seduto di fronte a Lily ai Tre Manici di Scopa.

<< Ma figurati James…sono stata meravigliosamente bene! >> rispose Lily accarezzando la mano del suo fidanzato che sorrise.

<< Torniamo al castello così ti do il mio regalo di San Valentino? >> chiese James sorridendo.

Lily annuì e i due si diressero verso il castello silenziosamente.

<< Ehi Lil guarda…quella non ti sembra Marlene? >> chiese James ad un certo punto.

Lily guardò il punto indicatole da James e corse subito in quella direzione seguita da James.

<< Marlene…Marlene che diavolo ci fai qui sotto la pioggia? Credevo che fossi con Sirius! >> disse Lily avvicinandosi all’amica che era seduta su una roccia.

<< Abbiamo litigato… >> sussurrò Marlene in risposta.

<< Perché? >> chiese Lily accovacciandosi sotto al pioggia.

<< Perché mi ha detto che sono bellissima e io gli ho chiesto se vedeva in me solo bellezza…non sapeva rispondermi. Lily io sono stanca di avere a che fare con persone che sanno apprezzare di me solo il bel fisico o il bel viso…io voglio al mio fianco una persona che sappia vedere in me gentilezza, la solarità e simpatia. Ti sembra chiedere troppo? Io voglio stare con qualcuno che mi apprezzi davvero >> disse Marlene mentre le lacrime le rigavano il volto umido dalla pioggia.

James si avvicinò cautamente inginocchiandosi accanto a Marlene.

<< Mar ti giuro che Sirius non ha mai amato tanto una ragazza quanto ama te…è solo che sai Sirius non è bravo con le parole…ricordi cosa mi ha detto dopo che tre settimane fa gli avevo detto che gli volevo bene? >> chiese James sorridendo dolcemente.

<< Ti disse grazie >> rispose Marlene sorridendo un po’.

<< Ecco allora adesso alzati e vai da lui…digli ciò che provi e vedrai che anche lui si aprirà! >> disse James sorridendo a Marlene.

<< Che ne dite ora di tornare al castello? >> dissi sorridendo mentre Marlene si alzava e ci dirigevamo verso il portone principale.

Entrati ci dividemmo da Marlene subito che si diresse verso la stanza delle necessità dove si trovava Sirius.

<< Posso? >> chiese silenziosamente entrando.

Sirius annuì voltato di spalle.

Marlene si avvicinò e sfiorò la spalla di Sirius che si voltò serio e con lo sguardo basso.

<< Puoi perdonarmi? >> chiese Marlene piano.

<< Marlene io non sono arrabbiato con te…vorrei solo che capissi che a te ci tengo davvero >> disse Sirius alzando lo sguardo e parlando sincero.

<< Io vorrei sapere se in me ci vedi solo la bellezza >> chiese Marlene con le mani dentro la felpa.

<< Mar tu mi piaci da morire. Certo non si può dire che tu non sia bella ma sei anche intelligente, piena di vitalità e gentile.

Per non parlare poi di quando sorridi…riesci a mettermi a mio agio, a farmi godere la vita anche solo per qualche istante e a non pensare alla guerra…io ti amo perché sei piena di qualità ma ti amo anche per ogni tuo difetto e ti amo anche per la tua bellezza >> disse Sirius mentre Marlene si apriva in un sorriso gioioso.

La mora si gettò completamente fra le braccia di Sirius che la strinse e si inebriò del suo odore di vaniglia.

<< Andiamo di sopra ora…sei fradicia >> sussurrò Sirius prendendo in groppa la sua ragazza e uscendo dalla stanza con un sorriso stampato sul volto.

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Lily e James si diressero silenziosamente verso il dormitorio di quest’ultimo che voleva starsene un po’ da solo con la sua ragazza.

<< Allora signorina Evans posso avere l’onore di fare da suo scaldatore personale? >> domandò James a Lily che era in piedi e trafficava con la borsetta.

Lily alzò il viso e si avvicinò a James.

<< Q-questo è per te >> sussurrò sedendosi accanto a James che era steso.

James guardò il pacco e poi cominciò a scartarlo.

<< Lily è meraviglioso >> sussurrò James alzando lo sguardo da un album di foto sue e di Lily.

<< Vedi parte dalle nostre nascite fino ad oggi…guarda ce ne sono tantissime >> disse Lily sorridendo.

<< Guarda questa foto è stata fatta al terzo anno…al ballo di Halloween tu e Remus facevate una foto e siccome che io mi ero intromesso fra voi tu mi hai preso a borsettate! >> esclamò James ridacchiando e indicando una foto dove Lily e James si stavano praticamente uccidendo.

<< Carina >> sussurrò Lily ridacchiando.

<< E guarda qui… >> disse Lily indicando una foto verso al fine dell’album dove loro due stavano stretti insieme e sorridevano gioiosi.

James alzò il capo.

<< E’ bellissimo il tuo regalo..grazie >> disse James scoccando un bacio sulle labbra della ragazza.

<< Oh aspetta…ora ti do il mio regalo! >> disse James alzandosi e dirigendosi verso il suo baule.

Quando finalmente trovò il pacchetto si ristese accanto a Lily che sorrise timidamente.

La ragazza scartò il regalo e il suo viso si aprì di gioia.

<< James è bellissimo! >> gridò la rossa tenendo stretto fra le mani un carillon con una ballerina che danzava delicatamente.

James sorrise e anche Lily.

<< Come ti è venuta in mente questa idea? >> chiese Lily in un sussurro stendendosi accanto a James con la testa sul suo petto.

<< Quando eravamo a casa tua e abbiamo visto le scarpette da danza non sono riuscito a trattenermi e ti ho comprato questo… >> rispose James anche lui in un sussurro.

<< Grazie >> disse Lily prima di baciarlo dolcemente.

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Io e Frank correvamo ridendo lungo il corridoio dove si trovava l’aula di Babbanologia.

<< Questa volta l’abbiamo combinata grossa tesoro mio! >> mi disse Frank ridacchiando.

Effettivamente stavamo scappando da Gazza dopo aver rovesciato accidentalmente un’armatura dietro cui ci stavamo baciando un po’…animatamente.

Molto animatamente…

Lily posso sapere tu che ne sai di come ci baciamo io e Frank?

Noi sappiamo tutto…

Vi sbagliate di grosso…comunque sia io e Frank stiamo insieme perciò non abbiamo nulla da nascondere!

E allora perché stavate dietro un’armatura?

Evidentemente si divertivano

Esatto è proprio come dice Amelia!

Se se certo…d’accordo oggi saremo gentili…

Ce ne andremo dalla tua testa…

Faremo le brave…

E promettiamo che non ti spiamo più…

Quasi…

Quasi cosa?

Quasi mai più!

Marlene…FUORI!

Frank si avvicina a me silenziosamente e mi bacia attaccandomi al muro.

<< Dobbiamo scambiarci i nostri regali… >> sussurro prima di passare sotto al suo braccio sul muro e essere rincorsa da lui.

Quando arriviamo in Sala Comune ci sediamo davanti al camino vicini e io gli faccio scartare il mio regalo.

<< Alice è bellissimo questo maglione! >> mi disse Frank sorridendo radioso.

<< Sono contenta che ti piaccia >> risposi mentre Frank mi dava il mio regalo.

Lo scartai silenziosamente e vi trovai dentro un bellissimo libro di piante acquatiche.

<< Accidenti…è…è fantastico! >> balbettai stringendo Frank al collo.

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Io e Amelia stavamo stesi in Sala Comune da un po’ senza parlare.

Mi ero deciso a raccontarle della mia vera natura visto che ormai era da un po’ di tempo che ci frequentavamo.

Sospirai rumorosamente e lei mi fissò con occhi inquisitori.

<< Qualcosa non va? >> mi chiese sistemandosi meglio nel divanetto.

<< Ti devo parlare >> borbottai allontanandomi da lei pronto ad una sfuriata.

<< Si certo >> disse lei sussurrando.

<< Amelia per te è un problema la mia licantropia? >> dissi in un sussurro per non far sentire alla gente attorno.

Amelia mi guardò sbalordita e si allontanò lentamente da me.

<< No Remus quante volte dovrò ripeterlo!? Possibile che si parla sempre del tuo problema e mai di noi? >> sbottò Amelia irritata correndo verso il dormitorio femminile.

Complimenti a me sono riuscito a farmi scappare la donna della mia vita solo perché ero troppo stupido e penso sempre a me stesso!

Amelia è la mai vita non sono nulla senza di lei ma ho paura di farle del male e di farla vergognare solo a causa del mio problema.

Mi alzo e mi dirigo involontariamente nel mio dormitorio in cerca di solitudine ma naturalmente non appena apro la porta trovo James e Lily che si sbaciucchiano nel letto.

<< Oh scusate ragazzi me ne vado subito… >> dico con voce triste prendendo il mantello.

<< Che hai Remus?> > mi chiede James gentilmente.

<< Niente ho litigato con Amelia… >> rispondo guardando i miei amici vicini.

<< Come mai? >> mi chiede Lily seria.

<< Ho tirato fuori ancora una volta la storia della licantropia >> rispondo serio prima di uscire dalla stanza e lasciare quei due soli a sbaciucchiarsi.

Poco dopo sento dietro di me dei passi veloci e voltandomi mi ritrovo Lily e James che mi corrono dietro.

<< Fermati subito…tu adesso vieni con me così parliamo con Amelia e chiariamo questa faccenda >> borbotta James trascinandomi verso il dormitorio maschile mentre Lily va a chiamare Amelia.

Pochi minuti dopo anche le due ragazze sono lì e ci fissiamo tutti e quattro silenziosamente.

<< Bene noi adesso andiamo in Sala Comune così voi potete parlare >> dice Lily prendendo James e trascinandolo fuori.

Io e Amelia restiamo in piedi a fissarci.

<< Mi dispiace..sia per aver tirato fuori questa faccenda ancora una volta sia per averti messo in imbarazzo >> sussurro quasi impercettibile.

<< Non mi hai messa in imbarazzo…no perché non mi fanno paura i licantropi..ne tantomeno se sono dei licantropi molto affascinanti… >> sussurra anche li.

<< Quindi non sei arrabbiata? >> le chiedo un po’ più forte.

<< Non ho detto questo…sto solo dicendo che non mi spaventi…però mi dispiace che sei convinto di farmi ribrezzo >> dice stendendosi sul mio letto.

<< Non era mia intenzione deluderti >> sussurro abbassando lo sguardo.

<< Vieni qui >> mi sussurra poco dopo facendomi stendere accanto a lei.

<< Astra>> sussurra verso il soffitto dove appare un meraviglioso cielo stellato.

<< Da bambina mio padre mi raccontava sempre la storia del lupo e dell’agnello…ti va di ascoltarla? >> mi chiede piano.

Annuisco e torno a guardare il cielo mentre lei inizia a raccontare.

<< Tanto tempo fa in una notte particolarmente stellata un lupo molto affamato si diresse verso una baracca dove viveva un pastore con le sue quattro figlie: Mandy, Sarah, Loren e Ramona.

Ogni notte la figlia minore, Loren, si trasformava in una bellissima agnellina per colpa di una maledizione procuratagli da un cattivo mago.

Il lupo avanzò verso il recinto dove si trovava la bella Loren e con un balzo atterrò la sua preda.

Ma quando il lupo guardò negli occhi l’agnellina non riuscì a mangiarla stupito dalla tanta bellezza che emanavano i suoi occhi.

Erano marroni e molto penetranti e il lupo riuscì solo a tirarsi indietro.

Il mattino seguente quando la bella Loren si svegliò di nuovo se stessa corse in cerca del lupo che tanto l’aveva colpita.

Ma benché ella cercò in lungo e in largo il bel lupo non lo trovò mai.

Fu solo un pomeriggio estivo di parecchi mesi dopo che Loren trovò nel bosco un bellissimo ragazzo che raccoglieva legna e entrambi riconobbero subito gli occhi dell’altro.

Loren chiese al giovane se era un licantropo e il giovane chiese a Loren se ogni notte si trasformava in un’ agnellina.

I due entrambi innamorati non riuscirono tuttavia a restare uniti perché per quanto il ragazzo amasse la giovane non riuscì mai a frenare il suo impulso lupesco.

E fu così che un mattino grigio il cadavere di Loren venne ritrovato a pochi metri da quello di un bellissimo giovane, mano nella mano.

Il giovane non era riuscito a trattenersi, aveva ucciso Loren e poi in preda allo sconforto si era tolto la vita per ricongiungersi alla sua amata. >> terminò Amelia.

<< Che cosa mi volevi dire con questa storia? >> chiese Remus sorridendo appena.

<< Ti volevo semplicemente dire che l’amore che provo per te è più forte della licantropia perciò semmai un giorno avrai voglia di mangiarmi guardami negli occhi e..ritroverai la giusta via >> sussurrò Amelia.

La strinsi forte a me senza lasciarla dandole dei piccoli baci sulla testa.

Note dell’autrice:

Profondamente dispiaciuta per il ritardo voglio dirvi delle cose.

Questo capitolo non tratta qualcosa in particolare ma solo una giornata dei ragazzi perché credo sia giusto dare tregua dopo le varie perdite.

Ora volevo dirvi che mi sto procurando foto di tutti i personaggi perciò per oggi vi mostro Emmeline.

Riguardo al prossimo personaggio potete scegliere tra: Amelia, Alice, Marlene, Sirius, Peter, Remus, Frank, James ( a scelta fra il 1-2-3-4-5-6-7 anno ) e Lily ( a scelta fra il 1-2-3-4-5-6-7 anno ).

Recensite in tanti!

Un ringraziamento a tutti quelli che recensiscono e seguono al storia!

Lilylunapotter

EmmelineImage and video hosting by TinyPic

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Capitolo 25
*** E' solo una pausa da te! ***


25. E’ solo una pausa da te!

 

 

<< Jamessssssssssssssssssss! >> grido con tutta la voce che ho in gola.

Mi trovo sulle spalle di James che corre per tutto il parco del castello dopo essere riuscito ad acchiapparmi.

<< Amore!? Dimmi tutto! >> mi risponde lui ridacchiando.

<< Dai mettimi giù ti scongiuro! >> grido cercando di essere il più persuasiva possibile.

<< E perdermi la visione del tuo bel sederino per aria? Mai! >> mi risponde James ridacchiando e iniziando a correre.

Finalmente dopo quasi dieci minuti in cui sono stata per aria James si getta a terra e io sopra di lui.

Gli sorrido timidamente e gli do un bacio sulla guancia, di quelli semplici ma che secondo me valgono tanto.

Ci sorridiamo prima di scoppiare a ridere senza motivo e poi di colpo mi ricordo.

<< Che giorno è oggi? >> dico seria rizzandomi a sedere.

<< Dunque oggi è il giorno dopo di ieri e quello prima di domani! >> mi risponde James ridacchiando.

Lo fulmino con lo sguardo e lui si fa serio.

<< Davvero che giorno è oggi James? >> gli domano seria fissandolo.

<< Sabato venti febbraio >> mi risponde James.

<< Merda! >> sussurro prima di alzarmi e correre verso l’entrata del castello con James alle spalle.

<< Lily…Lily fermati! Ora! >> mi grida cercando di attirare la mia attenzione.

<< Oggi è l’anniversario…è l’anniversario del loro matrimonio! >> rispondo a James fermandomi.

<< Di loro chi? >> mi chiede James incuriosito.

<< Dei miei… > rispondo tranquillamente.

<< Oh capisco…e quindi che devi fare? >> mi chiede gentilmente.

<< Io…io non…non lo…non lo so >> dico titubante abbassando lo sguardo pensierosa.

<< Vuoi andare a trovarli? >> mi chiede gentilmente.

Scuoto il capo energicamente.

<< Non sono ancora pronta >> gli rispondo timidamente prima di voltarmi e avviarmi verso la Sala Comune.

James mi segue in silenzio pi entriamo nel dormitorio e senza dirci nulla ci dividiamo ognuno per il nostro dormitorio.

Mi siedo sul davanzale della finestra finché a poco a poco non vedo calare il buio.

Forse dovrei andare a visitare la loro tomba…ormai è quasi un mese che sono morti, anche se sembrano passati solo pochi minuti da quel fatidico giorno.

TOC TOC

<< Avanti! >> grido dopo aver sentito qualcuno bussare alla porta.

Ne sbuca Marlene con un piccolo sorriso disegnato sul volto.

<< Ti ho cercato nel dormitorio di James, mi ha detto che eri qui…sembrava preoccupato…è successo qualcosa? >> mi chiede gentilmente sedendosi.

<< No è tutto apposto! Perchè me lo chiedi? >> le domando sospettosa senza guardarla.

<< D’accordo Lily…James mi ha detto tutto! >> esclama alzando le mani in segno di resa.

<< Non importa…te l’avrei detto >> rispondo senza degnarla di uno sguardo.

<< E che cosa farai? >> mi chiede dopo alcuni secondi di silenzio.

Rimaniamo in silenzio per parecchi minuti io perché non so cosa si aspetti che faccia lei perché vuole delle risposte.

<< Marlene se pensi che li andrò a trovare ti sbagli >> sussurro alzandomi e dirigendomi verso la porta d’uscita.

<< No Lily…dovremo pur affrontare questo discorso un giorno…credi che per me sia facile? Anche per me erano importanti i tuoi genitori! E forse se tu ti aprissi di più con gli altri capiresti che non sei l’unica a soffrire! >> sbotta lei irritata bloccandomi il passaggio.

<< Non credere di avermi abbindolato Marlene…non andrò a trovarli, non domani almeno! >> le rispondo seria.

Perché andare a trovare delle persone con cui non posso parlare? E poi perché dovrei andare incontro ad una cosa che sicuramente mi farà stare male?

<< Lily spero tu stia scherzando! Sono i tuoi genitori per Merlino! Come puoi anche solo pensare di riuscire a dimenticarli? Fai quello che vuoi ma ti avverto che io andrò domani  stesso al cimitero >> mi dice Marlene arrabbiata.

<< Tu non ci andrai! Non sei figlia loro! >> sbotto d’un tratto.

Non capisco perché la gente si debba mettere tra me e le mie scelte! Loro sono i miei genitori e se non vado a trovarli io non deve andarci nessun altro!

<< Mi dispiace che la pensi così ma sappi che comportandoti in questa maniera tu non sei meglio di me! Forse non ti ricordi del’estate di due anni fa.

Ma non mi importa…andrò a trovarli! Buona giornata >> sussurra rabbiosa uscendo dalla stanza e sbattendo la porta

Io resto qualche secondo imbambolata a fissare la porta chiusa, mi volto e inizio a distruggere tutto quello che mi capita a tiro, tutto.

Sono furiosa perché non vengo mai capita, furiosa perché tutti credono di sapere cosa si prova e invece tutti si sbagliano.

Perché perdere i propri genitori insieme da un giorno all’altro è molto molto opprimente.

Sento dentro quella sensazione di rabbia mista a dolore.

Perché credevo di aver superato anche questo dolore e invece ancora lo sento forte come un leone sul mio cuore.

Perché? Perché devo soffrire come un cane ogni singolo giorno della mia vita? Non ci sarà mai luce in me, mai, perché arriverà un giorno in cui mi sveglierò e scoprirò di non riuscire più ad affezionarmi alle persone per paura di perderle.

Non voglio arrivare a questo punto, no ma non voglio nemmeno soffrire ancora.

 

 

 

 

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Perché la mia migliore amica deve sempre pensare di testa sua? perché cerca sempre di distaccarsi dagli altri?

E perché mi ha detto quelle brutte cose!?!

Lo ammetto neanche io sono stata da meno, le ho detto cose che sicuramente l’hanno ferita ma forse è meglio così, dovrà pur capire un giorno!

E non voglio che quel giorno si svegli e si renda conto che non è stata accanto ai suoi familiari solo per orgoglio e paura.

Non voglio perché conoscendola morirebbe di dolore, nel vero senso della parola.

Ma perché mi ha detto che non sono loro figlia?

E’ vero non sono loro figlia ma quando c’è stato bisogno c’erano sempre come pochi anni fa.

 

 

Lily era in camera sua e stava facendo i compiti di Storia della Magia quando d’improvviso udì un vociare al piano di sotto.

<< Non puoi restare da questa gente Marlene! >>.

Lily si alzò appena sentì il nome e scese le scale velocemente.

Sulla porta di casa c’erano Marlene, sua madre e in un angolo allibiti i suoi genitori.

<< Scusate posso sapere cosa succede? >> sbottò Lily facendo calare il silenzio.

<< Si da il caso che mia figlia voglia restare qui per le vacanze estive nonostante io glielo abbia vietato! >> le risponde la signora Mckinnon.

<< Posso chiederle perché non vuole? >> chiede la madre di Lily gentilmente.

<< Perché Marlene deve venire alle nostre feste in maschera quest’estate! >> le risponde la donna mora.

<< Ma non vuoi capire che non ci voglio venire alle tue stupide feste? Perché dovrei venire a parlare con gente d’alta società che ho sempre odiato? Per far comodo a papà? Credi che io non sappia che abbiamo problemi economici? Credi che non sappia che volete affibbiarmi uno stupido riccone senza cervello? >> gridò Marlene in faccia a sua madre che restò allibita.

<< Scusate potremmo accomodarci in salotto e parlare di questa questione in tranquillità? >> chiese il signor Evans cauto.

Dopo pochi minuti i cinque si erano seduti sul divano e parlavano più tranquillamente.

<< Signora Mckinnon credo che potrebbe concedere a sua figlia di restare qui con noi per le vacanze estive >> disse la madre di Lily sorridendo appena.

<< Voi non capite! Io non vorrei fare questo a mia figlia ma deve assolutamente partecipare alle feste in maschera! >> disse la madre di Marlene.

<< Mamma credi davvero che sposerei mai un riccone che non mi ama? Mamma io voglio stare un po’ lontana da casa…so che vi procurerà tanto dolore ma forse è meglio così! Lascia che passi qui le vacanze estive e forse la lontananza ci farà bene >> disse Marlene accarezzando la mano della madre.

<< D’accordo Mar, puoi restare…ma promettimi che verrai a trovarci qualche volta >> sussurrò la signora Mckinnon seria.

Marlene annuì e accompagnò la madre alla porta per poi tornare in salotto.

<< Io mi scuso molto, so che sono piombata qui senza dire nulla con mia madre. So che per voi sono una perfetta sconosciuta se non per Lily e so anche che probabilmente sarò solo un peso per voi perciò se avete da ridire della mia permanenza sappiate che me ne andrò >> disse Marlene torcendosi le mani.

<< Ma no Marlene, gli amici di Lily sono anche amici nostri >> disse il signor Eavans facendo avvicinare Marlene che sorrise appena.

Pochi mesi dopo Marlene era sulla porta di casa e chiacchierava con la madre sorridente.

<< Papà allora ha trovato un altro lavoro è? >> chiese Marlene sorridendo.

<< Già e ha detto che gli manchi, che vuole che torni a  casa e che non ti farà mai più partecipare a quelle noiosissime feste. Oh dimenticavo mi ha detto, in totale segretezza però, che anche lui odiava quei festini! Ma ci pensi? Tuo padre che odia i festini! >> disse la signora Mckinnon ridendo.

Marlene abbracciò la madre poi tornò indietro per salutare gli Evans.

<< Allora Lily ci vedremo far una settimana alla stazione! >> disse Marlene.

<< Certo che si! >> rispose la rossa abbracciando l’amica.

Marlene si voltò verso i signori Evans.

<< Grazie davvero di tutto, siete stati molto gentili >> disse Marlene abbracciando i genitori di Lily.

<< Ma figurati Marlene per noi sei come una seconda figlia ora! >> rispose Kim Evans sorridendo.

Marlene sorrise.

<< Salutatemi anche Petunia >> disse la moretta dirigendosi verso la madre.

Pochi minuti dopo era di nuovo davanti alla sua maestosa villa in scozia.

 

 

 

Ripensandoci quei momenti non sembrano più così vicini e forse neanche Lily.

Sarà che forse devo trovare la mia strada stando lontana dalla persona a cui ho sempre voluto un mondo di bene, forse.

Vivo di incertezze che mi fanno pensare a quale sia la giusta via da prendere.

Chiedere scusa a Lily e continuare a dire che è tutto apposto quando non è così o dire a Lily che voglio un momento di riflessione ed essere totalmente sincera?

D’altronde ho bisogno davvero di un momento di riflessione perché ho bisogno di sapere quello che cerco, bisogno di certezze.

Mi alzo e guardo fuori dalla finestra enorme e dopo un lieve sospiro mi dirigo nuovamente verso il dormitorio speranzosa di trovare Lily.

Busso e attendo risposta che arriva dopo qualche secondo.

Quando entro la trovo seduta sul suo letto a leggere, lei mi ignora.

<< Dobbiamo parlare >> esordisco timidamente sedendomi nel letto di fronte al suo.

<< Dimmi >> mi dice chiudendo il libro con un tonfo.

<< Lily io lo so che la mia notizia ti lascerà molto triste..ma devo dirtelo…ho bisogno di trovare la mia strada, non dico che non saremo mai più amiche dico solo che ho bisogno di una pausa da te…perché sto confondendo la mia vita con la tua. So che questa notizia ti recherà molte sofferenze ma ti prego di capirmi, voglio solo stare lontana da tutti per un po’ >> dico seria mentre lei mi guarda.

<< Non ti capisco invece…solo perché prima abbiamo discusso vuoi una pausa? E’ per questo? Sappi Marlene che comunque stai sbagliando! I - io non so più che dire, tu sei la mia migliore amica, dovresti capirmi, non tirarti indietro! >> sbotta Lily indignata e allo stesso tempo arrabbiata.

<< Lily non ti sto dicendo che non saremo più amiche…dico solo che devo starti lontana per un po’! >> le dico leggermente arrabbiata.

E’ possibile che nessuno sa capirmi?

Io voglio molto bene a Lily ma ho bisogno di un po’ di tempo per me, per capire chi realmente voglio essere senza dover tener conto di ciò che vogliono gli altri, in fondo non mi sembra di chiedere molto.

<< E come mai con Sirius non hai preso una pausa? >> mi chiede Lily con le braccia incorciate al petto.

<< Le faccende tra me e Sirius non ti riguardano! >> replico seria.

In realtà io e Sirius avevamo già discusso poco tempo fa di questa faccenda, non abbiamo preso una pausa ma abbiamo deciso che ognuno è perfettamente libero di vivere la propria vita senza dover chiedere il permesso all’altro, certo nei limiti però!.

<< Bene fai quello che ti pare allora! >> mi grida contro Lily uscendo dal dormitorio diretta chissà dove.

 

 

 

 

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La odio! La odio come mai ho odiato nessuno.

Ma perché tutte le persone della mia vita devono abbandonarmi? Prima Bonnie, poi Petunia, Severus, i miei genitori e ora anche lei, la persona che credevo mi sarebbe sempre restata accanto.

Ora anche Marlene si distacca da me.

Forse sono sbagliata lo so ma perché mai il destino ha voluto riservarmi così tante sofferenze?

In fondo sono sempre stata una persona rispettosa e buona con tutti, perché dico io, allora mi merito tutto ciò?

Mi siedo cautamente sui gradini accanto a un corridoio nonostante si stia facendo buio e sia quasi ora di cena.

All’improvviso sento un frusciare dietro di me, mi volto e vedo una persona avanzare verso di me.

<< Lily! >> grida questa togliendosi il mantello.

<< Lyra… >> rispondo monotonamente.

<< E’ tutto apposto? >> mi chiede avvicinandosi.

<< Si certo >>rispondo troppo velocemente.

Mi aspetto una bella tiratina d’orecchi perché sono sicura che ha capito che qualcosa non va.

<> mi dice sorridendo appena.

Alzo lo sguardo sul suo volto, sorpresa ma poi sorrido leggermente anche io e annuisco.

<< Certo >> rispondo.

<< Ho già detto a Silente che probabilmente saremmo andate domani mattina perciò se ti va ti passo a prendere fuori dalla Sala Comune va bene? >> mi chiede gentilmente.

Annuisco ancora poi restiamo in totale silenzio per un po’.

<< Allora io vado…ho un turno di pattuglia >> mi dice Lyra alzandosi.

Annuisco ancora assorta nei miei pensieri e quando poco dopo mi ridesto lei è già sparita.

Mi alzo e torno in Sala Comune dove mi siedo davanti al fuoco da sola.

 

<< Lily…Lily >> mi sussurra qualcuno all’orecchio.

Apro leggermente gli occhi e il sole mi acceca, mi tiro su e vedo James di fronte a me.

<< Buongiorno tesoro…è tutto apposto? >> mi chiede teneramente.

<< Si >> rispondo passandomi una mano tra i capelli.

<< Vado a vestirmi che poi vado con Lyra al cimitero di Spinner’s End >> dico alzandomi.

Sento James chiamarmi alla fine delle scale del dormitorio ma lo ignoro e proseguo verso la mia stanza.

Marlene non c’è, nei letti ci sono solo Amelia, Emmeline e Alice che ronfano sonoramente.

Mi dirigo in bagno e comincio a vestirmi turbata ai miei pensieri.

 

 

 

Note dell’autrice:

Salve a tutti!

Come potete notare questa volta ho pubblicato più presto.

In questo capitolo vediamo sia Lily che Marlene abbastanza spaventate.

Marlene ha paura di vivere una vita che non le appartiene mentre Lily ha paura di vivere una vita fatta da continui abbandoni.

Comunque nei prossimi capitoli ne vedremo ancora delle belle tra tutti quanti.

Oggi ho deciso di pubblicare la foto di Alice visto che me l’ha chiesta la mia fan numero 1 bethpotter!

Nel prossimo capitolo invece potrete scegliere tra: Amelia, Marlene, Sirius, Peter, Remus, Frank, James ( a scelta fra il 1-2-3-4-5-6-7 anno ) e Lily ( a scelta fra il 1-2-3-4-5-6-7 anno ).

Fatemi sapere cosa ne pensate dell’immagine!

Un abbraccio…

Lilylunapotter.

 

 

 

Alice.

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Capitolo 26
*** Uno scherzo ben architettato ***


26. Uno scherzo ben architettato

 

 

Cammino silenziosamente lungo i parco a poca distanza da Lyra.

Non parliamo da quasi dieci minuti ma non so il vero motivo di questo silenzio.

Usciamo dal cancello della scuola e ci teniamo per mano smaterializzandoci dietro ad una quercia a Spinner’s End.

Ci lasciamo e iniziamo a camminare verso un vialetto alberato dove alla fine si trova il cimitero.

Arriviamo all’entrata e compriamo dei fiori gialli e bianchi poi ci fermiamo un momento.

<< Sei pronta? >> mi chiede Lyra gentilmente.

<< Si sono pronta >> le rispondo.

<< Lily posso farti una domanda? >> mi chiede cauta facendomi voltare.

Annuisco e lei si avvicina.

<< Posso sapere perché a Marlene hai detto che non eri pronta per tutto questo e invece a me hai detto che volevi venire? >> mi chiede gentilmente.

<< Io…io ecco…ecco credo che Marlene non abbia il diritto di venire qui >> dico insicura abbassando lo sguardo.

<< Lily ma Marlene è come una sorella per te! >> mi dice Lyra seria.

<< Si d’accordo ma ci sono cose nella vita che non voglio fare con lei! >> sbotto irata.

<< D’accordo fai come ti pare! Ora però entriamo.. >> mi dice superandomi e dirigendosi dentro al cimitero.

Altri dieci minuti di camminata e arriviamo davanti alla tomba di famiglia.

Entriamo nella casupola e mi avvicino lentamente per prima.

Prendo la scala e mi posiziono all’altezza della lapide dei miei.

<< Ciao mamma, ciao papà! Sono tornata avete visto? Sono di nuovo qui accanto a voi! Non è passato molto dall’ultima volta in cui vi ho visti…ma sono successe comunque moltissime cose.

Io e Marlene abbiamo litigato, lo so che non avreste mai voluto vederci divise però forse è meglio così…lei vuole una sua vita e io non posso farci nulla. Tra me e James invece va abbastanza bene anche se ultimamente mi rendo conto di essere più fredda di prima.

Comunque Marlene ha detto che sarebbe venuta a trovarvi oggi, spero che mantenga la parola.

Qui c’è anche Lyra mi ha accompagnato perche voleva salutarvi.

Vieni Lyra! >> dico gentilmente voltandomi verso Lyra che si avvicina sorridendo.

<< Ciao Kim, ciao Jim! >> sussurra sorridendo appena.

Per un momento restiamo in silenzio poi io prendo i fiori e dopo averli spuntati con cura li depongo nel vaso.

Restiamo un momento immobili a pregare e poi in silenzio usciamo dalla casupola pronte per ritornare a scuola.

 

 

 

 

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Caro James,

come stai? E Lily sta bene?

Qui a Godric’s Hollow le cose vanno come al solito, totale tranquillità.

Ti scrivo perché è da tanto che non ci sentiamo e devo ammettere che tu e Lily mi mancate molto.

Quando stavate qui mi sentivo sempre impegnata e quindi era un bene per una donna come me che adora il movimento.

Tuo padre è sempre così impegnato col lavoro e a casa resta poco ma lo capisco, ultimamente si sono sentite molte notizie di attacchi dei Mangiamorte.

Comunque ho parlato con i genitori di Alice e vi slautano tantissimo!

Spero di risentirti al più presto, un enorme abbraccio a te, Sirius e Lily.

Mamma

 

Era da tanto che rileggevo quella lettera, mia madre mi mancava da morire.

Stavo seduto in Sala Comune davanti al camino e non appena alzai la testa dalla lettera mi ritrovai Lily seduta a fianco.

<< Ciao! >> mi sussurra dolcemente.

<< Ciao…sei andata a Spinner’s End? >> le chiedo dolcemente dopo averle dato un bacio.

<< Si sono tornata proprio ora! Sai pensavo che potremmo farci una bella passeggiata nel parco che ne dici? >> mi chiede dolcemente.

<< Certo perché no >> le sorrido alzandomi.

Usciti dal castello ci sediamo sotto una quercia a chiacchierare e a rilassarci.

<< Sai Marlene ha chiesto una pausa da me >> mi sussurra debolmente.

<< Lo so me l’ha detto mentre eri via… >> sussurro anche io stringendola.

<< E ce l’hai con me? >> mi chiede guardandomi con gli occhioni verdi e pensierosi.

<< Ma no perché dovrei? >> le chiedo dolcemente.

<< Perché lo lascata fare >> sussurra tornando a guardare il lago.

<< No Lily credo che tu abbia ragione…penso solo che tu abbia sbagliato a dire a Marlene di non andare a trovare i tuoi genitori tutto qui… >> le dico cercando di essere tranquillo.

<< James spero che tu stia scherzando…loro sono i miei genitori non i suoi! Se non vado a trovarli io, lei non deve andarci!! >> sbotta lei arrabbiata alzandosi e correndo via.

La seguo per un po’ poi mi fermo perché capisco che vuole restare sola con i suoi pensieri.

Mentre torno verso il dormitorio incrocio Sirius e Marlene che rientrano dal cimitero di Spinner’s End.

<< Ehi Ramoso! >> mi saluta Sirius avvicinandosi.

<< Felpato >> borbotto in risposta senza guardare i miei amici.

<< E’ tutto apposto James? >> mi chiede Marlene sera.

<< No veramente no, io e Lily abbiamo avuto una leggera discussione perché le ho detto che secondo me ha sbagliato a non permetterti di andare al cimitero dai suoi >> rispondo serio con lo sguardo basso mentre mi torco le mani.

Marlene si avvicina e mi abbraccia dolcemente.

<< Sono sicura che andrà tutto bene fra voi James! >> mi dice dopo aver sciolto l’abbraccio.

<< Si Marlene ha ragione, siete così affiatati! >> mi dice Felpato sorridendo e dandomi una pacca sulla spalla.

Sorrido e poi tutti e tre ci dirigiamo verso la Sala Comune.

 

 

 

 

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Sono sei giorni che Lily non sta più con noi.

La si può vedere poco in giro e ogni volta è sempre sola.

Nonostante io e lei siamo molto amiche non stiamo più tanto insieme.

Lei si rifiuta di stare accanto a James e Marlene e non possiamo dire a quei due di levarsi dalle scatole per lei.

D’accordo lo ammetto, sono in seria difficoltà, io Alice Hitchens sono in difficoltà.

Sono in difficoltà perché vorrei aiutare Lily, ma allo stesso tempo non voglio allontanare James e Marlene.

Qualche sera fa ho scoperto Lily sotto le coperte a piangere.

Nel dormitorio entra sempre tardi, quando dormiamo e la mattina esce prestissimo prima che ci svegliamo.

Passa intere giornate in biblioteca o nelle aule vuote a studiare.

Ha un aspetto orribile, mi duole dirlo ma ha un aspetto orribile.

Si vede lontano un miglio che soffre e non sta bene!

I suoi occhi verdi sono spenti e i capelli una volta lucenti ora sono flosci e opachi.

E’ un sabato mattina è sto seduta in Sala Grande alla ricerca di Lily che naturalmente è assente.

Mi alzo, sono decisa a trovarla e a scuoterla un po’, non posso vederla così.

Amelia e Emmeline mi guardano e capiscono al volo, salutano i rispettivi ragazzi e poi si alzano e mi seguono.

<< Dove la cerchiamo? >> mi chiede Amelia trotterellandomi dietro.

<< Dividiamoci…Emmeline tu cercala nell’ala ovest, Amelia tu nell’ala est e io nell’ala sud, alle nove ci rivediamo qui! >> dico dirigendomi verso il corridoio dietro di me.

Ogni volta che apro una porta resto delusa vedendo che dentro non ci sono altro che banchi e sedie o vecchi ripostigli.

Apro perfino l’ufficio di Gazza anche se so che naturalmente Lily non può essere lì.

E infatti non c’è.

Comincio a sentirmi delusa, chissà se Amelia e Emmeline se la stanno cavando meglio di me!

Sono le otto e trequarti quando mi dirigo verso l’ala est sperando di trovare Emmeline, magari anche in compagnia di Lily.

Per un po’ l’unico rumore che sento è quello delle mie scarpe poi comincio a cercare Emmeline e la trovo dentro una stanza a tossicchiare.

<< Emmeline è tutto apposto? >> le chiedo avvicinandomi.

<< Si…Stupida gatta rompiscatole…Alice ho incontrato…Mrs. Purr nel corridoio qui fuori…e mi ha spinto qui dentro! >> borbotta Emmeline in risposta.

<< Emm vuoi farmi credere che una stupida gatta ruffiana ti ha spinto con le sue zampe qui dentro? Ma poi mi spieghi come hai fatto a farti mettere i piedi in testa da una gattaccia rompiscatole come Mrs. Purr? >> le domando scettica.

<< Oh Aly intendevo dire che lo sai che io ho paura dei gatti no? E Mrs. Purr mi veniva incontro così sono stata costretta a rifugiarmi qui! E comunque tu non eri l’animalista? >> mi chiede alzando un sopracciglio.

<< Anche il miglior animalista del mondo direbbe che Mrs. Purr è una gatta rompiscatole! >> le rispondo sorridendo.

<< Avanti usciamo..tanto io Lily non l’ho trovata…forse Amy è stata più fortunata! >> mi dice togliendosi la polvere dalla gonna della divisa.

Ci dirigiamo verso l’ala ovest sperando di trovare Amelia con Lily e intanto chiacchieriamo sorridendo di tanto in tanto.

<< Credi che Lily e James faranno mai pace? >> le chiedo guardando davanti a me.

<< Ma si! Quei due sono fatti per stare insieme e se conosco bene Lily si pentirà di aver litigato con lui >> mi risponde Emmeline sorridendo.

Ci avviciniamo alla Sala Grande dove si sente un enorme vociare e incontriamo Amelia che ci grida cose del tipo ‘’La odio! ‘’ o ‘’ Pazzesco! ‘’.

Io e Emmeline ci guardiamo e ci sediamo.

Fra i tavoli ci sono centinaia di volantini svolazzanti e tutti guardano nella nostra direzione.

Emmeline si sbilancia e ne ruba uno ad un ragazzino del secondo anno.

Io mi sporgo con lei per leggere.

 

Siete pettegoli? Vi piacciono gli scoop?

Allora questo è il volantino più giusto per voi!

Volete saperne qualcuna?

Amelia Bones, la per fettina Amelia Bones, la ragazza che tutti sognano al quarto anno si è fatta pipì addosso dopo un incubo!

E Alice Hitchens, la ragazza ribelle, simpatica e spiritosa piange ancora per la morte del padre!

Ma lo scoop più grande è quello di Marlene Mckinnon la quale lo scorso anno per una penitenza ha dovuto mangiare sei formiche.

Bhè miei cari studenti ho pensato che quattro risate alla mattina non fanno mai male.

Se ne volete sapere altre siete liberi di cercarmi.

Saluti, Lily Evans!

 

Io e Amelia ci guardiamo allibite mentre tutta la Sala ci guarda e ride rumorosamente.

Io, Amelia e Emmeline ci alziamo e usciamo velocemente dalla Sala Grande dove incontriamo una folla di gente riunita.

 

 

 

 

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<< Smith non è affatto divertente che diavolo blateri? >> sbotto irritata.

<< Oh andiamo Evans  raccontaci qualcosa su James Potter o su Sirius Black! >> mi dice qualcun altro tra la folla.

Sono veramente irritata, non capisco proprio cosa vogliano dire.

<< Ma vi siete rammolliti? >> grido senza capire nulla.

Ad un tratto vedo apparire Emmeline, Amelia e Marlene dalla folla e vado loro incontro.

<< TU, BRUTTA…BRUTTA BASTARDA! Come ti sei permessa di mettere in giro false voci? >> mi grida Alice puntandomi il dito accusatorio contro.

<< E’? Alice stai scherzando? Sai bene che non lo farei mai e poi mai! >> le rispondo agitata gesticolando.

Lo faccio sempre quando sono nervosa.

<< Certo e allora chi si firmerebbe mai col nome di Lily Evans? Mulciber o Avery o magari Smith per vendicarsi che l’hai mollato? >> sbotta Alice irritata.

<< Perché no? Potrebbe essere stato chiunque per quel che mi riguarda…io ho la coscienza pulita…sono innocente! >> le grido contro arrabbiatissima.

Emmeline cerca di calmarci ma io e Alice continuiamo a gridarci contro ogni sorta di insulto.

<< Basta ragazza smettetela ci stanno guardando tutti! >> ci dice cercando di farsi sentire solo da noi.

<< Smetterla? Smetterla Emmeline? Solo perché non ha messo in giro false voci su di te non vuol dire che devi difenderla! >> grida Alice rivolta a Emmeline.

<< Si ma potreste spostare la vostra discussione nel dormitorio? >> ci chiede leggermente stizzita Emmeline.

<< E perché mai? Voglio che tutti sappiano che grande amica è! >> si intromette Amelia anche lei arrabbiata.

<< Sentitemi bene, se c’è una cosa che sapete bene di me è che non direi mai le bugie…perciò perché dirle ora? >> chiedo ad Amelia e ad Alice.

<< Forse perché sei sola come un cane? Forse perché il tuo ragazzo è arrabbiato con te? O forse perché hai mandato all’aria il rapporto con tua sorella? >> mi chiede Alice con rabbia.

La guardo senza dire una parola, mi ha ferita come mai nessuno aveva fatto in vita mia.

Resto immobile per qualche secondo e anche lei sembra pentirsi di aver detto quella frase.

Ci guardiamo, lei con gli occhi spalancati stupita dalla sua affermazione e io con le guance piene di lacrime.

Attorno a noi è caduto il silenzio totale, nessuno osa parlare.

<< Lily io… >> comincia Alice cercando di rimediare al danno.

<< No…lasciatemi stare… >> sussurro correndo via tra la folla.

Mi dirigo nella stanza delle necessità dove non c’è proprio nessuno.

Questa volta è apparsa sottoforma di una baita di montagna con tanto di fuocherello acceso.

Mi stendo davanti ad esso e poggio la testa su un cuscino piangendo.

Io non avrei mai creduto possibile che qualcuno come Alice avrebbe potuto tirare fuori il discorso di mia sorella davanti a tutti.

Mi sono sentita umiliata, presa in giro e tutta quella gente che mi fissava in parte stupita in parte pietosa.

Se c’è una cosa che odio è che qualcuno provi pietà per me.

Non l’ho mai tollerato ne mai lo tollererò, io Lily Evans non voglio che qualcuno provi pietà per me, no perché mi fa sentire più debole di quanto già non sia.

E credetemi io sono molto debole anche se non lo urlo ai quattro venti.

Ma ora la mia domanda principale è sapere chi può aver scritto quel biglietto, perché di certo io non l’ho fatto.

Dovrebbe essere una persona che mi odia a tal punto da volermi far restare sola, che ne so tipo Avery, Mulciber.

O forse…?

No Severus non lo farebbe mai, lui era mio amico.

Mi alzo e torno nel dormitorio cercando di non incrociare nessuno dei miei amici.

O forse ex amici ma comunque…

E invece eccoli tutti lì, seduti nelle gradinate fuori dalla Sala Comune di Grifondoro a chiacchierare come se nulla fosse successo.

Un momento ma quella che sta facendo il solletico a James chi cavolo è?

Nascosta dietro al muro mi sporgo leggermente…non ci posso credere! Dorcas che gioca con James e lui…lui ride.

Mi sporgo ancora di più proprio quando Sirius si volta dalla mia parte.

Mi nascondo nuovamente dietro il muro, speriamo che non mi abbia visto.

Mi sporgo quel che basta per poter vedere i miei amici con un solo occhio, Black non c’è più.

E quando mi rivolto…

<< Arggg!! >> grido spaventata.

<< Sssh Lily non vorrai che venga qualcuno! >> mi dice Sirius tenendomi una mano sulla bocca.

Lo guardo per un po’ e poi mi dirigo verso un posto indefinito senza calcolarlo nonostante cammini dietro di me facendo domande.

 Note dell'autrice:

Oggi vi lascio direttamente all'immagine.

 

Lily Evans durante il suo settimo anno ad Hogwarts!

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Capitolo 27
*** Indagando...si soprono i colpevoli! ***


27. Indagando…si smascherano i colpevoli

 

 

<< Sirius vuoi finirla di seguirmi? >> sbottai voltandomi verso Sirius che sorrise.

<< Andiamo Lily sono tuo amico e so che non sei stata tu a fare quello scherzo ad Alice, Marlene e Amelia! Quindi sono qui per aiutarti a smascherare il colpevole >> rispose Sirius con un sorriso.

<< Ah si? Bhè io invece non ne ho voglia per nulla e vorrei restare da sola >> continuai incrociando le braccia al petto.

<< Lily Lily, preferisci che io ti aiuti a risolvere i problemi o preferisci tenerti i problemi? >> chiese Sirius sorridendo appena.

<< D’accordo Sirius, mi aiuterai…a patto che non dirai nulla a nessuno >> dissi seria riprendendo a camminare.

<< Bene…chi può essere stato? >> chiese Sirius affiancandosi a me.

<< Direi che è qualcuno che ce l’ha con me…per esempio Avery, Mulciber o altra gente di questo tipo… >> dissi seria.

<< Io invece penso che non sia così…Lily quei due sono Mangiamorte, non farebbero mai scherzi così idioti! Mentre invece Dorcas o qualche ochetta che sbava dietro a James e vorrebbe entrare nel gruppo al tuo posto sarebbe capacissima di farlo! >> mi disse Sirius.

Effettivamente tutti i torti non li aveva.

<< Anche questo è vero ma…Dorcas… >> cominciò Lily seria.

<< Dorcas niente! L’hai vista anche tu che questa mattina stava con noi >> sbottò Sirius serio.

<< D’accordo è una possibile indiziata! Contento? >> chiesi sbuffando.

Insieme ci dirigemmo in Sala Grande dove ancora tutti mi fissavano e delle volte ridevano.

<< Allora colui o colei che ti sta tirando questo brutto scherzo è una persona che in questo istante ci guarda e ride >> mi sussurra Sirius piano.

Mi guardo attorno e poi, le vedo.

<< Guarda Sirius…alla fine del tavolo di Corvonero, ci sono tre ragazze che ogni tanto mi guardano, ridacchiano e scrivono su una pergamena >> sussurro piano.

Sirius le guarda e poi mi sorride.

In quel momento le tre ragazze si alzarono e si diressero fuori dalla Sala Grande dove mi trascinò anche Sirius.

Infilammo il mantello dell’invisibilità di James, che aveva Sirius e le seguimmo silenziosamente.

<< Alla Evans la faremo vedere a stare con Jamie e Sir >> gracchiò una di quelle.

<< Guarda >> mi sussurrò Sirius prima di ricomparire da sotto il mantello.

<< Ma salve mie belle donzelle! >> salutò Sirius uscendo da sotto il mantello.

Le tre Corvonero si voltarono di botto e lo fissarono.

<> disse Sirius ridacchiando.

<< Allora spettegolaci un po’ su di lei…! >> sussurrò un'altra eccitata.

<< Voi preoccupatevi di trovare scoop orribili su di loro e io mi occuperò di ripubblicarli al meglio…forza miei tesori al lavoro! >> disse Sirius ridendo.

Le tre si dileguarono pronte a trovare qualche assurdo scoop e io uscii allo scoperto piegata in due dalle risate.

<< Bel piano Sir! >> dissi abbracciandolo.

Lui sorrise e poco dopo ci dirigemmo verso la Sala Comune.

Quando entrai vidi tutti seduti davanti al fuoco e mentre Sirius si avvicinava io mi avviai verso il dormitorio.

<< Lily…Lily aspetta! >> mi gridò qualcuno.

Mi voltai e vidi James corrermi dietro.

<< Che vuoi? >> dissi scorbutica.

<< Volevo sapere se ti andava di parlare un momento >> mi chiese James sorridendo speranzoso.

<< Perché invece non vai a parlare con Dorcas? Sono sicura che con lei ti diverti molto di più >> risposi secca salendo le scale.

Quando entrai nel dormitorio vi trovai solo Emmeline seduta nel suo letto a studiare.

<< Ciao >> sussurrai sedendomi sul mio letto e sospirando.

<< Guarda che con me puoi parlare…so benissimo che non sei stata tu >> disse Emmeline dopo un po’.

<< Grazie Emm >> sussurrai avvicinandomi e abbracciandola stretta.

<< Lily sappi che se hai bisogno di qualcosa io ci sono va bene? >> mi chiese Emmeline dolcemente.

<< Ma certo Emm…lo so bene che tu ci sei e per questo non smetterò mai di ringraziarti >> dissi sorridendo alla mia amica nonostante Alice, Amelia e Marlene mi mancassero molto.

<< Sei riuscita a scoprire chi ti ha fatto questo scherzo stupido? >> chiese Emmeline seria.

<< Si, sono tre ragazze di Corvonero e io e Sirius le stiamo già sistemando per le feste >> risposi sorridendo appena.

<< Non è una coincidenza che anche Dorcas sia di Corvonero? E che in passato abbia cercato di baciarsi il tuo ragazzo? Andiamo Lily è chiaro come il sole che dietro a tutto questo c’è lei! >> disse Emmeline.

<< Ma no non credo, l’altra volta si è pure scusata! >> risposi gesticolando appena.

<< Come ti apare…ma che scherzo avete progettato tu e Sirius? >> chiese Emmeline eccitata di sapere la nuova stramba idea dell’amica.

<< Oh…lo scoprirai >> risposi vaga ridacchiando.

Emmeline rimasta a bocca asciutta sospirò e ridacchiò anche lei proprio nel momento in cui Alice, Marlene e Amelia rientravano in camera.

<< Che succede? >> chiese Marlene ignorandomi e parlando con Emmeline.

<< Oh nulla io e Lily stavamo solo parlando di…una cosa >> rispose Emmeline vaga notando il mio dito che passava sotto la mia gola mentre stavo dietro alle mie tre amiche.

<< D’accordo…senti Emm..stavamo pensando che…dato che martedì ci sarà l’ ultima partita della stagione con Grifondoro contro Serpeverde, forse potevamo andare allo stadio tutte assieme >> disse Amelia sedendosi sul letto di Emmeline che sorrise.

<< Certo perché no e…tu Lily ti unisci a noi? >> mi chiese Emmeline mentre Marlene la guardava brutto e anche Alice.

Colsi quelle occhiatacce ma feci finta di nulla e mi stampai in viso un falso sorriso di scuse.

<< No grazie Emm, io ho già da fare >> risposi poi con un sorriso infilandosi il pigiama.

<< Emm noi andiamo a fare festa da Frank e dai Malandrini…vieni? >> chiese Alice alzandosi dal suo letto.

Emmeline mi guardò e io annuii impercettibile e sorridendo.

<< D’accordo >> rispose infine seguendo le compagne fuori dalla stanza.

Restai immobile seduta sul letto per parecchi minuti poi finalmente dopo un po’ mi stesi e mi addormentai.

 

 

 

 

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<< Lily non è venuta? >> chiese Remus mentre Amelia si stendeva sul letto accanto a lui.

<< No…non l’abbiamo invitata >> rispose Alice dirigendosi da Remus.

<< Secondo me state esagerando e poi se non sbaglio qui c’è anche il suo ragazzo no? >> chiese Emmeline sedendosi a terra.

<< Forse ex…non so se vi siete accorti che mi ha visto fuori dalla Sala Comune con Dorcas oggi >> rispose James con la testa infilata sotto il cuscino.

<< Andiamo James sono sicura che Lily ti riabbraccerà prestissimo >> disse Emmeline cercando di aiutare l’amico che in risposta alzò il pollice verso l’alto.

<< Comunque io voglio le scuse di Lily…lo ammetto che mi manca ma sono davvero arrabbiata per l’accaduto! >> disse Alice abbracciando Frank.

<< Io credo che Lily invece sia innocente…andiamo perché lo avrebbe fatto? >> chiese Frank alla sua ragazza che alzò le spalle.

<< Sentite ma…Lily adesso dove sta? >> chiese James riapparendo da sotto il cuscino.

<< E’ in camera sua ma non credo tu possa andarci…sei un maschio ricordi? >> chiese Emmeline sorridendo.

<< Già ma non se passo da fuori.. >> rispose James alzandosi e dirigendosi verso la finestra.

<< Accio scopa >> disse e in un secondo la sua meravigliosa Firebolt era tra le sue mani.

<< Io vado da Lily >> disse sorridendo e dirigendosi verso la torre vicina.

Quando arrivò alla finestra la trovò chiusa e sicuro che Lily non gli avrebbe mai aperto di sua spontanea volontà la aprì con la magia.

Una volta dentro si sporse oltre la tenda e vide Lily sul letto con la coperta che le arrivava poco sopra la schiena.

Si avvicinò cauto e si sedette accanto a Lily accarezzandole il viso.

Aveva pianto, si sentiva dalla pelle leggermente umida e lui scosse il capo, odiava vederla così.

E poi parlò.

<< Lily…sai so bene che sei arrabbiata con me per la storia di Dorcas e ti capisco…solo voglio che tu sappia che fra noi non c’è assolutamente nulla perché io sono totalmente e incondizionatamente innamorato di te.

Dal primo giorno che siamo entrati ad Hogwarts ho tartassato Sirius parlandogli di te.

Perciò non ti chiedo di non essere gelosa perché mi piace quando lo sei, ti chiedo solo di amarmi per ciò che sono, ama ogni mio pregio e se ci riesci ama ogni mio difetto perché Lily, tu sei la donna della mia vita, voglio passare il resto della mia vita con te…amarti sempre e comunque…lo so che probabilmente ti sembrerò stupido a fare questo discorso ad una persona che dorme perciò perdonami e sappi che ti amerò per sempre! >> disse James guardandosi le scarpe e fermandosi di tanto in tanto.

<< Non credo che tu sia stupido >> sussurrò Lily con la voce ancora impastata dal sonno.

<< Lily? >> chiese James voltandosi di scatto.

<< Scusa mi hai svegliata e non ho potuto fare a meno di ascoltarti.. >> disse Lily sedendosi nel letto.

<< Oh…e sei arrabbiata? >> chiese James.

<< Ma no sciocco vieni qui, abbracciami >> disse Lily stringendo il ragazzo.

<< Mi resti vicino? >> sussurrò la ragazza quasi in una supplica.

<< Finché tu vorrai ci sarò >> rispose James stendendosi accanto  a Lily che dopo qualche minuto ricadde in un sonno profondo.

 

 

 

 

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Siamo seduti in Sala Grande io, James e Sirius.

Sirius è più strano del solito, ogni tanto si volta verso il tavolo di Corvonero e poi mi sorride.

Chissà che non sia già riuscito a fare quel bellissimo scherzo a quelle tre stupide galline.

Dopo qualche minuto si siedono con noi anche Remus, Peter, Alice, Amelia e Marlene.

Alle ragazze però non rivolgo la parola, devo solo aspettare che Sirius faccia la sua mossa e poi…eccola.

<< Signori questi sono per voi >> ci dice Jordan dandoci dei volantini.

Li leggo e sorrido.

 

 

Salve gente…sono certo che non vi dispiaccia se occupo alcuni minuti della vostra preziosissima colazione!

E dunque eccovi il volantino dei pettegolezzi che tanto aspettavate, e mi dispiace che lo scorso non sia stato così esauriente perché questo…wow lo è davvero.

Marcia Roberts? Ragazza sveglia e simpatica ma attenti alle mani certe volte le piace pulirsi i camini del naso con esse!

E Sam Martin? Anche lei ragazza impeccabile, ottimi voti a scuola e ligia nelle regole ma credo che nessuno di voi sappia che fa la doccia solamente una volta la settimana!

E infine per terminare in bellezza Clear Garcia che mi ha rivelato lei stessa di infilarsi la carta igienica nella camicetta!

Ebbene signori se vi siete divertiti applaudite il più ingegnoso malandrino di tutti i secoli perché non solo ha infangato la reputazione di queste ragazze, ma ha anche scoperto in un solo giorno che erano anche le colpevoli dell’aver scritto lo scorso biglietto.

E ora mi congendo con il mio motto preferito…Lunga vita ad Hogwarts e ai Malandrini!

 

 

<< Sirius è fantastico! >> grido mentre tutta la Sala Grande sghignazza e la gente applaude.

Sirius si alza e mi abbraccia e poi anche Alice e Amelia mi vengono vicine.

<< Qui c’è anche il tuo zampino! >> mi dice Amelia sorridendo.

Ci riabbracciamo tutte e tre e poi ridiamo alla vista delle tre Corvonero che si sono nascoste sotto il tavolo nonostante tutti le abbiano viste.

Ridiamo per tanto tempo poi ci dirigiamo fuori dalla Sala Grande, lontani dalle grida di gioia e di divertimento.

Quando siamo fuori ci dirigiamo verso il parco nonostante l’aria mattutina sia abbastanza fresca.

Ci sediamo tutti sotto un albero e Marlene mi si avvicina cautamente.

<< Lily senti devo parlarti…mi dispiace da morire di aver litigato, in questi giorni ti ho visto triste e devo ammetterlo, mi sei mancata da morire…riesci a perdonarmi? >> mi chiede andando al sodo e guardandomi negli occhi.

<< Non sono mai stata realmente arrabbiata con te >> le rispondo abbracciandola.

Ora ho tutto, ho di nuovo la mia vita, le mie amiche e il mio ragazzo, va tutto bene e sono felice!

 

 

Note dell’autrice:

James al 7 anno!

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Capitolo 28
*** Guardala, accidenti guardala! ***


28. Guardala, accidenti guardala!

 

 

 

 

<< Ehi Emmeline! Hai avvertito Lily che la partita è stata anticipata di un ora? >> chiese James febbrile.

<< Ma certo che si! Domani saremo le prime che vedrai sugli spalti! >> rispose Emmeline sorridendo

<< Bene allora ci vediamo domani mattina! >> continuò James tranquillo voltando le spalle alla ragazza per andarsene.

<< Ehm…senti James…per caso anche Remus viene alla partita? >> chiese Emmeline passandosi distrattamente una mano sul collo imbarazzatissima.

<< Certo che si…come mai me lo chiedi? >> domandò James in risposta.

La ragazza fece spallucce e sorrise andando via con le guance ancora leggermente arrossate dalla vergogna.

<< Emm non è che per caso hai un debole per Remus? >> chiese James spalancando la bocca.

<< C-che cosa? Ma no…sta con Amelia suvvia! >> rispose Emmeline falsamente.

<< Ah per un momento credevo ti piacesse! >> rispose James ridacchiando e salutando Emmeline con la mano dirigendosi poi al campo da Quidditch.

Emmeline restò impalata poi si passò una mano tra i capelli e sospirò di sollievo, l’aveva scampata bella.

Dopo qualche istante anche la ragazza si diresse verso il proprio dormitorio pensando al giorno dopo quando ci sarebbe stata la partita e ci sarebbe stato anche Remus.

Salì le scale del dormitorio e si gettò letteralmente sul letto con gli occhi da innamorata non curante delle compagne che la guardavano ridacchiando.

<< Si può sapere che hai Emm? >> chiese Lily ridacchiando mentre Alice si rotolava sul pavimento e Marlene la imitava.

<< Niente >> rispose con un tono di voce amorevole.

<< Si certo ahah…raccontalo a qualcun altro..avanti spara…! >> disse Marlene ridacchiando.

<< Cosa mai potrà essere successo che non ci vuoi raccontare? Hai visto Piton in mutande? >>  chiese Alice ridacchiando.

<< No no meglio…si è innamorata di Remus! >> ridacchiò Marlene facendo rotolare tutte a terra perfino Lily.

<< Come lo sai? >> scattò su Emmeline ora molto più seria.

Le tre amiche si guardarono sbigottite e poi risero.

<< Ahahah Emmeline per un momento ci avevo creduto! >> disse Lily con una mano davanti alla bocca e l’altra sulla pancia.

Intanto anche Alice e Marlene ridevano sonoramente mentre Emmeline le guardava con le braccia incrociate al petto.

<< Veramente io non stavo scherzando… >> replicò solenne annuendo impercettibile.

<< Ah no? >> chiese Alice mentre anche Lily e Marlene si facevano per la seconda volta serie.

<< No…non so come è potuto accadere…effettivamente è da un po’ che ci penso>> sussurrò Emmeline dirigendosi versa la finestra e sedendosi << Solo che ogni volta che lo vedo mi batte il cuore all’impazzata, comincio a sentire caldo e balbetto moltissimo…se questo non vuol dire essere innamorati…allora ho davvero gli ormoni a mille! >> terminò Emmeline seria.

<< Accidenti Emm…e non pensi ad Amelia? Ma poi scusa tu non sei fidanzata?? >> chiese Alice alzandosi e cominciando a camminare avanti e indietro per la stanza.

<< Ci siamo lasciati e certo, ci penso ad Amelia! Merlino credi che non sappia quanto lei ne è innamorata? Anche lui la ama…ne sono certa e quindi è per questo che voi non direte nulla a nessuno…e quando dico nessuno significa che non lo direte né a James, né a Sirius né a Frank…né a nessun altro >> brontolò Emmeline elencando i nomi sulle dita delle mani.

<< D’accordo…Amelia non deve saperlo >> disse Marlene seria bloccando Alice che percorreva per la decima volta la stanza.

In quel momento però entrò nella stanza Amelia sorridente.

<< Che cosa non dovrei sapere? >> chiese Amelia sorridendo e salutando tutte le amiche.

<< Dunque…ecco…t-tu >> cominciò Marlene balbettando mentre Emmeline sbiancava vistosamente.

<< Tu non devi sapere che la prossima gita ad Hogsmeade è stata rimandata ecco! >> terminò Lily con una calma quasi innaturale.

<< Oh no…avevo già programmato di andarci con Remus! >> gemette Amelia stendendosi nel letto abbattuta.

<< Oh che tragedia…fuori c’è una guerra e lei si dispera solo perché non può andare ad Hogsmeade con il suo amoruccio…povera piccola! >> sbottò Emmeline arrabbiata.

<< Ehi ma che ti prende? >> chiese Amelia seria spostando leggermente il capo verso destra.

<< Oh nulla…lasciamo perdere! >> gridò Emmeline uscendo e sbattendo la porta.

Amelia guardò le amiche che facevano le indifferenti e si alzò .

<< Voi non me la raccontate giusta >> sussurrò puntando il dito contro le sue tre amiche.

<< Ops come è tardi…devo proprio andare da Sirius… >> brontolò Marene dileguandosi.

<< Oh si anche io devo andare da Frak…ciao ragazze >> disse Alice uscendo dalla stanza.

<< Scusa tesoro…James mi aspetta >> terminò Lily lasciando Amelia da sola.

La ragazza sbuffò e poi si sedette sul letto.

 

 

 

 

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<< Fermati Emmeline! Fermati! >> gridai mentre Emmeline si voltava verso di me.

<< Devi parlare con Amelia… >> dissi  col fiatone.

<< Non posso dire ad Amelia che sono innamorata del suo ragazzo! >> brontolò Emmeline seria

<< Si ma non puoi tenerglielo nascosto a vita >> replicai seria.

<< Avanti Mar lo sai bene che mi passerà…sarà una semplice cottarella… >> mi rispose Emmeline.

<< Una cottarella dici…Emm anche al terzo e al quinto anno hai avuto una cottarella per Remus Lupin…non può essere che ti sei innamorata di una persona per tre volte di seguito…Emm questa non è una cottarella…tu ne sei innamorata pazza, ecco tutto. Ma allo stesso tempo hai paura perché Remus è il ragazzo di Amelia! >> sussurrai seria guardandola negli occhi.

<< D’accordo si lo amo, lo amo da ben cinque anni ma non ne ho mai fatto parola, prima perché non ci credevo neanche io e quest’anno Amelia ci si è fidanzata…quindi non ve ne ho parlato mai… >> disse Emmeline ansimando leggermente.

<< Devi parlare con Amy >> dissi ferma con un tono che non ammetteva repliche.

<< Lo farò…ma ho bisogno di te, Lily e Alice accanto. >> rispose Emmeline decisa.

Annuii e poi dopo un breve abbraccio ci dirigemmo nel dormitorio.

<< Siete qui >> dissero Lily e Alice sedute su una poltrona in Sala Comune.

<< Amelia è ancora di sopra? Vorrei parlarle… >> borbottò Emmeline spaventata.

<< Si, vuoi che ti accompagniamo? >> chiese Lily che già aveva capito di cosa si trattava.

Emmeline annuì e tutte e quattro ci dirigemmo verso il dormitorio.

Amelia era ancora lì seduta sul suo letto a leggere un libro.

<< Ehm…Amy ti dovrei parlare >> esordì Emmeline entrando.

Amelia alzò gli occhi, chiuse il libro e si mise più comoda.

<< Spara… >> disse Amelia con un sorriso comprensivo sul volto mentre Emmeline prendeva fiato.

<< Non so come, non so il perché ma sento il bisogno di parlartene, Amelia tu sei la mia migliore amica da sempre, la persona con cui ho sempre condiviso tutto, ma c’è una cosa che non potremo mai condividere e questa cosa è Remus. Amelia so che mi odierai per quello che sto per dirti ma…sono innamorata di Remus >> disse seria Emmeline con lo sguardo basso.

Nella stanza cadde un rigoroso silenzio rotto solo dai sospiri di Amelia.

<< Sapevo che prima o poi sarebbe successo, lo so da sempre, è da molto che so che tu sei innamorata di Remus, vedo come lo guardi e sapevo che era inevitabile arrivare a questo punto. Ma Emm sappi che non mi farò da parte, amo Remus, perciò se vuoi tentare di conquistarlo, fallo pure senza spingerti troppo oltre, sappi che se sarà Remus a lasciarmi mi metterò da parte ma non piangere se perdi >> disse Amelia serissima, senza sorridere, un’Amelia che mai avevo visto in vita mia.

Nessuna di noi parlava, Emmeline però aveva alzato il capo e fissava immobile Amelia che ricambiava uno sguardo carico di sfida.

Una sfida che certamente avrebbe avuto una sola vincitrice.

<< Allora buona fortuna >> mormorò infine Amelia uscendo dalla stanza senza salutare.

<< Davvero sta accadendo? >> chiesi seria.

<< A quanto sembra, Emmeline, se hai bisogno di aiuto…noi siamo qui…con aiuto intendo se hai bisogno di sfogarti… >> sussurrò Lily impacciata.

Era evidente che non sapeva dove sbattere la testa, d’altronde nemmeno io lo so, non voglio vedere Amelia e Remus separati perché mi dispiacerebbe però non voglio nemmeno che Emmeline soffra, sono combattuta.

Forse in futuro quando ricorderò questo giorno sorriderò, ma ora devo prendere la mia decisione, aiutare Amelia o Emmeline?

<< No, davvero non preoccupatevi, ho colto una sfida e sapete bene che io non perdo mai >> borbottò Emmeline uscendo anche lei.

 

 

 

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Tanto tempo è passato da quel venerdì di quattro anni fa quando io e Remus ci siamo avvicinati.

 

Una ragazzina dai lunghi capelli castani legati in una treccia leggeva sotto l’ombra di un faggio nonostante pesanti lacrimoni le scivolassero lungo le guance.

Poco lontano un ragazzo salutò i suoi amici e si avvicinò alla ragazza di nome Emmeline sorridendo teneramente.

<< Ciao >> salutò cordiale mentre Emmeline si affrettava ad asciugarsi le lacrime e a sorridere.

<< Ciao >> ricambiò sorridendo appena.

<< Sai ti stavo osservando e mi chiedo che cosa ti possa mai esser accaduto da stare così male >> chiese Remus sedendosi accanto alla giovane Emmeline.

<< Niente, solo che mia madre ha perso il bambino che portava in grembo perché è molto malata >> sussurrò Emmeline con gli occhi lucidi.

<< Oh è terribile, mi spiace molto >> continuò Remus sincero restando seduto.

I due ragazzi restarono in silenzio ancora un po’ poi Emmeline parlò con voce leggermente sognate.

<< Da quando ho sette anni voglio un fratellino, mi sono sempre sentita sola nella mia casa troppo grande e non avevo nessuno con cui giocare. Poi a novembre è arrivata la notizia del nuovo arrivo in famiglia di un bambino che sarebbe nato a luglio e io ero felicissima, per nulla gelosa. Oggi invece la mia mamma mi ha scritto, mi ha detto che aveva perso il mio fratellino e che non può avere altri figli perché sta molto male.

Non so di preciso che cos’ha e non lo voglio sapere perché sono arrabbiata con lei >> disse Emmeline seriamente.

<< Come mai sei arrabbiata con tua madre? >> domandò Remus curioso.

<< Lei mi aveva promesso che mi avrebbe dato un fratellino o una sorellina e che mi sarebbe stata sempre accanto, invece ora non ho né un fratellino né una mamma che mi sta accanto >> rispose Emmeline con gli occhi di nuovo lucidi.

<< Sai Emmeline non sempre possiamo avere ciò che vogliamo, io ad esempio vorrei essere libero e invece non lo sono >> sussurrò pacato Remus senza fare riferimento al suo problema.

<< In che senso non sei libero? Che problema hai? >> chiese Emmeline curiosa.

<< Un giorno te lo spiegherò, ora però asciugati le lacrime e alzati, non stai bene con gli occhi arrossati >> ridacchiò Remus mentre Emmeline arrossiva leggermente.

 

Così era andata, da quel giorno io e Remus diventammo amici, ma nonostante tutto io non ebbi mai né il mio fratellino né una mamma che mi stesse accanto, no perché lei se ne andò poco dopo.

Ricordo che Remus mi stette molto accanto e ricordo anche la prima volta che mi disse di essere innamorato di Amelia, al sesto anno, io ci restai molto male ma nonostante tutto non ne feci parola con nessuno.

Ora a distanza di un anno da quel giorno, sento di non poter più condividere con Remus una semplice amicizia, ho bisogno di qualcosa di più, ho bisogno di amore.

Mi dirigo verso la biblioteca sicura di trovarlo e infatti è seduto su una poltrona a leggere.

Mi schiarisco la voce e lui si volta un poco per vedermi, mi sorride.

<< Emm, vieni siediti, è da tanto che non ci facevamo una chiacchierata noi due >> mi saluta Remus spostando una pila di libri per farmi accomodare.

Lo sento ora, non ho il coraggio di dirgli che sono innamorata di lui e sento che non lo farò ma comunque mi siedo.

<< E’ tutto apposto? >> gli domando sorridendo.

Lui mi guarda e scuote leggermente il capo.

<< Non c’è proprio qualcosa che va male in realtà e solo che non lo so neanche io ma…non ho più quell’entusiasmo che provavo prima nel stare con…Amelia, certo è una bella ragazza, simpatica e tutto però quel sentimento che credevo di provare forse non è così acceso come credevo >> mi confida guardandomi negli occhi.

D’accordo Emmeline stai calma, se ha detto ciò non significa che vuole stare con te, quindi non riferire nulla a Remus del tuo problema.

<< Credo di essere stato innamorato dell’amore, fino a quando non mi sono messo con Amelia, non ero mai stato fidanzato e avevo bisogno di quell’affetto che solo una compagna sa darti, ma è evidente che questo amore non era così immenso perché…semplicemente non era amore…oddio sto svalvolando e sicuramente a te non interessano i miei discorsi stupidi >> continuò Remus chiudendo un libro e posizionandolo sopra ad un’altra catasta.

<< Io…io credo che tu debba parlargli, se non provi più nulla forse è…è meglio se vi parlate no? >> domandai cauta senza risultare quasi speranzosa.

<< Già…devo parlarle…ti spiace se vado? >> mi chiese gentilmente.

Scossi il capo mentre lui già si alzava e mi salutava con un bacio sulla fronte.

A quel tocco mi irrigidii e guardai la sua figura voltare l’angolo camminando svelta.

 

 

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Lo so che ho illuso Amelia solo per dimenticare Emmeline, ma lei è da sempre l’unica persona che voglio nel mio cuore.

Stimo moltissimo Amelia e forse, si forse per un po’ ne sono stato anche innamorato, anzi ne sono certo ma Emmeline è stata la ragazza che dal primo momento in cui ci siamo rivolti la parola mi ha fatto innamorare.

Amelia è una splendida ragazza, questo è certo e non nego di essermi preso una cotta per lei, ma Emmeline…Emmeline è vita, pura e semplice freschezza, la luce nel buio, ed è lei che realmente voglio.

Salgo una scalinata e poi la vedo, Amelia è di fronte a me che mi sorride.

<< Ciao…ehm senti possiamo parlare? >> le chiedo sforzandomi di sorriderle.

<< Certo vieni >> mi risponde prendendomi per mano e trascinandomi verso un’aula vuota.

<< Che succede? >> mi chiede poi.

<< Senti Amelia, io non voglio prenderti in giro ancora e non voglio farti soffrire. Sei una persona molto speciale per me ma io non provo il sentimento che credevo di provare per te…non sei tu la donna che voglio al mio fianco come moglie…è Emmeline . Voglio che tu lo sappia perché non voglio farti brutte sorprese…ora se vuoi avadakedavrizzarmi ti capisco ma ti prego di non avere rancore nei confronti di Emmeline perché lei non centra e non è neanche innamorata di me perciò se ti sto lasciando non è perché ho già un’altra ma perché ci tengo a te e non voglio prenderti in giro >> dico tutto d’un fiato mentre lei sorride beffarda.

<< Credi davvero di non essere ricambiato? Merlino Remus credevo fossi intelligente! Ma non lo vedi che quando sta con te è sempre serena e sorride, guardala accidenti, guardala.

Se devi lasciarmi perché ami un'altra ragazza bene, ma almeno fa che non sia stata vana questa tua scelta. Falla tua e tienitela stretta >> terminò Amelia uscendo dalla stanza silenziosamente.

Non mi aspettavo che avrebbe fatto salti di gioia ma neanche che l’avrebbe presa così bene!

Strano, davvero strano, mi ero sempre immaginato un’Amelia molto combattiva.

Sta di fatto comunque che ora so che anche Emmeline è innamorata di me, ma dato che lei non me lo chiederà mai…dovrò essere io a farlo e io non sono molto bravo con queste cose.

Queste sono il tipo di cose più da James, non è il mio campo.

Mi dirigo nuovamente in biblioteca, spero di trovare lì Emmeline ma non c’è.

Penso un po’ e mi viene in mente che le piace da matti stare sotto il faggio nel parco del castello, quello sotto cui ci siamo parlati per la prima volta e così mi ci dirigo.

Infatti eccola lì, le gambe strette al petto e la testa tra le ginocchia.

Sorrido e poi con le mani in tasca mi avvicino silenzioso.

 

 

 

 

Note dell’autrice:

Signori e signore ecco a voi l’affascinante, meraviglioso stupefacente…Sirius Black!!!

 

 

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Capitolo 29
*** Grifondoro - Serpeverde ***


29. Grifondoro - Serpeverde

 

 

 

<< Ehi…posso sedermi? >> mi chiese Remus sorridendo leggermente.

<< Certo >> gli rispondo spiccia senza guardarlo negli occhi mentre lui si accomoda.

<< Ho lasciato Amelia…e anche se prima non te l’ho detto…io l’ho fatto perché mi piace un'altra >> borbottò Remus sorridendomi.

Adesso voi mi dovete spiegare questo che cavolo ha da sorridere come un ebete!

<< Oh sono contenta per te… >> rispondo tornando a leggere il mio libro.

Lui non sembra felice della mia reazione ma a me non interessa! Accidenti gli vado dietro da due anni e lui mi viene a raccontare che gli piace un’altra!

<< E non hai niente da dire? >> mi domanda semplicemente.

Sento i nervi irrigidirsi.

<< In realtà ci sarebbero molte cose che vorrei dirti Remus. Forse tu non te ne sei mai reso conto, forse perché non osservi o più certamente eri troppo impegnato con Amelia ma io sono sempre stata innamorata di te! E cosa vuoi che ti dica quando ti presenti da me trotterellando e mi dici che ti piace una ragazza? >> gli chiedo nervosa guardandolo negli occhi per la prima volta.

<< Ma… >> tenta lui.

<< Ma niente se vuoi i complimenti da me sappi che non li avrai! >> sbotto furibonda senza lasciarlo parlare.

<< Senti Emmeline, puoi fare ciò che vuoi ma devi ascoltarmi…c’è stato un enorme malinteso…io sono innamorato di te! Santo Merlino ma proprio non riesci a capirlo? Voglio stare con te, solo con te! >> esclama lui sorridendo.

D’improvviso mi sento leggera, leggera come una piuma in balia del vento e sorrido impercettibile.

<< Davvero vuoi stare con me? >> domando a voce bassa arrossendo.

<< Certo…per sempre >> mi risponde prendendomi la mano.

Mi butto addosso a lui e lo abbraccio forte mentre anche lui mi stringe.

<< Ehi calma Emm…! >> mi dice sorridente.

<< Si scusa è che è da molto che aspetto questo momento e…sono così felice! >> sussurro arrossendo.

<< Comunque non hai ancora risposto…Vuoi essere la mia ragazza? >> mi domanda sorridendo.

Il mio sorriso si allarga di molto e abbraccio Remus ancora una volta.

<< C’era bisogno di chiederlo? Si ma certo che si! >> gli rispondo stringendolo.

 

 

 

 

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<< Sai James stavo pensando che quest’anno potrei rimanere ad Hogwarts per le vacanze pasquali, visto che dai tuoi sono venuta a Natale >> dissi sorridendo.

<< Non se ne parla, tu verrai dai miei genitori e passerai la Pasqua in famiglia… >> mi rispose James sorridendo.

<< E va bene… >> dissi sorridendo appena.

<< Che hai tesoro mio? >> mi chiese lui abbracciandomi.

<< E’ che è la prima Pasqua che non passo in famiglia ed è…strano>> sussurrai a James con la faccia leggermente rattristita

<< Lo so…>> mi risponde stringendomi forte a lui..

<< Grazie amore mio, grazie grazie io ti amo! >> dissi felice ricambiando l’abbraccio.

<< Domani verrai alla partita amore mio? >> mi domanda gentilmente.

<< Certo che si…che domande, sarò in prima fila a tifare per il mio amore >> rispondo a James che sorride e mi abbraccia.

 

Il mattino dopo mi svegliai verso le otto e mi diressi da sola a colazione visto che tutte le mie amiche a parte Amelia che studiava, erano impegnate con i propri ragazzi e James era sceso ad allenarsi prestissimo.

Mi sedetti al tavolo vicino ad una ragazzina dai lunghi capelli rossi legati in una treccia che sorseggiava il suo caffelatte.

<< Ciao, tu sei Lily Evans vero? >> mi chiese educatamente sorridente.

<< Si, hai bisogno di qualcosa? >> chiesi a mia volta sorridente e dimostrandomi disponibile.

<< Molto piacere, sono Nashira Rosier, la sorella di Lyra quindi suppongo tua cugina >> mi dice la ragazza.

<< Oh ciao, Lyra mi ha molto parlato di te! Che anno frequenti? >> le chiedo un po’ impacciata.

<< Sono del sesto anno >> mi risponde tranquillamente.

Annuisco imbarazzata e le sorrido timidamente mentre Nashira si alza scrutandomi appena per poi parlare.

<< Vieni alla partita? >

<< Si certo andiamo >> le rispondo sorridendo e alzandomi dalla panca.

Mentre ci incamminiamo verso il campo da Quidditch parliamo un po’, non so perché ma questa ragazza emanava un aura di tranquillità.

Arrivati al campo cercai i miei amici e li trovai nelle prime file.

<< Ragazzi vi presento Nashira Rosier, sorella di Lyra nonché mia cugina, Nashira loro sono Alice, Emmeline, Remus e Peter e quelle che fra poco vedrai volare sono Amelia e Marlene con Sirius e James il mio ragazzo >>li presento sorridendo.

<< Ciao Nashira >> salutano gli altri scorrendo di un posto per far sedere anche lei.

Dopo qualche istante la partita comincia e i giocatori iniziano a volare.

James sembra in gran forma come anche il resto della squadra e non lo perdo mai di vista.

La palla viene intercettata da un cacciatore di Serpeverde che si spinge verso le porte avversarie ma Sirius prontamente lo blocca e fa arrivare la palla dall’altra parte del campo.

Tony la intercetta e…si! Dieci a zero per i Grifondoro!

James intanto sembrava aver visto qualcosa visto che scendeva in una picchiata mozzafiato con Flitt alle costole, l’altro cercatore di Serpeverde.

Nello stesso istante accaddero molte cose:James afferrò il boccino salendo  nuovamente verso l’alto, il cercatore di Serpeverde cadde verso il terreno e Sirius segnò dieci punti.

<< Non vale il punto di Black! Non vale L’ha segnato dopo che Potter aveva preso il boccino! >> sbraitò un Serpeverde dagli spalti.

Effettivamente se il punto di Sirius fosse nullo i Serpeverde sarebbero squalificati invece,se non lo fosse avrebbero ancora la possibilità di battere Corvonero.

<< Silenzio! >> gridò Madama Bumb mentre i giocatori si affollavano attorno a lei.

<< Professoressa il punto c’era! >> sbraitò James indignato.

<< Silenzio Potter! Il punto c’era perciò Grifondoro vince la coppa di Quidditch! >> gridò Madama Bumb mentre Silente arrivava con la coppa e io correvo da James e lo abbracciavo.

<< Bravo James! >> gridava qualcuno.

<< Tutti pronti per il mega festino in Sala Comune? >> gridò Sirius mentre una mandria di gente gridava eccitata.

 

 

 

 

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La sera stessa in Sala Comune tutti festeggiavamo felici e la coppa era passata di mano in mano.

Io e Lily stavamo seduti tranquilli su una poltroncina mentre io raccontavo nei minimi particolari ciò che avevo provato nel prendere il boccino a Sirius e Remus che sorridevano vittoriosi.

<< E questo è il settimo anno consecutivo che Grifondoro vince la coppa! Speriamo anche in quella delle case >> borbottò Remus.

<< Rem mi spiace darti la brutta notizia ma questi due ci hanno fatto perdere talmente tanti punti che credo sia improbabile una nostra vincita! >> rispose Lily ridacchiando mentre indicava me e poi Sirius.

Tutti scoppiarono a ridere e Lily mi diede un piccolo bacio sulla guancia.

<< Buonasera! >> disse Emmeline entrando e sedendosi accanto a Remus dopo avergli dato un leggero bacio sulle labbra.

<< Buonasera Emm >> salutammo io e Sirius mentre Lily sorrideva all’amica.

<< Sapete dov’è Marlene? >> chiese Sirius leggermente preoccupato.

<< Si è andata in guferia a spedire una lettera ai suoi genitori dicendo che per le vacanze pasquali tornerà a casa >> rispose Lily tranquilla.

<< James a proposito di vacanze pasquali, lo sai che Petunia mi ha chiesto di andare da lei almeno per il pranzo di Pasquetta? >> mi chiese Lily sorridente.

<< Uffa ma tua sorella è odiosa… >> sbottai << Ma naturalmente noi andremo al pranzo >> terminai vedendo lo sguardo assassino di Lily che poi si ammorbidì e sorrise.

<< Grazie amore mio! >> mi sussurrò Lily dandomi un leggero bacio sulle labbra e poi andare nel dormitorio.

 

 

 

Note dell’autrice:

Salve fansss!!

Visto che è da molto che non pubblico la storia vi proporrò tre foto: Lily e James al primo anno e Amelia!

 

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Capitolo 30
*** Ritorni a casa ***


30. Ritorni a casa

 

 

 

 

<< Allora siete tutti pronti ? >> domandò Sirius in piedi davanti alle poltroncine della Sala Comune.

<< Prontissimi, andiamo >> rispose James sorridendo.

<< Un attimo, un attimo…sappiate che se non ci scrivete tutti i giorni verrò direttamente a casa di ognuno di voi a lanciarvi una cruciatus! >> gridò Lily ridendo.

<< Tranquilla Lils ti scriveremo >> rispose Marlene abbracciando l’amica.

Dopo circa mezz’ora Lily, James, Sirius e Marlene erano in uno scompartimento e ridevano a crepapelle di una battuta stupida di Sirius.

<< Sentite, sapete che mia nonna non è molto socievole però pensavo che magari per Pasquetta potreste venire a conoscerla >> ci chiese Marlene.

<< Oh Mar mi spiace moltissimo, vorrei venire davvero ma mia sorella mi ha già invitato a pranzo a casa sua e sai.. >> cominciò Lily che era dispiaciuta seriamente.

Lily non aveva mai conosciuto la nonna di Marlene ma sapeva che era un’ anziana piuttosto…rigida sulle regole.

Marlene era cresciuta in una famiglia purosangue molto rispettabile , certo non appoggiavano Voldemort ma diffidavano dei Mezzosangue e questo spaventava Lily.

<< Io Mar vado con Lily, penso che tu conosca già sua sorella… >> rispose James sorridendo dispiaciuto.

<< E tu Sir vieni? >> domandò Marne speranzosa al so ragazzo.

<< Se questo ti fa felice verrò… >> rispose Sirius sorridendo alla sua ragazza che lo abbracciò.

Quando finalmente arrivarono alla stazione di King’s Cross i ragazzi si divisero ognuno per arrivare nella propria dimora.

James, Sirius e Lily si diressero verso casa Potter chiacchierando tranquilli.

<< Lily cara! >> strillò Dorea Potter stringendo la ragazza amorevolmente.

<< Salve, grazie per avermi invitato qui da voi ma spero di potermi rendere utile >> disse Lily sorridendo.

<< Oh no no no! Tu sei un’ospite Lily cara e in quanto tale devi stare a riposo…mentre voi due mi aiuterete subito ad apparecchiare…forza ! >> comandò Dorea sorridendo a Lily che seguì tutti in cucina e si accomodò su una sedia.

<< Allora…come sono andati questi mesi? >> domandò Dorea indaffarata a cucinare uno sfornato di patate.

<< Molto bene…abbiamo vinto la coppa del Quidditch! >> esultarono James e Sirius all’unisono mentre Lily sorrideva.

<< E tu Lily? Come sono stati questi mesi? >> domandò Dorea senza guardare la rossa.

<< Abbastanza bene sa dopo il fatto…si insomma…io ho avuto qualche problema…ma ora… ora sto meglio >> rispose balbettando Lily.

<< Oh mamma prima che mi dimentico…io e Lily a Pasquetta andremo da sua sorella…volevo avvisarti almeno non cucinerai anche per noi >> disse James d’un tratto cercando di sviare l’argomento sui genitori i Lily.<< Oh tranquilli…Sono contenta che usciate, vi farà molto bene >> sussurrò Dorea sorridendo.

<< Signora Potter è sicura che non ha bisogno di aiuto? >> chiese Lily titubante osservando la strega mescolare e guardare il ricettario.

<< Oh no Lily, tesoro stai seduta tranquilla e chiamami Dorea…E voi, filate a sistemare la camera degli ospiti Lily ne avrà bisogno >> ordinò Dorea a Sirius e James.

<< Oh no Dorea, non ce n’è alcun bisogno…può tranquillamente sistemare una brandina in salotto…non voglio recarle troppo disturbo >> dichiarò Lily tranquillamente.

<> terminò Dorea mentre Sirius e James si dirigevano di sopra con la testa bassa.

<< Sai Lily…non ho ancora detto nulla a James ma pensavo che per quest’estate potresti venire a stare qui da noi…so che con tua sorella non vai molto d’accordo e… >> iniziò Dorea che chiaramente non voleva lasciar Lily sola in un momento così cruciale della sua vita.

<< Ecco…io…ci penserò…la verità è che non ho ancora idea sul dopo…devo sistemare ancora alcune cose con mia sorella e sono certa che dopodomani ne parleremo certamente però sa…devo pensarci >> concluse Lily seria.

Non sapeva nemmeno lei se era felice o no dell’invito di Dorea: era molto affezionata alla famiglia Potter e le sarebbe piaciuto moltissimo vivere con loro ma allo stesso tempo la spaventava una nuova vita senza i suoi genitori e sua sorella.

Dorea sorrise impacciata e poi si diresse nel salotto ad aprire la porta alla quale stavano bussando.

Quando ricomparve pochi minuti dopo era seguita da Charlus che salutò Lily caldamente.

<< Ciao Lily…sono contento che tu sia venuta…e James e Sirius dove sono? >> domandò Charlus abbracciando Lily che ricambiò sorridente.

<< Sono di sopra, vado a chiamarli >> borbottò Lily salendo al piano superiore fino alla camera degli ospiti.

Prima di entrare però udì dei sussurri, così si accomodò silenziosamente dietro la porta e…origliò.

<< Che cosa pensi di fare dopo Hogwarts…intendo con Lily >> domandò Sirius sussurrando.

<< Non lo so..ma so che voglio stare con lei..solo che ecco…credo che dovrei dirle di venire a stare qui da noi…insomma i suoi genitori sono morti e sua sorella non la può vedere perciò mi vedo costretto a chiederle di venire qui, non posso mica mandarla a vivere da sola >> borbottò James in risposta.

Lily si sent mancare il fiato e poi si alzò diretta in bagno mentre una lieve lacrima le solcava una guancia.

Certo, lei stessa era incerta sulla proposta di Dorea ma non credeva che tutto ciò fosse per James una costrizione.

Non voleva che lui le dicesse di andare a stare da lui solo perché non poteva lasciarla sola.

<< Lily…sei qui? >> chiese James bussando alla porta chiusa a chiave.

<< S- si…ora scendo >> rispose Lily asciugandosi le lacrime e aprendo la porta ritrovandosi James di fronte.

<< E’ tutto apposto? >> chiese il ragazzo vedendo gli occhi leggermente rossi di Lily.

<< Certo…tuo padre ti cercava…è di sotto >> sussurrò Lily indicando il pavimento.

James corse giù per i gradini e Lily lo seguì piano fino a vedere il suo ragazzo che si stringeva forte al padre.

< Ehi Lils che fai? >> domandò una voce alle spalle della giovane che la fece sobbalzare.

<< Sirius, sei tu…nulla è tutto magnificamente apposto >> rispose la rossa alzandosi di scatto.

<< Non si direbbe >> brontolò Sirius ridacchiando.

<< Smettila di prendermi in giro e scendi di sotto è arrivato il signor Potter e dì a Dorea che vado a farmi un bagno caldo d’accordo? >> chiese Lily salendo i gradini.

<< Come vuoi >> rispose Sirius scendendo al piano di sotto trotterellando.

 

 

 

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<< Marlene tesoro! >> gracchiò la zia Sarah correndo ad abbracciarmi.

Mollai il baule e ricambiai l’ abbraccio salutando anche gli altri zii e i vari cugini.

<< Hai passato bene l’anno? >> mi domandò mio cugino Barny sorridente.

<< Magnificamente…a proposito dov’è nonna? >> chiesi guardandosi attorno.

<< Tesoro…la nonna è nello studio e ha chiesto di poterti vedere subito >> mi sussurrò zio Matthews.

Io annuì impercettibile e mi diressi al piano superiore dove la nonna mi aspettava.

Arrivata davanti alla porta di legno bussai decisa e un ‘’Avanti’’ mi permise di entrare facendomi trovare di fronte mia nonna.

Mia nonna si chiamava Lucinda soprannominata da tutti Lucy e aveva settantasei anni.

Era una donna decisa, piuttosto all’antica e soprattutto non era d’accordo sugli accoppiamenti fra Babbani e Maghi.

Quando entrai feci un lieve inchino come lei adorava e mi fece accomodare su una poltroncina di fronte alla sua.

<< Ciao Marlene Melinda, siediti >> disse la nonna mentre guardava fuori dalla finestra.

Era l’unica di tutta la famiglia che mi chiamava anche col secondo nome ed era una cosa che io odiavo profondamente.

Mi sedetti senza replicare e aspettai che la nonna parlasse.

<< Sai perché ti ho fatta venire qui? >> mi chiese la nonna voltandosi per guardarmi.

Era una donna anziana e aveva capelli biondo chiaro lunghi fino al collo, portava un paio di occhiali rotondi sotto cui si celavano degli occhi scuri che sembravano rimproverarti sempre.

Era magra e non troppo alta, padrona della famiglia da quando il nonno era deceduto.

<< Veramente no nonna, non ne ho idea >> risposi seria alzando le spalle.

<< Bene , allora te lo spiegherò io. Sai bene che completata la tua istruzione diverrai donna a tutti gli effetti perciò ho deciso di insegnarti un paio di cose del tipo: chi frequentare, come vestirti e soprattutto come comportarti.

Non sopporto di vederti frequentare babbani o traditori del proprio sangue, siamo in una guerra e i filobabbani vengono uccisi perciò come capo famiglia prenderò ogni precauzione possibile per non dover subire perdite. E’ tutto chiaro? >> mi chiese come se non fosse nulla di grave

<< Tutto chiaro? Credevo di essere libera di decidere la mia vita, credevo che ti interessasse di me e invece scopro che il tuo interesse per me è inesistente, a te interessa solo che la famiglia sia una delle più rispettate. Sappi che non lascerò i miei amici solo perché sei tu a dirmelo perciò stai sprecando il fiato con me, non sono mai stata la nipote che speravi e lo so bene. >> risposi alzandomi piuttosto arrabbiata.

<< Marlene Melinda non capisci? Lo sto facendo per te! >> brontolò la nonna.

<< Non lo stai facendo per me, lo fai perché vuoi apparire come una donna rispettata! Non voglio fare la tua fine! Non voglio diventare una vecchia paurosa che si tira indietro di fronte al pericolo, questa è una guerra e fare i santarelli non ci salverà, è tempo di scegliere da che parte stare, non possiamo stare in mezzo. Stai facendo quello che faceva il nonno e guarda che fine ha fatto! Ucciso da un suo nipote! E’ tempo che tu lasci campo libero ai giovani nonna se non sei in grado di distinguere il bene dal male >> dissi seria cercando di far capire bene cosa pensavo.

<< Sta dicendo che non sono una buona capo famiglia ? >> mi domandò la nonna scettica.

<< Sto solo dicendo che c’è una guerra e non possiamo stare a guardare la gente morire, se intendi decidere per tutta la tua famiglia allora non considerarmi più tale >> aggiunsi infine dirigendomi verso la porta.

Quando finalmente fui fuori mi diressi arrabbiata e pensierosa in camera mia dove dormiva anche mia cugina Mary.

<< E’ tutto apposto Mar? >> mi domandò Mary tranquilla.

<< Si io e la nonna abbiamo solo discusso di una cosa non preoccuparti! >> risposi abbozzando un piccolo sorriso.

 

 

 

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<< Ciao Emm, come stai? >> mi chiese mio padre sorridendomi.

<< Bene, e tu? >> chiesi a mia volta.

Io e mio padre non eravamo mai andati molto d’accordo soprattutto da quando la mamma era malata ma davanti a lei ci sforzavamo sempre di essere perlomeno gentili l’un l’altro.

<< La scuola va bene? >> mi chiese ancora.

Annuii senza aprire bocca e poi continuai a percorrere il lungo corridoio della villa di famiglia.

La mamma era nel salone stesa sul divano come sempre e leggeva un giornale babbano.

<< Ciao mamma >> salutai sorridente.

<< Oh Emm tesoro! Vieni qui fatti abbracciare! >> mi salutò mia madre mentre io mi avvicinavo per abbracciarla.

<< Come stai mamma? >> le chiesi sforzandomi di non guardare la sua testa calva coperta da una bandana.

<< Sto bene tesoro, bene davvero. Il medico dice che forse fra qualche mese inizieranno a ricrescere i capelli… >> rispose mia madre speranzosa.

La mia mamma soffriva da qualche anno di una malattia sconosciuta che l’aveva portata a fare delle cure che però le facevano perdere i capelli e la rendevano molto debole.

Papà da quando la mamma aveva cominciato a stare male era tornato a casa dato che prima viveva con la sua seconda moglie Helene ma nonostante tutto non amava più mia madre.

<< Allora mamma, cosa preparo per pranzo? >> domandai cercando di essere felice mentre papà portava i bauli di sopra.

<< Emm tesoro prima che tu vada vorrei poterti chiedere una cosa. Lo sai tesoro che nonostante le cure dei Medimaghi è probabile che io si insomma nel giro di un anno e mezzo al massimo…così pensavo che magari puoi farci conoscere il tuo ragazzo, quello delle lettere Remus no? >> mi chiese mia madre tranquilla.

<< Certo, perché no solo mamma…ecco devo dirtelo…Remus non è un ragazzo normale lui è un…è un lupo mannaro >> dissi balbettando e senza guardare mia madre negli occhi.

<< Oh…lui un lupo mannaro? Sai bene tesoro quanto io e tuo padre non approviamo questo genere di fidanzati per te ma…arrivata a questo punto sarò ben felice di accogliere Remus in famiglia >> terminò mia madre assumendo un cipiglio più severo.

<< Ho sentito lupo mannaro…di che parlavate? >> chiese mio padre riapparendo dalla scalinata che portava al piano di sopra.

<< Ecco papà…la mamma mi ha chiesto se voglio invitare Remus, il mio ragazzo qui da noi e io gli stavo dicendo che…ecco Remus non è un ragazzo normale vedi lui è un lupo mannaro >> ripetei deglutendo.

<< Un lupo mannaro è? Tu non sai che io e tua madre non approviamo? >> mi chiese mio padre serio.

<< Si lo so ma io…sono innamorata di Remus e anche se mi proibirete di vederlo io lo farò lo stesso >> annunciai decisa e seria.

<< Bene fa ciò che vuoi ma quando i vostri figli nasceranno ibridi non venire a piangere da noi! >> esclamò mio padre serio

<< Come puoi essere così crudele? Remus è un ragazzo d’oro e non puoi essere certo che i nostri figli nasceranno come lui! Sei mio padre, dovresti sostenermi non abbandonarmi! Credi che non sappia che questo è il tuo pezzo forte? Tu hai abbandonato la mamma qualche anno fa perché non ti obbediva e ora abbandoni me perché sono fidanzata con una persona che semplicemente ha un problema! >> gridai arrabbiata e delusa da mio padre che però restò impassibile.

<< Emmeline qui c’è una guerra e dobbiamo restare il più neutrali possibili, non metterci a rischio per gentaglia come loro! >> rispose gridando mio padre.

<< Se la pensi così io me ne vado…e tu mamma? >> domandai seria a mia madre che piangeva silenziosamente.

Mamma guardò prima me e poi mio padre.

<< Io Emm, non posso lasciare tuo padre solo >> rispose in un soffio.

<< Bene…allora continua ad essere la sua serva! >> gridai arrabbiata e delusa salendo al piano di sopra per prendere il baule e poi materializzarmi davanti casa di Remus

DLIN DLON

<< Salve >> sussurrai non appena la porta si aprì.

<< Ehm tu sei? >> mi chiese una donna dall’aria molto dolce con i capelli biondi che le ricadevano ricci fino alla schiena

<< Mamma chi è? >> gridò un ragazzo con la voce molto simile a Remus apparendo poi davanti alla porta.

<< Ciao Remus >> sussurrai sorridendo appena.

 

 

 

 

Note dell’autrice:

Salve Fans! Come vedete ho fatto una delle mie pubblicazioni lampo , cosa che non facevo da tempo!

Allora, in questo capitolo vediamo i ragazzi tornare a casa per le vacanze Pasquali: Lily segue James e Sirius a casa Potter, Marlene torna a casa e anche Emmeline.

Come vediamo però quest’ultime hanno dei problemi in famiglia perché essendo Purosangue i loro parenti vogliono tenerle lontane dalla ‘‘feccia’’ per paura che Voldemort le uccida.

Marlene si capisce che vive in una famiglia Purosangue anche dal fatto che vivono tutti in una casa molto bella e grande e che abbiano una capofamiglia.

La nonna di Marlene è una donna che si preoccupa solo per la sua famiglia ed è anche l’unica a chiamare Marlene col secondo nome, Melinda.

Emmeline invece è Purosangue ma non così ricca,vive in una villetta insieme al padre e la madre molto malata.

La madre è spaventatissima e anche molto confusa perché non vuole abbandonare né la figlia né il marito però alla fine resta col marito  per paura, visto che me la immagino come una persona molto fifona.

Emmeline quindi dopo il litigio con i suoi va da Remus, cercando un luogo dove poter alloggiare.

Lily piange per ciò che dice James perché non vuole costringerlo a invitarla a stare a casa sua anche l’estate.

 

Ecco qui questa è più o meno la spiegazione del capitolo ma se avete qualche domanda sapete benissimo che potete porgermela!

Ringrazio ancora tutti quelli che seguono anche se mi piacerebbe ricevere qualche recensione in più, giusto per capire se questa storia piace realmente o se piace solo alle poche persone che recensiscono abitualmente.

Intanto vi lascio uno spoiler del prossimo capitolo! :

 

Lily si guardò attorno, in cerca di una figura dai capelli biondi ma non vide altro che brutte lapidi ingiallite dal tempo. Vide un cartello e lo lesse ‘’ Little Hangleton ‘’ doveva essere il nome del cimitero.

 

 

E ora l’immagine di sempre:

 

 

 

 

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Capitolo 31
*** A presto ***


31. A presto 

 

 

 

<< Emm che ci fai qui?! >> gridò Remus avvicinandosi alla porta mentre Emmeline si sforzava di sorridere.

<< Ehm ecco…Remus io sono andata via di casa >> sussurrò Emmeline abbassando lo sguardo.

<< Oh vieni raccontaci tutto >> disse Remus prendendola per le spalle e facendola accomodare in salotto.

Dopo aver raccontato tutto a Remus e alla madre del ragazzo Emmeline scoppiò in lacrime perché era molto insicura e aveva paura che potesse accadere qualcosa alla sua famiglia.

<< Tranquilla Emmeline puoi restare qui da noi per le vacanze di Pasqua >> disse la signora Lupin sorridendo.

Emmeline bofonchiò un leggero ‘’ grazie ‘’ dopodiché Remus la accompagnò nella stanza degli ospiti.

 

 

 

 

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Era il giorno di Pasquetta quando Lily e James uscirono da villa Potter diretti a casa Dursley.

DLIN DLON

<< Ciao Petunia >> sussurrò Lily quando la porta si aprì mostrandole la sorella.

<< Lily, James >>salutò Petunia freddamente.

I due ospiti vennero fatti accomodare in salotto dove Vernon li aspettava già.

<< Ciao Vernon >> salutarono Lily e James in coro.

<< Ciao >> borbottò in risposta il ragazzo baffuto in tono schizzinoso.

Lily e James si guardarono per poi sedersi nel divanetto senza parlare.

<< Allora Potter lei che lavoro fa nel suo mondo? >> chiese Vernon sprezzante.

<< Vado ancora a scuola per la verità >> rispose James sorridendo timido.

<< Ah a scuola Petunia, a scuola! >> gridò Vernon ridacchiando mentre Petunia sorrideva appena.

Il sorriso sul viso di James si sciolse in una smorfia di rabbia ma non disse nulla per Lily.

Dopo quasi venti minuti finalmente Petunia si decise a servire il pranzo e tutti si accomodarono in cucina.

<< Allora Lily sono certa che saprai perché ti ho fatta venire qui immagino… >> cominciò Petunia dopo aver servito il caffè.

<< Veramente no Petunia >> rispose Lily con una freddezza innaturale, non da lei.

<< D’accordo…io e Vernon abbiamo deciso di andare a vivere nella vecchia casa di mamma e papà >> disse Petunia tranquillamente.

<< No! >> gridò Lily alzandosi dalla sedia.

<< Quella casa è di mamma e papà, non puoi andarci a vivere….tu non puoi! >> gridò Lily arrabbiata mentre James cercava di farla risedere.

<< Lily non puoi darmi ordini, ho già firmato il contratto perciò la casa è mia! >> gridò in risposta Petunia.

<< Quella è la casa di mamma e papà, tu non puoi andare lì! Devi sempre rovinare tutto! >> gridò Lily con le lacrime agli occhi.

<< Io rovinare tutto? Chi è il mostro della famiglia? Chi è che si accoppierà con un altro mostro e darà alla luce altri piccoli mostruosi ibridi? >> chiese Petunia urlando con ferocia le domande.

<< Come ti permetti sciocca? >> chiese James alzandosi all’insulto.

<< Che diavolo vuoi brutto mostro? >> urlò Petunia felice di aver fatto arrabbiare anche James.

<< Come ti permetti brutta str… >> cominciò James.

<< BASTA! Smettetela subito…siete uguali voi due…quando si tratta di difendere voi stessi siete bravi a parlare ma quando io ho bisogno d’aiuto non c’è mai nessuno. Non so come sono riuscita a sopportarvi per così tanto tempo, siete riusciti ha rovinare la mia vita spero ne siate contenti? Speravo di avere un pranzo tranquillo con mia sorella e invece puntualmente voi litigate o avete altri scopi per vedermi non è vero? Siete uguali! >> gridò Lily piangendo rumorosamente e uscendo di corsa dalla villetta.

<< Lily ! >> gridò James alzandosi e correndo fuori.

Il ragazzo cercò la rossa per quasi dieci minuti finché non la ritrovò rannicchiata a terra, il viso fra le braccia e un ammasso di capelli rossi che le ricadevano attorno.

<< Lily >> sussurrò James accarezzandole la testa rossa.

<< Lasciami s-stare! >> gridò Lily senza guardarlo.

A James si strinse il cuore nel vedere la sua ragazza trattarlo così e nonostante ciò che lei le aveva detto si sedette e la strinse forte a sé.

Lily pianse ma non scostò James e non alzò lo sguardo nemmeno in quel momento.

<< Vuoi tornare a casa?? >> chiese James guardando dritto davanti a sé.

< S-s-si >> borbottò Lily singhiozzando.

Qualche minuto e i due scomparvero nel nulla.

 

 

 

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Un sonoro clap echeggiò nella basilica silenziosa dove solo una donna era seduta nelle prime file.

<< Recitiamo insieme la preghiera a Dio >> disse il parroco nascosto agli occhi della giovane donna mora, da una grata.

Recitarono la preghiera mormorando col capo chino e fecero il segno della croce.

<< Dimmi Marlene quali peccati hai commesso? >> domandò il parroco flebile.

<< Padre mi rivolgo a voi perché ho molto peccato. Non riesco a capire che cosa devo fare, sono in mezzo ad una battaglia e devo scegliere tra i miei amici e la mia famiglia. Loro vorrebbero che io non frequentassi certa gente come i miei amici ma…io non voglio abbandonarli.

Padre ho commesso un grave peccato, ho deciso di rinnegare la mia famiglia e ho desiderato la morte di mia nonna. Come posso essere assolta dai miei peccati? >> chiese Marlene con le lacrime agli occhi.

<< Marlene…Dio perdona sempre chi si pente e tu ti sei pentita, Dio lo sa. E ti dico anche che qualsiasi scelta tu farai lui saprà perdonarti in qualsiasi caso, Dio è buono con tutti. Hai altri peccati di cui ti sei pentita? >> domandò il parroco.

<< No Padre non ho commesso altri peccati… >> sussurrò Marlene asciugandosi la guancia.

<< Ripetiamo insieme l’atto di dolore >> sussurrò il parroco.

I due recitarono la preghiera, fecero il segno della croce e poi la donna si alzò uscendo dalla Chiesa sollevata.

Fuori il sole l’accecò, indossò un paio di occhiali scuri e si diresse verso casa silenziosamente.

La Basilica dove era andata si trovava vicino casa sua e ci andava sempre da bambina mentre ora era da parecchio tempo che non ci ritornava.

Sorrise appena e poi cominciò a camminare silenziosamente verso la sua maestosa dimora.

<< Mamma, sono a casa! >> gridò Marlene aprendo il portoncino.

 

 

 

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<< Tu…l’ho sentito sai cosa dicevi a Sirius l’altro giorno…sono un peso per te, credi che io non lo sappia! >> sbottò Lily adirata con James non appena apparvero a casa Potter.

<< E’ tutto apposto ragazzi?? >> chiese Dorea apparendo dalla cucina dopo aver sentito l’urlo di Lily.

<< No che non lo è…! Niente è apposto così…credete davvero di rendermi felice tutti quanti? Non mi interessa nulla di venire a vivere qui con voi, non mi interessa la vostra amicizia e il bene che mi volete, rivoglio la mia famiglia e voi non siete tale…mi state rendendo un mostro…e io non voglio esserlo…vorrei morire! >> gridò Lily.

Non era in lei, James si allontanò lentamente dalla sua ragazza mentre Dorea assumeva un cipiglio irato e Sirius e Charlus guardavano la scena a bocca aperta.

<< Mi dispiace dirtelo…ma qui non sei a scuola o a casa tua dove puoi gridare quanto ti apre…sei ospite, stiamo cercando di aiutarti ma se non vuoi il nostro aiuto allora puoi uscire da questa casa e farò in modo che il mio unico figlio stia con qualcuno di decente…non con una persona che alla prima difficoltà scoppia a piangere come una neonata! Credi di essere l’unica ad avere problemi? Ti sbagli ragazzina! Io e Sirius siamo stati rinnegati dalla nostra famiglia, smettila di pensare solo a te stessa! >> gridò Dorea al limite della sopportazione.

Lily singhiozzò rumorosamente e salì le scale scendendo poco dopo con il baule in mano.

<< Vi odio, vi odio tutti! >> gridò prima di spalancare la porta e sparire dietro al strada.

Si sedette poco lontano su un muretto situato sotto ad un monumento ai caduti.

Si strinse un po’ nel mantello e asciugò le lacrime con la manica mentre un brivido le passava per la schiena.

Si alzò infreddolita e iniziò a camminare diretta al paiolo magico quando uno scricchiolio la fece voltare.

<< James? >> chiamò piano.

<> disse una voce apparendo dall’Oscurità.

<< Black…>> gracchiò Lily tirando fuori al bacchetta dal mantello.

<< Che c’è il tuo adorato fidanzatino ti ha abbandonata? >> chiese Bellatrix sarcastica.

<< Lascia stare la nostra amica Bella…>> disse un’altra voce più acuta.

A Lily tremarono le gambe ma poi si riprese e alzò di più la bacchetta mentre dall’oscurità appariva Lord Voldemort.

<< Cosa volete da me? >> chiese Lily seria col respiro più veloce.

<< Solo sapere dove trovare L’Ordine…la vostra compagna Dorcas non ha voluto dircelo così abbiamo cercato i Potter ma…hanno posto incantesimi molto efficacia alla casa finché non sei uscita allo scoperto tu…Lily Evans giusto? >> chiese Voldemort ridacchiando.

<< Non otterrai nessuna risposta da me…puoi torturarmi fino alla pazzia ma non ti rivelerò mai dove si trova l’Ordine >> rispose Lily alzando ancora la bacchetta.

<< Ah no? Lo vedremo ragazzina! >> gridò Voldemort.

<< Crucio >> gridò Voldemort.

<< Stupeficium >> gridò nello stesso tempo Lily.

<< Padrone,… >> gridò Bellatrix cercando di aiutare Voldemort che però le a bloccò con lo sguardo.

<< Morirai ragazzina! >> strillò Voldemort mentre Lily prendeva la bacchetta con tutte e due le mani.

Nel giro di pochi secondi Lily vide la sua vita passarle davanti…i suoi genitori che sorridevano, Petunia che la chiamava mostro e i suoi genitori che morivano e poi vide l’immagine di James morto.

<< No >> gridò forte.

Il contatto con la bacchetta di Voldemort si spezzò e la rossa cadde all’indietro.

<< Crucio >> sussurrò Voldemort.

Nella piazzetta di Godric’s Hallow echeggiarono urla disumane di una figura di donna che si contorceva mentre il suo aggressore scoppiava in una fragorosa risata.

<< Stupeficium! >> gridarono sette voci contemporaneamente apparendo attorno ai tre e fecendo cadere Bellatrix Black.

Voldemort si voltò e Lily rimase a terra stordita.

Erano apparsi dal nulla alcuni membri dell’Ordine e Lily si sentì sollevata.

Si alzò in piedi mentre il sangue che usciva dal labbro rosso le scendeva nel mento.

<< Bene bene bene chi abbiamo qui? >> chiese Voldemort voltandosi e ridacchiando.

<< Voldemort… >> disse Gideon Prewett serio.

<< Avada Kedavra! >> strillò Voldemort.

<< Stupeficium >> gridarono Gideon, Fabian, Lyra, Andromeda, Cassiopea, Moody e Charlus.

Dopo pochi secondi il contatto delle otto bacchette si ruppe e Voldemort sparì nell’oscurità come era arrivato.

Lily barcollò verso i suoi salvatori prima di vomitare e cadere svenuta.

 

 

 

 

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<< Starà bene… >> disse Silente seduto sul divanetto di casa Potter.

<< Ha solo bisogno di riposo >> replicò Moody burbero.

James annuì mentre Dorea passava un fazzoletto bagnato sulla fronte di Lily che ora dormiva beatamente.

<< Ho curato la ferita nel labbro e anche i graffi sulle braccia…quando fra poco si sveglierà sarà un po’ frastornata ma starà bene. Adesso io e papà dobbiamo andare in una missione urgente dell’Ordine, prendetevi cura di lei e quando si sveglia porgetele le mie più sincere scuse d’accordo? >< disse Dorea a Sirius e James che annuirono silenziosamente.

Qualche minuto dopo dei membri dell’Ordine non erano rimasti che James, Sirius e una Lily completamente addormentata.

<< Credi che si sveglierà? >> domandò James a Sirius seriamente preoccupato.

<< Lo sono già >> sussurrò Lily aprendo prima un occhio poi l’altro.

<< Lils! >> gridarono i ragazzi correndo ad abbracciare Lily che sorrise leggermente intontita.

<< Dov’è Dorea? Devo scusarmi… >> blaterò Lily cercando di alzarsi.

<< Tesoro mamma è uscita e ha detto di chiederti scusa da parte sua. Adesso però spiegami perché ce l’hai tanto con me >> chiese James mentre Lily si risedeva accanto a lui.

<< L’ho sentita. L’ho sentita la conversazione tra te e Sirius l’altra sera. Io James non voglio essere un peso per te, non voglio costringerti a farmi venire qui per l’estate, non voglio essere d’impiccio >> disse Lily in un sussurro.

<< Tesoro ma tu non sei un peso per me. Io ti amo e per me non è una costrizione vederti gironzolare per casa anche d’estate. Devo sicuramente essermi espresso male, ma tu devi promettermi che mi perdonerai >> rispose James stringendo la sua rossa.

<< Già fatto >> bofonchiò Lily cadendo nuovamente in un sonno profondo.

 

 

 

 

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<< E’ spaventoso Albus…dobbiamo trovare assolutamente Lyra.. >> disse Andromeda preoccupata entrando in casa Potter.

<< Che succede professore? >> chiese Lily alzandosi dalla sedia.

<< Ragazzi, Lyra è stata rapita da Voldemort insieme a Dorcas >> rispose il professor Silente.

<< Dobbiamo assolutamente trovarle…Dorcas va ancora a scuola e Lyra… >> disse la Mcgranitt che nel frattempo era arrivata nella cucina.

<< Le troveremo, state calmi. Dorcas abita a Great Hangleton con sua nonna e Lyra aveva detto che sarebbe andata lì a controllare se tutto andava bene, dopo che Voldemort ci ha deto di averla cercata >> disse Silente leggermente preoccupato.

<< E allora? >> chiese Sirius impaziente.

<< E allora Lyra non è tornata >> borbottò Moody che fino a quel momento era rimasto in silenzio.

<< Dobbiamo andare a Great Hangleton >> proclamò la Mcgranitt.

<< Concordo Minerva >> rispose Silente.

<< Verrò anche io…Lyra è mia cugina >> disse Lily sicura di sé.

<< Lily ti sei appena risvegliata devi risposare >> disse Dorea.

<< Dorea sono contenta che lei si preoccupi per me ma…ho bisogno di sapere se Lyra sta bene perciò… >> iniziò Lily.

<< Signorina Evans mi stia sempre accanto per favore >> disse Silente spiccio.

<< Veniamo anche noi >> dissero James e Sirius decisi.

<< No ragazzi, voi resterete qui. Se Voldemort ha fato quello che penso, sono certo che non servirà il vostro aiuto >> borbottò Silente uscendo dalla villetta.

Lily lo seguì silenziosa sparendo poi col preside nella notte.

<< Lily ci troviamo a Great Hangleton e credo sia in mio dovere dirti che ci troviamo molto vicino al cimitero dove è sepolto Tom Riddle Senior… >> disse Silente cominciando a camminare a passo svelto.

<< Si signore, lo so >> rispose Lily seguendolo.

Si diressero verso il piccolo villaggio di Great Hangleton e tirarono fuori le bacchette.

<< Professore, mi scusi non crede sia meglio dividerci? >> chiese Lily preoccupata.

<< No signorina Evans, vedremo subito il Marc… >> cominciò Silente.

<< Cosa? >> chiese Lily voltandosi velocemente nella direzione dove stava guardando il preside.

E poi lo vide, una figura verde scuro aleggiava sopra al cielo del cimitero di Little Hangleton.

Lily spalancò gli occhi e cominciò a correre verso il villaggio più piccolo senza curarsi del preside che invece la seguiva a stento.

<< Lyra! >> gridò Lily in preda al panico.

<> gridò più forte.

Arrivata dentro il cimitero aprì il cancello ed entrò.

Lily si guardò attorno, in cerca di una figura dai capelli biondi ma non vide altro che brutte lapidi ingiallite dal tempo.

 Vide un cartello e lo lesse ‘’ Little Hangleton ‘’ doveva essere il nome del cimitero.

Corse ancora, in cerca di Lyra ma ciò che vide non fu quello che si aspettava.

Il corpo esanime della sua amica era a terra coperto da una chiazza di sangue scuro .

Lily corse e si inginocchiò accanto alla giovane.

<< Lyra >> sussurrò piano mentre delle lente lacrime le scorrevano sul viso pallido.

<< L-lils…de…devi dire a…Nash-Nashira che le…le voglio…tanto bene… >> sussurrò Lyra ansimando spaventosamente.

<< Non ce ne sarà bisogno glielo dirai tu…Silente è qui ti salverà sicuramente >> sussurrò Lily singhiozzando.

<< Mi spiace Lils, avrei…avrei volu…voluto pass…passare più tempo con…con te >> rispose Lyra ormai in fin di vita.

Silente ora era dietro a Lily ma non fece nulla capendo che ormai qualsiasi cosa non avrebbe funzionato.

<< A presto >> sussurrò ancora Lyra prima di far cadere le braccia a peso morto verso il terreno.

Lily si strinse forte a lei e gridò nella notte mentre Silente la guardava malinconico mostrando delle piccole lacrime scorrergli sul viso.

 

 

 

 

Note dell’autrice:

In memoria di Lyra Rosier eccovi la sua immagine.

 

Lyra Rosier

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Capitolo 32
*** Decisioni ***


32. Decisioni

 

 

 

 

TOC TOC

Una Lily dai capelli rossi flosci sulle spalle e le occhiaia ben marcate suonò il campanello di una modesta casetta del Kent.

<< Chi è? >> domandò una voce dietro la porta.

<< Sono Lily, Lily Evans >> rispose Lily senza entusiasmo.

La porta si aprì.

<< Non ci credo…sei davvero tu? >> domandò una donna grassottella dai capelli biondi legati in una treccia.

<< Lei deve essere Katie Evans… >> sussurrò Lily sforzandosi di sorridere.

<< Proprio io, vieni entra Lily, vieni! Erik corri, guarda chi è venuta a trovarci! >> gridò la donna chiamando il marito dal salotto.

Lily non si aspettava tutta questa accoglienza visto che lei non ricordava molto bene i cugini di suo padre e si rese conto che tutto ciò le avrebbe reso difficile il suo compito.

Un uomo dai capelli neri e il viso dolce apparve da una porta e sorrise alla vista di Lily.

<< Oh Lily, non sai da quanto tempo aspettavamo una tua visita, vieni! Nashira e Lyra saranno felicissime di vederti >> disse il signor Rosier facendo accomodare la nipote in salotto.

<< Oh Lily hai un’aria davvero stanca, qualcosa non va? >> chiese Katie porgendole una tazza di caffelatte.

<< Ecco in realtà io non sono qui per una visita di piacere. Vorrei parlarvi, ma sarebbe meglio se voi vi sediate e se chiamaste anche Nashira  >> sussurrò Lily impacciata.

Quando finalmente dopo qualche minuto i tre Rosier erano  seduti di fronte a lei, Lily si costrinse a parlare.

<< Ecco, io lo so che non è facile per voi ma non lo è nemmeno per me. Questa notte Lyra è dovuta andare a casa di un membro dell’Ordine per controllare che stesse bene dopo un attacco e purtroppo io…non…è successo di fretta e Lyra…non è riuscita a….a schivare la maledizione. >> balbettò Lily con le lacrime agli occhi.

Erik aggrottò le sopracciglia, sua moglie si porto le mani alla bocca e Nashira spalancò gli occhi.

<< Quindi Lyra…è morta? >> domandò Katie.

Lily annuì e si asciugò le lacrime con la manica della felpa.

<< Non è possibile, la mia piccola…la piccola Lyra >> gridò Katie in preda al dolore.

Un dolore lacerante che anche Lily riusciva a sentire.

Un dolore all’altezza del petto che la fece iniziare a piangere mentre Nashira cadeva in ginocchio a terra e si rannicchiava piangendo.

<< Mi dispiace moltissimo >> sussurrò Lily seriamente dispiaciuta.

 

 

 

 

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Dopo il funerale di Lyra tenutosi due giorni dopo la sua morte i ragazzi furono rispediti ad Hogwarts dove ripresero le loro lezioni regolarmente.

La vita però non andava così bene: Lily non parlava quasi più, la sua mano non scattava più in aria durante le lezioni e i suoi compiti erano consegnati in bianco.

James d’altro canto cercava di esserle vicino ricevendo più volte gesti d’indifferenza e di rabbia.

Marlene e Sirius non erano più affiatati come prima, lei per la sua famiglia e lui per la scoperta che suo fratello si era unito a Voldemort.

Emmeline e Remus cercavano di infondere coraggio a tutto il gruppo senza ricevere però alcun successo e anzi un netto peggioramento.

Lily più volte si ritrovava da sola nel parco dopo le lezioni, seduta sotto qualche albero in riva al lago a pensare.

Non rispondeva neanche più agli insulti dei Serpeverde e in molti si accorsero del suo radicale cambiamento.

Più volte la professoressa Mcgranitt aveva tentato di spronarla ma ogni volta puntualmente Lily si limitava ad annuire e ricevere richiami che andavano dritti alla famiglia Potter visto che aveva preso in affidamento Lily dopo la morte dei suoi genitori.

Charlus e Dorea erano ormai sfiniti e finirono col recarsi direttamente a scuola dal preside per richiedere qualche provvedimento.

<< Allora, Charlus, Dorea, che cosa devo fare con Lily? >> domandò la professoressa Mcgranitt ormai seriamente preoccupata.

<< Gli esami si avvicinano e sono certa che un giorno Lily si pentirà di quello che sta facendo. Lei tiene molto alla scuola >> sussurrò Dorea sena speranze.

<< Io credo che forse potremmo lasciar correre e proporre a Lily di rifare il settimo anno >> ipotizzò Charlus ormai stanco.

<< Credo invece che l’unica persona capace di poter aiutare Lily sia la signorina Rosier, Nashira Rosier >> disse Silente tranquillamente.

<< Ma professore…Nashira non si è ancora ripresa…come può consolare Lily? >> chiese la professoressa Mcgranitt seria.

<< Oh quelle due hanno tante cose in comune…e forse se ne renderanno conto troppo tardi >> sussurro in risposta.

<< Molto bene allora…vado a chiamare le due ragazze >> sussurrò la professoressa Mcgranitt uscendo dalla stanza.

<< Professor Silente crede che Lily si riprenderà mai? Voglio dire prima i suoi genitori poi Lyra…. >> cominciò Dorea preoccupata.

<< Oh Lily si riprenderà tranquillamente, statene pur certi >> rispose Silente.

Passarono parecchi minuti di silenzio quando finalmente la porta si riaprì e apparvero la Mcgranitt seguita da Nashira e Lily.

<< Buongiorno professore >> sussurrarono le due alunne a testa bassa.

<< Dorea, Charlus >> salutò poi Lily senza guardarli.

<< Ciao Lily. Come stai? >> domandò Charlus abbracciando Lily che rimase impassibile.

<< Bene >> rispose la rossa meccanicamente.

<< Noi ce ne andiamo. Ciao Lily, Nashira. Professori >> salutarono Charlus e Dorea uscendo poi dalla stanza,.

<< Professore devo andare anche io. Ho un lezione fra cinque minuti >> borbottò Minerva scappando dalla stanza dove aleggiava un silenzio opprimente.

<< Molto bene ragazze. Vi ho convocate qui perché vorrei che voi parlaste un po’. Quando avrete finito potrete andarvene tranquillamente >> disse Silente avvicinandosi alla porta << Oh quasi dimenticavo. Non mangiate le cimici in salmì, potrebbero pizzicarvi >> borbottò infine sparendo dalla stanza.

Lily si sedette in un angolo su una poltroncina mentre Nashira si accovacciò a terra accanto ad una statua.

<< Come stai? >> domandò Nashira rompendo quel silenzio imbarazzante.

<< Mi manca moltissimo e tu? >> chiese Lily di rimando.

<< Dire che mi manca è poco. Era mia sorella e non riuscirò mai a farmi una ragione della sua morte. >> sussurrò in risposta Nashira.

<< I tuoi genitori si stanno riprendendo? >> domandò Lily ora leggermente più a suo agio.

<< Papà si sta facendo una ragione dell’accaduto e cerca di tenere alto il morale di mamma. Lei però è molto più silenziosa, non mangia molto. Teneva moltissimo a Lyra. Forse anche più che a me… >> borbottò Nashira arrossendo vistosamente.

<< Come puoi essere gelosa di Lyra dopo la sua morte? >> chiese Lily scettica.

<< Non sono gelosa. Non lo sono mai stata. Solo ho sempre saputo di essere stata un incidente. Mia madre non voleva nemmeno tenermi >> borbottò Nashira in risposta mentre posava lo sguardo fuori dalla finestra.

<< Non dire così. Tua madre ti vuole bene >> disse Lily alzando lo sguardo.

<< Certo che me ne vuole. Ma Lyra. Lyra era la migliore. Sapeva sorprendere sempre i nostri genitori. A scuola aveva sempre voti magnifici, a casa aiutava sempre e soprattutto il suo migliore amico non era un Serpeverde >> mormorò Nashira.

<< Anche il mio migliore amico era Serpeverde. Severus Piton >> rispose Lily mentre una ferita si riapriva nel suo petto.

<< Lo so. Ti ho osservato spesso in questi anni. Sei una ragazza magnifica. >> buttò lì Nashira rannicchiandosi meglio.

<< Neanche io sono mai stata molto apprezzata in casa mia. O meglio i miei genitori mi adoravano però mia sorella, ecco lei non ha mai sopportato il fatto che io fossi una strega. Sono ben sette anni che non ci rivolgiamo la parola e lei continua a chiamarmi…mostro >> riferì Lily seria.

Era da molto che non parlava di questa storia con qualcuno, l’ultima volta l’aveva detto a James se non ricordava male.

<< Mi dispiace. Ma sono certa che un giorno riuscirai a chiarire con lei… >> disse Nashira tristemente.

<< Oh anche se lo spero non credo che accadrà. Mia sorella è molto orgogliosa, non verrà da me a chiedermi scusa. Ma perché ora parliamo di noi…dovremmo parlare di Lyra. Mi sento un verme, penso solo ai miei problemi mentre c’è chi sta peggio >> disse Lily più a se stessa che a Nashira.

<< Lyra non vorrebbe vederci piangere per lei. La conosco bene, mia sorella, avrebbe fatto di tutto pur di vederci serene >> brontolò Nashira.

<< Hai ragione, avrebbe voluto vederci sorridere. Sai cosa penso Nashira? >> chiese Lily.

<< Che cosa? >> domandò di rimando Nashira.

<< Penso che dovremmo passare più tempo insieme, sono certa che aiuterà entrambe >> borbottò Lily seria.

<< Hai ragione >> rispose Nashira.

<< Quindi secondo te possiamo andarcene di qui ora? >> chiese Lily guardando la porta dove quasi mezz’ora prima era uscito Silente.

<< Credo di si. D’altronde non può fermarci nessuno no. Siamo i padroni della nostra vita >> dichiarò Nashira alzandosi e porgendo la mano a Lily che si alzò.

Le due ragazze, una rossa e una bionda uscirono dall’ufficio del preside e chi le vide per i corridoi quel giorno pensò che forse da qualche parte nell’Universo, in un posto remoto dove la guerra non c’era, esisteva ancora l’amore.

 

 

 

 

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<< Ciao Marl… >> salutò Sirius sedendosi accanto a Marlene nella sala comune.

<< Ciao Sir… >> salutò Marlene senza troppa enfasi.

<< Come stai? >> chiese il ragazzo timidamente.

<< Bene e tu? >> domandò in risposta la moretta.

<< Anche io. Ho saputo che Lily si è ripresa. >> annunciò Sirius sorridendo appena.

<< Già, lei e Nashira hanno parlato e credo che si siano aiutate a vicenda >> rispose ancora Marlene sfogliando un libro.

<< Che libro è? >> chiese Sirius incuriosito.

<< E’ una raccolta di poesie di un autore francese, Jacques Prévert. E quella che sto leggendo si intitola Paris at night >> rispose Marlene alzando la copertina del libro per farla vedere a Sirius.

<< Recitala ti prego >> supplicò Sirius sorridendo appena.

<<Tre fiammiferi accesi…>> cominciò Marlene.

<<…uno per uno nella notte
Il primo per vederti tutto il viso
Il secondo per vederti gli occhi
L'ultimo per vedere la tua bocca
E tutto il buio per ricordarmi queste cose
Mentre ti stringo fra le braccia >>
recitarono insieme i due.

<< La conosci già? >> domandò Marlene stupita.

<< Leggevo queste poesie di nascosto da piccolo. I miei genitori non erano così inclini all’amore. Ma ogni tanto mi intrufolavo nello studio di mio padre e leggevo qualche libro.

Questa è una delle mie poesie preferite dopo A silvia del poeta Giacomo Leopardi. >> rispose Sirius sorridendo.

<< Piace anche a me... quella poesia…solo, non mi capacito di come un uomo possa ridursi così per amore… >> si chiese Marlene sussurrando.

<< L’amore è bello certo ma a volte lacerante. E quando non si è ricambiati diventa spesso ossessione, un po’ quello che provava Leopardi credo. Era un pessimista nato alla fine >> dichiarò Sirius sorridente.

<< Non credevo ti piacesse così tanto la letteratura. >> mormorò Marlene.

<< Ci sono tante cose che non sai di me, Marl >> rispose Sirius.

<< Ma sono certa che non sei venuto da me per questo. C’è qualcosa che devi dirmi? >> domandò Marlene chiudendo il libro e posandolo su un comodino accanto.

<< In realtà si. Mi chiedevo se hai preso una decisione alla fine Marl. Sai che non possiamo continuare ad andare avanti così. Prima o poi uno dei due si stuferà perciò , ecco ti chiedo di essere sincera con me da subito. Se vuoi lasciarmi fallo ora, non ho voglia di soffrire ancora neanche se la ragazza in questione è una delle poche che ho veramente amato >> sussurrò Sirius malinconico.

<< Non lo so nemmeno io Sir, sono davvero insicura di tutto. Vorrei dare ascolto ai miei parenti am non posso negare che ti amo >> rispose Marlene dispiaciuta posando una mano sopra quella di Sirius che sorrise amaro.

<< Sta a te decidere. Ti concedo un’altra settimana poi, sono costretto a lasciarti Marl: non voglio essere deluso ancora come con la mia famiglia >> brontolò Sirius alzandosi.

<< D’accordo, ti farò sapere >> rispose Marlene mentre Sirius si allontanava con le mani nelle tasche.

 

 

 

 

 

Note dell’autrice:
Salve Fans!

Come state? Io molto bene.

Riguardo al capitolo di oggi non devo dire nulla in particolare e come sempre ribadisco che se avete domande potrete pormele sulle recensioni.

Riguardo alla poesia di Jacques Prévert ricordo che non è stata scritta per scopi di lucro e soprattutto non appartiene a me.

Ringrazio tutti i lettori e vi lascio alla foto di oggi: Nashira

 

 

 

 

 

 

Nashira

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Capitolo 33
*** AVVISO ***


E' con immenso dispiacere, miei cari fans che devo comuncarvi che questa fanfiction verrà sospesa a tempo indeterminato per un motivo ben preciso.

Semplicemente non sento più questa storia mia e se devo essere sincera mi sta annoiando moltissimo.

Quindi capitemi se vi dico che non ci riesco più a scrivere altri capitoli per ora.

Questo avviso non è per dirvi che la storia non verrà finita, al contrario verrà terminata ma non in questo periodo.

Vi ringrazio motlissimo per avermis eguita fino a qui, farò sapere personalmente ai miei recensori quando riaprirò la storia.

Grazie a tutti e ancora mille scsue!

Lilylunapotter

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