Una misteriosa ... maga

di Lady_R
(/viewuser.php?uid=71107)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap. 1 ***
Capitolo 2: *** Cap. 2 ***
Capitolo 3: *** Cap. 3 ***
Capitolo 4: *** Cap. 4 ***
Capitolo 5: *** Cap. 5 ***
Capitolo 6: *** Cap. 6 ***



Capitolo 1
*** Cap. 1 ***


Era notte fonda. Gray stava passeggiando per le strade di Magusoria stava tornando a casa dopo una delle solite litigate con Natsu.

-Tzè! Occhi a punta-

Era veramente irritato, ma purtroppo è la legge della natura; il ghiaccio e il fuoco non potranno mai andare d’accordo. Quando passò davanti al ponte vide qualcosa galleggiare vicino la riva del canale.

-E quello cosa sarebbe?-

Si avvicinò con cautela, non sia mai fosse una trappola e il nemico fosse in agguato. Quando fu più vicino vide che non era qualcosa ma qualcuno, o meglio, una ragazza priva di sensi e conciata più tosto male, respirava, era ancora viva, rimase sorpreso e sconvolto quando la vide. Si guardò in torno per vedere se ci fosse qualcuno per chiedere aiuto ma le strade erano deserte. Decise dunque di portarla nel suo appartamento, una volta ripresa l’avrebbe aiutata a tornare a casa.

Arrivarono, la portò in camera da letto e la poggiò sul materasso coprendola. A guardarla bene era proprio una bella ragazza; capelli neri lunghi fin sopra al fondoschiena, lineamenti del volto fini, snella, gli sarebbe piaciuto sapere che colore avessero gli occhi e che suono avesse la sua voce.

Si allontanò da lei per andare in bagno e farsi una doccia. Dopo essersi asciugato e vestito, tornò dalla ragazza, prese una sedia, le si sedette accanto. Le posò una mano sulla fronte per controllare se avesse la febbre, niente, decise comunque di riempire una bacinella d’acqua e bagnare il panno per poi poggiarglielo sulla fronte.

Ogni tanto la ragazza si muoveva nel sonno, il viso lo contraeva in smorfie di dolore, probabilmente stava avendo un incubo. Gray l’osservò pensieroso, era indeciso se chiamare Lucy o Erza, Natsu nemmeno per idea. Decise di non dire niente a nessuno, il giorno dopo avrebbe chiamato un medico per farla visitare.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Cap. 2 ***


Era seduto sul pavimento del piccolo soggiorno, adiacente la camera da letto. Appena uscì il medico dalla stanza si precipitò da lui per sapere le condizioni della misteriosa ragazza.

-Allora? È grave?-

-Non si preoccupi, ha solo qualche graffio e qualche livido qua e la … presto riprenderà conoscenza-

Gray si sollevò da quella notizia, grazie al cielo stava bene. Ringraziò il dottore, dopo averlo accompagnato all’uscita, andò a vedere come stesse la poveretta. Era stesa sul letto, sembrava morta, una fascia attorno alla testa, a metà braccio e sull’addome, due cerotti sul viso; uno sulla guancia e l’altro all’altezza del sopracciglio, due su entrambe le braccia. Il respiro era regolare, però era molto preoccupato per il suo nutrimento, sarebbe morta di fame se non avesse mangiato qualcosa.

Bussarono alla porta, andò a vedere chi fosse.

-Ehi ghiacciolo, abbiamo un lavoro da compiere-

-Aye-

Natsu e Happy erano andati a casa di Gray, per avvertirlo dell’incarico che si erano appena affidati. Prese la giacca e uscì dall’appartamento.

-Qualcosa non va?- Chiese preoccupata Erza.

-Cosa? N-no no, va tutto bene-

-Se lo dici tu-

Si vedeva lontano un chilometro che qualcosa lo preoccupava, ebbe lo sguardo perso nel vuoto per tutto il viaggio, grazie al cielo, quando dovettero svolgere la missione, si diede una regolata, la portarono a termine con successo.

-Yuppyyyyy … così potrò finalmente pagare l’affitto di questo mese-

-Brava Lucy, Aye-

Quando ebbero finito, il sole stava ormai tramontando.

-Ora devo andare, avrei una cosa urgente da fare-

Salutò i quattro e si avviò, in fretta, verso casa per vedere se la ragazza si fosse ripresa. Non faceva altro che pensare a lei da quando uscì di casa quella mattina, persino durante il combattimento, con alcuni maghi di gilde oscure, il suo pensiero era rivolto a lei.

Arrivato, entrò nell’appartamento, aveva il fiatone, corse in camera da letto. Era ancora li, dove l’aveva lasciata. “Grazie al cielo!

Passarono 2 giorni. Il ragazzo non si faceva vedere molto alla gilda, era presente per lo più per i lavori, stava sempre chiuso in casa. Si fece sera, arrivò l’ora di cena, preparò qualcosa di poco elaborato; riso al curry. Stava per cominciare a mangiare quando sentì uno strano rumore provenire dalla camera da letto; un fruscio di lenzuola.

Andò davanti la porta scorrevole della stanza, mise la mano nella maniglia e l’apri di colpo. Rimase stupito di ciò che gli si presentò davanti.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Cap. 3 ***


La ragazza era sveglia, seduta sul letto, si stava guardando in torno confusa e disorientata, d’un tratto i suoi occhi si posarono sul ragazzo. Viola, i suoi occhi erano grandi e viola, così profondi e perlati, incutevano timore e allo stesso tempo serenità.

-D-dove m-mi trovo?-

-E-ecco … sei nel mio appartamento-

-E tu chi sei? Perché mi trovo qui? Perché Sono coperta da bende?-

La ragazza era spaventata e agitata, si coprì con la coperta. Gray le si avvicinò titubante, non voleva ne spaventarla ne agitarla, la voleva aiutare.

-Ti ho trovato qualche sera fa nel canale, eri ferita e priva di sensi, così ti ho portato qui!-

Sembrò sorpresa dalle sue parole.

-Nel canale? Qualche sera fa? Ma da quanto sono qui?-

-Ormai è passata una settimana-

-Una settimana?-

-Esatto, non ricordi come ci sei finita? Se mi dici dove abiti ti posso riportare dalla tua famiglia, sicuramente saranno molto preoccupati!-

La ragazza si incupì d’un tratto, abbassò lo sguardo, gli occhi le divennero lucidi, Gray non seppe cosa fare, le si avvicinò ancora.

-Senti, io …-

-Ma cosa fai? Sei un maniaco?-

-Eh?-

Gray abbassò lo sguardo vedendo che era rimasto in mutande, lo alzò allarmato per rassicurare la ragazza di non essere un maniaco, ma questa gli lanciò i cuscini.

-AAAAAAAAAAAAAAAAA … AIUTOOOOOOOOOOOOO, UN MANIACO MI HA RAPITAAAAAAAAAAA!!!!!-

-No! Ferma … non … non sono un maniaco-

-Ma sei nudo!! E io …-

Sollevò di poco la coperta vedendo che tutta la parte superiore era fasciata da bende, in dosso aveva solo i pantaloni.

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA … Cosa mi hai fatta? Sono mezza nuda! Maniacooooooooo-

-Calmati ti prego, non sono un maniaco … è solo un vizio che ho preso da bambino-

-E perché dovrei crederti?-

-È la verità!! Ti prego di credermi!-

La bruna si calmò, lo guardò storto, Gray si rivestì, cominciò a fargli qualche domanda.

-Come ti chiami?-

-Yami-

-Da dove vieni?-

-Da un piccolo paesino di campagna-

-Cosa ti ha portato qui?-

Yami si fece silenziosa, ci pensò varie volte, Gray si incuriosì dalla sua reazione.

-Non lo so!-

-Come non lo sai?-

-Non me lo ricordo, nella mia mente è tutto buio, ricordo solo qualche frammento-

-E la tua famiglia?-

Di nuovo quello sguardo, il ragazzo si preoccupò molto per lei, per reagire in quel modo dev’essere accaduto per forza qualcosa ai suoi cari.

-Morti!! Tutti morti!-

-Cosa? … m-mi dispiace … come sono morti?-

-Non … ricordo bene … ricordo solo che li trovai in casa a terra in una pozza di sangue, scoppiai a piangere e uno scatto di ira mi fece uscire da li …-

-E poi?-

-Il nulla!-

Aveva perso la memoria, ed ora come avrebbe fatto a fargliela riacquistare?

-Come prima cosa, domani farò venire il medico-

-Cosa? E perché?-

-E lo chiedi anche?! Hai perso la memoria, è normale che si chiami un dottore in situazioni del genere-

Yami lo guardò incuriosita, perché quello sconosciuto si dava tante pene per lei?

-Scusami?-

Il mago stava per uscire dalla stanza quando d’un tratto si voltò verso di lei che lo stava chiamando.

-Non mi hai ancora detto come ti chiami ne chi sei … No, scusa, voglio solo sapere il nome, che sei un maniaco l’ho già capito-

-Ma come te lo devo dire che non sono un maniaco? E comunque mi chiamo Gray-

-Gray?! Se non sai un maniaco … mi spieghi perché sei di nuovo senza vestiti?-

-Cos…?-

Lo aveva fatto un’altra volta, la ragazza scoppiò a ridere mentre cercava di rivestirsi agitato, pensò che quella fu la risata più bella che avesse mai sentito. Passarono la notte a parlare, per lo più parlavano di lui visto che lei non ricordava niente, il giorno dopo il mago di ghiaccio avrebbe chiamato il medico per far rivisitare Yami.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Cap. 4 ***


Il dottore visitò la ragazza, Gray lo aspettava seduto in soggiorno come la prima volta che lo chiamò. Finalmente si era svegliata, si chiama Yami e l’unica cosa che ricorda è il passato con la sua famiglia, vivevano in un piccolo paesino di campagna, un giorno li trovò in casa morti, erano in una pozza si sangue: i suoi genitori, i suoi fratelli, non c’erano più, disse di essere scoppiata a piangere quando li trovò e in uno scatto d’ira uscì fuori di casa, da li non ricorda più niente, ne cosa fece ne dove andò, nulla. Finalmente dopo quasi mezz’ora il medico uscì dalla stanza.

-Allora?-

-Per accelerare il processo di guarigione bisognerebbe portarla o mostrarle luoghi o oggetti a lei familiari-

-La porterei nel suo paese, ma non si ricorda nemmeno dove si trova-

-Mi dispiace molto, potrebbero anche passare anni prima che riesca a ritrovare la memoria-

Gray fu spiazzato da quelle parole, e se non dovesse riacquistarla mai più? Gli dispiaceva molto per lei, vivere nell’appartamento di un ragazzo mai visto senza memoria, no anzi, con l’unico ricordo della sua famiglia, quell’unico ricordo così brutto e doloroso da farla sentire male. Ringraziò il dottore accompagnandolo all’uscita, dopo che se ne fu andato entrò nella stanza di Yami, questa era seduta sul letto con lo sguardo perso nel vuoto.

-Tutto bene?-

Yami si ridestò, si girò verso il ragazzo, lo guardava con sguardo assente, gli sorrise leggermente.

-Cosa vuoi che ti risponda? Ho perso la mia famiglia, la mia casa, la memoria, non so dove mi trovo ne che posto sia … Sono il nulla in mezzo al nulla, almeno so come mi chiamo!-

-Non dovresti parlare in questo modo-

Si avvicinò a lei, le si sedette accanto, le posò una mano sulla testa cercando di rassicurarla, questa si girò verso di lui guardandolo negli occhi.

-Avrai perso molto … ma almeno due cose le hai acquistate-

-Sarebbe?-

-Un amico e un posto dove stare-

-Cosa…?-

-Puoi rimanere qui tutto il tempo che vuoi-

-Sei gentile … ma non posso approfittare della tua ospitalità-

-Insisto, fin quando non riacquisterai la memoria rimarrai qui da me-

Guardò il sorriso che gli donò ,era come se tutto il mondo le sorridesse, finalmente almeno un piccolo foro di luce nel suo mondo di tenebre lo aveva trovato, d’un tratto sentirono uno strano rumore.

-Cos’era?-

-Ruar- La ragazza divenne rossa –Emh … credo che sia stato il mio stomaco-

-Oh … resta qui, vado a compare qualcosa da mangiare-

-Va bene-

Gray uscì dall’appartamento lasciando la ragazza sola, andò dal droghiere più vicino a casa, prese qualche cosa da mangiare e ritornò sulla via che percorse prima.

-Eeeeeehiiii, Graaaaaayyyyy-

Oh no, ci mancava quel babbeo di Natsu, e ora come avrebbe fatto per liberarsene? Sicuramente lo stava cercando per andare in qualche missione.

-Graaaaayyyy, abbiamo un lavoro, Aye-

-Emh … io avrei altro da fare!-

-Ma come? Dai che questa volta ci danno il doppio dell’ultima missione-

-Beh, ecco …-

-Siamo una squadra, e come tale dobbiamo rimanere uniti-

Erza si mise in mezzo per cercare di convincere il ragazzo ad andare con loro, purtroppo dovette cedere, decise di aiutare i suoi amici, fece un salto veloce a casa.

-Purtroppo ho avuto un imprevisto, devo andare, ti ho portato delle cose da mangiare-

-Dove vai?-

-I miei amici hanno preso un lavoro e siccome siamo un gruppo vogliono che ci sia pure io-

-Allora vai, cosa ci fai ancora qui? Starò bene senza di te-

-Ne sei sicura?-

-Avrò perso un po’ di memoria ma non sono mica una bambina che ha bisogno della baby sitter-

Le sorrise, le accarezzò la testa per poi salutarla e avviarsi all’ingresso.

-Non starò via per molto-

Disse prima di chiudere la porta dietro di se.

-Finalmente!! Possiamo andare?-

-Si-

Era proprio sicuro di poterla lasciare da sola? Questa volta aveva ripreso i sensi e lo aveva scambiato per un maniaco, anche se non aveva tutti i torti visto il brutto vizio di Gray, sperava che al suo ritorno fosse ancora la ad aspettarlo, sperava di finire il lavoro in fretta per poter tornare da lei.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Cap. 5 ***


-Finalmente abbiamo finito!! Non ne potevo più-

Lucy si stiracchiò, erano tutti molto esausti, finalmente dopo un’intera giornata di lavoro potevano riposarsi tranquillamente, Natsu vide Gray che fissava con sguardo assente il vuoto.

-Ehi, Gray!! Come mai non ti si vede più alla gilda?-

Gray si voltò verso Natsu, lo guardò un po’ sconvolto, non gli poteva dire che a casa sua c’era una ragazza priva di memoria e che lui doveva prendersene cura.

-E-ecco … in questi giorni ho molti impregni e non trovo il tempo di venire a Fairy Tail-

-Che tipo di impegni?-

Ed ecco che la curiosità di Erza prese il sopravvento, e ora cosa si sarebbe inventato per non fargli ficcare il naso nei suoi affari?

-Faccio un lavoro part time per guadagnare di più-

-Se vuoi possiamo sempre fare qualche missione in più-

-Non c’è ne bisogno, ma grazie comunque!! Ora devo andare …-

Salutò i suoi amici che lo guardarono un po’ increduli, sperava che non gli chiedessero mai il nome del posto dove lavorava o che gli facevano una visita a sorpresa a casa, conoscendoli sarebbero capaci di tutto.

Natsu fece un sorriso maligno –Secondo me c’entra una ragazza-

Happy e Lucy lo guardarono scioccati –Ne sei sicuro?-

-Sicurissimo!!-

Erza non fiatò, si limitò a guardare il ragazzo che correva diventare sempre più piccolo.

-Erza, tu cosa ne pensi?-

-Che non dobbiamo mischiarci negli affari altrui-

Detto questo si incammino verso Fairy Tail, i tre la guardarono un po’ delusi, avrebbero voluto tanto sapere se di mezzo allo strano comportamento di Gray ci fosse una ragazza.

Corse a perdi fiato verso il suo appartamento, non vedeva l’ora di vederla, di vedere il suo sorriso, un momento, e da quando faceva questi pensieri? E su una ragazza che nemmeno conosceva! Li cacciò via come fossero zanzare fastidiose, era solo preoccupato per lei, si si era questo, da sola in un posto che non conosceva nemmeno lei.

Finalmente arrivò, entrò in casa, quando fu davanti la camera da letto vide una strana luce fluorescente azzurra fioccare da sotto la porta, si immobilizzò, cominciò a sudare freddo, cos’era quella strana luce? Appoggiò la mano sulla maniglia, esitò qualche istante, fece scorrere la porta lentamente. Il sangue gli ghiacciò nelle vene per ciò che vide: Yami a mezz’aria che brillava di una luce propria, aveva la testa piegata all’indietro, il busto leggermente, gambe e braccia tese verso il basso, i suoi occhi erano spenti, vuoti, i capelli erano come se fluttuassero. Cosa le era successo? Si avvicinò lentamente a lei chiamando piano il suo nome.

-Y-Yami … Yami, cosa ti succede?-

Era come se non lo sentisse, la ragazza rimase immobile in quella strana posizione, Gray le si avvicinò di più, le toccò la caviglia destra. D’un tratto la luce scomparve d’improvviso, gli occhi di Yami ripresero il loro colore, prima che potesse toccare terra Gray riuscì a prenderla al volo, aveva perso i sensi, la poggiò sul letto coprendola. Cosa le era successo? Perché fluttuava a mezz’aria? Perché era avvolta da quella strana luce? Quello che lo colpì maggiormente fu uno strano simbolo sulla parte sinistra del collo: una mezza luna con degli strani lineamenti, provò a toccarlo ma quello che ottenne fu una leggera scossa, guardandolo meglio era come se quel segno fosse marchiato sulla pelle della ragazza, doveva assolutamente sapere cosa le era successo mentre lui non le stava accanto.

 

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.

 

La luna che Yami ha marchiato sul collo: http://www.elisabistocchi.org/wp-content/uploads/2010/06/tatuaggio_celtico.jpg

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Cap. 6 ***


-Sembrerebbe proprio marchiato!!-

La mattina seguente chiamò un’altra volta il medico, gli spiegò l’accaduto, non sapeva nemmeno lui cosa poteva essere, gli mostrò lo strano simbolo sulla pelle della ragazza, non riuscì ad identificare nemmeno quello.

-Però prima non ce l’aveva-

-Forse è un sigillo-

-Un sigillo?-

-Già, in epoche antiche alle maghe e ai maghi più potenti e malvagi veniva marchiato sulla pelle un sigillo in modo che non potessero più usare i loro poteri-

-Quindi lei sarebbe … una maga? Addirittura potente e malvagia?!-

-Non saprei risponderti ragazzo … ma spero vivamente che non sia così, una così gentile ragazza essere un pericolo per le persone, sarebbe una cosa veramente tragica-

Gray guardò Yami, di nuovo priva di sensi, preoccupato, sperava con tutto se stesso che non fosse così, non voleva credere che quella ragazza fosse pericolosa. Passarono due giorni prima che si riprendesse, il mago di ghiaccio era seduto accanto a lei con la testa poggiata sul materasso quando aprì gli occhi lentamente, si voltò verso di lui incuriosita, stava dormendo, sorrise leggermente per poi accarezzargli i capelli con una mano. Gray quando sentì il suo tocco sollevò la testa, la guardava incredulo, finalmente si era ripresa.

-Ti piace proprio dormire!!-

Cercò di prenderla sul ridere, la ragazza lo guardava scioccata.

-Per quanto tempo ho dormito?-

-Due giorni, ricordi niente di quello che è accaduto?-

-Due giorni? … Cosa significa?-

-Quando sono tornato ti ho trovata a mezz’aria, emanavi una strana luce, ti chiamai più volte ma era come se non mi sentissi … poi quando ti ho toccata sei caduta, meno male che sono riuscito a prenderti in tempo!-

Yami aveva un’espressione scioccata in volto, non ricordava niente di tutto quello che gli raccontò il ragazzo: lei a mezz’aria, addirittura emanava una strana luce, quasi non ci voleva credere.

-E poi … ti è spuntato quello strano simbolo sul collo-

Indicò la mezza luna marchiata sulla pelle della ragazza, questa corse in bagno a specchiarsi.

-E questo coso da dove salta fuori?-

Gray la seguì, sperava che almeno lei sapesse cosa fosse, erano entrambi scioccati.

-Cavolo!!! È addirittura marchiato, però dai … è forte!-

-Cosa? Ti piace?-

Gray non ci stava capendo più niente, a Yami piaceva quella specie di sigillo scavato nella carne che addirittura la sfregiava, certo che era proprio strana quella ragazza.

-Ovvio che mi piace … però è comunque strano, come mi sarà comparso?-

-Speravo che almeno tu lo sapessi, il medico dice che potrebbe essere un sigillo-

La ragazza si voltò verso il mago confusa.

-Un sigillo? E per cosa?-

-Ha detto che lo usavano per sigillare i poteri di maghi pericolosi in modo da non poterli più usare-

-Maghi pericolosi? … io sarei una maga?-

-Non lo sai nemmeno tu?-

-Ti ricordo che ho perso la memoria e non ricordo nulla-

-Ma almeno qualche cosa con la tua famiglia te la ricordi-

-Si, ma le persone del mio paese non praticavano nessun tipo di magia-

-E come facevano per difendersi?-

-Trappole, armi fatte a mano, astuzia … forse voi non conoscete la parola manualità-

-Sta pur certa che pure noi l’adoperiamo!!-

La ragazza si voltò un’altra volta verso lo specchio, seguiva le linee che formavano quel segno con la punta delle dita, come mai Gray prese la scossa quando tentò di toccarlo e a lei niente? La fisso incuriosito, vide una sottile e lunga treccia spuntarle da sotto i capelli, era della parte sinistra della tempia.

-E quella treccia?-

-Questa? Mi ricordo che mia madre me la faceva sempre da piccola, e da allora non uscivo di casa senza, è come un porta fortuna, e poi non mi sento me stessa senza questa treccia!!-

Gray la guardò teneramente, ogni volta che parlava della sua famiglia le si illuminava il viso; le spuntava un radioso sorriso in volto e gli occhi le brillavano, era proprio bella.

-Emh … Gray!?-

Il ragazzo si destò quando Yami lo chiamò.

-Non che tu non abbia un bel fisico, ma … potresti rivestirti?-

-Eh?-

Abbassò lo sguardo, era di nuovo senza vestiti, diede una testata al muro per poi correre in camera sua a coprirsi con qualche indumento, Yami scoppiò a ridere, anche se era un maniaco, quel ragazzo le stava simpatico e si stava prendendo cura di lei, si sentiva al sicuro quando stava accanto a lui, arrivò a desiderare che la memoria non le tornasse solo per non lasciarlo.

 

_____________________________________________________________________________________________________________

 

Salve volevo avvisare, per chi segue la fiction, che dal 15 Luglio non potrò aggiornare ... le prossime postazioni saranno o verso la fine di Agosto o a inizi Settembre ... poi volevo scusarmi per il ritardo (problemi tecnici) ... Alla prossima e grazie a chi segue ^^ Auf Wiedersehen.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=732225