L'Ultima Cena

di Blue_Witch
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio di tutto ciò ***
Capitolo 2: *** La Fine ***



Capitolo 1
*** L'inizio di tutto ciò ***


Ero in camera mia quando mi arrivò una lettera..
-Elisa, ti è arrivata una lettera!- era mia madre che mi posò la lettera sul comodino.
Mi alzai dalla sedia e andai  a  prenderla, l’ aprii, era un’ invito da parte di tutti i miei ex compagni.
Da un po’ di giorni avevo in mente una vendetta, uccidere chi mi aveva negato la felicità nelle medie…
Accettai così di andare a quella “festa”.
Due giorni dopo andai nel posto scritto sulla lettera, era la casa di una mia ex compagna Maddalena Pali, era enorme e aveva pure una piscina.
Bussai e poi Maddalena mi aprì la porta.
-Salve Elisa da quanto tempo!-
- ‘Sera- le risposi.
Mi accomodai nella sala centrale insieme ai miei ex compagni.. c’erano tutti, anzi no, mancava Giuseppe Bolla…
Indossavo i miei soliti jeans, una lunga maglia rossa e un paio di guanti in lattice.
Una mia ex compagna mi chiese:- Ma perché indossi dei guanti in lattice?-
E i soliti tonti risposero:-Elisa hai paura dei germi?! Ahahahahah!-
-Oddio un germe!Ahahahah-
Io semplicemente le risposi-Mi sono tagliata e bendate, solo che la benda mi scivola e allora mi sono messa i guanti a tutte e due le mani-.
-Ah..-
Silenzio nient’altro che silenzio finché non ci sentimmo chiamare, la cena era pronta.
C’erano due gruppi i maschi e le femmine, io ero con le ragazze che non facevano altro che parlare di gossip…
Decisi così di fare la mia prima mossa.
Presi la caraffa dei maschi, la riempii d’acqua e gli misi dentro  una piccola dose di sonnifero e di LSD ossia droga.
Così potevo iniziare la mia piccola vendetta.
Finita cena ognuno era in giro per conto proprio.
Io aspettavo l’ora giusta per colpire e nel mentre aspettavo lavai i pochi piatti che non stavano in lavastoviglie.
Ho pregato dio che mi aiutasse e lui mi aiutò, fece venire un Black Out…
Presi dalla mia tasca un cammuffavoce e un coltellino svizzero.
Andai dalle mie prime prede Alessio Remo e Alex Carmine.
Erano seduti sulla poltrona, erano mezzi fatti, li uccisi, una pugnalata al cuore… e dicevo:
-Oh, scusa ma io non c’entro nulla vero??- li pugnalai ancora e ancora.
Ritornai in cucina e la luce si accese e io continuai a lavare i piatti.
I guanti me li ero cambiati e gli altri oggetti nascosti..
Sentimmo un’ urlo provenire dalla sala…. :- ALESSIO! ALEX!- urlava il loro nome era disperata.
Facevo finta di nulla finché Michela mi raccontò cos’era successo… avevano  visto i due cadaveri…
Recitavo, insomma, mentivo davanti ai miei compagni…. Cosa che loro facevano sempre con me.
Credevo di stare meglio, di essere più felice, ma avevo solo voglia di uccidere!
Un tuono e di nuovo un black out, non avevo tempo, presi il mio I-Pod e lo misi sui Metallica.
Andai da Mirco Circo e Daniele Gatto, mi avevano sempre preso in giro, erano nella stessa stanza sullo stesso sofà forse a vedere un porno a vedere com’erano messi e dissi nel mentre gli tagliavo la gola :- Siete dei figli di buona donna! Dovete andare all’inferno!- il sangue colava sui guanti che mi proteggevano.
Corsi in cucina ed è tutto da capo.
Nessuno si sarebbe mai aspettato che io fossi l’assassina, ero troppo calma e recitavo benissimo.

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Capitolo 2
*** La Fine ***


Nessuno si sarebbe aspettato che io fossi l’assassina, ero troppo calma e recitavo benissimo…..
 
Giselle arrivò e mi domandò:-Perché quando c’è il black out smetti di lavare?-
Le risposi (avevo paura):- Non voglio rompere nulla e poi ho paura e quindi sto qui ferma-
Se né andò e io continuai a lavare i piatti.
Pensavo: solo due,i più crudeli, coloro che mi hanno rovinato la vita…
Sorrisi, ero felice..li volevo vedere tutti morti.. intendo le mie prede.
L’ultimo  anzi il penultimo Black Out..
Vidi la mia seconda vittima.. si chiamava Samuele Mende, mi prendeva a calci e mi insultava.. dovevo fargli la stessa identica cosa.
Lo presi per la maglia e lo feci cadere dalla sedia.. gli diedi così tanti calci che non mi sentivo più le gambe.
Tremava, aveva paura di me, gli dissi:- Brutto pisciasotto hai paura di me?Ahahahah!- gli risi in faccia e poi il colpo finale una coltellata nello stomaco e poi nel petto.. doveva soffrire come avevo sofferto io.
Corsi in bagno.. ero sporca di sangue, ero terrorizzata all’idea che qualcuno mi scoprisse..
TOC..TOC.
Mi voltai, c’era di nuovo la luce..:-Chi è?Il bagno è occupato!-
-Mi scusi..-
Ero sicura ora mi mancava solo una persona.. Sandro Collare… il più crudele dei crudeli.
Uscì dal bagno ed un’ altro Black Out.. sapevo dov’era il bastardo… entrai in un’altra stanza.. era lì ad ascoltare la sua musica “house”.
Gli tolsi il suo I-pod e gli misi il mio, volume alto.. canzone Metallica - Battery.
-LE MIE ORE….- gli tappai la bocca con un calzino trovato in quella stanza.
Presi il mio I-Pod e ascoltai quella musica diabolica.
Incominciai a prenderlo a botte, ad insultarlo e per finire gli sputavo in faccia, lui faceva la stessa cosa a me e io ripagavo.
Presi il mio coltellino sorrisi, lui tentò di scappare.. lo presi per la maglia, lo stavo per strozzare…
-Brutto bastardo dove te ne vai, questo è solo l’inizio del tuo INFERNO!-
Mi uscì dalla bocca una risata malefica….
Lo picchiai,picchiai, perdeva sangue ….
-Adios, stupid boy- decisi di ucciderlo al momento, gli tagliai la gola, lo rasai e lo legai.
Ero felice, ridevo di gusto, li avevo uccisi tutti quanti… ero felice.
-Ecco questa è la mia confessione…- dissi al giudice.
-Uccidetela subito!Questa sarà la sua ultima cena!-
-Come quella dei miei ex ex nemici- sorrisi, ero pazza ma di nuovo felice.
 
 
 
 
Vi ringrazio per aver letto tutta la storia….
Bye!                              ^.^

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