Love is not good if it is not fight

di Shining Grint
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La realtà ***
Capitolo 2: *** Dubbi ***
Capitolo 3: *** Rosso di sera bel tempo si spera. ***
Capitolo 4: *** Latte & Miele ***
Capitolo 5: *** Love & News ***
Capitolo 6: *** Carpe Diem ***
Capitolo 7: *** Stupide Convinzioni ***
Capitolo 8: *** Crisi & Gelosia ***
Capitolo 9: *** Tradimenti ***
Capitolo 10: *** Voci & Corna ***
Capitolo 11: *** Chiarimenti?...No, grazie! ***
Capitolo 12: *** Lacrime & sorrisi ***
Capitolo 13: *** Non curanza. ***
Capitolo 14: *** Detto & Fatto ***
Capitolo 15: *** Passa Oltre ***
Capitolo 16: *** Lealtà &Illusioni ***
Capitolo 17: *** Coerenza ***
Capitolo 18: *** Luce & Ombra ***
Capitolo 19: *** Trappole & Inganni ***



Capitolo 1
*** La realtà ***


~ CAPITOLO UNO ~
LA REALTA’

Arrivò la sera tanto attesa, Harry camminava avanti e indietro per la sua stanza, aveva già preparato i bagagli per andare da Ron che lo aveva invitato alla Tana.
Era stufo di stare nella sua stanzina sdraiato pensando a Sirius e ai momenti, seppur rari, passati con il suo padrino, ragionava sulla sua stupida mania di voler sempre salvare tutti.
Rifletteva.
Stando alle parole di Albus Silente doveva scegliere: ’vittima o assassino?’, questa domanda lo tormentava.
Quando aveva ricevuto la lettera di Ron, invitandolo alla Tana, si era chiesto subito cosa avrebbero detto i suoi zii…era dal quarto anno che al solo sentire nominare ‘Weasley’ succedeva il finimondo!Invece eccolo lì ad aspettarli ansiosamente, era felice per tanti motivi:avrebbe rivisto i suoi due migliori amici e tutta la famiglia di Ron, era contento anche perché si sarebbe distratto, non avrebbe più pensato alla profezia; inoltre alla Tana si sarebbe sentito libero e felice senza dover pensare alla fine di Sirius.

Senza neanche accorgersene si era sdraiato sul letto e si era abbandonato ai ricordi e ai pensieri che gli balenavano in testa come piccoli cerbiatti che attraversavano il prato spiccando piccoli balzi.
Harry era decisamente cresciuto, rifletteva spesso, ma soprattutto si sentiva più grande, anche se, pensando a cosa gli sarebbe potuto succedere a Hogwarts avrebbe preferito, sicuramente, farsi rinchiudere da zio Vernon in una scatola da scarpe.
Lui però era Griffondoro e certe cose non le poteva fare, non gli poteva mai mancare il coraggio, inoltre lui era il famoso Harry Potter era colui che aveva salvato, sedici anni prima, la comunità magica, non poteva nascondersi solo per paura di una scelta.
Ciò che lo spaventava maggiormente, non era rincontrare per l’ennesima volta il Signore Oscuro, ma sarebbe riuscito ad ucciderlo?Se sarebbe morto lui cosa sarebbe accaduto al resto dei maghi? Si era scordato dell’arrivo dei Weasley e si stava interrogando, quando spuntò una Ford Anglia azzurra. Sulla macchina, in perfette condizioni, c’erano Fred, George e papà Arthur; si salutarono ed Harry si precipitò con tutto l’occorrente da loro.

Dopo qualche battibecco con i Dursley salì a bordo dell’auto magica e partì alla volta della Tana. Durante il viaggio i gemelli lo fecero morire del ridere, fin quando parlando di soldi gli venne in mente quanto era successo al Ministero.
Ebbe un flash di Sirius che veniva torturato da quel serpente gigante nella quale lui stesso si trovava intrappolato. Harry smise di ridere subito e iniziò a sudare freddo, un profondo senso di rabbia, dolore e angoscia s’impadronirono di lui e per un momento credette di impazzire. Fred e George se n’accorsero e proseguirono la conversazione facendo finta di niente, iniziarono a prendere in giro il professor Piton, ma ora Harry non riusciva più a ridere di gusto come prima, gli si era formato un nodo in gola e ogni volta che sorrideva gli faceva molto male, cercava di deglutire ma non riusciva ad eliminarlo, allora smise di ascoltare i gemelli e si addormentò.

Si svegliò, era mattina e mentre si stiracchiava cercò gli occhiali con la mano sinistra, ma non li trovò. Si stropicciò gli occhi e vide che non era nella sua stanza. Dove si trovava?
Ron entrò nella stanza e disse:
“Ciao Harry, benvenuto e ben svegliato! Sai ieri non abbiamo voluto disturbarti, sembravi distrutto!”
Harry lo fissò e pensò: Non era un sogno…sono veramente alla Tana.
Saltò giù dal letto e salutò calorosamente Ron che lo condusse in cucina per la colazione. Trovò Hermione già al lavoro, Ginny che beveva il latte, Charlie e Bill che chiacchieravano con il signor Weasley, li salutò uno per uno ed infine si sedette per mangiare.
Arrivò la signora Weasley che era sempre gentile. Passarono il resto delle vacanze insieme giocando a Quidditch e, quando capitava, studiando.
Era sempre preso da qualcosa o qualcuno per questo era tanto che non pensava a Sirius e alla profezia.
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***



Finalmente arrivò il penultimo giorno di vacanza e, mentre Ron ed Harry facevano i bagagli Ginny ed Hermione parlavano, improvvisamente Harry sentì:
“Lo so Gin, però quando ero in Bulgaria ci ho pensato tanto, e mi sono chiesta se è davvero possibile innamorarsi di qualcuno fino a quel punto. Magari poi …è solo uno stupido capriccio del mio cuore.”
Sentì la voce di Ginny risponderle:
“Non è che non vuoi accettare che tu sia veramente innamorata di…” SLAM!
“Ron sei scemo?Stavo ascolta…oh niente però sei proprio stupido!” sentenziò Harry.
“Ma cos’ ho fatto?Ho chiuso solo la porta…e si, mi è scivolata ed ha sbattuto, non sapevo che ti desse così fastidio!”rispose Ron perplesso.
“Stupido, non è che m’infastidisce, è che stavo ascoltando!”
“Ascoltando che?” rispose Ron sempre più perplesso.
“Oh niente, avevo solo caldo, lascia perdere..” uscì dalla stanza sperando di sentire ancora qualche stralcio di conversazione, ma tutto quello che udì fu solo la signora Weasley che urlava a Fred e George di non dare a Ginny né a nessun altro le merendine marinare.

Il mattino dopo si trovavano al binario nove e ¾ con i loro bauli.
Caricarono tutto sul treno e salutarono mamma Weasley, Fred, George, Bill e Charlie.
In lontananza Harry intravise un grosso cane che abbaiava e correva, immediatamente si bloccò, notò la stretta rassomiglianza a Sirius, o meglio a Tartufo…capì quanto negli ultimi mesi lo aveva trascurato, ma pensandoci Sirius non era più in vita, non poteva cercare di attaccarsi alla sua figura credendolo vivo, doveva accettare la verità: non lo avrebbe mai più rivisto.
Non poteva cercare di chiudere sempre gli occhi davanti alle vicende dolorose, doveva aprirli ed affrontare tutta la realtà con coraggio, con il coraggio di un Griffondoro.
Improvvisamente sentì la mano di mamma Weasley posarsi delicatamente sulla sua spalla e dire: “Lo so è dura ma sali sul treno e lascia qui le paure e i tuoi affanni…”
Harry le sorrise e mormorò un flebile grazie, salì sulla locomotiva che fischiò…ed eccoli alla volta di Hogwarts, che sei anni prima gli era sembrata una semplice avventura da intraprendere; ora gli sembrava molto, forse troppo di più.
Il viaggio sarebbe stato lungo, come al solito; era seduto vicino a Neville poiché Hermione e Ron erano nel vagone Prefetti.
Durante la cerimonia dello smistamento, il cappello parlante aveva intonato una canzone chiedendo di restare uniti contro il nemico.

Ormai erano arrivati da due giorni e l’indomani avrebbero iniziato regolarmente le lezioni. Harry si sedette sulla poltrona della sala comune aspettando di veder comparire tra le fiamme la testa di Sirius; quando si accorse a cosa stava pensando saltò in piedi e corse su per il suo dormitorio, rimproverandosi per aver ancora ceduto alle sue fantasie e ai suoi desideri.



###


Buongiorno, a tutti, ritorno con una nuova ff…
Vi devo informare che l’ho scritta prima che uscisse il sesto libro quindi, benché sia ambientata nel sesto anno del trio, non sono contemplate le svolte che ci sono state nel sesto libro…(Povero Silente!)un’altra informazione: non spaventatevi se sul genere c’è scritto ‘comico’ e siete davanti ad un ad una ff un po’ triste e malinconica, le cose cambieranno!(Se solo avrete la pazienza di aspettare qualche capitolo…)

Ringrazio di cuore Lisanna Baston per avermi aiutato nella stesura di questa ff!Grazie!!
Vorrei ringraziare tutti coloro leggeranno questa ff, per aver dedicato un po’ di tempo per sbirciare questa mia seconda storia, sperando sia migliore della prima e quindi che vi possa soddisfare…buona lettura!
Ah!Non pensiate che non ci sono coppie!...altrimenti non avrei messo questo titolo, solamente mi piaciono le sorprese! Sarei veramente lieta se qualcuno mi facesse sapere cosa ne pensa a riguardo,recensite, e seguite il seguito…

Shining Grint

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Capitolo 2
*** Dubbi ***


~ CAPITOLO due ~
Dubbi

Era lunedì mattina, erano le 6.30, Harry si alzò contro voglia e fece una doccia per lavare via le inquietudini e le angosce, s’infilò la divisa e scese per la colazione, anche se era decisamente presto.
Hermione si svegliò alle 7 si lavò e si vestì con calma, aspettò Ginny per scendere con lei. Ron, invece, si alzò alle 7.30 s’infilò la divisa lavandosi la faccia e si precipitò con la borsa giù per le scale: il primo giorno già in ritardo!

Fortunatamente avevano il Professor Ruf, perciò si poteva ancora permettere un’ora di sonno!Dopo la prima ora si avviarono da Madama Sprite, nella serra per la lezione di Erbologia, poi assistettero al corso della prof. McGranitt. Infine li attendevano due ore di pozioni, terrificante già il primo giorno di scuola.
Giunsero a pranzo esausti, così divorarono il pollo, le patate, i pasticcini…tutto!
Quando venne l’ora di un po’ di riposo Hermione non rimase con Ron ed Harry ma andò via con Ginny quasi in lacrime.
Ginevra Weasley era sempre stata brava a consolare tutti, ma quando Hermione piangeva risultava difficile anche a lei consolarla.
Ron e Harry si scambiarono occhiate dubbiose:
“Ehi, Harry io…ti giuro non ho aperto bocca, non le ho fatto niente!Se avessi voluto far qualcosa l’avrei fatto a Piton, con tutti quei compiti che ci ha dato…”
I due risero ed iniziarono a commentare le sue lezioni.
Ricaddero poi a bomba sull’argomento precedente:
“Dai Ron, stai tranquillo, non so che cosa non…devo ammettere però che è da un po’ di tempo che non sta mai con noi e appena scherziamo su chiunque lei scappa in lacrime!”
“Non so cosa dirti, le ragazze sono proprio strane!Non è che ..bho, si sia innamorata?Spero non di Vicky!” quest’ultima parola gli uscì un po’ calcata e accompagnata da una smorfia… Harry sbarrò gli occhi e prima di aprire bocca Ron aggiunse:
“Dai, non è così terribile innamorarsi!Di certo non mi riferisco a Krum…quello lì sì che è terribile…”
“No, scusa non intendevo dire che è terribile ma che…sì certo, innamorata, Ron ti ricordi, quando ti ho dato dello stupido?”
Ron era perplesso, rovistava nella sua memoria per cercare di trovare quale, fra le tante volte, gli aveva dato dello stupido.
“Emh, se devo essere sincero proprio no!”
“Come dai, quando sei entrato in camera sbattendo la porta e io ti ho, praticamente insultato?!”
“No, ti giuro, non mi viene in mente, forse tra un po’ mi ricorderò di quell’ennesimo trauma… Sai non c’è stata solo una volta in cui tu mi hai dato dello stupido, ogni giorno era sempre la solita storia!è difficile ricordarsi quali fra le tante….”.
Si sorrisero ed Harry capì che forse era meglio così, Ron non aveva questo gran tatto in fondo. Il moro prese la borsa e andò via dal cortile della scuola, si sedette nella Biblioteca di fronte al reparto ‘Streghe’ e iniziò a pensare.
-se Hermione, come ho sentito nella conversazione con Ginny è innamorata di qualcuno, devo parlarle, però non sono così sicuro di sapere chi sia il 'fortunato’ perché se piange è una faccenda complicata…- sbuffò, era giunto ad una conclusione veramente compromettente!
Tuttavia si fece strada tra le ragazze del primo, secondo anno che affollavano quel reparto e si diresse correndo verso l’uscita. Salutò Calì e Padma e, sempre correndo, si diresse verso la torre di Griffondoro, appena arrivato si diresse ai piedi del dormitorio femminile, chiamò Hermione un paio di volte, arrendendosi corse fuori.
Non sapeva neanche lui perché correva, ma ne sentiva il bisogno, si recò in ogni luogo che solitamente Hermione frequentava, ma non la trovò.
Nel tardo pomeriggio Harry e Ron si incontrarono per andare insieme agli allenamenti di Quidditch.
“Ehi, come mai questa faccia preoccupata?”
Harry non rispose, aveva la fronte aggrottata per lo sforzo; continuava a pensare dove e come poteva affrontare l’argomento con Hermione.
Durante gli allenamenti il ragazzo dai capelli corvini si era alzato un po’ troppo da terra, le nuvole erano basse così per lui fu facile nascondersi; era immerso nei suoi pensieri, quando qualcosa di luccicante passò velocemente davanti al suo naso.
Harry iniziò a seguire il boccino finché lo prese e scese a terra, informò il capitano, riliberò la piccola pallina e iniziò nuovamente il gioco.

Dopo circa una settimana Harry si decise: anche se Hermione non era più scappata via in lacrime, né aveva fatto finta di ignorarli le doveva parlare. In realtà non voleva crederci, così un pomeriggio si avviò verso il lago, si avvicinò a Ginevra Weasley e le chiese:
“Ginny, ehm, sai dov’è Hermione?”
“No!”
“é una cosa importante…”
Ginny si girò verso le sue amiche, ignorandolo, e disse:
“Uffa, è in biblioteca…”
“No, non è in biblioteca!Ci sono appena stato. Ginevra per favore…”
“Eh, va bene, è nel bagno femminile del primo piano”
“Grazie. Mi posso fidare?”chiese preoccupato Harry.
“Fa come ti pare”
Una risposta che non si sarebbe aspettato, corse via comunque, per raggiungere quel bagno che, quattro anni prima, aveva frequentato così spesso…dove poi Ginny aveva rischiato di lasciarci la pelle…
Sospirò…”ehm, Ginny…Ginny…”
Era già arrivato!Aveva corso così veloce, aprì la porta e chiamò Hermione; improvvisamente la vide seduta sul davanzale con Ginny e Mirtilla Malcontenta. COSA STAVA SUCCEDENDO?
Hermione seduta sul davanzale?Con Mirtilla e Ginny?
Si stropicciò gli occhi e vide che non c’era nessuno.
Si agitò: aprì un rubinetto funzionante e si sciacquò la faccia.
Non c’era nessuno.
C’era solo il silenzio, nient’altro…
Era da molto tempo che Harry non provava angoscia e timore.
Sentila voce calda di una ragazza sussurrargli:
“Ehi, perché ti spaventi?Capita a tutti prima o poi di morire o no?Chi sei?”
Quello era stato il primo incontro, con Mirtilla Malcontenta, del sesto anno e sinceramente ne avrebbe fatto volentieri a meno!
Quando il ragazzo si girò per mostrare il suo viso alla ragazza, ella iniziò a brontolare:
“Uffa, ma potevi dirmelo che eri tu, non ti avrei spaventato”gracchiò.
Harry era già abbastanza lunatico nell’ultimo periodo perciò tagliò corto chiedendole dove fosse Hermione.
Lei rispose che: era uscita da poco e si era avviata verso il dormitorio.
Harry non disse nulla, con tutta calma si diresse nell’ala nord.
Cercava di concentrarsi, riprendere la pazienza e formulare mentalmente quando qualcuno disse:
“Ehi, Potterino non consoli l’amichetta del cuore?”
Harry soprappensiero rispose con molta tranquillità, senza badare chi aveva aperto bocca:
“No, problemi?risolviteli!”poi rifletté, alzò la testa e vide Draco Malfoy che lo squadrava da capo a fondo cercando di capire in quale altro punto del suo corpo ci sarebbe stata bene un’altra cicatrice.
Il biondo aveva proprio quell’espressione e Harry decise di riguadagnare punti dicendo: “La sto cercando!Ma da quando ti prendi cura degli altri Malfoy?Sopratutto parlando di Hermione Granger?!”
“Da sempre Potter…”
Gli angoli della bocca avevano preso una strana curvatura, il suo sogghigno era carico di…sfida. Sfida?Harry spalancò gli occhi e balbettando chiese:
“Da sempre che?”ma quella domanda vibrò libera nel corridoio, poiché Draco Malfoy era già andato via, accompagnato da una ragazza alta magra e con lunghi capelli neri e ovviamente seguito da Tiger e Goyle.
“Cielo, mi mancava solo questo!Io che ho le allucinazioni, Malfoy che mi risponde a quelle domande in uno strano modo, io che…Santo Merlino…parlo da solo!”
Iniziò a correre, quando entrò nella Sala Comune riconobbe una testa che sbucava da dietro la poltrona, di fronte al caminetto. Sospirò e si avvicinò:
“Hermione, hai già fatto i compiti?”
“Mh”
“Lo prendo come un sì, posso parlarti?Ho tante cose da chiarire”
“Mh”
“Anche questo un sì?Allora, inizio. Però guardami mi sembra di parlare con una persona a cui le parole entrano da un orecchio ed escono dall’altro!...Hermi?!”
“Ci sono ‘sta tranquillo”
Il ragazzo si era seduto di fianco a lei e stava guardando il fuoco che scoppiettava; la sua mente era troppo affollata, non riusciva a mettere in ordine i pensieri per poi spiegarglieli. Sembravano ore quelle che trascorsero la ragazza stava seduta silenziosa, ogni tanto cambiava posizione, le gambe accavallate e la testa appoggiata sulla mano oppure i gomiti sulle ginocchia e fra le mani il viso che attento scrutava il fuoco nel caminetto.
Harry non sapeva assolutamente da che parte iniziare, poi si schiarì la voce e incominciò:
“Ehm, Hermione allora, vedi è da circa un mese, dopo che siamo arrivati alla Tana che sei così…così strana-si interruppe e pensò se doveva accennarle o dirle il discorso che aveva sentito o no, poi cercò di fare del proprio meglio e disse:
“Cosa ti è successo?Ogni volta che stavi con noi, appena iniziavamo a scherzare scappavi via…non so…c’è qualcosa che non va?”
“Sì”, detto questo agitò la bacchetta e ogni libro entrò silenziosamente nella sua borsa.
“Buonanotte Harry, scusa ma ho sonno!”
“Ma Hermione aspetta, per favore un attimo”
“Cosa dovrei aspettare?-rispose seccata.
“Beh, ti devo parlare, o meglio finire di parlare, è da tanto che vorrei,ma…non trova mai il momento giusto!”
“Sì, fare i tuoi comodi li chiami ‘momenti giusti’?Ma quando mai hai cercato di parlarmi?Quando?”
“…”Harry si accorgeva sempre di più della fatica di Hermione che si era portata appresso in tutti quei mesi, e di quanto lui non avesse fatto niente; perciò non rispose e la sua espressione era triste, mentre lei rispondeva:
“Mai, è questa la risposta!Se sto così male forse ci sarà un perché non credi?”
“Scusa, infat…”
“Scusa un corno!” Hermione si era decisamente arrabbiata e si stava sfogando con lui, poi lei capì che forse aveva esagerato e le lacrime iniziarono a scorrerle sulle guance e disse:
“Oh, scusa Harry è che…”la borsa le cadde a terra.
Harry si avvicinò le diede un fazzoletto e l’abbracciò; Hermione inizialmente s’irrigidì poi si lasciò andare, si sfogò e allora le sue sottili braccia circondarono il suo migliore amico, mentre i suoi occhi lasciavano cadere grosse lacrime.
Dopo parecchi minuti, lui chiese:
“Hermi cosa ti succede?”
“Niente, non ti preoccupare alla fine sì è importante però…”
Harry era stupito: nella stessa frase le aveva detto che non le era accaduto niente però che le era successo qualcosa alla quale non dava molta importanza!
Sorrise ed esclamò:
“Ti è successo qualcosa!Lo so che sono un po’ ottuso, però vorrei aiutarti, anche se Ron lo vorrebbe. Perciò se ti va puoi parlarne con noi due no?”
Hermione al sentire la proposta iniziò a piangere ancora di più.
Possibile che non capiva?
Beh, evidentemente sì.


###


Buongiorno!! Ecco qua il secondo capitolo!
Per il ‘comico’ dovrete aspettare il prossimo capitolo!! Per il resto sono curiosa di sapere cosa ne pensiate, suggerimenti & consigli sono ben accetti!!
Povero Harry…direi che ultimamente sta diventando un po’ troppo sagace ^_^! Grazie a tutti i lettori! Grazie a:
Kristel Diggory’80:grazie mille, si spero di continuarla bene!Leggi il seguito mi raccomando!(quando ho letto che c’era una recensione mi sono illuminata!grazie tante davvero!)
Lisanna Baston:che dire?Beh, ti ringrazio molto ancora!continua a seguire e a recensire!I tuoi aiuti…sono MOLTO ben accetti!^__^
Al prossimo capitolo!
Shining

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Capitolo 3
*** Rosso di sera bel tempo si spera. ***


~ CAPITOLO TRE ~
Rosso di sera bel tempo si spera

Quella sera era andata via porgendogli la domanda che si era posta.
Era corsa a dormire, ringraziandolo.
Si era sentita sollevata perché comunque lui se ne era accorto, ma non le piaceva il fatto che anche Ron l’avesse capito.
Alla fine aveva la certezza che non era così stupido!
Harry, invece, quella sera era rimasto un po’ di stucco, si sentiva inutile ma soprattutto uno stupido.
Quando aveva sentito Hermione rivolgerle quella domanda, si era sentito proprio uno straccio!
Lui che pensava di poter aiutare la sua migliore amica, che invece gli aveva detto che non aveva capito nulla o quasi.
Ma com’era possibile?
Lui credeva di aver afferrato tutto e di poterla, in qualche modo salvare da chiunque le stesse facendo del male. Lui pensava di poterla salvare, sì allora era proprio una sua stupida mania; non aveva capito niente.
Non poter difendere gli altri era la cosa che più lo infastidiva, figuriamoci poi se si trattava della sua migliore amica!
La notte era passata lentamente ed Hermione aveva sognato le reazioni di Harry, perciò la mattina svegliandosi aveva deciso che non lo avrebbe né trattato male né da sciocco.
Il morale di Harry era sotto le suole delle scarpe, mentre si vestiva peggiorava e mentre cercava di svegliare Ron dal suo dolce letargo scendeva sotto i minimi storici.
Ron si era finalmente lavato e vestito, ed insieme scendevano verso la Sala Grande, ed Hermione e Ginny si stavano dirigendo verso la Guferia.
La ragazza dai capelli rossi era molto assonnata, stava progettando qualcosa e ogni sera tornava molto tardi, forse sin troppo.
Hermione iniziò a raccontarle l’accaduto della sera precedente, poi le spiegò il sogno e cosa aveva in mente di fare quella mattina.
“Gin, mi stai ascoltando?”
“No”
“Ah, grazie!”
“No, stavo scherzando. Ti sto assolutamente ascoltando!Hai detto: penso che Harry ci sia rimasto molto male per questo non vorrei farlo sentire inutile e stupido!Così ho deciso che oggi lo ringrazierò…questa è stata la tua ultima frase, o no?!”
“Non proprio!”
Riiniziarono a parlare mentre arrivavate alla Guferia Ginny spediva una lettera a sua madre per sapere qualcosa di Percy.
Tornando alla Sala Grande per la colazione si accorsero che qualcuno le seguiva, Hermione si girò e scagliò un incantesimo verso un punto imprecisato del corridoio, quando qualcuno esclamò:
“Ahia, cazzo scotta!”
Un’altra voce disse:
“Spegnilo idiota!Brava piccola Mezzosangue hai proprio una bella mira!”
“Grazie, ma non ho bisogno dei complimenti di uno che mi segue…”
“Seguire?”chiese spavaldo
“Sì, tu mi segui- e lo indicò- egli mi segue –e indicò gli altri due ragazzi- voi seguite!Afferrato il concetto?”
Dopo aver spiegato che si era un po’ stufata di avere un furetto attaccato ad un piede come se fosse la palla legata ai carcerati si voltò e riprese a camminare.
Ginny le chiese preoccupata:
“A me non mordi, vero?!”
Hermione sorridendo scosse la testa
“Granger, non si rivolgono le spalle ad un ragazzo senza salutare sai?”
Hermione sempre camminando e guardando di fronte a sé rispose:
“Grazie per il ripasso delle buone maniere. Ma se fossi in te, oltre a suicidarmi –sussurrò all’amica-, guarderei il tuo amico!”
Infatti si sentiva un lieve odore di bruciato e quando Malfoy si girò vide Tiger e Goyle inginocchiati a terra, che soffiavano sul mantello cercando di spegnere il fuoco.
“Ma quanto siete stupidi?!Non dovete soffiarci sopra!Mmmh che nervi!”
Con un piccolo movimento della bacchetta spense il fuoco, ma voltandosi si accorse che le due ragazze erano ormai scomparse.
Arrivate a tavola si sedettero ed Hermione scioccò un bacio sulla fronte di Harry e, successivamente, si sedette accanto alla Weasley; non salutò Ron semplicemente perché aveva la faccia sul tavolo e stava beatamente russando.
La mattinata si era svolta normalmente: per Hermione prendendo appunti, per Ron dormendo e per Harry pensando.
Si sentiva un po’ meglio, la ragazza lo aveva trattato meglio,decisamente, non da arrabbiata come lui pensava…
Il pomeriggio erano in Biblioteca, Ron per la prima volta in tutta la sua vita stava cercando un libro, ed Hermione colse l’occasione per distrarsi:
“Grazie Harry. Ieri sera ti ho trattato male e ora volevo ringraziarti. Non so se è il caso che io ti dica il perché ho uno strano comportamento…bho…”
Harry intervenne:
“Beh, non sentirti obbligata!In fondo non sono sicuro di voler sentire di chi sei innamorata!Perchè potrei rimanerci secco!” Sorrise.
Hermione sentì una lieve stretta allo stomaco che le fece capire che Harry aveva centrato il problema.
“Da quando l’hai capito?”chiese scoraggiata
“Beh, stamattina durante le lezioni ho ri-impastato tutti i ricordi e, ho dedotto che forse il problema era quello!”
“Ah, ricordi?Quali?”chiese sospettosa
A questo punto il ragazzo si trovava in difficoltà. Non poteva dirle di aver ascoltato una conversazione tra lei e Ginny. No, proprio non poteva…ma cosa inventare?Era decisamente in difficoltà.
“Allora?!”
“Ehm” stava iniziando ad arrossire, cosa che lo metteva ancora più criticamente in difficoltà, e anche ad imbracarsi per tentare di scalare i vetri più lucidi e scivolosi che esistessero; quando arrivò Ron.
Appoggiò un libro sul tavolo:
‘Il cavaliere & il manico di scopa di Telma Lecole.’
Harry sorrise e riprese a respirare, Hermione infastidita dal suo arrivo sbottò:
“Ma scusa tu non dovevi cercare un libro per Erbologia?”
“Sì, però questo mi sembrava più interessante!”
“Ron!”
“Beh, è vero, Harry tu che ne pensi?”
Che sei un grande, mi hai salvato dall’orlo del burrone!
“Ehm, sì sì,bello!”esclamò
“Fila immediatamente a prendere il libro giusto. VAI!”
Harry si sentì male; cosa le raccontava ora?Scosse lentamente la testa guardando Ron con occhi supplicanti, ma l’amico gli fece un gran sorriso e si girò; oltre a maledirlo, Harry, si sentì svenire.
Il ragazzo rosso prese un secondo volume che era sul tavolo accanto e fece ritorno sorridente, quando poco prima Hermione aveva aperto la bocca dicendo:
“Harry, allora, quali ricordi?” ma dovette richiuderla subito, poiché si trovò sotto il naso un libro di Erbologia:
‘Il dizionario delle erbe, piante, fiori ad uso medicinale. Di Julia Darrell’
Harry stava per alzarsi andando ad abbracciarlo e a sbaciucchiarlo poi si accorse che, forse non era il caso, così gli sorrise facendogli l’occhiolino. Ron ricambiò.
Entrambi amavano quella complicità!
Hermione non disse più nulla e così studiarono fino a tardi.

Harry e Ron si avviarono al campo di Quidditch.
Quando vide la Weasley si precipitò da lei, mentre Ron andava avanti tranquillo.
“Ascolta, posso parlarti?”
“Ti sembra il momento adatto?!
“…beh…”
“Io direi di no, non vedi cosa ho qui?Tre sacchetti per mano, sono leggermente pesanti!”
“Ok, solo una cosa: Hermione è così perché è innamorata?”
“Oh, sei sagace però!”
Bingo!Harry stava esultando, però capì che non poteva chiederle di più.
La baciò, la ringraziò e corse via; dopo cinquanta metri si accorse di aver baciato Ginevra Weasley così lasciò cadere la borsa a terra e tornò indietro.
Baciò nuovamente Ginny che disse:
“Ma…”
“Shh.Non dire niente…lo so che ho fatto una cavolata, per cui mi stavo riprendendo il bacio di prima…non penso che tu abbia gradito…!”
Ginny alzò un sopracciglio come dire ‘no?!’.
Improvvisamente Harry si senti tirare per il cravattino, si trovò così vicino a lei che, quando gli disse:
“E che ne sai tu?!”
Non riuscì neanche a distinguere le parole.
Chiuse gli occhi e il tempo fece il resto, si sentiva leggermente caldo, erano ancora abbracciati, quando udì una voce urlare:
“Ehi, Harry muoviti, gli allenamenti sono già iniziati da quindici minuti!Sbrigati altrimenti ci puniscono!”
Si staccarono e Ginny gli accarezzò il viso sorridendo e il ragazzo mormorò un:
“Scusa…”
Voltò le spalle e corse verso la borsa che aveva lasciato nel bel mezzo del prato; pensò poi –ma perché devo correre al diavolo le punizioni!Ora che sono al settimo cielo dei castighi proprio non me ne frega nulla!- sorrise e cadde.
Era arrivato alla borsa sì, si direbbe di sì!

***


Quella sera Hermione, seduta di fronte al caminetto, parlava con la sua migliore amica.
“Sì, Gin mi sono un pochino convinta. Quando ero in Bulgaria non facevo altro che pensare a Ron.
Durante questi mesi vederlo lì, seduto di fianco a me come un semplice amico mi faceva male, molto male!Pensare che lui non prova quello che provo io per lui mi fa sentire immensamente triste, ma ha ragione!
Siamo amici da cinque anni e non si può pensare che tutto cambi così per così.
Però ora mi sono convinta che, per adesso,mi va bene vederlo, ogni giorno!
Quando non ce la farò più vedrò…”
“Finito?”
“Ah, ehm sì direi di sì” disse Hermione un po’ scocciata.
Ginevra Weasley era una ragazza testarda, comprensiva e simpatica; si alzò e abbracciando Hermione disse:
“Hermi mi sono baciata con Harry!Ssssssssiiiiiiiiiiiiiiii!”
Era euforica, a dir poco, e questo l’amica lo capì dal fatto che stava morendo soffocata.
Era impazzita, quando mollò la presa (Hermione iniziò a respirare) iniziò a saltellare per tutta la Sala Comune si fermò davanti al caminetto chiedendogli:
“Eh, sono grande mh?Sì, sono Ginevra Weasley cheese!”
“Ehm, Gin guarda che nessuno ti sta facendo una foto, smettila!Mi sembri un grillo!”
“Ho un bel soggetto, Granger lasciala fare queste foto sono bellissime!”
“Colin ma cosa stai facendo?”
“Eh?Devo fare un piccolo articoletto sulle forme di patologia mentale!Sai, per il primo numero del giornalino di Hogwarts!”
“Colin per favore!” Hermione stava iniziandosi ad arrabbiare…
“Va bene Signorina Granger me ne vado…”
“NO, dammi la macchina fotografica!”
“Noo, ti prego, ti supplico!”
“COLIN TI HO DETTO DI DARMELA!”
“Wow, dichiarazioni amorose?!Hermione contieniti!Almeno prima lo inviti fuori, ma non così spudoratamente non pensi?!”
“Dean, Seamus state zitti!” ribadì al quanto seccata il Prefetto.
“Sì, sì leviamo il disturbo –passando vicino a Colin gli sussurrarono- ehi, sei un genio, non c’è riuscito nessuno oltre a Krum!Ce l’hai fatta!”
“BASTA!Seamus, Dean sparite!Lasciate che risolva la questione da sola!”
“Oh, un invito a lasciarli soli!Ginevra vieni via, non possiamo rovinare quest’atmosfera di ehm…intesa…!”
“RAGAZ”
“Ok, ok andiamo!”dissero i due ridacchiando.
Quando Hermione si accorse che Colin era scomparso ormai era troppo tardi.
“Lascia perdere Hermi!Possono fare quello che vogliono ora!”
“Ma”
“Shh, ora ti spiego com’è accaduto!”
Si sedettero comodamente sul divano; era tardi, quando finirono di parlare e poco prima che il ritratto si aprisse Hermione le aveva chiesto:
“Ma secondo te, lo devo dire a Harry?Non so se sia il caso di dirglielo!”
“Bah…”
Si raccolsero entrambe in silenzio per lasciare al cervello un po’ di lavoro, quando entrarono i due ragazzi chiamati in questione.
“Buona sera!”
Nessuno dei due si accingeva a risponderle e quando passarono vicino alle poltrone occupate dalle due ragazze li videro sporchi, infangati e bagnati.
Ron aveva una faccia che lasciava comprendere che fosse morto qualcuno.
“Che cosa avete?” chiese Hermione sconcertata alla vista dei due.
“Ci hanno fatto fare venti giri di campo correndo, poi abbiamo dovuto fare esercizi proprio da Babbani!Erano faticosissimi!Come se non bastasse mi hanno colpito con la pluffa una quarantina di volte!A Harry non importava nulla, non so che cos’ abbia, arriva in ritardo di trenta minuti e –Hermione e Ginny si scambiarono delle occhiate felici- non gli importa niente, mentre facevamo il ventesimo giro sorrideva ancora, come nel primo, con una faccia da ebete!Manco avesse baciato la ragazza dei suoi sogni…”
La conversazione si spense e lasciò spazio all’imbarazzo, Harry era viola così come Ginny e Ron che si era accorto di aver detto qualcosa di non-troppo a posto!
I due si avviarono nei dormitori, mentre le ragazze si guardavano, scoppiando a ridere e si abbracciavano.
La Weasley si sentiva morire di felicità, era tanto che non si sentiva così leggera!


###


Buongiorno!Ecco il terzo chap. Beh spero che lo gradiate…
Ringrazio le persone che leggono questa ff e ringrazio chi recensisce:
Lisanna Baston:da quando l’inglese???Questo chap è il mio preferito!^__^ u-u-u finalmente Harry si è svegliato!!Si in effetti l’inizio è veramente *--* triste!!Non so come ho fatto ha postare questo chap oggi sapendo che domani abbiamo una sfilza di compiti in classe…ma non potevo resistere…Ron nell’ultimo pezzo è un po’ un bamba!!
DarthSteo:grazie mille!Beh, credo che ora abbia risolto tutti i tuoi dubbi sulle coppiette...anche se…eh eh…con il prossimo chap. Sarà spiegato tutto.
Kristel Diggory: Grazie millissime!Sono contentissima di ritrovarti!!! Grazie veramente per i complimenti, quando ho visto che avevo 5 recensioni ho iniziato a saltellare per la stanza!Beh, spero di aver imboccato la strada che più ti piace…
Anch’io adoro le ff che ti tengono sulle spine e un po’ contorte!

Grazie a tutti!Ricordatevi di recensire e di dirmi la vostra!!!
Avviso: a chi non piace il miele consiglio nel prossimo chap. di portarsi dietro l’ombrello…gronderà un po’ di miele…sarà un po’ melenso, ma non vi preoccupate senza esagerare…io non lo tollero molto!^__^
Shining

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Capitolo 4
*** Latte & Miele ***


~ CAPITOLO QUATTRO ~
Latte & Miele

Rimanevano ancora qualche perplessità a Hermione: Erano insieme Ginny ed Harry?
Ronald Weasley non aveva saputo nulla quella sera, era troppo stanco.
Il giorno dopo si svegliò quindici minuti prima che le lezioni iniziassero, tra le altre cose aveva due ore di pozioni!
In preda al panico iniziò a maledire qualunque cosa gli intralciava il passaggio per arrivare al lavandino.
Si accorse che la borsa era vuota, prese la bacchetta e sperò di riuscire a fare l’incantesimo giusto. Lo pronunciò e, divertito dal fatto che era riuscito ne disse un’ altro.
Prese la borsa e si catapultò nell’aula di Pozioni.
‘Perché non ci si può smaterializzare da una parte all’altra del castello?Perchè?’ piagnucolò.
Prese posto nella classe e aspettò, due minuti e sarebbero arrivati. Eccoli.
Vide Hannah Abbott, Prefetto di Tassorosso, stupito guardò la tabella dell’orario, mentre l’aula si riempiva.
‘Ma io non ho lezione con i Tasso, c’è qualcosa che non va…’pensò
“Oh no, ho sbagliato!Oggi è Mercoledì, alla prima ora ho Storia della Magia!Dopo c’è Piton no, due ore no, fatemi uscire permesso…”
“Ciao Ron cosa ci fai qui?”
“Ciao Hannah, ho sbagliato classe, ti spiegherò poi…ora scappo, se mi becca Piton sono morto!A dopo”
“Salve Ronald Weasley, come mai da queste parti?Avevi voglia di venirmi a trovare?” chiese sarcastico il professore
“No, io veramente…”
“Ah, comprendo avresti voluto stare qui tutte e due le mie ore!Prego, prenda pure posto signor Weasley”
“Mi scusi, ma ora io DOVREI essere nell’aula di Storia della Magia!”
“Che male c’è se fai due ore?”
Rassegnato si sedette nel primo banco più vicino: di fronte alla cattedra.
Ron si chiese che razza di sfiga quella mattina lo stesse perseguitando…
“Mi dica signor Weasley, qual è la pozione contro i lupi mannari?La spieghi a tutta la classe.”
‘No, non è possibile!Sì, ora mi sveglio, faccio una balla doccia e vado a fare colazione.’
Si stropicciò gli occhi e vide che la figura del professore di Pozioni non spariva, non era un incubo, era la realtà.
Severus Piton non eccedeva in quantità di pazienza.
“Weasley, dove crede di essere?La trovo nella mia classe a parlare con Abbott per di più finge anche di dormire mentre io gli parlo!Si svegli, venga qua e mi descriva gli oggetti per una pozione calmante da somministrare alle persone prossime alla trasformazione in lupi mannari!”
Ron non sapeva cosa fare, non l’aveva ripassata ed ora cercava di ricordarsi almeno un ingrediente, non sapeva nulla…
“Aglio” esclamò
Piton divenne pallido di collera e su tutte le furie inveì:
“Bene, continua a prendere in giro questa materia e poi vedremo che riderà di più tra me e te alla fine dell’anno. Bene, d’ora in poi sconterai una settimana, sotto la MIA vigilanza, di punizioni.”
La classe era atterrita, ma più di tutti lo era Ron, era come se qualcuno l’avesse sbattuto giù dal suo adorato letto e l’avesse messo in una palestra come pungiball. Tutti tiravano più pugni possibili per allenarsi e farsi i muscoli.
Tirò avanti per tutta la mattinata la sera arrivò distrutto a cena, aveva fatto tre temi lunghi due metri ciascuno. Quando vide del cibo incominciò a mangiare cercando di guadagnare le calorie perse.
La sera cercò il professore per la punizione che, impegnato con Draco Malfoy rispose in malo modo:
“..sì, sì la punizione la sconterai da settimana prossima…”
Si avviò nel dormitorio e si mise a dormire.

Sabato Hermione stava chiacchierando con Ginny, quando arrivò Harry che chiamò la rossa e scomparvero.
“Ciao Harry, come va?” chiese sorridente la ragazza
“Gin ascolta, non possiamo continuare così, dobbiamo chiarire la faccenda. Ascoltami, io…”
“Sì Harry!”disse convinta lei
“Cosa?”
“è la risposta alla domanda che mi volevi fare, - la ragazza accarezzò i capelli ribelli del ragazzo- sì insomma lo sanno tattiche aver fatto Occlumazia non ti è servito a nulla!Ti si legge in faccia!”
“Davvero?”
“Sì”
“Oh, a volte è un bene no?Stavo già facendomi mille domande…per chiederti se l’anno prossimo ti andava di sostituirmi come cercatore!”
Ginny non ci poteva credere!Pensava che lui le avrebbe chiesto di mettersi insieme…le sue labbra tornarono distese, era indignata.
La sua espressione cambiò, stava per scoppiare in un pianto frenetico, era rossa per lo sforzo…non riusciva a trattenere né la rabbia né la delusione. I suoi occhi divennero lucidi, non ce la faceva…scese una lacrima…un’altra.
“Ehi, Gin ci sei cascata!Dai, Volevo chiederti quello che hai pensato tu, ma magari non è neanche la domanda, ma credo tu sia molto più intelligente di me!”
Sul volto della ragazza ricomparve un bellissimo sorriso, mentre le lacrime uscivano dai suoi grandi occhi.
“Non farlo mai più, sì lo so che ti vergogni, ma la domanda è…beh se vogliamo stare insieme”
“No” disse Harry serio.
Gli arrivò un pugno nello stomaco, Harry annuì (prima che Ginny lo pestasse a sangue), allora strinse a se la ragazza piangente, restarono abbracciati poi Ginny si mosse:
“Cosa c’è?”chiese Harry.
“Baciami”
La rossa piangeva ancora e il ragazzo dai capelli corvini s’intenerì e la baciò proprio nello stesso luogo dove diversi anni prima un ragazzo anch’egli dai capelli corvini abbracciava e baciava una bella ragazza dagli occhi verdi proprio come Harry.
Lily Evans e James Potter iniziavano così la loro storia.
Un bacio dolce, Harry solo in quel momento capiva cosa si era perso in ben cinque anni a Hogwarts.
Passarono il resto della loro giornata in giro per il parco, il clima era ancora caldo, in fondo era ancora settembre, il 30 settembre.
Data che né Harry né Ginny avrebbero dimenticato facilmente. Per il parco incontrarono numerose coppiette che girovagavano.
Quando meno se l’aspettavano scorsero Lavanda Brown passeggiare per mano a Justin Finch-Fletchlay, Tassorosso.
“Wow li hai visti?Che carini…” sostenne Ginny.
“Sì, ma siamo più belli noi…”
Così dicendo si baciarono ancora.
Arrivarono a cena più contenti che mai, entrando in Sala Grande potevano sentire una strana atmosfera, felice.
Mangiarono con calma poi Hermione guardò incuriosita Ginny le scrisse un biglietto: ‘Credo dovrai spiegarci molto…’ la rossa alzò la testa e vide le ragazze, Lavanda, Calì ed Hermione annuire. Ridendo si avviarono nei dormitori con una vaga impressione che quella sera non avrebbero dormito a lungo.
Si sedettero sul letto ed iniziò Ginny:
“Oh ragazze…oggi 30 settembre io e Harry Potter ci siamo…”
Tutte le ragazze stavano già applaudendo a quella piccola ma grande Weasley che in piedi sul comodino parlava.
“Beh ecco…ci siamo picchiati…”
Tutte si fermarono, Ginny scoppiò a piangere si buttò sul letto.
“Ma Gin scusa ma…”
Continuava a piangere aveva quasi gli occhi gonfi, tutte la stavano consolando, quando: “Non è vero!-disse saltando ancora sul comodino- ci siamo messi insieme…”
“Wow, grande Gin…yooo.La prossima volta evita però, ci hai fatto veramente spaventare un sacco!” tutte applaudivano a:
“Sono grande eh?!Sono Ginevra Weasley…cheese!”
“Brava Gin…”
“Beh la spiegazione è che Mercoledì ci siamo baciati e poi oggi per chiarire…abbiamo continuato!”
Scoppiarono a ridere, la rossa intanto raccontò velocemente l’accaduto poi esclamò:
“…ma credo che la parola debba cederla a Lavanda, un’altra concorrente del club ‘Diamoci una mano’”
‘Diamoci una mano’ era il club, per l’appunto, organizzato da diverse ragazze per aiutarsi a trovare un ragazzo; era una cosa simpatica…l’avevano inventato Ginny e Tess, ragazza Corvonero. Guardarono incuriositi Lavanda che diventando un po’ rossa ammise:
“Sì…ehm, beh io…oggi…è successo che io e Justin ci siamo…messi insieme…”
“E tu non ce l’hai detto?!”
“Beh…era da un po’ di tempo che ci piacevamo, ma non avevamo mai affrontato il discorso da migliori amici, così tra paura & Co. Ci siamo decisi…e ci siamo detti la stessa cosa!...così ora siamo insieme!”
Hermione si era bloccata…ennesima pugnalata al cuore… ‘beh, però almeno una speranza ce l’ho’ pensava.
“Lavanda sei forte!”le ragazze sorridevano ad applaudivano così Calì iniziò a parlare, tanto sapeva che prima o poi l’avrebbero scoperto ed era inutile tenerlo nascosto…
“Io non sono PROPRIO insieme a Terry, però lo trovo molto…beh insomma mi piace. Durante l’estate ci siamo visti, visto che mia sorella lo conosce molto bene (Padma Patil è di Corvonero proprio come Terry Boot) e…abbiamo avuto modo di conoscerci meglio!”
“Eh brava la nostra Calì che se la fa con Terrì!” già si alzavano cori da stadio, quando poi Lavanda disse:
“Bene, visto gli eventi abbiamo comprato qualche burrobirra…insomma per questo giorno così...memorabile…!”si scatenò il putiferio.
Hermione era l’unica che quella sera non aveva parlato dei suoi, come dire, amori?
Ma non accennava a parlarne, in fondo si sentiva divertiva molto di più a stare con quelle altre tre semplici ragazze a bere una buona burrobirra sotto le coperte ridendo e cantando.

***



Nei sotterranei della Scuola di Magia c’era, anche lì, una specie di festa ristretta.
Era successo qualcosa anche a loro, ai Serpeverdi.
Nella camera di Draco Malfoy, Blaise rideva a crepapelle così come il proprietario della camera. Erano un po’ ubriachi: due bottiglie di Firewhisky erano poste sul comodino con eleganza.
Un momento prima Draco aveva raccontato cosa era successo…lui e Pansy, sì, un’altra delle innumerevoli coppiette che quel giorno si era formata.
Si poteva pensare che Malfoy fosse una persona fredda, e non sarebbe sbagliato, ma in fondo anche a lui poteva piacere qualcuno.
“Non è che noi Serpi dobbiamo solo strisciare eh?!Possiamo fare ciò che ci pare, pure scopare!” “Ah,ah!” ridevano di gusto per ogni cosa che l’uno o l’altro diceva.
Avevano ragione però, perché loro, la casa più temuta e disprezzata di Hogwarts, non potevano essere capace di AMARE?
Finalmente Pansy Parkinson, ragazza dai capelli neri occhi scuri, bella, snella e alta dal carattere esuberante, energica, scaltra ed elegante ma allo stesso tempo introversa, forte e sicura di se ; lei che veniva definita una pantera si era persa con Draco.
Erano insieme.
A molte persone ciò non andava giù, ma loro due erano quasi complementari,si completavano nella loro perfezione. I Serpeverdi venivano visti come persone senza macchia né difetti, il ritratto dell’eccellenza; è vero, vederli così sicuri e non scomposti faceva pensare a tutto ciò.
Questa era l’opinione pubblica di Hogwarts su quella casa.
Ovviamente c’erano delle eccezioni che confermavano la regola: Tiger e Goyle,sembravano messi lì per caso, due tontoloni, di sicuro non molto furbi né perfetti…ma erano solo due casi!

Quella sera anche Ronald Weasley apprese che sua sorella e il suo migliore amico erano insieme, così anche nel dormitorio maschile si festeggiava.
Poche persone quella sera avevano dormito normalmente, una netta minoranza; la mattina di domenica il risultato era evidente. La Sala Grande stava iniziando a riempirsi alle dieci di mattina…ognuno parlottava con i propri amici.
Nella Sala Comune Griffondoro: Harry aveva appena messo piede sul freddo pavimento, quando arrivarono Lavanda e Calì:
“Congratulazioni Harry, non ce la consumare eh?!” sorrise, subito dopo scesero Hermione e Ginny
“Ciao Harry, Ron c’è?” chiese la ragazza per non sentirsi di troppo tra la coppietta
“Ciao Herm, no Ron sta ancora dormendo…è su…se ce la fai sveglialo!”
Velocemente Hermione li lasciò soli dirigendosi verso i dormitori maschili
“Ciao Harry dormito bene?”
“Certo, dopo una giornata come ieri…come avrei potuto non dormire bene?”
Si diedero un bacio frettoloso e si avviarono a fare colazione.

TOC TOC
“Ron, sto per entrare in camera tua…”
Nulla, nessuna risposta.
Hermione aprì la porta con calma e cercando di fare il minimo rumore, le tende che pendevano dal suo letto erano chiuse.
La camera era piena di luce, tuttavia Ron russava beatamente, fuori dalla finestra si potevano scorgere i prati circostanti e la foresta proibita. Il sole era caldo ed il cielo azzurro limpido, lei amava quelle giornate!
Scostò le tende.
“Ron dai svegliati!muoviti!”
Poi comprese che forse doveva essere più gentile così gli diede un bacio sulla fronte e si sedette sul letto accanto a lui.
“Ehi ghiro è vero che il letargo è appena iniziato per animaletti come te, però fuori è proprio una bella giornata!Svegliati su!Dai…” Mentre gli parlava gli accarezzava i morbidi capelli rossi.
“Ehi chi sei?”
Un tuffo al cuore.
Spostò le tende e vide Dean infagottato in un accappatoio che la guardava abbastanza perplesso.
“Ora la Granger tradisce Colin con il rosso…”
“Dai Dean sto cercando di svegliarlo!Come faccio?...Questo non si muove neanche…” disse lei
“Hermione fammi vestire, se non ti dispiace, e te lo sveglio io…anzi aspetta faccio subito!”
Dean puntò la bacchetta su un aggeggio in fondo alla stanza il quale iniziò a suonare…era una tromba.
“Sì,sì ho capito”si lamentò Ron saltando giù dal letto.
Aveva solo un paio di mutande addosso e quando vide Hermione davanti a lui che lo guardava, divenne LEGGERMENTE rosso ed entrò in bagno.


###



Buongiorno!Scusate il ritardo ma ho dovuto studiare un sacco in questa settimana, anche se poi i risultati…va beh,comunque eccovi il nuovo chap. Anche se devo confessare che mentre lo scrivevo in word ho tolto un po’ di parte melensa nella scena di Ginny ed Harry…
Un’altra cosa da dire è su Pansiuccia cara, la Rowling se non sbaglio non ha mai descritto questo personaggio per cui io l’ho descritta così! Grazie a chi recensisce e anche a chi legge.(sarei felice di sapere cosa pensate di questa ff sia in bene sia in male)
Per Lisanna Baston: ciao cara!come sempre ti trovo…si ho fatto un po’ di variazioni…^__^ quindi segui e stai attenta!Potrebbe capitare di tutto!!!
Per Anny: Grazie mille!Spero che questo capitolo non ti abbia deluso!Aspetto che tu recensisca per farmi sapere com’è…
Per Krystel Diggory'80: Grazie millissime…!MI dispiace per la coppia…-.- però… spero veramente che tu segua lo stesso questa ff.è un piacere trovarti sempre in prima fila a recensire!(Continua!) Sì in effetti Ginny in quel pezzo è veramente degna del S. Mugo…^__^ povera!spero che il nuovo chap ti piaccia…
Per DarthSteo:ehi ma dove sei finito???Aspetto il tuo ritorno…

Vi ringrazio ancora per le recensioni…mi fanno felicissima!
Scusatemi se mi sono scappati errori di ortografia…ma l’ho scritta alle 23 di sera…sono un po’ cotta, avvisatemi se ne trovate qualcuno. Grazie.
Ciao ciao al prossimo chap.
Shining

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Capitolo 5
*** Love & News ***


~ CAPITOLO CINQUE ~
Love & News

Era qualche settimana che Harry e Ginny stavano insieme, si percepiva!
Harry non c’era mai ed Hermione e Ron stavano pensando ad uno scherzo.
“Dai, non so…potremmo fargli uno scherzetto?Qualcosa come…”suggerì Ron a voce bassa.
“No signore!-disse agitando il dito davanti al naso di -Ronald sei un prefetto!Non puoi, devi dare il Buon esempio!Povero Harry, poi, ma scusa ti fa così tanto schifo la mia presenza Ron?” sbottò Hermione.
Evidentemente solo Ron stava architettando qualcosa…
Il ragazzo divenne rosso…
“Io…ma Hermione, cosa dici?No, assolutamente no…”si agitò.
Hermione sorrise ammettendo un debole.
“Grazie”
“Prego...è la verità. Non posso dirti mica delle bugie eh?!Dai Herm, io…”
Improvvisamente, collegata la bocca al cervello, capì cosa stava per dire, e soprattutto che, chi aveva davanti non era Harry, ma la diretta interessata!
Cadde un silenzio imbarazzante, la ragazza diventò rossa e lui ancora di più…sembrava un peperoncino!
Il silenzio fu spezzato dall’arrivo di Seamus e Dean.
“Granger cos’è ora ci provi anche con Ron?Non ti è bastato averlo visto mezzo nudo?”disse Dean con aria scherzosa.
“L’hai visto mezzo nudo?Ron!” Seamus era sbalordito.
“Non mi ha visto mezzo nudo!Ora andatevene nei dormitori, rompico…”
“Sì, sì Ron non continuare per favore!Finnegan per tua informazione faresti meglio a guardare dove lasci le lettere delle tue ammiratrici…”
Gli consegnò una lettera.
Seamus la prese abbassando lo sguardo e i due si diressero nelle proprie camere.
“Forse è meglio che vado a dormire… ‘notte Hermi”
Raccolse i libri sparsi e raggiunse gli altri due.

Hermione, dal canto suo, era felice, il suo umore era decisamente salito.
All’inizio si chiese perché, poi sorridendo si rispose: ‘Certo, Ron ha detto delle cose molto piacevoli su di me!Ormai è inutile che continuo a negarlo a me stessa. Mi piace. E le cose che ha detto ‘sta sera non sono piacevoli, sono straordinarie!Almeno sono sicura che non gli faccio proprio schifo…”

Sorridendo prese una pergamena a caso e scrisse:
‘Mi piace un sacco. E’ adorabile. Adorabile?Ma se quando lo vedo mi sciolgo…quanto mi piace…cielo…è stratosferico!Ron, sei il migliore’.
Appallottolò il foglio e lo gettò distrattamente nel caminetto.
Non si accorse che quelle poche righe non avevano preso fuoco, ma erano rimaste appallottolate, ogni parola stretta all’altra.

“Harry allora ci vediamo domani?”
“Puoi contarci, tesoro!”
Afferrò il braccio di Ginny.
“Vuoi andartene senza salutarmi?Sì, sì fai pure eh?!”
Si accasciò nella poltrona e guardò il caminetto.
Muto, quasi di pietra.
Una mano sfiorò la guancia di Harry che rabbrividì.
Ginevra si mise davanti a lui, si guardarono e si sorrisero, un momento prima di ridere lei gli prese la cravatta leggermente allentata.
Si trovarono molto vicini e, non riuscendo più a guardarsi negli occhi li chiusero.
Mentre si baciavano Ginny toglieva la cravatta a Harry.
Le mani candide e quasi vellutate della ragazza si posarono sul suo petto e slacciò i bottoni della sua camicia.
‘Beh, oltretutto Harry fa gli allenamenti spesso, ha proprio un bel fisico.’ Pensò lei, accarezzando gli addominali ben delineati.
Harry si astenne dall’infilare le mani nella sua camicetta.
Quando tornarono a guardarsi la ragazza capì le sue preoccupazioni.
“In effetti, non mi sembra proprio il posto adatto!Ci vediamo domani mattina! ‘notte!”
“Buona notte anche a te, Gin!”
La rossa, che era seduta in braccio a Harry, si alzò lentamente lasciandogli un bacio leggero che faceva intuire tutto di lei, aveva un odore strano, non dolce ma buono e morbido.
Certamente le piaceva tantissimo.
Dopo pochi attimi piombò in Sala Comune Colin e fece a Harry una balla foto, un primo piano, quella sarebbe stata perfetta per il suo articolo…Harry era proprio conciato…
Non ebbe la forza di ribattere e il ragazzo dai capelli corvini si appisolò sulla poltrona con la camicia ancora sbottonata e la cravatta per terra.
Destandosi guardò il caminetto e vedendo un foglio solitario non incendiato si apprestò a prenderlo. Lo aprì, lo lesse.
Leggermente sbalordito continuò a rileggerlo, a qualcuno (sperava qualcuna) piaceva Ron! Sfortunatamente non riuscì a decifrare la scrittura.
‘Diamine, dev’essere stata scritta con una penna auto-scrivente dei gemelli Weasley. Potevo scoprire qualcosa di utile’ questo fu l’unico commento, prese il foglio e lo buttò sul fuoco.

Nel dormitorio femminile.
“Sì, ha detto così!è successo tutto questo…” bisbigliò Hermione sognante.
“Sul serio?Testuali parole?”
“Sì”
“Wow, Hermi sei una grande!”
Si abbracciarono, quando furono l’una di fronte all’altra
“Gin?”
“Sì”
“Cos’hai fatto alla camicia?”
“Io?”
“Sì, tu!”
Si guardò, aveva i primi sette bottoni rispettivamente dalla parte opposta delle asole: slacciati.
Rise.
“Niente. Incidenti di percorso…”
“Come sarebbe a dire incidenti di percorso?”
“Hermi, non ho fatto nulla…chiedi a chi vuoi…”

Hermione si alzò leggermente suscettibile salutò l’amica e scese nella Sala Comune.
Si avvicinò al caminetto.
“Bene scusami tanto ma…” la ragazza puntò la bacchetta contro il camino e pronunciò un incantesimo.
Qualcuno o qualcosa sbadigliò.
“Signorina Granger!Che piacere, sì sì comunque ci sono…è da tanto che nessuno mi desta!Ovviamente potevo ascoltare tutti i vostri discorsi ma senza mai intromettermi….saggia cosa ehm…sì.Dimmi”
“Beh non vorrei sembrare scortese- Hermione era a dir poco esterrefatta- ma sono in pensiero per lei, Ginny. Ginevra Weasley…Lei è insieme a…”
“Harry, Harry Potter sì..devi sapere che non mi sfugge proprio nulla!”
“Ehm, bhe oggi è tornata…e io volevo sapere se…veramente non ha fatto nulla...io..” balbettò “Non ti preoccupare cara!Beh, nulla mi sembra una parola un po’ grossa, però mettersi proprio qui, davanti ai miei –tossicchiò- occhi?”
Hermione sorrise.
“Beh, tutto sommato ho anche visto di peggio!Non era poi così tanto, lui non l’ha nemmeno toccata…diceva di sentirsi un po’ osservato!” continuò
“Grazie mille!”
“Di niente Hermione!Su ora vai a dormire…è tardi”
Stava per salire gli scalini, quando tornò indietro e schioccò un bacio sulla fronte (fronte?) del suo interlocutore…il caminetto.
“ ‘notte”
“ ‘notte”

***



Nella Sala Comune di Serpeverdi Blaise Zaini e Draco Malfoy parlavano.
“Come va con Pansy, Draco?”
“Beh, bene” sorrise.
“E con ciò cosa vorresti dire?”
“Niente Blaise, piuttosto tu?”
“Mi piace quella Corvonero. Ma non credo si sia mai accorta che esisto veramente!”
“Che esisti veramente?”
“Beh sì lo sa, però non credo che abbia capito che a me piace…”
“Non dirlo mai, Pansy mi dice sempre che le ragazze capiscono tutto molto prima…Prima di poter dire ‘ma avrà capito quella lì o no?’ Dai Blaise non ti riconosco”
Blaise fissava le sue scarpe di vernice nera e i suoi occhi scuri lacrimavano quasi dallo sforzo di non chiudere le palpebre.
“Ma…è di Corvonero…”
“mh..ma chi è?”
“Prefetto, credo o Caposcuola, o forse gioca a Quidditch…non lo so!”
“Blaise?”
“mh”
“Lascia stare”
Detto questo Draco si avviò verso i dormitori, Blaise lo odiava quando faceva così.
‘Adesso che ha la ragazza, ufficialmente, fa il menoso…fa pure finta di sapere…mh non lo sopporto!’
Prese il maglione e si avviò.
Casualmente si ritrovò di fronte all’entrata della Sala Comune di Corvonero.
‘Ma cosa diamine sto facendo qui?’
Stava per tornare in dietro quando
“Scusa ma tu cosa ci fai qui?Non sei mica un Serpeverdi?” chiese una voce femminile.
‘Ah, cielo è lei…le mie scarpe di vernice sono a posto?I pantaloni?Stirati come di deve?...Sì, bene Blaise. Vai e colpisci…’
Si girò con calma sfoderando un magnifico sorriso e…
‘Mago Merlino, non è lei…bene allora posso anche fare il Serpeverdi a dovere!’
“Sì e allora?I Serpeverdi per caso non possono uscire dalla propria Sala Comune?Oh, bene comunque grazie per l’informazione…ne terrò conto…”
Si rigirò tornando sui propri passi.
“Eh no caro…” la ragazza era davanti a lui
“No, hai sbagliato persona a me non rispondi così, chiaro?” non stava urlando, era calma ma forte. Blaise stava per aprire la bocca per ribattere con fare superiore, quando lei continuò:
“Mi dispiace, ma non credo tu possa ribattere e avere l’ultima parola. Comunque la persona che stavi cercando non è al momento disponibile.(dannate segreterie telefoniche).è impegnata e, se lo vuoi proprio sapere, con un altro…ti sarei grata se tu non la cercassi a lungo!Grazie”
“Ehi, cosa ne sai chi sto cercando?!tu…stup…”
“Calmino!Io non ti ho insultato primo e secondo noi ragazze capiamo molte più cose di quante tu ne possa immaginare!Stavi cercando Turpin Lisa…giusto?!Non mentire, sarebbe alquanto inutile…” sostenne la ragazza.
‘Draco quanto ti odio!...Pansy mi dice sempre che le ragazze capiscono tutto molto prima…Ah’
“Non ti interessa” rispose alla ragazza e stava per andarsene, ma lei non accennava a spostarsi.
“Beh, sappi soltanto che è meglio così…ti saresti imbarcato in una relazione inutile. Fidati!”
“Fidati?Ma se non ti conosco neanche!”commentò Blaise
“Beh, certo, in effetti, è difficile fidarsi di chi si conosce, figuriamoci di chi non conosci…” disse lei.
Ma quel ‘fidarsi di chi si conosce’ l’aveva detto in modo strano.
Blaise lo percepì come un commento su Draco, ma lei come faceva a sapere dell’utilissimo commento che l’amico gli aveva fornito?
“Io sono Boockle Hurst Mandy.Ovviamente Corvonero!Tu sei Blaise Zaini?!”
“Sì”
“Bene.Ciao!” se ne andò
‘Forte quella tipa però…Chissà perché ha fatto quel commento. Mi sembrava così...bho come se si riferisse proprio a Draco e il suo ‘Pansy mi dice sempre che le ragazzine capiscono tutto molto prima!Draco non ti sopportooo!Tzè le ragazze…’
Se ne andò.


###



Buongiorno…ehm scussatemi tantissimo ma in queste settimane ci stanno dando un sacco di compiti… -.-'
Direi che questo capitolo non sia proprio il massimo…(un po’ di saggia autocritica non fa mai male…) ma contiene informazioni essenziali per il continuo svolgersi della storia…in cui succederanno molte cose… Il nuovo personaggio non è proprio nuovo…è (come dire…) stato preso in prestito dalla Rowling che nel primo libro ha accennato dell’esistenza di queste due ragazze, ...io...ho semplicemente pensato di prenderle in prestito per questa ff… ^__^
Allora…ringrazio tutte le persone che leggono questa mia seconda ff .
Lisanna Baston: ho corretto gli sbagli…grazie millissime!Grazie anche per i complimenti…per quanto riguarda la semplicità…non so cosa dire…io scrivo così!o_O cosa leggo?
Beh…sono tutta rossa…io & Ron…siamo fatti l’uno per l’altro???Per quanto simili possiamo essere non so se riuscirò mai a non torturarlo (è così divertente >.< )…forse ci riuscirò solo nel fatidico chap in cui si darà una mossa con Hermione altrimenti io giuro di…
(l’autrice rilegge e pensa: ma sono io che sto scrivendo la ff…posso fargli fare ciò che voglio… u-u. Dopo la scoperta sensazionale l’autrice torna in sé…).
Beh cambiando discorso ti aspetto al prossimo chap.Ciao!
Funkia: è bello scoprire che altre persone leggono la tua ff e sono pazze di Ron come me…*__* Io lo Adoro!Soprattutto per la sua stupiditàààà!Al prossimo chap.ciao
(Krystel Diggory'80: vero che non mi hai abbandonata solo perché la coppia è Harry/Ginny?Io piangere…-.-‘ !)
Bene, al prossimo chap. ricordatevi che sono ben accetti tutti i commenti!Ciao!
Shining

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Capitolo 6
*** Carpe Diem ***


~ CAPITOLO SEI~
Carpe Diem


“Dai Harry, devo andare” sospirò Ginny
“No, ora aspetti”
“Harry devo andare, io ho i G.U.F.O.!Dovrò pur studiare…per favore…”
“Un secondo”
“Harry, no!”
Se ne andò.
Aveva da studiare per un compito imminente di Trasfigurazione e poi per quello di Storia della Magia.
Odiava trovarsi ad un certo punto dell’anno con una valanga di roba da studiare sapendo che prima non aveva fatto altro che stare tutto il tempo con Harry e aveva fatto solo i compiti strettamente necessari;quindi, trovandosi in quella precisa situazione stava iniziando a sclerale.
“Senti Gin…ti andrebbe di…”
“No”
Non aveva neanche guardato con chi avesse a che fare.
Era diretta in Biblioteca.

Harry intanto andava verso la Torre Nord.
Camminava pensando
‘Perché mai si è incazzata?Sì d’accordo…deve studiare. Potrebbe per una volta lasciar perdere lo studio eh!’
Ritornò indietro.
‘Ho bisogno di andare a fare una bella volata, così mi rinfrescherò le idee...'
Aveva preso tutto l’occorrente.
Si alzò in volo e decise di fare un giro, scese rapido e risalì.
L’aria era fresca e frizzante, la brezza gli scompigliava i capelli portandoli davanti agli occhi; era immerso nel cielo volteggiava senza meta poi si diresse verso il lago.
Non c’era nessuno, scese lentamente e appoggiò i piedi sull’erba, si sdraiò con la mente vuota e il suo sguardo perso nelle nuvole che si spostavano parecchio sopra lui.
Si girò e vide un piede che usciva dall’albero ‘O Mago Merlino…cosa sta succedendo?Un piede?Dentro l’albero?Qualcuno dev’esserci rimasto intrappolato…’
Sentiva dei rumori, si avvicinò e sfoderò la bacchetta
“Lacarnum inflamare”
Si levò un grido.
Si spostò e comparvero due ragazzi: Calì e Terry Boot.
La gemella si affrettò a spegnere il fuoco che rapidamente bruciandole la scarpa e i pantaloni, Terri le pose le sue mani sui fianchi guardando Harry.
Il ragazzo moro si avvicinò balbettando:
“Scusate…pensavo…”
Il ragazzo Corvonero lo stava guardando molto male.
“Pensando?...Meglio se la prossima volta ti fai gli affari tuoi…”
I due andarono in infermeria lasciando Harry un po’ basito.

“Cosa, hai bruciato il piede di Calì?Ah ah …non ci posso credere…!”
Ron stava ridendo a crepapelle, Seamus e Dean non facevano diversamente; al contrario Harry si sentiva un po’ stupido, in colpa.
Dean ridendo disse:
“Harry sei un cafone!Quei due si sono appena messi insieme, Boot penserà che tu sei geloso perché sei andato con lei al Ballo del Ceppo…non ci posso credere!”
Continuarono a ridere, Harry visibilmente irritato andò in bagno, mentre i compagni continuavano a scherzavano:
“Aiuto, al fuoco al fuoco…Harry passami l’idrante!Ah il mio piede…che idiota si stavano anche baciando…Harry al fuoco al fuoco!”
Solo dopo molto tempo, quando erano riusciti a consumare tutte le loro energie in scemenze, si addormentarono.

“Tra qualche settimana ci saranno le vacanze di Natale…tu cosa farai?” chiese Ron a Hermione “Ron manca ancora un mese”
“Quasi un mese…eh va beh dai…allora?”
“Non lo so, forse vado via, ma devo ancora capire…”
“Ah ok…”
Ron assunse un’aria un po’ dispiaciuta, mentre Hermione gli sorrideva gentilmente, si alzò dalla panca dove aveva consumato la colazione e abbandonò la Sala Grande.

Harry e Ginny si avviarono mano nella mano verso la Torre Nord poi si salutarono, lei aveva un’ora di dolce far nulla che voleva dedicare allo studio.
Intanto Ron pensava
‘Hermione forse non ci sarà nelle vacanze…allora che senso ha Hogwarts?Devo starmene qui a giocare a scacchi,magici, da solo…poiché Harry e Ginny saranno lì sempre a piccioncinare…’
Mentre i minuti passavano lenti e inesorabili la sua mente fantasticava…
‘Trovarla lì con la sua valigia e salutarla, sorriderle, chiamarla, augurarle il Buon Natale, vederla andare via con la carrozza; che diventa piccola piccola fino a scomparire.’
Non l’avrebbe più rivista fino a gennaio…no, questo sogno (ad occhi aperti) decisamente non gli piaceva, doveva finire e con un’adeguata ambientazione…

‘Ron era davanti al portone della scuola; nevicava. Soffici pallini bianchi volteggiavano nel cielo, i pini erano innevati, i cornicioni erano pieni di neve candida e bianchissima, tutto era così bianco che a guardarlo facevano male gli occhi.
Tutta l’atmosfera era così...candida, serena ma fredda. Le sensazioni di Ron, tuttavia non erano affato così, anzi, vederla così imbacuccata con la borsa gli trasmetteva qualcosa di strano; si sentiva a posto con se stesso forse era ammirazione o forse era semplicemente amore. Inconsapevolmente sorrideva e la guardava, la salutò.
Si salutarono.
Ron comprese che doveva assolutamente muoversi: Carpe Diem.
“Diamine ci sono arrivati anche i Babbani...lo farò anch’io!”
Corse.
Arrivò.
Lei stava salendo gli scalini della sua carrozza; le prese la mano.
Lei si girò, scese.
Il rosso le prese la borsa, appoggiata sulla carrozza e la posò sulla neve, guardò Hermione negli occhi, le accarezzò la guancia leggermente arrossata dal freddo.
Le portò i capelli dorati dietro l’orecchio, la ragazza sembrò svegliarsi e lo avvicinò.
Si sorrisero.
Lei aprì la bocca per dirle qualcosa, ma veloce Ron le pose il suo indice sulle labbra sussurrando un “Sh”.
Si baciarono.

Finalmente aveva espresso i suoi sentimenti e felice sospirò…peccato che…’

“Weasley allora porterai il tema anche tu vero?”
Sorrideva e chiudendo il libro disse:
“Oh come lo spero…”
“Lo prendo come un sì…arrivederci allora”
Il professore fece cenno di uscire dall’aula.
‘Miseriaccia proprio adesso…’
Prese la borsa e uscì…fantastica!

***



Blaise guardava fuori dalla finestra del corridoio del terzo piano; ala est.
La pioggia cadeva picchiettando dolcemente sulla finestra; era udibile lo scroscio dell’acqua. Il cielo nonostante tutto era chiaro, adorava ascoltare il rumore del silenzio.
Il nulla.
“Ehi Blaise”
“Sì?”
“Ciao”
“Ciao Mandy”
“Cosa fai qua tutto solo?”
“Ascoltavo il rumore dell’acqua”
La ragazza si avvicinò e guardò fuori dalla finestra sorridendo, stettero per un po’ di tempo così, concentrati sui suoni; si guardarono e si sorrisero.
Mentre lei riavviava la sua ciocca dietro l’orecchio lui sospirava:
“Hogwarts è così triste con questo tempo…non trovi?”
“Sì, a volte”
Blaise quasi non si riconosceva: dov’era finito il suo animo Serpeverde?
Perché così mansueto?Così calmo e sensibile?
Mandy Hurst Broockle sembrò leggerli nel pensiero:
“Come mai così mansueto?”
Blaise avrebbe preferito ricevere la risposta anziché la domanda, sbatté un paio di volte le palpebre, ma era possibile che ogni cosa, ogni volta…che lui pensava a qualcosa lei lo percepisse? ‘Forse dovrò farmi dare delle lezioni sull’inespressività: da Draco…lui è un vero genio in questo!’
“Sono meteoropatico”
“Ah davvero?”
“Ehm...sì”
La ragazza sorrise quasi per sottolineare la sua mezza-bugia.
“Non è una bugia!è vero, il tempo mi influenza parecchio!”
Sorrise.
“Dimmi qualcosa di te…Mandy”
Sorrise compiaciuta
“I miei genitori sono entrambe maghi; i miei nonni paterni no, uno è un magonò e la nonna una strega. Da parte di mio padre il nonno è un Babbano e la nonna no, è una purosangue austriaca.”
‘Uh c’è sangue puro anche nelle sue vene...’ pensò lui.
br> Iniziarono a chiacchierare del più e del meno gironzolando per il castello senza meta, andarono nelle cucine per fare uno spuntino prima di cena e poi si avviarono in Biblioteca; fecero insieme i compiti finché la vide.
Lei.
Turpin Lisa, Corvonero.
Inizialmente non la considerò poi dovette ammettere che era veramente bella, ma cosa doveva farci con una così?
Portarla in giro per mostrarla, come se gli altri non se n’accorgessero, aveva una divisa che molto probabilmente risaliva al suo terzo anno talmente corta era.
Non se la ricordava così.
“Infatti prima non era così…sai cambia a seconda del periodo…”
‘Ma come si veste?...non che mi dispiaccia ma…’
“Un po’ male, però prima ti assicuro che si vestiva normalmente e soprattutto non usava alcun prodotto dei negozi di Hogsmeade!” riferì Mandy
Blaise le schioccò un’occhiata, ma lei guardava la sua compagna con il viso appoggiato fra le mani; passarono il resto del tempo insieme.

A cena il suo sguardo incrociò quello di Draco…
“ ‘giorno”
“ ‘giorno a te.”
“Senti mi insegneresti a mantenere il mio animo Serpeverde anche quando il tempo non è dei migliori?”
“Cosa?”
“Ehm...a non farmi condizionare dal tempo…”
“Blaise…”
“Lo so che non hai tempo da dedicare a me, anche a me ma…oggi sono troppo mansueto”
“Infatti è per questo che ti dirò di no!”
“Sai che a te farebbe bene essere un po’ mansueto?Tu sei sempre così al vetriolo…”
“Sì come sempre…” affermò Draco
“Per favore…”
“Finché non formuli una frase da vero Serpeverde la mia risposta sarà no.”
“Cielo, sai solo ricattare?”
“è quello che faresti anche tu col tempo ‘buono’!”
“DRACO” sbraitò il moro
“Sì” fece il biondo senza sfumature nel suo solito tono di voce calmo e cinico.
“Cazzo, ma io ti chiedo una mano e questa è quella che mi dai?”
“Lezione numero uno: Mai perdere il controllo su se stessi”
“Vaffancu”
“Lezione numero due: mai eccedere con le parolacce”
“Sai cosa sei?”
“Lezione numero tre: Sai che un Serpeverde è furbo, meno lavoro con più risultato con meno fatica…”
Non pochi occhi erano puntati su di loro. Blaise si risedette sulla panca.
Respirò.
Draco continuava a mangiare concentrandosi sulle lische del merluzzo; ora il resto della tavola verde-argento mangiava tranquillamente.
“…”
“I Serpeverdi sono furbi no?”
Il moro annuì.
“E cercano di faticare il minimo possibile per avere il massimo no?”
Annuì.
“è ciò che ho fatto con te.”
“Vaffanculo Draco!”
“Vedi sei già tornato Serpeverde…bastava farti arrabbiare un po’…”
“Draco!”
Il biondo sogghignò.
Il resto della tavola rideva.


###



‘Giorno…dopo tanto tempo, finalmente, un altro chap in arrivo…efp è rimasto chiuso per un po’…
E che dire…oltre i soliti ringraziamenti?Farò un’anticipazione: dal prossimo chap inizia la storia intricata…beh ci saranno degli indizi come in questo chap…ma nel prossimo un po’ più accentuati!
Vi chiedo, come al solito, di lasciarmi i vostri commenti sia positivi e negativi per favore.
Grazie a:
Funkia: mi spiace riferirti che le cose andranno MOLTO per le lunghe…eh prima succederanno un sacco di altre cose, ma alla fine ci riuscirò, basta solo avere pazienza…Grazie mille per le tue recensioni!
Lisanna Baston:beh che dire…finalmente un nuovo capitolo eh?Grazie al cielo che c’è qualcuno che apprezza il mio modo di scrivere, altrimenti avrei già smesso di postare questa storia, ma ci tengo in particolare a questa ff. Ma sai riguardo alla foto di Harry…quando imparerò a disegnare decentemente te la disegnerò ok? Io *__* adoro totalmente Blaise e sì…è proprio un grande!Riguardo ai sogni non pensare che questi siano i miei…e non mi sono ispirata a me stessa per la ‘dichiarazione’ per Ron. (Anche se riflettendoci…)Altro che scherzi qui! Ormai ho ribaltato tutte le mie idee e la mia trama!Sai benissimo che quando scrivo mi lascio prendere! Un bacione e grazie mille per le tue bellissime recensioni!

Grazie a Tutti
Shining

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Capitolo 7
*** Stupide Convinzioni ***


~ CAPITOLO SETTE~
Stupide Convinzioni


Un altro giorno era iniziato, forse non era dei migliori e ciò era affermato dagli schiamazzi udibili fino al dormitorio…Ron e Hermione.
Litigavano.
Erano circa le 11.30 di mattina ed Harry, che stava tentando di studiare, scese dal letto.
“Ragazzi per favore…perché non la finite?”
“Non sono fatti tuoi!” risposero insieme i due.
Harry girò sui tacchi, non li sopportava quando si comportavano come bambini….
“Perché ora ricopi quello che ho detto io?”
“Non è vero…l’ho pensato anche io se non ti dispiace un cervello l’ho, anche…”
Non ne poteva più, tornò correndo nel dormitorio tappandosi le orecchie, ma risultò abbastanza futile…
“Sai cosa sei Hermione?Un egoista, ecco, un insopportabile so-tutto-io!Tieniti quei compiti…mi prenderò ciò che mi merito!” urlò Ron, prese la sua borsa e uscì dalla Sala Comune lasciando una scia di rabbia.
Hermione non ebbe neanche il tempo di ribattere, crollò sulla sedia pensando a ciò che il rosso le aveva, non molto gentilmente, urlato dietro; ma era decisa: non sarebbe stata ad Hogwarts per le vacanze di Natale.

Ron aveva già preso posto nell’aula ed era, stranamente, in anticipo; le parole che aveva appena detto non le aveva mai pensate...ma si sa, quando si è arrabbiati, spesso, si dicono cose che non andrebbero dette e non vere.
Il ragazzo comunque rimaneva nella sua posizione, si era stufato di venir trattato come un bimbo.

Nel pomeriggio Harry si trovava nel mezzo di due fuochi, andare da uno significava favorirlo. Hermione si era rintanata in Biblioteca mentre Ron in riva al Lago nonostante l’aria gelida proveniente dal nord.
Molto tempo dopo arrivò Harry:
“Ron?”
“Sì?”
“Che è successo?”
“Inutile che fingi, so che sei stato fino ad adesso là con lei…”
“Non è vero” mentì
“Bhe, abbiamo litigato. Harry perché mi deve sempre trattare come se fossi un bambino?”
“Forse perché non le hai ancora dimostrato di non esserlo”
Ron iniziava ad arrossire in zona orecchie
“No, no scherzavo” si affrettò a dire il moro, si sedette e continuò a parlare fissando l’amico “Non so…credo si sia stancata…”
“Stancata di cosa?” interruppe il rosso
“…Forse del fatto che siamo troppo…piccoli confronto a lei…”
“Troppo piccoli?” chiese stupito
“Oh sì, cioè , nel senso che…” Harry non sapeva come affrontare l’argomento, voleva parlargli in maniera chiara, ricalcando precisamente il discorso che aveva elaborato mentalmente.
Doveva dirlo, sospirò.
“Oh, senti Ron non so come dirtelo…ma perché ci devi litigare sempre?Perchè dovete sempre essere l’uno contro l’altro?Perchè Ron?”
Si fermò.
Il rosso distese le gambe e appoggiò la schiena ad un albero, le domande di Harry lo turbavano parecchio, ma si chiedeva dove volesse arrivare, continuò:
“Oh cielo, Ron…se tu provassi veramente qualcosa non faresti così…se siete sempre così in contrasto, se bisticciate, se non andate mai d’accordo…forse…”
Non poteva dirgli quelle cose in quel modo; si fermò a riflettere
“Forse…cosa Harry?” intervenì il rosso
Inspirò… ‘Non posso così, non in questo modo, però è per il suo bene…’ pensava
“Ron…credo che non sia la tua ragazza ideale…non va bene per te…Altrimenti non litigheresti tutto il tempo con lei…è evidente che non stareste bene insieme…”
Soddisfatto Harry sorrise: ce l’aveva fatta!
Ron appoggiò, non molto dolcemente, la sua testa contro il tronco nodoso dell’albero, abbandonandosi ai suoi pensieri…
‘Tuttavia Harry non ha totalmente orto…perché se le piaccio allora mi tratta come un bambino?e non andiamo d’accordo?Lei non si arrende mai davanti ad una discussione con me, quindi io non le interesso; non sono minimamente nei suoi pensieri…’
Si stava insinuando in lui qualcosa che lo fece deprimere totalmente.
“Dobbiamo andare agli allenamenti Re Weasley…”
Si alzò grazie alla forza di inerzia, quando iniziò la partita fu un totale disastro; venne colpito dai bolidi almeno 3 volte, e fecero circa trenta goal.
Harry prese il boccino dopo 40 minuti, anch’egli pensava
‘Cosa diamine gli ho detto…Che Hermione non è la ragazza adatta a lui?...Ma io sono un idiota…dovevo dirgli altro…bhè sì in effetti l’ho pensato, ma non dovevo dirlo!Volevo discutere su come la tratta…Gli devo parlare…-guardò Ron che veniva preso da un altro bolide- ma perché ho detto quelle cose?Perchè?!’ urlò
Era arrabbiato con se stesso, come aveva potuto dire al suo migliore amico che Hermione non era fatta per lui?
Tornarono nei dormitori con poche risposte, oltre al fatto che gli allenamenti sarebbero lievitati numericamente, la capitana: Angina Jonhon era furente.
Senza parlare passarono per la Sala Comune e, alla vista della ragazza in questione nessuno dei due accennò ad un saluto;neanche quando lei cercò di parlare…
“Scusate…”
“Notte”
Salirono le scale…

Hermione si risedette sulla poltrona guardando il compito inutilmente fatto per Ron.

***


Dormitorio femminile Serpeverde…
“Io lo ammazzo, io lo strozzo, io lo uccido!” stava urlando…
“Pansy?”
“Giusto una cosa per volta…lo impicco!”
“Pansy?”
“Sì?Ah, forse è meglio se lo strozzo?”
“Pansy?”
“Beh, siamo maghi…qualche maledizione…mi sembra giusto…”
“Pansy?”
“La cruciatus?”
“Pansy?”
“Imperius…così si strozza da solo…”
“Pansy?”
“E va bene, la maledizione per eccellenza?”
“Pansy!?”
“Sì, hai capito bene: l’Avada Kedavra…!”
“PANSY?!”
“Eh, sono finite…!”
La ragazza aveva sbattuto la porta entrando, ora stava seduta sul suo letto…
“Scusa Pa, ma cos’è successo?”
“Daphne…è un idiota…”
“Cosa?”
“E’ un idiota!” urlò
“Sì, sì, intendevo dire chi?”
“CHI?”esclamo Pansy esterrefatta
“Sì, chi?”
“DRACO, CHE ALTRIMENTI…!” sbraitò
“Ah, certo…chi se no…?!” Daphne tornò vicino al letto e ci si buttò sopra preparandosi mentalmente alla crisi isterica dell’amica…
“Daph..basta non ce la faccio più…Basta, basta…BASTAAA!” prese ad urlare…Daphne fece finta di udire parole nuove, anche se a stento riuscì a non fare roteare gli occhi al cielo come per dire ‘Pansy lo dici ogni giorno…per favore…almeno cambia no?!’
“Uffa…ma perchè?!”
Tappandosi le orecchie l’amica si avventò su una boccetta…
“Pansy bevi –disse svuotandone il contenuto in un bicchiere appena trasfigurato- è una pozioncina a cinque stelle!”
“COS’E’?”
“Bevi”
“VOGLIO SAPERE CHE COS’E’ ‘STA ROBA!”
Daphne immobilizzò l’amica con funi invisibili…
“Lasciami!DAPH HO DETTO LASCIAMI!”
“Silentio!” sbuffò
Pansy continuava a parlare, la stava insultando, senza che nessun suono uscisse dalla sua bocca…le fece annusare il contenuto: lamponi, limone, frutti di bosco…
Magnifico!
‘Pozione consigliante….’ Cercò di dire inutilmente; bevve il contenuto.
Sciolse i vari incantesimi
“Vedi che non era così malvagia?!”
“No, ma cos’era?” chiese la mora
“Nulla, era solo per farti fidare di me…tu pensi che sia una pozione o un’essenza. Non è niente solo per convincerti che ti devi fidare…pensavi fosse qualcosa?!” disse Daphne, mentre si accingeva a far evanescere l’ampolla con la sua etichetta:

Pozione calmante
Da assumere solo
In casi disperati.


“Ora dimmi cos’è successo?”
“Da non lo sopporto più, è troppo ossessivo…non posso fare nulla, mi segue sempre non posso parlare con nessun altro perché è geloso…”
“Draco?Così possessivo?”
“Sì…lui…!”
“Bhe, Pa magari non è che tu…parli in modo un po’ troppo non so…”
“Cosa faccio allora?”
“Magari fai un po’ l’ochetta e non te ne accorgi…oh…Merlino…Pa tu piaci ai ragazzi ed è per questo che Draco si arrabbia…ha paura di perderti…”
“Dici?”
Daphne ci rimase secca, a quest’ora sarebbe morta se le avesse detto cose simili senza l’aiuto della pozione…
“Sì”
“Mh forse…Però non vuol dire che non posso parlare con gli altri ragazzi perché lui se no…gli vengono le crisi di gelosia…”
“Infatti, fai quel che vuoi…lui è un po’ eccessivo…” disse Daphne risoluta
Pansy sogghignò, si distese sul letto, mentre salutava l’amica che usciva dal dormitorio…fissava le tende del letto a baldacchino verdi e argento, il marmo freddo grigio scuro del pavimento…
“Draco!”
Scattò in piedi e scendendo per le scale del dormitorio andò a sbattere contro qualcuno…
“Scusa Pansy…”
La prese fra le braccia per non farla cadere, alzò lo sguardo e incrociò il suo…
“Theodore…”
“Mh?”
“Grazie mille, scusami ancora ma non stavo guardando dove andavo…”
“Nulla”
Restarono a guardarsi negli occhi, lui la lasciò andare (con dispiacere sì lei), fece due passi indietro.
Il corridoio sotterraneo appariva più luminoso; le torce affisse sulle pareti sprigionavano una luce più intensa del solito barlume.
Pensava a Theodore.
‘Chi stavo cercando?-si chiese-ah sì Draco, no lui: Theo…Draco...ma certo!Bene, così capirà cosa vuol dire lascia respirare o anche vivi e lascia vivere!
Soddisfatta sorrise
L’effetto della pozione iniziava a svanire…
‘Certo, se lo merita punto e stop!Poi insomma, Theodore…basta, avrò la rivincita…non mi interessa di niente e nessuno, soprattutto parlando di Draco.’
Sbatté i piedi a terra e si avvolse nel mantello per uscire all’aria aperta.



###



Eccoci, finalmente…un altro capitolo di questa storia…vi chiederete, probabilmente, perché il titolo è cambiato.
Grazie a Sourcream che mi ha fatto venire il dubbio dell’imperfezione del titolo, abbiate pazienza, così ho chiesto alla mia prof…ora sì che è corretto!
Aidi:grazie mille!Mi fa sempre un sacco piacere ricevere delle nuove recensioni!Segui la storia!Grazie ancora…(Scusami per il presto, ma per un po’ efp è stato chiuso e io non sapevo che aveva cambiato indirizzo…!)
Lisanna Baston:Grazie cara, come sempre eccoti qua!Mi fa sempre piacere leggere le tue recensioni!Sì, che dire…amo con tutte le mie forze Blaise, anche se è una Serpe…*__*,per le coppie resteranno all’incirca come pensi, ma ci saranno un po’ di cambiamenti…
Tra Mandy e Blaise scoprirai con calma se è legimazia o alchimia fra i due…!Che ti puoi aspettare da Draco?Oltre che il suo essere intendo…nulla! (anche se lui è adorabile!*_*)Anche in questo chap Harry è un povero idiota…ho l’impressione di bastonarlo un po’ troppo…ops…!Grazie ‘more!

La 'Daphne' che trovate è sempre un personaggio della Rowling che viene citata nel 5° libro: Greengrass Serpeverde, verrà poi descritta.
Ringrazio tutti e recensite!
Shining Grint


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Capitolo 8
*** Crisi & Gelosia ***


~ CAPITOLO OTTO~
Crisi & Gelosia


Ron stava bofonchiando tra se e se:
‘Bhè, sono sicuro: Hermione non fa per me, lei non mi conta e io non conto lei, ok la cosa è risolta…’
“Harry!”
“Sì?”
“Allora vieni o no?”
“Un attimo Gin”
“No, o vieni adesso o non vieni!”
“…” Harry alzò la testa verso la ragazza senza risponderle.
“Va bene ho capito!” alzò la voce lei, sbattendo un pugno sul tavolo e uscendo dal dormitorio.
“Ops…”
Harry continuò a fare ciò che stava facendo noncurante…
“Harry?” disse il rosso
“E’?”
“Scusa ma la lasci andare così?”
“Sì…”
“E perché mai?”
“Abbiamo litigato” ammise, senza darci troppo peso.
“Quando?”
“Oggi, ieri e anche l’altro giorno…”
“Harry ma…” riprese in tono d’avvertimento Ron.
“Lo so, basta, me l’avete detto tutti…pensate a voi stessi anziché a me; pensate voi a mettervi con qualcuna e poi vedremo eh?!”disse il moro alquanto scocciato.
Il rosso ci rimase
“Allora bravo buona motivazione, non facciamo nulla eh?!Forse se te lo dicono tutti, forse hanno ragione no?!” disse una voce femminile non molto gentilmente.
Il moro si girò lentamente. Ron scomparse…
“No Gin…guarda che…”
“Guarda cosa?Non intendevo dire quello che ho sentito?Stavi per dire questo eh?!Lo so, non cambierai mai…”
“Ma cosa centra?”
“Cosa centra?Hai praticamente detto che non te ne frega niente se le cose non vanno propriamente bene…” disse lei quasi sull’orlo delle lacrime “Hai detto che non ti interessa…questo è ciò che lasci trasparire…Harry…”
“Non cercare di interpretare le cose, non provarci neanche!”
“Bhe scusa ma se uno dice che tutti gli hanno suggerito di non lasciar stare e tu rispondi di farsi ognuno i cazzi propri…vuol dire che non ti interessa, o che non vuoi ammetterlo, ma è la verità…!”
“No!”
“Harry dimmi la verità, cazzo!” scoppiò a piangere
“Non è vero che non m’importa di te…Ginny”
“Dimmi la verità!” disse con tono severo che non lasciava spazio a repliche, era decisa nonostante le lacrime che le rigavano il viso.
“Se vuoi sentire che non me ne frega ok, ma se vuoi la verità…te l’ho detta!” disse Harry alzando la voce quasi fosse stanco; se lui non avesse più aggiunto nulla sarebbe successo il finimondo, ma, grazie al cielo, lo comprese.
Si avvicinò.
“Gin…”
Le diede un bacio.
Lei s’allontanò.
“Pensi che si risolva tutto con un bacio?” urlò e corse via dalla Sala Comune.
Si appoggiò al muro del corridoio e scivolò a terra, con le mani nei capelli continuando a piangere, incapace di smettere.
Harry era immobile, le mani lungo i fianchi e fissava la porta da cui era uscita lei.
La rossa tornò indietro, passò il ritratto e gli si gettò al collo.
“Non diventerà nulla perfetto, ma almeno ci calmeremo…”
Harry sorrise alle sue parole, le asciugò le lacrime e si baciarono.

Intanto Ron continuava il suo auto-convincimento che lui ed Hermione non potessero stare insieme. Lei intanto si preparava per partire; erano arrivate le vacanze già da cinque giorni.
Salutò tutti e si diresse verso la Sale d’Ingresso
“Ciao Ron”
“Ah, allora parti…” disse il rosso rabbuiandosi
“Sì, ci si vede tra poco tanto!”
“Bhe, buone vacanze”
“Grazie, ciao!”
Ron la vide allontanarsi non come aveva sognato, no, non accadde nulla di simile.
Andò a sedersi su una panca e rimase lì per tutto il tempo, fino a cena.

Era dicembre, la neve in quei giorni non accennava a farsi vedere, l’aria del nord arrivava però molto più gelida del solito. Il parco era completamente deserto; pochi, pochissimi uscivano dalla scuola. Il freddo aveva raggiunto livelli da record.

***


Durante le vacanze natalizie la calma regnava sovrana, poche persone gironzolavano nel castello, la maggior parte rimaneva a dormire fino a mattina inoltrata, faceva qualche compito, pranzava e andava ad Hogsmeade poi iniziavano le feste.
“Ciao Blaise, anche tu a Hogsmeade?”
“Sì, questa sera ci sarà una festa…”
“Davvero?!Anche da noi…”
“Mandy dove stai andando?”
“Pensavo di fare un salto da Mielandia, Zonco e infine ai tre manici di scopa…”
“Ok”
Si avvicinò
“Andiamo” le fece
“Perché vieni anche tu?” chiese la ragazza Andarono insieme di negozio in negozi, la lista dei posti da frequentare man mano si allungava, ed infine arrivarono ai Tre Manici di Scopa…
“Bene, ora come facciamo?”
“A prendere il necessario per 'sta sera?” chiese lui incredulo
“Sì…”
“Non mi dire che non sei mai venuta!”
“Sì, ma non a prendere ‘in prestito’ bottiglie piene da restituire vuote…”
“Oh Mago Merlino!” le prese la mano e la trascinò nel magazzino.
“Sh, ora entra nella prima porta a sinistra…”
La ragazza annuì, stando attenta a non fare rumore. Davanti a lei c’erano quattro porte: due a sinistra e due a destra.
‘Ma quale?’ bisbigliò Mandy
Blaise era fuori a fare il ‘palo’, si girò giusto in tempo per vedere la ragazza che si avvicinava alla porta sbagliata. Scese le scale, tirò fuori la bacchetta e la immobilizzò.
La prese in braccio prima che cadesse a terra e, sciolto l’incantesimo, le disse:
“Ti ho detto la prima porta a sinistra…è quella -disse indicando il giusto ingresso- ora vai e stai attenta perché ci sono dei cani nelle altre porte”
Mandy sbuffò
“Dimenticavo che tu sei il migliore…”
Entrò nella stanza giusta e vide solo scatoloni ammontati l’uno sopra all’altro.
Uscì con qualche scatolone
“Cosa sono?”
“Ho preso burrobirra e Firewhisky per voi, per noi Acquacandida, burrobirra e Vodfire.”
“Ah però…andiamo…Non penserai di portarli a mano fino a scuola a mano?!E’ una…”
“Roba da elfi domestici?”
Non diede retta alla frase punzecchiosa che Mandy aveva appena detto, fece un incantesimo e le casse si rimpicciolirono e diventarono leggere.
“Posso metterle in tasca?...”
“Ovviamente!”
Insieme tornarono al castello parlando.

La sera arrivò con calma e pochissime persone si recarono in Sala Grande per la cena.
I Serpeverdi festeggiavano l’arrivo delle vacanze (anche se un po’ in ritardo) e la partenza di alcuni, tra cui Draco Malfoy.
Era il caos.
“Ehi, Theo come va?” disse Pansy appoggiando la mano sulla spalla del ragazzo
“Benissimo e tu?Sbaglio o sei un po’ brilla?”
“Io?Nooo…perché lo sono?” disse lei ridendo: non si teneva neanche in piedi.
“Lasciala, la porto io nel suo dormitorio”una voce glaciale e priva di sfumature esclamò altezzosa: “Pansy andiamo”
La ragazza si rese conto che non era il momento adatto, doveva aspettare per completare il suo piano.
“Certo Draco…dove mi porti?”
“A dormire”
“Con te?”
“No”
“Perché no?”
“Perché sei ubriaca…”
“Ma così sarà più divertente del solito…”
“Pansy…”
”Andiamo…io ti seguo eh?!sono qui!” disse lei ridendo con l’aria un po’ vagheggiante.
La portò via. Aprì la porta della sua camera e la richiuse alle spalle; si lasciò cadere sul proprio letto a pancia in su rimbalzando.
“Draco hai fatto le valigie?”
“Sì”
“Ma quando torni?”
“Non lo so di preciso!”
La ragazza si sedette di fianco al biondo che l’abbracciò e la fece sdraiare di fianco a se.
“Quando”
“Tra nove giorni” ammise lui
La baciò, ma Pansy non si lasciò prendere molto.
“Perché me lo chiedi?”
“Così…” sorrise lei, mentre accantonava il rifiuto di baciarlo da qualche parte remota del suo cervello…Draco le stava slacciando la camicia, la ragazza non era così stupida…non a caso Serpeverde: calcolatrice e vendicativa.
Anche lei gli tolse la camicia, mentre lui le lasciava lievi baci sul collo per scendere sempre più giù. Accarezzò le sue gambe fino all’orlo della gonna, Pansy lo spinse e disse:
“Non avevi detto di no perché ubriaca?”
Draco si bloccò: l’espressione divenne glaciale…
Lei continuò “Mi dispiace sarà per un’alta volta!”
Prese la sua camicetta bianca e il suo cravattino se li mise senza allacciarli e uscì.

“Ciao Blaise”
“Ciao Pa…Pansy?”
“Tranquillo non ho fatto nulla…ho semplicemente dato retta alla sua dichiarazione” disse lei sorridendo
“Vale a dire?”
“Non avrebbe fatto nulla con me perché ero ubriaca…”
“Immagino che ci abbia provato”disse sorridendo Blaise
“Sì, e io gli ho rinfacciato un ‘sono ubriaca’ …!”
“Che bastarda!”disse lui sogghignando
“Serpeverde…!’notte Blaise”
“Immagino sia meglio non andare ora nel dormitorio…’notte Pansy”

Nella Sala Comune Corvonero la situazione era decisamente più contenuta.
Anthony Goldstain dormiva, ubriaco, sul divano abbracciato a Tess Steeval e in mano una bottiglia di Vodfire; Luna Lovegood fissava il caminetto con occhi sbarrati che, tuttavia, non riusciva a tenere aperti. Padma e Terry ridevano come pazzi seduti sul gelido marmo, Turpin Lisa era sparita fin dall’inizio nel dormitorio con qualcuno. Sally-Anne Perks, MacDougal Morgan e Mandy parlottavano e ridevano seduti alla meglio, non del tutto sobri.
Questi erano gli unici superstiti della festa all’alba delle quattro e trenta di mattina.

Quei nove giorni per la fine delle vacanze passarono in un soffio; non era successo nulla di particolare…
Ron si era convinto più che mai, riusciva anche a non pensarla ma il risultato era catastrofico: ora girava per Hogwarts in cerca di qualche bella ragazza.
Harry e Ginny si erano, apparentemente, calmati; Blaise e Mandy continuavano a frequentarsi, Pansy invece architettava il suo piano meticolosamente.
In tutto il castello si respirava l’aria di inizio anno, gli abeti e le decorazioni natalizie erano sparite. Le vacanze erano finite, ed ora rincominciava la solita vita.
Tuttavia chi si sarebbe aspettato che in quel secondo periodo dell’anno tutto sarebbe stato così agitato?
Probabilmente nessuno.
Troppe cose sarebbero successe da lì alla fine dell’anno e nessuno aveva in mente quante.



###



Buongiorno!Eccomi qua, tra una partenza e l’altra, tra un tema di storia e l’altro (ne ho 12) sono riuscita a postare un altro chap…bho lascio a voi le recensioni che aspetto.
Per Ila:per continuare la continuo per il ‘presto’ non so…^__^Grazie mille, sono contenta, per la recensione…dimmi cosa ne pensi degli altri chap…ti aspetto!Ciao!
Per Lisanna B:Ciau cara!Come va?Bhe si in origine era Millicent ma non la sopporto…mentre *__* adoro Daphne!!!Blaise è miticoooo mentre povero Dracuzzo…in questo chappy l’ho un po’ bastonato!Ups…Che dire di Harry?Non è mica colpa mia eh?!Figurati fin’ora non ha fatto nulla di tanto scemo…vedrai poi…eh eh eh. è__é .Non sei un po’ preoccupata per cosa succederai poi?Ciau Recensisci…mi fanno morire le tue!

Grazie mille a chiunque legga questa ff e grazie ancora di più a chi recensisce!
L'autora (XD) lancia un ultimo grido:Qualcuno recensisce?anche solo per dire 'mi ha fatto caga**!' e le motivazioni.Please, ne ho un bisogno psicologico!Grazie
Buone vacanze
Shining


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Capitolo 9
*** Tradimenti ***


~ CAPITOLO NOVE~
Tradimenti


Hogwarts era tornata piena come al solito, la vita frenetica: ed era solo il terzo giorno dopo le vacanze di Natale…
“Ron allora?”
“Cosa?”
“Bhe, ci hai pensato sul discorso che avevamo fatto un po’ di tempo fa?”
“Ah, se intendi quello del lago sì!”
“E…”
“Harry cosa vuoi sapere?”
“Cosa ne hai dedotto…”
“Che sì, hai ragione…tanto lei non mi degna di uno sguardo, io neppure…quindi…”
“Sul serio?”
“Sì e tu?Mi devi dire qualcos’altro?”
“Sì: mettiti il cuore in pace e cercati una ragazza adatta a te!”
Ron si fece pensieroso.
“Però ti devo dire un’altra cosa…te la volevo dire da un bel po’ di tempo…”
“Sì,sì…me la dirai poi…ora devo andare…”
“Ron aspetta. E’ veramente importante…”
“Può aspettare la cosa importante”
Detto e fatto; il rosso corse via.
Ora Harry era veramente nella merda!
‘Cacchio ma perché?Perchè ogni volta che parlo con Ron non dico mai ciò che dovrei dire?Non può continuare a trattare Hermione come una macchina fabbricatrice di compiti…lei è una ragazza!Diamine…’
Diede un calcio ad una pietra…

Dopo qualche ora Ginny stava raccontando la situazione ad Hermione…
“Te l’ha detto lui che io per…non valgo nulla?”
“Non è che…”
“ok.Te l’ha detto lui?”
“no, mio fratello non me ne ha parlato…”
Hermione era rimasta in piedi talmente era tesa, raccolse i libri e scappò via.
Ginny sapeva che era una mossa azzardata, ma si era sentita in dovere di spiegarle il tutto, non poteva tenerla all’oscuro della situazione.
Appoggiata ad un tavolo senza pensieri ascoltò uno stralcio di conversazione.
“Hai visto?Dico l’hai visto?”
“Chi?”
“Griffondoro, sesto anno: Ronald Weasley…il portiere della squadra di Quidditch…”
“Uh, sì quello bello…Dimmi cos’è successo?”
“Stava parlando con lei…Lisa…Turpin Lisa!” esclamò una ragazzina
Ginny ascoltava
“No, davvero?!Ma perché? Cos’è successo?Non era mica insieme alla Granger, quella di Griffondoro?”
“Non lo so…io ho sentito Potter che parlava con lui e gli diceva di cercarsi un’altra ragazza perché la Granger non è adatta a lui!”
Ginny sbatté i libri sul tavolo…era troppo!
Il bisbiglio cessò subito.
Tutti sapevano che lei ed Harry erano insieme e che ultimamente non andava bene la loro storia.
Quando lei uscì dalla Biblioteca iniziarono le scommesse…
“Sette galeoni, per me si lasciano!”
“Undici galeoni e otto falci a mio parere non si lasciano!”
“Non si molleranno subito ma tra un po’…punto…venti galeoni!”
Le scommesse andarono avanti.

Hermione era nel bagno in disuso delle ragazze, Mirtilla stranamente non c’era, poteva sfogarsi…
“Perché?”chiese urlando
Gli occhi le si appannarono, sbattè le palpebre: non voleva piangere.
Li chiuse
Una lacrima scappò andandosi a posare sulle ciglia, non ce la faceva…abbandonò l’orgoglio e iniziò a piangere chiusa in un cubicolo. Restò lì per tutto il tempo; finché arrivò qualcuno…
“Dai su cosa ti costa?”
Hermione voleva sparire; non se la sentiva di stare in uno stesso luogo con due persone felici…
“Perché vuoi stare ancora con me?”
“Perché mi piaci…” Non capiva chi fossero i due, ma non le interessava minimamente…Ma perché lei lo perdonava se aveva fatto qualcosa?
Hermione si ritrovò a pensare a quelle parole che Ron le aveva urlato dietro.
‘Sì, è vero perché io sono egoista e non riuscirei mai a perdonare nessuno!” pensava e intanto piangeva silenziosamente
“Lo sai cos’ho imparato da, quando sono insieme a te?” chiese il ragazzo
‘ mi mancava giusto appunto la predica….’ Sbuffò
“No”
“Ho imparato che se vuoi davvero bene all’altro non te ne frega nulla di qualunque sbaglio faccia. Ma sei disposto a perdonarlo sempre…in qualche modo cerchi di andare incontro all’altro no?Se le vuoi davvero un bene infinito sei pronto a rimediare e a fare anche tu i primi passi; certo poi anche l’altro dev’essere disponibile a venirti incontro altrimenti non funziona…
Credo che io e te in questi anni ci siamo riusciti no?”
La ragazza ci mise un po’ di tempo prima di rispondere; poi balbettò:
“Sì…”
Probabilmente piangeva…
“Ehi?Che fai?!”
“Scusa, ma hai detto delle cose davvero…uff non so…Mago Merlino…ho capito anch’io una cosa…”
Hermione dal suo cubicolo ascoltava silenziosamente rapita dal legame così forte che univa i due sconosciuti; non piangeva, anche se i suoi occhi erano così lucidi che spesso qualche lacrima le scivolava via e andava ad incorniciare quel viso così gentile.
“Cosa?”
“Credo che abbia scoperto il vero significato di amare. Io…io…ti amo…e ne sono convinta.”
Si abbracciarono
“lo sai che io te l’ho già detto?”
“Quando?” ammise lei vergognandosi
“La prima volta che ti ho coccolato seriamente perché avevi paura…”
“Mpuff” soffocò le risate e proseguì: “Scusa ma di cosa avevo paura?”
“Lo sai”
“Lo so, ma voglio sentirmelo dire da te.”
“Quando ti ho coccolato, tenuta stretta contro di me perché avevi paura di ciò che poco dopo abbiamo fatto per la prima volta: l’amore.”
Le schioccò un bacio in fronte, stettero lì a godersi quell’abbraccio che poi si trasformò in un bacio profondo e colmo di tutti quei sentimenti che si assaporavano già nell’aria.

Hermione si appoggiò alla parete di legno del cubicolo, si sedette sul coperchio del water e stette lì. Aveva la mente completamente vuota. Sentì i due ragazzi andarsene
“Andiamo a cena?E’ tardi…”
“Sì, ho una fame…”
Non aveva scoperto chi fossero, ma non le importava, l’avevano aiutata parecchio; ora sapeva cosa mancava tra lei e Ron.
Capiva ora il perché lui cercava qualcun’altra. Nessuno, né Ron né Hermione, era mai riusciti a venirsi incontro. Magari lei ci provava ma lui no e la volta dopo era il contrario.
Sorrise, era tutto così semplice pensando, ma difficile da mettere in pratica…la verità era che Hermione non riusciva a mettere da parte il suo orgoglio e lasciarsi andare; si decise a tornare nel dormitorio solo a notte fonda.

***



Durante la cena Pansy era estremamente concentrata; Daphne non osò avvicinarsi ma le chiese:
“Tutto sotto controllo?” “Beh, finora sì…”
Tornò a rivolgere attenzione alla sua insalata con carote, pomodorini, mozzarella e peperoni…tutto per la sua linea!
“Daph sei sicura di non mangiare troppo?”
“Sì, caro…ne vuoi un po’?E’ una specialità italiana….”
“Italiana?A me sembra che chiunque sappia tagliare dell’insalata, mozzarella, pomodori e peperoni…ma come preferisci…sicura che non vuoi qualche deliziosa patata arrosto?Qualche sardina?E questa fetta di salmone affumicato solitaria?Uh, qua c’è dell’…”
“NO, BLAISE.GRAZIE!”disse lei seccata
Blaise chiese ironico: “Cos’hai…”
Risultato: gli arrivò un ceffone talmente forte che sbattè il muso nell’insalata russa.
Dalle altre tavolate, chi lo vide, scoppiò a ridere. Blaise si pulì immediatamente e chiese secco:
“Non hai mai pensato che saresti capace di tenere testa a Draco?Forse sareste bene insieme…”
Sbam,finì nuovamente con la faccia nel piatto.
“Era per quello che hai detto!”

Poco più distante Draco stava fissando Pansy che, noncurante continuava a tracciare linee sul foglietto che aveva di fianco a sé.
Finì il tempo dedicato alla cena e tutti si alzarono per lasciare la Sala Grande.
Daphne non fece tempo a girarsi che Pansy era già sparita…
‘O cielo’ pensò un po’ tesa ‘non devo mostrare nessun segno di allerta o preoccupazione…se mi beccano…’
“Cos’hai Daph?”
‘Come non detto’
“Un, niente Blaise…stavo concentrandomi a non dar retta al mio stomaco che reclama cibo!”
“Ah, pensavo stessi parlando a qualcosa di…”
Draco sbattè, inavvertitamente, contro il suo amico.
Era di ghiaccio, spostò il ciuffo biondo e salì le scalinate quasi correndo.
“Credo stia cercando qualcuno…o forse deve andare al club dei Duellanti…bho..”
“Scusa, ma dobbiamo star qui a fare la muffa?Andiamo…!”
Blaise annuì.

Stava correndo a perdifiato, silenziosamente tra i corridoi del castello. Sapeva che sarebbe passato di lì…
Era da settimane che lo pedinava, non avrebbe sbagliato!Arrivò alla guferia, prese una pergamena che teneva in tasca e scrisse:
“Tu ‘sta zitta…mi raccomando…cerca di farlo rimanere in Sala Comune; fa finta che io sia andata a dormire…spero di arrivare tardi!Pan”
Finì di scrivere e la porta cigolante si aprì
“Uh, ciao Pansy…”
“Ciao Theo!”
“Come mai anche tu qua?Devo scrivere notizie importanti a mia sorella….”
“Umh, capisco”
Theodore Nott non era un ragazzo comune, molto silenzioso e misterioso; parecchie storielle giravano su di lui nella scuola. Era estremamente mansueto per essere un Serpeverde ma…evidentemente…
Una cosa era certa: suo padre era un Mangiamorte...
Non si sapeva nulla neanche sul conto di sua madre ed eventuali sorelle o fratelli.
Tuttavia faceva costante presenza e parte del Club dei Duellanti, aveva all’attivo parecchi incontri disputati, anche se non erano sufficienti da superare Draco Malfoy. Con lui viveva in grande rivalità, anche se il biondo pensava di aver già superato questa fase da tempo…
Theodore spedì la sua lettera
“Torniamo insieme?”
“Grazie”
Il discorso si posò subito sulla sua ‘relazione’ con Draco, Pansy seppe tenerla in modo pressoché perfetto: non gli aveva detto che si erano mollati ma quasi.
In pratica dopo pochi minuti Pansy era ferma in mezzo al corridoio con gli occhi chiusi. Theodore girandosi di scatto la vide, lì un po’ distante da lui. Sembrava stesse facendo di tutto per non piangere.
Le scostò una ciocca di capelli neri, mentre lei apriva lentamente gli occhi le sussurrò:
“Ti conviene lasciarli chiusi…”
La baciò.
“Non ti preoccupare vedrai che poi si sistemerà tut…”
Pansy lo strinse a sé.
“Ti conviene lasciarla aperta…!”
“La mia bocca?”
“Mh mh!”
“Ah,ok…buono a sapersi!”
Passarono gran parte della notte in un anfratto e spargendo vestiti e gemiti per tutto il corridoio.
Verso le quattro tornarono mano nella mano nei sotterranei.
Appoggiato alla sua spalla ciondolava il mantello e il cravattino Serpeverde.
“Buon resto della giornata…” disse lui sorridendo
“Bhe, direi che è già iniziato piuttosto bene no?!”
“Sì!”



###



Eccomi, posterò il chap prima…parto.
Grazie mille a chi legge la mia ff e un grazie speciale a Lisanna Baston.
Spero che questo chap sia migliore del precedente…
Recensite!
Ciao Shining

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Capitolo 10
*** Voci & Corna ***


~ CAPITOLO DIECI~
Voci & Corna


Hogwarts era speciale anche per un altro motivo: le voci si espandevano con una velocità incredibile, già a mezzogiorno buona parte delle ragazze che avevano presente Draco Malfoy sapevano che…
“Non lo sai?Draco Malfoy è cornuto!No perché lo sai che è insieme a Pansy Parkinson?!”
“Uh, certo”
“Ecco lei lo ha tradito, sembra proprio stufa…anzi è perché stamani una l’ha vista con Theodore Nott!”
“Davvero?”
“Sì!Che roba eh?!Un Malfoy cornuto... io mi aspettavo che fosse lui a tradirla o ad avere altre storie…e invece…”
“Davvero…cazzo dico io non capita mica tutti i giorni che un Malfoy perda la faccia in questo modo no?Poi…una famiglia così nobile presa in giro a questo modo…da una Parkinson e addirittura da un Nott…!”
Scoppiarono a ridere.
La notizia si diffondeva in lungo e in largo, tanto che le damigelle più pettegole dei ritratti avevano appreso la notizia ed erano rimaste anch’esse alquanto scosse. Diciamo che, se Pansy voleva infilare il coltello in una piaga c’era riuscita in modo sorprendente.
Entro poco tempo tutte, o quasi, le orecchie avevano sentito pronunciare le frasi: “Draco Malfoy è cornuto” o “Pansy l’ha fottuto”
Comparve anche una scritta sul muro del quarto piano dell’ala est, che fortunatamente non era molto frequentata, urlava come un merlo indiano: “Draco Malfoy è cornuto…ih ih ih!”
Fortunatamente il diretto interessato non sapeva nulla e prima che lo avrebbe scoperto sarebbe passato qualche giorno.
Si poteva ben notare, però che appena Draco, Pansy o Theodore passavano nei corridoi tutti cessavano di parlare e li osservavano minuziosamente quasi si aspettavano, nel caso di Draco, che gli spuntassero tra i capelli biondi due corna.
Non tutti erano così divertiti e scossi da questo pettegolezzo dell’ultima ora; Ginevra Weasley cercava di trattenersi dal mollare ceffoni a Harry ogni volta che passasse, se n’accorse.
“Gin?”
“Che?” rispose fredda
“Si può sapere cos’hai?”
“Harry hai ragione te lo devo dire perché proprio non ce la faccio più…!”
Il moro sgranò gli occhi, lei prese un bel respiro
“Vedi, ieri ero in biblioteca e alcune pettegole che c’erano lì hanno detto che Ron è uscita con una: Turpin Lisa, Corvonero per esattezza. Dicevano anche che il consiglio è arrivato dalla tua saggia boccuccia che non si collega al cervello…”
Harry non capiva il perché fosse così irritata, cos’aveva fatto in fin dei conti si chiedeva…
“Beh tu non hai mai pensato di farti un paiolo di cazzi tuoi?Cosa ti salta in mente di dare ‘sti consigli eh?”
“Perché?”
“Oh Mago Merlino, Harry non dirmi che non ti sei mai accorto che quei due si piacciono a vicenda, anzi si piacevano?!”
“Sì…più o meno l’avevo capito, ma…continuavano a litigare e quindi che senso aveva che stessero insieme?!” disse lui sorridente pensando di aver detto una cosa intelligente…Ginny sbiancò.
“Ah, così tu hai pensato che era meglio che…”
“Sì!Esatto” esclamò il moro fiero.
“Ma quella è la tua vita o la loro?”
“Come scusa?”
“Harry saranno cazzi loro se litigano…quei due ora starebbero insieme, ma non è così solo perché tu –disse indicandolo minacciosamente- hai pensato, o così dici, che fosse meglio per le loro vite…oh, ma non è che puoi farci quello che vuoi eh?!Ti ricordo che si vive solo una volta…”disse ora seriamente arrabbiata ma senza urlare.
“Gin neanche la tua se per questo!”
“Vedi che non capisci?!Cazzo io queste cose te le dico non perché penso a costruire le loro vite ma perché Hermione sta male!Tu per caso l’hai vista in questi due giorni eh?”
“No ma tu che ne sai?mh?”
“Che ne so?!Io posso entrare nei dormitori e sono dotata di occhi per vedere che non mangia da ieri a pranzo e che a due palle rosse al posto degli occhi!”
“Ma cosa c’entro io?Ron poteva anche non ascoltare i miei consigli, Ginny!”
“Senti conosci Ron, l’avrebbe mai fatto?Poi lo sai che pur di negare che gli piace Hermione…”
“Chi a me?”
Entrambe si girarono, Harry iniziò una serie di monosillabi, mentre la rossa,con aria alquanto incazzata si avvicinò puntandogli il dito contro il petto disse:
“Tu la prossima volta faresti meglio a pensare con la tua testa, sempre se c’è dentro qualcosa –Ron era assolutamente sconcertato e lei si rivolse ad harry-, mentre tu impara a guardare cos’è meglio per te da fare nella tua di vita non in quelle degli altri…!”
Girò sui tacchi e uscì con la borsa dalla Sala Comune, mentre la porta sbatteva si sentiva la signora Grassa urlare:
“Ehi tu, ma che modi sono di chiudere una porta?Soprattutto ti vorrei ricordare che io…”
“Chiudi quella ciabatta!” urlò Ginny
“Ma che insolenza…!”
Ron ed Harry si guardarono poi il moro uscì e per il resto della giornata non si fece vedere dall’amico.

Hermione nei dormitori pensava seduta su una sedia di fronte alla finestra.
Si arrabbiava con se stessa.
Piangeva.
S’incazzava con Ron
Se ne pentiva.
Era così pallida che la sera quando Lavanda entrò in camera per poco non urlò.
“Hermi vuoi andare in infermeria?”
“Perché?”
“Sei stanca?”
“No”
“Oh Hermione non mangi da ieri a pranzo!Sembri così pallida…”
“Lavanda non ti preoccupare sto bene!”
“Uffa sicura che non posso fare nulla per te?”
“Sì, tranquilla grazie!”
Si addormentò.

***



“Scusa Blaise cosa stai facendo?”
“Leggendo Draco, leggendo!”
“Ma no?!Che cosa?”
“Oroscopo!”
“Cosa scusa?”
“Nulla che ti possa interessare!”
Daphne sorridendo spiegò:
“L’oroscopo è la semplificazione dei babbani della nostra materia Divinazione, esso ti dice come andrà la tua giornata secondo gli astri. Però non dice quasi mai la verità…sono sempre positivi…sai se scrivessero qualcosa di negativo i babbani lo farebbero di sicuro dicendo che era nel loro destino…condizionabili…!”
Blaise sbuffò
“Cosa dice il tuo oroscopo?”
“Serata strabiliante –‘vedo’ commentò Daphne- in amore finalmente il sogno diverrà realtà!Verso la tarda sera riceverete un qualcosa che non vi aspettereste mai!”
Recitò soddisfatto
Daphne rideva divertita, Draco commentava tutto l’articoletto appena udito.
“Solo invidiosi” mormorerò Blaise alzandosi dalla tavolata Serpeverde e uscendo a grandi passi. Si sedette su una panchina guardando la luna che risplendeva in un cielo buio ma sereno.
Era contento.
Un sogno che si avverava…
Fantasticò di vedere Lisa Turpin in una sua divisa del primo anno, di baciare la più bella ragazza di Hogwarts, di vedere tutti i suoi vestiti meticolosamente ordinati e in perfetta fila.
L’orologio segnò le nove e trenta.
“Ciao Blaise…che ci fai qua?”
Era Mandy…!
“Ciao!Stavo pensando…”
“Ti stavo cercando…come mai sei così…”
“Sì lo so…eh eh eh”
Iniziarono a camminare verso il lago. Era tutto buio e silenzioso, si sentiva il frusciare dei loro mantelli appena la voce si spegneva nell’aria gelida che soffiava sul loro volto.
Parlavano dell’inizio del nuovo anno, iniziato ormai da tempo e di quanto stessero aspettando le vacanze di Pasqua che erano ancora molto, molto lontane.
Si sfiorarono le mani.
“Uh, tieni fa freddo qui e ho portato un po’ di burrobirra”
“Wow, sei un genio!”
Sorseggiarono quel buon liquido che scaldava, ripresero a parlare con la bottiglia fra le mani. Arrivarono di fronte al lago e si sedettero al chiaro di luna. Mandy appoggiò lentamente la testa sulla spalla di Blaise, che riuscì a controllarsi.
‘un sogno?Ma…io…“Mandy!”
“Cosa?”
“Ho detto qualcosa?”
“Sì hai, praticamente, urlato il mio nome…a cosa pensavi?”
“A te” rispose senza pensarci
Il bello dei Serpeverde era il fatto che in ogni situazione erano in grado di controllarsi, non arrossivano mai e non avevano mai qualche reazione eccessiva. La ragazza sorrise, Blaise gli piaceva davvero e arrossì.
Lui non notò.
La vedeva sotto un’altra luce, era molto carina e le appariva molto dolce. Non sapeva che fare. Era già tardi e da lì a poco avrebbero chiuso il portone…
Corsero.
All’improvviso videro Gazza avanzare verso l’ingresso...sarebbero rimasti fuori!
“Incarceramus”
Gazza fu avvolto da funi e rimase immobile tentando di scoprire l’autore dell’incantesimo…
“Blaise?!”
“Volevi rimanere fuori tutta la notte?Si congela…” “Silencio” esclamò la ragazza prima che il custode potesse urlare qualcosa.
“Ben fatto!”
“Grazie!”
La afferrò per la mano ed arrivarono correndo al castello, oltrepassarono Gazza e da dietro un angolo fecero un incantesimo di memoria e lo liberarono.
“Bhe…grazie di tutto Blai!”
“Di che?Eh come mi hai chiamato?”
“Blai.Bhe, non so te mai io sono stata bene stasera!Buonanotte!”
Gli diede un bacio su una guancia perfettamente rosea e se n’andò.
Blaise ci mise un po’ per capire che doveva andarsene anche lui…
‘perché?Mi piace, inutile negarlo ma cosa faccio? Non è Serpeverde e poi non è neanche…Oh cielo vivrò solo una volta…e non voglio farlo con rimorsi. Basta!Ma che le dico?Nulla?!E con che coraggio?Perchè non sono un fantomatico Griffondoro che trasborda di coraggio da tutte le parti? Oh Salazar Serpeverde!Che cosa orribile che ho pensato!No, ora vado lì!
Poi non potrò più tornare indietro…Quindi ora è il momento giusto, lo dice anche l’oroscopo -lesse- Oggi avrete una nuova energia!Avrete un nuovo coraggio per commettere qualcosa di magico e che vi permetterà di vivere in pace e senza rimorsi!Motto della giornata:Si vive solo una volta!’
L’oroscopo seguiva con una serie di ammonizioni a cui Blaise non prestò attenzione; tornò indietro e corse verso i dormitori di Corvonero.
Come faceva ora?
Non poteva aspettare lì fino alla mattina, mentre era concentrato vide due correre nel corridoio vicino e un udibile “Theo aspettami!”e una risatina familiare, ma era troppo concentrato.
‘L’oroscopo dice fino a mezzanotte!Lo sapevo che dovevo fare subito. L’ho pensato e se n’è andata senza che la fermassi…’ Si sedette ad aspettare e si sfilò le scarpe.
“Venderei le mie scarpe nuove di vernice a tredici sterline per averla qui. Cazzo!”disse ad alta voce (N.B.Blaise ha un debole per le scarpe di vernice nera. Sono la cosa più importante della sua vita…)
“Davvero?”
“Sì”
Si girò lentamente e vide che da un quadro un signore si sporgeva con i soldi.
“Chi mi assicura che lei verrà?”
“Ti do dieci sterline e tu mi dai una scarpa come acconto!”
Lanciò la scarpa.
Ricevette i soldi
Passò un po’ di tempo; sarebbe tornato presto nei sotterranei…
‘Mancano solo sette minuti a domani…!’
Una figura comparve dal corridoio; non prestò alcuna attenzione.
Piangeva
“Io non mento!” fece scivolare i soldi restanti e si prese l’altra scarpa e fiero del suo acquisto, il signore del ritratto, le indossò e si levò di torno.
“Mandy?” le corse subito incontro.”Perché stai?”
Le asciugò le lacrime e l’abbracciò
“Ma’ lo sai che si vive solo una volta?”disse tenendola stretta
Alzò il viso della ragazza e, avvicinandosi fino a che i nasi si sfioravano, le disse:
“Non voglio vivere con i rimorsi di non aver fatto ciò che desidero!”
Le posò un breve bacio sulle labbra inumidite dalle lacrime.
Sorrise.
“Neanche io Blai!”
L’orologio segnò la mezzanotte.
Si baciarono.
Passarono il resto della notte abbracciati nella torre di Astronomia su per una porticina che conduceva all’aperto dove si sedettero per ammirare il cielo luminoso.
“Blai perché non hai le scarpe?”



###



Il 10 chap…non ci posso credere!Una cosa veloce:
Grazie Lisa che mi segui sempre…
Ditemi per favore come vi è sembrato questo chap. please!!!Grazie
Shining


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Capitolo 11
*** Chiarimenti?...No, grazie! ***


~ CAPITOLO UNDICI~
Chiarimenti?...No, grazie!


La crisi esistenziale per fortuna è qualcosa che tocca a tutti: maschi e femmine, forse Ron era ancora lontano da arrivare a ciò ma, se avesse continuato in quel modo ci sarebbe giunto molto prima!
Il rosso non sapeva cosa fare, era a conoscenza del fatto che Hermione sapeva che lui era uscito con una ragazza e a causa di tutto ciò non era uscita dalla sua stanza per due giorni abbondanti.
‘Forse non è vero che non gli interesso…’
“Ehi Seamus?!”
“Sì?”
“Ascolta ho bisogno di te…” disse Ron saltando a sedere sul suo letto a baldacchino
“Mh”
“Secondo te, seriamente, io interesso ad Hermione o no?”
Silenzio
“Ti pare il caso di farmi queste domande così…a bruciapelo?!” esclamò Seamus alquanto stranito
“Chi se ne frega!Rispondimi!”
“Uh…non so…”
“Dai Sam.”
“Io ti aiuto soltanto.Se non te ne fregasse nulla di una ti chiuderesti in camera tua e non mangeresti né usciresti per due giorni?Ame la risposta pare ovvia…”
“Sam, ti voglio bene!”
Era già andato via, sorridente e contento…
Forse era questo quello che veramente cercava…non quella gloria a lungo richiesta che si era tradotta in una canzone. ‘Perché Weasley è il nostro re
Ogni due ne para tre’
canticchiò ‘Forse, anzi, c’è qualcosa di più importante, sì ne sono sicuro!Ma allora era per questo che piangeva quasi ogni volta?Ma perché?Non mi hai mai fatto capire nulla…?Perchè litigavamo sempre per ogni stronzata?E ciò cosa significa?”
Si addormentò anche se era primo pomeriggio…

Harry era un po’ che non stava da solo con Ginny, lo vedeva che stavano facendo fatica e gli dispiaceva ma non capiva lo sbaglio commesso e, per tanto, non lo riteneva tale.Quando la incontrava parlavano così poco e freddamente che non sembravano più neanche insieme…
“Ciao Gin”
“Oh, ciao Harry”
“Come va lo studio?”
“Bene più o meno…!”
“Hai deciso quale sarà il tuo indirizzo?”
“Non ancora”
“Quando devi dare l’ultima risposta?”
“Entro maggio, spero di farcela!Sto andando a studiare e tu che fai?”
“Quidditch”
“Uhm, buon allenamento!”
“Grazie”
“Prego, ciao”
“Ciao”
La ragazza si voltò, camminava con il suo solito passo deciso osservò Harry, la guardava allontanarsi e non riusciva a capire come era giunto a tutto questo.Era triste e arrabbiato…come aveva fatto a perderla in quel modo, com’era avvenuto tutto ciò?
Se fosse stato più attento si sarebbe accorto che sul viso di Ginny una lacrima delicatamente attraversava le sue gote rosee per andare a posarsi sulla bianca camicia della divisa.
Dean li aveva osservati dalla porta di un’ aula vuota scosse la testa e fece per andarsene.
“Ehi scusa”
“Sì?”
“Sei Griffondoro vero?”
“Sì perché?”
“Volevo chiederti Harry Potter e la Weasley sono ancora insieme?”
“Così è…anche se non sembrerebbe eh!”
“Grazie”
“Oh, perché lo volevi sapere?”
“Ragazzi non si sono mollati.-disse guardando dei suoi amici- scusa ma ultimamente hanno litigato?chiese voltandosi verso Dean
“Ma cosa ve ne frega…!”
“Dai ti prego…”
“Non te ne deve fregare.”
”Beh, ok grazie…tanto lo vengo a sapere lo stesso!Basta che chieda a qualcun altro…!Allora?”
“Sì, hanno discusso!”
“Grazie e ciao-ciao!”
Udì uno strano discorso…
“Oh Steve avevi detto che si lasciavano!Sgancia sette galeoni: hai perso la scommessa.Anche tu Annie molla i soldi sono quindici falci!”
“Cazzo no!”esclamò un certo Steve
“Dai ma che ve ne fate di quindici miseri falci eh?!”disse la ragazza
“Le scommesse sono scommesse!Qua i soldi!Per ora sono ancora in gara Paul, undici galeoni e otto falci, che non si mollano e Marshal venti galeoni che si mollano fra tre settimane massimo!”
Dean preferì non approfondire scomparendo da quel luogo il più in fretta possibile.

Harry dopo gli allenamenti si avviò stanco negli spogliatoi, si fece una bella doccia e tornò al castello.Camminava nei corridoi non deserti a casaccio e incontrò una ragazza di Tassorosso del suo stesso anno, molto carina…era bionda…l’ aveva sempre attratto, specialmente in quel momento.
“Ciao Harry”
“Ciao Hannah!Come va?”
“Bene, ho appena finito di studiare Pozioni per cui direi decisamente meglio!”
Ridacchiarono
“Un test in arrivo?”
“Beh direi che come al solito sarebbe a sorpresa, non per i Serpeverdi però…loro lo sanno sempre in anticipo e, visto che sono Prefetto, direi che parlando con Daphne mi abbia suggerito caldamente di studiare per un eventuale compito!”
“Wow che gentilezza…per essere una Serpeverde no?”
“Oh no, non essere così Harry!Guarda che è solo un pregiudizio nei loro confronti, non sono tutti stronzi…beh certo dipende da chi…!Se ti riferisci a Draco Malfoy va bene….ti do ragione ma Daphne o Blaise Zaini non sono assolutamente come lui.Sono normalissime, sono solamente più furbe di me e di te e hanno altri priorità nella loro vita…tutto qua!” disse sorridendo lei
“Non credo Han, i Serpeverdi con noi si comportano in maniera totalmente differente, sono…non sono assolutamente gentili…anzi…proprio stronzi!Sarà perché gli abbiamo fregato varie volte la Coppa della Case e quella di Quidditch…!” disse per pavoneggiarsi
“Eh può essere!Però tra Prefetti è uguale credo che da entrambe le parti dobbiate calmervi…!”
“Può essere!”
Si girò e la baciò.
Così in mezzo al corridoio, Harry la baciò e lai ricambiò.
Il corridoio non pululava di studenti ma quei pochi che c’erano si bloccarono, Hannah Abbott e Harry Potter si stavano baciando, e di sicuro non molto castamente!
“Harry…?”
“Sì?”
“Perché l’hai fatto?”
“Perché tu hai ricambiato?”
Si sorrisero
“Vado”
“Ciao”
‘Che bella che è!Mago Merlino se bacia bene…!’

***



Blaise e Draco erano stravaccati sulla poltrona in Sala Comune.
“Blaise ma lo sai che…” disse il biondo dopo parecchio tempo di silenzio
“Cosa?”
“Pansy”
“Uh, l’hai saputo?” chiese Blaise
“Come?Lo sapevi già?”
“Draco…Hogwarts è Hogwarts, lo sai che le voci qua corrono…lo sa tutta la scuola!”
Draco sgranò gli occhi sedendosi in maniera civile…
“Questo non me lo dovevi dire!Tutta la scuola?Uff, sei il solito esagerato Blaise!”
“Vieni e ti farò vedere quanto invece ho sminuito la faccenda!”
Il biondo venne portato nel corridoio del quarto piano dove la scritta sul muro era,ormai, stata in parte cancellata.
‘D aco Ma fo è cornut .. he dison r eh h e !’
La povera vittima ci rimase un po’ male
“Ma che diamine?!”
Toccò la scritta ed essa cambiò velocemente:
‘Draco, Pansy ti ha sfottuto!’ era molto più chiara e leggibile…
“Piccoli ibridi!Dobbiamo assolutamente escogitare un piano, Blaise, la vendetta sarà lenta e particolarmente crudele.Dobbiamo trovare assolutamente un modo per farle pagare tutte le voci che ora corrono su di me!Andiamo Blaise”
“Mh e a cosa pensavi?Pansy è una tipa tosta…!”
“Per forza…io me le scelgo bene!”
“Se infatti…va beh risparmiami la tua modestia…”
“Potrei fingere di stare già da tempo con un’altra!”
“Draco, a Hogwarts lo saprebbero tutti già da tempo !”
“Allora…ma scusa una cosa: Pansy con chi….”
“Intendi con chi è stata?Bha io non lo so…ho ascoltato solo l’informazione generale e poi…si dice il peccato ma non il peccatore!” mentì Blaise, sapeva tutto ma non voleva far nulla a Theodore…sapeva che l’aveva fatto solo per avre la rivincita su Draco e, proprio per questo il biondino non avrebbe dovuto saperlo.
Ma infine cos’è un uomo senza la sua donna?
Cos’è un uomo senza il proprio cuore?
Neanche Draco, infine, riusciva completamente a tenere a beda i suoi sentimenti, se solo ne sarebbe stato in grado non avrebbe dovuto minimamente toccarlo la faccenda.Era lì a cercare un punto debole a ciò che ora gli sembrava una fortezza inespugnabile; allora neanche lui riusciva a mettere a freno tutto ciò che gli gironzolava per la testa!
“Ebbene Blaise, che facciamo?”
Difficile pensare di farla pagare ad una come Pansy…!”
Blaise era anche lui convinto che dovessero escogitare qualcosa contro di lei…ma non sapevano come fare, anche se, bisogna dire che Draco aveva una bella carta: poteva provarle tutte, le ragazze di sicuro non gli sarebbero mancate.C’è da dire anche che, però, così facendo l’avrebbero notato tutti che non sapeva come comportarsi, e quindi stava procedendo a tentativi, questo era il lato negativo della carta “vincente”.
Cosa si farebbe se uno nel sentiero della sua vita si ritroverebbe in un punto estremamente confuso e indeciso?
Di sicuro tenterebbe di agire come qualcun altro di fidato o come qualcuno gli ha consigliato, tanto non avrebbe nulla da perdere!
Draco avrebbe perso tanto però.
Rispondere con la stessa carta?Blaise non ne era covinto
“Non so Draco…lo farebbe chiunque, se l’aspetta!”
“Blaise, non sarà una cosa uguale…ovvio poi sembrerei un’idiota ma il concetto sarà uguale, solo sotto una luce diversa e da un diverso punto di vista…”
“Ne sei convinto?”
“Di che cosa?” qualcun altro chiese
“Daphne!”
“Ciao Blaise…Draco?!”
“Uh, ciao Daph!”
“Blaise ti devo parlare…”
“Non ora!”intervenne Draco glaciale
“E’ importante”
“Dimmi…tanto lui sa cavarsela da solo!Pensaci bene a proposito eh?!Non ti puoi permettere nessuna stronzata!” disse riferendosi a Draco

“Mi accompagneresti ad Hogsmeade?”
“Devi prendere in prestito qualche burrobirra?”
“Sì, non molto in prestito però…”
“In cambio?”
“Un bacio dalla tua Mandy”
“Ehi, un momento come hai fatto a saperlo?”Chiese stupefatto mentre oltrepassavano il grande portone di quercia.
“Io?Oh, cielo…Blaise non ti dovresti più stupire di Hogwarts…sai com’è”
“Sì, ma c’eravamo solo io e Mandy…”
“Ne sei sicuro?”
“Sì”
“Bhe io l’ho saputo perché c’era un ritratto che diceva di aver comprato un paio di scarpe, roba bella, a soli tredici galeoni”
“Uff lascia perdere…ci tenevo così tanto…!”
“Bhe tienile!” Daphne tirò fuori il suo paio di scarpe perfettamente lucide, a stento le consegnò al proprietario…un nodo alla gola come già di rimpianto le si stava formando.
“Dove le hai trovate?Daph come diamine hai fatto?” era sorpreso
“Segreto!”
Le stampò un bacio sulla fronte, per tutto il resto del tempo parlarono tranquillamente,Daphne era molto abile nel cambiare discorso e ogni volta che la conversazione scivolava sul tema Draco-Pansy riusciva a sviarlo.
Anche perché stava andando a prendere da bere proprio per festeggiare la riuscita del piano!



###



Ciau!Finalmente mi sono decisa a postare l’undicesimo chap.!Scusate il titolo ma mi è saltato in mente così...fa tanto schifo?Devo dire che l’ho postato solo perché mi hanno spinto a farlo due ragazze che mi hanno recensito…
Grazie a:
Krystel Diggory'80: grazie mille, davvero…!Spero che gli ‘stravolgimenti’ siano contenibili!Si lasciamo stare la mia prima ficcy che devo dire mi fa alquanto schifo…Riguardo alle coppie Ron/Luna, Ginny/Harry e Hermione/Draco nella prossima ff mi piacciono un sacco e credo proprio che dopo aver finito questa e un’altra ff che devo postare mi metterò al lavoro!Sono bellissime poi…devo dire che io *__* adoro la coppia hermi/draco!!!poi luna/ron sono troppo teneri, la farò di sicura…con questa mancano solo un po’ di chap credo sette o otto chap.
Deus…come diamine farò a concentrare tutto?Eh, sono davvero contenta che a qualcuno sia piaciuto il mio chappy!Sì, devo dire che povero Harry in questa ff è proprio scemo…!Daphne e Pansy sono le mie preferite (Daphne soprattutto!La *__* mi fa @__@)[impazzire]!Grazie davvero tantissimo un bacione!Shining

loony11 : Grazie anche a te!Spero che tu non mi abbandoni a l mio –spero non triste- destino! ^.- Grazie mille, bacioni Shining!

Lisanna Baston: ciau!Condivido le critiche ai personaggi…ma adoro la loro situazione!Merlo indiano perché sono quelli che parlano…Sul fatto di Ginny…davvero sembra isterica?Tra qualche chap tornerà all’attacco…siete pregati di mettervi le cinture di sicurezza!(sto delirando!!) Ah il prossimo chap sarà quello del bagno…te lo ricordi?E’ stra-bellissimo!Però lo devo modificare…spero di non rovinarlo…!Grazie mille dei complimenti cara!Baccio!Shining.

Per il prossimo chap portatevi dei fazzoletti!
Grazie comunque anche a chi la legge!Recensite, grazie mi fate sentire molto meglio…!
Baci Shining Grint


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Capitolo 12
*** Lacrime & sorrisi ***


~ CAPITOLO DODICI~
Lacrime & sorrisi



La sera era già arrivata da tempo e Ron seduto sulla solita poltrona di fronte al caminetto sembrava non essersene accorto, pensava a ciò che Seamus, Dean e persino Neville gli avevano detto a proposito di Hermione. Avevano tutti ragione, ne era cosciente, ma non aveva il coraggio.
Hermione passò attraverso il ritratto, c’era poca gente ormai nella Sala Comune, ognuno se ne stava andando nelle proprie camere. Fortunatamente non vide Ron, lasciò i libri su un tavolo e si sedette a guardare fuori dalla finestra, era tutto così buio…
‘Devo assolutamente farcela!’ pensò Ron.
Ora la Sala Comune era vuota, fatta eccezione per i due ragazzi.Le prime gocce di pioggia iniziarono a cadere sulla finestra, in brave tempo il ticchettio divenne sempre più forte ed intenso.
“Hermi?”
Sussultò, stava piangendo e non voleva che nessuno la vedesse in quello stato a maggior ragione il diretto interessato…prese i libri e li infilò disordinatamente nella borsa.
“Ciao, buonanotte…non hai sonno?Dovresti andare a dormire…”disse lei piuttosto incerta
“Non sembri molto assonnata, piuttosto mi sembra che tu abbia molta voglia di sfogarti o no?”
“Io?...Ma veramente…”
“Lo so, vieni dai!”
“Dove?Ti giuro che non ho nulla!”
“Intendi dire oltre quegli occhi a palla…si vede lontano un miglio che…” la prese per mano e, uscirono
“Ron ti giuro che…sono solo stanca!”protestò lei
In risposta il rosso si limitò a dire la parola d’ordine per entrare nel bagno dei prefetti: “Siamo i migliori!” Si sedettero sul bordo della piscina con i piedi a mollo, era piena.
“Non so, Ron sono davvero disperata…tutti mi pensano la solita perfettina e invece non sono solo questo, altrimenti non mi avrebbero assegnato a griffondoro!”disse Hermione
“Oh, questa è bell…”
Delle bollicine emersero dal mezzo della vasca, si guardarono sorpresi: chi c’era la sotto? Theodore Nott e Pansy Parkinson…
“Uh, scusate vi lasciamo soli…”disse ridacchiando Ron
“No, fermi.I due Griffondoro da soli…e Potter?Oh, l’avete lasciato solo?...qui gatta ci cova…”
“No, Potter –intervenne Theodore- sarà troppo impegnato a pensare se morire adesso o subito!”
“Uff, siete i soliti…noiosi e stronzi. Vi lasciamo nel vostro brodo (^.^)Andiamocene…saranno impegnati a farsi le corna a vicenda…!” commento irritata Hermione
Uscirono subito: Sapeva che il rosso avrebbe volentieri accettato o proposto un duello a Theodore e non voleva ancora vederlo morto…dei passi si facevano sempre più vicini
“Miss Purr?” la voce di Gazza risuonò nel corridoio
“CORRI!”

In preda al panico iniziarono a correre senza sapere dove stessero andando
“Qui, Ron”
Aprirono la porta e la richiusero alla spalle, avevano entrambi il fiatone. Un foglio di pergamena era posato sul cuscino dove Hermione si stava per sedere, lo prese e lo lesse: “Stanza delle Necessità, in via eccezionale, per casi come voi questa è la Stanza dove dovrete parlarvi e chiarire ciò che vi frulla nel cervello e/o nel cuore, altrimenti non riuscirete ad uscire. Potrete affannarvi a tentare di scassinarla ma senza ottenere nessun risultato. Albus Silente”
Sbattè le palpebre più volte…come faceva a dire a Ron che…
“Herm siamo costretti e…comunque prima stavi dicendo una vera cavolata!Non ci credo neanche se ci fosse Vol…tu-sai-chi!Avanti, non vorrai mica far mattina…dimmi!”
La porta non si apriva, come faceva? Davvero poteva rovinare cinque anni di amicizia oppure rischiare…no!Non ce la faceva, ‘cosa gli dico?’ si chiedeva.
“Devo usare il Veritaserum? Hai letto il messaggio e non abbiamo scampo…voglio che tu mi dica cosa ti preoccupa e non con una stupida pozione.”
Hermione era seriamente molto vicino ad avere una crisi di nervi, andava avanti e indietro, si mordicchiava le unghie, si attorcigliava i capelli…BASTA!Respirò a fondo tentando di non diventare troppo rossa e…tanto prima o poi doveva succedere…!
“Beh, Ron l’hai capito…vedi a me piac…i…e…,piace molto parlare con te…ma vedi non credo di riuscire a dirti cosa provo…cioè ciò che penso…!”
Il rosso le mise in mano l’avviso di Silente
“Uff, ok.Ti dico ciò anche se non so come fare…mi piace…”
“ALT!Hai collegato la bocca al cervello?Ti prego non dirmi Blaise Zaini, Krum o Malfoy…eh!” disse tanto per sdrammatizzare ma…
“Ron era una cosa seria!Si vede che sei proprio un bambino…”sbuffò la ragazza
“No, scusa non ti arrabbiare,volevo solo alleggerire l’atmosfera…forse non l’ho fatto nel modo più adatto. Scusa ma vedi…io …vorrei smetterla di litigare con te,vorrei tanto che tutto filasse liscio…cosa che non sempre riusciamo a fare. E’ anche vero che…l’amore non è bello se non è litigarello!oh…oh…”le orecchie di Ron s’incendiarono …si sentiva così stupido…
Hermione dal canto suo si chiedeva, dopo un primo momento di shock e euforia, se l’aveva detto semplicemente così per così. ‘non è possibile che l’abbia detto tanto per fare. Tentar non nuoce però…nel mio caso non è assolutamente così: se mi va male perdo un amico e per cosa?’
Tormentata da quei dubbi scoppiò nuovamente a piangere, una lacrima dopo l’altra le cadevano dai suoi occhi ambrati; il viso rigato da tutte quelle lacrime che lasciavano comprendere tutta la sua rabbia, la sua tristezza e la sua confusione.I suoi sentimenti erano rinchiusi in quelle gocce, fusi insieme: i suoi dubbi che divenivano rabbia, sfociava in furia pensando a quanto era impotente davanti ai problemi della vita, lei la “perfettina”.
Non riusciva a porsi un limite, voleva sentirsi stretta fra delle braccia forti, voleva potersi sentire apprezzata realmente, per quello che era. Anche Ron si faceva qualche domanda, non sapeva se far finta di niente, se dirle la verità o correggersi…o, direi, pararsi il culo.
In quel momento la ragazza iniziò a piangere. ‘La cosa migliore è dirle la verità…’ si alzò e le si avvicinò, voleva consolarla. Fece due passi verso di lei, mentre la ragazza scoppiava in un pianto più che rumoroso, anche lei fece due passi verso lui. Mancavano solo due passi fra loro, quelli li fece Ron.

Si trovarono faccia a faccia e il ragazzo dai capelli rossi l’abbracciò, la consolò, la tenne stretta contro il suo petto muscoloso. Rannicchiata fra le sue braccia la ragazza iniziava a concedere qualche sorriso. Il calore di quell’abbraccio Hermione non l’avrebbe mai più provato e trovato, era un calore strano: come di premura.
Il rosso non voleva agitarsi poiché se la campana di vetro se si muove cade, e così si spezza lasciando solo e incustodito tutto ciò che c’è dentro: sogni, paure, dolore, tristezza, vita, amore, felicità. Tutto quello che si può trovare in una persona anziano o anziana, uomo o donna, ragazzo o ragazza, bimbo o bimba che sia; perché ognuno di noi ha la propria campana di vetro pronta a dare tutto per tenerti stretto fra i suoi confini, stretto fra il suo calore, stretto fra le sue braccia.
Hermione aveva trovato la sua.
Ron intanto coccolava e accarezzava ad occhi chiusi la sua bimba da proteggere ed amare; si sentiva fratello, un degno fratello, un padre, un buon padre e…se stesso.
Ora capiva.
Ora la sua mente iniziava a rischiararsi, a divenire cristallina e cosciente di ciò che realmente provava. Poco a poco non ne ebbe più dubbi: l’amava. Si sentiva pronto ad accogliere quel fiore che poco a poco sbocciava all’alba. Sentiva che non aveva bisogno di stare insieme a lei perché lui sapeva, sapeva che cosa doveva proteggere sia nell’amore sia nell’odio.
Nel frattempo cresceva in lui qualcosa: ora avrebbe rischiato ancora di meno, se la perdeva? E se perdeva colei che ora era fra le sue braccia ignara del fatto che lui si sentiva così tanto, come una campana di vetro? Come l’argine che contiene un fiume per non farlo straripare, come un nido in cui vi sono gli uccellini per prepararli piano piano al nuovo e vero mondo. Ron non si depresse per questo nuovo pensiero perché sapeva che ora poteva vivere di solo ciò che aveva provato, di quel sentimentoi, avrebbe vissuto una vita senza incontrare nessuno sul suo sentiero ma solo nutrendosi di ciò che gli stava regalando quell’ abbraccio.

Solo ora Hermione si sentiva veramente sé stessa senza vergogna per ciò che era: mezzosangue, secchiona, per fettina e meticolosa, di essere lei . si sentiva sommersa in qualche piacevole emozione che non sapeva definire né sapeva cos’era; le appariva strano il legame che c' era fra lei e il rosso. Era come una bimba nelle braccia del suo orsetto, poiché morbido al tatto e di pensieri, gentile e tenero.
Era un Ron molto bello, pensava credeva anche che questo lato era sempre parte di lui; mai pensò di essere fra le braccia di un Ron diverso, era quel lato che esprimeva con vergogna ma che lei accettava con cura e premura, si lasciava cogliere all’alba il fiore che piano si apriva ai primi raggi del sole. Chiuse gli occhi abbandonando i pensieri, con la mente vuota, sorridente.
Ron le spostò la frangetta e la baciò in fronte.
Si sedettero su una poltrona, l’unica nella stanza, la ragazza appoggiò la sua testa sulla spalla di luie si lasciò trasportare, fino ad addormentarsi. Ron la osservava mentre la coccolava e capì che stava gentilmente riposando, chiuse gli occhi e tenendola fra le braccia si addormentò.




###



Grazie ancora per le recensioni e chi legge. Ecco qua il dodicesimo chappy…come vi pare? Ditemi….
a Loony11: Eccomi qua!Beh non ti preoccupare per il piano di Draco che scoprirai nel prossimo chappy!Grazie mille e…ti sono serviti i fazzoletti?eh eh eh. grazie ancora ti aspetto nel prossimo chap.ciau!Bacioni.
A Lisanna Baston: Visto che l’ho postato…l’modificato alla grande…ma spero che sia degno lo stesso di essere letto e recensito ^.- Bello Draco all’opera eh!Per tua fortuna Cho non mi è neanche passata per l’anticamera del cervello…ma…mai dire mai…grazie per il suggerimento…!Dante…?Oh Deus…no, non mi riferivo a lui, non mi è neanche venuto in mente…(Tanto lo studio…^_^!!!)
Le scommesse è stata la parte più divertente…me li immagino troppo!Darei un premio a Ron…in questo chap supera veramente se stesso… lo adoro… *________________* Ti è piaciuto il celebre chappy del bagno?...non che fa andare in bagno…eh!Ciau bacciiiii
A Krystel Diggory'80: Harry è sempre Harry…che dire…non lo amo propriamente…credo si sia notato…!Povera Gin però…mi sta così sympa…ma vedrai che avrà la rivincita, una DEGNA rivincita… e ce ne vorrà!
Per Draco lo saprai il prossimo chap…e per quanto riguarda Ron vale lo stesso discorso: è adorabileeeeeeeeeeeeeeee! *___* amo ron!Qui supera veramente se stesso, anche gli altri: Saint-Potter e il Vendicativo…Blaise non saprei….*___* adoro anche lui!Va beh le coppie Ron/Luna, Harry/Hermione e Ginny/Draco sono già pronte per una ff, giuro! Mi piacciono un sacco davvero, fammi finire questa e l’altra: Something of strange in our life e poi c’è la ff su quegli scoppiati.(troppo belle le coppie!Complimenti per l’idea!)Bacioni

Grazie a tutti
Buona lettura
Shining


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Capitolo 13
*** Non curanza. ***


~ CAPITOLO TREDICI~
Non curanza



Sappiamo già le cose come andavano fra Ginny ed Harry Potter…non propriamente bene…
“Anthony dove mi vuoi portare?”
“Aspetta eh…eccoci!”
Tolse la benda a Ginny, Anthony Goldstain e Tess Steeval erano davanti ad una porta contentissimi. Sembrava avessero trovato la Coppa delle Case o qualcosa di simile…Ginny ci rimase: ‘e questa roba?Che sarebbe?Una porta mezza scassata in una torre…praticamente nella parte inutilizzata del castello…uff…che schifezza è ‘sta roba…?!’
Tess Steeval la guardò… “Ehi non penserai sia tutto qua, eh?!Vieni e poi dimmi”
Aprirono la porta
Un amorevole profumo di essenza al cioccolato e lavanda la inebriò per un attimo, la stanza in cui era, le risultava molto grande. Sulle pareti delle candele profumate da cui sgorgava acqua che ricadeva nel contenitore della candela emettendo un grazioso plin plin : appena entrati sembrava di essere nella foresta pluviale, non per la flora né per la fauna, le gocce scivolavano nell’acqua ognuno a ritmo diverso, la luce soffusa e un brusio di sottofondo faceva pensare di essere da tutt’ altra parte: non Hogwarts.
“Oh Merlino!”
“Bello Gin?”
“Già…qui è stupendo…l’avete cambiato tantissimo questo posto dall’ultima volta che lo vidi…allora c’era Allock!”
“Beh, benvenuta al Club dei Duellanti Ginny!”esclamò Anthony in qualità di presidente.
“Questa è la parte dove avvengono i duelli veri e propri poi, vieni – “ciao Anthony!” fece, in risposta, un cenno e riprese – di qua c’è la saletta riunioni –“Ehi Anthony!Come va?”- bene, grazie Justin…beh dicevo eccola!”
Una porta si aprì e comparve un aula piuttosto piccola dove vi erano un tavolo, sedie, fogli di pergamena e piume d’oca. Le pareti erano tappezzate di fogli di papiro: “Anno 1933 vincitore dell’anno: Drusilla Rosier. Con 785 punti e 43 duelli disputati.
Anno 1934,1935,1936…gli anni scorrevano veloci fino ad arrivare a quegli anni, l’anno precedente era stato Draco Malfoy a vincere l’anno con 820 punti su 47duelli disputati, gli anni precedenti erano stati vinti, appena aperto il Club, da Anthony per due anni consecutivi poi da Zabini Blaise.”
“Anthony hai vinto per due anni il…”
“Sì, grazie a quelle vittorie ora sono il presidente; in secondo anni l’ho vinto ed è stato l’anno in cui il Club è stato riaperto ufficialmente!Anche il terzo, invece il quarto è stato vinto da Blaise e il quinto da Draco…chissà quest’anno.!”
“Chi è il favorito?”
“Malfoy, poi subito dopo a distanza di tre punti c’è Theodore Nott”
“Giuso, Tess tu non duelli mai?” chiese scherzando una ragazza
“Ehi…vacci piano!Anche se sono la ragazza del presidente non vuol dire che debba fare la stessa fine!”disse ridendo
“Uh, sentito Ant?Non farà la tua stessa fine…comunque complimenti Tess!”
Ginny guardò l’amica chiamata in causa: “Ehi, Tess non lo sapevo!”
“Scusa Ant puoi venire?”
“Scusate ragazze…Tess falle vedere il resto…arrivo Michael!”
S’allontanò, era davvero un ragazzo d’oro, nessuno lo detestava sia che fosse un Serpeverde, un Griffondoro…era rispettato da tutti. Anche Malfoy lo trattava come un suo pari.
“Cavolo Tess, nessuno ha mai vinto due volte consecutivamente l’anno…soprattutto con 880 punti!”
Sorrise
La portò in una stanzetta opposta, oltrepassando quel salone, vi entrarono e un vento gelido le avvolse.Vi erano grandi quaderoni su immense scaffalerie, le finestre non avevano vetri….
“Ma che diamine qui si gela…!”
“Lo fanno apposta, dicono che se fa freddo chi entra per decidere se iscriversi all’anno o ad altro debba esserne convinto altrimenti non sopporterai il freddo!”
“Che fico!”
“Già vieni via…qua si muore…!”
“E li cosa ci sono registrati…sono tantissimi i quaderni!”
“Vengono registrati tutti gli incontri e chi si iscrive all’anno e tutto ciò che si svolge qua dentro”
“Può darsi inizio al duello fra Pansy Parkinson e Michael Corner, prego nominate i vostri secondi” disse Anthony
“Per me, Pansy Parkinson è Daphne Greengrass”
“Per me, Michael Corner è Justin Finch-Fletchley”
“Ginny vieni via da qua…se succede qualcosa si è sempre in mezzo, ti chiedono la tua e se vai contro uno…e poi l’altro…poi in questo caso…!”disse Tess prendendola per un braccio
“Ma chi credi che la interpelli, Steeval?”domandò
“Ciao Draco!”
“Ciao Tess, rispondi alla domanda…”
“Sono capace anch’io di parlare Malfoy…’sta zitto comunque…che meglio!”
“Uh, la Weasley si scalda…tranquilla…stavo chiedendo solo chi si sarebbe acconto di te ora che con Potter…”
Osservando rapidamente l’aula ci si accorgeva che nessuno l’aveva notata né salutata. Ribattè velocemente:
“Ora che con Pansy?!Mi chiedo come abbia fatto ad accorgersene solo ora…Malfuretto dei suoi stivali!” si girò convinta che non avesse nulla con cui ribattere…
Ma i Serpeverde sono i Serpeverde…
Draco è Draco, non potrebbe essere altro!
“Weasley, qua le carte sono tutte in tuo sfavore!-la rossa si girò, per poco non divenne cadaverica: il biondo era di ghiaccio- pensi lo sfregiato se ne sia mai remotamente fregato di una come te?Mi chiedo anche solo se sa toccarti una mano…figuriamoci se con te faceva qualcosa di più…probabilmente ti tradiva con Hagrid!”
Sorrise ironico, le sue labbra non avevano nessun segno di divertimento ma solo di scherno.
“Lascia stare Draco, dai andiamo Ginny!” disse Tess un po’ preoccupata dalla situazione
“No,no Tess è giusto che queste serpi vengano soffocate…”
“Weasley da chi?Da una come te, uh?!”
“Sì da me, Malfoy mi fai solo pena. Non fai altro che tentare di rinfacciare le debolezze, le fragilità e i punti deboli delle persone e non sai neanche guardarti dentro…faresti bene, invece…! Sei più debole di chi credi e di chi pensi che lo sia!” disse Ginny con calme e disgusto
Non era arrabbiata, non era cattiva ma stava solo tentando di astrarre Draco da ciò che appariva.
C’era riuscita.
Uscì e ringraziò Tess, dicendole che sarebbe tornata…le piaceva quel posto anche se non molto quel soggetto.

Harry non vedeva Ginevra Weasley da un po’, non uscivano insieme da tanto, lui nel frattempo si era visto con Hannah per un paio di volte…
Probabilmente Ginevra lo sapeva eppure perché non gli aveva detto nulla?
Perché? Harry, inconsapevolmente aveva baciato Hannah solo perché voleva catturare l’attenzione della sua ragazza con il quale ultimamente le cose non andavano. La verità Harry la capì piano piano, la dedusse dal fatto che anche quando era sicuro che la rossa lo sapesse, lei lo trattava esattamente come se non fosse accaduto nulla. Da un lato, inizialmente, gli dissero che era solo a suo vantaggio ma Harry capì che non lo era assolutamente,anzi, questo suo comportamento lo distruggeva. Lui aveva cercato di attirare l’attenzione della ragazza con un azione negativa e la situazione non era cambiata minimamente…
Continuava a lasciarlo dov’era.
Harry era nella merda.
Lo sapeva, benissimo, che l’azione che aveva fatto era decisamente a suo rischio e in pieno torto ma al meno poteva sperare in una sfuriata di Ginny o in qualche frase buttata lì colma di gelosia; invece non aveva ottenuto una virgola, nulla!
“Ciao Harry!”
“Ciao Ron”
“Chi…cos’hai?”
“Io?Nulla, perché?”
“Bha mi sembri un po’ giù…”
“No, tu al contrario mi sembri un po’ su…”
“Uff…semplicemente giornate fortunate…niente di speciale” disse Ron tutto in sorriso
“Uhm”
“Andiamo, abbiamo la riunione per il nuovo progetto di schema d’attacco!”
“Ma cosa la facciamo a fare…ormai manca una partita alla fine…poi è tutto finito…” disse Harry con infinita tristezza
“Harry almeno ti distrai!” disse il rosso pieno di vita trascinandolo via
“Ciao ragazzi!” una voce allegra, che non si sentiva da giorni, e una mano spuntarono da una poltrona nella Sala Comune.
“Uh, ciao Herm” esclamò Ron, sempre di buon umore
“Ciao Herm…-li osservò e andando avanti alquanto infastidito disse-non so cosa ci sia nell’aria…siete tutti così allegri…uff”
“Te ne farebbe bene un po’ anche a te, Harry!” disse il rosso facendo l’occhiolino alla ragazza che arrossì.

***



A cena, nel tavolo Serpeverde, era tuttouno scalpitio.
“Dra…”
“Se?”
“hai per caso prodotto durante questi giorni?”
“Se…” “bene…spero per te che sia una cosa intelligente!Mentre dimmi oggi cosa ti è saltato in mente…”
“A me?”
“Sì, quella penosa discussione con la Weasley.”
“E’…”
“Faceva veramente pena…sappi che eri nettamente in torto, devo dire che la rossa ha sfoderato delle belle carte…ottime…ah, se solo non ti fossi ripassato il manuale di cattiveria, ‘1001 soluzioni per ribattere’ , ieri sera mi sa che saresti rimasto a bocca asciutta!”
“Grazie Blaise!” disse gelido il biondo, non sopportava che gli altri scoprissero le sue letture serali
“Prego Draco!Lo sai che per me è sempre un piacere dirti le cose visto che poi non t’incazzi mai…”disse il moro sarcastico.
“Uh, che aria che tira qui…posso sedermi qua Caposcuola Malfoy, o forse rischierei di venir azzannata?!”
“Perché non stai con la tua amica se ti da così…”lo interruppe
“Niente moralismi…è occupata”disse sedendosi.
Draco guardando verso la metà del tavolo trovò Pansy impegnata a ridere gustosamente al fianco di Theodore. Si fermò tutto per lui, sembrava che un macigno gli precipitasse sulla sua testa, vederli così lo infastidiva parecchio. La sua mascella era contratta così come le sue mani lo erano in una morsa dolorosa. Qualcuno urlò qualcosa ma Draco non colse, i suoi occhi dardeggiavano, divennero freddi e imperscrutabili.
Daphne gli tirò una gomitata.
Ora sentì la Weasley che ad alta voce, praticamente urlando sulla soglia della Sala Grande diceva:
“Ora che con Pansy eh?!-poi abbassando la voce, che comunque rimase udibile- è solo un debole …ma che si guardi un po’” Ginevra Weasley uscì gloriosa dalla Sala
Draco stava per scattare in piedi ma Daphne lo anticipò; gli tenne le mani appoggiate sulle gambe che erano ancora strette, Blaise lo trattenne seduto sulla panca posandogli una mano sulla spalla.

“Che giornata…non so ma Draco mi sembra..”
“Blaise, Pansy gli ha fatto fare una figura da cui non se ne scollerà facilmente di dosso…!Ora è il cerbiatto di Hogwarts”
“Cerbiatto?”chiese allibito mentre uscivano dalla Sala
“Sì, il cornuto di Hogwarts!La Weasley ha ragione, per quanto possa sembrare strano.”
“Lo so che gli ha detto la vera situazione che…”
“Blaise pensandoci è la caratteristica dei Serpeverde…soprattutto di quel benedetto o maledetto biondino!”
“Ehi, aspetta un attimo non è la…”lo interruppe nuovamente
“Dici?Blai,è la verità. Uno che sfotte tutto il tempo cerca le debolezze dell’altro perché vuole provare a se stesso che anche gli altri hanno fragilità, ciò presuppone che ne hai molte di insicurezze.”
“Scusa Blaise?”
“Ciao Man…arrivo, scusa Daph ne parliamo domani!”
“No ma continuate pure…per me non è…”
“Figurati,vado”interruppe, come al solito, Daphne.
“Beh, piacere: Mandy” le tese la mano sorridendole; la Serpeverde si sentì male, aveva già le palpebre che le sbattevano veloci per togliere quell’insolita lucidità.
Afferrò la mano con difficoltà.
“Daphne”
Con quel gesto accettava ufficialmente, ma non definitivamente il fatto.
“E’ un piacere!” disse Mandy
Sorrise a stento e se n’ando in fretta
Ecco com’era…gentile
‘Forse dovrei imparare da lei…non sono così,così gentile…così carina e dolce..io sono differente, troppo-tirò un calcio alla prima cosa senza accorgersi che in realtà era la caviglia di qualcuno- uff’
“AHIA!!!”
“Scusa stavo…”
Finalmente trovò qualcuno con il suo stesso vizio: la interruppe.
“Ti ho visto che pensavi…nulla…è tutto ok!” disse Seamus Finnegan
“Uhm…veramente scusa davvero!” si girò scoppiò a piangere
“Ehi Daphne!”
Era Blaise.
Si asciugò le lacrime in fretta e quando lui la raggiunse lo guardò con i suoi bellissimi occhi grandi.
“Tutto a posto, Daph?”
“Mh mh” annuì
Lui l’abbracciò e le scioccò un bacio in testa
Ti voglio bene anche a te…non ti preoccupare non voglio mica…”
“Ma…”
“Fammi finire!Non voglio mica perdere un’amica!Non ti cambierei per nulla al mondo…venderei i miei vestiti nuovi per vederti sorridere, Daph
Daphne ormai piangeva e quando lui finì la frase lo guardò tristemente fino a che Blaise le alzò il viso costringendola a sorridere.
Sorrise.
Le diede un bacio sul naso
“Buona notte Daph”
“ ‘notte”
Fece per andarsene
“Daph…Ti voglio bene!” se ne andò



###



Grazie a tutti, nuovamente…spero vi sia piaciuto.
Grazie mille per le recensioni, a Lisanna Baston e a Joannadellepraterie.
Devo dire, alla prima, che si l’ho fatto apposta di non far dire a nessuno dei due “Ti amo” o roba simile…sarebbe stato troppo scontato!Vi terrò ancora un po’ sulle spine!
Ciao e grazie ancora!
Shining


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Capitolo 14
*** Detto & Fatto ***


~ CAPITOLO QATTORDICI~
Detto & Fatto



"Cali?”
Tirò su col naso
“Mh?”
“Cos’hai?”
Mugugnò
“Gin, lasciala stare…”
“No!Cos’ha?”
Si alzò dal letto del suo dormitorio dove sotto le lenzuola Calì piangeva raggomitolata vicino al suo cuscino. Le porsero una bollente tazza di qualcosa sul comodino, chiusero le tende ed uscirono.
“Si può sapere cos’..”
“Gin si è lasciata con Terence!” sbuffò l’altra
“Ma…”
“Gin si sono visti e lui le ha detto che era meglio finirla lì, ma non capiamo il perché dato che non è insieme a nessun’altra…!”
“Come fai a saperlo?”
“Hogwarts è piccola…poi ti ricordo che la magia va oltre i confini della tua personale immaginazione!”
Sorrise, strizzandole l’occhio.
“Vado, ciao Gin!!”
“Ehm sì ciao.”
Stupita uscì anche lei dalla Sala Comune, ma si sa che quando uno mette le mani nella nostra vita lo fa fin troppo bene e fino all’ultimo.
“Oh chi si vede…la Weasley!La pazza isterica dai capelli rossi!” sogghignò
“Immagino tu sia Malfoy…non ho neanche bisogno di girarmi, il tanfo della tua insolenza e presunzione arriva prima di te.Cosa vuoi?”
“Oh, come mai così aggressiva ultimamente?!”
“Senti Malfoy se vuoi prendermi per il culo fallo subito perché poi ho altre cose da fare…avanti dai…cosa tirerai fuori oggi?Sono proprio curiosa!”
“Weasley, tua madre non ti ha insegnato come ci si comporta quando si incontra qualcuno di rango superiore al tuo?” chiese strafottente
“Oh sì, ma qua non vedo nessuno di rango superiore…sono spiacente.” Disse sarcastica
Lui inarcò un sopracciglio e con il suo solito tono di scherno continuò:
“Weasley ti manca proprio anche la grazia nel ribattere…”
“Uf come se tu ce l’avessi! Te l’ho già detto cosa penso di te, Malfoy, non ho cambiato opinione nel giro di qualche giorno…”
“A proposito di quel che hai detto in Sala Grande quel…”
“Risparmia il fiato e ritira la lingua da serpe fra i denti per favore, Malfoy!”
Entrambi si girarono di scatto…chi poteva…Hermione Granger fissava a braccia conserte Draco Malfoy schifata, portava una camicetta leggermente colorata sbottonata per un pezzo e aderente, una sciarpa di seta stringeva con moderazione il suo bacino e una gonna nera sopra al ginocchio lasciava lo spazio alle sue sottili gambe.
“Che mi venga un colpo, Granger?” “Hermi?!”
“Credo che qua l’unico che non abbia grazia sia tu Malfoy…andiamo Gin”
“Granger ho una questione da risolvere, levati di mezzo”
“Avanti cosa vuoi?”chiese quasi minacciosa la rossa e continuò “Hai per caso intenzione di controllare il tuo libro di cattiverie?”
“Cosa?” chiese quasi stupito il biondo
“1001 soluzioni per ribattere”
“E cosa sarebbe questa cosa?” chiese mentendo
“Malfoy…non c’è bisogno di fingere…lo sanno tutti a scuola cosa leggi di sera!”
Il biondino divenne, se possibile, ancora più bianco dalla collera
“Che diamine?!”
“Tranquillo, ho già informato tutti che al tuo passaggio dovranno stendere un tappeto rosso e inchinarsi e dire oh Malfoy, il furetto dal rango superiore sii clemente!”disse Ginny con un pizzico di cattiveria
“Credi di essere divertente?Sai se non fossi che una stupida ragazza ti avrei già sfidato a duello”disse inviperito il ragazzo
“A…a…a…duello?” chiese Ginny lasciando per un momento il suo autocontrollo
“Sì, Weasley, a duello peccato che…”
“Ci sto!”
“Non ho chiesto il tuo parere, Granger”
“Se per questo nessuno aveva chiesto il tuo: ‘se io non fossi stata un ragazza sciocca avresti fatto…’ per cui, ben detta Hermione, accetto!Ed Hermione sarà la mia seconda!”
Tese la mano al ragazzo
“Perfetto…credi di riuscire a fare qualcosa?Togli quella mano non la stringerei neanche in punto di morte”
Ginny rimase zitta, con una frase stupida aveva sottolineato tutta la differenza fra i due: erano davvero di rango diverso? Esisteva davvero un superiore? Tutto l’odio e lo schifo l’aveva caricata in mezza frase.
Scoccò un sogghigno e se n’andò.
“Hermi…”
“Sì?”
“Non l’ho battuto…mi ha lasciato senza risposta!”
“…Me ne sono accorta!Andiamo…”

In corridoio, dopo la fine della terza lezione era sempre un via vai.
“Ehi oggi è San Valentino…vorrei farti gli auguri!”
Qualcuno parlava e Ginny continuò a camminare.
“Ma l’hai vista?” chiese incazzandosi
“Harry…”
“Harry nulla, dico l’hai vista?Non si è neanche fermata!Neanche girata…”
Hermione non sapeva più cosa fare… “Harry non si è girata semplicemente perché non pensava e non sapeva tu stessi parlando con lei!”
Forse era stata un po’ priva di tatto ma Harry chiese:
“Eh, a chi avrei dovuto dirlo?”
“A quella ragazza lì che è appoggiata alla parete e ti guarda da tre quarti d’ora…” disse lei per poi lasciarlo nel bel mezzo del corridoio per rincorrere la rossa.
Lui sbuffò
“Ron?”
Nessuna risposta
Si girò, Ron non c’era e poco più avanti la ragazza appoggiata alla parete aspettava ancora

San Valentino era considerata una giornata un po’ differente dal solito…tuttavia le lezioni si svolsero normalmente essendo un giorno scolastico; nel week-end sarebbero potuti andare a Hogsmeade.
Tutte le coppiette andavano in giro mano per mano come se fosse il giorno dove i conigli si svegliano dal letargo ed escono dalle loro tane. Si sapeva bene che durante quel maledetto o benedetto giorno alcune di quelle persone che sorridevano per mano a qualcun altro erano finte. Già…
C’era anche chi lo considerava un giorno come tanti altri, senza dargli un importanza eccessiva, queste persone erano quelle che tranquillamente gironzolavano per il castello senza alcun ragazzo affianco.

“Mandy…” “Uh, ciao Blai!” rispose sorpresa
“Vieni un secondo”disse prendendola per la mano e portandola via dalle sue amiche
“Dimmi”
“Entra qua”
“Ma è uno sgabuzzino delle scope…!”
“No, è l’ufficio di Gazza”
“Oh, cielo” esclamò aprendo la porta
Blaise la sospinse in avanti chiudendosi la porta alle spalle
Una canzoncina iniziò, alcuni palloncini si gonfiarono con una scritta che cambiava un po’ troppo velocemente…
“Buon San Valentino!”
“Blaise?!”
Tirò fuori un fiore più grande del suo palmo della mano e sorridendole le porse il pensiero
“Ma…non…dovevi…!”
“Odio San Valentino ma penso che almeno per una volta potrei sforzarmi di fare un pensiero alla…”
“Grazie mille!”
Lo baciò

La porta si aprì, comparve Gazza. I palloncini scoppiarono tutti insieme e la musica s’interruppe, con tutto quel silenzio i due si fermarono e girandosi piano pianmo videro il custode con in braccio la sua gatta e uno sguardo di desiderio di baciare la quadrupede.
Blaise e Mandy, per mano, aspettarono ben poco prima che Gazza partisse con la sua predica:
“Ben, vi ho scovati…avanti, avanti dalla vice-preside” disse spingendoli
“Perché non dai rispettivi capo-case?”domandò Blaise sperando
“Perché il professor Piton non ti darebbe alcuna pena caro il mio fuggitivo, poi è impegnato su, su, su!”
Blaise disse all’orecchio della ragazza:
“Ecco perché odio tanto San Valentino…”
Abbracciati si avviarono dalla McGranitt, seguiti da Gazza che lasciava bavosi baci sulla testolina di Mr Purr.

“Pansy?”
“Oh, Theodore…”
“Che fai questa sera?”
“Sono impegnata”
“Ah”
Ecco qual’era la differenza con Draco.
“Chiedimi con chi, Theo..”
“E perché dovrei?...non sono mica…”
“Per favore fallo e stop”
“Ok, con chi?”
“Con te, chiaro no?!”
Sorrise
“Allora a ‘sta sera”
“Perché non ci vediamo prima?”
“Perché ci vediamo sempre io e te, Pan, sta sera saremo soli.”
“Ah, capisco”
“Buona lezione”
“Anche a te”
Un breve bacio e i due si diressero alle rispettive aule, anche se la lezione sarebbe iniziata dopo trenta minuti.

Nel dormitorio Griffondoro Hermione antrò per prendere i libri mancanti…
“Oh Merlino…!”
Una margherita grande era sul suo cuscino accompagnata da un biglietto: ‘L’amore non è bello se non è litigarello!
“Oh Ron!”
Sorrise
Si avviò a lezione più contenta del solito

Daphne Greengrass era ancora nell’aula della lezione precedente, non voleva incontrare Blaise e Mandy; si fece forza e uscì. Passando per un corridoio meno frequentato incontrò quel ragazzo che qualche giorno prima aveva rincontrato e a cui aveva tirato un calcio
“Scusa ancora!” gli disse
“Nulla davvero, non ti preoccupare”fece nascondendo la caviglia fasciata “tu piuttosto stai meglio?”
“Oh, beh…si può dire di sì”
“Bhe scusa forse non è il giorno giusto per chiedertelo o no?!”
“Sì” fece sorridendo, l’aveva capita al volo. Di fianco a loro due passò Draco Malfoy con un passo decisamente spedito.
Si girarono, puzza di guai
Dall’altra parte veniva in contro una delle più belle ragazze di Hogwarts.
E in fianco c’era Pansy
Pansy Parkinson
“No, Mago Merlino no…!!!”
“Cosa?” chise Seamus
“Non fare quello che vuoi fare Draco!” bisbigliò unendo le mani
Detto.
Draco bloccò la bella ragazza tenendola per i polsi, si avvicinò
La baciò.
Si baciarono
Le amichette si fermarono portandosi la mano alla bocca guardando i due
Fatto.
“Oh cielo speriamo non ci sia la Parkinson…!”
Una ragazza si girò e vide Pansy a braccia conserte che guardava i due con un sopracciglio alzato, senza traccia di rancore nel suo sguardo.
Tutto il corridoio era immobile
“Era questo quello che temevi?”
“Più o meno ma più che questo…”
I due si staccarono, il biondo si girò lievemente e
“Oh, mi spiace che c’eri presente anche tu…”
Pansy senza guardarlo arrivò di fronte alla ragazza e le porse la mano. L’altra l’afferò e la strinse con delicatezza.
“Condoglianze!”
Si girò
“Draco dovresti raffinare la tecnica…”
Se ne andò lasciando il corridoio in silenzio, dopo poco tutti iniziarono ad applaudire.
“Era questo quello che temevo”
“E’ stata grande però, l’ha spiazzato!” disse ridendo e applaudendo Seamus.



###



Buongiorno a tutti!Allors, graz mille per seguirmi ancora…è bello sapere che non vi siete stancati di questa ff…almeno spero!Recesite graz!
Loony 11 già già…questo chappy è un po’ frammentato ma serviva che ogni casa e ogni coppietta protagonista di questa ff appariva…!Grazie mille, continua a recensirmi e dimmi anche cosa ne pensi!Baci
Kristel Diggory ‘80Grazie mille, non ti sei ancora stancata?Grazie allora, solo se la risposta è no!!!^___________^!Va bien, per la tua richiesta…è ardua, la vedo dura…molto dura…ma ti prometto che alla fine rinsavirà o almeno farà qualcosa di decente ok?(ho postato l’altro chappy della mia altra storia!)Ciau, graz ancora|
Lisanna Bastoneccomi!Quel film lì non l’ho visto…ma di chi è?Graz graz graz mill per la tua super-recensione!Bhe che dire…(oltre al graz…) non so. Sono davvero felice che tu riesca a vedere i personaggi quasi come in un film, era un po’ il mio obbiettivo, quando scrivo sul mio povero quadernetto immagino sempre, li vedo e spero che anche voi ve li possiate immaginare. Una Pansy che stringe la mano alla belloccia di Hogwarts dopo essere stata baciata da Draco è fantastico però!!Ok un bacione grazie ancora.

Buona lettura
Shining

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Capitolo 15
*** Passa Oltre ***


~ CAPITOLO QUINDICI~
Passa Oltre



“Non è possible!”
“Harry non è colpa sua…!”
“Hermione non c’è mai, passa più tempo non so dove che con me…”
“E’ solo che…è occupata”
“Se, voi due non ci siete mai”
“Oh, Harry abbiamo accettato un duello con Malfoy, dobbiamo fargli vedere chi siamo! Per questo non c’eravamo mai: ci stavamo esercitando!”
“Un duello? Con Malfoy?” balbettò il ragazzo
“Già” ammise Hermione senza un briciolo di speranza
“Davvero?”
“Sì, anzi potresti venire a vederci…ora devo andare!” uscì correndo dalla Sala Comune
‘Non è possibile –si lasciò cadere sulla poltrona davanti al camino- non c’è mai, non mi considera mai, cosa dovrei fare io?Qual’è la cosa che odia così tanto di me? Cerco di essere più gentile, le faccio gli auguri e non se ne accorge neanche che parlo con lei. Che nervi…’
“Harry?” una voce lo portò alla realtà
“E’?”
“Posso dirti la mia?”
“Su che cosa Dean?”
“…ne stavi parlando ora”
“Parlando?” chiese lui un po’ stizzito
“Sì, probabilmente non te ne sei neanche accorto…”
“Ah!” fece allarmato, rendendosi conto che chiunque poteva averlo sentito
“Io credo che lei non ci sia stata benissimo, quando hai baciato Hannah, anche se non te l’ha dimostrato con scenate isteriche, te l’ha dimostrato. -continuò vedendo la faccia turbata del moro- Te l’ha dimostrato con l’indifferenza, sì Harry: l’indifferenza è il più grande metodo che usano le ragazze, la non curanza. Vatti a fare un giro per il castello e vedi se non è vero…guarda la storia per eccellenza che ora offre tanto di quel pettegolezzo…!”
“Pansy/Draco e Pansy/Theodore!”
“Esattamente, lei cos’ha fatto?L’ha ignorato, quando lui ha baciato un’altra davanti a lei. Passa oltre queste cose…è così che fanno, poi non tutte ci riescono pienamente, ma tu devi dimostrarle la verità: dille ciò che pensi a lei e non solo a te stesso. In caso contrario le cose non cambieranno mai! Devi fare qualche cosa…ok?”

"Non lo so Dean, d’altronde io non le ho fatto nulla, è lei che ha sbagliato eppure il suo orgoglio le impedisce di chiedermi scusa.” Commentò lui titubante ma senza ombra di dubbio nei suoi pensieri.
“Ne sei sicuro?”
“Sì, lei per prima s’è allontanata da me!”
“E tu le hai risposto facendoti Hannah?!” osservò Dean scaldandosi
“Sì, cercavo la sua attenzione…” suonò come una scusa
“E l’hai cercata così?”chiese il riccio
“Sì”ore era totalmente sconcertato dalla sincerità di Harry, lui se fosse stato in Ginny l’avrebbe ammazzato di botte (alla Babbana come dicevano gli altri) altro che non curanza…
“E l’hai trovata?”
“No”
Rimase di stucco, come faceva a non farsi qualche domanda? Come faceva ad essere convinto che aveva ragione? Perché non provava a pensare che la stronzata l’aveva fatta lui?

Prima che riuscisse a connettere la bocca a questi pensieri parlò:
“Bene, allora io qualche domanda me la farei sul come mai…no?” commentò un po’ acidamente, uscì dalla Sala.
“E’ POSSIBILE CHE QUA DENTRO MI ODINO TUTTI?!” sferrò un calcio alla dura pietra del camino per poi riafflosciarsi, troppo orgoglioso per capire, nella poltrona.
Quando, molto tempo, dopo s’alzò scoprì che non riusciva neanche a camminare, tanto gli faceva male il piede!

Ginny ed Hermione entrarono nella stanza, dove solitamente si congelava, del Club per firmare il duello con Malfoy; non faceva neanche freddo!
“Che bel calduccio!” disse Hermione
Ginny le spiegò la breve storia della stanza ed entrambe scoppiarono a ridere
“Vogliamo proprio farlo nero eh?!”
“Già!”

Si prepararono
Ginny era tranquilla, più o meno nella norma, mentre Hermione tremava davvero pensando che stavano per infrangere un intero capitolo del regolamento scolastico, se le avessero trovate sarebbero state rispedite a casa a suon di calci. Anthony ritornò dalla saletta e sorridendo ammise a Ginny, parlando sotto voce.
“Mai visto una così coraggiosa, nessuno lo sfiderebbe, mi sa che dovrò essere imparziale Gin, mi spiace avevo promesso a Tess di sarti una mano ma…”
“Tranquillo Ant, non voglio che tu perda il posto da presidente del Club per un duello già perso in partenza!”

Ricambiò con una strizzata d’occhio e un sorriso, la sua voce risuonò limpida:
“Può darsi inizio al duello fra Ginny Weasley e Draco Malfoy, prego nominate i vostri secondi”
“Per me, Ginny Weasley, è Hermione Granger!”
“Io non ho il secondo”
La rossa lo guardò interrogativo e tutti presero a bisbigliare lasciando ciò che stavano facendo per stringersi intorno ai due, sentì Blaise borbottare
“Che zuccone gli avevo detto che se non trovava nessuno lo facevo io, ma a quanto pare non l’ha nemmeno cercato!”
“Malfoy sei a conoscenza che, qualora il duello dovesse avere un esito negativo perderesti la coppa dell’Anno?” domandò con quel fare solenne Anthony
“Sì, qual’ora sì” ribattè gelido senza batter ciglio, ma le sue labbra presto s’incurvarono in una smorfia di divertimento.
“Bene, la pagherà cara per la sua presunzione! Ora so che ce la posso fare a fargli perdere la coppa…”disse piano Ginny allontanandosi e mettendosi dove doveva.
“In bocca al basilisco!” le disse Seamus
“Grazie!” commentò gelida lei
“Seam!” scoccandogli un’occhiata furiosa, fece Hermione
“Ops! Scusa non avevo pensato alla tua…ehum…esperienza!” ammise Seamus
“Troll” eloqui Dean non molto finemente

“Ai vostri posti, bene, inchinatevi prego.”
S’inchinarono, sapevano che chi non lo faceva poteva essere ammonito.
‘Dopo tre ammonizioni entra il secondo e si conclude il primo mach –pensava Ginny- basta che lo induco a fare tre mosse false e poi potrà salutare la coppa!’
“Al mio tre”
Calò il silenzio, Ginny teneva la bacchetta di fronte a se.
La tensione cresceva…
Uno
Lo stomaco iniziava a contrarsi e il cuore accelerava il suo battito, avrebbe voluto girarsi e vomitare ma i suoi occhi erano incollati a quelli di Draco con un’espressione di sfida.
Due
Chissà cosa avrebbe fatto lui, l’avrebbe attaccata subito, senza permetterle di difendersi probabilmente pensavano tutti. La tensione era ad un livello incredibile dovuta sia al fatto che Draco non aveva scelto un secondo e dal conseguente comportamento di Ginny: appariva tranquillissima, cosa che scoraggiava tutti, e con uno sguardo truce. Ogni suo gesto esprimeva una competizione continua, in perenne sfida e questo lasciò molti spiazzati. Nessuno parlava e aspettavano tutti con ansia che Anthony pronunciasse il numero successivo.
“Tre”
Ginny con una mossa davvero veloce attaccò il suo avversario. Draco volò parecchi metri addietro, la rossa era ancora in posizione di attaccò
“Colpiscilo ancora, lui non sarà leale!Gin non stai giocando a ping-pong attaccalo!” sussurrò Dean che si accorse solo un po’ più tardi che non poteva sapere che gioco era.
Draco rispose all’attaccò, la ragazza riuscì a difendersi attaccando ancora.
I volti degli ‘spettatori’ erano contratti in smorfie di concentrazione, nessuno parlava e si sentivano degli ‘ooh’ e degli ‘ahhi’ , Ginny non lasciava un attimo di tregua contro il biondo, continuarono ad agitare le bacchette ancora per molto tempo durante il quale i ragazzi intorno presero timidamente a parlare.
Ogni tanto delle voci esclamavano incantesimi al quale si tentava di porre fine o di proteggersi. Ora tutti commentavano il duello non ancora terminato, la maggior parte erano a favore della ragazza.

Anthony fischiò
“Questo incantesimo non te lo passo Draco. Un’ ammonizione, le sai le regole” commentò severo
Draco annuì gelido per poi ritornare a guardare la Weasley, totalmente compiaciuta. Si rimisero in posizione.
Uno
Ginny sentiva le sue braccia e i suoi nervi che scattavano sotto il peso della sua stanchezza, era stanca per tutta quella tensione, ma non avrebbe mai rinunciato a quel duello; la vista di Malfoy triste e sconsolato le dava una forza immensa…doveva solo riuscirci.
Due
Draco ora la scrutava attentamente, non aveva intenzione di farsi battere da una come lei, volendo avrebbe potuto nominare un suo secondo ora, ma così facendo –si disse- avrebbe ammesso che la Weasley non era poi una schiappa come pensava…
“Tre” La notte iniziava a scendere, ma nessuno sembrava volersene andare, le bacchette ripresero a scaturire lampi veloci, getti di luce si scontravano nel mezzo della sala.
Draco tentò di schiantarla, lei riuscì a schivare l’incantesimo spostandosi.
“Expelliarmus” urlò in risposta, probabilmente si trovava in seria difficoltà cercando di disarmarlo; Hermione sapeva l’avrebbe fatto solo in un caso disperato: lo considerava un atto sleale. L’avversario si rivelò più veloce e si difese, poco più tardi Anthony fischiò ancora.

“Non ci si può iscrivere ora per il secondo, comporterebbe l’espulsione. Ammonizione per Malfoy – aggiunse in tono più cordiale rivolto al biondo- tienili a bada.” Rivolto chiaramente a Tiger e Goyle.
Quando riprese il duello Ginny era decisa più che mai a farlo fuori
“Everte Stati”
Draco volò pochi metri indietro cadendo in malo modo, non era stato troppo veloce; in risposta la rossa si trovò a terra senza sapere come ci fosse arrivata. Si sollevò un poco per vedere delle gocce di sangue per terra, si alzò troppo lentamente così che fu colpita una seconda volta.
Non era un caso che le ragazze che combattevano in duelli erano poche, si spaventavano troppo per ciò che non dovevano, per un qualcosa di cui i ragazzi se ne infischiavano: questa era una loro debolezza.
Ginevra si alzò di scatto e sentì la testa girarle vorticosamente, chiuse gli occhi per un secondo durante il quale sentì Draco pronunciare qualcosa, automaticamente si difese con il Sortilegio di Scudo. Contrattaccò non appena il senso di vertigini svanì, doveva avere un aspetto terribile: Hermione aveva gli occhi sgranati e la mano sulla bocca con tanto di espressione inorridita.
Le cedettero le ginocchia ma si sforzò di schiantare Draco.

Qualcuno fischiò.
“Quante volte te lo devo dire Goyle che non puoi fare incantesimi se non stai duellando? Punizione per Weasley, Anthony siamo a tre.”
Ginny alzò la testa appena in tempo per vedere Draco che era bianco come un cencio, Anthony che annuiva a Justin e alzava la mano il che significava la vittoria di Ginny.
Solo allora si accorse che qualcosa di caldo le colava dal naso, assaggiò le sue labbra e le ci volle un po’ per capire che stava perdendo sangue dal naso; era ancora inginocchiata a terra, la testa prese a vorticarle troppo forte per tenere gli occhi aperti. Li chiuse e si afflosciò sul pavimento, svenuta.

***



Erano successe parecchi eventi prima dell’inizio del duello che potevano essere d’aiuto per la comprensione del risultato del suddetto…

Lisa Turpin era nota in quanto era una ragazza di facili usi e costumi, non inteso in quanto fosse una ragazza acculturata ma in un altro senso, tutt’altro che positivo.
Nessuno le aveva mai resistito, anche se alcuni non sapevano se considerarlo un pregio o un difetto.

“Ehi Weasley”
“Sì” fece il rosso cercando di non darle troppa importanza
“Che fai ‘sta sera?”
“Sono impegnato” grugnì, non molto convinto
“Con chi…con il tricheco?” ridacchiò, guardando le sue amiche e fulminandole: anche loro squittirono, cercando di apparire naturali.
“Tricheco?”
“Sì” ribattè secca lei
“Bha non ne ho mai conosciuto uno a parte qualcuno alla mia sinistra”
La ‘migliore amica’ di Lisa scoppiò a ridere, rabbuiandosi subito dopo, quando capì che Ron le aveva dato –finemente- del tricheco.
“Ma…”
“Dimmi, cosa vuoi, anzi cosa vorresti.” Chiese lui tagliando corto
La ragazza gli mise una mano sul petto e lo sospinse verso il muro
“Te!”
In cambio anziché le sue labbra ebbe una risposta che non avrebbe dimenticato molto presto.
“Merlino, sembri un’assatanata…e dimmi perché vorresti proprio me? Non ne hai abbastanza?”
Lei cambiò rapidamente la tecnica
“Vedi Ron –il suo indice percorreva le sue spalle, la schiena all’altezza del primo bottone della sua camicia- sei un ragazzo che hai sempre affascinato…non so perché, ci sono ragazzi molto migliori di te, ma tu sei speciale…dico davvero, mi attrai.” fece lei
Sembrava quasi sincera osservò lui
“Non me ne capacito di quanto tu sappia la tua parte bene…si vede che l’hai imparata a memoria sai? Ma dovresti anche personalizzarla , per davvero, bhe a parte il nome intendo. Tuttavia potresti anche –prese il primo ragazzo che gli passò vicino e lo mise di fronte a lei- ripeterlo a lui…magari ti risponderà in un modo più personalizzato. Spero tu saprai cogliere le sfumature più ampie del mio, personale, no”
Le sorrise brevemente e se ne andò.

Nessuno parve far caso ad un urlo di gioia che proveniva dal fondo del corridoio
“Ops, scusate” aggiunse la proprietaria dell’urlo: Hermione Granger.
La ragazza si avviò (dopo esser passata dalla Sala Comune) al club; forse questa era una delle tante motivazioni che spiegava la sua vincita, insieme a Gin, su Draco Malfoy...




###



Quale mente diabolica…che bomba sarà il prossimo chappy! Bhè…non è poi comune che una volgarissima (che io, personalmente, amo alla follia *__*) ragazzina di quinto anno sconfigga uno di sesto e non uno qualunque bensì Draco Malfoy. Il povero biondino che per un soffio non si aggiudicava la Coppa dell’Anno per la seconda volta, ma le cose non saranno così tanto a suo svantaggio! Povero Dracuzzo… ^__^!
Mi spiace aver postato così in ritardo questo chap, ma vi giuro (solennemente ^.- )che d’ora in poi posterò un chap alla settimana, quindi visto che aggiornerò molto prima del solito state attenti!
Grazzzzzziiiieee mille ha chi continua a leggere questo chappy e a chi vi è capitato per caso.
Grazie di cuore a chi mi recensisce immancabilmente!
Lisanna Baston: che dire…Blaise è veramente un mito, lo amo alla follia! (Chissà quante volte l’avrò già ripetuto…!) Carino eh?! Bhe anche Pansy poi, tutto sommato, non è così male… certo che però non può sperare di sopravvivere ad un confronto con Daphne…povera dovrò trovare qualcosa anche per lei, mi rattrista vederla così. Oh deus questo chap, lo ammetto, è stato più duro del solito. Solitamente non cancello mai più di tre o quattro parole, invece in questo ho dovuto cancellare un intero pezzo! Spero che sia degno di un duello, dimmi come ti è sembrato (il duello) e anche la cronaca.
Immagino che ti starai già facendo mille domande su cosa e perché ho messo l’ultimo pezzo su Lisa e Ron e cosa centrino le ultime frasi ma non ti dirò assolutamente nulla! Mi spiace, ma dovrai aspettare il prossimo chap. eh eh eh! Grazie mille per esserci sempre, un bacione! (^__^)
Krystel Diggory: ehi! Buongiorno! Questa volta mi aspetto una recensione lunga! Voglio sentire un parere anche da te (possibilmente da chiunque…) su questo chap.! anche di là ho postato un nuovo chap. per il duello come ti è parso? Il finale? Commenta perché aspetto il tuo commento! A presto!
Loony 11: ciao! Spero vivamente che ti faccia rivedere da queste parti eh?! Aspetto la tua recensione, mi raccomando! Il mitico Slytherin questa volta ha battuto un po’ la fiacca, mi spiace!^_^, ma per il finale ritornerà integro della sua dignità!un bacione ciau!
Johanna delle praterie: da quanto che non ti si vede… -.- dimmi cosa ne pensi, forse questo chappy non sarà del tuo genere preferito ma tra poco tornerà la romanticheria…! Tranquilla!

Vi prego di darmi un vostro parere negativo o positivo che sia.
Grazie ancora a tutti!
Buona lettura
Shining

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Capitolo 16
*** Lealtà &Illusioni ***


~ CAPITOLO SEDICI~
Lealtà & Illusioni



Hogwarts venne scossa in malomodo alla notizia del duello tra la Weasley e Malfoy. Nessuno se l’aspettava…neanche Ginny che, dopo essere passata dall’infermeria, si era rimessa in pieno.
Andava in giro gongolando, quando udiva qualcuno parlare del duello le compariva un sorriso stampato in faccia e la cosa non era rara…!
Aveva fatto perdere la maggior parte dei ragazzi che avevano scommesso, chiaramente a suo sfavore, ciò la riempiva di gioia ancora di più. Aveva sfatato il mito che Malfoy fosse imbattibile e ora Theodore Nott aveva un duello già scritto contro di lui; il risultato avrebbe determinato il super-favorito dell’anno.
“Ciao Gin”
“Oh, ciao Ron”
Passò avanti senza badare che stava ancora parlando con lei. Ginny alcune volte non aveva il fiuto per trattenere la felicità e non lasciarla scappare subito…
Lo baciò brevemente e disse
“Ciao Harry! Hai visto che brava?! L’ho battuto…Malfoy!” fece una piroletta
“Mh” si fermò
“Cos’è questo mh?! Non sei contento? Griffondoro batte Serpeverde!”
“Non è stato un duello leale ” commentò lui
“Non è colpa mia! Se ha scelto di fare l’eroe cosa che, a quanto pare, gli è venuta anche male…”
“Ma cosa stai dicendo?”
“Malfoy non aveva il secondo…” fece lei come se la cosa suonasse ovvia
“Non è per questo…” sentenziò calmo
“Per cosa, allora?!” fece lei curiosa
“Per il fatto…”
“Cosa?”
“Oh, Ginny lo sanno tutti che hai vinto grazie alle ammonizioni!” sbottò il moro, la rossa ci rimase
“Adesso lo difendi?- fece ridacchiando- certo che ho vinto grazie a quelle, ne sono grata, ma è solo perché lui ha amici stupidi … io ha fatto del mio meglio…ho quasi schiantato Draco!” esultò lei
“Uno non chiamarlo Draco! Due non lo hai schiantato, quello non si può definire tale…” la corresse lui con un pizzico di arroganza
“Perché no?”
“Perché quando una persona è stanca e lancia uno schiantesimo, se non sa controllare le sue forze, gli farà ben poco all’avversario.”
‘Per quello Malfoy era così bianco ma non è svenuto…’ pensò lei
“Ah beh che t’ importa ? ho vinto…”
Se la discussione era iniziata anche in modo piacevole e senza previsione di ciò che sarebbe successo ora le cose stavano rapidamente cambiando piega. Perché l’uno non sapeva fare complimenti ma doveva sempre trovare qualcosa che non andasse negli altri o in cosa gli altri facevano e lei perché non l’aveva ancora capito e in un modo o nell’altro s’ illudeva che non fosse realmente così.
“Se…” senza concederle altre attenzioni si girò
“Harry ma perché fai così? Ho battuto un Serpeverde , e non uno a caso, che t’importa delle condizioni in cui l’ho vinto?!”
Harry roteò gli occhi in un gesto molto visibile cosa che irritò la ragazza.
“Oh, ti sei fidanzato con Draco?” lo canzonò lei
Per tutta risposta lui s’alzò di scatto facendo cadere la sedia su cui due secondi prima era seduto.
“Ti-ho-detto-di-NON-chiamarlo-Draco!”
“Harry si può sapere che cos’hai?” ribattè seccata lei, si stava scaldando…
“Nulla che ti interessi”
“Come?” fece lei portandosi la mano all’orecchio e avvicinando il viso a lui
“NULLA CHE TI INTERESSI!” le urlò nell’orecchio
Lei gli tirò un ceffone
Non era calcolato…Harry si tirò indietro tastandosi la guancia e constatando che bollivano, il segno delle cinque dita stava affiorando.
“Non mi dire altro intesi?”-lui non rispose- sei un…un…un…non so neanche come definirti! Ti fa così schifo esultare per me ?! oh forse bisogna solo dire ‘ bravo Harry!’ ‘Oh, ma che bravo’ eh?!” disse ad alta voce lei
“Ma …” lo interruppe
“Harry stai ZITTO! –prese fiato e continuò- non mi rivolgere la parola , credo tu sappia il perché.”
“Ma…”
“E se non lo sai, puoi prenderti la briga di andartene a quel paese!”
“Io…”
“Intesi? Se mai ci arriverai impara a pensare alle emozioni, pensieri, stati d’animo degli altri. Impara a non metterti al centro del mondo ogni volta, impara a osservare e comprendere gli altri. Non pretendere che poi nessuno capisce te se tu non hai rispetto per nessuno all’infuori di una grande autostima.” Urlò lei facendo per andarsene
“Gin…”
“Vaffanculo Harry, vaffanculo!”
“…che caz…”
“E’ finita Harry.”
Si girò e se n’andò, lasciandolo senza parole e senza mezze frasi.
Non pianse nemmeno, era troppo arrabbiata per poter versare lacrime. Con un misto di indignazione e furia si avviò verco il parco; se solo non fosse stata così arrabbiata poteva notare che le persone la guardavano molto di più.
“Cavolo l’ho vista io la Weasley inalberata…è davvero una furia” commentavano

A due giorni dal duello Hermione si convinse a parlare con lei, Ginevra Weasley.
“ciao Gin”
“Ciao Hermi”
“Come va?”
“Bene…considerato che due giorni fa ho assistito ad un merdoso duello truccato, ieri mi sono lasciata con Harry dopo che lui ha perso il cervello e oggi ho preso ‘D? in pozioni…direi tutto perfetto” commentò sarcasticamente
“Vi…vi…vi siete lasciati?”
“Sì, vai a chiedere a Simon (il caminetto nda) da cosa è partito tutto per favore”
“Ok, e perché duello truccato? Io ti devo dire una cosa a riguardo…”
“Dimmi” scoppiò a ridere
“Perché…”
“Lo so…so benissimo che sei stata tu…Goyle. Quante volte te lo devo dire che non puoi fare incantesimi se non stai duellando?” fece con una vociona che non le si addiceva. Hermione rise
“Ma dovevamo batterlo o no?”
“Sì”
“E allora chissene importa di come abbiamo vinto. L’abbiamo fatto per ridare speranza ad Hogwarts!”
Risero.
“Già, ci dovrebbero dare una medaglia al valore per aver liberato la patria dall’oppressione e dall’oppressore!”
Risero di gusto, si abbracciarono
“io gli ho fatto dare solo le due ultime ammonizioni…tutto il resto è farina del tuo sacco Gin! Sei stata brava!” le disse arruffandole i capelli

***



“Blaise”
“Mh”
“Cosa stai facendp?”
“Cercando di chiudere le orecchie
“Non era la mente?”
“...”
“Blaise”
“Blaise”
“Blaise”
Il suddetto si stava massaggiando le tempie con movimenti circolari delle dita
“OH?!”
“Se non ti rispondo vuol dire che ci sono riuscito no?!”
“A far che?”
“Tentare di non ascoltare un secca-pal…”
“No, Blaise sai che dovresti tentare di fare?”noioso?!”
“Sai Blaise che hai la delicatezza di un Troll?” il moro si voltò lentamente
“Ma i troll non sono belli come me!”
“No, però sono stupidi come…”
“Te!”
Sbuffò
“Sei intrattabile Draco, vai da Madama Chips a farti fare un’ iniezione di calmante non so…”
“No, è lo Sfregiato che va in infermeria anche dopo aver visto una formica…”
“A proposito…lo sai che la Weasley…”
“Non mi parlare di lenticchia femmina Weasley!”
“S’è lasciata con lo Sfregiato?”
Draco alzò le sopracciglia dorate “E quando?”
“Quattro o cinque giorni fa”
“Oh…”
“Lo sai Draco che la tua vita è davvero inutile e assolutamente insulsa?!”
“A cosa lo devo questo complimento?”
“Analizzala”
“Non ne ho la forza” disse il biondo lasciandosi cadere sul suo letto
“Primo con la Weasley sei stato a dir poco ridicolo…mai sottovalutare gli avversari. Secondo con Pansy sei stato molto più che ridicolo. Uno scimunito, un fesso, idiota e anche un po’ ottuso; potevi prevederlo, te l’avevo detto di non ripagarla con la stessa moneta, perché dovevi farlo con classe
“hai intenzione di andare avanti per molto?”
“No, ho quasi finito: cosa vuoi fare?”
“Scusa?”
“Merlino, Draco non vorrai star lì sdraiato sapendo che lei è con Nott a far cose-che-noi-non-vogliam-sapere! Ti stanno depredando della tua,ormai, scarsa dignità!-Draco fece una smorfia-Eddai! O Malfoy, levati e ‘va…guarda…e colpisci!”
Era un buon oratore, il carisma di certo non gli mancava
Draco non sapeva se ridere o piangere per la morte del cervello del compagno.
“Blaise eravamo arrivati alle cose-che-noi-non-vogliam-sapere”
“Ah sì, allora che si fa?”
Fece spallucce, si misero a pensare seriamente a come poter conquistare un po’ della dignità perduta.

Nel dormitorio femminile Serpeverde
“Daph cosa ne pensi?”
“Il serpente perde la pelle ma non il vizio…” ridacchiarono
“Secondo te va tutto secondo i piani?”
“Sì”
“Non ci sta sfuggendo nulla di mano?”
“Non direi Pansy: hai colto due serpi con un topo, più di così?!”
“Illuminami sulle due serpi e sui topi”
“Oh beh, gli hai fatto le corna e con un ragazzo che è degno di essere chiamato tale – Pansy annuì- Pam insomma, dovevi tradire qualcuno e ok ma non era programmato che ciò potesse essere così piacevole da diventare una routine…!”
Risero “Mi hai delucidata, grazie”
“Cosa, lucidata?”
Risero
“Vuoi sapere una cosa, Pan?-proseguì senza aspettarsi una risposta- io bacerei la Weasley se fossi in te”
“E perché mai?” come se la cosa fosse estremamente sgradevole
“Pensaci: tu gli hai dato due colpi e lei quello finale”
“Non è una cosa positiva, è Griffondoro….” Osservò Pansy
“Oh, no lo è estremamente- fece Daphne strofinandosi le mani con aria raggiante- non dobbiam pensare a come dargli il colpo di ‘grazia’ che lo farà stramazzare!2
“In che…”
“Uno lui ha perso il duello cioè l’anno probabilmente e il risultato è che ora deve battersi con Theo per avere qualche possibilità”
“Sul serio?”
Annuì, si abbracciarono
“Lui lo sa e si sta allenando da tempo quindi la Weasley ti ha tolto un grosso lavoro. Ora tocca a Theo togliere l’ultimo pezzo…e mentre Goldstain gli alza la mano in segno di trionfo tu entri – Daph stava imitando mentre parlava lentamente-corri verso di lui e lo baci appassionatamente. Ovvio che ti devi metter d’accordo di non schiantare il biondo se no non c’è storia…! Ed ecco la distruzione di Draco Malfoy, credo sia a posto no?!”
Risero
“Sei una stronza, bastarda te l’ha mai detto nessuno?” fece l’amica sogghignando
“Ora sì”
Risero e iniziarono a prendersi a cucinate. Anche questo era un lato Serpeverde…



###



Giorno a tutti! Ecco il nuovo chap devo dire che è un po’ privo di colore ma spero non sia così catastrofico!!! Amo Blaise e Daph ^+^ e direi anche Ginny, mi sembrava davvero penoso lasciare la situazione com’era…! Meglio che si chiariscano le cose anche perché Harry non riuscirebbe mai a farsi un esame di coscienza senza che ci siano prima eventi drastici per cui ho preferito così…
Bene bene, grazie a Lisanna Baston e Kristel Diggory che mi accompagnano sempre durante la scrittura di questa lunga ff. ma tra poco è finita…uff… Grazie a voi e alle vostre recensioni, sono bellissime! Grazie ancora, buona lettura
Shining…



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Capitolo 17
*** Coerenza ***


~ CAPITOLO DICIASSETTE~
Coerenza



Non è un lato prettamente maschile il farsi paranoie, complessi e castelli in aria riguardo ad un soggetto dell’altro sesso ma l’eccezione conferma la regola. Harry Potter, il grande, colui che era sopravvissuto a Voi-Sapete-Chi per ben cinque volte, era disteso sulla poltrona con i piedi appoggiati alla dura lastra di marmo.
Aveva l’aria di chi non si lava da mesi: i capelli unticci e scompigliati, lo sguardo vacuo, un paio di jeans troppo grandi e consumati per essere suoi, un paio di calzini marroni completava la vista con tanto di alluce fuori…un enorme buco era lì e se non avesse fatti riparare avrebbe confuso la parte da cui s’infilavano. Ma era troppo concentrato a pensare per poter prestare attenzione ai calzini…
Pensava
Più precisamente a Ginny.
Era incazzato con lei, gli aveva fatto un torto e ne era sicuro. Pensava e le parole della rossa gli rimbombavano nella testa di continuo: ‘Ti fa così schifo esultare per me?! Oh forse bisogna solo dire bravo Harry, oh ma che bravo…’
Harry non trovava risposta, si voltò come se questa fosse scritta da qualche parte, anche Dean gli aveva detto qualcosa: ‘Io credo che lei non ci sia stata benissimo, quando hai baciato Hannah, anche se non l’ha dimostrato con scenate isteriche te l’ha fatto sentire con l’indifferenza’
Si prese la testa fra le mani temendo che scoppiasse… ‘ E’ stata lei per prima ad allontanarsi, beh ora che ci siamo lasciati è finita , punto ci devo mettere una pietra sopra e non pensarci più!’
Una voce dentro di lui gli diceva che non poteva ignorarla, che le piaceva qualunque cosa avesse fatto, inutile mentire. Era anche vero che, dal suo punto di vista, le aveva fatto un torto e di sicuro non poteva lasciar passare tutti: non giungeva ad alcuna conclusione, era una settimana che ci pensava. Si alzò e si trascinò a dormire

Due giorni dopo
Ron era andato a dormire prima perché diceva di aver fatto indigestione, Dean e Seamus avevano annuito continuando a giocare a scacchi magici, Harry li guardava e Neville leggeva il Cavillo. La mente vaga, non sta mai ferma, così Ron aveva iniziato a sognare…
Andava da Hagrid:
“Non trovo più Harry!”
Ma Hagrid gli annunciava che non lo poteva aiutare perché troppo impegnato e gli suggeriva di andare da Dobby, l’elfo domestico, poiché lui di sicuro sapeva qualcosa. Correva e interrogava l’elfo.
Egli tremando e tirando testate al muro confessava ,in una valle di lacrime che l’aveva scuoiato e che la carne dello stufato della sera (di cui Ron aveva fatto indigestione) era di…niente popò di meno che: Harry Potter!
Ma a volte la mente non si limita a creare buffe situazioni…
Correva via, salutava tutti e regalava a Dobby un calzino, cercava Hermione e improvvisamente si trovavano in un prato fiorito a ballare e correre sotto una gigantesca luna ed infine si buttavano sull’erba ridendo, ma questa era dura, molto dura.

Ron fu svegliato e si ritrovò disteso sul pavimento…ecco cosa c’era di duro…
Dean e Seamus ridevano a crepapelle, piegati sul tappeto e battevano la mano su di esso ripetutamente, Neville si rotolava sul letto così come Harry che piangeva dal ridere
Con aria intontita chiese, mettendosi a sedere:
“Che avete voi tanto da ridere?”
Dovette aspettare dieci minuti prima che qualcuno divenne in grado di rispondergli
“Hai parlato nel sonno per un bel po’- fece Harry ridendo- prima cercavi Hagrid e gli chiedevi di me poi andati da Dobby, lo imitò: ‘Come? L’avete scuoiato? Ma…ma…vivo? E…e…l’avete cucinato? Lo stufato era lui?’ infine ti sei messo a canticchiare una canzone tentando di muoverti, cosa che noi abbiamo interpretato come tentativo di ballare e così sei caduto dal letto…fantastico” commentò ancora ridendo
“Ti sei fatto male?”
“No, Neville grazie”
Il pesante macigno che era caduto in testa al rosso era sparito: non aveva detto nulla a proposito della sua “gita romantica” con Hermione…si ritrovò lui stesso a ridere, suo malgrado.

Continuarono per un po’ a scherzare mangiando caramelle: ‘indovina chi sei, in cosa ti trasformerai’: a Ron era capitato il maiale, Dean un tricheco, Seamus un grillo, Neville un uccello, a Harry uno strano animale che strideva. Si addormentarono per quelle poche ore che mancavano al giorno successivo.

Ron si svegliò di buonumore, nonostante la nottata, era la sua giornata sentenziò. Era assolutamente allegro, felice e si diresse a colazione dopo essersi preparato.
“Ciao Herm”
“Ciao Ron. Come va?”
“Oh, non c’è giornata migliore…credo oggi sia la mia giornata!” ridacchiò infilandosi una fetta di torta alla melassa in bocca.
Il nuovo trimestre era cominciato e nessuno aveva, per ora, nulla da studiare…festa! Il mattino lo passò fra il campo da Quidditch e la Sala Grande per il pranzo.
“Stavo pensando…”
“COSA?”
“Pensando” ripetè lui con semplicità
“Sul serio?!”
“Sì Gin, a volte io penso -fece raggiungendo l’amica- oggi hai intenzione di andare a Hogsmeade?”
“Sì…no…non lo so…”
“Non mi dire che devi studiare…!”
“NO, allora vengo. Andiamo insieme?”
“E…se ci vedessimo la? Sai oggi pomeriggio devo finire gli allenamenti, ma poi vengo…e…Harry non ci sarà però, ma io sì!” fece orgoglioso battendosi la mano sul petto
“Ok, perfetto”
Si accordarono: verso le cinque il rosso diede i suoi segni di vita dopo gli allenamenti, trascorsero un buon pomeriggio girando tra i vari negozi.
“Ron grazie per questo pomeriggio” fece timidamente lei, mentre tornavano al castello cercandogli di fargli capire che se voleva dirle qualcosa era quello il momento.
“Oh prego” disse lui facendo spallucce
Carpe Diem
La guardò e sorridendo aggiunse “Grazie a te!”
La cena fu particolarmente allegra, quando si recarono nei dormitori stette un po’ a giocare a scacchi con Harry. Alle dieci la ragazza era immersa nella lettura di un libro le si avvicinò e le sfiorò con le labbra l’orecchio facendola rabbrividire.
“Buonanotte”

La mattina di domenica fu particolarmente assonnata, verso il pranzo gli animi iniziarono a svegliarsi, compreso Ron.
“Ciao Hermi, tutto ok?Ascolta è da un po’ che ci penso…io…tu si insomma mi piace davvero! Non è che per caso ti piacerebbe, insomma se vuoi…bhe vorresti stare insieme a me?” sorrise, contento di avercela fatta
“No Ron, scusa”
Il rosso si voltò e vide Dean che stava assistendo alle sue ‘prove’
“Ron alza il culo e vai a parlarle, è finito il tempo delle prove!”
Il ragazzo annuì ubbidiente, si vestì e uscì.

“Hermione vieni c’è una riunione”
“Chi te l’ha detto?”
“Muoviti” la prese per la mano e la trascinò fuori ignorando le sue proteste.
“Ehm, ti volevo dire che…si..insomma lo sai no?”
“La riunione?”
“No, io e te”
“Siamo prefetti…”
“No, cioè sì ma non c’entra…bhe tutto ok comunque?”
Lei annuì sorridendogli, era stanca di recitare il ruolo di amica si decise: se lui non gli avesse detto nulla entro la fine del giorno sarebbe esplosa, pensò di dargli un po’ più tempo ma declinò l’idea con un gesto della mano, aveva già aspettato abbastanza.
“Ascolta ti devo parlare…io…ti…trovo accettabile….!”
Sgranò gli occhi “ Accettabile?!” così questo era tutto ciò che il cuore di Ron poteva darle?
“Carina, no…non dal primo momento: lì ti odiavo”
“Mi odiavi?”
“Sì –continuò sicuro di quello che diceva- non ti ho sopportata per un bel po’…alcune volte eri simpatica però…”
“Ero?”fece lei incredula
“Sì” rispose lui senza accorgersi del malinteso
La ragazza era viola e aveva la bocca spalancata dallo stupore
“Anche al quarto anno con Krum eri insopportabile…”
“Già, insopportabile, eri solo geloso.” commentò acida, il rosso capì che era sulla brutta strada
“Fammi finire, non intendo che…”
“Come no, mi hai detto che sono accettabile, che mi odi, che sono insopportabile e che in un momento indefinito del passato sono stata simpatica…-fece lei ricacciando le lacrime- cos’è ora mi vuoi dire che non mi odi?”
“No, è solo che tra di noi qualcosa è cresciuto nel frattempo…”
“Cosa per l’esattezza?”
“L’amicizia”
Lei si avvilì e pensò che era stata inutile la ‘pensata’ di prima…non sarebbe mai successo nulla pensò afflitta. Ma coma si dice la speranza è l’ultima a morire, o meglio: la speranza dev’essere l’ultima a morire.
“L’amicizia è cresciuta, piano piano,poco a poco mi sono accorto che io…beh capisci?”
Esplose, non urlò perché le veniva da piangere più che essere aggressiva.
“Sì lo so che siamo amici, solo quello. E’ questo vero? Che per te ieri non ha significato nulla vero?Mi spiace…”
“NO, NO! Tutto il contrario Hermione…quel qualcosa che provo non è più amicizia…–aveva toccato il fondo, non la considerava neanche più amica pensò la ragazza- è…è…amore.” Fece lui urlando mentre lei si allontanava, tornando verso il castello. La raggiunse.
“E mi trovi accettabile?” inclinò la testa guardandolo dubbiosa.
La baciò sulla guancia e le sussurrò
“No, tu sei fantastica. Mi piaci ecco…!”
“ah”
“Ecco tu vuoi…io e ….te…nooo?”
“Stare insieme intendi?”
“Sì, ecco”
“Ehm…” ora che era successo non riusciva a crederci. Ma davvero gli aveva detto quelle cose? Sorrise all’idea che era stato più o meno tempestivo.
“No?” chiese lui cauto vedendola pensierosa
“No,no….cioè sìsì!” sorrise lei, felicissima
“Sì o no?”
“Oh, Ron certo che sì!” lo abbracciò
Il rosso si asciugò la fronte e le accarezzo i capelli, ce l’aveva fatta! Sinceramente non so chi dei due fosse il più imbranato…probabilmente Ron…

***



Mandy e Blaise passeggiavano per il parco ancora deserto, parlavano e ogni tanto si guardavano cedendo alla tentazione di scambiarsi un bacio.
Draco camminava con la schiena dritta e facendo lievemente oscillare il mantello sulle spalle. La vide.
Ginny Weasley
Lei, una pecora nera tra le famiglie purosangue della comunità magica, camminava come se il mondo che gira fosse una cosa assolutamente naturale, leggera come l’aria e con la forza del fuoco: l’aveva constatato durante il duello…
“Weasley è proibito gironzolare nel castello”
“Perché mai? L’hai forse deciso tu il giorno che hai perso il duello?”
“Potrei anche toglierti punti per quel che dici, bimba”
“Già, potresti ma finché non ti insulto o non infrango qualche regola non potrai…”
“Ne sei sicura?”
“Certo e non credo sia reato camminare o respirare o parlare, neanche davanti ad un…” si bloccò
“Lurido bastardo…?”
“L’ho detto?”
“No, l’hai pensato”
“Ma perché dovrei? Hai anche perso…ti dovrei ringraziare se mai…-si voltò- grazie a proposito…”
Si allontanò ancora più felice.
Lui la seguì, voleva la sua vendetta, come un predatore resta in agguato cercando di mimetizzarsi per arrivare a ciò che vuole, lui doveva tentare di far la parte del predatore ma visto il risultato si dovette impegnare ancora un po’.

Ginny sentiva l’odore, il suo profumo che le annebbiava la testa ma non lo vide, il biondo non c’era. Si girò un paio di volte ma nulla, si ritrovò a pensare che lui non fosse davvero così stronzo…se lo sarebbe sposato… rabbrividì all’idea e la scacciò velocemente. ‘Strano però che non voglia una rivincita…’ pensava quando se lo ritrovò davanti andandogli a sbattere contro.

“Weasley…!”
“OH, ehm…non ti avevo visto”
Con qualunque altra persona si sarebbe scusata un centinaio di volte ma con lui non ci riusciva…
“Bene, sai…”
“Non mi puoi togliere punti solo perché non ti ho visto, cos’è sei così importante? E’ così faticoso mantenere l’onore?” fece lei anticipandolo
“Draco?”
“Ciao Blaise”
Il moro guardò la rossa interrogativo poi guardò il biondo come cercando spiegazioni
“Oh, è stato lui a parlarmi, io probabilmente non l’avrei mai fatto…” fece Ginny alzando le mani, se n’andò: aveva vinto un’altra volta!
Il biondo doveva proprio imparare a fare il predatore, perché fin’ora era stato solo una vittima.






###



'Giorno a tutti…ce l’ho fatta, ce l’hanno fatta! E finalmente direte voi!(e anche io…) bhe i nostri protagonisti sono riusciti ad essere un po’ più coerenti con loro stessi dicendo semplicemente ciò che pensavano e provano. (non so mai se usare il passato o il presente…^___^)
Che dire…allora cosa ne pensate della scena che aspettate più o meno dall’inizio della storia…un po’ comici i due…fra fraintendimenti vari…buffi…eh eh eh …il mio ronnino! *____*
Grazie per chi, immancabilmente, mi recensisce…
Lisanna Baston: era tutta calcolata l’assenza dei due…per poi finalmente centrare l’obbiettivo della ff! Non ti preoccupare che finirò di sbrogliare tutti i nodi che sono venuti al pettine durante i chappy.
A dire il vero anche a me spiace un po’ per Harry e Ginny però è anche vero che una cosa diversa sarebbe stata un po’ campata in aria…insomma tra la chiarezza e i dubbi ho preferito la chiarezza e bon…non potevo pensare di farli riappacificare! Grazie mille per il consiglio! Ci ho pensato su un po’ anche io! XD, grazie per recensirmi!un bacione
Kristel Diggory’80: bhe come ho detto a Lisa sistemerò i nodi venuti al pettine! Harry non so che fine farà…nonno lo so però ti anticipo che non bacerà Pansy!!!! è___é! Oh, Blaise, Blaise…io lo amo…fantastico…sìsìsì. Per Draco aimè…non credo perderà tutta la dignità, solo imparerà a essere coerente coi suoi pensieri ed emozioni cosa che, anche se non sembra, prova e sente. Uh uh sto dicendo un po’ troppo!Grazie mille anche a te cara!
Misfatta88: ciao! Grazie mille per il complimento…l’hai letta tutto d’un fiato?marè! Grazie e dimmi che ne pensi. Grazie ciau ciau

Benone tra poco la ff volgerà al termine, sniff sniff.!
Grazie ancora a che mi ha aiutato, sia moralmente sia con i consigli. Grazie davvero buona lettura!
Ciao Shining


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Capitolo 18
*** Luce & Ombra ***


~ CAPITOLO DICIOTTO~
Luce &d Ombra



Era passata una settimana dal fatidico giorno che tutti i Griffondoro avevano benedetto, erano contenti che quei due passassero le giornate insieme senza litigare. L’avevano proclamata giornata di riposo, in cui tutti erano esentati dal presentarsi alle lezioni anche Hermione aveva acconsentito, convinta da Ron:
“Almeno mi ricorderò, quando sarà il nostro anniversario” aveva bofonchiato lui. All’inizio la ragazza c’era rimasta male poi aveva capito e si era messa a ridere.
Era bello vederli vicini a fare i compiti, agli allenamenti lei lo guardava dalle tribune, durante le lezioni non si sedevano sempre accanto, ma erano visibili i loro sguardi. Ormai erano diventati il trofeo Griffondoro e perfino Ginny si era complimentata con il fratello…
“Oh, finalmente ce l’hai fatta! Era ora, stavo già pensando e accertandomi se da piccolo non avessi subito qualche trauma…” …era il suo modo per complimentarsi che Ron, dopotutto, accettò.
Ormai iniziavano ad abituarsi al silenzio, o a rumori diversi dai soliti sbraitii dei due; tutti si erano complimentati con loro anche Harry, sempre assorto nei suoi pensieri, aveva ringraziato perché in fondo non aveva creato troppi danni, si diceva.
“Ron?”
“Sì?”
“Devi finire i compiti?”
“No, li ho già fatti questa mattina così che nel pomeriggio ero libero di…ehum poter uscire…” fece lui arrossendo e mangiandosi le ultime parole
“Oh certo...”
“Ti va bene?” fece di nuovo scattando in piedi
“Sì…beh finisci pure la partita con Harry poi andiamo…”
“No, no, non ti preoccupare…andiamo pure!Harry non ti da fastidio, vero?!”
Ma Ron, dai…!”
“Puoi anche finire da solo Harry, non è vero…?”
Il moro annuì sorridendo, avrebbe di gran lunga preferito far qualcos’altro che restar li da solo…
“Grazie mille Harry!” i due ragazzi uscirono mano per mano lasciando il moro da solo

Dean e Seamus parlavano, alquanto preoccupati di Harry
“L’hai visto?!”
“Oh, sì e dico che dobbiamo fare qualcosa. Secondo te?”
“Cosa vuoi fare?Se ne sta là a pensare che sia colpa di Ginny e non s’accorge delle cavolate che ha fatto lui!”
“Già Dean…però non so cosa possiamo fare…”
“Sembra così depresso” osservò Lavanda inclinando la testa
“Già”
“Farlo divertite o distrarre in qualcos’altro non mi pare il caso anche perché, sinceramente, non credo funzioni”
“Assolutamente non se ne parla!Fargli vedere la Abbott e ti strozzo, Sam!”
“Stavo…stavo solo pensando…” bofonchiò quello in risposta
“Ragazzi lasciatelo perdere, vedrete che il tempo farà quel che è giusto…”
“Lav noi nel frattempo non vogliamo una specie di…di…spaventapasseri! Il suo problema principale della giornata è aspettare che la Weasley dia un cenno di vita e che vada da lui a ‘confessare’ le sue colpe…capisci, Lav?”
Si fecero entrambi pensierosi
“Ehi a proposito ma la Weasley?”

Forse stava impazzendo, ovunque andasse sentiva il profumo di quel maledetto biondino…
La rossa si girò per constatare non ci fosse nessuno dietro di lei di biondo, alto, occhi grigi e talmente arrogante e pieno di sé da far venire la nausea. Ma di Malfoy neanche l’ombra, sbuffò impaziente

“Draco?”
“Sh!”
“Ma...ma…stai pedinando la Weasley?!”
“Sh”
“Ti rendi conto da quanto…quanto tempo?!”
“Shhhh!”
“Saranno venti giorni!”
“Sono diciassette”
Blaise spalancò gli occhi in modo innaturale “Draco?! Ma stai diventando scemo? Ti rendi conto…è diciassette giorni che segui una…una…oh quel che è. Uscirai di testa prima di lei se vai avanti così…mi capisci?”
Il biondo continuava a non ascoltarlo, il moro lo prese per le spalle e lo sbattè con forza contro il muro e quando Malfoy gli chiese delle delucidazioni sul suo comportamento Blaise sbottò in una predica su ciò che stava facendo. Gli chiese la motivazione del suo spirito da segugio e il biondino rispose senza indugi
“Devo trovare il modo di togliere punti e di avere una rivincita”
“Non potresti andare là e dirle tutto questo?!” domandò incredulo il moro
“Blaise…ma ti pare? Sarebbe troppo palese…!”
“Giusto hai già perso una volta…” commentò sarcastico
“Grazie”
“Guarda che se n’è accorta che lo segui ed è per questo- continuò ignorando gli scalpitii di Draco- che non fa nulla di sbagliato, la devi cogliere quando è impreparata.”
Riuscì a trascinarlo via cercando di farlo ragionare.

Dopo diciassette giorni Ginevra Weasley respirò un’aria diversa.

Ron ed Hermione erano tranquillamente seduti su una panchina del parco; attiravano gli sguardi, non molto indiscreti, di molte persone, si spostarono.
Si avviarono verso Hogsmeade e passeggiarono tranquillamente, chiacchierando di vari fatti, finché capitarono sul discorso ‘Harry’
“Sai la storia di Lisa, ecc., mi spiace di essermi comportato così. Ma che ne sapevo io che tu …cioè magari non te ne fregava nulla – fece spallucce guardando lontano per tentare di non arrossire- sai sono contento di aver fatto una cosa giusta nella mia stupida vita…” commentò ridacchiando
Lei appoggiò la testa sulla sua spalla e lui la cinse con un braccio, entrambi contenti
“Mi spiace per Ginny e Harry” fece lei pensando com’era felice lei e come non lo dovevano essere quei due.
“Già, se poi penso che è successo tutto per colpa mia…”
“Ron dobbiamo fare qualcosa, dobbiamo aiutarli; non dico di farli rimettere insieme ma almeno di chiarirsi, no?-il rosso annui con vigore- Dobbiamo analizzare bene la storia e capire obiettivamente cos’è successo, lo so che per litigare bisogna essere in due ma mi sa tanto che qua Harry non ha contribuito molto a…”
“Assolutamente. E’ colpa mia e lo so però Harry cavolo…”
“Appunto, credo l’unica cosa possibile e plausibile sia parlargli. Tu vai da lui e io da Gin, ok?”
“Mi sembra l’unica soluzione, anche se non so se otterremo qualcosa…ma tentar non nuoce!” strizzò l’occhio dopo l’evidente riferimento a loro, si salutarono per andare ognuno da uno dei due della, aimè, ex-coppietta.

“Harry”
“Se?!”
“Come va?”
“Ah, sei tu Ron” commentò il moro perdendo tutta la speranza e il tono di voce che lasciava trasparire qualche emozione
Il rosso ci rimase male, evidentemente pensava a Ginny il suo amico.
“Sì, sono io mi spiace Harry!Beh, come va?”
Il ragazzo seduto in modo poco degno riprese a non prestare attenzione, come faceva da un bel po’ di tempo, a nessuno e niente oltre al caminetto e alla sua cenere.
“Ehi, ti ho chiesto come va…Harry?...Harry?...HARRY!”
“Cosa c’è? Perché stai urlando?” chiese infastidito
“Non mi senti…oh…ti ho chiesto come stai, cacchio!”
“Mh” tornò a fissare la cenere di quel dannato camino con espressione vacua.
“CAZZO HARRY PUOICAGARE QUALCUN ALTRO OLTRE A MIA SORELLA? PER FAVORE HARRYMI PUOI RISPONDERE?”
Il moro si voltò impiegando un tempo infinito, lo guardò come se lo vedesse per la prima volta da secoli.
“Come vuoi che stia? Mi tratta male e io come dovrei starci a tuo parere? Sec…” chiese in tono che avrebbe irritato chiunque
“HAARY, STOP!NON INIZIARE, EH!”
“Non iniziare? A far che?” chiese in modo innocente
“LA VITTIMA, POVERO…LUI LITIGA. LUI E’ QUELLO CHE FA QUESTO, QUELLO, QUEL’ALTRO…-si fermò cercando di pensare a ciò che gli aveva detto Hermione…di parlargli e se lui avrebbe fatto così, di sicuro, non avrebbe ottenuto nulla, si schiarì la gola e continuò con calma- Ascolta, Harry, ti vorrei solo dire che non puoi sempre pensare che sia colpa degli altri.”
“Questo lo dici solo perché è tua sorella” commentò secco tornando a guardare di fronte a se. Il rosso si sedette davanti al moro per terra con la schiena appoggiata al freddo marmo, lo guardò e riprese.
“No, Harry non lo dico perché è lei…-ci fu una pausa lunga per trovare cosa dire- Mia sorella ha tanti tanti difetti però sa ammettere quando sbaglia e questo è il suo più grande pregio- continuò nel modo più amabile e naturale- Fidati che ti avrebbe già parlato se….d’altro canto però se sa di non essere in torto diventa la persona più testarda e intransigente sulla faccia della terra, se continui ad aspettarla farai tempo a diventare nonno…”
Ora Harry lo fissava sbuffando.
“Vuoi una dimostrazione?”
“Uh, mi conosci bene…”
“Harry, sinceramente sei per me come un fratello; ti conosco da sette anni e abbiamo passato insieme più o meno tutti i giorni fino ad adesso. Sarò sincero perché non so fingere e anche perché conosco bene anche lei, essendo mia sorella. Ti rendo conto dei fatti?”
“Quali?Cos’ho fatto?”
“Ascoltami: cerca di metterti nei suoi panni, analizza i fatti in modo obiettivo, su” lo esortò
Ci fu un momento di silenzio dove Harry sembrò avere un’illuminazione
“Ok- si sedette per terra in fronte a Ron e iniziò- allora, abbiamo litigato ehum…niente io volevo che lei sì, insomma mi ascoltasse che mi guardasse e allora ho…”
“No, no, no, fermati. In modo obiettivo
“Va bene, ehm sì, forse è meglio se mi dai tu la versione Ron”disse con un filo di voce che faceva ammettere la sua vergogna a riguardo; finalmente- pensò il rosso- se n’è accorto!
“Perché?”
“Perch…ehm…forse…hai…ragione…”
“Uh, ok. Ma certo che te la do”
Ci fu un momento di silenzio
“ovvio la mia versione, no?!”
Scoppiarono a ridere sguaiatamente, cosa che mancata a entrambi. Discorsero a lungo e alla fine un cambiamento nei pensieri di Harry avvenne:
“Davvero ho fatto così?”

***



Daphne camminava avanti e indietro provando a ripetere il discorso…
“Allora…Scusa, ah sei tu…ciao!Come va?...tutto bene? Mh, mh anch’io ma così per caso sei ancora…insieme a quella…stronza maledetta bastarda?che neanche conoscevi?Porca trota Blaise ti conosco da sette lunghi anni –si accasciò sul tappeto verde- sette anni…-iniziò a singhiozzare con le mani nei capelli e il viso rivolto al soffritto con uno sguardo sofferente- Blaise…”
Sbatté le mani sul pavimento e cercò di ricacciare le lacrime e deglutire ma un nodo alla gola stringeva sempre di più. Pansy aprì la porta
“Oh giorno galeotto…Daph?!Ehi, che c’è?”
“Scusa, niente” fece lei alzandosi di scatto mentre la ragazza le accarezzava la testa tentando di consolarla
“Ehi…dai”
“PANSY”
“Sì-sì?”
“Sei pronta?”
“Per far cosa?”
“Il piano, abbiamo aspettato troppo tempo!”
Pansy si alzò lentamente e sbatté perplessa le palpebre un paio di volte, come mai ora era così agguerrita se fino a tre secondi prima piangeva?Bhof… Scomparve per un momento in bagno e poi uscì lasciando Pansy nel bel mezzo della stanza, dirigendosi in Sala Grande…li vide: sì, era decisamente ancora con Mandy. Tornò sui suoi passi più agguerrita che mai.

“Ciao Draco”
“Ciao”
“Non dirmi che stai ancora pensando come poter inseguire la Weasley,eh?!”
“Io? Naaaa…nono non ti preoccupare…”
“Mh”
“Vieni, ti devo parlare un po’…mi sta succedendo qualcosa di assurdo…di impensabile!”
“Dimmi che non è una roba delle tue sulla vendetta da mettere in piano o, scusami, stronzate simili…”
“Ehm, no”
“Ti avverto che da –controllò il suo orologio da tasca- esattamente ora stai iniziando a pagare”
“Pa…pagare?” fece incredulo il biondo
“Oh sì e anche profumatamente…avanti Draco non ti perdere in un bicchier d’acqua, vai avanti”
Il biondo annuì perplesso
“Ecco il problema sta qua: vedi l’altra sera ero…impegnato e non”
“Uh, la questione si fa seria! Ti avverto o ascoltatore ma non un andrologo! Ti conviene rivolgerti a qualcuno che se ne intende, Dra. Ma si può sapere che è successo?”fece nascondendo un ghigno.
“Blaise, cielo…d’accordo. Nulla, non è successo niente è questo il problema…che sul più bello sto stupido aggeggio non ha funzionato!”
“E lei?” chiese interessato il moro
“Cosa vuoi che abbia fatto? Se n’è andata”
“Spero che le abbia una buona scusa.”
“Sì, almeno su quello sono coperto” fece depresso il biondo lasciandosi accasciare in una poltrona della Sala Comune.
“Tzè, la situazione è comica”
“Per un cazzo comica!”
“Eh eh eh non credo lo sia neanche per lui!” commentò ironico Blaise, sogghignarono e insieme ripresero a disperarsi
“Merda ci mancava solo questo…” sbuffò Malfoy
“Ehi, Dra ma se non funz…ma com…ma quando?”
“Cosa scusa? Da quando è così, volevi chiedermi?- l’altro annuì- Non lo so”
“Pensaci” fece lui in risposta
Dopo una breve consultazione sulle loro prestazioni ed esperienze individuarono il problema:
“E’ da sempre che è così!”esclamò Blaise senza un minimo di tatto
“Non è possibile…e con Pansy?”rispose il biondo
“Poteva fingere.-disse con semplicità- Ciò vuol dire che con quel torello avrà capito davvero come è veramente visto che con te…”
“Ok, ok non c’è bisogno tu mi dica tutto…lo so di essere veramente nella…” lo interruppe
“Anche perché non credo lei stia zitta…naaa…assolutamente no!Bha, chissà da quanto tempo sei così però…”
“Già…chissà da quando…”
Ripercorsero mentalmente le avventure vissute e ripensarono a cosa poteva aver procurato quel’ incidente. Dopo tempo venne un’illuminazione: “Oh, ti ricordi che al mio secondo anno ero Cercatore?”
“Oh, cielo ora vieni qua a rinfacciarmi che tu…”
“No, Blaise sono serio. Te la ricordi la prima mia partita contro Griffondoro?”
“Sì…”
“Ecco…ti ricordi come sono finito?”
Il moro scoppiò a ridere e a stento riuscì a parlare, mentre mimava la rovinosa caduta
“Uh quando sei caduto a gambe aperte?!Come potrei dimenticarlo?!- disse ridendo ancora, poi si fece serio intuendo- Allora è da lì che sei così!”
“Maledetta Madama Chips non se ne poteva accorgere e fare qualcosa?”
Blaise scoppiò nuovamente a ridere
“Ehi, già io preferirei esser mezzo castrato che non farmi frugare lì da altri, soprattutto se sono come…”
“Ehi, non sono castrato!”
“Ne sei proprio sicuro Draco?” chiese Daphne mentre oltre passava la sala Comune
“Oh, lo sa anche lei” sogghignò il moro facendosi udire
“Daphne chi te l’ha detto?” le urlò dietro
“Cosa?”
“Che io…la roba di prima, te l’ha detto Pansy?”
“Ma va…- vide le due facce distendersi e capì non doveva rispondere così perché forse qualcosa di vero c’era- Perché pensi ti verrei a dire chi mi ha riferito questo? E’ per la privacy, Draco la privacy!” detto questo scomparve dietro la porta del suo dormitorio che rimase socchiusa per poter catturare ancora qualche stralcio dell’interessante conversazione.
“Allora Pansy l’ha già detto in giro…” commentò il biondo
“No, potrebbe anche essere l’altra ragazza…” proseguì il moro
“Pansy sa sicuramente qualcosa!- dedusse Daphne chiudendo la porta e aggiungendo a squarciagola – PANSY!”
“Che c’è?”
“Uh, uh –chiuse bene la porta e vi si appoggiò contro- ehi, tu Draco è castrato?”







###



Eccomi, ancora una volta in ritardo! Devo dire che tra scuola, altre menate varie la mia vena “artistica” è stata duramente repressa ma, purtroppo per voi, eccomi con un nuovo chappy! Mi spiace averlo postato oggi anziché settimana scorsa ma sono venti pagine di chappy e trascriverle tutte ha richiesto un lungo tempo. Ho preso infine la decisione di allungare la storia e portarla a 21 chap perché credo leggere venti pagine di storia non sia la vostra personale aspirazione. ^___-
Mi sono sentita ‘obbligata’ ad andare avanti quando mi hanno detto che è una bella storia da una persona che non capisce nulla di Harry Potter, soprattutto quando si è commossa mi ha riempito di nuove forze per portare a termine la storia con un altro piccolo stravolgimento…scusatemi!
Grazie ancora a chi recensisce pazientemente ogni volta e anche a chi legge senza lasciare nessun commento che, come ogni volta, inviterò a fare: ci mettete due secondi e soprattutto mi farete felici…siete tanti che avete letto questa mia, più o meno, prima ff ditemi che ne pensate please!
Spero di non esser stata troppo volgare.

Lisanna Baston: grazie per la stupendissima idea! Per Harry dipende da voi, cioè non ho ancora deciso…l’ago della bilancia è tra il ‘rinsavire’ e ‘rimani-come-sei’ non lo so. Sono davvero felice che ha qualcuno piaccia questa ff e spero proprio che ti piaccia davvero per com’è e non perché l’ho scritta io. Grazie davvero, sei una persona per la quale continuerei a scrivere.
Kristel Diggory: grazie mille anche a te. Non mi conosci personalmente e quindi mi riempie di gioia il fatto che ci sia qualcuna che apprezza il mio stile. Grazie infinite.

Basta perché altrimenti potevo lasciare le altre venti pg se vado avanti così…grazie a tutte quelle persone che hanno recensito. Ciao ciao
Shining

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Capitolo 19
*** Trappole & Inganni ***


~ CAPITOLO DICIANOVE~
TRAPPOLE & INGANNI



“Ma sei scema?”
“Che ne so io, ti chiedo. Prima stavano parlando lui e Blaise di qualche problema che ha...credo qualche disfunzione degli organi là in basso. Tu non ti ricordi nulla che non andasse? Paragonandolo a Theo”
Pansy sbarrò gli occhi per un attimo poi aggiunse
“Daphne sei un genio, Daph sei un genio”
“Perché?”
“E’…E’ vero…ha effettivamente qualche problema, pensandoci bene e confrontandolo a Theo”
“Oh, Merlino, davvero?” rise Daphne
“In effetti con Theo il tutto è stato molto diverso, io non pensavo…insomma ero abituata a Draco e quindi…poi l’ho scoperto con Theo com’è davvero” commentò un po’ imbarazzata
“Oh, sai mi sta arrivando l’illuminazione divina…- si scostò dalla porta e la chiuse agitando la bacchetta e la insonorizzò- Pa…se ne ha parlato con Blaise…vuol dire che lo dirà a Mandy, ho sentito dire che quella ragazza ha sangue veggente.” concluse Daphne
“Sono le solite voci” la contradì l’amica
“Oh no cara, questa volta temo di no. Me l’ha detto anche Blaise che secondo lui…prima che si mettessero insieme mi aveva esposto questo suo…ehm…dubbio”
“Ok, mi hai convinta!- detto questo corse ad abbracciarla- Sei davvero un genio”

Risero un po’, si guardarono e senza bisogno di parlare andarono a cena sapendo perfettamente quando colpire: dopo il pasto salirono verso l’entrata alla Sala e i dormitori Corvonero e attesero; sapevano che Mandy sarebbe tornata dopo. Arrivarono gli studenti della sua stessa casa, ma di lei nemmeno l’ombra, attesero ancora.
“Ehi, non pensavo facesse così tardi” concluse una delle due ragazze Serpeverdi incappucciate in un mantello che copriva il volto
“Shh, guarda. -fece indicando due figure all’inizio del corridoio- Si stanno salutando…”
Era tempo di entrare in azione
“Brocke-Hurst perché corri?” fece Daphne restando nella penombra
“Io…io?” fece lei girandosi e guardando un punto inesatto nel corridoio
“Oh, non vedo nessun’altra persona, oltre a te” fece Pansy molto felice di vederla cos’ poco sicura
“Uh, come mai così spaesata? Ti manca il tuo Zabini, per caso?” commentò sarcastica Daphne
“Chi siete? Venite fuori fatevi vedere anziché fare le vigliacche!”
“A me vigliacca non lo dici! Chiaro? Non ti interessa la mia faccia ma ti dovrebbe interessare la mia anima ferita, perché quella un viso non ce l’ha”
Daphne, la Rossiccia, sapeva bene come trattare le persone, si fece avanti. Un cappuccio le copriva gli occhi e il suo volto rimaneva ignoto, avanzava e l’altra fece qualche passo indietro mentre la paura iniziava a crescere.
“Cosa vuoi?”
“Cosa voglio? – rise amaramente- Non credo che lo possa più ottenere ciò che avrei voluto un tempo”
“Cioè?”
“Non ti interessa – fece diventando improvvisamente dura, abbandonando ogni tratto di gentilezza- Allora ti dobbiamo chiedere un favore soltanto…solo questo”
“Da me? Io…che cosa?”
“Oh, non ti devi spaventare…sarà una cosa indolore se seguirai i miei consigli e farai tutto ciò che ti dirò.”
“Strano, sai? Ti credevo una persona forte e capace di reagire anche davanti a chi ti vorrebbe mettere i piedi in testa, strano ti pensavo davvero molto diversa. Le ragioni possono essere svariate o sei semplicemente ipocrita e falsa o non so…mi dispiace davvero per Bl…- Daphne le tirò una gomitata, Pansy si corresse – babbeo di Zabini.”
“Oh, smettetela lo conoscete anche: siete delle Serpeverdi!”
“Perché lo pensi? Tu credi che siano solo loro capaci di fare gli stronzi? Naaa…non sono solo loro. È per questo, sai, che abbiamo le spalle coperte tanto secondo voi sono solo loro gli arroganti, narcisisti, vendicativi e maledettamente crudeli…peccato…”
Mandy restò zitta
“Bene mia cara, dimmi me lo farai questo favore?”propose Pansy
Inizialmente la ragazza Corvonero mugugnò prima i rendersi conto che se avesse detto di no avrebbero ottenuto ciò che volevano ma in un modo leggermente differente: con la forza, quindi risparmiò lo stupido eroismo e accettò senza sapere di cosa si trattasse
“Bene-fece Daphne- devi fare prima una cosa perché la sincerità ova verrà a meno con Zabini…mi spiace”
“NO!”
“Oh sì, invece. Non possiamo rischiare di entrare così allo scoperto , perché la mia anima ferita non ha viso ma non può venir meno della sua dignità. Sarà solo uno stupido patto – la ragazza indietreggiò chiedendosi cosa mai avesse fatto di male- Non scappare, non ti servirà esattamente a nulla se non a convincerci di accelerare i tempi usando la forza”
Sfoderò la bacchetta:
“Ti prego, ma perché a me?!” mugugnò Mandy sull’orlo di una crisi isterica
“Oh, cielo è solo un incantesimo per evitare che tu vada a spifferare tutto il nostro favore.- Daphne stava per perdere la pazienza mentre la ‘vittima’ scuoteva violentemente la testa- lo so che saresti pronta a giurare che non lo faresti mai, ma è sempre meglio prendere una precauzione in più. Oppure…giureresti di tacere?” fece Daphne furbamente
“Sì-sì”
“Bene, muoviti allora” disse Pansy senza intuire cosa avesse in mente l’amica ma sapendo era una cosa geniale
“Giuro che non dirò ciò che voi mi direte di non dire”
“Anche in caso di…”
“Anche se mi volessero estorcere le informazioni con la forza o l’inganno”
“A non ci sarà bisogno poiché…”
“Col patto sarà saldato” completò Mandy per poi portarsi la mano alla bocca e capendo solo ora cosa stava facendo
“Accetti? Lo giuri?” fece Daphne estraendo la bacchetta
“Sì”
Un lampo blu avvolse la bocca di Mandy come lasciandovi un cerotto e Daph concluse l’incantesimo:
“Non parlerai a nessuno di ciò che io ti chiederò.- Pansy le si avvicinò- E con questo viene sigillato l’incantesimo Vèritas” un guizzo avvolse il volto incappucciato di Daphne che cadde all’indietro, prontamente sorretta dall’amica. Il patto si sigillò nella terza persona: Pansy

“Ma…ma”
“S’, abbiamo fatto l’incantesimo Vèritas praticamente è come l’incantesimo Fidelius, ad una condizione in più…”
“So cos’è” ripeté scocciata la Corvonero
“Bene. Allora dovrai dirci cosa ti dirà Zabini riguardo ai ehm…problemi di Malfoy chiaro?!”
“Che tipo di problemi?” chiese ingenuamente
“Di tipo, eh…sessuali”
“Ah…ok”
“E se lui non te lo dirà sarai tu a scoprirlo senza accennare a noi due, compreso?”
“Solo questo?”
“Sì, solo questo. Se tu avessi evitato tante noie saresti già andata a dormire da un bel pezzo! Perfetto, allora a domani nel corridoio al quarto piano ala est. Non portarti nessuno, chiaro?!” fece Daphne “Anche perché come hai visto oggi non ti vogliamo fare nulla quindi…bene ora possiamo andare Da…davanti, cara?!” si salvò Pansy
“Arrivederci”
“A domani”
“Ciao Serpi”
“Continua a crederci” rise Daphne
Mandy velocemente tirò fuori la bacchetta e si ritrovò per terra prima di poter pronunciare qualsiasi formula
“Dai,no!”
Daphne stava già davanti alla Corvonero pronta a colpirla, sembrava stesse scegliendo l’incantsimo più opportuno
“Tu..provaci un'altra volta e ti troverai in ginocchio a implorarmi di smetterla. Sono brutte le Maledizioni Senza Perdono lo sai?! Soprattutto il Crucio…” disse lei con un ghigno
Mandy era mezza sdraiata, aveva battuto la testa che ora teneva appoggiata alla parete perché sentiva colare il sangue, ora era impaurita.
“Provaci di nuovo e non vedrai l’alba…tutti sanno le Maledizioni quali sono, non solo le Serpi”
Pansy fece alzare l’amica e la tirò per farla andare via, oltrepassarono la ragazza sdraiata a terra e quando furono lontane si sentì solo il fiatono della nera che disse
“Daph, ma sei impazzita?!”
“Può essere” fece lei ridacchiando
“Posso sapere qual è la condizione che Mandy ti ha fatto, molto stupidamente, omettere?” cambiò discorso
“Che alla fine quando arriveremo al nostro scopo lei non si ricorderà quello che volevamo, né di noi. Se prova un’altra volta a schiantarmi le farò ricordare di noi…altro che oblio…!”
“Hai agito un po’ violentemente Daph”
“Lo so e mi dispiace –ammise lei abbassandosi il cappuccio- Mi dispiace…mi sento una stronza” Pansy l’abbracciò
“Tutto questo perché l’hai fatto?”
“Vorrei per te. Non sopporto che le mie amiche vengano trattate male, mi dispiace esser stata così dura” disse
“Questo dimostra che sei una donna. Sei umana, Daph”
La ragazza dai capelli neri scorse una lacrima sul viso dell’amica; passarono vicino ad una vetrata che lasciava vedere la luna, si fermarono
“Non è vero che la tua anima ferita non ha viso, ce l’ha ed è bellissimo…” abbracciò la ragazza e tornarono nei dormitori


***



Hermione raggiunse Ginevra Weasley, le doveva parlare di Harry e voleva farlo in modo adeguato: portandola nel Bagno dei Prefetti.
“Wow, come mai tutto ciò?”
Si immersero nell’acqua calda e leggermente profumata
“Ehi, perché mi hai portato qua?” chiese la rossa per la seconda volta
“Dobbiamo fare una bella chiacchierata in santa pace io e te…”
“Su…che?”
La mora rimase un attimo in silenzio: non sapeva se dirle subito ‘su Harry, dovete assolutamente fare pace!’ o arrivarci pian piano…
“Immagino su Harry”
“Ehm…noooo” fece precipitosamente Hermione
“Come noooo…!- ridacchiò allegra mentre andava sott’acqua e tornava in superficie sputando addosso all’amica. Scusa…non l’ho fatto apposta…noooo…”
Risero insieme
“Cosa ti devo dire, Herm? Ha fatto esattamente quello che ha voluto. Pensava che io gli facessi una scenata di gelosia? O…si sbagliava di grosso…sarebbe stata una cosa troppo logica”
“MA la vita non è una cosa così logica” commentò la Granger
“Già ma a volte bisogna essere più razionali o no, Herm?!”
“Sì…però…”
“Cielo, non venirmi a fere la predica sulla razionalità perché tu e Ron siete stati scandalosi! . continuò la rossa spruzzandole in faccia un po’ di acqua- Ogni tanto mi sono chiesta perché è andato tutto così…alla deriva, non ho ancora trovato una risposta. Forse solo perché non ci interessava più nulla a tutti e due”
“Non dire stupidate!”
“Perché? Lo so che probabilmente gli interesso ancora ma…”
“Probabilmente?!- la mora scoppiò a ridere- Lo sai che passa le sue ore seduto su quel divanetto del cavolo a sperare che tu…o che tutto torni come prima?”
“Davvero?”
“Ma va genio”
Ridacchiarono
“Allora posso sapere perché ha baciato la Abbott davanti a me?”
“Non tutto è così logico, Gin”
“Va beh poteva risparmiarselo”
“Gin voleva la tua attenzione!”
“Uh, bel modo di merda…”
“Per favore cerca di capire”
“Capire? Cosa dovrei capire?! Che uno si fa con altre tipe per avere la mia attenzione? Naa, poi oltretutto pensa anche di aver ragione…che presuntuoso di merda…” concluse spiccia la rossa
“Basta così, Gin” fece severa Hermione
“Non dirmi cosa devo fare, per favore. Vorrei vedere se fosse capitato a te: una si sbatte come una cretina perché suo fratello e la sua migliore amica si mettano insieme e cosa succede? Che quel deficiente che era con me va a dire a mio fratello di cercarsene un’altra…va bhe…fin lì sei un po’ tanto scemo. Però il bello è che pensava avesse fatto una cosa intelligente, ne è convinto tutt’ora! Lui ha voluto decidere che era meglio che voi due non steste insieme, questo non fa parte della sua vita, Herm. Lui ha la stupida mania di credere di dover salvare tutti, che se lui non mette lo zampino in tutto il mondo non va avanti, o che comunque siano tutti degli idioti e quindi è meglio per l’umanità intera che le decisioni vengano prese da una persona intelligente: lui. Ti pare?!” sbottò la rossa
Hermione non fece tempo a tentare di calmare l’amica che ripartì a razzo
“Cacchio poi dopo aver vinto il duello…non è che se…insomma sì ci tenevo che, cavolo, mi dicesse qualcosa ma…evidentemente aveva altro per la testa. Il punto e che in realtà non voleva che io avessi battuto Malfoy perché sono sullo stesso piano di Harry, ora”
“Cioè?”
“Harry e Draco si sono sfidati due volte e hanno vinto una volta ciascuno. Eppure è contento se al centro c’è lui, non la sua (ex)ragazza o per lo meno pensavo gli piacessi…”
“Ma certo!”
“Perché allora non era mai…non lo so. Hermione è stato davvero stupido, è vero io non dovevo incazzarmi e mescolare la vostra storia con la nostra –fece uscendo e iniziandosi ad asciugarsi- però cacchio lui…”
“Dimmi…lui…” la esortò la bruna
“Non è che non ha rispetto per gli altri è che è un po’ egocentrico e pensa di essere Harry Potter e solo perché è lui allora automaticamente gli è dovuto tutto: amici, famiglia, amore…, non è così Hermi. Quando l’avrà capito allora potrà tornare a parlarmi. Ovviamente dovrà spiegarmi perché ha fatto tutto questo…” concluse
“Scusami Ginny, sono stato uno stupido presuntuoso…ho agito un po’ istintivamente e davvero non ho calcolato gli altri…ora ho capito”
“Cosa ti aspetti da me?” chiese Gin un po’ stupita di veder il Ragazzo-Sopravvissuto-Innumerevoli-Volte lì
“Almeno che tu…nulla solo che mi abbia ascoltato…tutto qua”


***



“Oh, Daph dobbiamo proprio?” chiese da sopra il calderone
“Sì Pansy, se vuoi che il nostro piano vada a gonfie vele dobbiamo per forza rubarlo. Oppure, se vuoi, puoi andare apertamente a chiederlo a – indicò il Professore di Pozioni che si era stanziato di fianco a Neville Paciock facendolo tremare e tartassandolo di battutine- Forse se tu accorciassi un po’ la gonna e sbottonassi la camicia…”
“No, non credo sia tagliato per questo tipo di cose!- la interruppe- Forse potremmo minacciarlo con uno shampoo”
Risero
“Secondo me un molliccio davanti a lui si trasformerebbe o in un doccia-shampoo profumato o in vestiti di un bel colore acceso oppure in un ammasso di capelli lucenti e puliti”
Ridacchiarono
“Allora vai a distrarlo mentre io esco dalla classe, ok?”
“Sì, Daph chiamami Scuh”
“E perch?”
“Fidati…e se non rispondo vuol dire che sei nella merda”
“Uh, incoraggiante! Grazie”
L’amica approfittò di una domanda di una ragazza Tassorosso e mentre Pansy faceva rovesciare con un incantesimo la bile di armadillo di una Griffondoro a caso, la Granger, Daphne sgusciò via dall’aula.
“Allora, allora…il suo ufficio…”
Corse a perdifiato, avevano progettato più o meno tutto da tempo quindi la password per loro era una cosa ben nota.
“Distillato della Morte Vivente”
La fredda pietra sembrò ruppersi a metà, comparve una porta semplicemente indistinguibile dal resto del corridoio. Velocemente salì la scaletta appoggiata alle scaffalature trasbordanti di fiaschette etichettate.
“Santi Numi, non ci avevo mai pensato…sono tantissime, cacchio!”
Iniziò la ricerca

In classe invece Pansy sudava abbondantemente e continuava a controllare l’orologio come se stesse per esplodere una bomba.
“Ti senti bene?” chiese Millicent guardandola preoccupata
La ragazza sobbalzò e rispose:
“Perché…cos’ho di strano?”
“Sei pallidissima e stai sudando”
“Tranquilla sto alla perfezione, magari stessi così tutti i giorni…” commentò sorridendo
‘Mi suiciderei…-pensò lei – Perché ho così paura?’ si chiese mentre il suo cervello si ricordava di aggiungere quattro gocce, le ultime, di sangue di sanguisuga.
‘Ovvio, perché se Piton scoprisse cosa tramiamo contro Draco sarebbe con lui. Inoltra non sopporta che Serpeverde si schieri contro se stessa…siamo già contro tutta la scuola.’
Mancavano cinque minuti alla fine della lezione, raccolse un po’ della sua pozione in una fiaschetta che etichettò accuratamente. Sapeva che doveva lasciarla sul fuoco per ancora circa tre minuti, ma così facendo la sua pozione sarebbe stata uguale a quella di Daphne e Piton se ne sarebbe accorto subito. Pensò lei
Mise l’ultima goccia di limone che mancava nel resto della pozione che sobbolliva pigramente nel calderone e la versò, la etichettò per bene
“Perfetta, anche se prenderà un voto più alto del mio…direi che se lo merita!”
Sapeva di aver preso un misero A ma se rischiava di farla come l’altra Piton avrebbe pensato che quella si Daphne fosse stata fatta da lei, o viceversa, mentre era via…si sarebbe sicuramente accorto che mancava un po’ di liquido nella boccietta che dopo quindici minuti la ragazza aveva finalmente trovato.

“Eccola!”
Suonò la campanella, era ora di pranzo.
La stappò e ne versò qualche goccia in un’ampollina che trasfigurò accuratamente in rossetto, scese la scaletta e un dubbio si insinuò in lei:
“Oh, cielo è già finita la lezione e se Piton è già qua fuori?-trattenne il respiro cercando di sentire se ci fossero eventuali rumori di passi ma nulla- Meglio adesso, se magari aspetto troppo arriva davvero!” Aprì di scatto la porta e quando questa si richiuse scivolò a terra, vi rimase un po’ ridendo fin quando una figura iniziò a delinearsi in fondo al corridoio
“Scuh?! Sei tu, Scuh?”
“Chi è là?”
Smise immediatamente di ridere e realizzò che Pansy non poteva avere una voce così maschile: era Piton, si alzò di scatto e cominciò a correre sentendo dietro di lei il Professore che cercava di rincorrerla, sperò solo che non l’avesse vista.
Raggiunse la Sala Grande che iniziava a riempirsi e si mescolò agli altri studenti fino ad arrivare di fianco a Pansy sana e salva e farle un breve cenno di vittoria nonostante il fiatone. Dopo poco apparve Piton ansante e setacciò la Sala in cerca del fuggitivo come se questo si alzasse e si confessasse, nessuno fece caso al Professore.






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Giorno…giorno come si sta in vacanza?! Bello eh?!
Manca pochissimo per terminar cette ff. eheheh triste ma menomale…la scrivo da tanto tempo! Bene lascio a voi lo spazio per recensire e nulla spero di non aver ecceduto nella volgarità…
A Lisanna Baston e a Kristel Diggory: grazie davvero fanciulle! Senza di voi sarei perduta...(partono i violini!) Dai scherzi a parte vi devo davvero ringraziare per avermi sempre recensito e esser state gentili! Manca poco e vi ringrazio per tutto. Ciao!
Aspetto la vostra e anche il parere degli altri che se recensissero non mi farebbero che felice! Fatemi sentire la vostra...soprattutto le dieci persone che l'hanno aggiunta come storia prefetita...!Grazie
Ciao a tutti
Shining

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