Ellen di Stellina_XxStarxX (/viewuser.php?uid=135664)
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Lista capitoli:
Capitolo 2: *** Una nuova destinazione ***
Capitolo 3: *** Il capanno Rosso ***
Capitolo 2 *** Una nuova destinazione ***
libro
- Benvenidos en espagna chica - disse sorridendo la mia "guida
turistica" o semplicemente mia nonna in infradito canotta e costume .
Una donna alquanto "energica" per la sua età , con lunghi
capelli ricci coperti parzialmente da una bandana ,
somigliava profanamente una trentenne in vacanza .
Il caos delle 13:00 in aereoporto era insostenibile . Ero completamente
sudata , vestita com'ero si poteva pensare che ero una aliena . Il
resto del "MONDO" in canotta con colori sgargianti e io in jeans
con maglia nera in tinta unica . La nonna non sembrò
notarlo , mi abbracciò con affetto e prese la mia valigia
. Con il suo solito sorriso stampato sul viso mi
accompagnò verso la macchina e iniziò il suo solito
interrogatorio : "Come sta .. mamma , papà , tuo fratello , tua
sorella , lo zio , la zia .. e via dicendo . Mi chiesi se mi avrebbe
chiesto anche del criceto. Mi voltai verso l'aereoporto , quanto
avrei desiderato essere dentro l'aereo diretta lontano da
lì , lontana da tutti .
La casa della nonna era sempre stata accogliente .
Un piano solo , con tende arancioni ricamate a mano , l'intera cucina
costruita con legno bianco pregiato . Un dolce aroma di spezie
impregnava l'intera casa e il luogo circostante ad essa . Ed
infine il divano rosso accanto al balcone , il mio amato
divano rosso , dove anni prima scrivevo nel mio diario ,
osservando fuori dove tutti gli altri festeggiavano "la Semana
Grande de San Sébastian" con spettacoli, fuochi artificiali,
artisti di strada ed eventi di ogni tipo – anche sportivi -
dall'alba al tramonto .
Amavo l'aria che si respirava , un'aria di gioia e allegria , con dolci aromi che arricchivano il tutto .
Mi sedetti sul divano in attesa che mia nonna posasse la valigia e
preparasse qualcosa , durante il viaggio non fece altro che dirmi
quanto sono magra . Affermazione per me del tutto falsa . Sono una
ragazza di media altezza , con capelli lunghi castani . I miei occhi
dicono che sono troppo particolari non sembrano veri : verdi e
grigi con piccole sfumature nere ,
le mie forme .. beh .. sono alquanto .. "morbide".
Inavvertitamente alzai
la manica , e inizia ad osservare la mia cicatrice , lunga tutto il
polso . La osservai attentamente , l'avevo da quando avevo
quattro anni , quando inavvertitamente scaraventai la bici sulla
macchina e i vetri mi ricoprirono tutta . Mia madre e mio padre non
riuscirono mai a spiegarsi quello che successe quel giorno . E adesso
che avevo 17 anni non riuscivo a spiegarmelo nemmeno io . Ero una
ragazza completamente calma , timida e .. anonima ..
Manca poco piccola , sto finendo di cuocere il pollo - urlò la nonna dalla cucina .
Ok , nonna - dissi con finto entusiasmo . Il pollo alla catalana
non era mai stato il mio forte . Ma come dire di no ad una nonna come
la mia .
Apparecchiò in quattro e quattr'otto la tavola e
poggiò due bicchieri di "sangria" , il "suo" amato pollo alla
catalana , e un paio di huevos a la flamenca .
Allora , piccola , mi raccomando mangia tutto - disse fissandomi smaniosamente .
- Si , nonna .Ci proverò . Guarda quanta roba - . Mi lanciò una delle sue occhiate
- Quanta roba ? ma chica non hai mangiato quasi niente .Il tuo
piatto è ancora vuoto . Voglio che mangi tutto .. ora ci penso
io -
Che non l'avesse mai detto mi riempi il piatto di tutto quello che
c'era in tavola , e corse in frigo per prendere dei dolcini ed un
gelato al cioccolato . Fui costretta a mangiare tutto , per non
"deludere" la nonna .
- Ecco , adesso sono felice - disse soddisfatta -. Ti
sei fatta
bellissima , piccola ,. Che occhi stupendi che hai - Disse con un
sorriso affettuoso - . Che hai fatto in tutto questo tempo ? .. Mi
è dispiaciuto non poterti sentire per niente , ma lo sai che la
nonna è sempre in movimento .
- Si , nonna . so che tu sei sempre impegnata con il tuo lavoro e sei sempre in viaggio ..
Interrompendomi .. - Ma adesso mi sono presa una vacanza per stare con te , mi sei mancata tanto -
. Anche tu , nonna mi sei mancata . Ma comunque non ho fatto
niente di speciale , sai sempre le solite cose studio studio
e nient'altro che studio . -
- Si , tua madre , mi ha raccontato delle tue particolari capacità nello studio .. E in tante altre cose .. -
-Nonna .. per favore .. so di avere
quelle maledette doti , come le chiamate voi , ma preferirei non averle
... e voi tutti lo sapete molto bene -
- Piccola , sai benissimo che non è stata colpa tua - disse con una smorfia . Cambiai subito argomento .
- Ehm .. come sta il nonno ? Come mai non è venuto a prendermi all'aereoporto ? .... -
- Mi dispiace Ellen , ma lo sai , i nostri impegni lavorativi sono molto .. urgenti -
- Si , nonna .. lo so .. è sempre stato così .. -
.. Da quando ho memoria ancora avevo i miei dubbi sul loro lavoro
di commercianti di tessuti pregiati , sempre in giro per il mondo .
Amavo troppo mia nonna , ma la sua assenza era sempre stata un peso per
me . Nessuno riusciva a capirmi , ed io non sapevo come rendere
efficaci le mie strane doti , di cui , tranne mamma e papà
, non se ne sapeva niente . Non amavo parlarne con nessuno ;
erano una maledizione per me .. solo una maledizione ..
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Capitolo 3 *** Il capanno Rosso ***
libro2
Scusatemi per la mia
lunga assenza , ma impegni e poca ispirazione hanno contribuito a
questo =/ Spero che questo capitolo vi piaccia , un bacio =)
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Camminavo lungo il pendio . La strada era completamente in discesa .
La nonna era stranamente indaffarata tra le faccende di casa , io non
l'avevo mai vista fare quel genere di cose . Decisi di prendere un
pò d'aria .
Ero felice che la casa si trovasse in un posto solitario , solo qualche
casupola qua è là , è una piazzetta
dall'altra parte della collina . Per lo più ero piacevolmente
dispersa tra gli alberi ; amavo fin troppo la tranquillità
di quel posto , dall'altra parte della città . Come se il sole e gli alberi fossero la barriera dei
miei pensieri , che molte volte non riuscivo a controllare . Sapevo che un
mio solo pensiero poteva scatenare un vero e proprio inferno . Non
avevo la disciplina giusta , per mantenermi sotto controllo .
La mamma decise così di mandarmi dalla nonna -.. mah .. -
dissi tra me e me - come se una commerciante di tessuti pregiati
avrebbe potuto fare qualcosa .
Avevo liquidato tutti gli amici o loro avevano liquidato me ,
dato che non potevano accettare le mie "stranezze" . Molto
probabilmente ne avevano paura . Si sa che ognuno ha paura del diverso
, ed è molto difficile stare da questa parte .
Per quanto sapevo che la mia fosse come una maledizione , avevo
parzialmente accettato i miei poteri , in passato , in molti casi
facevano anche comodo . Potevo scegliere come arredare la stanza ed il
mio vestiario e con un semplice pensiero si realizzava ;
potevo
far muovere
persone e cose a mio piacimento ed era molto divertente a dirla
tutta . I miei semplici pensieri potevano comandare tutto ciò
che osservavo . Ma se non si riesce a controllare i propri
pensieri ? E se anche i sogni si potrebbero realizzare ?
L'unica pecca e che li dimenticavo e potevo ricordarli solo dopo che i
fatti effettivamente accadevano . Una vera e propria "crudeltà"
- ho sempre pensato .
I miei genitori mi avevano insegnato qualcosa , ma a quanto pare riesco
solo a bloccarne il flusso , qualcosa di temporaneo . E per i sogni ..
beh .. per quello , non si può fare niente . e irrimediabile .
Odio questa responsabilità , odio questo peso ..
Arrivai in un'oretta in città .
Veramente stupenda , esattamente come la ricordavo ..
Non molti giardini a dirla tutta , ma si poteva sentire l'odore
salmastro del mare a chilometri di distanza , e come se una kappa
avvolgesse questo magnifico paesaggio rendendolo a suo modo particolare
.
Era come la ricordavo : la gente sempre in movimento , il gelataio
dall'altro lato della strada , il barbiere preferito del nonno due
isolati dopo , tutto era esattamente come prima . Ma dopo tanti
anni notai qualcosa di diverso ..
A qualche chilometro di distanza , isolato da tutto il movimento che
c'èra in città , notai un capannone dal colore rosso
vivace con striature violette e verdi qua e là . Mi
stupì di vedere che non c'era nessun cliente in fila
, poichè sicuramente destava la curiosità di molti
. Un palo con una grande inserzione rosso fuoco fatta in legno
, portava il nome di "Carañba" . Non mi piaceva per
niente quel posto , ma non potei evitare di avvicinarmi
poichè come tutte le persone amo le novità , anche
se non lo do a vedere .
Mi avvicinai con calma , e mi ritrovai davanti l'entrata . Presa da un'insolita curiosità decisi di entrare .
Feci qualche passo , iniziai a guardarmi intorno , all'improvviso un manto rosso mi avvolse , proprio come nel mio sogno ..
Ps : Lascio a voi immaginare , il capannone misterioso , e tutto il resto ;)
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