Ellen

di Stellina_XxStarxX
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Lista capitoli:
Capitolo 2: *** Una nuova destinazione ***
Capitolo 3: *** Il capanno Rosso ***



Capitolo 2
*** Una nuova destinazione ***


libro - Benvenidos en espagna chica - disse sorridendo la mia "guida turistica" o semplicemente mia nonna in infradito canotta e costume .
Una donna alquanto "energica" per la sua  età , con lunghi capelli ricci coperti parzialmente  da una bandana  , somigliava profanamente una trentenne in vacanza .
Il caos delle 13:00 in aereoporto era insostenibile . Ero completamente sudata , vestita com'ero si poteva pensare che ero una aliena . Il resto del "MONDO" in canotta con colori sgargianti e io in jeans con  maglia nera in tinta unica . La nonna non sembrò notarlo , mi abbracciò con  affetto e prese la mia valigia  . Con il suo solito sorriso  stampato sul viso mi accompagnò verso la macchina  e iniziò il suo solito interrogatorio : "Come sta .. mamma , papà , tuo fratello , tua sorella , lo zio , la zia .. e via dicendo . Mi chiesi se mi avrebbe chiesto anche del criceto.  Mi voltai verso l'aereoporto , quanto avrei desiderato essere dentro l'aereo diretta  lontano da lì , lontana da tutti .

La casa della nonna era sempre stata  accogliente .
Image and video hosting by TinyPic Un piano solo , con tende arancioni ricamate a mano , l'intera cucina costruita con legno bianco pregiato . Un dolce aroma di spezie  impregnava l'intera casa e il luogo circostante ad essa . Ed infine  il divano rosso accanto al balcone  , il mio amato divano rosso , dove anni prima scrivevo nel mio diario  , osservando fuori dove tutti gli altri  festeggiavano "la Semana Grande de San Sébastian" con spettacoli, fuochi artificiali, artisti di strada ed eventi di ogni tipo – anche sportivi - dall'alba al tramonto .
Amavo l'aria che si respirava , un'aria di  gioia e allegria , con dolci aromi che arricchivano il tutto .

Mi sedetti sul divano in attesa che mia nonna posasse la valigia e preparasse qualcosa , durante il viaggio non fece altro che dirmi quanto sono magra . Affermazione per me del tutto falsa . Sono una ragazza di media altezza , con capelli lunghi castani . I miei occhi  dicono che sono troppo particolari non sembrano veri : verdi e grigi con piccole sfumature nere , le mie forme .. beh ..  sono alquanto ..  "morbide". Inavvertitamente alzai la manica , e inizia ad osservare la mia cicatrice , lunga tutto il  polso . La osservai attentamente , l'avevo da quando avevo quattro anni , quando inavvertitamente scaraventai la bici sulla macchina e i vetri mi ricoprirono tutta . Mia madre e mio padre non riuscirono mai a spiegarsi quello che successe quel giorno . E adesso che avevo 17 anni non riuscivo a spiegarmelo nemmeno io . Ero una ragazza completamente calma , timida e .. anonima ..

Manca poco piccola , sto finendo di cuocere il pollo  - urlò la nonna dalla cucina .
Ok  , nonna - dissi con finto entusiasmo . Il pollo alla catalana non era mai stato il mio forte . Ma come dire di no ad una nonna come la mia .
Apparecchiò in quattro e quattr'otto la tavola  e poggiò due bicchieri di "sangria" , il "suo" amato pollo alla catalana , e un paio di huevos a la  flamenca .
Allora , piccola , mi raccomando mangia tutto - disse fissandomi smaniosamente .
- Si ,  nonna  .Ci proverò . Guarda quanta roba -  . Mi lanciò una delle sue occhiate
- Quanta roba ? ma chica  non hai mangiato quasi niente .Il tuo piatto è ancora vuoto . Voglio che mangi tutto .. ora ci penso io -
Che non l'avesse mai detto mi riempi il piatto di tutto quello che c'era in tavola , e corse in frigo per prendere dei dolcini ed un gelato al cioccolato . Fui costretta a mangiare tutto , per non "deludere" la nonna .
- Ecco , adesso sono felice - disse soddisfatta -.  Ti sei fatta bellissima , piccola ,. Che occhi stupendi che hai - Disse con un sorriso affettuoso - . Che hai fatto in tutto questo tempo ? .. Mi è dispiaciuto non poterti sentire per niente , ma lo sai che la nonna è sempre in movimento .
- Si , nonna . so che tu sei sempre impegnata con il tuo  lavoro e sei sempre in viaggio ..
Interrompendomi  .. - Ma adesso mi sono presa una vacanza per stare con te , mi sei mancata tanto -
. Anche tu  , nonna mi sei mancata . Ma comunque non ho fatto niente di speciale , sai  sempre le solite cose studio studio  e nient'altro che studio . -
- Si , tua madre , mi ha raccontato delle tue particolari capacità nello studio  .. E in tante altre cose .. -
-Nonna .. per favore .. so di avere quelle maledette doti , come le chiamate voi , ma preferirei non averle ... e voi tutti lo sapete molto bene -
- Piccola , sai benissimo che non è stata  colpa tua - disse con una smorfia  . Cambiai subito argomento .
- Ehm .. come sta il nonno ? Come mai non è venuto a prendermi all'aereoporto ? .... -
- Mi dispiace Ellen , ma  lo sai , i nostri impegni lavorativi sono molto .. urgenti -
- Si , nonna .. lo so .. è sempre stato così .. - .. Da quando ho memoria  ancora avevo i miei dubbi sul loro lavoro di commercianti di tessuti pregiati , sempre in giro per il mondo .
Amavo troppo mia nonna , ma la sua assenza era sempre stata un peso per me . Nessuno riusciva a capirmi , ed io non sapevo come rendere efficaci le mie strane doti , di cui  , tranne mamma e papà , non se ne sapeva niente . Non amavo parlarne con nessuno  ; erano una maledizione per me .. solo una maledizione ..











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Capitolo 3
*** Il capanno Rosso ***


libro2 Scusatemi per la mia lunga assenza , ma impegni e poca ispirazione hanno contribuito a questo =/ Spero che questo capitolo vi piaccia , un bacio =)
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Camminavo lungo il  pendio . La strada era completamente in discesa  .

La nonna era stranamente indaffarata tra le faccende di casa , io non l'avevo mai vista fare quel genere di cose . Decisi di prendere un pò d'aria .

Ero felice che la casa si trovasse in un posto solitario , solo qualche casupola qua è là  , è una  piazzetta dall'altra parte della collina . Per lo più ero piacevolmente dispersa tra gli alberi  ; amavo fin troppo la tranquillità di quel posto , dall'altra parte della città . Come se il sole e gli alberi fossero la barriera dei miei pensieri  , che molte volte  non riuscivo a controllare . Sapevo che un mio solo pensiero poteva scatenare un vero e proprio inferno . Non avevo la disciplina giusta , per mantenermi sotto controllo .
La mamma decise così di mandarmi  dalla nonna -.. mah .. - dissi tra me e me - come se una commerciante di tessuti pregiati avrebbe potuto fare qualcosa .
Avevo liquidato tutti gli amici  o loro avevano liquidato me , dato che non potevano accettare le mie "stranezze" . Molto probabilmente ne avevano paura . Si sa che ognuno ha paura del diverso , ed è molto difficile stare da questa parte .
Per quanto sapevo che la mia fosse come una maledizione , avevo parzialmente accettato i miei poteri , in passato ,  in molti casi facevano anche comodo . Potevo scegliere come arredare la stanza ed il mio vestiario  e con un semplice pensiero si realizzava ; potevo far muovere persone e cose a mio piacimento  ed era molto divertente a dirla tutta . I miei semplici pensieri potevano comandare tutto ciò che osservavo  . Ma se non si riesce a controllare i propri pensieri ?  E se anche i sogni si potrebbero realizzare  ? L'unica pecca e che li dimenticavo e potevo ricordarli solo dopo che i fatti effettivamente accadevano . Una vera e propria "crudeltà" - ho sempre pensato .
I miei genitori mi avevano insegnato qualcosa , ma a quanto pare riesco solo a bloccarne il flusso , qualcosa di temporaneo . E per i sogni .. beh .. per quello , non si può fare niente . e irrimediabile .
Odio questa responsabilità , odio questo peso ..

Arrivai in un'oretta in città .

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Veramente stupenda , esattamente come la ricordavo ..
Non molti giardini a dirla tutta , ma si poteva sentire l'odore salmastro del mare a chilometri di distanza , e come se una kappa avvolgesse questo magnifico paesaggio rendendolo a suo modo particolare .
Era come la ricordavo : la gente sempre in movimento , il gelataio dall'altro lato della strada , il barbiere preferito del nonno due isolati dopo  , tutto era esattamente come prima . Ma dopo tanti anni notai qualcosa di diverso ..
A qualche chilometro di distanza , isolato da tutto il movimento che c'èra in città , notai un capannone dal colore rosso vivace con striature violette e verdi qua e là  . Mi stupì di vedere che  non c'era nessun cliente  in fila , poichè  sicuramente destava la curiosità di molti . Un palo con una grande inserzione rosso fuoco fatta in  legno  , portava il nome di "Carañba" .  Non mi piaceva per niente quel  posto , ma non potei evitare di avvicinarmi  poichè come tutte le persone amo le novità , anche se non lo do a vedere .

Mi avvicinai con calma , e mi ritrovai davanti l'entrata . Presa da un'insolita curiosità  decisi di entrare .

Feci qualche passo , iniziai a guardarmi intorno , all'improvviso un manto rosso mi avvolse , proprio come nel mio sogno ..









Ps : Lascio a voi immaginare , il capannone misterioso , e tutto il resto ;)

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