Give me everything tonight.

di Daky_Diamond
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 20: La fine. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1: Piacere, Samantha. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2: E' ancora qui. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3: Contatto indesiderato. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 20: La fine. ***


Quella dannata musica mi rimbomba in testa.
Quella canzone che ormai era entrata a far parte della mia vita è messa a tutto volume nel locale.
La testa sta per scoppiarmi, decido di uscire.
Mi avvio verso l'uscita cercando di farmi spazio fra la massa di gente in pista, gente che spinge, gente che salta, gente che urla.
Finalmente sono fuori. Aria, finalmente aria.
Mi siedo sui gradini della casa accanto al locale, tiro fuori il pacchetto di Marlboro rosse e mi metto a fumare.
E' poco tempo che fumo in effetti, un annetto forse.
-Cazzo ci fai qui?-.
Merda. E' di nuovo qui.
-Mi faceva male la testa- butto fuori il fumo e alzo lo sguardo a sinistra.
-Che vuoi?- chiedo fissandolo.
Manuel sospira. Si siede accanto a me. Mi sposto.
-Che vuoi, ti ho chiesto- ripeto spegnendo la sigaretta sul gradino.
-Voglio solo te- mi sta fissando, lo so. Mi alzo, mi pulisco i pantaloni.
-E' finita, lo sai- dico alzando le spalle.
Faccio un cenno di saluto con la mano e mi avvio verso casa, basta feste, basta pub, basta amore, basta tutto.
Tac tac tac, sento solo il rumore degli alti tacchi che battono sull'asfalto. Mi accendo un'altra sigaretta.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1: Piacere, Samantha. ***


Che noia.
Sta scuola è sempre uguale: lezioni, studio, lezioni, studio, lezioni, studio.
Finalmente la quinta campanella suona.
Alzo faticosamente la testa dal banco, raccolgo le mie cose ed esco dall'aula, attraverso il corridoio.
Ora sono nell'atrio. Mi fermo alla mensa o esco a prendermi qualcosa?
Provo ad entrare nella mensa per vedere se c'è Jay, la mia migliore amica. Oh, eccola!
Mi avvio verso il tavolo a cui è seduta. Ci sono le solite tre ragazze e un paio di ragazzi, interessante.
Jay mi vede e correndo mi raggiunge, mi abbraccia e in quel momento mi cadono i libri.
Ridendo: -Jay! Eri così impaziente di vedermi? Non ci vediamo da.. Mmm, 20 minuti?-.
Lei mi guarda arricciando il naso, ride. Mi dà una mano a raccogliere i libri, poi mi prende per mano e mi trascina al tavolo.
-Ho fame, vado a prendere qualcosa. Mi puoi tenere i libri?- le chiedo.
Lei fa cenno di sì con la testa, le do un bacino sulla guancia.
Mi avvio a prendere il solito vassoio rosso.
C'è sempre uno schifo.
-Un'insalata, per favore.- chiedo sperando che non vi abbiano spruzzato sopra pesticidi a mò di sale.
Chiedo anche un pezzo di pane.
Con faccia schifata torno al tavolo.
Mi siedo, sposto i libri per far spazio al vassoio, appoggio anche quello.
-Ancora insalata?- mi chiede Jay.
-Era l'unica cosa mangiabile.- rispondo con faccia schifata.
Lei mi guarda, arriccia il naso, alza le spalle, si guarda attorno, si avvicina a me e mi sussurra nell'orecchio: -C'è quel tipo che ha continuato a guardarti da quando sei qui-.
Mi volto lentamente, lui è lì che mi guarda, sorridendo, come se fosse una cosa normale.
Mi metto a fissarlo. "Prima o poi cederà" penso.
Ad un certo punto mi alzo, faccio il giro del tavolo, arrivo dietro di lui.
-Piacere, Samantha.- gli porgo la mano.
Lui si volta, sorride, mi stringe la mano: -Piacere mio, Manuel.-

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Capitolo 3
*** Capitolo 2: E' ancora qui. ***


Dopo quella stretta di mano abbiamo parlato.
Ci siamo visti poi dopo la scuola, abbiamo percorso insieme il tratto di strada dalla scuola a casa mia e lì l'ho salutato.
Non so se ho fatto la cosa giusta, non so se ho fatto bene a presentarmi.
Manuel è un ragazzo simpatico, ho riso tutto il tempo con lui, come se ci conoscessimo da sempre.
Ora che sono qui sdraiata sul mio letto ascoltando musica con le cuffie penso che domani andrò ancora a parlarci.
Mentre penso a lui sorrido.
Mi alzo dal letto per scendere in cucina a prendere una tazza di caffè quando passo davanti alla finestra che dà sulla strada e lo vedo lì, appoggiato alla ringhiera del giardino, che guarda su.
Cosa ci fa lì?
Decido di scendere, mi fermo per un momento alla finestra del salotto, lo osservo da dietro la tenda.
E' carino, sì lo ammetto.
-Sam! Che guardi?- mia sorella mi scopre e mi urla alle spalle.
Mi volto verso di lei cercando di trovare una scusa ma balbetto solo: -Ehm ehm-.
Lei sorride e mi guarda. Io mi metto a ridere e lei spia fuori: -E' carino! Chi è?- chiede.
-Un ragazzo che ho conosciuto oggi a scuola- dico cercando di non fissarlo troppo.
-Beeene. Esco un momento. Vedi di non spiare- dico a mia sorella dandole un colpettino con il dito sulla punta del naso.
Mi avvicino alla porta, mi sistemo i capelli, metto la mano destra sulla maniglia e prima di uscire prendo un respiro profondo.
La luce del sole è accecante, mi chiudo la porta alle spalle e mi avvio verso il cancello dove è lui.
-Che ci fai ancora qui?- gli chiedo sorridendo.
Lui mi guarda negli occhi, quello sguardo dolce e penetrante.
Si avvicina pericolosamente a me. -Sapevo saresti tornata-.

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Capitolo 4
*** Capitolo 3: Contatto indesiderato. ***


Si avvicina, si avvicina sempre di più, i centimetri scompaiono, diminuiscono, le nostre labbra si toccano.
In meno di un secondo lo spingo via e gli arrivo un ceffone in piena faccia. Lui per la sorpresa si accascia a terra.
Mi guarda con uno sguardo stravolto, spaventato.
-Mi spieghi come ti sei permesso? Ci conosciamo da nemmeno un'ora e già cerchi di baciarmi? No, non hai proprio capito come funzionano le cose.- lo guardo con le lacrime agli occhi, cerco di maledirlo nella mia testa, sento che sto per piangere. Mi volto e rientro in casa sbattendo la porta.
Salgo velocemente in camera mia e mi affaccio alla finestra. Lui non è più lì. Tiro le tende e mi butto sul letto.
Velocemente mi addormento con le guance ancora umide.

Mi sveglio al rumore della Porsche Carrera GT che sfreccia sotto la mia finestra.
Mi sfrego gli occhi con le mani e prendo il cellulare.
"Mmh.. Le 16 e 56.. Chiamo Jay." penso.
Mi siedo sopra le coperte e con dita deboli compongo il numero della mia migliore amica.
-Ehi Sam!-
-Ciao Jay-
-Come mai chiami? E' successo qualcosa?-
-Sì. Manuel. Che bastardo.-
-Oddio racconta!-
inizia a preoccuparsi.
-Beh, mi ha accompagnata a casa dopo la scuola e..- inizio a raccontarle tutto: delle risate, del saluto e poi del bacio e della mia reazione. Questa volta non affiorano le lacrime ma bensì la rabbia. Rabbia e voglia di prendere a pugni quel ragazzo.
Per qualche secondo c'è solo silenzio, poi Jay prende coraggio.
-Sam hai fatto bene a spingerlo via. Insomma non ti conosce nemmeno e già ci prova? Questo non è il metodo giusto per provarci con una ragazza. Sinceramente non lo conosco perché di lui so soltanto il nome ma a quanto sembra è un po' troppo invasivo e dà le cose per scontate. Ma come si è permesso?-
-Già..- dico trattenendo la rabbia. -Scusa Jay ma adesso devo scappare, grazie di tutto, a domani!-
Appoggio il cellulare sul comodino e scelgo velocemente i vestiti. Mi metto un paio di jeans e una maglietta, scendo di sotto e mi metto le Converse.
-Ehii Carmen io esco! Non torno per cena!- grido a mia sorella prima di uscire dalla porta e prendere la moto.

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