Buongiorno Tokyo

di yulinghan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Buongiorno Tokyo- GossipGirl ***
Capitolo 2: *** Shirogane in fermento ***
Capitolo 3: *** Il Petalo di Ciliegio ***
Capitolo 4: *** Azioni sconsiderate ***
Capitolo 5: *** Decisioni difficili ***
Capitolo 6: *** Si inizia a giocare ***
Capitolo 7: *** Inversione di Fortuna ***



Capitolo 1
*** Buongiorno Tokyo- GossipGirl ***


Grazie a: eien91!! Senza di te starei ancora combattendo con l'inserimento dell'immagine ^_^ grazie mille!!

Cap 1


Buongiorno Tokyo, qui è la vostra Gossip Girl dagli occhi a mandorla che vi parla. La vostra sola ed unica fonte di notizie sulle vite scandalose dell’elite di Shirogane (*). Cosa c’è oggi sulla mia Home Page? 
 
 
11.00 a.m.
Oh, le vacanze estive sono quasi finite e K. ed S. sono tornate con qualche giorno d’anticipo, pare che si annoiassero nella residenza estiva di casa Hirai senza feste, balli e pettegolezzi.
Sembra infatti che quest’anno il primogenito, Kohaku, le abbia lasciate sole per godersi Okinawa. Povere!
E cosa c’è di meglio di un po’ di shopping pre-scolastico da capogiro per alleggerire un po’ lo stress?

 
 
“Quell’abito le sta d’incanto signorina Higurashi”
“E’ vero Kagome, questo Valentino è davvero fantastico…”
La ragazza si guardò poco convinta allo specchio mentre roteava su se stessa.
“Dici, Sango…?”
“Forse vorrebbe provare questo Chanel…” s’intromise timida la commessa.
“Si, decisamente meglio, ora lo provo.”
Entrò nel camerino e si cambiò rapidamente.
“Tadaaan! Che ne dici S.?”
“Si mi piace, è perfetto per il party di domani.”
Kagome rientrò nel camerino e ne riuscì poco dopo. Accompagnata dall’amica si recò alla cassa ed estrasse dalla borsetta una scintillante carta che porse con nonchalance.
“Sono 90.000 Yen. ” (**)
Incurante del prezzo si volse verso Sango.
“Sai chi parteciperà domani sera?”
“Quasi tutta Shirogane”, lo disse alzando gli occhi al cielo.
“Ce l’hai ancora con lui?”
“No, Kagome, non m’importa più nulla. E’ finita.”
“Se lo dici tu…”
E prese tra le mani l’acquisto assieme alla carta di credito, credendo (o forse no?) all’amica
.
 
 
12.00 a.m.
Le vacanze estive, si sa, sono il periodo migliore per lasciarsi alle spalle tutto e quale migliore occasione dei favolosi party di casa Kazaana?
Se ve lo state chiedendo, purtroppo non sono potuta andare e non perché non fossi stata invitata, ma per altri impegni.
Sembra ne sia stato organizzato uno tra le magnifiche onsen (***)di Kyoto…di certo sarà stata una situazione bollente!
Dopo aver visto questa foto però, cari ragazzi/e, mi sto davvero mangiando i gomiti per non essere andata!!!
Chissà cos’avranno combinato I. ed M., ma soprattutto, dopo questa maratona di alcool, donne e fumo, saranno ancora nel pieno delle loro facoltà mentali? 

 


Grazie a Nabiki, le tue foto mi costano sempre care, ma ne vale davvero la pena!
 
 
“Ma che grandissima rottura di palle!”
Sbraitò conclusa la chiamata gettando il cellulare sul lettino su cui era comodamente sdraiato. Buttò il capo all’indietro, la faccia da schiaffi coperta da un paio d’occhiali da sole a goccia.
Nel frattempo un tizio niente male fece capolino dal bordo della piscina.
“Chi era?”
“Mia madre…dice di rientrare per il party di domani sera.”
“E sarebbe una rottura di palle, fammi capire?”
Lo disse mentre, senza sforzo, si tirava su dall’acqua per andarsi a sdraiare al sole accanto all’amico.
“E’ il solito party, Miroku.”
“E come si chiama stavolta?”
Domandò mentre si spalmava l’olio solare.
“Danne un po’ anche a me...mi pare l’abbiano chiamato Petalo di ciliegio..che cazzata!”
“E’ poetico invece!”
“Feh…”
 Entrambi al sole, il corpo scolpito, belli, ricchi da far schifo e pure affascinanti.
Se ne avvicinò un terzo, decisamente non da meno.
“Ti ha chiamato Izayoi?”
Chiese con voce piatta al ragazzo dai capelli color della luna.
“Si, so tutto.”
Rispose senza scomporsi.
“Ho già detto a Jaken di preparare tutto per tornare, devi solo fargli sapere quali vestiti vuoi pronti per il rientro.”
“Anche tu parteciperai al party Sesshomaru?”
Ciarlò Miroku sollevando appena le lenti scure che lo proteggevano dal sole.
“Certo, aiuterò mio padre: quale miglior occasione di un party travestito da raccolta di beneficenza per fare affari?”
“Bene, verrò con voi e mentre tu fai affari e tuo fratello si annoia cercherò qualche divertimento!”
Scocciato il mezzo demone si alzò.
“Feh, vado a farmi un bagno”
E con un tuffo entrò in acqua per fare qualche vasca.
“Ma che ha, Inuyasha, oggi?”
“Non fa sport da un pò, Sesshomaru…”
Ironizzò ridendo.
Il demone alzò un sopracciglio.
“Avevo notato parecchio movimento alle terme, che è successo?”
“Ha bevuto troppo ed è crollato.”
“Mio fratello?...Credevo reggesse qualunque intruglio!”
“Infatti è così, ma era reduce da altre tre serate simili, credimi, nemmeno tu ce l’avresti fatta!”
Sesshomaru guardò Inuyasha nell’acqua.
“Rimediagli una donna domani sera Miroku, mi da sui nervi quando fa così.”
 
§§§§§§§
 
Sedute allo Starbucks di Ginza (****) le due regine del Sengoku, la scuola più esclusiva del Giappone, si godevano il meritato riposo dopo una mattinata di spese folli.
“E tu Sango, cosa indosserai?”
Chiese la ragazza giocando con la cannuccia tra i denti.
“Non so…devo trovare qualcosa da abbinare a queste Jimmy Chow”
Disse indicando la busta con l’acquisto appena fatto.
“Dovresti trovare qualcosa di stravagante…ma ti piacciono così tanto quelle scarpe?”
“Si, era una vita che volevo comprarle…”
Kagome alzò un sopracciglio. Sango non era una ragazza fissata con la moda, come sarebbe potuta sembrare da ciò che indossava. Era nata e cresciuta in un ambiente facoltoso, come lei del resto, e per loro non era che una cosa normalissima spendere fior di Yen per abiti e calzature.
E si divertivano a farlo insieme, era sempre stato così. Fino a poco tempo prima. Era da un po’ che Kagome non riusciva a strapparle un sorriso…e per la precisione da quel giorno. Da quando quel bastardo del figlio dei Kazaana l’aveva tradita con quella stupida cameriera.
“Sei…sicura di stare bene?”
Azzardò.
“Certo. Non posso permettermi di stare così per uno stronzo.”
Invece lo faceva eccome. Kagome la guardò sconsolata. Quell’estate non si erano nemmeno divertite un po’, niente party e niente feste. Ma ora erano ritornate a Shirogane e, dannazione, si sarebbero rifatte di tutto!
“Sango ti prego non ce la faccio a vederti così…ti giuro che andrei a casa sua per picchiarlo violentemente.”
“Attenta Kagome, potrebbe piacergli”
Ironizzò. Si guardarono e scoppiarono a ridere.
“Finalmente ti sei fatta una risata, era ora!”
“Vedi non è che non voglia parlarne con te…è che parlandone gli darei ancora importanza e non voglio. Non si merita nulla.”
Kagome annuì, aveva ragione.
“Ok, non ti chiederò nulla, ma una cosa è certa: devi farlo schiattare d’invidia. Dovrà impazzire dall’eccitazione nel rivederti e dovrà prendersi a martellate il pisello per farlo riabbassare.”
“Kagome!! Ma come ti vengono ‘ste idee?!”
“Perché, non ho ragione?”
Continuò imperterrita.
“E poi una volta che ti sarai vendicata sarai pronta a voltare pagina per far cadere tutta Shirogane ai tuoi piedi!”
Sango rise di nuovo e nel mentre squillò il cellulare: era arrivata una mail (*****).
Lesse velocemente e poi lo passò all’amica.
“Chi è?”
“Leggi Kagome, è sulla home di Gossip Girl”
Sul volto si susseguirono mille espressioni: curiosità, sorpresa e infine rabbia.
 

 
 
AVVISTATI:
 
18.30 p.m.
I fratelli Taisho ed il signorino Kazaana che ritornano da Kyoto per partecipare al party…ops! Pardon, festa di beneficenza Petalo di ciliegio!
Wow, sono davvero uno spettacolo tutti e tre assieme!
Ma cos’ha I.? Sembra nervosetto il ragazzo!
E M.? Si sarà ravveduto o è davvero finita con S.?
Ed il maggiore dei fratelli?...Qualcuno l’ha mai visto sorridere?
Beh, non ci resta che aspettare e vedere cosa accadrà al Petalo di ciliegio!
Lo so che mi amate, anche io vi amo!
Da Shirogane per ora sembra tutto!

 XOXO, Gossip Girl.
 
 
 
 
(*) Shirogane: quartiere decisamente “IN” di Tokyo.
(**) 90.000 yen: circa 800 euro.
(***) Onsen: le fantastiche terme giapponesi.
(****) Ginza: quartiere di Tokyo ricco di boutique lussuose dove per le strade non è raro imbattersi nel passaggio di diverse limousine.
(*****) Mail: in Giappone i cellulari funzionano diversamente rispetto ai nostri. Noi ci scambiamo sms, mentre i giapponesi si scambiano mail.
 
 
AAAAAHHHHHHHH……….non so cosa mia sia venuto in mente, ma vi assicuro che quest’idea malsana era già da un po’ che mi ronzava in mente!!!
Beh, che ve ne pare??
Continuo?? 




 

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Capitolo 2
*** Shirogane in fermento ***


Cap. 2
 
Buongiorno Tokyo, qui è la vostra Gossip Girl dagli occhi a mandorla che vi parla. La vostra sola ed unica fonte di notizie sulle vite scandalose dell’elite di Shirogane. Cosa c’è oggi sulla mia Home Page?
 
Di certo Shirogane si può definire in tanti modi, ma mai noiosa!
C’è chi fa shopping, chi organizza serate, chi finisce nel letto di ragazze/i altrui, chi parte e chi ritorna!
E sapete chi è tornato? Sturatevi le orecchie e lavatevi gli occhi ragazze, si parlo proprio a voi, femminucce!!
Chi era partito per l’Europa all’inizio dell’estate?
Chi aveva fatto tremare il cuore di K.?
E se vi dicessi che suo cugino è J. quel ragazzo alquanto strano (androgino? Gay? Ma non c’importa è così simpatico!) ??
Ci siete ora vero?...Ma si, proprio lui, doppia B è tornato!
Ed è più in forma che mai!
Sono aperte le scommesse su quanti cuori infrangerà il signorino Banryu!

 
 
“Ehi cugino, lo sai che mi sei mancato?”
Disse mentre divorava letteralmente una ciotola di ramen.
“Sei sempre il solito, ma mi fa piacere!”
“E’ un complimento?”
Il ragazzo con la lunga treccia nera si accomodò sulla sedia.
“Si…”, poi allungò una mano per prendere due bacchette e continuò.
“Ahhh…mi è mancato il cibo di casa!”
“Dai Banhotsu, rahhontami, hom’è l’Euhopa??”
Parlò lo strambo ragazzo senza alzare gli occhi dal suo piatto.
“Jakotsu, non puoi prima mangiare e poi parlare?!”
Il ragazzo per nulla offeso ingoiò e bevve un lungo sorso d’acqua.
“Su raccontami!”
Chiese con aria scodinzolante, aspettando ansiosamente.
“Oh, è davvero bella cugino, posti meravigliosi, orari di vita totalmente diversi e ragazze bellissime!”
“Lo sapevo, sarei dovuto venire con te!”
“Non preoccuparti, ho intenzione di ritornarci l’anno prossimo, quel corso di management è strutturato davvero bene.”
In quell’istante una limousine lucidissima passava proprio accanto al ramen-bar e dopo pochi metri si fermò.
Ne uscì un ragazzo castano, che si diresse immediatamente dai cugini.
“Bankotsu!”
Il ragazzo alzò lo sguardo e in un istante abbracciò l’amico.
“Miroku! Ma che diavolo ci fai qui?”
“No, tu che ci fai? Quando sei tornato?”
“Stamattina, e non volevo altro che mangiare qualcosa di casa!”
“Capisco…oh ciao Jakotsu, scusa se non ti ho salutato subito”
“Fa niente”, fece cenno con la mano.
“Ragazzi, sapete del Petalo di cilegio?”
“Il che?”
Rispose Bankotsu.
“Stasera ci sarà una festa di beneficienza, all’Idea Hall, ci sarà tutta Shirogane!”
“Magnifico, così rivedrò tutti! Tu lo sapevi Jakotsu?”
“Si, te l’avrei detto fra poco, dovevo finire il mio ramen!”
Farfugliò indicando la scodella.
“Bene allora ci vediamo stasera ragazzi…”, fece il codinato, poi rivolto a Jakotsu,
“…ah, ci pensi tu a quella cosa?”
Il ragazzo annui e Miroku si congedò con una pacca sulla spalla di Bankotsu.
“Ehi cugino…cosa intendeva Miroku?”
“Lo sai…”, poggiò la ciotola ormai vuota sul tavolo ed imitò con dita e labbra il gesto di fumare.
Il reduce dall’Europa fece un sorriso sghembo, poi fissò il vuoto.
“Tutta Shirogane…quindi anche lei, giusto?”
Jakotsu annuì.
 

§§§§§§§
 

 

Nella lunghissima limousine il ragazzo dagli occhi cobalto estrasse dal taschino un cellulare e digitò con velocità il numero.
Mentre attendeva risposta accavallò elegantemente le gambe ed accese una sigaretta.
“Miroku dimmi”
“Tutto apposto per stasera, ho incontrato Jakotsu”
“Bene, per fortuna che si può sempre contare su quel fattone”
Miroku rise.
“Preparati a divertirti Inuyasha…”
“Perché?”
“E’ tornato Bankotsu!”
“Era ora, cazzo!…senti che fai, sali su da me?”
Il codinato scosse la testa e guardò il suo Rolex.
“No, è ora di pulizie a casa mia.”
Inuyasha rise all’altro capo del telefono.
“Almeno dagli una bella mancia a quella cameriera, questo è doppio lavoro!”
“Come vuoi!...passo io a prenderti stasera ok?”
“Va bene, ciao”
 

 

§§§§§§§
 

 

L’acqua le cadeva sul corpo liscio e la temperatura tiepida le regalava una piacevole sensazione. Slegò lo chignon bloccato dal fermaglio per lavare la soffice crema che aveva messo in posa sui capelli.
Uscì lentamente e si avvolse in un candido asciugamano preparato appositamente per la sua doccia, poi si guardò allo specchio.
Si vedeva bella e sensuale, e lo era davvero, ma non abbastanza per lui probabilmente. Ieri aveva letto sulla home di Gossip Girl del suo ritorno.
Perché aveva dovuto saperlo così e non da lui in persona?
Uscì dal bagno scocciata, Bankotsu le piaceva eccome, ma nessuno si poteva permettere di trattarla così! Avevano passato momenti bellissimi insieme e quando era dovuto partire l’aveva fatto e basta. Si ok l’aveva avvisata, le aveva detto tutto ma poi…non si era fatto più vivo. Non aveva saputo più nulla e non sapeva più cosa pensare, cosa fare, cosa dire. Ma ora lui era di nuovo lì.
“Signorina Higurashi?”
La voce ed il ticchiettio alla porta la riportarono alla realtà.
“Si?”
“C’è la signorina Rin!”
“Falla entrare…”
La voce atona, spenta.
“Ehi sono passata al volo per un salutino, ho preso appuntamento al Beauty…”
Poi osservò l’enorme appartamento: strano.
”…credevo di trovare tutto sotto sopra, ma non vedo l’ombra i un abito in giro”
Poi si soffermò su Kagome semi sdraiata sull’enorme divano ancora avvolta dall’asciugamano, i capelli umidi.
“Ehi, che hai?”
Kagome scosse la testa.
“Nulla”
Rin andò a sedersi accanto a lei e le prese la mano.
“Kagome…se vuoi disdico l’appuntamento e sto con te, ci prepariamo insieme, ci vestiamo, ci trucchiamo e poi passiamo a prendere Sango, che ne dici?”
Kagome sorrise all’amica.
“Grazie Rin, ma sai che non mi perdo d’animo!”
Era vero. Da che la conosceva, quindi da una vita, sapeva che era forte e determinata e che nessuno le avrebbe messo i piedi in testa.
“Ti voglio in forma stasera!”
Le disse puntandole un dito contro e Kagome annuì ridendo.
“Sbrigati, hai detto di avere un appuntamento!”
“Si, stasera cadranno tutti ai miei piedi!”
Disse mentre si metteva in posa. Risero di gusto.
“Sbrigati!”
La incitò Kagome mentre la spingeva alla porta.
“Che fai, mi cacci?”
“Si!”
“Ok ok me ne vado!”
“Senti Rin, mi passa a prendere Sango, vieni con noi?”
“No, non so quanto ci metto a prepararmi, ci vediamo lì!”
Ed urlò un ciao mentre andava.
 
 
 
Avvistato:
 
14.00 a.m.
N. che entra all’Eden Garden. Ma come, il tenebroso erede della famiglia Shikon che compra dei fiori?
Eh, no cari miei!! Non sono mica fiori per tutti, in quel negozio un solo fiore costa quanto dieci cappuccini allo Sturbucks di Shinjuku!!
E poi a giudicare dal fascio preparato credo che N. avrebbe fatto prima ad acquistare della bigiotteria da Tiffany!!
Ma soprattutto, per chi saranno?

 
 
 
“Quei fiori poggiateli là sopra…”
“Si signorina!”
E quasi non vedendo dove andava per l’enorme fascio di rami di ciliegio che trasportava, il giovane facchino si dileguò.
“Aspetta”
La ragazza lo fermò per prendere il biglietto spillato sulla carta decorativa dei fiori, poi lo poggiò su un tavolo.
Il corpo fine ed elegante era fasciato da un semplice taieur nero, i capelli lisci e morbidi ricadevano lucenti sulle spalle e ai piedi, ovviamente, decoltè. La classe era decisamente di casa.
“Kikyo, mia cara, come procede?”
“Oh, buongiorno signora Taisho, beh…”, fece cenno con la mano ornata da un anello sovrastato da una perla bianca purissima, “…devo solo ricontrollare il tutto.”
Disse sfoderando il suo più brillante sorriso.
“Devo dire che hai fatto un ottimo lavoro, ma non mi sorprende, devi aver preso tutto da tua madre!”
“La ringrazio! Mi dica parteciperete tutti? Intendo lei e la sua famiglia.”
“Oh si, certamente. Ho avvertito personalmente Sesshomaru ed Inuyasha che sono rientrati ieri sera con il figlio dei Kazaana da Kyoto.”
“Mi fa piacere durante queste vacanze non ho avuto modo di vederli!”
La signora Taisho si guardò intorno.
“Posso esserti utile mia cara?”
“La ringrazio, ma il grosso è fatto, devo solo controllare le rifiniture, voglio che sia tutto perfetto!”
“Ti capisco, anche a me piacevano molto queste occasioni quando avevo la vostra età! Ma ora ti lascio, non vorrei rubarti tempo prezioso!”
“A stasera allora, signora Taisho!”
“Ti prego, chiamami Izayoi, mi fai sentire tropo in là con gli anni, ok? A stasera!”
Kikyo le sorrise e poi andò a sedersi attorno al tavolino rotondo sul quale aveva poggiato la piccola busta. La aprì.
 

 

"So che sono i tuoi fiori preferiti, come tu sei il mio.
Aspetto solo un segno. Quando accadrà, sarò lì pronto a coglierti.
Ho ancora il tuo profumo addosso."
Naraku.

 

 

La ragazza si lasciò cadere sulla sedia con poca grazia, la carta scritta ancora tra le dita. Poi si guardò intorno: poteva ritenersi soddisfatta. Doveva rilassarsi, così andò a prendere il trench di Burberry e la borsa, e con passo deciso si avviò anche lei verso il Beauty.
 
16.00
Bene, Bene!
Tutta Shirogane sembra in fermento per il petalo di ciliegio. Anche la piccola R. è stata sorpresa a farsi bella per l’evento: secondo le mie fonti è entrata circa due ore fa al Beauty & Co. e non è ancora uscita!
Avrà acquistato un altro favoloso Kimono di pura seta oppure opterà per un firmatissimo abito in stile occidentale?
Ma soprattutto: la pianterà di farsi quello stupido codino laterale?
Un’altra indiscrezione: lady K., l’organizzatrice della serata sembra abbia ricevuto per l’occasione un fascio di fiori di ciliegio da far impallidire tutto il parco di Ueno. (*)
Che N., dopo averle concesso di usare il suo mega-palazzo per l’evento, le voglia concedere qualcos’altro?
Attenta Lady K., non credo che basterà un semplice grazie per sdebitarsi!
 
XOXO, Gossip Girl.

 
 
 
(*) Parco di Ueno: uno dei parchi principali dove i giapponesi sono soliti festeggiare la fioritura dei ciliegi.
 
 
Eccoci alla fine di questo secondo capitolo!!
In primis devo scusarmi, in veste di Gossip Girl ho fatto un errore madornale nel primo capitolo:
si scrive Jimmy Choo, non Jimmy Chow!!!...in veste di YulingHan però potete anche farmela passare liscia, no?? ^///^
 
-Gossip Girl: sei proprio una buffona, cara scrittrice dei miei stivali firmati LV…
-YulingHan: scusami, scusami non si ripeterà più ^///^…mea culpa!
Gossip Girl: vedi di non fare più errori, ci rimetto io la faccia, mica tu! Dovrei affogarti in una vasca di Chanel N. 5!!!
-YulingHan: O_o Noooo…se proprio devi però, preferisco Narciso Rodriguez…-_-…
Gossip Girl: ci rinuncio…sei davvero ridicola, sia tu che il tuo profumo!
 
Ok dopo questo intramezzo davvero imbarazzante, passo ai ringraziamenti…Nove recensioni solo al primo capitolo, no dico ben NOVE!!!!...E’ fantasticoooo!!!!
Grazie milleeeeeee!!!!!^___^ Sono super contenta, felice, nuoto in una vasca di contentezza!!!
 
Grazie a:
 
Eien91: cara eien, ti assicuro che non solo Kagome ci andrà giù pesante con il linguaggio! L’idea è quella di rendere i personaggi più svegli che mai! Fammi sapere, un bacio!
 
Serin88: grazie dell’incoraggiamento! Continua a seguirmi e a dirmi che ne pensi!
 
Pexima: ti piace la scrittura? Beh, ne sono felice! Cercherò di aggiornare presto!
 
Alys93: i tuoi commenti sono sempre fantastici!! Da urlo? Strepitosa? Ahhhh, ma che meraviglia, queste cose ti danno la spinta in più per continuare a scrivere, grazie mille Alys ç_ç, mi commuovi!!
Fammi sapere se ti è piaciuto questo secondo capitolo! Alla prossima!
 
Lorenz_123: ehi, ma che piacere ritrovarti a commentare anche quest’altra fan! Come già ti ho scritto, mi sono ammazzata dal ridere leggendo la tua recensione: chanel e valentino straccetti…quella stracciona della commessa!!ahahahah, fantastico!!!
Allora, che ne pensi di questo secondo capitolo? Fammi sapere! E grazie mille!!
 
Dolce Sango91: grazie mille della recensione! Sai, anche a me piace molto Gossip Girl, ed una sera guardandolo mi sono chiesta: e se al loro posto ci fossero Inuyasha & Co?? Cosa accadrebbe?
Ed ecco questa fan! Continua a recensire, mi fa davvero piacere! A presto!
 
Lamoon: grazie del commento, fammi sapere non solo se ti piace, ma anche cosa ne pensi della scrittura! A presto!
 
Rossanadaipensaciunpotu: una meraviglia? WOW, grazie mille!! Personalmente la penso come te, la serie è una delle migliori ed anche io sono cresciuta con Inuyasha e le altre opere della Takahashi!!
La tua recensione è davvero troppo buona, ti ringrazio tantissimo!
 
Eynys: grazie mille per l’invito a continuare, sono contenta ti piacciano sia la storia che i personaggi!
Al prossimo capitolo!
 
Bene, ho finito…anf, anf, anf…
Che dire se non…Alla prossima!
XOXO, YulingHan!
  

 

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Capitolo 3
*** Il Petalo di Ciliegio ***


 Cap. 3
 
 
Buonasera Tokyo, qui è la vostra Gossip Girl dagli occhi a mandorla che vi parla. La vostra sola ed unica fonte di notizie sulle vite scandalose dell’elite di Shirogane.
Cosa c’è oggi sulla mia Home Page?
Ma è ovvio: aspettiamo tutti il Petalo di Ciliegio, l’evento più atteso di questa settimana!
Manca davvero poco e chissà cosa ci riserverà questa notte!!
Lo so che non state più nella pelle, ma la pazienza è la virtù dei forti…o forse solo di chi è incapace di agire?
XOXO, Gossip Girl!

 
 
Davanti al maestoso palazzo Idea-Hall, chiunque si sarebbe stupito della miriade di limousine in fila davanti all’ingresso.
Era incredibile come i conducenti riuscissero a fermare quelle auto così lunghe in modo assolutamente perfetto, così da far combaciare la portiera posteriore con il tappeto rosso steso a terra.
Ovviamente i passeggeri non dovevano neanche sforzarsi di aprire la porta, oh no!
Un discreto quanto efficientissimo addetto avrebbe aperto e chiuso per loro quell’aggeggio meccanico dannatamente lussuoso.
E soprattutto, si sarebbe fatto gli affari suoi, qualunque cosa avesse visto all’interno!
Una gamba sinuosa, liscia e perfetta fece capolino dall’auto.
Il piccolo piede era ornato da un favoloso sandalo bianco coperto di Swarovski.
Nonostante il tacco dodici la figura uscì armoniosa dall’auto.
“Signorina Tanaka”
Fece l’addetto alla portiera chinando il capo. La ragazza rispose con un sorriso, tanto timido quanto non lo era lei.
Il vestito bianco le fasciava il corpo perfetto e mentre saliva le scale per raggiungere l’interno, ne metteva in risalto la bellissima forma, lasciando scoperte spalle e gambe; il foulard di seta trasparente velava morbido le braccia.
Superò l’ingresso e cercò con gli occhi. Una mano si agitò per chiamarla e lei la seguì per raggiungerla.
“Kagome! Wow, sei fantastica!”
“Grazie, anche tu!”
“Finalmente ce l’hai fatta ad arrivare, Rin!”
Disse Sango avvicinandosi.
Rin rimase a bocca aperta guardandola da testa a piedi.
“Sango ma…è una festa di beneficienza!”
Non sapeva se dirle che quel vestito era, secondo lei, eccessivamente provocante, anche se davvero magnifico.
L’abito di pizzo nero le aderiva audacemente, i ricami eleganti erano finemente lavorati lasciando puntini di pelle scoperta, solo due bretelle lo sorreggevano lasciando scoperta la schiena.
Fin qui tutto apposto, se non fosse stato per la provocante scia verticale scoperta sul davanti: il tessuto si limitava a coprire i seni e i lati dell’addome, lasciando libero lo sguardo più audace di vagare sulla pelle candida.
Solo un fiocco di velluto adornava il decolté, senza quello la stoffa non sarebbe stata in grado di coprirle il seno.
Slacciandolo si sarebbe potuto godere di un vero spettacolo.
S’intromise Kagome con le braccia in alto quasi dovesse essere arrestata all’istante.
“Colpa mia, colpa mia! L’ho letteralmente costretta ad indossare quest’abito!”
“Per Kazaana, vero?”
Puntualizzò Rin.
“Diciamo che una piccola vendetta è la miglior soluzione!”
Rispose Kagome al posto dell’amica.
“Indossare un vestito è solo una provocazione, non una vendetta”
Sentenziò sicura la signorina Tanaka.
“Rin, Kagome…voglio solo divertirmi stasera e questo l’ho indossato perché mi piaceva, ok?”
Le due la guardarono chinando all’unisono la testa di lato, sembrava essere rimasta male del commento dell’amica.
D’un tratto però aggiunse disinvolta:
“E naturalmente voglio fargliela pagare.”
Risero.
“Forse ho un’idea, ma dovremmo aspettare il momento giusto.”
“A che pensi Rin?”
“Più tardi Kagome…” e guardò anche Sango, “…più tardi vi dirò tutto”
E prese un bicchiere di champagne dal vassoio che un abile cameriere teneva in perfetto equilibrio.
Lo sollevò in aria e bevve tutto il contenuto in un sorso.
 
§§§§§§§
 
“Non mi piace questa festa”
Le spalle larghe lo sembravano ancora di più fasciate dallo smoking nero che calzava a pennello su quella figura altezzosa e decisamente sexy.
“E’ un party di beneficienza, Inuyasha!”
“Falla finita con queste cazzate!…dov’è Jakotsu?”
Disse guardando il fratello e l’amico.
“Non lo so, Inuyasha. Comunque, queste cazzate servono per mantenere saldi i rapporti tra umani e demoni”, disse freddo il maggiore dei Taisho, “…oltre che per stringere accordi di lavoro.”
Il mezzo demone alzò gli occhi al cielo.
Anche lui avrebbe stretto accordi e fatto affari, ce l’aveva nel sangue e non era da meno di Sesshomaru.
Ma quelle feste erano solo inutili coperture, non si poteva festeggiare e basta o lavorare solamente?
Perché si doveva mettere in piedi quella farsa?
“Farai bene ad imparare presto l’arte della diplomazia, fratello”
Miroku, improvvisamente, interruppe quello scambio di battute.
“Anche io voglio stringere accordi, ma non di lavoro!...Perciò, vado a farmi un giro…ci vediamo dopo!”
I fratelli rimasero soli attorno a quel tavolo rotondo provvisto di champagne e flute.
Erano seduti l’uno accanto all’altro, uno spettacolo a dir poco bellissimo.
Alle loro spalle apparve una figura impostata, eretta e affascinante.
Lo smoking bianco era decisamente poco sobrio, tuttavia su di lui era magnifico: si sarebbe potuto permettere di tutto.
“Buonasera signori”
Disse mentre afferrava un bicchiere colmo di champagne e si accomodava accanto a loro.
“Vedo che vi state divertendo!”
Ironizzò.
“Stiamo solo aspettando il cambio d’atmosfera…”
Puntualizzò Inuyasha.
Sapevano tutti perfettamente come funzionavano quei party: dopo l’ingresso trionfante di tutti gli invitati e le chiacchiere convenzionali, ci sarebbe stato il ringraziamento da parte dell’organizzatrice, sarebbero stati staccati un po’ d’assegni per la beneficienza (quella vera, infondo qualcosa si doveva pur fare!), sarebbero state stappate delle bottiglie d’ottimo champagne e solo dopo tutto ciò sarebbe iniziato il divertimento.
“Ho visto Rin entrando…è uno schianto stasera!”
Alle parole pronunciate dall’erede dei Banryou, Sesshomaru alzò lo sguardo, ma non disse nulla.
“E’ sola?”
“Certo che no Inuyasha, l’ho vista dirigersi da Kagome e Sango”
Rispose senza incertezze.
“A proposito, Miroku e Sango?”
Appena partito per l’Europa li aveva lasciati insieme, ma ora sembravano tutt’altro.
“Si è scopato una cameriera”
Rispose il demone con voce atona.
Bankotsu scoppiò a ridere.
“Dici davvero, Sesshomaru?”
Annuì e continuò.
“Per Miroku prevedo guai”
Inuyasha lo guardò curioso.
“Che intendi?”
Il maggiore dei fratelli si accomodò ancor di più sulla sedia, poggiando un gomito sulla spalliera.
“Non c’è nulla di più pericoloso di una donna offesa.”
Il mezzo-demone lo riprese divertito.
“Ora ti metti anche a citare Shakespeare?”
“Non mi aspettavo di trovarti così preparato Inuyasha”
Disse divertito.
“Non è detto che sia offesa, potrebbe esserle già passata.”
“Oh, lo è eccome, invece…caro Bankotsu”, disse ridendo e allo stesso tempo guardandolo come un insegnante osserva un alunno che non ha capito la lezione dopo l’ennesima spiegazione.
 
§§§§§§§
 
AVVISTATO:
 
M. con due scialbe ragazze al Petalo di ciliegio: non c’è che dire, è davvero il primo libertino di Shirogane!
Hmmm…eppure avrei pensato che avesse gusti migliori!
Che delusione…
Bisogna ammettere che non è solo una vocazione la sua, ma è anche eredità genetica: sappiamo tutti di cosa furono capaci i suoi onorevoli padre e nonno!!
Cambierà mai il Don Giovanni di casa Kazaana??
Ne dubito, il lupo perde il pelo ma non il vizio!
Intanto godetevi questa foto.

  
 
Grazie Shinobu, inviane ancora se dovessi notare qualcos’altro!

 
§§§§§§§
 
Una mano dalle unghie lunghe color della notte afferrò il microfono preparato per lei e lo portò alla bocca tinta di rosso.
“Buonasera a tutti, cari signori”
Ed immediatamente l’attenzione si focalizzò tutta su di lei.
“E’ davvero un piacere osservare che siete accorsi in molti per quest’evento, è davvero molto importante che siate qui questa sera perchè…”
Le tre amiche che nel frattempo si erano accomodate rivolsero anche loro l’attenzione alla ragazza.
“E’ Kikyo!”
Disse Sango.
“Perché non mi sorprende che sia lei la madrina dell’evento?”
Accennò Rin con aria scocciata.
“Non la puoi soffrire, vero Rin?”
Insinuò la ragazza col vestito di pizzo nero.
“Infondo non mi ha fatto nulla, ma cavolo è sempre perfetta ed elegante, e quei capelli…ma ha il parrucchiere nel letto secondo voi?!”
Kagome rise e le suggerì.
“Non credo, forse si stacca la testa, la mette sul comodino prima di andare a dormire e la mattina se la riattacca!”
Nel frattempo alle orecchie delle tre la voce di Kikyo giungeva senza significato; se la ragazza avesse farfugliato dei bla, bla, bla al microfono per loro sarebbe stato uguale.
Focalizzarono la loro attenzione solo sulle ultime parole, che precedettero un caloroso applauso:
“…perciò non posso fare altro che ringraziarvi tutti e augurarvi una buona serata,”
Si congedò così, quella che tutti chiamavano Lady, con un elegante inchino tanto quanto lo era lei.
 
§§§§§§§
 
“Brava, brava!”
Un ragazzo gridava dalla folla mentre faceva schioccare sonoramente le mani per applaudire.
Inuyasha, Sesshomaru e Bankotsu si girarono per accertarsi che la familiare voce appartenesse a lui, e ciò venne confermato: Miroku seduto su una comoda poltrona, con due ragazze ai suoi lati, sembrava sinceramente entusiasta del discorso di Lady Kikyo.
O forse non era il discorso a scatenargli quella reazione?
“Ma è scemo?”
Disse Bankotsu guardando Inuyasha ed indicando il codinato con il pollice.
“E te ne accorgi ora?”
Sesshomaru decise che era giunto il momento di recarsi da suo padre e procedere con quanto stabilito.
“Ci vediamo dopo”
E senza dare spiegazioni si recò verso la grande scalinata che conduceva al piano superiore.
“Dove va tuo fratello?”
Chiese l’elegante ragazzo dalla treccia lunga.
“Da mio padre…affari.”
E fece con la mano come per scacciare una mosca davanti agli occhi.
In quel momento Miroku tornò dagli amici e si sedette con aria soddisfatta.
Afferrò un bicchiere e si lasciò invadere la gola dalle fresche bollicine.
“Guarda un po’ chi sta venendo da questa parte!”
Inuyasha aveva notato la leggiadra figura di Sango che avanzava verso di loro.
“Buonasera ragazzi, vi trovo in gran forma!”
Anche loro la trovavano decisamente ben messa, con quel vestito poi era impossibile non notarla.
La voce melliflua della ragazza arrivò calda alle loro orecchie. Risposero tutti educatamente: per quanto fossero abituati a fare tutto ciò che volevano, le regole principali di quel mondo dorato dovevano essere rispettate, almeno in apparenza.
Ed erano solo due: educazione e soprattutto niente scandali coi quali rovinare la reputazione della propria famiglia.
La ragazza sorrise a tutti e passando poggiò delicatamente una mano sulla spalla di Miroku, stringendo un poco mentre pronunciava tali parole:
“Scusatemi, sto andando al bagno delle signore”
E strinse di nuovo e con più vigore la piccola mano sul codinato seduto.
“Con permesso”
Miroku guardò gli amici, consci di quanto era successo, con aria maliziosa.
Sango l’aveva invitato a seguirla e lui avrebbe dovuto declinare?
Sorrise sghembo ai due e si alzò.
“Inuyasha, Bankotsu…con permesso”
Sottolineando così le stesse parole della ragazza.
“Aspetta, mi sembra un po’ strano…”
Il minore dei Taisho lo fissò quasi a metterlo in guardia, anche Bankotsu lo guardò a sua volta annuendo alle parole di Inuyasha.
“Tranquilli, so come gestire queste situazioni!”
Disse riempiendo di nuovo il bicchiere per poi ingoiarne, con un solo sorso, il contenuto e ciò fatto si recò al bagno delle signore.
Inuyasha alzò gli occhi al cielo.
“Facesse pure come cazzo gli pare!...Ehi, ma quando arriva Jakotsu?”
Non fece in tempo a dirlo che Bankotsu notò il cugino recarsi verso di loro.
“Parli del diavolo…Senti Inuyasha, visto che non ti lascio solo, vado a cercare Kagome”
Jakotsu appena arrivato lo vide lasciare la comoda sedia.
“Ehi, ma dove vai? Sono appena arrivato!”
“Torno tra poco, non preoccuparti!”
Inuyasha guardò lo strambo dei Banryu con un sopracciglio alzato.
“Ehi Taisho, non dirmi che siamo rimasti solo tu ed io! Ma dove sono tutti?”
L’affascinante mezzo-demone sorrise tra sé.
“Ed io che credevo sarebbe stata una serata noiosa…!”
 
§§§§§§§
 
“Sango?...Dove sei?”
Miroku sbirciava sotto le porte dei bagni femminili per capire quale fosse quello giusto.
Li osservò tutti, ma con tutta probabilità la ragazza era salita su qualche water per non farsi trovare.
“Ho capito, vuoi prima giocare, vero?”
Iniziò ad aprire tutte le porte, una volta trovata quella chiusa avrebbe trovato anche lei.
“Vediamo se sei qui…”
Spalancò il primo bagno, ma non era lì.
Guardò il secondo, nulla.
Niente nemmeno nel terzo.
Era rimasto solo l’ultimo. Il ragazzo sorrise tra sé.
“Bingo! Devi essere qui dentro!”
Lo aprì con aria sicura, ma rimase sorpreso quando si accorse che anche quello era vuoto.
Si girò con aria interrogativa, quando improvvisamente vide Sango appoggiata allo stipite della porta con le braccia conserte e l’espressione divertita.
Ne imitò la posa, e sorridendole le chiese.
“Deduco che tu abbia messo da parte quella brutta faccenda.”
Sango annuì.
“Non sono una che porta rancore.”
Il ragazzo indicò i bagni con un cenno del capo, poi si rivolse a lei, riguardo la sua precedente “caccia”.
“Sei brava, devo ammetterlo!”
“Queste cose mi divertono!”
Gli disse maliziosa.
Lui sorrise avvicinandosi a lei, molto.
“E cos’è di preciso che ti diverte?”
Le sussurrò sulle labbra col viso vicino mentre le cingeva i fianchi.
Quelle sensazioni la inebriavano, per quanto fosse un figlio di puttana era impossibile ignorare la scossa che innescava nel suo corpo qualunque suo tocco.
“Questo…”
E avvicinò le labbra morbide a quelle di lui facendo scorrere la lingua sul profilo della bocca del ragazzo, mentre gli circondava il collo con le braccia.
 
§§§§§§§
 
Nel frattempo Jakotsu aveva preparato una “sigaretta magica”, come la chiamava lui, da far invidia a Bob Marley.
“Non è giusto Inuyasha, devo girarle sempre io!”
Il mezzo-demone si appoggiò al lavandino del bagno maschile, guardando l’amico seduto sulla tavoletta del cesso abbassata.
“Quante storie per una canna…e poi lo sai che sei tu il migliore a farle!”
Stupidaggini, le sapevano fare tutti: Inuyasha, Miroku, Bankotsu e perfino l’impostato Sesshomaru.
Il vero motivo era che Inuyasha odiava sporcarsi letteralmente le mani.
Non era una prevaricazione, non voleva approfittarsi di Jakotsu, solo che lui li aveva abituati tutti troppo bene!
“Tieni, accendila”
Il ragazzo dai capelli color della luna prese tra indice e medio il frutto del lavoro di Jakotsu e con disinvoltura se la portò alle labbra.
Mentre l’accendeva lo sguardo fisso sulla fiamma e le guance leggermente incavate per aspirare lo rendevano terribilmente attraente, per non parlare poi quando parlava con quella tra le labbra.
“Sei un grande Jakotsu!”
Chiunque l’avesse visto in quel frangente avrebbe associato la sua posa a quella famosa di James Dean.
Come definirlo?
Bello e dannato.
Anzi no.
Decisamente e maledettamente, bello e dannato.
 
§§§§§§§
 
Buonasera Shirogane!
Lo so che attendevate di sentirmi, ed io come promesso sono qui a portarvi notizie fresche, fresche come fiori appena colti!
Come dite? Mi chiedete se è successo qualcosa?
Ma certo, come poteva non succedere nulla al Petalo di Ciliegio!
Beh, partiamo dalle cose scontate: J. è arrivato in ritardo come al solito e sembra che abbia accontentato le richieste di I. che stranamente stasera non ha nessuna “farfallina intorno”!
 
Il fratello maggiore S. improvvisamente se ne è andato, l’hanno visto salire le scale per recarsi chissà dove, mentre K. è sbiancata vedendo B. che avanzava verso di lei.
Cosa le vorrà dire?
 
Sembra inoltre che la bella S. indossasse un vestito da urlo e che sia scomparsa assieme ad M. nel bagno delle signore.
Che sia in atto una riconciliazione?
Hmmm….conoscendo S. opterei più per un armistizio!
Attento M. a giocare col fuoco si finisce per farsi male!
 
Per ora è tutto, ma la notte è lunga!
Per sempre vostra!
XOXO, Gossip Girl!

 
 
§§§§§§§§
 
 
 
Bene bene, anche questo capitolo è andato! Siamo solo a metà serata e chissà cosa accadrà al Petalo di Ciliegio!
Mi scuso per il ritardo, ma sono davvero a corto d’ispirazione…la mia gattina sta molto male e non so se ce la farà…vi giuro questa cosa mi sta deprimendo tantissimo, quindi abbiate pietà se questo capitolo non è venuto molto bene.
 
Ecco perché non ho risposto nemmeno alle recensioni…scusate davvero!
Non posso però non ringraziarvi, quindi ecco i miei “GRAZIE” più sinceri a tutti voi che mi dimostrate tantissimo affetto, sostegno, che mi incoraggiate sempre a continuare e che siete uno stimolo pazzesco per scrivere sempre meglio, senza di voi questa fan non esisterebbe!
 
Prima di ringraziarvi singolarmente però vorrei dire delle cose:
 

  1. Kagome per ora è invaghita di Bankotsu, c’è stato qualcosa di indefinito tra loro, ma non è detto che Inuyasha non entri in scena presto…STOP! Non dico più nulla!!...(NDA. Cmq, Bankotsu è un figo! Chiamala scema Kagome…tanto come casca, casca bene, sia con  Inuyasha che con  Bankotsu…Dico male?? ^///^ )
  2. So che molte di voi odiano profondamente Kikyo, mentre personalmente mi fa molta tenerezza nell’anime/manga…cavolo è stata ingannata, ha sigillato l’uomo che amava e quando lui si è svegliato si è vista surclassata da una ragazzina! Oh, sia chiaro, io sono per la coppia Kagome/Inuyasha, però mi fa troppa pena Kikyo, non riesco ad odiarla ç__ç!!! Tutto questo per dirvi che cercherò di non farvela odiare in questa fan!!
 
Grazie a:
 
-Pexima: wow, addirittura mi hai dedicato la canzone di Mina!!!...sono stra-felice!..Visto com’è tosta la nostra Kagome? Sai, a dire il vero mi ero stufata della solita figura femminile dolce e piagnucolona, e poi diciamocelo, non sarebbe stata adatta in contesto del genere!
Fammi sapere cosa ne pensi!Un bacione, al prossimo capitolo! ^__^

-Alys93: oh alys, le tue recensioni mi fanno sempre sbellicare dal ridere!! Le adoro, capperi sotto sale (come dici tu!) ahahahah…
Beh, si, c’è anche Kikyo! So che molti di voi non apprezzano la sua figura, ma devo dire la verità, nel manga/anime a me fa tanta tenerezza: infondo è stata davvero sfortunata! Mi sono anche commossa quando muore in Inuyasha Final Act…ç__ç
Allora, ti è piaciuto questo terzo capitolo?
Un abbraccio!^__^
 
-Rossanadaipensaciunpotu: accidenti che nome lungo!! Cara Rossana (abbrevio!), vedere le tue recensioni lunghissime mi piace sempre troppo, adoro leggere recensioni lunghe!
Dunque ti tranquillizzo: è vero che Kagome e Bankotsu hanno avuto una storia, ma l’idea che ho in mente l’hai già intravista, infatti la mia mente malata ha pensato dall’inizio ad un intreccio amoroso…non ti dico altro, solo che Kagome ha sempre gusti niente male!
Io adoro Inuyasha, ma anche Bankotsu è un figo, diciamolo!!
Per quanto riguarda Kikyo…devo ancora rifletterci per bene!
Ti è piaciuto quest’altro capitolo?
Alla prossima!^__^
 
-The White Lotus23: benvenuta cara! Sono contenta che ti piaccia il mio stile di scrittura; leggere complimenti sul modo di scrivere mi riempie sempre di gioia!
Felice anche di sapere che ti piaccia l’intreccio!
Se mi continui a seguire mi onori!
Al prossimo capitolo!^__^

-Lamoon: cara Lamoon grazie per avermi accontentato ed aver detto cosa ne pensi della scrittura!
Sai, anche io come te, di solito leggo storie complete o che comunque hanno tantissimi capitoli già pubblicati, quindi capisco il tuo modo di vedere e mi considero onorata di essere seguita in corso d’opera!
Spero di aggiornare sempre in tempi decenti!
Fammi sapere che ne pensi!
Un bacione, alla prossima!^__^
 
-Seirin88: Hola! Beh, eccoti accontentata, il party è iniziato, ma siamo solo a metà serata e qualcosa si è smosso!
Non sei la prima che mi chiede di Kagome ed Inuyasha e ti rispondo subito: tempo al tempo! Per ora Kagome è invaghita di Bankotsu (mica scema…se li cerca sempre brutti!) ma non è detto che l’intreccio non si intensifichi!!
Come ho scritto già a Rossanadaipensaciunpotu, riguardo Kikyo devo ancora mettere apposto le idee!
Allora, che ne pensi di questo capitolo?
Aspetto responsi! Alla prossima!^__^
 
-Dolce Sango91: Miroku è davvero perfetto come rampollo ricco e libertino, sono felice che la pensi come me! Beh io adoro Jakotsu (simpaticissimo) e Bankotsu (fighissimo) ed hai ragione a sospettare che darà del filo da torcere al nostro Inuyasha!...si vedrà tutto con lo sviluppo dell’intreccio!!!
Aspetto di sapere se anche questo capitolo ti è piaciuto! Baci ^__^
 
-Lorenz_123: felice di sapere che anche tu adori Bankotsu!!...anche se amo Inuyasha, lui devo dire che lo trovo assolutamente affascinante!
Ah, la parte in rosso è il blog di gossip girl, ok?^__^
Allora ti è piaciuto questo capitolo?
Un abbraccio! ^__^
 
-Boby: Wow! Evviva, un’altra che la pensa come me, ovvero che Kagome ha buon gusto scegliendo (per ora, poi chi lo sa?^__^) Bankotsu!
Hmmm…non ti piacciono le SesshomaruXRin…per ora non posso assicurarti nulla, perché fondamentalmente devo ancora creare alcuni intrecci…
Felice di averti tra i miei recensori, e contentissima che ti piaccia questa fan!
Aspetto commenti! Alla prossima!^__^
 
-Eynys: ciao eynys! Dunque sono contenta della recensione, non preoccuparti anche se l’hai postata 4 giorni dopo, mica è un problema!!
Dunque, Kikyo NON lavora per i Taisho, anche lei fa parte dell’alta società e siccome le piace e le riesce si occupa dell’organizzazione di eventi!
Se ha interesse per uno dei Taisho? Forse si, forse no...chi lo sa?! Ahahahaha –me cattiva^__^-…no scherzo, ancora non ho deciso a dire il vero!
Per quanto riguarda gli intrecci amorosi, ancora devo studiarmela bene!!
Ti è piaciuto questo capitolo?
Alla prossima,un abbraccio!^__^

 
 
  

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Capitolo 4
*** Azioni sconsiderate ***


Cap. 4
 
 
Buonasera Tokyo, qui è la vostra Gossip Girl dagli occhi a mandorla che vi parla. La vostra sola ed unica fonte di notizie sulle vite scandalose dell’elite di Shirogane.
Cosa c’è oggi sulla mia Home Page?
Devo confessarvi una cosa: io non ho mai amato molto i cosiddetti “fattoni”, li ho sempre considerati un po’ trasandati, inaffidabili e per niente cool!
Ma ora posso affermare di amare invece i “fighetti fatti”!
Oh, si…indossano smoking alle serate e sono educati, normalmente vestono con maglioncini di cachemire ed hanno tagli di capelli alla moda, e poi hanno voti brillanti a suola.
Questo si che è stile!
Alzi la mano chi la pensa come me!
XOXO, Gossip Girl!

 
 
Le loro lingue si muovevano roventi esplorando anche l’angolo più remoto della bocca dell’altro.
La mano di lui si posò famelica sulla coscia di lei per risalire fino alla curva che segnava la presenza di quel bellissimo sedere tondo, mentre con tutto il corpo si appoggiava a lei per farle sentire l’effetto sortito.
“Aspetta”
Gli sussurrò col fiatone, stretta tra lui ed il muro del bagno.
“Cosa c’è?”
Gli sorrise e lo scostò un poco.
“C’è che faremo un gioco”
E detto ciò non notò minimamente il volto di Miroku curioso, perché abbassò il suo per guardare il proprio corpo: con entrambe le mani si sollevò l’abito ma solo nella parte posteriore, così da nascondere ciò che stava facendo alla vista del ragazzo.
Ma quella mossa era fin troppo facile da capire, e il signorino Kazaana non riuscì a trattenere un sorriso soddisfatto.
I pollici di Sango trovarono gli elastici del costosissimo perizoma di Victoria Secret e con lentezza lo portarono sempre più giù, finchè cadde a terra incastrato ancora tra le sue caviglie.
Miroku amava quel genere di “giochi” e la vista di quel piccolo indumento di pizzo nero, lo stesso del vestito, lo fece quasi uscire di senno.
Lei lo fissò maliziosa e bellissima.
“Un mio indumento, per due dei tuoi…lascerò le tracce perchè tu possa raggiungermi…”
Lui alzò un sopracciglio.
“Ogni volta che troverò un tuo indumento, ne dovrò togliere due dei miei?”
Sango annuì muovendo le gambe per liberarsi del piccolo oggetto che prima indossava e si piegò a raccoglierlo.
“Esatto, Miroku”
“Non mi sembra equo…facciamo uno tu ed uno io!”
Lei lo fissò dal basso verso l’alto e si rimise in posizione eretta appoggiandosi al muro.
Strinse il perizoma tra indice e pollice per farlo poi roteare attorno al solo indice.
“Guardami…ho pochissimi vestiti, se non facciamo così rimarrò nuda ancor prima che tu abbia tolto la camicia!”
Aveva ragione, lei aveva solo i sandali, il vestito ed il perizoma…non più. Lui invece poteva contare su giacca, camicia, pantaloni, papillon ed altro.
“Se la metti così…accetto”
“Bene, allora togliti la giacca ed il papillon…”, gli agitò davanti agli occhi, come un pendolo, il pizzo nero che poco prima copriva la sua intimità.
“Ai tuoi ordini”
 
 

§§§§§§§
 
 

 

“Ma quanto ci mette Sango?”
“Ci vorrà un po’ Kagome”
Le rispose Rin voltandosi dopo aver afferrato due bicchieri pieni di champagne e porgendogliene uno.
“Grazie”
Lo afferrò e lo alzò, invitando l’amica a far tintinnare il proprio flute contro il suo.
“Kampai (*) Kagome!”
“Kampai Rin!”
Kagome fece per portare il bicchiere alle labbra, ma si fermò quasi giunta a destinazione. Era impossibile non notarlo, era bello come un dio e lo avrebbe scorto ovunque.
Per di più la stava guardando e con passo lento e sicuro la stava raggiungendo.
“Bankotsu…”
Sussurrò e non sfuggì all’amica che si girò a guardare nella sua stessa direzione.
“Vi lascio da soli…”
Rin stava per andarsene, quando l’amica le strinse forte la mano.
“Rin!”
Era chiaramente agitata.
“Kagome…rilassati e senti cos’ha da dirti. Se non lo vorrai più ascoltare mi troverai al nostro tavolo, ok?”
Prese un respiro lungo e cercò di calmarsi, sapeva nascondere benissimo le sue insicurezze e lo avrebbe fatto, ora!
 
 

 

§§§§§§§
 
 

 

“Bene Higurashi, mi sembra un’ottima idea!”
Il signor Taisho seduto su una comoda poltrona di pelle sorseggiava il miglior sakè di tutto il Giappone mentre con fare disinvolto parlava.
“Credo che questo sarà un ottimo training per la sua Kagome ed il mio Inuyasha.”
Disse guardando il soffitto decorato a cassettoni.
Poi indicò Sesshomaru, seduto accanto a loro, con il palmo della mano.
“Vede, il maggiore dei miei figli si è dimostrato all’altezza del compito, ha ben gestito l’albergo che gli avevo affidato e non credo di dover saggiare ulteriormente le sue capacità.”
Il signor Higurashi annuì.
“Vedete Taisho, sostanzialmente siete giovane e Sesshomaru si è già distinto per le sue intuizioni manageriali. Io sono anziano, e mia nipote non può contare su un padre ma solo sul suo vecchio nonno.”
Rise mentre si accendeva un sigaro.
“Avrei piacere che imparasse a gestire fin da ora ed al meglio la sua eredità…”, bevve anche lui del sakè, “…purtroppo mia figlia, la madre di Kagome, non è mai stata in grado di soddisfare le mie aspettative.”
Taisho lo guardò comprensivo.
“Vi capisco”
Sesshomaru chiese di proferir parola.
“Permettetemi…”, e continuò solo quando il padre ed il vecchio ebbero annuito, “…anziché concedergli un solo locale da gestire insieme, perché non consegnargliene uno ciascuno?”
“Spiegati”
Lo esortò il padre.
“Se avessero della concorrenza, sarebbero più motivati nel cercare soluzioni sempre migliori e se in palio ci fosse qualcosa di importante verrebbero spronati ancor di più, credo.”
“Continua, Sesshomaru”
Lo esortò Higurashi con un sigaro tra i denti.
“La mia proposta è quella di dare, sia alla signorina Higurashi che a mio fratello, un locale e a chi riuscirà a farlo divenire più popolare ed a incassare il maggior profitto sarà assegnata la gestione di un albergo. Ovviamente poi dovranno amministrarlo insieme, ma con una percentuale del 60% e del 40% rispettivamente a chi avrà vinto e chi avrà perso la sfida.”
“E cosa ti fa pensare che saranno spronati a fare del loro meglio?”
Chiese l’anziano.
Sesshomanu poggiò i gomiti sulle ginocchia, restando seduto sulla poltrona di pelle.
“Vede signor Higurashi, quando mio padre mi propose di gestire uno dei suoi alberghi m’impegnai al massimo perchè volevo indipendenza e successo. Amministrarlo bene mi avrebbe permesso di vivere lì da solo con le mie forze e avrei ottenuto il rispetto di mio padre.”
Il signor Taisho guardò fiero suo figlio poi il vecchio.
“Cosa ne pensa Higurashi?”
L’anziano si adagiò sulla poltrona e tirò dal suo sigaro.
“Permettetemi di rifletterci sopra…”
“Certamente”
Rispose il ragazzo.
“Sesshomaru, vai a goderti la festa, non serve che tu rimanga ulteriormente.”
Gli disse il padre, seguito da Higurashi che lo esortò.
“Vai ragazzo, ci sono molte belle fanciulle che aspettano di essere corteggiate!”
Così si congedò il maggiore dei fratelli, e dopo aver pronunciato un educato “Con permesso” si chiuse la porta alle spalle ma fu subito incuriosito da un particolare.
Un sandalo nero Jimmy Choo, scompagno per giunta, era stato lasciato in bella vista su un marmoreo angolo quadrato del corrimano delle scale.
Lo afferrò per osservarlo bene, poi lo poggiò di nuovo dov’era.
Scese le scale e rimase di stucco quando vide Miroku salirle di corsa mentre si sbottonava velocemente la camicia.
“Miroku, che hai in testa?”
Quello rispose per nulla imbarazzato
“Oh, è solo il perizoma di Sango! Stiamo giocando!”
“Cosa?”
Chiese Sesshomaru con un sopracciglio alzato fissando l’indumento indossato in modo imbarazzante.
“Fa come se non mi avessi visto!”
E continuò a salire le scale spogliandosi.
Sesshomaru lo fissò sgomento, ma vide benissimo la mano dell’amico afferrare il sandalo che aveva attirato la sua attenzione prima.
 
 

 

§§§§§§§
 
 

 

Non ci crederete, ma S. sembra davvero decisa a far scontare tutto ad M.!
Siamo sicuri però che il tutto non si rivolterà contro di lei?
Si dice che la vendetta è un piatto che va gustato freddo, mentre quello di S. sembra appena uscito dal microonde!

 
 

 

§§§§§§§
 
 

 

Il maggiore dei Taisho ritornò nella sala adibita per la serata e notò immediatamente l’erede dei Tanaka seduta sola ad un tavolo.
La raggiunse e le si sedette vicino.
“Non so cos’abbia in mente la tua amica, ma sappi solo che me ne sono accorto.”
Le parlò senza degnarla d’uno sguardo, e lei rispose altrettanto fredda e distaccata.
“Non so di cosa parli, Sesshomaru!”
Ed accavallò elegantemente le gambe.
“Andiamo, Rin”, sorrise beffardo, “sappiamo entrambi che sei tu la mente del gruppo.”
Sorrise spavalda.
“Tu mi sopravvaluti, ma lo prendo come un complimento specialmente se viene dall’astuto Sesshomaru Taisho!”
Poi si sporse sul tavolo per afferrare due flute e ne porse uno al ragazzo che accettò di buon grado.
“E’ avvelenato?”
Ironizzò il demone, poiché se lo fosse stato i suoi sensi se ne sarebbero accorti.
“Pur volendo, non mi sembra il luogo adatto…”, sospirò e poi alzò le piccole spalle, “…verrei subito scoperta e la prigione non mi alletta!”
Alzò il bicchiere invitandolo a fare lo stesso: entrambi fecero tintinnare il cristallo prima di bere.
“Come mai già di ritorno?”
Chiese Rin.
“Che vuoi dire?”
Tanto valeva parlare civilmente, era chiaro che non le avrebbe cavato una parola riguardo ciò che stava facendo Sango.
“Credevo fossi di sopra a discutere i affari”
Fece la voce grossa prendendo in giro quella rude di lui, specie pronunciando la parola “affari”.
La osservò stranito: quella ragazza, ne era certo, avrebbe saputo fargli perdere le staffe.
Non si sopportavano, era palese.
“Non c’è stato bisogno di dilungarsi molto.”
“Capisco…”
E mentre lo disse lasciò la comoda sedia.
“Scusami, ma devo lasciarti un attimo…cose da signore”
Lui le sorrise finto e lei si voltò per andarsene in bagno.
Mentre  ancheggiava, sicura di parlare talmente piano da non essere sentita, disse tra se e se:
“Stronzo!”
Ma si sbagliava, mai sottovalutare l’udito di un demone.
 
 

 

§§§§§§§
 
 

 

“Ciao Kagome”
Era davanti a lei, bello come mai e leggermente abbronzato. Le spalle erano larghe come sempre, le labbra perfette e sorridendole le aveva mostrato i denti bianchissimi.
La sua voce era come la ricorava: calda e rassicurante.
“Dovrei salutarti come nulla fosse?”
Lo fissò torva.
Continuò a sorriderle.
“Si anche io sto bene, grazie!”
Ironizzò.
Poi continuò guardando l’enorme finestra ad arco che immetteva nel terrazzo in stile occidentale.
“Vieni, c’è troppa gente qui…”
Lei lo seguì, non sapendo se quella fosse la cosa giusta o meno.
Sapeva solo che seguirlo era la cosa che voleva anche se l’orgoglio le ringhiava di non farlo.
Bankotsu si appoggiò con i gomiti alla ringhiera di marmo bianco ma non guardò la strada o il cielo stellato, no.
Guardò Kagome.
“Sei bellissima…ancor di più di quanto ricordavo.”
“Non ho bisogno dei tuoi complimenti”, rispose fredda, “ma di una spiegazione, prima di tornare da Rin”
Le stava montando una rabbia inaudita ora che poteva vederlo in carne ed ossa davanti.
Le faceva sempre lo stesso effetto, ma la dignità prevaleva sempre in lei.
Lo desiderava, avrebbe voluto baciarlo passionalmente, ma se ripensava a quel che le aveva fatto si sentiva terribilmente incazzata.
“Quando sono partito per l’Europa non sono partito per quel corso, o meglio non soprattutto per quello…”
Si voltò verso di lei.
“Quindi?”
“Sono partito per fare chiarezza Kagome, per sapere davvero se volevo te…”
Kagome non poteva credere alle sue orecchie, ma che stava dicendo?
“Ma che stronzate…”
Si girò di scatto per andarsene ma lui la bloccò.
Le afferrò forte un braccio e puntò i suoi occhi dritti su di lei.
“Kagome avevo paura di innamorarmi!”
Lei lo guardò con una smorfia schifata.
“Credimi…”
“Ti stavi innamorando di me?”
Gli chiese con aria saputa.
“Può darsi…”, sorrise, “…quello che so è che ti ho pensata per tutto il tempo”
Ma che cosa stava dicendo? Erano stati bene insieme, anche se non sapeva definire il loro rapporto…era decisa a tutto per lui, gli avrebbe concesso qualunque cosa, anche la sua verginità e lui che aveva fatto? Era scappato per non innamorarsi di lei?
Aveva già sentito abbastanza.
“Basta, me ne vado, tutto questo è assurdo!”
Ma non lasciò la presa, anzi la fece più forte per trascinarla a sé ed abbracciarla.
“Perdonami Kagome!”
La stretta la lasciò senza fiato, quanto aveva desiderato quel contatto!
Poi le circondò il viso con le mani e la guardò intensamente.
“Dammi un’altra opportunità”
Kagome dischiuse le labbra per parlare ma non riuscì a dire nulla.
I suoi occhi grandi e umidi comunicavano per lei.
“Sono tornato per te…non ti deluderò”
E la baciò dolcemente, un istante, un attimo.
Kagome stordita si liberò da quelle mani calde e tanto agognate, desiderando ardentemente potergli credere.
 
 

 

§§§§§§§
 
 

 

AVVISTATI:
 
B. e K. stretti in un bacio fugace e passionale!
Che scoop ragazzi!
Purtroppo sembra che K. sia filata di corsa dopo questo contatto, sembrava molto scossa…!
Grazie a Kasumi per la foto! 

 




Che B. abbia intenzioni serie?
Beh, al posto tuo sarei molto cauta ragazzo, non sempre si ritrova esattamente ciò che si lascia…caro B. conosci, forse, il detto “Carpe Diem”?

 

 

    §§§§§§§
   

Inuyasha e Jakotsu ritornarono tra la folla, contenti di vedere le persone meno attente all’etichetta e felici di sentire le note della musica alta che nascondevano le chiacchiere.
Videro Sesshomaru da solo ad un tavolo e lo raggiunsero.
“Eravate in bagno?”
Annuì Inuyasha che poi guardandosi intorno chiese.
“Miroku non è ancora tornato?”
“No…”
Rise Sesshomaru tra sé, ripensando al sandalo sulle scale.
“Che hai da ridere?”
S’incuriosì Jakotsu i cui occhi erano diventati rossi come fragole.
“Quando l’ho in crociato mi ha detto che stava giocando…”
“Cosa?”
“Mi ha detto così, suppongo però che fosse Sango a giocare con lui, e non il contrario…”
Inuyasha si limitò a guardare il fratello con aria interrogativa, ma quello continuò.
“…piuttosto Jakotsu, si vede lontano un miglio che hai fumato!”
Lo strambo di casa Banryu incassò la critica, ma senza prendersela.
“E Bankotsu?”
“Non ne ho idea Inuyasha…”
Quest’ultimo vide Kagome camminare veloce tra la folla e sbirciare il loro tavolo, sembrava cercasse qualcuno e non si curò di salutare nessuno.
Poco dopo Bankotsu era tra loro.
“Datemi da bere…”
Si sedette stanco, accanto ad Inuyasha.
“Ti è andata male?”
Chiese il mezzo-demone riempiendogli un bicchiere.
“Ci sarà da lavorare, amico…”, poi guardò il cugino, “ ehi Jakotsu, ti dispiace farmi una canna?”
Quello lo guardò avvilito.
“Ma allora è un vizio, il vostro?”
 

 

§§§§§§§
 

 

Finalmente l’aveva trovata, la chiamò e l’abbracciò forte.
“Rin!”
“Kagome!”
E le restituì l’abbraccio.
Poi le parlò carezzandole i capelli.
“Perdonami se mi sono allontanata, non ce la facevo più a stare al tavolo con Taisho…mi innervosisce!”
“Quale dei due?”
“Sesshomaru!”, rispose come a sottolineare una cosa ovvia, poi indagò affettuosamente, “...Senti, com’è andata?”
Kagome aveva ancora il batticuore per quel bacio, tuttavia anche se avrebbe voluto rimanere tutta la sera tra le sue braccia non poteva dargliela vinta!
“Cerchiamo Sango e andiamo a casa mia così vi racconterò tutto…”
Rin le strinse le mani.
“Stai bene?”
Kagome annuì con la testa
“Si, ma non voglio rimanere un minuto di più…”
L’amica la strinse forte dopodiché si decisero a cercare l’amica.
Imboccarono le ampie scale per andare al piano di sopra, ma purtroppo, salita una rampa ritrovarono Sango seduta sui gradini, le scarpe penzoloni con i cinturini attorno all’indice e le guance rigate.
Corsero per andare accanto a lei.
“Sango, ma che è successo?”
Chiese Kagome sedendosi vicina e cingendole le spalle con un braccio.
Continuò a piangere.
“Sango…su”
La spronò Rin inginocchiata di fronte a lei mentre le teneva le mani.
“Gliel’ho fatta pagare…”, riuscì a sorridere tra i singhiozzi e anche le sue amiche le sorrisero dolci.
“Ora tu e Rin venite a casa mia, ci facciamo del male con un bel po’ di gelato, facciamo manicure, pedicure, maschere…e se vuoi ti racconto di Bankotsu!”
Sango alzò di scatto il volto.
“Hai visto Bankotsu?”
“Si, l’ha visto! Ora infilati queste scarpe magnifiche Sango, così facciamo la nostra uscita trionfale, ok?”
“Ok…”
Disse tirando su col naso.
Scesero le scale e come fosse successo nulla, con portamento fiero ed altezzoso attraversarono la sala per uscire dall’Idea-Hall ed entrare in una delle limousine che attendeva solo di sapere dove portarle.
 

 

§§§§§§§
 

 

“”Ehi, ma quelle non sono Rin, Kagome e Sango?”
Alle parole di Jakotsu si voltarono tutti, e Sesshomaru si alzò dalla sedia.
“Cerchiamo Miroku!”
“Cosa? Perché?”
Chiese Bankotsu.
“Andiamo, non fate domande”
“Che cazzo è successo, Sesshomaru?
Lo interrogò scocciato Inuyasha.
“Non lo so…vi muovete?”
Rispose adirato e tutti si fidarono dell’intuito del demone.
Jakotsu si alzò per ultimo dal tavolo, svogliato e incredulo: come faceva a cacciarsi sempre nei guai quello stupido? Si rassegnò, trovandosi da solo.
“E va bene…andiamo a cercare Miroku!”
 

 

§§§§§§§
 

 

La serata sembra volgere al termine, ma cosa sarà successo a M.?
E perché tanto astio tra R. e S.?
Secondo voi K. perdonerà B.?
Oh mamma, non sto più nella pelle dalla curiosità! Che adrenalina!
Forse ho un’idea: credo andrò da J., si sarà stufato di “girare sigarette magiche” o ne concederà una anche a me? Ahahah
Per ora sembra tutto, ma qui a Shirogane non si può mai sapere cosa accadrà!
Vi saluto, con amore…XOXO Gossip Girl!!!

 
 

 

§§§§§§§
 
 

 


(*)Kampai: corrispettivo giapponese del nostro Cin-Cin!


Finalmente eccoci alla fine di questo quarto capitolo!
Vi è piaciuto??^__^
Lo spero proprio…
Bene, inizio con un “grazie” per gli auguri  e le dita che avete incrociato per la mia gattina…dovete sapere (visto che io l’ho chiamata gattina, e può esser sembrato che sia giovane) che in realtà è piuttosto anziana…ha 19 anni!...quindi diciamo che sono preparata al peggio, ma vi assicuro che è comunque difficile…
Sniff…ç__ç
Passo ad altro, sennò vi parlo di lei all’infinito, ma vi ringrazio dal profondo del cuore, tutti!
Ora i ringraziamenti per le recensioni -BELLISSIME- che mi avete scritto!
 
Grazie a:
 
Boby: carissima, Inuyasha l’ho descritto di proposito “da bavetta”, infatti come già ti ho detto è il mio preferito in assoluto! Forse è scontato, ma è così, anche se ammetto che Sesshomaru, Bankotsu e Miroku mica sono tanto da meno!^__^
Per il pairing, credo dovrò deluderti, ma probabilmente prima farò accadere un po’ di casini!
Spero comunque che continuerai ancora a seguirmi!
Grazie per la recensione, alla prossima!
 
Mei91: grazie mille per il commento! Ho reso l’atmosfera vip? Ne sono felice!
Fammi sapere se ti piace quest’ultimo capitolo, ok?
 
Alys93: Hola, come va? Spero tutto bene! Che belle le tue recensioni! Sono diventata ripetitiva, lo so, ma quello che scrivi mi piace sempre troppissimo!!!^__^
Grazie soprattutto per l’interesse che hai mostrato per la mia micia!
Hai visto quante cose sono successe? Le acque si sono smosse parecchio dieri, che dici?
Allora, ti è piaciuto? Fammi sapere, un bacione Alys e grazie mille di tutto!
 
Lorenz_123: Ciao Lorenz! Dunque rispondo subito: devi sapere che gossip girl ha occhi e orecchie dappertutto, ma è soprattutto grazie al potere della fan fiction che riesce ad essere aggiornata in tempo reale! Ahahah…e poi è sostanzialmente una pettegola, quindi sguazza nel commentare tutti i casini che YulingHan crea tra i personaggi!!
WOW, un’altra che la pensa come me riguardo a Bankotsu!
Che ti è sembrato questo capitolo? Piaciuto?
Alla prossima e grazie mille per la recensione!
 
Rossanadaipensaciunpotu: Ciao ROssy-chan, grazie mille innanzi tutto per l’interesse verso la mia gattina…grazie!
Beh che dire? La tua recensione è lunghissima, e come già ti ho detto, io ADORO le recensioni così!! Mi si illuminano gli occhi vedendole!!
Dunque, sono ‘accordo con te, Inuyasha è un FIGO da paura!!...Per Miroku devo ancora capire come farlo “redimere” ^__^!
Hai ragione, Jakotsu fattone è un mito!
Ti è piaciuta la sua foto? Ne sono felice…e quella di questo capitolo?
Oh, ma non sei logorroica, anzi, mi fai davvero felice spendendo tutte queste parole per me! Beh, aspetto di sapere cosa ne pensi di questo capitolo, ok?
Un bacione ^__^
 
Pexima: ahahahahah…mi ha fatto troppo ridere la scenetta tra te ed Inuyasha!! Ma grazie, quanti complimenti, così mi fai arrossire ^///^!!
Ho aggiornato prima che ho potuto, spero ti piaccia anche questo capitolo!
Un abbraccio, alla prossima!
 
Eynys: ohi carissima, grazie per tutti i complimenti! Hai visto quante cose sono successe? E che fine avrà fatto Miroku?
Cmq, spero che tu abbia apprezzato tutti gli scoop di questo capitolo e tutti gli altarini scoperti!
Sono contenta che ti abbia fatto ridere la scena in cui Miroku urla “BRAVA”, ha sortito l’effetto desiderato e ne sono contenta!
Ti è piaciuto questo capitolo allora?
Un bacione, alla prossima!
 
Seirin88: ciao cara, grazie mille per la recensione! Ancora non si sa che fine ha fatto Miroku, ma nel prossimo capitolo scopriremo tutto!...e poi (ti metto la pulce nell’orecchio) non è detto che quello di Sesshomaru sia interesse…e se fosse fastidio? E se la cosa fosse reciproca? Ma soprattutto, perché?...Ed il sentimento potrebbe mutare?
Ti lascio con tutti questi quesiti, sperando che ti sia piaciuto anche questo capitolo!
Un bacione!
 
Eien91: ciao carissima eien, sono contenta di sapere che mi segui sempre ç__ç me commossa! Oh giocalo anche per me il superenalotto, così ci andiamo insieme al Petalo di Ciliegio, ahahahah!!
Hmmm…devo confessarti che ho le idee confuse per quanto riguarda “Il demone della lussuria”, ma non preoccuparti, cercherò di aggiornare presto…non sono una che lascia le fan in sospeso!
Fammi sapere se ti è piaciuto anche questo capitolo!
 
The White Lotus23: grazie mille del commento cara, sono contenta ti piaccia e sono contenta dell’entusiasmo che mi hai dimostrato scrivendo!
Già, la situazione è decisamente movimentata, ora!
Alla prossima ^__^ 



 
 

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Capitolo 5
*** Decisioni difficili ***


Cap. 5
 
 
Buonasera Tokyo, qui è la vostra Gossip Girl dagli occhi a mandorla che vi parla. La vostra sola ed unica fonte di notizie sulle vite scandalose dell’elite di Shirogane.
Cosa c’è oggi sulla mia Home Page?
K., S., e R. hanno lasciato il Petalo di ciliegio con un’uscita trionfale.
Ma perché le tre altezzose amiche se ne sono andate?
E che fine ha fatto M.?

 
 
“Al Palace per favore, si sbrighi”
Il conducente seguì obbediente gli ordini di Kagome dopo aver lasciato salire sui comodi sedili posteriori le tre ragazze.
“Sango, come ti senti?”
Rin si preoccupò per l’amica che era ancora scossa.
“Meglio…sai, non è stata affatto una cattiva mossa quella di uscire dall’Idea-Hall in modo così altezzoso!”
“Lo so…”, si passò una mano fra i capelli, “…sono un genio!”
Poi la sfrontata erede dei Tanaka osservò Kagome, era in pensiero anche per lei.
“Ehi”, le strinse la mano posando il braccio sulle gambe di Sango seduta nel mezzo.
Kagome stava osservando i grattacieli susseguirsi l’uno dopo l’altro. Le luci sfavillanti catturavano la sua attenzione riuscendo a farla concentrare solo sulle sfumature dei colori sgargianti.
Poi il tocco delicato e familiare di Rin la costrinse a voltarsi.
“Sto bene…”
Calò il silenzio ed ognuna si immerse nei propri pensieri, lasciandosi cullare dal motore dell’automobile per diversi minuti.
“Siamo arrivate”
Dichiarò Sango.
L’auto si fermo ed il conducente scese per aprire la portiera posteriore.
Le tre amiche entrarono nella lussuosa hall dell’albergo dove abitava Kagome e si diressero all’ascensore che le avrebbe portate all’attico.
Uno scampanellio annunciò che l’ultimo piano era stato raggiunto, e quando si aprirono le porte di quell’affare metallico, silenzioso e lussuoso ecco che una figura le raggiunse tempestivamente.
“Bentornata signorina Kagome!”
“Ciao Kaede”
“Buonasera signorine!”
Si rivolse affabile anche alle altre due.
“Ciao Kaede”
Risposero all’unisono.
L’anziana donna era l’efficientissima governante di casa Higurashi. Si occupava di Kagome e sua madre, si può dire da sempre. Era affezionata alla famiglia che serviva ed era ricambiata con medesimo affetto, specialmente da Kagome che la considerava quasi una zia.
Kaede sapeva riconoscere quando la ragazza aveva qualcosa che non andava, quando era triste, felice e inquieta. Probabilmente sapeva farlo meglio di sua madre.
“Preparo l’occorrente per far passare la notte qui alle signorine?”
Si rivolse a Kagome che si era seduta sul divano dopo essersi sfilata le scarpe.
“Si Kaede, grazie. Prima però portaci un thè.”
“Come desidera”
E si dileguò.
Kagome si alzò per andare in bagno e ne uscì poco dopo con indosso una vestaglia di seta e poggiate su braccio ne aveva altre due da offrire alle ospiti.
“Tenete”
Sango e Rin si spogliarono, senza vergogna e senza pudore, con quella tranquillità che contraddistingue la familiarità tra vere amiche.
Si accomodarono l’una sulla poltrona e l’altra accanto a Kagome, sul divano.
Sango prese Kagome per mano, “Su raccontami cosa è successo”, ma l’amica sospirò.
“Ovviamente devi farlo solo se te la senti”
Sottolineò Rin con le gambe penzoloni dal bracciolo della poltrona.
“Ecco il thè”
Kaede era arrivata con un vassoio d’argento sul quale teneva in perfetto equilibrio teiera, tazze, zuccheriera e stuzzichini dolci; ovviamente la ceramica era pregiatissima, infatti la signora Higurashi adorava Ginori.
“Grazie Kaede”, disse Rin sedendosi composta per prendere la sua tazza, “poggia pure tutto qui”, disse indicando il tavolino basso davanti a loro.
La governante fece quanto richiesto.
“Ho preparato l’occorrente per la notte, serve altro?”
“No, va bene così, vai a riposare Kaede”
Alle parole di Kagome, Kaede si congedò con un inchino, poi la ragazza si portò alle labbra il thè fumante, soffiò appena per sorseggiarlo un poco dopodiché posò la tazzina pregiata sul piattino coordinato che teneva con la sinistra.
Si guardò riflessa nella bevanda ed osservò l’amica sedutale vicino sottecchi; lei si che aveva motivo di stare giù, molto più di lei pensò.
“Sango, inizia tu a raccontarmi cosa è successo”
La ragazza sorrise mesta, e diede un morso al biscotto che aveva in mano. Ripensò all’accaduto e non potè trattenere la lacrima che impertinente le rigò la guancia.
“Sango”
Cantilenò Rin con trasporto. Odiava vedere le sue amiche in quello stato.
La secondogenita degli Hirai tirò su col naso e lasciò cadere il capo all’indietro.
“Ha detto…”
Iniziò a parlare, ma un singhiozzo interruppe quel tentativo e scoppiò in un pianto copioso e liberatorio. Le amiche l’abbracciarono e la lasciarono sfogare.
Rin le portò dei fazzoletti e dell’acqua fresca.
Dopo un po’ si riprese. Non le andava ancora di parlare di Miroku.
“Che ne dici di raccontarmi di Bankotsu, Kagome?”
L’erede degli Higurashi annuì ed iniziò a raccontare.
 

§§§§§§§
 

 
All’Idea-Hall la festa proseguiva, ma i fratelli Taisho ed i cugini Banryu erano impegnati a cercare l’amico libertino.
“Ma che cazzo di fine ha fatto?”
Sbraitò Inuyasha.
“Calmati, m’innervosisci quando fai così”
Lo riprese il fratello.
“Andiamo di sopra, qui non c’è”
Li invitò Bankotsu. Lo avevano cercato per tutto il piano terra ma di lui non c’era traccia, doveva essere ad uno dei piani superiori.
Salirono le scale e i sensi sviluppati di Inuyasha e Sesshomaru  percepirono subito il suo odore.
“Da questa parte!”
Li spronò Inuyasha e tutti si ritrovarono nello stesso punto, davanti una porta chiusa. La aprirono e la scena che si parò davanti ai loro occhi fu davvero assurda: Miroku era disteso su un letto, con braccia e gambe legate ai quattro angoli del letto, per di più era completamente nudo.
“Non ci credo, ti sei fatto fregare in questo modo?!”
Perfino Jakotsu, incline ai più stravaganti modi di fare, non si capacitava di ciò che stava vedendo. Bankotsu scoppiò a ridere, Sesshomaru si limitò ad alzare un sopracciglio ed Inuyasha chiuse gli occhi per portarsi la destra a coprire il viso.
“Che cazzo fate li impalati? Liberatemi!!”
Il codinato aveva alzato la testa, unica parte del corpo che potesse muovere a piacimento, per incitare gli amici a fare qualcosa.
Inuyasha si avvicinò al letto e fissò i polsi e le caviglie dell’amico.
“Manette?...”
“Si Inuyasha, manette!! Ora liberami!”
“E quello cos’è?”
Era impossibile non notarlo, eppure nessuno tranne Jakotsu aveva avuto il coraggio di chiederlo. Si erano tutti portati attorno al ragazzo legato.
“Eh, eh…”, rise nervoso Miroku, “…sono le chiavi!”
Attorno alla virilità del ragazzo era stato fatto un nodo con fiocco dal quale pendevano le chiavi che gli avrebbero ridato la libertà.
“Cosa? Io non ti libero!”
Si pronunciò Bankotsu.
Miroku disperato guardò Sesshomaru, che si limitò a fissarlo disgustato mentre scuoteva la testa.
Inuyasha non si poteva più definire semplicemente arrabbiato: era completamente incazzato.
“Ma che avete, non avete mai visto un pisello??”
Disteso, Miroku, cercava di sdrammatizzare, voleva solo rimettersi in piedi.
“Dannazione Miroku, dovrei toccare quel nastro legato attorno al tuo coso?!”
“Già, proprio così Inuyasha!”
Jakotsu si sporse in avanti, osservando il fiocco che adornava la base del membro del libertino, tutti lo fissarono curiosi.
“Però…è un nodo davvero grazioso, non trovate?”
Disse sorridendo con leggerezza e senza imbarazzo, infondo secondo lui chi aveva fatto quel fiocco aveva una mano davvero aggraziata!
Tutti lo guardarono con sconcerto, per un secondo un vento freddo attraversò l’intera stanza.
“Mh? Ma che avete?”, chiese Jakotsu ignaro guardando tutti, “…beh, se non volete scioglierlo voi, lo faccio io!”
“No!”
Urlò Miroku dimenandosi. Poi si fermò, rendendosi conto della gaffe.
“Sia chiaro, tu non mi piaci!”, sottolineò lo strambo Banryu.
“Ti voglio bene Jakotsu, ma…insomma cerca di capirmi!”
Il libertino cercò di essere gentile, Jakotsu era l’unico pronto a liberarlo dopotutto.
“Miroku stai tranquillo, non so ancora se preferisco gli uomini o le donne…o entrambi!”
Di nuovo gli sguardi erano tutti puntati su di lui.
Lo strambo Banryu, un po’ offeso, allora incrociò le mani al petto e propose:
“Allora perché i nostri demone e mezzo-demone non rompono semplicemente le manette? Siete dotati di forza e sensi sviluppati, perché non li usate?”
Giusto, perché nessuno ci aveva pensato?
Probabilmente quella situazione assurda e inverosimile aveva mandato in tilt tutti. Tutti tranne Jakotsu.
I fratelli liberarono così senza fatica Miroku che si sciolse da solo il grazioso nodo.
“Vestiti e andiamocene, per stasera mi sembra abbastanza”
Lo esortò Inuyasha.
“Sango ha portato via i miei abiti.”
Confessò il ragazzo nudo mentre si metteva seduto ed afferrava un cuscino per coprirsi il basso ventre.
“Cosa? Ma ho un deficiente per amico??”
Bankotsu portò una mano sulla spalla di Inuyasha.
“Su, non infierire…oh guarda qui ci sono le tue scarpe Miroku, almeno queste te le ha lasciate!”
E si abbassò per prenderle ai piedi del letto.
“Ma che gentile!”
Si pronunciò sarcastico il mezzo-demone lanciando un’occhiataccia generale.
“Ragazzi?”
Tutti si girarono. Fece capolino la testa di Jakotsu dal bagno privato della camera, “…venite a vedere!”
Si recarono nello sfarzoso bagno e come indicato da chi l’aveva scoperto, guardarono il water.
“Direi che Sango ha pensato proprio a tutto, vero?”
Ironizzò Bankotsu, mentre Inuyasha, le mani in tasca, sospirò rassegnato.
Il costosissimo abito era accartocciato, irriconoscibile oramai, fradicio e sudicio completamente immerso nell’acqua destinata ad essere scaricata.
Sesshomaru estrasse il suo cellulare dal taschino e digitò veloce un numero memorizzato e non appena risposero all’altro capo parlò velocemente.
“Jaken, ho bisogno di un abito da sera, subito! […] All’Idea-Hall […] Muoviti!”
Chiuse il cellulare e si girò verso Miroku.
“Tra poco avrai dei vestiti. Io me ne vado.”
Il codinato annuì “Grazie” e vide il suo migliore amico sedersi sul letto accanto a lui dopo essersi sbottonato la giacca.
“Mi spieghi Miroku come hai fatto a farti fregare così?”
Il ragazzo portò la mano a toccare il risvolto della giacca nera dell’amico.
“E’ davvero un bell’abito il tuo Inuyasha, Ugo Boss?”
Il mezzo-demone alzò un sopracciglio, poi si girò verso Bankotsu e Jakotsu.
“Ragazzi sarà meglio che qualcuno scenda per aspettare Jaken, non sa dove ci troviamo, rimango io con Miroku.”
Bankotsu annuì.
“Vieni Jakotsu, approfittiamone per bere qualcosa”
Una volta soli, Inuyasha si accese una sigaretta e riprese la conversazione.
“Rispondimi ora che siamo soli.”
L’amico nudo prese un lungo respiro.
“Non sono uno sprovveduto, Inuyasha…”
“Lo so, proprio per questo te lo sto chiedendo”
“Sai quanto mi piacciano le donne…ma Sango mi è sempre piaciuta davvero e più di tutte.”, poi gli guardò la mano, “Danne una anche a me”
Il mezzo-demone gli porse una sigaretta ed estrasse dalla tasca lo zippo d’argento, accendendolo lui stesso per Miroku.
“Dovevi pensarci prima di fare lo stronzo”, poi si alzò in piedi, infervorato “Pensavi davvero ti avesse perdonato?”
Miroku rise.
“Sapevo che mi avrebbe punito, ed era giusto che lo facesse”
“Cosa? Mi stai dicendo che sei stato tu a permetterle tutto questo?”
Inuyasha strinse gli occhi come qualcuno che non riesce a mettere a fuoco la vista e le braccia allargate mentre parlava ricaddero lungo i suoi fianchi per far schioccare i palmi delle mani sulle cosce.
“Proprio così…l’ho fatto apposta. Era l’unica occasione che avevo per pareggiare i conti e per dirle che con lei ero stato vero.”
 “Tu sei matto, Miroku”
E fece un tiro alla sigaretta.
“Forse”
Rise mesto.
“Che hai intenzione di fare ora?”
“Non lo so…so solo che ora siamo pari.”
Inuyasha si risedette sul letto.
“Miroku, la via per la monogamia è difficile e non è per te!”
Il codinato mise la destra sulla spalla dell’amico, sorridendo.
“Non è detto che non riesca ad imboccare questa strada.”
Il mezzo-damone per la prima volta in quella stanza sorrise al suo migliore amico. Era un donnaiolo, ma con lui era sempre stato leale e sincero, forse quella ragazza era davvero giusta per lui.
“Fai come credi, ma non aspettarti soccorsi stravaganti!”
Ed indicò il suo basso ventre.
Miroku rise ed in quel momento Bankotsu aprì la porta seguito da Jaken e Jakotsu.
“Ecco l’abito che mi avete chiesto padron Sessh…”
Inuyasha si alzò dal letto espirando l’ultima boccata della sigaretta che poi gettò a terra.
“Dallo a me Jaken, Sesshomaru è andato via.”
“Tenete padron Inuyasha”
Ed alzò le mani per porgere il vestito, mentre abbassava la testa con riverenza.
“Inuyasha, noi andiamo via, direi che per stasera è abbastanza!”
Il mezzo-demone annuì.
“Bankotsu, Jakotsu, grazie!”
Disse il codinato mentre prendeva l’abito dalle mani di Inuyasha.
“Di nulla, ci vediamo a scuola”
“Miroku vestiti, ti aspetto nella limousine…andiamo Jaken”
“Si padron Inuyasha!”
 

 

§§§§§§§
 

 
“E questo è tutto”
Disse Kagome poggiando la tazza ormai vuota sul vassoio.
“Beh, non mi sembra tanto male”
Suggerì Sango.
“Il punto è cosa deciderai di fare tu, Kagome”
Sentenziò Rin.
“Dovrei far finta di nulla? Voglio dire, non sono un cane che aspetta il padrone, dannazione!”
Rispose incrociando le gambe sul morbido cotone.
“Questo è vero, ma lui non ti ha tradita, ha solo avuto paura…”
Sottolineò Sango stringendosi al petto un grosso cuscino. Non riusciva a non paragonare ciò che era accaduto a lei alla storia dell’amica, per quanto fosse sbagliato.
“Ha detto che non ti deluderà, prova a dargli fiducia…”
Suggerì Rin giocando con i capelli e continuò.
“Credo che tu debba lasciarti un po’ andare, insomma va bene l’orgoglio, va bene la dignità, ma la passione e l’ardore dove li metti?”
Sango rise, “Ha parlato miss-sono-un-ghiacciolo Kagome, dovresti darle ascolto!”
Anche Rin rise, consapevole della sua indole distaccata e poco incline alla fiducia al prossimo.
“E’ vero, non dovrei essere io a dirti queste cose ma…”, si rabbuiò, “…proprio perché io non ci riesco vorrei che tu non facessi il mio stesso errore. E’ palese l’attrazione che hai per lui!”
Le amiche la guardarono con affetto.
“Un possibilità, eh?”, sussurrò Kagome, “…forse non è una cattiva idea”
“Guardala da questa prospettiva, “, Rin aveva assunto di nuovo il suo modo di fare, “…se funziona tu avrai il ragazzo che tanto desideri, mentre se qualcosa non va puoi sempre dire che ti ha ferita e che non hai mai superato il trauma, in ogni caso ne esci vincitrice!”
E finì di bere il thè, oramai raffreddato.
“Sei un genio del male, Rin”
Disse Sango.
“Che fine ha fatto la mia amica?...”, Kagome guardò a destra, a sinistra e poi di nuovo miss-sono-un-ghiacciolo, “…Rin è fredda e distaccata, ma tu sei una calcolatrice spietata!!”
“Basta con i complimenti, così mi farete arrossire!”, ironizzò e risero.
Poi seria guardò Sango, “Te la senti, adesso, di dirci com’è andata con Kazaana?”
Ora un po’ più serena, o meglio meno agitata la ragazza si sentì in grado di affrontare l’argomento.
“Ci è caduto in pieno…voglio dire, è stato fin troppo facile!”
“Continua”
La spronò Rin.
“Una volta legato, mi sono rivestita, ho gettato i suoi abiti nel wc ed ho legato la chiave attorno al suo..si insomma, lì!”
“Cosa? Questo non lo sapevo!”
Intervenne Kagome basita.
“Gliel’ho suggerito io quando eri con Bankotsu, le ho mandato una mail (*)…prosegui, Sango”
Espose Rin con nonchalance, mentre Kagome non riusciva a credere alle sue orecchie.
“La cosa più difficile è stata ascoltare le sue parole…”
Sango s’incupì.
 
Flash
 
 “Spero ti divertirai quando ti ritroveranno in questo stato”
Disse lei ai piedi del letto, rivestita, osservandolo steso e legato.
“Sango, ti prego, liberami, non puoi farmi questo!”
“Ah, no? Invece tu ti sei potuto scopare quella cameriera, vero?”
Gli rispose con odio.
“Hai tutto il diritto di essere arrabbiata con me, ma ti giuro che è stato solo un passatempo!”
Sango rise, incredula e irata.
“Un passatempo?...Beh, considera anche questo un MIO passatempo, stronzo!”
E fece per andarsene, ma le parole di Miroku la bloccarono.
“Credo di amarti, Sango!”
Rimase immobile, di spalle.
“Non sono mai stato fedele, non sono mai stato con una ragazza alla volta e non so se ci riuscirò mai, ma ti giuro che tutto quello che ti ho detto era vero! Io ero vero, e non lo sono mai stato con nessun’altra! Devi credermi!”
Sango voltò solo il capo, il resto del corpo rimase immobile.
“Perché mi dici queste cose?”
“Perché voglio che tu sappia che con te non sono stato finto, quella cameriera è stata l’unica con cui ti ho tradito…dannazione Sango, è la verità!”
Stavolta si girò completamente verso di lui.
“Ma quale onore, “, lo canzonò, “…mi hai tradito SOLO una volta, devo essere davvero importante per te!”
Miroku sospirò.
“Non è semplice compiere passi verso la monogamia…”
“Ho sentito abbastanza”
Era glaciale.
“No! Aspetta!”
Ma non volle più ascoltare nulla e chiuse la porta dietro di sé sbattendola con forza.
 
Fine Flash
 
“Te l’aveva mai detto prima?”
“Cosa, Rin?”
Chiese Sango.
“Di amarti…o di credere di amarti”
La ragazza scosse la testa, “Mai, e non gli crederò di certo adesso, sarebbe da pazzi!”
“E se dicesse la verità?”
Ipotizzò Kagome.
“Sarebbe comunque troppo tardi…”
Sentenziò la ragazza ferita.
“Una cosa però è vera: non è così facile essere monogami.”
Agli sguardi delle due amiche Rin si sentì a disagio.
“Non pensate male…alle volte ci si lascia travolgere dalle sensazioni momentanee e non si riflette…”
Era vero. Continuò.
”Vi ricordate l’anno scorso in vacanza?”
Anche loro avevano “giocato” molte volte, specie in vacanza ed avevano corteggiato spudoratamente lo stesso ragazzo per poi metterlo in difficoltà. Si divertivano a scoprirsi a vicenda ed a fare scenate che il disgraziato di turno non sapeva fossero preparate.
“Lo stai forse difendendo?”
Insinuò Sango. Rin sospirò.
“No, sto solo dicendo che nessuno è perfetto e tutti abbiamo dei punti deboli, ma ciò non significa che ogni cosa che si dice o si fa sia finta…tutto qui.”
Calò il silenzio. La faccenda era stata analizzata da prospettive diverse e nessuna era totalmente sbagliata o completamente giusta.
“Vogliamo andare a dormire?”
Propose Kagome.
Sango annuì e Rin accettò con il suo silenzio, poi quest’ultima parlò.
“Sango…scusami”
L’amica sorrise e scosse la testa.
“Non scusarti, non hai detto cose errate…forse ero io che mi aspettavo troppo o credevo che mi sarei sentita sollevata dopo una misera vendetta…”
Rin si alzò per abbracciarla ed appoggiò la testa su quella dell’amica.
“E’ bello essere fiduciosi ed aspettarsi molto dalle persone, solo alle volte bisogna fare i conti con gli imprevisti”
Disse dolcemente.
“Giusto”
Intervenne Kagome.
“Rin, Kagome, vi voglio bene”
Entrambe le sorrisero.
”…andiamo a dormire, ok?”
 
 
Le armi vengono deposte e i campi di battaglia abbandonati. Spesso però i vincitori si accorgono di non essere tali, riconoscono di aver sbagliato strategia e capiscono di aver fatto il gioco del fuoco nemico.
Vendicarsi a volte non serve a nulla ed è troppo tardi quando ci rendiamo conto di aver agito, in realtà, contro noi stessi.
XOXO, Gossip Girl

 
 
(*) Mail: come detto nel primo capitolo, in Giappone i cellulari non inviano sms, ma mail!...Mi ripeto nel caso qualcuno non avesse letto!
 
 
 
Eccoci alla fine di questo quinto capitolo!
Innanzi tutto mi scuso per il mega ritardo con il quale posto, ma credo che da ora in poi sarò un po’ più lenta, in quanto ho ripreso corsi e studi!
Sinceramente poi, devo ammettere di essere stata davvero scossa dagli eventi che hanno stravolto il nostro amatissimo Giappone e mi è risultato davvero triste pensare ad eventi e luoghi, per la fan fiction, ambientati in questo paese bellissimo, purtroppo ora in parte in ginocchio.
Forse per questo i toni sono un po’ tristi, ma prometto di impegnarmi al massimo per scrivere capitoli sempre più belli e ricchi di intrecci, ok?
 
Vi ringrazio davvero molto, dal profondo del cuore, per le recensioni bellissime che ricevo sempre!
Siete fantastici!!
Ora, passo ai ringraziamenti:
 
-Seirin88: grazie per le dita incrociate per la mia gattina, sei un angelo! Grazie per la bella recensione! Riguardo la coppia RinXSesshomaru, ho in mente un po’ di cosine, ma devo sviluppare per bene l’intreccio!...Non preoccuparti, a breve vedremo Inuyasha confrontarsi con Kagome…!!
Alla prossima, un bacio!
 
-Titty1194: grazie mille per il commento! Sono contenta ti piaccia la fusione delle due serie! Prevedi momenti piccanti?...Posso solo dirti che hai ragione!A presto, continua a recensire!
 
-Lorenz_123: hai ragione, Kagome ha una fortuna sfacciata, ma prevedo anche forti litigate!!...La foto era di Jako e Bankotsu?...A me sembra di averne postata una di Bankotsu e Kagome!
Ti è piaciuto questo capitolo?
Alla prossima, un bacione!
 
-Boby: carissima, che bello vedere che mi segui nonostante abbia stravolto il tuo pairing preferito! Cmq concordo con te: sia Sesshomaru che Kagura sono bellissimi e dannatamente sexy! Però, in questa fan ti assicuro che Rin non sarà tosta, ma tostissima!! Che ne pensi di questo capitolo? Un bacione!
 
-Eien91: grazie mille eien della recensione! Sono contenta ti piaccia l’intreccio e spero di svilupparlo bene in modo che possa appassionare! Per  le altre fan ho bisogno di un altro po’ di tempo, ma prometto che posterò! Un bacione, aspetto di sapere se ti è piaciuto!
 
-Alys93: cara le tue recensioni mi piacciono sempre troppo!! Hai visto? Ho spiegato cosa ha combinato Sango, si è vendicata, ma diciamo che un po’ la cosa le si è rivoltata contro, ora sta più male di prima poverina…Però ci saranno sviluppi, per tutte le coppie, promesso!
Fammi sapere se hai gradito questo capitolo e lo sviluppo della festa Petalo di Ciliegio! Un bacione
 
-Yangrine: carissima, stavolta ho letto attentamente il capitolo prima di postarlo e spero di non aver fatto alcun errore! Per il resto ti ringrazio delle recensioni e sono davvero felice che ti piaccia la storia! Aspetto il fatidico responso della più atroce lettrice che mi ritrovo (AIUTOOO!!!!^__^)!! Scherzo, è un piacere ricevere le tue recensioni, alla prossima!
 
-Eynys: ma che bello vedere quanto ti piace questa storia! Non preoccuparti, presto ci saranno sviluppi ed altri intrecci! CCercherò anche di aggiornare il più in fretta possibile, promesso!
Fammi sapere se ti piace questo capitolo, ok?? Un bacione!
 
-Rossanadaipensaciunpotu: che belli i tuoi papiri-recensioni!!! Mi rendono davvero contenta! Ma che gaffe, avevi solo fatto una ipotesi, ma non potevo svelarti in anticipo cosa avevo in mente, perdonami ^__^ !!
Spero ti piaccia anche questo capitolo, un po’ triste, ma necessario alla storia! Un abbraccio, alla prossima!
 
-Ran Ugajin92: grazie mille per il commento! Sono contenta ti piacciano sia il mix Inuyasha-GossipGirl sia gli intrecci della storia!
Grazie mille dei complimenti, mi onori! Spero ti piaccia anche questo capitolo! Alla prossima, fammi sapere che ne pensi!
 
-Pexima: ahahahahah che ridere la scenetta che hai creato!! Fichissima!!! Grazie mille dei complimenti, wow che bello!! Beh, ho svelato cosa è successo e pure perché Sango stava piangendo sulle scale…povera! Ma a Shirogane, si sa, ne succedono sempre delle belle e siamo solo all’inizio!!
Ti è piaciuto questo capitolo? Fammi sapere che ne pensi, un bacione anche a te crazy-pex!! 

 

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Capitolo 6
*** Si inizia a giocare ***


Cap. 6
 
 
Buongiorno Tokyo, qui è la vostra Gossip Girl dagli occhi a mandorla che vi parla. La vostra sola ed unica fonte di notizie sulle vite scandalose dell’elite di Shirogane.
Cosa c’è oggi sulla mia Home Page?
Domani il Sengoku si ripopolerà: riprenderanno le lezioni, i pranzi super dietetici in mensa e ovviamente continuerà la spudorata lotta per ottenere il titolo di reginetta dell’anno.
Già, il titolo è ambito da tutte e la premiazione avverrà solo a dicembre durante il ballo di fine anno (*), quindi ci aspettano tre mesi bollenti di boicottaggio tra candidate!!
Ma attenzione, a Shirogane non si vince con la semplice bellezza, eh no care mie, sarebbe troppo semplice!
Ma allora con che cosa, vi starete chiedendo…C’è ancora tempo e presto vi svelerò tutto!
XOXO, Gossip Girl

 
 
Nell’attico del Palace, uno degli alberghi più prestigiosi di Shirogane, reduci da una lunga notte piena di avvenimenti, Kagome e Sango stavano ancora dormendo.
Solo Rin si era svegliata, ma erano già le undici di mattina.
Appena alzata dal letto aveva chiesto a Kaede un caffè poco zuccherato e l’anziana l’aveva subito accontentata, portandolo come richiesto nella terrazza sovrastante. Rin non aveva svegliato la compagna di stanza, Sango, volutamente: sia perché l’aveva notata dormire rilassata ed era da tempo che non la vedeva così, sia perché la mattina adorava bere quel caldo liquido nero da sola.
Si era accomodata sotto l’elegante gazebo, attorno al tavolo apparecchiato; era splendida con la sola vestaglia di seta a coprirla, le gambe accavallate scoperte, i capelli sciolti ed il viso da sonno.
Nei momenti di solitudine il suo volto esprimeva una dolcezza senza pari ed una malinconia atavica: tuttavia le dita di una mano sarebbero risultate troppe per contare quanti fossero riusciti a vederla così. Vederla davvero. Di certo non i suoi genitori.
Nessuno, osservandola, avrebbe pensato che quella creatura fosse tanto astuta e furba.
Ma era cresciuta così: suo padre e sua madre erano cinici imprenditori, il mercato orientale era letteralmente monopolizzato dal gruppo Tanaka e l’economia giapponese dipendeva molto da questo team. Addirittura, i suoi, non si erano mai creati alcuno scrupolo quando era stato necessario inglobare altre aziende, smembrandole e rivendendole, dandogli così il colpo di grazia.
E Rin, in quanto erede unica, aveva sempre dovuto presenziare alla maggior parte delle trattative: era stata cresciuta come una donna d’affari, non come una bambina.
Si portò alle labbra il caffè, sorseggiandolo appena e si beò della vista che si godeva da lassù: il sole illuminava, ancora abbastanza caldo in settembre, i grattacieli alti ed imponenti mentre i gabbiani volavano liberi nel cielo.
“Altro caffè, signorina Rin?”
Era Kaede, servizievole e gentile come sempre, che l’aveva destata dai suoi pensieri.
Voltò il capo per osservare l’anziana signora: le sarebbe piaciuto avere una governante così, ma sua madre era capace di sceglierne solo di incompetenti e invidiose, si ripeteva sempre.
“Volentieri”
Le sorrise.
Alle sue cameriere non sorrideva mai.
“Grazie, Kaede”
Alle sue cameriere non diceva mai “grazie”.
“E’ una bella giornata oggi, andrete a fare shopping, signorina Rin?”
Alle sue cameriere non era permesso parlarle così spudoratamente.
 “Forse…”, bevve il caffè, “…ma avevo intenzione di andare a casa per controllare se la mia divisa scolastica è stata sistemata a dovere”
E ovviamente, alle sue cameriere, non avrebbe mai risposto, se non con una lettera di licenziamento.
“Capisco”, disse affabile l’anziana, “Domani riprenderete scuola!”
Rin le sorrise annuendo e tornò a fissare il vuoto.
“Chiamatemi se avete bisogno”
“Ti ringrazio”
L’aveva ringraziata di nuovo. Inaudito.
 
 
§§§§§§§
 
 
“Padron Inuyasha! Padron Inuyasha!”
La voce gracchiante e sgradevole di Jaken giunse alle morbide orecchie canine come carta vetrata. Era comodamente adagiato a pancia sotto ed un morbido lenzuolo di seta gli copriva solamente il fondoschiena.
“Vattene…”
Mugugnò arrabbiato ad occhi chiusi, combattendo per non svegliarsi completamente.
“Svegliatevi vi prego! Il signore, vostro padre, vi attende!”
Inuyasha rispose voltandosi dall’altra parte e Jaken, preoccupato, camminò veloce attorno all’enorme letto continuando a parlare agitato.
“Vi prego, il signore vi sta attendendo!”
“Vattene…”
Ringhiò girandosi di nuovo ed il fedele servo verde corse trafelato attorno al padrone, di nuovo. Quel ragazzo lo faceva sempre disperare, non come il padron Sesshomaru: lui si che era un signore, calcolando che non doveva nemmeno fare tutto quell’esercizio fisico per svegliarlo!
“Svegliatevi, vostro padre vi attende!”
Ma il ragazzo dai capelli d’argento prese uno dei tanti cuscini e se lo portò sul volto.
“Padrone, è importante, il signore ha detto di non avere molto tempo!”
Ma il ragazzo lo ignorò completamente.
“PADRON INUYASHA!”
Urlò Jaken disperato, ma si accorse appena dopo aver parlato di aver osato troppo.
Inuyasha si era tirato su a sedere quasi fosse uno zombie e lo stava osservando con sguardo assassino.
“Non. Provarci. Mai. Più.”
Detto ciò si alzò dal letto, mentre Jaken a testa bassa sussurrò un timido “scusate”.
“Portami del caffè”
Gli ordinò il ragazzo, ma la porta si aprì ed entrò Sesshomaru con in mano una tazza bollente per il fratello.
“Buongiorno padrone!”
Si affrettò il fedele Jaken.
“Vai pure a dire a nostro padre che Inuyasha sarà da lui tra pochi minuti”
Dettò il maggiore mentre il servo di casa Taisho si mosse frettoloso ringraziando i Kami per quell’intervento e maledicendo il giovane fratello per le fatiche di ogni mattina.
Inuyasha si avvicinò a Sesshomaru e presa la sola tazzina, ne bevve velocemente il contenuto per poi riposarla sul piattino, sempre sostenuto dalle mani di Sesshomaru.
“Dormi ancora nudo Inuyasha?”
La domanda non trovò risposta, ma solo un sorriso sghembo: Inuyasha sapeva che quello non era un rimprovero ma semplicemente il buongiorno del fratello maggiore.
Si diresse verso la cabina armadio, che più che una cabina sembrava un mini appartamento nell’appartamento. Estrasse della biancheria intima ed iniziò a vestirsi.
“Suppongo di non avere il tempo per una doccia”
Ironizzò.
“La farai dopo. Ora vestiti decentemente e va da nostro padre”
Inuyasha cercò di riordinare i pensieri mentre si preparava, tentò di individuare qualche bravata fatta nel corso degli anni che avesse potuto nuocere la perfetta facciata della famiglia Taisho, o qualcosa per cui suo padre avesse a che ridire. Ma non la trovò.
“Dimmi di cosa si tratta”
Disse mentre calzava i pantaloni.
“Tra poco lo saprai”
Inuyasha rise e sistemando la camicia nei pantaloni guardò il fratello.
“C’è del tuo in questa storia…”
Sesshomaru sorrise, camminò verso il fratello per aiutarlo a sistemare la cravatta: era più forte di lui, non ne era mai stato capace.
“Ecco fatto”
“Grazie cara”
Scherzò Inuyasha e si diresse alla porta.
“Raggiungimi nella Hall quando hai fatto”
“Fammi trovare del buon prosecco”
Terminò Inuyasha di spalle andandosene.
 
§§§§§§§
 
Kagome si sdraiò letteralmente sulla sedia dopo aver bevuto l’ultimo sorso di caffè. Adorava fare colazione con le sue amiche. Osservò Rin e la sua figura elegante, lo sguardo perso nel vuoto ed il modo che aveva di tenere la sigaretta tra le dita e tra le labbra così seducente e si disse che se fosse stata uomo sarebbe sicuramente caduta ai suoi piedi. Poi spostò lo sguardo su Sango: la dolce Sango. Era così tenera mentre mangiava la sua brioche che faceva venir voglia di mordere anche lei; già, Sango era davvero dolce come un croissant! Tuttavia Kagome sapeva benissimo che se si fosse arrabbiata il ripieno sarebbe stato non di crema, ma di fiele misto a cianuro. Sango era davvero il mix perfetto.
“Vuoi?”
Kagome scosse la testa. Sango aveva notato l’amica che la fissava sorridendo ma non sapeva perché e di prima mattina non aveva la forza né la voglia di indagare. Fece spallucce e continuò a mangiare tranquilla.
“Non preoccuparti Sango…”, intervenne Rin dopo una boccata di nicotina, “…la nostra amica sta fantasticando su di noi!”
Kagome arrossì di colpo, colta in flagrante e si chiese per l’ennesima volta come facesse Rin ad accorgersi di tutto e tutti.
“Mi fai paura Rin, non mi sorprenderebbe sapere che hai a che fare con gli Yakuza (**), sai?”
Rin rise di gusto e confessò di averne conosciuti diversi, vista la sua partecipazione attiva agli affari di famiglia. Non che ne facessero parte, ma spiegò che con certa gente è sempre bene vere buoni rapporti specialmente se devi gestire un tale patrimonio, soprattutto devi far capire loro chi comanda. Parlò anche di altre cose, che Sango e Kagome afferrarono poco.
“Se non avete capito tutto non vi preoccupate, è meglio così!”
E sorrise ingenua come una bambina delle elementari.
Le due ragazze rimasero a bocca aperta, ma in un certo senso sapevano di potersi aspettare di tutto da Rin. Avrebbe dovuto gestire un impero e molte persone sarebbero dipese da lei: doveva comportarsi così per sopravvivere nello spietato mondo finanziario.
“Signorina Kagome?”
Kaede era tornata.
“Vostro nonno mi ha mandato a chiamarvi, vi attende nello studio”
Kagome guardò le amiche con sguardo interrogativo, non sapeva davvero cosa potesse volere.
“Sai di cosa si tratta Kaede?”
L’anziana scosse la testa dispiaciuta.
“Vado subito”
Disse rivolgendosi alle amiche.
“Se volete aspettatemi qui, altrimenti ci vedremo dopo. Lasciate detto a Kaede.”
 
§§§§§§
 
TOC TOC .
“Avanti”
La figura impostata entrò e si andò a sedere su una delle poltrone poste davanti l’enorme scrivania d’ebano.
“Sesshomaru ha detto che volevi vedermi”
“Ho una proposta da farti”
Inuyasha fece un cenno con il capo per invitare il padre a parlare.
Il signor Taisho appoggiò i gomiti sul tavolo lucido e giunse le mani.
“Ho poco tempo, quindi verrò subito al dunque: dovrai gestire un locale e farlo decollare. Dovrà diventare il più gettonato. Che ne pensi?”
Inuyasha aggrottò le sopracciglia, la questione era troppo semplice: non che fosse una cosa da nulla portare un locale all’apice, ma doveva esserci dell’altro.
“Tutto qui?”
Il padre sorrise.
“Dovrai competere con un’altra persona che seguirà a sua volta un altro locale per raggiungere il tuo stesso obbiettivo. Chi di voi ce la farà gestirà poi un intero albergo.”
Inuyasha guardò suo padre.
“Perché competere? Credi che non possa farcela?”
Taisho scosse la testa.
“Assolutamente, è solo per iniziarti alla competizione che dovrai affrontare ogni giorno una volta ereditato tutto ciò, assieme a Sesshomaru.”
“Quindi se vinco io potrò gestire un albergo intero?”
“Uno dei nostri alberghi.”
Perdere quella sfida non era nemmeno contemplato, tuttavia è sempre bene sapere a cosa si va incontro.
“E se fallisco?”
“Aiuterai il vincitore a gestire il suo albergo. Lo gestirete rispettivamente al 40% e 60%.”
Inuyasha rimase muto a riflettere per pochi istanti. Cercò immediatamente di scoprire i punti deboli di questa proposta e soprattutto le implicazioni. Pensò e ripensò, ma non scorgeva nulla. Una cosa era certa, suo padre lo stava mettendo alla prova, proprio come aveva fatto con Sesshomaru esattamente un anno prima. Ma anche un’altra cosa era sicura: lui non sarebbe stato da meno.
Si alzò in piedi e poggiò i palmi delle mani sull’ebano levigato.
“Preparati a concedermi la tua scorta”, il padre lo guardò interrogativo, “dopo il mio successo non potrò andare in giro senza”
Taisho sorrise compiaciuto, poi Inuyasha continuò serio.
“Ma prima dimmi con chi devo competere”
 
§§§§§§§
 
“Kagome…”
Il nonno della ragazza sedutole davanti le teneva una mano.
“Nonno, io non sono in grado ancora di…”
“Kagome, stammi a sentire, io sono anziano e non so quanti anni mi restano, perciò voglio che tu possa apprendere adesso tutto ciò che posso insegnarti.”
“Ma c’è anche Sota!”
“Sai bene che tuo fratello ha portato gli studi a termine e che sta andando avanti con successo. Voglio che per te sia lo stesso.”
Kagome abbassò lo sguardo: il nonno aveva ragione, avrebbe dovuto apprendere ed in fretta.
“So che non ti senti pronta, ma credo che quest’esperienza potrà solo che giovarti.”
Era il nonno che glielo stava chiedendo. Il suo adorato e amato nonno. Era lui che l’aveva cresciuta con affetto ed era già stato deluso da sua madre che non aveva voluto seguire le sue orme, di certo non l’avrebbe fatto
“Va bene nonno. Mi impegnerò.”
L’anziano sorrise felice.
“Vuoi sapere con chi dovrai vedertela?”
Le chiese alzando un sopracciglio e accomodando la schiena sulla poltrona.
La ragazza annuì.
“Taisho…”
Kagome spalancò gli occhi.
“Ma nonno! Ho perso già in partenza! E’ uno squalo Sesshomaru!”
“Non Sesshomaru…Inuyasha!”
Kagome fece una smorfia disgustata e si mise una mano sul volto.
“No…quel pallone gonfiato…”
Il nonno sorrise, “Beh, una motivazione in più per farcela, non credi?”
Kagome lo fissò incerta, le sopracciglia alte e la faccia buffa, poi scoppiò in una risata cristallina.
 
§§§§§§§
 
Ehi shirogane, sembra che a breve due nuovi locali saranno aperti!
 
§§§§§§§
 
I capelli setosi gli cadevano morbidi sul viso mentre lei pallida come la luna e calda come il fuoco si muoveva sinuosa su di lui. La osservava attorcigliarsi attorno a lui, adorava le gocce di sudore che come rugiada le rigavano il corpo, ogni volta si beava dell’ odore della sua pelle, dei suoi sospiri, dei suoi gemiti, degli occhi semi aperti che lo imploravano di darsi a lei sempre più.
“OH..”
Quel suono aveva su di lui lo stesso effetto che il flauto magico aveva sui topi. Una parola, un sospiro o un gemito e ciò che voleva gliel’avrebbe dato. Adorava la pelle liscia delle sue gambe e carezzandole sentiva il corpo fremere e tendersi sotto la spinta dell’eccitazione. Le sue mani in quei momenti erano troppo piccole, troppo poco numerose per toccarla come avrebbe voluto.
“AH…”
Ancora quel suono, ancora la sua voce melodiosa che lo implora di continuare, di andare avanti, di non fermarsi. E lui di certo non lo fa. Anzi, l’accontenta e prende il controllo della situazione, stanco di farsi dominare e contento di dirigere il gioco. I movimenti si fanno più audaci, più concitati, più veloci. Spazzate via le inibizioni e i freni la danza continua senza sosta, la danza più bella del mondo, la più erotica e sensuale, la danza primordiale del mondo, la danza che tutti sanno ballare.
Ma ora lui quasi all’apice e febbricitante tanto quanto lei, osa di più. Con un movimento fluido le alza le gambe lisce, quelle gambe che hanno sempre lo stesso effetto, ed anche lei acconsente. Desiderosi entrambi di sentire di più e con più vigore.
“Grida il mio nome..”
Lo implora lei sensuale con i capelli appiccicati al volto e le braccia sulla testa, in sua completa balia. Lui l’accontenta e grida forte quel nome per lui benedetto e maledetto al contempo, mentre si lascia andare a lei completamente.
“Kikyo…Kikyo-oh…”
E neanche lei resiste, ormai all’apice inarca la schiena e a sua volta urla anche lei..
“Na-ah…Nara-ku…”
 
§§§§§§
 
“Kaede noi andiamo, di a Kagome che se vuole può raggiungerci al Five Stars”
Disse Rin poggiata allo stipite dell’ascensore all’anziana che annuì. Poi guardando il soffitto aggiunse spazientita.
“Sango muoviti!”
Ma quella emerse con passo lento dalla camera da letto dove avevano dormito con in mano un cellulare.
“Non sta bene curiosare negli affari degli altri”
Sottolineò Rin, ma Sango le sorrise e ora con passo veloce andò verso di lei e le mise  il cellulare di Kagome direttamente nel palmo della mano, quasi obbligandola.
“Leggi”
Le disse indicando lo schermo. Rin per nulla curiosa, e nemmeno preoccupata visto l’atteggiamento contento dell’amica, iniziò, con noncuranza, a scorrere le parole scritte.
 

Ieri sera non ci siamo nemmeno salutati,
sei scappata e non ti ho visto più. Se vuoi possiamo salutarci oggi,
magari a pranzo. Ho un mucchio di cose da dirti. …
ti aspetto al Five Stars, alle 13.00 sarò lì. Bankotsu.

 

Sango incrociando le braccia al petto osservò l’amica con aria soddisfatta e contenta. Sorrideva felice come una scema, secondo Rin.
“Beh?...Ci toccherà andare a pranzo da un’altra parte”
Sango richiuse immediatamente il sorriso tenuto fino ad allora.
“Cosa? Neanche per sogno!”, poi si girò verso l’anziana ancora lì, “Kaede, non dire nulla a Kagome! Non ti abbiamo detto nulla! Dille solo di chiamarci quando ha fatto, ok?”
Kaede annuì, per nulla interessata a far parte delle loro questioni. Rin alzò gli occhi al cielo già esausta, ma soprattutto impaziente di andare a vedere se la sua sarta aveva fato ciò che le era stato richiesto.
“Ora andiamo?”
Chiese flemmatica. Sango fece di si con la testa ed entrando in ascensore ricordò quanto appena detto a Kaede portandosi l’indice sulle labbra in un gesto che poteva solo significare silenzio. Rin sorrise a Kaede, salutandola in quel modo ma non prima di ricordarle di dire a Kagome che le era arrivata una mail.
E che Sango l’aveva letta.
 
 
Avvistati:
 
R. e S. che escono dal Palace dove hanno trascorso la notte. Pronte per la scuola?
Ma soprattutto…Lady K. e N. dove si saranno rifugiati questa notte? Li hanno visti salire insieme in una limousine, ma dove saranno andati?
E poi, quali armi adotteranno I. e K. per vincere la sfida? Preparate la lavatrici perché non credo proprio che si giocherà pulito!
XOXO, Gossip Girl.

 
 
 
(*) ballo di fine anno: in Giappone l’anno scolastico inizia ad aprile e finisce a marzo. Sono previsti diversi esami di metà semestre (se non sbaglio), molto duri e valutati in centesimi (es. 87/100) come le valutazioni della nostra maturità).
Purtroppo non ricordo bene se i test vengono affrontati prima o dopo le vacanze di Natale, perciò ho letteralmente adattato questo fatto in base alla stesura della fan-fiction.
In Giappone non c’è nemmeno la tradizione del ballo di fine anno, è una cosa tipica delle scuole americane, ma ho voluto inserirlo perché al Sengoku, la scuola più costosa e “in” di Shirogane e non solo, tutto è possibile se voluto da “certi studenti”!
 
(**) Yakuza: nome col quale si indica la mafia giapponese.
 
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
 
Chiedo umilmente scusa per il ritardo con cui posto questo capitolo, ma non ho potuto fare diversamente…Vi chiedo scusa anche perché non ne sono completamente soddisfatta…
Per farmi perdonare ho deciso di regalarvi un’anteprima del prossimo capitolo, spero vi piaccia!!!
{….}
 
SBAM!
Cadde a terra e imprecò.
“Higurashi guarda dove metti i piedi”
Alzò lo sguardo, indignata. Quella era la sua scuola e nessuno si era mai permesso di riprenderla. Quantomeno chiunque con un po’ di sale in zucca le avrebbe chiesto scusa e le avrebbe teso gentilmente la mano. Ma no! Sarebbe stata una giornata fantastica se non fosse inciampata girando l’angolo e finendo addosso a Taisho. Lo fissò di sbieco mentre si rimetteva in piedi.
“Tu…”
Inuyasha alzò un sopracciglio regalandole un’occhiata divertita e altezzosa mentre le labbra si inarcavano in un sorriso sarcastico.
“Come chiamerai il tuo locale, tutti giù per terra?”
Kagome rossa in volto per la rabbia lo fulminò mentre lui ridendo la superò come niente fosse, ciondolando via con una mano in tasca e l’altra alzata a salutarla.
Si sistemò la gonna ed aggiustò il cerchietto in tinta con la divisa, ma non gliel’avrebbe data vinta.
“Pensa al tuo locale, stupido cane”
Digrignò seguendolo con gli occhi, sicura che l’avrebbe sentita. Infondo era un mezzo-demone e così fu. Inuyasha si bloccò e senza voltare il corpo girò solo il capo per incenerirla con lo sguardo. Lei gli rispose con un sorriso compiaciuto poi girò i tacchi e se ne andò.
 
{….}
 
 
Grazie a tutti quelli che seguono questa fan e che mi rendono sempre felicissima con le loro recensioni bellissime!
Ora vi ringrazio per bene, uno ad uno ^____^
 
-Eien91Yurei: dolce eien le tue recensioni sono uno spasso, mi piace sempre leggere con quanto entusiasmo segui questa fan! Spero ti sia piaciuto questo capitolo!Grazie mille 1 bacione
 
-Seirin88: cara seirin, sono contenta che ti piaccia come sto sviluppando i personaggi, ma sappi che il bello deve ancora venire!!...Fammi sapere se ti è piaciuto anche questo cap! Alla prossima, un abbraccio ^_^
 
-Pexima: ehi crazy pex hai definito questo capitolo hmm…aspetta che è un po’ difficile da scrivere..ecco: supercalifragilistichespiralidoso!!!!! ma che ficataaaaaa!!!...adoro le tue recensioni, mi fanno troppo ridere e le rileggo sempre con piacere! Allora, che ne pensi di questo capitolo? Un bacione ^__^
-Alys93: ormai cara alys ho esaurito le parole per elogiare i tuoi “papiri-recensioni”, sono sempre spassosissimi e mi fai davvero ridere e divertire! E poi mi dai una grandissima soddisfazione, ti piace sempre così tanto quello che scrivo che mi rendi davvero orgogliosa e imbarazzata al contempo per tutti i complimenti! Spero che continuerai a seguirmi!!1 bacio grande! ^__^
 
-Boby: cara boby hai centrato in pieno ciò che volevo trasparisse riguardo i rapporti tra Inuysha/Miroku e Inuyasha/Sesshomaru!! Sono contenta che sia arrivato proprio ciò che speravo! Eh già, Rin NON è per niente la bambina alla quale tutti siamo abituati…spero che ti piaccia questa scelta! E poi…grazie mille, davvero, per tutti i complimenti! Fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo, ok? Un bacione ^_^
 
-Rossanandaipensaciunpotu: cara rossana, sono contenta che ti sia divertita con la scena di Miroku e del fiocco, e sono anche felice che ti piaccia questa Rin, io la trovo magnetica! Era da un po’ che mi frullava in testa una Rin glaciale e astuta tanto quanto Sesshomaru, e poi sono d’accordo con te: acanto ad uno come lui, una ragazza ingenua non potrebbe sopravvivere!...Per quanto riguarda Kagome e Bankotsu…beh…ce ne saranno delle belle! Te lo assicuro! Fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo, ok?? Un abbraccio!! ^__^
 
-Ran Ugajin92: grazie mille cara Ran (abbrevio, va bene?) per aver usato il termine “genialata”, mi rende davvero felice! Hmmm…per sapere qual cosina su Rin e Sesshomaru bisogna attendere un pochino, ma l’arcano verrà svelato! Grazie per i complimenti, grazie mille! Piaciuto questo capitolo? Alla prossima! ^__^
 
-Titty1194: grazie mill per il commento Titty! Sono contenta ti piaccia questa fan e spero continuerai a seguirmi! Che ne pensi di questo capitolo? Piaciuto? Un bacione ^_^
 
-Yangrine: carissima, ricevere una statua da te è davvero il massimo!! Mi commuovo, sai ç_ç ?? Sono stra-felice che ti sia piaciuta la scena di Miroku e del fiocco! Non preoccuparti della recensione, anche se breve è sempre un piacere leggere cosa ne pensi, e se non dovessi lasciarla non fa nulla, ti ringrazio anche se leggi solamente!
Però, ammetto ( ^//^ ) che aspetto sempre con impazienza le tue recensioni, perciò anche una riga, mi fa sempre piacere! Un bacio, alla prossima!
 
 
Buon Tutto a Tutti!!!
(Ma che frase è??...Non lo so, ma incarna alla perfezione ciò che voglio augurare a tutti!!)
Beh, ora vi saluto, vi mando un abbraccio e vi do appuntamento al prossimo capitolo!
XOXO, YulingHan ^______________^

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Capitolo 7
*** Inversione di Fortuna ***


Cap. 7
 
 
Buongiorno Tokyo, qui è la vostra Gossip Girl dagli occhi a mandorla che vi parla. La vostra sola ed unica fonte di notizie sulle vite scandalose dell’elite di Shirogane.
Cosa c’è oggi sulla mia Home Page?
15 settembre: mettete nel cassetto i vostri bei costumi succinti e tirate fuori le divise!
Il ritorno a scuola non è mai troppo piacevole, si sa, ma allora perché K. sprizza gioia da tutti i pori??
Gira voce che abbia pranzato al Five Stars in compagnia del bel doppia B.
Come si dice, ”se son rose fioriranno”…ops! Credo che in questo caso dovremmo dire RI-fioriranno!
XOXO, Gossip Girl

 
 
 
 
“Come mai quel sorriso ebete?”
Indagò Sango dandole un colpetto con il gomito.
Sapeva perfettamente perché, o meglio lo immaginava, visto che Rin il giorno prima le aveva impedito di pranzare al Five Stars e quindi proibito di spiare innocentemente l’amica.
“Hai letto la mia mail ieri…”, osservò Kagome fingendosi dissentita, “Non ti dirò nulla!”
Ma il broncio scomparve presto, come d’incanto.
Sorrise.
Sorrise felice.
Si, felice!
Non si sentiva così da molto tempo e non avrebbe permesso a niente e nessuno di rovinarle quella splendida giornata. Bankotsu era stato così dolce con lei che doveva trattenersi dal sospirare ogni volta che il pensiero volava alle splendide ore passate con lui.
Appena arrivata al ristorante lo aveva trovato ad attenderla al bar, jeans, mocassini e camicia bianca poco aperta. Come piaceva a lei.
Appena lo aveva visto le era mancato il fiato e non aveva evitato di maledirsi per lo scarso autocontrollo che a malapena riusciva ad esercitare su se stessa.
Avevano bevuto un ottimo cocktail come aperitivo ed una volta entrati nell’ala ristorante si era emozionata trovando un bocciolo di rosa bianca poggiato sul tavolo con un biglietto che recitava “Un fiore per il mio fiore”.
A quel punto aveva deciso di regalare un giorno di ferie all’autocontrollo.
“Dai Kagome!”
Cantilenò Sango, dondolando appesa al suo braccio, mentre la fissava implorante.
“Ok, hai vinto”, rise, “Ma non starmi così appiccicata!”
Si liberò dalla stretta dell’amica e sfogliò l’agenda Louis Vouitton che fungeva da diario per scorrere una pagina con il dito.
“Dunque…dopo l’assemblea abbiamo storia europea e…letteratura”.
Osservò seria puntando la sua scrittura. Sango annuì. L’ora di letteratura era decisamente soporifera, nessuna delle due per quanto si sforzasse era mai riuscita a seguire la spiegazione per più di dieci minuti.
Era l’ora che dedicavano al ripasso di altre materie, al disegno di improbabili baffi sui visi delle altre compagne di corso e ovviamente alle chiacchiere.
Quello era il segnale. Le avrebbe raccontato tutto durante quell’ora.
“Afferrato”
Affermò Sango con convinzione, complice, quasi dovessero buttare giù un piano di guerra.
“Che confabulate?”
Si voltarono insieme, prese alla sprovvista.
“Rin!”
L’ultima arrivata sorrise dolce alle sue amiche, poi con aria maliziosa puntò l’indice a mezz’aria indicando così il suono della campanella che ricordava a tutti di entrare.
“Andiamo, anche quest’anno la scuola deve essere nostra!”
 
§§§§§§§
 
“Questa divisa fa schifo!”
Blaterò Jakotsu seduto nella sala delle assemblee mentre cercava di sistemarsi la giacca.
“Questo blazer fa difetto: quando mi siedo cade malissimo!”
Incurante degli sguardi della sala gremita lo strambo Banryu continuava a dimenarsi. Infondo lui faceva parte dell’elite nell’elite.
Proprio così.
Elite nell’elite.
Il Sengoku era un istituto privato davvero esclusivo che prometteva l’accesso alle università più prestigiose, tra le quali la Sengoku University, e solo i genitori con un reddito annuo pesantemente cospicuo potevano permettere ai propri figli di frequentarlo.
Ma i Taisho, i Banryu e i Kazaana erano i pargoli più ricchi di tutta la scuola. Ovviamente escludendole pargole.
Occupavano il vertice nella piramide di quella che si poteva definire una sorta di aristocrazia moderna.
“Non preoccuparti, basterà farla riprendere da un sarto”, lo tranquillizzò Miroku, “Se vuoi ti mando il mio”
Jakotsu guardò piccato l’amico sedutogli accanto, lui aveva il suo sarto! Tuttavia non si capacitava all’idea di dover indossare per quasi tutta la giornata quel vestito così orrendo. Continuò ad agitarsi, mentre tentava di volgere il collo ad un’angolazione impossibile per guardarsi meglio.
“Ma non è giusto”, piagnucolò sporgendosi oltre Miroku, “Guarda ad Inuyasha come sta bene!”
Il minore dei Taisho, seduto malamente, con aria annoiata sorrise sfacciato.
“A me sta bene tutto, non prendermi come esempio”
E sbadigliò.
“Sei uno stronzo!”
Sputò Jakotsu, fulminandolo con lo sguardo, anche se poco dopo ridevano tutti e tre.
La sala delle assemblee era enorme, con colonne in stile occidentale, vetrate alte che permettevano alla luce di entrare senza essere accecante, quadri dalle cornici sfarzose appesi alle pareti, sedie coperte da velluto rosso ed un palco con ampie scalinate ai lati.
Al centro della sala correva un tappeto rosso per permettere di camminare agevolmente e per dividere la parte destra, dove si sarebbero seduti gli studenti, da quella sinistra che avrebbe ospitato le studentesse.
E proprio dall’ala sinistra si sentì un brusio di voci, quasi urli soffocati al passaggio di qualcuno.
“E’ arrivato Bankotsu”
Sentenziò Inuyasha, quindi si girarono.
“Buongiorno!”
Dichiarò sorridendo. La pelle scura metteva in risalto i denti perfetti e bianchissimi, inoltre la divisa stava divinamente anche a lui, mettendone in risalto le spalle larghe ed il portamento fiero.
“Quest’anno siamo di rosso?”
Chiese Miroku riferendosi alla sciarpa che Bankotsu indossava; era semplicemente poggiata sul collo e lasciata cadere morbida sul torace.
Era ormai una tradizione.
Ogni anno Bankotsu sceglieva una sciarpa che sarebbe stata il suo simbolo di riconoscimento. Ed ogni anno cambiava tinta.
“E’ il colore dell’amore!”
Dichiarò sorridendo, fiero del nuovo indumento.
“E poi ho fatto ricamare le mie iniziali con del filo dorato”
Prese il lembo del cachemire e le indicò con l’indice. Subito Jakotsu le osservò con fare attento e Miroku si complimentò.
“Ma non è un po’ caldo, ancora, per indossarla?”
Domandò Jakotsu e suo cugino fece spallucce.
“Doppia B….interessante”
Sesshomaru si era materializzato accanto a loro. Solo Inuyasha si era accorto della sua presenza e l’aveva visto arrivare.
“Quindi sarebbero le iniziali del tuo nome”
Bankotsu annuì, mentre il maggiore dei Taisho carezzava la sciarpa.
“Cachemire rosso, ricamo dorato e B., B. che sta per…due volte baka!”
Disse impassibile.
“Cosa?”
Ciarlò contrariato il bel Banryu.
“Significa che sei doppiamente scemo!”
Inuyasha scoppiò in una sonora risata.
Sosshomaru continuò imperterrito.
“Beh prenditela con Gossip Girl, è lei la prima a chiamarti doppia B.!”
E a quel punto nemmeno Miroku e Jakotsu riuscirono a trattenere le risa.

§§§§§§§§
 
Aveva deciso all’ultimo di andare a ricontrollare il trucco in bagno, era una perfezionista dopotutto. E quella mattina doveva essere perfetta. Le due amiche le avrebbero occupato una poltrona accanto a loro. Si riflesse nello specchio, controllando puntigliosamente il volto dai bei lineamenti. Si vedeva radiosa e lo era davvero. Regalò alle labbra un nuovo strato di lucido rosa Chanel, tirato fuori dalla borsa di Valentino, e ravviò i capelli.
“Perfetto!”
Constatò orgogliosa.
Guardò l’orologio, era in tempo.
Uscì dal bagno. Camminava sicura e svelta tra i corridoi di quella scuola che oramai conosceva meglio del proprio attico. Il bianco levigato dei muri le piaceva, regalava un senso i pulito e permetteva meglio alla luce di illuminare il lungo ambiente. Osservò con la coda dell’occhio la bacheca intarsiata che ospitava le foto degli ex-alunni, divenuti ormai personaggi di spicco sociale, distintisi nei più disparati settori per qualità, prestigio e quant’altro. Sorrise, sicura che tra loro ci sarebbe stata anche lei e si perse in voli di fantasia nei quali, bellissima, saliva su un palco e riceveva un prestigioso riconoscimento mentre la platea in piedi le regalava clorosi applausi.
SBAM!
Cadde a terra e imprecò.
“Higurashi guarda dove metti i piedi”
Alzò lo sguardo, indignata. Quella era la sua scuola e nessuno si era mai permesso di riprenderla. Quantomeno chiunque con un po’ di sale in zucca le avrebbe chiesto scusa e le avrebbe teso gentilmente la mano. Ma no! Sarebbe stata una giornata fantastica se non fosse inciampata girando l’angolo e finendo addosso a Taisho.
Lo fissò di sbieco mentre si rimetteva in piedi.
“Tu…”
Quasi lo minacciò.
Inuyasha alzò un sopracciglio regalandole un’occhiata divertita e altezzosa mentre faceva inarcare le labbra in un sorriso sarcastico.
“Come chiamerai il tuo locale, tutti giù per terra?”
La canzonò.
Kagome rossa in volto per la rabbia lo fulminò ma lui ridendo la superò come niente fosse, ciondolando via con una mano in tasca e l’altra alzata a salutarla.
Si sistemò la gonna ed aggiustò il cerchietto in tinta con la divisa, ma non gliel’avrebbe data vinta.
“Pensa al tuo locale, stupido cane”
Digrignò seguendolo con gli occhi, sicura che l’avrebbe sentita. Infondo era un mezzo-demone e così fu. Inuyasha si bloccò e senza voltare il corpo girò solo il capo per incenerirla con lo sguardo. Lei gli rispose con un sorriso sfacciatamente compiaciuto poi girò i tacchi e se ne andò.
Nessuno le avrebbe rovinato la giornata, tantomeno quello stronzo di Taisho.
Per fortuna ad attenderla nella sala delle assemblee ci sarebbe stato lui. Quel pensiero le fece tornare immediatamente il buonumore.
 
§§§§§§§
 
Picchiettò con l’indice la spalla della ragazza disgraziatamente seduta in prima fila a quello che aveva deciso sarebbe stato il suo posto.
“Si?”
Rispose tranquilla e ignara quella ma quando vide la compagna di scuola in piedi dietro di lei, rabbrividì.
“Alzati!”
Poi quasi incitasse una cameriera a darsi da fare, battè i piccoli palmi delle mani in modo veloce.
“Su, su! Non ho tempo da perdere”
La povera ragazza raccolse la sua borsa e se ne andò in fretta.
Rin a quel punto sospirò sonoramente e sortì l’effetto desiderato: altre due ragazze sedute si girarono a fissarla stupite.
“Che avete, siete cieche? Siamo tre e ci servono tre poltrone!”
Incrociò le braccia al petto battendo con l’indice l’avambraccio, quasi ci stessero mettendo una vita.
“Veramente siamo due”
Sussurrò Sango, ma l’amica incurante si preoccupava solo che quelle stupide si andassero a cercare un altro posto, ed in fretta!
Quindi finalmente si sedette, seguita da una sola delle sue amiche.
“Ma quanto ci mette Kagome?”
Sango si guardò intorno e indicò con un cenno Kagome che si era portata davanti a Bankotsu. Lo videro darle un caldo bacio sulla guancia, mentre lei sembrava godere degli sguardi invidiosi di tutta l’ala sinistra della sala.
“Buongiorno signore”
Miroku coraggiosamente si era portato innanzi le due.
Rin lo fissò come qualcosa d’imprevisto, un insetto indesiderato sul televisore o un moschino annegato nel flute che si sta per bere.
“E’ un piacere anche per me...”
Ironizzò il ragazzo quando realizzò che non avrebbe ricevuto risposta.
“Vattene Kazaana”
Esordì Sango brutalmente, al che Miroku si sedette accanto a lei e le prese le mani.
“Esci con me”
“Non ti è bastata la lezione?”
“Ti prego Sango”
“Non se ne parla!”
Rin non aveva alcuna intenzione di stare a sentire, perciò vagò con lo sguardo in cerca del nulla ma i suoi occhi incontrarono quelli gelidi di Sesshomaru, quasi l’avesse chiamata col pensiero.
Non seppe perché ma d’istinto si sollevò e dopo qualche passo si trovò di fronte a lui.
“Tanaka”
Fece lui a mo di saluto.
“Taisho”
Rispose cortese lei.
“Ho saputo che farai tu il discorso”
“Non più”, si passò una mano tra i capelli lucenti, “Ho ceduto l’onore a Kagome, è sicuramente più entusiasta di me”
Si voltarono entrambi ad osservarla parlare con Bankotsu.
“Un gesto nobile”
Rin sorrise.
“Affatto. Quando io lo farò l’anno prossimo sarò molto più contenta di lei ora”
Sesshomaru alzò un sopracciglio
“Immagino debba chiederti per quale motivo”
La assecondò lui.
“Oh, mi pare ovvio. L’anno prossimo tu, Taisho, sarai fuori dalle mura del Sengoku”, fece con la mano per contare, “Se non sbaglio quest’anno ti diplomi!”
Era sempre una gioia per lei regalargli quegli affondi.
Lui si alzò in piedi, sovrastandola ma non impaurendola.
Era forse l’unica ragazza a non esserne intimorita.
E sicuramente l’unica a tenergli testa.
“Allora goditi l’anno prossimo Tanaka, perché quando uscirai di qui non avrai pace. E’ una promessa.”
 
§§§§§§§
 
Si dice che gli opposti si attraggano.
Io preferisco il detto che recita: ciò che odiamo è ciò di cui non possiamo fare a meno.
Non credete?!

 
§§§§§§§
 
Hotel Four Seasons. Ore 17.30. Sala Bar.
Inuyasha stava seduto comodamente davanti uno dei tavoli del suo albergo, di fronte a se aveva diverse carte, sparpagliate sul tavolo di cristallo.
Un cameriere giunse professionale con una bottiglia d’acqua provvista di bicchiere.
“Come ordinato, Signor Taisho”
Il ragazzo fece appena un cenno con il capo e quello si dileguò. Si soffermò ad analizzare due fogli con particolare interesse quando venne interrotto dall’arrivo del suo storico amico.
“Ehi che fai?”
“Non è il momento Miroku”
“Non è così che si risponde al tuo futuro legale, amico mio”
Quello abituato ai modi gentili dell’amico prese posto di fronte a lui ed ordinò un semplice caffè.
Poi senza dire nulla afferrò una delle carte sparse sul tavolo e lesse. Si rese conto che riguardavano le faccende burocratiche, legali e quant’altro, necessarie all’apertura di un locale.
“L’hai presa davvero sul serio”
Constatò Miroku serio.
“Mi sembra ovvio”
Rispose Inuyasha versandosi dell’acqua nel bicchiere.
“Non posso fallire”
L’amico lo vide troppo serio. Sapeva cosa gli aveva proposto il signor Taisho, tuttavia lo vedeva troppo preso da quella faccenda. Che fosse…
“Hai paura di Higurashi forse?”
Azzardò e fece cadere nel caffè appena portato una zolletta di zucchero.
Inuyasha si accomodò sulla poltrona e scoppiò in una sonora risata.
“Me lo stai chiedendo davvero?”
“Si”
Confessò come nulla fosse e girò il liquido nero col cucchiaino d’argento.
“Certo che non ho paura di Higurashi, mi sto solo informando, ed ho già in mente qualcosa”
Miroku alzò un sopracciglio.
“Intendi dirmelo?”
“Oh ti piacerà”, disse con soddisfazione.
Giunse le mani in grembo e puntò gli occhi d’ambra in quelli cobalto di Miroku. “Immagina un luogo dove all’entrata ci si spoglia di ogni preconcetto. Un luogo dove divertirsi, un luogo di eccessi, di estasi privo di alcuna proibizione.”
Gli scintillarono gli occhi.
“Un luogo dove chiunque, per una serata, possa essere Inuyasha Taisho”
 
§§§§§§§
 
Palazzo Tanaka. Ore 18.00.
“Miss Rin”
La signora Tanaka era da sempre fissata con l’etichetta ed aveva imposto alle cameriere di chiamare sua figlia con l’appellativo di miss, come le giovani aristocratiche inglesi.
Rin, immersa nella lettura di un classico nella sala biblioteca, alzò semplicemente il volto dalle pagine ed aspettò che quella continuasse.
“Il signore e la signora desiderano la sua presenza nella sala grande. Mi hanno detto di informarla che a breve sarà servito un aperitivo per accogliere la visita della famiglia Tama”
Senza degnarla di sguardo, Rin si alzò e con passo deciso entrò nell’ascensore per recarsi dai suoi genitori.
Una volta chiuse le porte, si lasciò cadere sulla parete lucida.
“Un altro incontro d’affari…non ne posso più”
Sospirò.
Ma quando il tintinnio l’avvisò di essere giunta a destinazione drizzò la schiena e ne uscì fiera e sicura.
 
§§§§§§§
 
La coda che raccoglieva i capelli bellissimi lasciava scoperti  i bei tratti mascolini del viso. Il corpo alto e slanciato si muoveva sicuro e tranquillo. Salutò cordialmente il custode dell’appartamento e prese veloce l’ascensore. La prima che avrebbe salutato, ora che era tornato a casa, sarebbe stata lei.
Salì nell’appartamento dal quale era stato via troppo tempo ma anziché entrare facendo chiasso cercò di non fare assolutamente rumore, voleva fare una sorpresa a tutti. Camminò piano, quando si accorse che i suoi genitori stavano discutendo animatamente. Si poggiò alla parete per ascoltare.
“…non c’è altra soluzione cara”
“…non ci posso credere…”
Il ragazzo sentì la voce della madre farsi pesantemente addolorata.
“Vogliono assorbire le nostre industrie e l’unico modo per impedirlo è…”
“Quale, sacrificare il futuro di Sango forse?”
Concluse con rabbia la frase di suo marito.
Ma cosa c’entrava Sango in tutto ciò. Il ragazzo continuò ad origliare.
“Preferisci forse che i tuoi figli vivano in miseria?”
“No…io…voglio che lei si sposi per amore e non per salvare il nostro patrimonio”
Ora aveva afferrato la situazione. Doveva solo capire chi c’era dietro tutto questo.
“Affidiamoci ai Kazaana, sono i migliori legali del Giappone, no?”
“Ho paura che non servirà a molto, cara…”
E li sentì camminare nella sua direzione. Scattò veloce verso l’ascensore e fece finta di uscire proprio in quel momento.
“Mamma, papà!”
Vide i loro visi preoccupati ma fece finta di nulla.
“Kohaku, tesoro!”
Lo abbracciò la mamma.
“Bentornato Kohaku”
“Ti sei divertito ad Okinawa con Sota?”
“Alla grande!”, cercò di essere disinvolto, “Vado a salutare Sango”
Notò un velo malinconico sui loro volti.
Bussò alla porta della sorella ed aprì senza ricevere il permesso di farlo.
“Kohaku!”
Gli balzò al collo lei, felice.
“Ehi, ehi, piano!”
Sorrise abbracciandola. Doveva fare qualcosa.
“Quando sei tornato?”
“Ora, e prometto di farti divertire stasera, ma prima fammi fare una doccia”
Lei lo abbracciò di nuovo per poi lasciarlo andare.
“A dopo!”
Il ragazzo si chiuse nella propria camera, si cambiò velocemente ed uscì di casa.
Estrasse il cellulare dalla tasca, digitò un numero ed attese.
“Ehi Kohaku, bentornato!”
“Grazie, dove sei?”
“Al Four Sesons, con Inuyasha”
“Bene, aspettami, due minuti e sono da te”
 Entrò nella limousine che lo attendeva, si accomodò e si accese una sigaretta.
“Al Four Seasons”
 
§§§§§§§
 
Oh-oh, sembra che ci sia una tempesta all’orizzonte.
Povera S.
Sarà l’agnellino sacrificale di casa Hirai o il libertino di Shirogane saprà trasformarsi in un eroe senza macchia e senza paura?
XoXo, Gossip Girl

 
§§§§§§§
 
 
 
 
 
 
Ok, al solito devo scusarmi per il ritardo, ma vi giuro che ho avuto un attimo in cui non avevo pensieri in testa, non sapevo proprio cosa scrivere ed anche se il capitolo era quasi finito non mi convinceva…poi l’illuminazione: le due scene finali, la prima a casa di Rin e la econda il ritorno di Kohaku!!! Per fortuna, momento passato!
Grazie mille, sempre, sempre, sempre a tutti coloro che recensiscono, a chi legge solamente, a chi da uno sguardo, insomma, grazie a tutti!
 
Ps: è ufficiale, la scena di Inuyasha nudo e Sesshomaru che gli porta il caffè, ha riscosso un grandissimo successo!ahahah….chissà perché…^__^
Eppure, la mia scena preferita è quella di Rin in terrazza, con Kaede…vorrei tanto essere come lei in questa fan!! Vabbè, basta con il delirio…^_^
 
Ringrazio:
 
-Seirin88: già, già, cara seirin, il bello deve ancora venire, ma la storia l’ho resa –spero- già abbastanza ingarbugliata fino ad ora! Quindi anche se Kikyo è impegnata, non mancheranno di certo i colpi di scena!
Grazie mille per la recensione, aspetto di sapere cosa ne pensi di questo capitolo!
Un bacione
 
-Ran Ugajiin92: tranquilla Ran, le cose tra Sesshomaru e Rin si svilupperanno, non preoccuparti! A dire il vero piace molto anche a me questa Rin! Grazie mille dei complimenti, è sempre bello riceverne! Al prossimo capitolo!
 
-Boby: dunque innanzi tutto grazie per i complimenti al modo di scrivere (yulinghan che si gongola nei complimenti!!)…poi, hai centrato proprio in pieno il punto: i capitoli di transizione servono, ma sembra che la storia non vada avanti, giustissimo! Sono felice che ti sia piaciuta la scena di Inuyasha nudo e Sesshomaru con il caffè, non sei l’unica, sai? Ahahah…ok la pianto! Un bacione, grazie della recensione, aspetto di sapere cosa ne pensi di questo capitolo!
 
-Titty1194: ohi Titty, perdona di nuovo il ritardo, ma ho spiegato sopra il motivo…se non sono convinta, non pubblico!...cmq spero di essermi fatta perdonare, in questo capitolo succedono molte cose! Che ne pensi? Un abbraccio, alla prossima!
 
-KiraKira90: ciao Kira, hai ragione, quella frase dovevo inserirla in rosso…mea culpa! Ti do ragione anche per i piccoli errori, il fatto è che quando rileggi tante volte ormai impari quasi a memoria e non vedi più nulla…spero di non averne fatti molti! Piaciuto questo capitolo? Grazie per la recensione, un bacione
 
-Alys93: eccoci, dolce Alys!! Ammetto di aver finito le parole per ringraziarti, sei sempre troppo buona, gentile,  complimentosa con me!! Che bello ^__^ !! Oh, anche a te è piaciuta la scena di inu nudo e sessho che gli porta il caffè? Devo dire che ha riscosso molto successo! Fammi sapere se ti è piaciuto anche queso cap, un bacio alys!
Ps. Kikyo è Lady K. perché se l’avessi chiamata solo K. si sarebbe confusa con Kagome!...inoltre l’ho fatta di classe ed elegante, perciò l’appellativo lady ci sta tutto! Spero di essere stata esaustiva!Baci
 
-Rossanadaipensaciunpotu: Rossy-chan, le tue recensioni mi riempiono sempre di gioia!!...wow anche a te è piaciuta la scena di inu nudo e sessho che gli porta il caffè…siete tantissime ad adorare questa scena…chissà perché U_U ?? hahahahah…
Per quanto riguarda la questione Inuyasha-Kagome-Bankotsu…non anticipo nulla!!!
Grazie di tutto Rossy, fammi sapere cosa ne peni di questo capitolo, un bacione!
 
-Yangrine: eccoci a noi, cara la mia terribile critica!! Scherzo, come sempre –ripeto-, è un onore ricevere recensioni da te, è bello leggere analisi dettagliate e quant’altro, quindi…iniziamo! Dunque per la frase che hai corretto devo ammettere che mi ha dato non pochi gratta capi…Non sapevo come gestirla e sono stata indecisa fino all’ultimo tra :  “che sia stata”, e , “se è stata”…però ammetto che in entrambi i modi mi suonava piuttosto cacofonica…
Poi: ammetto di essere presissima da questa Rin, mi piace troppo scrivere i lei e del suo carattere così forte. Mi è piaciuto un sacco scrivere la scena con Kaede, che sono contenta tu abbia apprezzato!
Felice di averti colpito con la scena di Kikyo e Naraku…ne sono orgogliosa! Ricordo ancora una delle prime recensioni ricevute da te (ne il demone della lussuria) dove mi consigliavi di leggere una fan che ti veva colpito per l’olfatto. La lessi e ne rimasi colpita anche io…perciò sentirmi dire che la scena ti ha colpito a tal punto da coinvolgere i tuoi sensi, beh, non ha prezzo!!
Aspetto responsi su questo capitolo, ok?...Un abbraccio cara!
Ps. Visto che amo come recensisci, in modo nudo e crudo, mi piacerebbe sapere cosa ne pensi della mia nuova fan “L’amore è un demone”…sempre tempo permettendo!
Alla Prossima!

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