Alla mia Amata

di Miss Writer
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Alla mia Amata ***
Capitolo 2: *** Un pomeriggio Speciale ***



Capitolo 1
*** Alla mia Amata ***


 

Alla Mia Amata

Mentre sono rinchiusa tra queste quattro pareti, il mio pensiero giunge comunque fino a Te. Penso a cosa tu stia facendo.

Guardò l'ora e so che sei ancora a lavoro in quel lurido posto pieno di arrapati che ti guardano con la bava alla bocca mentre passi nelle vicinanze;

il mio cuore perde un battito pensando che un giorno potrebbe succederti qualcosa di brutto.

Non riesco a non rabbrividire al solo pensiero di perderti, infatti una lacrima solitaria si fa strada sulla mia guancia sinistra e tenta di atterrare sul foglio bianco che giace sotto il mio gomito, ma per fortuna riesco a bloccarla appena in tempo.

Scaccio via quei brutti pensieri per concentrarmi sulla lezione quando proprio la voce del professore mi giunge alle orecchie: “Signorina se ha bisogno di uscire lo faccia senza problemi.”. Allora approfitto dell'occasione offertami, afferro lo spray per l'asma come scusa ed esco dalla classe.

Arrivata in bagno entro nella prima cabina libera e mi siedo qualche minuto, poi mi dirigo verso il lavello, mi lavo la faccia e dato che ci sono mi faccio lo spray per evitare eventuali attacchi d'asma.

Non ancora pronta a rientrare decido di rimanere qui un altro po', quando avverto una mano sulla mia spalla... “Va tutto bene Tesoro?” È Suna, la mia migliore amica, oserei dire che per me è come una sorella. “Certo!” dico per non farla preoccupare. “Stavi pensando alla tua dolce metà, non è vero?”, annuisco e appoggio la testa sulla sua spalla per cercare conforto. Ogni volta che mi sento triste lei lo sa! È incredibile! Poi mi dice: “Non devi preoccuparti. È forte. E sa badare a se stessa. Vedrai che appena vi vedrete ti sentirai molto meglio.”, “Lo so, non vedo l'ora!”. Mi è ritornato il buon umore, e una riflessione inaspettata di Suna mi coglie di sorpresa: “Siete due delle persone più importanti della mia vita, e vedervi tristi mi uccide. Sappi che per voi ci sarò sempre!”, conclude il tutto con un sorriso disarmante.

L'abbraccio con tutto l'affetto che ho e lei ricambia con una battuta: “Ora torniamo in classe prima che ci diano per disperse!!” E a braccetto andiamo verso l'aula. “Tutto a posto Signorina?”, “Certo Signor Professore.” Rispondo.

Le lezioni continuano tranquille, con qualche sguardo d'intesa tra me e la mia amica, e in una di queste mi viene l'ispirazione per qualche riga dedicata alla persona che amo:

' Alla mia Amata che adesso è troppo lontana, alla mia Amata che riempie le mie giornate di amore incondizionato, alla mia Amata che mi protegge dalle mie paure. Alla mia Amate che amo più della mia stessa vita. '

 

Finalmente le lezioni finiscono e torno a casa in compagnia di mia 'sorella' che mi da appuntamento come sempre a questo pomeriggio.

Inserisco le chiavi nella serratura ed entro nell'appartamento richiudendo la porta, mentre mi viene un infarto! Due braccia forti mi cingono la vita e due labbra percorrono la superficie prima della mia spalla, poi del mio collo e infine della mia guancia. Un profumo familiare mi inonda le narici...

Sorpresa!”, dice una voce seducente, una voce che amo.

Che ci fai già qui?”, “Che c'è, non sei contenta di vedermi??”, e un finto broncio si fa strada sul suo viso.

Mi manca il fiato. I tuoi smeraldi mi catturano, così come i raggi del Sole catturano i tuoi biondi e corti capelli.

In un istante mi approprio delle tue labbra in un bacio impregnato del mio amore per te.

Bentornata” ti dico, e tu in un sorriso “Grazie!”.

Ti amo Ruka”, “Anche io ti amo Michi”. 

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Capitolo 2
*** Un pomeriggio Speciale ***


 

Un pomeriggio Speciale

È strano essere a casa a quest'ora, penso mentre la mia ragazza mi trascina in cucina. Ieri stavo allenando quei soldatini di piombo che mi ha affibbiato mio padre.. Quello che pretende di essere mio padre, ma che in realtà non lo è. Quando ha saputo che stavo frequentando 'qualcuno' si è presentato a casa mia è si è messo a fare ricatti: “O vai a lavorare per tuo zio, oppure vieni in Alaska a lavorare per me, se vuoi stare ancora con quella.”

Mi disse quel giorno. Dio, non gli ho spaccato la faccia solo perché la mia compagna era lì e non volevo assistesse a quel massacro.

Perciò per non rischiare che 'quello' le facesse del male ho accettato di lavorare per quel Santo di mio zio, anche se non è il massimo. Almeno però non devo stare troppo lontano da Lei, e questo mi basta.

Non ho tracciato un ritratto piacevole della figura di... non ce la faccio proprio a definirlo padre! Se vi interessa, magari uno di questi giorni vi racconterò di lui, ma adesso basta con questa digressione e torniamo a noi.

Una voce arriva a strapparmi via dai miei pensieri: “Hey amore, che c'è? Va tutto bene?”, devo ammettere che quando è preoccupata assume un'aria davvero irresistibile.. “Certo amore, scusa ero sovrappensiero ma è tutto a posto!”, “Che cosa vuoi per pranzo?”.. Si lo so, lo so.. Sono a casa da prima di lei eppure la lascio cucinare.. È che io sono una frana in cucina e non voglio di certo avvelenarla! “Qualcosa di veloce, perché dopo voglio farti una sorpresa”, “Non ti smentisci mai amore”, dice con sguardo malizioso.. Ok, sto per svenire.. Ma quant'è bella?!? Uff, respira, respira.

 Allora ti preparo una bella insalata di riso proprio come piace a te”, “Perfetto! Allora per ingannare l'attesa vado a rompere le scatole alla nostra affascinante vicina. Chiamami quando è pronto”, le dico facendo l'occhiolino e uscendo dall'appartamento, raggiungendo quello di Sets.

 Toc, toc”.. “Fantasia ammirevole! Degna di un bambino dell'asilo” mi apostrofa dopo aver aperto la porta. “E io che pensavo mi stessi per fare un complimento dolcezza”, dico alla mia amica mentre entro. “Chiamami ancora così e più di un complimento lo farò a me quando ti avrò ridotto in poltiglia!”, Wow.. Certo che quando ci si mette è brutale! “Ok, scusa.”, “Oggi che non sei a lavoro come trascorrerai il pomeriggio?”, “Sono qui proprio per questo, dato che voglio portare la mia Amata in un bel posto.. Mi chiedevo se..”, “Sputa il rospo!”, “Se mi puoi prestare la tua macchina..”. “Dammi una buona ragione per farlo.”, “Beh lo sai che ha paura di andare in moto, e non voglio che mi muoia mentre cerco di fare qualcosa di romantico per lei.”

 Mi hai convinta! Ma lo faccio solo per quella Santa della tua ragazza”,

 Grazie, Sets!! Sei grande.”, “Sparisci”, mi fa con finta aria scocciata.

È vero, ci prendiamo in giro sempre, ma le voglio comunque un bene dell'anima perché mi è sempre stata vicina.

Torno a casa e trovo la tavola imbandita. “Mmh, che meraviglia”, “Ma tesoro, è una semplice insalata di riso..”, “Si ma io non mi riferivo all'insalata.. Mi riferivo alla cuoca!!”, e attirandola a me mi impadronisco delle sue labbra.

 Non cambi mai eh?!”, mi sussurra quando ci separiamo.. “Perché, dovrei?”, “No!”.

Appena finiamo di pranzare sparecchio alla velocità della luce e la prendo in braccio.. “Ma che fai?”, mi chiede. “Ho voglia di coccolarti, prima della sorpresa”, “Sono molto curiosa”, “Allora preparati che usciamo”, neanche il tempo di finire che aveva già indossato la giacca. “Sono pronta!” “Dov'è tutta questa velocità quando ti prepari per andare a lezione?” E lei mi risponde con una linguaccia. “Aspetta, ma come ci andiamo?” “Con queste”, dico mostrandole le chiavi della Ferrari. “Suna ti ha dato le chiavi della sua macchina??”, “La ringrazi dopo, ora si parte!”..

Non immaginate nemmeno quanto tempo ci ho messo per trovare un posto del genere, sapete la mia ragazza ama il mare, e per fare ciò che voglio fare ho cercato un posto dove si vedesse perfettamente il mare, un posto con una vista mozzafiato, e dopo tanti tentativi l'ho trovato!

 Mia cara signorina, prima di partire le devo mettere questa”, “Una benda? Mi vuoi tenere proprio allo scuro!”, “Certo, dev'essere una sorpresa indimenticabile.”

Circa venti minuti dopo arriviamo nel posto. Prima di toglierle la benda dagli occhi, tolgo dal cofano della macchina pennelli, colori, treppiede e tela e li piazzo a pochi metri da un masso, e dietro di loro metto uno sgabello sul quale la faccio accomodare. “Pronta per la sorpresa?” “Sì!”, “Bene.”, le tolgo dolcemente la benda... “Eccola”, “Oh mio Dio, ma è un paesaggio strepitoso, amore, è hai già sistemato tutto, perché sapevi che lo avrei immortalato in un dipinto”, “Ci speravo solo tanto, ma non è solo questa la sorpresa. Ce ne sono altre due..” “Davvero?”, “Sì, una te la farò più tardi, l'altra beh, ho deciso di posare per te..”, “Tu, posare per me??”, Chiede stupefatta, “Te l'ho detto, avremmo passato un pomeriggio speciale!”, “E l'ultima sorpresa?”, “Quella te la farò appena avrai concluso il dipinto”, “Bene allora mi metto subito a lavoro!” Ed inizia a liberare la sua arte su quella tela, con ogni tratto, sfumatura, ombra, in un valzer tra lei e il vento. La osservo concentrarsi sul ritratto mentre mi lancia occhiate furtive e inquisitrici, intenta a cogliere la mia essenza. Non so cosa sia più bello.. Il paesaggio o Lei?

Nessun dubbio: Lei.

 Finito! Vieni a vedere”, mi alzo incuriosita per vedere l'opera d'arte e sì.. È davvero meraviglioso! “E brava la mia pittrice!!” “Grazie amore!”, E un lieve bacio si insinuò tra noi.

 Allora.. Dov'è l'ultima sorpresa?”, “Ma sei insaziabile?? Ho appena posato per te!”, “Si ma tu non mi basti mai”, “Salvata in extremis! Ok, adesso basta rimandare. Ora rimetto l'attrezzatura in macchina e poi ti faccio la sorpresa, ok?”, “Certo amore”. Ha un sorriso meraviglioso!!

 Bene ci siamo..”, nel dirlo, mi inginocchio e la guardo mentre si irrigidisce..

Non credo che sto per farlo.. È un momento importante.. Devo farcela! “Michiru Kaiou vuoi sposarmi?” le dico porgendole un anello.. L'ho fatto!!

 Si Haruka Ten'ou. Lo voglio”.

Devo proprio dirlo, oggi, alla faccia di chi dice che non sarò mai felice, è il giorno più bello della mia vita!

 

Fine. 

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