Pensieri

di Ombra
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** World sweet World ***
Capitolo 2: *** Pioggia ***
Capitolo 3: *** Amleto ***
Capitolo 4: *** Favola... ***
Capitolo 5: *** Conoscervi ***
Capitolo 6: *** E sono ancora qua. Grazie. ***
Capitolo 7: *** Ti amo ***



Capitolo 1
*** World sweet World ***


Ci sono volte nella vita in cui ti rendi conto che tutto quello che hai fatto, provato o semplicemente vissuto fin ora si intrica in un caos di storie di cui non riesci a trovare né capo né coda. Una matassa, come la definiva il nostro Sherlock.

Diventa tutto un groviglio talmente intricato che tu neanche riesci a comprendere come diavolo ci sia finito dentro. Un vorticare di immagini, volti ed esperienze ti si presentano davanti con i collegamenti più improbabili. “Ma era lui che veniva all'asilo con me?” “No cacchio mi sa che quello lo conosco da solo qualche mese.”

Questi incroci che mai, e sottolineo il mai, ti saresti aspettato di trovare di piombano davanti come se fosse stata la cosa più ovvia del mondo. Come se fosse tutto calcolato.

Tu dovevi trovarti proprio lì quel giorno, con quel tuo amico e proprio quel giorno doveva passare di lì quel altro, che vive dall'altra parte della città e non vedi da una vita, per poi scoprire che quei due amici che mai avresti pensato si fossero anche solo lontanamente incrociati per strada, si conoscono in realtà dalle elementari!

Eh, il destino. Quella specie di essenza perversa che ti fa sentire una marionetta fin da i primi passi del mattino. Il destino, con la sua abilità nell'illuderti, nel soggiogarti.

Pratica giustificazione: eh, colpa/merito del destino! Ma, ora dico, è così difficile prendersi le colpe quando dobbiamo? E anche, e soprattutto i meriti! Sei stata tu che in quel momento hai deciso di svoltare a destra e non a sinistra, tu che hai deciso se scrivere o meno quel dannato messaggio.

Ogni cosa dipende da te: gli errori, i trionfi, gli amori, le lacrime. Li amori persi, quelli riconquistati. Quelli che fanno dei giri immensi e poi ritornano.

 

Bah, e per l'ennesima volta ho svarionato a caso. Pensieri a caso per la testa. Sarà che il mondo è piccolo, o forse siamo noi che lo rendiamo tale. :)

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Capitolo 2
*** Pioggia ***


Chiude gli occhi, i respiro accelera, si sente sprofondare e cadere. Riesce ad aprire gli occhi appena in tempo per non svenire. Sbatte le palpebre un paio di volte: sente gli occhi aridi, non riesce a piangere. Si porta una mano al petto e stringe forte ma maglia: se avesse potuto afferrare il suo cuore, avrebbe stritolato quello, per obbligarlo a smettere di battere per il dolore.

La pioggia che inizia a bagnarle il volto la riporta alla realtà, la porta dell'autobus era spalancata e aspettava solo lei: era arrivata. Lasciò cadere l'ombrello mentre scendeva il gradino, poi alzò il volume dell'iPod ignorando l'autista che le urlava dietro di recuperare l'ombrello che bloccava le porte.

Si passa una mano sulle guance. Sono bagnate... Per un attimo ci spera, ma non sono lacrime: il dolore è ancora rinchiuso a fondo dentro lei, e non accenna a lasciarle un attimo di tregua.

Trema ma sa che non è per il freddo. Piove ma ci sono più di 20 gradi, e la sensazione di fresco che le lascia la maglia appiccicandosi alla sua pelle è anche un po' piacevole. Trema e non riesce a smettere, ma vorrebbe perché così si sente troppo evidente, e lei invece vorrebbe sparire.

Alza il volto verso il cielo, grigio come il suo colore preferito, colore che sa che odierà da oggi; gli occhi castani sn spalancati mentre spera che almeno qualche goccia bagni anche loro, ma non succede, non accade niente, e rimane immobile qualche istante, come in trance, persa nel veloce ritmo del suo cuore.

Cinque rintocchi scandiscono il tempo attorno a lei, scuote leggermente la testa come per riprendersi. Volge lo sguardo attorno a lei: è arrivata alla sua meta senza neanche accorgersene. La grande cattedrale padroneggia maestosa la piazza. Sente il cuore mancare un battito, quasi sorride alla piccola speranza di spegnersi, ma subito dopo riprende più veloce di prima e il mondo le crolla addosso in quella piazza che tanto aveva amato.

A sguardo chino raggiunge la panchina più vicina e ci si lascia cadere sopra, mai senza alzare lo sguardo, per non cogliere qualsiasi piccolo particolare che avrebbe potuto riportarla indietro.

È in ritardo... Ma non la stupisce più di tanto, sa che è fatto così. Anzi più tardi arriva meglio è: non è ancora pronta; così si gode quei minuti di attesa come se fossero gli ultimi della sua vita.

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Capitolo 3
*** Amleto ***


Era come vivere in una condizione di costante insoddisfazione, ma da cosa deriva? Abitudine? Bisogno fisico? Masochismo? Optai di più x l'ultima: era il puro e semplice desiderio di farmi del male, di prendere il cuore fra le dita e spremerlo fino a non sentirlo più palpitare.

Sospirai e mi tirai a sedere appoggiando la schiena contro il muro, nel buio della stanza si sentiva solo il lento ritmare del mio respiro.

"Cosa avrai poi di così speciale...?" Sapevo che a quella domanda non avrei mai trovato una risposta precisa, eppure ogni sera, dopo lo stesso monotono flusso di pensieri, me la ponevo, aspettando ogni giorno qualcosa di diverso che però non arrivava mai.

"Sai solo farmi soffrire... hai sempre e solo saputo farmi quello..." e strinsi le ginocchia al petto, con un sospiro mentre una fitta terribilmente acuta mi percorreva tutta, facendomi tremare.

Poi un sorriso, una piccola lacrima all'angolo fra quelle ciglia, e i pensieri cambiavano. Tornavano i ricordi che valeva la pena conservare e proteggere; e un "Non è vero..." sorgeva spontaneo e immediato. Ricordavo i primi sorrisi, i brividi dovuti a quelle carezze, a quei baci...

Il cellulare vibrò sul cuscino accanto a me: _Amore mio... Sei sveglia...?_

Un sospiro ancora più profondo: _Si piccolo mio... cosa c'è?_

E così il cuore faceva di nuovo male. "Perchè non lui...?" Si respirava a fatica nell'atmosfera pesante che mi circondava, "Lui se lo meriterebbe..." un respiro profondo mentre lo sguardo si volse alla finestra lievemente illuminata da un raggio di luna, "Non quello stronzo a cui non importa nulla di me... A cui non è mai importato..."

Mi lasciai cadere sul cuscino, sempre stretta a me stessa. "Vorrei poterti amare con tutta me stessa... Vorrei saperti apprezzare come tu fai con me..." Una pausa, "Ma io ti so apprezzare... So che tu saresti mille e mille volte meglio di lui ma... Lui è lui..."

Una lacrima sfuggì al mio controllo, scendendo piano sul mio profilo, fino a disegnare un piccolo crechio scruro sul cuscino. "Ero convinta di esserci riuscita... di poterti amare con tutta me stessa... ma..."

Il cellulare vibra ancora: _Volevo solo ricordarti che ti amo... :)_

Un'altra fitta, di quelle forti, potenti, che trapassano il cuore da parte a parte, con violenza, uccidendolo.

_Ank'io..._

Ma era vero? Ultimamente me lo chiedevo spesso. Avevo così bisogno della tua presenza ma... evidentemente non di quanto avessi bisogno della sua.

"Vorrei solo capirci qualcosa..." Un'altra lacrima, maledizione. "L'idea di farti soffrire... mi uccide... tu non ti meriteresti tutto questo..." Mi morsi il labbro quasi fino a farmi uscire il sangue. "Che persona di merda che sono... Dovresti odiarmi, non amarmi..."

_Mi manchi tanto..._

_Ank te... Tanto tanto..._ E questo era vero, lo sentivo ma... Non capivo il perchè. Se spesse volte mi ritrovavo a non pensare a lui, a farmi quelle domande... perchè sentivo così tanto la sua mancanza dopo poco tempo? Perchè per un suo abbraccio avrei fatto qualsiasi cosa?

Forse era tutto solo un egoistico bisogno di stare bene dopo tanto dolore, e lui mi sapeva dare quella sensazione effimera e momentanea di tranquillità, con lui mi sentivo protetta ma... Forse iniziavo a sentire la mancanza di qualcosa.

Dovevo capire, dovevo farlo... Ma non volevo assolutamente fare del male a qualcuno. Soprattutto a lui, quell'amore che avrei tanto voluto sbocciasse per bene, che non rimanesse a metà affiancato da quell'altra gemma. Così simili, chiuse fra i loro petali; ma una candida, leggera, ondeggiava mossa da una lieve brezza, l'altra irta di spine, nell'occhio di un ciclone, ma di un rosso così intenso da cui non era possibile distogliere lo sguardo. 

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Capitolo 4
*** Favola... ***


18 Dicembre 2009

 

C'era una volta una principessa che era stata rinchiusa in una torre altissima e lontano da tutto e tutti. Viveva lì ormai da molti anni e alla fine ci aveva fatto l'abitudine, passavano i giorni, i mesi e gli anni e lei era sempre rilegata in quella torre, spaziosa, ma che comunque le stava troppo stretta.

I suo genitori l'avevano chiusa lì dentro con l'intento di “proteggerla” non capendo però che così le stavano impedendo di scoprire le bellezze del mondo.

Un giorno come gli altri, la principessa era affacciata dal danzale della sua finestra, mentre osservava sospirando il mondo attorno alla torre che i genitori le impedivano di visitare. Quel giorno però qualcosa attirò la sua attenzione: fu un bagliore, non capì bene cosa fosse, ma se ne sentì improvvisamente attratta; e così, presa una gran corsa per le scale della torre, raggiunse il portone d'ingresso dove un grosso drago a tre testa faceva la guardia. La principessa non sapeva cosa fare, voleva uscire ma era consapevole del fatto che non avrebbe mai potuto liberarsi del mostro, così, afflitta, fece per tornare in camera sua, trattenendo a stendo le lacrime.

Ma improvvisamente arrivò un cavaliere, la sua armatura era lucente quasi quanto il suo sguardo, la principessa lo riconobbe pur non avendolo mai visto prima. Vi fu una lotta molto cruenta fra il drago e il cavaliere, ma alla fine f quest'ultimo ad avere la meglio.

Piena di gioia la principessa gli si gettò fra le braccia piangendo lacrime di felicità. I giorni seguenti trascorsero felici: i due giovani scoprirono di amarsi e non temettero di dichiararselo l'un l'altra sapendo già che i sentimenti sarebbero stati ricambiati. C'era solo una cosa che il cavaliere ripeteva sempre alla sua principessa: “Non allontanarti mai troppo da me...Al tuo ritorno potresti non trovarmi...”. Ma lei non se ne preoccupava, sapeva benissimo che non si sarebbe mai allontanata da lui poiché altrimenti non avrebbe potuto vivere.

Un brutto giorno però, una strega venne a sapere della felice storia d'amore dei due giovani, e invidiosa, si travestì e fece visita alla principessa un giorno che il cavaliere era lontano per un?importante missione. Ingannata dal gentile aspetto della vecchina, la principessa l'accolse nella sua stanza e, debole di animo e pazza d'amore, credette addolorata alle infamate accuse che la strega le riferiva a proposito dell'amato.

Col cuore dolorante e gonfio di lacrime, la principessa si lasciò trascinare via dalla vecchina, attraversarono mari e monti fino a giungere nella vecchia casupola della strega, dove questa riprese soddisfatta il suo vero aspetto. Rendendosi conto dell'inganno, la principessa iniziò a correre verso la casa dell'amato, spaventata mentre la risata arcigna della vecchia le risuonava nelle orecchie.

Quando però raggiunse il paese venne a sapere che il cavaliere era partito per chissà dove, lasciando detto soltanto che “L'amore mia ha deluso, parto per guarire da una tale profonda ferita.”. Consapevole del suo errore, la principessa era subito partita alla ricerca della sua unica e vera ragione di vita, affrontò pericoli di ogni sorta, ma ogni volta che le sembrava di avvicinarsi a lui le veniva riferito che il cavaliere si era diretto in territori sempre più lontani.

La principessa era davvero distrutta dalla sofferenza, continuava a viaggiare alla ricerca del cavaliere, combatteva banditi e mostri feroci, ma nonostante questo lui non si fermava né tornava indietro da lei. La principessa si crogiolava nella consapevolezza del suo sbaglio, nel senso di colpevolezza che le attanagliava il cuore; tuttavia ardeva ancora d'amore puro, e desisteva ad arrendersi, vivendo nella speranza di poterlo un giorno rincontrare per avere la possibilità di dimostrargli che AVREBBE DAVVERO POTUTO RIMEDIARE.

 

Questa è un'antica leggenda medievale, ma come tutte le leggende, si ritiene abbia un fondo di verità. Si tramanda inoltre che l'impresa della giovane principessa non abbia ancora avuto fine: infatti sta ancora vagando in giro per il mondo alla ricerca del suo unico grande amore. Cosa la fa insistere così tanto? Ma insomma, l'ho già detto: lei sa di poter rimediare se solo le venisse concessa una possibilità. Lo sa?! Ma cosa dico...ne è più che certa! Vedete, l'Amore, si quello con la a maiuscola, è una strana malattia: è in grado di darti tanto quanto sia in grado di toglierti, ti offusca la mente come te la libera, terrorizza e fa sognare. Ma fidatevi, che quando l'Amore da, non c'è nulla che neghi, regala il mondo, anzi l'intero universo, regala il respiro e i battiti del cuore. L'Amore è una malattia strana: chi ce l'ha sa che non può morire di questa, però sa che ne può vivere. Intensamente. Follemente. Incondizionatamente.

E ora ditemi...ma se capitasse a voi, la dareste una seconda opportunità a una povera principessa malata dell'unica malattia di cui mai e poi mai esisterà una cura? Lei lo sa di aver commesso un grave errore, di aver fatto l'unica cosa che il cavaliere le aveva chiesto di non fare e, sebbene sia stata ingannata, accetta la sua colpa portando nel cuore un peso che le ricorderà per sempre quello che ha fatto, facendola soffrire ogni istante di più; ma lei sa anche di avere da offrire al cavaliere un dono unico, in grado di guarire ogni dolore, lo sa, solo che lui non gliene da la possibilità...forse perchè non si fida di lei e non crede che ne sarà in grado.

Beh vi sbagliate, io la conosco quella principessa... e fidatevi, il dono che ha in serbo per il suo amato, e qualcosa che a malapena si può immaginare, che quasi stentereste a credere esista.

La mia parola contro le vostre supposizioni, se non ci credete non vi resta che provare. Infondo voi potete solo che guadagnarci e lei..beh, più di così non potrebbe perdere. Avanti, una prova non vi costerebbe nulla, soprattutto perchè, pensateci davvero bene, ne avreste solo di che guadagnarci, e poi chissà, se magari il suo dono vi piacesse, potreste guadagnarci entrambi.

 

Vi pongo nuovamente la domanda: voi un'altra opportunità, l'ultima in assoluto, gliela dareste?

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Capitolo 5
*** Conoscervi ***


Qnt persone si conoscono in una vita?

Centinaia...migliaia...o frs centinaia d migliaia...tralasciando quelli d cui incontri sl uno sguardo...

e quanti sn quelli k, in un modo o nell'altro, anche se poco...segneranno la tua vita? Tanti...tantissimi...a volte neank ce ne accorgiamo...ma ank un piede pestato su un autobus...o avere lo stesso vagone del treno...ank qst cs possono segnarci...

ma io in qst momento n voglio parlare degli attimi...fin tr sfuggenti a volte...belli ma questa sera non abbastanza importanti da essere messi al entro dell'attenzione...

già...io, k darei tanto per un attimo da brivido...da adrenalina pura...gg voglio mettere quegli istanti da parte...per parlarvi di quei giorni, mesi, anni che la vita te la cambiano radicalmente...te la creano...te la colorano e decorano...e a volte te la distruggono anche...

voglio parlarvi d chi c'è e ci sarà sempre...che lo voglia o meno...

voglio parlarvi di chi una vita ce l'ha donata...cercando d darci più d quello che aveva...e devono essere ringraziati per primi...xk senza d loro n avremo mai potuto conoscere le altre centinaia d migliaia d persone...

voglio parlarvi d una delle persone più importanti della mia vita...qualcuno k ho quasi visto nascere...qualcuno k ho visto crescere e cambiare...piangere, ridere, sognare e stare male...qualcuno k mi ha visto in ogni istante della mia vita...qualcuno cn cui ho condiviso alcune delle cose più importanti...qualcuno le cui mani si sn strette più volte con le mie...qualcuno che ho odiato e poi amato km sl fra fratelli si può fare...qualcuno per cui darei la vita...

voglio parlarvi di chi...vive in un passato fatto sl d ricordi...k n potrà donarci più niente ormai...ma che ci ha già dato tanto da non poter mai essere dimenticato...quel qualcuno delle prime scoperte e trasgressioni...qualcuno k, ank se sai k n tornerà, lascerà sempre uno spazio vuoto nel tuo cuore...pronto ad attenderlo e a imparare ancora da lui...

voglio parlarvi degli amici...quelli che delle migliaia...saranno al massimo una ventina...ma che valgono più del mondo intero...quelli cn cui inizierai da zero...ma k arriverai a capire cn un solo gesto...voglio parlarvi d quelli che sai k potrebbero distruggerti cn un soffio...ma che sono pronti a sorreggerti se vedono k potresti scivolare...d quelli nel cui abbraccio t rifugi se il cuore fa male...quelli a cui vuoi bene...quasi ami...nei cui occhi ti c perderai sempre...anche se n hanno niente d speciale...quelli che anche se lontano sai n ti lasceranno...quelli delle mattinate a dormire in classe...dei pomeriggi a cazzeggiare o a filosofeggiare...quelli dei sabato sera in giro senza una meta...e che sai vorresti vicino a te se il mondo stesse per crollarti addosso...

e ultimo ma non per importanza...voglio parlarvi dell'Amore...si, cn la a maiuscola...xk è quello che t può avere in suo potere come nessun'altra cosa al mondo...che unisce il desiderio all'affetto...un abbraccio a un bacio...quello che diventa la tua droga...ma dal quale non vorresti mai guarire...quello delle pazzie più grandi...dei pianti più amaro...dei brividi più forti e intensi...dei sogni e delle speranze più nascoste...del battito accelerato o saltato...si, voglio parlarvi d quel qualcuno con cui sareste disposti a vivere per sempre...

ecco...d tutti loro vorrei parlarvi...ma so che mi si consumerebbero le dita su qst tastiera se lo facessi...sn tnt le cose da dire...i ricordi da non dimenticare...i sentimenti...le sensazioni...le pazzie e i sogni vissuti insieme...ognuno d loro ha costruito un pezzo della mia vita...un pezzo d me stessa...qualcuno m ha ferito...qualcun altro m a guarito...qualcuno m ha fatto provare emozioni mai neank immaginate...

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Capitolo 6
*** E sono ancora qua. Grazie. ***


Oh her eyes her eyes
Make the stars look like they're not shining.
Her hair , her hair
falls perfectly without her trying

 

She's so beautiful and I tell her every day
 

Si cresce immersi in un mondo di favole a lieto fine, in cui il principe, sempre bellissimo, arriva all'improvviso, salva la principessa dal mostro di turno, e se la porta via.

Si cresce immersi in film in cui il finale, spesso scontato, porta sempre ad una “happy ending”, in cui non esiste l'amore non corrisposto o quello che fa male.

Si cresce aspettando un principe, biondo occhi azzurri, che viene a prenderci sul suo cavallo bianco, per portarci lontano da tutto e tutti, nel suo immenso castello in cui continuerà a corteggiarci per il resto della nostra intensa vita insieme.

Si cresce con aspettative così grandi sull'amore che è praticamente impossibile non rimanerne delusi.


I know, I know
When I compliment her she wont believe me
And it's so, it's so
Sad to think she don't see what I see

 

Travolte dal bisogno di una favola, la nostra favola, commettiamo tanti errori di cui nemmeno ci rendiamo conto a volte visto che siamo completamente in buona fede.

Si fanno le scelte sbagliate nei momenti meno adatti, ci si fida troppo abbagliate dalla luce che i suoi occhi sembrano emanare.

Ci convinciamo che il nostro principe sia proprio la persona che noi vorremmo che fosse, senza renderci conto che magari è quella più sbagliata in assoluto.


But every time she asks me 'Do I look okay?' I say

 

When I see your face
There's not a thing that I would change
Cause your'e amazing
Just the way you are

 

Diamo tanto, diamo tutto convinte che sia giusto così. Che siano quelli il momento e la persona giusti.

Amiamo, amiamo con ogni singola fibra del nostro cuore. E non diamo retta a nessuno, a nessuno che non sia lui.

Ci aggrappiamo a quelle piccole cose che fanno sembrare il tutto una favola, la nostra.

E sbagliamo.


And when you smile
The whole world stops and stares for a while
'Cause girl you're amazing
Just the way you are

 

Cadiamo, finiamo a terra con il volto e il petto pieno di graffi, perché non siamo state in grado di proteggerci. Perchè ci eravamo completamente messe a nudo davanti a quello che credevamo essere il “nostro principe”

La nostra volta buona, la nostra favola.

Her lips, her lips
I could kiss them all day if she'd let me

 

Her laugh, Her laugh
She hates but I think it's so sexy

 

She's so beautiful and i tell her every day
 

E per la prima volta, dopo tanto tempo, ci rendiamo conto che l'amore non è come nei film.

Che l'amore può anche tradire e fare male, che l'amore può ucciderti e poi seppellirti, che l'amore non sempre è in entrambi i sensi, che l'amore non sempre è in buona fede.

Che l'amore fa piangere, ti fa male, talmente male che vorresti strapparti il cuore dal petto per impedirgli di battere.

Che l'amore lascia cicatrici, di quelle profonde che non guariranno mai del tutto, che ti cambieranno. Per sempre.


Oh you know, you know, you know I'd never ask you to change
If perfect is what you're searching for
Then just stay the same

 

Ci sentiamo deluse, tradite, dall'amore che per tanto aveva colorato i nostri sogni.

Si strappano le prime lettere, quelle in cui si metteva davvero il cuore, le pagine di diario tempestate dal suo nome ed una marea di cuoricini.

Ci strappiamo del tutto il cuore credendoci incapaci di trovare la forza per guarire da quell'amore che avremmo giurato sarebbe durato per tutta la vita.


So don't even bother asking if you look okay
You know I say

 

When I see your face
There's not a thing that I would change
Cause you're amazing
Just the way you are

 

Ma si sa, il tempo guarisce ogni ferita. Forse non quelle provocate dall'amore, ma di certo le aiuta.

E un giorno, troviamo quella forza che non credevamo di avere, e con le mani tremanti, iniziamo a ricucire i brandelli in cui il nostro cuore era stato ridotto.

Memori che il mondo non rallenta certo solo perchè tu sei caduto e non vorresti rialzarti mai più, ma solo sprofondare sempre più in basso.

And when you smile
The whole world stops and stares for a while
'Cause girl you're amazing
Tust the way you are

 

E nonostante tutto, nonostante tutti gli errori, un giorno, quando meno te lo aspetti, arriva qualcuno.

Quel qualcuno che avresti voluto incontrare prima per evitarti tante facciate e tanto dolore.

Quel qualcuno che avresti voluto incontrare quando ancora nell'amore ci credevi.

Ormai è tardi...

The way you are
The way you are
Girl you're amazing
Just the way you are

 

Invece quando ride le gambe ti tremano e il mondo inizia a girare, permettendoti di guardarlo da un'altra prospettiva. E improvvisamente tutto sembra più semplice.

Quando sorride rimette al proprio posto ogni singolo pezzo del tuo cuore come se nessuno l'avesse mai sfiorato. Mai spezzato.


When I see your face
There's not a thing that I would change
'Cause you're amazing
Just the way you are

 

Ricuce con cura anche il più piccolo brandello, sistemando tutto. È tutto torna semplice, come la prima volta.

E non esiste altro, solo il suo sorriso e i suoi occhi.

Ed è spontaneo tornare ad un amore come quello dei film e delle favole.

E nella speranza che sia finalmente quello il nostro lieto fine, vale davvero la pena viverlo.


And when you smile
The whole world stops and stares for a while
'Cause girl you're amazing
Just the way you are

Yeaaaah

 

Grazie. Ti amo.

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Capitolo 7
*** Ti amo ***


Ma quanti sono i modi per dire ti amo?
Mille o più... i più belli, i più folli, i più difficili...
E quei silenzi ogni tanto, magari al telefono, lontani... O di notte, sotto la luna, o abbracciati al cuscino a sognare di averlo lì in quel momento...
O davanti al mare, o alle montagne, o guardando le stelle... e sognarlo ancora, preoccupati di averlo perso per sempre.
"Ah solo adesso capisco quanto lo amavo..."
Oppure essere più fortunati: averlo lì, accanto a te, e guardarlo negli occhi. Silenzio, un sorriso, un imbarazzato essere lì, stare per dirlo... Ma non riuscirci, non farcela.
Eppure dovrebbe essere semplice, con tutto quello che provate per lui.
E allora un ricordo, come la brezza porta quell'immagine: "Un tuffo dove l'acqua è più blu, nulla più."
Si, dovrebbe essere semplice. Eppure le labbra si bloccano: ma quale storia vorranno mai nascondere?
E poi, improvvisamente, in un piccolo sospiro... come un palloncino che si alza verso il cielo, come lo sbuffo di quel treno appena partito... Ecco le parole, quelle magiche parole.
Un sorriso e poi... Ti amo, ti amo da morire, ti amo da impazzire, ti amo d'amore, ti amo da tre metri sopra il cielo, ti amo alla follia, ti amo alla pazzia.
Ti amo fino alla luna e il ritorno. Ti amo più di ieri e meno di domani. Ti amissimo, ti amo e nulla di te mi basta. Ti amo e ho voglia di te. Ti amoro, ti straamo.
E potrei stare qui a inventarne altrettanti, basta solo un po' di fantasia.
Ma a volte un ti amo può essere detto anche in un altro modo, un po' particolare, a volte anche più bello: non dicendoglielo. Amandolo così tanto da farglielo capire ogni giorno, in ogni istante.
Come? Con un semplice sguardo, pieno d'amore. Abbassate lo sguardo, imbarazzatevi, arrossite.
E lui sorriderà, felice di amare e di essere amato.


Questa è molto vecchia, so che non è espressa benissimo ma cambiandola mi sarebbe sembrato di fare un torto a me e a quelle piccole  e vecchie parole. :) Beh, spero vi piaccia un pochino comunque. Io ricordo quanto ho messo in queste parole, spero riusciate a coglierlo anche voi. :)
Un bacio,
la vostra Ombra un po' più cresciuta. :)

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