Amare semplicemente

di Evy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una settimana da sogno ***
Capitolo 2: *** Chi sei ***
Capitolo 3: *** Allo scoperto ***



Capitolo 1
*** Una settimana da sogno ***


CAPITOLO 1: Una settimana da sogno

Umi si girò verso la porta d'ingresso del Cat's Eye e subito dopo vide entrare Kaori seguita da Ryo. Kaori lo salutò come al solito, ma con un sorriso diverso, poi salì da Miki ancora in convalescenza dopo “l'incidente” avvenuto al loro matrimonio.
Ryo andò a sedersi al suo solito posto, e chiese a Umi un caffè.
Mentre Ryo beveva il suo caffè Umi lo guardò e gli disse:
“Cos'è successo? E' da una settimana che non vi fate vedere..... tu sei rilassato e Kaori è radiosa” Ryo si limitò a continuare a bere il caffè e a sorridere.
Intanto Kaori stava raccontando a Miki la settimana appena trascorsa con Ryo.
“Appena tornati a casa, Ryo si è rinchiuso in camera sua, senza dirmi niente. Io invece ho fatto una doccia, e subito dopo sono andata in camera mia a leggere un libro, ero sicura che Ryo non avrebbe ripreso il discorso e avrebbe continuato con la solita vita: importunare tutte le donne per strada e visite notturne alle nostre clienti. Comunque, ad un certo punto, mentre leggevo, sentii la presenza di Ryo mi girai verso la porta e lo vidi fermo sull'uscio....”
“Aspetta, aspetta!!! Stai cercando di dirmi che Saeba si è deciso....” Kaori sorrise e abbassò lo sguardo, e la sua mente tornò indietro a quella sera. Appena lo vide sulla porta, inizialmente si era preoccupata per lui pensava che non si sentisse bene, aveva uno sguardo triste e preoccupato.
Stava per chiedergli se andasse tutto bene, quando lui si avvicinò a letto e disse:
“Kaori posso sedermi qui con te? Dovrei parlarti”
“Certo” si spostò per fargli spazio “Ryo, sei sicuro di sentirti bene?”
“Sì, sì sto bene.....solo che volevo dirti....si insomma....” iniziò a guardarsi nervosamente intorno, cercando qualche suggerimento, poi ad un tratto fece un profondo sospirò e disse: “Kaori sai che non sono mai stato bravo con le parole, e nemmeno a esprimere, o meglio a dimostrarti i miei sentimenti. Ho sempre sperato, che tu non ti stancassi di me, e quando sei andata a lavorare da Mick e a vivere da lui, credevo di averti persa per sempre” poi sorrise e prese le mani di Kaori tra le sue “però quando ho visto arrivare il letto e subito dopo te seguita da Mick ho pensato che forse avevo ancora qualche speranza” la guardò dritta nei suoi occhioni nocciola e subito dopo disse: “Avere ancora la speranza di poterti dire quello che provavo, quello che provo per te, e di vivere pienamente la mia vita con te al mio fianco”.
Mentre Ryo parlava, Kaori non riusciva a credere a quello che stava succedendo, aveva la sensazione che quel momento lo stesse vivendo un'altra persona al suo posto e che lei stesse guardando tutto come se fosse un film senza poter intervenire ma, la sensazione di protezione che provava sentendo solamente il calore delle mani di Ryo sulle sue, la faceva sperare che fosse la realtà e non solo uno dei sogni.
Quando Ryo finì di parlare, Kaori non riusciva a pronunciare nessuna frase di senso compiuto, aveva la bocca secca, stava tremando, il cuore le batteva all'impazzata; Ryo interpretò male il silenzio della socia lasciò le mani di quest'ultima e disse: “Scusami, non avrei dovuto dirti queste cose..... fai finta che non abbia detto niente”, nel sentire queste parole Kaori si svegliò dal suo stato di trans, aveva bisogno di sentire ancora le mani di Ryo sulle sue, aveva bisogno di Ryo e del suo amore, allora gli prese una mano e lo trattenne “ Ryo io ho bisogno di te, e anch'io voglio vivere la mia vita con te al mio fianco!” Ryo la guardò come se fosse stata un aliena, poi non riuscendo più a trattenersi la baciò con passione, con disperazione ma soprattutto la baciò con tutto l'amore che provava per lei, e che non le aveva mai dimostrato. Quando si staccarono Kaori disse:
“Ryo, appena sei entrato nella mia stanza avevi uno sguardo strano come se fossi preoccupato per qualcosa” Ryo la strinse a se poi la portò vicino al letto e si sedettero insieme e disse:
“Lo sono, perché ho paura che tutti i miei nemici ti prendano di mira, ho paura che ti possa succedere qualsiasi cosa e che io non sia in grado di proteggerti! Ma ....” Kaori lo fermò e disse: “Preferirei vivere pochi attimi con te al mio fianco che affrontare una vita da sola”
“Ma non pensi a me, senza di te non riuscirei a vivere”
“Ryo cosa stai cercando di dirmi.... che nonostante quello che ci siamo detti tu continuerai a far finta che io non esista e continuerai a prendermi in giro, a importunare le nostre clienti e ....” Ryo le mise un dito sulle labbra per non farla parlare “Io voglio stare con te, solo con te, e se mi avessi fatto finire di parlare ti avrei detto che nonostante tutto non riuscirei più a fingere, né con te e nemmeno con i nostri amici, che non riuscirei più a sopportare tutti gli uomini che ti seguono con lo sguardo o che ci provano con te in continuazione, e che tu, amore mio, neanche vedi! Quindi senza più rinvii, ti chiedo di diventare la mia donna, e di sopportarmi con tutti i miei difetti!” Kaori sorrise e l'abbracciò forte, sussurrando nel suo orecchio un timido sì.
A questo punto del racconto Kaori si bloccò e Miki disse: “Perché ti sei fermata, ah! Guardarti sei diventata tutta rossa.... devo dedurre che hai conosciuto il famoso stallone di Shinjuku!!”, non era arrossita semplicemente per quello che era successo ma per come era successo, Ryo era stato un dolce e tenero amante, le aveva trasmesso tutto il suo amore mentre facevano l'amore, l'aveva fatta sentire una donna speciale e protetta, non riusciva a spiegare quello che aveva provato addormentandosi tra le sue braccia e svegliarsi con lui che le accarezzava il viso con una rosa.
Nel frattempo Ryo al piano di sotto, si stava chiedendo che fine avesse fatto Kaori, sapeva che stava raccontando a Miki la settimana appena trascorsa, come del resto aveva appena fatto lui con Umi, però lui aveva già finito ma Kaori ancora, da quel che poteva sentire dalle risatine che provenivano dal piano di sopra, ancora doveva finire il suo racconto.
Dopo circa mezz'ora la vide scendere insieme a Miki “Finalmente, pensavo che non saresti scesa più!!”, Kaori gli rispose con un sorriso poi salutò Miki e le disse che sarebbe passata il giorno dopo per salutarla, poi si avviò verso la porta seguita da Ryo che la raggiunse e le circondò le spalle con un braccio poi le diede prima un bacino sul naso e subito dopo sulle labbra.
In quella settimana oltre che essersi dichiarati ed essersi uniti anima e corpo, avevano parlato tantissimo, si erano raccontati tutte le volte che erano stati male, che erano sul punto di cedere oppure sul punto di scappare lontano l'uno dall'altra.
Ryo le aveva spiegato che tutte le volte che faceva un attacco notturno o che saltava addosso a Miki o Saeko o a qualsiasi altra donna era perché doveva trovare un diversivo per non saltare addosso a lei.
Miki e Umi li guardavano allontanarsi “Sono proprio belli insieme, Saeba sembra un altra persona e Kaori è semplicemente la donna più felice dell'universo!!”.
Purtroppo c'era qualcun'altro che osservava la coppia allontanarsi dalla Cat's Eye, e sussurrare “Questo, dolcezza non dovevi farlo....mi hai tradito e io ti punirò!!”

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Capitolo 2
*** Chi sei ***


CAPITOLO 2: Chi sei?

In un appartamento, a Shinjuku, si sentiva il suono insistente di un telefono, era appena passata l'alba, e le due sagome addormentate non davano nessun cenno, continuavano a dormire tranquillamente ignorando il suono insistente dell'apparecchio.
Ad un certo punto il suono cessò, e dopo pochi secondi ricominciò a suonare.
“Kaori ti prego rispondi altrimenti lo frantumo” la donna si rigirò nel suo abbraccio e appoggiò la testa sul suo petto, continuando a dormire “Sei impossibile” Ryo sorrise e rispose al telefono “Casa Saeba”
“...”
“Pronto”
“C'è Koari?”
“Chi la cerca?”
“Un suo amico!”
“Puoi dire a me, adesso sta dormendo” Kaori sentendo la voce di Ryo irritata si svegliò ad osservarlo “Sai è una cosa tra noi 2... vuol dire che chiamerò più tardi...quando sarà sola” Ryo riattaccò il telefono furente, poi si alzò ti scatto dal letto
“Cosa succede Ryo?”
“Chi è questo 'amico'?” le chiese invece con rabbia
“Ma che ti prende! Che stai dicendo, quale amico!”
“Quale amico!? Quello che ti chiama alle 6 del mattino per dirti chissà che cosa. Aspetta com'è che ha detto, ah sì, è una cosa tra noi 2” Kaori continuava a non capire
“Non fare quella faccia, fingendo di non capire di cosa sto parlando!! Voglio solo sapere chi è?”
“Ma sei impazzito... fino a 2 secondi fa stavo dormendo e adesso stiamo litigando, anzi stai litigando, e non so nemmeno il motivo!! Datti una calmata e spiegami!” Ryo fece un respiro profondo per calmarsi poi le spiegò la telefonata con un tono seccato “Ryo io non so chi sia questa persona! Perché invece di perdere le staffe non me l'hai passato?”
“Ah, dovevo farti parlare con lui! E cosa dovevi dirgli?”
“Adesso smettila, io non ti permetto di insinuare niente! Ti pare che ho passato 8 anni senza nessun uomo, e adesso che tu finalmente ti sei deciso secondo te rovinerei tutto per farmi una relazione clandestina? E poi credi che sia così stupida da farmi telefonare a casa!?” con queste parole Ryo parve calmarsi poi disse: “Il punto che ti cercava, e sapeva chi fossi!”
“Non ho voglia di pensarci adesso, ho sonno e voglio dormire. Buonanotte!” si stese di nuovo nel letto voltando le spalle a Ryo e si coprì fino al naso. Dopo un po' Ryo si stese accanto a lei e l'abbracciò da dietro e disse: “Mi dispiace non dovevo arrabbiarmi con te! Solo che ho perso le staffe....mi ha dato fastidio il tono, e mi ha dato fastidio perché non ha voluto dirmi niente! Tu sei la mia donna non voglio che tu abbia segreti con me!!” Kaori non rispose, si strinse a lui e si addormentò.
Dopo la telefonata Ryo non riuscì a chiudere occhio, quando Kaori si svegliò lo trovò sveglio a guardarla
“Buongiorno”
“Ma sei già sveglio?”
“Non ho dormito molto” Kaori voleva evitare di riprendere l'argomento allora disse: “Andiamo, vado a preparare la colazione e dopo vado alla stazione per controllare se c'è qualche richiesta di lavoro!” Ryo sorrise aveva capito che Kaori non voleva riprendere il discorso, e neanche lui aveva voglia di parlarne “Va bene! E visto che sono in vena ti accompagnerò!” Kaori lo guardò storto poi disse: “Hai intenzione di controllarmi... credi davvero che abbia un altro!”
“No, non l'avevo neanche pensato.... volevo solo passare un po' di tempo con te” era vero, non ci aveva pensato, la verità è che aveva paura che l'uomo misterioso fosse qualche suo nemico, e voleva vendicarsi usando Kaori! E lui non poteva permettere che le succedesse qualcosa, non ora che stavano insieme e che erano felici. Quindi aveva preso la decisione di non lasciarla mai sola, nella speranza che questo potenziale nemico facesse un passo falso.
Si avvicinò a Kaori e le prese il viso tra le mani e disse: “Non penso che tu abbia un alto... voglio solo passare del tempo con te!” poi si chinò a baciarla. Dopo un po' Kaori disse: “Sai sono felice, di come stanno andando le cose tra noi due! Spero solo che non rovineremo tutto”
“Non preoccuparti non si rovinerà proprio niente... perché io non lo permetterò!” Kaori abbracciò forte Ryo poi andò a prepararsi.
Purtroppo Ryo non poteva mai immaginare che l'uomo che aveva chiamato quella notte era molto più pericoloso dei suoi solito nemici, il suo obiettivo non era distruggere City Hunter, o più precisamente Ryo Saeba, lui voleva avere Kaori, voleva che lei diventasse la sua donna. L'aveva conosciuta una mattina, Kaori si era fermata al suo gazebo di fiori, e si erano messi a chiacchierare dei vari significati dei fiori. Da quel giorno Kaori passava ogni tanto per comprare qualche fiore da portare a suo fratello. Ma lui era rimasto affascinato da lei, dal suo modo di fare, da come parlava... purtroppo aveva scoperto che adesso era la donna di Ryo Saeba e la cosa non gli era piaciuta, e aveva deciso che avrebbe fatto di tutto per separarli anche l'immaginabile.

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Capitolo 3
*** Allo scoperto ***


Ciao a tutte, mi dispiace per il ritardo... spero che questo capitolo vi piaccia!!

CAPITOLO 3: Allo scoperto

Ryo entrò in casa sbattendo la porta, Kaori si spaventò e andò in salotto dove si trovava Ryo che intanto si era seduto sul divano, cerco di avvicinarsi a lui per sfiorargli i capelli ma lui si alzò di scatto urlando: “E' impossibile... ho fatto il giro di tutti i miei informatori, e nessuno conosce questo Toshi!”
“Ryo, ti prego, calmati!! Non è un cosa così grave!!”
“Si che lo è!! Ti rendi conto che gli ultimi 2 mesi sono stati terribili, dopo la prima telefonata... questo pazzo maniaco ha continuato a tormentarti...e..” Kaori lo interruppe “Lo so... ma tu hai sempre previsto ogni sua mossa!”
“Io non so se riuscirò sempre a prevedere quello che farà... e poi mi sono limitato solo a darti una ricetrasmittente, e se la prossima volta non riuscissi a trovarti!! Io non posso permettere che ti succeda qualcosa, non sarei riuscito a sopportarlo prima, meno che mai adesso!! Devo trovarlo e sistemarlo!” Kaori abbassò il viso sconsolata, non le piaceva vedere Ryo così arrabbiato, e non le piaceva essere sempre la causa dei suoi guai. Avrebbe tanto voluto essere come Miki, lei era così brava nel suo lavoro non dava tutte queste preoccupazioni a Umi.
Mentre era immersa nei suoi pensieri sentì il tocco leggero di Ryo, alzò il viso per guardarlo e gli sorrise stava per dirgli qualcosa quando lui la fermò: “Non stare a pensare che se tu fossi come Miki, o Saeko, o Reika io non avrei problemi... perché anche se fossi in grado di proteggerti da sola, e con questo non sto dicendo che tu lo sappia fare, lo vorrei sistemare lo stesso io... tu sei la mia donna, sono io che ti devo proteggere non il contrario!! Va bene!!” e le sorrise dolcemente poi continuò: “Che ne diresti se andassimo a mangiare? Io ho un po' di fame!!” Kaori fece cenno di sì con la testa sorridendogli e insieme andarono in cucina.
Dopo cena Ryo andò sul balcone a fumare una sigaretta mentre Kaori riordinava la cucina. Mentre fumava non riusciva a non pensare quello che era successo negli ultimi due mesi.
Alla prima telefonata ne seguirono molte altre, per non parlare dei messaggi in segreteria, delle lettere minatorie infilate sotto la porta e migliaia di fiori ogni giorni. Il problema è che questo Toshi, dopo un paio di settimane era passato all'attacco, seguiva Kaori ovunque e lui l'aveva scoperto perché uno dei suoi informatori l'aveva notato e gli aveva raccontato tutto. Kaori anche se faceva finta che la cosa non la riguardasse era spaventata, e soprattutto era preoccupata per Ryo, infatti quella pazza non gli aveva detto che c'era qualcuno che la seguiva, non voleva farlo preoccupare inutilmente, così gli aveva risposto quando le aveva chiesto spiegazioni.
Ma il vero problema era un altro, quel pazzo era riuscito ad avvicinarsi a Kaori, e se lei non avesse sempre premuto in tempo il “bottone magico” soprannominato così da Kaori, lui non sarebbe riuscito a impedire il peggio.
La cosa che lo rendeva ancora più demoralizzato era che trattandosi di Kaori aveva persoil suo sangue freddo, non era riuscito a identificare quell'uomo nonostante si fossero trovati a pochi metri un paio di volte.
Molto probabilmente aveva sbagliato tattica, lui aveva dato per scontato che si trattasse di qualcuno che avesse a che fare con la mala vita, ma non aveva pensato che si potesse trattare di un qualsiasi uomo incensurato che si era preso una cotta per Kaori, e poi tutti quei fiori non lo convincevano, ogni mattina arrivavano dei fiori ed erano sempre i preferiti di Kaori.
“A cosa pensi?” la voce di Kaori lo sottrasse dai suoi pensieri “A niente di particolare... Kaori per caso negli ultimi mesi hai conosciuto qualcuno in particolare, con cui magari ti trovi bene a parlare?”
“No, nessuno!! Perchè?”
“Così!! Stavo pensando che magari il nostro uomo potrebbe essere qualcuno che conosci... non è possibile che in due mesi non sia riuscito a trovare niente di concreto...” “Bhe!! Io parlo un po' con tutti... scambio sempre 2 chiacchiere con il panettiere, l'edicolante, con il ragazzo che lavora dal fioraio, l'agente che si trova fuori dalla stazione di Shinjuku, con le commesse della salumeria, con...” ma venne interrotta da Ryo: “Ma certo, il fioraio, che stupido, perché non ci ho pensato prima, potrebbe essere lui o qualche suo cliente... domani vado subito a fare un controllo!!”.
Il giorno seguente Ryo andò davanti al fioraio e si mise ad osservare sia il ragazzo che ci lavorava, sia i suoi clienti. Passò qualche giorno ad osservare quella zona... ma un giorno successe l'imprevedibile.
Dal suo nascondiglio continuando a tenere d'occhio la situazione, vide la sua Kaori camminare dall'altro lato della strada e fermarsi proprio al gazebo dei fiori... la vide comprare alcuni fiori e quando stava uscendo dal negozio vide l'uomo afferrarla per il braccio e sbatterla violentemente al muro... la prima cosa che Ryo pensò fu “Tombola... ti ho trovato!!!”, la seconda cosa che provò fu ira verso quell'uomo, in due falcate raggiunse il negozio e allontanò l'uomo dal Kaori, lo sbattè violentemente al muro, come poco prima lui aveva fatto con la sua Kaori, gli strinse la gola e lo sollevò da terra: “Ti ho beccato maledetto animale... cosa vuoi dalla mia donna?”
“Hai sbagliato a formulare la domanda Saeba... io voglio la tua donna!” Ryo lo guardò allibito, quell'uomo non aveva capito contro chi si stava mettendo, preso dalla rabbia aumentò la stretta sul suo collo e disse: “E tu credi che ti lascerò fare senza fermarti...non giocare con me, ti potresti ritrovare una pallottola in mezzo agli occhi prima ancora ti accorgetene!!”
“Non mi fai paura.... Saeba.... so chi sei.... e so che non sarà facile.... ma tu sei un essere umano... non potrai venire sempre in soccorso della tua bella partner... non sarei sempre in tempo!! Io non ho fretta aspetterò un tuo errore... per goderne io.... in tutti i sensi!!” Ryo mollò la presa sul collo e prima che toccasse a terra gli tirò un pugno in pieno viso, seguito da un altro che colpì lo stomaco, poi quando lo vide in ginocchio a terra disse: “Bhe!! Io al tuo posto non ne sarei sicuro... non credere che ti lasci fare senza fare niente!! Non credere che ti lasci in vita fino al mio errore... stai attento nei prossimi giorni perché potrebbe capitarti qualcosa di poco piacevole... sai Shinjuku non è un quartire tranquillo la notte!!”
“Cos'è una minaccia?”
“No... un consiglio” gli voltò le spalle e prese Kaori in braccio, la tranquillizzò e poi insieme a lei tornò a casa.
Non avrebbe permesso a quello sciocco di rovinargli la vita, non adesso che aveva scoperto che la vita, anche se tante volte può essere crudele e spietata, può riservarti qualcosa di bello che ti renda felice.

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