Wigardium Leviosa, non Leviosà!

di BauMiaCiao
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Forse anche lei si sentiva così.. ***
Capitolo 2: *** Il buongiorno si vede dal mattino! ***



Capitolo 1
*** Forse anche lei si sentiva così.. ***


Ho sempre pensato a lei, come una ragazza molto simile a me, una persona in cui immedesimarsi, da cui prendere spunto per una persona migliore. Il suo amore per lo studio, chiamiamolo amore, perchè sarebbe troppo definirlo ossessione o rifugio, sarebbe, come dire, "troppo sincero" ?. E si sa, la sincerità non piace al mondo. Penso che la sincerità non piaccia al mondo per il semplice fatto che infrange i sogni, quei sogni che ognuno di noi si crea inconsapevolmente nella propria testa. Chissà quali erano i suoi sogni, forse sono molto simili ai miei...
 

 Forza signorina Granger, si è addormentata per caso?! Esclamò severa il Prof. Lumacorno, mentre si accingeva a schioccarle le dita davanti al viso. - Oh, mi scusi Professore, non volevo, davvero, mi scusii! Ripeteva scuotendo la testa, e torturandosi le mani come ad autopunirsi di quella assurda perdita di concentrazione! Nel frattempo Harry e Ron se ne uscivano con la loro solita risatina. Poche volte capitava che Hermione fosse richiamata dai professori e quindi perché non sfruttare quei rari momenti per riderci su?! E lei come al solito, ricambiava con la sua occhiata assassina, che nelle fantasie dei ragazzi ispiravano scene tutt'altro che amorevoli. Così cercando di trattenere le risate, ritornavano seri in un batter d'occhio,ma appena ella stufata si girava, dava inizio ad una nuova risata. E così passavano le lezioni di pozioni, la sola materia che stranamente le riusciva peggio. Le era sempre bastato poco per primeggiare ovunque, un po' di impegno, pazienza e ore di studio. Ma in fondo a lei, quei pomeriggi passati sui libri non le pesavano. Le piaceva studiare, e imparare cose nuove, e questo le permetteva non solo di eccellere a scuola, ma anche di brontolare quei due sfaticati dei suoi migliori amici che sbagliavano formule e incantesimi, e questo le dava una soddisfazione immensa. Cattiveria?! No, puro divertimento! Dopo la lezione di pozioni, si erano rifugiati nella loro sala comune. Ron come al solito era disteso sul divano ad ingozzarsi di cioccorane! Saranno stati circa 30 pacchetti di cioccorane, un regalo di Mamma Molly per il suo primo voto decente ad incantesimi, che ovviamente era dovuto in piccolissima parte da Hermione, come dire. Harry invece era sulla poltrona con i piedi sul tavolino e ridacchiava ogni tanto per l'ingozzarsi di Ron, e le sue tristi battute. Poi rimaneva Hermione, lei era seduta sul tappeto, a terra, non solo perché i due gentiluomini dei suoi due amici avevano occupato tutto il salone, ma semplicemente perche le piaceva sedersi a terra, e poi poteva far finta di studiare mentre in realtà si perdeva fra le fiamme del fuocherello davanti a loro. D'altra parte, ne Harry, ne Ron si sarebbero mai accorti, ne tanto meno preoccupati di sapere cosa stesse facendo, così lei era libera di perdersi nei suoi pensieri. Così aspettava la sera, un bel banchetto, e la notte. Poi sarebbe iniziato un altro giorno! 

 
 

Questo è un semplice racconto, non so cosa ne uscirà fuori, io lascerò scorrere la penna, sperando che venga fuori qualcosa di intrigante, sperando almeno che come inizio vi piaccia. Credo che ogni bambina cresciuta con Harry Potter si sia immedesimata in Hermione, e adesso che posso perche non farlo?!
Accetto tutte le critiche possibili e immaginabili, ovviamente sperando che siano costruttive :)

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Capitolo 2
*** Il buongiorno si vede dal mattino! ***


Driin, Driin, sveglia, sveglia che è tardi!
Suonava la sua sveglia interiore quando erano ancora le 6 del mattino. Dopo aver imprecato per una decina di minuti, decise di alzarsi avendo provato che era improbabile riuscire a riaddormentarsi. Spostò lentamente le coperte, e infilandosi le pantofole, rigorosamente rosse, si avviava verso il baule a prendere il necessario per la giornata. Dopo poco uscì dalla stanza e si sedette sul divano della sala comune, finalmente libero! La sala comune dei Grifondoro aveva un aspetto triste la mattina, tutto era così freddo e malinconico. Il fuoco era spento, dalle finestre veniva un leggero bagliore, che illuminava la tappezzeria rossa, dandole un colore leggermente grigiastro. Così lei si godeva il divano ammirando questo gioco di colori, pensando alla giornata precedente. Poco ore prima infatti, sul divano c’era stato quello sfaticato, insensibile, stupido, e terribilmente incosciente di Ron. Ronald Weasley, ripeteva fra se e se, stupendosi continuamente di come uno come lui fosse riuscito e far smuovere delle piccole farfalle nel suo stomaco. Era sempre stato un mistero per lei, non c’era libro che spiegasse a fondo il perché dell’amore. Così si rassegnava all’idea di loro due insieme, che per quanto potesse essere strana e senza senso la piaceva tantissimo. Poche volte nella sua vita si era lasciata andare, comportandosi senza preoccuparsi del giudizio degli altri, e poiché era l’alba e la sala comune era vuota e silenziosa si chiedeva se magari l’avrebbe potuto rifare. Così dando un’ultima occhiata in giro, si mise su un fianco immaginando Ron accanto a lei sul divano.
-Dai smettila, noo, dai, ti prego!
Esclamava Hermione, cercando di spostare le mani di Ron dai suoi fianchi.
-Mi fai il solletico!
Ripeteva fra una risata e un’altra, mentre Ron continuava sorridendo            maliziosamente alle sue esclamazioni. Poi ad un tratto Ron iniziò a baciarla, accarezzandole i fianchi e stringendola forte a sé.
-Mhh..
Si lasciò scappare Hermione, presa dalla passione, mentre lei gli metteva le mani intorno al collo. Sarebbero potuti stare così all’infinito, se non fosse che Hermione sentì una risata dall’altro lato del divano.  Si girò subito e vide la tre ragazze sull’atrio della sala comune che la guardavano trattenendo le risate.Scosse la testa, per tornare alla realtà, e le tre ragazze erano sempre là. Così si alzò subito, risistemandosi l’uniforme e abbassando lo sguardo cercando di nascondere l’evidente imbarazzo. Aveva forse baciato il divano?! Pensava fra se e se, quando poi alzò lo sguardo, risistemandosi i capelli, fissava le tre ragazze aspettando che le dicessero qualcosa, prima di sprofondare letteralmente sotto terra.
-Granger chissà chi c’era nei tuoi sogni!
-Il caro Cormack non ti soddisfa eh!?
-Al tuo compleanno ti regalerò un peluche tutto da sbaciucchiare!

Esclamò infine la terza, dopo una soddisfacente risata di gruppo, Hermione non rispose a nessuna di queste provocazioni, in fondo sapeva o meglio sperava che prima o poi sarebbe capitato qualcosa di simile anche a loro. L’unica domanda che non riusciva a distogliere dalla sua mente, dopo a quella di come organizzare il suo suicidio, era com’è che quelle vipere fossero capitate nei Grifondoro, e non nelle fogne di Hogsmade. Così dopo che le ragazze uscirono ridacchiando dalla sala, Hermione si ributtò sul divano coprendosi gli occhi, cercando di pensare a tutt’altro. Dopo poco, visto che il suo piano non funzionava, prese i libri e si rifugiò in cortile, ripassando le lezioni per la giornata.
 

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