Pastore solitario

Ogni giorno guardi le bianche dune

Immaginando tra le tue mani

Il corpo della donna che ami

Pastore, hai centotre pecore

Ma ogni giorno ne sgozzi una

E come una livellatrice

Spogli il paesaggio degli alberi

E degli arbusti selvaggi

Per attraversare con lo sguardo

Fino alla fine della steppa

Fino al sole

Pastore solitario

Non sai nemmeno più se lei ti aspetta

Avrà un senso per te la vita

Solo finchè non avrai ucciso ogni animale

Finché non avrai smesso almeno

D’addomesticare la steppa selvaggia

Questa notte già vedo le luci brillare sul palco

Entrerò in scena cantando una vecchia summertime

Mentre sulla mia testa cadrà polvere di stelle

Le mie gambe danzeranno

E tutti gli occhi

Fisseranno il mio vestito scintillante

Reciterò la mia parte

Ed uscirò di scena leggiadra

Sarà la magia

E tutti applaudiranno.

Oh, scena mia amata,

spargi ovunque polvere di stelle!

Io e te

Come fuoco misto a ghiaccio

Impossibile evitare l’impatto

Ieri ti ho vista nello specchio

Ma non hai detto una parola

Tu sfidi il vento a cavalcare più veloce di te

Non lo sai che il vento è più forte?

A volte mi muore in bocca una parola d’affetto

Per te ne troverei di bellissime

Non voglio pensare che tu possa scomparire

Come il coniglio dal cappello

Ti voglio bene indianina

Non lasciarmi

A black gondola slips quiet just over the channel

The beautiful light refracted above the sea

Nothing it seems to my eyes than the source of a thousand melodies

And over the bridge an old

Gramophone plays “how sad Venice is”

 ps: questa non è la migliore delle poesie... anzi, è quella che mi piace di meno...

Il mio amore non ha nome

Ha occhi neri come punte di spillo

Sorride raramente

Il mio amore è forte e bello

Mi prende meraviglia solo a vederlo

Il mio amore è fragile come un bambino

Mi prende meraviglia, oh!

Il mio amore è dentro di me

Quando mi abbraccia e mi stringe forte

Posso sentire il battito del suo cuore

Le sue braccia così dolci

Meraviglioso, meraviglioso, meraviglioso!