Tra un addio e un arrivederci

di WhitePumpkin
(/viewuser.php?uid=132331)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Time After Time ***
Capitolo 2: *** Here Without You ***
Capitolo 3: *** My Immortal ***
Capitolo 4: *** Goodbye My Lover ***
Capitolo 5: *** Home ***
Capitolo 6: *** Breathe Easy ***



Capitolo 1
*** Time After Time ***


Time After Time


“Aspetto un bambino!”
Le ultime parole che gli aveva rivolto le risuonavano in testa come l’eco di colpi di cannone.
Alla mente le tornava la sua schiena coperta da una logora giacca marrone, strappata in più punti: l’ultima cosa che aveva visto di lui, prima che si smaterializzasse chissà dove.
Aveva urlato fino a perdere il fiato, fino a doversi tenere la gola con le mani, fino a impazzire.
Non era servito.
Remus l’aveva abbandonata.
Si voltò verso il bambino che dormiva beato, accarezzando il suo ciuffo di capelli azzurri.
“Tornerà. E se non lo farà, ci sarò io, sempre”

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Here Without You ***


Here without you


Aveva ostentato un autocontrollo che le apparteneva, ma che in quel momento avrebbe preferito gettare nelle profondità del lago a pochi passi da loro.
Adesso, finalmente sola, poteva dare libero sfogo alle sue sensazioni.
Piantò faccia e unghie nel cuscino, e le lacrime sgorgarono immediatamente.
Si concesse un’ora, poi si asciugò gli occhi e si alzò.
Raggiunse la finestra con passi incerti.
Poteva riuscire a vedere chiaramente il prato dove si allenavano a Quidditch insieme, durante l’estate.
“Io non ho mai rinunciato a te. Non lo farò nemmeno stavolta” disse, rivolgendosi al cielo, ma più di tutto a sé stessa.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** My Immortal ***


My immortal


L’aveva chiamato urlando, ma lui non si era fermato.
L’aveva implorato, con le lacrime agli occhi, ma neppure aveva fatto lo sforzo di voltarsi.
E adesso i tre diventavano due.
Era già successo in passato, ma ora era diverso.
Avrebbero potuto non rivedersi più. Si era cacciato in un pericolo enorme, abbandonandoli.
E se…?
Ma non finì di formulare il pensiero e si maledisse per non aver mai dichiarato a Ron ciò che provava.
E la paura che il tempo che aveva sempre lasciato trascorrere questa volta fosse terminato si impossessò di lei, dilatandosi come un’ombra e bloccandole il respiro.


Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Goodbye My Lover ***


Goodbye my lover


L’aveva aspettato per due ore, sdraiata sul letto dove tante volte quel corpo era stato suo.
Adesso finalmente era arrivato, ma non aveva il solito sorriso sprezzante.
Draco era pallido, nervoso, teso.
Lei gli corse incontro raggiante, fingendo di non aver notato nulla di insolito, ma lui la respinse e parlò.
Afferrò ben poco di quanto disse, si era lasciata distrarre dalla prima frase, con la quale annunciava che quella era l’ultima volta che si sarebbero visti.
Lasciò che finisse il discorso.
“Allora, hai scelto lei?” fu l’unica cosa che riuscì a dire.
“Sì, Pansy. Mi dispiace” e si smaterializzò.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Home ***


Home


Non era esattamente così che aveva immaginato la prima notte di nozze.
Era completamente sola nel grande letto di un albergo che Bill aveva prenotato per loro.
Ma Bill non c’era: stava combattendo.
L’aveva spedita lì in fretta e furia, per farla stare al sicuro, dopodiché era sparito, con la promessa che sarebbe tornato presto.
No, non era così che l’aveva immaginata, quella notte.
Lui doveva essere lì, tanto per cominciare.
Magari senza vestiti.
Però, pensò, quelli erano i rischi di sposare un uomo come Bill.
Con un sorriso impercettibile, si girò su un fianco e si addormentò.
Sarebbe tornato.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Breathe Easy ***


Breathe easy


Sapeva che non doveva farlo, ma era andata lo stesso.
Andromeda era bellissima in quell’abito bianco.
Attese con pazienza la fine della festa.
Se qualcuno l’avesse vista, sarebbe stata la fine.
Sua sorella aveva disonorato la sua famiglia, la disprezzava per questo o, per lo meno, avrebbe dovuto farlo.
Ma il suo matrimonio con un Mezzosangue non cambiava tutti gli anni che avevano condiviso, tutte le loro piccole avventure.
Si avvicinò a lei poco prima che si smaterializzasse con Ted.
“Narcissa!” gli occhi di Andromeda si ingigantirono al vederla.
“Addio, sorellina.” Le strinse la mano per un attimo, poi svanì.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=749931