Haru no kigo

di name
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Candido viene ***
Capitolo 2: *** Di quei ciliegi ***
Capitolo 3: *** L'ombra dei fiori ***
Capitolo 4: *** Oltre il glicine ***
Capitolo 5: *** Di Primavera ***
Capitolo 6: *** Camelie bianche ***
Capitolo 7: *** Fiori purpurei ***



Capitolo 1
*** Candido viene ***


                                                                                                                                                                                                     Hakuren no

                                                                                                                                            tekireki to waga

                                                                                                                                                asa wa kinu

 

                                                                                                                  Candido viene

                                                                                                                     con candide magnolie

                                                                                               il mio mattino

                                                                                                                                                   

Usuda Aro

 

Candido viene

 

Naruto si sveglia.

È solamente maggio, ma fa già abbastanza caldo e il caldo non lo lascia dormire.

 

È l'alba e Naruto sospira: non gli piace svegliarsi così presto, a lui piace dormire.

Ma fa caldo e non ci riesce.

 

Si gira su un fianco in cerca di sonno e frescura.

Appena fuori dalla finestra c'è un fiore di magnolia.

 

È bianco, elegante e sembra anche fragile e delicato.

Ma è solo un'illusione: i petali grandi e vellutati sono in realtà forti e tenaci, quasi ostinati.

 

Quel fiore gli ricorda Hinata e un movimento accanto a lui gli ricorda che Hinata è nel suo letto.

Naruto si volta verso di lei, mentre la ragazza si sveglia: apre gli occhi perlacei, lo vede e sorride.

 

Naruto pensa che Hinata sia molto più bella e forte del fiore di magnolia.

Sorride di rimando, la bacia.

 

Il fiore di magnolia si apre al sole.

 

 

Il “kigo” è quella piccola parte in un haiku che indica la stagione. In questa raccolta sono raccolti solo haiku primaverili il cui kigo, sottolineato, ha fatto da spunto per la drabble.

Spero vi piaccia! (inchino)

name

Partecipante allo “Spring Contest” indetto da Deidaradanna93

1)     Candido Viene 
Correttezza grammaticale:
 15/15 
Stile e forma:
 6.5/10 
IC:
 15/15 
Originalità:
 7.5/10 
Trattazione del tema:
 10/10 
Tot1:
 54/60 

Non hai raggiunto un punteggio molto alto nello stile, perché non ho trovato la lettura fluida e scorrevole, anzi speso si inceppa anche a causa di alcune ripetizioni o dell'esplicitare troppe volte il soggetto: “Naruto si sveglia”, “Naruto sospira”, “Naruto si volta”, “Naruto pensa”... sembra quasi un elenco di tutte le azioni che compie, e crea una lettura “a scatti”. Sull'IC nulla da obiettarti, anche se Naruto e Hinata non sono tanto approfonditi, ma naturalmente non potevi fare di più in una quasi-drabble, e poi mi è piaciuto molto il paragone che Naruto fa tra Hinata e i fiori di magnolia, tenaci e delicati come lei. L'originalità è buona, come ho appena detto, mi è piaciuto quel paragone, che costituisce in fin dei conti il corpo della drabble. Non ti ho dato di più perché non hai aggiunto molto di più, e anche la situazione di partenza del risveglio non è originalissima.

 

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Capitolo 2
*** Di quei ciliegi ***


                                                                                                                                                               Masao naru

                                                                                                                         sora yori shidare

                                                                                                   zakura kana

 

                                                                                                                       Di quei ciliegi

                                                                                                da un cielo così azzurro

                                                                                                                           Oh i rami penduli

 

                                                                                                                                                    Tomiyasu Fusei

                                                                                                                                                     

 

 

Di quei ciliegi

 

 

Sakura fa una pausa -l'unica della giornata che si concederà: il lavoro all'ospedale è duro e costante, ma lei c'è abituata e non se ne lamenta.

 

Mentre mastica con gusto l'onigiri che si è portata per pranzo, si rilassa sulla sedia e guarda fuori dalla finestra.

 

La giornata è limpida e il cielo è così terso e azzurro da sembrare abbagliante. Improvvisamente, c'è una folata di vento e i rami di un ciliegio si sporgono da un lato della finestra, ondeggiando.

Sembrano pendere direttamente dal cielo.

 

Sakura smette di masticare e pensa di riflettersi in quella scena che la rappresenta così elegantemente.

 

Anche lei è stata sospinta tra le braccia del suo personale cielo blu. Quell'azzurro così intenso e luminoso sembra familiare e rassicurante come lo sguardo limpido di Naruto quando sorride.

 

Sakura scuote la testa, sorridendo intenerita, e riprende il suo pranzo.

Ma, improvviso ed inaspettato come quella folata di vento, Naruto irrompe nella stanza, chiamandola forte.

 

Normalmente Sakura lo sgriderebbe, pestandolo e sbraitando che in un ospedale non bisogna urlare.

Ma questa volta -solo questa volta- non lo fa: si alza e gli va incontro, sorridendo innamorata.

 

Quei rami di ciliegio non raggiungeranno mai il cielo, per quanto il vento soffi.

Lei, invece, il suo cielo lo può abbracciare.

 

Grazie a tutti gli anonimi lettori della scorsa drabble: spero vi sia piaciuta! (inchino)

A presto!

 

name

Partecipante allo “Spring Contest” indetto da Deidaradanna93

2) Di quei ciliegi 
Correttezza grammaticale:
 15/15 
Stile e forma:
 7.5/10 
IC:
 15/15 
Originalità:
 8/10 
Trattazione del tema:
 10/10 
Tot2:
 55.5/60 

Lo stile è decisamente migliore della storia precedente, si blocca molto meno, quasi per niente, e rende la lettura molto più piacevole e scorrevole. Nel suo complesso però non è ottimo.
 
Ancora una volta, niente da dire sull'IC: Sakura è ben equilibrata nella sua dolcezza e nel suo carattere reattivo, così come Naruto.
 
Anche l'originalità è più che distinta, soprattutto per quel parallelismo che Sakura fa tra il cielo e Naruto, e tra il ciliegio e se stessa. Quello stesso parallelismo che ti ha fatto guadagnare punteggio pieno per quanto riguarda l'ultimo punto (tutta la tua raccolta è eccellente per la trattazione del tema primaverile, a parte uno scivolone, in ogni singolo capitolo si respira sempre un'aria di primavera).
 
Non ti ho dato di più nell'originalità perché Sakura viene spesso e volentieri paragonata ad un ciliegio, e anche il paragone tra Naruto e il cielo è ricorrente.
 


 

 

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Capitolo 3
*** L'ombra dei fiori ***


                                                                                                               

                                                                                                           Kaei basa to

                                                                                   fumubeku arinu

                                                                                    soma no tsuki

 

                                                                                  L’ombra dei fiori

                                                                  Mi tocca calpestare

                                                                                     Sotto la Luna

 

                                                                                               Hara Sekiti

 

L'ombra dei fiori

 

 

Sasuke ha voglia di aria fresca ed esce dal nascondiglio di Orochimaru.

È notte, ma la luna piena è talmente luminosa da rendere i contorni del paesaggio perfettamente nitidi.

 

Sasuke si inoltra in un boschetto, mentre delle piccole foglie gli vorticano intorno, sospinte dalla lieve brezza notturna.

Il ragazzo le osserva meglio: sono troppo minute per essere delle foglie.

 

Una piccola sagoma gli ondeggia davanti e si posa ai suoi piedi. È rosa e delicata, è un petalo.

Sasuke alza lo sguardo e, seppur nella pallida luce lunare, vede la rosea, gloriosa fioritura dei ciliegi.

 

Ha una stretta al cuore.

Quel colore, quei fiori gli ricordano lei. Sakura.

 

Sasuke riporta lo sguardo sul petalo ai suoi piedi e pensa ancora a lei.

Anche lei gli si era parata davanti, quando se n'era andato.

Indifesa, delicata, bellissima.

 

Sasuke scuote la testa, scacciando questi pensieri.

Some ha già fatto e come continuerà a fare, prosegue imperterrito per la sua strada.

 

Calpestando l'ombra dei ciliegi.

 

Grazie a tutti coloro che hanno letto e apprezzato! Nonostante tutto.

Thanks to:

IamCrazy: ciao! Che bello risentirti anche qui! Mi sento un po’ in colpa, francamente, dato che questa “raccolta” non è granché, anzi. Ma grazie comunque per lo sforzo! ;p Dunque, il primo capitoletto è stato un esperimento assoluto e non tanto riuscito, diciamocelo pure. Probabilmente il paragone con il fiore non è molto riuscito perché non è la solita immagine che si accosta ad HInata…o, almeno, questo è quello che penso io -.- Il secondo è stato più divertente scriverlo ed aveva uno sfondo comico (che sembra essere più consono a me, date le altre raccolte ^.^). Invece, questo capitoletto…non lo so, mi convince ancora meno del primo, anche perché non so se sono riuscita a trasmettere il romanticismo…che ne dici? A presto!

3) L'ombra dei fiori 
Correttezza grammaticale:
 14/15 
Stile e forma:
 7.5/10 
IC:
 13.5/15 
Originalità:
 8.5/10 
Trattazione del tema:
 9.5/10 
Tot3:
 53/60 

Anche qui lo stile è abbastanza scorrevole.
 
Voglio spiegare soprattutto i tre punti successivi: ho tolto dei punti per l'IC di Sasuke perché non mi è sembrato dei migliori. Non ce lo vedo tanto l'Uchiha, soprattutto nei periodi in cui è allievo di Orochimaru, a perdersi nei ricordi nostalgici della bellezza di Sakura. Dopo l'hai fatto ricredere, ma anche così i pensieri di prima non sono molto giustificati. L'originalità è molto buona, mi è piaciuta l'ambientazione notturna, la fragile presenza dei petali di ciliegio e la graduale scoperta che Sasuke fa di essi. Ma come nella drabble precedente, sono quest'ultimi a non farti ottenere di più, perché ancora una volta Sakura è messa in parallelo con i fiori dei ciliegi. Idem per la trattazione del tema, la fioritura dei ciliegi è un elemento primaverile che è stato largamente trattato, anche da altre storie partecipanti.

 

        

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Capitolo 4
*** Oltre il glicine ***


                                                                                                               

                                                                                                        Fujidana wo

                                                                                                                                           sukasu bikoo no

                                                                                                                                               oku mo fuji

                                                                       Oltre il glicine

                                                            al di là della luce

                                                                               ancora glicine

                                                        

                                                             Hasegawa Kanajo

 

 

  Oltre il glicine

 

 

-Ti vuoi muovere, sfaticato?!-

 

È la quarta volta che Ino glielo urla dal piano di sotto e Shikamaru decide di darle retta.

Con una lenta, pigra flemma si prepara e scende le scale che lo condurranno all'entrata del negozio di fiori Yamanaka.

 

Appena oltre l'ultimo gradino la luce del sole lo coglie di sorpresa, abbagliandolo, e Shikamaru chiude gli occhi di riflesso, schermandosi con il palmo della mano.

 

La prima cosa che vede quando li riapre è il viola.

Un viola tenero e chiaro, quasi azzurro. Mette meglio a fuoco l'immagine.

 

Davanti a lui, sulla soglia del negozio, un rigoglioso vaso di glicine è sorretto dalle candide bracci di Ino.

Al di là del glicine la ragazza sfoggia il solito sguardo di rimprovero che gli riserva quando è in ritardo.

 

Shikamaru passa lo sguardo dai fiori agli occhi di Ino.

Se ne rende conto per la prima volta: gli occhi della ragazza si scuriscono quando è arrabbiata, diventando quasi color del glicine.

 

-Allora, ti vuoi muovere?!- chiede spazientita, frustando l'aria con la coda dorata quasi quanto i raggi del sole.

 

Una angolo della bocca di Shikamaru si alza in un ghigno indecifrabile.

 

Le si avvicina, si sporge sul glicine, le sfiora le labbra in un rapido bacio, si dilegua con un <>.

 

Oltre il glicine, sulle pallide guance, nasce un tenue rossore.

 

Perdono! Non mi sono minimamente accorta della mancanza dei dialoghi nella prima edizione! (Grazie per averlo notato IamCrazy, ti sono debitrice ;p) 

Grazie a tutti coloro che hanno letto fino a qui. (inchino)

E, naturalmente, a chi ha recensito, quindi thanks to:

IamCrazy: sono contenta che la scorsa drabblea ti sia piaciuta, nonostante tutto e, soprattutto, nonostante Sasuke! Quando cercavo degli haiku adatti alla raccolta, pensavo di omettere Sasuke, anche perché, essendo una raccolta pseudo-romantica, il Vendicatore-sono-incazzato-con-tutto-il-mondo-levatevi-dai-piedi non centrava proprio nulla; poi, ho scovato questo haiku e l’immagina dei ciliegi calpestati mi ha fatto venire in mente Sakura e i suoi poveri sentimenti (se così si possono chiamare…) per Sasuke…et voilà! Ma passiamo oltre, questa volta passiamo alla ShikaxIno (scusami, ma continuo a fare confusione tra mosche bianche e mosche nere: bianca=Ino, nera=Temari, giusto? E, se non sbaglio –ma potrei, quindi perdonami, ti prego- sei una mosca nera? Lo so, sono svampita, abbi pazienza: è una bella virtù, dopotutto!). Questa è nata praticamente dal caso, dato che ormai ero talmente disperata da omettere la coppia, ma, leggendo l’haiku, ho associato il glicine ad Ino e…spero sia venuto fuori qualcosa di apprezzabile: fammi sapere! A presto!

 

A presto,

namae

  5) Oltre il glicine 
Correttezza grammaticale:
 14/15 
Stile e forma:
 7.5/10 
IC:
 15/15 
Originalità:
 8.5/10 
Trattazione del tema:
 10/10 
Tot5:
 55/60 

In alcuni punti era meglio usare un sinonimo del soggetto “Shikamaru”, se volevi ripeterlo, ma sarebbe stato ancora meglio lasciarlo omesso.
 
L'IC è perfetto, li ho amati entrambi. Credo che questo sia il migliore IC, assieme alla
 ShikaTema, di tutta la raccolta. Per il resto, ho amato davvero tanto il ruolo che il glicine ha durante tutta la storia, dall'inizio alla fine. E non è solamente un elemento a sé stante, che unisce Shikamaru e Ino nel dolce bacio finale, ma il suo colore assomiglia alla tonalità degli occhi di Ino quando è arrabbiata. Questo particolare in più ti ha fatto guadagnare il punteggio pieno nell'ultima voce.                       

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Capitolo 5
*** Di Primavera ***


                                                    Haru no hi ya

                                                                   onna wa motanu

                                                                      nodobotoke

 

                                                                 Di primavera

                                                     lampada – non ce l’ha

                                                                     il pomo d’Adamo

                                                                                                                                       Hino Soojoo

 

 

Di primavera

 

 

La notte desertica di Suna è fredda, ma i due ragazzi non se ne rendono conto.

Hanno il respiro affannoso, il battito accelerato, il corpo in fiamme.

 

Le mani agili ed affusolate di Temari si muovono rapide e lo spogliano.

Poi, però, il ragazzo le intrappola tra le sue, più grandi e forti.

 

Vuole essere lui a spogliarla.

Con studiata lentezza comincia a rimuovere i vestiti di Temari, mentre lei lo guarda con occhi liquidi, le labbra socchiuse.

 

Fino a poco tempo prima Shikamaru l'aveva considerata un tale maschiaccio da non poter essere neanche definita una donna.

Ma ora, arrendevole sotto di lui, Temari sprigionava una sensualità tale da spingerlo sull'orlo dell'irrazionalità.

 

All'opaca luce della lampada Shikamaru si prese un attimo per ammirarla, gloriosamente nuda.

 

Si sporse a baciarle la linea flessuosa del collo.

Femminilmente priva del pomo d'Adamo.

 

Grazie a tutti gli anonimi lettori. (inchino)

E un grazie speciale a…

IamCrazy: vediamo, Crazy-san (posso chiamarti così?), da dove cominciare? Beh, innanzitutto, ringraziandoti come sempre di aver avuto la voglia di leggere la drabble e la pazienza di commentarla; poi un immenso grazie per avermi fatto notare l’errore sui dialoghi (la mia testa ogni tanto la lascio sul comodino a prendere aria, che ne ha bisogno)! Mi scuso per la gaffe sulle mosche, ma queste cose proprio non riesco a ricordarmele bene e continuo a confondermi! Sono senza speranza…perdono…T.T Be’, come non dirti quanto sia felice del fatto che, pur essendo una mosca nera, tu abbia apprezzato la mia piccola drabble ShikaxIno? Anche se non nutri un odio spassionato per la Yamanaka, per me è comunque un traguardo! (Perché non c’è mai l’icona con la “nice-pose” quando serve?) Ma questa volta spero di averti fatta contenta, anche se lo dico incrociando le dita delle mani e dei piedi: questa drabble è nata dall’idea della luce soffusa della lanterna e dall’atmosfera che creava ed è decisamente legata all’haiku che la precede: spero ti piaccia! Per finire in bellezza, mi vanto: non sai quanto sia orgogliosa del fatto che la drabble su Sasuke, per ora, sia tra le tue preferite! ;p Eh, com’è che finisce sempre che scrivo dei romanzi? Sarà colpa delle tue bellissime recensioni o della mia grafomania? Mah…

A presto,

name

6) Di Primavera 
Correttezza grammaticale:
 12.5/15 
Stile e forma:
 9/10 
IC:
 15/15 
Originalità:
 5/10 
Trattazione del tema:
 3/10 
Tot6:
 44.5/60 

Per quanto riguarda la correttezza grammaticale, all'ottava riga sei passata a narrare dal presente al passato. Lo stile invece è praticamente perfetto, il linguaggio è elegante ed armonioso in tutti i punti, e il risultato è una lettura fluida e piacevole, senza blocchi di sorta.
 
Anche l'IC, di entrambi, non ha la benché minima sbavatura, anzi, è approfondito e per niente scontato o superficiale. Mi è piaciuta la sottomissione forzata di Temari, e la serietà di Shikamaru.
 
Purtroppo però ora arriviamo alle pecche di questa storia. Non mi hai dato nessun elemento in più, a parte lo scarno cenno di circostanza che citi all'inizio, che mi abbia dato motivo di alzarti il punteggio in originalità. L'elemento primaverile invece è del tutto assente. Ti ho dato tre punti perché tutto sommato il rapporto tra Shikamaru e Temari è riconducibile alla primavera, però, se questo collegamento c'era, dovevi esplicitarmelo o comunque farmelo capire.
 

 

 

 

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Capitolo 6
*** Camelie bianche ***


                                                                                                                                                              Camelie bianche

                                                                                                                       e camelie scarlatte

                                                                                                                               cadute insieme

 

 

 

 

                                                                                                                     Akai tsubaki

                                                                                                  shiroi tsubaki to

                                                                                                                                      ochinikeri

                                                                                   Kawahigashi Hekigodoo

 

Camelie bianche

 

 

Neji chiude gli occhi per un momento.

È accaldato, ha il respiro affannoso e la pelle umida di sudore.

 

Inspira e si lascia invadere dall'inconfondibile, inebriante odore di TenTen.

La ragazza è nelle sue stesse condizioni. Ha la testa appoggiata al petto di lui e guarda le loro mani intrecciate.

 

Anche Neji prende ad osservarle, muovendo il pollice in una tenera, istintiva carezza.

Sulla pelle tesa del suo petto sente delinearsi il sorriso intenerito di lei.

 

Neji porta le loro mani verso il suo viso e bacia la pelle caramellata di lei.

Così da vicino il contrasto con la sua mano eburnea risalta ancora di più.

 

-Io e te siamo così diversi, eppure ci amiamo così tanto-.

 

Non è stato solo il contrasto tra le loro mani a far uscire quell'osservazione dalle labbra di Neji.

 

Lui, sempre rigido e così ligio alle regole.

Lei, sempre allegra e così spontanea.

 

Eppure si erano innamorati, ma Neji ancora non sa spiegarsi come o perché.

TenTen, invece, sorride ancora.

 

-Camelie- risponde, indicando fuori dalla finestra.

 

Neji si volta e vede un arbusto di camelie in giardino.

Sulla stessa pianta sono sbocciati sia fiori rossi che fiori bianchi.

 

Anche Neji sorride.

 

-Camelie- ripete.

 

Come sempre, grazie a tutti gli anonimi lettori. (inchino)

Spero che apprezziate questa raccolta.

A presto e buone vacanze,

 

name

4) Camelie bianche 
Correttezza grammaticale:
 15/15 
Stile e forma:
 7/10 
IC:
 14.5/15 
Originalità:
 9/10 
Trattazione del tema:
 10/10 
Tot4:
 55.5/60 

Non ti ho dato molto di più nello stile perché ci sono alcune ripetizioni, come “di lei” alla fine della sesta e della settima riga (sarebbe stato meglio formulare la frase “bacia la pelle caramellata
 di lei” in questo modo: “le bacia la pelle caramellata”). Inoltre in alcuni punti lo stile continua ad incepparsi un po'. Per quanto riguarda l'IC ti ho tolto quel mezzo punto per la trattazione di Neji, che è comunque praticamente perfetta, ma non mi ha convinto appieno in una parte. 
Per quanto riguarda l'originalità e la trattazione del tema invece, ho apprezzato tantissimo le camelie come fiore emblematico del rapporto tra Neji e TenTen, due fiori così diversi che però nascono dallo stesso arbusto. Sei stata molto originale, non c'è che dire. Solo lo scenario di fondo non è il massimo dell'originalità, e anzi la sostanza della storia è molto simile alla prima drabble.
 

 

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Capitolo 7
*** Fiori purpurei ***


Koobai ya              Fiori purpurei

eda eda wa sora        di prugno – e si rubano                       Takaha

ubai ai                          il cielo i rami                                           Shugyoo

 

 

Fiori purpurei

 

 

Matsuri si perde a guardare il vaso sul davanzale della finestra.

 

Il prugno rosso è una pianta particolare: i suoi fiori vermigli sbocciano prima delle foglioline verdi, creando un'immagine di rara bellezza.

Ma non è solo per questo che Matsuri fissa la pianta, incantata.

 

Il prugno alla finestra si staglia contro il cielo terso di Suna e il contrasto tra l'azzurro intenso e il rosso sanguigno crea una suggestione unica.

Ma non è ancora abbastanza per spiegare la meraviglia di Matsuri.

 

Quell'immagine mozzafiato le ricorda qualcuno.

Lui, il suo maestro, il suo Kazekage, il suo amore. Gaara.

 

La piccola mano di Matsuri si sporge: vuole verificare se la consistenza dei piccoli petali rossi è davvero così vellutata come sembra.

Ma una mano dal pallore lunare si posa sulla sua, fermandola.

 

Matsuri si volta.

Davanti a lei, bello e silenzioso, il Kazekage accenna un sorriso.

 

Lei sorride di rimando, perdendosi negli occhi più azzurri del cielo di lui.

Poi si sporge e lo bacia.

 

Distrattamente, Matsuri pensa che i piccoli fiori purpurei non possono essere più morbidi delle labbra di Gaara.

 

Né più rossi dei suoi capelli, aggiunge divertita

 

Per la gioia di molti e il rimpianto dei pochi valorosi, questa raccolta è terminata.

Un ringraziamento speciale va a IamCrazy, che è stata così gentile da leggere e recensire ogni capitolo: ben ritrovata e scusa per il ritardo, ma non potevo prorpio farci nulla, sigh. T.T Comunque, ero veramente in trepidazione dopo aver pubblicato la ShiakxTema e quando non hai recensito, be’, lo ammetto: mi ha preso un po’ il panico. Ok, va bene! Forse più di un po’: “non le è piaciuta? Fa così schifo? Oddio, era la coppia che preferiva e io gliel’ho rovinata! Come ho potuto?!” Poi, quando hai recensito, mi sono calmata e..sono andata in brodo di giuggiole, come sempre. Innanzitutto, vantiamoci un po’, sono contenta che questa raccolta un po’ (ok, un po’ tanto, ma non stiamo a sottolineare) zuccherosa e romantica ti sia piaciuta: sono soddisfatta di me stessa (che egocentrica, tsk). E mi riferisco soprattutto alla NejixTen e a codesta MatsuxGaa (che è l’unica coppia in tutto Naruto che riesce a farmi dire, istintivamente, kawaii….sì, me ne vergogno molto, ma è così). Ma se devo dirtela proprio tutta, la drabble ShikaxTema è nata da subito come la più…hot, sexy, intima, rendo l’idea?...della raccolta. Forse sarà perché mi piacciono o perché Temari mi sa tanto di femme fatale…mah. Spero che anche quest’ultima drabble ti sia piaciuta e spero di risentirti presto con “Juat a little labor” (cooming soon). Intanto, però, mi faccio un po’ di pubblicità, ah ah ah: se vuoi vedere una figura di…cioccolata al latte di Ino, consiglio il capitolo “1848 -…Suspicious?” della mia long (una long, oddio una long, che chiunque-ci-sia-lassù me la mandi buona). Un’occhiatina? A presto e grazie immensamente! (Profondo inchino)

Grazie anche a tutti gli anonimi lettori. (inchino)

name

7) Fiori Purpurei 
Correttezza grammaticale:
 15/15 
Stile e forma:
 9/10 
IC:
 15/15 
Originalità:
 9/10 
Trattazione del tema:
 9.5/10 
Tot7:
 57.5/60 

Lo stile è molto migliorato rispetto alle storie iniziali: non ci sono ripetizioni o frasi espresse male, è pressoché perfetto. Per l'IC, beh, Gaara e Matsuri mi sembrano proprio loro, non sono troppo approfonditi ma non hanno assolutamente nulla che non va. Soprattutto la pacatezza di Gaara mi piace davvero molto, come anche l'ingenuità di Matsuri. L'originalità è molto buona, anche se l'immagine dei fiori che i personaggi scorgono fuori dalla finestra l'hai usata spesso in questa raccolta, come anche il paragone degli occhi con il cielo. Ma nonostante ciò, ho amato molto la descrizione del prugno rosso, e i punti in comune che i suoi fiori hanno con alcuni particolari fisici di Gaara. Il mezzo punto tolto nella trattazione del tema è per l'originalità: l'occasione che sfrutti per parlare di primavera è troppo ricorrente nella raccolta.
 



 

 

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