Let it be.

di Meglascimmia
(/viewuser.php?uid=101970)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Uno ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Uno ***


Let it be.
 

Capitolo uno.

Non puoi essere qui.
Non un’altra volta.

Guardai la mia mano sospesa a mezz’aria cercando la forza di suonare il campanello.
Ero tornata, ma questa volta non per chiedere scusa o per cercare di tornare da lui.
Ero tornata per mandarlo a fare in culo.
Mi aveva fatto soffrire e ora era il mio turno.
So, lo sento, che mi ama ancora ma che era una cosa troppo seria e a lui questo non piace.
No. Non gli piacciono le storie troppo serie.

 
Suona Megan.
Suona.
 

Posai l’indice sul campanello, feci un bel respiro e suonai.
Sentii i passi venire verso la porta.
Sentii il mio cuore perdere un battito.
La porta si aprì ed incontrai il suo sguardo.
Gli occhi verdi.
“Che ci fai qui? Mi hai stancato” disse buttando gli occhi al cielo.
“Ti..” deglutii.
Non potevo dirli “ti amo” non un’altra volta.
Mi guardò con un sopracciglio alzato aspettando che continuassi la frase.
Sapevo cosa dire, dovevo solo trovare la forza di parlare.

 
Chiudi gli occhi.
Respira e poi parla.
 

“David ti..odio.”
Strabuzzò gli occhi. Non sapeva cosa rispondere.
Poi sorrise.
Sorrise come se nulla fosse. Come se fossi scherzando.
Ma no,questa volta non era uno scherzo.
“Non è vero. Tu mi ami”
“No,ti odio”
Il suo volto si fece serio. E mi guardo senza dire nulla.
Aspettando chi sa cosa.
Aspettando che io dicessi qualcosa.
Aspettando che gli venisse in mente qualcosa da dire.
Aspettando che gli venisse la forza di chiudermi la porta in faccia.
Aspettando che me ne andassi.
Questa volta sorrisi io.

 
Ora girati,fai qualche passo.
E poi fermati,guardalo e diglielo

 
“Ah. Vaffanculo David”
Entrai nella macchina e mi diressi verso casa, lasciandolo lì.
A fissare la mia macchina andarsene.
Finalmente lo aveva capito.
Amava più lui di me.


Angolo di Penny.
Okay non vi dico nulla di che, perchè..b'è non succede nulla di che. Vi dico osolo una cosa, se vi è piaciuta,se vi ha fatto schifo o se avete qualcosa da dirmi anche un vaffanculo, ditemelo. Mi farebbe piace..cioè recensite e fare felice la Penny.
Saluti Penny

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

“Megan sveglia! Farai tardi!”
Sento le urla di mia madre arrivare dalla cucina, è venti minuti che mi urla di alzarmi.
“Megan se non ti muovi ti strappo i capelli uno ad uno!”
Con la voglia pari a zero mi alzo.
Apro le finestre in cerca di un po’ di luce, ma quella che vedo è solo neve.
Rinuncio alla luce e scendo a fare colazione.
“Ah,menomale! Ce l’hai fatta ad alzarti!”
Mi stropiccio gli occhi e inizio a mangiare i miei cereali. Non sono quelli al cioccolato, mia madre ha sbagliato..ancora.
“Ha chiamato David, passa dieci minuti dopo..quando torni da scuola devi passare a prendere il cibo per il cane,ah poi stase..”
“Mamma.”
Mi guarda e mi sorride. Io continua a chiedermi come possa avere tutte queste energie di prima mattina.
Finisco la colazione e vado a vestirmi.
Mi tocca accendere la luce, quella luce giallastra che non serve a niente.
Mi vesto il più presto possibile, mia madre aveva ragione. È tardi!
Guardo l’orologio,è davvero tardi e David ancora non è arrivato. In preda alla noia mi affaccio alla finestra guardando Raban, il ciccione rapper (che viene a scuola con me) che “canta” davanti allo specchio.
Si accorge che lo sto fissando e così si mette a cantare e a fare le mosse verso di me, cerca di “conquistarmi” da tre anni senza nessun risultato. E poi siamo incompatibili.
Sento vibrare il cellulare nella tasca dei pantaloni e vedo arrivare la macchina di David. Prendo la tracolla e scendo giù.
Mia madre mi guarda sperando in un saluto affettuoso come nei film, ma io esco di casa salutandola con un cenno di mano.
Entro in macchina e David inizia a scusarsi per il ritardo.
Insomma, una mattinata come tutte.
 
Finalmente l’ora di pranzo. Pranzo. Ho fame cazzo e c’è da fare tutta questa fila.
Presi il vassoio ed iniziai a fare la fila, oggi era la giornata delle pizza, se ce ne fosse rimasta un po’. Aspettando il mio turno mi guardai un po’ intorno alla ricerca di David. Di solito lui veniva prima di me e prendeva il tavolo.
Non trovavo il tavolo,di solito era quello vuoto in un angolo dove c’era seduto solo un biondino.  Questa volta al tavolo c’era il biondino e tre ragazzi. Di quei tre conoscevo solo Alex. Alex non mi è mai piaciuto.
Presi il mio pezzo di pizza e mi diressi verso il tavolo. Si accorsero di me solo quando mi sedetti davanti a David,accanto ad Alex.
David si passò una mano sulla faccia.
“Allora,stasera sei dei nostri. Dave ha detto che sicuramente ci sarai anche te!” esclamò Alex tutto contento.
“Cosa intendi?” risposi acida, quel ‘sei dei nostri’ non mi piaceva più di tanto.
“B’è..stasera al pub suona un gruppo rock e noi tre ci andiamo con le nostre ragazze,avevamo invitato anche Dave e siccome tu sei la ragazza vieni con noi..con lui.”
Io? La ragazza? Ma che cavolo dice?
David mi tirò un calcio. Bene, da oggi sono la ragazza di David. La ragazza per una sera.
“Ma certo..”
I tre se ne andarono e finalmente potevo chiedere cosa cavolo stesse succedendo e perché io fossi diventata la sua ragazza.
Mi guardò sorridendo e facendo gli occhi da cane bastonato.
“E dai! Non t’ho mai chiesto niente! Per una sera..cioè, non dobbiamo fare niente di che, devi solo venire e stare con me.”
Lo guardai mentre m’implorava di fargli questo favore.
Come dire di no al tuo migliore amico?
Sospirai passandomi una mano fra i capelli “Va bene..”
Dave sorrise soddisfatto e poi iniziò a raccontare cos’è successo nella sua mattinata,come faceva ogni giorno.
 
Angolo di Penny.
Hello, ecco il secondo capitolo. Spero vi piaccia!
Grazie a chi ha letto e basta e grazie a MollyDeLonge per la recensione :D
Mi farebbe piacere riceve qualche recensione u_u
Saluti Penny.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=761280