Una Nuova Era

di UlquiorraSegundaEtapa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo-Chiamata alle Armi ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1:Aizen, il tramonto di un mito ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2:Shinigami, il nuovo inizio ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3:Due vecchie conoscenze ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4:Soul Society, cinque anni dopo ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5:Rukia, in memoria di Kaien ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6:Maer contro Ichigo, la luna smussata ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7:Caos nel Seiretei, la guerra degli shinigami ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8:Ultimatum ai due mondi, la sfida di Enna ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9:La residenza del re, una sorpresa inaspettata ***



Capitolo 1
*** Prologo-Chiamata alle Armi ***


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                                                               PROLOGO:CHIAMATA ALLE ARMI

 

 

 

La tetra aria del castello. Non si poteva certo dire che quello fosse un bel posto, ma il Re e la sua famiglia non avevano mai avuto nulla da obbiettare, e di conseguenza nemmeno Maer aveva di che lamentarsi.

Con passo marziale, percorse il buio corridoio, illuminato solo dalle flebili colonne di luce che proiettavano le finestre poste sulle pareti.

Salutò le poche guardie che incontrò, finchè non arrivò di fronte ad un grande portone in marmo scuro.

Dall'interno, una voce gli ordinò di entrare, ed esso obbedì. Richiuse la porta dietro di se:si trovava in un'ampia stanza totalmente avvolta dall'oscurità, eccezion fatta per una scalinata uscente dal pavimento al centro della stanza, che portava ad un'enorme trono il cui colore era indefinibile a causa dell'oscurità.

Sopra il trono si trovava una figura, immobile.

«I mie ossequi, mio Re! »disse lo shinigami inginocchiandosi e chiudendo gli occhi.

«Grazie per essere venuto, Maer. »rispose il Sovrano, con voce calma e molto simile a quella del Generale Yamamoto.

«Che cosa desiderate, mio signore? »chiese in quel momento Maer, senza abbandonare la posizione.

«Voglio che tu ti rechi nel Mondo Reale»

Maer inarcò un sopracciglio, senza alzare il capo«Per quale motivo? »chiese, ma si pentì subito di ciò che aveva appena detto.

Anche se c'era una certa simpatia che correva tra lui e il Re, gli ordini del Sovrano erano assoluti e indiscutibili.

Il Re si limitò ad una smorfia, per il sollievo di Maer, poi continuò«Aizen Sosuke! È lui il motivo. Ha sconfitto gli shinigami che lo hanno affrontato, Capitani ed ex, Tenenti e non, e anche il famoso Shinigami Sostituto di cui ho tanto sentito parlare:Kurosaki Ichigo! Aizen intende distruggere la Città di Karakura, che in questo momento è stata trasportata nella Soul Society, per poter creare la Chiave del Re! »

Alle ultime parole, Mayer s'irrigidì«Vuole entrare nel Palazzo Reale? »

«Si»rispose perentorio l'altro interlocutore. Maer espandette in un attimo la sua mente, in cerca di una fonte di reiatsu.

La trovò, e vide anche il famoso Aizen, che in quel momento assomigliava più ad un Hollow che a uno shinigami.

«Mi sorprendo che anche Kurosaki Isshin non sia riuscito a tenergli testa. »

«Ooh, l'ha fatto invece! »lo corresse il Re«Ma Isshin non ha ancora recuperato i suoi pieni poteri, ed Aizen ha raggiunto un livello troppo alto per lui.

Voglio che tu vada ad eliminarlo! »

Maer pensò che se in quell'istante, uno qualunque degli shinigami sconfitti da Aizen, si fosse trovato al suo posto, avrebbe pensato"Come se fosse facile! "

Ma gli shinigami sconfitti, e ancor di più il grande nemico, non erano nulla paragonati a lui. Sorrise, poi si alzò in piedi, gli occhi chiusi. E disse«La persona responsabile di questo disastro...»e in un'attimo nella sua mente comparve l'immagine della Falsa Karakura rasa al suolo, e degli shinigami a terra.

«...Aizen Sosuke...»Questa volta, l'immagine dell'ex shinigami, con fluenti capelli castani e ali simili a quelle di una farfalla, comparve nella sua mente. Apri gli occhi, ma senza rabbia, senza scatti improvvisi, lentamente.

«Si consideri morta prima del tramonto! »

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Capitolo 2
*** Capitolo 1:Aizen, il tramonto di un mito ***


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                                                       CAPITOLO 1:AIZEN, IL TRAMONTO DI UN MITO

 

 

 

La Falsa Città di Karakura era ormai ridotta ad un cumulo di macerie. Pennacchi fumanti si alzavano dalle rovine dei luoghi di combattimento più recenti, dove ancora, i cadaveri degli Arrancar, Espada e shinigami sconfitti giacevano immobli.

Anche se tre Capitani, quattro tenenti e altri due shinigami si trovavano ancora imprigionati nell'Hueco Mundo, troppe erano state le perdite, troppo il sangue versato.

Il cielo era scuro per il fumo, e per il temporale imminente, e tutto taceva. I più potenti Capitani erano caduti, incapaci di opporsi al loro avversario, fin troppo potente persino per invincibili Ex Capitani.

Nemmeno i Vizard, erano stati capaci di opporsi. In quella landa desolata, anche l'ultimo guerriero si arrese, quando le fatidiche parole di morte risuonarono nell'aria.

«Kudakero, Kyōka Suigetsu»Subito, una parte di cielo andò in frantumi, come se fosse uno specchio, e il povero Ichigo vide con orrore la spada di Aizen trapassargli il fegato.

Quando la estrasse, una fontana di sangue sprizzò dalla ferita, e Ichigo, gli occhi vitrei, cadde da un'altezza vertiginosa, privo di vita.

Il suo corpo formò un cratere, schiantandosi al suolo, vicino al padre, ancora incosciente.

Aizen ripose la katana nel fodero e tirò un lungo sospiro:non credeva che tutti insieme, i suoi avversari sarebbero riusciti a spingerlo al limite.

Ma chi l'aveva stupito di più, era stato Kurosaki Ichigo:era riuscito a spingerlo fuori dalla Vera Karakura con una sola mano, a infrangere un Kido di Livello 90 con la mera forza, e a squarciargli il petto con la propria Zampakuto.

Se quello che la sua spada aveva colpito non fosse stata un'illusione di Kyōka Suigetsu, a quest'ora sarebbe sicuramente morto.

Rimase sorpreso, ma non durò a lungo:Aizen era un'uomo, o per meglio dire uno pseudo-dio, molto incline al dovere.

In quel momento, il suo obbiettivo primario era creare la Chiave del Re, e così avrebbe fatto!

«Lode a voi, oh Espada ed Arrancar, per avermi servito così ciecamente fino all'ultimo respiro! »esclamò lodando i suoi fedeli servi caduti.

Si voltò, e fece per aprire un Cancello Senkai, quando imrpovvisamente una voce imponente gli rispose«Aizen, non stai correndo un po' troppo? »

L'ex shinigami si voltò. Un passaggio simile a un Garganta distorse il cielo e si allargò. Dentro ad esso, si poteva chiaramente vedere la punta di una larga strada bianca, che però nasceva nel buio.

Un rumore di passi provenne da esso, ma Aizen non si allarmò. Dal buio sbucò infine una figura:dal kimono nero che indossava, si capiva perfettamente che era uno shinigami, e dallo stemma che aveva sotto la spalla sinistra si poteva dedurre che era un tennete, anche se il simbolo della sua brigata era nascosto da una fascia bianca.

Aveva dei corti capelli neri perfettamente piatti sulla nuca, e che arrivavano a malapena al collo, degli occhi verde smeraldo di forma ovale con una piccola punta nera ai lati, le braccia conserte, una lunga Zampakuto al fianco, e una posizione rigida e marziale.

L'uomo parlò con voce calma e con una punta d'imperiosità«E così, tu sei Aizen Sosuke. Quale onore, per te! »

Aizen inarcò un sopracciglio, impassibile, ma segretamente incuriosito dalla presenza del nuovo arrivato.

«E tu saresti? »chiese il Signore di Las Noches.

«Cielo, oh cielo. Ma che sconsiderato che sono. »disse lo shinigami, mettendosi una mano davanti al volto, ridendo come...speranzoso, una specie di sorriso rassegnato.

Si tolse la mano dal volto e mostrò nuovamente quegli occhi smeraldini, poi disse«Io sono Maer Oware, mio caro Sosuke. »

«Come fai a conoscermi? »

«Oh, io so tutto di te, e conosco tutti gli shinigami. Lo sai, sono un tipo...molto curioso, e così m'informo. »

«Sei un tenente. A che Brigata appartieni? »

«Ohi, frena Sosuke. Non sei tenuto a sapere il numero della mia brigata. »

«Perchè sei qui? »

«Cielo quante domande! »disse lo shinigami, passandosi una mano dietro i capelli, ma mantenendo una serietà glaciale.

«Sono stato mandato qui, ad occuparmi di te. »rispose freddamente. A quelle parole, Aizen scoppiò in una risata isterica a tutto spiano.

Aveva gli occhi quasi totalmente sgranati, e la bocca contratta in un sorriso folle«Tu vorresti occuparti di me?! Hai visto tutti gli shinigami qui intorno? Se vuoi sperare di entrare in battaglia contro di me, come minimo dovrai mostrarmi un Bankai! »esclamò l'ex shinigami.

Maer non si sconpose, anzi, un sorriso e infine un ghigno, si allargò sul suo volto.

«Un Bankai? »mormorò«Non sprechereì nemmeno il mio Shikai per un misero verme come te, figuriamoci se oggi sono in vena di mostrarti il mio Bankai! »

Aizen lasciò da parte l'insulto, quello era il meno, ma i dubbi s'insinuaronò nella sua mente"È solo un tenente e sa gia usare il Bankai. Stupefacente! Il suo Capitano dev'essere davvero molto potente.

Ma mi sembra impossibile:io conosco tutti i Capitani e tutti i tenenti del Gotei 13, e non ho mai visto questo shinigami prima d'ora.

Devo scoprire a che Brigata appartiene! "

«Va bene! »esordì Aizen, estraendo nuovamente la spada e ponendola di fronte a se«Se è un combattimento che vuoi, un combattimento avraì. Ti presento la mia zampakuto, Kyōka Suigetsu! »

Pronunciò le parole per il rilascio dello Shikai, ma Maer restò impassibile. Aizen scomparve con un Shumpo, e riapparve alle spalle del tenente.

«Oh si, di grande effetto, indubbiamente la tua è una delle zampakuto più forti. »commento Maer, poi, con un rapido gesto, estrasse la spada e menò un fendente davanti a se, facendo comparire un Aizen, con un lungo taglio rosso sul torace.

La ferita spruzzò una fontana di sangue, e Aizen chinò il capo, mettendosi una mano davanti alla bocca per evitare di vomitare ulteriore sangue.

«Impossibile...»mormorò a stento, con gli occhi sgranati. Si teletrasportò via con lo Shumpo, e grazie all'Hogyoku che aveva nel petto, la sua ferita si risanò in un istante.

Ma rimanevano comunque il dubbio e lo sconcerto:come era riuscito, quello shinigami, a eludere l'illusione di Kyōka Suigetsu?

Aizen si teletrasportò nuovamente, e stavolta apparve di fronte a Maer con la spada alzata; questi menò un fendente verso l'alto alla sua destra, tracciano una nuova linea rossa lungo il torace scoperto di Aizen, che ancora una volta scomparve.

Si accasciò su un masso li vicino, ansimando per la fatica"Perchè? Perchè Kyōka Suigetsu non sta funzionando? Come fa a capire dove sono realmente? "

Alzò la faccia e guardò lo shinigami, che era rimasto fermo al suo posto, la spada nuovamente riposta nel fodero e le braccia incrociate.

Proprio lui, si ritrovava a guardare qualcuno dal basso verso l'alto. «Non è finita, shinigami! »esclamò, poi scomparve.

Riapparve sopra di lui, ma prima di poter abbassare la spada, scomparve di nuovo e tentò un tondo da un lato.

Risultò vano, perchè lo shinigami parò la spada con la sua, ma la lama andò a centrare ugalmente la benda sullo stemma da tenente, rimuovendola.

Aizen rimase allibito, e sgranò gli occhi:sopra lo stemma, vi era stampato un grosso zero.

«La...Guardia Reale...»momrmorò allibito, ritraendosi con uno Shumpo.

Maer ritornò a sorridere«Cielo, oh cielo, a quanto pare mi hai scoperto. Bravo, Sosuke, ma ora che hai capito a che brigata appartengo, non credi che sarebbe meglio lasciar perdere il combattimento? »

Aizen non rispose. Maer ripose la Zampakuto nel fodero e incrociò nuovamente le braccia, poi chinò leggermente la testa e chiuse gli occhi.

«Nulla è ancora finito! »esclamò in quell'istante Aizen«Per quante volte tu potraì colpirmi, io mi rialzerò sempre, e ti distruggerò! »

Maer soffocò una risata«Ti rialzerai sempre? »e con calma aprì gli occhi, poi esclamò, con rabbia«Non farmi ridere! »

Il suo reiatsu si manifestò sottoforma di una fittissima pioggia di aghi, ed era talmente intenso da far tremare il terreno e spazzare via le nubi temporalesche.

Aizen rischiò di cadere a causa di una violentissima scossa che colpì il suolo, e gli ammassi di macerie cominciaronò a crollare, colpiti dall'enorme forza spirituale.

«Impossibile! »constatò Aizen, quando vide un enorme anello di nuovole temporalesche aprirsi, e rivelare un cielo azzurro e raggiante.

L'ondata di reaistu cessò, ma Aizen era rimasto sconvoltò da quell'immensa forza spirituale che si era appena abbattuta sul suolo e nel cielo.

Imprecò a denti stretti:era rimasta una sola cosa da fare. Alzò la spada versò il cielo, poi esclamò con voce tonante«Bankai!! »

La punta della lama si distorse, e si trasformò in un guizzante tizzone di fuoco bianco, poi il tizzone esplose e, al posto della lama, parti un raggio laser bianco che andò ad impattare contro il cielo limpido.

La punta del laser proiettò altri quattro raggi identici, che andaronò a formare una cupola a quattro triangoli.

Una melma arcobaleno ricoprì gli spazi tra i raggi; le punte dei triangoli proiettaronò, verso il basso, altri raggi, che circondaronò Maer, e lo shinigami si trovò intrappolato, insieme ad Aizen, in un'edificio a cupola con un tetto a triangoli.

Dentro, le pareti erano sostituite dalla melma arcobaleno, e v'erano specchi levitanti in area sparsi tutt'intorno.

«Questo è il mio Bankai»dichiarò Aizen, che intanto era sparito«Kyōka Kanzen Suimin* ! »

Maer non potè fare a meno di sorridere, mentre guardava gli specchi levitanti sopra di lui«Spettacolare! Quindi questo è il tuo Bankai! Finalmente ho l'onore di vederlo in azione: il leggendario Mondo Fasullo "Kyōka Kanzen Suimin" ! »

«Devo farti i miei complimenti:per avermi costretto ad utilizzare il mio Bankai, senza nemmeno usare il tuo Shikai. Per questo sei degno di lode! Tuttavia, non puoi sopravvivere al mio Rilascio Finale. »

«Come funziona? »chiese il tenente incuriosito.

«Lo scopriraì presto! »fu l'unica risposta di Aizen.

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Isshin si rialzò a fatica, ancora stordito a causa della batosta presa da Aizen. Quandò guardò versò il cielo, non potè trattenere un grido di stupore:fluttuante, vi era una strana costruzione arcobaleno.

«Cosa può essere»si chiese lo shinigami, poi sgranò gli occhi«Non dirmi che...Aizen...ha attivato il suo Bankai?! »

Si rialzò a fatica, e una voce lo chiamò da lontano«Capitano Kurosaki! »Isshin si voltò:Rangiku Matsumoto, il Tenente della 10 Brigata, lo aveva chiamato.

Il Capitano vide che c'era qualcuno, disteso a terra accanto a lei, e con uno Shumpo si trasportò sul posto.

«Che succede? »chiese Isshin, ma la situazione era fin troppo chiara:un sanguinante Gin Ichimaru, l'ex Capitano della 3 Brigata, era disteso a terra, un profondo squarcio rosso gli solcava il torace.

«La prego Capitano, lo salvì! »gli chiese Matsumoto in lacrime, e lo shinigami annuì. Prese il polso destro con la mano sinistra, e l'altra la aprì.

«Ora sta fermo Ichimaru, ci penso io a curarti! » Gin sputò sangue«Non merito le tue cure, Isshin. Io sono un traditore! »mormorò.

Isshin sorrise«Ma che dici! Questo è il minimo che io possa fare, per quella batosta che hai rifilato ad Aizen! Potessi rifarla un'altra volta! »

Ichimaru sorrise, e aprì gli occhi, i suoi azzurri occhi. Per la prima volta, il suo era un sorriso sincero.

Matsumoto gli teneva il polso con le mani, versando fontane di lacrime. Mentre un piccolo alone verde si era formato nelle sue mani, la mente del Capitano era gia altrove"Questo Reiatsu...è sicuramente quello di Maer. Perchè...perchè la Brigata Zero ha deciso di mobilitarsi proprio ora, e perchè mandare un tenente?

Aizen è diventato una minaccia così grande? "

Mentre discuteva di questo, le ferite di Gin cominciavano a rimarginarsi, e lo shinigami guardò in alto«Quella è...Kyōka Kanzen Suimin. »mormorò, e Isshin annuì.

«Si, il leggendario Bankai di Aizen:la "Luna dell'Ipnosi Totale"! »rispose l'ex Capitano.

«Non ho mai visto Aizen usare il Bankai»fece in quel momento Matsumoto, che si era asciugata le lacrime e guardava il parallelepipedo arcobaleno con il tetto a punta.

isshin non rispose:in effetti, Aizen non aveva mai avuto di bisogno di utilizzare il bankai, ma Gin, lui e pochi altri lo conoscevano molto bene.

Questo, pensò Isshin, significava che Maer era migliorato moltissimo, forse fin troppo.

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Maer fissò gli specchi che lo sovrastavano, poi da uno di essi, uscì Aizen con la spada alzata.

Subito, lo shinigami estrasse la sua Zampakuto, ed eseguì un affondo alla sua sinistra, ma con orrore vide che la lama fendeva il vuoto.

«Dove guardi? »gli urlò l'Aizen sopra di lui«Sono io quello vero! »e menò un fendente.

Maer parò con la spada messa per orizzontale, allontanò Aizen e, velocissimo, eseguì un taglio verticale che squarciò l'avversario.

Questi gemette, e scomparì dentro ad un'altro specchio. Il tenente si mise in posizione d'attesa, finche Aizen non ricomparve da un'altro specchio, sotto di lui.

Il tenente si preparò a parare il suo fendente, quando un altro Aizen sbucò da uno specchio alle sue spalle.

"Cosa?! Ce ne sono due! "pensò sbalordito lo shinigami, mentre parava il endnete del primo, e intrappolava il braccio dell'altro sotto la propria ascella.

Facendo pressione sulla spada, si distaccò dal mucchio, poi menbò un tondo che colpì i due cloni.

Essi urlaronò di dolore e scomparverò negli opposti specchi. "Non riesco a capire lo scopo di questo Bankai. "pensò Maer"Se tutte le copie sono reali, mi basterà uccideren una sola per per porre fine al duello. A meno che...a meno che questi non siano ch eun diversivo per nascondere il vero Sosuke Aizen, che immagino ora mi stia prontamente attaccando alle spalle. "

Pensato questo, in tutta tranquillità, Maer portò una mano dietro di se e afferrò il collo di Aizen, che si ritrovò nuovamente a sgranare gli occhi.

«Come...come hai fatto a capire dov'ero? »chiese il prigioniero. Il tenente sorrise«Punto uno:sei prevedibile; punto due:sei un codardo, e i codardi attaccano sempre alle spalle! »

Aizen emise un grido soffocato di dolore. «Che ti succede? Appena il potere della tua spada va a farsi benedire, anche tu vai in malora? »gli chiese tutto sorridente il Tenente.

Aizen non rispose, scossò com'era dal fallimento del suo stesso Bankai. Maer aggrottò la fronte«Mi fai schifo!! »esclamò, prima di scagliare Aizen al suolo.

Il Tiranno di Hueco Mundo gridò prima di schiantarsi contro la parete del suo stesso Bankai.

Aizen si rialzò a fatica«Non è finita! »assicurò, poi aprì la mano davanti a se e gridò«Senkyò no Ken* !(*Lame dei mille specchi)

Gli specchi brillaronò tutti in una volta, poi si deformaronò in tante lame di luce che puntaronò dritte verso lo shinigami.

Aizen rise«Non puoi resistere, è la tecnica finale del mio Bankai! Non hai scampo! »

Maer non perse la calma«Se questa è la tecnica finale del tuo Bankai, lalora non mi rimane altro da fare che distruggerlo»disse tranquillamente, appoggiando una mano sul fodero.

"Impossibile! Non può distruggerlo con la mera forza! »pensò Aizen, un minuto prima della fine.

Ma quando Maer estrasse la spada, subito la sua manò compì un movimento a tempesta, che spazzò via le lame di luce, riducendole in polvere.

Un vortice di spada si abbattè sulla dimensione, e in poco tempo, il tornado affilato spazzò via il Bankai del Re di Las Noches, e lui con esso.

Aizen venne catapultato contro una roccia. «Impossibile, io non posso perdere! Nessuno si ergerà nell'alto dei cieli oltre a me! »imprecò Aizen, fin quando si accorse di avere la lama della zampakuto del suo rivale puntata alla gola.

«Quello che non hai capito, Sosuke»disse lui«É che qualcuno si è gia eretto nell'alto dei cieli.»

Aizen sgranò gli occhi. «Devo farti i miei complimenti. Per aver resistito con così tanta determinazione, ti concederò di vedere il mio Shikai. »disse il tenente, estraendo per metà.

«Konzetsu no seikatsu*...(*Estirpa la vita) »

Aizen gridò di dolore, e il suo corpo divenne polvere nel vento mentre, alle spalle del vincitore, sorgeva il tramonto.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2:Shinigami, il nuovo inizio ***


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                                                         CAPITOLO 2

: SHINIGAMI, IL NUOVO INIZIO

 

 

 

La scena alla quale Isshin, Gin e Matsumoto avevano assistito aveva dell'inverosimile:uno shinigami, venuto dal nulla, aveva sconfitto da solo, e in poco tempo per giunta, Aizen, il quale era riuscito a sopraffarre i più potenti Capitani del Gotei 13.

L'incubo era davvero finito, Aizen era vinto, Gin si era redento e gli espada erano morti?

Sembrava un sogno, e invece era la pura realta; lo shinigami dai capelli neri raggiunse i tre con uno shumpo, facendo sobbalzare Matsumoto, poi s'inginocchiò di fronte ad Isshin.

«Ciao, Maer. »disse il padre di Ichigo, e l'altro ricambiò«È un piacere rivederla, Capitano. »

Ichimaru sussultò«Isshin-san, quindi tu eri il Capitano della Brigata Zero, una volta? »

Isshin annuì«Si, ma è una lunga e vecchia storia. E comunque non è giusto dire che sono il solo Capitano. Diciamo piuttosto che sono uno dei Capitani. »disse allegramente passandosi una mano dietro ai capelli.

Ichimaru si mise seduto, e Matsumoto lo aiutò ad appoggiarsi ad un masso; le fertie sembravano essersi richiuse, ma non si è mai troppo prudenti. «Mi hai incuriosito. Spiegami meglio. »

Fu Maer ad accontentare la richiesta dell'ex Capitano della Terza Brigata«Detto senza mezzi termini, la Guardia reale è talmente grande da aver bisogno di più di un Capitano.

Essi sono a capo delle Divisioni. Esse sono otto. »

Gin sembrava ancora più interessato; «Per favore, Maer, potresti un'attimo farmi una cortesia? »chiese in quel momento Isshin.

«Certo, Capitano. »

«Oh avanti, basta con queste formalità. Io non sono più il tuo capitano, e se lo fossi, tu hai comunque cambiato divisione. Comunque, per favore:potretsi guarire mio figlio? È ferito gravemente. »

Gli indicò il punto in cui era precipitato Ichigo. «Ci penso io. »garantì Maer.

Anche Isshin e Ichimaru, sostenuto da Matsumoto, raggiunserò lo shinigami dentro al cratere. Gin fece per scendere, quando all'improvviso avvertì una flebile scintilla di reiatsu.

«Che c'è, Gin? »gli chiese Rangiku, allertata. «Kaname»mormkrò Ichimaru, prima di sparire con uno shumpo.

Riapparve pochi metri più in là di Ichigo:Kaname Tousen, ex Capitano della Nona Brigata, era a terra, con una bruttissima escoriazione sul torso.

Gin imprecò a denti stretti, Isshin lo raggiunse a piedi, poi si chinò e disse«Ci penserò io, ma per favore, va ad aiutare gli altri Capitani. »

Gin fece per dire qualcosa, quando Matsumoto gridò«Venite presto! Ho trovato il Comandante Generale! »

Gin la raggiunse all'istante:Yammaoto giaceva a terra, in una pozza di sangue, quasi totalmente bruciato dall'Ittou Kaso, l'incantesimo di Kido che aveva lanciato nella speranza di annientare Aizen.

«Posso fare qualcosa»affermò Ichimaru, incerto. Rangiku lo guardò«Cosa? »

«L'abilità speciale del mio Bankai. Se faccio fluire il mio reiatsu al contrario, posso trasformare il veleno in un'antidoto, e forse, invece di lacerare le sue cellule, posso ripararle. »

«Non pensi che sia un po' troppo rischioso? »gl ichiese isshin da lontano. Ichimaru annuì«Si, ma è l'unico modo che abbiamo; non puoi occuparti di due feriti contemporaneamente. »

Isshin attese qualche secondo, poi annuì«Ti affidò il Comandante Generale. »

Gin si voltò, estrasse Shinso e attivò il rilascio«Bankai. Kamishin no Yari! »L'aspetto della spada rimase invariato, come previsto dal Bankai, poi l'alzò sopra di se, pronto a colpire.

"Speriamo soltanto che funzioni"pensò Ichimaru fissando per l'ultima volta il corpo del Comandante, senza neanche sapere se fosse vivo o morto.

Poi abbassò la spada esclamando«Uccidi, Kamishin no Yari! »

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Il ritorno dei rimanenti capitani dall'Hueco Mundo fu una manna dal cielo. Il misterioso Shinigami che aveva sconfitto Aizen se n'era andato subito dopo aver guarito Ichigo, dicendo che si era trattenuto oltre il necessario.

Ichimaru invece aveva posto le sue più umili scuse, e sosteneva di essere pronto alla redenzione; grazie all'aiuto dei tenenti e di alcuni Capitani, alla fine tutti erano riusciti a ristabilirsi.

Isshin era riuscito a curare Tousen, che come Gin, porse le sue più sincere scuse; il Bankai di Gin ebbe l'effetto sperato, e Yamamoto si svegliò dopo un paio d'ore, per la felicità di Ukitake e Kyoraku.

Per fortuna, anche Ichigo, grazie alle portentose cure di Maer, si ristabilì completamente, e potè riaprire gli occhi poco dopo il Comandante Generale.

Ma ne Gin, ne Isshin e ne Matsumoto rivelaronò nulla dello Shinigami che aveva sconfitto Aizen, e così il merito andò tutto ad Ichigo, il quale però non ricordava di aver continuato a combattere dopo essere stato quasi ferito a morte.

I Capitani vennero a sapere che, mentre loro combattevano contro Aizen, Byakuya e Kenpachi erano riusciti a sconfiggere l'Espada numero Cero, Yammi Rialgo, uccidendo così l'ultimo soldato di Aizen.

Las Noches era rimasta disabitata, anche se nessuno aveva ancora trovato il cadavere di Grimmjow; la Vera Karakura fu ritrasportata nel Mondo Reale, e tutti gli Shinigami se ne tornarono alla Soul Society.

Sembrava tutto perfetto, eppure ichigo aveva ancora un dubbio:se non era stato lui a sconfiggere Aizen, allora chi c'era riuscito?

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Capitolo 4
*** Capitolo 3:Due vecchie conoscenze ***


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                                                            CAPITOLO 3:DUE VECCHIE CONOSCENZE

 

 

 

Erano passati cinque lunghi anni dalla battaglia con Aizen. Ichigo Kurosaki, Shinigami Delegato, aveva ora venticinque anni, aveva concluso l'istitituto superiore di Karakura e studiava all'università per poter diventare un medico, ovvero continuare l'attività di famiglia.

Aveva mantenuto i contatti con i suoi compagni, suo malgrado con keigo, Mizuiro, Tatsuki e ovviamente Chad, Ishida e Inoue, tornati fortunatamente interi dall'Hueco Mundo; anche se la stessa cosa non si poteva dire per Ishida, visto che la sua mano era stata tagliata da Ulquiorra, ma fortunatamente Inoue era riuscita a rigenerarla, così come aveva fatto con il braccio di Grimmjow.

Ora, i quattro ripensavano a quei momenti con gioia, ricordando le "belle" esperienze passate insieme.

Ora avevano preso tutti indirizzi simili:Ishida voleva proseguire, come Ichigo del resto, nell'attività di famiglia, vale a dire il medico, Chad stava studiando per diventare un veterinario, mentre Inoue assisteva Ichigo e Ishida nella stessa professione.

Insommma, un'allegra banda di medici. Era bello pensare di poter vivere una vita normale, senza dover entrare nei panni di uno shinigami o di un quincy ogni volta che sorge il sole.

Erano tutti e quattro molto cambiati negli ultimi anni:a chad era cresciuta una barba che lui teneva sempre rasata, Ishida invece si era fatto più alto e anche lui si radeva i baffi, mentre Inoue era diventata una bella ragazza con la sua solita chioma arancione.

Ichiog invece assomigliava molto di più al padre, e questo non lo infastidiva minimamente; aver scoperto di essere figlio di un grande shinigami, lo aveva portato a guardare suo padre con occhi diversi, anche se non avevano abbandonato le solite lotte familiari.

E infine, anche Yuzu e karin erano diventate adulte, frequentavano l'università e vivevano una vita felice.

Era tutto perfetto, eppure Ichigo non aveva mai smesso di pensare ai suoi vecchi compagni:Rukia, Renji, Ikkaku, Yumichika e tutti gl ialtri shinigami. Alla fine, erano riusciti tutti a tornare alla Soul Society, inclusi quei traditori di Gin e Tousen, che dicevano di essersi redenti.

Eppure, da quando Aizen era stato sconfitto, non è passato un giorno senza che Ichigo si chiedesse chi fosse stato:suo padre gli ripeteva in continuazione che il merito spettava tutto a lui, ma lo shinigami ricordava bene di essere stato trapassato da Aizen, proprio quando credeva di avere la vittoria in pugno.

Come scusa non reggeva, perciò Ichigo aveva preso una decisione:voleva approffitare della settimana di vacanza che avrebbero avuto a breve, per fare una capatina alla Soul Society, grazie al Cancello Senkai di Urahara.

Urahara e Tessai non erano cambiati affatto negli ultimi anni, forse merito dei loro Gigai, e Ichigo era passato a trovarli molte volte.

Nemmeno Yoruichi era invecchiata di una virgola, e manteneva il suo corpo perfetto. Ichigo era afflitto anche da altri dubbi:dov'era finito il cadavere di Grimmjow, ad esempio, e perchè Ulquiorra aveva detto di essersi interessato agli umani, in punto di morte?

O ancora, come avevano fatto Byakuya e Kenpachi a sconfiggere Yammi, e avendo riportato così poche ferite, da quel che ricordava l'ultima volta che li aveva visti.

C'erano ancora molte domande senza risposta, e Ichigo credeva che la Soul Society avrebbe risolto il problema; sarebbe stata un'occasione perfetta anche per rivedere i vecchi rivali, come Zaraki, che di sicuro averebbe cominciato a dargli la caccia appena avrebbe saputo del suo arrivo.

Però voleva a tutti i costi capire cos'era successo, anche a costo di affrontare la tremenda furia di quel pazzo maniaco di Kenpachi, di cui non ha avuto notizie per cinque lunghi anni.

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La domenica stessa d'inizio vacanze, Ichigo informò suo padre del suo viaggio, ed Isshin non ebbe nulla da obbiettare; ma non potè risparmiarsi un calcio laterale che fece volare Ichigo fuori dalla finestra della stanza, mandandola in frantumi.

Dopo aver imprecato contro il padre, e dopo essersi scrollato di dosso i cocci del vetro rotto, Ichigo s'incamminò senza pensarci due volte, verso l'Emporio Urahara.

Arrivò in pochi minuti, e quando bussò, trovò il sempre uguale Tsukabishi Tessai ad attenderlo.

«Ichigo-san...»mormorò lui, con la solita espressione, poi urlò«Oh, Capo. Ichigo-san è arrivato, presto, presto! »

Ichigo non capiva di cosa stesse, parlando, finche un sorridente Urahara Kisuke si presentò davanti a lui, lo accolse a braccia aperte e gli disse«Kurosaki-san, che piacere averti qui con noi!

Hai scelto proprio il giorno giusto per venire a trovarmi:sono arrivati, proprio oggi, due tue vecchie conoscenze.

Vieni a salutarli! »

«Urahara-san, di chi diamine stai parlando? »chiese Ichigo, sempre più confuso, poi gli venne un'illuminazione"E se fossero, Rukia e Renji? "

Ichigo allora si precipitò subito all'interno, ma arrestò la sua corsa quando si trovò davanti qualcuno di totalmente inaspettato.

Al piccolo tavolo di Urahara, sedeva un ragazzo alto con dei capelli blu, due occhi e striscie del medesimo colore che gli scendevano da sotto quest'ultimi; indossava dei jeans grigi e una maglia bianca, qualche collana d'oro al collo e una fascia attorno ai capelli.

Aveva un sorriso felino«Giorno, Kurosaki. »lo salutò alzando la mano. Ichigo lo indicò tremante e cominciò a balbettare«Gri...gri...gri...gri...gri...gri...gri...»

L'uomo abbassò la mano e mantenne un'espressione confusa, mentre l'altro continuava a tentare di pronunciare il suo nome.

Contemporaneamente, dal bagno di Urahara si sentì un rumore di sciacquone, poi un uomo con dei capelli neri, degli occhi verdi e striscie del medesiom colore sotto di essi, idnossante una polo nera e dei jeans beige entrò nella stanza con in mano un quotidiano;la pagina era aperta sulla cronaca nera.

«Grimmjow, cos'è tutto questo balbettare? »chiese l'uomo con i capelli neri, e l'altro gli rispose alzando le spalle.

Ichigo spostò il dito su di lui«Ul...ul...ul...ul...ul...ul...ul...ul...»

I due uomini si scambiaronò un rapido sguardò, poi l'uomo vestito in nero si avvicinò allo shinigami e gli diede uno schiaffo che lo fece rinvenire dalla catalessi.

Ichigo ringraziò, ma rendendosi subito conto della situazione, cadde a terra e indietreggiò«Grimmjow e Ulquiorra?! »esclamò, e i due alzaronò gli occhi al cielo«Era ora. »

Ichigo non poteva crederci:gli Espada, non erano morti. Erano vivi!

*************************************************************************** Salve a tutti i miei lettori, anche se non so quanti siano.

Eccoci qui con il terzo capitolo della fic. Spero che fin qui vi sia piaciuta, e sappiate che continuerò a mettere capitoli finchè non sarà completa.

Ringrazio Eden89 per la sua recensione, e spero che ne arriveranno altri a recensire.

Scommetto che nessuno si aspettava il ritorno in scena di Ulquiorra e Grimmjow. Ne saprete di più nei prossimi capitoli.

Arrivederci e a presto.

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Capitolo 5
*** Capitolo 4:Soul Society, cinque anni dopo ***


Incolla qui il testo.

Salve a tutti, sono tornato con un nuovo capitolo, e questa volta più clamoroso del precedente.

Dopo aver ricevuto spiegazioni da Grimmjow e Ulquiorra, Ichigo si recherà con loro nella Soul Society, dove lo attenderanno delle belle sorprese.

Buona Lettura!

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                                                       CAPITOLO 3:SOUL SOCIETY, CINQUE ANNI DOPO

 

 

 

Ulquiorra era sdraiato sulla sabbia di Las Noches. Sopra di se, Kurosaki Ichigo, ormai un completo Vasto Lorde, caricava un potente cero rosso nelle corna.

«Capisco»disse Ulquiorra«Quindi ora sei un Hollow completo. »

Nessuna risposta.

«Va avanti»lo incitò Ulquiorra in tutta calma«Non ho una ragione per continuare a vivere, ora che mi hai sconfitto.

Fallo. »

La sfera divenne raggio, e da raggio un'esplosione gigantesca, che gia prima aveva surclassato ben due cero dell'Espada nella sua Segunda Etapa.

Ma la rabbia dell'Hollow era ancora viva e furente, e fece per scagliarsi contro i suoi vecchi compagni, Ishida e Inoue, quando Ulquiorra, con un quarto del suo corpo, si teletrasportò e taglio una delle sue corna con la sua Lanza del Relampago.

 

«No, non è così che volevo vincere, non in questo modo. »disse Ichigo.

«Capisco»fece Ulquiorra, poi si rivolse ad Orihime«Hai paura di me, donna? »

«Non ho paura. »

«Allora è così. »

Li guardò entrambi«Comincio a provare un certo interesse, negli umani»disse lui.

Quando Inoue tentò di toccare la sua mano, lui era gia polvere nel vento.

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Ichigo saltò in piedi e tentò di controllarsi, per quanto fosse difficile in una situazione come quella:Grimmjow e Ulquiorra, creduti morti da tempo, ora erano di fronte a lui, e in quelli che sembravano due gigai, per giunta, con un'aria tutt'altro che ostile, e nell'emporio di Urahara.

Tutto ciò non aveva senso. «Ulquiorra, io ti ho visto dissolverti. »disse scettico lo shinigami.

L'Arrancar chiuse gli occhi, poi si sedette al tavolo e sorseggiò la tazza di tè che tessai gli aveva gentilmente portato.

"Gli offrono pure da bere? "pensò scettico Ichigo, quando una voce malinconica lo distrasse dai suoi pensieri«Kurosaki Ichigo»

Si girò verso Ulquiorra«Pensi davvero di potermi uccidere così facilmente. Se non fosse stato merito dell'altra anima che risiede in te, non saresti sopravvissuto nemmeno all'ultimo Cero Oscuras che ti avevo lanciato.

Ad ogni modo, quando mi sono dissolto, sono tornato ai confini di Hueco Mundo, dove si aggirano gli altri Hollow, e mi sono reincarnato. »

"Il bastardo può anche reincarnarsi"pensò Ichigo con la fronte aggrottata, poi si ricordò in che razza di spiacevole situazione si trovava, e si rivolse a Grimmjow«E tu? Ti ho visto mentre venivi colpito dall'arma di quel Nnoitra! »

«Ma non mi hai mai visto morire. »si affrettò a precisare Grimmjow. Ichigo cadde nuovamente sul pavimento.

In quel momento, fece la sua entrata Urahara:anche dopo cinque anni, lo shinigami vestiva i soliti abiti, e il solito capello.

«Urahara-san, posso sapere come mai questi due si trovano da te? »chiese Ichigo, che ne aveva avuto abbastanza di sorprese.

Urahara cominciò a sghignazzare, aprendo il ventaglio di fronte alla bocca«Oh be, non fanno niente, Kurosaki-san. Non possono essere semplicemente venuti a salutare un loro vecchio nemico, che hanno tentato di uccidere innumerevoli volte? »

Ichigo puntò un dito verso l'ex-Capitano«Assolutamente no! E poi mi spieghi chi diamine gli ha procurato quegli orrendi gigai? »

La gamba di Ulquiorra superò la testa di Ichigo, poi con un Chikyo Chagi*, stese Ichigo, creando una buca nel pavimento di legno. (*Il Chikyo Chagi è una mossa eseguita con il piede:solitamente dopo aver messo in ginocchio l'avversario, si alza la gamba in modo che il piede si trovi sopra la sua testa, poi la si riabbassa, menando un maglio con il piede)

«Sei inopportuno, Kurosaki Ichigo. »disse tranquillamente il Cuarto Espada, continuando a bere placidamente la sua tazza di tè.

«Maledetto»imprecò sottovoce Ichigo dalla buca. Poi Urahara si decise a rispondere alla sua domanda.

«Kurosaki-san. Grimmjow-kun e Ulquiorra-kun si trovano qui in pace. Sono stati convocati dal Capitano-Comandante, e quindi hanno pensato di venire a chiedere aiuto a me.

Ah ovviamente, so che anche tu vuoi recarti nella Soul Society. »

Urahara era solito conoscere i particolari con circa duecento anni d'anticipo; Ichigo si rialzò e si scrollò di dosso la polvere, poi disse ad Urahara«E allora andiamo. »

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Qualche minuto più tardi, Ichigo, Grimmjow e Ulquiorra si erano ritrovati a correre a perdifiato nel Dangai, inseguiti dal famelico Spazzino.

«Credevo che questo dannato affare fosse stato distrutto da Aizen! »sbraitò lo Shinigami Delegato.

«Evidemente ne hanno più di uno. »rispose tranquillo Ulquiorra, mentre alle loro spalle, Grimmjow imprecava come al solito«Perchè? Perchè non posso distruggere quest'affare con il mio Gran Rey Cero?! »

«Perchè faresti crollare tutto. Contegno Grimmjow, contegno. »gli rispose Ulquiorra.

Ichigo era sempre più confuso«Voi ragazzi non siete normali. »

Dopo una folle corsa, finalmente i tre attraversaronò l'uscita, e si ritrovaronò nel Rukongai, lo spazio della Soul Society dove vivono le anime povere.

La loro metà era invece la Corte delle Anime Pure, il Sereitei. I tre s'incamminarono verso il cancello presieduto dal guardiano Jidambou, attraversando il Rukongai, dove le anime se ne stavano sedute ai bordi della strada, e li osservavano passare con sguardi curiosi.

Arrivaronò alla parete in poco tempo, e li trovaronò Jidambou, anche lui identico a come lo avevano lasciato.

Si offrì volentieri di aprire il cancello ai tre, poichè sapeva del loro arrivo imiennte, e quando lo fece, a Ichigo ritornò in mente il momento del loro primo arrivo alla Soul Society, quando ad atenderli, allo stesso cancello, c'era quel traditore di Gin Ichimaru.

All'improvviso, Ichigo sentì Jidambo emettere gemiti di terrore, e quando si voltò, lo vide spaventato, e col cancello sulle spalle, come all'arrivo di Ichimaru.

«Che ti succede, Jidambou? »chiese Ichigo.

Quello mormorò«Il...Capitano della Terza Divisione...»

Ichigo sgranò gli occhi"Non è possibile"pensò"La storia si ripete. "

Mise mano a Zangetsu, attendendo l'arrivo di Gin, ma quello che gli si presentò di fronte fu qualcuno del tutto inaspettato.

Con un haori bianco recante il simbolo della Terza Brigata, arrivò, invece che Gin con la sua faccia da volpe, un ragazzo dagli occhi blu e i capelli bondi, di cuì una metà ricadevano sull'occhio sinistro.

Al fianco, portava una Zampakuto nel suo fodero.

«Non...non può essere. »mormorò Ichigo, fissando lo shinigami che veniva verso di loro.

«È il Capitano della Terza Divisione»replicò Jidambou«Izuru Kira. »

Kira sospirò«Ah...questo non va bene, Jidambou-san. Avresti dovuto avvisarmi dell'arrivo dei nostri ospiti. »

«Kira? »disse a stento Ichigo, mentre i due Arrancar alle sue saplle non facevano una piega, Ulquiorra con la sua espressione nichilista e Grimmjow con le mani in tasca.

«Ne è passato di tempo, Ichigo-san»fece il biondino, e Ichigo disse«Sei un Capitano? »

«Non siamo rimasti fermi per cinque anni. Abbiamo stretto un patto di allenaza con gli ultimi Arrancar, e molte altre cose sono cambiate. Ma ora vieni, ti accompagno dal Capitano Comandante; parleremo durante il tragitto. »

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Kira accompagnò i tre nel Seiretei, mentre gli altri shinigami si accorgevano del famoso Kurosaki Ichigo.

Anche Ichigo era strano.veder sevntolare l'haori di Kira lo metteva in un certo senso a disagio.

«Allora, da quant'è che sei Capitano? »si decise a rompere il ghiaccio il Delegato.

«Da circa tre anni»gli rispose Kira, e Ichigo sussultò«Accidenti, la morte di Aizen ha cambiato davvero un sacco di cose. Ma piuttosto, mi sorpendo che quel pazzo maniaco di Kenpachi non si sia precipitato da me ridendo come un matto appena ho messo piede nel Seiretei. »ironizzò.

Kira rimase apparentemente serio, anche se un mezzo sorriso per un istante sfiorò le sue labbra.

Poi rispose«Zaraki si è ritirato»e le ultime parole immobilizzaronò Ichigo.

«ritirato? Kepachi si è ritirato? Non posso crederci! »fece Ichigo. il pazzo shinigami votato alla distruzione, Zaraki Kenpachi, non era più un Capitano.

«Ha abbandonato la sua posizione quando siamo tornati nel Seiretei, dicendo che non trovava più alcun gusto nelle battaglie.

Non sappiamo di preciso cosa sia accaduto a Hueco Mundo, ma è di sciuro un fatto riguardante quel breve periodo; comunque, ora è Ikkaku a ricoprire la carica di Capitano dlel'Undicesima Brigata, con Yumichika come Primo Ufficiale, mentre Yachiru è andata via con Kenpachi.

Attualmente la loro Brigata è rimasta senza Tenente. »

ichigo non disse una parola, nemmeno la vista del tempio lo fece riscuotere dai propi pensieri:Zaraki ritirato, Ikkaku e Kira dei Capitani!

Tutto quanto aveva dell'assurdo!

«E i Capitani traditori? »chiese Ichigo«Loro dove sono? »

«Tousen è tornato al suo posto come capitano della Nona Brigata, mentre Ichimaru ha preso il posto di Aizen, e ora è al comando della Quinta Divisione.

Comunque basta parlare, siamo arrivati, e il Comandante Generale ti sta aspettando. »

Ichigo si riscosse«Cosa...uh...ah si, il vecchio. »

Kira inarcò un sopracciglio«Di chi diamine stai parlando? »e Ichigo sobbalzò di nuovo«Uh? Come di chi sto parlando?! Del vecchio, lì...il Capitano della prima, mi sembra. »

Kira sorrise«Il Capitano Yamamoto è il Capitano della Prima Brigata, ma non è più il Capitano Comandante. »

«Coosa?! »

«Ha abbandonato la sua posizione, ritenendo di non essere più degno. Ora il suo posto è occupato dal precedente Capitano della Tredicesima Brigata, Jushiro Ukitake. »

«Eeeeeeeh?! Ma allora chi è ora il capitano della Tredicesima Brigata? »

Kira sorrise nuovamente, l'occhio non visibile grazie ai capelli, poi disse«Lo scopriraì presto. Vieni. »e procedette verso il tempio, seguito da un più che mai confuso Ichigo Kurosaki.

*************************************************************************** Salve a tutti i miei lettori. Sono tornato con il nuovo capitolo!

Scusate l'attesa, ma ultimamente sono stato molto impegnato con la scuola e con i miei altri libri, quindi ho avuto poco tempo per scrivere la fic, ma ciò non mi ha impedito di creare un bel capitolo.

Scommeto che nessuno si aspettava tutti questi cambiamentei, e sopratutto una chiusura tanto enigmatica quanto ovvia.

Aspettate il prossimo capitolo e vedrete il nuovo Capitano della tredicesima.

Ringrazio asia94 per la sua recensione:quello che da lo schiaffo a Ichigo è Ulquiorra, poi Grimm e Ulqi non sono umani ma sono dentro a dei Gigai.

Spero che continueraì a leggere, e così molti altri.

A presto.

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Capitolo 6
*** Capitolo 5:Rukia, in memoria di Kaien ***


Salve a tutti, sono tornato con il nuovo capitolo. In questo capitolo viene svelata l'identità del nuovo Capitano della Tredicesima Brigata.

Buona lettura!!

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                                                              CAPITOLO 5:RUKIA, IN MEMORIA DI KAIEN

 

 

 

Kira condusse i tre davanti alla porta della sala riunioni, poi li pregò di aspettare fuori dalla stanza, quindi entrò.

Dall'interno, Ichigo e compagni udirono i Capitani ridacchiare e anche qualche altro suono incomprensibile.

«Che cosa credete stiano facendo? »chiese Grimmjow, alquanto spaventato.

Ulquiorra rispose«Non fare l'idiota, Grimmjow. Probabilmente staranno solo discutendo dei loro fatti personali, anche se queste risate isteriche mi turbano»e in quell'attimo il suo nichilismo si ruppe.

Ichigo invece era teso e impaziente:chi poteva essere il nuovo Capitano della Tredicesima Divisione.

Ritrovarsi davanti, dopo cinque anni di attesa, la sua vecchia amica Rukia con indosso un'haori lo avrebbe alquanto turbato, ma nemmeno lui sapeva il motivo.

Poi, dall'interno, provenne la voce perentoria di Ukitake«Entrate»

Ichigo prese un bel respiro, poi si fece coraggio ed entrò:la sala era rischiarata soltanto dalle torce che ardevano ai lati del trono in fondo alla stanza, sul quale sedeva Ukitake, serio in volto.

I restanti dodici Capitani erano diposti in due file ai suoi lati:sulla fila a sinistra si trovavano i vecchi Capitani, Kyoraku, Unohana, Komamura, Byakuya, Soi Fon, Hitsugaya e Mayuri, mentre nella fila di destra i nuovi, Yamamoto con indosso ora un semplice hakama, Kira, Ikkaku, il solito pelato, Gin, Tousen e il Capitano della Tredicesima Divisione ovvero...nessuno!

«Non vi manca un Capitano? »fece notare Ichigo, e Ukitake si mise a ridere«Probabilmente è in ritardo, ultimamente ha molto da fare. »

Ukitake lo invitò ad accomodarsi al centro della stanza, mentre i due Espada restaronò sulla porta.

«Allora, Ichigo-san, a cosa dobbiamo la tua visita di piacere? »

Ichigo strabuzzò gli occhi«Visista di piacere? Ma non volevate vedermi voi? »

Un brusio percorse tutti i Capitani, poi Ukitake lasciò la parola al buon vecchio Ikkaku«Cosa credi, Ichigo? Se non ci siamo fatti sentire per cinque anni ci sarà un motivo. Non ci serviva particolarmente il tuo aiuto, e come avraì notato il numero di Hollow negli ultimi tempi è diventato quasi nullo. Quindi ti abbiamo fato chiamare perchè sapevamo che eri in compagnia degli Arrancar. »

Ichigo era incredulo«Qui...quindi...la mia presenza qui è inutile? »

Ukitake rispose«Non del tutto. Il Capitano della Tredicesima ha insistito per un colloquio privato con te, e ti aspetta nel suo ufficio. »

Ichigo non perse tempo:ringraziò i Capitani, si voltò e scomparve con uno Shumpo.

Ukitake si ritrovò nuovamente a ridere«Chissà che non gli venga un infarto quando vedrà il mio sostituto.

Per quanto riguarda voi due...»e indicò gli Espada.

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Ichigo percorse il Seiretei con lo Shumpo, mirando dritto alla caserma della Tredicesima Divisione.

Non aveva idea di dove si trovasse, in realta, ma seguendo l'istinto la trovò in poco tempo.

Era emozionato:non aveva idea di cosa lo aspettasse nell'ufficio della Tredicesima, ma di sicuro gli avrebbe fatto prendere un colpo.

Così entrò nella caserma, disse ad una guardia che era stato convocato dal Capitano ,ed essa lo accompagnò fino all'ufficio.

Ichigo, come aveva fatto per la stanza dei Capitani, prese un respiro e bussò.

Dall'interno provenne una voce familiare«Entra»

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Ichigo si ritrovò dentro ad una stanza con pareti verdi e uno scarso mobilio, solo una scrivania da lavoro ed un mobile con sopra poggiati fiori di ciliegio.

Ichigo deglutì«È passato un...po' di tempo...dall'ultima volta. »disse a stento. Seduta alla scrivania, c'era una donna dai lunghi capelli neri, due occhi blu come il cielo notturno e un'haori bianco recante il simbolo della Tredicesima.

«Si, è passato un po' »concordò tranquilla Rukia.

Ichigo non ce la faceva più:per quanto tentasse di mantenere un apparente stato di tranquillità, non riusciva a credere di trovarsi davanti l'amica di un tempo con indosso un'haori, chiaro simbolo del suo dovere.

Il Delegato prese coraggio«E cosi...alla fine siete diventati tutti dei Capitani»disse passandosi una mano tra i capelli.

Rukia lo guardò un po' confusa«Che intendi dire con tutti? »

Ichigo la guardò«Come? Ikkaku e Kira sono Capitani, tu sei un Capitano, anche io sono un Capitano?! »

Rukia iniziò a ridere, una cosa rara, che Ichigo le aveva visto fare poche volte«No, non lo sei...ppff.

Comunque...mi fa piacere che tu sia venuto a trovarci:quanto ho saputo della tua visita, ho subito indetto un colloquio speciale. »

Ichigo lo immaginava; riprese a parlare«Be, insomma...alla fine ce l'hai fatta:hai ottenuto il seggio di Capitano.

Deduco quindi che hai imparato il Bankai»

Rukia chiuse gli occhi e sospirò«No, non ancora. e non sono ancora ufficialmente il nuovo Capitano.

Sto seguendo un allenamento speciale con mon Nii-sama, allo scopo di apprendere il Bankai, ma Ukitak-ehm, volevo dire il Comandante Generale Jushiro sembra avermi gia riconosciuto come il nuovo Capitano. La verita è che lo faccio in memoria del precedente tenente della Tredicesima Divisione, Kaien-dono. Lui sarebbe dovuto diventare Capitano »

Ichigo non sapeva molto di tale Kaien Shiba, ma di sicuro era una persona alla quale Rukia teneva moltissimo.

Decise di cambiare discorso, per non rievocare ricordi terribili.

«Davvero...sono contento. E...come sta Renji»

Non sentiva l'amico da cinque anni, e aveva una voglia matta di rivederlo.

«Sta bene; si sta ancora allenando per battere Nii-sama, anche se penso che non ci riuscirà mai.

Comunque, è diventato più forte, Ichigo, e penso che sia ansioso di rivederti. »

«Capisco. Ad ogni modo c'era qualcosa di cui volevo parlarti, e penso che tu sia la persona giusta per essere la prima a saperlo.

È un peso che mi porto dietro da cinque anni ormai. »

Rukia si fece attenta. «Non...»fece Ichigo, ma subito una formidabile vampata di reiatsu avvolse l'intera Soul Society.

La pioggia di energia spirituale cadeva fittissima, mentre Rukia mormorò«Non ho mai sentito una reiatsu di tale intensità. »

Lei e Ichigo si precipitaronò subito all'esterno, nel cielo del Seiretei.

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Quando i Capitani avvertironò la scarica di reiatsu, avevano appena finito di parlare con i deu Arrancar.

«Cos'è...questa formidabile reiatsu? »si domandò Yamamoto, e così gli altri Capitani.

Gin, immobile al suo posto, non proferì parola.

La sua mente era gia altrove"Questa reiatsu...questa forza talmente intensa da sradicare la vita di ogni essere vivente...appartiene senza ombra di dubbio a lui. Allo shinigami che ha sconfitto il dio assoluto* (*S'intende Aizen) "

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Allora, salve a tutti i miei lettori e perdonate il mio ritardo. Purtroppo il Liceo Classico non è una passeggiata, e ho avuto poco tempo per scrivere.

Ma alla fine ce l'ho fatta, ed eccoci qui col nuovo capitolo di questa saga.

Ovviamente tutti avevate indovinato l'identità del Capitano della Tredicesima, ma in futuro ci saranno nuove e più sconvolgenti sorprese.

Il ritorno di Maer. Mi piace molto questo personaggio che ho creato, e non ho mai pensato al ruolo di comparsa per lui; tra poco capirete anche il suo ruolo in questa serie.

Ora veniamo alle recensioni:

-asia94:grazie per la tua seconda recensione, e mi fa piacere il fatto che continuerai a leggere. Non preoccuparti per Ken-chan e Yama:in futuro ti lasceranno senza fiato, visto che più o meno ho in mente che cosa afre di loro.

Hai indovinato il Capitano, quindi hai vinto il nuovo capitolo di questa saga!

Silvewood:non mi sarei mai aspettato che l'autore di una delle migliori fic su Bleach che io abbia letto, sarebbe venuto a recensire una mia storia.

Ne sono onoratissimo; anche tu hai indovinato il Capitano, e Ichigo in effetti si è preso un bel colpo, più per l'ansia iniziale.

Hai vinto questo nuovo capitolo.

Nel prossimo episodio della fic, appaiono i primi segni di un nefasto cambiamento. Arrivederci e a presto!!

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Capitolo 7
*** Capitolo 6:Maer contro Ichigo, la luna smussata ***


Salve a tutti i miei lettori!

In questo capitolo Ichigo affronta Maer in duello, per vedere se è ancora forte dopo cinque anni.

L'avversario risponde a colpi di Kido.

Buona Lettura!!

                                                    CAPITOLO 6:MAER CONTRO ICHIGO, LA LUNA SMUSSATA

 

 

 

I Capitani del Gotei 12 si trasportaronò all'istante nel cielo della Soul Society, dove un passaggio simile ad un Garganta si stava aprendo.

Dalle tenebre, sbucava una lunga strada bianca. I Capitani miserò mano alle katane, seguiti dagli Arrancar e da Ichigo e Rukia, arrivati in quel preciso istante.

La voce di Ichimarù però li ammonì«Aspettate»

Tutti si voltaronò a guardarlo. «Ichimaru...»mormorò Yamamoto, ma esso non si mosse. Conosceva bene quell'apertura:era una delle ultime cose che Aizen aveva visto prima di morire.

Un rumore di passi provenne dal centro dell'oscurità, poi da essa sbucaronò fuori due shinigami:entrambi cone stemmi da tenenti sopra il braccio destro, uno coi capelli neri e gli occhi color smeraldo, l'altro quasi del tutto identico a Ikkaku, pelato, occhi scuri e aria perennemente incavolata.

Al Capitano dell'Undicesima sembrava di riflettersi in uno specchio.

Il primo shinigami fece un passo avanti, mentre il secondo si lamentava«Uff...perchè mi hai chiesto di accompagnarti, Maer? »

L'altro, impassibile, rispose«Perchè sono gli ordini di sua eccellenza, Daraki, non discuterli, o sarà peggio per te. »poi rivolse lo sguardo ai Capitani.

«Non immaginavo che per una semplice emanazione della mia Forza Spirituale vi avreì trovato tutti qui. »

Ukitake aggrottò la fronte«Chi sei? »gli chiese. Maer non era solito rivelare così facilmente la sua posizione, per questo aveva nuovmente coperto il simbolo della sua Brigata cn una benda bianca.

Ukitake fece per replicare la domanda, quando il Capitano della Quinta Brigata lo superò e si piazzò davanti al tenente.

«Quanto tempo...Maer-san»

Maer non potè trattenere un mezzo sorriso«Gia»

«Capitano Ichimaru, conosci ques'uomo? »gli chiese Rukia; Gin fece per risponderle, quando Grimmjow lo superò sfrecciando, la spada sguainata.

«Aspetta Grimmjow! »esclamò Ulquiorra tendendo la mano nella sua direzione, ma quello esclamò«Maledetto!! Tu...tu sei quello che mi ha rubato la preda!!! »

Maer chiuse gli occhi e disse«Kami no te wa, kūki ni furete, ōzora no kagayaki o ushinau mono to suru* (*Le mani del Dio sfiorano l'aria, il firmamento cessa di brillare) »

Grimmjow perse tutta la sua grinta, e si sentì mancare.

«Bakudo no NanajuHachi:Kami no hyaku-te* (*Arte del Sigillo numero 78:Cento Mani del Dio) »

Delle braccia provviste di mani con cinque dita trasparenti preserò forma nell'aria, e una di queste afferrò Grimmjow.

L'Espada imprecò; «Capisco la tua frustazione, visto che volevi essere tu ad uccidere Aizen, ma la tua reazione, scagliarti contro di me a spada sguainata, mi sembra un tantino esagerata. »disse Maer con calma.

Soi Fon si fece avanti«Ripeto la domanda del Capitano Comandante:chi diamine siete? »

Maer volse nuovamente lo sguardo agli shinigami«Ah gia. Perdonate l'arrivo improvviso, Capitani, ma ho sentito la reiatsu di Kurosaki Ichigo, e ho obbedito agli ordini del mio sovrano, perciò ora sono qui esattamente dove mi vedete, per discutere con lo Shinigami Delegato. »

Ichigo era alquanto confuso«Ci conosciamo per caso? »chiese. Maer sorrise«Bene bene bene, a quanto pare Aizen ti aveva rincretinito per bene, se non hai nemmeno notato la mia reiatsu sopra la tua, o sopra la sua. »

Ichigo sussultò:aveva detto, sopra la sua?

Forse aveva finalmente trovato le risposte che stava cercando, forse aveva trovato conforto al tormento che aveva da cinque anni.

Decisi di chiederglielo«Maer...sei per caso tu, quello che ha sconfitto Aizen? »

Tutti i Capitani del Gotei 13 emiserò un esclamazione di sorpresa, e si voltaronò tutti a guardare Ichigo, tranne Gin, che abbassò la testa.

Maer non rispose subito:restò per un po' a fissare gli shinigami, godendo un po' di quella suspance, poi si decise a rompere il silenzio.

«Si»

Tutti gli shinigami, tranne Ichigo e Ichimaru, esclamaronò«Ma allora non è stato lui a sconfiggere Aizen!! »

La grande menzogna che si era protratta sino a lì per cinque anni, era ora caduta come un castello di carte.

Ichigo non è l'eroe che tutti credevano:era solo uno shinigami quasi ucciso da Aizen. Prima che i Capitani potesserò inveire contro di lui, Maer prese la parola«Via, non preoccuparti. Avraì sicuramente molte occasioni per rifarti, in futuro, ma ora, se non ti dispiace, devo adempiere agli ordini del mio sovrano:Kurosaki Ichigo, battiti con me! »

Ichigo lo fissò di scatto«Co...cosa? »

Sfidare uno shinigami che era riuscito a battere Aizen, era assolutamente fuori discussione, in quel momento.

«Che c'è sei sordo? »gli chiese il tenente, poi assunse una nuova espressione«Ah, ho capito...hai paura. In tal caso»e si tolse il fodero con tanto di katana, lanciandolo a Daraki.

«Maer...»mormorò quest'ultimo. Il tenente non lo guardò, poi afferrò la benda bianca affermando«Solo una cosa, Ichigo! »

Si tolse la fascia bianca, rivelando lo zero sullo stemma. Tra i Capitani scoppiò un brusiò.

«Voglio che tu sappia con chi hai a che fare! »concluse lo shinigami.

Ichigo guardò lo stemma per un istante, poi chiese tranquillo«Che significa? »

Maer perse tutta la fierezza e cadde per aria, insieme ai Capitani. Si rialzò esclamando«Cosa, vorresti dirmi che non hai mai sentito parlare della Brigata Zero?! »

«No»

Maer cadde nuovamente; si rialzò e riacquistò la sua compostezza, poi disse«Non importa. Se gli ordini del re sono quelli di testare la tua forza, intendo obbedire! Seguimi, Kurosaki Ichigo. »

Maer scattò oltre il Seiretei, verso la foresta dietro la collina del Sokyoku, seguito a ruota da Ichigo, deciso a vederci chiaro in quella situazione.

***************************************************************************

Ichigo e Maer atterraronò in uno spazio deserto oltre la foresta del Seiretei. Ichigo estrasse la sua Zangetsu, mentre Maer attese pazientemente a braccia conserte.

«Se il tuo intento è quello di sfidarmi, non mi tirerò indietro...»disse Ichigo.

Maer non rispose«...ma sappi che senza una Zampakuto non potrai mai farcela! »esclamò il Delegato, poi balzò all'attacco contro il suo avversario.

Maer, per tutta risposta, non si mosse dalla sua posizione a braccia incrociate:sembrava quasi volerlo studiare, poi a un tratto, quando il filo di Zangetsu fu vicinissimo alla sua fronte, la sua testa s'inclinò di lato all'istante, evitando il colpo.

"Come ha fatto?! "pensò Ichigo sbalordito. era sicuro che epr lui sarebbe stato impossibilie evitare la lama, a quella distanza.

Con uno schiaffo, lo shinigami allontanò la lama, poi sferrò un calcio in pieno petto a Ichigo, che volò alcuni metri più in la.

Si rialzò, a lama alzata, pronto ad un nuovo attacco. "Classico"pensò Maer"È la stessa tecnica usata da Aizen, ecco perchè non è riuscito a sconfiggerlo.

Adesso suppongo che si teletrasporterà con uno Shumpo. "

Detto fatto:Ichigo scomparve!

«Ti vedo»dichiarò Maer, un secondo dopo aver bloccato il filo di Zangetsu con il palmo della mano.

«Si mi vedi, ma non avevi previsto questo! »esclamò Ichigo sorridente, e un attimo dopo la lama cominciò a brillare.

«Getsuga...»disse Maer per niente preoccupato«Tale padre tale figlio! »

Un fendente di luce investì in pieno lo shinigami, sollevando una nuvola di polvere. Ichigo attese paziente nella posizione di guardia.

Quando la nuvola si diradò, il tenente aveva un lungo taglio sanguinante sul torace.

«Non male»commentò, ma in un attimo il taglio scomparve per lasciare il posto a una nuova pelle, come se non fosse mai stato colpito.

«Rigenerazione Istantanea! »esclamò Ichigo, ma Maer lo contraddisse scuotendo la testa«Non è la Rigenerazione Istantanea, bensì molto di più! »

Senza parlare ulteriormente, scomparve e ricomparve a pochi centimetri dal delegato; questi sussultò, poi Maer gli poggià un dito sul torace e disse«Hadou no Ichi:Sho* (*Arte della Distruzione numero 1:"Spingi" )

Un'onda d'urto attraversò il corpo dello shinigami, che non emise alcun grido e si ritrovò, quasi senza accorgersene, contro un muro di roccia poco distante dalla sua precedente posizione.

«L'Hadou numero 1 è il più debole dei Kido offensivi, ma se usato con maestria, può rivelarsi un'arma micidiale. »commentò lo shinigami.

Ichigo si allontanò a fatica dalla parete di roccia, poi piantò la sua Zampakuto nel terreno e vi si appoggiò.

«Non ho ancora finito! »disse convinto.

«Allora liberati da questo! »lo incitò Maer e creò una sfera di luce dallaq uale sparò un raggio di energia giallo-rosso esclamando«Bakudou no Kyu:Horin* (Arte del Legame numero 9:"Cerchio Disintegrante" )

Il raggio avvolse Ichigo, facendolo cadere a terra«Che male! »si lamentò, ma si arrestò quando udì Maer esclamare«Hadou no GochuYo: Haien* (Arte della Distruzione numero 54:"Fiamme che aboliscono" )

Un proiettile porpora volò verso Ichigo, che rotolò di lato. Il proiettile si schiantò vicino a lui, facendo terra bruciata:era lo stesso incantesimo usato da Tousen per incenerire il braccio di Grimmjow.

Ichigo si rialzò a fatica e imprecando, poi fece pressione e, grazie alla sua forza e a quella del suo reiatsu, frantumò l'incantesimo, poi afferrò Zangetsu ed esclamò«Getsuga Tensho! »

Maer se ne stava fermo a braccia incrociate, mentre la lama d'energia saettava contro di lui.

Poi rise«"Zanne della Luna straziate il Cielo"è solo una parola! »e una vampata di reiatsu piovve sull'attacco, annullandolo quando era arrivato di fronte a lui.

Ichigo strabuzzò gli occhi«Come ha fatto ad annullare il mio Getsuga Tensho? »si chiese, ma Maer era gia scattato avanti.

«È finita, Kurosaki Ichigo! »sentenziò il tenente compiendo un affondo con la mano. Ichigo, all'ultimo secondo, spostò la testa di lato, evitando il colpo, poi si distanziò da lui.

"Nulla da fare"riflettè Ichigo"A quanto pare non posso sconfiggerlo senza Bankai! "

Ichigo scattò i navanti con la lama al fianco, poi menò un tondo che Maer non fece fatica a parare con la semplice mano.

«Cosa? »mormorò Ichigo alla scena. Maer rise«E quindi questa zampakuto sarebbe la famosa Zangetsu, la "Luna Tagliente"

Mah, io dire piuttosto che sarebbe stato meglio chiamarla "Buaisōgetsu" * (* "Luna Smussata) »

A quelle parole, la rabbia di Ichigo sfociò divenne incontenibile:afferrò saldamente la zampakuto, la portò davanti a se e gridò«Ban-kai!! »

Una gigantesca esplosione blu costrinse il tenente ad allontanarsi con uno shumpo; quando la nube di polvere si fu diradata, Maer sgranò gli occhi:ora il bankai di Ichigo aveva una sola manica, quella sinistra, mentre al posto dell'altra, Tensa Zangetsu, il cui Manji era ora più affilata che mai, avvolgeva una lunghissima catena nera, al posto della precedente che era più corta, intorno al braccio destro fino alla spalla.

Un'improvvisa vampata di reiatsu fece piegare Maer"Cos'è questa forza spirituale?! "si chiese, ma poi ne scoprì la fonte:Ichigo.

Quello, senza dire una parola, sguardo serio in volto, portò indietro la katana, poi urlò«Getsuga Tensho!! »e un gigantesco fendente nero partì contro Maer.

Quello spalancò gli occhi"È impossibile, è troppo grande perchè io possa riuscire a pararlo a mani nude.

Dannazione! "poi tese una mano al suo lato.

A una distanza di qualche kilometro, la zampakuto in mano a Daraki schizzò via, raggiungendo il luogo dello scontro.

Maer la afferrò, la sguainò, passò la mano sul piatto della lama e sussurrò«Konzetsu no seikatsu...»e il Kuroi Getsuga lo colpì.

All'improvviso, quando il colpo ancora bruciava sul luogo dell'impatto, due fendenti verdi lo diviserò in tre pezzi ,annullandolo.

La nube si diradò in un attimo, e Maer strinse con ancor più forza il suo Shikai, prima di ritrasformarlo in una katana.

"È potente"pensò"Potente come lo era suo padre! "

Ichigo disattivò il Bankai, e ansimò:lo scontro era stato difficilissimo. «Ora rilassati, Kurosaki Ichigo.

Abbiamo finito»lo rassicurò Maer. Ichigo annuì«D'accordo, ma ora spiegami chi sei e perchè mi hai sfidato»

***************************************************************************

Qualcuno, a loro insaputa, aveva osservato tutto lo scontro. Dentro ad una buia grotta, un piccolo specchio d'acqua aveva permesso ad una figura, sedtua su un trono di piera, di fare da spettatore al loro duello.

Un uomo avanzò nell'oscurità della grotta, e s'inginocchiò di fronte al trono.

«Mio signore, Aizen ha fallito! »esclamò il nuovo arrivato. Quello sul trono annuì«Uhm, sei in ritardo di cinque anni, Gerztlet!

Sono a conoscenza di questo fatto da molto tempo, ma la sua parte non è ancora finita. lo andrò a liberare più tardi, a mio piacimento.

Piuttosto, hai svolto il tuo compito? »chiese con voce cupa.

«Si signore, è tutto pronto per lo spettaccolo»sghgnazzò l'altro. La figura si alzò dal trono«Stavolta la Brigata Zero non riuscirà a fermarci!

Sono stanco di questa commedia:manda i Menos nel Seiretei, e preparati a liberare gli Avaler!! »

L'altro obbedì:si diresse verso una sorta di cancello di roccia, e vi fece colare dentro della melma nera, che assunse la forma di innumerevoli Menos Grande, che si gettaronò nella strada verso il Seiretei.

L'uomo si voltò verso la figura«E adesso qual'è il prossimo obbiettivo, capo? »domandò, e l'altro rispose«Zaraki Kenpachi:dobbiamo convicerlo a passare dalla nostra parte.

Con lui, gli Avaler, e i Menos Grande, saremò invincibili. Ora vai a liberare gli Avaler, imponigli il mio comando e mandali su Seiretei:distruggeremo per sempre la corte delle anime pure, e poi, prenderemo la vita di sua maestà in persona.

Vai!! »tuonò, e quello fuggì in un altro portale.

«E ora chi mi fermerà? »chiese tranquilla la figura, per poi scoppiare in una nuova risata malefica, che rimbombò per tutta la grotta.

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Perdonooooooooooooooooooooooooooo!!!!

Scusatemi se non ho più aggiornato la storia, ma ho deciso di scriverne anche altre e ta quelle, il Classico e i miei libri non sono più riuscito a combinare nulla.

Comunque mi farò perdonare con questo capitolo. Quindi Aizen non ha ancora terminato il suo lavoro, e chi sono questi Avaler, e le due figure nella grotta'

Cosa succederà al seiretei, e Ken-chan cambierà davvero parte, passando dalla parte del male, cosa che lui gia è XD ?

Io lo so gia cosa succederà, ma voi lo scoprirete nei prossimi capitoli.

Ringrazio l'indimenticabile asia94 per la sua recensione:eh no, in effetti se ti devo dire la verità, Ichiamaru non ha mai visto Aizen come un dio, ma lui si auto-definiva tale, perciò...tocca accontentarsi.

Nel prossimo capitolo ,scoppia la guerra nel Seiretei.

Arrivederci a tutti!!

 

 

 

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Capitolo 8
*** Capitolo 7:Caos nel Seiretei, la guerra degli shinigami ***


Salve a tutti i miei lettori!!

In questo capitolo, una straordinaria scoperta:la Soul Society non è un mondo!

E allora cos'è? Nel frattempo, gli Avaler, i misteriosi esseri a cui alludeva la figura, vengono liberati, è il nuovo nemico di questa era esce dall'ombra.

Buona lettura!!

                                     CAPITOLO 7:CAOS NEL SEIRETEI, LA GUERRA DEGLI SHINIGAMI

 

 

 

Maer illustrò ad Ichigo la situazione«Sono venuto qui per conto del mio Re, il quale voleva metterti alla prova, per vedere se sei ancora forte come una volta, e soprattutto, se sei pronto ad affrontare la nuova minaccia che si profila all'orizzonte»

Ichigo era ancora confuso«Uh...Di che minaccia stai parlando? »chiese. Maer chiuse gli occhi e sospirò«Aizen era solo il primo atto di un piano ancora più grande e più spaventoso in questo momento in atto, ideato da esseri persino più forti di lui! »sentenziò infine.

Una goccia di sudore gli scese dalla fronte fin dentro il kimono:Ichigo non sapeva cosa rispondere.

«Capisco che per te sia alquanto difficile da comprendere, ma devi capire che...»fece per dire Maer, ma non potè finire la frase, poichè una violenta scossa di terremoto lo interruppe.

La terra e il cielo tremaronò quando un sonoro boato eclissò ogni altro suono, mentre nere nubi temporalesche ofuscavano quello che fino a pochi secondi prima era il limpido cielo della Soul Society.

«Maer, che diamine sta succedendo?! »gli chiese Ichigo, quando una nuova scossa di terremoto lo fece cadere a terra.

L'altro shinigami teneva la fronte aggrottata, gli occhi erano due fessure. «È iniziata! »mormorò, poi si volse verso Ichigo«A quanto pare non abbiamo tempo per i convenevoli e le spiegazioni.

Dobbiamo recarci subito di fronte al tempio! »

Ichigo fece per dire qualcosa, ma un sonoro urlo lo arrestò:quando si voltò in direzione del tempio, vide nere figure, alte come palazzi, con maschere bianche e fori da Hollow al centro del petto che gli venivano incontro.

«Diamine, e ora che ci fanno qui dei Menos?! »urlò Ichigo, mentre le scosse di terremoto non accennavano a diminuire.

Maer, nel frattempo, ragionava"Qui siamo troppo scoperti, e non posso usare il mio Shikai:mettereì in serio pericolo la vita di Ichigo! L'unica e fronteggiarli con la katana"e stava gia sguainando la spada.

«Tutto sommato, ho sbagliato a disattivare il Bankai! »disse Ichigo liberando Zangetsu dalle bende.

Il combattimento iniziò:Ichigo schivò il piede di un Menos Grande che aveva tentato di schiacciarlo, poi balzò all'altezza del viso e lo trapassò con Zangetsu, uccidendolo; sfrecciò tra le file di Menos, mietendone altri dieci a colpi di spada.

Maer, invece, menò un singolo fendente di spada che tagliò una lunga fila di Menos, poi si voltò appena in tempo per squarciarne un'altro.

«Sei bravo! »si complimentò Ichigo.

«Tanto per precisare, le mie capacità in battaglia sono superiori a quelle di dieci Vasto Lorde. »fece Maer tuttò tranquillo, e Ichigo si ritrovò di nuovo ad urlare.

Un Cero rosso travolse Maer, piovendo su di lui come una meteora e aprendo un cratere nel terreno.

«Maeeer! »urlò Ichigo, ma non appena l'energia del raggio si fu consumata, lo shinigami riapparve sano e salvo.

A proteggerlo, dietro al collo, era stato un grosso esagono dai riflessi arcobaleneii.

«Calmati Ichigo, credevi che non avessi preso delle precauzioni? »lo trabquillizzò Maer, ma quando l'esagono si minimizzò e poi scomparve, a Ichigo ricordò una scena gia vista:Aizen!

Con quella barriera aveva parato il suo Getsuga Tensho:quella volta avrebbe dovuto usare la maschera, si sarebbe risparmiato molte fatiche.

Maer tornò all'attacco:si portò davanti al volto di un Menos, evitando un nuovo Cero, poi gli si avvicinò alla guancia e gli diede un sonoro pugno, facendolo cadere sopra gli altri Menos e ribaltandoli, come in un immenso domino.

Con un colpo a spazzare seguito da un taglio della mano, Maer colpì il primo Menos che aveva buttato giu e urlò:«Raikōhō* ! (*Lampo del Tuono Ardente) »

Una scarica elettricà forò i Menos come fossero burro, disintegrandoli completamente. Maer riatterrò, poi fissò l'orizzonte:altri Menos stavano arrivando.

"Dannazione, ma quanti sono?! "pensò digrignando i denti"Comunque sia, dobbiamo assolutamente raggiungere il tempio, forse siamo ancora in tempo per bloccare la rinascita degli Avaler, ma con tutti questi Menos non sarà facile. Mi sa che dovrò..."ma i suoi pensieri furono interrotti quando un grido risuonò nell'aria.

«Kongōbaku! * (*Proiettile Adamantino) »

Una sfera infuocata percorsa da piccole scintille elettriche vermiglie perforò l'aria, aprendo uno squarcio a forma di cerchio nelle nubi, e impattò al centro del cumulo di Menos, vaporizzandoli.

Una gigantesca esplosione di fuoco si dipartì in ogni direzione, ma non raggiunse i due shinigami.

«Quell'incantesimo...»mormorò il tenente incredulò, poi fissò il cielo:uno shinigami, sventolante un haori da Capitano, discese dal cielo.

Era una donna, aveva una lunga chioma bionda che gli scendeva fino alla base della schiena, due occhi azzuri come il limpido cielo e una lucente katana gia sguainata.

Maer s'inginocchiò non appenna la donna si posò a terra. «Capitano Hikifune, è un piacere vederla! »esclamò Maer tuttò d'un fiato.

La donna annuì«Lascia perdere le formalità Maer! »ordinò perentoria«Tu e lo shinigami dovete immediatamente raggiungere il tempio, a questi ci penso io! »

Maer non se lo fece ripetere due volte:afferrò Ichigo per un braccio e spiccò un volo ad altissima velocità verso il tempio.

«Eih, aspetta! La lasciamo veramente lì? »chiese Ichigo, alquanto sorpreso.

Maer sorrise lievemente«Tranquillo:il Capitano Hikifune ci ha appena dato una possibilità di vittoria, e non preoccuparti per lei. I Menos non potranno avvicinarsi senza venire carbonizzati! »

Infatti, mentre Hikifune seguiva il volo degli shinigami, i Menos s'innalzaronò sopra di lei, e si ammucchiaronò uno sopra l'altro, formando un enorme torre nera con parti bianche.

Quando anche l'ultimo spiraglio di cielo fu scomparso, Hikifune chiuse gli occhi e mormorò«Patetico»prima di estrarre la sua katana e, con essa, un gigantesco anello di fiamme che ridusse i Menos in ceneri ardenti e creò un'immensa pira capace di rischiarare il cielo.

L'enorme reiatsu del Capitano s'impose in un raggio di cento chilometri in quell'area deserta, schiacciando ogni Menos rimasto e favorendo la fuga a Ichigo e Maer.

***************************************************************************

Nella Corte delle Anime Pure, nel frattempo, era scoppiata la più totale guerra:i Menos erano penetrati nella città come una marea nera, e avevano cominciato ad attaccare qualunque cosa si muovesse.

Ovviamente, in risposta, gli shinigami non avevano perso tempo ed erano subito partiti all'attacco:quà e là volavano incantesimi di Kido, Yamamoto gia faceva fuoco e fiamme, Soi Fon imprimeva i suoi simboli mortali sugli avversari, Hitsugaya creava immense lande di ghiaccio e così via.

Yamamoto falciò un altro Menos, poi però si voltò in direzione di un fioco bagliore in lontananza, e si ritrovò a sospirare.

«Questa reiatsu...che nostalgia»mormorò; un Menos Grande gli arrivò alle spalle, ma quando Yamamoto si voltò con occhi furenti, un profondo fendente fiammeggiante mietè vittime per un raggio di dieci miglia.

Nella Corte regnava sovrano il panico:molti edifici erano stati rasi al suolo, shinigami incapaci di difendersi correvano da ogni parte e i Menos avanzavanò implacabili.

Ichigo e Maer arrivaronò in fretta all'interno della Corte, e si unironò alla battaglia senza aspettare alcun'che.

I Menos non accennavano a diminuire, ma era ancora difficile individuare il punto dal quale fosserò sbucati.

«Maer, se tu ne sai qualcosa, potresti per favore spiegarmi da dove vengono questi Menos? »chiese Ichigo mentre ne affettava un altro.

Lo shinigami fece per rispondergli ,ma un urlo squarciò l'aria e Daraki si gettò in picchiata con la spada alzata, affettando vari Menos Grande.

Yamamoto li raggiunse, Ryujin Jakka che faceva scintille. «Temevo che questo giorno sarebbe potuto arrivare»disse l'ex Capitano-Comandante.

«Vecchio, di che diamine stai parlando? »gli chiese Ichigo, infuriato:erano cinque anni che non riusciva più a capire nulla.

«Sto parlando di un fatto che precede la storia di tutta la Soul Society! »gridò Yamamoto, per farsi sentire nel fragore della battaglia.

«Oh, ma allora ti ricordi ancora di me, vecchio fossile»fece una voce che piovvè su tutta la Soul Society, arrestando ogni combattimento come se avesse il potere di placare l'ira.

Yamamoto sgranò gli occhi, rivolti verso l'alto. «Enna...»mormorò. Il cielo fu attraversato da un argenteo fendente verticale, che lo mandò in frantumi.

Com'era possibile che qualcosa riuscisse a distruggere il cielo? Nessuno degli shinigami riusciva a proferire parola; dalle nebbie grigiastre che si erano formate nell'aria, provenne un sordo fragore.

Il rumore di una cascata. La nebbia si dissolse, rivelando uno scenario impossibile:un'enorme parete circolare d'acqua avvolgeva la Soul Society, che ben presto scoprì i suoi confini, rivelandosi un'immensa isola fluttuante circondata da una cascata circolare. Il vero cielo si trovava a vari metri sopra le loro teste, ofuscato alla loro vista dalla schiuma sulla cima della parete d'acqua.

«Vecchio...non ti chiederò perchè la Soul Society è una specie di isola perchè non è colpa tua...ma per favore, rispondi a una domanda:se sopra c'è il cielo, sotto di noi cosa c'è? »chiese Ichigo, deciso a rompere il silenzio, senza staccare gli occhi dall'alto.

«Un male antico dal potere inimmaginabile! »disse lapidario il comandante della Prima.

«Ben detto! »fece nuovamente la voce. Un uomo sbucò fuori dall'entrata alla piazza della Corte:portava i lunghi capelli neri in una coda che gli scendeva fino alla vita; aveva occhi marroni e felini, una barba ben rasata e privo di baffi.

Non indossava vestiti da Shinigami, ma si deduceva fosse tale dalla lunga katana che portava in un fodero appeso alla schiena.

Indossava un kimono azzurrino e dei pantaloni blu. Si fermò a pochi passi dagli shinigami a braccia conserte:sprigionava un'immensa reiatsu.

Fissò i due Kuchiki, che in quel momento erano fianco a fianco, poi rise lievemente e disse«Bene, bene. Ma guarda che bella riunione di famiglia:Kuchiki Rukia e...Kuchiki Byakuya.

È un peccato che anche Ginrei non sia qui noi, non trovate? »

Al suono del nome di suo nonno, Byakuya parve infuriarsi.

Mosse un passo in avanti«Non osare nominarlo, feccia! »gli esclamò contro. Ora che ci pensava, Ichigo lo aveva visto poche volte realmente infuriato, e gli faceva una certa impressione.

Quello non perse il sorriso«Ma certo, dimenticavo quanto fossi legato a tuo nonno, e sopratutto»e nel pronunciare le ultime parole aggiunse un tono di ambiguità«a tuo padre»

Gli occhi di Byakuya strabuzzaronò:gli puntò contro un dito ed esclamò«Bakudou no Roko Jou Ichi: Rikujo Koro! * (*Arte del Legame numero 61:Sei Verghe della Prigione di Luce) »

Sei lame gialle d'energia bloccaronò lo sconosciuto, che tuttavia se ne rimase tranquillo e si limitò a guardare le lame aggiungendo«Ah gia, sei il miglior utilizzatore di questa tecnica»

Byakuya si teletrasportò di fronte a lui con uno Shumpo, la mano aperta e guizzante di energia blu.

Ma fu anticipato:lo shinigami infranse con una semplice pressione l'incantesimo di Kido, poi affondò la mano aperta nello stomaco di Byakuya, che gemette e sputò sangue.

Una larga chiazza rossa si allargò nel punto nel quale era stato colpito, mentre i suoi occhi si facevano vitrei.

L'uomo ritrasse la mano e una fontana di sangue sprizzò di fronte agli occhi inorriditi di Rukia, che urlò«Nii-samaaaaaaaaaa! »prima di correre incontro al fratello.

Un grido risuonò nell'aria«Maledettoooo! »

Una spada piatta estensibile volò verso lo shinigami, che disse«Abarai Renji, troppo precipitoso»e parò la punta della lama con una mano sola, come aveva fatto Aizen quando aveva rivelato il suo tradimento.

Il tenente ritrasse la lama e atterò imprecando:ora Renji portava i capelli in una lunga chioma, e non più avvolti dalla fascia bianca.

Non salutò nemmeno Ichigo, ma subito ripartì all'attacco. Dal lato opposto al suo, una lama argentea stava mirando dritta allo shinigami.

L'uomo evitò Shinso con un salto e parò nuovamente Zabimaru, riatterrando sul terreno con eleganza maestrale.

Ichimaru ritrasse la sua lama, e Renji imprecò sottovoce per aver fallito di nuovo. Lo shinigami invece se ne stava immobile, perfettamente calmo.

Poi si rivolse a Yamamoto«Capitano-Comandante, vorrei sapere dove potreì trovare il prigioniero che è stato giudicato cinque anni fa dai 46. »

Yamamoto sgranò gli occhi per un istante, poi riacquistò la calma. «Sei un folle, Enna, se credi che ti permetterò di liberarlo! »

Enna si concesse un altro sorrisetto«Come vuoi, ma sappi che non mi serve il tuo permesso. Andate, ragazzi! »

Subito, varie e imponenti forze spirituali si materializzaronò sul Seiretei, mentre un gruppo di uomini incappucciati comparve alle spalle di Enna.

«Signore»disse uno«Gli Avaler sono pronti! »

«Bene, allora, che lo spettacolo abbia inizio! »esclamò Enna.

***************************************************************************

Di nuovo perdonooooo, ma di questi tempi mi è presa la mania di scrivere fic e sono pieno di esse.

Ma finalmente, ritorno con il nuovo capitolo della fic, nel quale compare il nuovo antagonista e, a sorpresa, un Capitano della Brigata Zero:Hikifune.

Se qualcuno ha visto la Saga del Pendolo, saprà di certo che Hikifune era stata trasferita nella Brigata, e così ho deciso di farla ricomparire.

Per quanto riguarda la recensione di asia94, no, credo che Ichigo non capirà mai come funziona la Soul society. Nel prossimo capitolo, finalmente compaiono gli Avaler.

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Capitolo 9
*** Capitolo 8:Ultimatum ai due mondi, la sfida di Enna ***


Salve a tutti i miei lettori!

In questo capitolo, finalmente vengono rivelati gli Avaler(per i cui poteri e rare volte aspetti, per alcuni, mi sono un po' ispirato ai Titani)e viene svelata la vera identità di Enna.

Quest'ultimo, nel frattempo, lancia la sua sfida.

Vi auguro buona lettura!!

                                                       CAPITOLO 8:ULTIMATUM AI DUE MONDI, LA SFIDA DI ENNA

 

 

 

Sei figure incappucciate, vestiti con mantelli neri, erano fermi dietro ad Enna. Un'altro invece, era direttamente al suo fianco.

Le loro imponenti forze spirituali echeggiavano in tutta la Soul Scoiety, dove un'altro rumore si faceva sentire.

Nel profondo degli abissi, sottostanti all'isola, qualcosa si stava risvegliando. "Un male antico dal potere inimmaginabile", a detta di Yamamoto.

Un sonoro clangore metallico si diffuse, accompagnato da versi e lamenti.

«Ci siamo. »mormorò Enna. Delle gigantesche masse nere schizzaronò fuori dal baratro, forando l'immensa parete di roccia sotto la Soul Society come fosse burro.

Erano delle gigantesche catene nere:ogni anello era grande come tutto il tempio del Seiretei, e s'innalzavano in cielo, come serpenti sinuosi, senza fermarsi mai, quasi volesserò raggiungere il confine fra i due mondi.

«Cos'era incatenato a quelle catene? »chiese Ichigo, molto spaventato dall'immensa eruzione di reiatsu che stava risalendo dal baratro.

Come a rispondergli, giunse il cupo ruggito di una bestia, di una gigantesca bestia. Delle figure, immense, sbucaronò fuori dall'oscurità, appese alle catene che stavano risalendo.

Sfondaronò la roccia, e si mostraronò agli occhi di tutti:orrende bestie, gigantesche, terribili ma maestose nel loro insieme.

Ricordavano i possenti Titani, i leggendari giganti della mitologia greca:erano più grandi di qualsiasi cosa nella Soul Society, e uno di loro si era arrampicato sopra al tempio, schiacciando gli alberi che vi erano piantati in cima.

La sua bocca si aprì, come quella di un verme, e da essa piovve una colata di lava che scese sulla Soul Society.

Tutti i presenti urlaronò, e preserò a correre lontano dal tempio, verso i confini del Seiretei. Enna mostrava un sorriso compiaciuto, mentre scoppiava di nuovo il caos. Dei Menos non v'era più l'ombra.

«Enna, a tal punto sei giunto, liberare gli Avaler?! Sto parlando con te:Kuchiki Enna!! »urlò Yamamoto, furioso.

Tutti si bloccaronò. Aveva detto Kuchiki? Rukia era totalmente immobile, quasi non respirava:non riusciva a credere alle ultime parole dell'ex Capitano-Comandante.

Enna sorrise. «Si, e stavolta non avrò pietà:ascoltate bene le mie parole, shinigami! Questa è la mia sfida:le catene che imprigionavano gli Avaler, ora sono sciolte, e sono calate sulla terra! »

Ichigo strabuzzò gli occhi. "Karakura! "pensò.

«Queste catene inizieranno ad attrare il mondo reale verso la Soul Society, e viceversa! Se nel giro di dieci giorni non sarete riusciti a spezzarle tutte, i due mondi collasseranno l'uno sull'altro, e sarà la fine per entrambi! »

Nessuno dei presenti riusciva ad esprimersi. «Non ho finito. »disse Enna, e una nuova scossa percorse il terreno:un'altra catena, più grande di tutte le altre, forò il centro della Soul Scoiety, travolgendo gli shinigami che non erano riusciti a scappare, e innalzandosi, più lenta delle altre, nel cielo.

«Se per caso riuscirete a distruggere tutte le catene, e a sconfiggere gli Avaler posti a loro difesa, allora dovrete distruggere anche quest'altra, che si sta lentamente dirigendo verso il centro del vostro mondo. »

Ichigo sobbalzò:se fosse riuscita a trapassare il nucleo, la Terra sarebbe esplosa.

Enna fece un cenno agli uomini dietro di lui, che annuironò e scomparvero con degli Shumpo.

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Seduto e appoggiato alla parete, nella sua cella, il prigioniero non parlava. Ogni giorno, da cinque anni, chiuso nella sua cella nell'Ottavo livello, l'Avici, ripensava alla sua sentenza.

Sei accusato di tradimento e condannato a 18800 anni di reclusione. Hai qualcosa da dire a tua discolpa?, aveva chiesto il membro principale della nuova camera dei 46.

Il prigioniero aveva sorriso, ironicamente. Ho solo una cosa da dire:questa sentenza è ridicola, e priva di senso, aveva risposto tranquillo.

Oltraggio, come ti permetti?!, si era infuriato uno dei 46.

Come possono pensare, degli esseri come voi, ligi solo al dovere e alle norme, di giudicarmi?, aveva chiesto, serissimo.

Basta così:la corte ha deliberato che, a causa della tua arroganza e maleducazione, la pena aumenterà fino a 20000 anni!, aveva deliberato il membro centrale.

Lo sguardo del prigioniero non tradiva alcuna preoccupazione.

Sentì un rumore di esplosioni, e gli urli straziati delle sue guardie che cadevano a terra. Non provò nemmeno a spostare lo sguardo, per vedere chi fosse.

Lo sapeva gia, li aspettava da cinque anni. «Abbiamo dovuto attraversare otto livelli, ma alla fine ti abbiamo trovato. »fece una voce femminile.

Quello non si mosse. Le pareti della sua cella furonò divelte con facilità disarmante, e sei figure vestite con mantelli neri entraronò.

«Ci avete messo un poì più del previsto. »disse il prigioniero. La donna emise un verso divertito.

«Bel modo di ringraziarci. Andiamo, si torna a casa. »

Aizen sorrise.

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Gli Avaler, smuovendo la terra coi loro passi, presero a risalire le catene, fino a dirigersi verso il mondo reale.

Le figure ricomparvero dietro a Enna. «Mio signore, abbiamo portato a termine il compito che ci aveva assegnato. »disse uno.

Enna annuì. «È un peccato che anche Zaraki Kenpachi non sia presente. Avrei voluto fargli una proposta, ma a quanto sembra dovrò aspettare.

Be, ci vediamo, shinigami...»poi aggiunse in tono più ironico«...forse. »e scomparve insieme ai suoi.

La colata di lava del possente Avaler aveva distrutto una buona parte del Seiretei, ma gli shinigami riuscivano ancora a reggersi in piedi.

«E ora...cosa facciamo? »chiese Ichigo, sconsolato, guardando il cielo rotto dai lampi.

Maer invece parlò rapido. «Adesso tu vieni con noi, Ichigo. »disse.

Lo shinigami si voltò. «"Venire con voi? ". E dove? »chiese.

«Andiamo, alla corte del mio signore. Esatto Ichigo:conoscerai il re della Soul Society! »

*************************************************************************** Salve a tutti e scusatemi per il capitolo un po' corto. Finalmente gli Avaler hanno fatto la loro comparsa, e si è scoperto chi è Enna, per lo meno in parte.

Nel prossimo capitolo, appare il re. Arrivederci a tutti!!

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Capitolo 10
*** Capitolo 9:La residenza del re, una sorpresa inaspettata ***


Salve a tutti i miei lettori!!

Ultimamente avevo perso la voglia di scrivere e volevo pubblicare in fretta, ecco perchè gli ultimi capitoli erano così schifosi XD.

Ma ora che l'ho ritrovata vi propongo un bel capitolo. Dopo aver assistito alla cura di tutti i feriti, Ichigo parte con Maer e Daraki verso la residenza del re, dove farà la conoscenza del regnante in persona-e vi assicuro che molti di voi si stupiranno XD.

Inoltre, delle news su Kuchiki Enna.

Buona lettura!!

CAPITOLO 9:LA RESIDENZA DEL RE, UNA SORPRESA INASPETTATA

 

 

 

Ichigo insistette per far visita ai feriti, prima di poter proseguire con Maer e Daraki verso il palazzo reale.

Maer acconsentì, seppur controvoglia. Una volta ottenuto il suo permesso, lo shinigami corse immediatamente alla caserma della Quarta Brigata, dove il Capitano Unohana e la sua squadra stavano prestando le apposite cure alle decine di shinigami feriti.

Dai vetri dell'edificio, erano ben visibili le catene nere che avevano bucato il cielo, le catene degli Avaler.

Ichigo si chiese se esistesse un modo per distruggerle:le parole di Enna lo avevano turbato, ma il suo piano per distruggere i due mondi lo aveva fatto in maniera ben peggiore.

Si avvicinò al Capitano Unohana, che in quel momento stava prestando le sue cure ad uno shinigami ferito.

«Unohana-san, come sta Byakuya? »le chiese Ichigo.

«Ha subito una brutta ferita, ma si riprenderà. Ora sta riposando, ma ricorda:ci sono cose ben più importanti di cui dobbiamo preoccuparci, Kurosaki-san. »disse con voce calma, come sempre, senza staccare gli occhi dal ferito.

Ichigo si passò una mano fra i capelli. «Nah...hai ragione tu. È solo che non capisco perchè uno shinigami vorrebbe voler distruggere sia la Soul Society che il mondo reale.

Non capisco:che benefici potrebbe trarne? »

Unohana parve rattristarsi; Ichigo se ne accorse. «Tu...ne sai qualcosa, Unohana-san? »gli chiese.

Lei sospirò. «Questa è una storia molto antica, che risale alla fondazione dell'Accademia per gli Shinigami, oltre mille anni fa.

Enna è stato-e a quanto pare è tutt'ora-il primo reggente della famiglia Kuchiki. È stato il primo Capitano della Sesta Brigata, e ricordo che a quei tempi era un guerriero nobile e giusto, e la sua persecuzione alla giustizia era seconda solo a quella del Capitano-Comandante.

Con Enna è iniziata la dinastia dei Kuchiki: venne considerato da molti-e non posso negarlo perfino da me-come il capitano più potente in tutta la Soul Society.

Ma nonostante la sua fierezza e il suo profondo senso della giustizia, Enna era un uomo turbato, molto turbato: il fatto di voler dimostrare di essere il migliore in tutto ciò che faceva, il suo bisogno di imporre il suo controllo su tutto e tutti, e il suo desiderio di conquista, lo spinserò a mettere in ombra perfino i suoi compagni, e a rifiutare l'aiuto della sua stessa famiglia».

Unohana fece una breve pausa, per riprendere un po' di fiato, poi proseguì: «Tuttavia, in mezzo al caos che pervadeva la sua mente, c'era qualcosa che ancora gl'impediva d'impazzire: l'amore di sua moglie, Sakura Kuchiki* (*Ho messo come nome Sakura perchè vuol dire "ciliegio" in giapponese, e poichè la famiglia Kuchiki è fissata con i ciliegi, non perchè l'ho copiato da Naruto).

Sakura era una donna che sapeva vedere comunque la bontà in fondo all'animo di Enna, e tentava ogni volta di rincuorarlo, quando era assillato dai suoi tormenti.

Ma poi, un giorno, tutto cambiò: sua moglie venne uccisa da un gruppo di Hollow mentre era in missione con altri shinigami della Sesta Brigata.

Quando Enna venne a sapere della morte della sua amata compagna, prima uccise il messaggero, e poi si occupò di giustiziare i suoi compagni di squadra, accusandoli di non averla saputa proteggere.

Quando il Capitano-Comandante venne a sapere di questo fatto, convocò subito Enna, e s'infuriò con lui, ma l'altro prese a sparlare e a dire frasi senza senso. ».

«In che senso "sparlare" ? »la interruppè Ichigo, confuso.

«Affermava che tutti gli Shinigami erano degli esseri meschini, inutili, dei "falsi dei", come sosteneva, e che era colpa loro se sua moglie era morta. Ricordo ancora l'espressione che aveva negli occhi quella sera: era uno sguardo folle e assetato di sangue e carico di pazzia.

E quando il Capitano-Comandante gli ricordò che anche lui era uno Shinigami, Enna rispose: "No, io non sono uno Shinigami. Io sono un dio! ".

Ed era vero, purtroppo. Enna è probabilmente il più forte comandante in tutta la storia della Soul Society, persino più forte del Capitano Yamamoto.

Quella notte, lui scrisse il destino della Soul Society. Quando il Comandante mandò delle guardie e per sicurezza anche un altro Capitano a prenderlo per poterlo rinchiudere, lui se n'era già andato.

Ma non era sparito. Quella stessa notte, lui dichiarò guerra agli Shinigami: da solo, attaccò il Tempio, distruggendonè una metà. Fu necessario l'intervento di tutti i Capitani inclusa me per fermarlo.

Fu un vero e proprio massacro: Enna uccise ben 500 Shinigami, tra cui tre capitani, scatenando contro di loro il potere devastante del suo Bankai.

Il Comandante ci ha quasi rimesso la vita, e le ferite sulla sua schiena sono la prova. Enna ci aveva quasi sconfitti tutti, quando accadè l'impensabile: mentre era sul punto di finire il Capitano Yamamoto, qualcosa bloccò la sua mano.

Dalla parte opposta del tempio, vide comparire sua moglie Sakura: la felicità di rivederla e la triste consapevolezza che comunque non poteva essere reale, lo spinserò per un attimo ad abbassare la guardia.

E quando ciò accadde, quando fù così incauto da disattivare il suo Bankai, che combina attacco e difesa, uno Shinigami sconosciuto lo trafisse alle spalle. Si dice che prima di morire Enna abbia sentito un rumore come di vetri infranti, mentre le lacrime gli si congelavano in viso, e ogni traccia di umanità scompariva definitivamente.

Questo fatto, è accaduto poco dopo il tradimento dei Vizard: quello Shinigami, considerato da tutti un'eroe, da Tenente fu promosso a Capitano, e fù riconosciuto da tutti come un salvatore, prima, e come traditore, poi. Penso che tu abbia capito chi sia, dico bene, Kurosaki-san? ».

Ichigo era rimasto senza parole e senza fiato: «Ah...ah...Non dirmi che...quello Shinigami era... ».

Unohana abbassò lo sguardo, un'espressione di velata tristezza in volto: «Si, era Aizen».

Le sue parole cadderò sulla stanza come macigni: chi se lo immaginava che Aizen Sosuke, il re dei traditori, fosse stato in realtà il salvatore della Soul Society, per poi trasformarsi nel suo freddo esecutore e fautore di rovina.

Unohana tirò un sospiro stanco: «Ecco, ora sai la storia di Enna e della Famiglia Kuchiki. Il padre di Byakuya-san è stato ingiustamente perseguitato ha causa di un legame di discendenza con Enna, e così suo padre prima di lui, e tutti gli altri reggenti fino a quello attuale, quando la persecuzione si è ormai interrotta».

«Solo una cosa non mi spiego, Unohana-san»le disse Ichigo.

«Cosa? ».

«Se dici che Enna è stato ucciso, allora perchè oggi è tornato vivo e vegeto? ».

Effettivamente era una situazione un po' illogica: solo gli Arrancar riuscivano a reincarnarsi, ed Enna non era nè un Espada nè un Vizard.

Unohana abbassò di nuovo lo sguardo: «Credo che questa sia una risposta che potraì avere solo dal nostro Re. Anzi, è meglio che ti affretti, Kurosaki-san: sarebbe da maleducati far aspettare il nostro sovrano».

Ichigo annuì, e si passò una mano dietro i capelli, alquanto stressato: forse non era stata una buona idea tornare nella Soul Society.

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Uscito dalla residenza della Quarta Brigata, Ichigo era più abbattuto di quando vi era entrato. Immerso nei suoi pensieri, rifletteva sulle parole del Capitano Unohana: ora sapeva di dover affrontare qualcuno ben più potente di Aizen, molto di più.

«Mi sembri piuttosto preoccupato, Ichigo! »fece una voce alle sue spalle. Ichigo si voltò: sul tetto della caserma c'erano Maer e Daraki, il primo seduto con la gamba destra ripiegata e il braccio destro su di essa, e quella sinistra a penzoloni, e l'altro in piedi.

«Si, può essere. »gli rispose Ichigo. Maer balzò giù seguito da Daraki: «Possiamo andare o c'è ancora qualcosa che hai dimenticato? »gli chiese perentorio.

Ichigo volse il suo triste sguardo verso la caserma, dove riposava Byakuya, ferito dal suo stesso avo. Stava per rispondergli, quando si presentò sulla scena Rukia. «Ichigo, anf anf»tentò di dirgli, ansimando per la corsa: l'amico provava ancora un certo disagio a vederla coperta da un haori.

«Stai andando via? »gli chiese.

«Si, ma conto di stare via per poco tempo: stà tranquilla. »le fece mostrandogli un sorriso rassicurante.

Ma lei continuava a mantenere un'aria implacabilmente seria: «Ichigo, promettimi solo che staraì attento. Anche se andraì alla reggia, anche se saraì con il Re in persona, promettimi che terraì gli occhi aperti: non voglio che tu finisca come Nii-sama! ».

Ichigo era rimasto alquanto sorpreso da tutte le raccomandazioni di Rukia, ma le promise che sarebbe stato attento, e si voltò per seguire i due Shinigami: «Va bene, e ora andiamo: abbiamo perso fin troppo tempo, e al Re non piace aspettare».

Detto questo, con uno schiocco di dita, Maer aprì un varco nella realtà, al cui centro v'era una strada bianca che scompariva nel vuoto. «Aspetta un attimo Maer: dove sono Grimmjow e Ulquiorra? »lo fermò Ichigo, accorgendosi di questo particolare, mentre loro si erano già avviati.

Il Tenente si fermò: «Temo che non li vedraì per un bel pezzo, Ichigo: e ora muoviti. »gli rispose dandogli le spalle, poi riprese a camminare, invitandolo con quel semplice gesto a seguirlo.

Ichigo sospirò, poi si fiondò anche lui nel varco, che subito si richiuse alle loro spalle, lasciandoli immersi nel buio.

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Il viaggio nel vuoto fu breve, ma a dir poco allucinante: nient'altro che buio e silenzio per circa mezz'ora, oppure anche di più.

La strada era l'unico punto di riferimento, poi non si poteva distinguere più niente: quel buio copriva perfino i suoni, come se fosserò nello spazio ovattato.

Ichigo non provò nemmeno a parlare, consapevole che non ci sarebbe riuscito: piuttosto si chiese come facesserò i due davanti a lui a sopportare quel silenzio opprimente.

Forse erano abituati: avendo molto tempo per pensare, Ichigo ebbe modo di accorgersi che anche Daraki portava la fascia da Tenente.

Si chiese come fosse possibile, visto che sapeva che per ogni Brigata poteva esserci un solo Tenente.

Si appuntò mentalmente la domanda e decise che l'avrebbe rivolta al Re in persona: si chiese anche che tipo fosse il Re.

Magari un vecchio burbero e scontroso, che doveva essere lì da circa l'alba dei tempi. Ebbe il tempo di ragionare un'altro po', che la strada s'interruppè: Maer aprì nuovamente il passaggio, e si ritrovaronò fuori dal vuoto.

Ichigo tirò un sospiro di sollievo, ma ebbe subito un forte fastidio alle orecchie come conseguenza per aver passato del tempo là dentro: gli fischiavano da impazzire.

Ma quando si accorse di dov'era capitato: rimase a bocca aperta: quel luogo sembrava un immenso deserto di roccia, completamente oscurato da una tempesta di sabbia che si abbatteva su di esso; il sole non brillava in quel luogo, lasciando tutto nella più completa oscurità.

In lontananza, sull'orizzone, si distinguevano i profili di spaventose creature, fiere neanche lontanamente somiglianti agli Hollow, che pure possedevano forme orribili.

«E quelli che diavolo sono?! »esclamò Ichigo, facendo correre subito la mano sull'elsa della zampakuto.

«Tranquillo, non ci attaccheranno. »lo tranquillizzò Maer. «Guarda, siamo arrivati».

E detto questo, il Tenente gli indicò qualcosa che lo lasciò sbalordito: da una montagna lì vicino affiorava un gigantesco castello di roccia nera, che sembrava fosse fuso con la montagna e sbucasse direttamente da essa.

Sembrava realmente fuso a quella parete di roccia frastagliata, mentre la base poggiava su aguzze pendici: aveva innumerevoli e imponenti torri, e sembrava una rocca roveresca, in stile medievale.

Un enorme portone rappresentava l'entrata. «Bene Ichigo, e ora ti prego di non vomitare. »gli fece Maer.

«Uh, e perchè? »chiese Ichigo, a quella strana affermazione. Maer ghignò, prima di schioccare le dita: in un attimo i loro corpi si deformarono, come risucchiati da un vortice, che donava loro contorte forme a spirali.

«Uhuhuhuuuuuuh, uh-aaaaahhhhhhh!! »urlò Ichigo, mentre veniva risucchiato. Con uno scatto, tutto tornò normale, e i tre si ritrovarono all'interno di un corridoio simile a quelli dei castelli di epoca rinascimentale, con il tappetto rosso, le grosse finestre con enormi tende, i vari lampadari sul soffitto e le pareti bianche.

«Ma che diamine mi avete fatto maledetti?!! »sbraitò Ichigo, che esigeva giustamente una risposta.

Che stavolta arrivò da Daraki: «Calmati, Sostituto: il castello è praticamente impenetrabile dall'esterno, è protetto da uno speciale Kekkai che disintegra qualsiasi forma di vita vi entri in contatto.

Ecco perchè abbiamo dovuto creare un portale attraverso la barriera: ora sei contento o preferisci lamentarti ancora? ».

Certo che quando ci si metteva Daraki era davvero petulante: a Ichigo ricordava veramente Ikkaku, sia per il cranio calvo, sia per l'espressione da bastardo, sia per i modi di fare.

Ichigo fece segno di aver capito, poi intervenne Maer: «Ichigo, il nostro signore ti attende aldilà di quel portone. »e detto questo indicò un gigantesco portone di forma quadrata, diviso da delle linee in quattro quarati precisi, e ornato con decorazioni in oro che richiamavano delle linee serpentine che ne percorrevano il perimetro.

Ichigo si era meravigliato di non aver notato prima una cosa come quella. «E voi non entrate? »disse, rivolgendosi ai due.

«No, il re ha richiesto espressamente di vederti da solo. Ora vai! »rispose Maer. Ichigo prese un bel respiro, poi spinse l'enorme portone, che incredibilmente si aprì senza che lui dovesse fare troppi sforzi.

Una leggera pressione bastava ad aprire un coso come quello. là dentro veramente nulla era come sembrava.

Con un possente cigolio, il portone accompagnò la sua entrata in quella sala: «Ehm...è permesso? »chiese Ichigo, passandosi una mano dietro ai capelli.

Con uno scatto improvviso, il portone si richiuse alle sue spalle, producendo un rombo assordante: Ichigo si voltò di scatto, impaurito.

«Ahhh lo sapevo: brutti bastardi, mi avete chiuso dentro! »sbraitò Ichigo. Comincio a battere i pugni sul portone: «Maledetti, fatemi uscire: allora dove sarebbe questo vostro fantomatico re, eh?! ».

«Veramente sono proprio qui. »fece un'anonima voce alle sue spalle. Con un "ihhh" di stupore e spavento, Ichigo smise all'istante di battere i pugni, di muoversi e per un attimo perfino di respirare.

«Chi...chi ha parlato? »chiese, voltandosi prudentemente. Solo allora potè notare delle scale che sbucavano dal pavimento, e che portavano ad un trono che sembrava sospeso in aria.

Su di esso, vi era seduta una figura, che alzò le mani: «E va bene confesso, sono stato io: io mi sono concesso il dono della parola e l'ho messo in pratica, allora mi dica agente, a quanti anni sono condannato? »fece con voce affatto ironica.

Ad Ichigo prese un tick nervoso, mentre iniziava a tremare: «Ma...ma mi stai prendendo in giro?!!! »esclamò.

Non gli importava se era il re o anche una divinità, non aveva fatto tanta strada o si era quasi fatto uccidere solo per parlare con un presunto pagliaccio.

Quello si affrettò a scusarsi: «Va bene, va bene, calma: ehi, stavo solo scherzano amico, dovresti imparare a ridere sai, ridere è una buona cosa».

E mentre aveva detto questo era già di fronte a Ichigo, che indietreggiò per lo stupore: «Ma, ma come diavolo ha fatto? »si chiese, mentre indietreggiava strisciando.

Quello si avviò molto comodamente verso di lui, con le mani nelle tasche: solo allora Ichigo potè notare un particolare che lo lasciò sconvolto.

«E...e tu saresti il Re? »chiese, più sconvolto che mai. E mentre lui aveva già superato un minuscolo triangolo di stanza illuminato dalla luce che veniva da una fonte anonima all'esterno, il presunto regnante si fermò proprio in quel punto: e quando Ichigo potè finalmente osservarlo non riuscì a proferire parola, neanche ad aprire la bocca.

Illuminato dalla luce, Ichigo distinse un volto giovane, dagli occhi azzurri come il cielo più limpido, dei capelli dalle tonalità dell'oro, con un acconciatura identica a quella di Toshiro Hitsugaya; e con indosso un'hakama bianco simile a quello degli Espada, pantaloni color porpora simili a jeans, e una zampakuto con l'elsa a forma di corona, gli si presentò-invece di un vecchio scorbutico-un ragazzo, che non doveva avere più di quindici anni.

Alzò una mano in segno di saluto, mostrando anche un mezzo sorriso: «Ciao, sostituto: io sono Kyle».

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Dopo moltissimo tempo-su consiglio di dragonball z-ho postato il mio nuovo capitolo. Chissà quanti di voi lo stavano aspettando-seeeh XD.

Scommetto che il re proprio non ve l'aspettavate eh? Be v'informo che l'idea è venuta da dragonball z, quindi per favore ringraziate anche lui.

E io ringrazio Mendoza95 e MugiFlame92 per le loro recensioni: caro Mendoza, mi sa che la risposta alla tua domanda potrà dartela solo Enna, un po' più avanti, ma nel frattempo vediamo cosa ci riserverà la fic^^.

Nel prossimo capitolo: Ichigo si farà una chiacchieratina col Re, e apprenderà un paio di cose sugli Avaler. Nel frattempo, alla Soul Society, Ukitake, in qualità di nuovo Capitano-Comandante, decide di mobilitare il Gotei 13 e di mandare i Capitani nel Mondo Umano per neutralizzare gli Avaler.

Ma viene prontamente fermato dalla comparsa di ben due Capitani della Brigata Zero, che gli comunicherannò le direttive di sua maestà in persona.

Arrivederci a tutti!!

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