Vita e vite

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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Parte 1 Sei pronto per qualcosa di più ***
Capitolo 2: *** Parte 2: “Alohomora” ***
Capitolo 3: *** Parte 3 : “Spilli” ***
Capitolo 4: *** Parte 4: Ma nemmeno lo vorrei ***



Capitolo 1
*** Parte 1 Sei pronto per qualcosa di più ***


hp r1 Parte 1: "Sei pronto per qualcosa di più!"

Girando su se stesso osservò attentamente le mura gialle e il legno scuro del pavimento. Quelle stanze erano molto accoglienti e dalle finestre si vedeva la città che piano piano si scuriva. Le luci in lontananza lasciavano intravedere i quartieri babbani. Tutta Londra pareva tranquilla è accogliente in quell'angolo d'abitazione.

La guida si muoveva con stanchezza, sollevava con la bacchetta alcune carta sulla stabilità dell'edificio e le magie obbligatorie da rispettare per non rendere visibile l'appartamento ai “non maghi”.

Harry ritornò dal bagno con un grande sorriso soddisfatto.

-Le stanze sono fantastiche, è un'affarone.. Credimi!-

Rispondendo al sorriso dell'amico anche Ron riconobbe la bellezza di quel posto. Il mago, che fino all'ora era stato zitto limitandosi a far volteggiare pergamene e carte varie, adesso annuiva vigorosamente. La mano grassoccia si posò sul marmo del camino e aargì vgorose pacche all'oggetto.

-Oh ma senza dubbio, senza dubbio.. La zona poi è divina. A mio avviso lei e il suo compagno non potevate scegliere posto migliore.-

L'ultima frase prese alla sprovvista i due amici che, interdetti, si voltarono a guardarsi un po' dubbiosi. Fu Harry che parlò per primo.

-Io credo che abbia capito male, noi non siamo..-

Con ampi gesti il tizio dai capelli radi e bianchi gli sorrise.

-Va tutto bene, la “Home's solution” crea solo nidi d'amore, non giudica.-

Le voci dei due amici si sovrapposero ma poi risuonò più forte quella di Ron.

-Noi veramente non stiamo assieme, s-siamo entrambi fidanzati.. Con delle ragazze. Insomma non so se si può definire fidanzamento perché in effetti si definiscono solo “amici” ma, ma è ovvio che si vogliono bene.. sono entrambi noti quindi magari Harry non so, si sente insicuro. Nel senso per lei dopo quanto si può dire “ok.. è il momento sei pronto per qualcosa di più”. Pronto poi la trovo veramente una parola bizzarra. Insomma la torta e pronta ma una persona, beh la persona non è pronta o immatura. Sia chiaro molte volte mi hanno definito immaturo, soprattutto..-

Harry tirò l'amico per un braccio e sorrise al mago che li guardava terrorizzato.

-Non penso voglia saper la nostra vita, Ron. Tu firma l'acquisto e lui se ne andrà, vero?-

Con gli occhi ancora spalancati e scuri il signore balbettò terrorizzato.

-Mi creda non desidero altro in questo momento..-


Gli occhi chiari esaminavano la stanza con attenzione. Le piccole manine stringevano con forza il peluche regalatogli da Ginny di ritorno dal Belgio. Con dolcezza Harry lo prese in braccio e subito il bambino ridacchiò divertito. Lo fece volteggiare un po' per la piccola casetta che aveva comprato con George e Ron. Teddy si divertiva particolarmente e i suoi capelli assomigliavano a un arcobaleno. Dall'ingresso comparvela snella figura di Hermione. Non parve tanto divertita nel vedere il bambino per aria.

-Certe volte mi sembra di avere un bambino di tre anni come amico, sai?-

Harry riprese al volo il figlioccio alzando le spalle.

-Ci divertiamo.-

Incrociando le braccia Hermione fissò con severità Harry.

-è un bambino, farlo volteggiare non penso possa fargli bene.-

George e Ron, fino ad allora intenti a trafficare in cucina, sbucarono ridacchiando. Da quando avevano aperto una nuova sede a York gli affari stavano diventando veramente vantaggiosi.

-Hey.. -

Ron si avvicinò al divano proprio mentre Harry, facendo saltellare Taddy, domandò con ironia.

-Perchè?-

La risposta la fornì Teddy stesso. Il bambino parve improvvisamente serio e poi il piccolo visino si spalancò sporcando completamente Harry. I due ragazzi alle sue spalle non riuscirono a trattenere il tono disgustato e Hermione sciolse le braccia conpiaciuta.

-Perchè poi si sentono male e rigurgitano tutta la cena.-

Harry lasciò che gli abiti cadessero sul pavimento mentre entrava nella doccia. Si passo più volte il bagnoschiuma facendo ruotare la bacchetta. Hermione aveva sempre ragione, persino quando si trattava di bambini, sorprendente a pensarci.

Sentì alla porta qualcuno che bussava. George era uscito quindi si trattava sicuramente di Ron.

-Qualche secondo ed esco, amico-

La porta si aprì con un piccolo schioppettio e una tesa fulva fece capolino nella stanza, ma non si trattava dell'amico.

-Se vuoi entro io..-

Paonazzo Harry sbucò dalla doccia.

-Ginny! Che cosa..-

-Zia Muriel ha dato “accidentalmente” fuoco al suo cappello. Mi ricordavo che George usciva con Jordan e Ron con Herm', quindi ho pensato di farti una sorpresina..-

-Accio- Hary chiamò l'asciugamano a se ed uscì dalla doccia.

Con malizia Ginny incrociò le braccia.

-Oh per favore da quando devi fare il pudico con me?-

Harry fece per parlare ma la voce ovattata di Ron lo interruppe.

-Dov'è la sacca con le cose di Teddy?-

Ginny avvampò guardando terrorizzata la porta bianca e, ora aveva notato, troppo socchiusa e per nulla chiusa come doveva essere.

Harry, schiarendosi la voce, cercò di far mene locale ma non ricordava nulla.

-La sacca?-

-Sì. Sacca, borsa, zaino.. Dovrà pur avere un qualcosa quando viene a dormire da noi, no?-

-Sì, certamente ma ora proprio..-

-Ah lascia stare, l'ho trovata..-

Ginny spintonò con forza il ragazzo e con un sibilo indicò la porta.

-Come mai è qui?-

-Stavo per dirtelo. Andromeda ha ricevuto l'invito per, per il teatro dei maghi.. Ora il nome preciso non lo ricordo.-

-Il maghiatro.. Poco lontano dal negozio dei miei fratelli a Diaon Alley. Ho presente.-

-Beh ho pensato di tenere io mio nipote, dopotutto tu nemmeno mi avevi avvisato che saresti passata..-

-Sì ma cosa ci fanno qua anche Ron ed Hermione?-

-Beh diciamo che ho fatto un po' di casini e mi stanno dando una mano.-

Con la stessa espressione che in precedenza aveva assunto Hermione la ragazza incrociò e braccia e gli intimò con voce bassa.

-Non l'avrai nuovamente fatto lievitare?-

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Capitolo 2
*** Parte 2: “Alohomora” ***


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Parte 2: “Alohomora


-Non mi pare ora un fatto fondamentale. Ron ed Hermione sono sopra e mi danno una mano con il bambino. Che male c'è?-

Ginny trattenne a stento le grida. Prese un asciugamano e lo sbattè con forza verso il ragazzo.

-Non vedi, VERAMENTE, il problema. Allora mettiamola così: quando loro scenderanno usciamo tenendoci per mano o facendo gli indifferenti dal bagno? Oh sono sicura che mio fratello sarà entusiasta di vederci assieme dopo che mi ripete ogni settimana via gufo che in questo momento l'unica cosa che spera per me è finire al meglio i M.A.G.O. ed io gli assicuro che anche per me è così!-

-Non è colpa mia! Tu sei sgusciata in bagno.. e tra l'altro era chiusa la porta.-

-Incantesimi del primo anno: Alohomora.-

-Smaterializzati qua fuori..-

-Certo lo farei subito! Se tu e i miei fratelli non aveste fatto incantesimi contro la smaterializzazione verso l'esterno per un raggio di 50 metri dalla casa!-

-Ho un'idea: io ora esco, se loro non ci sono esci pure tu altrimenti li distraggo o li faccio salire di sopra qualcosa m'invento.. Tu resta qua..-

Ginny però lo trattenne.

-Aspetta..-

Con sguardo ammiccante Harry le sfiorò la faccia divertito.

-Che c'è, piccola?-

-Sei praticamente nudo.-

-Oh già..- Indossò dei pantaloni scuri ed una maglietta verde e sgattaiolò fuori dal bagno.

Mi spiace per il formato bizzarro.. =)

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Capitolo 3
*** Parte 3 : “Spilli” ***


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Parte 3 : “Spilli”


Sedendosi accavallò con eleganza le gambe affusolate e attese giocherellando con le mani. La sala aveva luci soffuse e musica bassa che allietava l'attesa. Un gruppo di maghe un po' più lontane parlottavano fra di loro divertite.

Si scosse un po' la lunga chioma bionda e ripensò alla spesa, alle faccende di casa. Strofinando gli occhi rammento di dover passare da sua suocera per riprendere il cappotto che aveva dimenticato qualche giorno prima.

Un piccolo ometto pelato si avvicino trotterellando fino da lei, pareva poco diverso da un'enorme trottola dipinta di fucsia. Nel complesso pareva veramente un pugno per gli occhi.

-Signora Weasley?-

Fleur annuì sorridendo timidamente. L'omino fece segno di seguirla e lei accetto cortesemente.

La stanza in cui la fece accomodare era spoglia e bianca, molto contrastante con quella riccamente decorata in cui si era seduta poco prima.

Una maga molto alta e snella aprì la porta di fronte e si accomodò dietro ad una scrivania piuttosto scarna e modesta.

-Dunque, signorina..-

-Signora, Signora Weasley.-

La donna chinò il capo di lato e non arlò per qualche secondo.

-Non è inglese, vero?-

-Sono francese, me mio martiò sì. Ora viviamo entrambi qui, poco distanti da Londra.-

Con un gesto sbrigativo la donna fece intendere che la storia interessava ben poco alla donna. Osservò nuovamente le carte che aveva sotto mano e poi posò gli occhiali poco distanti da lei. I gomiti sulla scrivania e lo sguardo un misto fra disgusto e buon educazione.

-Detto sinceramente non so proprio cosa voglia da noi.. Mrs Weasley.-

Interdetta Fleur non rispose subito. Con un sorriso elegante e inclinando la testa cercò le parole più adatte.

BUM!

Il rumore al piano terra la fesce sobbalzare, si voltò e vide il letto vuoto.

-Bill, allontanati dalle stoviglie, ci penso io è meglio..-


Hogwarts era immersa nella neve. Con lentezza Hermione attraversò tutto il corridoio e fece con altrettanta calma tutte le scale fino al ritratto.

Il dormitorio era in fermento per i vari ritorni dopo la pausa natalizia. Ginny le comparve di fianco con il fiatone e posando il baule a terra. Si lasciò cadere sul morbido materasso e chiuse gli occhi.

-Come va?-

Ginny riaffiorò puntando i gomiti contro il materasso.

-Lo sai che gli gnomi da giardino odiano gli spilli?-

-N, no.. A dire il vero non lo sapevo.. Tu come fai..-

-A saperlo?-

Hermione fece segno di sì con la testa mentre si sedeva sul margine del letto.

-Oh beh perché zia Muriel è completamente impazzita. Tutte le mie vacanze le ho trascorse a fuggire da lei perchè prima mi credeva una sua vecchia fiamma, Nicholas. Poi dopo le sono sembrata più simile alla sua rivale in amore, Fortebraccia. E per finire ha passato tutto ieri a credere di dover partorire.-

Hermione, strabuzzando gli occhi, trattenne a stento le risa.

-Ora ho capito perché Ron non è potuto passare a salutarmi.-

-Povero Ron, sai quanto possa litigare con lui ma ieri ha fatto un lavoro ottimo. Quando deciderà di lasciare gli affari commerciali dovrebbe mettersi a fare l'ostetrico.-



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Capitolo 4
*** Parte 4: Ma nemmeno lo vorrei ***


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Parte 4: "Ma nemmeno lo vorrei"


Ginny scese dal treno prima di tutti gli altri quel pomeriggio. I suoi genitori erano andai a trovare Charlie in Romania quindi ad aspettarla c'erano tutti i fratelli rimanenti, e si tratta di Weasley quindi non pochi.

Corse in contro alla marmaglia rossa che si sbracciava per salutarla. Posò il baule e la gabbia con Errol e abbracciò a grandi manciate un po' tutti i parenti. Era ufficialmente una M.A.G.O.

Harry le prese la mano e la tirò a se per stringerla forte. In maniera che solo lei sentisse le bisbigliò.

-Quando tutti i tuoi fratelli non mi fisseranno ti bacerò pure.-

Ginny le sussurrò altrettanto a bassa voce.

-Perchè non lo fai ora?-

Il tono di voce era troppo basso che Harry non capì all'istante ma il baciò elargitoli dalla fidanzata gli fece intuire il corpo del messaggio.

Sogghignando Ron dette una gomitata al fratello George.

-Io lo sapevo che stavano assieme.-

Con ionia George gli scompigliò capelli.

-Da quando fai il maestro degli innamorati?-

-Da quando IO sono fidanzato e tu no..-

Bill spintonò divertito George e Parcy gli arruffò i capelli ridacchiando.

-Hey sono single- George si divincolò e in maniera teatrale si mosse attorno ai Weasley.

-Ma è molto meglio. Insomma quando Fleur cucina quella zuppa francese posso perfettamente criticarla senza avere il terrore di dormire sul divano, giusto Bill?-

Bill fece spallucce.

-E quando Audrey ha il mal di testa io posso benissimo vestirmi divinamente e uscire a far conquiste.. Tu puoi, Parcy?-

Stringendo le spalle a Ron gli sorrise.

-E quando Hermione parla di elfi domestici io posso fare così-

Con uno schiocco di dita si smaterializzò e riapparve poco lontano.

-Tu puoi, Ronald?-

I ragazzi sorrisero e Ron, rosso in viso e in special modo sulle orecchie disse divertito.

-Ovvio che non posso, mi ucciderebbe. Ma nemmeno lo vorrei, adoro parlare con lei e persino litigarci. Ogni momento va bene..-

Hermione, sino ad allora silenziosa e impercettibile corse ad abbracciare Ron e poi gli schioccò un bacio divertito.

-Che dolce.-

Bill gli passò accanto e sorrise alla coppietta.

-Veramente dolce, tempo un anno di convivenza e forse sarai più restio a ripeterlo.. Ma moooolto dolce.-

-Tu saresti restio a ripeterlo, Bill?-

Il commento di Bill era stato ben colto dalla sorella che, avviandosi verso l'uscita della stazione con il carrello gli sorrise divertita.

-Fratellone mi sa che qualcuno sta sera dormirà sul divano!-

Esclamò George.

Sogghignando Bill incrociò le braccia.

-Hey io amo mia moglie! Okey? E poi non dirai proprio nulla, George.. Si chiama lealtà fra uomini..-.

Aprendo l'auto dei genitori con poca grazia Ginny rispuntò con aria malandrina.

-Di fatti non sarà lui a dirlo, Billy..-

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